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Sharon Sala

Il lungo inverno

Titolo originale dell'edizione in lingua inglese:


Remember me
Mira Books
2001 Sharon Sala
Traduzione di Marina Boagno

1
Francesca ... vieni qui da me, piccola. Frankie LeGrand stava cominciando a
preoccuparsi per i nuvoloni neri, ma quando si sent avvolgere dal calore della
voce del marito i suoi pensieri cambiarono direzione. Gir subito su se stessa,
voltando le spalle alla finestra e al temporale che stava per investire la loro casa.
Credo che piover osserv. Credo proprio che non me ne importi un bel
niente. Frankie sorrise. Clay LeGrand, in tutto il suo metro e novanta, era suo
marito esattamente da un anno e un giorno. Perlopi, Clay era un uomo che
dettava le proprie regole, e sembrava che quel giorno non facesse eccezione. E
questo era, in parte, il motivo per cui Frankie lo amava. Clay voleva quello che
pi gli andava a genio, rideva quando qualcosa gli sembrava buffo, e non si
curava minimamente di ci che pensavano tutti gli altri. Frankie lo squadr da
capo a piedi, l, appoggiato allo stipite della porta, assicurandosi, da moglie
premurosa qual era, che al momento di uscire fosse pronto ad affrontare la
giornata piovosa che lo aspettava. Era vestito da lavoro: jeans, camicia con le
maniche lunghe e, naturalmente, il giubbotto di tela foderato di flanella e stivali.
Il casco era nel furgone. Come capocantiere nell'impresa di costruzioni di suo
padre, non andava mai al lavoro senza portarlo con s. Il tuono romb sopra le
loro teste, facendo tremare la finestra alle spalle di Frankie. Bench non fosse un
tempo inconsueto, a Denver, per una mattinata di ottobre, lei rabbrivid,
stringendosi istintivamente le braccia attorno al corpo. Fra breve sarebbe stato
inverno, e Frankie odiava il freddo. Ehi disse Clay. Sei hai bisogno di essere
abbracciata, lascialo fare a me. Allora, tienimi stretta rispose lei, aprendo le
braccia. Quando Clay l'avvolse nel suo caldo abbraccio, chiuse gli occhi,
assaporando la sicurezza del suo amore. Il tessuto della camicia era morbido
contro la guancia, e lei respir a fondo, lentamente, stringendosi pi forte a lui.
Hai un buon profumo ... sussurr. La voce di Clay divenne un ringhio basso.
Francesca ... Clay, sei arrabbiato con me? Lui sorrise. Perch? Perch
i soli momenti in cui ringhi in quel modo quando ti arrabbi. Clay corrug la
fronte. Non mi arrabbio mai con te, lo sai. Lei inarc un sopracciglio. Be',
forse ti inquieti un'espressione migliore. E non negarlo, perch so che ti sei
molto inquietato quando hai visto il ragazzo che fa le consegne dell'emporio
strizzarmi l'occhio, la settimana scorsa. Verissimo borbott lui. Dopo di che,
la sollev fra le braccia, baciandola con decisione mentre la portava sul letto.
Farai tardi protest Frankie.
Ignorando l'avvertimento, Clay le sfil senza tanti complimenti la camicia che
indossava, facendola passare sopra la testa. Che cosa dir tuo padre?
temporeggi lei. Probabilmente qualcosa del tipo: Dove diavolo sono le mie

ciambelle? ribatt Clay. La risata argentina di Frankie lo fece trasalire. L'amava


tanto da averne paura. Lo rendeva debole, e in tutta la sua vita Clay LeGrand non
era mai stato un uomo debole. Mentre lui la stringeva fra le braccia, Frankie si
ripet per l'ennesima volta quanto era fortunata. Clay era scrupoloso fino
all'eccesso, ma pochi minuti di ritardo non gli avrebbero fatto correre il rischio di
perdere il posto, specialmente se si fosse presentato al cantiere con una dozzina

delle ciambelle ricoperte di cioccolato che erano le favorite di suo padre.


Assapor i suoi baci, godendo del tepore delle sue labbra sulla pelle. Quando la
punta della lingua le solletic il capezzolo, sospir e chiuse gli occhi. Clay era la
sua gioia, la sua ragione di vita. Cresciuta in un orfanotrofio, era sempre stata sola
al mondo ... fino a quando non era arrivato lui. Gli prese il viso fra le mani,
interrompendo momentaneamente le sue esplorazioni. Clay? Lui si sollev su
un gomito. Che cosa, tesoro? Quando ero alla finestra ... Clay fiss il suo
viso, chiedendosi come qualcosa di cos semplice come due occhi castani e dei
capelli neri poteva essere tanto incantevole. S? Stavi per dirmi qualcosa.
Che cosa? Che eri sexy da morire con indosso la mia camicia. Gli occhi di
Clay si incupirono mentre la guardava, l, distesa sotto di lui, nuda, con i capelli
arruffati e gli occhi socchiusi. Ma senza niente sei ancora meglio. Frankie si
inarc sotto il suo tocco, mentre lui le passava la mano su tutto il corpo. Quando
gliela afferr, interrompendo il percorso, vide i suoi occhi scintillare. S? ripet
lui, roco. Spogliati e facciamo l'amore ... adesso, prima che muoia di desiderio.
Clay sorrise. Era una richiesta che poteva esaudire facilmente. I minuti
passarono. Fuori, il tempo aveva mantenuto la promessa di pioggia. Di tanto in
tanto, una folata rabbiosa di vento interrompeva il picchiettare ritmico delle gocce
contro i vetri, ma niente poteva fermare il ritmo dei due amanti, trasportati da una
tempesta tutta loro. Al cantiere, la giornata si trascin stancamente. Anche se, a
quel punto, la maggior parte del lavoro si svolgeva ormai all'interno, la pioggia
disturbava ugualmente. Era troppo umido per intonacare, ed era impossibile
terminare il tetto all'estremit nord del complesso. Il padre di Clay era andato a
casa a mezzogiorno, lasciando solo un numero ridotto di operai agli ordini del
figlio. Prima delle quattro, Clay mand a casa anche loro. Sospendere il lavoro
per un'ora non era grave, visto che erano gi in anticipo di diverse settimane sui
tempi previsti, e sarebbe stato bello tornare a casa presto. Forse lui e Frankie
avrebbero ordinato una pizza. Se la temperatura continuava a scendere, potevano
perfino accendere il fuoco nel caminetto. A Frankie sarebbe piaciuto. Odiava il
freddo. Clay aveva la mente piena di progetti, quando si ferm fuori dal
supermercato. Corse alla porta, sguazzando nelle pozzanghere, e si ferm a un
telefono pubblico vicino all'entrata per chiedere a Frankie se aveva bisogno che
comprasse qualcosa, prima di andare a casa. Rabbrividendo leggermente per il
freddo e l'umidit, introdusse le monete nell'apparecchio e cont gli squilli,
aspettandosi ogni volta di sentire la voce di Frankie all'altro capo del filo. Lei,
per, non rispose. Clay riattacc e si rimise distrattamente in tasca le monete,
avviandosi verso l'interno del supermercato. Probabilmente Frankie stava
facendo una doccia. Era quasi impossibile sentire squillare il telefono, con l'acqua
aperta. Pochi minuti dopo risal sul furgone, portando con s una grossa

confezione di gelato. Erano le cinque meno un quarto quando Clay entr nel
vialetto e posteggi il veicolo. La pioggia cadeva a dirotto, impedendogli quasi di
vedere la piccola costruzione. Anzi, mentre cominciava a raccogliere la sua roba,
ebbe la netta impressione che ci fosse quasi un muro fra s e la sua casa.
Rabbrivid, chiedendosi come gli era venuta quell'idea. Normalmente, non era un

tipo fantasioso. Ripar la confezione di gelato sotto la giacca, scendendo dal


furgone, e corse verso la casa, ridendo fra s di quell'infantile tentativo di sfuggire
alla pioggia. Frankie ... sono a casa! grid, seguitando a ridere, mentre si
toglieva il giubbotto e gli stivali. Ehi, dolcezza, sono io! Ti ho portato una
sorpresa! Raccolse il gelato e si incammin verso la cucina, aspettandosi di
vedere Frankie uscire da una porta ... qualunque porta ... da un momento all'altro.
Aveva quasi attraversato il soggiorno quando si ferm, voltandosi a guardare
nella direzione da cui era venuto. Si sent drizzare i capelli sulla nuca, mentre il
silenzio della casa si chiudeva minacciosamente attorno a lui. La porta d'ingresso.
Non l'aveva trovata chiusa a chiave. Si volt adagio, improvvisamente conscio
del silenzio. Non sentiva alcun suono familiare. Non una radio, non un televisore
accesi. Neppure un rumore d'acqua corrente. Solo lo scrosciare della pioggia sul
tetto. Strinse un po' pi forte il gelato. Frankie ... Francesca ... sei in casa?
Nessuno rispose. Il freddo del gelato cominci a penetrargli attraverso gli
indumenti. Abbass gli occhi, come sorpreso di averlo ancora in mano, e riprese
la via della cucina. Un forte tuono scosse la casa mentre varcava la soglia,
facendo tintinnare le stoviglie negli armadietti. Clay sobbalz come se gli
avessero sparato. Maledizione ... brontol, dirigendosi verso il frigorifero. A
met strada si blocc di nuovo, ma non a causa del temporale. Furono la tazzina
rotta e la pozza di caff in cui giacevano i cocci a fermarlo di colpo. Rovesciare il
caff non era gran cosa. Poteva capitare. Ma rovesciarlo e lasciarlo l non era
certo normale. Il panico gli attanagli le viscere e gli tolse il respiro. Gir
bruscamente su se stesso e si mise a correre, chiamando a gran voce Frankie.
Attraverso il soggiorno. Lungo il corridoio. In camera da letto. Il letto era
disfatto, come prima che lui uscisse. Clay lo fiss, ricordando la passione di
quella mattina, e cercando di riconciliarla con il panico che provava ora. La
camicia che Frankie aveva indossato era sul pavimento, vicino allo spogliatoio,
come se si fosse fermata in quel punto per indossare qualcos'altro. Niente di tutto
questo era un comportamento normale, per Frankie. Era ordinata fino all'eccesso.
Clay scosse la testa come un uomo che temesse di essere in preda a un incubo, e
si avvi verso il bagno. La macchia di sangue sul lavello lo paralizz. Ges ...
sussurr. Sarebbe scivolato sul pavimento, se non si fosse affrettato ad
appoggiarsi al muro. Oh, Ges, Ges, no. Le gambe gli tremavano, mentre
rifaceva il giro della casa. Aveva le dita cos fredde che le sentiva a malapena, e
gli ci volle un momento per rendersi conto che stringeva ancora in mano quel
maledetto gelato. Stava per aprire il congelatore per liberarsene quando qualcosa
... si poteva definire istinto, o presentimento ... lo avvert di non toccare nient'altro
che il telefono. Pos il gelato sul tavolo, poi prese il cordless sull'armadietto
vicino. Continuava a dirsi che si stava preoccupando per nulla. Che cose del

genere non capitavano a persone come lui. Non era uno dei giorni in cui Frankie
andava al lavoro, ma forse alla biblioteca qualcuno si era ammalato. Forse era
solo uscita in tutta fretta. Compose il numero, poi chiuse gli occhi e respir a
fondo, lentamente. Pronto, biblioteca pubblica di Denver, parla Mary Albright.
Clay si raffigur l'immagine della donna di mezz'et, con i vistosi capelli rossi.

Mary, sono Clay. Frankie l? Oh, no, caro. Non di turno fino a
dopodomani. Le speranze di Clay calarono di un gradino.
S, lo so disse.
Pensavo solo ... be', che magari qualcuno si fosse ammalato. No, caro, mi
dispiace. successo qualcosa? Lui rabbrivid. Non lo so. Riattacc senza
aspettare altro e compose un secondo numero, traendo conforto dalla voce
familiare di sua madre. Casa LeGrand. Ciao, mamma, sono io, Clay. Frankie
non l, per caso, vero? Betty LeGrand corrug le sopracciglia. Conosceva
troppo bene suo figlio per non riconoscere l'ansia nella sua voce. No, non c'.
Anzi, non parlo con lei da ieri mattina. E pap? Sono sicura che non l'ha
sentita neppure lui rispose Betty. Me l'avrebbe detto, se ... Chiediglielo.
Ma Clay, sono ... Maledizione, mamma, chiediglielo, okay? Il cuore di
Betty manc un battito. Certo, Clay, solo un momento. Lui aspett, pregando,
sperando, dicendosi che era tutto un brutto sogno. Clay? S, mamma, sono
qui. Neppure pap l'ha sentita. Clay si sent piegare le ginocchia. Fu solo con
uno sforzo che si resse in piedi. Okay, grazie, mamma. Non c' di che
rispose Betty. C' qualcosa che possiamo fare? No ... almeno, non credo. Oh
... e, mamma ... S? .
Scusami tanto per lo scatto di poco fa ... borbott. Non c' problema. Pensi
che dovremmo cercarla? Potrebbe avere avuto un guasto al furgone o qualcosa del
genere? Lui chiuse gli occhi. Possedevano un solo veicolo, e lo aveva preso lui.
No, avevo io il furgone. Senti, devo andare. Ti chiamer. Riattacc ancora una
volta, poi sollev di nuovo il ricevitore e attese pazientemente il segnale di linea
libera. Appena lo sent, fece l'ultima telefonata. Novecentoundici. Di che
emergenza si tratta? Credo che sia successo qualcosa a mia moglie.
Sforzandosi di rimanere calmo, Clay non avvert un leggero cambiamento del
tono della centralinista. l con lei, signore? No, non c'. Sono appena
tornato a casa dal lavoro e ho trovato che la porta di casa non era chiusa a chiave.
In cucina c' del caff rovesciato e una tazza rotta, e del sangue in bagno. Lei
Clay LeGrand, e abita in Denver Avenue? S. ferito anche lei? No
borbott Clay. Gliel'ho detto. Sono appena tornato casa. S, signore. Mando
una pattuglia. Okay, grazie disse Clay, come un automa, incapace di credere
di avere fatto quella telefonata. La voce dell'operatrice si alz leggermente di
volume. Signore, ho bisogno che lei rimanga dov' fino all'arrivo degli agenti.
Un brivido gelido attravers Clay. Senza Frankie, dove altro sarebbe potuto
andare? Tre pattuglie e un paio di detective pi tardi, Clay cominci a rendersi
conto che la polizia era assai poco incline a cercare pi lontano la ragione della
scomparsa di sua moglie. Tutti ritenevano probabile che il colpevole della
scomparsa di Frankie fosse lui. Questo non solo lo rendeva furioso, ma
cominciava anche a spaventarlo. Se erano convinti della sua colpevolezza,

avrebbero smesso di cercare Frankie. Ma dovevano trovarla. Non poteva vivere


senza di lei. E cos, signor Le Grand, lei sostiene di aver visto sua moglie per
l'ultima volta all'incirca alle otto di stamattina ? Clay respir a fondo,
imponendosi una calma che non provava. L'odore di indumenti umidi e corpi
caldi stava cominciando a rivoltargli lo stomaco, e il pensiero di Frankie l fuori,

da qualche parte, sotto quel temporale lo faceva impazzire. Non sapeva dov'era,
ma ovunque fosse andata, era certo che non lo aveva fatto di sua spontanea
volont. No, non quello che ho detto, e lei lo sa bene. Le ho spiegato che non
sono uscito di casa fin quasi alle nove. Il detective Avery Dawson sbirci il suo
taccuino. Oh, s, giusto. Torn a guardare Clay. Ma ha detto che normalmente
va al lavoro alle otto. Infatti scatt Clay, e si alz, avvicinandosi fino a
trovarsi a faccia a faccia con il massiccio detective. Senta, glielo ripeto ancora
una volta, ma sar l'ultima. Amo mia moglie. Ieri stato il nostro primo
anniversario di matrimonio. Abbiamo passato la serata a letto. Ho fatto tardi al
lavoro perch l'ho riportata a letto, stamattina. La voce gli si spezz, ma riusc a
mantenere il controllo. Quando sono uscito, aveva indosso la mia camicia ... e un
sorriso. Mi capisce? Uno degli agenti ridacchi. Dawson lo guard male, poi
riport l'attenzione su Clay. S, signor LeGrand, la capisco. Ma farle queste
domande il solo modo in cui posso ottenere le risposte di cui ho bisogno. Lei
capisce me? Clay era cos furioso che tremava. Quello che capisco che mi
ritenete responsabile della sparizione di Frankie, il che molto comodo per voi.
Se decidete che il colpevole sono io, il vostro lavoro finito. Ma questo non
servir a ritrovare mia moglie. Strinse i pugni e li batt sul tavo-lo che si trovava
fra loro. Non capisce? Diavolo, s, sono furibondo, e spaventato a morte. Se
incolpate me, smetterete di cercare mia moglie. Dawson stava riflettendo
rapidamente. LeGrand era aggressivo. Perlopi, ci volevano diversi interrogatori
prima che un coniuge si mettesse tanto sulla difensiva. Era certo che fossero sulla
pista giusta, con quell'uomo. Lei ha un gran brutto carattere, LeGrand. La
voce di Clay era improvvisamente gravida di lacrime. Ho una gran brava
moglie. La rivoglio indietro. In quel momento, la convinzione di Avery Dawson
cominci a incrinarsi. C'era sempre la possibilit che quell'uomo dicesse la verit.
Ma, maledizione, la storia era troppo strana. LeGrand doveva sapere qualcosa che
non diceva. Una donna non spariva cos senza che qualcuno vedesse qualcosa. I
suoi occhi si strinsero, mentre rifletteva. Quell'uomo era o un attore da premio
Oscar ... o, pi semplicemente, sincero. Nel momento in cui accett quella
possibilit, la mente di Dawson fu attraversata dall'idea che era venuto il
momento di pensare alla pensione. C'era stato un tempo, nella sua vita, in cui non
era cos disposto ad affidarsi a un preconcetto, nelle indagini su un delitto.
Doveva ammettere che, quando era arrivato sulla scena, il suo primo istinto era
stato di sospettare il marito. Anche dopo un'ora di interrogatorio, la sua opinione
non era cambiata. Aveva cercato delle ragioni per incolpare LeGrand, piuttosto
che degli indizi. Disgustato di se stesso, e del lavoro che lo aveva indurito fino a
quel punto, Dawson chiuse il taccuino e rimise in tasca la penna. Credo che sia

tutto, per adesso dichiar. Ci terremo in contatto. Clay allarg le braccia in un


gesto di disgusto, poi allung una mano verso il telefono e l'altra verso la guida.
Che cosa fa? chiese Dawson. Intendo assumere un investigatore privato.
Rivoglio mia moglie. Se stata rapita, come lei sembra credere, dovrebbe
aspettare una richiesta di riscatto. Coinvolgere un investigatore privato potrebbe
pregiudicare gravemente la sorte di sua moglie. Clay sbuff fra i denti. Non ci

sar alcuna richiesta di riscatto. E fu a quel punto che Dawson spalanc gli
occhi. Come poteva, quell'uomo, sapere che non gli avrebbero chiesto alcun
riscatto? A meno che ... Clay si chin in avanti. Non ha ancora capito, eh? Il
mio stipendio meno di duemila dollari al mese. Mia moglie lavora part-time alla
biblioteca. I miei genitori non sono ricchi, e Frankie orfana. Non siamo neppure
proprietari di questa casa. Che cosa vuole che mi chiedano? Le chiavi del mio
furgone vecchio di otto anni? Dawson arross. Quell'uomo lo stava facendo
sentire uno stupido. Non era una cosa che gli piacesse. Posso supporre che non
abbia un'assicurazione sulla vita di sua moglie? In quel momento, Clay lo
avrebbe volentieri steso con un pugno. Strinse i denti, costringendosi a
concentrarsi sulla domanda, anzich sull'uomo che gliel'aveva posta. Se proprio
vuole saperlo, la sola assicurazione, in questa famiglia, sulla mia vita. Se muoio,
Frankie incasser mezzo milione di dollari. Se muore lei, a me non rimane altro
che un cuore spezzato. Ora, se avete finito, ho delle telefonate da fare. Senza
aspettare il permesso, Clay agguant il telefono e usc dalla stanza, deciso. Un
paio di agenti in uniforme che assistevano alla scena scoccarono a Dawson
un'occhiata curiosa. Lui li guard male. Il mio compagno tornato? scatt.
No, signore. Qualcuno ha detto che Ramsey sta ancora passando al pettine il
vicinato. Dawson si incammin, a passo brusco, verso la porta principale.
Quell'indagine gli lasciava in bocca un gusto cattivo. Era stanco di quella giornata
e di tutti quelli che ne facevano parte. Quando apr la porta e usc nel portico, una
folata di vento gli scagli la pioggia contro i pantaloni. Era anche maledettamente
stanco di quella pioggia. Fece un passo indietro, riparandosi sotto la piccola
tettoia, mentre scrutava i dintorni in cerca della macchina del suo collega.
Finalmente la scorse in fondo alla strada. Subito dopo vide Ramsey uscire
dall'ultima casa dell'isolato. Richiam la sua attenzione con un cenno, indicando
che era pronto ad andarsene. Pochi minuti pi tardi Ramsey si ferm davanti alla
casa, e Dawson schizz via dal portico, sotto la pioggia. Maledizione brontol,
crollando sul sedile e sbattendo la portiera dietro di s. Paul Ramsey sogghign.
Non ti scioglierai per un po' d'acqua. Sei troppo maledettamente vecchio e
coriaceo. Dawson si appoggi allo schienale e sospir. Gi, potresti avere
ragione.
Ramsey corrug le sopracciglia, staccandosi dal marciapiede.
Abbacchiato? A quest'ora? Diavolo, socio, siamo al lavoro solo da poco pi di
dieci ore. Il giorno ancora giovane. Dawson sospir. Il giorno forse s, ma io
no. Che cosa intendi dire? Mi sono accostato a questa indagine con la testa
piena di pregiudizi. Non ne sono orgoglioso rispose Dawson. Perci pensi che
il marito dica la verit? Dawson si strinse nelle spalle. Forse ... o forse no. Tu
hai trovato qualcosa? La donna in fondo all'isolato ha detto che, mentre
tornava dalla spesa, una macchina nera dai finestrini opachi l'ha quasi investita

all'incrocio. Ha avuto l'impressione che si fosse appena staccata dal marciapiede


di fronte, ma non ne sicura. Immagino che non abbia preso il numero di
targa, eh? Ramsey scosse la testa. Dawson sospir. Chiss perch non sono
sorpreso? E cos, adesso che cosa facciamo? chiese Ramsey. Dawson sospir
un'altra volta. Controlliamo le affermazioni di LeGrand e preghiamo di trovare

qualche indizio ... e gi che ci siamo, preghiamo anche che questa dannata pioggia
finisca. Sono stufo di arrivare a casa con i piedi bagnati. Clay era seduto in un
angolo del soggiorno, e fissava l'oscurit fuori dalla finestra. La casa era
silenziosa, ora. La polizia se n'era andata da ore, e anche i suoi genitori, che erano
arrivati poco dopo la partenza degli agenti. La loro ansia non aveva fatto che
accrescere il suo panico. Frankie era stata la sua ancora, il suo punto fermo nella
vita, e la sua sparizione gli aveva fatto smarrire il contatto con la realt. Trasal
quando il vento scagli la pioggia contro i vetri. Il freddo aumentava di ora in ora.
Secondo le previsioni del tempo, c'era perfino la possibilit che nevicasse.
L'ululato di una sirena interruppe bruscamente i suoi pensieri. Si alz dalla
poltrona su cui era seduto e and alla porta. Una folata di vento gli gett la
pioggia in faccia, mentre, in piedi sulla soglia, guardava nella notte. Sotto le luci
dell'illuminazione stradale, le gocce scintillavano come lacrime di cristallo, per
poi cadere nelle pozzanghere e sparire nei tombini. Clay usc nel portico,
sbirciando nell'ombra come se Frankie potesse apparire miracolosamente di punto
in bianco. A parte lo scrosciare della pioggia, regnava un silenzio sconvolgente.
Cominci a tremare. Non poteva essere reale. Doveva esserci qualche banale
risposta a quell'orribile situazione, qualcosa che non riusciva a ricordare. E se
Frankie si fosse smarrita? Se fosse stata l fuori, da qualche parte, cercando di
trovare la strada di casa? Scese dal portico, sotto la pioggia, trascinato dal
bisogno di trovare la donna che amava. Aveva promesso di amarla e tenerla
presso di s, in salute e in malattia. Aveva promesso di proteggerla. Un
singhiozzo gli si spezz in gola. Buon Dio, come poteva proteggerla, se non
sapeva neppure dov'era? Il vento freddo gli scagli ancora una volta la pioggia in
faccia, offuscandogli la vista, mentre si spingeva fino alla strada. Il cuore gli
martellava furiosamente nel petto. Lo stomaco era stretto in un nodo. Gli faceva
male respirare. Gli faceva male perfino pensare. La pioggia gli incollava i capelli
alla testa, come una sorta di caschetto nero. Gli indumenti erano inzuppati. Si
ferm in mezzo alla strada, guardando a destra e a sinistra. Non c'era niente ...
nient'altro che quella dannata pioggia. La sofferenza sal ribollendo dentro di lui.
Gett la testa indietro e grid il suo nome. Francesca! Poi trattenne il respiro,
pregando di sentire il suono della sua voce. Non gli giunse mai. 2 Denver,
Colorado, due anni dopo La pioggia autunnale picchiettava sul casco protettivo di
Clay LeGrand, mentre gettava la cintura porta-attrezzi sul sedile anteriore del
furgone. Basta per oggi, ragazzi. Ce ne andiamo. Non possiamo fare niente fino
a quando non smetter questa pioggia. Gli uomini brontolavano, dirigendosi
verso i rispettivi veicoli, ma sapevano che il capo aveva ragione. Lavorare con
quel tempaccio aumentava i rischi di incidenti, e nessuno di loro voleva finire in
un letto d'ospedale. Clay scocc un'ultima occhiata al cantiere alle sue spalle, poi

sal sul furgone. Essere il padrone era molto diverso dall'essere capocantiere.
Preoccupazioni differenti. Regole differenti. Ma rilevare l'impresa di suo padre
aveva salvato il suo equilibrio mentale. Avvi il motore e inser la retromarcia,
fermandosi un'ultima volta a guardare il cantiere. Sembrava tutto a posto. Con un
sospiro, rimise in movimento il furgone e si diresse verso la vicina autostrada.

Gli ultimi ventiquattro mesi erano stati un periodo che si poteva definire di
ricostruzione, sia per lui, sia per l'impresa. Ma durante quel tempo Clay era anche
stato tallonato dalla polizia, fatto a pezzi dalla stampa e praticamente bollato
come assassino dalla societ in generale, anche se non c'era stata alcuna prova a
sostenere quell'opinione. Una donna era scomparsa, e bisognava attribuire la
colpa a qualcuno. Il marito ... in quel caso, Clay ... era la scelta pi ovvia. Il fatto
che la luce era sparita dal suo mondo sembrava non importare a nessuno, tranne a
lui e, naturalmente, ai suoi genitori. L'opinione pubblica lo aveva bollato come
un uomo che aveva commesso un omicidio e l'aveva fatta franca. Lui si era
indurito ed era diventato indifferente quasi a tutto. Solo di tanto in tanto accadeva
qualcosa che lo feriva, e in quei casi era sorpreso dall'ondata di nuova sofferenza.
Per quanto si sforzasse di tirare avanti, la sua vita non sarebbe mai realmente
ripresa fino a quando la vicenda non fosse giunta a una qualche conclusione. Ora
che la sua mente era costretta a pensare a qualcosa che non fosse il lavoro, odiava
andare a casa. La verit era che non era pi una casa, ma solo un posto in cui
dormiva. I suoi genitori tentavano da mesi di convincerlo a traslocare, ma lui non
poteva indursi a farlo. Quella casetta era l'ultimo posto in cui era stato felice. Era
l'ultimo posto in cui aveva visto Francesca. Non era ancora giunto al punto di
essere capace di spezzare quel legame. Negli ultimi due anni aveva passato pi
tempo negli obitori, a guardare cadaveri non identificati, di quanto volesse
ricordare. Dopo la terza volta in cui era stato chiamato per un'identificazione,
qualcosa era morto dentro di lui. Continuava a fare quei viaggi, quando lo
chiamavano, ma con energia sempre minore. Era quasi come se Francesca
LeGrand non fosse mai esistita. E se non fosse stato per un piccolo album di foto
del matrimonio e il vuoto che la sua assenza aveva lasciato nel cuore di Clay,
anche lui sarebbe stato portato a crederlo. Davanti a lui, un camion dei vigili del
fuoco attravers un incrocio a tutta velocit, a sirene spiegate. Clay lo segu con lo
sguardo fino a quando non fu, pi che una macchia di colore che spariva nel
grigio della pioggia. Corrug le sopracciglia. Sembrava strano che qualcosa
potesse bruciare sotto quel diluvio, ma sapeva che accadevano cose anche pi
strane. Come il fatto che una persona sparisse senza lasciare traccia. Poco dopo
svolt nella sua strada. Nel momento in cui pos lo sguardo sulla piccola casa, lo
stomaco gli si chiuse. Era sempre cos. E non gli era stato d'aiuto il fatto che, la
settimana prima, il giorno che sarebbe stato il loro terzo anniversario di
matrimonio era stato ricordato da un'emittente televisiva locale come il secondo
anniversario della scomparsa di Francesca LeGrand. Qualche cronista dal
cervello di gallina, pi portato al giornalismo scandalistico che alla cronaca seria
e responsabile, aveva pensato bene di rivangare quella vecchia storia, assieme a
un aggiornamento sulla vita di Clay LeGrand. .

, L'impressione che il giovane e assai attraente LeGrand conducesse un'esistenza


felice e prospera, mentre la scomparsa della moglie era rimasta impunita, era stata
netta. Incolpavano ancora lui. .
' Be', che c'era di nuovo? Clay entr nel vialetto di casa sua e posteggi. Per un
po', rimase seduto nel furgone, ascoltando la pioggia tamburellare sul tetto. Forse

avevano ragione. Frankie era sua moglie, e lui non era stato capace di proteggerla.
Se qualcuno doveva prendersi la colpa, tanto valeva che fosse lui. Al diavolo
borbott, e scese dal veicolo. Quando arriv nel portico, era fradicio. Apr la
porta, odiando ancora quel primo momento in cui metteva piede in casa. Era
sempre cos maledettamente silenziosa. E poi, Clay fu all'interno, accendendo le
luci, e anche il televisore, aggiungendo una finzione di normalit alla sua
esistenza. Gett le chiavi sul tavolo dell'ingresso e guard il pavimento in cerca
della posta che di solito vi si sparpagliava cadendo dalla fenditura nella porta.
Niente posta. Corrugando le sopracciglia, si volt e la vide posata in una pila
ordinata in fondo al divano. Si strinse nelle spalle. Probabilmente era passata sua
madre. Anche se Clay si serviva di un'impresa di pulizie, spesso Betty LeGrand
provava il bisogno di sorvegliarne il lavoro. Dopo aver dato una rapida occhiata
alla pila di lettere, Clay si diresse verso la cucina. Una tazza di caff bollente
sembrava una buona idea. Gli avrebbe tolto un po' di freddo dalle ossa. Mentre
riempiva d'acqua la caraffa, not un piatto e una forchetta usati nel lavello, e
sorrise divertito fra s. Sua madre, quella golosona, aveva mangiato l'ultima fetta
di crostata di ciliegie. Maledizione, e lui che ci aveva pensato tutto il pomeriggio
... Poi scroll le spalle e fin di preparare il caff. Una fetta di crostata era l'ultimo
dei suoi pensieri. Mentre il caff filtrava, and in bagno. Forse una doccia calda e
degli indumenti asciutti avrebbero migliorato il suo umore. Il volume del
televisore era troppo alto, quando attravers il soggiorno. Raccolse il telecomando
proprio mentre cominciava il notiziario locale. Si avvertono ancora le
ripercussioni del terremoto che ha colpito la California meridionale ieri a
mezzogiorno. I trasporti sono difficili, sia in entrata sia in uscita dallo stato.
Alcune linee aeree hanno ripreso il servizio, ma in questo momento sconsigliato mettersi in viaggio nella zona colpita. Il conto delle vittime aumenta di ora
in ora, e quello dei dispersi ancora elevato. Clay corrug le sopracciglia, poi
premette il pulsante per abbassare il volume. Quando sullo schermo comparve la
replica di una vecchia puntata di I Love Lucy, lo alz di nuovo, gett il
telecomando su una poltrona vicina e si diresse verso la camera da letto. .
Si stava sbottonando la camicia quando not che aveva gli stivali chiazzati di
fango. Si ferm, sperando di non essersene lasciato dietro una traccia. I pavimenti
erano puliti. Giusto per assicurarsi che lo rimanessero, si appoggi alla parete e si
sfil gli stivali, uno alla volta, ed entr in camera portandoli in mano. .
. Automaticamente, lanci un'occhiata in direzione del letto, e corrug le
sopracciglia notando le coperte in disordine. Avrebbe giurato di aver rifatto il
letto prima di uscire. Ma, mentre guardava, le coperte si mossero all'improvviso,
scoprendo una testa scura e un lungo braccio snello. Clay fece un passo indietro.
Lo stomaco gli sal in gola, e chiuse gli occhi. Buon Dio ... questo, poi, no.

Respir a fondo. Guard di nuovo, certo che lo spettro che aveva visto fosse
sparito. Si sbagliava. Lei era ancora l. Completamente sconvolto dall'immagine
di Francesca addormentata nel suo letto, lasci cadere gli stivali, che piombarono
a terra con un tonfo. A quel rumore, lo spettro rotol lentamente su se stesso,
aprendo gli occhi scuri e sorridendogli in quel modo fra il sexy e l'assonnato che

conosceva cos bene. Ciao, tesoro disse Frankie. Poi scocc un'occhiata verso
la finestra. Santo cielo, sta ancora piovendo ? Barcollando all'indietro, Clay
cerc sostegno appoggiandosi alla parete. Sapeva da mesi che tirava avanti solo a
forza di nervi, ma non aveva mai pensato di poter perdere la ragione. Non cos
completamente. Francesca ? Fu appena un sussurro, ma Clay non pot indursi
a ripetere il nome, per timore che lei svanisse di nuovo. Poi, qualcosa scatt nella
sua mente, e il cuore cominci a martellargli anche pi forte. E se fosse stata
reale? Scart immediatamente quel pensiero. Era impossibile. La guard rotolare
fino alla sponda del letto, poi alzarsi a sedere. Mentre compiva quel movimento,
lei impallid e si port la mano alla testa, corrugando le sopracciglia. Oh, mi fa
male ... mormor. Frankie ? Lei scosse la testa, come cercando di schiarirsi
le idee. Clay, tesoro, sei fradicio. Perch non fai una doccia calda, mentre io
comincio a preparare la cena? Clay attravers la stanza come in trance. Quando
Frankie si alz in piedi, prov un imperioso bisogno di girare sui tacchi e fuggire.
E poi, improvvisamente, lei barcoll e ricadde a sedere sul letto. Non mi sento
bene mormor. Mi gira la testa. Ma Clay non l'ascoltava. Era sotto shock.
Cautamente, allung una mano, aspettandosi di trovare solo aria. Invece, le sue
dita si strinsero attorno al polso di Frankie, assorbendo il tepore della sua pelle.
Buon Dio sussurr un'altra volta, e l'afferr per le spalle. Frankie ... Frankie ...
mio Dio, sei reale. Lei corrug la fronte. Clay, hai bevuto? Lui non rispose.
Invece, si sedette sul letto vicino a lei e la strinse a s, cullandola fra le braccia. E
poi la realt lo colp, e improvvisamente come l'aveva presa fra le braccia la
respinse. La sua voce era bassa, tremante mentre la guardava in faccia
ringhiando: Dove diavolo sei stata?. Lei lo fiss. Hai proprio bevuto. Clay
si alz bruscamente. Voglio delle risposte, Francesca. Ancora una volta,
Frankie corrug la fronte. Risposte a che cosa? Lui la guard come se fosse
impazzita. Tanto per cominciare, risposte a dove sei stata negli ultimi due anni.
Qualcosa attravers come un lampo la mente di Frankie. Qualcosa di oscuro ...
qualcosa di pauroso. Ma si era gi dileguato prima di diventare un vero pensiero.
Prima che potesse rispondere, Clay le afferr all'improvviso le braccia e l'attir
pi vicina con uno strattone. Lei sussult. Stupita dal suo strano modo di
comportarsi, non not l'espressione di sbalordimento che gli si dipingeva sul viso.
Clay era completamente stordito. I segni di aghi sulle braccia erano
inconfondibili. Droga? Hai assunto delle droghe? Lei lo fiss come se fosse
uscito di senno. Ma di che cosa stai parlando? Di questo! sbrait Clay,
tenendole le braccia in modo da rivolgere il palmo delle mani verso l'alto. Lei
guard, corrugando le sopracciglia di fronte ai segni visibili sulla pelle. Ancora
una volta, qualcosa le balen alla memoria, e ancora una volta svan prima che
riuscisse a metterlo a fuoco. Si pass le dita sui segni, stupefatta dalla loro

presenza. Quando alz gli occhi, erano colmi di lacrime. Non faccio uso di
droghe. Lo sai mormor, e poi abbass le palpebre perch la stanza aveva
cominciato a girarle attorno. Allora spiegami questi segni ringhi Clay,
strattonandola per le braccia verso la lampada accanto al letto. Lei gemette. Il

dolore alla testa stava aumentando, e anche la nausea. Si divincol dalla sua
stretta, prendendosi la testa fra le mani. Non mi sento bene, Clay. Lui tremava
cos forte da non riuscire neppure a pensare. Diavolo, Francesca, neppure io.
Sparisci dalla mia vita per due maledetti anni, e poi ricompari parlando
allegramente di indumenti bagnati e di cena da preparare, come se non fossi mai
stata via. Sei impazzita? Lei lo fiss a bocca aperta. Quello che diceva non
aveva senso. Due anni? Perch continuava a parlare di due anni? Era andato via
solo da poche ore! Ma prima che Frankie potesse protestare, la stanza cominci
di nuovo a vorticarle attorno. Clay vide il suo sguardo farsi vacuo e riusc ad
afferrarla prima che cadesse. Un attimo dopo l'aveva deposta sul letto e stava
componendo il 911. Di che emergenza si tratta? volle sapere l'operatrice. Per
un secondo Clay non seppe che cosa rispondere. Sua moglie era tornata a casa.
Una donna scomparsa era stata ritrovata. Poi, la realt pi urgente prevalse, e lui
disse, tutto d'un fiato: Mia moglie ha appena perso i sensi. Non so che cosa le sia
successo, ma penso che possa trattarsi di un'overdose di droga. Per favore ... ho
bisogno d'aiuto. Signore ... sua moglie respira? volle sapere l'operatrice. Clay
si chin su Frankie e sent il suo respiro leggero sulla guancia. Le lacrime gli
punsero gli occhi. S, s. Che cosa devo fare? Le mani gli tremavano mentre
seguiva le istruzioni. Oh, Dio, non lasciarla morire. Non qui. Non ora. Non
restituirmela solo perch possa veder succedere questo. Pochi minuti dopo, sent
le sirene. Sento l'ambulanza disse all'operatrice. Devo andare ad aprire. La
donna riattacc, e nel momento in cui la comunicazione si interruppe Clay fu
nuovamente preso dal panico. Balz in piedi e schizz verso la porta di casa,
facendo cenni frenetici ai paramedici che correvano verso il portico sotto la
pioggia. Il suo panico aument mentre li guardava esaminare sommariamente
Frankie, parlando un gergo professionale che capiva solo a met. Quando la
caricarono su una barella e fecero per portarla fuori, tutto quello che seppe era che
non poteva lasciarla sparire un'altra volta. Vi prego, permettetemi di andare con
lei supplic. Signore, non c' spazio. Dove la portate? Al Mercy
Hospital. Pu seguirci l. Clay corse in casa e agguant il giubbotto e le chiavi.
Era a met strada dalla porta quando si rese conto di essere a piedi scalzi. No
gemette. Torn in camera da letto. Le mani gli tremavano mentre si sedeva per
infilarsi un paio di scarpe da tennis. E poi gli pass per la mente che avrebbe
avuto bisogno di un minimo di sostegno. Afferr il telefono e compose il
numero. Era cos scosso, quando suo padre rispose, che non era sicuro di poter
parlare in modo sensato. Casa LeGrand. Pap, sono io, Clay. Oh, salve
figliolo. Avete smesso presto, eh? Senti, perch non vieni a cena? Tua madre ha
fatto l'arrosto. il tuo piatto preferito. Pap, ho bisogno che tu e la mamma
veniate al Mercy Hospital al pi presto possibile. .

. Il cuore di Winston LeGrand manc un battito. Che successo? Francesca


... tornata. L'ho trovata addormentata nel letto, rientrando a casa. Sta male.
L'ambulanza gi partita. Io sto andando al Mercy. Ci fu un momento di
sbalordito silenzio. Santa Madre di ... Arriviamo subito. Clay stava per
riattaccare quando lo colp un altro pensiero. Doveva fare una seconda telefonata.

Conosceva il numero a memoria. Solo, stavolta la chiamata era un atto di


autodifesa. Aspettando la risposta, guard nervosamente l'orologio. Erano gi
passati quattro minuti da quando l'ambulanza era partita. Era sul punto di
rinunciare quando una voce maschile disse: Terzo distretto, parla Dawson.
Clay strinse un po' pi forte il ricevitore. Detective Dawson, sono Clay
LeGrand. Se interessato a chiudere il caso di mia moglie, le consiglio di venire
subito al Mercy Hospital. Avery Dawson si raddrizz sulla sedia. Che cosa sta
cercando di dirmi? chiese. Tutt'a un tratto, i due anni di rabbia esplosero. E gi
che c' scatt Clay, invece di rispondere, pu chiamare le emittenti televisive e
i giornali e tutti gli altri dannati media che hanno fatto di tutto per mettermi in
croce negli ultimi due anni. una confessione? scatt Avery. Pu
chiamarla cos rispose Clay. Sar l fra dieci minuti. La comunicazione si
interruppe. Clay depose il ricevitore e si diresse alla porta. Ha davvero detto
che intende confessare? chiese Ramsey. Dawson scocc un'occhiata al suo
compagno, poi riport lo sguardo sulla strada. Guidare a quella velocit, con quel
tempaccio, era rischioso, ma non poteva liberarsi dal timore che, se tardava, Clay
LeGrand avrebbe cambiato idea a proposito della telefonata che gli aveva appena
fatto. Ha detto che potevo chiamarla una confessione borbott, e poi fren di
colpo quando la macchina che lo precedeva slitt all'improvviso, andando a finire
contro il guardrail. Diavolo, c' mancato poco brontol Ramsey, stringendosi
la cintura di sicurezza. Dawson guard nel retrovisore. Sembra che avranno
bisogno di essere rimorchiati. Chiama il soccorso stradale. Ramsey annu e
procedette a notificare l'incidente. La luce lampeggiante blu sul cruscotto della
macchina di Dawson accentuava la tensione del suo viso. La scomparsa di
Francesca LeGrand lo aveva preoccupato come era accaduto per pochi altri casi.
Fin dal principio, la mancanza di indizi. lo aveva frustrato. E, a dispetto di mesi di
ostinate indagini, non era ancora riuscito a trovare elementi sufficienti a
convincere il procuratore distrettuale a processare Clay LeGrand. Adesso, solo
pensare alla telefonata di LeGrand lo rendeva nervoso. Non si fidava della sua
offerta. L'aveva fatta franca. Perch confessare adesso? Ecco l'ospedale disse
Ramsey, indicando il semaforo davanti a loro. S, lo vedo borbott Dawson, e
imbocc la svolta con il giallo...
In quel preciso momento, il furgone dell'impresa di Clay LeGrand comparve
improvvisamente davanti a loro. Ehi, eccolo! esclam Ramsey, indicandolo
con un dito. Lo vedo ripet Dawson. Entrarono nel posteggio del Pronto
Soccorso quasi simultaneamente. Clay era gi sceso dal furgone e stava
precipitandosi verso le porte prima ancora che Dawson potesse sganciare la
cintura di sicurezza. Ha proprio una gran fretta comment Ramsey. Lo
seguirono, correndo sotto la pioggia e bagnandosi le scarpe. Quando arrivarono

all'interno, erano fradici. Con loro sorpresa, il padre di Clay li aspettava vicino
alla porta. Seguitemi, detective. I due si guardarono, sorpresi. A ,che gioco
giocava LeGrand? Senta, signor LeGrand, siamo venuti per parlare con suo
figlio, e preferiremmo parlargli qui. Winston si strinse nelle spalle.
Come

volete. Ma se vi interessa sapere la verit, seguitemi. Svolt un angolo e si


incammin lungo un corridoio, verso un gruppo di sedie, dove sua moglie lo stava
aspettando. Ehi, ecco LeGrand disse Ramsey, indicando un uomo appoggiato
alla parete. Un momento dopo, i due vecchi avversari erano ancora una volta a
faccia a faccia. E cos, LeGrand, che cosa ha da dire? L'espressione di Clay
era neutra quando indic una porta aperta. Signori, vorrei presentarvi mia
moglie, Francesca LeGrand. A una certa ora, oggi, comparsa a casa, in
condizioni un po' peggiori dell'ultima volta che l'avevo vista. svenuta mentre
stavamo parlando. Il medico la sta ancora visitando, ma i segni di aghi sulle sue
braccia dicono abbastanza chiaramente qual il problema. Ramsey si fece
avanti spingendo da parte il collega, che guardava stupefatto la donna stesa sul
lettino. uno scherzo? scatt Dawson. Clay lo guard male. Mi vede
ridere? Dawson e Ramsey si fecero largo fra medici e infermiere per guardare
pi da vicino la donna. Frankie era prigioniera in un buio tunnel di sofferenza. In
lontananza, sentiva la voce di Clay, ma non poteva concentrarsi sulle parole
abbastanza da capire che cosa stava dicendo. Volt la testa nella sua direzione,
permettendo cos ai due poliziotti di vederla bene in faccia. Santa Madre di
Dio borbott Ramsey, e si fece il segno della croce, mentre Dawson si limitava a
fissare Frankie. Betty LeGrand si alz. S, un miracolo, vero? Cos
sembra rispose Dawson, e si allontan. Betty abbracci Clay. Lui sembrava
stordito, come se non sapesse che cosa fare. Sua madre lo prese per mano. .
Clay, tesoro, vieni a sederti vicino a me gli disse a bassa voce. Lui sbatt le
palpebre, poi la mise a fuoco. Grazie, mamma, ma non credo di potermene stare
seduto e fermo. Betty gli batt un colpetto sul braccio e torn a sedersi vicino a
Winston, traendo conforto dalla sua presenza, come aveva fatto tante volte nel
corso degli anni. Nonostante ci che stava accadendo, c'era qualcosa che non
quadrava, nelle condizioni di Frankie. Non aveva mai visto prima la vittima di
un'overdose, ma aveva letto qualcosa in proposito, e alcuni sintomi non
corrispondevano. Frattanto Dawson, ancora insospettito da quella miracolosa
ricomparsa, si rivolse a Clay. Dove diavolo stata? chiese. Gli occhi di Clay si
incupirono rabbiosamente. Me lo dica lei ringhi. Non aveva quei segni sulle
braccia, quando sparita. Dawson guard di nuovo Frankie, stavolta
concentrando l'attenzione sui segni visibili sulle braccia. Be', che mi venga un
colpo ... borbott a quel punto. Ramsey scocc un'occhiata al compagno, poi
ficc le mani in tasca. Senta, signor LeGrand, mi dispiace che siamo stati cos
duri con lei, ma sa come apparivano le cose. Clay si raddrizz,. Gi. E so
anche come apparivano le cose viste dalla mia parte della barricata. Dawson
ebbe la buona grazia di arrossire. Tese la mano. Per quello che vale, le chiedo
scusa. All'interno della stanza, Frankie all'improvviso emise un lamento, poi un

grido, come se soffrisse terribilmente. Il cuore di Clay manc un battito. Balz


nella stanza prima che qualcuno potesse fermarlo. Che cosa succede?
Signore, la prego, aspetti fuori disse un'infermiera, e stava per metterlo alla
porta quando Frankie sobbalz all'improvviso. Attento a quell'autobus ...
gemette. Un allarme cominci a trillare. Clay guard freneticamente da Frankie

alle apparecchiature che la circondavano. Prima che potesse capire da quale


proveniva il segnale, lo spinsero fuori dalla stanza. 3 La stanza d'ospedale era
silenziosa, diversamente dal corridoio fuori dalla porta di Frankie, dove il
personale e i visitatori andavano e venivano in continuazione. Clay era in piedi,
con le spalle alla finestra, e fissava sua moglie, che non aveva ancora ripreso
conoscenza. La rabbia che aveva provato di fronte a quello che aveva sentito
come un tradimento si era trasformata da molto tempo in ansia. Qualunque cosa
Frankie avesse fatto, non avrebbe mai potuto augurarle del male. L'amava.
L'avrebbe sempre amata ... anche se il suo amore non era bastato a farla rimanere
accanto a lui. Sospir pesantemente, facendo scorrere lo sguardo sui suoi
lineamenti. Il viso ovale, il naso diritto, perfetto, la grande bocca sensuale. Tutto
ci che concorreva a formare la donna che era sua moglie. Eppure, mentre se ne
stava l in piedi, lo colp il pensiero di quanto poco sapeva, in realt, del suo
passato. In pratica, solo ci che gli aveva detto lei. Rimasta orfana a quattro anni,
Frankie aveva passato i successivi quattordici in un istituto di Albuquerque, nel
Nuovo Messico. Dopo, aveva frequentato un corso per bibliotecari all'universit a
Denver, pagandosi gli studi con lavori part-time. Clay ricordava la prima volta in
cui era entrato nello steak house dove Frankie lavorava. Snella fin quasi al punto
di essere ossuta, lei teneva in equilibrio un enorme vassoio carico di quattro
bistecche fumanti. E rideva. Poteva ancora ricordare il nodo che gli aveva stretto
lo stomaco. L'aveva voluta in quel momento ... prima ancora di conoscere il suo
nome. Sospir. Questo era accaduto un'intera vita prima ... prima che lei lo
abbandonasse, prima che il mondo gli crollasse addosso. Un muscolo guizzava
sulla guancia di Frankie, e le palpebre continuavano a vibrare. Clay si chiese se
sapeva dov'era. Il suo respiro era lento e irregolare. La cascata di capelli scuri
sparsi sul cuscino non faceva che accentuare il pallore del viso. .
Clay corrug la fronte. Era troppo maledettamente immobile. Da quanto aveva
letto, i suoi sintomi non quadravano con l'astinenza da droghe. Eppure, che altra
spiegazione poteva esserci per quei segni sulle braccia? E poi c'era quello strano
scatt prima di perdere del tutto i sensi. Aveva detto qualcosa a proposito di un
autobus. Che cosa diavolo significava? Clay si pass le dita fra i corti capelli
scuri, poi si massaggi i muscoli del collo. Non sapeva che cosa gli dolesse di pi,
se il cuore o la testa. Non riusciva ancora a credere a ci che stava accadendo. Da
un lato, la ricomparsa di Frankie era come l'avverarsi di un sogno. Ma perch
l'aveva lasciato? Per la maggior parte della gente, drogarsi non comportava anche
la necessit di nascondersi. Quasi involontariamente si chin in avanti, come se
sperasse di penetrarle nella mente. Aveva bisogno di spiegazioni, non di altri
misteri. Ma non c'erano risposte semplici, solo altre domande. Un nodo gli strinse
la gola. Sopraffatto dal bisogno di assicurarsi che Frankie fosse davvero l,

respir a fondo e si costrinse a toccarla. Attento a non interferire con la flebo


inserita nel dorso della mano, le fece scorrere lievemente le dita sul braccio.
Aveva passato due anni rifiutando si di seppellire il suo ricordo, eppure ora che lei
era l aveva paura di consentirsi di sperare. Quando fosse stata meglio ... se fosse
stata meglio ... sarebbe rimasta? Clay era ancora alle prese con tutte quelle

domande quando Frankie, tutt'a un tratto, respir a fondo, come se le mancasse


l'aria. Lui sobbalz, guardandola aprire gli occhi. Per un momento, avrebbe
giurato che fossero colmi di terrore. Poi tornarono a farsi vacui, e le palpebre si
abbassarono. Pochi secondi dopo, era di nuovo priva di conoscenza. Lui si chin
fino a quando la sua bocca non fu che a pochi centimetri dall'orecchio di Frankie.
Che cosa c', Frankie? Perch sei fuggita? Lei sospir. Clay la guard, e si
sent spezzare il cuore quando una lacrima solitaria spunt all'improvviso da sotto
le ciglia e scivol lungo la tempia, sparendo fra i capelli. Poi, spost la bocca
appena un po' a destra, e per la prima volta in due anni baci le labbra della donna
che era sua moglie. Le ore passarono. Ore in cui i pensieri di Clay vagarono da
uno scenario all'altro, cercando di trovare un senso agli avvenimenti. Ma per
quante ipotesi facesse per tentare di spiegare l'assenza di Frankie e il suo
drammatico ritorno, gli riusc impossibile. All'improvviso la porta della camera si
apr. Clay si volt. Era Carl Willis, il medico che aveva in cura Frankie. Ah,
eccola qui, signor LeGrand. La stavo giusto cercando. Il cuore di Clay manc
un battito. Ha i risultati delle analisi di mia moglie? La maggior parte.
Senza rendersi conto di stringere i pugni, Clay fece un passo avanti. Droghe?
Il dottor Willis si strinse nelle spalle. Non so che cosa avesse l'abitudine di
iniettarsi, ma di sicuro non era il genere di droghe a cui lei pensa. Inoltre, i suoi
sintomi non coincidono con alcun fenomeno di astinenza che abbia mai visto.
Non ci sono tracce di sostanze illegali nel suo organismo. I soli elementi fuori dal
normale sono tracce di sedativi. Sua moglie aveva difficolt a dormire? Clay era
sbalordito. Niente droghe? Si volt a guardare Frankie, cercando di assimilare
quella nuova informazione. Se non si trattava di droga, che cos'era, allora?
Signor LeGrand? Lui sobbalz. Mi scusi. Stava dicendo? Le ho chiesto se
sua moglie ha sofferto di insonnia. No ... non che io sappia. Clay tocc di
nuovo il viso di Frankie, posandole la mano sulla guancia. Voleva che si
svegliasse. Aveva bisogno di chiederle scusa. Aveva bisogno che lei gli dicesse
dov'era stata. Che cos'ha? Al momento, soffre di una commozione cerebrale
piuttosto grave. E ha alcune ecchimosi sulla schiena e sulla spalla, che potrebbero
essere il risultato di un incidente d'auto. Clay trasal, ricordando le parole di
Frankie. Attento a quell'autobus! in grado di dire da quanto tempo potrebbe
essere successo? Il dottor Willis era stato informato, dai due detective, della
storia di quella coppia, e ricordava di avere letto qualcosa in proposito sui
giornali. Ora si vergognava di aver ritenuto colpevole Clay LeGrand, senza
neppure conoscerlo, ma proprio per questo era ancora pi interessato a risolvere il
mistero di dov'era finita quella donna, e di che cosa l'aveva riportata indietro. Il
piccolo taglio sulla testa non ancora cicatrizzato, perci direi che deve essere
accaduto nelle ultime tre o quattro ore. Clay impallid, ricordando com'era stato

rabbioso con Frankie. La sua voce tremava. Si riprender? Il dottor Willis


esit. Questo bast a rimescolare le viscere di Clay. Allora? chiese. Willis
sospir. A meno di complicazioni impreviste, mi aspetto che, da un punto di
vista fisico, recuperi completamente. Lo stomaco di Clay si contrasse ancora di
pi. Solo da un punto di vista fisico? Lei mi ha detto che sembrava confusa

circa il tempo trascorso dalla sua sparizione, non vero? Ho pensato che
mentisse borbott lui. Il medico si strinse nelle spalle. Forse. Ma c' anche la
possibilit che, semplicemente, non ricordi. Il colpo alla testa stato piuttosto
forte. Aggiunga lo stress e il trauma mentale, e potremmo trovarci di fronte a un
caso di amnesia selettiva. Clay torn a guardare Frankie. Recuperer la
memoria? Probabilmente, ma non c' alcuna garanzia sul quando. Intende
dire che potrei non scoprire mai che cosa le accaduto? Il dottor Willis cerc di
parlare in tono incoraggiante, ma non era mai stato molto bravo a fare
scommesse. Ci sono tutte le ragioni di ritenere che, col tempo, recuperer
completamente. Ma fino ad allora lei dovr essere paziente. Clay sospir. Non
era quello che avrebbe voluto sentire. Oh, quasi dimenticavo continu il
medico. Fuori ci sono due detective che vogliono parlare con lei. Clay scocc
un'occhiata a Frankie, poi and alla porta. Avery Dawson si alz, quando Clay
usc in corridoio. Ramsey, il suo compagno, stava svoltando l'angolo con in mano
due tazze di caff. Il dottor Willis ha detto che volevate vedermi esord Clay.
Dawson prese il caff che Ramsey gli porgeva e condusse Clay in un punto pi
tranquillo. Ho pensato che le sarebbe interessato sapere che in citt c' stato un
gigantesco incidente a catena, attorno alle due del pomeriggio. Un pullman della
Greyhound si scontrato con un autoarticolato e un paio di macchine, fra cui un
taxi, sono rimaste coinvolte. Clay strinse i denti. Buon Dio, l'avvertimento di
Frankie. Attento a quell'autobus. Dawson scelse con cura le parole. Non
sappiamo per certo se si trattava di sua moglie, ma quando il tassista ha ripreso i
sensi, la sua cliente era sparita. Ha detto che era una donna giovane, carina, con i
capelli scuri lunghi fino alle spalle. Clay spalanc gli occhi. Lei pensa che
fosse Francesca? Dawson si strinse nelle spalle. Forse. Ma se era lei, stata
maledettamente fortunata. Tutte le altre persone coinvolte sono finite dritte
all'ospedale ... o all'obitorio. Ges borbott Clay. Si lasci cadere su una
sedia e si prese la testa fra le mani. E poi, lo colp un'idea. Un'idea cos ovvia che
si chiese se i detective ci avessero gi pensato. Qualcuno ha chiesto al tassista
dove ha preso a bordo la donna? Ramsey annu. Alla stazione dei pullman. Ha
detto che ha rischiato di investirla, quando uscita correndo dal terminal. Dice
che quando salita tremava, ma che ha pensato che fosse per via della pioggia.
Poi ha aggiunto che la donna continuava a voltarsi, come se temesse di essere
seguita. Che cosa facciamo, ora? chiese Clay, tornando ad alzarsi. Dawson si
strinse nelle spalle. Non c' niente da fare. Sua moglie era sparita. Adesso
tornata. Naturalmente, se fornir delle informazioni, o comincer a ricordare
qualcosa, ci avverta, e controlleremo. Clay lo fiss a bocca aperta. Tutto qui?
Senta, signor LeGrand, non c' nient'altro che possiamo fare per lei. Scappare da
casa non un reato. Non era cos che la pensavate due anni fa scatt Clay.

Volt le spalle e li piant in asso per tornare in camera di Frankie. Era cos
infuriato che non riusciva neppure a pensare. Il dottore se n'era andato. A parte i
bip intermittenti dei monitor, la stanza era silenziosa. Guard Frankie. Non si era
mossa, da quando era stata ricoverata in quella stanza. La gola gli si strinse. E se
non si fosse pi svegliata?
Si lasci cadere sulla sedia vicino al letto e pos la

mano sulla sua. Al suo tocco, le dita di lei si contrassero spasmodicamente. Clay
non avrebbe saputo dire se gli resisteva o cercava di afferrarlo. Sospir, con il
cuore pesante, lasciandola andare. Lei torn subito immobile, e lui si alz e and
alla finestra.
Anche nell'incoscienza, sembrava che Frankie non lo volesse pi.
Clay? Lui si volt di scatto. Sua madre era sulla soglia. Mamma, non c'era
bisogno che tornassi. Betty LeGrand scroll le spalle e gli porse una valigetta.
Ho pensato che potevi avere bisogno di cambiarti. Clay le fece cenno di
entrare. Come sta? chiese Betty. Sempre uguale. Era il dottore quello che
ho visto in corridoio? Clay annu. .

