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La Banca Virtuale SN PDF
La Banca Virtuale SN PDF
dANNUNZIO>>
CHIETI
TESI DI LAUREA
LAUREANDO: RELATORE:
INTRODUZIONE
i livelli di efficienza e di
innovazione.
Lincremento del livello di
plementari,
e, ancora pi i
mportante,
e di controllo, ma lintero
adeguata nei modi e nei tempi indicati per ogni sua specifica
esigenza.
Lidea che sta infatti alla base della societ digitale quella di poter
gestire le complesse relazioni inte rcorrenti tra limpresa e i su
oi
ercato
rogativa quella di
nologie informatiche,
dallaltro.
Oggetto della tesi lanalisi dell impatto del nuovo m ezzo Internet
sui processi di produz ione e dist ribuzione dei servizi finanziari e
limportanza della tecnologia nella
relazione con l
a clientela.
nking, passando
Nello stesso tempo vengono cons iderati anche gli aspetti critici e i
costi che comportano lutilizzo di un nuovo sistema distributivo.
In particolare, le banche trad izionali sono quelle che hanno pi
sofferto il rinnovam ento, se hanno scelto di seguire comunque il
nuovo fenomeno, in quanto hanno dovuto affrontare gravi problemi
di riconve rsione del personale
CAPITOLO PRIMO
LA BANCA VIRTUALE
aggiore
Per a pprofondimenti si veda B IFFI A., FIL OTTO U ., Soluzione banca virtuale,
Azienda Banca, Milano 1997, pag. 34 e segg.
Si vedano FALETT I R., P ACCHIARDO E., La banca virtuale, Zan ichelli, Milan o
1999, pagg. 87-96 e BIFFI A., FILOTTO U., Soluzione banca virtuale, op. cit., pag. 51
e segg.
10
oni
organizzativi con cui operare sul mercato, anche per rispondere alla
11
gam ma
articolata di soluzioni.
La ba nca a distanza o virtuale un nuovo m
odello or ganizzativo
Per appr ofondimenti si v eda CO MANA M., Opportunit e rischi delle strategie di
virtual banking, in Banche e Banchieri n. 2, 1999
12
13
banca virtuale 5 :
il prim o rappresentato dal r uolo assolutamente fondamentale
ricoperto dallInform ation and Communicati on Technology (ICT),
che perm ette di rivede re i conten uti orga nizzativi della banca e di
modificare le modalit di erogazione e di fruizione del
prodotto/servizio ba ncario,
assumendo un r
uolo non pi
anza non
14
uale, occorre
sottolineare quale sia stata levoluz ione che gli istituti di credito
hanno subito nel tempo.
La banca tradizionale, quella che
do di
integrazione verticale e di
erseguono
15
verse
banca
tradizionale 6 .
La fase successiva, quella della banca virtuale, caratterizzata dalla
erogazione di prodotti e servizi a ttraverso sportelli non presidiati e
mediante strumenti tecnologici
informatici e telematici. Ne
16
gestione da parte dello stesso ist ituto bancario (non ci sono molte
filiali da gestire, serve meno personale, ...).
a esogeno (alfabetizzazione
FALETTI R., PACCHIARDO E., La banca virtuale, op. cit., pagg. 51-56
17
emulazione;
2. fase di sviluppo: in questa seco nda fase si passa all'i nterattivit
con la clientela, a cui viene
consentendo al correntista di
18
etitivo, il marketing e la
19
c ominciavano a valutare al
Si ha
rtunit, come
Si veda SCARDOVI C., La banca del futuro: scenari, visione e cambiamento per una
strategia vincente, op. cit. , pagg. 56-59
20
21
comunicazione pi interattive.
Laspetto pi significativo
costituito da uno s
postamento
dellattenzione, inizialmente ri
ero interurbano,
vengono superati tr
22
amite
23
24
trading on line.
