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w w w. f o n d a z i o n e c r b i e l l a . i t
N4 - Aprile 2007

Limmagine di una terra


attraverso le sue opere darte
Le opere darte di una comunit ne pi spietati ed in-
rappresentano la storia; sono uno dei consapevolmente ico-
migliori strumenti per capirne lim- noclasti.
magine, il carattere, levoluzione, la Nel 1992 le diocesi italiane han-
cultura. no deciso di affrontare in modo radi-
Anche nel Biellese, come in altre par- cale la materia, partendo dalla minu-
ti dItalia, la maggiore concentrazione ta catalogazione delle opere fino ad
ro di ar-
di opere darte si trova nelle chiese: arrivare ad un progetto di conserva-
chitettu-
in quelle di grande prestigio, in preva- zione, valorizzazione e difesa di siti
re, immagini
lenza delle sedi episcopali e nelle tan- contenenti opere darte o costituenti
e daltri manufat-
te chiesette e nei molti oratori sparsi memoria di cultura, manifattura e in-
ti darte.
in tutto il territorio. gegno artistico.
Al di l della conser-
Lo studioso di storia biellese Mons. La Fondazione Cassa di Risparmio di
vazione si persegue cos la
Delmo Lebole presenta allinterno Biella ha contribuito in modo deter-
valorizzazione di questi beni
una preziosa sintesi di questi tesori minante a questa operazione di cata- fondamentali per la cultura e
di cui il nostro comprensorio for- logazione di beni e di messa in sicu- lidentit della nostra terra.
nito. Opere darte sparse mancanti rezza con impianti di difesa dal furto e In tale prospettiva la Fondazione
di una puntuale catalogazione ai fini dal danneggiamento. continuer ad investire con il con-
della conservazione artistica, lo studio Si tratta di un intervento che avvia, sueto discernimento ed impegno,
e la difesa dallattacco di vandali, ma appunto con la catalogazione, la sal- consistenti risorse.
soprattutto di speculatori che, dagli vaguardia delle opere. Una operazione
anni 70 in poi, si sono fatti sempre molto ampia che comprende il restau- Luigi Squillario
II III