Betty pos la valigetta e si tolse il cappotto, drappeggiandolo su una sedia mentre


si avvicinava al figlio, sempre in piedi davanti alla finestra. Allora ... hai
intenzione di riferirmi che cosa ha detto, o devo tirartelo fuori un pezzo alla
volta? Lui sospir. Dicono che la perdita della memoria legata alla ferita alla
testa, e che si pu sperare che tomi, col tempo. Hanno anche stabilito che non si
tratta di overdose, e che non soffre di alcun tipo di astinenza. Non hanno trovato
sostanze illegali nel suo organismo, ma solo leggere tracce di sedativi. Betty
strinse le labbra e si volt verso il letto, guardando pensierosa Frankie. Questo
non mi sorprende comment. Clay prov un acuto senso di colpa. La sua voce si
fece amara. Dimmi una cosa, mamma. Io sono suo marito. Perch non ho avuto
la stessa fiducia in lei che hai avuto tu? Betty si volt di nuovo verso di lui.
Soffriva per suo figlio, ma soffriva anche per Francesca. Sai, mia madre diceva
che pi profondo l'amore, pi forte la sofferenza quando le cose non vanno
come dovrebbero. Hai passato l'inferno, Clay. Direi che difficile essere
obiettivo, quando sei stato sospettato di omicidio. Lui torn accanto al letto.
Sai qual la cosa peggiore? Betty lo segu, passandogli un braccio attorno alla
vita, confortante. No. Quale? Clay deglut a vuoto diverse volte, prima di
poter pronunciare le parole. Non so pi che cosa provo per lei. Betty chiuse un
momento gli occhi, sforzandosi di trovare la cosa giusta da dire.
comprensibile afferm alla fine. Ma se i medici hanno ragione, e Frankie ha
davvero perso la memoria, allora pensa che cosa deve provare lei. Nella sua
mente, gli ultimi due anni non esistono. In teoria, ancora una sposina. Questo
significa che il suo cuore ancora tuo, che tu la voglia o no.
Clay impallid.
Non intendevo dire che non la amo. solo che non so se posso ancora fidarmi di
lei. Betty si strinse nelle spalle. Non lo saprai fino a quando non ci proverai.
Clay sospir. Okay, mamma, ho capito. Betty si sent stringere il cuore per
suo figlio. Per l'intera situazione. Era un incubo dei peggiori, e probabilmente
quello che aveva da dirgli avrebbe accresciuto ulteriormente la confusione di

Clay. Si morse il labbro, cercando di valutare quale sarebbe potuta essere la sua
reazione, nello stato d'animo in cui si trovava. Sono passata a casa tua, prima di
venire qui cominci. Clay non si scompose. Sua madre andava e veniva in casa
sua da. mesi, ormai, senza neppure pi domandare il suo permesso. E allora?
chiese. Ho pensato che Frankie poteva avere bisogno di alcune cose. Avevo
dimenticato che avevamo messo via tutta la sua roba. Mi ci voluto un po' per
trovarla. Grazie mormor lui.
Non c' di che. Ma non questo che sono

venuta a dirti. C'era qualcosa che non andava, nella voce di sua madre. Clay
distolse gli occhi da Frankie per guardare in faccia Betty. Che cos' che non mi
dici? Lei infil una mano nella tasca dei pantaloni che indossava e tir fuori un
rotolo di banconote. Questi soldi erano nell'asciugabiancheria, assieme a un paio
di pantaloni e a una camicetta d'alta moda, che non erano certo adatti per essere
asciugati in una macchina. Temo che siano rovinati. Invece, a parte il fatto che
sono un po' stropicciati, credo che questi ne siano venuti fuori molto bene. Clay
fiss a bocca aperta il rotolo di banconote che sua madre gli mise in mano. Mio
Dio mormor, palpando i biglietti da cento dollari come se fossero coperti di
sporcizia. Quanto c'? Millecinquecentocinquanta dollari.' Clay guard
incredulo le banconote. Le sue dita si contraevano spasmodicamente attorno al
rotolo. Nell'asciugabiancheria? Betty annu. Due banconote erano ancora
nella tasca dei pantaloni di Frankie. Il resto, probabilmente, caduto fuori quando
la macchina ha cominciato a centrifugare. Lui si lasci cadere su una sedia,
sempre fissando il denaro. Quando parl, il sarcasmo nella sua voce era
inequivocabile.
E cos, uno dei miei incubi su di lei era decisamente falso.
Quale incubo, Clay? Quello in cui era trattata brutalmente e moriva di fame.
Mi dispiace, Clay. So che questo non fa che accrescere l'incertezza, ma penso
che non dovremmo saltare ad alcuna conclusione. La cosa migliore aspettare di
vedere che cosa avr da dire Frankie, quando si sveglier. Clay alz gli occhi.
Il problema non che cosa dir ... se decider di crederle. California
Meridionale Pi di ventiquattr'ore dopo il terremoto, la terra tremava ancora per
le scosse di assestamento, che intralciavano gli sforzi delle squadre di soccorso.
Frugare fra le macerie degli edifici e delle sopraelevate crollati era ancora
l'occupazione pi urgente. Purtroppo, ormai stava diventando pi facile trovare i
morti piuttosto che i vivi. Dei morti, si cominciava a sentire l'odore. Le case pi
esclusive erano anche, spesso, le pi isolate, e anche se molti crolli erano stati
segnalati, i soccorsi erano passati in seconda linea, di fronte alle devastazioni in
massa nelle zone pi densamente popolate. Le squadre di soccorso si basavano
sui rapporti degli elicotteri della polizia, per individuare le zone delle ricerche. E
quando il pilota di un elicottero aveva visto sotto di s, in un canyon, una villa
quasi interamente crollata, aveva chiesto aiuto per radio. Pete Daley faceva parte
di una squadra della protezione civile di San Francisco da pi di dieci anni. Era
pratico di disastri e credeva di avere visto tu o, eppure quando l'autista del loro
furgone si trov improvvisamente ad addentrarsi in una fitta area boscosa, corrug
le sopracciglia. Sei sicuro che sia la strada giusta? chiese. Il suo compagno,
Charlie Swan, si strinse nelle spalle. No, ma la sola che c'. Pete alz gli
occhi al cielo. Allora, perch stiamo Charlie addit, attraverso il
parabrezza, l'elicottero che li sovrastava, appena visibile in lontananza. Non sta

esattamente lasciando briciole di pane, ma gira in cerchio da pi di cinque minuti,


ormai. Immagino che sia sopra il punto del crollo. Pete sospir, un po'
mortificato. Non ho fatto molta attenzione, eh? chiese. La fai quando
importante ribatt Charlie. Ora prendi l'attrezzatura. Ci siamo quasi. Poco
dopo arrivarono a quello che restava di una grande villa, fermandosi a distanza di

sicurezza dai muri che potevano ancora rischiare di crollare. Presero le rispettive
borse, mentre gli altri membri della squadra facevano scendere i cani. Qualcuno
entr nella casa, mente gli altri cominciavano le ricerche nell'ala crollata. Quasi
immediatamente, uno dei cani cominci a guaire, puntando verso un enorme
mucchio di macerie ai piedi delle scale. C' qualcosa! grid l'uomo che lo
teneva al guinzaglio. Gli altri cominciarono a rimuovere le macerie, e pochi
momenti dopo scoprirono un piede. Maledizione borbott Pete. Si inginocchi,
aspettandosi di toccare una pelle fredda, senza vita. Invece quando le sue dita,
protette dai guanti da chirurgo, si chiusero attorno alla caviglia dell'uomo, sent la
carne tiepida e morbida. vivo! esclam. Toglietelo da l sotto, presto! A
pezzo a pezzo, le macerie furono rimosse. Occorse parecchio tempo, poich a
ogni momento i soccorritori si fermavano per accertarsi che qualcos'altro non
crollasse addosso al ferito, finendolo. Guarda qui disse Charlie, additando le
travi spezzate e un pezzo di muro che avevano formato una piccola alcova al di
sopra dell'uomo. Ecco che cosa lo ha salvato. Pete cominci a rilevare i dati
vitali del ferito, mentre Charlie gli applicava un collare e controllava la presenza
di eventuali fratture. I dati vitali erano deboli, a cominciare dal respiro quasi
impercettibile che usciva dalle labbra insanguinate. Vedi se quell'elicottero della
televisione ancora da queste parti. in condizioni gravi. Non pu aspettare che
arrivi quello del soccorso. Nel giro di pochi minuti, il ferito era stato
stabilizzato, trasferito su una barella e portato fuori, sul prato, dove l'elicottero era
in attesa. Vado con lui annunci Pete. Sar di ritorno al pi presto possibile.
Voi continuate le ricerche con i cani, potrebbero esserci altri sopravvissuti.
Charlie annu e torn correndo verso la villa, mentre Pete seguiva la barella,
facendosi schermo agli occhi con la mano. All'improvviso, il ferito cominci a
gemere. Va tutto bene, amico gli disse Pete. Ci prenderemo cura di te. ...
Donna ... Cercate la mia donna. Pete corrug le sopracciglia, poi prese la
ricetrasmittente, che crepit quando premette il pulsante di chiamata. Qui
Daley disse. Il ferito chiede di una donna. Cercate un altro corpo nelle
vicinanze. Roger gracchi una voce, e la comunicazione si interruppe.
L'uomo sospir e scivol di nuovo nell'incoscienza. Il rumore delle pale
dell'elicottero rese impossibile parlare, ma Pete si sent ugualmente in dovere di
offrire al ferito un ultimo incoraggiamento. Tieni duro, amico grid, mentre lo
caricavano sul velivolo. Appena arriveremo all'ospedale, ti rimetteranno a
posto! Si arrampic a sua volta sull'elicottero, impartendo ordini circa la
posizione della barella, prima di sedersi sul pavimento accanto al ferito. Portaci
su! grid al pilota, e si aggrapp al retro di un sedile quando il velivolo oscill
improvvisamente. Spiacente! url il pilota. Il vento di traverso. Pete alz
gli occhi al cielo e disse una breve preghiera. Pochi momenti dopo erano in volo.

Tranne un periodico controllo della flebo, c'era poco che potesse fare, a parte
studiare il viso dell'uomo. Sembrava straniero. Era tutto quello che poteva
dedurre, ma a Los Angeles questo non significava nulla. Due sopracciglia nere si
inarcavano al di sopra degli occhi profondamente incassati. Il naso aquilino e il
taglio degli zigomi suggerivano un'origine mediorientale. Bench la pelle fosse

cinerea e coperta di polvere, il colorito piuttosto scuro sembrava naturale, anzich


un'abbronzatura artificiale. Pete scocc un'occhiata alla villa, la cui devastazione,
dall'alto, sembrava ancora pi agghiacciante, poi scosse la testa, incredulo che
l'uomo potesse essere ancora vivo. Scommetto che sei un dannato figlio di
buona donna molto tosto, eh, amico? Pochi minuti dopo cominciarono a
scendere. Mentre atterravano sul tetto dell'ospedale, Pete fece un ultimo controllo
dei dati vitali dell'uomo, assicurandosi che gli infermieri avessero tutte le
informazioni di cui avevano bisogno. In pochi istanti, un'intera squadra del
Pronto Soccorso and loro incontro. Pete balz gi dall'elicottero, aiutando a
calare il ferito, e cominci a riferire i dati vitali. Quando si fece da parte,
un'infermiera pot vedere chiaramente il viso dell'uomo. Oh, santo cielo! Ma
Pharaoh Carn! Ci fu un attimo di sbalordito silenzio, mentre tutti fissavano il
paziente. Poi si misero a correre, spingendo la barella. Salvare la vita al ferito era
la loro prima preoccupazione. Il modo in cui si guadagnava da vivere non aveva
importanza, ma a Los Angeles i legami di Pharaoh Carn con la malavita erano ben
noti. Pete accompagn il paziente fino alla porta, poi lo guard sparire assieme ai
soccorritori. .
Per tutto il tempo del ritorno sul luogo delle ricerche, continu a interrogarsi
sulla donna che Pharaoh Carn aveva perduto. Doveva essere stata molto
importante per lui. Aveva chiesto di lei quasi con l'ultimo respiro. Pete si chi e se
l'avevano trovata. E se era viva o morta. ..
4
Nell'ultimo giorno e mezzo Clay era andato a casa una sola volta, per fare una
doccia e cambiarsi. I suoi genitori si erano offerti di rimanere a turno accanto a
Frankie, mentre lui riposava un po', ma Clay aveva rifiutato. Aveva paura. Paura
che se l'avesse lasciata, anche solo per un minuto, sarebbe scomparsa di nuovo.
Perci aveva dormito a tratti su una poltrona vicino al suo letto, e nei periodi in
cui era sveglio non era stato capace di distogliere gli occhi dal suo viso.
Sembrava la stessa ... eppure c'erano delle differenze che lo tormentavano. I
capelli, a esempio, erano pi corti di un tempo. Cerc di immaginaria continuare
la propria vita senza di lui. Andare a fare acquisti di indumenti e generi
alimentari. Farsi tagliare i capelli e assistere a film che la facevano piangere.
Sembrava osceno che lei fosse rimasta la stessa mentre lui era morto dentro. Ma
c'erano altre differenze, oltre a quelle immediatamente evidenti. Il viso di Frankie
era pi affilato, il colorito pi pallido. C'era una rigidezza nuova nella linea della
bocca, e anche delle leggere rughe d'espressione sulla fronte, fra le sopracciglia.
Aveva l'aspetto di una donna che aveva sofferto molto. E, oltre al mistero del

denaro, c'era anche quello del tatuaggio. L'avevano scoperto solo la mattina
precedente, mentre le infermiere stavano cambiando il letto. Quando l'avevano
fatta rotolare su un fianco per togliere il lenzuolo, i capelli le erano ricaduti in
avanti, attorno al viso, scoprendo un piccolo tatuaggio dorato, poco sotto
l'attaccatura dei capelli, dietro il collo. Ehi, guardi qui aveva detto
un'infermiera. Sembra un tatuaggio. L'ha sempre avuto? Clay si era fatto
avanti, e quando aveva visto quello strano segno il suo cuore aveva mancato un
battito. Ne aveva tracciato le linee con la punta delle dita, cercando di immaginare

Frankie che decideva di farsi fare quel tatuaggio, ma inutilmente. Frankie aveva
una terribile paura degli aghi. Sembra una specie di croce, ma non lo aveva
osservato l'infermiera. Ne ho gi viste altre simili a questa, ma non ricordo come
si chiama. un ankh aveva mormorato Clay. Il simbolo egizio dell'eternit
... credo. L'infermiera gli aveva scoccato un'occhiata curiosa, ma non aveva
detto nulla. Tutto il piano era a conoscenza della storia di quella coppia.
Dopotutto, la faccia di Clay era comparsa alla televisione locale quasi altrettanto
spesso, anche se per ragioni molto diverse, di quella del quarterback della bene
amata squadra di football della citt, i Denver Broncos. La ragazza aveva sorriso
a Clay, poi aveva dato un'ultima lisciata alle lenzuola. Ecco fatto, a posto.
Torner pi tardi per cambiare la flebo. Clay odiava la piet di cui era
circondato quasi quanto si era risentito per essere universalmente sospettato di
omicidio. Era stato ben contento quando l'infermiera se n'era andata. Ma se la
scoperta del tatuaggio era strana, non offriva alcuna risposta al mistero di dove
Frankie era stata. A quel punto lui non poteva fare altro che aspettare che si
svegliasse, e sperare che il resto venisse ... forse ... pi tardi. Dopo trenta e pi
ore di pioggia ininterrotta, finalmente il cielo di Denver si rasseren. Le strade
scintillavano, lavate a fondo, mentre gli ultimi rivoli d'acqua sparivano nei
tombini. L'aria mattutina era fresca e odorava di autunno. Le foglie erano cadute
da tempo, e le cime imbiancate delle Montagne Rocciose erano costanti moniti
dell'incombere dell'inverno. Svegliandosi, Frankie trov Clay addormentato in
una poltrona accanto al letto. Corrug la fronte, ricordando vagamente un sogno
di palme che non aveva senso, poi trasal quando la luce del sole le fer gli occhi.
Oh ... gemette. In un attimo Clay fu sveglio. Francesca ? Lei deglut a
vuoto. Sentiva la lingua spessa. Che cosa successo? Sei in ospedale
spieg lui. Non muoverti. Chiamo un'infermiera. Aspetta. Clay era gi
uscito. Frankie sospir, poi si guard attorno nella stanza, cercando di mettere
insieme i frammenti di memoria. Pioveva, e lei aspettava che Clay tornasse a casa.
Si era addormentata, e ... A quel punto, tutto si fermava. Ricominci da capo,
tornando un po' pi indietro con la memoria. Era fuori, sotto la pioggia. Ma dove,
e perch? Chiuse gli occhi, sforzandosi di ricordare. Tutt'a un tratto si vide
correre fuori da un edificio. Ricordava l'acqua che le schizzava sui pantaloni e le
entrava nelle scarpe. Ricordava di aver fatto segno a un taxi, e di avere provato un
senso di sollievo quando aveva dato l'indirizzo all'autista. Ma l la sua memoria
cominciava a confondersi. Ricordava che si erano mossi nel traffico ... ma c'era
sempre traffico, a Denver. E poi? Corrug la fronte. Un autobus? Trasal, quando
il grosso veicolo irruppe da dietro un angolo della sua mente. C'era stato un
incidente? Per questo era in ospedale? Ramment di avere provato un forte
dolore, e di essersi bagnata molto. E, dopo, il bisogno di andare a casa da Clay

sembrava sopraffare qualunque altro ricordo. Qualcuno cominci a chiamare un


medico attraverso l'interfono dell'ospedale, interrompendo la sua concentrazione.
Cerc disperatamente di ritrovarla, ma tutto quello che riusciva a ricordare era di
avere tirato fuori la chiave di riserva da sotto il vaso di gerani secchi nel portico
anteriore, e di essere entrata in casa. Respir a fondo, stavolta raffigurandosi

l'interno della casa. Che aveva fatto, dopo essere entrata? Oh s, la lavanderia. I
suoi indumenti erano fradici, perci era andata nella lavanderia e li aveva gettati
nell'asciugatrice. Tornando in cucina aveva preso un analgesico per il mal di
testa, poi si era infilata una maglietta di Clay, come camicia da notte, e si era
messa a letto. Inconsciamente, strinse i pugni sul lenzuolo, sforzandosi di trovare
la strada attraverso il labirinto di immagini che le lampeggiavano nella mente.
All'improvviso, qualcosa cadde rumorosamente nel corridoio fuori dalla stanza.
Prima che Frankie potesse identificare il rumore, la porta si apr. Sussult. Un
uomo si stagliava in controluce. Anche se il cuore le diceva che doveva essere
Clay, la sua mente era di parere diverso. Il bisogno di fuggire super la ragione, e
cominci a scalciare via le coperte e a tirare per liberarsi dalle macchine che
avevano collegato al suo corpo. Clay balz in avanti, afferrandola giusto mentre
stava per scendere dal letto. Frankie, no. Lasciami andare lo supplic lei,
scoppiando a piangere. Per favore, lasciami andare. Non voglio morire. Clay
rabbrivid. L'espressione terrorizzata e al tempo stesso vacua del suo viso era
terrificante ... ancora pi terrificante di quanto erano state le tracce di aghi. Non
conosceva quella donna. Quando lei lo schiaffeggi, ricevette il colpo
passivamente, fissandola a bocca aperta. Prima che potesse reagire, il sangue
sprizz dappertutto, mentre l'ago della flebo volava sul pavimento. Fu il contrasto
fra il rosso vivo e il bianco immacolato delle lenzuola che lo riscosse finalmente
dallo shock. Afferr Frankie per le braccia e cominci a gridare per chiamare le
infermiere. Il viso di lei era contorto dalla paura mentre scalciava sia contro di
lui, sia contro le coperte che le avvolgevano le gambe. Un momento dopo la
stanza era piena di medici e infermiere, e Clay fu spinto in corridoio. Lui cadde
su una sedia e si chin in avanti, appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Gli
tremavano le mani. La camicia era spruzzata di sangue. Dal punto in cui era
seduto, poteva ancora sentire Frankie piangere. Un muscolo gli guizz sulla
mascella, mentre cercava di respirare a fondo. Il bisogno di piangere assieme a lei
era anche troppo forte. Poco dopo, un medico usc dalla stanza. Sta bene?
chiese Clay. Il medico annu. Che cosa successo? insistette lui. Non lo so
per certo, ma se dovessi azzardare un'ipotesi direi che ha sofferto di un qualche
traumatico flashback. Le abbiamo somministrato qualcosa per calmarla. Quando
star meglio fisicamente, potrebbe prendere in considerazione l'idea di farla
aiutare da uno psichiatra. Uno psichiatra? Diavolo, e poi, che altro? Clay respir
a fondo, lentamente, poi si pass una mano fra i capelli. Sta avendo un crollo
nervoso? Il medico sorrise. No, signor LeGrand, niente del genere. Non
appena star meglio, vedremo quanto ricorda, e partiremo da l. .
. Clay accett la spiegazione, ma era ben lungi dall'essere persuaso. Frankie era
sparita per ben due anni dalla sua vita. La sua ricomparsa era improvvisa e

inesplicabile quasi quanto la sua sparizione. Odiava fare quella domanda. Gli
sembrava di tradire i propri sentimenti per Frankie. Ma, per la sua tranquillit,
aveva bisogno di sapere. Senta, dottore ... S? possibile che finga di
avere perso la memoria? Il medico tard un momento a rispondere, riflettendo
seriamente sulla domanda, poi si strinse nelle spalle. possibile, ma se vuole la

mia opinione, ne dubito. Clay annu. Non era esattamente quello che avrebbe
voluto sentirsi dire, ma lo aiutava ad alleviare qualcuno dei suoi dubbi. Signor
LeGrand, so che frustrante, ma cerchi di mettersi nei panni di sua moglie. Se
davvero c' stato qualcosa di sinistro nella sua scomparsa, due anni fa, allora lei
quella che ha pi da perdere, giusto? Gli batt un colpetto sulla mano e si
allontan. Clay torn a lasciarsi cadere sulla sedia e si chin in avanti, fissando il
pavimento. Aveva l'impressione di impazzire. Non sapeva di chi fidarsi, o a chi
credere. Aveva un disperato bisogno di risposte, ma fino a quando Frankie non si
fosse ristabilita, non c'era la possibilit di ottenerle. Signor LeGrand. Clay
alz gli occhi. Era un'infermiera. S ? Sua moglie chiede di lei. Lui si tir
in piedi, ma la sua esitazione era pi che evidente. Andr tutto bene lo
incoraggi l'infermiera. Le ferite alla testa fanno di questi scherzi, sa. Credo che
poco fa sua moglie fosse solo confusa. Non deve prendersela. strano, ma era
convinta che ci fosse un terremoto. Terremoto? Clay ricord vagamente di avere
sentito qualcosa in proposito in un notiziario. Le abbiamo dato un sedativo,
quindi probabilmente sar insonnolita continu l'infermiera. Se ha bisogno di
noi, prema il pulsante di chiamata. Verr subito qualcuno. ~ Clay attravers il
corridoio per entrare nella camera di Frankie, e la donna si allontan. Terremoto.
Non poteva toglierselo dalla mente. Quello era un terzo indizio da aggiungere al
mistero di dove Frankie era stata. Prima il denaro, poi il tatuaggio, e ora questo.
Spinse la porta ed entr. La camicia da notte e le lenzuola insanguinate erano
state cambiate. La flebo era di nuovo inserita nella mano. Frankie aveva gli occhi
chiusi, e il suo viso era bianco quasi quanto il lenzuolo tirato fin sotto il mento.
Non volendo toccarla, per timore di scatenare un altro attacco di panico, Clay
rimase dov'era, aspettando il suo permesso per muoversi. Avvertendo la sua
presenza, Frankie apr gli occhi.
Clay? Lui sospir e si avvicin ai piedi del letto. S, sono io. .
. Gli occhi di Frankie si colmarono di lacrime. Mi dispiace. Non so perch ti ho
trattato cos. So che sembra stupido, ma credevo che ci fosse un terremoto.
Distolse lo sguardo da Clay. Credo di averti scambiato per qualcun altro. Il
cuore di lui diede un balzo. Chi, Frankie? Chi hai pensato che fossi? Pass un
lungo momento, mentre una ruga increspava la fronte di Frankie. Alla fine, lei
scosse la testa e sospir. Non riesco a ricordare. Un brivido gelido corse lungo
la schiena di Clay. Poteva crederle? Respir a fondo, lentamente. Che cosa
diavolo poteva fare? Serbarle rancore? Che cosa avrebbe dimostrato? Non fa
niente. Va tutto bene ... mormor. Frankie scosse adagio la testa. No, non
vero. Niente va bene, in tutto questo. Gli tese la mano. Vieni a sederti vicino a
me. Ho bisogno di spiegarti. Lui port una sedia accanto al letto. Non credo
che dovresti parlare tanto borbott. Siediti vicino a me ... per favore insistette

lei. Clay lasci la sedia e si sedette sulla sponda del letto. Lottando contro le
lacrime, Frankie si morse il labbro, servendosi di quel piccolo dolore per cercare
di concentrarsi. L'atteggiamento di Clay denunciava chiaramente i suoi pensieri, e
lei non poteva fargli una colpa di essere sulla difensiva. Ma doveva fargli capire
... Sospir. Fargli capire, che cosa? Era lei che brancolava nel buio. Come poteva

spiegargli ci che le passava per la mente, quando tutti sostenevano che aveva
perso gli ultimi due anni della sua vita? Clay. S? Sono davvero stata via
per tutto quel tempo? Gli occhi di lui si strinsero. Oh, s rispose, secco.
Senza rendersi conto che le tremava il mento, Frankie si morse di nuovo il labbro,
ma stavolta per impedirsi di piangere. Aveva paura. Tanta paura. E Clay
sembrava cos distante ... perfino arrabbiato. Due anni. Mio Dio, dove sono
stata? E perch non ricordo? Respir a fondo, tremando. .."
Sei arrabbiato con me? La gola di Clay si strinse. No, Francesca, non sono
arrabbiato con te. Lei scocc un'occhiata al suo viso. Il caro viso familiare.
Anche se era l, vicino a lei, la distanza era evidente. Aggrappandosi al lenzuolo
con entrambi i pugni, lo fiss fino a quando lui non distolse lo sguardo. Allora, gli
occhi le si colmarono di lacrime. Oh, Dio, Ti prego, Ti supplico, non portarmelo
via. Anche se aveva quasi paura di porre la domanda, c'era qualcosa che doveva
sapere. Si schiar la gola, cercando di dominare i sentimenti, ma non serv a
molto. Clay? Lui la guard. Che c'? Mi ami ancora? ..
Un fremito lo scosse visibilmente, mentre si alzava in piedi. Ti ho amata fin dal
primo giorno in cui ti ho vista. Le dita di Frankie si strinsero ancora di pi sul
lenzuolo. Perch avverto un ma nella tua risposta? Clay esit un attimo, ma
quando rispose lo fece senza abbassare gli occhi. C' differenza fra amore e
fiducia, Francesca. Ti amo ancora, ma credo di non avere pi fiducia in te. Lei si
morse ancora una volta il labbro e chiuse gli occhi. Quell'incubo era troppo
orribile per comprenderlo. Mi dispiace tanto sussurr, con la voce gravida di
lacrime. Non so che cosa dire per migliorare le cose. Tanto per cominciare,
potresti dirmi dove sei stata ... che cosa hai fatto. Lei rabbrivid. La voce di Clay
era aspra. Ma anche lei provava un senso di rabbia. Si sentiva abbandonata. Non
era giusto. Si conosceva abbastanza da sapere che non avrebbe mai lasciato Clay
di sua spontanea volont. E se qualcuno l'aveva portata via, non c'era ragione che
non accadesse di nuovo, anche se questa volta lei era riuscita a tornare. Quando
lo sapr, lo saprai anche tu scatt, voltando il viso verso il muro. La sua collera
sorprese Clay. E fu in quel momento che la fiducia cominci a riprendere il
sopravvento. E se Frankie avesse detto la verit?, si domand a quel punto.
Aveva bisogno di parlare con i detective per fare in modo che i particolari della
sua ricomparsa non venissero divulgati. Non voleva che la storia della perdita
della memoria di Frankie finisse in pasto ai media. Dopo il terremoto: quarto
giorno Anche privo di conoscenza, e con la vita appesa a un filo, Pharaoh Carn
riusciva a fare notizia. Delle sette vittime estratte dalle macerie della sua villa, lui
era l'unico sopravvissuto. Ma i perch e i come restavano un mistero Pharaoh era
in coma, e non poteva spiegare nulla. Duke Needham, il braccio destro di
Pharaoh, si trovava all'estero quando si era verificato il terremoto, e gli ci era

voluta un'intera giornata di frenetici cambi d'aereo per tornare a Los Angeles, solo
per trovarsi davanti le rovine della villa e le squadre di soccorso ancora al lavoro
per estrarre i corpi dalle macerie. Prima che riuscisse a scoprire in che ospedale
era ricoverato Pharaoh era passato un altro giorno. Dopo avere trovato il suo
capo, vivo, ma privo di conoscenza, aveva cominciato le ricerche della donna di

Pharaoh. Nessuno, al di fuori della cerchia dei suoi immediati collaboratori,


aveva mai neppure saputo che la donna esistesse, ma quelli che ne erano al
corrente sapevano anche che Pharaoh aveva passato la maggior parte degli ultimi
due anni cercando di conquistare una donna che sembrava odiare anche solo la
sua vista. Dopo parecchi giorni di ricerche, tutto ci che Duke sapeva era che la
donna di Pharaoh non era all'obitorio. Non era invece riuscito ad appurare se era
viva ed era stata trasportata in un altro ospedale. Naturalmente, tutto sarebbe
stato pi facile se avesse potuto dare il suo nome e chiedere se era stata ritrovata.
Ma sarebbe stato come offrire una ricompensa per far restituire a un ladro un
oggetto che aveva rubato. Duke non prese mai in considerazione l'ipotesi che la
donna potesse essere uscita illesa dal terremoto. Non dopo aver visto la villa. E
cos, aspett, sapendo che la prossima mossa doveva essere decisa da Pharaoh.
Solo che Pharaoh non era in condizioni di dare ordini a nessuno. Era gi molto
che riuscisse a respirare. Ci sarebbe stato tempo pi tardi per recuperare ci che
si era perduto. Entro poche ore dal risveglio, le condizioni fisiche di Frankie
migliorarono notevolmente. Il mattino seguente le fu consentito di sedersi sulla
sponda del letto, e nel pomeriggio, con l'aiuto di Clay, riusciva gi a camminare su
e gi per il corridoio. Il modo in cui teneva il mento sollevato, quasi in un
atteggiamento di sfida, si intonava con la cascata di riccioli che le incorniciavano
il viso. Aveva l'aria di una bambina ribelle, arrabbiata per essere stata punita
ingiustamente. Voglio andarmene da qui brontol. Non mi piace essere cos
impotente. Clay sospir. Non era la prima volta che lo diceva, e a giudicare
dalla sua espressione non sarebbe stata l'ultima. Ma se voleva essere onesto con
se stesso, doveva ammettere di non essere certo di volere la stessa cosa. In
ospedale, Frankie era sotto l'occhio vigile del medico e delle infermiere, oltre al
suo. A casa, lui sarebbe stato di nuovo solo. A dire la verit, aveva paura. Come
avrebbe mai potuto affrontare di nuovo una giornata normale, chiedendosi ogni
mattina, quando usciva di casa, se avrebbe ritrovato Frankie al suo ritorno? Il
medico dice che hai bisogno di rimanere ancora una notte. Sii paziente, Frankie.
Sarai presto a casa. Lei si diresse verso un paio di sedie collocate davanti a una
finestra che guardava sulla citt e ,si sedette cautamente. Non sapeva come
spiegare l'impazienza che provava, ma non poteva dominarla. Dal momento in
cui si era svegliata in ospedale, aveva provato un impellente bisogno di fuggire.
Ma perch? E dove? Clay era la sola persona di cui le importasse.' La sola di cui
le fosse mai importato. E la casetta che avevano preso in affitto dai suoi genitori
era il primo, vero focolare che potesse ricordare. Amava quella casa. Amava Clay.
E allora, perch quel panico? Lo so, ma ... Sospir, lasciando incompiuta la
frase, e si guard le mani, corrugando le sopracciglia di fronte allo strano smalto
rosso cupo sulle unghie. Non era affatto il colore che avrebbe scelto. Che altro

c'era di diverso in lei?, si chiese. Clay. S? Ti sembro diversa? Che


cosa intendi dire? Lei corrug la fronte, sbattendo le palpebre per ricacciare
cocenti lacrime di rabbia. Odiava profondamente quella sensazione di essere priva
di radici. Voglio dire, fisicamente. Sono pi grassa o pi magra? Ho sempre
avuto i capelli di questo colore? Ho cicatrici che prima non avevo?
Clay si

sedette accanto a lei e le prese la mano. Sembrava cos sincera. Se solo avesse
potuto crederle ... Sei pi magra, ma non molto. I capelli sono pi corti, ma il
colore lo stesso. Frankie guard le sue labbra muoversi, mentre parlava, e
bench lo sentisse, una parte della sua mente ricordava la sensazione di quelle
labbra sul suo corpo. Guard le dita di lui intrecciate alle proprie e fremette. Le
sue mani. Aveva sempre amato le mani di Clay. Forti e abbronzate, avevano
qualche callo per via del suo lavoro, eppure con pochi, abili tocchi potevano
trasformare le sue ossa in gelatina. Improvvisamente si accorse che Clay aveva
smesso di parlare. Arross, chiedendosi da quanto tempo durasse il silenzio. Alz
gli occhi. Quelli di Clay erano cupi di segreti e di sofferenza. Sofferenza che era
da addebitare solo a lei. E c'era rabbia, anche. Frankie trasal e distolse lo sguardo.
Clay studi le espressioni che si rincorrevano sul suo viso, e seppe quando i suoi
pensieri erano corsi all'amore. Aveva visto quell'espressione troppe volte per non
riconoscerla. Lo colp l'idea di come ci che si aspettavano dalla vita fosse
drasticamente cambiato. Lei pensava a fare l'amore, mentre i suoi pensieri erano
orientati verso la paura e la sfiducia. Poi lei volt la testa dall'altra parte,
mettendo ancora una volta in evidenza il tatuaggio. Clay parl prima di riflettere.
Quel tatuaggio ... che cosa significa? Frankie lo guard come se fosse
impazzito. Quale tatuaggio?
Lui ne tracci la linea con la punta delle dita.
Quello che hai qui, dietro il collo. Una lama di panico le attravers le viscere,
mentre allontanava la mano di Clay per tastarsi il collo. La pelle si inumid di
sudore, e le mani cominciarono a tremarle. Era come se qualcuno l'avesse appena
avvertita che un ragno le camminava sul collo.
Non sento niente mormor, e si chiese perch avrebbe voluto piangere. Clay le
prese le dita e le mise direttamente sull'ankh dorato. Qui. Gli occhi di Frankie
erano cupi e dilatati per lo shock...
Che aspetto ha? Clay corrug la fronte. La paura non era la reazione che si
era aspettato. Poi si chiese che cosa, esattamente, si era aspettato. come una
croce con un anello in cima. egizio, credo. Si chiama ankh. Questo il mio
marchio. Agli occhi del mondo sarai sempre mia. Frankie chiuse gli occhi. Non
toccarmi sussurr. Non sar mai tua. Scivol in avanti, svenuta, fra le braccia
di Clay.
5
C'era un pallido sole, quando l'infermiera spinse la sedia a rotelle di Frankie fuori
dall'ospedale. Quando l'aria fresca penetr attraverso il golfino leggero che
indossava, lei rabbrivid. Fu allora che si chiese che cosa ne era stato dei suoi
indumenti. Clay li aveva dati via, credendola morta? Si morse il labbro, resistendo

al bisogno di piangere. La familiarit del suo mondo le era stata strappata, e non
riusciva neppure a ricordare come e quando lo aveva lasciato. Mio Dio, com'era
potuto succedere? A volte, sentiva qualcosa affiorare ai margini della sua
consapevolezza. Altre volte, tutto era confuso. Non poteva fare a meno di
confrontare il senso di vuoto che provava ora alla sofferenza di quando erano
morti i suoi genitori. Un giorno aveva un padre, una madre e una casa
meravigliosa. Poche settimane dopo era sotto la tutela del tribunale, viveva in un
orfanotrofio e piangeva nel buio chiamando una mamma che non veniva mai. E
ora, questo. L'ultima cosa che lei riusciva a ricordare era di essere arrivata a casa
sotto un vero diluvio, con un forte mal di testa, e di essersi messa a letto. Si era
svegliata in un incubo. Solo, quell'incubo non svaniva, anzi, peggiorava di giorno
in giorno. La distanza fra lei e Clay era reale come l'aria che respirava, e la
spaventava a morte. Clay era la sua trave di sostegno. Se l'abbandonava ...
Frankie rabbrivid. Non poteva neppure prendere in considerazione le
conseguenze. .
Ha freddo, cara? chiese l'infermiera, premurosa. Lei si strinse nelle spalle.
Era pi facile ammettere di avere freddo che guardare in faccia la paura che
provava. Un po', credo. L'infermiera spinse indietro la sedia a rotelle, in
un'alcova riparata dal vento. Ecco che arriva suo marito disse, indicando una
berlina grigia. Frankie non riconobbe la macchina. Ma perch avrebbe dovuto? Il
suo morale sprofond ancora pi in basso. In due anni, molte cose cambiavano.
Guard Clay posteggiare e scendere dall'auto, e i suoi occhi si strinsero mentre lo
osservava incamminarsi verso di lei. La prima volta che lo aveva visto, era stato
nel ristorante in cui lavorava. Aveva alzato gli occhi e aveva saputo che sarebbero
diventati amanti. Sospir. Gliel'aveva mai detto? Poi sollev il mento. Il presente
era gi pi di quanto fosse in grado di affrontare. Non c'era alcun bisogno di
soffermarsi anche sul passato. In silenzio, continu a osservare Clay che si
avvicinava. Era cos... uomo. Due anni senza una donna erano molto lunghi.
Aveva rinunciato ad aspettarla e si era trovato un'altra? Frankie si lasci sfuggire
un gemito. Il solo pensiero l'angosciava. Signora LeGrand, ha male da qualche
parte? chiese subito l'infermiera. No, no, sto bene mormor lei, lottando
contro le lacrime. Doveva stare bene. Non aveva altra scelta. E poi Clay fu
accanto a lei. Frankie cerc il suo sguardo, sforzandosi di leggergli nel pensiero.
La sua espressione era neutra ... Si sarebbe quasi potuta definire educata. Lei ebbe
voglia di urlare. Sua moglie sta prendendo freddo osserv l'infermiera,
parlando a Clay come se Frankie non fosse neppure presente. Lui le lanci
un'occhiata. Scusa, tesoro, non ci avevo pensato mormor lui, togliendosi
rapidamente il giubbotto. Mentre Frankie si alzava per raggiungere la macchina,
glielo mise sulle spalle, aiutandola a infilare le braccia nelle maniche troppo

lunghe e avvolgendoglielo attorno alla vita. Lottare contro le lacrime divenne pi


difficile. L'aveva chiamata tesoro. Significava che stava cominciando a
perdonarla, o era solo una parola che aveva usato per abitudine? Guidi con
prudenza raccomand l'infermiera, mentre lo aiutava a sistemare Frankie sul
sedile anteriore. S, signora rispose Clay. Pochi momenti dopo si stavano
allontanando dall'ospedale. Clay rimedi un sorriso e le batt un colpetto sulla
gamba, ma per il resto guid in silenzio. Frankie non poteva pi indursi a fingere
che fra loro tutto andasse bene. Sarebbe dovuta essere felice di andare a casa, ma
tutto quello che provava era un terribile senso di panico. E dentro di lei cera una
certezza di cui non poteva liberarsi. Poteva anche non ricordare gli ultimi due anni
della sua vita, ma ricordava l'amore per il suo uomo. Era sempre pi sicura che
non avrebbe mai lasciato Clay di sua spontanea volont. Mai. Eppure, lui credeva
che l'avesse fatto. Quella consapevolezza produceva rabbia. E la rabbia produceva
sofferenza. Quando Clay si ferm a un semaforo rosso, un'altra realt colp

Frankie. Dando per accertato che la sua sparizione non era stata volontaria, che
garanzie aveva che non sarebbe accaduto un'altra volta? Tutto quello che riusciva
a pensare era: Buon Dio, che situazione orribile. Clay? Lui rispose
distrattamente, con lo sguardo fisso sul semaforo, in attesa che diventasse verde.
Mmh? Non ho pi un posto di lavoro, vero? Lui parve sorpreso. Diamine,
no, tesoro. Poi aggiunse, quasi in tono di scusa: Sono passati due anni.
Frankie pens alla biblioteca, e guard dall'altra parte. Mi piaceva lavorare l.
Strinse i pugni mentre Clay ingranava la marcia per attraversare l'incrocio.
Appena star meglio comincer a cercarmi un altro posto. Lui corrug le
sopracciglia. L'idea di perdere di vista Frankie lo spaventava. Non c' fretta
afferm. Ma avremo bisogno del denaro. Il mio stipendio paga ... voglio dire,
pagava le bollette. Se non lavoro, saremo in difficolt. .
Clay esit, scegliendo con cura le parole per non offenderla. Non esattamente
... o almeno, non pi. Ho rilevato l'impresa di mio padre, qualche tempo fa. Gli
affari vanno bene. Non c' fretta ripet. Frankie non seppe che cosa dire. Uno
dei loro sogni si era gi realizzato, e lei non vi aveva avuto alcuna parte. La paura
crebbe. Che altro aveva fatto Clay in sua assenza? Dio, Ti prego, fa solo che mi
ami ancora. Passarono alcuni minuti. Il silenzio, dentro la macchina, diventava
pi pesante di secondo in secondo. Finalmente, in mancanza di meglio, Frankie
disse: Mi chiedevo che cosa ne stato dei miei vestiti. Un muscolo guizz
sulla mascella di Clay. Sono nell'armadio della camera degli ospiti. Mia madre
li ha tirati fuori e lavati, l'altro giorno. Tutti ? Clay annu. Non ho portato
niente con me ? Lui esit, poi scosse la testa. Il tono di Frankie si fece
lievemente sarcastico. E non hai pensato che era strano? Clay respir a fondo,
irritato dall'accusa implicita nella domanda. Non avventurarti su questo terreno,
Francesca. Non sai di che cosa diavolo stai parlando. Esattamente due anni fa,
sono tornato a casa, aspettandomi di rivedere mia moglie, e invece ho trovato del
sangue in bagno e una tazzina di caff rovesciata e rotta sul pavimento di cucina.
Nel giro di un'ora ero il principale sospettato del tuo omicidio, perci non dirmi
che cosa era strano. Era tutto strano. A met della risposta, Frankie cominci a
tremare. Poteva ancora sentire la voce di Clay, ma le parole le sfuggivano. Un
lampo attravers la sua memoria. Mani sulla bocca. Una puntura acuta nella
carne del braccio. Qualcuno che sussurrava il suo nome. Sussult e si port le
mani alla testa, come per cercare di trattenere le immagini, che per scomparvero
fulmineamente cos comerano venute. Gemette. Che cosa c'? , chiese Clay.
Non lo so. Qualcosa mi appena ... Frankie scosse la testa. L'ho perso, ora.
Non so se era un ricordo o la mia immaginazione. Clay si rifiut di lasciarsi
confondere e prefer ignorare le sue parole. Siamo quasi a casa annunci. Ti
sentirai meglio quando ti sarai riposata. Lei trasal. Il rifiuto di Clay di prendere

in considerazione il suo problema la faceva letteralmente impazzire. No, Clay


scatt. Non mi sentir meglio fino a quando non capir che cosa sta succedendo.
Ho perso due anni della mia vita, e a quanto sembra sto perdendo anche mio
marito. Un bel sonnellino non risolver proprio niente. Lui impallid. Non mi
stai perdendo mormor.

A me sembra di s. Frankie lo guard in silenzio per un lungo momento,


aspettando una risposta pi rassicurante o, almeno, un piccolo segno di tenerezza.
Niente. Quando Clay svolt l'angolo della loro strada, lei guard dall'altra parte.
La tensione fra loro si prolung. Pochi istanti dopo Clay stava posteggiando nel
vialetto, e si affaccend nel compito pratico di aiutarla a scendere dalla macchina
e di aprire la porta di casa, evitando altre domande. La casa odorava di umidit,
certo a causa delle recenti piogge. Clay aiut Frankie a entrare, poi si ferm ad
accendere il riscaldamento centrale. Lei barcoll, e quando lui fece per
sorreggerla la sua mano le sfior il seno, e poi indugi sui fianchi. Frankie vide le
sue narici vibrare, la sua bocca addolcirsi. Si protese in avanti, offrendoglisi per
amore quanto per disperazione. Clay non si mosse. Frankie si tese, aspettando
che lui si facesse pi vicino, che la prendesse fra le braccia e le dicesse quanto era
importante per lui, quanto era contento che fosse tornata a casa. Ma non accadde
nulla. Lei sollev il mento. La sua voce era roca di lacrime. Sai una cosa, Clay?
Non ho mai pensato che fossi un tipo rinunciatario. Poi gli tolse la borsa dalle
mani e si incammin lungo il corridoio senza di lui. Furono i sei metri pi lunghi
della sua vita. Clay la guard allontanarsi. Avrebbe voluto seguirla, ma
continuava a ricordare tutto il tempo in cui l'aveva creduta morta... in cui era stato
sottoposto alle vessazioni della polizia e della stampa. Una parte di lui aveva
paura di rinunciare alla sicurezza della corazza che si era costruito attorno al
cuore. Codardo borbott a se stesso. Poi and in cucina a preparare un po' di
caff. Una busta e una piccola pila di indumenti erano posati sul tavolo. Aveva
dimenticato di metterli via. Prese gli indumenti, palpando il tessuto ed
esaminando le etichette. Non si intendeva molto di abiti femminili, ma era
evidente che quelli non provenivano da qualche grande magazzino. Li ,rimise sul
tavolo, prese la busta e vi guard dentro, ancora incredulo che Francesca avesse
portato con s una cifra simile. Si volt verso la porta. Frankie si stava
avvicinando, in corridoio. Tutt'a un tratto, Clay prov il bisogno di vedere la sua
faccia quando le avrebbe mostrato il denaro. Se aveva qualcosa da nascondere, se
ne sarebbe accorto. Lei entr in cucina con in mano un flacone di pillole vuoto.
La sua espressione era rigida, il suo linguaggio del corpo esprimeva un segnale di
divieto d'accesso che qualsiasi stupido avrebbe riconosciuto. Ho mal di testa.
Abbiamo finito gli analgesici afferm. Clay gett la busta sul piano di lavoro e
and all'armadietto sopra il lavello. Ecco qui disse, versandole in mano un paio
di pillole da un altro flacone. Grazie. Clay prov una punta di rimorso.
Sembrava cos ferita, cos confusa ... Frankie ... S? Senti, mi dispiace se
ho offeso i tuoi sentimenti, ma devi capire i miei ... Perch? Lui esit,
corrugando le sopracciglia. Perch, che cosa? Perch devo capire i tuoi
sentimenti? Tu non sembri affatto incline a capire i miei. Clay respir a fondo,

lentamente. Non voleva litigare. Voleva solo delle risposte. Come posso capire
qualcosa, quando tutto quello che ti riguarda ancora un grosso mistero? Gli
occhi di Frankie si colmarono ancora una volta di lacrime. E a nessuno dispiace
pi che a me. Ma c' una cosa che non ho dimenticato. Clay drizz le orecchie.
Che cosa? Quanto ti amo. Lui impallid. La sofferenza nella voce di lei era

palpabile. Anch'io ti amo sussurr, con voce rotta dall'emozione. Il mento di


Frankie cominci a tremare. E allora perch, Clay? Perch mi tieni a distanza?
Le mani di Clay tremavano quando gett la busta verso di lei. Delle banconote
sfuggirono dall'interno, mentre la busta volava attraverso lo spazio che li
separava. Questo era nella tasca dei tuoi pantaloni. Da dove viene? Frankie
vide le banconote fluttuare verso il pavimento, ma la sua mente stava gi
retrocedendo verso una scena del passato. Fece rotolare luomo su se stesso,
inorridita dal sangue che gli colava copioso dalle labbra. Poi strinse i denti e gli
ficc le mani nelle tasche. Aveva bisogno del denaro per fuggire. Frankie?
Lei alz gli occhi, con espressione vacua. Ti ho fatto una domanda. Scusa,
che cosa hai detto? Ti ho chiesto da dove viene questo denaro. La risposta
salt fuori dal nulla, sorprendendo lei pi di Clay.
Ho pensato che fosse morto. Clay sussult come se fosse stato schiaffeggiato,
poi afferr Frankie per un braccio, costringendola a guardarlo. Che cosa diavolo
hai detto? Lei si copr il viso con la mano. Non lo so, non lo so... mormor.
Ma lui non poteva lasciar perdere. Chi, Frankie? Chi hai pensato che fosse
morto? Occhi scuri ... denti bianchi ... un perpetuo sorriso. Poi l'immagine
scomparve. Era balenata troppo rapidamente perch lei potesse vedere il viso.
Non lo so gemette. Lui imprec e le volt le spalle. Tutt'a un tratto, fu troppo.
Frankie cadde in ginocchio sul pavimento, nel disperato tentativo di indurre Clay
a crederle. Per l'amore del cielo, dammi una possibilit. Clay si volt, e in
quel momento si vergogn terribilmente di se stesso. Oh Dio, Frankie, non fare
cos. La sollev fra le braccia e la port lungo il corridoio. I suoi singhiozzi
silenziosi gli strappavano il cuore, mentre lui la deponeva sul letto. Quando la
lasci, Frankie rotol lontano da lui, raggomitolandosi su se stessa, scossa dai
singhiozzi. Frankie, io ... Lei si copr le orecchie con le mani. Profondamente
turbato, Clay si rialz, la copr con un plaid e fece per uscire. All'improvviso, lei
rotol sulla schiena, con gli occhi colmi di paura. Non chiudere la porta! Clay
si ferm e si volt. Il terrore nei suoi occhi e nella sua voce era inequivocabile.
Va bene disse. Non mi piace essere rinchiusa mormor lei, e continu a
guardarlo per accertarsi che facesse ci che gli aveva chiesto. Il cuore di Clay
batteva all'impazzata, mentre tornava in cucina. Si ferm sulla soglia, ricordando
la paura nella voce di Frankie, mentre si chinava a raccogliere il denaro. Si rialz,
con le banconote in mano. L'eco delle parole di Frankie gli risuon nella mente.
Ho pensato che fosse morto. Clay guard il denaro che aveva in mano e
rabbrivid. Ges borbott. Ficc di nuovo le banconote nella busta e la ripose
nel cassetto pi vicino. C'era tutto il tempo per decidere che cosa fare di quel
denaro. Per il momento, gli bastava non vederlo. In fondo al corridoio, Frankie
era distesa sul letto, scossa dagli ultimi singhiozzi, riflettendo su quel triste ritorno

a casa. Tutto era cos terribilmente sbagliato ... e lei non sapeva come rimediare,
Clay non le credeva, e bench affermasse il contrario lei non riteneva che l'amasse
ancora. Almeno, non come prima. Si sentiva come se tutto le crollasse intorno.
Rotol sul fianco, coprendosi con il plaid e chiudendo gli occhi. Clay era in
cucina. L'acciottolio delle stoviglie non era sommesso come sarebbe potuto

essere. In qualunque altra occasione, Clay che cercava di cucinare sarebbe stato
buffo. Ma lo faceva da quasi due anni, ormai, pens Frankie rabbrividendo.
Probabilmente, anzi, si era considerato vedovo. Un'ultima lacrima scivol da
sotto le palpebre e affond nel guanciale. Ma lei non era morta! Era viva, ed era
tornata, e Clay doveva imparare a convivere con i vuoti della sua memoria,
almeno fino a quando non avesse trovato il modo di colmarli. Las Vegas,
Nevada Il lucente jet privato and a fermarsi a pochi metri dalla lunga limousine
bianca in attesa in fondo alla pista. Subito dopo lo sportello si apr. Duke
Needham comparve in cima alla scaletta, fece uri cenno in direzione della
limousine, poi scomparve di nuovo all'interno dell'aereo. L'autista scaric dalla
macchina una sedia a rotelle, e si affrett a salire la scaletta. Nell'aria ristagnava
un vago odore di carburante, e sopra di loro il cielo grigio era cosparso di nuvole
che andavano addensandosi, rinfrescando ulteriormente l'aria. Passarono alcuni
minuti, e poi Duke ricomparve bruscamente in cima alla scaletta, seguito
dall'autista. Fra di loro c'era Pharaoh Carn, sulla sedia a rotelle, infagottato nelle
coperte per proteggerlo dal freddo. Lo sollevarono, sedia e tutto quanto, e lo
portarono gi per gli scalini, posandolo delicatamente sull'asfalto. Pharaoh
arrivava senza chiasso, con l'intenzione di rifugiarsi a trascorrere la convalescenza
nella sua casa di Las Vegas. Aveva intenzionalmente celato la sua identit sotto il
pesante cappotto e le coperte, e gli occhiali scuri nascondevano efficacemente la
sua espressione, ma per quanto la sua pelle fosse per natura di un caldo colar
bronzo, era evidente, dal suo pallore, che era stato ammalato. Eppure, anche sulla
sedia a rotelle, la sua era una presenza autoritaria. Bast un movimento della testa,
un cenno della mano, ed entrambi gli uomini scattarono ai suoi ordini. Duke si
chin subito su di lui, ansioso e sottomesso. Scambiarono qualche parola. Pochi
momenti dopo, la limousine era ripartita, e non c'era niente che testimoniasse del
loro passaggio, tranne un pezzetto di carta volato fuori dall'aereo. Il chiaro di
luna si rifletteva sui giardini lavati dalla pioggia, mentre all'interno della sua casa
di Las Vegas Pharaoh dormiva. Ma il suo riposo era turbato da strani sogni. Per
due volte si svegli bruscamente, convinto che il pavimento oscillasse. Quando
chiudeva gli occhi sentiva le mani di Francesca contro il suo petto, che lottavano
contro di lui, lo respingevano. E si sentiva di nuovo cadere, rotolare gi per le
scale. Gemette. Il tradimento era quello che lo faceva soffrire pi di tutto.
Immediatamente una voce femminile gli parl all'orecchio e sent una mano
leggera sulla fronte. Signor Carn, ha male da qualche parte? Lui trasal. Quella
dannata infermiera. Se stava abbastanza bene per essere dimesso dall'ospedale,
poteva anche dormire da solo. In vita sua non aveva mai condiviso una stanza
con una donna, neppure con Francesca, e non intendeva cominciare ora. Certo
che ho male. Solo un momento, signore, prendo la sua medicina. Non

voglio medicine. Voglio un po' di pace e silenzio. Se ho bisogno di pillole, posso


prendermele da solo. Ma signore, il signor Needham ha detto ... Pharaoh
rotol su se stesso, e anche in quella posizione distesa il suo atteggiamento
imponeva obbedienza. Le ho dato un ordine sibil. Esca dalla mia camera ... e
subito. L'infermiera si affrett a sparire, spaventata. Nel momento in cui sent la

porta chiudersi, Pharaoh cominci a rilassarsi. L'aria nella stanza sembrava pi


leggera, le pareti meno soffocanti. Si volt sul fianco, trasalendo quando,
accidentalmente, esercit troppa pressione sulle costole non ancora guarite.
Maledizione, maledizione, maledizione mugol, quando un crampo gli
attanagli un muscolo. Ma l'infermiera se n'era andata, e non c'era nessuno per
massaggiarlo. Strinse i denti, costringendo il suo corpo ferito a rilassarsi fino a
quando il dolore cominci a diminuire. Finalmente respir a fondo, adagio. Il
peggio era passato. Si corresse subito. Il peggio non era passato. Stava solo
cominciando. Non poteva stare tranquillo fino a quando non sapeva che cosa ne
era stato di Francesca. Quel pensiero lo faceva impazzire. Non era giusto.
Francesca apparteneva a lui. Lo aveva saputo quasi dal primo giorno in cui
l'aveva vista. Si agit nel letto, cercando una posizione pi comoda. Chiuse gli
occhi, e finalmente sogn ... Sogn l'inizio di tutto, quando Francesca Romano era
entrata nella sua vita. Prima ancora di arrivare ai tredici anni, Pharaoh Carn
aveva accettato il fatto che non piaceva alla gente. Anzi, non solo lo aveva
accettato, ma ne approfittava, terrorizzando gli altri orfani di Kitteridge House.
Era il re indiscusso del suo dominio, a scuola come all'istituto. Ma non era solo il
suo aspetto a distinguerlo. Nel Nuovo Messico, dove i nativoamericani erano
molto diffusi, la sua pelle scura e i capelli neri non erano niente di notevole. Era il
suo odio che lo rendeva diverso. Il suo odio rabbioso che si trasformava in una
forza. Era cattivo e crudele e andava fiero del fatto che tutti, compresi gli
insegnanti, avevano paura di lui. Tutti... tranne lei. Pharaoh era seduto
nell'ufficio della direttrice, in attesa dell'ultima di una lunga serie di punizioni,
quando un'assistente sociale arriv con una bambina. La prima cosa che Pharaoh
not della bambina furono i capelli. Erano neri quasi quanto i suoi. E gli occhi,
castani e spalancati per la paura, luccicavano di lacrime. Stringeva un piccolo
orsacchiotto in una mano, e un pezzo di una vecchia coperta nell'altra. Le scarpe
erano sbucciate e il nastro che qualcuno le aveva annodato nei capelli era
scivolato e le penzolava dietro la testa. E fu a quel punto che lei lo guard e poi si
ficc il pollice in bocca. Lui la incener con un'occhiata. Solo, stavolta non
funzion. La bambina continu a scrutare la sua faccia senza cercare di
nascondere il proprio interesse. Lui indur ulteriormente lo sguardo. Stupida
mocciosa. Nessuno lo aveva mai fissato cos apertamente in vita sua. Solo perch
era piccola, non significava che fosse disposto a sopportare la sua mancanza di
rispetto. Ma la sua espressione rabbiosa parve non avere alcun effetto su di lei.
Anzi, quando l'assistente sociale si mise a sedere, la bambina si tolse il pollice di
bocca e si avvicin a Pharaoh, trascinandosi dietro la coperta. Con suo notevole
disagio, attravers tutta la stanza per raggiungerlo, fermandosi solo a pochi
centimetri da lui. Quei suoi enormi occhi sgranati lo spiazzavano, e per la prima

volta in vita sua Pharaoh Carn non sapeva bene come reagire. Togliti di torno,
piccola. Lei non batt ciglio. Non aveva modo di sapere che i capelli di suo
padre erano stati neri come i suoi, e che la pelle di sua madre era stata liscia e
scura come la sua. Tutto quello che vedeva era una bambina che avrebbe dovuto
avere paura di lui, ma non l'aveva.
Francesca, vieni qui per favore chiam

l'assistente sociale, ma la piccola non si mosse. Pharaoh vide la donna alzarsi, e


cap, dalla sua espressione, che la bambina si sarebbe presa una bella sgridata. In
quel momento, qualcosa scatt dentro di lui, qualcosa di cui non conosceva
l'esistenza. Non fa niente borbott. Non mi d fastidio. La donna esit, poi
si strinse nelle spalle e torn a sedersi, ma senza smettere di tenere d'occhio la
strana coppia. Allora, quanti anni hai, piccola? La bambina sollev quattro
dita. Pharaoh annu, poi si appoggi all'indietro, pensando fra s che, per essere
una bambina, era piuttosto carina. E gli occhi ... penetravano dritti attraverso la
sua armatura, per raggiungere il ragazzo che c'era dentro. Si guardarono. Alla
fine, Pharaoh tent un altro approccio, cercando qualche argomento che potesse
sollecitare una risposta verbale. E cos, ti chiami Francesca, vero? Stringendo
un po' pi forte l'orsacchiotto, lei riflett sulla domanda e annu. Il mio pap mi
chiama Frankie disse dopo un momento. Poi, le sue labbra presero a tremare, e le
lacrime che le luccicavano negli occhi traboccarono all'improvviso. La mia
mamma e il mio pap sono andati via. Sono andati in paradiso senza di me.
Pharaoh arross. Maledizione, quello era troppo per lui. Che cosa doveva fare,
adesso? Alz gli occhi, certo che qualcuno sarebbe corso a rimproverarlo per il
pianto della bambina, ma nessuno sembrava prestare loro alcuna attenzione. Con
suo sgomento, il pianto aument. Si chin in avanti, con i gomiti sulle ginocchia,
e abbass la voce. Senti, piccola, non piangere, okay? Anch'io non ho un pap.
per questo che sono qui. E per questo che tutti noi siamo qui. Lei riflett sulle
sue parole. Anche tu sei triste? chiese alla fine. Pharaoh si raddrizz
bruscamente. Diavolo, no borbott, poi arross di nuovo, rendendosi conto che
non avrebbe dovuto usare un'imprecazione davanti a una bambina. Ma questo
perch io sono grande. Quando sarai grande non piangerai pi neppure tu. Poi,
visto che non voleva che qualcuno lo accusasse si aver fatto piangere la bambina,
prese un angolo della sua coperta e le asciug le guance. Ecco disse,
pizzicandole il naso con un'estremit della coperta. Soffia. Pharaoh si svegli
di soprassalto, poi scocc una occhiata in direzione dell'orologio. Erano passate
da poco le quattro del mattino, e aveva bisogno di andare in bagno. Prese in
considerazione l'idea di suonare per chiamare l'infermiera, ma la mise subito da
parte. Era a casa sua. Di sicuro era in grado di cavarsela da solo. Con un gemito,
si alz a sedere, avvicinandosi cautamente, un centimetro alla volta, alla sponda
del letto. Aveva male dappertutto, ma il dolore pi forte era quello che aveva nel
cuore. C'era un vuoto, dentro di lui, che il tempo non poteva sanare. Frankie era
scomparsa. I soccorritori non avevano trovato il suo corpo fra le macerie della
villa, perci si rifiutava di pensare che fosse morta. Ma gli ospedali erano pieni di
feriti, alcuni dei quali non ancora identificati. Stringendo i denti per lottare contro
l'acuta sofferenza, si alz, incamminandosi adagio verso il bagno. Pochi minuti

dopo usc, lanci un'occhiata al letto e alle lenzuola in disordine, e and invece
alla finestra. Le luci di sicurezza brillavano vivamente nell'oscurit. Nel cerchio
illuminato, Pharaoh pot vedere un movimento fra i cespugli. Probabilmente un
armadillo. Prese nota mentalmente di parlarne al giardiniere, l'indomani mattina.
Poi si corresse. Era gi domani.
Appoggi il palmo delle mani al vetro freddo

della finestra. Voglio che tu sia viva, Francesca ... e che tu sia pronta, perch
verr a cercarti. 6 Erano passate da poco le due del mattino quando Clay si
svegli all'improvviso. La casa era buia e la camera degli ospiti, dove si era
coricato temendo di disturbare il sonno di Francesca, era silenziosa, ma l'istinto
gli diceva che qualcosa non andava. Frankie! Balz dal letto, infilandosi l Jeans
mentre attraversava di corsa il corridoio. La porta della camera di lei era aperta, il
letto vuoto. Il panico lo colse, mentre riviveva tutti gli orrori di due anni prima.
Gir bruscamente su se stesso e si incammin lungo il corridoio, verso il davanti
della casa. Quasi immediatamente vide le luci che ammiccavano sulla parete del
soggiorno e corrug le sopracciglia. Aveva dimenticato il televisore acceso? Poi,
vide Frankie sul divano, avvolta nella sua coperta favorita. Se ne stava l seduta,
con il telecomando in mano, a fissare come ipnotizzata le immagini sullo
schermo, e piangeva silenziosamente nel buio. Clay respir a fondo, lottando per
liberarsi dal panico. Tutto quello che riusciva a pensare era: Grazie a Dio, grazie
a Dio. Silenziosamente, si avvicin, fermandosi dietro di lei, poi si chin ad
appoggiarle la guancia sui capelli. Frankie, che cosa ci fai qui, sveglia? Lei
sobbalz e alz gli occhi, rilassandosi solo quando vide che si trattava di Clay.
Mi hai spaventata ammise. E poi aggiunse: Non riuscivo a dormire. Lui le
mise una mano sulla guancia, asciugandole le lacrime con il pollice, poi la baci
sulla tempia. Stai bene? Per giorni era stato cos freddo, cos distante. La sua
inaspettata gentilezza la fece crollare. Parl fra le lacrime, con frasi spezzate,
indicando lo schermo con il telecomando. Il film ... cos triste ... lui la ama tanto
... Clay lanci un'occhiata alla scatola vuota della videocassetta, sul tavolo,
represse un sorriso. Era uno dei film di sua madre e, se ben ricordava, era davvero
maledettamente triste. Ma finisce bene la rassicur. Un po' confortata dal suo
commento, Frankie tir su col naso. Davvero? Clay guard quegli occhi scuri,
lucidi di lacrime, e prov l'impulso di baciarla. Ma per quanto desiderasse cedere
a quell'impulso, si affrett a rialzarsi. Si era comportato come uno stupido, da
quando Frankie era tornata a casa. Se avesse tentato di baciarla, probabilmente lei
lo avrebbe preso a schiaffi. S, davvero. Lei tir su col naso ancora una volta,
poi si asciug il viso con l'estremit della coperta. Me l'assicuri? Te
l'assicuro rispose lui a bassa voce. Poi guard il posto vuoto sul divano, accanto
a lei. Vuoi un po' di compagnia? Il cuore di Frankie manc un battito. Poteva
essere un'offerta di pace? S, grazie. Clay gir attorno al divano, ma invece di
sedersi vicino a lei la sollev fra le braccia, coperta e tutto quanto, e se la depose
in grembo. Frankie trattenne il respiro, in attesa di vedere che cosa sarebbe
accaduto dopo. Comoda? chiese lui sottovoce, sistemandosela meglio fra le
braccia e avvolgendole la coperta attorno alle gambe. Il cuore di Frankie batteva
all'impazzata. S sussurr. Sei abbastanza calda? Lei non pot parlare.

