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DEPOSITI TEMPORANEI PER RIFIUTI AD ALTA

ATTIVIT'
Sommario.
L'obiettivo che si vuole raggiungere per i rifiuti ad alta attivit il loro confinamento
definitivo e il loro isolamento rispetto alla biosfera per periodi di tempo misurabili su
scala geologica. In attesa della disponibilit di depositi geologici definitivi e
reversibili per un lungo periodo la strategia applicata quella di depositi provvisori
superficiali o sub-superficiali di lunga durata.
I depositi superficiali di lunga durata possono ospitare in maniera concentrata e in
tutta sicurezza i combustibili irraggiati tal quali e i rifiuti gi separati provenienti
dagli impianti di ritrattamento, che fra laltro continueranno a raffreddarsi prima del
seppellimento definitivo in profondit.
Introduzione
I rifiuti radioattivi ad alta attivit derivano dall'irraggiamento del combustibile
all'interno del reattore nucleare. Sono considerati rifiuti ad alta attivit le scorie
primarie prodotte in seguito al ritrattamento del combustibile irraggiato ed il
combustibile irraggiato stesso in caso di ciclo aperto. [1] Anche se costituiscono
una minima percentuale del totale in volume e in peso sono quelli che contengono
la maggior parte della radioattivit.
Il combustibile esausto che viene scaricato dal reattore altamente radioattivo e
sviluppa grandi quantit di calore di decadimento. La sua estrazione dal nocciolo
avviene con comandi a distanza e sotto battente dacqua, il che assicura sia lo
schermaggio dalle radiazioni che il raffreddamento. Indipendentemente dal fatto
che il combustibile esausto venga riprocessato o meno, questo deve essere
stoccato inizialmente nelle piscine di decadimento per un periodo di tempo
opportuno, da un minimo di 9-12 mesi ad un massimo di 20-30 anni. [2] [3]
Facendo riferimento ai reattori ad acqua leggera (LWRs), un elemento di
combustibile irraggiato contiene il 95-96% di Uranio, avente un livello di
arricchimento leggermente superiore a quello naturale, l'1% di Plutonio, 0,1% di
altri attinidi e il 3-4% di prodotti di fissione. [4]
In caso di ciclo chiuso, il combustibile esausto, in seguito allo stoccaggio iniziale,
viene inviato agli impianti di riprocessamento. I rifiuti prodotti in tali impianti, con la
tecnologia attuale, sono allo stato liquido. Secondo i criteri stabiliti dalle normative
lo smaltimento di questi richiede la loro trasformazione in forme solide, adatte a
consentirne la manipolazione, il deposito temporaneo, il trasporto e lo smaltimento
definitivo. La tecnica pi diffusa per il processo di solidificazione la vetrificazione.
I solidi di tipo vetroso hanno buone caratteristiche per quanto riguarda la resistenza
agli agenti chimico-fisici, la conducibilit termica, la capacit di inglobamento e
fissazione dei prodotti di fissione. Le scorie vetrificate possono essere confezionate
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in cilindri incamiciati in acciaio inossidabile, detti flask, tipicamente di 180 l. La


radioattivit contenuta in ogni contenitore dell'ordine di 10^5Ci e la potenza
termica dell'ordine di 2KWL.
Questi contenitori possono essere conservati in depositi di stoccaggio intermedio,
dove, dopo una permanenza di 50 anni, la radioattivit iniziale scende ad un quarto
e la potenza si riduce ad un quinto. Lo stesso pu essere fatto con i restanti rifiuti
ad alta attivit. [5]