nelle chiese lo scrigno dellarte biellese Catalogare e difendere Contributi per la catalogazione dei beni
mobili conservati nelle chiese biellesi
Olga Ronchetti Data delibera Importo euro
20-03-2001 5.164,57
Nel 1992 la Conferenza Episcopale di conservazione perch i locali che li Catalogare e salvaguardare i beni dar- ampi progetti che interessano il mondo 22-03-2002 5.000,00
Italiana, organo ufficiale dei Vescovi ospitano non sempre rispondono alle Olga Ronchetti, architetto, te presenti nelle chiese biellesi: a que- degli oggetti darte presenti nelle chiese
sto obiettivo la Fondazione dedica ogni e che sinora hanno ricevuto contributi 07-03-2003 15.000,00
Italiani, ha iniziato le operazioni ne- caratteristiche necessarie per una buo-
responsabile dellinventario anno importanti risorse economiche nel- per circa 400 mila euro. Scendendo nel 28-05-2003 15.000,00
cessarie per la realizzazione dellInven- na conservazione degli stessi.
tario informatizzato dei Beni Culturali La Fondazione della Cassa di Risparmio della Diocesi e membro della lambito di un progetto pluriennale or- dettaglio si pu vedere come limpegno 18-07-2003 20.000,00
di tutte le Diocesi dItalia; dopo aver di Biella ha inoltre il grande merito di Commissione Arte Sacra. mai consolidato. Nelle numerose chiese, della Fondazione sia articolato sue due 30-12-2003 15.000,00
organizzato lufficio per la raccolta dei averci aiutati nella protezione degli edi- oratori, cappelle diffusi sul territorio sono fronti ben delineati:
Per approfondire la propria 12-03-2004 20.000,00
dati presso i propri uffici ed il colle- fici sacri che si trovano spesso in luoghi infatti custodite le testimonianze artisti- catalogazione dei beni darte
formazione di base ha fre- che della devozione popolare che spesso difesa attraverso limpianto di idonei 9-07-2004 12.000,00
gamento con il Ministero dei Beni isolati o non sufficientemente custoditi
si espressa attraverso lacquisto, per la antifurto 18-01-2005 13.000,00
culturali, ogni Diocesi ha organizzato riducendo notevolmente i rischi di furti quentato un apposito master chiesa della comunit, di opere darte In collaborazione con la Diocesi di Biel-
il proprio ufficio periferico quindi e danneggiamenti possibili. 29-06-2005 13.000,00
in Architettura e arte sa- minori, ma di grande valore simbolico. la, partner storico del progetto, sono
iniziata la vera e propria raccolta dati. Grazie al contributo della Fondazione Biblia pauperum a partire dal medioevo la infatti state individuate queste due aree
24-10-2005 10.000,00
La Diocesi di Biella ha iniziato la rac- la quasi totalit delle chiese biellesi cra presso il Pontificio Isti- 9-02-2006 10.000,00
presenza di immagini e oggetti sacri nelle di intervento come prioritarie al fine di
colta dei dati nellautunno 1996 par- oggi coperta da impianti anti-intrusio- tuto Liturgico S. Anselmo di chiese biellesi costituisce un patrimonio garantire la sicurezza del patrimonio arti- 14-04-2006 10.000,00
tendo dalla Parrocchia di Santa Maria ne collegati via radio alle stazioni dei Roma. da difendere e custodire con attenzione; stico diocesano. 28-09-2006 7.000,00
Assunta di Cossato. Carabinieri ed allo studio un progetto per questo la Fondazione Cassa di Ri- I contributi della Fondazione sono stati
Le Parrocchie della Diocesi sono 114 di controllo centralizzato dei siti di tut- Ha seguito in prima persona TOTALE 170.164,57
sparmio di Biella ha avviato da anni due cos articolati:
attualmente la raccolta ha raggiunto te le chiese. Il progetto ha infatti coin- come responsabile la cam-
le 35.000 schede gi elaborate, queste volto negli anni tutte le 114 parrocchie pagna di schedatura e salva-
sono relative alle cento Parrocchie al biellesi in cui sono stati installati im- Impianti sicurezza chiese
guardia dei beni darte dioce-
di fuori della Citt di Biella. pianti antifurto moderni senza i quali il
Attualmente la raccolta dati continua controllo e la salvaguardia dei beni ar- sani biellesi. Data delibera Importo euro Chiese
in citt e contiamo di finire questa tistici diocesani non sarebbe possibile. 18-09-1998 10.329,14 Chiesa di San Lorenzo (Candelo); Chiesa di S. Eurosia (Pralungo)
parte del lavoro entro il mese di giu-
27-11-1998 10.329,14 Chiesa di San Nicolao (Valle San Nicolao); Chiesa di San Clemente (Occhieppo Inferiore)
gno 2007.
Chiea di SantEusebio (Ternengo); Chiesa di San Francesco (Cavagli); Chiesa Nativit di Maria in Arro
La previsione di arrivare a 40.000 26-02-1999 12.911,42 (Salussola); Chiesa SS. Giacomo e Stefano (Sagliano Micca)
schede che quando saranno inviate a
Chiese diverse della Parrocchia di San Michele di Cavagli (San Francesco; Santa Maria di Babilone; San
Roma riceveranno il numero defini- 15-10-1999 12.911,42 Filippo Giacomo Calliano; San Michele); Chiesa di San Lorenzo (Dorzano)
tivo di catalogo da parte dellIstituto
Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta (Vigliano); Chiesa di San Tommaso (Cerreto Castello); Chiesa SS. Pie-
Centrale del Catalogo presso il Mini- 28-01-2000 12.911,42 tro e Paolo (Castellengo); Chiesa San Sulpizio (Borriana); Chiesa San Pietro e Casa parrocchiale (Candelo)
stero per essere poi inserito nel Cata-
Chiesa SS. Pietro e Paolo (Castellengo - Cossato); Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta (Vigliano); Chiesa
logo Mondiale di Francoforte. 5-05-2000 12.911,42 di San Tommaso (Cerreto Castello); Chiesa SS. Bernardo e Giuseppe (Campiglia Cervo); Chiesa della Purifi-
Si trattato e tuttora si tratta di un cazione di Maria (Oriomosso - Quittengo)
enorme sforzo finanziario da parte del- Chiesa di San Pietro (Benna); Chiesa di San Barnaba (Villanova Biellese); Chiesa e casa della Parrocchia dei
la Diocesi che senza la sensibilit del- 7-09-2001 12.911,42 Santi Giovanni Battista e Secondo (Magnano);
la Fondazione Cassa di Risparmio di 21-12-2001 12.911,42 Chiesa di SantAmbrogio (Sordevolo); Chiesa della SS. Trinit (Sordevolo); Chiesa di San Lorenzo (Andorno Micca)
Biella, ci vedrebbe ancora ben lonta-
Locali attigui alla Chiesa di SantAmbrogio (Sordevolo) adibiti al ricovero di oggetti sacri; Chiesa di San
ni dalla conclusione e quindi al supe- 21-06-2002 15.000,00 Francesco (Sordevolo); Santuario di Graglia; Chiesa della Beata Maria Vergine (Mottalciata)
ramento dei termini posti dalla C.E.I.
16-04-2003 13.000,00 Chiesa di San Bartolomeo (Muzzano); Chiesa di Santa Maria Assunta (Mosso); Chiesa di SantEusebio (Valle Mosso)
Le Diocesi che presentano nel loro ter-
ritorio molte Parrocchie di montagna Chiesa di San Germano (Tollegno); Chiesa SS. Bernardo e Giuseppe (Campiglia Cervo); Chiesa di San
21-04-2004 15.000,00 Giuseppe (Soprana); Chiesa parrocchiale della nativit di Maria (Strona)
come la nostra si sono rivelate le pi
Seminario Vescovile di Biella (biblioteca); Chiesa di San Rocco (Cossila San Grato - Biella); Chiesa di
ricche di oggetti anche se gli edifici 17-09-2004 14.000,00 Riviera San Cassiano (Zubiena)
risultano essere molto spesso modesti
Chiesa SS. Stefano e Giacomo (Pettinengo); Chiesa SS. Annunziata (Fraz. Colla - Netro); Chiesa di San
sia come dimensioni che come qualit 11-02-2005 13.000,00 Giovani Battista (Fraz. Sella - Veglio Mosso)
intrinseca per le grandi difficolt che
Chiesa di San Carlo (Vermogno - Zubiena); Chiesa di San Grato (Sordevolo); Oratorio di San Defendente (Ronco di
i cantieri incontravano in luoghi che 21-07-2005 13.000,00 Cossato); Chiesa delle Cappellette (Quaregna); Chiesa della Madonna del Carmine (Fraz. Di Roreto - Quittengo)
molto spesso erano accessibili solo con
Chiesa Santa Annunziata (Magnonevolo - Cerrione); Chiesa SantAntonio Abate (Pray); Chiesa di San
sentieri e mulattiere. 9-01-2007 13.000,00 Giorgio (Vergnasco - Cerrione)
La qualit degli oggetti straordinaria Decorazione pittorica del Lavat manus dei Lateranensi posto tra la cucina e il refettorio (sec. XVI). Tratto
ma si sono evidenziati molti problemi da Don Delmo Lebole, Storia della Chiesa biellese.
Totale 194.126,80
IV 