Annu. Dov' il telecomando? chiese Clay. Frankie glielo porse e lo guard


cercare con il pollice il pulsante del volume per aumentarlo leggermente. Senti
bene? Al di sopra del battito del mio cuore? S, cos va benissimo. Okay,
allora. Ancora una volta lei riusc a lasciarsi coinvolgere dai problemi della
protagonista, ma fu solo quando la vicenda arriv all'ultima scena che emise un

sospiro di sollievo.
Guard Clay, con gli occhi brillanti e il cuore pi leggero.
Adoro i film a lieto fine. E tu? Lui sorrise e annu, ma aveva lo stomaco stretto
in un nodo. Dopo tutto quello che le aveva fatto passare, Frankie era ancora la
donna gentile, comprensiva, tenera di cuore di cui si era innamorato e che aveva
sposato. Perch non se n'era accorto prima? Perch, quando lei era virtualmente
tornata dall'aldil, lui era stato capace di vedere solo i lati negativi? Avrebbe
dovuto ringraziare Dio in ginocchio, non stare all'erta in cerca di bugie. Frankie,
mi dispiace tanto. Lei si immobilizz. Il momento per cui aveva tanto pregato
era finalmente giunto, e aveva paura di muoversi per timore di svegliarsi e
scoprire che stava sognando. Si morse il labbro, poi tese la mano verso di lui,
incerta, posandogliela sulla guancia. Clay chiuse gli occhi e volt il viso verso il
suo tocco, poi le baci il palmo della mano. . Non faccio uso di droghe disse
lei, con voce tremante. Clay si chin in avanti, fino a quando le loro fronti si
toccarono. Lo so, piccola, lo so. Non so come mi sono procurata quei segni
di aghi sulle braccia, ma non ho mai ... Ssh ... sussurr Clay, stringendola fra
le braccia. Frankie rabbrivid. Fra tutti i sentimenti che provava in quel momento,
il pi forte era il senso di sicurezza. Non ti ho mai mentito. Voglio solo
ricordare. Lo so ammise Clay. E ricorderai... a suo tempo.
Lei sospir.
Non so dove sono stata, ma sono tornata da te, non vero? La coscienza punse
dolorosamente Clay. Perch non gli era bastato? S, Francesca, e ti sar per
sempre grato di averlo fatto. Segu un lungo silenzio prima che Frankie parlasse
di nuovo. Stavolta, era per lui che si preoccupava. E stato terribile per te,
vero? Le braccia di Clay si strinsero attorno a lei, mentre ricordava gli
interminabili giorni e notti di tortura, quando la immaginava nelle situazioni pi
terribili ... o, peggio, la credeva morta. Annu. Mi dispiace che tutto questo sia
successo proprio a noi. Frankie sospir di nuovo, con la voce piena di rimpianto.
Eravamo cos felici. Clay alz gli occhi. E lo saremo ancora. Ci vuole solo
un po' di tempo per superare lo shock. Si sforz di sorridere. A un certo punto,
dopo il primo anno, credo di avere rinunciato alla speranza. In fondo al cuore, ero
convinto che fossi morta. Era la sola ragione che riuscivo a trovare per il fatto che
rimanevi lontano da me. Frankie avrebbe voluto rimettersi a piangere ma
stavolta per se stessa e Clay, non per il film. Posso capirlo, ma evidentemente io
non ho rinunciato a me stessa, n a noi due. Sono tornata da te, Clay. Tutto quello
che ti chiedo di avere pazienza per un po'. Aiutami a scoprire che cosa
successo ... e a essere sicura che non succeder pi. Il sorriso di Clay spar.
Era un avvertimento, o una profezia? N l'uno n l'altro rispose lei, brusca.
Solo un fatto di cui tenere conto. So che non ti avrei mai lasciato
volontariamente, perci, per me, c' solo un'altra ragione per quello che
successo. Quale? Qualcuno mi ha portata via. Frankie rabbrivid. Quello

che mi spaventa che se accaduto una volta, potrebbe capitare di nuovo. In


base a tutto ci che sapevano fino a quel momento, poteva avere ragione. Il
pericolo poteva essere dappertutto, ma non avrebbero saputo da che cosa stare in
guardia fino a quando non fosse riuscita a ricordare dov'era stata per tutto quel
tempo.
Vieni a letto disse Clay. C' tutto il tempo per preoccuparsene pi

tardi. Frankie esit, quasi timorosa di porre la domanda, mentre Clay l'aiutava
ad alzarsi dal divano. Con te? .
Lui le pass le dita fra i capelli e se l'attir sul petto. S, piccola, con me ... se
sei disposta a dormire con un mascalzone pentito. Lei gli strinse le braccia
attorno alla vita. Per la prima volta, da quando aveva ripreso conoscenza in
ospedale, cominciava a credere che tutto sarebbe finito bene. Immagino di poter
mettere da parte i miei pregiudizi, per questa notte sussurr. Clay sorrise.
Vieni. tardi e hai bisogno di riposare. Solo perch ti hanno dimessa
dall'ospedale, non significa che tu possa ignorare gli ordini del dottore. Stavo
seduta sul divano protest Frankie, mentre Clay la conduceva nella loro camera
da letto. E ora starai sdraiata asser lui, rassettandole le coperte, dopo che si fu
messa a letto. Un momento dopo era accanto a lei. Segu un silenzio
imbarazzato. Il suono del respiro di Frankie gli tocc il cuore. Non aveva mai
saputo quanto gli era prezioso quel piccolo suono, fino a quando non l'aveva
perduto. Anche se il letto era grande, la sua superficie sembrava essersi ristretta
all'improvviso. Per qualche ragione, Clay esitava a sconfinare nello spazio di
Frankie senza il suo permesso. Gli ci volle un po' per rendersi conto che il tempo
in cui lei era rimasta lontano era assai pi lungo del tempo in cui erano stati
sposati. Sembrava sciocco, ma si sentiva quasi come se si fosse trovato a letto
con un'estranea. E poi, la voce di Frankie ruppe il silenzio, e nel momento in cui
lui la sent, tutto and a posto.
Clay? S, tesoro? Vorresti tenermi stretta? chiese lei. Ancora una volta, lui
fu colpito dal rimorso che sua moglie fosse obbligata a chiedere quello che
sarebbe dovuto essere un suo preciso diritto. Sar un piacere mormor,
aprendole le braccia. Un attimo dopo, Frankie gli aveva appoggiato la testa sulla
spalla. Ben presto, il ritmo regolare del suo respiro gli disse che si era
addormentata. Ma per lui non fu altrettanto facile prendere sonno. Continuava a
pensare al timore che Frankie aveva espresso, il timore che quella terribile
avventura si ripetesse. E se avesse avuto ragione? Se fosse stata in pericolo? Fino
a quel momento, avevano ripreso la loro vita come se non fosse successo nulla.
Ma che cosa gli aveva detto il detective a proposito della donna che il tassista
aveva preso a bordo alla stazione dei pullman? Ah, s. Che era uscita correndo dal
terminaI, come se avesse avuto paura che qualcuno le desse la caccia. Il cuore di
Clay manc un battito. Sul momento, quello scenario gli era sembrato cos
assurdo che era stato incline a ignorarlo. Ma quale altra spiegazione poteva
esserci? La scomparsa di Frankie era stata inspiegabile. Il suo ritorno lo era
altrettanto. Il fatto che fosse rimasta ferita prima di avere il tempo di spiegare
l'accaduto poteva non essere altro che uno sfortunato scherzo del destino. Con un
sospiro, Clay allung una mano e le avvolse meglio le coperte attorno alle spalle,
poi chiuse gli occhi e accentu l'abbraccio. Fuori, l'aria era fredda, il vento

tagliente. Stava per sorgere un nuovo giorno. Pharaoh Carn sedeva presso la
finestra che guardava sul retro della sua propriet, sorseggiando una tazza di caff
e contemplando il sorgere del giorno. Un portachiavi adorno di una zampa di
coniglio penzolava dalle sue dita, mentre fissava un punto in lontananza, oltre il

parco. Ancora una volta, la sua notte era stata inquieta. Ogni volta che chiudeva
gli occhi, la sua mente proiettava il replay della stessa scena: il pavimento che
oscillava ... la paura sul volto di Francesca ... la caduta all'indietro dalle scale.
Dopo quel punto, i suoi ricordi cessavano. Il resto erano solo frammenti. Il viso di
un uomo chino su di lui. L'elicottero. E poi i giorni in ospedale. Le interminabili
ore di facce sconosciute, le mani che lo palpavano, la sofferenza, le medicine. E,
in sotto-fondo a tutto questo, la consapevolezza che, per la seconda volta nella
vita, la fortuna lo aveva abbandonato. Palp la zampa di coniglio, sapendo che il
suo potere non sarebbe certo bastato a compensare la perdita di Francesca. Ma:
per il momento, era tutto quello che aveva. .
Pos la tazza e si alz, poi si incammin lentamente verso il caminetto e il
vicino, lungo divano in pelle marrone. Vi si lasci cadere con un gemito,
sdraiandosi sui morbidi cuscini e chiudendo gli occhi. Aveva bisogno di riposare.
Sembrava che non riuscisse a concentrarsi per pi di pochi minuti alla volta.
L'organizzazione che aveva creato richiedeva la presenza continua di una figura
dotata di grande autorit. La sua debolezza era pericolosa. Nel suo mondo, solo i
forti sopravvivevano, e il denaro e il potere erano le mete ultime. Forza
equivaleva a potere. Potere equivaleva a controllo. E per continuare a regnare sul
mondo che aveva creato, doveva conservare il controllo. Ma il silenzio della
stanza era ipnotico. Senza neppure accorgersene, si addorment, scivolando di
nuovo nel passato, attraverso il sogno. Albuquerque, Nuovo Messico Frankie
Romano sorrise al ragazzo che la guardava da fuori dalla finestra della scuola.
Aveva ormai dieci anni, e per gli ultimi sei Pharaoh Cam era stato la persona pi
importante della sua vita. Per una bambina colpita dalla tragedia della morte dei
genitori e affamata dell'affetto a cui era stata abituata fino a quel momento, le
attenzioni di Pharaoh erano state la salvezza. Bench non vivesse pi
all'orfanotrofio, Pharaoh Carn continuava a frequentarlo perch vi lavorava come
giardiniere. Un anno prima, era diventato maggiorenne e si era trasferito in un
vicino appartamento. In superficie, non appariva diverso da tanti altri ragazzi
della sua et. Ma l'apparenza ingannava. Pharaoh amava i lussi, ma non
possedendo n la cultura, n la pazienza necessarie a procurarseli, aveva ben
presto trovato la scorciatoia del crimine. Era un metodo facile e rapido, e offriva
una sfida a cui Pharaoh era incapace di resistere. Voleva tutto... e lo voleva subito.
Prima ancora di compiere i sedici anni, era gi entrato a far parte di un'agguerrita
banda locale. Non era stato semplice. Vivendo all'orfanotrofio, godeva di una
libert molto minore di quella di un normale adolescente, ma aveva imparato ben
presto a superare le restrizioni che gli erano imposte dal sistema. I tre anni con la
banda erano stati il suo addestramento. Rubare macchine era stato solo il primo
livello, e ormai da molto tempo era passato dai furti d'appartamento alle rapine a

mano armata. Bench non avesse ancora ucciso, aveva usato pi di una volta una
pistola, nel corso delle sue imprese. Ora che viveva solo, aveva una bella
macchina, comprava dei bei vestiti ed esibiva un brillante da due carati a un
orecchio. Il suo aspetto attraente, gli occhi scuri e i folti riccioli neri attiravano
l'attenzione delle ragazze. Prendeva da loro ci che voleva e poi le gettava da

parte come lattine di birra vuote, quando si era stancato. Ma con l'uscita
dall'orfanotrofio, il pensiero del futuro si era fatto pi pressante. Era giovane,
forte e avido. Pi che mai, voleva tutto e subito. Ma il problema era dover lasciare
Francesca. Superstizioso all'eccesso, era fermamente convinto che Francesca
Romano fosse il suo personale portafortuna, che con lei accanto avrebbe avuto
tutto il potere a cui ambiva. Ma Francesca aveva solo dieci anni. Ci sarebbe
voluto molto tempo prima che potesse averla accanto. Eppure, Pharaoh era
fermamente convinto che quando fosse venuto quel giorno, con Francesca al suo
fianco, lui avrebbe raggiunto il successo. E cos, aveva accettato quel lavoro
come giardiniere a Kitteridge House. Se non poteva portare Francesca con s, il
minimo che poteva fare era proteggere il proprio futuro restandole vicino. Nel
corso degli anni, era diventato il suo confidente, il suo protettore e, a volte, il
sostituto di una figura paterna. La bambina aveva fatto affiorare tutto il poco di
buono che ci sarebbe mai stato in Pharaoh Camo .
Dal giorno del suo arrivo, il personale, dell'orfanotrofio aveva cominciato a
vederlo in una luce diversa. Era come se ora lo guardassero attraverso gli occhi di
Francesca. Tutti sapevano che non si poteva ingannare un bambino, ed era
evidente che Frankie Romano trovava in Pharaoh qualcosa che gli altri non
vedevano. La sua dipendenza da lui e l'adorazione di cui lo faceva oggetto
facevano di Pharaoh una persona importante... perfino speciale. Con lei nella sua
vita, niente poteva andargli storto. E cos, quando l'aveva vista in classe, col
mento sulle mani, guardare con desiderio fuori dalla finestra, in direzione della
altalene del campo giochi, non aveva potuto fare a meno di farle notare la sua
presenza. Vide la direzione dello sguardo di Frankie spostarsi, quando entr nel
suo raggio di visuale. Nel momento in cui la sua espressione cambi e cominci a
sorridere, Pharaoh si sent pi leggero dell'aria. L'insegnante batt la matita sul
bordo della cattedra, poi la punt su Francesca. Frankie, sta' attenta! Lei
sussult al tono aspro dell'insegnante e alz gli occhi, imbarazzata di essere stata
colta a sognare a occhi aperti. S, signora mormor. Quando la maestra riport
finalmente l'attenzione sulla lavagna, Frankie Romano azzard un'ultima occhiata
fugace, ma Pharaoh, saggiamente, si era spostato. Non importava, per.
L'avrebbe rivista. Non era mai molto lontano da lei. Dopo aver dormito per il
resto della notte fra le braccia di Clay, Frankie si svegli sola nel letto
matrimoniale. Con il cuore stretto, rotol su se stessa, posando la mano sul
guanciale di Clay e sentendo il tepore che vi era rimasto. Non si era alzato da
molto. Strinse le dita attorno alla federa e chiuse gli occhi, ricordando che un
tempo, al risveglio, facevano l'amore. Ma non si sarebbe commiserata. Non quel
giorno. La notte scorsa era stata una rivelazione. Chi avrebbe detto, quando era
andata a letto cos triste e incapace di dormire, che il mattino le avrebbe portato

una cos grande gioia? , Con un leggero sospiro, scese dal letto. Si vest
rapidamente, indossando un paio di calzoncini e una maglietta poi and in bagno
a lavarsi i denti e a pettinarsi. Il cuoio capelluto era ancora sensibile, e lei trasal
quando la spazzola pass sul punto in cui c'era stata la ferita. Si ferm un
momento, guardandosi allo specchio. A prima vista, sembrava la stessa. Ma

c'erano troppe variabili, in quello che non riusciva a ricordare, perch potesse
indursi a credere alle apparenze. Niente sarebbe mai pi stato come prima, n fra
lei e Clay, per quanto fossero disposti a perdonarsi reciprocamente, n certo per
lei. Qualcuno le aveva rubato due anni di vita. Tutt'a un tratto sent un rumore di
passi in corridoio, e il cuore le diede un balzo, ma di paura, piuttosto che di gioia.
Da qualche parte, dentro di lei, il suo subconscio le suggeriva di fuggire.
Frankie? Al suono della voce di Clay, si senti tremare le ginocchia per il
sollievo e respir liberamente. Sono qui. Lui spinse la porta, poi sorrise
quando vide che aveva indosso una sua vecchia maglietta. Ricordami di
riportare i tuoi indumenti nell'armadio disse, posando il vassoio del caff che
aveva in mano. Frankie rimise la spazzola nel cassetto e gli gett le braccia al
collo, stringendolo forte a s. Perch questa accoglienza? chiese lui. Non che
mi lamenti, bada. Niente mormor Frankie. Sono solo contenta che sia tu.
Lui corrug la fronte. Chi altri sarebbe dovuto essere? A disagio per ci che
aveva pensato, lei gli nascose il viso sul petto. Non lo so. A volte, quando mi
volto, quasi come se mi aspettassi di vedere qualcun altro. Clay cerc di non
lasciar trasparire la propria preoccupazione. Mi sembra un buon segno. Forse
stai cominciando a ricordare. Lei sospir. Lo spero. Mi sento come se avessi
un buco nella mente, e di tanto in tanto ne spunta fuori un pezzetto del mio
passato. Continuo a sforzarmi di mettere a fuoco le immagini, ma pi ci provo,
pi diventano vaghe. Ricorda soltanto che non sei sola disse Clay. Poi la
guard a lungo, intensamente. Che cosa c'? chiese Frankie. Da qui, dove
andiamo? Il cuore di lei manc un battito. Vuoi dire, noi due? sussurr. Lui
le tocc il viso. No, piccola. Non noi due. E allora, che cosa intendevi dire?
chiese lei. Dovresti sapere che, fino a quando non ricorderai qualcosa, la polizia
non pu proseguire le indagini sul tuo caso. Per come la vedono loro, mi hai
piantato in asso, e ora sei tornata. A meno che tu non possa fornire loro una
ragione, non vedono alcun reato, ma solo una moglie che si era stancata del suo
matrimonio. Frankie impallid. Io non ho ...
Lo so la interruppe Clay.
Ma, legalmente, le cose stanno cos. Lei sospir. Perci, che cosa intendevi
dire? Clay vide il suo stato d'animo passare dalla gioia alla disperazione e si
odi per essere l'artefice di quel mutamento. Ma dopo quello che Frankie aveva
detto quella notte sul suo timore che l'accaduto potesse ripetersi, non aveva alcuna
intenzione di starsene seduto ad aspettare di vedere se aveva ragione. Quando
sparisti, e la polizia cominci a cercare di dimostrare la mia colpevolezza, assunsi
un investigatore privato per tentare di trovarti per conto mio. Il viso di Frankie
assunse un'espressione sgomenta. Oh, Clay. Io non sapevo ... Lui si strinse
nelle spalle. Ci sono molte cose che non sai afferm. Non questo il
problema. Quello che ti sto chiedendo che cosa ne diresti di assumerlo di

nuovo. Lei lo guard, stupida dalla domanda. Ma pi ci pensava, pi il mistero


le sembrava fitto. Pensi che possiamo permettercelo? Clay corrug le
sopracciglia. Francesca, non questo il punto. La vera domanda : possiamo
permetterci di non farlo? Frankie sospir, si strinse le braccia attorno al corpo e
si volt dall'altra parte. Clay le si avvicin, le fece appoggiare la schiena al suo

petto e la cull teneramente. Parlami Frankie. Dimmi che cosa stai pensando.
Prima che lei potesse aprire bocca, il telefono squill. Clay and in camera da
letto a rispondere. Pronto? Clay, sono io. Come sta Frankie? Oh ciao,
mamma. Sta bene rispose lui quietamente, seguendo con lo sguardo i movimenti
di Frankie che, ancora vestita dei suoi indumenti, si chinava a prendere un paio di
calze da un cassetto. Sorrise. Anche le calze erano sue. Vai al lavoro, oggi?
chiese Betty. Lui pens al cantiere e sent che ci sarebbe dovuto andare, ma era il
primo giorno di Frankie a casa, e non intendeva lasciarla sola. No, oggi no. C'
andato pap, vero? S, uscito verso le sette. Bene disse Clay. Gli dar
un colpo di telefono pi tardi, ma pensavo di passare la giornata qui con Frankie.
Non sarei tranquillo a lasciarla gi sola. E anche per questo che ho chiamato.
Mi offro come infermiera, o babysitter, o suocera, o qualunque cosa di cui ci sia
bisogno. Frankie apr un altro cassetto e scelse una banda elastica per fermarsi i
capelli. Clay non poteva fare a meno di ripensare al mattino dopo la sua
scomparsa, quando, in piedi in mezzo a quella stessa stanza, si era chiesto come
avrebbe trovato la forza di continuare a vivere senza di lei. E adesso era tornata.
A quel punto fu percorso da un fremito, colto dall'improvviso desiderio di star
vicino a sua moglie nel modo pi intimo possibile. Clay, non mi hai risposto
disse Betty. Lui sbatt le palpebre. Scusa borbott. Credo che non ci sia
bisogno, per oggi, ma approfitteremo dell'offerta un'altra volta. Magari domani,
okay? Certo, tesoro. Devi solo farmi una telefonata. Posso essere l in un
quarto d'ora. Perfetto. Ciao. Dai un bacio a Frankie per me. Puoi
contarci rispose Clay, e riattacc. Frankie si volt, con la spazzola da capelli in
una mano e la banda elastica nell'altra. Chi era? La mamma. Si offerta di
venire a tenerti compagnia per un po', fino a quando non ti sentirai pi in forma.
Frankie corrug la fronte. Voglio bene a tua madre, e sarei felice che venisse a
trovarmi, ma non ho bisogno di una bambinaia. Questo discutibile. Prima
che lei potesse contraddirlo, Clay le prese di mano la spazzola e la rimise al suo
posto sul com. Vieni qui disse sottovoce, attirandola pi vicino. Ho qualcosa
per te. Frankie sorrise, incerta. Che cosa? La mamma ha detto di darti un
bacio. Questo il meglio che posso fare. Le sfior con le labbra gli angoli della
bocca, poi scivol verso il centro. Frankie soffoc un gemito poi gli allacci le
braccia al collo. Quando si separarono per respirare, lei sussurr: proprio
questo il meglio che puoi fare?. Gli occhi di Clay scintillarono. Assolutamente
no, ma tutto quello che avrai fino a quando non riterr che tu possa reggerlo.
Frankie arross. Reggerlo? Non siamo un po' troppo presuntuosi ? Clay si
stacc leggermente da lei. Non credo afferm, malizioso. Siamo stati casti per
moltissimo tempo. Lei accentu la stretta attorno al suo collo. E allora, non
credi che sia ora di porre rimedio a questo problema?

7
Il cuore di Clay manc un battito. Nei mesi trascorsi, aveva immaginato quel
momento, durante le innumerevoli notti in cui non riusciva a dormire, e aveva
finito per accettare che i ricordi erano tutto ci che gli sarebbe rimasto di sua
moglie. Ma ora non pi. Ora il ritorno di Frankie era una realt. E non c'erano
medici che entravano e uscivano, n poliziotti nella stanza accanto. Solo lui, lei,
e l'amore che un tempo li aveva uniti. Frankie l'avrebbe perdonato? E lui poteva
ancora fidarsi di lei? Sospir. In ultima analisi, niente di tutto questo aveva
importanza. Le prese il viso fra le mani, preoccupato per le sue ferite, timoroso
che fosse troppo presto.
Sei sicura? Il mento di Frankie trem. Sicura di amarti? Di voler fare l'amore
con te? Oh, Clay, puoi dubitarne? Lui respir a fondo, lentamente, poi chin la
testa e, nel silenzio, l'unico suono fu il fruscio dei loro corpi che si sfioravano,
mentre lei offriva le labbra al suo bacio. In pochi secondi, la loro unione pass da
una squisita dolcezza alla pura follia.
Frankie gemette, assecondando lo slancio di Clay, quando lui la spinse contro la
parete. Si baciarono avidamente, fino a quando a entrambi manc il respiro.
Tremavano. Clay le pass le dita fra i capelli. Quando lei trasal, ricord troppo
tardi la ferita alla testa e ritrasse la mano, pieno di rimorsi. Mi dispiace ... mi
dispiace tanto mormor. Fece per staccarsi da lei, ma Frankie lo trattenne
rispondendo subito dopo all'istintivo movimento in avanti dei suoi fianchi.
Attenta, Francesca ... Non voglio stare attenta. Voglio essere amata
supplic lei. Clay gemette. Rifiutare, a lei e a se stesso, ci che gli chiedeva, era
impossibile. La prese di nuovo fra le braccia, baciandola delicatamente sul viso,
sulle palpebre, e finalmente sulle labbra. Erano tiepide e morbide e si piegavano
troppo facilmente alle sue richieste. Ma lui voleva di pi ... molto, molto di pi.
Frankie si sentiva venire meno. La passione di Clay la travolgeva. Tremando,
stacc le labbra dalle sue per guardarlo in viso. Clay ... La voce di lui era
poco pi di un sussurro. S, piccola? .
Portami a letto. Un muscolo gli guizz sulla mascella mentre la sollevava e la
portava attraverso la stanza. Quando la depose sul letto, lei lo trascin gi con s.
Rotolarono, impigliandosi fra le coperte del letto sfatto. Immediatamente, Clay
cominci a svestirla. Il suo messaggio era urgente e inequivocabile. La voleva
nuda, e la voleva subito. Frankie fu felice di aiutarlo a liberarsi, a sua volta, dalla
camicia e dai jeans, fino a quando la sola cosa rimasta fra loro fu la reciproca
passione. Clay si sollev su un gomito, fermandosi un momento a guardare sua

moglie. Il suo sorriso era tirato, il respiro affannoso. Due anni di castit avevano
praticamente distrutto il suo controllo. Frankie ... dolcezza ... non so se posso ...
Lei gli pos le dita sulle labbra. Questa volta per te. Il gemito di Clay
ruppe il silenzio della stanza, quando il corpo di lei si apr per riceverlo.
Cominci a muoversi quasi all'istante, affondando profondamente dentro di lei. I
pensieri andavano e venivano, attraversando la sua mente come pallottole vaganti
e frantumando la solitudine che era stata per troppo tempo la sua sola compagna.
passato tanto tempo ... cos bello. Frankie gli allacci le gambe attorno alla
vita, attirandolo ancora pi vicino. Lui gemette di nuovo. Sarebbe finito tutto
troppo presto. Il sangue gli pulsava nelle orecchie e il suo corpo agiva su un
piano a parte, muovendosi senza l'aiuto del pensiero, dando la caccia a una
sensazione che era a portata di mano ... E poi eccola ... Si impadron di lui,
travolgendolo. Sent un grido sommesso, poi un mugolio profondo. E si rese
conto che quello che sentiva era lui stesso, completamente smarrito in quello
squisito piacere che non aveva sperato di provare mai pi. Erano le tre del

pomeriggio quando il campanello suon. Clay corse fuori dalla cucina ansioso
che il rumore non svegliasse Frankie, che stava facendo un sonnellino. La
mattinata era stata faticosa per lei, ma anche preziosa per entrambi. Fare l'amore
con Frankie quel giorno, era stato come farlo di nuovo per la prima volta.
Quando vide dalla finestra la macchina di suo padre, Clay corrug le sopracciglia,
sperando che non fosse successo qualcosa al cantiere. Si ravvi i capelli con le
dita, poi apr la porta. Il vento era tagliente, l'aria gelida. Ehi, pap, vieni a
ripararti dal freddo disse, e si affrett a chiudere la porta non appena suo padre
fu entrato. Che tempaccio, oggi brontol Winston LeGrand, togliendosi il
cappotto. Clay cerc di indovinare il suo umore, mentre appendeva il cappotto
all'attaccapanni dell'ingresso. Come sempre, era difficile capire quello che passava
per la mente di un uomo chiuso, perfino burbero, come suo padre. Ti va una
tazza di caff? chiese Clay. L'ho appena fatto. Non mi dispiacerebbe rispose
Winston, stropicciandosi le mani gelate, mentre seguiva il figlio in cucina. Si
guard attorno con curiosit, mentre Clay tirava fuori una tazza. Dov' Frankie?
Sta facendo un sonnellino. Winston annu, prendendo la tazza di caff bollente
e tenendola con entrambe le mani, con il chiaro intento di scaldarsele. Sta bene?
chiese. Clay si appoggi al piano di lavoro. Migliora rispose quietamente.
Ricorda qualcosa? chiese Winston. Non abbastanza per essere di qualche
utilit ... per adesso. Winston annu di nuovo e bevve un sorso di caff. Tutto a
posto al cantiere? si inform Clay. S, certo. Ti sono grato per il tuo aiuto.
Winston annu ancora una volta e bevve un altro sorso. Passarono alcuni,
imbarazzanti momenti di silenzio, con il padre che si affaccendava a raffreddare
un po' il caff e il figlio che lo guardava soffiare sulla tazza. Allora, che cosa ne
pensi? chiese Winston alla fine. Clay sospir. Adesso intuiva dove voleva
arrivare suo padre. I suoi genitori lo avevano visto cos arrabbiato e sfiduciato, nei
giorni precedenti, che non c'era da stupirsi se volevano sapere qual era, adesso, il
suo stato d'animo. Credo di essermi comportato come un mascalzone borbott.
Per fortuna, sembra che Francesca abbia un debole per gli individui con le
orecchie lunghe e la coda da asino. Winston sorrise. Non stato facile per te
concesse. Clay annu. .
Forse vero, ma avrei potuto almeno stare a sentire quello che aveva da dire.
Be', devi ammettere che quei segni di aghi sulle braccia erano un indizio pesante.
Aggiungi il fatto che non ricordava niente degli ultimi due anni, e ottieni una
donna che ha un bel po' di spiegazioni da dare. Immagino di s concesse Clay.
Ma non mi fa sentire affatto meglio sapere che mentre io la sottoponevo a un
interrogatorio per farmi dire dov'era stata, lei soffriva di una grave commozione
cerebrale. Rabbrivid. C' da stupirsi che non l'abbia piantata l a morire. .

Ma non l'hai fatto, ed questo che conta afferm Winston. A proposito, tua
madre mi ha incaricato di dirti che sar qui verso le otto, domattina. Clay parve
sorpreso. Il pensiero di uscire di casa e lasciarsi dietro Frankie lo faceva stare
male. Non lo so. Stavo pensando che forse potrei passare un'altra giornata ...
Winston prese suo figlio per un braccio. Clay. Che c'? Non colpa tua.
Che cosa, non colpa mia? chiese lui. La scomparsa di Frankie. E solo

perch tornata non significa che tu debba rimanere qui con lei per il resto della
vostra vita. Se volete che il vostro matrimonio abbia una possibilit di
sopravvivere a questa vicenda, dovete entrambi tornare a una vita normale al pi
presto possibile. Razionalmente, Clay sapeva che suo padre aveva ragione, ma
dal punto di vista emotivo non riteneva di essere pronto. Ci penser borbott.
Giunto a quel punto Winston pos la tazza del caff sul piano di lavoro e consult
l'orologio. Be', pensaci seriamente, allora, perch hai solo diciassette ore prima
che tua madre suoni alla porta e ti butti fuori.. .
Clay sospir. Non dubitava delle parole di suo padre. Sapeva bene che quando
Betty LeGrand si metteva un'idea in testa, non c'era modo di fermarla. Ne
parler con Frankie quando si sveglier. Di che cosa parlerai con me? chiese
Frankie. Al. suono della sua voce, entrambi gli uomini si voltarono. Clay corrug
le sopracciglia, nel vederla. Aveva un aspetto cos fragile che si sarebbe detto che
un forte colpo di vento avrebbe potuto portarsela via. Non volevamo svegliarti
disse. Non mi avete svegliata ribatt Frankie, e sorrise incerta al suocero.
Winston somigliava moltissimo a Clay, non solo nell'aspetto, ma anche nel
carattere. Si chiese se l'aveva giudicata altrettanto duramente. .
Be'? borbott lui. Non hai intenzione di accogliermi con un bacio? .
Il sorriso di Frankie divenne luminoso, mentre Winston le apriva le braccia. .
La sua camicia odorava di sigaro, di nafta e di inverno, ma il suo abbraccio,
un'autentica stretta da orso, la compensava di tutto. .
Non ero sicura che lo volessi mormoro. Winston sollev un sopracciglio in
direzione di Clay, poi torn a guardare Frankie con gli occhi scintillanti di
malizia.
Perch mai non dovrei volere un bacio dalla mia unica figlia? Frankie aveva
voglia di piangere. Era un'affermazione rara, da parte di un uomo di poche parole,
e per questo le era tanto pi preziosa. Se cos, puoi averne due dichiar, e lo
baci su entrambe le guance. Winston arross, ma continu a sorridere. Bene,
bene. Ho recapitato il mio messaggio, e la mancia, probabilmente, stata pi di
quanto meritavo, ma l'accetto con piacere. Clay ridacchi. Non gli dispiaceva
vedere suo padre un po' in imbarazzo. Okay, voi due disse Frankie. L'affetto
mi fa piacere, ma sto ancora aspettando una risposta. Sono qui. Di che cosa
avevate intenzione di parlarmi? Prima che Clay potesse rispondere, Winston
ripet il suo messaggio. Betty ha detto che verr qui domani mattina per passare
la giornata con te, in modo che Clay possa tornare al lavoro. Frankie parve
perplessa . Mi far piacere passare una giornata con lei, naturalmente, ma non
ho bisogno di una babysitter, sapete. Clay si tese. Come faceva un uomo a dire a
sua moglie che aveva paura a lasciarla sola, per timore che sparisse? Sentite,
ragazzi ... continu Frankie, a parte un po' di mal di testa ogni tanto, sto
benissimo. Lo ha detto il medico. Guard Clay, corrucciata. Se avevi bisogno

di andare al lavoro, avresti dovuto dirlo prima. Sarei stata benissimo da sola.
Winston corrug le sopracciglia. Non intendevo suscitare tanti problemi
borbott. Ho trasmesso il messaggio di tua madre. Dipende solo da voi due farle
sapere se preferite cambiare programma. Adesso me ne vado a casa. Chiamami,

se hai bisogno di me.


Va bene, pap mormor Clay. E grazie per l'aiuto.
Non c' di che rispose Winston. Pochi momenti dopo sentirono la porta di casa
sbattere e il motore dell'auto che si allontanava. Frankie stava ancora aspettando
la risposta di Clay, ma lui sembrava molto occupato a sciacquare la tazza di
Winston. Finalmente, lei perse la pazienza. Clay, non ignorarmi. Lui si volt.
La sue espressione era neutra, il suo atteggiamento rigido e scostante. Frankie
sospir. Che cosa sta succedendo? Lui la fiss attraverso la cucina, con le
mani gocciolanti. Pass un lungo momento, mentre si sforzava di trovare una
risposta. Alla fine, scelse di dire la verit. Ho paura a lasciarti sola. Frankie
impallid, sussultando come se l'avesse schiaffeggiata. Perch? Lui deglut a
vuoto, avvertendo l'ansia nella sua voce. E se succedesse di nuovo? E prima di
arrabbiarti, cerca di essere onesta. Ha gi espresso anche tu lo stesso timore. Lei
continu a fissarlo. Bench la sua accusa fosse inespressa, un nodo gli strinse
ugualmente lo stomaco. Sapeva che cosa stava per dirgli, ma non aveva idea di
come impedirle di porre la domanda. Finalmente, Frankie rabbrivid, poi sbatt le
palpebre. Una lacrima solitaria le scivol lungo la guancia. Tu non parlavi di un
possibile rapimento, Clay. Parlavi di me ... della possibilit che ti abbandoni di
nuovo. Non stavo ... Voglio dire, non penso che tu ... Lei si copr il viso con le
mani, ma prima che Clay potesse raggiungerla alz gli occhi, e il fuoco che vi era
dentro lo ferm di colpo. Non lo ripeter un'altra volta afferm Frankie
quietamente. Non ho alcuna intenzione di difendermi contro un uomo che non ha
fiducia in me. Perci, chiama tua madre. Chiama i vicini. Per l'amor del cielo,
Clay, chiama pure la polizia, per quello che me ne importa. Non so che altro
potrei dire. Poi usc dalla cucina, e Clay fu certo che stavolta ci sarebbe voluto
assai pi che fare l'amore per ottenere il suo perdono. Il vapore riempiva il bagno
mentre l'acqua della doccia batteva sulla testa di Frankie. Si lav i capelli poi li
sciacqu, attenta a non strofinare troppo forte il punto ancora dolorante.
Finalmente, chiuse il rubinetto e usc dalla doccia. Automaticamente, si avvolse i
capelli in una specie di turbante, e cominci ad asciugarsi con un altro
asciugamano. Lo specchio era appannato, il locale caldo e pieno di vapore,
eppure lei aveva freddo. Senza Clay, si sentiva vuota, priva di peso. S, lui era
ancora in casa, ma non nel suo cuore. Avevano fatto l'amore, ma non avevano
fatto la pace. Clay poteva anche amarla, ma non si fidava di lei. Quello era un
fatto che doveva accettare. Una parte di lei quasi lo capiva: ma c'era un'altra parte
che sapeva che se la situazione fosse stata rovesciata lei si sarebbe messa in
ginocchio a ringraziare Dio per il ritorno di suo marito. .
Si asciug rapidamente e indoss l'accappatoio, avvolgendosi nella spessa
spugna rosa e stringendosi la cintura. Poi si volt verso lo specchio e lo ripul con
l'asciugamano dal vapore condensato, per vedersi mentre si pettinava. .

Nel compiere quel gesto, sent qualcosa graffiarle il collo. Tast l'interno del
colletto, cercando che cosa aveva provocato l'irritazione, ma non trovo nulla.
Allora si volt di fianco e guardo nello specchio, tirando da un lato il colletto e
cercando di vedere che cosa le pungeva la pelle. Tutt'a un tratto, il suo sguardo
pass dall'accappatoio al collo. L, poco sotto l'attaccatura del capelli, c'era

qualcosa di dorato. Corrugando le sopracciglia, Frankie strofin il punto,


chiedendosi se vi fosse rimasto un po' di shampoo, ma non le rimase nulla
attaccato alla dita. Guard di nuovo. Qualunque cosa fosse, era ancora l. Poteva
vedere la piccola macchia di colore. Incuriosita tir fuori uno specchio dal
cassetto e volt le spalle a quello sopra il lavabo. Mise a fuoco il punto ... e il suo
cuore manc un battito. Era il tatuaggio. Bench ora ricordasse che Clay ne aveva
parlato, in precedenza, fino a quel momento se n'era completamente dimenticata.
All'improvviso, la vista le si sfuoc, e con l'occhio della mente vide la stessa
immagine dorata sul petto nudo di un uomo. La paura le attanagli le viscere. Lo
specchio le sfuggi dalle dita e cadde sul pavimento, frantumandosi in mille pezzi.
E lei url.
Clay era in soggiorno quando senti il grido. Balz dalla poltrona e schizz lungo
il corridoio, poi in camera da letto. Spalanc la porta del bagno, pronto a battersi.
Ma la sola cosa che gli si fece incontro fu una nuvola di vapore. Vide prima
Frankie, poi lo specchio rotto. La sollev da terra con un gesto brusco prima che
potesse muoversi, la port in camera e si sedette sulla sponda del letto, con lei
sulle ginocchia, cercando con mani tremanti se avesse qualche taglio. Non ne
trov nessuno. Amore, che cos'e successo? .
Lei alzo gli occhi, con espressione. vacua. Clay? II cuore di lui manco un
battito. Oh, Dio. Dov'era Frankie? Poi, lei lo mise a fuoco, e Clay la vide tornare
alla realt. II mento le tremava mentre si portava la mano al collo e cominciava a
strofinarsi la pelle come se vi fosse appiccicato qualcosa di sporco. Questa cosa
sul collo. Portala via. Portala via. Sbalordito dal suo panico, Clay le afferro la
mano prima che potesse farsi male. Calma, piccola disse gentilmente. solo
un tatuaggio. Lei rabbrivid, poi gemette. Chi mi ha fatto questo? .
Clay la strinse fra le braccia. Non lo so, Francesca. Vorrei saperlo, te lo giuro,
ma non lo so. Lei comincio a singhiozzare. A quel punto Clay la strinse pi
forte, cullandola fra le braccia. Andr tutto a posto le disse gentilmente. Uno
di questi giorni avremo tutte le risposte, ma fino a quel momento, io ho te, e tu hai
me, okay? No, non ti ho protesto Frankie fra i singhiozzi. Non pi. Non pi.
Lui ha rovinato tutto. Clay si immobilizzo. Francesca si rendeva conto di che
cosa aveva appena detto? Respiro a fondo, lentamente, ansioso di non turbarla
ancora di pi. Ma non poteva lasciar correre un'affermazione del genere. Chi,
piccola? chiese a bassa voce. Chi ha rovinato tutto? Anche Frankie si
immobilizz all'improvviso, a met di un singhiozzo. Si raddrizz adagio,
guardando Clay. Quell'uomo mormoro. Quale uomo? insistette lui. Lei
chiuse gli occhi, facendo uno sforzo per ricordare il viso dell'uomo, ma per quanta
ci provasse non riusciva ad andare oltre al tatuaggio sul suo petto. Frankie ?
Lei scosse la testa, aprendo gli occhi. Non riesco a vedere la sua faccia.

Come sai che era un uomo? chiese Clay. Perche ho visto il suo petto nudo.
Lei rabbrivid. Cera un tatuaggio, proprio come quello che ho sul collo. Si
lascio sfuggire un gemito. Non lo voglio. Mandalo via. Clay strinse i denti.
Niente gli avrebbe fatto pi piacere, ma a meno di un intervento chirurgico con il
laser, non conosceva un modo per cancellare il tatuaggio. Lo faremo, piccola,

quando ti sarai rimessa del tutto, okay? Lei continuava a rabbrividire, e la sua
voce tremava.
Promesso ? Clay la strinse pi forte. Promesso. Finalmente, Frankie
comincio a rilassarsi. Pochi minuti dopo, chiuse gli occhi, e Clay cap che si stava
addormentando. Le tolse l'asciugamano umido dai capelli, la distese sul letto e la
copr. Per un momento, si preoccup per i riccioli arruffati e ancora umidi sul
guanciale, poi rinunci all'idea di asciugarglieli e and ad appendere in bagno
l'asciugamano. Frankie aveva bisogno di dormire. Perdipi, cominciava a temere
che sua moglie avesse sopportato ben altro che andare a letto con i capelli bagnati.
Era quasi mattina quando il sogno ebbe inizio, ma il tempo non aveva alcun
significato per Frankie. Non c'era altro che una paura paralizzante e la
consapevolezza che stava per morire. Il pavimento sotto i suoi piedi cominci a
ondeggiare. Fuori dalla finestra, alcuni alberi oscillavano e sprofondavano, mentre
altri crollavano al suolo. Mentre guardava, il terreno sotto la finestra si divise,
come le crepe che si formavano in una torta al cioccolato calda. La terra stava
andando in pezzi. Frankie si aggrappo alle sbarre della finestra, urlando per
chiedere aiuto, ma non c'era nessuno in vista. Nessuno a cui importasse qualcosa
di lei. Tutti, in quel luogo, lavoravano per lui. Dietro di lei, una statua di onice
cadde improvvisamente dal piedistallo, piombando sul pavimento e
frantumandosi in mille pezzi con un rumore simile a una fucilata. Frankie si volto
di scatto, fissando la testa di falco che si era separata dalla forma umana del
corpo. Rabbrivid. Horus, l'antico dio egizio della luce e del cielo, era in pezzi sul
pavimento. Un altro rombo agghiacciante di terra contro terra la spinse a
precipitarsi alla porta. Quel posto era stato la sua prigione, ma non sarebbe stato la
sua tomba. Freneticamente, cominci a battere i pugni sul battente, gridando con
quanta voce aveva. Aiuto! Qualcuno mi aiuti! Fatemi uscire! Fatemi uscire!
All'improvviso la porta si apr. Per una frazione di secondo, Frankie credette che
si trattasse di Horus in persona, con tanto di occhi di falco. E poi Pharaoh le
afferr il polso, trascinandola fuori dalla sua gabbia dorata, nella magnificenza
che si stava sgretolando attorno a loro. Corri, Francesca! grido. Corri, se vuoi
vivere! ripete, tirandosela dietro. Lei corse, ma non assieme a lui. Nella sua
mente, stava correndo da Clay. Frankie si alz a sedere di scatto, con il nome di
Clay sulle labbra. Il sudore le colava lungo il viso, e il cuore le martellava nel
petto come se avesse davvero corso. Clay dormiva accanto a lei, con un braccio
teso nella sua direzione. Ancora scossa dal sogno, lei si ravvi i capelli dal viso e
scese dal letto. Quasi istantaneamente, Clay avvert il suo movimento.
Frankie? Vado solo in bagno sussurr lei, allontanandosi in punta di piedi.
Una volta in bagno, chiuse la porta e accese le luci, guardandosi allo specchio
sopra il lavello. La donna che vedeva era una sconosciuta. Non sapeva come, non

sapeva perch, ma sapeva che negli ultimi due anni aveva vissuto con un altro
uomo. Non volontariamente, ma aveva pur sempre vissuto con lui. Come hai
potuto farlo? mormor a se stessa. Non appena ebbe pronunciato la domanda, la
risposta le balz alla mente. Non aveva vissuto, aveva subito. E l'aveva fatto per
Clay, nella speranza che in qualche modo, con qualche mezzo, sarebbe riuscita a

tornare da lui. Be', ce l'aveva fatta. Era a casa ... la sua casa. Ma l'interrogativo
rimaneva. Era al sicuro? O i suoi timori si sarebbero rivelati fondati? L'impulso a
fuggire era forte. Potevano traslocare. Potevano nascondersi. Potevano ... Si
interruppe, disgustata con se stessa per essersi lasciata prendere dal panico. Non
era cos che intendeva vivere la sua vita. Fino a quando non aveva conosciuto
Clay, aveva vissuto nell'incertezza. Ora voleva che il suo mondo tornasse com'era
prima della sua sparizione. Si rifiutava di vivere nascondendosi. Mentre fissava
lo specchio, lottando contro il tumulto nella sua mente, un'idea cominci a
formarsi. Se l'uomo fosse tornato, lei non sarebbe stata di nuovo la sua vittima
indifesa. II cacciatore sarebbe diventato la preda, e lei lo avrebbe aspettato al
varco. Betty LeGrand sorrise alla nuora al di sopra dell'insalata. Stavano
pranzando in uno dei ristoranti favoriti di Betty, in centro. buono il tuo
pollo? chiese, indicando con la forchetta l'insalata di pollo alla griglia e pasta di
Frankie. Mmh ... rispose lei, limitandosi ad annuire, poich stava masticando.
Betty prese con la forchetta un altro boccone di insalata e lo mangi studiando
pensierosa il viso di Frankie. Era pi magra, ma questa era prevedibile. Betty
aspettava ansiosamente il giorno in cui le sarebbe tornata la memoria. Erano i
demoni che non si potevano vedere quelli che tormentavano di pi. Anche
Frankie era pensierosa, ricordando la mattinata trascorsa insieme. Fedele alla sua
parola, Betty era arrivata prima delle otto. Mezz'ora dopo, Clay era uscito, e a
parte le volte in cui era andata in bagno, Frankie non era mai rimasta sola. Ma
dopo il sogno rivelatore della notte precedente, non se ne curava pi. Aveva ben
altro di cui preoccuparsi che sentirsi soffocata dall'affetto. Betty, ti sono grata
per avermi mostrato i ritagli di giornale. Betty pos la forchetta. Non ero
sicura che fosse il caso di portarteli, ma poi ho pensato che, se fossi stata al tuo
posto, avrei voluto vederli. Frankie annu. Avevi ragione. Leggere i resoconti
della mia sparizione, e constatare quale inferno ha passato Clay, mi ha fatto
vedere il suo attuale comportamento in una luce del tutto diversa. Non stavo
cercando di prendere le difese di Clay afferm Betty, molto seria. Volevo solo
che sapessi che cosa avevamo passato, tutti noi. Frankie sospir. Se solo
sapessimo anche che cosa ho passato io, staremmo tutti molto meglio. Prima
che Betty potesse rispondere, il telefono cellulare nella sua borsa cominci a
trillare. Lei alz gli occhi al cielo. Questo Winston, o Clay. Gli occhi di
Frankie scintillarono. Scommetto un hot-fudge sundae che Clay. Betty sorrise,
ben sapendo che probabilmente avrebbe perso la scommessa. Ma non aveva
importanza. Offriva lei il pranzo in ogni caso. Ci sto disse. Poi rispose al
telefono. Pronto ... Oh, ciao. Aspetta un momento, vuoi? Fece un cenno a un
cameriere di passaggio. Due hot-fudge sundae, per favore. Sul mio conto. Si,

signora si affrett a rispondere il cameriere, poi si insinu fra i tavoli affollati per
trasmettere l'ordinazione. Betty ammicc a Frankie e torn alla sua telefonata.
Scusa, figliolo, stavo solo pagando una scommessa. E ora, che cosa mi stavi
dicendo? Si, sta benone. Ecco, chiediglielo tu stesso. Io vado ai servizi. Betty
porse il telefono a Frankie e ammicc di nuovo, alzandosi dal tavolo. Clay?
Lui sospir . Solo sentire la sua voce gli dava sollievo. Ciao, piccola. Ve la state

spassando? Oh, sicuro rispose lei. Abbiamo pranzato, e faremo ancora un


po' di shopping prima di tonare a casa.
Non stancarti troppo, per, okay?
Sta' tranquillo. Ci fu un momento di silenzio, poi Frankie sent Clay sospirare
di nuovo. Ti amo, Francesca. Il cuore di lei diede un balzo. Anch'io ti amo
rispose a bassa voce. Ci vediamo stasera. Frankie si sent stringere il cuore per
l'incertezza che traspar dalla voce di Clay. Solo, stavolta sapeva che non era di lei
che non si fidava, ma del destino. Mi troverai ad aspettarti. Frankie interruppe
la comunicazione e pos il telefono. Quando alz gli occhi, erano luccicanti di
lacrime, ma si affrett a sbattere le palpebre. Non era il momento di
autocommiserarsi. Poco dopo , Betty torn, e si era appena seduta quando il
cameriere comparve coi loro due dessert. Sbrighiamoci disse Frankie.
Quando avremo finito, c'e un posto in cui devi portarmi. Sicuro rispose Betty,
assaggiando il gelato. Mmh, buono. Buonissimo convenne Frankie.
Grazie. Betty affond il cucchiaino nel gelato ricoperto di cioccolato bollente e
caramello. Il piacere mio, credimi. Frankie ridacchi. A proposito, dove
vuoi andare? Lei si strinse nelle spalle. In qualunque posto dove vendano delle
armi. Betty si blocc, fissando Frankie, senza badare al gelato che gocciolava
dal cucchiaino sul tavolo. Prego? Credo di aver capito male. Mi e sembrato che
dicessi armi. L'espressione di Frankie si indur. Hai sentito benissimo. Ho
intenzione di comprare una pistola e poi di imparare a usarla. Betty rabbrivid.
Quella non era la ragazza dal cuore tenero che suo figlio aveva sposato. Ma,
Francesca ... una pistola? Frankie sostenne il suo sguardo. Sono stata una
vittima una volta. Non accadr pi. Intendi dirlo a Clay? chiese Betty. Tu
che ne pensi? ribatt Frankie. Betty sospir. Penso di no. Frankie si irrigid.
E tu, glielo dirai? Betty esit, poi, venendo meno al suo consueto buonsenso,
affond di nuovo il cucchiaino nel gelato. Quando alz gli occhi, Frankie la stava
ancora fissando attraverso il tavolo. Che c'e? chiese lei, con la bocca piena di
gelato. Be', glielo dirai? insistette Frankie. Betty non batt ciglio. Dirgli che
cosa? Frankie sospir, senza rendersi conto di quanta era stata tesa mentre
aspettava la sua risposta. Grazie disse quietamente. Betty strinse le labbra.
Vedi di non farmene pentire. Ehi, Dawson. II detective Avery Dawson alz
gli occhi. Paul Ramsey, il suo compagno, gli stava facendo dei cenni dall'altra
parte della stanza. Un'interurbana per te sulla due lo inform. Dawson sollev
il ricevitore. Dipartimento di polizia di Denver, parla Dawson. Detective
Dawson, sono il capitano Paul Fornier, del dipartimento di polizia di Los
Angeles. Dawson si raddrizz sulla sedia. Capitano, che cosa posso fare per
lei? Ci fu una breve pausa. Dawson senti un fruscio di carte. Pronto? E ancora
l? chiese. Fornier si schiar la gola. Scusi disse, brusco, cercavo di ritrovare
i miei appunti. S, eccoli qui. Come lei sa, c'e state un vero inferno, qui, con il

terremoto e tutto quanto. Si, ci siamo tenuti al corrente tramite i notiziari


nazionali rispose Dawson. Ve la siete vista brutta? II dipartimento non ha
subito tanti danni quanti la mia casa, ma, insomma, siamo ancora tutti in piedi
disse Fornier. Comunque, non per questo che ho chiamato. Ieri arrivato sul
mio tavolo un avviso per una persona scomparsa che corrisponde alla descrizione

di una donna non identificata che abbiamo all'obitorio. Dawson corrug le


sopracciglia. E come c'entriamo noi? II suo nome e il suo dipartimento sono
elencati come punti di contatto. La sto chiamando per controllare la situazione del
caso, per poter procedere per eliminazione. Oh, giusto mormor Dawson,
prendendo carta e penna. Che nome? Francesca LeGrand. Dawson gett via
la penna e allontan la sedia dalla scrivania. Be', posso rispondere alla sua
domanda molto in fretta. Butti via l'avviso. Francesca LeGrand non pi una
persona scomparsa. Ah, si? Che cosa successo? stato ritrovato il corpo?
chiese Fornier. Niente affatto. Come il proverbiale figliol prodigo, tornata a
casa da sola. Viva? Viva e vegeta conferm Dawson. Be', nel nostro
lavoro non succede tutti i giorni, no? comment Fornier. Okay, allora, questa
cancellata. Me ne mancano solo un paio di centinaia. Gi, capisco quello che
intende dire, signore sospir Dawson. C'e qualcos'altro che posso fare per lei?
No. No, credo che questa sia tutto. Bene, allora. Buona fortuna a tutti voi
conc1use Dawson. Fornier ridacchi. Ne avremo bisogno. Dawson era sul
punto di riattaccare quando si accorse che Fornier stava ancora parlando. Mi
scusi mormor. Che cosa ha detto? Giusto per curiosit, quando si rifatta
viva la signora LeGrand? Solo pochi giorni fa rispose Dawson. Bene.
Grazie ancora disse Fornier. Dawson riattacc, poi si appoggi allo schienale,
guardando le cartelle sparpagliate sulla scrivania. La conversazione non era stata
affatto diversa da tante altre che aveva avuto in passato, eppure c'era qualcosa che
lo disturbava. Se la ripet mentalmente, confrontando le domande di Fornier con
le proprie risposte, ma fu l'ultima parte che lo colp in modo particolare. Perche
Fornier riteneva importante sapere quando Francesca LeGrand era stata tolta
dall'elenco delle persone scomparse? Se era a Denver, di sicuro non poteva essere
a Los Angeles, soprattutto all'obitorio. Con una strana sensazione di allarme,
riprese il telefono. Centralino, ho bisogno del numero del dipartimento di
polizia di Los Angeles. Si, il numero principale andr benissimo. Pochi istanti
dopo stava contando gli squilli. Dipartimento di polizia di Los Angeles. Con chi
desidera parlare?
Vorrei il capitan Paul Fornier, per favore disse Dawson.
Mi dispiace, signore, ma non c'e nessun ufficiale con quel nome, in questo
dipartimento. Dawson prov un improvviso capo giro, come se fosse balzato in
piedi troppo in fretta. Ne sicuro? chiese. Si, signore disse il centralinista.
Ho davanti l'elenco telefonico interno, mentre le parlo, e non c'e nessuno con
quel nome. Dawson tremava, mentre depone va il ricevitore. Anche se,
tecnicamente, il caso LeGrand era ancora aperto, lui e Ramsey erano arrivati alla
personale conclusione che la storia di Francesca di essere stata portata via da casa
con la forza era una colossale fandonia, specialmente visto che era tornata con i
propri mezzi. Ma quella telefonata gettava un'altra luce sulla storia. Se Francesca

LeGrand diceva la verit, lui aveva appena fornito un'informazione molto


importante a un uomo che aveva mentito sulla propria identit. Quel pensiero lo
rendeva nervoso. Si alz dalla scrivania e attravers la stanza diretto all'ufficio del
suo capitano. Se le cose si mettevano male, non voleva essere il solo a sapere.