1. Depositi temporanei
La scelta di ricorrere ad un deposito di questo tipo risiede essenzialmente nei
seguenti fatti:
1. I rifiuti radioattivi prodotti sviluppano grandi quantit di calore. Poich il
decadimento sia della radioattivit che del calore molto forte nei primi
decenni, conviene custodire tali rifiuti per un periodo di tempo di questo
ordine di grandezza per semplificare successivamente la gestione e il
deposito;
2. Il combustibile esaurito potrebbe diventare una risorsa energetica per il
futuro, in quanto attraverso il riprocessamento si potrebbero estrarre
notevoli quantit di materiale fissile;
3. Il tempo necessario per qualificare un sito e realizzare un deposito
definitivo in profondit molto lungo, per cui in ogni caso occorre passare
per una soluzione intermedia che copra qualche decennio;
4. Lidea di mantenere aperta la possibilit di poter beneficiare dei risultati
delle ricerche in corso, porta alla ricerca di soluzioni quanto pi possibile
reversibili. Il deposito in profondit proiettato verso una logica
irreversibile; [6]
Lo stoccaggio temporaneo a secco (Dry Storage) una moderna tecnologia che
stata sviluppata negli ultimi venti anni. [7]
Finora il tempo stimato per questo tipo di deposito era di 50 anni, mentre recenti
esperienze e miglioramenti di progetto hanno portato a concludere che questo tipo
di conservazione pu essere esteso in sicurezza fino a qualche secolo.
I contenitori sono realizzati generalmente in acciaio e vengono sigillati
ermeticamente: lambiente interno ad essi in depressione ed riempito con elio
in modo da realizzare un ambiente gassoso inerte, ma comunque idoneo allo
smaltimento del calore grazie allelevata conducibilit termica dellelio. [8]
Rispetto allo stoccaggio in acqua, il Dry Storage ha una capacit di dissipazione
del calore minore, ma ha il vantaggio di essere modulare, il che permette di
distribuire il capitale di investimento nel corso del tempo. [9]

2. Stoccaggio dei rifiuti ad alta attivit in Europa


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Ogni Paese in Europa, secondo la Direttiva EURATOM 2011/70, deve gestire i


propri rifiuti radioattivi in maniera responsabile. Solo pochi paesi hanno sviluppato
una soluzione definitiva per i loro rifiuti pi pericolosi e a lunga vita. Per i paesi
europei, che hanno solo piccole quantit di rifiuti da gestire, costruire un proprio
deposito rappresenta un grossa sfida, sia dal punto di vista pratico che economico.
La soluzione pi ovvia per questi paesi quella di condividere lo sviluppo di uno o
pi impianti di smaltimento comuni. Un gruppo di lavoro multinazionale (WG)
stato istituito per studiare la fattibilit della costituzione di una Organizzazione
Europea per lo sviluppo del deposito (ERDO: European Repository Development
Organisation) che, dovrebbe portare alla realizzazione di uno o pi depositi
geologici condivisi in Europa. I paesi che partecipano attualmente ad ERDO-WG
sono: Austria, Bulgaria, Paesi Bassi, Irlanda, Italia, Lituania, Polonia, Romania,
Slovacchia e Slovenia. [10] [11]
Ad ogni modo oggi si pu parlare realisticamente di gestione dei rifiuti di alta
attivit solo in termini temporanei, essendo i depositi geologici profondi non ancora
pronti, bench ci siano nel mondo 270.000 tonnellate di tali rifiuti radioattivi e altri
9.000 se ne producano ogni anno. In attesa di tale soluzione in diversi paesi i rifiuti
ad alta attivit sono stoccati in opportuni depositi temporanei. [12]