Con lavvento di nuove tecnologie relative alla telefo nia cellular e
(GPRS e UMTS, caratteri zzati da unim pressionante velocit di
trasferimento dei dati) anche i
25
Presenza sul
Web
Pagine statiche
Siti interattivi
Pagine
dinamiche
Internet
banking
Pagine dinamiche
Integrazione con il
S della banca e
servizi dispositivi
Tabella I.I
Sviluppo futuro dei canali bancari (valori in %)
Canali
Preferiti
Telefono
Internet
Tv
Altri
1997
2000
2007
56 %
13 %
6%
25 %
45 %
25%
11%
19%
35%
49%
10%
6%
26
Tabella I.II
Canali di distribuzione bancaria in ordine di importanza
nei prossimi dieci anni.
Europa
Stati Uniti
Internet
Telefono
PC Banking
ATM
Mobile Banking
Sportello tradizionale
Internet
Mobile Banking
PC Banking
Telefono
Smart card
Sportello leggero
e piuttosto
multicanalit.
Pur non esistendo modelli organizzativi ottimali validi per ogni
banca, si tende ad individuare
27
odo pi
quali dovrebbe
rilevate in base al grado di svilu ppo dei nuovi canali, alla velocit
del cambiamento e allentit degli investimenti, sia dalle scelte di
posizionamento e dall a necessit di adegua rsi alla concorrenza e,
quindi, dalla struttura del m ercato in c ui le banc he si trova no a d
operare.
Il prim o m odello
12
28
con
qualsiasi media.
La scelta di affiancare i canali te
finanziari.
Il ridisegno della struttura esistente intorno ai nuovi canali la
scelta che comporta le maggiori conseguenze e richiede una buona
12
29
cercando per esem pio alleanze con attori di versi, come compagnie
di assicurazione o catene di dist
ati ai canali
30
nza e lo sviluppo
di uniniziativa
tradizionale.
Le banche che scelgon o questo modello s ono s pinte da obiettivi
diversi, principalmente riassumib ili nella necessit di uscire dai
ristretti confini di una singola regi one, di creare una propria rete di
promotori e di sviluppare nuove a lleanze anche in settori esterni
31
13
he la ba nca
versamento di un assegno o
Si veda PENATI V., Le quattro facce della multicanalit, Business 2.0, n. 3 Marzo
2001, pag. 21 e segg
32
maggiori gruppi ba
precedenti e necessit
ncari perch
quindi di enormi i
nvestimenti e di una
aggiori s ono
ente subisce
cambiamenti da realizzare, la c
33
azioni, solo
15
34
clientela.
La terza comprende le informazioni s ugli altri canali di servizio a
distanza, compresa linformativa relativa alle e-mail e agli SMS.
Servizi dispositivi
16
35
Si suddividono in:
accesso ai servizi: ovvero la richiesta di assegnazione via Internet,
in ge nere tram ite e-mail, del codice segreto di accesso alle aree
dedicate;
servizi interattivi-informativi: cons entono al cliente di consultare
il saldo del conto c orrente, lestratto conto, la situazione assegni e
di simulare la consistenza delle
calcolatrici on line;
servizi di prenotazi one: com prendono la richiesta on line di
prestiti personali e di fidi, le pr
36
e si sviluppato grazie al
tecniche di com
unicazione a
17
17
Si veda anche BRACCHI G., Internet banking, Egea, Milano, 2000, pag. 154 e segg.
37
o riguarda
38
bilanci, dellorganizzazione
tegorie m erceologiche
39
pa. Non m
ancano le inform
azioni
la situazione internazionale .
appuntamenti.
I vantaggi della comunicazione attr averso Internet risiedono nel
fatto che quest' ultima contem poraneamente interpersonale e
diffusiva: la flessibilit del mezz
19
40
19
BIFFI A., FILOTTO U., Soluzione banca virtuale, op. cit., pagg. 29-32
41
20
. Le-
20
Per app rofondimenti si veda SOR RENTINO M ., Banca & Informatica, F. A ngeli,
Milano 2000, pagg. 101 e segg.
21
Si ve da anc he C ARUSO F ., Il settore Internet: analisi e prospettive, in B anche e
Banchieri, n. 5 2000, pag. 34 e segg.
42
rischi. La
conti correnti.
Il problema della privacy, invece, riguarda la modalit con cui i dati
comportamentali sulle abitudini fi nanziare della propr ia clientela
possono essere utilizzati per attiv
it di marketing. Le Intranet
43
innovativi.