Che cosa mi dice di quella? chiese Frankie. Il commesso inarc


un
sopracciglio. Quella donna poteva anche non sapere niente di armi, come
sosteneva, ma aveva buon occhio. Prese la piccola pistola dalla custodia e la pos
sul banco davanti a lei. Ottima scelta comment. Questa una pistola piccola
e leggera, il che la rende facile da portare, e si adatta benissimo alla sua mano. E
spara undici colpi, il che pi che sufficiente per una normale protezione. Ecco,
la prenda la sollecit. Provi come la sente in mano. Frankie prese l'arma,
stringendola in pugno e accarezzando il grilletto col dito. Questa ha le stesse
caratteristiche delle altre pistole che mi ha mostrato, giusto? Che cosa intende
dire? chiese il commesso. Intendo, a proposito della possibilit che parta
accidental-mente un colpo, per esempio se dovesse cadere. Oh, s,
naturalmente rispose l'uomo. Quest'arma dotata di tre meccanismi interni di
sicurezza, tutti basati sul grilletto. Non c'e alcun pericolo che spari, se non si
preme il grilletto. Frankie annu, guard lungo la canna e la punt verso il
bersaglio di carta sulla parete di fronte. Ha mai sparato prima? chiese il
commesso. No. Le raccomando caldamente di prendere qualche lezione
disse lui, e sorrise per attenuare quella che poteva essere interpretata come una
critica. Ho intenzione di iscrivermi al Foothill Shooting Center a Lakewood. Lo
conosce? Ottimo poligono. Sono sicuro che l ricever tutta l'istruzione di cui
ha bisogno. Frankie annu di nuovo. C'era ben poco altro da dire, e per la verit
era ancora un po' a disagio all'idea che stava prendendo seriamente in
considerazione l'acquisto di una pistola. La guard ... guard il modo in cui le sue
dita si incurvavano attorno al calcio, sent come si intiepidiva con il calore del suo
corpo. Pi la teneva in mano, pi cominciava a sentirla come un'estensione di se
stessa. Sarebbe dovuta essere una sensazione strana, perfino spiacevole, ma non lo
era. Invece, riequilibrava le sue paure, facendola sentire alla pari con i suoi
rapitori senza volto. Poi rabbrivid. Anche armata, non aveva alcuna garanzia che
sarebbe stata al sicuro. C'erano troppe domande senza risposta. Non poteva

permettersi di rilassarsi fino a quando non avesse saputo di pi sui due anni che
mancavano alla sua vita. II semplice fatto di possedere un'arma non l'avrebbe
salvata da futuri pericoli, ma le dava quel senso sicurezza di cui aveva molto
bisogno. Sent su di s lo sguardo del commesso, e per qualche ragione ebbe
difficolt ad alzare gli occhi. Non se l'era aspettato, ma c'era un certo senso di
colpa associato all'acquisto di un'arma. Era come se avesse ammesso di fronte al
mondo che la sua vita era sconvolta, e che era disposta a ricorrere alla violenza
per rimetterla a posto. E perdipi, quello era un passo importante che non aveva
discusso con Clay. Poi, si ramment che non era Clay a essere in pericolo.
Lanci un'occhiata fuori dalla vetrina, verso la macchina dove Betty la stava
pazientemente aspettando, e respir a fondo.
Quanto costa? chiese.
Seicentoventisette dollari, piu le tasse rispose il commesso. Poi aggiunse: C'e
un periodo di attesa di un giorno prima che possa ritirarla. Lei annu.
Torner domani, Bene, allora disse lui. Avr bisogno che compili alcuni
moduli. Francesca riemp i moduli che il commesso le sottopose, e poco dopo
usc dal negozio. Sorrise nervosamente alla suocera, mentre prendeva posto sul
sedile.
Fatto? chiese Betty. S. Spero che tu sappia quello che stai facendo. II
sorriso di Frankie svan. Quello che so che non in tendo mai pi essere una
vittima. Gli occhi di Betty si colmarono di comprensione. Prese la mana di
Frankie e la strinse affettuosamente. Mi dispiace tanto che tutto questa sia
successo a te mormor. Ma voglio che tu stia attenta. Si sentono tutti i giorni
casi di persone che muoiono per un colpo partito accidentalmente da un'arma.
Le labbra di Frankie si strinsero in una linea sottile, dura. Se mai premer il
grilletto di una pistola, non sar accidentalmente. Betty impallid. Quello era un
aspetto di Francesca che non aveva mai visto. Ne saresti capace? Di uccidere
qualcuno, intendo. Se sentissi che la mia vita o quella di Clay sono minacciate,
s. Ne sei cos sicura? Ne sono cos sicura conferm Frankie, poi distolse
lo sguardo. Si diressero verso casa in silenzio. Solo quando Betty imbocco il loro
vialetto, Frankie parlo di nuovo. Clay gi a casa osserv. Poi si ricord di
aggiungere: Grazie per il pranzo e per avermi fatto da autista. Betty posteggi
e l'abbracci. Oh, cara, stato un piacere. Quando sei scomparsa, stato come
se avessi perso una figlia. Non credevo che avrei mai pi passato una giornata con
te. Se vuoi la mia compagnia, non devi fare altro che chiedere. Lo far, e
presto promise Frankie. Scese dalla macchina e corse verso la sua casa. II vento
era tagliente. Sapeva di neve. Raggiunse la porta e cerc di girare la maniglia con
le dita irrigidite dal freddo, ma prima che potesse riuscirci, Clay era gi sulla
soglia. L'accolse con un sorriso e l'attir nel tepore della casa, chiudendo la porta
alle sue spalle. Vieni qui da me ... mormoro, aprendole le braccia. Frankie si

abbandon contro di lui, nascondendogli il viso nella felpa rossa e assaporando la


forza del suo abbraccio. Clay le strofin il mento sui capelli. La sensazione che
provava stringendola fra le braccia era meravigliosa, e ringrazi Dio di poterla
provare ancora una volta. Tu e la mamma avete avuto una giornata piuttosto
lunga. Sei stanca? Lei sospir. Un po', ma mi ha fatto piacere stare con lei. Le
voglio molto bene, sai. Clay sorrise. S, lo so. Anche lei te ne vuole. Si
stacc da lei quel tanto che bastava per guardarla in faccia. Che ne diresti di un
bagno caldo prima di cena? Frankie annu, poi corrug la fronte, ricordando
qualcosa. Oh, Clay, non ho neppure pensato alla cena o a fare la spesa.
Abbiamo qualcosa da cucinare? gi tutto pronto, perci non preoccuparti la
rassicur lui. Lei parve mortificata. Non faccio molto per rispettare la mia parte
del patto, vero? Clay sollevo un sopracciglio. Quale patto? Sai, quello
secondo cui tu lavori e io mi occupo della casa. Anche tu lavoravi, sia pure
solo part-time ribatt Clay. Inoltre, chi ha mai parlato di un patto? Quello che
succede a te, succede a me, e viceversa. Per quanta mi riguarda, tu dovresti
essere ancora a letto, e di sicuro non riprenderai a occuparti della casa fino a
quando non ti sarai rimessa del tutto. Lei rimedio un sorriso. Okay. E ora,
ti va quel bagno? chiese Clay. Mi hai convinta disse Frankie. Non ci metter
molto. Prenditi tutto il tempo che vuoi, tesoro. Le patate sono ancora nel forno,
a ogni modo. Lei si allontan frettolosamente, sentendosi in colpa. Clay la
copriva di gentilezze, e lei faceva le cose alle sue spalle, in segreto. Ma si
ramment che non lo faceva solo per se stessa. Lo faceva per entrambi.

II sudore bagnava la fronte di Pharaoh, mentre rotolava su se stesso nel letto.


Allunga la mana verso la zampa di coniglio, strofinandola fra le dita, e cercando
nello stesso tempo di bloccare la sofferenza. Frustrato dalla lentezza della
convalescenza e dalla sonnolenza indotta dai farmaci, aveva smesso di prenderli
da un paio di giorni. Ora, se la sua mente era di nuovo lucida, il suo corpo si
ribellava. Strinse i denti e si sforza di concentrarsi sulla coppia di piccola statue
egizie poste l'una accanto all'altra in un'alcova, sulla parete di fronte al letto.
Iside, moglie di Osiride, era venerata nell'antico Egitto come la madre di tutte le
cose, la signora degli elementi, il principio del tempo. Osiride, accanto a lei, era il
re del mondo sotterraneo, il principe dei morti. Pharaoh strinse forte i denti
quando un altro spasimo di sofferenza gli attanaglio il corpo. Chiuse gli occhi,
ordinando alla sua mente di ignorare il dolore e di ricordare il mondo da cui
proveniva. II ricco, indolente mondo degli antichi re... le sabbie roventi del
deserto e il calore che non cessava mai, le fresche acque del Nilo e l'ombra delle
palme da dattero. Era molto pi facile convincersi di tutto questa che non
accettare il fatto che era stato abbandonato alla nascita ed era cresciuto in un
orfanotrofio del Nuovo Messico, senza avere la pi pallida idea delIa propria
origine. Nella follia della sua mente, Pharaoh Carn aveva risolto il mistero della
sua nascita spiegandola come la reincarnazione da un mondo che non aveva mai
visto. E tutto a causa del suo nome. Non appena, a scuola, aveva sentito parlare
dell'antico Egitto e si era reso conto che il suo insolito nome, Pharaoh, significava
Faraone, aveva creduto di aver trovato la chiave del suo passato. Pharaoh tocco
l'ankh tatuato in mezzo al suo petto e fiss intensamente le statue, cercando nei
loro freddi visi di marmo la somiglianza con i propri lineamenti. Il suo pensiero
and dal passato al presente quando gli balen nella mente l'immagine di
Francesca. Un muscolo gli guizz sulla mascella, mentre faceva uno sforzo per
non raffigurarsi il suo corpo senza nome disteso in qualche obitorio della
California. Mentre il cuore gli diceva che era ancora viva, la logica lo induceva a
credere il contrario. Se era sopravvissuta al terremoto, ormai avrebbero dovuto
ritrovarla. E lui aveva mandato Stykowski a Denver diversi giorni prima, e non
aveva ancora ricevuto da lui alcuna notizia. Strinse i denti, al colmo della
frustrazione. Perlomeno, quel dannato bastardo avrebbe potuto telefonare. Ci fu
un leggero colpetto alla porta. Avanti. Duke Needham apr la porta, ma si
ferm sulla soglia. Capo, mi spiace disturbarti, ma abbiamo dei problemi al
molo di Houston. La mente di Pharaoh pass rapidamente dalla sua vita privata
agli affari. Che problemi? scatt. La DEA. Hanno confiscata la Little Egypt e
tutto il suo carico. II viso di Pharaoh si color per la rabbia. II suo yacht
personale non era mai stato toccato. Qualcuno, alIa DEA, non si guadagnava il
denaro che lui gli sborsava. Aiutami ad alzarmi borbott. Devo fare qualche

telefonata. Duke si affrett ad avvicinarsi al letto per aiutare il suo capo. Di


che cosa hai bisogno? chiese, non appena Pharaoh fu in piedi. Di andare nel
mio studio ringhi lui. Trova quella maledetta infermiera e vedi che cosa ne ha
fatto della sedia a rotelle. S, capo disse Duke, e corse fuori. Pochi minuti
dopo, Pharaoh concludeva la sua telefonata, non senza avere prima ordinato di far

sparire Dabney Carruthers dalla faccia della terra. Quel piccolo bastardo
borbotto. Gli insegno io a intascare il mio danaro per poi farmi fesso. Mi piaceva
quello yacht. Clay si sveglio bruscamente da un sonno senza sogni. Rotol su
se stesso net letto, lanciando un'occhiata sonnacchiosa alla sveglia. Le sei meno
un quarto. Premette il pulsante della suoneria prima che scattasse e svegliasse
Frankie, poi rotol di nuovo al suo posto, raggomitolandosi sotto le coperte
ancora per qualche minuto. Frankie, ancora addormentata, era voltata verso di lui,
e Clay poteva intravedere i suoi lineamenti, quei lineamenti delicati, da bambola
di porcellana, incorniciati dalla massa arruffata dei riccioli neri. Allung una mana
verso di lei. Non voleva altro che un lieve contatto pelle contro pelle, ma quando
la tocc lei si mosse verso di lui, strofinandogli la guancia sul petto e
nascondendo il naso fra le coperte. II cuore di Clay diede un baIzo. Per un uomo
grande e grosso e autosufficiente come lui, era inquietante essere cos innamorato
... sapere che una persona cos minuta aveva un potere tanto forte sulla sua vita e
la sua felicit. L'avvolse fra le braccia, godendo della sensazione del corpo di lei
contro il proprio, sapendo che quella donna, quella bellissima, fragile donna, era
sua moglie.
Ma la paura pi grande non gli veniva dalla constatazione della propria debolezza,
bens dal sapere che non l'aveva protetta.
Aveva promesso di amarla e onorarla e tenerla con s per tutti i giorni della loro
vita, e c'era riuscito appena per dodici, brevi mesi. Questo non deponeva certo a
favore della sua capacit di mantenere le promesse. Guardo Frankie muoversi
leggermente fra le sue braccia, sentendo il battito del suo cuore e il suo respiro
lieve sulla pelle. Dentro di lui, si accese un fuoco rabbioso. Avrebbe onorato i suoi
giuramenti. Si sarebbe preso cura della donna che era sua. Frankie era in piedi
davanti alla finestra e salutava con la mano Clay, che usciva in retromarcia dal
vialetto. La seconda macchina di Winston e Betty LeGrand ora era posteggiata
sulla strada, davanti alla loro casa, e sul tavolo dell'ingresso, vicino alla porta,
c'era un telefono cellulare nuovo di zecca. Frankie lascio ricadere la tenda e si
volt, assaporando il silenzio. Era la prima volta che si trovava sola, dopo il suo
ritorno, e non sapeva se essere eccitata o spaventata. In fonda alla sua mente, la
minaccia costante dell'ignoto continuava a incombere. Clay, comunque, aveva
fatto tutto il possibile per assicurarsi che non si sentisse mai pi abbandonata. E
mentre la macchina le dava un senso di libert, il telefono era una specie di
polizza d'assicurazione per Clay. Ora poteva contattarla in qualunque momento,
in qualunque posto, e assicurarsi che era sana e salva. Frankie si guard attorno
nel soggiorno, in silenzio, dibattendo fra se se proseguire nel suo piano. La pistola
che aveva ordinate era pronta per essere ritirata. Ma lei era pronta a fare quel
passo? Non stava solo mentendo a Clay, mentiva anche a se stessa. S, voleva

protezione, ma c'era anche una parte di lei che voleva vendetta. Qualcuno le aveva
rubato due anni della sua vita ... Buon Dio, perche non riusciva a ricordare? Con
un sospiro, si incammin verso la cucina, dicendosi che, per il momento, avrebbe
lavato i piatti e messo in lavatrice il bucato. C'era ancora tempo per pensare alla
pistola. Poteva sempre cambiare idea. Caric la lavastoviglie, poi pul il tavolo e i

piani di lavoro. Mentre appendeva lo strofinaccio ad asciugare, lo sguardo le


cadde sul cassetto dove Clay aveva riposto il denaro che aveva trovato nelle sue
tasche. Nonostante il nervosismo dell'ultimo momento, apr il cassetto e tir fuori
le banconote, fissandole come se da un momento all'altro potessero trasmetterle la
spiegazione della loro presenza.
Ma non accadde nulla. .
I Nessun lampo di memoria. Nessuna rivelazione. Corrugando la fronte, Frankie
rimise il denaro nel cassetto. C'era il bucato da fare. Ecco su che cosa avrebbe
dovuto concentrarsi, invece di complicare ancora di pi la loro vita tramando
inganni. Mentre separava gli indumenti da lavare, il suo sguardo si poso sulla
maglietta della Harley-Davidson di Clay. Era vecchia e sbiadita, poco pi di uno
straccio, ma era la sua camicia da notte preferita. Sorrise e se la strinse al petto,
pensando all'uomo speciale che era suo marito. Quando lavorava alla biblioteca,
era stata quasi gelosa per il modo in cui le sue colleghe si comportavano quando
Clay passava a prenderla. Di solito, indossava gli abiti da lavoro, e i morbidi jeans
scoloriti e le camicie di tela si modellavano sul suo corpo alto e muscoloso come
la foglia di fico di Adamo ... coprendo l'essenziale, ma lasciando ben poco
all'immaginazione. Si era rotto il naso giocando a football, al liceo, e gli era
rimasta una leggera curva alla radice. Le sopracciglia erano folte e scure, e
avevano una certa tendenza a inarcarsi, quando era perplesso. II mento era forte,
ostinato, e gli occhi erano di un azzurro cupo. Eppure la sua aria da bel tenebroso
era ingannevole. Clay era terribilmente sexy, ma era l'uomo pi fedele e onesto
del mondo. Frankie sospir, poi lasci cadere la maglietta nella pila dei capi
colorati e complet il lavoro. Pochi minuti dopo, la lavatrice stava girando e la
lavastoviglie cominciava il ciclo di risciacquo. Frankie si ferm in mezzo alla
cucina, cercando qualche altro lavoro da fare. Ancora una volta, il suo sguardo fu
attirato dal cassetto. Si morse il labbro e si volt dall'altra parte. Fa' qualcosa
borbott. And in soggiorno e accese il televisore. Dopo un talk show e diverse
interruzioni pubblicitarie, non era pi calma di quando si era seduta. Guard
l'orologio a muro sopra la mensola del caminetto. Erano quasi le dieci.
Mancavano due ore al pranzo. E perlomeno sei ore prima che Clay tornasse a casa
per la cena. Quando il programma fin, and in onda un breve notiziario.
L'annuncio della possibilit di nevicate in nottata fu seguito da un aggiornamento
sull'opera di soccorso che proseguiva senza soste, dopo il disastroso terremoto
nella California meridionale.
Mentre l'annunciatore parlava e le immagini scorrevano sullo schermo, Frankie
cominci a rabbrividire. II sangue le deflu dal viso mentre fissava gli edifici
crollati e la disperazione sulla faccia della gente. Corri, Francesca, corri!
Sussult e si volt, certa che ci fosse qualcuno alle sue spalle. Ma, naturalmente,

non c'era nessuno. Balz su dal divano e corse alla porta, accertandosi che fosse
ben chiusa a chiave, poi fece il giro della casa, ripetendo l'esame su tutte le altre
porte e finestre, fino a quando non fu assolutamente certa di essere sola. Alla
fine, mentre, in piedi in mezzo al corridoio, ascoltava il silenzio e aspettava di
vedere se la voce si ripeteva, qualcosa cominci ad affiorarle alla memoria. Stava

correndo .. correndo. C'era una lunga rampa di scale. Le finestre esplodevano


come cannonate. Lei corrug la fronte, cercando di vedere oltre la porta
socchiusa. C'era del verde, tantissimo verde. E molti, molti alberi. Rabbrivid e
chiuse gli occhi, mentre l'immagine si consolidava nella sua mente. Poi, qualcuno
l'afferr. Prov un dolore acuto al collo, quando fu sbattuta contro la vicina
parete.
Sent la propria voce urlare: Voglio andare a casa!. Vide gli occhi scuri di lui,
brucianti di collera, mentre la teneva stretta.
Ma sei a casa, Francesca. Appartieni a me, ora. Sent che stava lottando,
dibattendosi senza risultato contro la stretta dell'uomo che la teneva per la gola.
Soffocava. Non poteva respirare.
Lasciami andare supplic. Non voglio morire. E poi, gli diede una spinta e
lui cadde. Ruzzol gi per la scala che oscillava e sobbalzava, atterrando a faccia
in gi sul pavimento dell'atrio. II sangue sgorg da sotto la sua testa, allargandosi
sul marmo vento di scuro e mescolandosi con i calcinacci e i vetri infranti. II
pavimento oscill ancora. Lei perse l'equilibrio e cadde in avanti, sbucciandosi le
ginocchia e le mani, mentre scivolava gi per i primi tre scalini prima di potersi
fermare. L'aria era piena di polvere, adesso. Qualcosa esplose oltre i muri della
casa, e fu allora che le luci si spensero. Ignorando il dolore, lei sfrecci gi per la
scala, giusto un attimo prima che crollasse, e and a inciampare nel corpo disteso
dell'uomo. E poi, tutto cominci a sfuocarsi. No mormor Frankie, cercando
disperatamente di riafferrare i ricordi. Chiuse gli occhi, sforzandosi di
concentrarsi sui lineamenti dell'uomo. Aveva bisogno di potergli attribuire
un'identit, prima di andare alla polizia. Ma l'immagine rifiut di tornare. Tutto
quello che riusciva a vedere era l'asola sul risvolto della sua giacca, mentre lo
faceva rotolare sulla schiena e gli sfilava di tasca il portafoglio. Poi sussulto e
apr gli occhi. II denaro! Ecco doveva aveva preso il denaro! Corse in cucina,
dicendosi che se lo avesse toccato, forse sarebbe riuscita a ricordare. Ma quando
prese le banconote dal cassetto, tutto quello che prov fu un vago senso di nausea.
Forse non aveva pi bisogno della pistola. Nella scena che aveva rivisto, l'uomo
sembrava morto. Ma un interrogativo continuava a tormentarla.
All'ultimo momento, in cima alla scala, lui aveva cercato di ucciderla o di
salvarla? Chiuse gli occhi. Dio, Ti prego, aiutami a ricordare sussurr. Ma non
accadde nulla. Si strinse al petto il denaro con entrambe le mani, come se fosse
una specie di scudo. I suoi pensieri continuavano a saltare da uno scenario
all'altro, ma quello che riusciva a ricavarne era poco pi di una supposizione.
Quello che ricordava bastava solo ad accrescere la sua paura. Ma mentre se ne
stava la in piedi la paura cominci a trasformarsi in una fredda, rabbiosa
determinazione. And dritta in camera da letto a cambiarsi. Poco dopo, usc di
casa, dando una rapida occhiata al vicinato mentre si dirigeva verso la macchina

posteggiata accanto al marciapiede. La signora Rafferty, nella casa di fronte, la


salut con la mana mentre ritirava il giornale del mattino. Frankie ricambi il
saluto e sorrise. E cos, c'era qualcosa che non era cambiato, in quei due anni. La

signora Rafferty amava ancora dormire fino a tardi. Era evidente che stava appena
cominciando la giornata.
Mentre Frankie apriva la portiera per salire in macchina, il signor Davidson, che
abitava a un isolato di distanza, si avvicin con il suo cane. Non le fece alcun
cenno di saluto, ma non per ostilit. II bastone bianco da cui si faceva precedere
diceva tutto. Era cieco.
Frankie scivolo dietro il volante, e fu solo dopo che l'uomo e il cane furono
passati che si rese conto che l'animale non era pi lo stesso di prima. Guard
nello specchietto retrovisore mentre i due svoltavano l'angolo. Un altro segno che
la vita era andata avanti senza di lei. Prima di accendere il motore, controll
ancora una volta l'indirizzo del negozio di armi. Mentre si staccava dal
marciapiede, le balen nella mente l'idea che se una parte della sua memoria
sembrava perduta, la parte pi importante di lei, la volont di sopravvivere, era
ancora forte. Dovunque fosse stata, era riuscita a trovare il modo di tornare da
Clay. Ecco fatto, signora LeGrand. Firmi qui e sar pronta ad andarsene.
Frankie firm la ricevuta, contando attentamente sette banconote da cento dollari,
mentre il commesso infilava la pistola nella sua scatola e metteva il tutto in un
sacchetto. Di quante munizioni ha bisogno? chiese. Frankie lo guard. Non
lo so. Abbastanza da imparare a sparare, immagino. L'uomo prese una manciata
di scatole e le mise nel sacchetto insieme alla pistola. Queste basteranno, per
cominciare affermo. Ma aumentano il costo, s'intende. Frankie tiro fuori
un'altra banconota dalla busta e la mise assieme alle altre. II denaro non
significava nulla per lei. Da qualunque parte venisse, intendeva farne buon uso.
Se lei ha intenzione di portare la pistola con se, dovr chiedere un permesso la
inform a quel punto il commesso.
Lei parve sorpresa. Un altro intoppo nei suoi piani. La cosa si faceva complicata.
Come si fa? chiese. Bisogna fare domanda al capo della polizia, con un
apposito modulo. Dove posso trovarlo? L'uomo ritir il denaro dal banco.
Dovrei averne qualcuno disse. Le prendo il resto, e intanto dar un'occhiata.
Spar nel retro, lasciando Frankie sola nel negozio. La campanella sopra la porta
suon. Lei si volt di scatto, guardando con sospetto l'uomo imbacuccato in una
sciarpa che era appena entrato. Lui non le bad minimamente, ma and dritto a
uno scaffale e cominci a sfogliare delle riviste. Frankie si volt, guardando
nervosamente verso la porta da cui era uscito il commesso. Tutt'a un tratto voleva
solo andarsene, sentirsi libera da quel posto e da tutto ci che rappresentava. Poi
guard il suo pacchetto e sospir. Assumendosi direttamente la responsabilit
della sua sicurezza, non si sarebbe mai pi sentita libera. Alz gli occhi, mentre il
commesso rientrava. Non era ancora troppo tardi ... Ecco qui annunci l'uomo,
porgendole il resto. E questo il modulo che le serve. Lo compili e lo consegni

alla centrale di polizia. Dopo, ci penseranno loro. Okay? Le mani di Frankie


tremavano mentre riponeva il resto nel borsellino.
Quando torn alla macchina, provava un senso di nausea. Apr la portiera, sal al
volante e richiuse. II tonfo e il silenzio che lo segu furono assordanti.

L'aria sembrava soffocante, mentre guardava il sacchetto sul sedile accanto a lei.
La sola cosa che riusciva a pensare era: Santi numi, che cosa ho fatto?
AII'improvviso, il bisogno di sentire la voce di Clay divenne irresistibile. Prese il
telefono cellulare dalla borsa e compose il numero. LeGrand Construction, parla
Joe. Joe, sono Francesca, la moglie di Clay. Se mio marito non e troppo
occupato, posso parlare con lui ? Certo, signora LeGrand. Resti in linea un
momento. Glielo chiamo subito. Frankie chiuse gli occhi, concentrandosi sui
rumori che sentiva in sottofondo, attraverso il ricevitore. II rapido fuoco delle
sparachiodi era forte e regolare. II ruggito e gli scricchiolii dei pesanti macchinari
in movimento e gli scambi di battute degli uomini al lavoro le rammentarono che
quello era il mondo di Clay. Un tempo, era stato familiare anche a lei. Ora si
sentiva un'estranea. Ma prima che potesse indugiare a riflettere su quel fatto,
sent la voce di Clay al telefono. Frankie ... piccola ... qualcosa non va? Fu la
sua tenerezza a farla quasi crollare. Si morse il labbro, mentre le lacrime le
scivolavano da sotto le palpebre. No, non c'e niente che non va. Joe mi ha
detto che sembravi turbata osserv lui. Frankie scocc un'altra occhiata al
sacchetto. L'impulso di raccontargli tutto era forte, molto forte, ma Clay aveva
gi portato anche troppo a lungo il peso della sua sparizione. Non poteva
caricargli sulle spalle anche quello delle sue paure. Perci prefer mentire. Non
sono turbata. Volevo solo sentirti, tutto qui. Sei sicura di stare bene? Dalla tua
voce si direbbe che stai piangendo. Frankie soffoc un singhiozzo, sperando che
potesse passare per una risata. Sei nato preoccupato afferm. Farai tardi,
stasera? possibile rispose Clay. Bene, cosi avr il tempo di preparare
qualcosa di speciale per cena. Non stancarti troppo l'ammon lui. Qualunque
cosa andr bene. Abbass la voce. L'unica cosa di cui sono veramente affamato
sei tu. Stavolta, Frankie rise davvero. Come ho detto, preparer qualcosa di
speciale. Poi, prima che Clay riattaccasse, aggiunse: Ti amo. Anch'io ti amo
tanto, Francesca... pi di quanto potrai mai sapere. Ci vediamo pi tardi, piccola...
mormor. S, ci vediamo pi tardi gli fece eco lei, ma la comunicazione si
era gi interrotta.
Gett il telefono sul sedile e guard di nuovo il sacchetto, ma stavolta lo scintillio
dei suoi occhi non era imputabile alle lacrime. Avvi la macchina e usc dal
posteggio. Pochi minuti dopo, una volta consegnata la domanda per il porto
d'armi alla centrale di polizia, era di nuovo sulla via di Lakewood, diretta al
Foothill Shooting Center.
Forse sbagliava a non dire niente a Clay, ma ormai aveva dato inizio al suo piano.
Il minimo che poteva fare era portarlo fino in fondo. Se si fosse guardata alle
spalle, in quel momento, forse avrebbe visto il cliente del negozio di armi uscirne

frettolosamente. Ma era troppo concentrata sul traffico per preoccuparsi di quello


che succedeva dietro di lei.
9
Quando sent un colpetto sulla spalla, Frankie abbass la pistola e si volt,
sollevando la cuffia dalle orecchie per sentire che cosa aveva da dirle l'istruttore.
Sta ancora premendo il grilletto troppo bruscamente, signora LeGrand. Si rilassi
e prema adagio, ricorda? Lei annu, poi rimise a posto la cuffia e torn a voltarsi

verso il bersaglio. Ripassando mentalmente le istruzioni che lui le aveva


impartito, strinse la pistola con entrambe le mani e mir. Concentrarsi.
Inspirare. Espirare. Premere. Larma le sobbalz in mano, ma stavolta la
sensazione fu diversa, e quando l'istruttore le fece un cenno con il pollice alzato,
cap di aver colpito il bersaglio.
Sorridendo con soddisfazione, mir di nuovo e ripet la sequenza.
Ehi, Dawson, il capo vuole vederti. Felice di avere una ragione per
abbandonare le eterne scartoffie, Avery Dawson gett da parte la penna e si alz
dalla sedia. Anche se l'interruzione era solo momentanea, era la benvenuta. Un
paio di minuti dopo, entr nell'ufficio del suo superiore. Voleva vedermi,
signore? II capo gli porse un foglio di carta. Questo appena arrivato sulla
mia scrivania. Voglio che tu dia un'occhiata. Dawson scocc un'occhiata al foglio
e corrug le sopracciglia. Una richiesta di porto d'armi? Non semplicemente
una richiesta. Guarda il nome. Dawson spalanc gli occhi. Per tutti i ...
Francesca LeGrand? esattamente quello che ho pensato io convenne il
capo. Voglio che tu scopra che cosa le saltato in mente. Non sono troppo
incline a firmare un modulo del genere per una donna con la sua storia alle
spalle. Ma che cosa vuole che faccia io? Non c'e una legge che proibisca di
possedere una pistola, e neppure di chiedere un porto d'armi, quanto a questo
obiett Dawson. Non sei tu che indaghi sulla sua scomparsa? Dawson annu.
S, anche se le indagini sono arrivate praticamente a un punto morto, da quando
tornata tenne a precisare. Tuttavia, lei sostiene di essere stata portata via
contro la sua volont osserv il capo.
Lo so, signore, ma se noi non troviamo qualche nuovo indizio, siamo
esattamente al punto in cui eravamo due anni fa. Non abbiamo in mano niente.
E che mi dici della telefonata che tu hai ricevuto a proposito del corpo di una
donna non identificata? Dawson sospir. Ne ho parlato al capitano, ma finora
non siamo riusciti a scoprire nulla. Che cosa ti dice questa richiesta di porto
d'armi? chiese il capo. Dawson esit, riflettendo, poi asser: Non pu essere
una coincidenza.
Hai parlato ai LeGrand della telefonata che hai ricevuto?
No, signore. II capitano ha detto che non c'era ragione di allarmarli, a meno che
non avessimo qualcosa di concreto. II capo corrug le sopracciglia. Una
telefonata concreta. Hanno il diritto di sapere. Diglielo. Si, signore. II capo
si alz, poi and alla finestra, guardando il nevischio che stava cadendo e che
cominciava a imbiancare le strade. La signora LeGrand non ha ancora detto
nulla circa la sua scomparsa? chiese. No, signore. II capo addit il modulo.
Non posso fare a meno di pensare che sta nascondendo qualcosa. E non mi
piacciono i segreti, nelle mie indagini. evidente che si sente minacciata, o non
penserebbe a procurarsi un'arma. Non amo coloro che si fanno giustizia da se,
Dawson. Controlla. Non voglio che qualcuno ci rimetta la pelle solo perch lei

diventata paranoica. Siamo intesi? S, signore. Fammi sapere che cosa ti ha


detto aggiunse il capo. S, signore. Provveder domattina, per prima cosa.
Marvin Stykowski scese dal marciapiede e scivol dietro un albero, quando
Francesca LeGrand usc dal poligono di tiro. La seguiva da un'intera giornata,

ormai, e sapeva che era pi che tempo di riferire al suo capo. Scherzava con il
fuoco, non chiamando Pharaoh, ma c'erano cose a cui aveva dovuto provvedere,
prima di essere in grado di cominciare le ricerche ... come trovare un fornitore e
procurarsi una buona provvista. Quando avesse cominciato il pedinamento, non
avrebbe pi avuto tempo di fare acquisti. E non era certo opportuno avere una
crisi di astinenza sul lavoro. Nessuno, nell'organizzazione di Pharaoh, sapeva che
lui era un drogato, e se si fosse risaputo si sarebbe trovato in un grosso guaio. Per
Stykowski, la regola di Pharaoh, niente droga, era un'ironia. Facevano i soldi
comprando e vendendo roba. II fatto che lui era uno dei migliori clienti del suo
capo sarebbe dovuto essere un merito in pi, non qualcosa da nascondere.
Osserv Frankie salire in macchina e partire, prima di tornare alla propria auto.
Non c'era bisogno di affrettarsi. Sapeva dove stava andando. Tutto quello che
doveva fare era trovare un telefono e chiamare casa. Ed era quello che avrebbe
fatto... se non fosse passato inavvertitamente con un semaforo rosso. II poliziotto
sull'angolo lo prese subito di mira. Quando sent la sirena e vide le luci rosse, il
cuore di Marvin diede un balzo. Terrorizzato che la droga che teneva nel cassetto
della macchina venisse scoperta, reag nel modo pi stupido. Invece di fermarsi,
premette l'acceleratore. Venti isolati e cinque minuti dopo, Stykowski era steso a
terra a faccia in gi, e l'agente lo stava ammanettando. Ehi, amico, sono troppo
strette! strill. E allora stai fermo ribatt l'altro. Stykowski gemette
sconsolato. Pharaoh lo avrebbe ucciso. Frankie stava togliendo l'arrosto dal
forno quando sent il furgone di Clay entrare nel vialetto. Si affretto a posare
l'arrosto e controll che tutti i fornelli fossero spenti, poi balz in corridoio,
sparendo in camera da letto proprio nel momento in cui Clay varcava la porta di
casa. Ehi, piccola, sono a casa. Sono qui! grid Frankie, gettando gli ultimi
indumenti sul letto e dirigendosi verso la doccia. Apr l'acqua calda, entr sotto il
getto, e afferrato frettolosamente il flacone del gel per doccia dal ripiano se lo
distribu sul corpo e lo massaggi per ottenere la schiuma desiderata. Ora, la sua
pelle era coperta di minuscole bollicine che si raccoglievano sotto il mento, sul
seno e sulla punta delle dita. Che buon profumo comment Clay, entrando in
camera da letto e cominciando a sbottonarsi la camicia da lavoro. Era stanco e
infreddolito, e felice di essere a casa. Ehi, Frankie, hai quasi finito, l dentro?
grid. Lei usc un momento da sotto la doccia. Che cosa hai detto? Clay pos
gli stivali vicino all'armadio e si diresse verso il bagno. Ho detto, hai quasi
finite, l dentro? ripet. Lei represse un risolino. Mi spiace, non ti sento.
Clay stava allungando la mano verso il pannello scorrevole della doccia, quando
si apr all'improvviso. Ne usc la mano di Frankie, che lo afferr per la camicia.
Prima ancora di rendersene conto, Clay si trov sotto il getto caldo, con gli
indumenti incollati al corpo. Frankie rise, e fin di aprirgli la camicia,

accarezzandogli il petto nudo. Lui gemette, accantonando il pensiero della cena


per un appetito del tutto diverso. Te ne pentirai ... l'avvert, afferrandole le
braccia. Ma il sapone rendeva scivoloso il corpo di Frankie, e lei sguscio via
dalla sua stretta. Ridendo, cerco di sfilargli la camicia, mentre lui la prendeva di
nuovo fra le braccia. Piccola strega. Hai troppa roba addosso lo stuzzic lei,

passandogli a sua volta le braccia attorno alla vita. Quando gli premette i seni sul
petto, lui chin la testa, con un mugolio. Mio Dio, Francesca, mi togli il
respiro. E tu toglilo a me lo sollecit lei, sollevando il viso per essere baciata.
Le loro labbra si incontrarono, quelle di lui dure ed esigenti, quelle di lei morbide
e cedevoli. II gioco si trasform subito in rovente desiderio, ed entrambi
cominciarono ad affannarsi con gli indumenti di Clay, liberandolo dalla camicia
inzuppata e dai jeans incollati alle gambe. Clay tese la mano verso il rubinetto e
chiuse l'acqua, lasciandoli isolati nel piccolo spazio del box pieno di vapore. Le
gocce d'acqua scintillavano sulla pelle di Frankie come minuscoli gioielli. Quasi
prima di rendersene conto, Frankie si trov distesa sul fondo del box della doccia,
e Clay stava penetrandola. Un bottone della sua camicia le graffiava la spalla, e i
jeans erano ammucchiati ai suoi piedi, ma lei non li sentiva. Tutti i suoi sensi
erano concentrati sui movimenti ritmici dei loro corpi bagnati e scivolosi. II
tempo si ferm. Niente aveva importanza se non il pulsare di carne contro carne e
la meta che si avvicinava rapidamente. E poi, venne l'esplosione, colpendola con
la forza di un pugno e mandando in frantumi qualunque inibizione che potesse
mai avere avuto. Gli strinse le gambe attorno alla vita e si abbandon con un
grido che riecheggi nel piccolo box. Pochi attimi dopo, avvert il fremito di Clay,
sent il suo mugolio. Finalmente, croll sopra di lei, tremando in ogni muscolo e
lottando per respirare. Buon Dio mormor, cercando di rialzarsi. Ma Frankie
lo trattenne.
Aspetta sussurr. Non lasciarmi ancora. Clay le fece scivolare le braccia
attorno al corpo e rotol su se stesso fino a quando Frankie non fu sopra di lui,
con la testa posata sul suo petto. Fu scosso da un brivido e respir a fondo,
cercando di placare i battiti frenetici del proprio cuore. Mio Dio, Francesca ...
Lei si port la sua mane alle labbra e premette la bocca sul palmo. Lo so
sussurro. Lo so. Pass un minuto, poi un altro. L'aria corninci a raffreddarsi,
mentre il vapore si disperdeva. Quando Frankie rabbrivid, Clay la strinse pi
forte fra le braccia. Mi dispiace, piccola. Hai freddo? Un po'. Lui non
avrebbe voluto lasciarla, ma non poteva certo permettere che si ammalasse.
Ecco disse gentilmente, aiutandola ad alzarsi. Far una rapida doccia, prima di
cena, e tu hai bisogno di metterti qualcosa addosso, se non vuoi rischiare di
buscarti un malanno. Frankie si gir nelle sue braccia e si chin in avanti,
sfiorandogli con le labbra l'angolo della bocca. Poi raccolse i jeans e la camicia
dal fondo del box. Dopo averli strizzati meglio che poteva, li gett fuori sul
pavimento e a quel punto si alz e apr il getto della doccia. Che cosa fai?
chiese Clay. .
Ti preparo una bella doccia rispose lei quietamente. E poi, potrei perfino
lasciarmi convincere anche a lavarti la schiena. Lui sorrise. Perch tutto

questo trattamento speciale? Lei sorrise, maliziosa, consapevole che lo stava


eccitando di nuovo. Si allung a prendere una manopola di spugna sullo scaffale
e, tornando ad abbassarsi, raccolse il flacone del gel. Si inginocchi davanti a
Clay, versandosi un po' di gel sulla mano, e poi cominci a strofinargli l'addome
mentre il box della doccia tornava a colmarsi di vapore. Non credi
di

meritarlo? Quando la mano scivol ancora pi in basso, lui gemette. Non so


se lo merito o no ansim. Ma se smetti ti torcer quel bel collo. Era mattina,
ma Clay era riluttante ad alzarsi. Guard la sveglia, desiderando che non
suonasse. Ma pi le lancette si avvicinavano alle sei, pi doveva prepararsi
all'inevitabile. Disinser la suoneria e scivol gi dal letto, portando con s gli
indumenti in soggiorno, per vestirsi senza disturbare Frankie. Sulla soglia, si
volt a guardarla. Aveva sempre dormito con l'abbandono di una bambina, a
braccia aperte, a volte con un piede a penzoloni fuori dal letto. .
Era qualcosa per cui lui, un tempo, l'aveva presa in giro. Ma dopo il suo ritorno,
dormiva raggomitolata in un piccolo spazio, con le braccia strette attorno al corpo
come una conchiglia protettiva. Clay corrug le sopracciglia. Se solo Frankie
fosse riuscita a ricordare che cosa le era successo! Non era solo sua moglie... era
la sua vita, la sua ragione di vita. Ed era addormentata nel suo letto. Proprio come
l'aveva lasciata quel giorno... Cerc di liberarsi dalla paura, irritato con se stesso
per quei pensieri. Era passata quasi una settimana da quando aveva provato per
l'ultima volta un panico simile. Probabilmente, era per via della scorsa notte. Fare
l'amore con Frankie era meraviglioso, ma metteva anche in evidenza la gravit del
trauma che la sua sparizione gli aveva causato. Disgustato con se stesso per quei
pensieri cos negativi, Clay and in soggiorno a vestirsi. Poco dopo era in cucina
a preparare il caff e a pianificare la propria giornata. Quando fece per prendere i
filtri, scopr che erano finiti. Lui, per, non era mai state il tipo da arrendersi di
fronte a piccoli intoppi del genere. Aggiunse i filtri alla lista della spesa, poi prese
un tovagliolo di carta. Non sarebbe stata la prima volta che ricorreva a quel
rimedio. Sistem il tovagliolo sulla caraffa e apri il cassetto alla sua destra, dove
sapeva di trovare delle forbici. Con un paio di abili colpi, rimosse l'eccesso di
carta. Canterellando fra s, vers qualche cucchiaiata di caff nel filtro
improvvisato, poi accese la caffettiera. Distrattamente, gett le forbici nel
cassetto, e si era gi diretto verso il frigorifero quando fu colto da un pensiero
improvviso. Si volt, con il cuore in gola, torn indietro e riapr il cassetto. La
busta. Non c'era pi. Il suo cuore manc un battito. Apr un altro cassetto, poi
un altro ancora, fino allultimo. Il sangue gli deflu dal viso e per un momento si
sent mancare. Non gli piaceva quello che stava pensando, ma cera un fatto
indiscutibile che non poteva ignorare. Millecinquecento dollari erano spariti, e
chiss da quanto tempo.
Clay, che cosa diamine stai facendo? Lui si volt, fissando il viso ridente di
Frankie e pensando fra s quanto era cambiata. Cera stato un tempo in cui non
sarebbe stata capace di tenere un simile segreto... un tempo in cui lui le avrebbe
letto subito in faccia che stava mentendo. Ma ora? Clay rabbrivid. Dov?
chiese. Dov, che cosa ? ribatte lei.

Il denaro. Istantaneamente, l'espressione di Frankie si chiuse. Lui si sent cadere


il cuore. Fu l'istinto che lo spinse a guardarle le braccia, doverano stati i segni
degli aghi. Frankie colse la direzione del suo sguardo ed
esplose.
Maledizione, Clay, credevo che avessimo superato questo fatto! Gli occhi di
lui si fecero freddi. La voce era colma di rabbia e di delusione.
Si, Frankie, lo

credevo anch'io, puoi stame certa. Il viso di lei si color per la collera. Non
fiuto droga e non me la inietto, se questo che stavi pensando. Non so che
cosa diavolo pensare borbott Clay.
La donna che ho sposato non aveva segreti e non mentiva. Lei trasal. Il dolore
per la sua accusa era altrettanto forte che se l'avesse colpita fisicamente. Sollev il
mento, con gli occhi scintillanti di lacrime represse. proprio cos, Clay
LeGrand. Io non sono la stessa donna che hai sposato. La mia innocenza se n
andata... per sempre. Mi accaduto qualcosa che non capisco. Ma qualunque cosa
sia, giunta a questo punto c' una cosa che so per certo. Non sar mai pi la
stessa. Poi, afferr Clay per un braccio e cominci a tirarlo lungo il corridoio.
Che stai facendo? chiese lui. Volevi sapere dov' finito il denaro, no? II
cuore di Clay manc un battito. Oh, Dio, e Se Frankie lo avesse semplicemente
spostato in un altro cassetto? E se lui, da vero asino, fosse saltato a tutte le
conclusioni, tranne alla pi logica? Senti, Frankie, mi dispiace se ... Lei si
volt di scatto, con gli occhi brillanti. Stai zitto, Clay. Stai zitto. Con il cuore
stretto, lui si ferm sulla soglia della loro camera. Quando lei entr nella
spogliatoio, la segu, del tutto impreparato all'oggetto che gli sbatt in mano.
Ecco gli disse. Questo quello che ho comprato, e questo e il resto del
denaro. Con un senso di repulsione, Clay fiss la pistola che teneva in mano.
Poi guard lei, come se non l'avesse mai vista prima. Perch? Frankie
cominci a tremare. Perch ho paura, Clay. Ho paura ogni minuto del giorno e
della notte. Ogni volta che comincio a pensare che tutto finir bene, frammenti di
facce e di luoghi mi si insinuano nella mente come piccoli, orridi fantasmi. E
allora mi sento come se stessi soffocando. Le mani di Clay tremavano mentre
posava l'arma e il denaro.
Perch non mi hai detto che cominciavi a ricordare? chiese. Le prese il viso fra
le mani, e Frankie chiuse gli occhi per un momento. Perch non so che cos'
quello che vedo. A volte solo un quadro su una parete, o la vista da una finestra.
A volte mi sveglio credendo che il pavimento ondeggi sotto i miei piedi. Sobbalzo
per un rumore, e a volte perfino per un particolare odore. Finalmente, le lacrime
cominciarono a scorrerle lungo le guance. Il pi delle volte penso semplicemente
che sto impazzendo. Clay la prese fra le braccia, stringendola a s e cullandola
teneramente. Non stai impazzendo mormor. E ti assicuro che non dubiter
mai pi di te. Ti chiedo solo di avere abbastanza fiducia in me da dirmi quello che
succede. Non devi affrontare tutto questa da sola. In qualche modo, scopriremo
che cosa ti successo. Ma come? L'espressione di Clay s'indur.
L'investigatore privato. Avrei dovuto chiamarlo da un pezzo. Ho il numero in
ufficio. Gli telefoner non appena arriver al lavoro, e chiamer anche il detective
Dawson. Forse avr qualcosa da dirci. Frankie annu, ma quando Clay fece per

staccarsi da lei, gli si aggrapp. Odiava l'idea di lasciarlo andare. Vieni disse
lui dolcemente. Mettiti qualcosa di pi caldo, e poi potrai tenermi compagnia
davanti a una ciotola di cereali. Mi sento una tale bambina... mormor
Frankie, mentre lui le scovava un pantalone da tuta e le lanciava una sua felpa.
Clay scocc un'occhiata alla pistola. Per non ti comporti come una bambina

tenne a precisare lui. Sai sparare con quella cosa? Lei sollev il mento. Sto
imparando. Vuoi scherzare. No. Prendo lezioni al Foothill, Shooting Center
a Lakewood. .
Clay la guard con un rispetto tutto nuovo. Questa faccenda molto seria per
te, vero? Mortalmente seria rispose lei, e si fece passare la felpa sopra la testa.
Era quasi mezzogiorno quando il campanello squill. Frankie pos il coltello da
cucina con cui stava affettando i pomodori, si sciacqu le dita e agguant uno
strofinaccio, asciugandosi le mani mentre andava alla porta. Attraverso la finestra
vide una berlina blu posteggiata accanto al marciapiede. Sollev la tendina,
riconoscendo il detective incaricato del suo caso. Il cuore le diede un balzo. Clay
aveva promesso di chiamarlo. Quella risposta cos rapida le faceva sperare che
avesse buone notizie. Apr la porta. Detective Dawson, che sorpresa disse. La
prego, si accomodi. Avery Dawson entr e si chiuse la porta alle spalle.
Francesca LeGrand non sembrava pi la stessa donna che aveva interrogato
all'ospedale. La sua pelle era luminosa, il viso sorridente. Era vestita da casa, e
nell'aria c'era un buon odorino di cucina. Non aveva l'aspetto di una donna che
stava per perdere il controllo, ma restava il fatto che aveva comprato una pistola, e
che il suo capo voleva alcune risposte prima di firmare il porto d'armi.
Grazie, signora LeGrand. Le chiedo scusa per il disturbo, ma avrei bisogno di
farle qualche domanda. Certo rispose Frankie. Vuole darmi il capotto?
Dawson scosse la testa. No, non ci vorr molto, gliel'assicuro. Venga almeno
in soggiorno. Fa freddo qui nell'ingresso. Dawson la segu e si sedette sul
divano, di fronte alla sua poltrona. Quando, stamattina, Clay mi ha detto che
aveva intenzione di telefonarle, non mi aspettavo una sua visita cos presto. Ha
qualche novit? continuo Frankie. Dawson corrug le sopracciglia. Non ho
parlato con suo marito, Signora LeGrand. II sorriso di Frankie vacillo. No?
No, signora. Per la verit, sono qui per incarico del mio capo. Ha richiesto un
porto d'armi? Lei corrug la fronte. S. Il che, immagino, significa che ha
recentemente acquistato un'arma? Cera qualcosa, nel tono di Dawson, che
offese Frankie. Tutt'a un tratto si sent come se fosse sottoposta a un
interrogatorio, mentre lei era la vittima. Si chin in avanti, posandosi in grembo
lo strofinaccio che teneva ancora in mano e appoggiando i gomiti sulle ginocchia.
S, in effetti io ho appena acquistato un'arma, ma non sapevo che acquisti del
genere fossero oggetto di indagini da parte della polizia osserv. Dawson cerc
di non mostrare l'imbarazzo che provava. Normalmente, non lo sono ammise.
Capisco mormor Frankie. Continui, la prego. Dawson non sapeva che cosa
dire. Si sentiva di colpo intimidito, ed era una sensazione che non gli piaceva. Era
abituato ad avere il coltello dalla parte del manico. Senta, signora LeGrand, sto

solo eseguendo un ordine. Lei rimase in silenzio, ma il suo sguardo era


accusatore. Dawson cerco disperatamente una domanda che avesse senso.
Quello che pensavamo ... sa ... le sue condizioni di spirito... Quando ha deciso di
comprare una pistola? Frankie scosse la testa, incredula, lottando contro la
tentazione di mettersi a urlare. Il tono della sua voce sal di un'ottava. Mi dica
una cosa. questo il genere di indagini che conducete normalmente? Perch se

cos, non c' da stupirsi che nessuno sia stato capace di trovarmi. Dawson
arross. Senta, signora LeGrand, io ... Frankie si alz di scatto. No, senta lei,
detective. Qualcuno mi ha rubato due anni della mia vita. Non so dove diavolo
sono stata, o come sono tornata a casa, perci non ho modo di riconoscere il
pericolo, se si ripresentasse. S, ho comprato una pistola perche mi d un senso di
sicurezza. E dopo questa conversazione la mia fiducia nel dipartimento di polizia
di Denver ridotta a zero. Sto prendendo lezioni da un istruttore al Foothill
Shooting Center. Non sono pazza. Ho paura. S, signora, posso capirla. Ma
senza dubbio lei capir la posizione del capo. Nelle mani sbagliate, una pistola
pu fare gravi danni, Lei sorrise, sarcastica. Be', detective, questo sarebbe un
ottimo slogan pubblicitario, ma certo non una notizia. Perch non proviamo a
essere onesti l'uno con l'altro? Voi poliziotti vi siete convinti che sono una specie
di squilibrata che ha abbandonato suo marito e poi, per qualche motivo, ha deciso
di punto in bianco di tornare. Non ho forse ragione? Dawson arross un'altra
volta. La descrizione di Frankie si avvicinava abbastanza alla sua opinione
originale da rendergli difficile guardarla negli occhi. No, signora, non ho detto
questo. Oh, certo, ho sentito quello che ha detto ritorse Frankie. il modo in
cui lo ha detto che mi offende profondamente. Io non ho fatto niente di male,
detective Dawson, eppure sono virtualmente sotto inchiesta. Ha idea di come mi
fa sentire questo? Lui dovette fare uno sforzo per sostenere il suo sguardo.
Come le ho gi spiegato, sto solo obbedendo a un ordine. Giusto afferm
Frankie. E gi che qui, non le dispiace se le faccio qualche domanda?
Dawson si alz, a disagio sotto il suo sguardo freddo, rabbioso. Chieda pure ...
borbott. Ha qualche nuova traccia da seguire sul mio caso? Dawson pens
alla telefonata, poi alla pistola, e scosse la testa, bench il suo capo gli avesse
ordinato di metterla al corrente di quella strana chiamata che aveva ricevuto.
No, signora. Non dopo quello che abbiamo saputo dal tassista che l'ha presa a
bordo al terminal del pullman dell'aeroporto. Frankie annu. Allora, tiri fuori il
taccuino. Negli ultimi giorni ho cominciato a ricordare alcune cose. Niente che
abbia veramente un senso, ma pur sempre qualcosa. Dawson si affrett a tirare
fuori la penna, mentre Frankie cominciava a camminare avanti e
indietro.
Dovunque fossi, c' stato un terremoto. Non ne sono certa, ma credo che sia
questa la ragione per cui sono riuscita a fuggire. E tutto era verde. Una quantit di
erba e alberi ... anche palme, come in California aggiunse. Il cuore di Dawson
manc un battito, al ricordo di quella maledetta telefonata da Los Angeles.
Frankie si ferm, e tutta la sua animazione parve sfumare all'improvviso. A
volte mi sembra quasi di poter vedere la sua faccia ... la faccia dell'uomo che mi
teneva prigioniera. Poi sospir, scuotendo la testa e scoccando a Dawson una
rapida occhiata. Ma non ci riesco. Comunque, ho visto il tatuaggio che aveva sul

petto. Dawson parve stupito. Che genere di tatuaggio? Frankie si sollev i


capelli e si volt. Come questo spieg. Solo, lui lo aveva in mezzo al petto.
Dawson si chin in avanti, studiando attentamente il piccolo ankh. Da quanto
tempo ce l'ha? chiese. Frankie si volt. Non saprei dirglielo. Tutto quello che
so che non l'avevo, quando sono scomparsa. Dawson prendeva rapidamente

appunti. E una volta ho avuto l'impressione che ci fossero delle sbarre alla
finestra della mia camera. Pensa che potrei essere stata in prigione? No, visto il
paesaggio che mi ha descritto. Inoltre, se fosse stata in prigione e fosse evasa, ci
sarebbero arrivate la sua foto e la sua descrizione. Lei si rilass leggermente.
Bene. Non riesco a immaginare come sarei potuta finire in prigione, ma
ugualmente un sollievo sentirglielo dire. C' altro? Anche il particolare pi
insignificante pu essere la chiave per qualcosa di vitale. Una ruga si disegn in
mezzo alla fronte di Frankie, mentre rifletteva. Alla fine, si strinse nelle spalle.
Niente che riesca a ricordare. Dawson rimise in tasca il taccuino, sempre pi
convinto che non doveva dirle nulla della telefonata da Los Angeles. Preferiva
parlare prima con Clay. Ora vado. Se c' qualcos'altro... qualunque cosa ... non
esiti a darmi un colpo di telefono. Frankie annu e lo accompagn alla porta.
Stava per aprirla quando Dawson la ferm. Signora LeGrand, c' qualcosa che
voglio dirle. Lei attese.
In via non ufficiale aggiunse Dawson. Frankie annu. Per quello che vale, io
le credo. Lei quasi sorrise. Per quello che vale, grazie. Pochi momenti dopo,
Dawson se n'era andato, lasciando Frankie con l'impressione che il suo mondo
fosse pi complicato che mai. Poi ricord che, alla fine, non gli aveva pi chiesto
del porto d'armi. Si strinse nelle spalle. Non le importava pi di tanto che le
potessero negare il permesso. Aveva la pistola. E sapeva usarla.
10
Clay fece scorrere i cartoncini delle schedario girevole sulla sua scrivania,
cercando il numero dell'investigatore privato di cui si era gi servito una volta.
Pochi minuti dopo, ascolt l'apparecchio di Harold Borden squillare una, due, tre
volte. Nessuno rispose. Clay continuo ad aspettare, sperando che scattasse almeno
una segreteria telefonica, ma non accadde nulla.
Era passato pi di un anno dall'ultima volta in cui aveva parlato con
l'investigatore, e c'era sempre la possibilit che avesse abbandonato la
professione, anche se Clay ne sarebbe rimasto molto sorpreso. Aveva sempre
giudicato Borden un tipo che sarebbe morto di vecchiaia sul lavoro, e non
ammazzando il tempo fra un pasto e l'altro pasticciando in garage o giocando a
golf. Quando stava quasi per rinunciare, finalmente qualcuno rispose. Clay senti
un respiro affannoso, come se la persona all'altro capo del filo avesse corso.
Borden Investigations. Sono Clay LeGrand. Vorrei parlare con il signor
Borden, per favore. L'investigatore pos sulla scrivania il caff e il sacchetto
delle ciambelle e si mise a sedere con un tonfo. Gli sta gi parlando.
Buongiorno a lei, LeGrand. un bel po' che non ci sentiamo, ragazzo. Come se la
passa? Clay si alz, facendo risuonare sotto i suoi passi il pavimento della

roulotte che gli serviva da ufficio mobile, mentre andava alla finestra che
guardava sul cantiere. Bene ... e non tanto bene. Borden pesc una ciambella
dal sacchetto, le diede un morso e parl mentre masticava. Mi dia prima le
buone notizie. Francesca e tornata. A Borden and quasi il boccone di
traverso. Diavolo, che cosa mi dice! Si affrett a bere un sorso di caff, poi si
chin in avanti, incredulo. Come? Quando? E, soprattutto, dove diamine
stata? Clay sospir. Questa la cattiva notizia. Mmh... Immagino che la

sua non sia una telefonata di cortesia, allora comment Borden.


