a ricircolo di sfere
CATALOGO
INDICE
1. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
1.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.2 Geometria del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.3 Ricircolazione di sfere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.4 Gioco o precarico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.5 Classe di precisione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.6 Precisione di passo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
1
1
2
3
5
5
2. SELEZIONE
2.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.2 Durata nominale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.3 Carico dinamico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.4 Carico statico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.5 Velocit di rotazione max. ammessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.6 Carico di punta max. ammesso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.7 Rendimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.8 Coppia e potenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.9 Rigidit assiale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.10 Lubrificazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
8
10
10
11
11
12
12
13
15
15
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
17
17
17
21
21
21
22
24
Copyright SERVOMECH
I dati riportati nel presente catalogo, accuratamente controllati, sono comunque indicativi e non costituiscono
impegno alcuno.
SERVOMECH si riserva, in qualsiasi momento, di apportare modifiche a propria discrezione, senza preaviso.
1.1 Introduzione
La vite a ricircolazione di sfere un sistema meccanico che trasforma un moto rotatorio in un movimento lineare o viceversa. Un tale sistema, rappresentato nella Figura 1, costituito da un albero filettato,
da una madrevite (detta anche chiocciola), da sfere, da elementi di ricircolo e da, qualora presenti,
elementi di tenuta sul filetto.
ELEMENTO
DI RICIRCOLAZIONE SFERE
MADREVITE
ALBERO FILETTATO
SFERE
ELEMENTO
DI TENUTA
ELEMENTO
DI TENUTA
Una delle principali caratteristiche della vite a ricircolazione di sfere lelevata efficienza, ottenuta grazie al rotolamento delle sfere interposte tra vite e madrevite. Nei punti di contatto presente lattrito volvente. Questo anche uno dei suoi principali vantaggi rispetto ai sistemi alternativi, quali viti trapezie,
dove la superficie del filetto della vite striscia direttamente sulla superficie del filetto della madrevite, per
cui nella zona di contatto presente lattrito radente.
Le viti a ricircolazione di sfere si possono suddividere in due grandi famiglie:
viti di posizionamento,
viti di trasporto.
La distinzione tra le due categorie legata al tipo di applicazione, dove gli elementi discriminanti sono
la precisione e la ripetibilit di posizionamento.
La vite di posizionamento viene integrata in sistemi per cui richiesta una elevata rigidit, una elevata
precisione di posizionamento e un livello di ripetibilit di posizionamento molto alto. Maggior utilizzo in
queste applicazioni trovano le viti a sfere con madreviti precaricate.
La vite di trasporto impiegata per movimentare un determinato carico senza particolari esigenze di
posizionamento.
La classificazione delle viti a sfere viene fatta seguendo le normative ISO 3408 e DIN 69051, a cui si fa
riferimento per lidentificazione di tutti i parametri costruttivi.
La geometria del profilo del filetto influenza in modo significativo le prestazioni del sistema vite - madrevite. Possono essere realizzati filetti con due tipi di profilo:
profilo circolare - i due fianchi della pista fanno parte dello stesso arco (i centri dei due fianchi
coincidono con il centro della sfera),
profilo gotico - i due fianchi della pista sono due archi, i cui centri sono spostati rispetto al centro
della sfera, in modo da ottenere un certo angolo di contatto.
Rs =
Dw
2
Dw - diametro sfera
Rs - raggio pista filetto
a - angolo di contatto
Rs <
Dw
2
Dw
Dw
Rs
Rs
a) circolare b) gotico
Fig. 2 - Profilo della pista
Il profilo circolare (vedere Figura 2.a): la zona di contatto della sfera e della pista, nella quale sono presenti significativi effetti di strisciamento, ampia, il che determina una marcata usura dei corpi in contatto, maggiore perdita in calore, diminuzione dellefficienza e della durata globale e la riduzione del campo
di applicazione di questo tipo di profilo ad applicazioni con alto carico e velocit lineare molto bassa.
Il profilo gotico (vedere Figura 2.b): la zona di contatto della sfera e della pista, nella quale sono presenti significativi effetti di strisciamento, piuttosto ridotta, il che favorisce minor usura dei corpi in contatto,
minor perdita in calore, minore dilatazione termica (di conseguenza, maggior precisione e maggior
ripetibilit del sistema durante il posizionamento), maggiore efficienza e durata globale.
SERVOMECH progetta e costruisce viti, i cui filetti hanno il profilo gotico.
La ricircolazione di sfere viene ottenuta con laiuto degli elementi di ricircolo (liner, deflettore) che, alloggiati nel corpo della madrevite, creano un percorso ininterrotto per le sfere, garantendone la continuit
di rotolamento e lavanzamento allinterno delle piste di rotolamento.
Applicando alla vite o alla madrevite un carico assiale concentrico si possono verificare due effetti, a
seconda che si tratti delle due tipologie di seguito riportate:
madreviti non precaricate,
madreviti precaricate.
I due effetti sono:
gioco,
deformazione elastica.
Il gioco lo spostamento assiale che la madrevite o la vite compie, senza che ci sia una rotazione relativa fra essi; ci dovuto allinversione del moto di roto-traslazione dei componenti che costituiscono
la vite a sfere o allinversione della direzione del carico applicato.
Per la deformazione elastica vale lo stesso principio dove lo spostamento assiale deriva esclusivamente dal cedimento elastico del materiale, sotto lazione di una forza agente in ununica direzione.
Nel caso di una madrevite con gioco, applicando un carico esterno, si manifestano entrambi gli effetti.
Per comprendere meglio tale aspetto, nella Figura 4.a viene rappresentata graficamente la variazione
della deformazione assiale in funzione del carico Fax applicato. Il tratto iniziale, corrispondente a Sa, indica il gioco del sistema, mentre la curva, definita nel tratto DlFax, rappresenta la deformazione elastica
dei componenti che compongono il sistema.
F
F
Fax
Sa
l Fax
F1
F2
F pr
F ax
F lim
l Fax
l Fpr
l Fpr
Il precarico una forza assiale concentrica che viene generata allinterno del sistema vite - madrevite
attraverso differenti modalit e ha la funzione di eliminare i giochi ed aumentare la rigidit dellassieme.
Tale forza deve essere definita con estrema precisione per evitare rapido decadimento di durata o, al
contrario, errori di posizionamento dovuti allinsorgenza del gioco assiale. Il valore di precarico legato
al carico assiale di lavoro nella misura di:
dove:
Fpr
- forza di precarico
Fax max - carico di lavoro massimo
Fpr
Fax max
2.83
La Figura 4.b mostra landamento della deformazione nelle piste di rotolamento in relazione allentit del
carico applicato ad un sistema precaricato.
Le due curve (1 e 2) contraddistinguono rispettivamente le due semi-chiocciole. Il loro punto dintersezione rappresenta il valore di precarico ottenuto nella condizione di equilibrio senza lapplicazione di un
carico esterno.
Applicando un carico esterno Fax, possibile identificare la forza risultante F1 relativa alla semi-chiocciola 1, mentre per la semi-chiocciola 2, la forza risultante corrisponde a F1 = F2 + Fax.
Inoltre, nel grafico riportata la forza Flim che corrisponde al carico massimo applicabile affinch non si
verifichino effetti di distacco dei corpi volventi dalle piste di rotolamento ed equivale a 2.83 Fpr.
Di norma, per madreviti precaricate, SERVOMECH prescrive un valore di precarico Fpr = 0.08 Ca; a
seconda delle esigenze, questo valore pu essere ridotto oppure aumentato, ma comunque non deve
superare la soglia di Fpr = 0.12 Ca.
Esistono tre differenti modalit di precarico:
precarico con quattro punti di contatto (vedere Figura 5),
precarico in compressione (vedere Figura 6),
precarico in trazione (vedere Figura 7).
P
MADREVITE
Prevede linterposizione di sfere con diametro maggiorato rispetto al nominale; ci determina un annullamento del gioco, perch si creano quattro punti di
contatto, due tra sfera e madrevite e due tra sfera e
vite (vedere Figura 5).
VITE
Con questa soluzione non si ha un movimento ottimale delle sfere, perch si pu manifestare un fenomeno di strisciamento tra le superfici in contatto.
In questo caso, il valore della forza di precarico non deve eccedere Fpr = 0.04 Ca, perch si avrebbe
eccessivo surriscaldamento del sistema, con conseguente riduzione della durata.