2.1. Italia
Lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti ad alta attivit verr effettuato in un complesso
di edifici idoneo (CSA, Centro Stoccaggio Alta attivit), che verr realizzato in
unapposita area del Deposito Nazionale. La stima del volume di rifiuti di 15.000
m3; questi resteranno nel Deposito per un massimo di 50 anni per poi essere
sistemati definitivamente in un deposito geologico di profondit. Il Deposito
Nazionale progettato sulla base delle migliori esperienze internazionali e
secondo i pi recenti standard della IAEA (International Atomic Energy Agency).
[13]
Attualmente solo una parte dei rifiuti di III categoria, secondo la classificazione
italiana, presente sul territorio nazionale; una parte consistente infatti situata
presso impianti di trattamento situati allestero ma comunque destinata a
rientrare prima o poi nel territorio nazionale. [14]
Questi materiali saranno costituiti da qualche centinaio di contenitori di rifiuti ad alta
attivit vetrificati risultanti dal ritrattamento del combustibile irraggiato, da pochi
elementi di combustibile irraggiato di tipo sperimentale non inviati al ritrattamento
e, da qualche decina di migliaia di fusti di rifiuti cementati prodotti dalle operazioni
di condizionamento nei Centri sedi delle passate attivit nucleari (le quattro centrali
ex-Enel ed i Centri di Ricerca Enea)
Esempi di strutture simili al nostro CSA sono il deposito HABOG, in esercizio ne
Paesi bassi, quello della ZWILAG, operativo in Svizzera e il deposito temporaneo
centralizzato ATC, in via di realizzazione a Villar de Canas, Spagna. [15]

2.2. Paesi Bassi


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Il governo ha stabilito una gestione dei rifiuti radioattivi basata da una parte sullo
stoccaggio temporaneo a lungo termine e dallaltra sulla ricerca di una soluzione
definitiva. Per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti ad alta attivit in funzione, da
settembre 2003, limpianto HABOG (Hoogradioaktief Afval Behendel Opslag
Gebouw), vicino allimpianto di Borssele. I contenitori a tenuta stagna (voults)
messi in sicurezza sono raffreddati per convenzione naturale e le pareti
dellimpianto sono rinforzate e spesse 1.70 m. LHABOG stato progettato per
resistere ad importanti incidenti naturali e non: pu resistere ad esempio a
terremoti di intensit VI

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della scala Mercalli, allimpatto aereo di un F-16

Falcon fighter, ad esplosioni di nubi di gas GPL ed ad un vento con velocit di 125
m/s.
Secondo i dati di progetto limpianto pu contenere fino a: 270 contenitori con rifiuti
vetrificati provenienti dal riprocessamento, 70 contenenti ognuno 33 elementi di
combustibile provenienti dai reattori di ricerca e 600 fusti contenti HWL non autoriscaldanti. Il volume di stoccaggio totale di 750 m3. [16]
Nel 2006 il Governo ha avviato la procedura per localizzare il deposito definitivo
entro il 2016, alla luce dei risultati degli studi svolti da unapposita Commissione,
secondo la quale un deposito geologico reversibile tecnicamente fattibile, presso
diversi siti, nei paesi bassi. [17]

2.3. Svizzera
I rifiuti ad alta attivit sono stoccati nel deposito temporaneo di lungo periodo
ZWILAG a Wurenlingen. La capacit di stoccaggio dellimpianto sufficiente per
tutti i rifiuti provenienti dalle operazioni di decomissioning delle cinque centrali
nucleari presenti. [18]
Per quanto riguarda la sistemazione definitiva in corso un programma di studio
su due formazioni geologiche, una cristallina una argillosa, curato dai laboratori
sotterranei di Grimsel e di Monte Terri.

2.4. Spagna
Nel 2006 il Parlamento spagnolo ha approvato il piano ENRESA di costruire un
deposito per lo stoccaggio temporaneo di lungo termine dei rifiuti ad alta attivit,
lATC (Almacen Temporal Centralizado). Il deposito progettato per una durata di
100 anni e dovrebbe ospitare: 6,700 tonnellate di combustibile irraggiato; 2,600 m 3
di rifiuti ad alta attivit derivanti dal riprocessamento del combustibile utilizzato
nella centrale di Vandellos 1. Nel 2011 il governo, tra le diverse municipalit
ritenute idonee, ha selezionato Villar de Caas, con la riduzione del periodo di
stoccaggio nel deposito da 100 a 60 anni.
Limpianto misura 300 m di lunghezza, 20 m di altezza e occupa una superfice di
circa 32 ettari. Il sistema di raffreddamento passivo. [19] [20]
4