No.
Aspetti borbott l'investigatore. Non riesco a trovare una penna... Oh, eccone
una. Okay. Spari pure. .
Diede un altro morso alla sua ciambella, mentre Clay cominciava a raccontare.
Sono tornato dal lavoro e l'ho trovata addormentata nel nostro letto. La sola cosa
che posso darle per certa che era rimasta coinvolta in un incidente d'auto meno
di un'ora dopo il suo arrivo a Denver. Probabilmente, a causa del trauma cranico
che ha subito che non solo non ricorda dov' stata, ma non ricorda neppure di
essere rimasta lantana da casa per due anni. E il problema ... ? Clay respir
a fondo. .
I Frankie convinta di essere in pericolo. Afferma che non se ne sarebbe mai e
poi mai andata volontariamente. E sappiamo entrambi che non credibile che una
persona che stata rapita venga liberata, cos, semplicemente, specie dopo due
anni. Gi, vero comment Borden. Poi aggiunse: Non se la prenda a male
se glielo chiedo, ma... lei che cosa ne pensa? Io le credo. .
Okay. Quindi, che cosa vuole da me? Clay si pass le dita fra i capelli. qui
che le cose si complicano. So quello che voglio, ma non ho molte informazioni da
darle per aiutarla. Borden cerc una pagina bianca nel suo taccuino. Fin da
quando aveva smesso di lavorare a qual caso, la coscienza gli aveva in qualche
modo rimproverato di non avere fatto abbastanza per quell'uomo. Adesso aveva
l'occasione di rimediare. Quali sono le cose che sa? chiese. La polizia ha
parlato con un tassista che ha preso a bordo al terminal dei pullman una donna che
corrisponde alla descrizione di Francesca. II tassista ha dichiarato che la donna si
comportava in modo strano... quasi come se avesse paura. Ma a parte qualche
ricordo frammentario che non ha molto senso, e il tatuaggio di un ankh dorato sul
collo, non abbiamo altri elementi a cui aggrapparci. Frankie non sa nulla. Che
cosa diavolo un ankh? volle sapere Borden. Immagini una croce, solo che la
parte superiore un anello, anzich una linea diritta. Oh, s. Una di quelle cose
dall'aria egizia. Proprio cos. Nient'altro? chiese Borden. Be', Frankie
dice che l'uomo che la teneva prigioniera aveva un tatuaggio uguale al suo sul
petto. Ritiene anche che, in qualunque posto si trovasse, c' stato un terremoto. E,
come lei sa, recentemente se n'e verificato uno molto forte in California. Borden
drizz le orecchie. un punto di partenza. Gi, e quello che penso anch'io
comment Clay. L'investigatore si appoggi allo schienale della poltrona,
ripassando mentalmente le informazioni che aveva raccolto, a suo tempo, su
Francesca LeGrand. Senta, glielo avevo gi accennato prima, ma lei non ha mai
fatto nulla del mio suggerimento. Che ne pensa di scavare nel passato di sua
moglie, gi che ci siamo? Clay corrugo le sopracciglia. Sono ancora persuaso
che non ci sono segreti nel passato di Frankie. No, lei mi ha frainteso si

affrett a precisare Borden. Non intendevo un passato equivoco, qualcosa da


nascondere. Parlavo della sua infanzia. cresciuta in un orfanotrofio gli
rammento Clay. Lo so, e so che e un'ipotesi azzardata, ma forse l c' qualcosa
che potrebbe aiutarci. Clay sospir. In questo momento sono disposto a fare
qualunque tentativo. Borden prese qualche altro appunto. L'orfanotrofio era ad

Albuquerque, giusto? S L'investigatore giocherell con la penna, battendola


leggermente sul piano della scrivania, mentre esaminava diversi percorsi di
indagine. Sa, Clay, qualunque istituto che abbia a che fare con la cura
dell'infanzia di solito piuttosto restio a fornire informazioni agli estranei. Io
posso controllare alcune cose senza difficolt, ma la mia opinione che la cosa
migliore, per lei, sarebbe prendere Francesca e portarla a fare una visita a
quell'orfanotrofio. Parli con le persone che ci lavorano. Chieda dei suoi amici,
delle sue abitudini. Si faccia dire perch non e mai stata adottata. Domande del
genere. La cosa peggiore che le pu capitare e di farsi un viaggetto ad
Albuquerque. La migliore che Francesca ricordi qualcosa che risulti utile. La
mente di Clay lavorava rapidamente, mentre consultava il calendario sulla parete.
Se suo padre era disposto a dargli di nuovo una mano, prendendo il suo posto per
qualche giorno, poteva farcela.
una buona idea ammise. Ne parler con Frankie stasera stessa. Bene
comment Borden. Nel frattempo, far anch'io qualche ricerca. Pu darsi che,
insieme, giungiamo a qualche risposta utile. Grazie Harold. Apprezzo la sua
disponibilit disse Clay.
L'investigatore corrug la fronte. Sono in debito con lei, ragazzo. Ricorda? Ho
lavorato per un anno alle ricerche di sua moglie... e inutilmente. bello che sia
tornata, comunque sia accaduto. E ora mi dica, i suoi numeri sono sempre gli
stessi? Clay gli diede il numero del cellulare, da aggiungere a quelli che
l'investigatore aveva gi nella loro pratica. Okay, credo che sia tutto mormor
Borden a quel punto. Si tenga in contatto, e io far altrettanto. Clay riattacc,
pi ottimista sulla loro situazione di quanto si fosse mai sentito dopo il ritorno di
Frankie. Stava per aprire la porta della roulotte quando il telefono squill. Torn
indietro e rispose distrattamente, pensando ancora alla conversazione con Borden.
Ma quando sent la voce di Avery Dawson, il suo interesse si risvegli all'istante.
Detective, avevo giusto intenzione di chiamarla oggi. Cos mi ha detto sua
moglie rispose Dawson. Clay sollevo le sopracciglia. Ha parlato con
Frankie? chiese, stupito. S. Solo un piccolo controllo per il capo, prima che
firmasse il suo permesso. Clay corrug la fronte. Permesso? Quale permesso?
Dawson esit. Non gli era passato per la testa che Frankie avesse tenuto segreto
l'acquisto della pistola, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro. Il permesso
di porto d'armi. Oh, quello ... borbott lui. Per un momento l'avevo
dimenticato. E cos, tutto a posto? S, credo di s. Penso che probabilmente il
capo lo firmer. per questo che mi ha chiamato? No disse Dawson.
successo qualcosa, l'altro giorno, in ufficio... qualcosa che ho pensato lei debba
sapere. Un uomo mi ha chiamato, affermando di essere un funzionario del
dipartimento di polizia di Los Angeles. Ha detto che stava esaminando i casi di

persone scomparse per cercare di identificare il corpo di una donna. Clay si


sent stringere lo stomaco, pensando a tutti i viaggi che aveva fatto in vari obitori
del paese, alla ricerca di Frankie. Perlomeno, era qualcosa che d'ora in avanti gli
sarebbe stato risparmiato. E che cosa ha a che vedere questo con mia moglie?
Dawson respir a fondo.

qui che la cosa diventa strana. Il tizio ha detto che la donna non identificata
corrispondeva alla descrizione di Francesca LeGrand, che avevamo diffuso a suo
tempo. Io gli ho spiegato che non poteva trattarsi di lei, e che poteva dimenticarsi
di quel caso, perch la signora LeGrand non era pi ricercata. Gli ho detto che per
fortuna era viva e che era ritornata a casa per conto suo. Clay ascoltava, ma non
riusciva a capire che cosa c'entrassero lui e Frankie in quella storia. E cos
continu Dawson, abbiamo scambiato qualche parola di cortesia, e stavo per
riattaccare, quando il tizio mi ha fatto un'altra domanda. Ha voluto sapere quando
Francesca era tornata, e io gliel'ho detto. stato solo dopo avere riattaccato che
ho cominciato a chiedermi perch gli interessava sapere il momento preciso del
suo ritorno. Se era qui a Denver, non poteva essere la donna all'obitorio.
Giusto convenne Clay. Perci, dov' il problema? Sent Dawson respirare a
fondo una seconda volta, e prov un fosco presentimento. Era quasi come se
sapesse in anticipo ci che il detective stava per dirgli. Non lo so cominci
Dawson. Dica pure che ho una mente sospettosa, ma ho richiamato subito il
dipartimento di polizia di Los Angeles, chiedendo di parlare con. quel
funzionario. II centralinista mi ha spiegato che non c'era nessuno con quel nome.
Clay si sent mancare il respiro. E allora, che idea si fatto? Che qualcuno
voleva sapere dov'era Francesca LeGrand, e ha mentito sui suoi motivi.
Considerando ci che sappiamo della situazione, lo considero estremamente
preoccupante. Buon Dio mormor Clay. Frankie aveva ragione. ancora in
pericolo. Dawson corrug le sopracciglia. Questo non lo so si affrett a
precisare. Ma mi sono sentito in dovere di parlarle della telefonata. Prenda le
precauzioni che ritiene necessarie. Noi stiamo indagando, ma a dirla tutta
abbiamo molto, molto poco su cui indagare. Abbiamo controllato la provenienza
della telefonata, e tutto quello che abbiamo scoperto che e stata fatta da un
telefono pubblico di Las Vegas.
Ne ha parlato con Francesca? chiese Clay.
No. Considerando tutto quello che ha passato sua moglie, ho pensato che era
meglio parlarne prima con lei. Le dir ci che ritiene opportuno. L'impulso di
prendere Frankie e fuggire lontano era forte, ma Clay sapeva che non avrebbe
risolto il problema. Senta, detective, ho intenzione di portare Frankie ad
Albuquerque, all'orfanotrofio in cui cresciuta, nella speranza di trovare l
qualcosa che potrebbe essere la chiave per spiegare quello che le successo.
Dawson prese rapidamente un appunto. Non una cattiva idea comment.
Specie considerando la mancanza di qualunque altro elemento. Quando conta di
partire? Al pi presto possibile rispose Clay. Se scoprir qualcosa di
interessante, glielo far sapere, stia tranquillo. Si tenga in contatto
raccomand Dawson. Pu contarci promise Clay. E grazie per le
informazioni. Pochi momenti dopo, Clay era di nuovo al telefono, stavolta con

suo padre. Nel giro di un'ora, Winston LeGrand era al cantiere, e Clay era sulla
strada di casa. Pharaoh Carn era molto irrequieto, e non era la forzata inattivit
conseguente alle ferite a renderlo tale. II suo corpo era ancora malconcio e
dolorante, ma migliorava, e poteva passare sempre pi tempo fuori dal letto. Quel
giorno era rimasto alla sua scrivania per quasi quattro ore. Solo una settimana

prima crollava dopo le prime due, ma quel giorno c'era qualcosa di positivo per
alleviare la sua frustrazione e accrescere le sue forze. Il suo impero ricominciava a
funzionare senza intoppi. Da quando era tornato a Las Vegas, il telefono aveva
continuato a squillare senza interruzione per le chiamate dei suoi soci in affari.
Pharaoh sarebbe dovuto essere contento, ma non poteva in alcun modo rallegrarsi
della propria sopravvivenza, quando la donna che doveva stare al suo fianco era
sparita. Non poteva neppure azzardare un'ipotesi su per quanto tempo avrebbe
potuto tenere duro, senza di lei. E per quanti sforzi avesse profuso, per quanto
denaro avesse speso nella sua corsa verso il potere, non sarebbe mai arrivato alla
vetta ... non senza Francesca. Prima della ricomparsa di Francesca nella sua vita,
i suoi affari andavano bene, ma era sempre rimasto ai margini, non era mai stato
altro che uno dei tanti uomini di media importanza del cartello Allejandro. II
giorno in cui l'aveva ritrovata, stava tornando a Los Angeles da Seattle, dopo aver
risolto un piccolo problema interno. Rotolando fra le dita la sua zampa di
coniglio, Pharaoh si appoggi allo schienale e chiuse gli occhi, ricordando giusto
quel benedetto giorno sull'aereo. Erano passati tanti anni dall'ultima volta in cui
l'aveva vista, eppure avrebbe riconosciuto dappertutto la sua faccia. Fino a
quando non aveva aperto il giornale, il viaggio era stato monotono. E quando
aveva visto la fotografia, per poco non aveva continuato a sfogliare le pagine
senza notarla. Era poco importante ... solo l'immagine, che un fotografo di
Denver aveva fissato sulla pellicola, di una giovane donna che rideva sotto la
pioggia. Ma era stata scelta dall'Associated Press e pubblicata sui giornali
nazionali. Quando Pharaoh l'aveva riconosciuta, il suo centro di gravit si era
letteralmente spostato. Era Francesca. La sua Francesca. Per un momento, si era
sentito girare la testa. Poi, gli era piombata addosso la consapevolezza delle
migliaia di chilometri che li separavano. II suo primo impulso era stato di alzarsi
e correre da lei. Poi si era ricordato di dove era, e aveva dovuto ingoiare la
frustrazione e accettare il fatto che, fino a quando non fosse atterrato, non c'era
niente che potesse fare. Aveva pensato a lei per tutto il resto del viaggio,
ricordando gli anni della sua infanzia a Kitteridge House, a come Francesca era
diventata la sua ombra. Ricordando che lui aveva preso il posto dei genitori che
non aveva pi. Ricordando che, a mano a mano che Francesca cresceva, i suoi
sentimenti erano cambiati, da quelli di un ragazzo affezionato a una bambina a
quelli di uno uomo che amava la sua donna. Quando lei non aveva ricambiato
quei sentimenti, Pharaoh aveva aspettato, attribuendo la causa alla sua giovane
et. Quando fosse cresciuta, le cose sarebbero state diverse, e fino ad allora lui
poteva attendere. E poi, aveva rovinato tutto. Considerava quei cinque anni di
prigione la giusta punizione per la sua stupidit. Prima che finisse il suo periodo

di detenzione, Francesca aveva compiuto diciotto anni e aveva lasciato


l'orfanotrofio per destinazione ignota.
Pharaoh rammentava ancora il panico che aveva provato apprendendo che anche
lei, come tutti gli altri, era sparita dalla sua vita. Ben prima che l'aereo atterrasse
a Los Angeles, Pharaoh aveva deciso che l'avrebbe cercata. Ma prima c'erano
cose pi urgenti. Senza dubbio Pepe Allejandro era impaziente di conoscere

l'esito del viaggio. Non era prudente farlo aspettare. Quattro ore pi tardi,
Pharaoh era sulla strada di casa, ancora sbalordito dalla sua improvvisa fortuna.
Pepe era rimasto estremamente soddisfatto della sua impresa... cos soddisfatto
che gli aveva affidato un territorio tutto suo. Che quel territorio fosse una difficile
zona di Los Angeles, resa pericolosa dalla lotta fra bande, non preoccupava
,minimamente Pharaoh. Era la sua grande occasione di dimostrare le proprie
capacita, e non intendeva rovinarla. E c'era un altro fatto che non poteva ignorare.
Tutto questo gli era capitato quando aveva ritrovato Francesca. Era proprio come
un tempo, aveva pensato, sorridendo fra s. Gli insegnanti, all'orfanotrofio,
avevano visto in lui solo un piantagrane destinato a diventare un fallito.. e poi era
arrivata lei. Dopo, era stato pi difficile, per loro, giudicarlo male, quando quella
bambina dal faccino d'angelo gli aveva offerto la sua devozione. Era stato allora
che aveva capito che Francesca era pi di un'amica. Era la sua fortuna. Aveva
strofinato il palmo delle mani sudate sul tessuto dei pantaloni, sorridendo nel
guardare di nuovo il giornale. Se Francesca pensava che trovarsi sotto la pioggia
fosse motivo di allegria, sarebbe scoppiata di felicit quando avesse visto la sua
faccia. E lui l'avrebbe trovata. Era convinto che fosse in gioco tutto il suo
successo... .
Ma quello era accaduto nel passato, e questo era il presente, e Pharaoh sapeva
bene che le cose che valeva la pena di avere non si ottenevano mai facilmente. II
suo corpo protest quando cambi posizione sulla poltrona. Non voleva pensare
di nuovo alla propria delusione, ma l'incontro con Francesca non si era rivelato
affatto come lo aveva immaginato. Non si era aspettato da lei una resistenza cos
ostinata. Non aveva contato di doverla tenere sotto chiave. E invece, i giorni
erano passati, l'uno dopo l'altro, e, quasi senza che se ne accorgesse, Francesca era
rimasta con lui per mesi. Poi i mesi erano diventati anni, e lei continuava a
respingerlo, supplicandolo di lasciarla libera, chiedendo con insistenza di poter
tornare da suo marito. Era un'ironia che, alla fine, fosse stata la natura, piuttosto
che l'uomo, a sconfiggerlo. Non aveva previsto che un terremoto avrebbe
sconvolto i suoi accurati piani.
Pharaoh si volt verso la finestra, fissando il cielo grigio. Qualcosa era andato
storto, lo sapeva. Stykowski avrebbe dovuto farsi vivo da un pezzo, e questo lo
rendeva nervoso. Ma gi, si ramment, dopo il terremoto tutto era ancora nel
caos. Due dei migliori uomini di Allejandro erano rimasti uccisi mentre
passavano in macchina su un tratto di sopraelevata proprio nel momento in cui era
crollato, parecchi erano feriti e uno era ancora disperso. L'infrastruttura dell'intera
organizzazione era ancora scompaginata. Gli uomini su cui Pharaoh era abituato a
contare venivano impiegati in altri compiti, e lui era costretto a servirsi, per le sue
faccende personali, di gente di seconda scelta come Marvin Stykowski. Getto la

zampa di coniglio sulla scrivania e imprec. II suo errore non era stato tenere
Francesca sotto chiave, ma lasciare in vita suo marito. Pi di una volta gli era
balenato il pensiero di lasciarla libera, ma l'avidit glielo aveva impedito. Con lei,
la ricchezza che aveva accumulato era ingente. II suo potere all'interno del
cartello era inferiore solo a quello dello stesso Allejandro. Ma giunto a quel

punto Pharaoh era stanco. Stanco di pensare. Stanco di aspettare che il suo mondo
orchestrato con tanta cura cominciasse a sfaldarsi. Aveva bisogno di Francesca. E
aveva bisogno di riposo. Lanci un'occhiata in direzione degli scaffali di libri
sulla parete rivolta a oriente. Avrebbe riposato, ma pi tardi. Prima aveva
qualcosa di pi importante da fare. Con passo zoppicante si diresse verso i libri,
passando le dita lungo gli scaffali, contando i titoli fino a quando giunse
all'undicesimo partendo dall'estremit. Lo tir a s, e immediatamente la parete si
apr senza rumore. Pharaoh si insinu nel passaggio e la porta si richiuse alle sue
spalle. II passaggio era stretto e tortuoso, con false svolte e corridoi ciechi,
studiati per confondere le idee a un intruso. Ma Pharaoh sapeva bene dove stava
andando, e pi si avvicinava, pi il suo passo si faceva rapido. Paragonava la
sensazione che gli davano quelle pareti a quelle di un grembo materno. I massicci
blocchi di pietra gli ricordavano quelli con cui erano state costruite le Piramidi, e
lo stretto corridoio lungo il quale camminava non era molto diverso da quelli
all'interno delle tombe degli antichi re egizi. Pi si avvicinava alla luce, pi il suo
cuore accelerava i battiti. Un lieve odore di incenso lo accolse, quando raggiunse
l'entrata. Istintivamente, il suo sguardo si volse alla coppia di statue di marmo
nero appoggiate al muro. I loro maestosi lineamenti erano scolpiti nella pietra,
evidenziando l'aura divina che li aveva caratterizzati nel corso dei secoli. Respir
a fondo, traendo forza dalle loro immagini. Le ginocchia gli tremavano per la
fatica, e sarebbe dovuto tornare a riposare gi da tempo, ma quel disagio era
irrilevante, al confronto della forza che traeva dalla presenza in quel luogo.
Riprese ad avanzare, fermandosi solo a pochi centimetri dalle statue. Laggi, nelle
pi profonde viscere della sua casa, il silenzio era quasi assordante. II battito del
suo cuore, il lieve sibilo del suo respiro, tutto serviva a ricordargli che solo lui era
ancora fra i viventi. Fece scorrere lo sguardo sulla prima statua, studiando la
fronte alta, nobile, i grandi occhi privi di vita, confrontando il taglio degli zigomi
con il proprio... immaginando il tocco delle labbra della dea sulla sua fronte.
Iside. Se avesse avuto una madre, sarebbe stata cos, nobile e magnifica. Espir
lentamente. Il suono fu come un lamento, nello spazio ristretto fra le pareti. L,
nell'ombra, Pharaoh aspett un segno. Da qualche parte, dentro di lui, il tempo
cess di scorrere. Ignaro del freddo, duro marmo su cui poggiava i piedi o della
debolezza del suo organismo, ascolt con il cuore, sapendo che una risposta
sarebbe venuta. E quando, tutt'a un tratto, l'immagine del bellissimo viso di
Francesca gli balen davanti agli occhi, fu scosso da un brivido. Il bisogno di
sentire la sua voce, di sfiorare la sua pelle, gli dava una sofferenza fisica. Ma ora
aveva la sua risposta. Sapeva, con la medesima certezza con cui conosceva il suo
stesso nome, che Frankie LeGrand sarebbe stata di nuovo con lui. Solo dopo che
l'aeroplano ebbe decollato dall'aeroporto di Denver, Clay si concesse un lungo

sospiro di sollievo. La telefonata del detective Avery Dawson lo aveva spinto ad


agire con la massima urgenza. Lanci un'occhiata a Frankie, seduta accanto a lui.
Le sue nocche erano bianche, la mascella rigida. Clay fece scivolare la mano sulle
sue e si chin verso di lei, sussurrandole all'orecchio: Va tutto bene, siamo in
volo. Gli occhi di Frankie erano spalancati e pieni di paura quando incontr il

suo sguardo. L'ho gi fatto prima mormor. Clay corrug le sopracciglia.


Credevo che fosse il tuo primo ... All'improvviso, cap. Stava ricordando.
Dimmi tutto la sollecit. Mi sento male sussurr lei. Clay alz gli occhi. Il
segnale che avvertiva di allacciare le cinture seguitava a essere acceso, e l'aereo
stava ancora prendendo quota. Farla arrivare in bagno non sarebbe stato facile.
Tieni duro, Frankie, chiamo una hostess ... No mormor lei, afferrando gli
la mano prima che potesse attuare il su progetto. Non sto male in quel senso. .
Il solco fra le sopracciglia di Clay si accentu mentre le prendeva il viso fra le
mani, costringendola a incontrare il suo sguardo. Male come, piccola? Frankie
rabbrivid. Per la paura. Sto male per la paura. Quando abbiamo lasciato
Denver, siamo partiti con un aereo. Chiuse gli occhi. La terra era cos lontana,
sotto di noi. C'erano tante nuvole ... volavamo attraverso le nuvole. Il motore
aveva un rombo diverso... era pi piccolo, credo. Potevo vedere le mani del pilota
sui comandi. Il pannello di controllo era illuminato proprio davanti a noi. Puoi
dirmi dov'eri? chiese Clay. Che cosa vedevi sotto di te? Del verde? O ...
Montagne! Ho visto delle montagne... e una citt enorme. Lui le batt un
colpetto sulla mano. Bene, Frankie. Benissimo. Significa che la tua memoria sta
tornando sempre pi. Lei sospir, scuotendo la testa. Ma non ci dice proprio
niente su dove siamo atterrati. Tutto a suo tempo le assicur Clay. Tutto a
suo tempo. Per ora, concentriamoci su questo ritorno a Kitteridge House.
Immagino che tu abbia lasciato l qualche amico. S, certo, hai ragione
convenne Frankie. Clay sorrise. Come sempre. Lei sbuff, guardandolo con
un sorriso malizioso. Non cambi mai, eh? Il sorriso di Clay si accentu.
Faccio quello che posso per giustificare la mia esistenza. Frankie rise, e il
suono di quella risata gli scald il cuore. Poco dopo, il momento di tensione era
passato. Ma anche quando Frankie si fu assopita, Clay rimase sveglio, in ansia.
Non poteva smettere di pensare che pi lei ricordava, pi la situazione si sarebbe
complicata. C'era il sole ad Albuquerque, quando atterrarono, ma l'aria era
fredda. Frankie si strinse nel giubbotto e si affrett a salire dal lato del passeggero
sull'auto a noleggio, mentre Clay caricava i bagagli nel baule. Un addetto alla
sicurezza le fece un cenno di saluto, passando. Lei glielo ricambi con un sorriso.
Niente di anormale, l. Se solo la sua vita fosse stata cos semplice ... Clay chiuse
il portabagagli e un momento dopo scivol dietro il volante, ammiccando a
Frankie mentre inseriva la chiave nel cruscotto. Okay, piccola, siamo pronti.
Credo che per prima cosa dovremmo trovare un motel. Di l chiameremo
Kitteridge House, fisseremo un appuntamento con la direttrice e poi andremo in
cerca di un buon ristorante. Che te ne pare? un ottimo piano approv
Frankie. Sono affamata. Non molto tempo dopo, Clay era occupato a portare i
bagagli in camera mentre Frankie consultava la guida del telefono cercando il

numero dell'orfanotrofio. Il suo cuore manc un battito quando lo trov. Clay?


Lui si ferm sulla porta del bagno e si volt a guardarla. Che c', tesoro? Ho
una sensazione strana. Lui corrug la fronte. Come mai? Non lo so. quasi
come se tornassi a casa sotto mentite spoglie. Fino a che punto informer la
direttrice di quello che mi capitato? Qualunque cosa dica, probabilmente

sembrer una pazzia. Non sono d'accordo obiett Clay. And a sedersi sul
letto accanto a lei. Guarda la cosa in questo modo. Il loro lavoro stato, per
molti anni, aiutare dei bambini, no? Lei annu. Be', solo perch sei cresciuta
non significa che non ti aiuteranno di nuovo. Ti hanno nutrita e vestita, e vorrei
credere che qualcuno ti abbia anche voluto bene. La risata di un ragazzo
riecheggi nella mente di Frankie. Rabbrivid. Clay vide un'ombra passarle sul
viso. Quando fu percorsa da un tremito, la prese fra le braccia. Che cosa c',
piccola? Frankie si pass sul viso una. mano tremante. Non lo so. Ho avuto
come un lampo di memoria, ma passato sospir. Vuoi che telefoni io?
chiese Clay. Frankie esit, poi si raddrizz. No, lo far io. Solo, non
allontanarti, okay? Sono con te, Francesca ... fino in fondo. 11 Frankie si
appoggi all'indietro sul sedile, preparandosi ad affrontare l'ondata dei ricordi
mentre la macchina guidata da Clay entrava nel parco di Kitteridge House. La
prima volta in cui aveva varcato quei cancelli, non era stata abbastanza alta da
vedere fuori dal finestrino. Ricordava i rami nudi degli alberi che si protendevano
verso il cielo come braccia scheletrite ... e ricordava la paura. Tutto ci che aveva
contribuito a creare la sua identit era scomparso: i suoi genitori, la sua casa...
perfino i suoi giocattoli. Tutto quello che le avevano permesso di portare con s
erano stati gli indumenti, un piccolo orsacchiotto e la sua coperta. Sospir. A
quanto rammentava, anche la coperta non era durata a lungo. Un giorno era stata
portata in lavanderia, e non ne era mai tornata. Crescendo, si era spesso chiesta se
era stato un modo deliberato per separarla dal suo passato, o se era davvero andata
smarrita, come le avevano detto. Tutto bene? chiese Clay. Frankie annu.
L'ansiosa premura di suo marito era commovente. Sto bene, ho solo tante cose
da assimilare. Lui annu, cercando di ricordare com'era stato all'et di quattro
anni e sforzandosi di mettersi al posto di Frankie. Non riusciva neppure a
immaginare la desolazione di perdere padre e madre, e aveva voglia di piangere
per la bambina che Francesca era stata. Il viale carrozzabile cominci a disegnare
un cerchio, e lui rallent per seguire la curva. Lo colp il pensiero che, in qualche
modo, Frankie tornava a Kitteridge House come c'era arrivata la prima volta.
Allora aveva perso i genitori, adesso aveva perso gli ultimi due anni della sua
vita. Ma il trauma era ancora lo stesso. davvero grande comment Clay,
guardando l'edificio con gli occhi del titolare di un'impresa di costruzioni. E
vecchio. Il parco era ben curato, e grandi alberi ombrosi e sedili ornamentali
erano alternati ai tratti a prato. Si vedevano anche, qua e l, dei cactus, assieme a
qualche bordura decorati va. Clay sapeva che qualunque zona di verde che
crescesse ad Albuquerque era dovuta a un capillare e ben organizzato sistema
d'irrigazione. Gli edifici mancavano di qualunque progetto decorativo. Il corpo
principale era costituito da una costruzione a due piani, liscia e priva di porticati, e

due ali si dipartivano obliquamente dalla facciata come raggi di una ruota.
Kitteridge House era stata fondata nel lontano 1922 da Gladys Eugenia
Kitteridge, per offrire una sorta di rifugio e un minimo di sicurezza ai bambini
orfani. Nel corso degli anni, la sua destinazione era in parte mutata, e vi erano
stati accolti anche bambini che erano stati abbandonati dai genitori. Bench non

fossero tutti legalmente orfani, il che significava che non erano tutti adottabili,
avevano una cosa in comune: non avevano altro posto dove andare. Mentre
passavano vicino a un giardiniere, Frankie si volt a guardarlo. Non lo
riconosceva, ma non c'era da stupirsi. Aveva lasciato Kitteridge House da otto
anni. Molte cose erano certamente cambiate. L'edificio sembra pi piccolo di
come lo ricordo. Clay sorrise. No, tesoro, il tuo mondo che diventato pi
grande, ecco tutto. Lei gli pos la mano sulla coscia, traendo conforto dalla sua
forza. Tu sei il mio mondo. Il cuore di Clay si contrasse dolorosamente. Dio, Ti
prego, fai in modo che io possa tenerla nel mio. Posteggi di fronte all'ingresso
principale e spense il motore. Frankie aspettava che fosse lui a fare la prossima
mossa. Clay le strizz l'occhio. Ti amo disse a bassa voce. E prendi nota che
continueremo questa conversazione pi tardi... al motel. Fantastico. E ora,
entriamo e non pensiamoci pi. Hai ancora paura ? Frankie guard fuori dal
parabrezza. C'era un gruppetto di bambini che andavano da un edificio all'altro.
Un'occhiata all'orologio le disse dov'erano diretti. Essendo sabato, era molto
probabile che andassero in palestra. No, non ho paura ... o almeno, non di questo
posto e di queste persone. quello che non so di me stessa che mi fa impazzire.
Clay apr la portiera e la prese per mano. Vieni, piccola. Ammazzeremo il drago
insieme. Mentre scendevano dalla macchina, una folata di vento gelido li invest,
facendo rabbrividire Frankie. Freddo? chiese Clay.
Un po'. Allora corriamo propose lui, prendendola di nuovo per mano.
Quando raggiunsero l'entrata, ridevano e l'insicurezza di Frankie era sparita. Clay
apr la porta, ancora sorridendo, e and quasi a scontrarsi con una donna alta, dai
capelli grigi, che era in piedi vicino alla soglia. Oh, mi scusi tanto disse subito
lui. La donna sorrise educatamente, ma il suo sorriso si allarg quando pos lo
sguardo su Frankie. Francesca Romano, lo sapevo che eri tu. Signorina
Bell! esclam Frankie, abbracciandola impulsivamente. Clay cominci a
rilassarsi. A quanto pareva, perlomeno quell'incontro non sarebbe stato
traumatico. Addie Bell guard da sopra la spalla di Frankie. Tuo marito,
immagino? Frankie sorrise. S, signorina. Clay, la signorina Bell la direttrice
di Kitteridge House. Signorina Bell, le presento mio marito, Clay LeGrand.
Addie tese la mano, notando la stretta decisa e lo sguardo franco e aperto di Clay.
Il mio nome Adeline, ma pu chiamarmi Addie annunci, sbrigativa.
Quando la segretaria mi ha detto che una certa Francesca LeGrand aveva
telefonato per chiedere un appuntamento, qualcosa mi ha indotta a credere che
dovevi essere tu. Dove vivi, adesso? A Denver rispose Frankie. Addie annu.
Ho sentito che una bella citt, anche se personalmente non ci sono mai stata.
Allora, che cosa ti porta ad Albuquerque, cara? Affari o piacere? La
consapevolezza che Addie Bell non era mai venuta meno alle sue aspettative

diede a Frankie un senso di sicurezza. Tutt'a un tratto, l'imbarazzo che aveva


provato fino a un momento prima era comparso. Adesso, non voleva altro che
raccontare da cima a fondo la sua storia e condividerne il peso con qualcun altro.
Si morse il labbro, ma non bast a frenare un improvviso luccichio di lacrime nei
suoi occhi. Non so bene come classificare quello che mi successo, ma

abbiamo un grosso problema cominci. Il sorriso di Addie si spense. Andiamo


nel mio ufficio. L staremo pi comodi. Sono sicura che riusciremo a trovare una
soluzione. Ma prima, voglio che tu mi racconti tutto, da quando sei uscita da qui
fino a un minuto fa. La donna scocc a Clay un'occhiata maliziosa. Be', forse
non proprio tutto, ma capisci quello che intendo dire. Dopo avere lanciato a sua
volta un'occhiata a Clay, Frankie lasci che la signorina Bell la prendesse per
mano e la conducesse lungo il corridoio, proprio come aveva fatto tante volte in
passato. Clay le segu, osservando come la donna alta, anziana, si chinava verso
Frankie, in modo da non perdere una sola parola di quello che stava dicendo. Per
un attimo, non riusc a definire la sensazione che provava guardandole. Poi cap.
Fiducia. Frankie aveva completa fiducia in quella donna, una fiducia che
accordava a pochissime altre persone. A quel punto, le sue ultime riserve
sull'opportunit di quel viaggio si dissolsero. Dire che Addie Bell rimase
sbalordita dalla loro storia sarebbe stato un eufemismo. Eppure, Francesca era l,
e se Addie non aveva perduta la sua capacit di giudicare le persone, era
spaventata quanto una donna poteva esserlo. Buon Dio! Dici sul serio? le
chiese. Frankie tir un sospiro di sollievo, perch, nonostante la domanda, il tono
le diceva che Addie Bell credeva senza riserve a tutto ci che le aveva raccontato.
S, signorina. Due anni... e non hai la minima idea di dove sei stata portata?
Frankie scosse la testa, mortificata. A quel punto, Clay ritenne che fosse giunto il
momento di partecipare alla conversazione. No, non ne ha la minima idea.
Tranne per il fatto che ritiene che ci sia stato un terremoto giusto nel periodo in
cui riuscita a fuggire. Addie sobbalz. Ce n' stato uno nella California
meridionale, poco tempo fa. Lo sappiamo convenne Clay. Addie si chin in
avanti, fissando intensamente il viso di Frankie. Francesca, sei davvero
convinta di essere stata trattenuta per tutto quel tempo contro la tua volont?
Frankie scocc un'occhiata a Clay, traendo conforto dal senso di calma e di
sicurezza che provava sempre, guardandolo, poi torn a rivolgersi ad Addie. Oh,
s, signorina. Mai e poi mai avrei lasciato volontariamente Clay. Lui tutta la mia
vita. Sospir. Perci, vede in che guaio ci troviamo: oltre alla polizia... che,
come ho appreso dopo il mio ritorno, ha passato la maggior parte del tempo
cercando di provare che Clay mi aveva assassinata... anche un investigatore
privato assunto da Clay ha cercato di ritrovarmi. Anzi, adesso in California a
vedere se pu ricavare qualcosa dal poco che ricordo. E non ha scoperto
nulla? chiese Addie. Frankie scosse la testa. Non ancora. Chiunque mi abbia
rapita, non l'ha fatto per denaro. Non stato mai chiesto un riscatto... e del resto
n Clay, n la sua famiglia sono ricchi. Esit, sapendo che quello che stava per
dire avrebbe ferito Clay. Ma era certa che si trattava di qualcosa a cui lui non
aveva ancora pensato. Sulle prime, quando sono tornata, tutti pensavano che

avessi fatto uso di droghe. Avevo parecchi segni di aghi sulle braccia. Ma dalle
analisi risultato che avevo assunto solo dei sedativi. Respir a fondo,
desiderando che ci fosse un altro modo per esporre la triste realt. Ma non c'era.
Non credo di avere subito maltrattamenti fisici. A parte le ferite che ho riportato
nell'incidente stradale, non avevo alcun segno di abusi. Ma non posso dire la

stessa cosa a proposito di eventuali abusi sessuali, perch, purtroppo, non riesco a
ricordare nulla. Addie la guard, inorridita. Eppure sei tornata. Frankie
scosse la testa. S, ma non penso di essere stata liberata. Credo di essere fuggita.
E proprio per questo non ho modo di sapere se sono ancora in pericolo. A quel
punto, Addie si alz, gir attorno alla scrivania e prese Frankie fra le braccia.
Mia cara, non so proprio che cosa dire. Guard Clay. Dev'essere stato difficile
anche per lei aggiunse. Lui si strinse nelle spalle. Frankie tornata. Nient'altro
ha importanza. Addie annu con approvazione poi diede a Frankie un rapido,
affettuoso colpetto sulla guancia, prima di tornare dietro la
scrivania.
Ovviamente non siete venuti fin qui solo per raccontarmi tutto questo osserv.
Come posso aiutarvi? Che cosa volete sapere? Frankie guard Clay, in cerca
d'aiuto. Lui si alz e cominci a camminare avanti e indietro. Quando ho
assunto l'investigatore privato, la prima volta, abbiamo cercato nelle vita di
Frankie qualche indizio che potesse darci delle risposte. Sa, la gente con cui era
entrata in contatto al lavoro... o persone che potevano avere qualcosa contro di
me. Perfino qualche squilibrato che poteva avere conosciuto casualmente ... cose
del genere. Ma il fatto che era stata rapita da casa ci portava a ritenere che non era
probabile che la sua scomparsa fosse dovuta a un semplice caso. Qualcuno
doveva conoscere le nostre abitudini, sapere che io uscivo per andare al lavoro la
mattina presto, e che tornavo quando era gi buio. E sapere anche che non mi
sarei allarmato telefonando a casa durante la giornata e non ottenendo risposta.
E l'investigatore non ha trovato nulla? Assolutamente nulla rispose Clay.
Pass un braccio attorno alle spalle di Frankie, e lei si raggomitol subito in quel
caldo abbraccio. Lui la strinse un momento a s, prima di continuare. Stavolta,
quando ho contattato l'investigatore, lui ha suggerito di cominciare dal principio,
il che significa tornare indietro fino a quando Frankie pu ricordare. Ecco perch
siamo qui. C' qualcosa... qualche avvenimento, qualche persona... che, secondo
lei, potrebbe essere all'origine di un fatto cos bizzarro? Oh, santo cielo, no
mormor Addie. Niente di insolito mai accaduto qui a Kitteridge House.
Diversamente da altri bambini, Francesca non aveva alcun parente. Ed era cos
piccola, quando venne da noi, che dubito che ricordi gran che della sua vita
precedente. Frankie sospir. vero. Ricordo vagamente i miei genitori, ma
non so neppure bene dove abitavamo quando rimasero uccisi. Perch Frankie
non fu mai adottata? chiese Clay. Addie si strinse nelle spalle. .
Chi lo sa? In svariate occasioni pensammo che stesse per accadere, ma ogni
volta, quasi all'ultimo momento, le persone interessate decisero che preferivano
un neonato. Ricordo una coppia che aveva un'altra figlia intervenne Frankie.
La bambina non mi poteva soffrire, e cos mi riportarono indietro. E noi
fummo felici di riaverti afferm Addie. Francesca era una bambina cos dolce.

Tutti le volevano bene. Tutt'a un tratto, Addie strinse le labbra con aria di
disapprovazione. Perfino quello strano ragazzo ... Mmh, al momento non ricordo
il suo nome. Comunque, prima dell'arrivo di Francesca, era insopportabile. Un
ragazzo cos pieno di problemi, sempre arrabbiato. Ma fra loro si stabil un
legame, capite? Era proprio una cosa strana. Lei aveva quattro anni, lui era quasi

adolescente. L'affetto di Francesca riusc in qualche modo a cambiarlo, anche se,


alla fine, non quanto avevamo sperato. Qualcosa si agit in fondo alla mente di
Frankie. Quasi un ricordo, ma non del tutto. Aspett, concentrandosi su quella
sensazione e sperando che diventasse qualcosa di pi definito. Clay la vide
chiudersi in se stessa. Si chin su di lei e le tocc la spalla. Amore, stai bene?
Lei sobbalz. Scusa, che cosa hai detto? Clay corrug le sopracciglia. La
signorina Bell stava parlando dei tuoi amici. C' qualcosa di preciso che ricordi?
No. strano, ma non ricordo alcun ragazzo come quello. Addie Bell guard
Frankie come se fosse improvvisamente impazzita. Non dirai sul serio!
Frankie si strinse nelle spalle. Non ricord di essere stata amica di un ragazzo in
particolare. Il solco fra le sopracciglia di Addie si approfond. Non ha senso.
In realt, a mano a mano che crescevate, tutti cominciammo a preoccuparci per il
vostro rapporto. Lui divenne cos insistente, quasi ossessivo. A volte temevo per la
tua sicurezza. Frankie s'irrigid. Intende dire che avrebbe potuto farmi del
male? Non nel modo che stai pensando rispose Addie. Tutt'a un tratto,
impallid. Oh, santo cielo mormor, cadendo a sedere sulla poltrona. Che
cosa c'? chiese Clay. Mi sono appena ricordata di una cosa. Che cosa? la
sollecit ansiosamente Frankie. Le mani di Addie tremavano mentre si rassettava
il colletto della camicetta. Non pu essere importante asser. Sono sicura che
sto facendo una montagna con un granello di sabbia. Inoltre, accaduto tanto
tempo fa. La prego, signorina Bell, lasci giudicare a noi insistette Frankie.
Addie strinse le labbra. Eri una bambina molto carina, ma crescendo la tua
bellezza divent davvero notevole ... come lo adesso. Frankie arross.
Questo ragazzo... continu Addie. Diamine, perch non riesco a ricordare
come si chiamava? Comunque sia, questo ragazzo era diventato un uomo.
Lanci un'occhiata a Clay. Tutti i nostri ragazzi ci lasciano, quando compiono
diciotto anni, sa, e lui era gi andato via da un po', ma continuava a trovare delle
scuse per tornare qui. Si fece perfino assumere come giardiniere, per un breve
periodo. Impiegammo un po' a capirlo, ma lo faceva per stare vicino a
Francesca. Clay rabbrivid. Un affetto del genere era anche comprensibile, ma,
diventando un'ossessione, poteva anche essere innaturale, specialmente da parte di
un uomo verso una bambina. E io, come reagii? chiese Frankie. Oh, sulle
prime non ci badasti pi di tanto. Dopotutto, lui aveva avuto una parte importante
nella tua infanzia rispose Addie. Ma con il passare del tempo, penso che
cominciassi a sentirti a disagio. Anzi, credo che cominciassi addirittura ad avere
paura di lui. E poi, un giorno, lui non si present al lavoro. Poco tempo dopo
apprendemmo che era stato arrestato, e pi tardi che era stato condannato alla
prigione. Frankie si chin in avanti sulla sedia. Vuole dire che non l'ho pi
rivisto? Addie si strinse nelle spalle. Questo non ho modo di saperlo, mia cara.

Ma quello che so che quando fu rilasciato dalla prigione, venne qui a cercarti.
Si agit nervosamente sulla poltrona, e Clay cap che c'era qualcosa di pi. E
che cosa accadde? chiese. Si infuri terribilmente quando seppe che te n'eri
andata. Ruppe degli oggetti nel mio ufficio e ci insult in tutti i modi. Continuava
a urlare che Francesca apparteneva a lui. Frankie rabbrivid. Ancora una volta,

qualcosa fluttu in fondo alla sua mente. Qualcosa di oscuro. Qualcosa di brutto.
A quel punto, Clay stava prendendo appunti. Voleva ricordare tutti i dettagli per
passarli ad Harold Borden. Il suo nome, signorina Bell. Se solo riuscisse a
ricordare il suo nome ... insistette. Addie annu. Ma certo. Mi lasci solo
guardare nei nostri archivi. Era un nome strano, questo lo ricordo. Apr un
cassetto dello schedario alle sue spalle. Vediamo. Mi pare che l'anno in cui
divenne maggiorenne sia lo stesso in cui si verific l'incendio nella palestra.
Pensammo che fosse stato lui ad appiccarlo, sapete. Frankie spalanc gli occhi.
Intende dire che era gi un potenziale delinquente fin da allora? Oh, santo
cielo, s, temo di s, mia cara. E allora, perch gli ero affezionata? mormor
Frankie. Addie si strinse nelle spalle, mentre continuava a frugare fra le cartelle.
Con te non era sgarbato. Tutto il contrario, anzi. Inoltre, chi sa che cosa avviene
nella mente di un bambino? Tu avevi appena perso i tuoi genitori ed eri venuta in
un luogo sconosciuto, che ti spaventava. Per qualche ragione, lui colm un vuoto
nella tua vita. Frankie si avvicin un po' a Clay. I minuti passarono, mentre
Addie continuava la sua ricerca. Finalmente si allontan di un passo dallo
schedario, con una cartella in mano. Ah, eccolo. L'ho trovato! esclam. Il
nome ... Qual era il nome? chiese subito Clay. La donna alz gli occhi. Un
nome strano per un ragazzo strano. Ecco la sua foto. Pelle scura, capelli ricci. Non
eravamo sicuri della sua origine etnica, ma sospettavamo che almeno uno dei suoi
genitori provenisse dal Medio Oriente. E il nome Pharaoh ... fa pensare all'Egitto,
ma chiss? Quando Frankie vide la fotografia, il panico si impadron di lei cos
repentinamente da toglierle il fiato. Cerc di respirare, ma riusc solo a emettere
un lamento. La stanza cominci a girarle intorno. Tent di toccare Clay, ma
afferr solo l'aria. Molto distante, poteva sentire Clay gridare il suo nome, ma era
troppo lontana per rispondere. Scivol dalla sedia e cadde sul pavimento senza
una sola parola. Frankie era seduta sul letto del motel, avvolta nella vestaglia, e
fissava il paesaggio marino appeso alla parete di fronte. Il vapore che usciva dal
bagno si insinuava nella stanza come una lieve cortina di nebbia. Clay era ancora
sotto la doccia. Aveva parlato poco prima con Borden, e aveva lasciato un
messaggio per il detective Dawson. Ora stavano aspettando che lui li richiamasse.
Frankie era troppo turbata per notare che la stampa alla parete e i disegni di
gabbiani sulle tende sarebbero stati pi intonati a un albergo di una citt situata
sull'oceano che di una costruita nel deserto. Di tanto in tanto, il suo cuore aveva
una palpitazione irregolare. E bench sapesse che l'aritmia era dovuta allo stress,
non c'era modo di alleviarla, fino a quando ogni giorno portava nuove
preoccupazioni. Si sdrai sul letto e chiuse gli occhi, raffigurandosi il viso nella
cartella di Addie Bell. Certo era pi maturo, adesso. Ma non poteva esserci modo
di mascherare il colore della pelle o quei folti capelli ricciuti. Frankie rabbrivid.

L'inespressivit degli occhi era stata paurosa. Rotol sul fianco e intrecci le
mani sotto il mento, ripensando agli avvenimenti della giornata. Era svenuta. Non
c'era modo di ignorarlo. E mentre sapeva che c'era una parte di lei che ricordava il
ragazzo, non aveva modo di sapere se ricordava anche l'uomo. E, pi di tutto, che
cosa c'era in lui di cos terribile che la semplice vista della sua faccia aveva

provocato in lei una simile reazione? A sentire la signorina Bell, non aveva mai
ricambiato, se non da piccola, l'affetto di Pharaoh Carn. Anche se avesse
accettato la teoria che il suo rapitore era quella persona emersa dal suo passato,
come aveva potuto Pharaoh Carn ritrovarla, dopo tutti quegli anni? Nessuno, a
Kitteridge House, conosceva il suo indirizzo, e quindi nessuno poteva averglielo
fornito. Non era certo stata una persona nota, prima della sua scomparsa. Lei e
Clay non erano il tipo di persone che comparivano nelle cronache mondane. Non
aveva mai neppure preso una multa per divieto di sosta, perci non poteva essere
stata rintracciata attraverso i tribunali. E poi, all'improvviso, balz a sedere.
Clay! L'acqua stava ancora scorrendo. Frankie rotol gi dal letto e irruppe in
bagno. Clay! Sorpreso, lui apr con uno strattone la tenda della doccia. La
schiuma gli scorreva dai capelli sul collo, mentre la manopola di spugna
sgocciolava sul pavimento. Che cosa c'? chiese. La mia foto. Quale foto,
piccola? Stai bagnando il pavimento lo ammon lei, richiudendo la tenda.
Sciacquati. Parler pi forte. Quale foto? ripet Clay, rimettendosi sotto il
getto dell'acqua per levarsi di dosso lo shampoo. Quella sotto la pioggia che
stata pubblicata dai giornali. Ricordi? Il sapone se n'era andato, e anche la
pazienza di Clay. Chiuse l'acqua e usc dalla doccia, avvolgendosi nello stesso
tempo un asciugamano attorno ai fianchi. L'agitazione di Frankie era evidente,
ma lui non riusciva ancora a capirne il motivo. S, ricordo, ma non so dove vuoi
arrivare. Supponiamo... cominci Frankie, mettendosi a camminare avanti e
indietro, supponiamo, solo per un momento, che questo Pharaoh, che aveva
un'ossessione per me quando ero bambina, sia la persona che mi ha rapita. A
quel punto Clay si sedette sul coperchio chiuso del water. Continua, ti ascolto
disse. Per tutto il pomeriggio ho cercato di trovare un senso in questa storia. Se
ci teneva tanto a me, non ti stupisce che abbia aspettato cos tanto per venire a
cercarmi? S, forse mormor Clay. Ma la signorina Bell ha detto che quando
torn a cercarti tu avevi gi finito la scuola e avevi lasciato Kitteridge House,
ricordi? Giusto. Ma non ha anche detto che ha fatto una scenata perch
nessuno sapeva dov'ero? Lui annu. Allora, prova a pensare a questo. Se un
giorno gli fosse capitato di trovarmi, come credi che avrebbe reagito? Clay
s'irrigid. Stai ipotizzando che gli sia capitato di trovarti? Casualmente? So
che piuttosto azzardato, ma, in qualche modo, ha quasi senso. Ricordi la mia
foto che fu pubblicata da un giornale di Denver? Quella che fu ripresa
dall'Associated Press? S, e allora? Fu solo un paio di settimane prima che
io scomparissi. Clay si immobilizz. Figlio di ... solo una teoria lo
ammon Frankie. Lui si alz. Ma una teoria maledettamente buona, Frankie.
Lei sorrise. Era bello fare qualcosa di positivo per risolvere il mistero del suo
recente passato. Allora, che cosa pensi di fare? Penso che telefoner di

nuovo a Borden, e che quando Dawson chiamer aggiunger questa informazione


all'elenco delle cose che devo dirgli rispose Clay. Poi aggiunse: Immagino che
tu ti renda conto che potremmo fare una montagna con un granello di sabbia.
Pharaoh Carn potrebbe essere felicemente sposato e vivere una vita normalissima
in qualche quartiere residenziale suburbano. Non credo proprio, a sentire

quello che ha detto la signorina Bell ribatt Frankie. I ragazzi che appiccano
incendi e frequentano criminali raramente finiscono a vivere nei quartieri
residenziali suburbani. Attento, maledizione ringhi Pharaoh, incenerendo
con lo sguardo il fisioterapista che lo stava sottoponendo agli esercizi di
riabilitazione. Mi dispiace, signor Carn, ma non recuperer interamente le forze
se non esercita questi muscoli. Pharaoh imprec fra i denti, ma il fisioterapista
non parve lasciarsi impressionare. Adesso, signor Carn, ho bisogno che lei si
giri sulla pancia. Pharaoh rotol su se stesso, subendo il massaggio terapeutico
perch non aveva scelta. Le lunghe dita dell'uomo gli affondarono nei muscoli
intorpiditi, facendolo trasalire ancora una volta. Fece per protestare, ma prima che
potesse aprire bocca Duke irruppe nella stanza con un telefono in mano. Capo,
per te. Sono occupato afferm Pharaoh. Credo che vorrai rispondere.
un'interurbana da Denver. Era ora brontol Pharaoh, prendendo il telefono.
Pronto? Capo, sono io. Pharaoh corrug le sopracciglia. Finalmente
Stykowski si faceva vivo. Dove diavolo eri finito? ringhi. E perch non hai
telefonato? Sbrigati, Stykowski disse la guardia. Non hai tutta la giornata.
Marvin Stykowski lanci un'occhiata da sopra la spalla al carceri ere, poi annu.
Chi ha parlato? chiese Pharaoh. Con chi sei? Ti ho detto di non dare
nell'occhio. Ecco... ho avuto qualche problema ammise Stykowski. Pharaoh
si irrigid, poi lanci a Duke un'occhiata che lo indusse ad affrettarsi ad
allontanare il fisioterapista dalla stanza. Che genere di problema? chiese poi.
Sono stato arrestato, capo. Sono in prigione. Ignorando il dolore causato dal
movimento, Pharaoh rotol su se stesso fino ad alzarsi a sedere sul bordo del
lettino. N dal tono della sua voce, n dalla scelta delle parole si sarebbe potuto
indovinare che schiumava di rabbia. Ma quando Duke rientr nella stanza, cap.
Il viso di Pharaoh era diventato inespressivo. Si tese, chiedendosi che cosa
diamine aveva combinato Marvin Stykowski. Arrestato per che cosa? chiese
Pharaoh. E dove sei adesso? Quella era un'ammissione che Stykowski odiava
fare. Per possesso di droga, capo. Sono passato col rosso a un semaforo, e me
l'hanno trovata in macchina. Sono in prigione, e sto cercando di uscire su
cauzione. Pharaoh sentiva il sangue pulsargli nelle orecchie e doveva fare uno
sforzo per concentrarsi. Quando si terr l'udienza? chiese. Fra un paio d'ore.
Ci sar un avvocato. Uscirai su cauzione e sarai a Las Vegas prima di
mezzanotte, hai capito? S, capo disse Marvin. E non combinare altri guai
lo avvert Pharaoh. Non mi piacciono gli sbagli. Marvin impallid. Solo ora
riusciva a distinguere la collera nella voce di Pharaoh Carn. Ci sar, capo. Puoi
contare su di me. Vedremo ribatt Pharaoh. E, capo ... a proposito di
quell'altra ... Pharaoh corrug le sopracciglia. Chiudi il becco scatt. Non
sei solo, ricordi? Marvin scocc un'occhiata alla guardia. S, giusto. Ti dir

tutto quando sar l. Non appena la comunicazione si interruppe, Pharaoh


scagli l'apparecchio attraverso la stanza, mandandolo a frantumarsi contro la
parete. Vuoi che richiami il fisioterapista? chiese Duke. Pharaoh annu.
Diavolo, s, togliamoci il pensiero. A quanto pare, non posso fidarmi di nessuno,
a parte me stesso. Bisogna che mi rimetta in forze. Pharaoh era da ore alla

finestra della biblioteca, un po' in piedi, un po' seduto, a contemplare la citt, le


luci e, ora, i fari di una macchina che si avvicinava, percorrendo la strada
serpeggiante che portava alla sua tenuta. La rabbia gli pesava dentro come un
macigno, senza possibilit di sfogo. Finalmente, la macchina varc il cancello
principale. Sotto le luci di sicurezza, i capelli e il pizzetto, rossi e ricciuti, del
guidatore rivelarono senza ombra di dubbio la sua identit. Stykowski. Pharaoh
allung la mano verso il telefono interno. Fatelo entrare ordin, secco. Il
cancello si apr verso l'interno, permettendo alla macchina di avanzare. Pharaoh
osserv Stykowski posteggiare e incamminarsi verso la casa con ostentata
sicurezza. Solo quando fu entrato Pharaoh volt le spalle alla finestra. Fece
rotolare avanti e indietro fra le dita la sua zampa di coniglio, nervosamente,
mentre andava alla scrivania. Presto sarebbero stati l. Duke aveva ricevuto il
preciso ordine di portare Stykowski da lui non appena fosse arrivato. Pharaoh
gett la zampa di coniglio sulla scrivania e apr un cassetto, giusto nel momento
in cui qualcuno buss alla porta. Avanti! Marvin Stykowski entr. Pharaoh
fece un passo indietro e spar senza mirare. Per fortuna di Duke, che si trovava
solo a due passi di distanza, era un buon tiratore. La pallottola attravers il
cervello di Stykowski prima ancora che avvertisse la paura. Il sangue schizz
sulla faccia di Duke come la pioggia spinta dal vento contro una finestra. Lui
sussult e si immobilizz immediatamente, timoroso di muoversi, e perfino di
respirare. L'espressione di Pharaoh era terrificante. Mai, in tutti gli anni da quando
lavorava per quell'uomo, lo aveva visto cos infuriato. Passato il primo spavento,
Duke tir fuori un fazzoletto e cominci a ripulirsi la faccia. Liberati di quella
spazzatura ordin Pharaoh, poi rimise la pistola nel cassetto e lo chiuse. Duke si
ficc il fazzoletto nella tasca della giacca e and al telefono. Pochi minuti dopo,
il cadavere era sparito. Pharaoh era di nuovo alla finestra, con le mani dietro la
schiena, e contemplava Las Vegas come se non l'avesse mai vista prima. una
citt potente riflett ad alta voce. S, capo, cos mormor Duke. Avrei
dovuto aspettare di chiedergli che cosa aveva saputo a Denver asser Pharaoh.
Se lo dici tu, capo ... Pharaoh si volt, poi corrug le sopracciglia come se
guardasse Duke per la prima volta. Il tuo vestito rovinato. Domani vai in citt
dal mio sarto e fattene fare uno nuovo. Mi piace che i miei uomini siano ben
vestiti. Personalmente, Duke era gi abbastanza felice di essere ancora al
mondo, ma senza dubbio avrebbe obbedito all'ordine.
S, capo. C' altro, per stanotte? Pharaoh corrug ancora una volta le
sopracciglia. Ho bisogno di un uomo di fiducia da mandare a Denver. Chi mi
consigli? Duke si strinse nelle spalle. Non lo so, capo. Tutto andato all'aria,
dopo il terremoto. Non so dove sono molti degli uomini, e neppure. se sono
ancora vivi. Paraoh sospir. E questo il problema, vero, Duke? tutta colpa di

quel maledetto terremoto. Oh, be', immagino che dovremo arrangiarci. Vedi se
Simon Law disponibile. Ha gi lavorato per me. S, capo, provvedo subito.
Pharaoh conged Duke con un cenno della mano e un sorriso benevolo. Puoi
aspettare fino a domattina. Adesso vai a farti una bella dormita. Dio sa se ne
abbiamo bisogno tutti quanti. S, signore disse Duke. Anche se sapeva che la

pistola era nel cassetto della scrivania, voltare le spalle a Pharaoh gli dava un
certo prurito alla schiena. Pi tardi, mente si toglieva gli indumenti macchiati di
sangue e apriva il getto della doccia, si chiese che cosa doveva essere peggio:
sapere che stavi per morire, o ricevere un colpo alla schiena, completamente alla
sprovvista.
12
Il televisore del motel era acceso a basso volume in sottofondo, e Frankie stava
sorridendo alla vista del formaggio che colava dalla seconda porzione di pizza di
Clay quando squill il telefono. Lei sobbalz, osservando ansiosamente Clay che
tornava a posare nella scatola per la consegna a domicilio la fetta di pizza e
allungava la mano verso l'apparecchio. Premette, sul telecomando, il tasto per
escludere il suono del televisore, mentre Clay rispondeva. LeGrand. Avery
Dawson spost il ricevitore all'altro orecchio. Ho avuto il suo messaggio
esord. Che succede? Dawson, comunic Clay a Frankie con il solo
movimento delle labbra, poi prese il taccuino. Non voleva tralasciare nulla. Un
sacco di cose rispose. Dove si trova? chiese Dawson. Ancora ad
Albuquerque. Abbiamo scoperto alcune cosette che potrebbe trovare interessanti.
La sto ascoltando disse Dawson. Abbiamo parlato con Adeline Bell, la
direttrice di Kitteridge House, l'orfanotrofio dove Frankie cresciuta. Sembra che
ci fosse un ragazzo, pi grande di lei di otto o nove anni, che era ossessionato da
Frankie, dal momento del suo arrivo, all'et di quattro anni, sino a quando lui fin
in prigione. Ossessionato, eh? Clay corrug la fronte. La parola non mia.
il termine che Adeline Bell ha usato. Le dar il suo numero. Le parli lei stesso.
Non ha dipinto un quadro molto rassicurante della loro amicizia, se capisce quello
che intendo dire. Okay, la sto ancora ascoltando. E cos, il ragazzo fin in
prigione. Per quale reato? Non lo so con precisione rispose Clay. Ma la
signorina Bell dice che quando usc, Frankie era diventata maggiorenne e se n'era
gi andata dall'istituto. Ci ha raccontato che il ragazzo fece una scenata infernale
quando scopr di avere perso i contatti con lei. E questo, quanto tempo fa
successo? volle sapere Dawson. Frankie ha lasciato Kitteridge House da un po'
pi di otto anni. Non so bene quando lui usc di prigione. Sappiamo solo che torn
a cercarla. S, ma ... cominci a obiettare Dawson. C' di pi lo interruppe
Clay. Mia moglie sostiene di non ricordare affatto quel suo amico d'infanzia, e
questo ha sorpreso molto la signorina Bell. Tuttavia, quando ha visto una
fotografia del ragazzo, Frankie svenuta. Adesso Dawson ascoltava molto
attentamente. Maledizione. Lo ha identificato come l'uomo che l'ha rapita?
Clay esit. No, non ha ricordato niente di cos preciso Tutto quello che stata in

grado di dire sul suo rapitore che aveva un tatuaggio sul petto, ricorda? Gi,
quella cosa egizia. Dawson sospir.
Senta, Clay, so che questa sembra una pista promettente, e senza dubbio la
controller. Ma lei sa che non possiamo aprire un caso del genere senza qualche
prova materiale. .
Clay non os guardare Frankie. Sapeva che avrebbe capito subito che Dawson
non era poi cos eccitato da ci che gli aveva appena detto, e dopo la giornata che
aveva avuto, odiava darle una nuova delusione. S, ce ne rendiamo conto

borbott, brusco. Comunque, le saremmo grati se volesse effettuare un controllo


su quell'uomo. Hai dei precedenti. Non dovrebbe essere difficile localizzarlo.
Sicuro. Come si chiama? chiese Dawson. Pharaoh. Paraoh Carn. Avery
Dawson fece un salto sulla sedia. Non sar proprio quel Pharaoh Carn ... Clay
corrug le sopracciglia. Lo conosce? .
Frankie sussult, poi si chin in avanti, dimenticando immediatamente la propria
fetta di pizza. Che succede? bisbigli. .
Clay l'attir pi vicino, poi tenne il. Ricevitore in modo che potessero sentire
entrambi la voce di Dawson. No, non posso dire di conoscerlo personalmente,
ma di sicuro ho sentito parlare di lui mormor il detective. Comunque, resta da
vedere se il Carn di cui mi sta parlando lo stesso a cui penso io. Cos'ha di cos
speciale Pharaoh Carn? si inform Clay. Non lo definirei speciale brontol
Dawson. Direi piuttosto che la parola giusta famigerato.. Frankie si aggrapp
al braccio di Clay, con gli occhi spalancati per la sorpresa e l'ansia. Che cosa ha
fatto? chiese lui. Niente che la polizia possa provare rispose Dawson. Ma in
certi ambienti risaputo che il destro di Pepe Allejandro. Clay sent un nodo
serrargli lo stomaco. Allejandro ... come la famiglia che controlla il cartello
californiano della droga? Proprio quello conferm Dawson. Poi aggiunse:
Ges, LeGrand, se abbiamo a che fare con questa gente, siete entrambi in grave
pericolo. C dell'altro disse Clay. Un paio di settimane prima della
scomparsa di Frankie, l'Associated Press pubblic una sua fotografia. Non
rappresentava altro a bella ragazza che rideva sotto la pioggia, ma usc su molti
giornali in tutti gli Stati Uniti. Frankie ritiene che lui potrebbe averla ritrovata
grazie a quella foto. Be', diamine, perch non ho mai saputo niente di questo?
protest Dawson. Non sono stato io a operare il collegamento, stata Frankie
ribatt Clay. Allora, quanto tempo pensa che le occorrer per scoprire
qualcosa? Allimprovviso, Frankie balz dal letto e corse in bagno. Clay era
combattuto fra l'impulso di seguirla e la necessit di concludere quella dannata
conversazione. Far qualche controllo promise Dawson. Abbiamo bisogno di
sapere dov' cresciuto questo Pharaoh Carn. E dov' stato negli ultimi due anni...
e soprattutto, dove si trova ora. Okay approv Clay. Noi torneremo a
Denver domani. Mi chiami non appena sarete arrivati Quella pistola che sua
moglie ha comprato non risolver un bel niente, se coinvolto il cartello
Allejandro. Sarebbe come cercare di fermare la carica di un elefante infuriato
lanciandogli delle noccioline. S, giusto borbott Clay, mentre le sue speranze
crollavano sempre pi rapidamente. In bagno, si sentiva scorrere lacqua. Si alz
dal letto. Ehi Dawson ... continu. S? Si sbrighi, okay? Mi metto al
lavoro immediatamente gli assicur il detective. La comunicazione si
interruppe. .