La parola allo storico Non raro il caso che queste vesti-


gia debbano essere cercate nel sot-
totetto delle chiese, come a Viglia-
Nato a Dorzano il 29 marzo 1927,
ha frequentato il Seminario di
il cammino della fede nelle forme della bellezza Mons. Delmo Lebole no e a Castellengo. Singolari sono
Biella, fu ordinato prete nel 1952.
i resti in cotto e ciottoli di torrente
Riassumere in un articolo le opere opere medioevali del sec. XII, le del quasi distrutto campanile della Vice Parroco per quattro anni al
darte biellesi unimpresa assai ar- tavole cinquecentesche dei mae- chiesa plebana di S. Pellegrino di Piazzo, fu per quarantanni Parro-
dua, perch sono quasi tutte conser- stri vercellesi, ecc, provengono da Pulliaco (Salussola), che, con la
vate nelle chiese. Pensiamo anche chiese. Buona parte delle stesse la- base delle absidi della chiesa, sem- co di Benna. Ha studiato tutta la
solo allarchitettura: quanti palazzi pidi romane si sono salvate perch bra nascondersi tra le piante del vita, la storia e larte religiosa del
o case medioevali sono giunti fino furono impiegate nelle chiese come bosco, come avesse paura di mo-
a noi? Se togliamo alcuni castelli, materiale di ricupero (Battistero, S. Biellese, pubblicando numerosi
strare le ferite inferte dalle guerre
quasi nessun edificio risale ad epo- Maria di Mottalciata, ecc.). e dagli uomini. Alcuni campanili scritti, tra cui la Storia della Chie-
ca anteriore al Quattrocento. Nellarchitettura troviamo edifici o romanici nei secc. XVII XVIII sa biellese in venti volumi.
Non parliamo poi della scultura, resti di edifici dellepoca paleocri- furono sopraelevati per render-
della pittura, dellargenteria, delle stiana, come le fondamenta della li proporzionati allaltezza delle
stoffe: fanno o fecero parte qua- basilica della seconda met del se- chiese ricostruite (Mosso S. Maria,
si tutte del patrimonio artistico colo IV scoperte qualche anno fa in Trivero, Piatto, ecc.), altri furono erano la maggior parte) ne ave- Madonna lungo le pareti (Lesso-
ecclesiastico. E gli stessi oggetti regione S. Secondo del Comune di persino resi barocchi dallintonaco vano solo una, a pianta rettango- na). Questi dipinti abbracciano
conservati al Museo del Territorio, Dorzano. Si passa ai due sacelli di (Magnonevolo, Cerrione, Cerreto, lare, con abside semicircolare. La un periodo che va dal romanico
come gli affreschi di Mongrando, S. Maria e di Bartolomeo di Oropa, Calliano, ecc.). loro ampiezza era proporzionata al gotico (Mongrando, Abbazia
i leoni stilofori di Vigliano, tutte risalenti ai secc. VIII IX. Altri boschi nascondono anche i al numero degli abitanti. Lo con- della Bessa, Magnano, Lessona e il
resti delle chiese di S. Lorenzo di ferma il recente ritrovamento del- Battistero) al Rinascimento (Ca-
Puliaco, di S. Michele di Doverzio le fondamenta dellantica chiesa vagli, Netro, Lessona, Mezzana,
(Cerrione) e di S. Maria di Castel- parrocchiale di Arro, demolita al- Ponderano). In questultimo pe-
vecchio di Mongrando. linizio del sec. XVII per impiegare riodo primeggiarono i pittori no-
Le chiese romaniche dei paesi pi i materiali nella costruzione della
importanti nacquero a tre navate chiesa attuale: di essa era rimasta
con tre absidi semicircolari, rivolte memoria solo nei documenti di ar-
Dossale del coro ligneo di San Gerolamo raffigu- liturgicamente ad oriente, mentre chivio e nella tradizione popolare,
rante la Nascita di Cristo dipinto verso il 1520 da quelle delle piccole borgate (ed tramandata per secoli dalla tena-
Defendente Ferrari. Tratto da Storia della Chiesa
cia contadinesca, che ancor oggi
biellese di Don Delmo Lebole.
chiama quella localit, diventata
risaia, chiesa vecchia. Il materia-
Il romanico le usato quello locale: a Cavagli,
a Viverone e a Magnano la pietra
Seguono le chiese e i campanili, selvatica grigia e verde dei campi
ancora assai numerosi, del periodo e dei boschi, nei paesi di pianura,
romanico, a cominciare dalla pi lontani dai corsi dacqua, il mat-
antica, quella di Calliano (Cava- tone (Mottalciata) e in monta-
gli), che una decorazione esterna gna masselli di pietra, squadrati e
ad arcate cieche fa risalire al deci- lavorati negli spigoli e nei motivi
