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GMG 2016: testimonianza della fratellanza di giovani

in cammino.
Abbiate il coraggio di insegnarci, abbiate il coraggio di insegnare a noi che pi facile costruire ponti che
innalzare muri! Abbiamo bisogno di imparare questo. E tutti insieme chiediamo che esigiate da noi, adulti,
di percorrere le strade della fraternit.

CRACOVIA - Per seguire Ges, bisogna avere una dose di coraggio, bisogna decidersi a
cambiare il divano con un paio di scarpe che ti aiutino a camminare su strade mai
sognate e nemmeno pensate, su strade che possono aprire nuovi orizzonti, capaci di
contagiare gioia, quella gioia che nasce dallamore di Dio, la gioia che lascia nel tuo
cuore ogni gesto, ogni atteggiamento di misericordia. Sono queste le parole che papa
Francesco ha voluto rivolgere ai giovani partecipanti alla veglia al campus
misericordiae il sabato prima della giornata mondiale della giovent del 31 luglio
scorso. Sono parole che probabilmente ha colpito il nostro gruppo composto da 10
giovani, proveniente da Pescantina, ancor prima di tornare a casa. Infatti, quella veglia
stato il punto culmine della grande esperienza ricevuta in dono quella settimana.
Camminare su strade mai sognate e nemmeno pensate: ci che abbiamo vissuto
quella settimana, forse neanche lo immaginavamo. Durante la settimana alloggiavamo
in famiglie, e partecipavamo durante le giornate agli incontri organizzati dal centro di
pastorale. Catechesi, celebrazioni e feste che avevano lobbiettivo di prepararci al
grande giorno, dove non sarebbe stato facile cogliere la ricchezza che poteva dare. La
grande confusione nel girare per cracovia, nei tram colmi di persone, effettuare
frequenti controlli, potevano benissimo dare un senso di paura e di timore, dettato
dagli atti di terrorismo dei mesi scorsi. Ma non stato cos, anzi, laria che si respirava
era unaria di fratellanza, di casa. Incontrando inglesi, polacchi, spagnoli non
vedevamo in loro persone straniere, ma fratelli in Cristo, fratelli che avevano la nostra
stessa voglia di vivere con gioia quelle giornate, gioie e fatiche. Con cori, momenti di
dialogo e di festa, abbiamo potuto assaporare quella che si chiama chiesa
universale, una chiesa composta dai tanti volti e dalle tante vite che Dio conosce
personalmente.
Le difficolt si sono fatte sentire ma la voglia e lentusiasmo di riuscire a superarle
insieme ci ha dato sempre pi la forza per stare uniti e attenti gli uni agli altri.
Abbiamo camminato tanto, abbiamo portato continuamente uno zaino che, alla
mattina, occorreva preparare sapendo che si doveva superare lintera giornata,
abbiamo preso tanta pioggia, abbiamo pregato, scherzato, discusso e sperato.
Abbiamo vissuto le giornate sulla cresta dellonda non sapendo cosa attenderci e in
cambio abbiamo trovato famiglie e giovani polacchi che con cuore paterno e materno
ci hanno accuditi come bambini appena arrivati in questa grande ed immensa
avventura. Abbiamo trovato fratelli e sorelle che da tutte le parti del mondo hanno
deciso di far parte della grande famiglia della gmg.
Ma soprattutto, ci stato fatto il grande dono di aver vissuto unesperienza che
rimane e rimarr tutta da scoprire con gli occhi di Dio. Occhi che fanno rifiorire
laspetto pi esterno, sguardo che porta in superficie le pi alte profondit di ci che
abbiamo sperimentato: scoperta della presenza di Dio nelle nostre vite e nella nostra
storia personale.
Possiamo dire che la gmg ci servita? Si, in parte per averla vissuta da avventurieri,
in parte per essercela portata a casa e averla meditata e soprattutto raccontata.
Marco Accordini
Potete trovare un video riassuntivo della settimana (fatto da noi!) al seguente link:
http://bit.ly/videogmg
Video discorso papa Francesco: http://bit.ly/discorsovegliagmg

Qrcode video:

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