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Il concetto di NPSH nella UNI EN 12845

Dopo aver tenuto negli ultimi anni, decine di incontri in giro per l'Italia sul tema delle centrali idriche antincendio,
abbiamo potuto verificare che la definizione di NPSH, data per scontata dalla normativa, in realt poco
frequentata da molti tecnici del settore. Questo articolo ha perci lo scopo di illustrare il concetto di NPSH,
partendo dalla sua definizione, e cercando di chiarire in che modo viene utilizzato in concreto dalla normativa
antincendio. Conoscere meglio l'importanza dell'NPSH fondamentale per ci che riguarda la corretta scelta dei
sistemi di pompaggio. Questo vale per tutti i tipi di applicazione, non solo per quelle antincendio. La norma UNI
EN 12845 "Installazioni fisse antincendio. Sistemi automatici a sprinkler. Progettazione, installazione e
manutenzione", nel capitolo 10, denominato POMPE, pone particolare enfasi sulle caratteristiche della tubazione
di aspirazione delle pompe principali e sulla potenza del motore da collegare alle pompe stesse. In entrambi i casi
viene introdotto il concetto di NPSH. Vediamo perci per iniziare cosa si intende per NPSH.
1 - Definizione di NPSH e cenni sulla cavitazione
NPSH sta per - Net Positive Suction Head. In italiano
possibile definirlo come "altezza di carico netta assoluta" e
rappresenta l'altezza totale di carico all'ingresso della pompa,
misurata rispetto al piano di riferimento, aumentata
dell'altezza corrispondente alla pressione atmosferica e
diminuita dell'altezza corrispondente alla tensione di vapore.
Nel caso di una pompa orizzontale, il piano di riferimento
passa per l'asse di rotazione della pompa. Il valore dell'
NPSH si esprime in metri. Quando si parla di NPSH, occorre
riferirsi a pressioni assolute e non relative.
Occorre distinguere tra:
NPSH richiesto che quello che il costruttore chiede per
ottenere un buon funzionamento della pompa
NPSH disponibile che risulta dalle condizioni di installazione e deve essere calcolato dal progettista dell'impianto
Perch non si manifesti il fenomeno della cavitazione e la pompa lavori secondo le aspettative del progettista
dell'impianto occorre che :
NPSHd > NPSHr (1)
NPSHd = Zo + ((Po + Pb Pv )/(g)) J1 (2)

Zo = Quota del pelo libero nel bacino o nel serbatoio di


aspirazione rispetto al piano di riferimento passante per il
centro della bocca di aspirazione della pompa (m)
Po = Pressione effettiva sulla superficie libera (Pa)
Pb = Pressione atmosferica assoluta (Pa)
Pv = Tensione di vapore (Pa)
J1 = Perdita di carico totale nella tubazione di aspirazione
(m)
= massa volumica dell'acqua alla temperatura data (kg/m)
g = accelerazione di gravit 9,81 m/sec
La prima osservazione da fare che l'NPSH una funzione
della portata Q.
Quello disponibile cala all'aumentare di Q , in quanto
aumenta il termine J1 (cio aumentano le perdite di carico
all'aumentare della portata).
Quello richiesto aumenta all'aumentare di Q , poich
all'aumentare di Q , aumenta l'energia richiesta dalla pompa
per lavorare in assenza di cavitazione.
Conseguentemente per ogni valore di Q esister un valore di
NPSHd e di NPSHr. L'andamento dei due valori dar luogo a due curve come quelle riportate in figura 2. La zona
a destra del punto di intersezione tra le due curve quella dove si sviluppa il fenomeno della cavitazione. Quella a
sinistra quella di corretto funzionamento
Abbiamo parlato di energia e di cavitazione, vediamo di
precisare meglio il significato di questi termini nel contesto
che stiamo esaminando.
L' NPSHr in sostanza la misura dell'energia che il liquido
deve avere nella sezione di imbocco delle girante, per
proseguire il suo cammino all'interno della girante stessa,
senza che si formino, per scollamento della vena liquida,
zone di bassa pressione nelle quali il liquido vaporizzi a
temperatura ambiente e liberi parte del gas disciolto.
L' NPSHd rappresenta a sua volta, l'energia messa a disposizione dall'impianto alla flangia di aspirazione riferita
alla tensione di vapore del liquido. I valori minimi di pressione di funzionamento, che possono essere raggiunti
all'aspirazione delle pompe sono limitati dall'insorgere della cavitazione. La cavitazione vaporosa consiste, come
suggerisce il nome stesso, nella formazione di cavit di vapore in seno ad un liquido, quando localmente la
pressione raggiunge un valore critico, ovvero quando la pressione locale circa uguale alla tensione di vapore del
liquido. Nel caso di una pompa, la vaporizzazione avviene nella zona di bassa pressione posta all'ingresso della
girante .
Si forma cos un sistema bifase comprendente da una parte il liquido e dall'altra il suo vapore,
eventualmente mescolato ad un altro gas trascinato dal liquido durante il suo ingresso nella tubazione di
aspirazione .
Questi gas possono sia accumularsi in un punto, sia essere trascinati dal liquido nel passaggio attraverso la pompa.
In quest'ultimo caso, allorch raggiungono una zona di maggiore pressione, la parte condensabile si trasforma in
liquido e la parte solubile pu essere assorbita dal liquido stesso. Il cambiamento di fase gas/liquido, in queste
condizioni si accompagna con trasformazioni di energia ed generalmente molto brutale. Le particelle di gas
implodono e sottopongono ad un vero e proprio martellamento le pareti a contatto.

