Sei sulla pagina 1di 7

Lezione 1 (27/09/2016)

Lo scambio di energia tra il fluido e lalbero che collega la macchina con lesterno,
avviene mediante linterazione del fluido con pale montate su un albero rotante
chiamato GIRANTE.
Nelle MACCHINE OPERATRICI, lalbero rotante riceve potenza meccanica da un motore
primo (es. motore elettrico). Nelle MACCHINE MOTRICI, lalbero rotante trasmette
potenza meccanica ad un utilizzatore (es. alternatore).

La girante di una turbomacchina dotata di moto rotatorio attorno allasse della


macchina che, in condizione di regime, pu ritenersi costante. Le parti mobili della
macchina si muoveranno, perci, con velocit u detta velocit periferica o di
trascinamento. Un osservatore fisso vedr le pale della girante muoversi con velocit
u ed il fluido entrare in girante con velocit assoluta v1, o uscire con velocit v2. Un
osservatore solidale con la girante vedr, invece, le pale ferme ed il fluido entrare in
girante con velocit relativa w1, o uscire con velocit w2. Si deduce facilmente la
relazione vettoriale:
v=u+w
la cui rappresentazione grafica costituisce il TRIANGOLO DELLE VELOCITA:

La componente tangenziale u serve a scambiare lavoro con lalbero; la componente


assiale e radiale servono a consentire al flusso di attraversare la macchina smaltendo
la portata.

Per valutare il lavoro scambiato tra la palettatura mobile ed il fluido che la attraversa
utile fare ricorso al teorema della variazione del momento della quantit di moto. Lo si
applica alla massa (M) di fluido compresa allistante generico (t) tra la parete ideale 11, situata ad una distanza infinitesima (dx) a monte della girante, la parete ideale 2-2

alluscita della girante, e le pareti di confine della palettatura ai raggi esterno ed


interno.

Dopo un intervallo infinitesimo di tempo (dt) la massa di fluido sopra definita si sar
spostata nel verso del flusso, andando ad occupare lo spazio compreso tra le superfici
1-1 e 2-2, rispettivamente allingresso della palettatura e distante a valle di una
quantit (dx).
Nellipotesi che il moto sia stazionario, possibile scrivere:
M = dM1 + Mg = Mg + dM2
dove con Mg si indicata la massa contenuta allinterno del vano della girante. Dalla
precedente relazione risulta che la massa dM1 contenuta nel volume infinitesimo
racchiuso dalle superfici 1-1 e 1-1 uguale alla massa dM2 contenuta nel volume
infinitesimo delimitato dalle superfici 2-2 e 2-2.
La variazione del momento della quantit di moto, rispetto allasse di rotazione della
macchina, della massa M nellintervallo di tempo (dt) considerato pu essere scritta
come segue:
dK = dM2 cu2 r2 dM1 cu1 r1 = dM (cu2 r2 cu1 r1)
dove r1 e r2 sono i raggi medi della palettatura mobile rispettivamente allingresso e
alluscita. In base al teorema del momento della quantit di moto, trascurando le
componenti tangenziali delle forze di attrito del fluido sulle pareti fisse, la coppia C
scambiata tra palettatura e fluido vale:
C = dK/dt =
nella quale

(cu2 r2 cu1 r1)

rappresenta la portata in massa di fluido attraverso la palettatura. La

coppia (C) il momento che la palettatura applica al fluido; cambiato di segno il


momento che il fluido applica alla palettatura.

Moltiplicando C per la velocit angolare () della girante, si ha la potenza interna


scambiata. Poich:
u=r
si ottiene:

Pi = C =

(cu2 u2 cu1 u1)

Tenendo poi presente che la potenza pu essere espressa come prodotto della portata
di massa per il lavoro dellunit di massa, si ha che il lavoro interno vale:
Li = Pi /

= cu2 u2 cu1 u1

La precedente espressione rappresenta il lavoro compiuto dalla palettatura su ogni


kilogrammo di fluido che la attraversa. Il valore numerico che ne risulta positivo
quando applicata ai triangoli delle velocit tipici di una macchina operatrice
(compressori, pompe); se viene applicata ai triangoli di velocit tipici di una macchina
motrice (turbina), essa restituisce un valore negativo, come logico attendersi (in
questultimo caso il fluido a cedere lavoro alla palettatura). Per evitare di dover
ragionare in termini di potenza negativa, nel caso delle turbomacchine motrici si fa
comunque riferimento al concetto di lavoro ottenuto; ci equivalente a cambiare il
segno a secondo membro nelle espressioni precedenti quando sono impiegate per le
macchine motrici:
Macchine operatrici Li = u2 cu2 u1 cu1
Macchine motrici Lott = - Li = u1 cu1 u2 cu2

importante rilevare che lespressione del lavoro interno dipende solo dal valore delle
velocit, ed valida sia in assenza sia in presenza di forze di attrito interne al fluido o
al contatto fluido-parete; essa dunque utilizzabile sia nello studio del funzionamento
ideale sia di quello reale della macchina.

Definizione degli angoli relativi al flusso:

angoli del flusso in ingresso (1, 1) e in uscita (2, 2). Sono gli angoli tra la
direzione del flusso e quella di riferimento:
riferiti a velocit assolute
riferiti a velocit relative

Stadio semplice: macchina costituita da una sola parte fissa (statore) e da una sola
parte mobile (rotore).
Pluristadio: macchina costituita da una successione di stadi in serie.

COMPRESSORI: la pressione aumenta man mano che il fluido attraversa la macchina.


La velocit del fluido aumenta e diminuisce nelle varie sezioni ma complessivamente
si pu trascurare la variazione di energia cinetica tra ingresso e uscita del
compressore.

In base alla direzione con cui il fluido attraversa la girante:


1) Assiale: ingresso assiale uscita assiale
2) Radiale: ingresso radiale uscita radiale
3) Misto: centrifugo (ingresso assiale e uscita radiale) oppure centripeto (ingresso
radiale e uscita assiale)

Azione: il salto di pressione viene elaborato tutto nello statore (nel rotore varia solo
lenergia cinetica del fluido).
Reazione: il salto di pressione viene elaborato in parte nello statore ed in parte nel
rotore.

Turbina ad azione: lintero salto di entalpia viene trasformato in energia cinetica nei
condotti fissi.
Turbina a reazione: il salto di entalpia viene trasformato parzialmente in energia
cinetica nel distributore, la rimanente convertita nei condotti mobili della girante.
Se ad azione, il vapore effluisce dagli ugelli con la massima velocit del salto
entalpico e lorgano mobile soggetto ad una forza (tangenziale alla sua circonferenza
media), dovuta alla variazione di direzione della quantit di moto posseduta dal fluido
operante, che d origine al moto rotatorio intorno al suo asse.
Se a reazione, cambia sia la forma degli ugelli che la forma delle palette mobili:
lorgano mobile soggetto ad una spinta tangenziale dovuta in parte alla variazione di
direzione della quantit di moto ed in parte alla variazione di intensit della stessa
grandezza, conseguente allincremento di velocit.

La pressione diminuisce man mano che il fluido attraversa la macchina. La velocit del
fluido, invece, aumenta e diminuisce nelle varie sezioni ma complessivamente si pu
trascurare la variazione di energia cinetica tra ingresso ed uscita della turbina.

Perdite nelle turbomacchine:


-

Attriti sulle pale e cattivo direzionamento


Perdite per attriti sulle superfici di raccordo
Attrito sul disco
Ventilazione: dovuta al trascinamento da parte della girante di fluido che non
partecipa al ciclo

Potrebbero piacerti anche