P - P
P + P
Fpr
Fpr
SEMI-CHIOCCIOLE
SEMI-CHIOCCIOLE
VITE
VITE
La classe di precisione corrisponde al livello di accuratezza con cui la vite a sfere viene fabbricata, in
particolare identifica gli errori di forma e dimensionali, prescrivendo specifiche tolleranze.
SERVOMECH adotta le normative ISO 3408 e DIN 69051 quali normative di riferimento per la propria
produzione. Le classi di precisione previste da queste normative si differenziano a seconda della tipologia di applicazione della vite:
Tipo di applicazione vite
posizionamento
1, 3, 5
trasporto
1, 3, 5, 7, 10
I principali parametri che concorrono a determinare la precisione del passo del filetto sono:
l
- lunghezza del tratto filettato della vite
lu
- lunghezza del tratto filettato, assoggettato alla precisione specificata
le
- lunghezza del tratto filettato non assoggettato alla precisione specificata
(SERVOMECH la considera uguale al valore del diametro nominale della vite)
l0
- lunghezza del tratto filettato nominale
ls
- lunghezza del tratto filettato specificata
ep - tolleranza sullerrore medio, valido per il tratto lu
e0a - deviazione totale, riferita al tratto filettato nominale l0
C
- compensazione lineare, valida per il tratto l0 (eventualmente dichiarata dal cliente)
esa - deviazione totale effettiva, misurata nel tratto filettato nominale ls
vup - tolleranza totale ammissibile dellerrore di posizione medio sul tratto lu
v300p - errore di posizione ammissibile, su un tratto filettato lungo 300 mm
v300a - errore di posizione effettivo, misurato su un tratto filettato lungo 300 mm
v2pp - errore di posizione ammissibile, su un tratto filettato equivalente a 2p radianti (1 giro di vite)
v2pa - errore di posizione effettivo, misurato su un tratto filettato equivalente a 2p radianti (1 giro di vite)
l
lu
le
le
C
ep
e 0a
l0
V2a
ep
Vup
300 mm
V2p
V300p
2
V300a
Fig. 8.a - Deviazione del passo ammessa sul tratto di corsa nominale
l
lu
le
V2a
V2p
V300a
2
V300p
300 mm
Fig. 8.b - Deviazione del passo ammessa sul tratto di corsa specificato
ep
ls
e sa
ep
le
Viti di posizionamento
Lunghezza
filetto
lu [mm]
$
0
315
400
500
630
800
1 000
1 250
1 600
2 000
2 500
3 150
4 000
5 000
Viti di posizionamento
315
400
500
630
800
1 000
1 250
1 600
2 000
2 500
3 150
4 000
5 000
6 300
CLASSE DI PRECISIONE
3
5
7
12
23
12
25
13
26
14
29
16
31
17
34
19
39
22
44
25
51
29
59
34
69
41
82
49
99
119
1
6
6
7
7
8
9
10
11
13
15
17
21
Lunghezza
filetto
lu [mm]
$
0
315
400
500
630
800
1 000
1 250
1 600
2 000
2 500
3 150
4 000
5 000
10
315
400
500
630
800
1 000
1 250
1 600
2 000
2 500
3 150
4 000
5 000
6 300
CLASSE DI PRECISIONE
3
5
7
10
12
23
52
210
13
25
57
230
15
27
63
250
16
32
70
280
18
36
80
320
21
40
90
360
24
47
105
420
29
55
125
500
35
65
150
600
41
78
175
700
50
96
210
860
62*
115* 260* 1 050*
76*
140* 320* 1 300*
92*
170* 390* 1 550*
Viti di
posizionamento e trasporto
Viti di posizionamento
Viti di trasporto
v300p [mm]
v2pp [mm]
ep [mm]
CLASSE DI PRECISIONE
CLASSE DI PRECISIONE
CLASSE DI PRECISIONE
1
6
1
4
3
12
5
23
7
52
10
210
3
6
5
8
10
3
ep
5
2u
10
lu
u V300 p
300
2.1 Introduzione
Di seguito vengono indicati gli elementi che condizionano il corretto funzionamento della vite a sfere,
pertanto vengono tracciate le linee guida per il suo corretto dimensionamento.
Prima di procedere con la selezione della vite a sfere, bisogna conoscere i seguenti punti:
durata necessaria,
ciclo di lavoro dettagliato (entit dei singoli liveli di carico, relativa velocit e tempo di lavoro),
condizioni di montaggio,
condizioni ambientali,
condizioni di lubrificazione.
Per il corretto funzionamento della vite a sfere e per il raggiungimento della durata necessaria, fondamentale che, durante il funzionamento, su di essa agisca soltanto il carico coassiale alla vite stessa.
Qualsiasi carico non coassiale alla vite, generato da disallineamenti delle parti in rotazione e/o da altre
cause, ne riduce sensibilmente la durata, per questo motivo deve essere supportato da guide o sistemi
di supporto esterni alla vite.
Passo 1: determinare il passo dellelica del filetto (Ph)
Ph
dove:
Ph [mm]
v [mm/min]
n [g/min]
v
n
In prima approssimazione, la velocit di rotazione pu essere equiparata alla velocit massima di rotazione.
Passo 2: determinare il carico dinamico equivalente (Fm)
Il carico dinamico equivalente definito come un carico ipotetico concentrico alla vite, puramente
assiale, costante in ampiezza e verso, che, qualora applicato, avrebbe gli stessi effetti alla durata della
vite a sfere come il carico reale applicato. Per determinarlo, il ciclo di lavoro viene suddiviso in fasi distinte e separate, ognuna caratterizzata dal proprio livello di carico, la specifica velocit di rotazione ed
il relativo tempo di applicazione del carico.
Il carico dinamico equivalente viene determinato a seconda delle condizioni di funzionamento:
caso
F1 2 u F2
3
dove:
F1 - carico assiale allinizio del percorso (posizione corrente s1)
F2 - carico assiale alla fine del percorso (posizione corrente s2)
F [N]
F2 = 10 000
Fm = 8 334
esempio:
i
Fi [N]
Fm [N]
1
2
5 000
10 000
8 334
F1 = 5 000
s1
s2
posizione corrente s
caso
F13 u
t1
t2
t3
F23 u
F33 u
...
t1 t2 t3 ...
t1 t2 t3 ...
t1 t2 t3 ...
dove:
F1, F2, F3, ... - livello di carico per ogni singola fase
t1, t2, t3, ... - durata di ogni singola fase
F [N]
F1 = 10 000
esempio:
i
ti [s]
Fi [N]
Fm [N]
1
2
3
25
40
35
10 000
5 000
2 500
6 735
Fm = 6 735
F2 = 5 000
F3 = 2 500
caso
25
65
100 t [s]
Fm
F13 u
n1
t1
n
t2
n
t3
u
F23 u 2 u
F33 u 3 u
...
nm t1 t2 t3 ...
nm t1 t2 t3 ...
nm t1 t2 t3 ...
dove:
nm
n1 u
t1
t2
t3
n2 u
n3 u
...
t1 t2 t3 ...
t1 t2 t3 ...
t1 t2 t3 ...
F1, F2, F3, ... - livello di carico per ogni singola fase
n1, n2, n3, ... - velocit di rotazione per ogni singola fase
t1, t2, t3, ... - durata di ogni singola fase
esempio:
i
ti [s]
ni [g/min]
Fi [N]
nm [g/min]
Fm [N]
1
2
3
25
40
35
200
900
500
10 000
5 000
2 500
585
5 508
n [g/min]
F [N]
F1 = 10 000
n 1 = 900
nm = 585
Fm = 5 508
F2 = 5 000
n 2 = 500
F3 = 2 500
n 3 = 200
25
65
100 t [s]
25
65
100 t [s]
Nel caso dellapplicazione della madrevite precaricata, il carico dinamico equivalente viene determinato
prendendo in cosiderazione anche la forza di precarico, sommandola al livello di carico di ogni singola
fase del ciclo di lavoro.
La durata della vite a sfere corrisponde al numero di rivoluzioni che essa pu compiere rispetto alla sua
madrevite, prima che compaiano fenomeni di fatica nel materiale della vite, della madrevite e nei corpi
volventi.