mo secolo. Alcune di queste chiese ornamentali (absidi di Netro, la
furono ampliate poco dopo la loro facciata dellabbazia della Bessa, i
costruzione, nello stesso periodo campanili tardo romanici di Mosso
romanico, portandole da una a tre e di Trivero).
navate (S. Secondo di Magnano e Da sondaggi eseguiti nelle absidi
monastero di Cavagli), altre fu- e lungo le pareti di queste chiese
rono incorporate in ricostruzioni romaniche nel secolo scorso sono
posteriori o sopraelevate (Netro, venuti in luce interessanti cicli
Castellengo, S. Maurizio di Biel- pittorici, raffiguranti il Cristo nella
la, ecc.), di altre sono solo rimaste mandorla iridata al centro del ca-
minime parti (Mezzana) o resti del CANDELO: Affresco murale gi in una casa di tino con i simboli degli Evangeli-
via Moglia eseguito intorno al 1525 e attribuibi- Vetrata della cupola della chiesa di San Sebastia-
TOLLEGNO: tela raffigurante la Madonna incoronata con i SS. Defendente e Rocco e quattro Con-
campanile (Nebbione, priorato dei le ai figli di Daniele De Bosis (propriet privata).
sti (Cavagli), gli Apostoli nella no dei primi decenni del sec. XVI con stemma del
fratelli di S. Defendente un tempo esistente nella chiesa della Confraternita (attuale chiesa parrocchiale) SS. Vincenzo e Anastasio di Cava- Tratto da Storia della Chiesa biellese di Don sottostante parete circolare (Mon- card. Bonifacio Ferrero. Tratto da Storia della
attribuita ad Anselmo Allasina. Tratto da Storia della Chiesa biellese di Don Delmo Lebole. gli, ecc.). Delmo Lebole. grando) e figure di Santi e della Chiesa biellese di Don Delmo Lebole.
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varesi, come lanonimo autore del nastero di S. Sebastiano e Gromo va scolpito in pietra della Valle di
Cristo della Domenica di S. Maria che fa altrettanto con la chiesa e il Oropa le colonne con le basi e i
Maggiore di Biella (sec XV), che monastero di S. Gerolamo. Nei se- capitelli della stessa collegiata e al
dovette essere maestro di Gaspare coli precedenti le maestranze erano quale si possono attribuire anche
di Ponderano (secc. XV XVI), la prevalentemente locali, chiuse nel le colonne di S. Sebastiano. Lom-
cui abbondantissima produzione loro piccolo orticello. I Ferrero e i bardi sono ancora gli artisti che
pittorica fu studiata, in questo ul- Gromo si procurarono invece arti- eseguirono le due statue in marmo
timo mezzo secolo. sti lombardi, personaggi di primo di S. Sebastiano e di S. Agostino,
piano nel campo dellarte, i quali conservate in questa stessa chiesa.
lasciano a Biella due monumenti, Nel sec. XVI diminuiscono fin
Il gotico che da soli basterebbero a rendere quasi a scomparire gli affreschi dei
grande la citt. Non si hanno altri pittori novaresi, che tra il Quattro
Il periodo gotico (secc. XIII XIV) edifici sacri di questo secolo, allin- e il Cinquecento avevano decorato
il pi povero perch non si han- fuori della parrocchiale di Benna, le absidi e le pareti di tante chiese
no chiese di questepoca artistica e che ha la stessa committenza e le e oratori, sostituiti da rinascimen-
pochissimi sono anche i dipinti e stesse caratteristiche della basilica tali ancone, scolpite e dorate, con-
le sculture. di S. Sebastiano. tenenti le tavole dei pittori delle
Gli edifici religiosi gotici del Biel- Lombardi sono pure gli artisti del famose scuole pittoriche vercellesi
lese risalgono tutti al sec. XV, legno, come lanonimo autore de- dei Giovenone, dei Lanino, degli BIELLA, SAN FILIPPO: Pagina del Graduale
quando in Italia si era in pieno gli stalli del coro di S. Gerolamo Oldoni. Lelenco di queste opere in pergamena con iniziale miniata dellinizio del
stile rinascimentale. Lo dimostra- con dossali dipinti da Defendente assai consistente, ma lo era ancor sec. XVI proveniente dalla collegiata di Salusso-
la. Tratto da Storia della Chiesa biellese di Don
no le parrocchiali di Andorno, di Ferrari e Gerolamo de Mellis di pi nel passato quando esistevano Delmo Lebole.
Salussola, di Cerrione e la cappella Vespolate, che esegu quelli di S. ancora i conventi, come quelli di
del castello di Massazza, risalenti Sebastiano, sul modello del coro S. Domenico e di S. Francesco, che