2.5. Germania
In Germania sono stati installati due principali impianti di stoccaggio temporaneo,
costruiti in calcestruzzo armato: nel sito di Ahaus (Nordrhein-Westfalen) e nel sito
di Gorleben (Niedersachsen). Un terzo impianto si trova nei pressi di Lubmin. [21]
Il permesso di custodire i rifiuti ad alta attivit provenienti dal riprocessamento del
combustibile, effettuato nellimpianto AREVA NC in Francia, stato concesso solo
allimpianto TBL (Transportbehlterlager) Gorleben. Allinterno di questo sono
inoltre stoccati gli elementi di combustibile esaurito provenienti dai LWRs.
Limpianto stato costruito negli anni 1982-1983. La sala di stoccaggio costituita
da una zona di raccolta e manutenzione ed una zona di stoccaggio, che pu
contenere fino a 420 casks. [22]
Nellimpianto TBL Ahaus, invece, oltre al combustibile esaurito proveniente dai
reattori di potenza, vengono stoccati gli elementi di combustibile spento provenienti
dai reattori di ricerca. Limpianto stato costruito tra il 1984 ed il 1990. Attualmente
ospita un totale di 239 CASTOR casks, contenenti appunto il combustibile
esausto. [23]
Il deposito temporaneo Zwischenlager Nord (ZLN) una struttura dedicata al
trattamento e lo stoccaggio di tutti i tipi di rifiuti radioattivi. Limpianto stato
costruito tra il 1994 ed il 1997 per il deposito dei rifiuti provenienti dallo
smantellamento delle ex centrali nucleari Greifswald (Rubenow) e Rheinsberg.
Limpianto costituito da otto sale, di cui solo una dedicata allo stoccaggio del
combustibile esaurito. [24]
Per la realizzazione di un deposito geologico di profondit, fin dal 1977 stato
individuato il sito Gorleben, allinterno di un antico deposito di salgemma in uno
strato geologico profondo. Una decisione finale prevista nel 2019.

2.6. Francia
Il Planning Act del 2006 riguardo alla gestone sostenibile dei materiali e dei rifiuti
radioattivi definisce le linee guida che la ricerca e gli studi devono perseguire. Le
tre linee non sono mutuamente esclusive, ma possono integrarsi in diverse fasi:

Separazione spinta e trasmutazione dei radionuclidi: per poter applicare


tali processi in scala industriale occorre realizzare nuovi speciali impianti
di ritrattamento e realizzare, sempre in scala industriale, reattori veloci di
potenza o sistemi ADS (Accelerator Driven System) costituiti da un

acceleratore di protoni e da un reattore sottocritico accoppiati. Il risultato


una forte riduzione dei volumi dei rifiuti a lunga radioattivit;

Ricerca per realizzare un deposito geologico di profondit;

Condizionamento dei rifiuti di lungo termine e depositi provvisori


superficiali o sub-superficiali di lunga durata: lobiettivo di assicurare
durate da 100 a 300 anni in attesa di poter contare su realizzazioni
industriali delle prime due linee; [25]

I rifiuti ad alta attivit sono stoccati temporaneamente nel sito AREVA di La Hague.
[26]

3. Stati Uniti

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, lHoltec International e

LELEA

(Eddy

Lea

Energy Alliance, LLC hanno collaborato nel progetto del CISF (Consolidate Interim
Storage Facility), il quale sar costruito nel sud-est del New Mexico e rappresenta
la soluzione al problema nazionale che riguarda lo smaltimento del combustibile
Figura 4 Decadimento nel tempo della radiotossicit dei combustibili irraggiato a seconda
del loro ritrattamento: A) Senza ritrattamento, B) con riciclo in reattori termici del Plutonio e
degli attinidi minori, C) con riciclo multiplo nei reattori veloci del plutonio e degli attinidi
minori.

irraggiato. Tale progetto rispetta le tecnologia pi sicura autorizzata dalla USNRC.