Poich la pompa studiata per funzionare solo nella fase liquida si possono presentare i seguenti sintomi :
Accumulazione di gas, vapori o aria nei punti alti dell'installazione ivi compresa la pompa
Caduta della curva caratteristica portata-prevalenza (Q/H) della pompa e del suo rendimento
Disadescamento della pompa
Rumori e vibrazioni nelle tubazioni e nella pompa
Corrosione dei passaggi interni della pompa che possono interessare le pale e i dischi della girante, la camicia
dell'albero e alcune parti del corpo pompa
Riscaldamento e usura rapida dei cuscinetti e del reggispinta
Rottura dell'albero , disgregazione della girante
Come abbiamo visto l'insorgere della cavitazione un fenomeno assolutamente da evitare, in modo particolare in
un'applicazione come quella antincendio, che deve garantire una elevata affidabilit delle prestazioni.

2 - Verifica dell'NPSH imposta dalla UNI EN 12845


La UNI EN 12845 per evitare il crearsi di pericolosissime condizione di cavitazione nell'aspirazione delle pompe
principali chiede che :
10.6.2 Tubazione di aspirazione
10.6.2.1 Generalit
L'aspirazione della pompa deve essere collegata ad una tubazione diritta o conica, lunga almeno due volte il
diametro. La tubazione conica eccentrica deve avere la parte superiore orizzontale ed un angolo di apertura
massimo che non sia maggiore di 20. Le valvole non devono essere posizionate direttamente sulla bocca di
entrata della pompa.(10.6.2.2 e 10.6.2.3 - La velocit nella tubazione di aspirazione non pu essere maggiore di
1,8 m/s o di 1,5 m/s a seconda che la sistemazione idraulica sia sotto o sopra battente)
La tubazione di aspirazione, comprese tutte le valvole e raccordi, deve essere progettata in modo tale da assicurare
che l'NPSH disponibile all'ingresso della pompa superi l'NPSH richiesto di almeno 1 m con la massima portata
richiesta e alla massima temperatura dell'acqua. (10.4 La temperatura dell'acqua non deve essere maggiore di
40 C). Le tubazioni di aspirazione devono essere poste orizzontalmente o con una pendenza continua in salita
verso la pompa per prevenire la possibilit di formazione di sacche d'aria nella tubazione.
Nel primo comma dell'art. 10.6.2.1, viene definito geometricamente il raccordo (cono eccentrico) tra la bocca di
aspirazione della pompa e la tubazione di aspirazione. Le geometria richiesta, tende a minimizzare le perdite di
carico concentrate nel passaggio tra il diametro della flangia di aspirazione della pompa (che sempre il pi
piccolo), definito dal progetto idrodinamico della pompa, e il diametro della tubazione di aspirazione definito

dalla Q di progetto e dalla velocit massima imposta in aspirazione dalla norma (che sempre maggiore del
primo).