La durata nominale della vite a sfere (L10) viene calcolata con la seguente formula:
3
L10
Ca
6
F u f u 10
m sh
dove:
L10 [giro] - durata nominale della vite a sfere
Ca [N] - carico dinamico della vite a sfere
Fm [N] - carico dinamico equivalente
- fattore degli urti
fsh
fsh = 1:
carico senza urti
1 < fsh 1.3: carico con leggeri urti
1.3 < fsh 1.8: carico con medi urti
1.8 < fsh 3: carico con forti urti
Il risultato di calcolo corrisponde al numero di rivoluzioni della vite rispetto alla madrevite, raggiunto dal
90 % di viti a sfere, apparentemente identiche, sottoposte alle stesse condizioni di carico, stesse leggi
di moto e medesime condizioni ambientali.
La durata della vite a sfere espressa in ore (L10h) viene calcolata come segue:
L10 h
L10
60 u nm
Le due precedenti formule si riferiscono ad unaffidabilit delle viti a sfere pari al 90 %. Nel caso in cui si
volesse determinare durata con unaffidabilit superiore (durata modificata della vite a sfere, L10m),
bisogna applicare il fattore correttivo fa:
L10 m
L10 u f a
Affidabilit [%]
90
95
96
97
98
99
Fattore fa
0.62
0.53
0.44
0.33
0.21
Il carico dinamico (Ca) il carico assiale, concentrico al sistema vite madrevite, che teoricamente
pu essere applicato alla vite o madrevite, affinch si possa raggiungere una durata di 1 000 000 di
rivoluzioni.
Il carico dinamico Ca contribuisce a definire la durata della vite a sfere, ed un parametro fornito dal
costruttore, perch legato alla geometria dei profili dei componenti, dai materiali impiegati, oltre che alla
durezza dei particolari che costituiscono la vite stessa.
Secondo le normative ISO 3408 e DIN 69051, il fattore correttivo del carico dinamico Ca dovuto alla
durezza delle piste di rotolamento fh0 viene calcolato come segue:
fh0
durezza effettiva HV 10
d1
654 HV 10
1, 3 o 5
10
0.9
0.7
Il carico statico (C0a) il carico assiale, applicato concentricamente al sistema vite madrevite, che
genera una deformazione permanente delle piste e delle sfere pari a 0.0001 Dw (Dw - diametro della
sfera).
Nelle applicazioni in cui il carico applicato al sistema vite madrevite statico oppure la velocit di rotazione relativa tra la vite e madrevite inferiore a 10 g/min, necessario verificare che il carico statico
(C0a) sia pi alto dal carico applicato al sistema. Questa verifica necessaria per garantire lintegrit
ed il corretto funzionamento del sistema. Se al sistema dovesse venir applicato un carico superiore al
carico statico (C0a), la vite subirebbe dei danni irreversibili che la renderebbero inutilizzabile.
E opportuno considerare un adeguato fattore di sicurezza in relazione al tipo di applicazione.
L
schema 1
2.17 u 108 u K1 u
d3
L2
dove:
nmax [g/min] - velocit di rotazione max. ammessa
d3 [mm] - diametro di fondo filetto
L [mm] - lunghezza vite non supportata
K1
- fattore del tipo di supporto vite:
incastro libero
schema 1 K1 = 0.144
appoggio appoggio schema 2 K1 = 0.447
incastro appoggio
schema 3 K1 = 0.694
incastro incastro
schema 4 K1 = 1
L
schema 2
L
schema 3
L
schema 4
Fig. 8 - Schemi di supporto della vite a sfere
B) La velocit di rotazione della vite viene espressa tramite il fattore d0 n (d0 [mm] - diametro nominale
del filetto, n [g/min] - velocit di rotazione). La SERVOMECH addotta i seguenti valori:
(d0 nmax) = 90 000, per viti con filetto rullato ed elementi di ricircolo in plastica,
(d0 nmax) = 120 000, per viti con filetto ottenuto ad asportazione di materiale ed elementi di
ricircolo in acciaio.
Stabiliti i rispettivi valori secondo il criterio A ed il criterio B, si adotta il valore minore dei due quale velocit di rotazione max. del sistema.
11
La verifica per il carico di punta viene svolta ogni qual volta che al sistema vite madrevite viene applicato carico assiale a compressione. Questo carico non deve superare il valore determinato attraverso
la seguente formula (formula di EULERO), valida esclusivamente per viti non forate:
Fc max
S2 u E u I
K2 u
L2 u s
S3 u E u d 3 4
K2 u 2
L u s u 64
dove:
Fc max [N]
K2
Rendimento h
Come gi detto, una delle principali caratteristiche della vite a ricircolo di sfere lelevata efficienza,
ottenuta grazie alle sfere interposte tra vite e madrevite, che rotolano durante il funzionamento del sistema e conseguente presenza dellattrito volvente nei punti di contatto, cio assenza dellattrito radente.
1
Il grafico nella Figura 9 illustra landamento del ren0.9
dimento di un sistema vite madrevite in funzione
a
0.8
dellangolo delica del filetto, per due esempi signifi0.7
b
cativi: vite a ricircolo di sfere con profilo gotico (curve
0.6
0.5
a - rendimento diretto e b - rendimento retrogrado) e
0.4
vite trapezia (curva c).
0.3
c
0.2
Nel caso della vite a ricircolo di sfere, il rendimento
0.1
raggiunge valore di (95 ... 96) %, mentre nel caso
0
della vite trapezia, dove, durante il funzionamento,
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
presente lattrito radente, il rendimento raggiunge vaAngolo elica filetto []
lore di (40 ... 42) %.
Fig. 9 - Rendimeto sistema vite madrevite
Il rendimento diretto (h) teorico, riferito al sistema in cui il moto rotatorio della vite viene trasformato in
moto traslante della madrevite, pu essere calcolato secondo la formula seguente:
tg M
tg M J
dove:
j [] - angolo delica filetto
g [] - angolo dattrito (0.20 g 0.55)
Il rendimento retrogrado (h ) teorico, riferito al sistema in cui il moto traslante della madrevite viene
trasformato in moto rotatorio della vite, pu essere calcolato secondo la formula seguente:
K'
tg M - J
tg M
E importante precisare che il rendimento varia in funzione delle condizioni di utilizzo (carico, velocit,
tipo di lubrificazione).
12
La Figura 10 rappresenta un esempio del sistema vite a sfere azionato da un motore elettrico tramite
una trasmissione meccanica. In seguito vengono riportate le formule per il calcolo dei parametri necessari per il dimensionamento del motore.
v
n, T
TRASMISSIONE
MECCANICA
Jt, u, ht
F
MADREVITE A SFERE
VITE A SFERE
mv, d0, Ph
mn
MOTORE
ELETTRICO
Jmot, Pmot
nmot, Tmot
Fig. 10 - Schema vite a sfere azionato da motore elettrico tramite trasmissione meccanica
La coppia (T) richiesta da applicare alla vite a sfere per muovere assialmente il carico (F) applicato alla
madrevite, in condizioni di carico e velocit costante:
F u Ph 1
u
2u S K
dove:
T [Nm] - coppia da applicare alla vite a sfere
F [kN] - carico applicato alla madrevite
Ph [mm] - passo delica del filetto
h
- rendimento diretto della vite a sfere
Nel caso del sistema precaricato, la coppia (Tpr) richiesta da applicare alla vite a sfere per vincere il
precarico (Fpr):
T pr
Fpr u Ph 1
u K'
2u S
dove:
Tpr [Nm] - coppia da applicare alla vite a sfere
Fpr [kN] - forza di precarico
Ph [mm] - passo delica del filetto
h
- rendimento diretto della vite a sfere
La coppia frenante (Tfr) richiesta da applicare alla vite a sfere per impedire il movimento assiale della
madrevite alla quale stato applicato il carico (F):
T fr
F u Ph
u K'
2u S
dove:
Tfr [Nm] - coppia frenante da applicare alla vite a sfere
F [kN] - carico applicato alla madrevite
Ph [mm] - passo delica del filetto
h
- rendimento retrogrado della vite a sfere
13
nom
Tmot
T T pr Tatt
u Kt
dove:
nom
Tmot
[Nm] - coppia su albero motore
T
[Nm] - coppia da applicare alla vite a sfere per muovere il carico F
Tpr [Nm] - coppia da applicare alla vite a sfere per vincere il precarico Fpr
Tatt [Nm] - coppia dattrito delle guide e/o cuscinetti
u
- rapporto di trasmissione tra asse vite a sfere e asse motore
ht
- rendimento della trasmissione meccanica
La coppia richiesta sullalbero del motore per vincere linerzia delle parti in movimento nella fase tranacc
sitoria (Tmot), durante laccelerazione:
acc
Tmot
J u D u 10 6
dove:
acc
[Nm]
- coppia su albero motore
Tmot
J [kgmm2] - momento dinerzia delle parti in movimento, ricondotto allasse motore
J
J mot
1
1
P
d
J t mv u 0 u 2 ms u h u 2
2 u
2u S u
dove:
Jmot [kgmm2] - momento dinerzia del motore
Jt [kgmm2] - momento dinerzia della trasmissione, ricondotto allasse motore
mv [kg]
- massa della vite a sfere
d0 [mm]
- diametro nominale della vite a sfere
ms [kg]
- massa della struttura in traslazione (madrevite a sfere inclusa),
lungolasse della vite a sfere
Ph [mm]
- passo dellelica del filetto
u
- rapporto di trasmissione tra asse vite a sfere e asse motore
S u nmot 2 nmot 1
30 u 't
dove:
nmot 2 [g/min] - velocit di rotazione alla fine della fase di accelerazione
nmot 1 [g/min] - velocit di rotazione allinizio della fase di accelerazione
Dt [s]
- durata della fase di accellerazione
tot
La coppia richiesta sullalbero del motore nella fase transitoria (Tmot), durante laccelerazione:
tot
Tmot
nom
acc
Tmot
Tmot
Pmot
14
nom
Tmot
u nmot
9549
Nelle applicazioni in cui richiesta un elevata precisione di posizionamento, diventa importante anche
laspetto legato alla rigidit assiale del sistema vite a sfere. Si definisce rigidit della vite a sfere, il carico
applicato al sistema che, lungo la direzione del carico stesso, genera la deformazione unitaria.