Tuttavia, la maggior parte degli utenti dichiara che il ruolo pri ncipe
della banc a su Inter net sar
proprio quello di ge
stione dei
suoi acquisti on li
ne.
di un grosso capitale di
credibilit.
La seconda minaccia consiste nella tendenza a trasformare i
prodotti finanziari esistenti in co mmodities (conti correnti, asseg ni
bancari, mutui, fidi ecc.), con
44
22
autorit di
certificazione e di tecniche di
enza di nuovi tipi
di de naro
22
45
46
CAPITOLO SECONDO
I CANALI BANCARI INNOVATIVI
47
to ad usufruire di servizi pi
odo
singolarmente di seguito:
Phone banking;
Home banking;
Internet banking;
Banking tramite promotori;
1
Per app rofondimenti AA. VV., I nuovi canali distributivi nei settori industriale,
bancario, finanziario e della pubblica amministrazione: commercio elettronico
internet e intranet phone banking e home banking, Ed. Paradigma, Piacenza 2001
48
Chiosco multimediale;
Web TV;
Filiali in store;
GSM.
II.II LE CARATTERISTICHE E IL
FUNZIONAMENTO DEI VARI CANALI
DISTRIBUTIVI VIRTUALI
PHONE BANKING
azioni
49
assegni, operazioni su
Per appr ofondimenti si v eda DESARIO V., E-Banking. Nuovi scenari e nuove
strategie per le banche italiane, ABI-VI Convention annuale, Roma 17 Ottobre 2000
50
51
e il cliente sia m
esso nella
HOME BANKING
ha rappresentato il livello pi
52
essi, la
Si veda anche FALETTI R., PACCHIARDO E., La banca virtuale, op. cit., pagg. 111116
53
re costantemente le proprie
anutenzione, la distribuzione
Internet.
INTERNET BANKING
Per app rofondimenti AA. VV., I nuovi canali distributivi nei settori industriale,
bancario, finanziario e della pubblica amministrazione: commercio elettronico
internet e intranet phone banking e home banking, op. cit., pag. 91 e segg.
54
55
ttronica di un net
work privat o,
56
re intercettata facilmente, la
ercato e nel
57
merciale, m
color o c he vorrebbero
avvicinarsi a tale servizio costitu ito dal fatto che lutilizzo del PC
porti ad un tale grado di autonomia
58
isponde a d
59
60
CHIOSCO MULTIMEDIALE
61
no tanto il pro
cesso di instal
lazione o d
62
Il chiosco multimed
iale si di
le operazioni svolte
no
ione, lATM
fondamentali 9 :
la sicurezza data da una struttura blindata;
laffidabilit nel far funzionare lapplicazione locale, ogni
qualvolta avviene linserimento della tessera Bancomat e si richiede
un servizio.
Per questo m otivo lA TM presenta un sistem a operativo specifico
(del P C c ondivide una parte dell hardware), che s volge la doppia
funzione di collegam ento c on le unit centr ali e di gestione delle
applicative locali, da cui dipendo no i s ottosistemi come quelli di
gestione della carta e il contator e delle banconote. La robustezza
poi garantita dal fatto che il motore si occupa non sol o del servizio
da erogare, ma anche del proprio funzionamento con la gestione di
sensori che segnalano eventuali guasti dellhardware.
9
Si veda FILOTTO U., Distribuzione e tecnologia: la banca del domani, op. cit., pag.
78 e segg.
63
clienti ad utilizzare
WEB TV
64
ogettazione e di realizzazione di
10
Si veda per approfondimenti PENATI V., Banche: il video oltre lo sportello, Business
2.0, n. 3 Marzo 2001, pagg. 14-19
65
progetto Telematch-F
11
, un piccol o e
e convogliarli su un normale
televisore domestico; sullo sche rmo appaiono i dati aggi ornati del
proprio conto corrente, la situ
11
66
FILIALI IN STORE
commerciale) 12 .
La sinergia tra il prodotto fina
12
Si veda FALETTI R., PACCHIARDO E., La banca virtuale, op. cit., pag. 129 e segg.