Clay pos la scatola della pizza sul tavolo e and in bagno. Frankie era seduta
sul coperchio del water con i gomiti sulle ginocchia e le mani sul viso. Sul
pavimento, vicino ai suoi piedi, c'era una manopola di spugna bagnata e
gocciolante. Piccola... stai bene? Lei alz gli occhi.
Credevo di stare per

vomitare. E adesso ti senti meglio? Lei annu. Vieni a stenderti un po' la


sollecit Clay. L'aiut a tornare sul letto e si sdrai accanto a lei.
Frankie tremava incontrollabilmente, ma ogni volta che Clay cerc di prenderla
fra le braccia, lo respinse. Francesca, non prendertela con me la supplic lui.
Io sono dalla tua parte, ricordi? Gli occhi di Frankie si colmarono di lacrime.
Oh, Clay ... oh, mio Dio. .
Non piangere, amore. Finir tutto bene, vedrai. E come? gemette lei. Hai
sentito Dawson. Quelluomo pericoloso. .
Ma non sappiamo ancora se il ragazzo che era infatuato di te lo stesso uomo
che implicato con Allejandro. E anche se lo fosse, questo non significa che sia
stato lui a rapirti. Lei rise, aspra.
Per favore, Clay ... quanti Pharaoh Carn pensi che esistano negli Stati Uniti?
Lui sospir. Non poteva negare che la particolarit del nome diminuiva
drasticamente le possibilit di errore, E il fatto che Frankie non avesse subito
trattamenti fisici durante i due anni di assenza faceva propendere per la teoria che,
per quanto le motivazioni fossero distorte, la persona che l'aveva rapita si era
presa cura di lei. Questo si adattava al profilo del ragazzo descritto da Addie Bell.
Io voglio sapere la verit. E tu? le domand Frankie si irrigid. Aveva il viso
rigato di lacrime e gli occhi scintillanti di collera. Credi di poter guardare in
faccia la verit? chiese.
Che cosa intendi dire? Frankie rotol lontano da Clay e si alz a sedere,
incapace di guardarlo in faccia. E se fossi stata la sua... ? Se lui... ? La voce di
Clay si incup per la rabbia. Vuoi dire, se avesse fatto sesso con te?
Maledizione, Francesca, credi che non ci abbia pensato almeno un migliaio di
volte, da quando sei tornata? Non lo so sussurr lei. Non ne abbiamo mai
parlato, e ... Dunque tu dubiti che io sia cos meschino da giudicarti sulla base
di circostanze che erano fuori dal tuo controllo? . Lei non rispose. Guardami,
maledizione. Frankie alz gli occhi. La voce di Clay si addolc. Se fossi stata
aggredita per strada e stuprata, pensi che non ti amerei pi? No, ma ... Non
ci sono ma sussurr lui. la stessa cosa. Qualunque cosa ti sia accaduta, non
stato per tua scelta. Dobbiamo solo assicurarci che non succeda un'altra volta.
Ho paura mormor Frankie. Ho paura anch'io ammise Clay. Ma finch
resteremo insieme, ce la faremo. La voce di lei tremava ancora. Se questo
criminale davvero la stessa persona che conoscevo da bambina, e se stato lui a
rapirmi, allora siamo in un mare di guai, vero? Clay sospir. Non intendo
mentirti, Frankie. Se cos, non sar facile proteggerci. Ma ce la faremo. Ricorda,
se si tratta di lui, stavolta abbiamo un vantaggio che non avevamo prima. E
cio? Sappiamo che aspetto ha. Ma Clay, i tipi come lui assumono dei sicari
che agiscono per loro conto. Non verr personalmente. Non abbiamo modo di
proteggerci contro gli sconosciuti. Potrebbe essere chiunque. Allora ci
nasconderemo, Francesca. Almeno fino a quando tu non avrai recuperato la

memoria, o finch la polizia non avr raccolto abbastanza prove per arrestarlo.
Lei corrug la fronte. L'idea di nascondersi non le piaceva affatto. .

Non lo so mormor. E se non accadesse nulla? Qualcosa accadr. Ma, nel


frattempo, mi prender cura io di te. Fidati. Frankie gli tese le braccia e gli
nascose il viso sul petto. Facciamo l'amore, Clay. Fai sparire tutte queste brutte
cose. Abracadabra ... sussurr lui, chinando la testa per baciarla. E fu
davvero una magia. Dur per un tempo interminabile. Frankie aveva la testa che
le girava e il cuore in fiamme, le mancava il respiro... e ancora Clay si rifiutava di
prenderla. Il suo tocco era tenero, eppure la faceva impazzire. Clay ... Non
ancora, Francesca. Lei sospir. Poi, lui la lasci, e per una frazione di secondo
quel movimento brusco la sbalord. Prima che potesse protestare, Clay la fece
rotolare gentilmente su se stessa, lasciandola a faccia in gi sul lenzuolo. Che
cosa stai ... All'improvviso, Frankie ebbe la risposta. Clay le stava baciando i
piedi, poi i polpacci. Quando giunse alla piega del ginocchio, lei gemette.
Clay. Ssh ... Frankie chiuse gli occhi e si abbandon alle sensazioni. A
volte era un piccolo bacio, altre volte una carezza, altre ancora un leggero morso.
Il corpo di Clay sopra il suo sarebbe dovuto essere pesante, ma Frankie non
sentiva altro che l'amore. Le sue mani le scivolarono sotto le costole, chiudendosi
attorno ai seni, stuzzicando i capezzoli fino a farli inturgidire quasi
dolorosamente. E poi, le dita di Clay furono fra i suoi capelli. Sent il tocco caldo
e umido della sua lingua sul collo, poi sulla guancia, e finalmente su quel
maledetto tatuaggio. Frankie gemette, e lo sent ridacchiare. Tenendole una
mano sul seno e l'altra sull'addome, Clay rotol sul fianco, trascinandola con s.
Prima che il mondo di Frankie smettesse di ondeggiare, la mano sull'addome era
scesa pi in basso, fermandosi all'inguine. Lei sussult, poi trattenne il respiro
quando la voce di Clay le vibr vicino all'orecchio. Tranquilla, piccola. Lasciati
solo andare. La mano cominci a muoversi, toccandola leggermente, al
principio, e poi in modo sempre pi rapido e deciso ... finch Frankie smarr del
tutto il controllo. Tutto parve volare in frantumi ... compresa la sua mente.
Duke Needham tir un sospiro di sollievo, deponendo il ricevitore. Trovare
qualcuno che fosse non soltanto disposto, ma anche capace, di seguire i suoi
ordini, non era stato facile. Ma Duke aveva perseverato. Non aveva intenzione di
portare a Pharaoh Carn cattive notizie e finire come Stykowski, con un buco in
mezzo alla fronte. Si diresse verso la palestra, sperando che quello che aveva da
dirgli cambiasse in meglio l'umore di Pharaoh. Pharaoh aveva i capelli umidi di
sudore, come la maglietta e i pantaloni della tuta. I muscoli delle gambe
bruciavano, indeboliti dalla forzata inattivit. Il cuore gli martellava nel petto
come se avesse corso per venti chilometri, mentre in realt aveva solo camminato
per meno di tre. Continuava a fissare il contatore digitale della pedana, certo che
non funzionasse bene, e la sua irritazione cresceva di minuto in minuto. Non
tollerava la debolezza ... neppure la sua. Era uscito dall'ospedale da poco pi di

una settimana. A sentire i medici, la convalescenza procedeva bene, anche


meglio del previsto. Ma non abbastanza in fretta per lui. Nel suo genere di attivit,
essere debole era pericoloso. Cerc di pensare ad altro, rifiutando si di
concentrarsi sui muscoli irrigiditi e doloranti. Sapere che cosa ne era stato di
Francesca era il solo incentivo che poteva aiutarlo a guarire del tutto. Era

un'ironia che i poliziotti di Los Angeles che aveva sul suo libro paga non
potessero aiutarlo in una faccenda come quella.
Avviare una ricerca, o riconoscere che sapevano qualcosa della presenza della
donna nella vita di Pharaoh, li avrebbe coinvolti direttamente nel suo rapimento.
In circostanze normali, almeno un paio di loro avrebbero potuto effettuare qualche
controllo senza dare troppo nell'occhio. Ma quelle non erano circostanze normali.
La terra aveva tremato e si era spaccata, aveva distrutto e ucciso. E Pharaoh non
poteva certo denunciare la scomparsa di una donna che aveva rapito. Strinse i
denti e allung il passo, ripensando ai due ultimi anni. Aveva immaginato la loro
riunione come la scena di un film. Lei lo avrebbe visto... e gli sarebbe caduta fra
le braccia, giurandogli eterna devozione. Invece, Francesca aveva urlato di
terrore e aveva cercato di fuggire. Allora, lui l'aveva afferrata, rammentandole il
proprio giuramento di prendersi cura di lei, rammentandole che apparteneva a lui.
Ma lei aveva protestato, sostenendo che non apparteneva a nessuno, tranne a
Clay. Era a quel punto che Pharaoh aveva commesso il suo sbaglio. L'aveva
schiaffeggiata. Per quante volte, in seguito, avesse cercato di scusarsi, lei trasaliva
quando le si avvicinava ed evitava il suo tocco. E per quanto la sua evidente
sofferenza minacciasse di commuoverlo, non cedere era diventata una questione
d'orgoglio ... oltre che una superstizione. Il fatto che Francesca non lo voleva era
quasi secondario rispetto a quello che non poteva lasciarla andare. Tutta la sua
fortuna era ritornata, da quando lei era entrata di nuovo nella sua vita. Frankie era
diventata non solo il pi grande desiderio del suo cuore, ma anche il suo
portafortuna. E come l'usignolo nella proverbiale gabbia dorata, aveva tutto ci
che il denaro e il potere potevano procurare, tranne la cosa che desiderava di pi...
la libert. Pharaoh si lasci sfuggire un'imprecazione nel momento in cui le sue
gambe cedettero all'improvviso. Cerc di aggrapparsi alla pedana, ma sbagli la
presa. Stava per piombare a terra quando la sua caduta fu bruscamente fermata.
Stordito e disorientato tent di appoggiarsi al muro, mentre Duke lo sorreggeva.
Fammi sedere borbott. S, capo. Duke gli pass un braccio attorno alla vita
e lo port quasi di peso fino al vicino divano. Vuoi che chiami l'infermiera?
chiese. No, a meno che tu non stia stanco di vivere scatt Pharaoh. Duke
impallid. Anche debole com'era, il suo capo era pur sempre un uomo temibile.
Ti prendo un goccio d'acqua. Pharaoh sospir mentre Duke si precipitava al
bar. Si appoggi all'indietro e chiuse gli occhi, ascoltando il tintinnio dei cubetti
di ghiaccio, poi il gorgoglio dell'acqua versata nel bicchiere. Ecco qui, capo
disse Duke. Pharaoh prese l'acqua, sbirciando freddamente l'espressione neutra
del viso di Duke Needham. Se vi avesse letto la piet ... Grugn un
ringraziamento e si port il bicchiere alle labbra. Duke aspettava per
comunicargli le notizie. Mentre beveva, Pharaoh fu colpito dall'idea che la

comparsa di Duke non doveva essere stata fortuita. I suoi uomini sapevano bene
che non era il caso di disturbarlo nei suoi momenti di privacy. Mise da parte il
bicchiere e guard Needham. Come mai sei qui? Buone notizie, capo.
L'abbiamo trovata. Pharaoh trattenne il respiro. Dove? Duke esit un
momento, ma non c'era modo di girare attorno alla verit. Dove sospettavamo

che potesse essere... a Denver. Pharaoh non disse nulla, ma dentro di s stava
urlando. Francesca era viva ... ed era tornata da quell'altro. Poi, un pensiero lo
colp. Era tornata a casa, ma non aveva detto nulla. Se avesse parlato, a quest'ora
lui avrebbe gi avuto alle costole gli sbirri. C' altro? chiese. I particolari
sono scarsi, ma corre voce che abbia sofferto di una qualche specie di amnesia.
Pharaoh si appoggi allo schienale del divano. Questo spiegava perch lui era
ancora l, libero, e non alle prese con un mandato di arresto. Vuoi che andiamo
a riprenderla, capo? chiese Duke. No scatt Pharaoh. Non voleva che
Francesca lo vedesse cos... debole e impotente. Non ancora. Duke si strinse
nelle spalle. Per un uomo che si era preoccupato a morte chiedendosi che cosa ne
era stato di Francesca, Pharaoh adesso dimostrava ben poco interesse. Ma non
stava a lui giudicare. Per quanto lo riguardava, stavano molto meglio senza di lei.
S, capo ... mormor. Fece per andarsene, ma Pharaoh lo richiam. C' altro,
capo? Voglio che Law sorvegli la casa ventiquattr'ore al giorno, sette giorni
alla settimana, hai capito? S, signore. Sorveglianza ininterrotta. Pharaoh
aspett che Needham fosse uscito prima di alzarsi faticosamente dal divano e
trascinarsi verso le sue stanze. Quando raggiunse la camera da letto sudava
profusamente, soprattutto per il dolore. Con una silenziosa imprecazione, si svest
e si diresse verso la doccia. Il bagno era di per s un capolavoro di design.
Mattoni di vetro al posto delle finestre e specchi dal pavimento al soffitto. Piante
verdi dappertutto. Gli asciugamani erano bianchi, messi in risalto dagli accessori
d'oro brunito e dalle saponette gialle a forma di piramide. Quando entr,
l'immagine riflessa della sua nudit gli fu rimandata da ogni angolazione. Bench
il metro e ottanta del suo corpo fosse snello e saldo, le cicatrici spiccavano ancora,
rosso scuro, e c'era l'ombra di una chiazza violacea sulle costole. Nonostante
tutto, per, la cosa che not per prima fu il piccolo tatuaggio in mezzo al petto. Si
avvicin agli specchi il pi possibile, fin quasi a toccarli. Il tatuaggio era
un'ironia. L'eternit. Francesca non conosceva neppure il significato della parola.
A quel punto Pharaoh si pos la mano aperta sul petto, sentendo il battito del suo
cuore contro il palmo. Voleva che Francesca lo amasse come lui amava lei. Voleva
la sua eterna devozione. Ma non poteva ottenerla. Tuttavia, l'avrebbe avuta vinta
lui. Si sarebbe ripreso Francesca, anche se avesse dovuto uccidere suo marito per
farlo. Ma prima doveva guarire del tutto. Che cosa significa che non sapete
dov'? chiese Clay. Avery Dawson si strinse nelle spalle. Esattamente quello
che ho detto. Deve capire che c' parecchio da fare a Los Angeles, oltre che
cercare un uomo per interrogarlo. tutto ancora nel caos. Ci sono tuttora zone
della citt dove gli abitanti non sono potuti rientrare nelle loro case. Di tanto in
tanto le squadre di soccorso trovano una nuova vittima. Il terremoto stato il
peggiore da parecchi anni a questa parte. Che cosa hanno detto? Oltre il settimo

grado della scala Richter? Qualcosa del genere borbott Clay. Scocc
un'occhiata a Frankie .. Stranamente, sembrava pi calma di lui. E allora, che
cosa sapete? chiese. Dawson apr una cartella sulla scrivania e si chin in avanti,
prendendo nota mentalmente di farsi vedere da un oculista. Negli ultimi mesi,
aveva difficolt a mettere a fuoco da vicino. Okay... Pharaoh Carn, del cartello

Allejandro, cresciuto ad Albuquerque, Nuovo Messico, a Kitteridge House.


Lavorava all'istituto come giardiniere quando fu arrestato per rapina a mano
armata. Scont cinque anni. E dopo... dov' andato, dopo? chiese Frankie.
Dawson volt un paio di pagine. Mmh... sembra che l'informazione successiva
che abbiamo su di lui sia che fu arrestato per aggressione a Orange County. Alz
gli occhi. In California spieg. Riprese a leggere. Comunque, l'accusa non
pot essere provata. Dopo cominci a lavorare nel cartello, facendo un po' di
lavoro di muscoli qua, un po' di lavoro di gambe l. Nel giro di pochi anni, era
passato fra quelli che davano ordini, anzich riceverli. Frankie rabbrivid.
strano pensare che un tempo conoscevo un uomo del genere.
Dawson annu.
Gi, capisco quello che intende dire. Un giorno, una decina d'anni fa, il mio
compagno e io lavoravamo alla narcotici. Be', abbiamo fatto irruzione in una casa,
e abbiamo finito per arrestare un tale che era stato mio professore all'universit. ,
Clay non era interessato al passato di, Dawson. Era quello di Frankie che faceva
perdere il sonno a tutti loro. E cos, il ragazzo che era ossessionato da Frankie
ora un uomo che fa parte di un'organizzazione criminale concluse. Dawson
annu, poi lanci un'occhiata a Frankie. Non ha ricordato nient'altro che possa
riguardare il caso? Lei scosse malinconicamente la testa. No. Clay le pass
un braccio attorno alle spalle e la strinse a s.
Non fa niente, piccola. Ricorderai. Guard Dawson. C' modo di verificare i
movimenti di Carn nel periodo in cui Frankie mancata da casa? Il detective
abbozz una smorfia. Signor LeGrand, se fosse cos facile tenere d'occhio i
movimenti dei farabutti come Carn, probabilmente a quest'ora sarebbe gi dietro
le sbarre. Fino a quando sua moglie non ricorder qualcosa di specifico che possa
collegarlo al crimine, siamo bloccati. Ma che cosa pu dirmi del terremoto ... e
del tatuaggio? Quelli li ricordo bene disse Frankie. Dawson assunse un'aria di
scusa. Vede, signora LeGrand, lei pensa di essere rimasta coinvolta in un
terremoto, ma non esatto dire che lo ricorda. E pensa di essere stata rapita da un
uomo che aveva un tatuaggio sul petto, uguale a quello che lei ha sul collo. Forse
ricorda semplicemente l'uomo che ha conosciuto da bambina. Forse lo confonde
con quello che l'ha rapita. Capisce quello che intendo? .
Frankie avrebbe voluto mettersi a urlare. Non giusto mormor invece. No,
non lo concesse Avery Dawson. Ma lei mi dia qualcosa di solido su cui
muovermi, e io piomber su quel bastardo come le mosche sul miele. Frankie si
alz bruscamente. Clay, non credi che sia ora di toglierci di torno, in modo che
il detective Dawson possa andare avanti con il suo lavoro? Clay sospir.
Frankie era infuriata, e non poteva certo rimproverarglielo. Prima che potesse dire
qualcosa, anche Dawson si alz. Signora LeGrand, mi rendo conto che quello
che le ho detto non era ci che voleva sentire. Onestamente, penso che lei

potrebbe essere sulla strada giusta, ma fino a quando Carn non sar rintracciato e
interrogato... Si strinse nelle spalle. Lo so ribatt Frankie in un tono tinto di
disgusto. Tutto quello che devo fare starmene seduta ad aspettare che succeda
qualcosa. Se lei fosse mia moglie, sarei incline a suggerirle di fare insieme un
bel viaggio ... un lungo, lungo viaggio. Il viso di Frankie si color
..per la

collera. Io non scappo disse lentamente. Che mi venga un colpo se permetter


a un maniaco di decidere della mia vita. Quando torner... e sono convinta che
torner... mi trover ad aspettarlo. lei che deve decidere afferm Dawson.
Ed mia moglie intervenne Clay. Poi guard Frankie, e la paura ebbe il
sopravvento sulla razionalit. Forse dovremmo... No. Non mi muovo. Se mi
vuole cos ostinatamente, io voglio essere sicura che possa trovarmi. Clay
impallid. Maledizione, Francesca, non ti permetter di fare da esca... la
mia vita asser lei. E la rivoglio. Clay sent un nodo stringergli lo stomaco,
ma sapeva bene che non era il caso di discutere con Frankie, quando usava quel
tono. Ne riparleremo dichiar. Lei gli lanci un'occhiata che voleva dire
chiaramente che poteva parlare quanto voleva, ma non le avrebbe fatto cambiare
idea. Ordiner a un'autopattuglia di passare ogni tanto da casa vostra durante il
giorno annunci Avery Dawson.
L'occhiata che Frankie gli rivolse non era molto benevola. Grazie per la sua
pazienza borbott. Dubito che la disturberemo ancora. Anche dopo che i
LeGrand se ne furono andati, le parole di Frankie continuarono a risuonare
all'orecchio di Dawson. Cerc di tornare alle sue scartoffie, ma invece continuava
a pensare alla pistola che lei aveva comprato. Scosse la testa, frustrato. A volte il
suo lavoro faceva proprio schifo.
13
13
Era trascorsa un'intera settimana dal ritorno di Frankie e Clay da
Albuquerque, e ogni giorno che passava sembrava la quiete prima della tempesta.
Per quanto le loro giornate fossero normali e le notti tranquille, lo stress di non
sapere gravava pesantemente su entrambi. Clay era nervoso e irritabile al lavoro,
e Frankie lottava contro il costante bisogno di sciogliersi in lacrime. Anche se,
fino a quel momento, non era ancora riuscita a rintracciarlo, la polizia di Denver
stava cercando di stabilire dove si trovava Pharaoh Carn durante il periodo in cui
Francesca era mancata da casa. E, all'insaputa di Frankie, Harold Borden,
l'investigatore ingaggiato da Clay, ora controllava tutte le persone che avevano
contatti con lei. Tutto continuava a muoversi, ma senza spostare di un solo
millimetro la situazione. E poi, un paio di giorni prima del Ringraziamento,
cominci a nevicare. Guarda, Clay, un nuovo inquilino sta andando ad abitare
nell'appartamento sopra il garage della signora Rafferty, dall'altra parte della
strada. Clay alz gli occhi dalla scrivania davanti alla finestra, da cui Frankie
stava guardando la neve che cadeva. Contento di avere una scusa per
abbandonare il lavoro d'ufficio, si alz. Pessima giornata per traslocare
comment, raggiungendo Frankie alla finestra e guardando da sopra la sua spalla.
Frankie annu, poi si strinse le braccia di Clay attorno al corpo. Sar egoista, ma
sono contenta che nevichi. Non avrei mai creduto di sentirti dire una cosa del
genere osserv lui. Hai sempre odiato il freddo. Lei corrug le sopracciglia.

Non mi piace neppure adesso ... ma quello che mi piace averti a casa. La
dipendenza non era qualcosa che facesse parte della personalit di Frankie. Clay
odiava lo stress a cui era sottoposta, e si preoccupava costantemente, chiedendosi
per quanto tempo sarebbe riuscita a sopportarlo. Amore, non devi fare altro che
dirlo, e io assumer una guardia del corpo che rimanga con te mentre sono al

lavoro. Non essere sciocco brontol lei. Hai gi fatto installare un sistema
d'allarme. Inoltre, non possiamo permetterei di assumere guardie del corpo, e ...
No, piccola. Quello che non posso permettermi di perderti. Il mento di
Frankie cominci a tremare. Scusa disse, lottando contro le lacrime. Sembra
che in questo periodo non sappia fare altro che piangere. Se ti fa sentire
meglio, piangi pure. So che non facile per te. Clay torn a guardare fuori dalla
finestra e corrug la fronte. Sembra che il nuovo inquilino della signora Rafferty
viaggi leggero. Un paio di valigie e uno scatolone non sono gran che, in fatto di
beni terreni. Frankie aguzz la vista, cercando di vedere attraverso la cortina di
fiocchi bianchi. Ricordo un tempo in cui io stessa non possedevo molto di pi.
Clay le mise un dito sotto il mento. Ti andrebbe una bella cioccolata calda?
Lei sospir, poi si sforz di sorridere. Con tanti piccoli marshmallows
colorati? Clay alz gli occhi al cielo, fingendosi scandalizzato. Non lo so. Sai,
io sono un puri sta in fatto di marshmallows. Ma immagino che se tu li vuoi
proprio colorati, allora ... Lei gli allung un pugno scherzoso sul braccio.
Smettila, signor LeGrand. Perlomeno io non metto la senape sulle uova
strapazzate. Lui sorrise. Ehi, buonissima! A me darebbe la nausea.
Ah, cos? Allora i piccoli marshmallows verdi sono tutti miei. Niente da
fare ribatt Frankie. Sai che sono quelli che preferisco. Gli occhi di Clay
scintillarono, mentre abbassava la voce in uno scherzoso avvertimento. Okay,
vada per i marshmallows verdi, ma sai bene che ti costeranno molto cari.
Frankie sorrise, maliziosa. Quanto, esattamente? Clay la sollev fra le
braccia. Non si tratta di quanto, ma di che cosa. Frankie gli pass le dita fra i
capelli. Amava la sensazione delle ciocche scure, corte e ispide, contro il palmo.
Di che stiamo parlando, di preciso? La risposta di Clay fu un sorriso, mentre
usciva dalla stanza, sempre portando Frankie fra le braccia. Ehi, la cucina da
quella parte protest lei, indicando da sopra la sua spalla. Spiacente, signora,
ma conosci il vecchio detto: Si ottiene solo quello che si paga. Non puoi avere la
cioccolata calda prima di avere pagato il conto. Lei scoppi a ridere. E quanto
mi coster una semplice tazza di cioccolata ? Clay la lasci cadere in mezzo al
letto e cominci a sbottonarsi la camicia. Una montagna di baci. Poi si chin a
sfilarle le scarpe. Frankie rise. E se voglio anche quei marshmallows verdi?
Clay assunse un'espressione severa. Questo dipende. Da che cosa? Lui le
slacci i pantaloni, poi cominci a sfilarglieli.
Lo vedrai disse a bassa voce.
Ti far sapere quando sar abbastanza. Simon Law gett sul letto l'ultima
valigia, poi si mise in tasca la chiave di casa, guardandosi attorno
nell'appartamentino di due locali. A dire la verit, aveva visto di meglio. Ma era
pulito, ed era caldo, e considerando quella dannata tormenta di neve l fuori, era
meglio del Ritz. Senza contare che era stata un'incredibile fortuna trovare

quell'appartamento sfitto proprio di fronte alla casa dei LeGrand. Spazzol via la
neve che aveva ancora sui capelli e sul cappotto, rammentandosi ancora una volta
che cosa era stato mandato a fare a Denver. Che cosa diavolo ne ho fatto del
telefono? borbott, frugandosi nelle tasche. Erano vuote. Simon torn a
guardare dalla finestra e gemette fra s. L'ultima volta che aveva usato il telefono

era quando aveva chiamato il suo capo dal furgone, quella mattina. Poi l'aveva
gettato sul sedile. Fiss con disgusto la neve che continuava a cadere, diventando
sempre pi alta. Aspettare non avrebbe reso la gita pi piacevole. Borbottando
un'imprecazione, si tir di nuovo su il bavero del cappotto e fece una corsa fino al
furgone. Il telefono era sul sedile, esattamente dove l'aveva lasciato. Pochi
secondi dopo, Simon stava tornando nel suo appartamento, maledicendo la neve.
Nato in una fattoria dell'Illinois, Simon Law aveva lasciato la famiglia anni prima
per trasferirsi al sole della California. Ma ora, eccolo l, di nuovo al freddo, a
desiderare che qualcun altro avesse risposto alla chiamata di Pharaoh Carn. Nel
tempo occorrente per chiudere a chiave la porta e togliersi il cappotto, aveva gi
composto sul cellulare il numero privato di Pharaoh e tirato fuori un binocolo da
una delle valigie. Ehi, capo, sono io, Law ... S, sono in casa. And alla
finestra, regolando il binocolo per avere la visuale migliore. S, loro sono qui. Li
ho visti ieri, quando sono venuto a visitare l'appartamento, e poi di nuovo
stamattina ... No, non andranno da nessuna parte, con questa neve ... Sicuro, so
quello che hai detto, capo. Devo solo sorvegliarli. Pharaoh Carn faceva rotolare
la zampa di coniglio fra le dita, mentre ascoltava il rapporto di Simon. Voglio
sapere dove vanno, che cosa fanno... tutto! Hai capito? S, capo, sicuro. Mi
terr in contatto. Pharaoh riattacc. Un sorriso pensieroso gli incurv appena le
labbra, ma bastava a manifestare la sua completa soddisfazione. Esit un
momento, poi si lasci cadere in tasca la zampa di coniglio e allung la mano
verso il telefono interno. Duke, tira fuori la macchina. Andiamo al Luxor. Mi
sento in vena. S, capo. Arrivo subito. Il sorriso di Pharaoh si allarg. Quella
sarebbe stata la sua prima uscita, da quando era stato dimesso dall'ospedale, e fra
tutti i casin dello strip il Luxor, con il suo stile che richiamava l'antico Egitto, era
il suo favorito. Aveva voglia di gettare un po' di denaro sui tavoli da gioco, e
magari, pi tardi, fare un salto all'Isis a mangiare un boccone. La raffinata cucina
dell'elegante ristorante del Luxor non lo deludeva mai. Si stropicci le mani,
andando allo specchio. Forse, mentre era fuori, si sarebbe fatto tagliare i capelli e
si sarebbe concesso una buona bistecca. Aveva sentito dire che Jimmy era in citt.
Non vedeva Jimmy da un paio d'anni. Sarebbe stato bello riprendere contatto con
qualcuno dei ragazzi. Pens di nuovo a Francesca, ma stavolta non prov alcun
senso di urgenza. Sapeva dov'era. Quando fosse stato pronto, se la sarebbe
ripresa. La prima volta aveva commesso un errore, lasciando in vita il marito.
Non sarebbe accaduto di nuovo. Stavolta, quando fosse andato a prenderla, non le
sarebbe rimasto nessuno da cui tornare. Pochi minuti dopo era per strada. La
giornata era fredda, ma il lungo cappotto di cachemire sopra il completo di
Armani era una protezione pi che sufficiente. Gli uomini che sedevano sul
sedile anteriore della, limousine, assieme all'autista, erano tutta la protezione di

cui aveva bisogno quel giorno contro altri, meno evidenti, pericoli. I fratelli
Franco erano di Philadelphia, ed erano con lui da un paio d'anni. Entrambi erano
svelti con le mani e lenti di cervello, ma era cos che gli occorrevano. Cercare di
capire o di discutere le intenzioni di Pharaoh Carn poteva mettere un uomo in
pericolo di vita. I Franco non correvano quel rischio. Ehi, capo. Pharaoh

guard Duke, che era seduto di fronte a lui. Che c'? davvero bello vederti
uscire di nuovo, sai. Pharaoh concesse al suo braccio destro uno dei suoi rari
sorrisi. Grazie, Duke. bello anche per me. Duke annu, poi riport la sua
attenzione sulle strade che percorrevano. Parte dei suoi compiti consisteva
nell'assicurarsi che Pharaoh Carn non avesse sorprese, e lui era in gamba nel suo
lavoro. Quando svoltarono verso sud, il cuore di Pharaoh diede un balzo. Anche
da laggi poteva scorgere la cima della piramide a trenta piani che era il Luxor.
Alcuni minuti dopo, l'autista giunse davanti al casin e si ferm giusto il tempo
sufficiente perch Pharaoh e i suoi uomini scendessero dalla limousine. Duke
scese per primo, assieme ai fratelli Franco. Il terzetto si ferm un momento,
osservando la folla. Poi Duke si chin e annu in direzione del suo capo. Pharaoh
trasal leggermente, scendendo dalla macchina, ma si rifiut di lasciarsi
scoraggiare dal dolore. Non quel giorno. Quel giorno provava un senso di
sicurezza che non sapeva spiegare. Lo interpret come un segno che Francesca
non ricordava abbastanza per farlo arrestare. Era intoccabile, e lo sapeva. Sollev
il mento, mentre la limousine si allontanava, evitando di guardare negli occhi i
clienti del Luxor. Era qualcosa che aveva imparato in prigione. Mantenere
un'espressione distaccata conferiva un'aura di importanza, e questo, spesso,
costituiva la differenza fra cacciarsi nei guai e restare vivo. Respir a fondo, e il
suo cuore acceler i battiti mentre si muoveva verso l'entrata. Immediatamente i
suoi uomini lo circondarono. Uno dei fratelli Franco faceva strada, Duke
camminava accanto a lui, e l'altro fratello chiudeva la retroguardia. Lo spazio che
aprivano fra la folla era notevole. Appena dentro il casin, un ometto basso, in
smoking, si present davanti a loro. Signor Carn! un piacere rivederla,
signore. Pharaoh sorrise. Jahar era il direttore del casin, ed era capace di
soddisfare le richieste pi insolite a qualunque ora del giorno e della notte.
Jahar, bello essere qui. Che cosa possiamo servirle, signore? Non ha che da
chiedere. Sar un piacere per me. Sono venuto per giocare rispose Pharaoh,
facendo allargare il sorriso sul volto dell'ometto. Ma non intendo perdere
aggiunse. Jahar quasi ridacchi. Be', signore, chi lo sa? La fortuna
imprevedibile e traditrice. Pharaoh lanci un'occhiata all'orologio. Posso
contare che il mio solito tavolo sar disponibile all'Isis verso le tre? Jahar annu
immediatamente. S, signore. Provvedo subito. L'ometto spar fra la folla,
lasciando Pharaoh ad aggirarsi per il casin. Pochi minuti dopo era ai tavoli della
roulette, immerso nel gioco. Alle cinque e un quarto Pharaoh, alzando gli occhi
dal dessert, vide Jimmy venire verso di lui attraverso la sala del ristorante. Anche
Duke lo vide, e scocc un'occhiata al suo capo. Pharaoh annu. Lascialo
venire. Duke si alz, facendosi da parte mentre Jimmy salutava Pharaoh con un
sorriso amichevole e prendeva posto sulla sedia rimasta libera. Ho sentito che

eri in citt esord Jimmy. bello vedere che ti sei completamente rimesso. Per
un po' abbiamo pensato che non ce l'avresti fatta. Il sorriso di Pharaoh non
raggiunse gli occhi. Questo il guaio con i pettegolezzi, Jimmy. Ti sembro un
cadavere? No, Pharaoh, nel modo pi assoluto. Non ti ho mai visto meglio.
Jimmy gli scocc un sorriso rapido, nervoso. Seriamente, amico, ci sei andato

vicino, vero? Pharaoh riflett sulla risposta, poi si strinse nelle spalle. Non ha
importanza quanto un uomo va vicino a morire, o quante volte accade. Quello che
conta che, quando tutto finito, sia ancora in piedi. Jimmy annu. Hai
proprio ragione. E cos attacc Pharaoh, questa una visita di cortesia?
Posso offrirti un drink, o qualcosa da mangiare ? Jimmy si chin in avanti.
No, ma grazie lo stesso. Ho solo pensato che avresti voluto sapere che gli sbirri
vanno in giro facendo domande su di te a Los Angeles. Pharaoh s'irrigid. Che
genere di domande? Domande davvero strane, per la verit. Niente che
riguardi gli affari. Solo qualcosa su una donna che stata rapita. Pharaoh bevve
un sorso di caff con un movimento lento, calcolato, senza dare a vedere lo shock.
I rapimenti sono roba per gli stupidi comment. Non ho l'abitudine di
concedermi passatempi che non mi procurano dei profitti. Ma, giusto per
curiosit, chi che fa le domande? Sulla donna, intendo. La polizia locale e un
investigatore privato che viene da fuori. Pharaoh sbuff. Dev'essere una donna
importante, per meritare tanto interessamento. Chi sarebbe? Jimmy si strinse
nelle spalle. Non lo so. Una donna, e basta. E che cosa vogliono sapere gli
sbirri? Vanno in giro mostrando una fotografia e fanno domande tipo: Pharaoh
Carn la conosce? Qualcuno lo ha mai visto con lei? Cose del genere. Pharaoh
bevve un altro sorso di caff. Be', grazie per l'avvertimento, Jimmy. Ti sono
debitore. Jimmy si strinse nelle spalle. Ho pensato che volessi saperlo, ecco
tutto. Sorrise. Ma non ottengono le risposte che cercano. Anzi, a quanto ho
sentito ultimamente, nessuno sa dove sei. lo mi sono ricordato che avevi una casa
da queste parti, sulle colline, e ho fatto un tentativo, vedi. Pharaoh annu.
Apprezzo i tuoi sforzi, Jimmy. Sarai ricompensato. Segu qualche attimo di
silenzio. Quando, all'improvviso, Duke si avvicin leggermente alla sua sedia,
Jimmy parve allarmato. stato un vero piacere vederti, Pharaoh, ma adesso
devo proprio andare dichiar. Abbi cura di te. Pharaoh lo segu con lo
sguardo mentre spariva fra la folla. Questo poteva cambiare tutto. Che fosse
pronto o no, rimandare ancora il suo viaggio a Denver poteva rivelarsi pericoloso.
Doveva pensarci seriamente. Duke, fai venire la macchina. Sono pronto ad
andare a casa. Duke. tir fuori il telefono cellulare. Pochi momenti dopo si
stavano dirigendo alla porta. I fratelli Franco li aspettavano all'entrata, e si
unirono al loro capo, facendogli largo fra la folla del casin, fino alla limousine in
attesa. Verso mezzanotte aveva smesso di nevicare, e all'alba le strade erano
state liberate dalla neve e splendeva il sole. Clay era andato a dare un'occhiata a
un cantiere in citt e aveva avvertito Frankie che sarebbe ritornato solo nel tardo
pomeriggio. Dopo che era uscito, lei si era raggomitolata meglio sotto le coperte e
si era di nuovo appisolata. La sua mente vagabondava in una zona a met fra la
realt e il sogno, favorita dal tepore delle coperte e dei ricordi. .

Frankie sospir, rotolando sulla schiena e abbracciando il guanciale di Clay.


Sorrise fra s, ricordando i marshmallows verdi che lui le aveva portato a letto.
Non erano mai arrivati a preparare la cioccolata calda, ma avevano fatto l'amore
... ed era stato pi caldo e pi dolce di qualunque cioccolata. E cos, Frankie
scivolava dentro e fuori dal sonno, abbassando la guardia giusto il tempo

sufficiente per lasciare entrare la paura ... Non lottare contro di me, Francesca.
Sei sempre stata mia. Frankie alz gli occhi sull'uomo che incombeva sopra di
lei, sul letto. I suoi occhi scintillavano selvaggiamente di desiderio frustrato, le
narici vibravano. La collera gli coloriva le guance, mentre si sforzava di tenerla
ferma. Immobilizzata dal peso del suo corpo, lei poteva a malapena respirare.
No... Lasciami andare. Ti prego, lasciami andare supplic. La furia era palese
sul viso dell'uomo. Tu appartieni a me, non a lui! Ti sbagli! lo non
appartengo a nessuno, tranne che a me stessa url Frankie. Mi do all'uomo che
scelgo, e scelgo l'uomo che mio marito! Tu non. hai alcun diritto su di me. Lui
accentu la stretta sui suoi polsi. Quando il suo viso si fece pi vicino, Frankie
sussult. Che cosa significa che non ho alcun diritto? Io ho tutti i diritti
sussurr Pharaoh. Guardami in faccia. Guardami negli occhi. Ricordi il passato?
Ricordi tutto quello che abbiamo condiviso? Per quanto ti sforzi di dimenticare,
devi ricordarti di me. A poco a poco, Frankie smise di dibattersi, accettando
l'inevitabile. Il suo cuore sanguinava per Clay e per ci che stava per accaderle.
Ma sarebbe morta prima di dare a Pharaoh la soddisfazione di sapere che aveva
vinto. I suoi occhi divennero inespressivi, come se l'anima avesse
improvvisamente lasciato il suo corpo. Il fatto che sei fisicamente pi forte non
cambia la realt. Ti disprezzo e ti odio. Mi hai portata via dalla mia casa. Puoi
prendermi, ma solo con la forza. Non avrai mai il controllo del mio cuore. Quello
appartiene a Clay. lui che ricordo. lui che amo. Il viso di Pharaoh si
contorse in una paurosa espressione di collera. Frankie trasal, preparandosi al
colpo.
Si svegli gridando il nome di Clay, e per un momento fu sorpresa dall'eco della
propria voce dentro la casa. Oh, Dio. Oh, Dio ... mormor. Si trascin gi dal
letto, barcoll in bagno, si tolse la camicia da notte e si mise sotto la doccia.
L'acqua usc dapprima fredda, ma Frankie non se ne cur. Si insapon le mani e
cominci a strofinarsi la pelle. Si sentiva sporca e miserabile. Per settimane
aveva cercato di negare, ripetendosi che, anche se era stata lontano da casa, non le
era accaduto nient'altro. Ma questo cambiava tutto. Le lacrime le serravano la
gola, troppo dolorose per sgorgare. Come avrebbe potuto guardare in faccia Clay,
sapendo che l'uomo che l'aveva rapita l'aveva anche violentata? E poi la colp un
pensiero, cos repentino che per poco non scivol e cadde. Aveva ricordato
qualcosa di determinante. Aveva ricordato di avere invocato piet ... e ricordava il
viso dell'uomo. Senza dubbio questo era qualcosa su cui la polizia poteva basarsi.
Fin rapidamente di sciacquarsi, si asciug e si vest in fretta, ansiosa di
raccontare il sogno al detective Dawson. Ma quando lo chiam, la sua reazione
non fu esattamente quella che si era aspettata. Senta, signora LeGrand, ha detto
che stato un sogno. S, ma ... E allora, come pu essere sicura che non si

sia trattato di una manifestazione dei suoi timori? Lei ci ha detto, in precedenza,
che mentre era riuscita a ricordare alcuni particolari del suo rapimento, non
rammentava ancora il viso del rapitore. Frankie prov un senso di nausea. Non
c'era speranza. Nessuno era disposto a crederle. Aveva contato su Dawson, ma
evidentemente si era sbagliata, o meglio, si era illusa. Era chiaro che il detective

la riteneva pazza, come tutti gli altri. S, ma ... ritent. E ora, dopo che le
stata mostrata la fotografia di un uomo con il quale cresciuta, ha deciso che
stato lui a rapirla. Frankie avrebbe voluto mettersi a urlare. Non l'ho affatto
deciso protest. L'ho semplicemente ricordato. No, signora ribatt Dawson
quietamente. Lo ha sognato. C' una grande differenza. Frankie si lasci cadere
sulla sedia pi vicina, sconfitta. Che cosa ci vuole per convincerla, detective?
Non capisce che sono ancora in pericolo? .
L'esitazione di Dawson fu una risposta sufficientemente chiara, e fu quello che
mancava per fare infuriare davvero Frankie. Ecco, adesso sappiamo la verit
afferm. Tutti quanti pensate che me ne sia semplicemente andata di casa... e
poi, chiss per quale ragione, che ci sia tornata da sola. Via, signora LeGrand,
non ho detto questo. Non ce n' stato bisogno ritorse Frankie. Poi continu:
Prima di mettere fine a questa inutile conversazione, voglio porle una domanda
ipotetica. S? E se fossi stata trovata morta m un altro stato? Avreste
arrestato Clay, oppure avreste concluso che ero morta mentre facevo un viaggetto
alla ricerca di me stessa? Dawson trasal. Il sarcasmo nella sua voce era
inequivocabile. impossibile dirlo, senza esaminare tutti gli indizi. Perch?
chiese lei. Finora, non vi siete lasciati influenzare da alcun indizio. Inoltre,
eravate dispostissimi a incriminare Clay. Vi siete sbagliati una volta. Perch non
potete ammettere che potreste sbagliarvi anche ora? Dawson stava cercando
disperatamente una risposta, quando Frankie si interruppe. Non importa.
Ritengo che lei abbia espresso la sua posizione molto efficacemente e, potrei
aggiungere, senza dire una parola. Sa una cosa, detective? Se mai decidesse di
lasciare la polizia, dovrebbe pensare seriamente di darsi alla politica. C' molto
portato. Il clic che risuon all'orecchio di Dawson non gli lasci illusioni su
quanto aveva deluso Francesca LeGrand. Anche quando giunse l'ora di tornare a
casa, non pot smettere di pensare a ci che gli aveva detto. Si sbagliavano, tutti
quanti? Non sarebbe stata la prima volta. Perch tutti quanti erano cos restii a
indagare su Pharaoh Carn? Quella donna gli aveva praticamente dichiarato guerra,
e nessuno voleva crederle ... compreso lui. .
Poi, sbuff spazientito fra s mentre tirava fuori le chiavi di tasca. Perch mai
non sarebbero dovuti essere restii? Pharaoh Carn era pericoloso quanto era
elusivo. E inoltre, era impossibile interrogare un uomo, se prima non si riusciva a
trovarlo.
Quella sera, sul tardi, Frankie stava ancora combattendo con la sua coscienza.
Non aveva parlato a Clay di quello che aveva ricordato. Non era un indizio su
dove era stata tenuta prigioniera. Raccontarglielo non sarebbe servito
assolutamente a nulla, tranne a farlo soffrire ancora di pi. Inoltre, Frankie non
riteneva di poterlo guardare in faccia, dopo che avesse saputo. Si sentiva in colpa

per essere sopravvissuta. C'erano donne che si sarebbero tolte la vita, piuttosto
che sottomettersi alla violenza di un altro uomo. Poi, scosse la testa. No. Era
decisamente stupido pensare certe cose. Si morse il labbro per impedirsi di
piangere e si rigir nel letto. Istintivamente, Clay l'attir a s, nel sonno, e lei si
sforz di rilassarsi. Era di nuovo fra le braccia di Clay, e quello era il suo posto.

Simon Law gir intorno alla casa per la terza volta, prendendo nota del complesso
sistema di sicurezza che era stato installato. Puntando la torcia elettrica a forma
di penna sulla serie di fili che entravano e uscivano da una scatola, corrug le
sopracciglia. Al capo non sarebbe piaciuto. Ci voleva un tipo pi in gamba di lui
per entrare senza far scattare un allarme. In quel momento una macchina svolt
l'angolo, e i suoi fari illuminarono improvvisamente la zona. Simon si tuff dietro
un cespuglio solo un attimo prima che il veicolo gli passasse davanti. Imprecando
fra s contro la neve che gli era entrata nel colletto, si arrabatt in piedi e si
diresse verso il marciapiede. Si era gi allontanato di parecchi passi quando si
accorse di non avere pi la torcia. Imprec di nuovo e fece per tornare indietro,
ma proprio in quel momento in casa si accese una luce. Senza riflettere, Simon si
precipit verso la strada. Pochi attimi dopo era sul suo furgone e si allontanava a
tutta velocit. Non c'era pericolo che Francesca LeGrand scappasse quella notte.
Lei e il marito se ne stavano al sicuro a letto. Inoltre, c'era un'altra piccola
faccenda di cui doveva occuparsi ... l'eliminazione di un ostacolo dalla strada di
Pharaoh Carn. Harold Borden posteggi vicino al marciapiede, poi spense il
motore. Per un momento rimase seduto dov'era, assaporando il silenzio e
accantonando al contempo il lavoro svolto quel giorno. Lanci un'occhiata alla
sua casa e alle luci natalizie che bordavano le grondaie. Corrug le sopracciglia,
prendendo nota mentalmente di cambiare un paio di lampadine vicino all'angolo
sudest, poi prese il sacchetto sul sedile. Il profumo degli involtini alle uova lo
aveva accompagnato per tutta la strada fino a casa, ed era pi che pronto per il suo
spuntino di mezzanotte. Quando sorvegliava qualcuno, non passava spesso la
notte a casa. Ma quel lavoro per i LeGrand era diverso. Quando Clay era a casa,
Borden era libero di andarci anche lui. Sorrise fra s, pensando che avrebbe
anche potuto abituarsi a un lavoro come quello. Poi cambi idea. La scomparsa di
Francesca LeGrand era stata un caso frustrante. Non poter aiutare Clay era stato
ancora peggio. Ora che aveva una seconda opportunit di risolvere il problema, ce
l'avrebbe messa tutta. Erano vicini alla soluzione, lo sentiva. I pezzi del mosaico
cominciavano ad andare al loro posto. Mise la mano sulla maniglia e apr la
portiera. Immediatamente la macchina fu invasa da una ventata d'aria gelida.
Harold si strinse al petto il sacchetto e scese dal veicolo in un solo, rapido
movimento. L'odore degli involtini si disperse un po' nell'aria fredda della notte,
mentre puntava il portachiavi in direzione della macchina. Lo scatto delle
serrature automatiche risuon secco nel silenzio della strada. Harold respir a
fondo e si incammin verso la casa. Probabilmente Alice si era addormentata sul
divano, ma lo aspettava sempre per andare a letto. Sorrise. Era una cara donna e
una moglie meravigliosa. Lui si considerava a tutti gli effetti un uomo molto
fortunato. Tutt'a un tratto, una coppia di fari comparve alla sua destra. Una

macchina aveva appena svoltato l'angolo della strada. Harold fece per mettersi le
chiavi in tasca, mentre girava attorno alla macchina, e imprec quando gli
sfuggirono di mano e caddero a terra. Si chin per raccoglierle. L'impatto del
metallo contro la carne fu un forte, sordo tonfo, seguito dal rombo del motore che
accelerava rapidamente. .