Nel caso della vite a sfere, la rigidit assiale del sistema viene calcolata secondo la seguente formula:
1
Rtot
1
1
1
Rv Rn Rs
dove:
Rtot [N/mm] - rigidit totale del sistema
Rv [N/mm] - rigidit della vite, calcolata come segue:
Rv
K Rv u
d 32
L
dove:
KRv
- fattore del tipo di vincolo (rif. Figura 8):
incastro libero:
KRv = 163.5
incastro incastro: KRv = 654
d3 [mm] - diametro di fondo filetto
L [mm] - lunghezza vite non supportata
Rn [N/mm] - rigidit della madrevite
Rs [N/mm] - rigidit dei supporti
Il valore della rigidit totale del sistema sempre inferiore ai valori della rigidit dei singoli componenti.
La rigidit della madrevite (Rn) include la rigidezza del corpo madrevite (dipende dalla forma e dalle
dimensioni della madrevite stessa) e la rigidezza della zona di contatto tra piste e sfera.
Per conoscere il valore esatto della rigidezza della madrevite, si prega di contattare lufficio tecnico della
SERVOMECH.
2.10 Lubrificazione
Per garantire un corretto funzionamento delle viti a sfere, necessaria una corretta e appropriata lubrificazione.
La scelta del lubrificante deve essere fatta tenendo in considerazione:
temperatura di lavoro,
velocit di rotazione della vite/madrevite,
diametro nominale della vite,
entit del carico,
grado di protezione del sistema.
Nelle applicazioni in cui vi sia peraltro elevata velocit di rotazione dellalbero filettato o della madrevite
e in cui necessario asportare una quantit di calore relativamente alta, data dalle condizioni operative
di lavoro o da fonti esterne, si consiglia di adoperare la lubrificazione ad olio.
Nei moderni sistemi di lubrificazione, questa soluzione viene ottimizzata attraverso limpiego di aria
- olio, dove la funzione di dissipazione termica affidata al flusso di aria, garantendo nel medesimo
tempo un uniforme distribuzione di lubrificante. Nel sistema aria - olio si ha inoltre una minor dispersione
di lubrificante, perch lolio viene opportunamente dosato.
Nella Figura 11 viene riportato il grafico che aiuta ad identificare la corretta viscosit del lubrificante in
relazione alle condizioni di funzionamento.
15
in
/
,g
ia
ed 300
sc
Vi
1500
1000
680
460
320
220
150
os
it
loc 400
e
V
it
de
m
,m
lio
llo
600
2 /s
100
500
68
700
800
900
1000
40
46
32
1400
2000
22
3000
15
4000
5000
10
100 90
80 70 60
50
40
30
20
10
20
25
32
40
50
63
80
100
Temperatura di funzionamento, C
Diametro nominale vite, mm
Fig. 11 - Determinazione della viscosit dellolio necessaria
ESEMPIO:
diametro nominale vite a sfere: 50 mm
velocit di rotazione: 1 000 g/min
temperatura di funzionamento: 55 C
Grazie alle prestazioni dei grassi di nuove generazioni, che permettono di operare con temperatura
costante oltre i 70 C e con carico e velocit elevate, lutilizzo della lubrificazione a grasso sta prendendo sempre pi piede. Oltre a questi benefici, la durata del grasso consente, in certi casi, di eliminare
limpianto di lubrificazione centralizzato, con conseguente riduzione dei costi.
Per un corretto funzionamento e mantenimento della vite a sfere, la quantit del grasso nel sistema non
deve superare 2/3 del volume libero della madrevite, per evitare surriscaldamento e rapido decadimento
di durata.
Per stabilire la quantit corretta del grasso si prega di contattare lufficio tecnico della SERVOMECH.
16
SERVOMECH produce viti a ricircolo di sfere avvalendosi di tecnologie di ultima generazione, a partire
dai sistemi di progettazione 3D, delle attrezzature di controllo in linea, fino ad arrivare al parco macchine CNC, il cui continuo aggiornamento assicura un elevato livello qualitativo, sia sui prodotti sia nei
servizi che SERVOMECH offre ai propri clienti.
La gamma di produzione delle viti a sfere SERVOMECH particolarmente vasta, grazie alle molteplici
combinazioni diametro - passo realizzabili ed ai processi produttivi utilizzati per la loro realizzazione.
Gli alberi filettati per viti a ricircolazione di sfere vengono costruiti in due modi:
deformazione a freddo,
asportazione di materiale.
Nelle tabelle sottostanti sono indicati i limiti della gamma di produzione SERVOMECH:
gamma del diametro nominale d0 [mm], in accordo con le normative ISO 3408 e DIN 69051:
14 16 20 25 32 40 50 63 80 100
gamma del passo di elica filetto Ph [mm], in accordo con le normative ISO 3408 e DIN 69051:
10
12
12
20
20
63
16
20
25
32
40
15
12
16
25
16
25
100
3.2 Materiale
Gli alberi filettati prodotti da SERVOMECH sono realizzati in acciaio legato 42 CrMo 4 oppure 50 CrMo 4
(UNI EN 10083-1), bonificato. La durezza delle piste di rotolamento nel campo (58 ... 61) HRc.
Le madreviti sono realizzate in acciaio legato 18 NiCrMo 5 (UNI EN 10084). Durante il processo di costruzione subiscono un trattamento di cementazione e tempra, in modo da garantire una durezza delle
superfici in contatto nel campo (58 ... 61) HRc.
Gli elementi di ricircolo sono realizzati in diversi materiali:
materiale plastico, per applicazioni con fattore (d0 n) 90 000,
acciaio legato e temprato con durezza superficiale (50 ... 55) HRc, per applicazioni con fattore
(d0 n) > 90 000.
Per assicurare un funzionamento ottimale della vite a sfere, garantendo il raggiungimento delle prestazioni e della durata richiesta, necessario effettuare una serie di controlli geometrici previsti dalle
normative.
In seguito vengono riportate alcune verifiche, prescritte dalle normative ISO 3408 e DIN69051, con
lindicazione della modalit di esecuzione, dellattrezzatura necessarie e dei parametri di riferimento.
17
t5 t5p
1
3
5
7
10
6
12
80
20 25 32 40 80
12
25
160 20 25 32 40 80
25
50
315 20 25 32 40 80
50
100
630 20 25 32 40 80
100
200 1 250 20 25 32 40 80
d0
Procedura di controllo:
disporre lalbero filettato su due identici supporti a V, nei
punti A e B;
posizionare un comparatore perpendicolarmente al
diametro esterno della vite, ad una distanza l5 dal supporto;
ruotare lentamente la vite e rilevare le misure;
ripetere lo stesso procedimento ad intervalli pari ad l5.