La sezione della tubazione di aspirazione e quindi il suo diametro sar perci :


Sa = Qp / Umax (3)
D = (4Sa/) (4)
dove :
Sa = sezione della tubazione di aspirazione (m)
Qp = portata di progetto (m/s)
Umax = velocit massima imposta dalla norma (m/s)
D = diametro della tubazione di aspirazione (m)

Nelle foto vediamo : a sinistra l' esempio di un cono eccentrico correttamente realizzato secondo UNI EN 12845,
a destra un esempio di cono eccentrico fai da te, che invece di migliorare le condizioni di aspirazione, le peggiora,
introducendo notevoli perdite di carico. Infatti chiaramente visibile in questo caso un tratto di tubo orizzontale
avente lo stesso diametro della flangia di aspirazione della pompa che si raccorda in uno pseudo cono, si tratta in
realt di una semplice riduzione commerciale, che ha certamente un angolo di apertura di gran lunga maggiore di
20. Le turbolenze in questo caso sono assicurate. Sempre per diminuire le perdite di carico in aspirazione viene
imposto di non montare le valvole sulla bocca di aspirazione della pompa, ma sul lato del cono eccentrico con
diametro maggiore. Queste precauzioni tendono quindi tutte ad agire sul valore di J1 cercando di ridurlo il pi
possibile, ottenendo cos, di conseguenza di rendere il valore dell' NPSHd il maggiore possibile.Non potendo
indagare in modo analitico sull'andamento complessivo della tubazione di aspirazione, la norma nel secondo
comma dell'art. 10.6.2.1 impone al progettista di verificare che la sua ipotesi progettuale sia tale che si verifichi :
NPSHd NPSHr > 1

Quindi il calcolo dell'NPSHd andr impostato secondo lo schema di fig. 2 e secondo la (2), prendendo in
considerazione :
il valore di Pv corrispondente a 40 C (temperatura max dell'acqua ammessa dalla norma), che pari a 7,38 kPa
(vedi fig. 12)
il valore della pressione atmosferica Pb corrispondente all'altitudine alla quale posto l'impianto (si pu
prendere come riferimento un andamento approssimato basato su una diminuzione di 0,1 kPa per ogni 8 metri di
variazione di altezza (ad esempio, pressione al suolo = 102 kPa, a 160 metri = 100 kPa).
il valore della pressione effettiva Po, ovvero dell'eventuale sovrappressione o depressione esistente sopra il pelo
libero dell'acqua (la sovrappressione si ottiene comprimendo un gas all'interno di un serbatoio chiuso, e viceversa
la depressione si ottiene aspirando aria e creando all'interno di un serbatoio chiuso un certo grado di vuoto); nel
caso di sistemi antincendio, le vasche che contengono la riserva idrica sono aperte all'atmosfera e quindi Po = 0
Pa
il valore della densit dell'acqua alla temperatura di 40 C, che pari a 992,2 kg/m
il valore Z0 della distanza del pelo libero nella vasca di aspirazione, preso dal livello minimo previsto, al piano
di riferimento passante per l'asse della pompa
il valore J1 delle perdite di carico totali (distribuite e concentrate) nella tubazione di aspirazione, calcolato
secondo quanto previsto da 13.2 UNI EN 12845 e Appendice C UNI 10779 (sostanzialmente le perdite vanno
calcolate utilizzando la formula di Hazen-Williams)
Esempio 1: Schema idraulico SOTTOBATTENTE, al livello del mare e con temperatura dell'acqua di 40
C

Supponiamo di utilizzare pompe orizzontali sottobattente e di avere quindi una distanza Z0 positiva tra il livello
minimo nella vasca e l'asse della pompa; poniamo Z0 = 1 m; dopo aver applicato Hazen-Williams alla nostra

tubazione di aspirazione otteniamo J1 = 3 m, inseriamo quindi nella formula dell'NPSHd i valori trovati e poi
quelli di Po = 0 Pa (nessuna sovrappressione o depressione sul pelo libero dell'acqua), Pb = 102000 Pa (pressione
atmosferica al livello del mare), Pv = 7380 Pa (tensione di vapore dell'acqua a 40), = 992,2 kg/m, g = 9,81
m/s; il valore dell'NPSH disponibile nella tubazione di aspirazione diventa :
NPSHd = 7,72 m
Poich deve essere NPSHr < NPSHd -1 , il valore dell'NPSH richiesto della pompa che dovr scegliere
dovr essere :
NPSHr < 6,72 m
Esempio 2: Schema idraulico SOPRABATTENTE, al livello del mare e con temperatura dell'acqua di 40
C