Alice Borden si svegli dal suo sonnellino sul divano. Guard fuori,
nell'oscurit, e vide la macchina del marito posteggiata vicino al marciapiede. Poi
guard meglio, e scorse il suo corpo raggomitolato sulla strada.
Si lasci sfuggire un gemito, poi cominci a urlare.
Simon Law port la pizza e la birra su per gli scalini, poi si ferm davanti alla
porta del suo appartamento, cercando fra le chiavi fino a quando non trov quelle
che aprivano la porta. Un momento dopo era all'interno. Si tolse il cappotto e
divor la prima fetta di pizza in tre soli bocconi. Il lavoro notturno gli faceva
sempre venire appetito. Prese una seconda fetta, poi and alla finestra, guardando
attraverso il binocolo. La casa dei LeGrand era esattamente come l'aveva lasciata.
Mentre dava un altro gran morso alla pizza, lo sguardo gli cadde all'improvviso
sul cerchio di impronte che aveva lasciato attorno alla casa, nella neve. Imprec.
Maledizione, la neve aveva cessato di cadere prima di coprire le sue tracce. Fu
preso dal panico. Doveva fare le valigie e sparire, o restare dov'era? E se
scappava, sarebbe riuscito ad andare tanto lontano da sfuggire all'ira di Pharaoh?
Tutti, nell'organizzazione, avevano saputo che cosa era capitato a Stykowski. Non
era salutare portare a Pharaoh cattive notizie. Abbass il binocolo, fissando
nell'oscurit, terrorizzato. E poi, a forza di guardare, si rese conto che gli era
sfuggito il fatto di gran lunga pi evidente. Certo, le sue dannate impronte erano
ancora l, ma si fermavano al marciapiede. Le strade erano pulite. Non c'era modo
di sapere in quale direzione era andato. Con un sospiro di sollievo, fin la pizza,
poi si lasci cadere su una poltrona e si mise il binocolo in grembo. Aveva
bisogno di riposare, anche solo per qualche minuto.
Quando si svegli, era mattino.
14 Clay stava finendo l'ultimo boccone di pane tostato quando Frankie entr
in cucina. Hai tutto quello che ti serve? gli chiese. Anche se ha smesso di
nevicare fa molto freddo, fuori. Lui sorrise e deglut. S, mammina. I guanti
sono nel furgone e ho messo le mutande lunghe sotto i jeans. Frankie gli
ricambi il sorriso. Okay, e cos sono troppo apprensiva. Poi gli tolse di mano
la tazza del caff e la pos sul piano di lavoro. Tienimi stretta disse. Il tono
doloroso della sua voce strinse il cuore a Clay. Sar un piacere rispose con
dolcezza. Vieni qui, piccola. Frankie si raggomitol fra le sue braccia,
assaporando la forza con cui la stringeva e imprimendosi nella mente la
sensazione della sua camicia blu di flanella contro la guancia. Non avrai
problemi, oggi? Posso darti un passaggio fino a casa dei miei, oppure la mamma
pu venire a farti compagnia. Frankie sospir. L'impulso a nascondersi era cos
forte! Ma non poteva permettere alla paura di controllare il resto della loro vita.
Inoltre, non si sentiva molto bene, e non aveva voglia di vedere gente.
Preferisco di no mormor, con un sorriso di scusa. Amava i genitori di Clay,
ma non le piaceva essere al centro delle loro attenzioni. Inoltre ho la pistola,
Harold dovrebbe essere appostato non molto lontano. Star benissimo. Clay
represse un sospiro. Il fatto che Frankie si sentisse minacciata tanto da comprare

quella dannata pistola lo preoccupava. Erano persone normali. Niente di tutto


quello sarebbe dovuto accadere ella loro vita. Consult l'orologio. Come Frankie

aveva detto, Borden sarebbe dovuto arrivare da un momento all'altro. Okay,


allora, se sei sicura ... Frankie lo afferr per il bavero e lo attir a s perch la
baciasse. Baciami, Clay, e smettila una buona volta di preoccuparti. Lui
sorrise. Be', se la metti cos... Chin la testa, e Frankie si aggrapp a lui. Si
separarono dopo un lungo momento, a malincuore. meglio che vada, mentre
riesco ancora a ragionare scherz Clay. Poi guard Frankie con attenzione. Ti
senti bene? Sei pallida. Lei non ne dubit. Il suo stomaco cominciava a
rivoltarsi. Torner a letto non appena tu sarai uscito, va bene? Clay le tocc la
fronte, poi la guancia. Non hai la febbre. Clay ... Senti, amore, posso
chiamare pap e ... Vai al lavoro lo interruppe Frankie. Lui si strinse nelle
spalle. Vado. Chiamami se hai bisogno di me, okay? Frankie annu, poi lo
segu alla porta, chiudendola a chiave mentre lui saliva sul furgone. Un attimo
dopo, il suo stomaco si contrasse e fu costretta a correre in bagno. Clay era
seduto nel furgone e faceva girare il motore, in attesa che si scaldasse. I suoi
pensieri, invece, erano gi in moto. A parte una serie di impronte, la neve sul
terreno e sugli alberi era intatta. Sorrise, pensando che se fosse stato ancora
bambino avrebbe trovato una buona scusa per restare a casa da scuola e costruire
pupazzi di neve per tutto il giorno. Si guard attorno due volte in cerca della
macchina di Harold Borden, poi consult l'orologio e si strinse nelle spalle. Era
ancora presto, e c'era sempre la possibilit che alcune strade secondarie fossero
impraticabili. Ma gli spazzaneve sarebbero usciti di nuovo fra non molto, e lui
doveva andare al lavoro. Inser la retromarcia, e un momento dopo usciva in
strada. Pass alla trazione integrale e part, scoccando un'ultima occhiata alla
casa, nello specchietto retrovisore. Qualcosa, nell'immagine riflessa, attrasse la
sua attenzione. Rallent, poi si ferm in mezzo alla strada, fissando lo specchietto
e cercando di stabilire che cosa diamine c'era che non andava, in quello che
vedeva. Tutt'a un tratto, cap. I capelli gli si rizzarono sulla nuca mentre inseriva
di nuovo la retromarcia e partiva all'indietro, slittando sulla strada ghiacciata. Un
attimo dopo si ferm vicino al marciapiede. Quando scese, le ginocchia gli
tremavano. Pi fissava le tracce, pi la sua paura aumentava. L, nella neve, c'era
una perfetta serie di impronte, che giravano attorno alla casa. Solo il pensare che
qualcuno sorvegliasse ogni loro mossa, ascoltasse ogni loro parola, li guardasse
dormire, era osceno. Gir su se stesso, scrutando il vicinato, cercando di scorgere
qualcosa d'insolito. Non not niente. Anzi, dopo la nevicata, le case allineate
lungo la strada erano perfette come una cartolina illustrata. Poi, torn a guardare
le impronte. Con lo stomaco stretto in un nodo, tir fuori le chiavi e si mise a
correre. Il tepore lo avvolse, quando irruppe in casa. Con mani tremanti, si chiuse
a chiave la porta alle spalle e pass da una stanza all'altra, guardando fuori da
ogni finestra e seguendo la traccia rimasta nella neve. Solo quando stava per

entrare in cucina si rese conto che Frankie non era comparsa. Di sicuro non
poteva essere gi tornata a letto ... Francesca? Stai bene? Quando imbocc il
corridoio per andare a guardare in bagno, sent scorrere l'acqua. Frankie, dove
sei? Lei comparve all'improvviso sulla soglia. Si teneva una salvietta bagnata
sul viso. Gli occhi erano spalancati per l'ansia, il viso pallido e tirato.
Mi hai

spaventata. Mi dispiace, amore. Hai dimenticato qualcosa? No. Clay


esit, ma solo un attimo. Senti Frankie, devo parlarti, ma prima bisogna che
faccia un paio di telefonate. Prima che potesse spiegarsi meglio, all'improvviso
lei si volt di scatto e schizz di nuovo in bagno. Clay rimase sorpreso di essere
stato lasciato in asso cos bruscamente, ma la ragione gli fu ben presto chiara
quando sent provenire dal bagno dei suoni inconfondibili. Frankie era in preda a
un accesso di vomito. Lui corse a raggiungerla. Amore, devi proprio essere
ammalata. Frankie si appoggi al lavello, aspettando che la stanza smettesse di
girarle attorno. cominciato adesso mormor. Credo di avere bisogno di
stendermi un momento. Lo credo bene disse Clay gentilmente. L'aiut a
tornare in camera e a mettersi a letto. Mi sento gi un po' meglio mormor
Frankie, mentre lui le tirava le coperte fino al mento. Bene. E ti sentirai ancora
meglio se resterai dove sei aggiunse lui. Frankie gli sorrise debolmente, poi
chiuse gli occhi, sperando che il suo stomaco smettesse di fare i capricci. Sent
Clay muoversi per la stanza. Quando riapr gli occhi lui si era tolto il giaccone.
Il furgone non voluto partire? chiese. Lui esit. Alla fine, rispose: Non si
tratta del furgone. Frankie corrug le sopracciglia. La reticenza non era uno dei
tratti normali di Clay. Che cosa successo, allora? Lui and alla porta.
Lasciami prima fare quelle telefonate, poi ne parleremo. C'era qualcosa, nel
tono della sua voce, che la faceva sentire a disagio. E Clay evitava di guardarla,
mentre parlava. Ormai, Frankie non dubitava pi che il suo inaspettato ritorno a
casa fosse dovuto a qualcosa di pi che una batteria scarica o le strade innevate.
Fece uno sforzo per alzarsi a sedere. Perch non telefoni da qui? Clay si ferm
sulla soglia e si volt. Quando Frankie vide la sua espressione, il cuore le diede un
balzo. Dimmi che cosa sta succedendo, Clay. C' un cerchio di impronte che
gira tutto intorno alla casa. Tu appartieni a me ... soltanto a me. Il ricordo url
nella sua mente, lasciandola debole e incapace di parlare. L'unico suono che riusc
a emettere fu un gemito, mentre si copriva il viso con le mani. Clay imprec fra i
denti e and a sedersi accanto a lei. Frankie si rifugi sulle sue ginocchia e gli
strinse le braccia attorno al collo.
lui, non vero, Clay? Oh Dio, tornato.
Non lo sappiamo disse lui, tenendola stretta. Stai tranquilla, amore. Ora
chiamo Borden, e poi la polizia. Un'altra ondata di nausea colse Frankie, ma non
era cos forte come prima. Pass, senza lasciarsi dietro altro che disperazione.
Clay la sistem in una posizione pi comoda sulle sue ginocchia e compose il
numero dell'investigatore privato. Quando sent una voce femminile, anzich
quella di Borden, esit, pensando di essersi sbagliato. Mi scusi borbott.
Credo di avere sbagliato numero. No, scusi lei rispose la donna. Non credo
di averle risposto correttamente. solo che stata una mattinata orribile. Qui la
Borden Investigations. E cos, finalmente Harold si deciso ad assumere una

segretaria! No, non esattamente disse la donna. Senta, signora, ho bisogno


di parlare con Harold si spazient Clay. l? La donna esit. Signore, lei
un cliente o un amico? Lui corrug le sopracciglia. Un cliente, anche se per la
verit ci conosciamo da quasi due anni. Sent la donna sospirare. Allora, sono
molto spiacente di doverla informare che il signor Borden morto. stato

investito da un pirata della strada la notte scorsa, mentre scendeva dalla macchina
davanti a casa sua. Clay si immobilizz. Oh, diavolo. Qualcuno ha visto com'
successo? Non credo. La moglie lo ha trovato disteso sulla strada rispose la
donna. Poi aggiunse: Se lei un cliente, la signora Borden mi ha chiesto di
indirizzare i casi in corso alla Rocky Mountain Investigations. Sono un gruppo
affidabile, e Harold li stimava moltissimo. Grazie mormor Clay. E la
prego, trasmetta le mie condoglianze alla signora Borden. Riattacc, poi rimase
seduto a fissare un piccolo strappo nella carta da parati, vicino all'angolo della
testiera del letto. Frankie era rimasta in silenzio fino a quando non aveva udito le
ultime parole di Clay. A quel punto, si era sentita cadere il cuore. Potevano
significare una sola cosa. Clay? Harold Borden morto. Investito da un
pirata della strada ieri sera, davanti a casa sua. Oh no! terribile! Hanno idea
di chi possa essere stato? Non credo. Frankie rabbrivid, stringendosi un po'
di pi a Clay. Povera signora Borden. Posso solo immaginare quello che deve
provare. Gi borbott Clay. Cominci a comporre un altro numero, cercando
per tutto il tempo di dirsi che era solo un'orribile coincidenza, e che i loro
problemi non avevano niente a che vedere con la morte di Borden. Pochi
momenti dopo, una voce rispose. Qui Dawson. Sono Clay LeGrand. Ehi,
ragazzo, si alzato presto stamattina. Che cosa posso fare per lei? Qualcuno si
aggirato attorno a casa nostra, la notte scorsa. Dawson pos la met rimasta
del suo panino dolce su una pila di cartelle e si raddrizz sulla sedia. Un
guardone? Clay pens alle altre case dell'isolato. In nessun cortile c'erano
impronte simili a quelle che aveva visto nel loro.
Me lo dica lei rispose. Nei cortili delle altre case la neve intatta. Neppure
l'impronta di un cane. Per sa come sono i ragazzi quando nevica. Devono
lasciare le loro impronte dappertutto. Non hanno affatto lasciato impronte
dappertutto scatt Clay. solo un'unica, chiarissima traccia che gira attorno
alla casa e torna dritta sulla strada. Ah, s? comment Dawson. E allora, non
ha forse assunto un investigatore privato? Magari era proprio lui, che ha fatto un
giro per vedere se era tutto a posto. No, a meno che non fosse un fantasma
ribatt Clay. stato ucciso da un pirata della strada ieri sera. Stavolta, Dawson
drizz le orecchie.
Oh, diavolo. Si mise a frugare fra le carte sulla scrivania.
Cominciano a esserci un po' troppe coincidenze. esattamente quello che
stavo pensando anch'io convenne Clay. Okay. Resti dov'. Ramsey e io
impiegheremo circa un quarto d'ora a venire l. Non intendo andare da nessuna
parte gli assicur Clay, e riattacc. Frankie aveva gli occhi spalancati. Sembrava
quasi sotto shock. Francesca ... Lei non rispose. Clay la scroll leggermente.
Frankie ? La testa le oscill sul collo come quella di una bambola rotta. Poi
guard Clay e rabbrivid. entrato dalla porta principale. Sorrideva. Avevo

creduto che fossi tu. Quando ha cominciato a ridere, ho cercato di scappare. Un


nodo di furia strinse le viscere di Clay. Dannato bastardo. Frankie sbatt le
palpebre, rimettendo a fuoco il viso di Clay. Lo conoscevo, Clay. Era Pharaoh.
Pharaoh Carn. Il fumo dell'incenso si levava davanti agli occhi di Paraoh,
fermo in contemplazione davanti alla statua di Osiride. Aveva perso la nozione

del tempo. Non avrebbe saputo dire da quanto si trovava in quella stanza simile a
una cripta, ma doveva ammettere che si sentiva il cuore pi leggero, e il suo
proposito era diventato pi chiaro. Attribuiva la sua precedente incapacit di
mettere a fuoco un piano d'azione al fatto che non era ancora del tutto guarito. Ma
quei giorni erano finiti. Rifugiarsi fra quegli idoli lo aveva aiutato a ricordare
qualcosa che si era quasi lasciato sfuggire. Gli dei erano onnipotenti. Non
seguivano le regole, le dettavano. Come gli antichi Faraoni, di cui portava il
nome, avrebbe distrutto il suo nemico e si sarebbe ripreso ci che era suo di
diritto. Era gi stato fatto prima. Sarebbe stato fatto ancora. A quel punto volt le
spalle alla stanza semi buia, dove non entrava mai il sole, e alle effigi degli antichi
dei. C'erano molte cose da fare, e poco tempo per farle. Un po' pi tardi, uscendo
dalla sauna, trov Duke ad attenderlo. Senza preoccuparsi della propria nudit, si
fece avanti, infilando le braccia nell'accappatoio che il suo scagnozzo gli porgeva
e avvolgendoselo attorno al corpo caldo e sudato. Ha telefonato Simon
annunci Duke. Pharaoh si immobilizz, in attesa. La piccola questione del
ficcanaso privato stata sistemata continu l'altro.
Come? chiese Pharaoh.
Un incidente. stato investito da un pirata della strada. Un sorriso di
soddisfazione incurv le labbra di Pharaoh. Sai, un vero peccato, ma la gente
dovrebbe guardare bene da tutte le parti, prima di attraversare la strada
comment a bassa voce. Duke sorrise. S, capo, hai proprio ragione. Lo
stomaco di Pharaoh brontol. Sto morendo di fame asser all'improvviso. Vai
a dire al cuoco di prepararmi un'omelette ai funghi. Devo fare alcune telefonate,
perci fammela portare in biblioteca. S, capo ripet Duke. Nient'altro?
Pharaoh riflett sul compito che si era prefisso. S. Trovami un barbiere. Poi
aggiunse: E una manicure, anche. Ho le unghie in uno stato pietoso. Duke si
affrett ad allontanarsi, mentre Pharaoh si incamminava con tutta calma verso la
doccia. Per la prima volta dopo il terremoto, si sentiva bene. Davvero bene.
Aveva recuperato la cosa a cui teneva di pi, il completo controllo della
situazione.
Il detective Ramsey era fuori dalla casa dei LeGrand, assieme a un agente della
scientifica, e scattava fotografie delle tracce lasciate nella neve. Avery Dawson,
all'interno, sorseggiava lentamente una tazza di caff e ascoltava con attenzione
ci che Francesca LeGrand aveva da dire. Di tanto in tanto, posava la tazza per
prendere un appunto. A un certo momento interruppe Frankie per chiedere:
Perci, quello che mi sta dicendo che ha cominciato a ricordare?. Lei annu.
Scocc un'occhiata a Clay, che le era seduto accanto, e poi riport lo sguardo sul
detective. Sta succedendo sempre pi spesso, ogni giorno che passa. E cos,
certa di poter indicare Pharaoh Carn come l'uomo che l'ha rapita, due anni fa?
Frankie strinse i pugni e si spost un po' pi vicino al bordo della sedia e

cominci, del tutto inconsapevolmente, a dondolarsi avanti e indietro. La porta


era chiusa a chiave cominci, con voce malferma. Clay la chiude sempre,
quando esce. Devono aver aperto la serratura. Ero in cucina. Sentii lo scatto.
Pensai che fosse Clay, che era tornato a prendere qualcosa che aveva
dimenticato. E allora, che cosa accadde? le domand Dawson.
Mi

preparavo ad accogliere Clay con un sorriso, quando loro entrarono in cucina.


Loro? la interruppe il detective. Frankie parve sorpresa dalle sue stesse parole.
Corrug le sopracciglia, raffigurandosi mentalmente la scena. S, c'erano altri
due uomini. Erano pi bassi di statura, ma molto muscolosi. Si somigliavano.
Cio, erano vestiti nello stesso modo? chiese Dawson. No, sembravano
fratelli. Il detective annu e continu a prendere appunti. E poi, che cosa
successe? insistette. Lui rise ... Pharaoh, intendo. Disse che mi cercava da
molto tempo. Frankie rabbrivid. Urlai, poi cercai di fuggire. Chiuse gli occhi,
ricordando la sensazione di essere afferrata, sollevata di peso dal pavimento e
sbattuta contro il muro. E poi? Lei alz gli occhi. Il suo viso era privo di
espressione. E poi, lui mi ha presa e portata via. Come avete fatto a 'uscire di
casa senza essere notati? Frankie cominci a tremare e tese la mano verso Clay.
Immediatamente, lui le pass un braccio attorno alle spalle, stringendola a s. Lei
deglut il nodo che le stringeva la gola e cerc di respirare a fondo. Non lo so.
L'ultima cosa che ricordo che qualcuno mi teneva ferma, e poi una puntura nel
braccio. Immagino che mi abbiano drogata. Qual la prima cosa che ricorda,
dopo? volle sapere Dawson. Lo sguardo di Frankie divenne vacuo. Non ne
sono sicura. C'era un aereo. Ricordo di essermi svegliata su un aereo. Sospir.
Mi dispiace. Nella mente ho solo una confusione di immagini. Poi si raddrizz.
Ma le poche cose che ricordo, so che sono vere. Pharaoh Carn mi ha portata via
da casa mia. Penso di essere stata tenuta prigioniera da qualche parte all'interno di
una grande propriet. Il parco era vasto, ma ben tenuto. C'erano delle sbarre alle
finestre della mia camera, e credo che se non fosse stato per il terremoto sarei
ancora l. Okay concluse Dawson. Se lo incriminiamo, sar disposta a
testimoniare contro di lui? Il solo pensiero di guardare di nuovo in faccia
quell'uomo la faceva stare male. Frankie strinse i denti e guard suo marito,
traendo coraggio dall'amore che gli leggeva negli occhi. Clay annu. Era la
silenziosa conferma che qualunque cosa decidesse, era con lei al cento per cento,
fino in fondo. Quando Frankie torn a guardare Dawson, la sua paura si era
trasformata in determinazione. S, testimonier. Far tutto quello che sar
necessario. Allora, metter le cose in moto afferm Dawson. Lanci
un'occhiata a Clay. Passer la sua teoria sull'incidente di Borden alla omicidi.
un'ipotesi azzardata, ma non fa mai male tenere conto di tutte le possibilit.
Grazie disse Clay. Dei passi risuonarono nel portico, e tutti si voltarono verso
la porta, mentre Paul Ramsey entrava. Avete scattato le foto? chiese Dawson.
S rispose il collega. E abbiamo anche preso campioni di neve e trovato una
torcia elettrica a forma di penna che qualcuno deve avere perduto. Mostr una
busta di plastica con dentro la piccola torcia. Per caso appartiene a qualcuno di
voi? No risposero i tre all'unisono. Lo immaginavo concluse Ramsey,

rimettendosi la busta in tasca. Frankie si alz bruscamente. Gradisce un po' di


caff? Ramsey sorrise. S, signora, se posso portarmelo via. Venga con
me disse Frankie. Credo di avere qualche tazza monouso. Ne porti una
anche a me le raccomand Dawson. Mi terr caldo per strada. Non appena
Frankie e Ramsey furono usciti, Clay si alz. Che probabilit abbiamo che

l'accusa regga? chiese. Dawson scosse la testa. Sar sincero con lei. Sono
scarse, maledettamente scarse. Un uomo come Carn avr dozzine di alibi e di
persone disposte a sostenerlo. A meno che non troviamo qualche prova concreta,
sar molto dura. E, naturalmente, prima di incriminarlo dobbiamo trovarlo. Clay
imprec fra i denti e and alla finestra. Rimase l per un momento, socchiudendo
gli occhi per difenderli dal riflesso abbagliante del sole sulla neve. Una coppia
camminava lungo il marciapiede, chiacchierando e ridendo. La signora Rafferty
era in cortile, e cercava fra la neve il giornale del mattino, con l'aiuto di una
scopa. Il loro vicino dal lato sud era sul tetto e stava disponendo le lampadine
natalizie. Tutto sembrava assolutamente normale, eppure era tutto cos sbagliato.
L fuori, da qualche parte, si nascondeva un pazzo che sorvegliava tutte le loro
mosse. Ma dov'era andato, adesso? E, pensiero ancora pi pauroso, quando
sarebbe tornato? Questo davvero un bel quartiere, tranquillo comment
Dawson. difficile immaginare che dei tipi sospetti si aggirino nei dintorni.
Clay ficc le mani in tasca e volt le spalle alla finestra. Lo so. Sono cresciuto
in questa casa. Quando Frankie e io ci sposammo, i miei genitori ne comprarono
una nuova e traslocarono, affittando questa a noi. Conosco i vicini da quasi tutti i
miei trentatr anni. Niente cambia mai. Tutto rimase sempre uguale. Dawson
annu. S, capisco quello che intende dire. Ma la familiarit una bella cosa, sa.
Anche se pu diventare un po' monotona, d pur sempre un senso di sicurezza.
Che cosa d un senso di sicurezza? chiese Frankie, rientrando in soggiorno con
il caff per Dawson. Questa strada ... questo quartiere rispose Clay. Stavamo
dicendo che niente cambia mai. Lei si strinse nelle spalle. vero. Tranne per
gli inquilini della signora Rafferty, s'intende. .
Clay si immobilizz, poi si volt di nuovo, di scatto, verso la finestra, fissando
intensamente il piccolo furgone grigio posteggiato di fronte. Che c'? chiese
Dawson. Un nuovo inquilino arrivato solo un paio di giorni fa. E allora?
insistette il detective. E allora, le sole cose che ha portato con s sono state due
valigie e una scatola. Dawson corrug le sopracciglia. Niente mobili?
L'appartamento arredato spieg Frankie. Faremo un controllo afferm
Dawson. Ma non illegale viaggiare leggeri. Ha ragione ammise Clay.
Probabilmente lascio correre troppo l'immaginazione. No, figliolo. Direi che
soltanto prudente lo contraddisse Dawson. E, date le circostanze, non posso
certo fargliene una colpa. Pochi minuti dopo, i due detective se n'erano andati.
Clay lanci un'occhiata all'espressione esausta di Frankie e corrug le
sopracciglia. Dovresti tornare a letto, amore. Lei sospir. Non ho intenzione
di contraddirti rispose. Ma non mi sento male. Solo un po' strana. E allora,
mettiamo questa Frankie strana a letto concluse Clay sorridendo, mentre le
rimboccava le coperte. Forse potresti dormire un po'. Intanto, io chiamo i miei.

Ci sono alcune cose che ho bisogno di fare, ma non intendo lasciarti sola.
Frankie non protest. Non ne aveva la forza. Stava gi scivolando verso un'oasi di
pace dove i pensieri cessavano, avvolti in una specie di limbo. Simon Law stava
camminando avanti e indietro per la stanza. Era nervoso fin da quando, quella
mattina, si era svegliato e aveva scoperto che il cielo era sereno. Imprec ad alta

voce e and alla finestra, sbirciando da una piccola apertura fra le tende. Gli sbirri
erano ancora l. Imprec di nuovo, ripetutamente. A Pharaoh non sarebbe
piaciuto affatto. Gli aveva ordinato di restare nascosto, di non farsi notare. Ma
Simon aveva voluto farsi un'idea della pianta della casa. Sfruttare la copertura
dell'oscurit era sembrata una buona idea. Come poteva immaginare che quella
dannata neve avrebbe smesso di cadere? Sbirci di nuovo in strada e si impose di
rilassarsi. Le impronte finivano sul marciapiede davanti alla casa dei LeGrand.
Non c'era alcuna ragione perch sospettassero di lui. Spost lo sguardo sul
furgone. Era pulito come se fosse stato nuovo. Se n'era assicurato a dovere. La
macchina che aveva usato per investire Borden, la sera prima, scottava. L'aveva
rubata circa mezz'ora prima di portare a termine il lavoro, e poi abbandonata
dall'altra parte della citt, vicino a un bar aperto tutta la notte. Tutto era andato
come previsto. Se quella dannata neve non fosse cessata, niente di tutto questo
sarebbe accaduto. Simon sospir. Pharaoh non poteva certo fargliene una colpa.
Chi poteva predire i fenomeni naturali? Cerc ancora una volta di rilassarsi.
Eppure, quando vide i due sbirri esitare, al momento di risalire in macchina, e
additare il suo appartamento, il suo cuore manc un battito. Calma, si disse. Non
significa niente. Ma quando vide i due poliziotti venire dalla sua parte, fu colto
dal panico. Senza fermarsi a riflettere, agguant il cappotto e il telefono cellulare
e schizz fuori dalla porticina che dava sulla scala antincendio, sul retro della
propriet. Pochi secondi dopo aveva varcato la recinzione e correva a gambe
levate, mentre Dawson e Ramsey bussavano alla sua porta. Dawson aspett, poi
buss di nuovo, pi forte. Non credo che sia in casa osserv Ramsey. Il
collega si volt a guardare la strada. Il suo furgone ancora l, e fa piuttosto
freddo per una passeggiata. Perch non vai a parlare con la padrona di casa,
mentre io do un'occhiata in giro? Ramsey annu e si diresse verso le scale.
Dawson lo segu, ma anzich attraversare il vialetto, diretto a casa della signora
Rafferty, gir attorno al garage. Quando vide, nella neve, le impronte che si
allontanavano dalla casa, non ci fece troppo caso. Ma quando si rese conto che
l'uomo aveva scavalcato la recinzione e aveva imboccato il vicolo laterale,
anzich incamminarsi normalmente lungo il marciapiede, corrug le sopracciglia.
Faceva il poliziotto da troppi anni per non sapere quando qualcosa non quadrava.
Ritorn sul davanti della casa, si avvicin al furgone e annot la targa, poi si
diresse verso la propria macchina. Stava chiamando la centrale quando Ramsey lo
raggiunse. Che cosa ha detto? chiese Dawson. Ramsey si strinse nelle spalle.
Niente che possa esserci utile. Ha pubblicato un annuncio sul giornale. L'uomo
ha risposto e ha preso in affitto l'appartamento su base mensile. Ha dato il nome
di Peter Ross. Ha detto che cosa fa per vivere? No, non l'ha detto, e lei non
gliel'ha chiesto. Dice cha ha bisogno del denaro dell'affitto per far quadrare il

bilancio, e fintanto che gli inquilini non fanno chiasso e pagano puntualmente,
non fa questioni. Dawson annu. Ho comunicato alla centrale la targa e la
descrizione del furgone. Troveremo le informazioni sulla scrivania, tornando in
ufficio. Che cosa ne pensi? chiese Ramsey. Dawson appoggi i gomiti sul
volante, guardando da casa LeGrand all'appartamento dall'altra parte della strada.

Penso che sarebbe quasi troppo facile ipotizzare che il nuovo inquilino del
vicinato sia lo stesso che ha spiato i LeGrand. Gi, quello che pensavo
anch'io conferm Ramsey. Ma ... continu Dawson. Stavo anche pensando
che ho gi ipotizzato anche troppo, in passato, e guarda che cosa successo.
Avrei scommesso la pensione che Clay LeGrand aveva ucciso la moglie. Sollev
un sopracciglio in direzione del collega, accendendo il motore. Grazie al cielo,
non ho scommesso sul serio. Avrei potuto dare un addio alla sicurezza della mia
vecchiaia. A qualche isolato di distanza, Simon Law si ferm a riprendere fiato,
poi tir fuori il cellulare. Compose il numero, e aspett di sentire la voce del suo
padrone. La manicure era giovane e minuta. I suoi lineamenti orientali erano
fragili, e molto belli. Ma Pharaoh non era interessato a nulla che potesse fare per
lui, eccetto curargli le unghie. Allejandro diceva sempre che l'intelligenza di un
uomo si poteva misurare dalla sporcizia sotto le sue unghie. Pharaoh non
intendeva dare al suo capo un motivo per dubitare di lui. Si appoggi all'indietro
sulla poltrona e chiuse gli occhi, assaporando il piccolo piacere del leggero
massaggio sulle dita e del respiro sommesso della donna. Perci, quando squill il
telefono, manifest il suo disappunto con un'imprecazione. Duke, rispondi tu.
Fatti lasciare un messaggio borbott. L'altro si affrett a obbedire all'ordine del
suo capo. Parla Needham. Simon rabbrivid. Duke, sono io, Simon. Ho un
piccolo problema, qui. Ho bisogno di parlare con Pharaoh. Duke esit. Capo
... Pharaoh corrug le sopracciglia. Maledizione, ti ho detto di farti lasciare un
messaggio. Law. Dice che ha un problema. Pharaoh diede un balzo, cos
repentino che la manicure manc la cuticola che stava tagliando e pizzic, invece,
il dito. Maledizione, donna, stai attenta a quello che fai! sbrait Pharaoh. La
ragazza impallid. Mi dispiace tanto, signor Carn. La prego ... Star attenta ...
Vattene scatt lui, agitando la mano in direzione della porta. Duke, sbattila
fuori. Devo parlare di affari. Pochi attimi dopo, la manicure era sparita e
Pharaoh era solo. Parla Carn disse. Simon rabbrivid pi forte di prima. Aveva
i piedi gelati, e il naso cominciava a gocciolare. E stava pensando alla fattoria di
suo padre, a come la vita era stata semplice, laggi. Mi sono imbattuto in un
piccolo problema e ho dovuto lasciare l'appartamento confess. Sarebbe a
dire? chiese Pharaoh. Simon rabbrivid per l'ennesima volta. Avrebbe preferito
che Pharaoh imprecasse e si mettesse a urlare, anzich parlargli con tanta insolita
cortesia. LeGrand ha chiamato gli sbirri. Si sono fermati in casa per un po', e
quando sono usciti hanno attraversato la strada e sono venuti da me. Perch?
chiese Pharaoh. Non sarebbero mai venuti senza una ragione. Simon esit, poi
spiffer ogni cosa, tutto d'un fiato. La notte scorsa, stavo dando un'occhiata in
giro. Hanno installato un sistema di allarme molto sofisticato. Sar tutt'altro che
facile entrare. Ma era buio. Tutti dormivano. Non ho fatto altro che guardare dalle

finestre. Capo, mi avevi detto di tenerli d'occhio, ricordi? Pharaoh respir a


fondo e chiuse gli occhi, imponendosi di rimanere calmo. Ti ho anche detto di
restare nascosto. S, ma ho pensato ... Non ti pago per pensare. Ti pago per
obbedire agli ordini. E l'ho fatto, capo. Ho sistemato quell'investigatore
privato, proprio come tu mi avevi detto. E adesso stai per essere sistemato tu

scatt Pharaoh. Niente affatto ... O almeno, non credo afferm Simon. E
allora, che cosa ci facevano gli sbirri da te? Simon respir a fondo. Le
impronte. Hanno trovato le impronte che ho lasciato attorno alla casa. Imprec.
Come diavolo facevo a sapere che avrebbe smesso di nevicare? Non ha fatto che
nevicare, da quando sono qui! Poi aggiunse: Ma non potrebbero mai stabilire
che erano le mie. Le impronte si fermavano al marciapiede. Pharaoh, ormai,
tremava di rabbia. E tu, stupido idiota, essendo nuovo nel quartiere, saresti la
prima persona da interrogare. Che cosa vuoi che faccia? chiese Simon.
Pharaoh consult l'orologio. Sai dov' la stazione dei pullman? No, ma mi
informer rispose l'altro. Trovati l fra due ore. Ci sar qualcuno ad aspettarti.
Simon tir un sospiro di sollievo. Grazie, capo. Mi dispiace tanto. Non
succeder pi promise, e chiuse la comunicazione. Su questo hai ragione
ringhi Pharaoh fra i denti, deponendo il ricevitore. Fedele alla sua parola,
Simon Law entr nella stazione dei pullman cinque minuti prima dell'ora fissata,
facendo scorrere lo sguardo sulle poche persone presenti. Non riconobbe nessuno,
ma non era un problema. Era un po' in anticipo, ed era certo che qualcuno si
sarebbe fatto vivo. I suoi passi riecheggiarono nel vasto salone quasi vuoto,
mentre si dirigeva verso i servizi. Stava abbassando la lampo dei pantaloni
quando sent la porta dietro di lui aprirsi. Guard da sopra la spalla e sorrise,
riconoscendo l'uomo che era entrato. Salve, Paulie. Dammi solo un secondo e
sar da te disse. Fai con comodo rispose Paulie. E poi, gli balz alle spalle e
gli tagli la gola. Simon scivol sul pavimento, senza avere neppure il tempo di
lanciare un grido.
15 Con una sensazione di dj-vu, Betty LeGrand percorse in punta di piedi il
corridoio della sua vecchia casa e sbirci dalla porta la nuora, proprio come aveva
fatto tante volte quando Clay era bambino. Prov una stretta al cuore di fronte
all'innocenza con cui Frankie dormiva, con i capelli scuri sparpagliati sul
guanciale e le coperte tirate fin sotto il mento. Sorrise fra s, tornando sui suoi
passi. Perlomeno, Frankie riusciva a riposare un po'. Winston, suo marito, usc
dalla cucina con m mano due tazze di caff e gliene porse una. Come va?
chiese. Sta ancora dormendo rispose Betty. Date le
circostanze,
probabilmente la cosa migliore. Winston corrug le sopracciglia, seguendo la
moglie in soggiorno e mettendosi a sedere vicino a lei. Ci furono alcuni momenti
di silenzio, mentre lui soffiava sul caff per raffreddarlo e Betty sfogliava una
rivista. un pasticcio d'inferno, eh? Betty alz gli occhi. Pasticcio non una
parola sufficiente replic a bassa voce. Sono cos preoccupata per i ragazzi che
non riesco neppure a dormire la notte. Winston sorrise poi le ravvi una ciocca
di capelli dalla fronte. Non sono pi ragazzi, amore. Lei sospir. Lo so, ma
so anche che capisci quello che intendo dire. I nostri figli sono sempre i nostri
figli, per quanto possano crescere. Quando ha detto che torner, Clay? chiese
Winston. Nel primo pomeriggio. Voleva vedere iniziare il lavoro e parlare con il
capocantiere. Pensavano di poter mettere l'isolante e forse perfino cominciare a

intonacare l'ala ovest della nuova costruzione. Winston annu, poi bevve un
sorso di caff. Avere ottenuto quel contratto con l'ospedale probabilmente

segner una svolta nell'attivit del ragazzo comment. Betty sorrise. Se la sta
cavando molto bene, vero? Mise una mano sul ginocchio del marito,
affettuosamente. Ma ha avuto il migliore dei maestri, fin dall'inizio. Winston le
ricambi il sorriso ... un sorriso cos somigliante a quello di Clay che per un
momento lei lo fiss, stupita per l'ennesima volta che un tratto cos unico potesse
venire duplicato tanto perfettamente.
Supereremo anche questo brutto momento, non vero, Winston? L'ansia era
palese nella sua voce. Winston pos la tazza e le pass un braccio attorno alle
spalle, confortante. Certo che lo supereremo, amore. La memoria di Frankie sta
tornando ogni giorno di pi. E pi ricorda, meglio sar per tutti. Almeno, adesso
conosciamo la faccia del nemico. Betty rabbrivid e appoggi la testa sulla
spalla del marito. Non avr pace fino a quando quell'uomo orribile non sar
dietro le sbarre sospir. Winston la strinse pi forte a s. La polizia gli sta alle
costole. solo una questione di tempo. Segu qualche attimo di silenzio. Betty
riprese in mano la rivista e Winston torn al suo caff. Fuori, una macchina della
polizia pass lentamente davanti alla casa. Non era la prima volta, e fino a quando
tutto non fosse finito non sarebbe stata l'ultima. Una mezz'ora dopo, Betty sent
Frankie muoversi nel letto. Dev'essere sveglia osserv. Credo che andr a
darle un'occhiata. Forse le farebbe piacere un po' di minestra calda, o qualcosa da
bere. Si alz e si affrett verso la camera da letto. Salve, cara, come ti senti?
chiese. Frankie stava uscendo in quel momento dal bagno. Meglio ... credo.
Vorresti qualcosa da bere? O magari un po' di minestra, o... Alla menzione del
cibo, Frahkie impallid poi, con un gemito soffocato, gir bruscamente su se
stessa e fece appena in tempo a schizzare in bagno, prima di essere colta da una
nuova ondata di nausea. Betty si affrett a seguirla, e pochi momenti dopo le
stava passando una salvietta umida sul viso e sulle mani, come se fosse stata una
bambina. Santo cielo, mi dispiace. Non avrei dovuto parlare di c-i-b-o si scus,
staccando le lettere, anzich pronunciare la parola. Frankie riusc a sorridere
debolmente. Almeno, detto cos non mi fa venire la nausea mormor. Betty
ridacchi. davvero un disturbo fastidioso, lo so. Diamine, quando aspettavo
Clay ho avuto nausee tutte le mattine per settimane. Si volt per sciacquare la
salvietta, perci non pot notare l'espressione sconvolta che si dipinse sul volto di
Frankie. Ma quando la sent gemere, si gir di scatto, temendo il peggio. Che
cosa c', cara? Ti senti male di nuovo? Frankie le afferr la mano, incapace di
parlare. Il terrore che leggeva sul viso della nuora contagi rapidamente anche
Betty.
Francesca ... cara, che cosa c'? Come posso aiutarti ? Frankie cominci a
tremare.

Le mestruazioni. Non ricordo quando ho avuto l'ultima. Un lento sorriso di


comprensione si allarg sul viso di Betty, e il suo sguardo si spost
automaticamente sull'addome di Frankie. Oh, mia cara, sarebbe meraviglioso.
Ma c'era un'altra immagine che continuava a sovrapporsi, nella mente di Frankie,
al ricordo delle tante volte in cui aveva fatto l'amore con Clay. Era il peso del
corpo di Pharaoh, e di quanto era stato difficile riuscire a respirare. Oh, Betty,

non capisci. Tutto il tempo in cui sono stata via... E se ... Come posso sapere
se...?
All'improvviso, Betty cap. S'inginocchi accanto a lei e la prese fra le braccia.
Francesca ... cara. Frankie non riusciva a smettere di tremare. Oh mio Dio ...
Se aspetto un bambino, potrebbe non essere di Clay. Smettila subito con queste
sciocchezze! ordin Betty. In ogni caso, sar sempre tuo. Poi, tir in piedi
Frankie e le prese il viso fra le mani. E se mio figlio solo la met dell'uomo che
penso che sia, questo sar sufficiente. Clay ti ama, Francesca, ti ama pi della sua
stessa vita. Per un po' di tempo, dopo la tua scomparsa, ho temuto per il suo
equilibro mentale. Gli innumerevoli viaggi che ha fatto negli obitori di tutto il
paese, temendo ogni volta che il corpo che gli avevano chiesto di vedere fosse il
tuo... e, in un certo senso, con il timore che non lo fosse, le pressioni della stampa,
la paura di essere arrestato per un omicidio che non aveva commesso ... Le
lacrime cominciarono a scorrere lentamente sul viso di Frankie, mentre Betty
parlava. Riesci a capire? Era il non sapere che lo divorava vivo. Betty sospir.
Se davvero sei incinta ... Anche se il bambino non fosse di Clay, sarebbe pur
sempre una parte di te. Prese una manciata di fazzoletti di carta e li porse a
Frankie. Ecco, asciugati il viso. Non c' ragione di piangere per qualcosa di cui
non siamo neppure sicure. Cerchiamo di sapere con certezza, prima di cedere alla
disperazione. Frankie quasi sorrise. Non ceder alla disperazione le assicur
con fare deciso. Ho lottato troppo a lungo e troppo duramente per tornare a casa
per lasciarmi andare proprio adesso. Bene approv Betty. cos che mi
piace sentirti parlare. Te la senti di vestirti? Frankie annu. Okay. E mentre tu
ti vesti, io ti preparer un po' di t e del pane tostato. Credimi, quale che sia la
causa del tuo disturbo, il rimedio migliore per uno stomaco sottosopra. E intanto
mander Winston in farmacia a comprare un test di gravidanza. Nel giro di un'ora
sapremo qualcosa, in un senso o nell'altro. Frankie parve spaventata. Oh, ma ...
Betty scosse la testa. Niente ma, mia cara. Inoltre, se sei incinta, tutti lo
capiranno anche troppo presto. Meglio sapere subito piuttosto che rimanere
nell'incertezza, e magari stare anche peggio. Le labbra di Frankie tremavano.
Oh, Dio, Betty, e se fosse vero? Come far a dirlo a Clay? Betty esit,
combattuta fra il dilemma di Frankie e la preoccupazione per suo figlio.
Cara, perch non fai prima il test? Se negativo, allora non avrai nulla di cui
preoccuparti. E se positivo, studieremo un nuovo piano. Che cosa ne dici?
Frankie apr la bocca per protestare, ma pi ci pensava, pi si rendeva conto che
la proposta di Betty era la pi sensata. Hai ragione ammise. Non c' alcun
bisogno di creare a Clay delle preoccupazioni per qualcosa che potrebbe non
essere vero. Tu non sei una preoccupazione per Clay. Sei il suo amore afferm
Betty. Ma, dentro di s, cominciava a cedere al panico. E se si fosse sbagliata sulla

reazione di Clay? Se creava delle illusioni a Frankie, solo per scoprire pi tardi
che Clay non aveva corrisposto alle sue aspettative? Tu vestiti, mentre mando
Winston in farmacia. Sar un'esperienza nuova per lui. Non mai stato capace di
affrontare un commesso con la richiesta di qualcosa di pi personale di un tubetto
di dentifricio. Betty sorrise, maliziosa. Buon Dio, vorrei essere una mosca sul
muro per vedere la sua faccia quando porter alla cassa un kit per il test

di gravidanza. Oh, non ci avevo pensato mormor Frankie ansiosamente.


Forse non dovremmo ... Tu vestiti ripet Betty. Winston se la caver.
Inoltre, probabilmente l'idea di diventare, forse, nonno, far il miracolo. Scocc
alla nuora un rapido bacio sulla guancia e usc. Frankie torn in camera e si
lasci cadere seduta sulla sponda del letto. Le ruote del suo futuro erano in
movimento. Quanto a lei, non poteva fare altro che tenersi ben stretta ed essere
pronta per il viaggio. Ehi, Dawson, c' un messaggio per te. sulla scrivania.
Avery Dawson ringrazi con un cenno il collega che, in piedi, stava consultando
uno schedario e si diresse verso la propria scrivania, seguito da Paul Ramsey.
Congratulandosi fra s per essere di nuovo in ufficio, al riparo dal freddo, prese il
fax, poi si lasci cadere sulla sedia con un tonfo soddisfatto. Ma non appena
cominci a leggere la sua espressione cambi. Non sembri troppo contento
osserv Ramsey, appendendo il cappotto a un attaccapanni vicino. Il furgone
posteggiato davanti alla casa della signora Rafferty risulta intestato a una certa
Carla Brewer, di Escondido, California. Ne ha denunciato il furto una settimana
fa. Maledizione borbott Ramsey. Che cosa ne deduci? Dawson alz gli
occhi. Per me, significa che l'uomo che viveva di fronte alla casa di Francesca
LeGrand era un ladro e un bugiardo, ma questo non fa ancora di lui un guardone,
e neppure lo collega in alcun modo con la precedente scomparsa della signora
LeGrand. saltato fuori qualcosa sul nome che ci ha dato la Rafferty?
Dawson diede un'altra occhiata al fax e lo pass al collega. No. Ci sono
centinaia di Peter Ross in circolazione. E considerando il fatto che guidava un
veicolo rubato, dubito molto che fosse il suo vero nome. Che ne diresti di
portare qui la signora Rafferty e farle vedere un po' di foto segnaletiche? chiese
Ramsey. Dawson si strinse nelle spalle. Si pu anche fare. Non abbiamo molto
altro su cui basarci. Quando Ramsey si incammin verso la propria scrivania,
Dawson aggiunse: meglio notificare al dipartimento di polizia di Escondido
che abbiamo trovato il furgone rubato. Io vado a parlare con il capitano.
Frankie camminava avanti e indietro fra il divano e la finestra, in attesa che
Winston tornasse dalla farmacia. Siediti, cara la sollecit Betty. Rilassati.
Magari ti tormenti per nulla. Esistono anche casi di buona, vecchia influenza,
sai. Non mi sento come se avessi l'influenza brontol Frankie. Betty sospir
e torn al suo merletto. Quando era ancora bambina aveva imparato da sua nonna,
e aveva continuato, a intervalli, per tutta la vita. Tenne sollevato il pizzo per
esaminarlo e pens che sarebbe stato perfetto per orlare una copertina da
battesimo. Sta passando una macchina della polizia annunci Frankie. Passa
di tanto in tanto, da quando i detective sono andati via l inform Betty. Frankie
fissava, senza quasi vederlo, il piccolo, tranquillo quartiere, le decorazioni
natalizie che ornavano i porticati e gli alberi, i bambini che giocavano sui

marciapiedi e in fondo alla strada. Un tempo, tutto era sembrato cos perfetto ...
cos sicuro. Ora tutto appariva brutto e minaccioso ... e solo per colpa sua. Volt
le spalle alla finestra, colta da una rabbia improvvisa. Perch non mi detesti?
Sorpresa dalla domanda, Betty alz gli occhi dal suo lavoro.

Diamine, cara, perch mai dovrei odiarti? Guarda che cosa ho fatto a tuo figlio
... e anche a te e a Winston. Mi sento sporca e spaventata, come una bambina che
sa di avere fatto qualcosa di cattivo, ma non capisce realmente il perch. Che
assurdit! esclam Betty. Batt la mano sul posto libero accanto a s sul divano,
ma Frankie scosse la testa. Non posso stare seduta. Torn alla finestra che
guardava sul vialetto, ma poi, pochi attimi dopo, indietreggi di colpo, con aria
spaventata., Oh, mio Dio sussurr. Clay a casa. Betty pos il lavoro e fece
per alzarsi, ma non si mosse abbastanza rapidamente da impedire a Frankie di
schizzare fuori dalla stanza. Con il cuore stretto, la guard uscire, poi and ad
aprire la porta di casa a suo figlio. Ehi, mamma, dov' la tua macchina? chiese
Clay, entrando. Ho mandato pap a fare una commissione rispose Betty.
Dovrebbe tornare presto. Clay annu, appese il giaccone, poi baci la madre
sulla guancia. Come sta Frankie? domand.
Betty si morse il labbro, poi fece uno sforzo per sorridere.
Perch non vai a chiederglielo tu stesso? Clay si ferm. C'era qualcosa nel tono
della voce di sua madre ... qualcosa che non gli piaceva. Che cosa c'? Betty si
strinse nelle spalle. Dal mio punto di vista, assolutamente niente. Ora vai a
parlare con tua moglie. Io ho fatto tutto quello che potevo. Clay si affrett lungo
il corridoio, chiedendosi che cos'altro poteva mai essere successo durante la sua
assenza. Pochi secondi dopo entr in camera da letto, e trov Frankie in piedi
davanti alla finestra, con le spalle alla porta. Anche se Clay non dubitava che
l'avesse sentito entrare, lei non si mosse, n mostr in alcun modo di notare la sua
presenza. Il suo cuore manc un battito. Frankie. Lei si volt, e l'espressione
del suo viso accrebbe l'ansia di Clay. Piccola, che succede? Ti senti peggio?
Vuoi che ti porti da un medico? Il mento di Frankie tremava, mentre faceva un
passo verso di lui. Oh, Clay, io ...
Lui le si avvicin e la prese per mano.
Vieni qui. La condusse a sedere sulla sponda del letto. Mi piace toccarti
mentre parliamo. Lei abbass gli occhi. Ho bisogno di chiederti una cosa.
Clay avrebbe voluto prenderla fra le braccia, baciarla, e farle dimenticare tutte le
cose brutte della vita, ma avvertiva il suo bisogno di spazio. Si accontent di
tenerle le mani. Sai che puoi chiedermi qualunque cosa senza alcun problema
afferm. Lei aveva la bocca arida, le mani sudate. Sentiva un nodo allo stomaco,
simile a quello che provava solitamente all'orfanotrofio prima dei giorni di visita,
quando nessuno andava mai a trovarla, e a quello che provava ogni sera andando
a letto, sapendo che nessuno, al mondo, voleva che lei fosse la sua bambina.
Pu darsi che mi stia preoccupando per nulla cominci. Allora ci
preoccuperemo insieme afferm Clay, ravviandole un ricciolo ribelle dalla
guancia. Frankie cerc di sorridere, ma inutilmente. Anzi, si sentiva prossima a
scoppiare in lacrime, e sapeva che, una volta cominciato, non sarebbe pi stata

capace di smettere. Poco fa, tua madre ha detto una cosa che mi ha fatta
riflettere. Clay s'irrigid. Non poteva immaginare che sua madre avesse offeso
Frankie, ma se era cos non lo avrebbe certo tollerato. Che cosa ha detto?
chiese. Il suo tono brusco rivel a Frankie che gli aveva dato un'impressione
sbagliata. No, no, Clay, non era niente di cattivo. Anzi, cercava di confortarmi,

perch continuavo a vomitare. Ha detto che capiva come mi sentivo, perch era
capitato anche a lei, quando era incinta di te. E allora? la sollecit lui.
Frankie respir a fondo e lo guard dritto negli occhi. E io non riesco a
ricordare quando ho avuto il mio ultimo periodo. Un lento sorriso cominci ad
allargarsi sul viso di Clay. Frankie gemette. Prima che lui cominciasse a
festeggiare distribuendo sigari in giro, doveva concludere quello che aveva da
dirgli. Ma ricordo di aver guardato in faccia Pharaoh, e di avere pensato che
stavo per essere violentata. Lui emise una specie di grugnito, come se qualcuno
gli avesse assestato un violento pugno allo stomaco. Per una frazione di secondo,
lesse negli occhi di Frankie la paura e l'incertezza, il presentimento che stava per
essere abbandonata ancora una volta. Sospir e si chin in avanti fino a che le
loro labbra si sfiorarono. Lei non si mosse. Clay l'avvicin a s mettendole una
mano sulla nuca, e sent il sapore della paura sulle sue labbra. Poi si stacc da lei.
Francesca. S? Guardami. Gli occhi di lei erano spalancati, l'espressione
interrogativa. Ricordi il nostro patto? Frankie sbatt le palpebre. Quella non
era la reazione che aveva immaginato. Quale patto? mormor. Sar io a
scegliere il nome del nostro primo bambino. Lei respir a fondo, tremando, e
cerc di parlare, ma non ci riusc. Il nostro Clay aveva detto il nostro.
Ricordi? insistette lui. Gli occhi di Frankie si colmarono all'improvviso di
lacrime. S. Perci,' se sei incinta, meglio che mi dia da fare a preparare
una lista, perch il nostro bambino avr bisogno di un nome perfetto. Lei gli
gett le braccia al collo e scoppi in lacrime. Ho tanta paura. Fin dal primo
giorno che ti ho visto ho immaginato di darti dei bambini, ma ora ... Oh Dio,
Clay, e se non fosse tuo ... Lui la baci con improvvisa violenza, bloccando
l'orrore delle sue parole prima che fossero pronunciate. Il suo respiro era
affannoso, le sue emozioni a malapena sotto controllo. Aveva voglia di ridere ... e,
santo cielo, provava il bisogno di piangere. Invece, fece una promessa che era
certo di mantenere. Ti giuro, e giuro a Dio, che amer il bambino quanto amo
te. Prima che Frankie potesse rispondere, sentirono una macchina entrare nel
vialetto. Lei si alz e corse alla finestra. Winston di ritorno dalla farmacia
annunci. Prima che Clay potesse fermarla, era gi fuori dalla stanza e correva
lungo il corridoio. Curioso di sapere che cosa poteva avere portato di cos
importante suo padre, Clay la segu. L'hai preso? chiese Frankie, non appena
Winston varc la soglia. Lui alz gli occhi al cielo e le porse il sacchetto che
conteneva il kit. Diavolo, s borbott. Quella sfacciata della cassiera ha dato
un'occhiata alla scatola, poi alle mie rughe e ai capelli grigi e ha sorriso. E come
se non bastasse, mi ha anche strizzato l'occhio. La risata che Betty non pot
trattenere accrebbe la perplessit di Clay, che entrava in quel momento nella
stanza. Che c' di tanto buffo? chiese. Betty non pot fare altro che indicare

suo marito, senza poter smettere di ridere fino alle lacrime. Nonostante i timori e
i problemi di Frankie, immaginare l'imbarazzo di Winston era troppo divertente.
Lo baci sulla guancia. Mille grazie sussurr.
A vanti, fate ridere anche me protest Clay. Frankie gli mostr il sacchetto.
Tua madre ha mandato Winston in farmacia a comprare un test di gravidanza.

La vista del sacchetto marrone fu come un secondo pugno allo stomaco, per Clay.
In quel sacchetto c'era tutto il resto della loro vita. Eppure, conoscendo suo padre
come lo conosceva, poteva capire lo sforzo che gli era costato fare quell'acquisto.
Un sorriso gli incurv gli angoli della bocca. E cos, pap, immagino che quello
che la cassiera ha pensato dev'essere stato: Be', quando l'hai fatto, puoi anche
vantartene. Winston gli scocc un'occhiata da incenerirlo, mentre Betty
scoppiava in una nuova risata. Lui guard male anche la moglie, e diede a Frankie
un rapido bacio sulla guancia. Adesso porto a casa quella vecchia gallina, e
immagino che me ne rester con lei annunci. Poi sorrise, malizioso. Inoltre, fa
troppo maledettamente freddo ... e io sono troppo maledettamente vecchio ... per
cercare un altro arrosto. Grazie disse soltanto Frankie. Winston si affrett a
darle una strizzatina al braccio. Per dateci un colpo di telefono, pi tardi ... in
un senso o nell'altro. Frankie annu. Poco dopo, lei e Clay erano soli. Frankie si
volt verso di lui, stringendosi al petto il sacchetto. Mi permetti di venire con
te? si azzard a domandarle Clay. A quel punto Frankie sollev il mento e gli
tese la mano. Non lo farei in alcun altro modo. Dall'altra parte della citt,
anche un'altra serie di domande stava per avere risposta. Avery Dawson piazz
un altro album di fotografie davanti alla signora Rafferty e lo apr. Signora
Rafferty, le siamo veramente grati per il suo aiuto.
L'anziana signora sospir.
Questo il settimo album, mi pare. Dawson trasal. La Rafferty era gi stufa, e
c'erano ancora dozzine di album da vedere. S, signora. La donna sospir
un'altra volta. Be', magari un altro paio ... Cominci a sfogliare l'album,
soffermandosi brevemente su ogni pagina. All'improvviso indic una foto. Oh,
guarda! Dawson balz in piedi. lui? l'uomo che ha preso in affitto il suo
appartamento? Oh, no rispose lei. Ma somiglia come una goccia d'acqua a
pap quando era giovane. Non sorprendente? Avevo sentito dire che tutti, al
mondo, hanno una copia esatta. Santo cielo, a pap sarebbe venuto un colpo
sapendo che aveva la stessa faccia di un comune delinquente. Dawson torn a
lasciarsi cadere sulla sua sedia, trattenendo un'imprecazione. S, signora, ci
scommetto. Ora, se non le dispiace, continui a guardare, per favore. molto
importante che possiamo parlare con il suo inquilino. Lei annu e continu a
sfogliare, mentre Ramsey sorrideva divertito e Dawson alzava gli occhi al cielo.
Non molto tempo dopo, aveva finito quell'album e aveva appena cominciato
l'ottavo quando, all'improvviso, indic una foto. lui! esclam. Lui, chi?
chiese Dawson, cauto, aspettandosi di sentirsi dire che quello somigliava al suo
caro, defunto marito, Edward, di cui aveva gi sentito parlare lungamente.
quell'uomo! L'uomo che ha preso in affitto il mio appartamento! Dawson si alz
di scatto and a guardare da sopra la spalla della signora Rafferty. sicura?
insistette. Oh, s rispose lei. Non dimentico mai una faccia. Inoltre, vede

come un sopracciglio pi alto dell'altro? Naturalmente a lui non ho mai detto


nulla, ma gli conferisce un'espressione ... perplessa. Dawson esamin la
fotografia e lesse il nome che c'era sotto. Simon Law. Alz gli occhi in
direzione di Ramsey. Ordina una ricerca su quest'uomo. Vedi che cosa salta
fuori. Poi torn a rivolgersi alla signora Rafferty. Signora, ci stata di grande

aiuto, oggi. Il detective Adler, qui, la accompagner all'uscita. Qualcuno


potrebbe chiamarmi un taxi? chiese la donna. Oh, non sar necessario. Un
agente la riporter a casa con un'autopattuglia. L'anziana signora si anim
immediatamente a quella notizia. Oh, santo cielo! Una vera macchina della
polizia! Vorrei proprio che il mio Edward fosse vivo per vedere questo giorno.
Ridacchi. Pap diceva sempre che sarei finita nelle braccia della legge.
Dawson scoppi a ridere di cuore. Dopo la giornata che avevano avuto, quella
simpatica vecchietta rappresentava un vero momento di respiro. Le strinse la
mano, aiutandola ad alzarsi. Ci vada piano con i nostri ragazzi, signora Rafferty,
o sar costretto ad arrestarla personalmente. E non si preoccupi del suo inquilino.
Terr degli uomini appostati nelle vicinanze di casa sua. Appena torna, lo
arresteremo. La donna stava ancora sorridendo quando usc dalla stanza.
Dawson allung la mano verso la tazza del caff. Aveva saltato il pranzo e il suo
stomaco protestava. Ma sarebbe stato costretto ad accontentarsi di un'altra dose di
caffeina. Clay era seduto sul letto, con le spalle appoggiate alla testiera. Fra le
sue braccia, Frankie teneva la testa sul petto. A parte il loro respiro, il solo suono,
nella stanza, era il ticchettio dell'orologio sulla parete di fronte. Tenendo fra le
mani lo stick del test di gravidanza, capovolto nella provetta, Frankie aveva
l'impressione di reggere una bomba a tempo, pronta a esplodere. l'ora?
chiese. No. Ancora un minuto. Lei sospir. Non fare cos, Frankie. Quale
che sia il risultato, andr bene lo stesso. Lo so disse lei quietamente.
Aspettarono. Anche se Frankie aveva fissato per tutto il tempo la lancetta dei
minuti dell'orologio, quando la voce di Clay le risuon all'improvviso all'orecchio
sussult. l'ora annunci lui. Lei contrasse le dita attorno alla provetta. Tutt'a
un tratto, aveva paura di guardare. Poi, la mano di Clay le accarezz lievemente
l'addome. Ti amo, Francesca. Le lacrime le offuscarono gli occhi. Anche dopo
aver estratto lo stick e averlo voltato, non pot vederlo chiaramente. E poi, sent
Clay espirare adagio, come se avesse trattenuto il respiro, e seppe che il test era
positivo. Era, nello stesso tempo, il momento pi meraviglioso e pi orribile della
sua vita. Avrebbe avuto un bambino. Ma un bambino di chi? Fu Clay che,
ancora una volta, le and in aiuto. Telefoniamo ai miei annunci. Aspettano
da anni di diventare nonni. Saranno al settimo cielo, immagino. Frankie si liber
dalle braccia di Clay e alz la testa a guardarlo. .
E tu, Clay? Anche tu ti senti al settimo cielo? Lui sorrise e scosse la testa,
come se non potesse credere che Frankie gli avesse posto quella domanda. Mi
sento inserito cos profondamente nella tua vita che ti chiederai dove diamine
andato a finire il tuo spazio personale afferm. Poi torn a sorridere. Sar
padre. Dopo aver telefonato ai miei, bisogner festeggiare. Il peso che gravava
sul cuore di Frankie si allegger... non molto, ma abbastanza per sapere che

avrebbero superato anche quel problema, dopotutto. Non ho molta voglia di


uscire, con questa neve. Clay sorrise. Allora ci faremo portare la cena a casa. Tu
scegli, io telefono. Frankie esit. L'idea di un vero pasto le appariva, tutt'a un
tratto, come la migliore che chiunque avesse tirato fuori in quella giornata. Direi
cinese, magari ... o preferiresti una pizza? Preferirei avere te sussurr Clay.

Rotol su di lei e le nascose il viso nell'incavo della spalla. Il nodo che stringeva
lo stomaco di Frankie si allent ancora un po'. Strinse le braccia attorno al collo di
Clay.
Sei fortunato gli mormor all'orecchio. Sono la specialit della casa, stasera.
Clay sorrise. Oh no, Francesca. Tu sei sempre la specialit della casa, e io non
me ne sazier mai. Mai. La sua mano si spost dal seno all'addome,
insinuandosi sotto il pullover e i pantaloni della tuta, fino a che il palmo fu a
contatto con la sua pelle vellutata. Ehi, tu, l dentro ... cresci sano e forte,
piccolo. Quando sarai pronto, ci saremo noi ad aspettarti. Quando torn a
guardare Frankie, i suoi occhi erano lucidi di lacrime. Niente avrebbe potuto
commuoverla di pi.
Ti amo, Clay LeGrand. Lui sorrise. Lo so. Frankie gli assest un leggero
pugno sul braccio. A questo punto la tua battuta sarebbe dovuta essere: Anchio
ti amo. Il sorriso di Clay si allarg. Ma, amore, sarebbe stata troppo
prevedibile. Frankie rise. E questo non puoi permettertelo, eh? Mio padre
ha sempre detto che quando una donna sa esattamente dove ti trovi in ogni
momento della giornata, significa che tu sei finito. Frankie sorrise, poi gli pass
lievemente le dita sulla guancia. Allora preparati, perch per i prossimi otto
mesi o gi di l non intendo perderti mai di vista. Clay ridacchi e cominci a
sfilarle il pullover. Perch accontentarsi di otto mesi? Prova per il resto della
vita propose. Frankie sospir, mentre lui la prendeva fra le braccia. Il resto
della vita? Sicuro, sar un piacere.
16
Il mattino seguente spunt freddo e grigio. Il vento, durante la notte, aveva
livellato la neve, facendo sparire la maggior parte delle impronte, ma Clay non
aveva bisogno di vederle per sapere che Frankie era ancora in pericolo. Ogni
giorno che passava, sentiva la paura di lei aumentare. Frankie era sveglia, ma,
come aveva consigliato Betty, stava sbocconcellando lentamente alcuni biscotti
salati, prima di alzarsi dal letto. Clay sentiva il lieve scricchiolio, mentre lei
mangiava i biscotti a piccoli bocconi. Celando le sue preoccupazioni, si volt,
forzando un sorriso. Sembra che ci sia un topolino in casa ... mormor.
proprio cos che mi sento rispose lei, corrugando le sopracciglia mentre
spazzava via una briciola dal
lenzuolo.
Accidenti, riempir il letto di briciole. C' di peggio la incoraggi Clay.
Frankie alz gli occhi al cielo, ricordando la violenta nausea del giorno prima.
Lui ridacchi. Te la senti di bere un po' di t? Frankie ci pens su un momento,
poi, visto che il suo stomaco rimaneva tranquillo, annu. .