67
GSM
ori
13
68
che lutent e
lefonico in par
ticolare per
elettronico internet e intranet phone banking e home banking, op. cit., pag. 141 e
segg.
69
videoconferenza e di un vero e
e: m obile-banking,
Figura III.I
I canali di distribuzione finanziaria
basso
Phone banking
Pc banking
Internet
Web tv
Gsm
ATM
Vincolo
temporale
Sportello leggero
Sportello tradizionale
Call
center
Promotore
finanziario
alto
alto
Vincolo fisico
basso
70
velarsi lo strum
pi rivolta ad un servizio di
enti di tipo decision-support
alladempimento di operazioni an
71
14
patto
investire in tecnologia, ma
clientela si evoluta ed
diventata pi esigente.
Tra gli obiettivi strategici di
banca-cliente. Fondamentale, in
puntuale pianificazione or
ganizzativa e tecnologica, ma
Per app rofondimenti si v eda V ITOLO D., CRM, Call Center e nuovi canali, in
Lettera marketing n. 1 del 2001, ABI, pag. 14 e segg.
72
azioni erogate, la
contatto.
Gli elementi che generano qualit allinterno di un call center sono
principalmente tre: il servizio (inteso come cosa viene offerto), la
tecnologia ed il personale. Questultimo riveste un ruolo chiave
poich, infatti, il telefono e la t ecnologia, da soli e soprattutto in
questo canale, non sono in grado
73
74
e, garantendo un livello di
15
75
sono
difficili
da
conseguire 16 :
oltre alle notizie della banca
16
76
associazioni naturalistiche e
cultura locale;
concentrarsi sulla cultura e accogliere nel proprio s
musei, gallerie d
ito
77
ultare vincente
e al meglio le
possibilit del
W.W.W. e per creare un sito attra ttivo e completo sotto ogni punt o
di vista. Vediam o quali s ono i
punti essenziali
nel seguente
Per approfondimenti si veda BRACCHI G., Internet banking, op. cit., pagg. 87-95
78
79
Internet.
6. Pagine utili a tutti
la maggior parte dei visitatori
enta la
80
argom enti
81
utui e
82
suo onere, con gli anni, se deci desse di accendere oggi un mutuo
sul mercato bancario it aliano, aiutandolo cos ad una de cisione pi
facile e ragionata. Per i client
perch pos sono val utare da soli e stando com odamente a casa le
diverse offerte; per le banche significherebbe risparmiare tempo per
non dover dare le stesse informazi oni attraverso un cons ulente in
filiale. Il servizio potrebbe a
analizzando il fenomeno pi a
83
84
CAPITOLO TERZO
a conse gue
maggiori guadagni.
Gli istituti di credito, fin dalla
Si veda NAVACH G., Se la banca diventa virtuale, op. cit., pag. 54 e segg.
85
caratteristiche dellambiente in
individui.
Il settore finanziario si trova
misura che determina il livello di qualit agli occhi del cliente, che
preferisce sempre pi lattivit all attesa. Andr valutato con molta
attenzione quindi, il tem po trascorso per laccesso a un servizio, la
sua durata, la rapidit di reazione della banca agli stimoli inviati dal
cliente. Questa evoluz ione delle esigenze decisamente un "colpo
basso" che si assesta alle filiali
"fisica" sul territorio che, per que sta tipologia di clientela evoluta,
non riescono pi a rispo ndere in m odo efficac e alle esigenze di
operativit quotidiana. Inoltre, le banche che sapranno sfruttare il
commercio elettronico e i servizi di remote banking avranno
86
schio di
disinterm ediazione,
avvicinandosi al cliente.
Anche nel nostro paese si assiste
e di credito. Vi
inoltre un
ampio grado di insoddis fazione dovuto alle perd ite di tempo presso
gli sportelli; la clientela ha la s
piuttosto consistenti.
87
re quant o
88
89
il rischio di
90
e la differenziazione
esposta
oblemi: da un lato il
91
clienti pi
92
adottato la strategia di
ori
la risposta
ba nking da i
ndividuare ne i
a commerciale ed efficienza
93
timenti p er lintroduzione e lo
ini di
punto di vista
94
Definendo la banca vi rtuale come quella banca che non ha bis ogno
di un contatto fisico con il cliente e che al limite potrebbe non
possedere delle sedi fisiche, si pone il problema di capire come essa
appaia ai clienti e come sia strutturata.
