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Nella retorica risorgimentale, tra i vari miti, c ogni tanto qualcuno che, sulle orme di
Plutarco, traccia le vite parallele di Bismarck e Cavour.
Sostanzialmente, chi si lancia in questa operazione, sostiene che:
1) La Prussia fu detta Piemonte di Germania
2) Bismarck ebbe Cavour come modello.
Ma vero questo?
Di recente (2009), tutti i luoghi comuni sul parallelo tra Prussia e Piemonte, tra Bismarck
e Cavour, sono stati ripresi da Gian Enrico Rusconi 1.
Nel libro, Rusconi, pur non essendo quello il nocciolo della sua trattazione, rispolvera
tutta la retorica risorgimentale sul parallelo tra lunificazione italiana e quella tedesca,
tra lespansionismo prussiano e quello piemontese, tra Bismarck e Cavour.
Si sostiene che i tedeschi invidiavano lItalia perch aveva conseguito la sua unit, ma
non si perita di indicare alcuna fonte a sostegno di tale affermazione, limitandosi a dire
che nei caff i tedeschi parlavano della raggiunta unit dItalia auspicando che anche la
Prussia trovasse il suo Cavour ed arriva a sostenere che i tedeschi invidiavano la Realpolitik di Cavour, che poi fu presa ad esempio da Bismarck quando divenne Capo del Governo.
A sostegno di ci, fa riferimenti generici e riporta le dichiarazioni di un esponente politico
dellepoca, come se lopinione di uno e uno solo possa costituire quella che Aristotele chiamava ed i giuristi romani communis opinio.
Viceversa, il dato smentito, semplicemente, dalla pubblicistica dellepoca.
Basti pensare che:
1) Il termine Realpolitik stato coniato dal pubblicista tedesco Ludwig August von
Rochau in un libro del 1853 2, in cui lo utilizza per indicare un tipo di politica che
tiene conto della realt effettuale, come avrebbe detto il buon Machiavelli (non a
caso indicato dal Rochau come teorizzatore della Realpolitik). In questo saggio, Rochau non cita in alcun modo il nome di Camillo Benso come esempio di Realpolitik,
indicando viceversa - quale paradigma prossimo il grande Klemens Metternich.
Anzi, nella ristampa del libro nel 1859, sostiene la necessit che la Prussia scenda
in guerra contro il Piemonte a fianco dell'Austria, in funzione antifrancese ;
tedesco moderno il vero nome era Armin o Irmin), che sconfisse Varo nella selva di Teutoburgo.
Non solo si celebra per vittoria (a Teutoburgo) ci che fu un vile agguato, ma contemporaneamente ad Armin, si celebra come eroe nazionale Etzel (il nostro Attila), un asiatico
venuto dalle steppe che sottomise i discendenti di Armin Misteri del nazionalismo ottocentesco
Altra differenza nel ruolo avuto dal motore dellunificazione. La Prussia era stata una
delle punte di diamante delle coalizioni antinapoleoniche (erano state le truppe prussiane
di Gebhard Leberecht von Blcher a condurre lazione decisiva nella battaglia di Waterloo); il prestigio derivante dalle vittoriose guerre napoleoniche era stato consolidato dalla
vittoria del 1866 contro lAustria e da quella del 1870 contro la Francia. Il Regno di Sardegna, al contrario, fu travolto dallarmata napoleonica e la Casa Regnante rientr sul
trono dopo molti anni di esilio grazie alla vittoria delle coalizioni dalle quali fu per lo pi
estranea (fecero parte del tutto nominalmente soltanto nella prima e nella settima); le
vittorie contro lo straniero nel 1859 e nel 1866 furono dovute praticamente agli alleati
(la Francia nel 1859 e la Prussia nel 1866 ecco il significato della frase di Heirich von
Treitschke citata supra)
Ma la profonda differenza il modo in cui lunit venne realizzata.