Credo di s rispose. Bene. Ne prender un goccio anch'io. Lei fece per


alzarsi, ma Clay la ferm. Non stancarti, amore. Resta l distesa. Lascia che sia
io a servirti, tanto per cambiare. A quel punto lei si lasci ricadere sui guanciali,
frustrata. Spero che questa storia delle nausee mattutine non duri troppo a
lungo. Fisseremo un appuntamento con il tuo medico. Forse potr prescriverti
qualcosa per alleviarle. Ora, dammi un paio di minuti. Torno subito. Frankie
guard suo marito uscire, poi chiuse gli occhi, dicendosi che la sofferenza che
credeva di avergli letto sul viso era tutta una sua immaginazione. Clay aveva
affermato che l'amava. Aveva giurato che avrebbe amato il bambino, in

qualunque caso. Doveva credere che le aveva detto la verit, o sarebbe impazzita.
Sospir e si gir sul fianco, stringendo a s il guanciale di Clay, e torn ad
assopirsi. L'acciottolio delle stoviglie era un suono confortante, mentre
sonnecchiava. Era un legame con la normalit... la rassicurazione che non era
sola. Pochi minuti dopo, il telefono cominci a squillare. Frankie rotol su se
stessa per rispondere, ma lo squillo si interruppe prima che potesse sollevare il
ricevitore. Poco dopo Clay entr nella stanza con il cordless in mano. Frankie,
prendi la linea. Addie Bell, da Kitteridge House. C' qualcosa che devi sapere.
Il cuore di Frankie manc un battito mentre rotolava di nuovo nel letto per
sollevare il ricevitore. Addie? Francesca! A quanto ho sentito, devo farti le
mie congratulazioni! Lei guard Clay, e vide che sorrideva con aria colpevole.
Sospir. Forse si preoccupava per nulla. Se suo marito stava gi spargendo ai
quattro venti la notizia, doveva essere davvero tutto a posto. stata un po' una
sorpresa ammise. Non ne dubito comment Addie. Comunque, per tornare
alla ragione della mia telefonata ... Potrebbe non significare nulla, ma mi sono
sforzata di ricordare tutto ci che sapevo su quel ragazzo, Pharaoh Carn, e ieri
sera, mentre guardavo un film alla televisione, ho visto una scena che mi ha fatto
tornare in mente un particolare. Quale? chiese Frankie. Pharaoh ha un
tatuaggio. Anzi, per la verit una notte usc di nascosto dall'istituto per farselo
fare. Doveva avere quindici o sedici anni. Io ero furiosa, sia perch Pharaoh era
uscito senza permesso, sia per l'esempio che il tatuaggio costituiva per gli altri
ragazzi. Istintivamente, Frankie si port la mano dietro il collo, passando le dita
sul proprio tatuaggio, e nello stesso tempo alzando gli occhi su Clay. Lui annu,
cupo, mentre Addie continuava: Era una di quelle cose dall'aspetto egizio. Una
specie di croce, ma non proprio. Ed era di colore ... giallo, mi pare. Fece una
pausa. So che non molto, ma considerando quello che hai passato, non volevo
tenere per me neppure il minimo particolare di quello che ricordo. II cuore di
Frankie batteva all'impazzata, mentre si alzava a sedere sulla sponda del letto.
Oh, Addie, non pu sapere quanto questa informazione importante per noi.
Senta, mi dispiace lasciarla, ma dobbiamo chiamare subito i detective che
lavorano sul caso. Posso dire loro di chiamarla, in caso vogliano conferma di
quello che gli riferiremo? Certamente. Sar felice di fare tutto il possibile per
aiutarti.
Okay disse Frankie. E grazie ancora per aver chiamato.
Teniamoci in contatto raccomand Addie. Voglio sapere se sar un maschietto
o una femminuccia. Senz'altro promise Frankie. La comunicazione si
interruppe. A quel punto lei guard di nuovo Clay, con gli occhi colmi di
incertezza. Clay ... di questo che parlava il detective Dawson, no? Potrebbe
essere la prova di cui continua a ripetere di avere bisogno? Clay si strinse nelle
spalle. Non lo so, ma lo scopriremo presto. Come ti senti? Lei guard le

briciole che erano cadute dalla camicia da notte sul pavimento. Come se avessi
mangiato dei biscotti a letto. Clay sorrise. Il t pronto. Se mi dai un minuto,
te lo porto subito. Di questo passo mi rovescer addosso anche quello. Sar
meglio che venga a berlo in cucina. Sei sicura? chiese Clay ansiosamente.

Frankie gli fece cenno di uscire. Ora mi vesto. Tu, intanto, telefona a Dawson.
Voglio che venga qui al pi presto possibile. Clay and in soggiorno a chiamare
il detective, mentre Frankie cominciava a raccogliere i suoi indumenti. La loro
vita stava per tornare normale, mentre Pharaoh Carn era vicino a pagare per le sue
malefatte. Lo sentiva. Avery Dawson guidava attraverso il traffico della citt
mentre Ramsey tentava di finire un panino. Maledizione, Avery, rallenta
brontol, cercando con una mano di impedire al caff di rovesciarsi, e con l'altra
di mangiare. Dawson scocc un'occhiata al panino del collega. Avresti fatto
meglio a lasciarlo per pi tardi osserv. Sai che non sei molto forte di stomaco,
e il capitano ha detto che il cadavere ha la gola tagliata. Ramsey si strinse nelle
spalle. Ho visto di peggio afferm, ficcandosi in bocca l'ultimo boccone.
Non dire poi che non ti avevo avvertito insistette Dawson. Okay, mi hai
avvertito ritorse Ramsey, e si aiut a mandare gi il panino con l'ultimo sorso di
caff. Pochi minuti dopo, Dawson si ferm davanti alla stazione degli autobus.
Un vento gelido si insinu sotto i loro cappotti, quando scesero dalla macchina. Si
affrettarono a entrare nell'edificio, ma si trovarono il passo sbarrato dalla folla che
si andava raccogliendo.
Polizia. Fate largo ordin Ramsey. La folla si divise per lasciarli passare.
Pochi momenti dopo, erano nei servizi degli uomini. Chi ha trovato il corpo?
chiese Dawson all'agente in divisa che si fece loro incontro. L'agente indic un
paio di adolescenti seduti su una panca, appena fuori dalla porta. Lo spirito di
sfida che aveva dato loro il coraggio di esibire capelli tinti di viola e anelli
d'argento al naso era visibilmente sparito. Erano pallidi, e avevano gli occhi
spalancati per lo shock. Dawson sospir. Non erano cose che dei ragazzi
avrebbero dovuto vedere. Si diresse verso di loro. Ragazzi, sono il detective
Dawson. Questo il mio collega, il detective Ramsey. Vogliamo farvi un paio di
domande. I due annuirono all'unisono. Siete stati i primi a trovare il corpo? I
ragazzi annuirono di nuovo. .
Avete visto qualcuno? Oltre alla vittima, intendo. No, signore rispose uno
dei due. Quando siamo entrati, il locale era vuoto. La voce gli si spezz. A
parte il tizio morto. Per caso avete toccato qualcosa? insistette Dawson. No,
no, non abbiamo toccato niente, lo giuro. Siamo corsi fuori e abbiamo chiesto a
un tale di chiamare la polizia. Dawson riflett. Non serviva a nulla continuare
con quelle domande, per ora. A parte il fatto che si erano trovati nel posto
sbagliato al momento sbagliato, dubitava che i due ragazzi sarebbero potuti essere
di qualche utilit. Ramsey, prendi nomi e indirizzi, e poi raggiungimi dentro.
Ramsey annu e si mise al lavoro, mentre Dawson tornava nei servizi. Fred True,
il medico legale, aveva appena finito d esaminare il cadavere. Ma quando
Dawson diede un'occhiata al morto, dimentic tutte le domande che aveva avuto

intenzione di porgli. Porca miseria borbott. True alz gli occhi. Un tuo
amico? Un tizio che stavamo cercando. Evidentemente, lo cercava anche
qualcun altro comment il medico. Si sfil i guanti da chirurgo e li gett in una
borsa. Quanto ti ci vuole per finire, qui? chiese Dawson, Ho gi finito
rispose True. Poi, rivolto al suo assistente, aggiunse: Potete portarlo via, Sonny.

Dawson, qui, ci ha appena facilitato il lavoro. Lo ha identificato . Il detective


guard un'ultima volta il cadavere. Law. Si chiama Simon Law. Ramsey entr
giusto in tempo per sentire le parole del collega. Vuoi scherzare borbott,
scoccando un'occhiata al cadavere da sopra la spalla del collega.
Dawson si volt. Niente affatto. Il nostro inquilino scomparso... Sembra che
avesse difficolt a farsi degli amici. Batt una pacca sulla spalla di Dawson.
Andiamo. Sono curioso di vedere che cosa salta fuori dagli archivi. Poco dopo,
erano di ritorno in ufficio. gi arrivato qualcosa su Law? chiese Ramsey.
Dawson stava ancora frugando fra i fogli sulla sua scrivania. Niente, a quanto
vedo... No, aspetta. Ecco qui. Si tolse frettolosamente il cappotto e si mise a
sedere, mentre Ramsey si alzava dalla propria scrivania. Vai per caso a cercare
un po' di caff? chiese Dawson. Ramsey annu. Dawson prese una tazza sulla
scrivania e gliela porse. Portane uno anche a me, vuoi? Ramsey stava
tornando con i due caff quando sent il collega imprecare. Che c'? Dawson
gli mostr un foglio. Law. stato arrestato l'ultima volta a Los Angeles. E
quanto stato dentro? chiese Ramsey, posando il caff sulla scrivania
dell'amico. Nemmeno un giorno rispose il detective. Ramsey corrug le
sopracciglia. Perch? Frederick Mancuso era il suo avvocato, ecco il
perch. Ramsey scroll le spalle. Non capisco. Mancuso un avvocato
della malavita spieg Dawson. L'avvocato di Pepe Allejandro, per la
precisione. Pharaob Carn lavora per Allejandro, e Simon Law aveva appena preso
alloggio di fronte alla casa dei LeGrand. E secondo Francesca LeGrand, Pharaoh
Carn l'uomo che l'ha rapita ... Okay, okay, ho capito lo interruppe Ramsey.
E cos, adesso, che cosa facciamo? Prima che Dawson potesse rispondere, il
telefono sulla sua scrivania squill. Lui rispose distrattamente, ancora concentrato
sul rapporto che aveva fra le mani. Parla Dawson. Detective, sono io, Clay.
Ho un'informazione per lei. Dawson lasci cadere il rapporto, scrisse il nome di
Clay su un foglietto e lo spinse verso Ramsey. L'altro annu e prese il rapporto
che il collega stava leggendo un momento prima. Che informazione? chiese
Dawson. Abbiamo appena ricevuto una telefonata da Addie Bell. Ricorda? la
direttrice dell'orfanotrofio in cui cresciuta Frankie. S, ricordo. Una donna
simpatica comment Dawson. Sembrava davvero preoccupata per quello che
era successo a sua moglie, quando le ho telefonato per avere conferma della sua
storia su Pharaoh Carn. S, be', ci ha appena chiamati per comunicarci un'altra
informazione che Frankie ritiene molto interessante. Dawson si pieg in avanti.
Intuiva, dal tono della voce, che Clay LeGrand era eccitato per
qualcosa.
L'ascolto mormor.
Addie Bell ha detto che, mentre si trovava ancora all'orfanotrofio, Pharaoh Carn
ebbe dei guai perch era uscito di nascosto di notte per farsi fare un tatuaggio. Il

cuore di Dawson diede un balzo. Ancora prima che Clay finisse, sapeva gi che
cosa stava per dirgli.
E per caso ricorda di che tatuaggio si trattava? chiese.
In effetti s, lo ricorda. Ha detto che somigliava a una croce, ma con un anello in
cima. Ha aggiunto che era di colore giallo. Dawson sogghign. Proprio come
quello che sua moglie ha sul collo. Ora ha abbastanza elementi per perseguire

Carn? Il sorriso di Dawson si allarg. Oh, s. Direi che se quel tatuaggio esiste
ancora, da qualche parte, sul corpo di Carn, sar stata la sua vanit a incastrarlo.
Clay sospir. Grazie al cielo. Ora, forse, riusciremo a chiudere questa maledetta
storia. Il sorriso di Dawson si spense. Non si faccia troppe illusioni. Prima
dobbiamo trovarlo. Pharaoh Carn ha assai pi risorse di un normale delinquente.
Non mi importa di che cosa ha ringhi Clay. Basta che non si tratti di mia
moglie. Ci vollero due giorni prima che le ruote della giustizia cominciassero a
girare, ma quando accadde, si mossero rapidamente. Duke Needham irruppe
correndo nello studio di Pharaoh. Capo, ho appena ricevuto una telefonata da un
amico di Los Angeles. Ha detto che il dipartimento di polizia ha un mandato di
arresto per te, e che stanno rovistando la citt da cima a fondo. Pharaoh lasci
cadere la penna che aveva in mano e si alz di scatto. Francesca! Aveva
aspettato troppo. Dannati bastardi. Che cosa vuoi che faccia? Pharaoh si
allontan dalla scrivania e and alla finestra che dava sul davanti della tenuta. La
giornata era luminosa, ma fredda. Nella vallata sottostante poteva vedere il
traffico che si snodava lungo le strade e le luci eternamente lampeggianti dei
casin.
Tutto sembrava normale, bench Pharaoh fosse il primo ad ammettere che le
apparenze erano spesso ingannevoli. Si mise la mano in tasca, palpando la zampa
di coniglio, mentre il suo cervello lavorava rapidamente. Tutt'a un tratto, si volt.
Vai a dire a una cameriera di prepararmi una valigia. Non pi di un paio di
cambi, e tutti indumenti per i Tropici. Potr sempre comprare dei vestiti nel posto
dove andiamo. E dove andiamo? chiese Duke. A quel punto un muscolo
guizz sulla mascella di Pharaoh. Allejandro tenta da mesi di convincermi ad
andare in Sudamerica. Ho appena deciso di accettare la sua offerta. S, capo ...
mormor Duke. Faccio preparare l'aereo. Devi dire al pilota di predisporre
prima una rotta per Denver. Duke trasal. L'ossessione del suo capo per quella
donna avrebbe finito per rovinarli tutti quanti. Considerando quello che hai
appena saputo, credi che sia prudente? Pharaoh lo fulmin con un'occhiata. A
voce pericolosamente bassa, disse: Non discutere le mie decisioni. Non discutere
la mia autorit. Togliti dai piedi e fai come ti ho ordinato. Duke ricord il
sangue di Stykowski che gli schizzava sulla faccia e sulla giacca e balz alla
porta. Non appena fu uscito, Pharaoh prese il telefono. La mossa che stava per
fare avrebbe aperto la porta su una vita completamente nuova per lui, ma prima
c'era un'altra porta che doveva chiudere. La porta sul passato di Francesca.
Compose il numero, poi si sedette sul bordo della scrivania, in attesa della
risposta. Pochi attimi dopo, la calda voce baritonale di Pepe Allejandro gli vibr
all'orecchio. Pharaoh respir a fondo e tent un approccio positivo. Patron!
Sono Pharaoh. Pharaoh, amico mio, aspettavo la tua telefonata. Sei in guai

seri, mi pare. Pharaoh trasal. Il tono della voce di Allejandro lo rendeva


nervoso. No, Pepe, ho la situazione sotto controllo si affrett a rassicurarlo.
Che cosa hai intenzione di fare? chiese Allejandro. Ho un piano. Ho deciso di
accettare il tuo incarico in Colombia, ma prima ho un favore da chiederti. Ti
ascolto disse Allejandro. C' una cosa che devo fare prima di partire. Voglio ...

So bene che cosa vuoi scatt Allejandro. Si tratta di nuovo di quella donna.
a causa sua che sei in questo pasticcio. Pharaoh, devo dirti che non mi piace che
i miei uomini mescolino le loro questioni private con gli affari, perci stammi
bene ad ascoltare. Lascia il Nevada oggi stesso. Dirigiti verso il confine. Miguel
terr pronto un aereo per te a Tijuana. Di l, volerai direttamente in Sudamerica.
Noi due non avremo altri contatti fino a quando non sarai alla tenuta. Ma,
Pepe, tu non capisci. Quella donna il mio portafortuna. Senza di lei io ... La
voce di Pepe Allejandro si approfond minacciosamente. No, Pharaoh, sei tu che
non capisci. Questi sono i miei ordini. Ci fu un momento di silenzio, poi
Allejandro aggiunse: Ora capisci?. Pharaoh si tese. Sapeva bene quello che
capitava a chi si azzardava a ignorare gli ordini di Allejandro. Tuttavia, lasci la
risposta nel vago.
Quando arriver a Tijuana, chiamer Miguel. quello che volevo sentire
approv Allejandro, e interruppe bruscamente la comunicazione, lasciando a
Pharaoh ben pochi dubbi su quanto era irritato.
Lo stomaco gli si strinse al pensiero di quello che stava per fare. Ma non avrebbe
lasciato il paese senza Francesca. Quando l'avesse avuta di nuovo in suo potere,
avrebbe trovato il modo di persuaderla. Non avrebbe mai accettato che Francesca
lo odiava, come lei aveva affermato tante volte durante gli ultimi due anni.
Quando era piccola, lui era stato il suo migliore amico ... la famiglia che aveva
perduto. Non doveva fare altro che liberarsi del marito, e tutto sarebbe tornato
come un tempo. Soffoc la voce interna che gli raccomandava la prudenza e
corse in camera sua a sorvegliare la preparazione della valigia. Ad Allejandro
non sarebbe piaciuto quello che stava per fare, ma se riusciva tutto sarebbe finito
bene. Dopotutto, continu a ripetersi, in nessun modo Francesca avrebbe potuto
aspettarsi che lui tornasse a prenderla. Non quando era inseguito da un mandato
d'arresto. La sorpresa sarebbe stata il suo asso nella manica. La minestra bolliva
in una pentola sul fornello. Il profumo del pane di granoturco che cuoceva nel
forno aleggiava per la casa mentre Frankie portava una bracciata di indumenti
nella lavanderia per fare il bucato. Passando davanti a una finestra, lanci
un'occhiata fuori. Clay stava ancora spalando la neve dal sentiero sul retro, che
portava al vicolo che serviva per la raccolta delle immondizie. Il suo CD favorito
suonava in sottofondo. Frankie canterellava all'unisono con la musica, alzando di
tanto in tanto il volume della voce per sottolineare un particolare verso della
canzone. Stava mettendo il detersivo nella lavatrice quando il telefono squill.
Chiuse il coperchio e premette il pulsante di avvio, prendendo nota distrattamente
che l'acqua aveva cominciato a entrare nella macchina, mentre correva a
rispondere. Pronto ? Silenzio. Pronto? Pronto! Il segnale di linea libera le
risuon all'improvviso all'orecchio. Frankie riattacc e scroll le spalle. Certa

gente aveva proprio bisogno di imparare un po' di educazione. Perlomeno, quando


qualcuno sbagliava il numero, poteva scusarsi. Si avvicin al fornello, diede una
rapida rimescolata alla minestra, assicurandosi che non si attaccasse al fondo della
pentola, poi controll il pane di granoturco. Ancora qualche minuto e sarebbe
stato pronto. Guard di nuovo fuori dalla finestra. Clay non era pi in vista. Si

strinse nelle spalle. Probabilmente si era trasferito sul davanti della casa. In parte
per curiosit, in parte per un improvviso bisogno di sapere dov'era suo marito,
Frankie and a guardare dalla finestra del soggiorno. Clay era l, all'angolo della
casa, e stava staccando i ghiaccioli dal tetto. Lei sorrise fra s, e stava per fargli
un cenno di saluto quando, tutt'a un tratto, le luci vacillarono, poi si spensero.
Aspett un momento, sperando che la corrente tornasse, ma quando sent la
lavatrice smettere di riempirsi, mormor una protesta. La cena avrebbe finito di
cuocere senza problemi, perch il forno era a gas, ma il detersivo si sarebbe
raggrumato sugli indumenti. Corse in cucina a controllare l'interruttore generale
giusto mentre una berlina grigia svoltava l'angolo della strada. Fu per questo che
non la vide rallentare, e infine fermarsi. Spalare la neve non era decisamente uno
dei lavori preferiti di Clay, ma essendo nato a Denver era qualcosa che era stato
costretto a fare per tutta la vita. Prima ancora di avere finito il vialetto posteriore
e di trasferirsi su quello anteriore, era gi sudato, sotto gli indumenti pesanti. Ogni
volta che respirava, il tepore del suo fiato creava una piccola nuvola di vapore. Il
vialetto anteriore, coperto com'era di neve pressata, sembrava molto pi lungo dei
suoi nove o dieci metri. Passando, Clay colp con la pala alcuni ghiaccioli che
pendevano dalle grondaie, e li guard frantumarsi e cadere, sprofondando
silenziosamente nella neve. Si spost a sinistra di un paio di passi poi colp un
altro gruppo di ghiaccioli. Tintinnarono come vetro infranto, al contatto con la sua
pala, e schizzarono in aria. Come gli altri, affondarono subito dopo nella neve.
Clay non poteva smettere di pensare che il prossimo anno, a quell'epoca, ci
sarebbe stato un bambino in casa. Era un'idea che gli faceva balzare il cuore nel
petto. Mio Dio. Un bambino. Sarebbe stato un maschietto o una femminuccia?
Aveva forse una qualche importanza? Per nulla. Non quando il problema era
piuttosto sapere chi era il padre. Poi, scacci quel pensiero. Aveva detto la verit,
quando aveva assicurato a Frankie che non gli importava. Aveva pregato per due
anni perch avvenisse un miracolo. Per quanto lo riguardava, era stato esaudito. E
se Frankie aveva portato con s quel bambino, o se lo avevano concepito dopo il
suo ritorno, niente poteva alterare il fatto che lei faceva di nuovo parte della sua
vita. Che era la sua vita. Quello che gli veniva da lei non poteva essere che puro,
quale che ne fosse l'origine. La sua attenzione si spost dai ghiaccioli che
pendevano dal tetto alla sua stessa immagine riflessa nella finestra che aveva
davanti. Poi, tutt'a un tratto, not una seconda immagine ... quella di una
macchina che si fermava accanto al marciapiede, alle sue spalle. Si volt in
tempo per veder scendere due uomini. Uno era alto, con le spalle larghe e i capelli
brizzolati raccolti in una coda di cavallo che gli penzolava sul cappotto. Clay non
ricordava di averlo mai visto, ma l'altro uomo gli sembrava vagamente familiare.
Dove l'aveva ... Oh, Ges. Si lasci sfuggire un grugnito, come un uomo colpito

da un pugno allo stomaco, e schizz verso la casa, urlando il nome di Frankie. Lo


sparo tu poco pi di un tonfo, ma lo colp alla schiena, all'altezza delle spalle,
facendolo girare su se stesso e piombare a terra. Spar alla vista, nascosto dalla
neve, come i ghiaccioli che aveva staccato dal tetto. Duke si ferm accanto al
corpo inerte di Clay.
Credi che dovrei farlo sparire? Lascialo stare scatt

Pharaoh, mentre avanzavano sul vialetto, sulla neve ancora fresca. Non
resteremo qui abbastanza a lungo perch abbia importanza. Duke si guard
nervosamente alle spalle. Il vicinato sembrava deserto, ma in un posto del genere
non si poteva mai essere sicuri di passare inosservati. Continu a maledire fra s
Pharaoh per aver voluto andare l in pieno giorno, ma esteriormente si concesse
solo di corrugare le sopracciglia, sollevandosi il bavero del cappotto fino alle
orecchie, mentre si dirigeva alla porta principale. Fece per bussare, ma Pharaoh
gli afferr la mano. No disse. Ma capo, hanno un sistema d'allarme obiett
Duke, indicando l'adesivo applicato a una finestra vicina. Non sar attivato, e la
porta non dev'essere chiusa a chiave. Non mentre il signor Ci-penso-io era fuori a
spalare la neve. Duke lanci un'occhiata all'uomo a cui Pharaoh aveva appena
sparato, poi gir la maniglia. Come Pharaoh aveva previsto, cedette facilmente. Il
profumo del pane che cuoceva nel forno aleggiava nell'aria. Pharaoh respir a
fondo, e il suo cuore acceler i battiti. Fra pochi secondi, sarebbero stati di nuovo
insieme. E stavolta sarebbe stato per sempre. Hai la roba? chiese. Duke infil
la mano in tasca, palpando la siringa pronta. S, capo. E allora sbrighiamoci
... borbott Pharaoh a quel punto. L'aereo ci sta aspettando per portarci a
Tijuana, e non mi piace arrivare in ritardo agli appuntamenti. Frankie era
ancora in cucina quando sent Clay gridare il suo nome. Si ferm e si volt... e in
quel momento qualcosa le balen nella mente come uno spettro. Mentre era l, in
piedi in mezzo alla cucina, i ricordi tornarono tutti insieme. Era in quello stesso
punto, e aveva sentito lo scatto della serratura quando la porta di casa si era
aperta, e poi il rumore dei passi che attraversavano il soggiorno, e aveva pensato
che fosse Clay. Solo, non era stato Clay. Il cuore prese a martellarle nel petto, e
le mani cominciarono a sudarle. Clay? Nessuno rispose. Clay? Il silenzio
era mortale. Il panico la colp con la forza di un pugno allo stomaco. A stento
riusc a imporsi di muoversi. Senza concedersi il tempo per riflettere, schizz a
tutta velocit fuori dalla cucina e lungo il corridoio, verso la camera da letto.
Pochi attimi dopo, stava aprendo il cassetto del tavolino da notte e tirando fuori la
pistola. Una rapida occhiata le disse che era carica. And alla finestra. La parte
anteriore di una berlina grigia era appena visibile. E poi, una macchia vivace di
colore attir la sua attenzione. Guard meglio, aguzzando la vista per vedere
attraverso il velo di ghiaccio che incrostava il vetro. Un gemito sommesso le
sfugg dalle labbra quando si rese conto che stava guardando il giaccone di Clay...
e la mano di Clay... nella neve. Soffocando un singhiozzo, corse al telefono. Con
mano tremante compose il 911. Proprio mentre il centralinista stava rispondendo
alla sua chiamata, lei sent la porta di casa aprirsi. Aiuto... ho bisogno d'aiuto
sussurr. Dica al detective Dawson che sono Francesca LeGrand. Gli dica che
credo che siano di nuovo venuti a prendermi. Signora ... Signora, si spieghi. Di

che emergenza si tratta? chiese il centralinista. Frankie represse un gemito di


protesta. Credo che qualcuno abbia sparato a mio marito, e che le stesse persone
stiano entrando in casa. Devo andare. Mi troveranno sussurr Frankie, e fece per
riattaccare. Signora, non riattacchi disse il centralinista. Mando subito
qualcuno. Non capisce ribatt Frankie. Io non posso lasciare che loro mi

trovino di nuovo. Avverta il detective Avery Dawson. Lui sa di che cosa si tratta.
Depose il ricevitore e si avvicin silenziosamente alla porta, trattenendo il respiro
mentre ascoltava il suono dei passi degli uomini che si muovevano per la casa.
All'improvviso, cos come si era spenta, si riaccese la luce. Il gorgoglio dell'acqua
che tornava a riempire la lavatrice risuon nel silenzio. Frankie sent qualcosa
infrangersi rumorosamente sul pavimento, e subito dopo un'imprecazione
soffocata a stento. Lanciandosi una rapida occhiata alle spalle, scivol fuori dalla
camera, in corridoio. L'ultima cosa che voleva era rimanere intrappolata in casa
con quegli intrusi. Stringendo la pistola con entrambe le mani, cominci a
muoversi.
17
Clay apr gli occhi e si trov a fissare il cielo. Sentiva nella schiena un bruciore
acuto, un fuoco che neppure il freddo della neve poteva spegnere, e fece uno
sforzo per capirne il motivo. Il ricordo lo colp come un pugno allo stomaco. Non
aveva modo di sapere per quanto tempo era rimasto disteso l, ma l'ultima cosa
che ricordava era di avere visto la faccia di Pharaoh Carn, e di aver urlato per
avvertire Frankie. Lo aveva sentito? Aveva avuto il tempo di fuggire? Oppure ...
Buon Dio, Pharaoh, l'aveva presa? L'aveva gi portata via? Un gemito di dolore
si insinu fra i suoi denti serrati, quando rotol sul fianco, e poi si sollev carponi.
Fu solo dopo avere abbassato lo sguardo sul punto in cui era rimasto disteso che
lui scorse il sangue. E fu allora che cap che quei due gli avevano sparato. Il
pensiero di Frankie e del bambino alla merc di Pharaoh Cam bast a fargli
superare il panico che gli strinse la gola. Dio, aiutami. Stringendo i denti, si
aggrapp alla siepe vicina e si alz in piedi. Frankie si muoveva silenziosamente
lungo il corridoio, tenendo le spalle appoggiate alla parete. Le sue mani erano
ferme, la mente lucida. Tutte quelle interminabili ore che lei aveva passato a
esercitarsi nel tiro al bersaglio stavano per essere messe a frutto. Respira. Espira.
Non farti prendere dal panico. E non premere bruscamente il grilletto. .
Non le pass neppure per la mente che non sarebbe stata capace di sparare.
Aveva sentito la pistola balzarle fra le mani troppo spesso per farsi prendere dalla
paura adesso ... proprio quando sapeva che Clay era disteso nella neve a soli pochi
metri da quelle stesse pareti. Le voci degli uomini, basse e tese, provenivano da
un punto alla sua sinistra. Erano nella lavanderia. Evidentemente, quando avevano
sentito la lavatrice mettersi in moto, avevano pensato che fosse l anche lei. Si
ferm, con il cuore che le martellava nel petto. Tutt'a un tratto, sentiva in bocca
un sapore metallico. La paura. E fu proprio a quel punto che la sua

determinazione aument. A nessun costo lei si sarebbe lasciata rapire un'altra


volta. Il ragazzo che era stato il suo caro amico di un tempo si era trasformato in
un mostro. Poi, sent un risolino sommesso, e il suo cuore manc un battito.
Assieme a quel suono, l'assal un'ondata di ricordi infantili, indissolubilmente
legati a due anni d'inferno. Due occhi scuri e un viso sorridente. Due mani
delicate che le intrecciavano i capelli ... le allacciavano le scarpe ... o la
spingevano in alto, sempre pi in alto sulle altalene della scuola. Abbracci, e
piccoli giocattoli, e dolcetti che gli altri bambini non avevano. Porte chiuse a
chiave, finestre sbarrate, opulenza e solitudine. Consapevolezza che non c'era
modo di sfuggire a un uomo che disponeva di quel genere di potere. E poi la fuga
.... Correre, senza voltarsi indietro ... Francesca, lo so che sei l. Frankie
rabbrivid, mentre le immagini sparivano. Il panico le strinse la gola. La porta era
troppo lontana. Tutto quello che poteva fare era pregare che il centralinista del
911 mandasse qualcuno a soccorrerla prima che fosse troppo tardi. Facendo
appello a tutto il suo coraggio, punt la pistola in direzione della porta di cucina.
Avery Dawson era fermo a un semaforo quando il suo telefono cellulare trill.
Rispose, un po' sorpreso di sentire la voce dell'operatore della centrale.
Detective Dawson, abbiamo un messaggio per lei che abbiamo ritenuto meglio
non trasmetterle per radio. Una donna ha chiamato il novecentoundici pochi
minuti fa, identificandosi come Francesca LeGrand. Ha detto di riferirle che
qualcuno aveva appena sparato a suo marito e che delle persone intendevano
rapirla. Oh, diavolo. Avete gi mandato sul posto degli agenti e una
ambulanza? chiese Dawson. S, signore. Circa due minuti fa. Mandate
rinforzi ordin il detective. E dite al pronto intervento che stiamo andando l.
Dawson chiuse la comunicazione e gett il telefono sul sedile. Francesca
LeGrand ha appena telefonato al novecentoundici. Hanno sparato a Clay e, stando
a quello che mi ha detto il centralinista, al momento della chiamata c'erano egli
intrusi in casa. Ramsey accese la luce lampeggiante sul cruscotto e quelle sul
tetto, mentre Dawson azionava la sirena, e nello stesso tempo compiva
un'inversione di marcia all'incrocio, tornando nella direzione da cui erano venuti.
Provava un nodo allo stomaco al pensiero di che cosa stava succedendo a casa
LeGrand. Dopo tutto quello che la polizia di Denver aveva fatto passare a Clay
LeGrand, adesso non poteva lasciarlo anche morire! Rarnsey controll la sua
arma, poi la fece scivolare di nuovo nella fondina a spalla, mentre Dawson
svoltava un angolo praticamente su due sole ruote. Attento, amico raccomand
Ramsey. Ci sono ancora delle lastre di ghiaccio sulle strade. Ma Dawson
prosegu senza accennare a rallentare. Al diavolo il ghiaccio. La legge aveva gi
abbandonato in precedenza quella coppia al suo destino. Non sarebbe successo
un'altra volta. Le sagome dei due uomini comparvero all'improvviso,

incorniciate nell'arco che portava in cucina. Frankie scivol verso destra di


qualche passo, avendo cura di frapporsi tra loro e la porta di casa. Respir a
fondo, concentrandosi per prima cosa sull'uomo con la pistola. Era una figura
familiare, con quelle spalle larghe e la coda di cavallo brizzolata che gli pendeva
sulla schiena. Duke Needham, il braccio destro di Pharaoh. Dopo un attimo di
esitazione, mantenne la pistola puntata su di lui. Quando Pharaoh la vide, il suo
cuore manc un battito. Era cos bella ... Ma poi il suo sguardo si spost dal viso
di Frankie alla pistola che teneva in mano. Corrug le sopracciglia. Questo
proprio non se l'era aspettato. Fece un passo avanti, e Frankie cambi subito
posizione, puntando l'arma direttamente contro di lui. Pharaoh si ferm,
sbalordito. L'espressione di Frankie era cos... Rabbrivid. In mancanza di una
parola migliore, l'espressione di Frankie si sarebbe potuta definire mortale.
Pharaoh cerc di sorridere, parlandole in tono sommesso, persuasivo, come un
padre che si rivolgesse a una bambina. Francesca ... che cosa stai facendo? Metti

gi la pistola. Lei continu a fissarlo, ma non rispose. Uno scatto di nervi


scosse per un momento la concentrazione di Pharaoh. A vanti, Francesca, non
puoi spararmi protest. Poi, a voce pi bassa continu: Ti ricordi di me? Sono
quello che ti teneva fra le braccia quando piangevi. Ti ho insegnato ad allacciarti
le scarpe. Ti facevo le trecce e ti leggevo delle storie quando eri ammalata. Ti
amo, Francesca. Tu appartieni a me ... . Gli occhi di Francesca si fecero lucidi di
lacrime. Avevo fiducia in te ... un tempo. Ma guarda che cosa mi hai fatto. Mi
hai portata via dalla mia casa ... da mio marito. Hai rubato due anni della mia vita,
e la mia innocenza. Questo non amore. ossessione. La voce le si spezz. In
quel momento, Duke si separ improvvisamente da Pharaoh. .
Non muoverti! url Frankie, spostando nuovamente la mira sulla testa di
Needham. Lui si immobilizz. A meno di sette metri di distanza, il fatto che
fosse o meno una buona tiratrice aveva ben poca importanza. Era difficile che lo
mancasse. Pharaoh respir a fondo. La faccenda era pi complicata di quanto
aveva immaginato. Tese la mano e fece un passo avanti. Non appena si mosse,
Frankie torn a prenderlo di mira, ma in quell'istante Duke fece l'atto di balzare su
di lei. Prima che Pharaoh potesse anche solo sbattere le palpebre, Frankie
premette due volte il grilletto, in rapida successione. Le gambe di Duke si
piegarono, prima la destra, poi la sinistra, quando le pallottole penetrarono nelle
ginocchia, lacerando muscoli e ossa. La pistola che teneva in mano scivol sul
pavimento. Frankie l'allontan con un calcio, senza perdere la mira. Le grida di
dolore di Duke Needham riempirono subito il corridoio, rendendo impossibile un
discorso coerente. Pharaoh non pot che fissare con incredulit ci che
Francesca aveva fatto al suo uomo. Non c'era paura sul viso di lei, ma solo furia.
Pharaoh pens al marito, che giaceva nella neve, probabilmente gi morto, e
cominci a rendersi conto che anche la sua vita poteva essere in pericolo.
Francesca, non fare cos disse, sollevando entrambe le mani per mostrare che
non aveva armi. Non ti farei mai del male continu. Le grida di Duke si erano
ridotte a sordi lamenti. In lontananza, a Frankie parve di sentire un flebile suono
di sirene, ma non pot esserne sicura. Il sangue ... c'era sangue dappertutto.
Nessuno l'aveva avvertita a proposito del sangue, quando aveva comprato quella
maledetta pistola e imparato a usarla. Francesca ... ascoltami insistette
Pharaoh, facendo un passo verso di lei. Frankie strinse pi forte l'arma poi arretr
di un paio di passi, in direzione della porta. Tu mi hai stuprata, dannato
bastardo! Pharaoh si immobilizz, inorridito da quella affermazione. No,
mai! S, invece! Ricordo il peso del tuo corpo, ho visto l'espressione dei tuoi
occhi. Lo so, Pharaoh, lo so! No, Francesca, no ripet lui, supplichevole.
Non ti ho mai toccata in quel modo. Solo una volta ho... volevo... ma tu
piangevi. Trasse un profondo, tremulo respiro. Mi sono fermato, quando ho

visto che piangevi. Non ti credo mormor lei. Barcoll. La sua


determinazione stava vacillando. Per due anni mi hai tenuta chiusa a chiave in
quella stanza che somigliava a una gabbia ... Ti ho dato tutto protest
Pharaoh. Gli abiti migliori, i cibi migliori, il meglio di ogni cosa. Senza la
libert, niente ha valore ribatt Frankie.
L'espressione di Pharaoh cominci a

farsi incerta. Anche lui poteva sentire le sirene che si avvicinavano. Era
combattuto fra la volont di persuadere Francesca della bont delle sue intenzioni
e la necessit di fuggire mentre era ancora in tempo. Tutta la sua vita gli pass
davanti agli occhi in un lampo. Da bambino, era sempre stato l'ultimo a essere
scelto per partecipare a un gioco. Non aveva mai provato un vero senso di
appartenenza, non aveva mai conosciuto la gioia di essere amato... aveva sempre
lottato per sopravvivere. E poi, Francesca. Rabbrivid, maledicendosi per la
debolezza che amare qualcuno poteva provocare. Pens ad Allejandro e alla
Colombia, alla ricchezza e al potere che lo aspettavano laggi. Con un sospiro
doloroso, infil rapidamente la mano in tasca ed estrasse la pistola, puntandola
dritta al petto di Francesca. Lei sussult e fece un balzo indietro. Ma il foro della
canna segu il suo movimento. Puoi sparare disse Frankie a denti stretti. Ma
sparer anch'io. Alla peggio, moriremo entrambi. Nella migliore delle ipotesi,
saremo tutti e due feriti. In un modo o nell'altro, non te la caverai. Sarai catturato,
Pharaoh. tutto finito. Lascia perdere. Lasciami perdere. Giunto a quel punto
lui scosse la testa come un animale ferito che tentasse di mantenersi in piedi.
Non capisci. Tu sei il mio amore... e la mia fortuna. Senza di te, sono finito in
ogni caso. Come vuoi tu, allora disse Frankie, e prese la mira.
Improvvisamente, la porta di casa si spalanc, sbattendo contro la parete interna.
La voce di Clay era debole e spezzata quando lui si frappose tra Frankie e la
canna della pistola di Pharaoh. Non farlo... ansim. Per l'amor del cielo, non
spararle. Sta per avere un bambino. Frankie url. La parte posteriore del
giaccone di Clay era coperta di sangue. La pistola trem nella mano di Pharaoh, e
trem anche la sua voce. Un bambino? Clay cadde in ginocchio, poi carponi.
Ti prego supplic. Non farle del male. Frankie lasci cadere la pistola e si
inginocchi accanto a lui. Gli tocc il viso, poi la schiena, poi di nuovo il viso,
cercando disperatamente di fermare il sangue. Non azzardarti a morire, Clay
LeGrand. Oh Dio, Ti prego, non farlo morire! Con un gemito, Clay scivol su
un fianco. Dal pavimento dov'era disteso, poteva leggere lo sbalordimento sul
viso di Pharaoh. Frankie balz in piedi e si precipit a cercare qualcosa per
arrestare il sangue che continuava a uscire dalla ferita di Clay. Ferma! grid
Pharaoh e, istintivamente, segu i suoi movimenti con la pistola. Frankie si ferm,
ma la sua espressione era oltremodo decisa. Sparami, o sparisci per sempre
dalla mia vita! url. Poi indic l'uomo disteso sul pavimento. lui che amo.
Quando ho perso la memoria, non ho dimenticato lui. Ho dimenticato te. Le
sirene erano sempre pi forti. Pharaoh sapeva che era solo questione di attimi,
ormai. Il suo dito si contrasse sul grilletto. Aveva tutto ci che aveva sempre
voluto dalla vita. Potere. Denaro. Rispetto. E poi sospir. Aveva tutto, eccetto
lei. Guard il suo addome. Fra pochi mesi, si sarebbe arrotondato per la presenza

di un bambino. Il figlio di un altro. Cerc di provare rabbia. Non ci riusc. La sua


voce era tagliente, amara. Stai per dargli un figlio. Fu in quel momento che
Frankie si rese conto che la frustrazione di Pharaoh era reale. Si sentiva tradito. E
se era davvero cos... allora significava che il bambino che aspettava non poteva
essere suo. Perci, le aveva detto la verit. Non l'aveva stuprata. Si sent colmare

di sollievo. Sarei sempre rimasta tua amica sussurr. Tutt'a un tratto, Pharaoh
lasci ricadere le braccia. Vuoi dire ... se io ... Ricordi quel giorno ... due
anni fa ... quando sei entrato in casa mia? Pharaoh sbatt le palpebre. Tutto
quello che dovevi fare era dirmi: Ciao. Pharaoh gemette. Per la prima volta da
quando poteva ricordare provava il bisogno di piangere. Rabbrivid. Non ti ho
stuprata. In quel momento, Frankie si sent spezzare il cuore... per il ragazzo che
Pharaoh era stato e per l'uomo che era diventato, per l'amicizia che aveva perduto,
per l'orrore che aveva subito quando era stata in suo potere. Guard Clay, e poi di
nuovo Pharaoh. Con gli occhi colmi di lacrime, supplic per la vita di suo marito.
Ti prego... lascia che lo aiuti. Non potrei sopportare di vivere senza di lui. Un
sorriso amaro contorse le labbra di Pharaoh. S, capisco quello che vuoi dire
mormor, e corse alla porta. Avery Dawson conosceva una scorciatoia, perci
precedeva l'ambulanza di un mezzo isolato quando si ferm con una slittata
davanti alla casa dei LeGrand. Una berlina grigio scuro che non aveva mai visto
era posteggiata vicino al marciapiede. Dawson estrasse la pistola e scese dalla
macchina. Passa dal retro ordin al collega. Io entro dalla porta principale.
Non sarebbe meglio aspettare rinforzi? chiese Ramsey. Diavolo, no brontol
Dawson. Potrebbe gi essere troppo tardi. Corse verso il lato della casa,
riparandosi dietro un cespuglio, poi dietro un albero, per avvicinarsi alla porta
aperta, macchiata di sangue. Il suo cuore batteva all'impazzata, la sua mente
esaminava scenari che non voleva accettare. Tutto quello che riusciva a pensare
era: Dio, Ti prego, fai che quella gente non sia morta. Tenendosi basso, usc da
dietro l'albero proprio nel momento in cui un uomo balzava fuori dalla porta
principale. Bast un'occhiata alla sua faccia, e poi alla pistola che teneva in
mano, perch Dawson prendesse la mira gridando: Polizia! Getta a terra la
pistola. Sei circondato
Pharaoh Carn si volt di scatto. Sapeva prima ancora di premere il grilletto, che
era troppo tardi, che era tutto inutile. La prima pallottola lo colp all'altezza della
spalla. Il suo sparo si perse nell'aria. Non prov dolore, ma solo un senso di
stordimento. La pistola che teneva in mano gli sfugg e cadde nella neve. Lui la
guard, incredulo. Senza rendersi conto di quali conseguenze poteva avere la sua
azione, infil la mano sotto il cappotto, verso il flusso caldo, umido, che gli
scorreva lungo il petto. Dawson vide il suo movimento, lo interpret come un
tentativo di estrarre un'altra arma e reag di conseguenza. La seconda pallottola
dilani il corpo di Pharaoh, toccando tutto ci che era vitale, e lasciando gli solo
pochi secondi per pensare. Dietro di s, sent il grido di Francesca. Si volt,
tendendo il braccio verso il suono della sua voce. E poi, tutto parve svolgersi al
rallentatore. Il poliziotto veniva verso di lui, gridando qualcosa che non poteva
sentire. La luce del sole cominci a offuscarsi. Il battito del suo cuore gli

martellava nelle orecchie, e il terreno cominci a mancargli sotto i piedi. Si sent


cadere ... cadere. Sent il cuore battere sempre pi lentamente ... Delle immagini
gli balenarono davanti agli occhi. Francesca a quattro anni, che teneva stretta
quella sua coperta e si succhiava il pollice.
Francesca a otto anni, che rideva

mentre lui la spingeva sempre pi in alto sull'altalena. Francesca a dieci anni, che
gli tendeva un nastro perch le legasse i capelli. Francesca ... Francesca. La
neve lo avvolse come una coperta, e le fredde braccia della morte accolsero la sua
caduta. Quando aveva sentito gli spari, Frankie si era gettata sul corpo privo di
conoscenza di Clay. Dopo, il silenzio era stato peggio del rumore. Il suono di
passi affrettati nel portico l'aveva gettata nel panico. Afferrando la pistola che
aveva lasciato cadere poco prima, si era frapposta tra Clay e quei suoni. E fu cos
che la trovarono Dawson e Ramsey, tesa e sporca di sangue, con la pistola puntata
verso la prima persona che le fosse comparsa davanti. Polizia! Polizia!
urlarono immediatamente all'unisono. Dawson corse al suo fianco, con la pistola
ancora in mano. Frankie, ce ne sono altri in casa? Lei indic Duke Needham,
svenuto sul pavimento vicino alla parete opposta. Solo lui ... mormor, e a
quel punto cominci a tremare. Ramsey si volt, diede un'occhiata alle ferite di
Needham e guard Frankie con un rispetto del tutto nuovo. Diavolo ... l'ha preso
proprio nel posto giusto, eh? Lei pos la pistola sul pavimento e si prese la testa
di Clay in grembo. Aveva gli abiti e le mani macchiati di sangue ... il sangue di
suo marito. Aiutatelo. Gli hanno sparato. Dawson fece un cenno a Ramsey. .
Avverti gli altri che la casa sicura. Guard Needham. E se non hanno gi
mandato un'altra ambulanza, chiedine una. Ramsey si affrett a uscire, mentre
Dawson tastava le pulsazioni sul collo di Clay. ancora con noi. Diede una
rapida strizzatina al braccio di Frankie. Tenga duro ancora per un po'. Con una
donna come lei per cui vivere, scommetterei il mio ultimo dollaro che quest'uomo
se la caver. And a controllare le condizioni di Needham e raccolse la pistola
che aveva lasciato cadere quando era stato ferito. Pochi secondi dopo, giunsero i
paramedici. Frankie fu invitata a farsi da parte. Dawson la prese per il gomito e la
fece sedere su una poltrona vicina. C' qualcuno che possiamo avvertire? Lei
non riusciva a smettere di tremare. I genitori di Clay. Devono sapere. Tutt'a un
tratto, si copr il viso con le mani. Oh Dio, se succeder qualcosa a Clay per
causa mia... Dawson la costrinse a guardarlo. Qualunque cosa accada a suo
marito, la colpa di Pharaoh Carn, non sua. Noi non siamo responsabili delle
azioni altrui, ma solo delle nostre. Lei rabbrivid, poi allung la mano verso il
telefono, ma corrug le sopracciglia, perplessa, quando lo trov muto. Poi
ricord. Ho lasciato l'apparecchio staccato in camera da letto. Resti l seduta
ordin Dawson. Vado io a riattaccarlo. Prima che tornasse indietro, i
paramedici stavano gi caricando Clay su una barella, preparandosi a trasportarlo
in ospedale. Frankie si alz e si avvicin al marito, toccandogli prima la guancia,
poi i capelli. Non morire, Clay LeGrand. Mi ci sono voluti due anni per tornare
a casa, perci non azzardarti a morire. Dawson la tir gentilmente da parte,
mentre i paramedici uscivano dalla stanza con la barella. Il telefono funziona,

adesso le disse. Perch non chiama i genitori di Clay? Dopo, forse vorr
ripulirsi un po', prima che l'accompagni all'ospedale, no? Frankie si guard gli
indumenti e le mani, sporchi di sangue, poi alz gli occhi su Dawson. tutto
finito, non vero, detective? Lui fece per annuire, ma poi qualcosa lo spinse a
prenderla, invece, fra le braccia. Sulle prime, Frankie esit, ma quando le braccia

di Dawson si strinsero attorno a lei si sent mancare. Se lui non l'avesse sorretta,
sarebbe caduta in ginocchio. Gli appoggi la guancia sul cappotto. Mi aiuti.
Dawson prov un moto di comprensione. Non la lascer sola, glielo prometto.
Non la lascer sola. Ramsey rientr in casa di corsa. L'altra ambulanza sta
arrivando. Fiut l'aria. Ehi, non sentite odore di bruciato? Frankie si liber
dalle braccia di Dawson. La cena. Credo di avere bruciato la cena.
EPILOGO
La primavera si era fatta attendere a lungo a Denver. L'inverno aveva messo a
dura prova la forza d'animo di Frankie. La settimana che Clay aveva passato in
ospedale, fra la vita e la morte, e poi il susseguente mese di convalescenza, erano
stati i pi lunghi della sua esistenza. Solo il fatto che portava dentro di s una
nuova vita l'aveva aiutata a conservare il suo equilibrio mentale e l'aveva spinta a
prendersi cura di se stessa, affidandosi ai medici perch, a loro volta, si
prendessero cura di Clay. Natale pass prima che Clay fosse stato dimesso, e solo
il giorno in cui lui finalmente usc dall'ospedale Frankie trov la forza di rientrare
nella loro casa. Vecchi ricordi... brutti ricordi... erano ancora come sospesi
nell'aria, come un profumo pesante e troppo dolciastro. Con il passare dei giorni,
lo stato d'animo di Frankie non miglior. Si muoveva per casa come un automa,
sobbalzando a ogni rumore improvviso, svegliandosi a met della notte gridando
il nome di Clay. Lui la teneva stretta e la rassicurava amorevolmente meglio che
poteva. Ma restava il fatto che un uomo era morto sui gradini della loro casa e che
il sangue di Clay non voleva saperne di venire via dal tappeto del soggiorno.
Finalmente, un bel giorno lui si svegli con un piano. Per fortuna, le nausee
mattutine di Frankie erano cessate, e lei era in cucina a preparare la colazione
quando Clay entr. Buongiorno, amore. Pos un bacio dietro l'orecchio di
Frankie, vicino al tatuaggio dell'ankh. Lei si volt, dopo una breve esitazione.
Buongiorno rispose, ricambiandogli il bacio sulle labbra. Clay si liber dal suo
abbraccio, sorridendo con malizia. Farai meglio a stare attenta l'avvert,
accarezzandole l'addome ancora piatto. Questo genere di accoglienza potrebbe
metterti nei guai. Frankie gli afferr la mano e se la premette contro il ventre.
Sono gi nei guai afferm. Solo che non si vede. Clay rise. Ma si vedr, e
presto. Lei sospir e si ravvi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi strofin
distrattamente il punto che Clay aveva baciato. Ti d fastidio? si azzard a
domandargli a bassa voce. Clay a quel punto si stava versando la sua solita tazza
di caff mattutina. Si affrett a voltarsi, con la caraffa in una mano e la tazza
nell'altra. Che cosa mi d fastidio, Frankie? Il tatuaggio. Lui corrug le

sopracciglia. Come poteva aiutarla a liberarsi dai brutti ricordi, quando quel
piccolo disegno le rammentava continuamente la sua odissea? Diavolo, no di
sicuro ... brontol lui. Perch dovrebbe? Frankie si strinse nelle spalle, poi
distolse lo sguardo. Non lo so. Pensavo solo che forse ... Voglio dire, a volte
potresti pensare ... Sai Francesca, con il passare del tempo ho cominciato a
trovarlo quasi sexy. Era l'ultima cosa che lei si sarebbe aspettata di sentirgli
dire. Ma ... No, ascoltami fino in fondo la interruppe Clay, posando la
caraffa e la tazza. Le sollev i capelli, avvolgendoseli intorno alle dita fino a
quando il piccolo ankh non fu ben visibile. Eccolo l, coperto da tutti questi
capelli cos folti, nascosto dietro questo piccolo orecchio cos carino, in attesa che
io lo baci. A volte, quando sono al lavoro, penso a questo piccolo tatuaggio e
sorrido, perch segna un punto che mi piace particolarmente baciare. Frankie
spalanc gli occhi. Diamine, Clay, non ti sapevo cos poeta! esclam. Lui
sollev le sopracciglia con finta delusione. Francesca, amore mio, ci sono molte
cose che non conosci di me, e non ultimi i talenti nascosti che posseggo.
Quali talenti nascosti? ritorse Frankie, dubbiosa. A quel punto Clay le agit
l'indice sotto il naso, severamente. Ti insegno io a prenderti gioco di me.
Aspetta fino a stasera, bella signora, e ti far vedere che cosa nascondo. Frankie
sorrise, un po' pi sollevata, come Clay aveva sperato. Ma anche quando fu uscito
per andare al lavoro, lui continu a pensare a ci che le aveva detto. Era vero. Il
tatuaggio non rappresentava pi il marchio che un altro uomo aveva impresso
sulla vita di sua moglie. Come il bambino che cresceva dentro di lei, era solo
qualcosa che andava ad aggiungersi alla donna che amava. Ma fu solo quando
giunse l'ora della prima pausa per gli operai che Clay ebbe il tempo di mettere in
pratica la sua idea. Scocc una rapida occhiata all'orologio, calcolando il tempo
che gli sarebbe occorso per attuare il suo piano e quello che mancava ancora alla
fine della giornata. .
Prima di poter cambiare idea, pass le consegne al capocantiere e si diresse
verso un certo posto che conosceva, dalla parte opposta della citt. Erano da
poco passate le sei di sera quando Clay entr nel vialetto e posteggi. Sul sedile
accanto a lui c'era un pacchetto rettangolare, assieme a una dozzina di rose rosse e
a una confezione di lattine di Coca. Da quando Frankie era incinta, tutto ci che
era alcolico era stato assolutamente bandito, ma quella sera ci voleva proprio un
brindisi. Clay scivol fuori dal furgone, trasalendo lievemente mentre raccoglieva
i fiori, il pacchetto e la Coca. Si affrett verso la porta principale con un sorriso
sulle labbra... sorriso che si allarg considerevolmente quando Frankie lo accolse
sulla soglia. Ben tornato a casa. Mi sei mancato gli confess lei. Clay le porse
i fiori. Per me? E qual l'occasione? Lo vedrai brontol Clay, poi si chin a

baciare le labbra che lei gli offriva. Mmh ... che sapore questo? Il mio
dichiar lei. S, il tuo e qualcosa che sa di arancio osserv lui. Frankie sorrise.
Io so che cos', e tu devi scoprirlo. Scocc una rapida occhiata al pacchetto.
Che cos' quello? gli domand. Clay le ricambi il sorriso. Io so che cos' e
tu devi scoprirlo ribatt. Lei rise divertita poi gli sventol le rose sotto il naso.
Vado a metterle nell'acqua. Quando avrai finito con i tuoi giochetti, vieni a
cenare. pronto. Clay le consegn la confezione di Coca. Arrivo subito.
Dammi solo un paio di minuti per lavarmi e cambiarmi. Frankie stava mettendo
la cena in tavola quando Clay entr in cucina. Mise il pacchetto sul piatto di lei,
poi le tolse di mano l'insalatiera e la pos sul tavolo.
Posso aiutarti? chiese.
Puoi mettere i piatti nella lavastoviglie, dopo cena ribatt Frankie. Lui emise
un lamento di protesta, ma entrambi sapevano che era esattamente quello che
faceva ogni sera.
Clay offr una sedia a Frankie e aspett che si fosse seduta.
Diamine, sei terribilmente formale, stasera comment lei sorridendo. Clay
sollev un sopracciglio ma non disse nulla, aspettando invece la sua reazione a ci

che le aveva messo sul piatto. Immagino di doverlo aprire prima di mangiare,
no? chiese Francesca, strappando la carta prima ancora che suo marito potesse
rispondere. Lui trattenne il respiro, osservando la sua espressione cambiare dalla
curiosit all'intuizione, per arrivare infine alla certezza. Quando alz gli occhi,
erano lucidi di lacrime. Oh, Clay, questo significa ci che penso? Guarda la
pagina che ti ho segnato. Decisamente la mia preferita, bench ce ne siano un
paio di altre che si avvicinano molto. Naturalmente, la decisione definitiva spetta
a te. Dopotutto, una volta che sar costruita, conto di abitare in quella casa per il
resto della nostra vita. Frankie mise da parte il libro di progetti di case, si alz e
and a sedersi sulle ginocchia di Clay. Non lo guardi neppure? chiese lui.
Potrebbero esserci altri progetti che ti piacciono di pi. Lo guarderemo pi
tardi, insieme sussurr lei, allacciando gli le dita dietro la nuca. Ma adesso ho
bisogno di fare questo. Si chin in avanti e cattur con le labbra il sorriso di
Clay. Il suo gemito le diede un brivido di pura delizia. Sei il marito migliore che
una donna potr mai avere gli sussurr. Lui le prese il viso tra le mani,
tracciando la linea delle sue labbra con i pollici. E tu, Francesca, sei la pi
speciale delle mogli. Non solo hai salvato la mia vita e la tua, ma hai salvato
anche quella del nostro bambino. Questo il momento di ricominciare da capo,
per noi, e intendo proprio da capo. Salvo ritardi imprevisti, dovremmo poterci
trasferire nella nuova casa all'inizio dell'estate. Una nuova casa per una nuova vita
e un bambino tutto nostro. Che cosa ne dici? Posso dire che ti amo? Clay
strinse Frankie a s, sfiorandole con le labbra la curva del collo. Baster, per il
momento. Frankie era coricata nel letto e finiva di leggere le ultime pagine di
un libro quando sent Clay chiudere l'acqua della doccia. Ansiosa di terminare
prima che fosse il momento di spegnere la luce, torn al suo romanzo,
concentrandosi sull'intreccio giallo che stava per essere risolto. Giusto mentre lei
stava arrivando alla penultima pagina, Clay si decise a uscire dal bagno,
completamente nudo. Dire che l'attenzione di Frankie vacill non sarebbe certo
stata un'esagerazione. Tuttavia fece uno sforzo per concentrarsi e volt la pagina,
leggendo una riga dopo l'altra fino a che il mistero non fu sul punto di essere
svelato. Lui tir fuori un cambio d'abiti per l'indomani, poi torn in bagno,
attraversando di nuovo la linea della sua visuale. Tutt'a un tratto, Frankie
sussult. Stavolta, concentrarsi sulla lettura si rivel un'impresa pressoch
impossibile. Quando mancava solo mezza pagina alla fine, gett da parte il libro e
balz dal letto. Clay LeGrand! Che cosa hai fatto? gli domand. .
Clay si volt, sulla soglia, guardando da sopra la spalla l'espressione sbalordita
di Frankie, e assumendo l'aria pi innocente del mondo. Non capisco di che
cosa stai parlando dichiar lui. A quel punto lei lo spinse in bagno, dove la luce
era pi forte. Sicuro che capisci ansim, e lo fece voltare con la schiena verso

la luce. L, sulla natica destra, c'era un tatuaggio dorato ... un'ankh ... identico a
quello che lei aveva dietro l'orecchio. Che cosa hai fatto? ripet Frankie,
tracciando la linea del tatuaggio con la punta del dito. Clay trasal. Attenta
brontol. Quel dannato cosa mi fa ancora male. Si spost verso lo specchio che
occupava tutta la lunghezza della porta del bagno, voltandosi prima da un lato, poi

dall'altro per vedersi meglio le parti posteriori. Ma piuttosto sexy, non credi?
Frankie si lasci cadere sul bordo del water e continu a fissare Clay, incredula.
Perch? Lui si avvolse un asciugamano attorno ai fianchi, poi si inginocchi
giusto di fronte a lei. Perch ogni volta che ti vedo toccare quel tatuaggio, leggo
la sofferenza sul tuo viso. E cos... ho pensato che darti un legame diverso con
quel maledetto coso poteva essere una buona idea. D'ora in avanti, ogni volta che
vedrai il tuo tatuaggio, ti ricorderai di me ... solo di me. Clay si alz e si volt,
strappandosi di dosso l'asciugamano per offrirle una seconda, chiara visione della
sua natica decorata dal tatuaggio. Allora, che ne pensi? Per un momento,
Frankie non trov niente da dire. Finalmente, alz gli occhi. L'incertezza che lesse
sul viso di Clay quasi le spezz il cuore. Scosse la testa, impotente. Penso che
sei matto brontol. Lui sorrise. Diamine, Frankie, lo sapevi quando mi hai
sposato. Quello che voglio sapere che cosa ne pensi del mio tatuaggio.
Contrasse e rilass i muscoli delle natiche, facendo muovere l'ankh. Lei sollev
un sopracciglio. Ti ritieni un vero stallone, eh? Il sorriso di Clay si allarg,
mentre esibiva tutta la muscolatura a suo beneficio. Dimmelo tu la stuzzic, e
tutt'a un tratto si chin e la sollev fra le braccia, alzandola di peso dal coperchio
del water. Ti dar una risposta domattina sussurr Frankie, mentre la deponeva
sul letto. Nei movimenti convulsi della loro passione, il libro cadde dal letto. Ci
sarebbe voluto un altro giorno prima che sapesse come andava a finire, ma per
quanto riguardava la sua storia personale non c'era bisogno di aspettare. Con
Clay, era certa che avrebbe avuto sempre e soltanto un lieto fine.

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