B
2d0
2d0
l1
l1 / d0
$
40
60
80
40
60
80
100
- test E6:
Con questo test viene controllato lo scostamento radiale t6, rilevabile sul diametro di alloggiamento per
il cuscinetto, riferito ai supporti a V, identificati con A e B, ad una distanza pari a l6.
Procedura di controllo:
disporre lalbero filettato su due identici supporti a V, nei punti A e B;
posizionare un comparatore perpendicolarmente al diametro cilindrico di alloggiamento del cuscinetto,
ad una distanza l6 dal supporto;
ruotare lentamente la vite e rilevare le misure.
d0
t6 t6p
A
2d0
l6
1
3
5
7
10
6
20
80
10 12 20 40 63
20
50
125 12 16 25 50 80
50
125
200 16 20 32 63 100
125
200
315
25 40 80 125
per l6 l: applicare i valori della tabella
per l6 > l: aumetare i valori della tabella t6 p u
l6
l
- test E7:
Con questo test viene controllato lo scostamento radiale t7, rilevabile sul diametro adiacente alla sede
per lalloggiamento del cuscinetto e riferito sempre alla sede del cuscinetto, rilevandone la differenza D.
Procedura di controllo:
disporre lalbero filettato su due identici supporti a V, nei punti A e B;
posizionare un comparatore perpendicolarmente al diametro cilindrico adiacente al diametro di allog giamento del cuscinetto, ad una distanza l7 dallinizio della superficie;
ruotare lentamente la vite e rilevare le misure.
18
d0
t 7p
A
l7
2d0
1
3
5
7
10
6
20
80
5
6
8
12 16
20
50
125
6
8
10 16 20
50
125
200
8
10 12 20 25
125
200
315
12 16 25 32
per l7 l: applicare i valori della tabella
2d0
l7
l
- test E8:
Con questo test viene controllata loscillazione assiale t8 della battuta rilevabile sul diametro della sede
del cuscinetto, presente sullabero filettato appoggiato su supporti a V, identificati con A e B.
Procedura di controllo:
disporre lalbero filettato su due identici supporti a V, nei punti A e B;
vincolarne il movimento assiale attraverso un apposito riferimento, interponendo una sfera tra il foro da
centro della vite ed il supporto stesso;
si posiziona un comparatore perpendicolarmente alla battuta assiale della sede del cuscinetto ed un
altro perpendicolarmente alla corrispondente superficie cilindrica;
ruotare lentamente la vite e rilevare le misure.
F
d
d0
t8 t8p - ||
t8p [mm]
DIA. NOMINALE
d0 [mm]
CLASSE DI PRECISIONE
$
1
3
5
7
10
6
63
3
4
5
6
10
63
125
4
5
6
8
12
125
200
6
8
10 16
2d0
- test E9:
Questo test viene effettuato solo su madreviti precaricate e serve per con controllare loscillazione assiale t9, rilevabile sulla superficie di appoggio della madrevite.
$
16
32
63
125
250
32
63
125
250
500
1
10
12
16
20
3
12
16
20
25
32
5
16
20
25
32
40
7
20
25
32
40
50
10
d0
D2
Procedura di controllo:
disporre la vite a sfere su due identici supporti a V nei punti A e B;
vincolarne il movimento assiale attraverso un apposito riferimento, interponendo una sfera tra il foro da
centro della vite ed il supporto stesso;
impedire la rotazione della madrevite rispetto alla vite;
t9 t9p
posizionare un comparatore perpendicolarmente alla
superficie di appoggio della madrevite, quanto pi vici no al diametro esterno della flangia;
ruotare lentamente la vite a sfere e rilevare le misure.
F
t9p [mm]
DIA. FLANGIA
D2 [mm]
CLASSE DI PRECISIONE
A
2d0
2d0
19
D1
d0
t10 t10p
t10p [mm]
DIA. CENTRAGGIO
D1 [mm]
CLASSE DI PRECISIONE
$
1
3
5
7
10
16
32
10 12 16 20
32
63
12 16 20 25
63
125
16 20 25 32
125
250
20 25 32 40
250
500
32 40 50
2d0
2d0
- test E11:
Questo test viene effettuato solo su madreviti precaricate e serve per controllare il paralellismo t11 del
piano della madrevite rettangolare (intesa in senso lato; pu trattarsi anche della madrevite cilindrica
montata in un involucro esterno, che presenta dei piani di fissaggio paralleli allasse della madrevite)
rispetto allasse definito dai supporti A e B.
Procedura di controllo:
disporre la vite a sfere su due identici supporti a V nei punti A e B;
posizionare un comparatore perpendicolarmente al piano laterale della madrevite;
spostare il comparatore lungo la madrevite e rilevare le misure.
d0
t11 t11p
t11p [mm]
CLASSE DI PRECISIONE
1
3
5
7
10
16
20
25
32
20
l
100
Al fine di assicurare un corretto funzionamento della vite a sfere ed il rispetto delle prestazioni richieste,
necessario porre molta attenzione allallineamento della vite rispetto alle guide e supporti esterni, in
particolare lerrore di parallelismo tra di essi non deve superiare 0.02 mm.
Le viti a sfere di produzione SERVOMECH possono operare a temperatura (-20 ... +110) C.
Utilizzando materiali particolari, possibile raggiungere temperature fino a 500 C.
Per applicazioni in cui sono richieste temperature di funzionamento differenti da quelle sopra indicate,
si prega di contattare lufficio tecnico SERVOMECH.
21
pag. 1 di 2
RICHIEDENTE
Azienda:
Indirizzo:
Referente:
Posizione referente:
Telefono:
Fax:
E-mail:
Data:
DATI APPLICAZIONE
trasporto
Carattere applicazione
Carico assiale DINAMICO
posizionamento
Velocit di rotazione
Tempo
Massimo
g/min
Nominale
g/min
Minimo
g/min
%
100 % TOTALE
Carico RADIALE:
Direzione carico:
unidirezionale
bidirezionale
Vibrazioni / urti:
leggeri
medi
Elemento rotante:
vite
madrevite
Posizione di montaggio:
orizzontale
verticale
Ulteriori dettagli:
tensionamento assiale
asse bilanciato
Supporto estremit:
incastro incastro
incastro appoggio
appoggio appoggio
incastro libero
Temperatura esercizio:
Lubrificazione:
forti
inclinata di _______
C
ad olio
a grasso
Lubrificante
Ambiente:
(tipologia)
pulito
normale
contaminato
22
pag. 2 di 2
SPECIFICHE TECNICHE
Diametro nominale
VITE
MADREVITE
mm
Passo
mm
destro
sinistro
Lunghezza
filetto:
Classe di precisione
(specificare)
altro
(specificare)
mm
totale:
Forma
con flangia
cilindrica
Tipo
singola
con gioco
mm
Forza di precarico
N
Nm
N
Coppia di precarico
Nm
Disegno
personalizzato
SERVOMECH
Carico dinamico, Ca:
Rigidit assiale
N
N/mm
RICHIESTA DOFFERTA
Finalit
nuovo progetto
applicazione esistente
ricambio
Costruzione prototipo/i
no
si
(q.t:
Produzione di serie
q.t mensile:
q.t annuale:
lotti da
Consegna necessaria
settimane
(indicare quantit:
Schemi di montaggio
(indicare quantit:
Documentazione dellapplicazione
23
3.8 Codifica
BS - 40 - 10 - 1R - 800 - 1 100 - G5 -
DIAMETRO NOMINALE
PASSO
LUNGHEZZA FILETTO
LUNGHEZZA TOTALE
GRADO DI PRECISIONE
ESECUZIONE FILETTO
R - rullatura
C - asportazione truciolo
TIPOLOGIA DI MADREVITE
SFN - madrevite singola, con flangia
SFNP - madrevite singola, con flangia, precaricata
DFN - madrevite doppia, con flangia
SCN - madrevite singola, cilindrica
SCNP - madrevite singola, cilindrica, precaricata
DCN - madrevite doppia, cilindrica
N Di CIRCUITI
24
- 2EM - SFN -
SERVOMECH S.p.A.