Supponiamo questa volta di essere in presenza di pompe orizzontali soprabattente, e di avere quindi una distanza
Z0 negativa tra il livello minimo nella vasca e l'asse della pompa; poniamo Z0 = -3,2 m (valore massimo
consentito da 10.6.2.3 della UNI EN 12845 per applicazioni soprabattente); dopo aver applicato Hazen-Williams
alla nostra tubazione di aspirazione otteniamo J1 = 3 m, inseriamo quindi nella formula dell'NPSHd i valori
trovati e poi quelli di Po = 0 Pa (nessuna sovrappressione o depressione sul pelo libero dell'acqua), Pb = 102000
Pa (pressione atmosferica al livello del mare), Pv = 7380 Pa (tensione di vapore dell'acqua a 40), = 992,2
kg/m, g = 9,81 m/s; il valore dell'NPSH disponibile nella tubazione di aspirazione diventa :
NPSHd = 3,72 m
Poich deve essere NPSHr < NPSHd -1 , il valore dell'NPSH richiesto della pompa che dovr scegliere
dovr essere :
NPSHr < 2,72 m
Andando a prendere in considerazione le curve di fig. 13, possiamo vedere da questi due esempi, che nel caso di
SOTTOBATTENTE abbastanza agevole verificare la condizione posta dalla norma, mentre nel caso di
SOPRABATTENTE molto pi difficile.

Occorre in quest'ultimo caso, scegliere con accuratezza la macchina da installare, verificando attentamente calcoli
e curve. Se dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso, rimangono ancora dei dubbi sulla capacit di
aspirazione della pompa bene passare ad una sistemazione, sempre con vasca interrata, ma che utilizzando
pompe verticali immerse consente di passare ad una molto pi sicura configurazione sottobattente. Le VTP
(vertical turbine pumps), sono macchine che la UNI EN 12845 contempla tra quelle utilizzabili, ed anzi ne
consiglia l'uso, laddove non sia possibile la sistemazione con pompe centrifughe orizzontali sottobattente. Le
installazioni soprabattente sono invece sconsigliate, e viene indicato di utilizzarle solo dove non possibile
un'installazione sottobattente. Essendo le VTP macchine per loro natura sottobattente (la pompa immersa nel
liquido contenuto nella riserva idrica), quanto sopra significa, che prima di avventurarsi in un'installazione
soprabattente, bene percorrere sia l'ipotesi delle pompe centrifughe sottobattente, che quella delle VTP.
Utilizzando queste ultime si ottiene anche il grande vantaggio di liberare all'esterno tutto il volume occupato dalla
riserva idrica, che in questo caso pu e deve, essere interrata. Rif. UNI EN 12845 10.6.1.

3- Il battente idraulico minimo nella vasca di aspirazione


Veniamo infine ad affrontare l'ultimo, tutt'altro che trascurabile, aspetto legato alla progettazione della condotta di
aspirazione. La cavitazione pu generarsi anche a causa della presenza nell'acqua di gas trascinato nella tubazione
di aspirazione da moti vorticosi che si generano sulla superficie della vasca di stoccaggio. Questi vortici sono
causati da un insufficiente battente di ricoprimento dell'estremit iniziale della tubazione, e/o da una eccessiva
velocit nella condotta. Avendo avuto cura di rispettare i valori di velocit imposti dalla norma, rimane come
causa possibile dell'ingresso di aria, solo l'insufficienza del battente idraulico.
Per progettare correttamente l'ingresso nella tubazione occorre fare riferimento all'art. 9.3.5 della norma, che
impone le quote minime per la realizzazione dei pozzetti di presa e le quote del battente da rispettare al di sopra
delle aspirazioni delle pompe nella vasca di aspirazione.
L'uso di questi accorgimenti riesce ad evitare l'ingresso di aria nella tubazione, attraverso il fenomeno del
trascinamento vorticoso. Inoltre la tubazione di aspirazione , come dice il terzo comma dell' art. 10.6.2.1, deve
essere realizzata in modo tale da prevenire la possibilit di formazione di sacche d'aria.