tutte alla met del Quattrocento. che poco prima aveva realizzato possedevano un notevole patrimo-
Da noi gli stili sono quasi sempre per la chiesa di S. Francesco. Mila- nio artistico, architettonico, pitto- Il barocco
in ritardo di un secolo. La stessa nesi erano stati gli scultori che nel rico e scultoreo, andato distrutto o
cattedrale di Biella, iniziata nel secolo precedente avevano esegui- disperso con la soppressione napo- Nella seconda met del sec. XVI
1402 ad opera del mastro Giovan- to il coro ligneo della collegiata di leonica. Il Rinascimento biellese il Concilio di Trento diede il via
ni Borri, fu portata a termine ver- S. Stefano e allinizio del sec. XVI non conta molte opere, ma tutte alla riforma anche degli edifici sa-
so la fine del secolo ed anchessa quel Pietro de Dronexiis che ave- di grande levatura artistica. cri e dei loro arredi. Si pu dire che
ancora in stile gotico. Diversi ca- quasi tutte le chiese parrocchiali,
pitelli in pietra di questa chiesa divenute fatiscenti e insufficienti,
(che rappresentano le quasi uni- furono ricostruite nei secc. XVII
che sculture di questo tempo) sono XVIII. Il barocco lepoca doro
pi vicine allarte romanica che a dellarte sacra, sia per quantit di
quella gotica. opere che per valore artistico, a
Gotici sono pure gli architetti cominciare dalla costruzione del-
che segnano lampliamento delle le attuali chiese e di tutto il com-
chiese parrocchiali di Valdengo e SALUSSOLA: particolare della Madonna dipinta da Anselmo Allasina nel 1633 per la chiesa della Con-
plesso architettonico dei caseggiati
Castellengo e quelli del campanile fraternita di S. Nicola dopo il restauro. Tratto da Storia della Chiesa biellese di Don Delmo Lebole. dei tre principali santuari biellesi,
di Carisio, risalenti anchessi nel Oropa, Graglia e S. Giovanni di
primo periodo rinascimentale. La Andorno.
stessa cosa si riscontra nei campa- Cristo della Domenica e Gaspare guire dopo la Vis. Past. del 1319, Si moltiplicano gli oratori fra-
nili di Mosso S. Maria e di Trive- di Ponderano, anche se attivi nel- ma anchesse risentono dello stile zionali e campestri. Allinizio si
ro, ricostruiti dopo le distruzioni la seconda met del sec. XV. I tre artistico dei secoli precedenti. rimedi alla scarsit di pittori lo-
dei dolciniani nei primi decenni calici dipinti nellaffresco della SS. cali (esistevano solo i Costantino,
del sec. XIV, i quali hanno anco- Trinit della parrocchiale di Ben- padre e figlio) ricorrendo, come
ra unimpronta tutta romanica: le na sono di un gotico perfetto e sia- Il Rinascimento nel Quattro-Cinquecento ad ar-
bifore conservano gli archi a tutto mo nientemeno che nel 1535. Per tisti forestieri, che trasportarono
sesto e gli archetti pensili stentano quanto riguarda largenteria abbia- Il Rinascimento (secc. XV XVI) bottega a Biella o vi si stabilirono
a piegarsi a sesto acuto secondo lo mo tre croci astili, due dargento si sviluppa nellarchitettura biel- solo per qualche tempo, lasciando
stile del secolo. e una di rame argentato e dorato, lese solo nei primissimi anni del opere insigni, come Mario Zuccaro
Poverissima pure la pittura, qua- conservate nelle chiese parroc- sec. XVI ad opera delle famiglie di Otranto, Gerolamo Marinelli di
si inesistente. Possiamo dire che chiali di Occhieppo Superiore, di Ferrero, a cui spetta il merito della La chiesa di San Gerolamo nella carta di Biella del Borgonio del 1668. Tratto da Storia della Chiesa Assisi e Anselmo Alasina di Rassa,
goticizzanti furono il maestro del Gaglianico e di Zubiena, fatte ese- costruzione della chiesa e del mo- biellese di Don Delmo Lebole. che, giunto ventenne, si accas a
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i pulpiti, con gli stalli dei cori, La scultura fa grande uso del bron-
con i credenzoni di sacrestia, con zo e del metallo (materiale quasi
i confessionali, ecc. La loro arte sconosciuto nei secoli preceden-
oltrepass i confini del Biellese, ti), soprattutto nella chiesa nuova
raggiungendo il Vercellese, il Ca- e nella basilica antica di Oropa
navese e la Valle di Aosta. Non con Gio Ponti, Vico Consorti,
parliamo poi delle argenterie, Sergio Vatteroni, Virgilio Auda-
come i calici, le pissidi, gli osten- gna.