La banca t radizionale ha una im magine fisica dovut a all' aspetto
degli edifici, degli uffici e
pongono la
95
produttivo caratterizzato da
ansioni e i ruoli,
96
pre
97
98
o il PC collegato a una re
te
enti di
porta un
99
cnologica rende a
lta la probabilit
100
scelte di pricing; canoni per even tuali dispos itivi non di propriet
della banca; e cos via 6 .
Si ritiene unanimemente che la banc a virtuale consenta risparmi d i
costo molto elevati rispetto allo
seguenti figure).
Per ap profondimenti si veda SCARDOVI C., La banca del futuro: scenari, visioni e
cambiamento per una strategia vincente, op. cit., pag. 130 e segg.
101
25
20
stipendi
15
transazioni
affitti/can.
10
s. comun.
marketing
altro
0
B.ca trad.
B.ca virt.
70
60
50
B.ca virt.
B.ca trad.
40
30
20
10
0
102
la creazione di
una ba
nca
ome banca
ercato di
tradizionali esistenti, la
103
104
izionale, e il costo m
edio pe r
Figura III.III
Costo medio per transazione (euro)
1,2
1
0,8
0,6
0,4
0,2
0
Filiale
Telefono
ATM
Internet
105
arketing sono
Si vedano per approfondimenti BIFFI A., FILOTTO U., Soluzione banca virtuale, op.
cit., pagg. 69-76 e CANTANI G., La ricerca del vantaggio competitivo in banca, Egea,
Milano 1999, pagg. 77-81
106
operativi m
aggiormente
re un servizio informativo o
ti di struttura si pensi al
107
ente inferiore, di
"innovativa" unofferta di se
sicuramente pi contenuti.
lopportunit di riqualific
are il pr
consentendo un innalzamento
oprio personale
servizio.
Svolgere unattivit di telemarketing: collegamenti tramite
computer o telefono perm ettono di svolgere unattenta e
108
clientela gi acquisita e
stributivo pi rapido e m
eno
pagnato da un attento pr
ocesso di
del
considerevoli incrementi di
del sistema distributivo
109
giore
o, una valutazione
rigorosa e
Per approfondi menti si veda no FALETTI R., PACCHIARDO E., La banca virtuale,
op. cit., pagg. 42-46 e FERRI K., La banca multicanale, op. cit., pag. 147 e segg.
110
logiche de gli operatori non fina nziari, con i quali si confr ontano
con m aggiore freque nza. Divie ne cr uciale indi viduare gli scenari
evolutivi pi probabili nel mettere a punto prodotti, strumenti e
strategie di penetrazione com merciale capaci di m
antenere e d
111
ad iniziative di e-commerce
112
mercato.
La frammentazione della catena
di valore, in particolare la
lo di perdere la capacit di
ca. Sono essenziali una severa
113
mercio
114
115
10
panorama: negli ultimi anni, infa tti, l' indubbio sf orzo economico
sostenuto per l' espansione della struttura distributiva tradizionale,
ha sicuramente compresso ulteriormente le disponi
bilit per
di un approccio pi
sistem ico
all'utilizzo dell'ICT.
Il nostro sistema bancario ha inve stito in tecnologia ess enzialmente
per fini di qualit dei servizi.
10
116
pporto visivo e
personale.
La principale funzione attribuita alla banca virtuale appare esser il
monitoraggio della situazione c
esperienze estere ben funzi onanti siano ben conosciute nel nostro
Paese, molti aspetti restano oscuri e controversi. In Italia c una
serie di ostacoli che frenano lo
117
Figura III.IV
Ostacoli allutilizzo di Internet nella realt italiana.
13%
6%
9%
Normativa
Gestione clienti
Lentezza Rete
Rigidit org.ne
72%
118
119
di carte a m
icroprocessore
ro rilevante di sportelli,
richieste di acquisto sufficienti;
120
strutture tecnologiche ed
ercato, oltre
all'opportunit di tr ovare nuova clie ntela fuori da gli attuali confi ni,
c' sempre la possibilit di un fenomeno inverso, cio che le banche
estere, specialmente quelle pi aggressive, conta
ttino e si
121
da as sicurare la tranquillit
collegamento a condizioni di
122
123
CONCLUSIONI
mi e modelli di riferimento
fortemente consolidati.