Via M. Calari,1 - 40011 Anzola dellEmilia (Bologna) - ITALIA
Tel. +39.051.6501711 - Fax +39.051.734574 - info@servomech.com
www.servomech.com
Scheda 1/A
pag. 1 di 2
Agg.to 02/2013
SFN-D.16.05.3R
SFN-D.20.05.3R
SFN-D.20.05.5R
SFN-D.20.20.2R
SFN-D.25.05.3R
SFN-D.25.06.5R
SFN-D.25.10.3R
SFN-D.32.05.4R
SFN-D.32.10.3R
SFN-D.32.10.4R
SFN-D.32.10.5R
SFN-D.32.20.3R
SFN-D.32.32.2R
16
20
20
20
25
25
25
32
32
32
32
32
32
45
Ph [mm] Dw [mm]
5
5
5
20
5
6
10
5
10
10
10
20
32
3.175
3.175
3.175
3.175
3.175
3.969
3.969
3.175
6.350
6.350
6.350
6.350
6.350
22.5
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3
3
5
2
3
5
3
4
3
4
5
3
2
Carico
statico
Gioco
assiale
max.
Ca [kN]
C0a [kN]
[mm]
9.0
10.4
15.7
7.0
12.0
23.4
15.6
17.6
28.3
36.3
44.0
27.9
21.2
13.5
18.4
28.5
11.6
24.4
44.3
28.6
43.9
49.6
63.5
77
45.6
34.9
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.06
0.06
0.05
0.10
0.10
0.10
0.10
0.10
45
45
30
Flangia
tipo
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Dimensioni [mm]
D1
D4
D5
D6
D7
L1
L3
L7
L8
L10
28
36
36
36
40
40
40
50
50
50
50
50
56
38
47
47
47
51
51
51
65
65
65
65
65
71
5.5
6.6
6.6
6.6
6.6
6.6
6.6
9
9
9
9
9
9
48
58
58
58
62
62
62
80
80
80
80
80
86
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
10
10
10
10
10
10
10
16
16
16
16
16
20
5
5
5
5
6
6
6
6
6
6
6
6
6
10
10
10
10
10
10
10
12
12
12
12
12
14
40
44
44
44
48
48
48
62
62
62
62
62
65
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
48
48
63
70
48
67
69
57
79
89
100
112
91
L js14
45
15 15
D7
L7 h13
L7 /2
L1
D7
D 3 = D1 + 0.3
D4
D6 h13
L1
L1
D4
D6 h13
L3
D 2 = D 1 - 0.25
d0 [mm]
Carico
dinamico
D1 g6
Codice
madrevite
D5 H13
SERVOMECH s.p.a.
L8 h13
L8 h13
Flangia tipo 1
(d0 < 40 mm)
Flangia tipo 2
(d0 > 40 mm)
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it
Scheda 1/A
pag. 2 di 2
Agg.to 02/2013
SFN-D.40.10.5R
SFN-D.40.20.3R
SFN-D.40.40.2R
SFN-D.50.10.5R
SFN-D.50.20.4R
SFN-D.63.10.5R
SFN-D.63.20.4R
SFN-D.80.10.6R
SFN-D.80.16.5R
SFN-D.80.20.5R-F
SFN-D.80.20.4R
SFN-D.100.16.5R
40
40
40
50
50
63
63
80
80
80
80
100
45
Ph [mm] Dw [mm]
10
20
40
10
20
10
20
10
16
20
20
16
6.350
6.350
6.350
7.144
7.144
7.144
9.525
7.144
9.525
9.525
12.700
9.525
22.5
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Carico
statico
Ca [kN]
C0a [kN]
[mm]
52
33.4
24.3
72
56
80
88
112
129
145
185
147
107
64
46.2
163
121
209
191
370
341
419
462
454
0.10
0.10
0.10
0.11
0.11
0.11
0.14
0.11
0.14
0.14
0.14
0.14
5
3
2
5
4
5
4
6
5
5
4
5
45
45
Gioco Flangia
assiale
tipo
max.
30
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Dimensioni [mm]
D1
D4
D5
D6
D7
L1
L3
L7
L8
L10
63
63
63
75
75
90
95
105
125
125
125
150
78
78
78
93
93
108
115
125
145
145
145
176
9
9
9
11
11
11
13.5
13.5
13.5
13.5
13.5
17.5
93
93
93
110
110
125
135
145
165
165
165
202
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
16
16
25
16
16
16
25
16
25
25
25
25
7
7
7
7
7
7
9
9
9
9
9
9
14
14
14
16
16
18
20
20
25
25
25
30
70
70
70
85
85
95
100
110
130
130
130
155
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
103
115
107
106
142
108
155
121
157
142
161
165
L js14
45
15 15
D7
L7 h13
L7 /2
L1
D7
D 3 = D1 + 0.3
D4
D6 h13
L1
L1
D4
D6 h13
L3
D 2 = D 1 - 0.25
d0 [mm]
Carico
dinamico
D1 g6
Codice
madrevite
D5 H13
SERVOMECH s.p.a.
L8 h13
L8 h13
Flangia tipo 1
(d0 < 40 mm)
Flangia tipo 2
(d0 > 40 mm)
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it
d0 [mm]
SFN-D.16.05.3R
SFN-D.20.05.3R
SFN-D.20.05.5R
SFN-D.25.05.3R
SFN-D.25.06.5R
SFN-D.25.10.3R
SFN-D.32.05.4R
SFN-D.32.10.3R
SFN-D.32.10.4R
SFN-D.32.10.5R
SFN-D.32.20.3R
SFN-D.40.10.5R
SFN-D.40.20.3R
16
20
20
25
25
25
32
32
32
32
32
40
40
Ph [mm] Dw [mm]
5
5
5
5
6
10
5
10
10
10
20
10
20
45
3.175
3.175
3.175
3.175
3.969
3.969
3.175
6.350
6.350
6.350
6.350
6.350
6.350
22.5
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3
3
5
3
5
3
4
3
4
5
3
5
3
Carico
dinamico
Carico
statico
Gioco
assiale
max.
Ca [kN]
C0a [kN]
[mm]
8.1
9.1
14.1
10.8
21.1
14.0
15.8
25.5
32.7
39.7
25.1
47.1
30.0
12.2
16.5
25.6
22.0
39.9
25.7
39.5
44.6
57
69
41.0
96
56
0.08
0.08
0.08
0.08
0.10
0.10
0.08
0.16
0.16
0.16
0.16
0.16
0.16
45
Flangia
tipo
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
Dimensioni [mm]
D1
D4
D5
D6
D7
L1
L3
L7
L8
L10
28
36
36
40
40
40
50
50
50
50
50
63
63
38
47
47
51
51
51
65
65
65
65
65
78
78
5.5
6.6
6.6
6.6
6.6
6.6
9
9
9
9
9
9
9
48
58
58
62
62
62
80
80
80
80
80
93
93
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M81
M81
10
10
10
10
10
10
16
16
16
16
16
16
16
5
5
5
6
6
6
6
6
6
6
6
7
7
10
10
10
10
10
10
12
12
12
12
12
14
14
40
44
44
48
48
48
62
62
62
62
62
70
70
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
10
10
48
48
63
48
67
69
57
79
89
100
112
103
115
45
30
L js14
45
15 15
D7
L7 h13
L7 /2
L1
D 3 = D1 + 0.3
D4
D6 h13
L1
L1
D7
Flangia tipo 2
(d0 > 40 mm)
D4
D6 h13
Flangia tipo 1
(d0 < 40 mm)
L3
D 2 = D 1 - 0.25
D1 g6
Codice
madrevite
Scheda 1/B
Agg.to 07/2011
D5 H13
L8 h13
SERVOMECH s.p.a.