sori: ci fu quasi una gara nel sec. Il tema meriterebbe una tratta-
XVIII nellacquistare gli oggetti zione ben pi vasta, ma lo spazio
pi belli e preziosi. La stessa cosa limitato lo impedisce. Spero per
si riscontra per i paramentali, for- che questa breve trattazione sia
mati da ricchissimi broccati doro sufficiente a dar unidea del patri-
e dargento o da sete con finissimi monio artistico conservato nelle
ricami doro e dargento. nostre chiese biellesi, ad apprez-
zarlo, a valorizzarlo, a conservarlo
e, se necessario, restaurarlo. Non
Il neoclassico ad alienarlo: a questo ci pensano
gi i ladri.
LOttocento legato agli avveni- Progetto della facciata della chiesa di S. Filippo dellarch. Carlo Ceroni (anno 1788). Tratto da Storia
menti politici, che impediscono lo della Chiesa biellese di Don Delmo Lebole.
sviluppo dellarte come nel perio-
do precedente. Siamo nellepoca neogotico, iniziato nel secolo pre-
del neoclassico. La soppressione cedente con la chiesa di Rosazza,
Napoleonica degli ordini religiosi edificando le attuali parrocchiali
port alla demolizione delle loro di Biella S. Paolo e di Vigliano S.
chiese e dei loro monasteri con Giuseppe. Si costruirono la chiesa
la dispersione di numerose opere del Cottolengo, sempre ispirando-
darte. si al neoromanico e quella di Pon-
per lepoca dove si portano a ter- zone.
mine tre monumentali edifici reli- Si porta finalmente a termine, mo-
giosi, iniziati nel secolo precedente, dificandone il progetto da parte
le chiese di Cavagli, di Chiavazza dellarch. Bonora, la chiesa nuo-
e di S. Filippo di Biella e si d ini- va di Oropa. Solo dopo la met
zio per ben due volte, in localit e del secolo inizia la costruzione di
con progetti diversi (Canina e Gal- chiese secondo lo stile moderno
letti), alla chiesa nuova di Oropa. al Villaggio Lamarmora, al Ver-
VIGLIANO: affresco del sec. XVII raffigurante la sepoltura della Madonna scoperto recentemente nella Si costruirono alti e sproporzionati nato, a Pavignano, a Mottalciata,
chiesa parrocchiale attribuibile ad Anselmo Allasina (dopo il restauro). Tratto da Storia della Chiesa portici neoclassici davanti a faccia- a Campore, a Cossato Speranza,
biellese di Don Delmo Lebole. te di chiese barocche (S. Cassiano, a Ronco di Cossato, a Vigellio
Mottalciata S. Vincenzo, Mon- (arch. Trompetto, Villani, Mos-
grando S. Lorenzo, ecc.). Anche la so, Cantono, Lacchia, Varnero,
Biella rimanendovi tutta la vita. poco il muro e la tavola e si svilup- facciata della Cattedrale scompare ecc.).
lepoca in cui si fanno i primi pa sulla tela (Costantino, Allasi- dietro un enorme porticato neogo- La povert degli enti committenti
grandiosi progetti per una chiesa na, Genta, Chiamorra, ecc.). I due tico. La scultura e la pittura man- ha per impedito che fossero mo-
nuova nel santuario di Oropa con Costantino sono richiesti anche cano di nomi importanti. Gli scul- derne anche nellarredamento,
nomi di grande valore artistico, da numerose chiese della Valle di tori e i pittori del periodo barocco soprattutto nelle opere di scultura
come il Guarini e il Vittone. An- Aosta. biellese sono scomparsi e sostituiti e di pittura. Il marmo predomina
che i maestri locali, progettisti e lepoca doro della scultura li- da comuni artigiani. nella chiesa nuova di Oropa (an-
costruttori di quasi tutte le chiese, gnea, per opera di famiglie locali, cora con ispirazione barocca) e ha
dimostrano capacit non comuni, che formarono delle vere scuole un buon posto in quella di S. Pao-
non inferiori a quelle degli stessi (Termine, Aureggio, Serpentiere, Il neoromanico lo (neogotica), come pure, sempre
architetti (basterebbero i nomi di ecc.). Entra di prepotenza nelle e il neogotico in queste chiese, la pittura (Ovi-
Gio. Battista Negro e di Giovanni chiese, con le grandiose macchi- dio Fonti, Giovanni Bevilacqua,
Siletti). ne delle ancone degli altari (SS. Nella prima met del Novecento Silvio Consadori, Caffaro Rore e Ancona della Crocifissione attribuita a Bernardino Lanino e scuola, proveniente dalla chiesa di San Seba-
La pittura abbandona a poco a Trinit, S. Cassiano, ecc.), con va di moda il neoromanico e il Idro Colombi). stiano (Museo del Territorio). Tratto da Storia della Chiesa biellese di Don Delmo Lebole.
 XI