Il prospetto 12 della UNI EN 12845 (Fig. 16) specifica le dimensioni minime per quanto segue:
A dal tubo di aspirazione al livello minimo dell'acqua
B dal tubo di aspirazione al fondo del pozzetto

Se installata una piastra antivortice con le dimensioni minime specificate nel prospetto 12, la dimensione A pu
essere ridotta a 0,10 m., per ogni diametro della tubazione di aspirazione
In fig. 17 riportato un esempio di piastra antivortice
Un serbatoio pu essere dotato di un pozzetto di presa al fine di massimizzare la capacit effettiva

Come abbiamo visto l'uso di una piastra antivortice,


correttamente dimensionata, svincola il valore del battente
minimo dal valore del diametro della tubazione di
aspirazione e lo riduce a soli 10 cm. Consentendo cos di
utilizzare un maggior volume di vasca come riserva idrica.
Possiamo quindi concludere questa parte dell'analisi dicendo
che la norma, se correttamente applicata, ci guida, attraverso
le verifiche dell'NPSH, alla scelta dello schema idraulico
maggiormente affidabile e della tipologia delle pompe
principali da utilizzare. Garantendo nel contempo che i rischi
di innesco di fenomeni di cavitazione sia ridotto al minimo.
Figura 17 Piastra antivortice
4 - Il dimensionamento del motore delle pompe principali
Resta da analizzare l'altro punto della norma dove viene
richiamato il concetto di NPSH, e cio quello relativo al
calcolo della a potenza del motore da collegare alle pompe
stesse.
Dobbiamo partire da una premessa fondamentale e per
questo dobbiamo citare altri due punti della UNI EN 12845 nella parte che si occupa delle pompe :
9.6.2 Alimentazioni idriche singole superiori
Le alimentazioni idriche singole superiori sono delle alimentazioni idriche singole che forniscono un elevato
grado di affidabilit. Esse comprendono le seguenti:
a) un acquedotto alimentato da entrambe le estremit, in conformit alle seguenti
condizioni:
- ogni estremit de essere in grado di soddisfare la richiesta di pressione e di
portata del sistema;
- deve essere alimentato da due o pi sorgenti di acqua;
- deve essere indipendente in qualsiasi punto su una singola, condotta principale;
- se richieste, le pompe di surpressione devono essere due o pi;
b) un serbatoio a gravit senza pompa di surpressione oppure un serbatoio di
accumulo con due o pi pompe dove il serbatoio soddisfa le seguenti condizioni:
- il serbatoio deve essere della capacit totale richiesta;
- non deve permettere penetrazione di luce o materiale esterno;
- deve essere utilizzata acqua potabile;
- il serbatoio deve essere verniciato o protetto contro la corrosione, in modo da
ridurre la necessit di svuotare il serbatoio per le operazioni di manutenzione per
un periodo di tempo non minore di 10 anni;
c) una sorgente inesauribile con due o pi pompe.
10.2 Installazioni con pi pompe
Le pompe devono avere curve caratteristiche compatibili e devono essere in grado di funzionare in parallelo a
tutte le possibili portate.
Dove vengono installate due pompe, ognuna deve essere in grado di fornire indipendentemente le portate e le
pressioni specificate. Dove sono installate tre pompe, ogni pompa deve essere in grado di fornire almeno il 50%
della portata richiesta alla press io ne specificata.
Nei casi in cui pi di una pompa installata in una alimentazione idrica superiore o doppia, non pi di una deve
essere azionata da motore elettrico.
Leggendo questi due articoli si evince che l'aggettivo superiore per la norma, significa maggiormente affidabile, e
che questa maggiore affidabilit, nel caso di sistemi che utilizzano gruppi di pressurizzazione, legata alla scelta
di usare almeno due pompe principali e alla presenza di almeno un motore diesel come fonte di energia. Non
infatti assimilabile ad una motopompa, la scelta di alimentare con un gruppo elettrogeno una elettropompa. In che
cosa consiste questa maggiore affidabilit della motopompa rispetto all'elettropompa ? Essa sostanzialmente
legata alla possibilit della motopompa di intervenire in caso di necessit, anche in assenza di tensione in rete,
grazie al fatto di avere un sistema di avviamento del tutto autonomo costituito dal motorino di avviamento e dalle
batterie. Rispetto allo schema motore elettrico / gruppo elettrogeno, il motore diesel direttamente accoppiato alla