Quando fu proclamato il regno dItalia:
1. Fu il regno di Sardegna a cambiare nome, non fu creata una nuova entit giuridica.
La legge istitutiva del Regno si compone di un solo articolo e recita: Il Re Vittorio
Emanuele II assume per s e suoi successori il titolo di Re dItalia. Quindi, il re
di Sardegna ad assumere il titolo di Re dItalia, non creato un regno ex novo,
tanto vero che mantiene la numerazione (II) che aveva come re di Sardegna 4
2. Fu estesa a tutto il neonato regno la legislazione del Regno di Sardegna (fece eccezione il codice leopoldino per lex granducato di Toscana);
3. Furono praticamente azzerate le autonomie locali dapprima con ladozione del
sistema prefettizio e poi con il corpus iuris del 1865 5
Viceversa, dopo la sconfitta degli austriaci del 1866, la Prussia divenne leader della Confederazione degli Stati tedeschi del Nord, in cui tutti gli Stati conservavano la loro autonomia ed INSIEME, eleggendo un Reichstag, crearono una legislazione comune su alcuni
punti. Nel 1867 fu varata una Costituzione (cio, non fu estesa la costituzione prussiana
agli altri Stati) e furono stabilite le materie su cui aveva competenza il Reichstag e quelle
su cui avevano competenza i singoli Stati.
Dopo la guerra franco tedesca, nel 1871 gli stati tedeschi meridionali aderirono alla confederazione dando vita ad uno Stato federale, ancora una volta varando una nuova Costituzione.
Viceversa, rest in vigore quale Grundnorm del Regno dItalia fino alla Costituzione Repubblicana lo Statuto Albertino del 1848, costituzione ottriata, cio concessa dal Re al
regno di Sardegna 6
Altro che invocare un Garibaldi tedesco, come sostiene Rusconi!
Unaltra fondamentale differenza la politica economica dei due Stati dopo la conseguita
unit.
Il regno dItalia adott una politica fiscale oppressiva 7, diretta a favorire alcuni particolari
ceti, impose la moneta piemontese quale moneta del nuovo regno, nonch i cambi di essa
con le vecchie monete 8, in modo del tutto svantaggioso per i possessori delle vecchie
valute; non ebbe alcuna politica sociale.
Viceversa, la fiscalit della Germania unita fu leggera, lasciando ai singoli Stati della
confederazione di adottare ognuno la politica fiscale che riteneva pi adatta al proprio
popolo; adott lunit monetaria non della Prussia (tallero), ma di Amburgo (marco), negoziandone il cambio con i singoli Stati e adottando un abbandono progressivo delle vecchie valute; sul piano sociale, Bismarck attu fra il 1881 e il 1889 il primo sistema previdenziale al mondo, che serv da modello per tutti gli altri paesi. Nel 1883 istitu l'assicurazione contro le malattie e nel 1884 quella contro gli infortuni. Nel 1889, infine, realizz
un progetto di assicurazione per la vecchiaia.
Da tutto quanto detto, ritengo che parlare di Prussia come Piemonte di Germania sia
assolutamente improprio.
Detto questo, possibile un parallelo tra Bismarck e Cavour?
Vediamo i due personaggi.
Un aristocratico che disprezzava il sistema democratico, pur utilizzandolo per i suoi scopi
il Bismarck, un massone che credeva nel sistema democratico il Cavour.
Ma soprattutto nellazione di governo che le differenze sono sostanziali.
Bismarck fu uomo di Stato nel senso pi alto del termine. Salus reipublicae suprema lex
era la sua stella polare.
Le mire espansionistiche della Prussia non erano fine a s stesse, ma sinserivano in un
disegno politico generale sugli equilibri dellEuropa intera. Lorizzonte politico di Cavour
non si stendeva al di l dei confini piemontesi. Anche la Crimea, Plombires, ecc., non
furono visti in unottica generale di assetti europei, ma solo in funzione di assicurarsi una
copertura europea ai disegni espansionistici piemontesi 9.
Bismarck seppe tenere rigidamente separata la politica dagli affari, vigil sulla politica
creditizia delle banche, e tenne rigidamente separato il mondo delle imprese dal mondo
bancario, impedendo con legge ogni commistione.
