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Reminiscenza, verit ed eristica

Agli occhi di Platone, teoria della reminiscenza rappresenta la definitiva vittoria sul
principioeristico -sofistico secondo cui non possibile, alluomo, indagare ne ci che sa ne ci
che non sa. A questo discorso Platone contrappone la tesi per cui apprendere non significa
partire da zero, bens ricordare ci che si era obliato. Secondo Platone quindi luomo non
possiede gi la verit ma la porta in s a titolo di ricordo.
Limmortalit dellanima e il mito di Er
La reminiscenza parla di per se dellimmortalit dellanima che diviene oggetto del Fedone.
In questopera Platone elenca altre prove dellimmortalit dellanima. Una prima, dettadei
contrari, con cui afferma che la morte si genera dalla vita e la vita si genera dalla
morte, nel senso che lanima rivive dopo la morte del corpo.
Una seconda, detta della somiglianza , sostiene che lanima essendo simile alle idee, che
sono eterne, sar anchessa eterna. Una terza, detta della vitalit, sostiene che lanima
vita e partecipa allidea di vita e non pu accogliere in se lopposta idea della morte. A tal
proposito nel Fedone troviamo la dottrina platonica della filosofia come preparazione alla
morte, infatti se filosofare significa morire ai sensi e al corpo per poter coglieremeglio le
idee, la vita del filosofo risulta essere una preparazione alla morte.
La teoria dellimmortalit dellanima serve a Platone per chiarire il problema del destino.
Platone ritiene infatti che la sorte di ogni individuo dipenda da una scelta compiuta in
precedenza dalla sua anima nel mondo delle idee. Platone illustra la sua tesi mediante il
mito di Er secondo cui luomo sceglie il proprio destino condizionato da ci che in vita ha
voluto essere ed stato.
La dottrina delle idee come salvezza del relativismo sofistico.
Di fronte al relativismo sofistico, per Platone non vi altra via di scampo se non la
restaurazione di una qualche forma di assolutismo. La dottrina delle idee diviene pertanto
lo strumento pi prezioso e decisivo della filosofia. Infatti, grazie a essa, Platone pu
asserire la presenza di strutture o perfezioni ideali che hanno validit oggettiva e
universale. Il tal modo vi quindi il superamento dellumanismo sofistico e socratico.
Non pi, infatti, luomo a misurare le cose, ma la verit (idee) a misurare luomo. Allo
stesso modo il relativismo morale e conoscitivo dei sofisti crolla totalmente.
La finalit politica della teoria delle idee
Platone ritiene che il relativismo non possa che produrre disordine e violenza, di conseguenza
conla dottrina delle idee Platone vuole offrire agli uomini uno strumento che consenta loro di
uscire dal caos delle opinioni e dei costumi e che li tragga fuori dalle lotte e dalle violenze.
Lassolutismo rappresenta dunque in Platone il principale strumento di battaglia contro il
relativismo politico e lanarchia sociale.

2.
La dottrina dellamore dellanima
il sapere stabilisce tra luomo e le idee un rapporto che non puramente intellettuale,
perch impegna luomo anche dal punto di vista della volont. Questo rapporto definito da
Platone come amore. Alla teoria dellamore sono dedicati il Simposio e il Fedro.
Il simposio considera prevalentemente loggetto dellamore,cio la bellezza. Il Fedro invece
considera prevalentemente lamore nella sua soggettivit.
3.
Lo stato e il compito del filosofo
Lo stato ideale
Tutti i temi speculativi e i risultati fondamentali dei dialoghi si trovano riassunti nella
Repubblica,che li ordina e li connette intorno al motivo centrale di una comunit perfetta. Il
progetto di una tale comunit fondato sul principio secondo cui se i filosofi non
governano le citt o se i governanti non coltiveranno seriamente la filosofia, se il potere
politico e la filosofia non coincideranno nelle stesse persone sar impossibile che cessino i
mali delle citt e del genereumano.
La giustizia
La Repubblica ha lo scopo di determinare la giustizia.
La giustizia condizione fondamentale della nascita e della vita dello Stato.
Lo Stato costituito da tre classi: governanti, guerrieri e cittadini. I governanti hanno la
virt della saggezza, i guerrieri del coraggio, mentre la temperanza la virt comune a
tutte le classi.
La giustizia comprende tutte queste virt e si ha giustizia quando ciascun cittadino
attende al proprio compito e ha ci che gli spetta.
Nellanima individuale inoltre Platone distingue tre parti: la parte razionale, che quella per
cui lanima ragiona e domina gli impulsi; la parte concupiscibile, che il principio di tutti gli
impulsi corporei; la parte irascibile che sostiene tutto ci che la ragione ritiene giusto.
Anche nelluomosingolo la giustizia si avr quando ogni parte dellanima svolger soltanto la
propria funzione.
Caratteri e motivazioni delle classi sociali
Da dove deriva, per Platone, la distinzione degli uomini in classi ?
Che cosa fa si che un individuo appartenga a una certa classe anzich a unaltra ?
Alla prima domanda Platone risponde che lo Stato deve per forza essere diviso in classi,
poich in uno Stato vi sono compiti diversi che devono essere esercitati da individui
diversi.Alla seconda domanda risponde invece affermando che la diversit tra gli individui
e la loro differente destinazione sociale dipendono dalla preponderanza di una parte
dellanima sulle altre. Ci sono infatti individui prevalentemente razionali (portati alla sapienza
e al governo), individuiprevalentemente impulsivi (portati a essere guerrieri) e individui
prevalentemente soggetti alcorpo e ai suoi desideri (portati ai lavori manuali). Possiamo

dunque affermare che secondo Platone gli uomini non si distinguono tra loro per diritti di
nascita, bens per differenti attitudininaturali.
Il comunismo platonico
Affinch lo stato funzioni bene e la giustizia sia realizzata, Platone suggerisce
leliminazione della propriet privata e la comunanza dei beni per le classi superiori.Platone
affermava infatti che sia la povert sia la ricchezza sono nocive, di conseguenza nella
cittideale non dovr esistere nessuna delle due. Inoltre Platone afferma che la classe al
potere nondovr avere famiglia. Con ci Platone ritiene che i governanti debbano avere in
comune anche ledonne, le quali godranno di una completa uguaglianza rispetto agli uomini e
parteciperanno allavita dello Stato su di un piano di totale parit. Inoltre tutti i bambini
saranno tolti fin dalla nascitaai loro genitori. In tal modo si vivr come un una grande famiglia.
I guardiani sono felici?
A questa domanda Platone risponde che la felicit risiede nella giustizia. Inoltre bisogna
ricordareche i filosofi, proprio perch godono della conoscenza, sono felici gi di per se e non
hannobisogno di cercare la propria realizzazione nei beni materiali.
Le degenerazioni dello Stato
Le degenerazioni dello stato sono varie. Una di esse la timocrazia, governo fondato
sullonore,che nasce quando i governanti si appropriano di terre e case. Unaltra forma
loligarchia, governo fondato sul censo, in cui comandano i ricchi. Unaltra forma la
democrazia, nella quale i cittadini sono liberi e ad ognuno di essi concesso di fare quello che
vuole. Infine vi la tirannide, ovvero laforma di governo pi sgradevole, perch il tiranno si
circonda degli individui peggiori.

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