Losana torna nella sua Cattedrale Bessone: il racconto di una vita


zie ad approfondite ricerche il volume dedicata al tema Luso del denaro
frutto di decenni di lavoro dellau- nella scrittura. Date a Cesare quel che
tore che ha ricostruito tutti gli aspetti di Cesare (riportata integralmente
dellazione del presule sul territorio nellallegato a questo numero del no-
biellese e oltre. tiziario) che ha donato molti spunti di
Promosso dalla Fondazione Cassa riflessione a tutti i presenti in sala.
di Risparmio di Biella questo studio Lintervento di Ravasi, vera star della
rappresenta un punto di riferimento serata oltre naturalmente allautore,
insostituibile per i lavori successivi Don Bessone, che, pur non essendo
non soltanto sul tema e al contempo, intervenuto allincontro, ha brillato
grazie allarticolazione degli indici, un per eloquenza attraverso la propria
utile strumento di consultazione per opera, ha suscitato lammirazione dei
ricercare notizie storiche sul periodo tanti studiosi e autorit presenti per la
in oggetto, ricostruito con minuzia di limpidezza dei contenuti e la linearit
particolari. dellesposizione.
Presentazione Un lavoro monumentale dunque, Lapertura della serata, affidata al Ve-
corredato da immagini spesso inedite scovo Mons. Gabriele Mana (affian-
Un Duomo gremito e in attento ascol- frutto di unattenta ricerca fotografica cato dal vescovo emerito Mons. Mas-
to ha accolto, lo scorso 5 dicembre, la sul territorio che ha permesso di far simo Giustetti), al canonico Alceste
presentazione dellattesissima biogra- conoscere e, in molti casi, di salvare Catella e al presidente della Fondazio-
fia di Giovani Pietro Losana, vescovo dalloblio numerosi importanti do- ne Cassa di Risparmio di Biella, Luigi
fondatore della Cassa di Risparmio, cumenti e che corona gli sforzi della Squillario, ha reso onore alla figura
scritta da Angelo Stefano Bessone. Fondazione per offrire al Biellese, in del fondatore della Cassa di Rispar-
Pi di cinquecento persone, nono- occasione dei 150 anni della Cassa mio, Mons. Losana, vero protagonista
stante la pioggia incessante fin dal di Risparmio, un calendario culturale della serata il cui spirito costruttivo e
mattino, hanno partecipato alla pre- deccezione. caritatevole stato ricordato di fronte
sentazione dellopera omnia sulla vita Deccezione stata anche la presen- ai vertici della Fondazione e di Biver-
e sulle opere di Losana. tazione dellopera, affidata a una pro- banca, eredi e continuatori della sua
Atteso da anni e giunto a termine gra- lusione di Mons. Gianfranco Ravasi opera.

