Lino stato il primo successore di Pietro e quindi il 2 vescovo di
Roma e papa della Chiesa cattolica tra il 67 e il 76/79. venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese ortodosse. Sulla vita di papa Lino, soprannome di Fabio Quintilio, si hanno poche notizie certe che ci pervengono soprattutto dal Liber Pontificalis (Libro dei Papi). Lo stesso luogo di nascita protagonista di diverse ipotesi e teorie, ma certamente egli in giovane et si trasfer a Roma per ragioni di studio e si convert al Cristianesimo. L sostitu Pietro apostolo nei periodi della sua assenza dalla citt, pur essendo vescovo nella citt di Besanzone, in Gallia. Sempre secondo il Liber Pontificalis, sembra che Lino abbia stabilito che le donne dovessero entrare in chiesa con il capo coperto e introdusse il simbolo dell'autorit papale: il pallio, una striscia di lana bianca a croci nere, tuttora in uso. Durante il suo pontificato si successero cinque imperatori, tra cui Nerone e Vespasiano. L'avvenimento pi importante verificatosi durante il suo pontificato fu certamente la conclusione della guerra giudaica (conflitto tra Impero romano ed Ebrei ribelli; dur dal 66 al 70) con la distruzione, da parte dei romani, della citt e del Tempio di Gerusalemme. l Liber Pontificalis sostiene che Lino sarebbe stato martirizzato il 23 settembre del 79, decapitato su decisione del console Saturnino, ma il fatto sembra improbabile, dal momento che in quel periodo non si ha notizia di persecuzioni contro i cristiani. Il Liber Pontificalis riferisce anche che Lino, dopo la sua morte, fu seppellito sul Colle Vaticano, accanto all'apostolo Pietro. Non si sa se l'autore avesse qualche effettiva prova di ci per, come Pietro fu certamente sepolto ai piedi del Colle Vaticano, corretto pensare che anche i primi vescovi della Chiesa romana furono seppelliti in quella zona. I latini celebrano la sua memoria liturgica il 23 settembre. Le Chiese ortodosse, invece, lo ricordano il 4 novembre. Lino infine citato da Dante nella Divina Commedia (Paradiso, canto XXVII), all'interno di un'accusa di san Pietro contro la corruzione della Chiesa del XIV secolo, opposta allo spirito puro dei primi pontefici.