RELAZIONE RIASSUNTIVA SUI PROGETTI DEI TERMINAL DI RIGASSIFICAZIONE
REDATTO DALLA SEZIONE TERRITORIO E AMBIENTE DEL CIRCOLO PARTITO DEMOCRATICO DI MUGGIA Considerazioni di carattere generale Nel corso della discussione è emerso il pensiero che l'approvazio ne di un simile insediamento non può giungere se non dopo un vero e proprio viaggio attraverso la democrazia partecipata e la comparazione prospettica delle proposte in campo. La programmazione degli organi competenti deve essere prioritaria rispetto all' offerta privata, la quale deve essere al servizio dei programmi da raggiungere e non invece determinare le decisioni dell'amministrazione. Proprio in base a questa considerazione dovrebbe venire elaborato un piano Energetico nazionale che allo stato attuale è vecchio e obsoleto, in modo che l'offerta degli operatori sia funzionale alle necessità energetiche del Paese. La scelta deve essere fatta in modo trasparente da parte della classe politica, dopo aver dato alla popolazione gli elementi necessari ad una corretta informazione e valutazione, permettendo così l'espressione di una volontà consapevole e di linee guida per la classe politica stessa. Considerazioni specifiche 1. A nostro avviso il rigassificatore di cui si discute è in contrasto con lo stesso modello di sviluppo della città, basato sul rilancio del porto, sulla valorizzazione della ricerca scientifica d'eccellenza e del turismo qualificato. 2. Si fa presente che dalle simulazioni effettuate si presume che il vallone di Muggia sarebbe totalmente bloccato per circa 12 ore – tempo necessario per le operazioni di ormeggio – ogni tre giorni e si comprende come tale attività influiscano negativamente sul traffico portuale. 3. Analizzando l'impianto dal punto di vista della sicurezza, ricordiamo che il fatto che l'impianto non dia garanzie assolute di sicurezza, non lo diciamo noi o gli ambientalisti ma una direttiva comunitaria, recepita in Italia con il DPR 175 del 1988, meglio nota come direttiva Seveso che classifica questo tipi di insediamenti come impianti ad alto rischio. In relazione a questo fatto bisogna considerare che attorno al sito prescelto vi sono altri insediamenti industriali, alcuni dei quali anche ad alto rischio, quali la ferriera di Servola, il terminale SIOT, i terminali dei raffinati del petrolio SILONE, il termovalorizzatore Acegas- Aps,, il terminal chimico, che potrebbero determinare un effetto “domino” o reazione a catena. 4. Per quanto riguarda i presunti vantaggi derivanti dalla bonifica del sito, va puntualizzato che in realtà verrebbe bonificata solamente una parte del sito inquinato di interesse nazionale ex Esso a terra, peraltro la parte meno inquinata, mentre non è dato capire come verrà affrontata la bonifica a mare conseguente i dragaggi. Soffermandosi ancora sull'aspetto ambientale, il rigassificatore rilascerebbe acqua fredda, che determinerebbe una riduzione della temperatura, e cloro, entrambi aspetti con effetti significativi sull’ecosistema marino, anche in conseguenza del fatto che le profondità delle acque circostanti sono limitate e il ricircolo dell'acqua quasi nullo. 5. Per quanto riguarda infine le ricadute economiche, premettendo che in ogni caso queste sono irrilevanti rispetto alla sicurezza della popolazione e all'impatto ambientale, se tralasciamo le affermazioni populistiche di riduzione del prezzo del gas alla cittadinanza e alcuni possibili vantaggi per alcune industrie, non troviamo fattori di vantaggio, poiché nemmeno l'aspetto occupazionale ne risentirebbe in maniera sensibile (potrebbe occupare al massimo 80 persone circa). C'è anzi da rilevare che la qualità della vita dell’intero territorio risulterebbe fortemente penalizzata e che il valore degli immobili di una vasta area Circolo Partito Democratico di Muggia – Sezione Territorio ed Ambiente Circolo di Muggia
subirebbe una notevole riduzione.
6. Il progetto secondo le leggi vigenti e sottoposto a VAS e VIA a livello nazione e le relative autorizzazioni devono essere rilasciate dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, acquisiti i pareri degli enti locali e regioni coinvolte. Allo stato attuale non risulta sia stata presentato nessuno studio di Valutazione Ambientale Strategica, che secondo le norme europee dovrebbe coinvolgere anche le nazioni confinanti. Mentre per quanto riguarda la Valutazione d’Impatto Ambientale, il Ministero competente ha acquisito i pareri degli enti coinvolti, che si sono espressi tutti negativamente, poiché in molti casi la documentazione presentata dalle società proponenti è risultata carente ed incompleta. Si auspica, quindi che l’istruttoria svolta dai ministeri competenti, sia approfondita e circostanziata e sull’eventuale acquisizione di nuovi elementi, vengano nuovamente coinvolti gli enti locali ed i cittadini. REDATTO DAL CIRCOLO PD MUGGIA
Muggia, 28 maggio 2008
Circolo Partito Democratico di Muggia – Sezione Territorio ed Ambiente