Nei suoi rapporti con Bombrini, invece, Cavour, attu la commistione tra politica e affari,
affidando allAnsaldo appalti che si dimostr incapace di realizzare, ricorrendo a cessioni
dei contratti; permise la commistione tra banche e imprese, mediante le doppie partecipazioni di Bombrini alla Banca di Genova ed allAnsaldo; cre un meccanismo perverso di
triangolazioni finanziarie Ansaldo Banca di Genova Stato Rotschild - Hambro per
il quale il Regno sindebitava con lAnsaldo, che era a sua volta indebitata con la Banca di
Genova; il Regno si faceva prestare i soldi dalla Rotschild, saldava lAnsaldo che a sua
volta saldava la banca di Genova, poi la Banca di Genova si faceva finanziare dalla Hambro ed infine prestava i soldi al Regno che saldava la Rotschild.
possibile tracciare le vite parallele di un gigante della politica europea che ebbe in
politica interna il fine di evitare le commistioni tra politica e affari, tra banche e imprese,
paragonandolo a chi non riusc mai ad allargare i propri orizzonti al di l dei confini piemontesi ed inaugur quella commistione tra politica e affari e tra banche e imprese che
ancora ammorba la vita pubblica italiana?
No, con buona pace di Gian Enrico Rusconi, parva non licet componere magnis.
Gian Enrico Rusconi, Cavour e Bismarck. Due leader fra liberalismo e cesarismo Il Mulino,
Bologna 2009, ristampa 2011
2 Grundstze der Realpolitik. Angewendet auf die staatlichen Zustnde Deutschlands (Principi
di Realpolitik. Applicato agli stati di governo in Germania) cfr. Angelo D'Orsi, Prontuario di
storia del pensiero politico - Maggioli Editore SantArcangelo di Romagna, 2013
3 Il Conte di Cavour traduzione di Anselmo Guerrieri Gonzaga Barbera, Firenze 1873
4 Nella seduta parlamentare di approvazione della legge, il milanese Giuseppe Ferrari, dopo una
lunga digressione storica, arriva ad affermare: Mantenete il titolo di Vittorio Emanuele II; questo
titolo, dovendo pur avere un significato, dichiarer che Vittorio Emanuele passato da uno Stato
maggiore ad uno minore; che pi stima la sua Savoia per met perduta, che non lintera Italia
5 cfr. Salvatore Lupo, Introduzione a LUnificazione Italiana, Mezzogiorno e guerra civile, Donzelli, Roma 2011
6 il preambolo dello Statuto Albertino recita: Con lealt di Re e con affetto di Padre Noi veniamo
oggi a compiere quanto avevamo annunziato ai Nostri amatissimi sudditi
7 cfr. Guido Pescosolido, Agricoltura e industria nellItalia Unita, Laterza, Roma/Bari 2004
8 la decisione di adottare la lira come moneta unica del non ancora nato Regno dItalia fu presa a
Palazzo Loup a Loiano, sullAppennino tosco emiliano (attualmente ricompreso nella citt metropolitana di Bologna) il 28 settembre 1859, nel corso di un incontro segreto tra Bettino Ricasoli,
Carlo Luigi Farini, Marco Minghetti, Rodolfo Audinot e Lionetto Cipriani. Dellincontro parl
allepoca il Monitore Toscano del 12 ottobre 1859 ed menzionato in una targa commemorativa a
palazzo Loup, che per fa menzione solo dellabolizione delle barriere doganali
9 Tutto ci, accogliendo integralmente la retorica risorgimentale sul grande tessitore, indipendentemente dal fatto che le fonti storiche smentiscono un disegno preordinato di Cavour, che a Plombires si trov in un gioco pi grande di lui e fu solo abile ad approfittare della convergenza deglinteressi piemontesi con quelli di Francia e Gran Bretagna cfr., in merito, Carmine De Marco, Revisione della Storia dellUnit dItalia, BookBaby 2011
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