pompa, riduce poi drasticamente le possibilit di guasti legati alla maggiore complessit del primo sistema. E'
anche del tutto evidente che un motore diesel estremamente pi delicato meccanicamente e funzionalmente
rispetto ad un motore elettrico e per questo occorre che siano garantite delle condizioni ambientali (temperatura,
umidit ecc..) particolarmente favorevoli al suo funzionamento. La norma UNI EN 12845 e la norma UNI 11292
sui locali prendono in considerazione questi aspetti, ma sempre possibile che il motore debba entrare in funzione
anche in situazioni ambientali sfavorevoli o avendo da vincere una coppia frenante superiore a quella prevista, a
causa di avarie della pompa che chiamato a trascinare.
Per questo la UNI EN 12845 chiede che :
10.1 Generalit
La pompa deve avere una curva stabile
H(Q), cio una curva in cui la prevalenza
massima e la prevalenza a mandata chiusa
sono coincidenti e la prevalenza totale
diminuisce in maniera continua con
l'aumento della portata (vedere EN 12723).
Le pompe devono essere azionate da motori
elettrici o motori diesel, capaci di fornire
almeno la potenza richiesta in conformit a
quanto segue:
a) per le pompe con curve caratteristiche di
potenza senza sovraccarico, la massima
potenza richiesta al picco della curva di
potenza;
b) per le pompe con curve caratteristiche di
potenza crescenti, la potenza massima per
qualsiasi condizione di carico della pompa,
dalla portata nulla alla portata corrispondente
ad un NPSH richiesto della pompa uguale a
16 m o alla massima pressione di aspirazione pi 11 m, quale sia la maggiore.
Figura 18 Curva Q / H / P / NPSH
Nella fig. 18 vediamo che il punto da prendere come riferimento per il calcolo della potenza del motore da
accoppiare alle pompe centrifughe principali, sia esso elettrico o diesel, quello relativo al punto dove la
macchina per funzionare necessita di un NPSH richiesto di 16 m. Questo punto legato in modo intrinseco alla
pompa scelta, ed un punto che non verr mai raggiunto durante il funzionamento della macchina. Ad esso
corrisponde una potenza superiore a quella richiesta nel punto di fine curva e questa differenza ancor pi elevata
rispetto alla potenza relativa alla portata di progetto. La potenza del motore da accoppiare alla pompa, dovr
essere superiore al punto cos descritto. Questo sovradimensionamento serve per compensare eventuali anomalie
ambientali, meccaniche ecc.. che andassero a diminuire la coppia motrice o ad aumentare la coppia frenante, e
rendono perci il motore in grado di partire anche in condizioni molto sfavorevoli. Per arrivare ad avere un quadro
corretto ed esaustivo, necessario quindi che il progettista abbia sottomano, sin dall'inizio, le curve delle pompe
centrifughe principali spinte fino a NPSHr = 16 m , altrimenti non sar in grado di valutare correttamente il valore
della potenza dei motori da accoppiare alle pompe scelte. Altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione,
che la potenza nominale del motore diesel deve essere quella relativa alla curva per funzionamento continuo
secondo ISO 3046 (per intenderci deve essere usata la curva NA), vedi 10.9.1 EN 12845. Sul mercato sono
presenti molti costruttori di gruppi di pressurizzazione che spesso e volentieri omettono di fornire la curva della
pompa fino a NPSHr = 16 m e\o dichiarano potenze del motore diesel diverse da quelle in curva NA. Occorre
stare molto attenti e farsi sempre inviare le curve corrette e farsi sempre specificare quali criteri sono stati seguiti
per il calcolo delle potenze. Le VTP, essendo delle pompe semiassiali, rientrano tra le pompe con curve
caratteristiche di potenza senza sovraccarico, la potenza del motore da accoppiare sar quindi semplicemente
maggiore della massima potenza richiesta al picco della curva di potenza. In questo caso il criterio dell'NPSHr
pari a 16 m.c.a. , non deve essere utilizzato - UNI EN 12845 10.1 a). Resta inteso che comunque occorre rispettare
il punto 10.9.1 e utilizzare , nel caso di motori diesel, la curva per funzionamento continuo secondo ISO 3046.
Riferimenti
UNI EN 12273:2000 Pompe per liquidi - Termini generali per le pompe e le installazioni - Definizioni, grandezze,
simboli ed unit di misura; EN ISO 9906:2002 Pompe rotodinamiche - Prove di prestazioni idrauliche e criteri di

accettazione - Livelli 1 e 2; UNI EN 12845:2015


Installazioni fisse antincendio. Sistemi automatici a sprinkler. Progettazione, installazione e manutenzione; UNI
10779:2014 Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti - Progettazione, installazione ed esercizio; UNI
11292:2008 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio - Caratteristiche
costruttive e funzionali; Japikse D. Centrifugal pump design and performance; Mario Medici Le pompe; Marchi
E. Rubatta A. Meccanica dei fluidi

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