Il cambiamento, inteso in tutte le sue possibili forme, si manifesta
in maniera pi rilevante da un duplic e punto di vista: aum entano in
modo espone nziale, infatti, sia la
trasformazioni si presentano,
economia un a
vvenimento orm ai
124
125
are per la
evoluzione dell
ICT, c
on
126
radicali, non una sol a, ma piu ttosto la conver genza di una serie
di cause che sta innescando la massiccia introduzi
one e d
127
competenze;
lo svilupparsi di nuove tec
ente
ssione sono
vantaggiosi);
i cambiamenti nella mentalit della clientela bancaria, abituata da
sempre ad avere un contatto dire tto con il personale degli istituti
finanziari;
la sem pre pi diffusa presenza delle-commerce, in cui il ruolo
delle banche diventa di primaria importanza.
128
facendo) comunque.
Per le banche essenziale rispon dere al nuovo modello di business
creato dai servizi on l ine. Lo status quo nel settore bancario, cos
come lesperienza fatta in altri se ttori insegna, non verr mantenuto
e le banche dovranno essere propositive se vorranno mantenere le
posizioni che hanno conquistato nei precedenti anni, con condizioni
competitive molto diverse.
Una delle motivazioni chiave per e ssere i primi ad abbracciare una
nuova tecnologia oppure un nuovo modo di
operare quella di
129
sul m
sarebbero rimasti fedeli alla propria filiale dalla culla alla tomba,
ormai sparita; i cons
130
della qualit del marchio della banca, come vera e propria strateg ia
di marketing.
Dal punto di vista dei
minacce presenti sul mercato possono essere anche viste come delle
opportunit; se vero che ba
niziativa
131
ofondit di gam
ma,
132
sembrano essere l
e strategie
133
it
bancaria tradizionale, seppure tras posta sui nuovi can ali ed in parte
arricchita dalle opportunit da
sottovalutate, invece, le effici
cam biato
134
altre hanno creato delle vere e pr oprie banc he virtuali, con nom i
fantasiosi e con strutture indipendenti.
Quando si pensa alle-banking vi ene subito in ment e lopportunit
di effettuare operazioni bancarie se nza limitazioni di orario e senza
lobbligo di recarsi fisicamente allo sportello (andare in ba nca in
pantofole), evitando oltretutto po ssibili lunghi tempi di attesa.
Questo cos tituisce una prima importa nte risposta alle richieste del
cliente e per di pi ogni forma di remote banking offre la possibilit
di personalizzare le relazioni con il singolo utente, senza il rischio
di perdere il caratteristico rappor to stretto e confide nziale con il
personale della banca. Allinizio tutti noi eravamo impreparati e
restii allutilizzo dei can ali innovativi, soprattu tto quello Internet, a
causa soprattutto della scarsa fiduc ia in una gestione sicura delle
informazioni, ma adesso stiamo apprezzando i benefici e le valenze
positive delle nuove realt banc
135
rnazionali e di permettere il
ercato
136
proporre servizi
lintermediazione finanziaria;
grazie allEuro e alla caduta delle barriere, gli operatori italiani,
oltre a tentare a loro volta une spansione oltreconfine, proporranno
servizi finanziari sempre pi
137
BIBLIOGRAFIA
ALAGGIO M. R.,
Tecnologia
AziendaBanca n. 3, Milano 2000
riorganizzazione, in
138
139
140
141
142
143
INDICE
PAG. 1
INTRODUZIONE
CAPITOLO I
La banca virtuale
II.I
II.II
II.III
Le tappe dellevoluzione
11
15
17
II.V
27
Le strategie di multicanalit
34
CAPITOLO II
I canali bancari innovativi
II.I
47
41
II.II
49
II.III
71
75
CAPITOLO III
Banche tradizionali e banche virtuali
III.I
85
III.II
89
95
100
CONCLUSIONI
124
BIBLIOGRAFIA
138