Due prestigiosi apprezzamenti

P. Gianpaolo Salvini S.I. Anna Losana


Direttore di Civilt Cattolica Torino, 10 gennaio 2007
Roma, 7 novembre 2007
Ho ricevuto oggi il bellissimo volume Giovanni Pietro
Ringrazia per il volume G.P. Losana di A.S. Bessone, Losana (1793-1873) edito dalla Fondazione Cassa di
che mi sembra uno studio interessante e ben condotto. Risparmio di Biella: soltanto a sfogliarlo si rivela gi
Prosit! E auguri per lattivit della Fondazione. molto interessante. Riconoscente del gradito dono, porgo
Buon 2007! i pi vivi ringraziamenti e distinti saluti.
Scaffale
Fondazione CRB | Notizie
N4 - Aprile 2007

Iscritto al registro stampa del Tribunale di Biella


N 549 del 7 marzo 2006
ALLALBA
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
IN COPERTINA:
Santuario della Brughiera,
In occasione delle celebrazioni del
Adorazione dei pastori, tela seicentesca sessantesimo del Referendum isti-
del pittore Gian Giacomo Barbelli di Crema tuzionale e delle elezioni della Co-
stituente la Fondazione Cassa di Ri-
sparmio di Biella, impegnata in una
DIRETTORE RESPONSABILE: sua propria funzione civile anche
Marco Neiretti
per attribuzioni istituzionali, ha vo-
REDAZIONE: luto contribuire a rendere il ricordo
Ada Landini Zanni del passato un momento attuale tra
Pietro Policante i cittadini biellesi.
Mario Ciabattini
Federica Chil I materiali raccolti in questo volu-
FOTOGRAFIA: me, si articolano in una premessa
Archivio fotografico Fondazione CRB di carattere generale e nelle singole
schede bio-bibliografiche dei sei co-
PROGETTO GRAFICO: stituenti biellesi. La pubblicazione
PubliStyle 81 sas - Biella
presenta un insieme documentario Allalba della repubblica italiana, a cura
STAMPA E CONFEZIONE: sinora mancante alla storiografia di Marco Neiretti, Fondazione Cassa di
Tipografia Santhiatese biellese. Risparmio di Biella 2006

SACERDOTI BIELLESI
NELLA BUFERA - 1943/1945

Sacerdoti biellesi nella bufera, te-


sto di don Antonio Ferraris da lui
pubblicato nel 1962 a ricordo dei
dolorosi avvenimenti del 1943-45,
e riproposto nel 1991 dal gruppo
Amici di don Ferraris, non una
semplice cronaca di fatti lontani, ma
ne una rilettura sapienziale, attua-
lissima anche per le bufere doggi.

Via Garibaldi, 17 - 13900 Biella Da questo testo, giunto oggi alla


terza edizione sulla base del volume
Tel: +39015 2520432 pubblicato nel 1991, riveduto, cor-
Fax: +39 015 2520434 retto e arricchito con altri articoli
di don Ferraris, possono essere tratti
info@fondazionecrbiella.it
Sacerdoti biellesi nella bufera. 1943-1945,
profondi spunti di riflessione, ancor
www.fondazionecrbiella.it
Don Antonio Ferraris, Edizioni Dialoghi oggi attuali, sui temi della guerra e
2006 dellimpegno cristiano.

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