L8 h13
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it
Codice
madrevite
d0 [mm]
SFNP-D.20.05.3R
SFNP-D.25.05.3R
SFNP-D.25.06.3R
SFNP-D.25.10.2R
SFNP-D.32.05.4R
SFNP-D.32.10.3R
SFNP-D.40.10.3R
SFNP-D.40.10.4R
SFNP-D.40.20.2R
SFNP-D.50.10.4R
SFNP-D.50.20.2R
SFNP-D.63.10.4R
SFNP-D.63.20.2R
20
25
25
25
32
32
40
40
40
50
50
63
63
Ph [mm] Dw [mm]
5
5
6
10
5
10
10
10
20
10
20
10
20
Carico Carico
dinamico statico
Ca [kN]
3.175
3.175
3.969
3.969
3.175
6.350
6.350
6.350
6.350
7.144
7.144
7.144
9.525
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3+3
3+3
3+3
2+2
4+4
3+3
3+3
4+4
2+2
4+4
2+2
4+4
2+2
Rigidit
(*)
Flangia
tipo
10.5
12.0
15.8
11.1
17.6
29.8
35.2
45.0
25.7
62
32.5
69
51
18.5
24.4
28.9
19.2
43.8
50
69
92
48.9
141
67
182
104
670
830
830
560
1 380
930
1 210
1 570
850
2 080
1 010
1 540
1 191
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
2
Scheda 2/A
Agg.to 02/2013
Dimensioni [mm]
D1
D4
36
40
40
40
50
50
63
63
63
75
75
90
95
47
6.6
51
6.6
51
6.6
51
6.6
65
9
65
9
78
9
78
9
78
9
93
11
93
11
108 11
115 13.5
D5
D6
D7
L1
L3
L7
L8
L10
58
62
62
62
80
80
93
93
93
110
110
125
135
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
10
10
10
10
10
16
16
16
25
16
16
16
25
5
6
6
6
6
6
7
7
7
7
7
7
9
10
10
10
10
12
12
14
14
14
16
16
18
20
44
48
48
48
62
62
70
70
70
85
85
95
100
8
8
8
8
8
8
10
10
10
10
10
10
10
69
69
78
84
82
119
122
142
145
146
152
148
165
* - Il valore della rigidit sul punto di contatto pista - sfera determinato considerando un valore di precarico Fpr = 0.08 Ca
45
30
L js14
45
15 15
D7
L7 h13
L7 /2
L1
D7
D 3 = D1 + 0.3
D4
D6 h13
L1
L1
D4
D6 h13
L3
D 2 = D 1 - 0.25
22.5
45
D1 g6
45
D5 H13
SERVOMECH s.p.a.
L8 h13
L8 h13
Flangia tipo 1
(d0 < 40 mm)
Flangia tipo 2
(d0 > 40 mm)
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it
Ph [mm] Dw [mm]
20
25
25
25
32
32
40
40
50
50
63
63
80
100
5
5
6
10
10
20
10
20
10
20
10
20
16
16
3.175
3.175
3.969
3.969
6.350
6.350
6.350
6.350
7.144
7.144
7.144
9.525
9.525
9.525
Carico Carico
dinamico statico
Ca [kN]
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
4+4
3+3
4+4
3+3
4+4
3+3
5+5
3+3
5+5
4+4
6+6
4+4
4+4
4+4
Rigidit
(*)
Flangia
tipo
12.9
12.0
19.3
15.6
36.3
27.9
52
33.4
72
56
93
88
106
121
23.5
24.4
36.5
28.6
62
45.6
107
64
163
121
252
191
270
363
770
830
900
670
1 060
780
1 710
1 030
2 220
1 680
3 230
1 970
2 620
3 330
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
2
2
Dimensioni [mm]
D1
D4
36
40
40
40
50
50
63
63
75
75
90
95
125
150
47
6.6
58
M6
51
6.6
62
M6
51
6.6
62
M6
51
6.6
62
M6
65
9
80
M6
65
9
80
M6
78
9
93 M81
78
9
93 M81
93
11 110 M81
93
11 110 M81
108 11 125 M81
115 13.5 135 M81
145 13.5 165 M81
176 17.5 202 M81
D5
D6
D7
* - Il valore della rigidit sul punto di contatto pista - sfera determinato considerando un valore di precarico Fpr = 0.08 Ca
45
30
45
15 15
D7
L7
L8
L10
10
10
10
10
16
16
16
25
16
16
16
25
25
25
5
6
6
6
6
6
7
7
7
7
7
9
9
9
10
10
10
10
12
12
14
14
16
16
18
20
25
30
44
48
48
48
62
62
70
70
85
85
95
100
130
155
8
8
8
8
8
8
10
10
10
10
10
10
10
10
90
85
104
121
157
205
186
209
189
267
212
277
244
249
L js14
L3
L7 h13
L7 /2
L1
D7
D 3 = D1 + 0.3
D4
D6 h13
L1
L1
D4
D6 h13
L3
D 2 = D 1 - 0.25
22.5
45
D1 g6
45
L1
D 2 = D 1 - 0.25
Codice
madrevite
Scheda 3/A
Agg.to 02/2013
D5 H13
L8 h13
L8 h13
Flangia tipo 1
(d0 < 40 mm)
Flangia tipo 2
(d0 > 40 mm)
SERVOMECH s.p.a.
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it
SFN-S.20.05.3R
SFN-S.20.05.5R
SFN-S.20.20.2R
SFN-S.25.06.5R
SFN-S.25.10.3R
SFN-S.32.10.5R
SFN-S.32.20.3R
SFN-S.32.32.2R
SFN-S.40.10.5R
SFN-S.40.20.3R
SFN-S.40.40.2R
SFN-S.50.10.5R
SFN-S.50.20.4R
SFN-S.63.10.5R
SFN-S.63.20.4R
SFN-S.80.16.5R
SFN-S.100.16.5R
Ph [mm] Dw [mm]
20
20
20
25
25
32
32
32
40
40
40
50
50
63
63
80
100
5
5
20
6
10
10
20
32
10
20
40
10
20
10
20
16
16
3.175
3.175
3.175
3.969
3.969
6.350
6.350
6.350
6.350
6.350
6.350
7.144
7.144
7.144
9.525
9.525
9.525
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3
5
2
5
3
5
3
2
5
3
2
5
4
5
4
5
5
Carico
dinamico
Carico
statico
Gioco
assiale
max.
Ca [kN]
C0a [kN]
[mm]
10.4
15.7
7.0
23.4
15.6
44.0
27.9
21.2
52
33.4
24.3
72
56
80
88
129
147
18.4
28.5
11.6
44.3
28.6
77
45.6
34.9
107
64
46.2
163
121
209
191
341
454
0.05
0.05
0.05
0.06
0.06
0.10
0.10
0.10
0.10
0.10
0.10
0.11
0.11
0.11
0.14
0.14
0.14
Flangia
tipo
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Scheda 4/A
Agg.to 07/2011
Dimensioni [mm]
D1
D4
D5
D6
D7
L1
L3
L7
L10
36
36
36
40
40
50
50
56
63
63
63
75
75
90
95
125
150
47
47
47
51
51
65
65
71
78
78
78
93
93
108
115
145
176
6.6
6.6
6.6
6.6
6.6
9
9
9
9
9
9
11
11
11
13.5
13.5
17.5
58
58
58
62
62
80
80
86
93
93
93
110
110
125
135
165
202
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
10
10
10
10
10
16
16
20
16
25
25
16
16
16
25
25
25
5
5
5
6
6
6
6
6
7
7
7
7
7
7
9
9
9
10
10
10
10
10
12
12
14
14
14
14
16
16
18
20
25
30
8
8
8
8
8
8
8
8
10
10
10
10
10
10
10
10
10
48
63
70
67
69
100
112
91
103
115
107
106
142
108
155
157
165
L js14
L3
L7 h13
L7 /2
L1
D7
D 2 = D 1 - 0.25
D1 g6
D 3 = D1 + 0.3
D4
D6 h13
Flangia tipo 2
8 fori a 45
(d0 > 40 mm)
D4
Flangia tipo 1
6 fori a 60
(d0 < 40 mm)
D6 h13
L1
D7
L10
22.5
D5 H13
SERVOMECH s.p.a.
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it
Ph [mm] Dw [mm]
Carico Carico
dinamico statico
Ca [kN]
Rigidit
(*)
Flangia
tipo
Scheda 5/A
Agg.to 05/2010
Dimensioni [mm]
D1
D4
DFN-S.20.05.4R
20
5
3.175
1
4+4
12.9
23.5
770
1
36
47
DFN-S.25.06.4R
25
6
3.969
1
4+4
19.3
36.5
900
1
40
51
DFN-S.25.10.3R
25
10
3.969
1
3+3
15.6
28.6
670
1
40
51
DFN-S.32.10.4R
32
10
6.350
1
4+4
36.3
62
1 060
1
50
65
DFN-S.32.20.3R
32
20
6.350
1
3+3
27.9
45.6
780
1
50
65
DFN-S.40.10.5R
40
10
6.350
1
5+5
52
107
1 710
2
63
78
DFN-S.40.20.3R
40
20
6.350
1
3+3
33.4
64
1 030
2
63
78
DFN-S.50.10.5R
50
10
7.144
1
5+5
72
163
2 220
2
75
93
DFN-S.50.20.4R
50
20
7.144
1
4+4
56
121
1 680
2
75
93
DFN-S.63.10.6R
63
10
7.144
1
6+6
93
252
3 230
2
90 108
DFN-S.63.20.4R
63
20
9.525
1
4+4
88
191
1 970
2
95 115
DFN-S.80.16.4R
80
16
9.525
1
4+4
106
270
2 620
2
125 145
DFN-S.100.16.4R
100
16
9.525
1
4+4
121
363
3 330
2
150 176
* - Il valore della rigidit sul punto di contatto pista - sfera determinato considerando un valore di precarico Fpr = 0.08 Ca
D5
D6
D7
L1
L3
L7
L10
6.6
6.6
6.6
9
9
9
9
11
11
11
13.5
13.5
17.5
58
62
62
80
80
93
93
110
110
125
135
165
202
M6
M6
M6
M6
M6
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
M81
10
10
10
16
16
16
25
16
16
16
25
25
25
5
6
6
6
6
7
7
7
7
7
9
9
9
10
10
10
12
12
14
14
16
16
18
20
25
30
8
8
8
8
8
10
10
10
10
10
10
10
10
90
104
121
157
205
186
209
189
267
212
277
244
249
L js14
L3
L7 h13
L7 /2
L1
D7
D 2 = D 1 - 0.25
D 2 = D 1 - 0.25
D1 g6
D 3 = D1 + 0.3
D4
D6 h13
D4
D6 h13
L1
D7
L10
22.5
D5 H13
Flangia tipo 1
6 fori a 60
(d0 < 40 mm)
SERVOMECH s.p.a.
Flangia tipo 2
8 fori a 45
(d0 > 40 mm)
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it
Codice
madrevite
SCN-S.20.20.2R
SCN-S.25.06.3R
SCN-S.32.10.4R
SCN-S.32.20.2R
SCN-S.40.10.5R
SCN-S.40.20.3R
SCN-S.63.20.4R
Ph [mm]
Dw [mm]
20
25
32
32
40
40
63
20
6
10
20
10
20
20
3.175
3.969
6.350
6.350
6.350
6.350
9.525
1
1
1
1
1
1
1
N
circuiti
sfere
Scheda 6/A
Agg.to 07/2011
Carico
dinamico
Carico
statico
Gioco
assiale
max.
Ca [kN]
C0a [kN]
[mm]
D1
D2
D3
L1
L2
L3
L4
L5
7.0
15.1
36.3
19.7
52
33.4
88
11.7
26.5
62
30.4
107
64
191
0.05
0.06
0.10
0.10
0.10
0.10
0.14
38
42
50
50
60
60
95
M 302
M 351.5
M 451.5
M 451.5
M 551.5
M 551.5
M 802
32.3
39.5
47
47
57
57
65
35
95
95
95
115
120
20
25
35
35
40
40
65
5
5
13
13
13
13
55
26.5
74
74
75
95
1.6
1.85
2.15
2.15
2.15
2.15
85
60
130
130
135
155
185
2
3
4
2
5
3
4
Dimensioni [mm]
L js14
L2
L1
L4 + 0.1
0
SERVOMECH s.p.a.
D3 h11
D1 g6
L5 H13
L5 H13
SENZA
ELEMENTO DI TENUTA
SULLA FILETTATURA
D2
CON
ELEMENTO DI TENUTA
SULLA FILETTATURA
(d0 / 32 mm)
D3 h11
L3
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it
Ph [mm]
Dw [mm]
14
14
16
20
20
25
32
32
40
40
5
10
5
5
20
6
10
20
10
20
3.175
3.175
3.175
3.175
3.175
3.969
6.350
6.350
6.350
6.350
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
N
circuiti
sfere
Scheda 6/B
Agg.to 07/2011
Carico
dinamico
Carico
statico
Gioco
assiale
max.
Ca [kN]
C0a [kN]
[mm]
D1
D2
D3
L1
L2
L3
L4
L5
4.9
5.3
7.8
9.1
6.3
13.6
32.7
17.8
47.1
30.0
6.2
6.9
11.4
15.4
10.5
23.9
56
27.4
96
57
0.08
0.08
0.08
0.08
0.08
0.10
0.16
0.16
0.16
0.16
25
28
30
34
36
42
50
50
60
60
M201.5
M201.5
M251.5
M302
M302
M351.5
M451.5
M451.5
M551.5
M551.5
22.9
22.9
28.6
32.3
32.3
39.5
47
47
57
57
24
40
30
30
65
35
95
95
95
115
10
10
16
20
20
25
35
35
40
40
4
4
5
5
5
5
13
13
13
13
16.2
21.5
21.5
55
26.5
74
74
75
95
1.3
1.6
1.6
1.6
1.85
2.15
2.15
2.15
2.15
34
50
46
50
85
60
130
130
135
155
2
2
3
3
2
3
4
2
5
3
Dimensioni [mm]
L js14
L2
L1
L4 + 0.1
0
SERVOMECH s.p.a.
D3 h11
D1 g6
L5 H13
L5 H13
SENZA
ELEMENTO DI TENUTA
SULLA FILETTATURA
D2
CON
ELEMENTO DI TENUTA
SULLA FILETTATURA
(d0 / 32 mm)
D3 h11
L3
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it
Madrevite singola cilindrica con sede per linguetta - dimensioni a disegno SERVOMECH
vite a sfere rullata, classe di precisione IT 7
Codice
madrevite
d0 [mm]
Ph [mm]
Dw [mm]
16
20
25
25
32
32
32
40
40
40
5
5
5
10
5
10
20
5
10
20
3.175
3.175
3.175
3.969
3.175
6.350
6.350
3.175
6.350
6.350
SCN-K.16.05.3R
SCN-K.20.05.3R
SCN-K.25.05.3R
SCN-K.25.10.3R
SCN-K.32.05.5R
SCN-K.32.10.4R
SCN-K.32.20.3R
SCN-K.40.05.5R
SCN-K.40.10.5R
SCN-K.40.20.3R
N
circuiti
sfere
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3
4
5
3
5
4
3
5
5
3
Scheda 7/A
Agg.to 02/2013
Carico
dinamico
Carico
statico
Gioco
assiale
max.
Ca [kN]
C0a [kN]
[mm]
D1
L1
L2
L3
8.1
12.1
16.8
14.0
19.2
32.7
30.7
21.3
47.1
35.3
12.2
22.0
36.6
25.7
49.3
57
56
64
96
74
0.08
0.08
0.08
0.10
0.08
0.16
0.16
0.08
0.16
0.16
28
36
40
40
50
50
56
63
63
63
3
3
3
3
4
4
4
4
4
4
10
10
10
10
10
15
15
10
15
15
16
20
20
25
16
30
35
20
35
35
12.5
13
15.5
17.5
17.5
26
29
15.5
29
31
4
5
5
5
6
6
6
6
8
8
2.3
2.8
2.8
2.8
2.8
3.3
3.3
3.8
3.8
3.8
41
46
51
60
51
82
93
51
93
97
Dimensioni [mm]
L
L3
L2
L3
D g6
B P9
D1
ELEMENTO
DI TENUTA
ELEMENTO
DI TENUTA
L1
SERVOMECH s.p.a.
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it
Ph [mm]
Dw [mm]
16
20
25
25
32
32
40
40
5
5
5
10
5
10
5
10
3.175
3.175
3.175
3.969
3.175
6.350
3.175
6.350
1
1
1
1
1
1
1
1
N
circuiti
sfere
3
4
5
3
5
4
5
5
Scheda 8/A
Agg.to 02/2013
Carico
dinamico
Carico
statico
Gioco
assiale
max.
Ca [kN]
C0a [kN]
[mm]
D1
D2
D3
D4
L1
L2
L3
8.1
12.1
16.8
14.0
19.2
32.7
21.3
47.1
12.2
22.0
36.6
25.7
49.3
57
64
96
0.08
0.08
0.08
0.10
0.08
0.16
0.08
0.16
34
38
42
42
52
52
60
65
M301.5
M351.5
M401.5
M401.5
M481.5
M481.5
M561.5
M602
6
8
8
8
8
8
8
8
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M6
M81
34
40
44
64
45
72
45
86
15
16
19
19
19
19
19
24
10
10
10
15
10
15
10
15
49
56
63
83
64
91
64
110
Dimensioni [mm]
L
L1
L2
D3
SERVOMECH s.p.a.
ELEMENTO
DI TENUTA
D4
ELEMENTO
DI TENUTA
D2
D1 js11
L3
&
+ 39 051 6501711
+ 39 051 734574
www.servomech.it