Limpianto permetter lo stoccaggio attraverso contenitori rafforzati inseriti nel
terreno. E stato progettato per essere in funzione 100 anni ed del tutto reversibile,
quindi in ogni momento il combustibile irraggiato pu essere recuperato.
Gli involucri dei rifiuti, che saranno stoccati con il sistema sotterraneo HI-STORM,
sono costituiti dai Multi-Purpose Canisters (MPCs) avvolti da pareti di acciaio
pesante, che hanno la funzione di proteggere tali contenitori. Il calore prodotto
allinterno dei MPCs fuoriesce nellambiente esterno, grazie ad un sistema di
ventilazione interna verticale.
Ogni HI-STORM CIS (Holtec International Storage Module Consolidated Interim
Storage) pu immagazzinare due MPCs in verticale.
Un area di 14 acri di HI-STORM CIS ISFSI pu stoccare 4,000 canisters contenenti
pi di 50,000 tonnellate di Uranio.
La radiazione rilasciata ovviamente trascurabile.
Tale sistema di stoccaggio caratterizzato da: estrema resistenza ai terremoti;
grande reversibilit, in quanto ogni contenitore pu essere recuperato con i dovuti
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mezzi in meno di un giorno; grandi margini di sicurezza nei confronti di eventi


naturali come uragani, tornadi, tsunami etc., sia che si verifichino
indipendentemente che simultaneamente; nessun rilascio di radiazioni in seguito
ad incidenti come un impatto aereo, in quanto lunica via accessibile attraverso il
coperchio, che ha un peso superiore a 15 tonnellate ed costruito in calcestruzzo
armato; impenetrabilit a flussi dacqua. [27]

4. Giappone

Recyclable-Fuel Storage Company (RFS) sta costruendo il primo off-site Interim


Storage facility per il combustibile spento proveniente dai LWRs nei pressi della
citt di Mutsu della prefettura Aomori.
La capacit del primo edificio di stoccaggio di circa 3000 tonnellate di U, ossia
288 casks. La capacit di stoccaggio finale prevista di circa 5000 tonnellate di U.
Gli elementi di combustibile spento saranno custoditi per un periodo totale di 50
anni. [28]
E stato avviato liter per la realizzazione di un deposito geologico di profondit per
rifiuti ad alta attivit, invitando a presentare le candidature per ospitare la struttura.
A tale riguardo, nel 2014 la Nuclear Waste Management Organisation (NUMO) ha
dichiarato che sono presenti siti idonei in varie parti del Paese. [29]

5. Canada

Dopo una permanenza di 7-10 anni nelle piscine di decadimento, il combustibile


spento viene spostato nei Dry Storage facilities. Esistono diversi involucri utilizzati
per lo stoccaggio a secco in Canada: contenitori in calcestruzzo o silos, ognuno
dei quali pu contenere tra i 325 a 600 fasci; MACSTOR (Modular Air-cooled
Storage) units, i quali sono simili ai silos ed ognuno pu contenere 12,000 fasci di
combustibile spento; dry storage containers, costruiti in calcestruzzo armato ed
ricoperti internamente ed esternamente di acciaio al carbonio. Questultimi sono
attualmente utilizzati per immagazzinare il combustibile nucleare usato proveniente
dalle centrali nucleari di Pickering, Darlington e Bruce A e B.
Lesperienza operativa e rigorosi controlli negli ultimi 35 anni hanno dimostrato che
i diversi tipi di involucri contengono efficacemente le radiazioni.

Tutti i trasferimenti dalle piscine di decadimento agli impianti di stoccaggio a secco


sono monitorati dalla Atomic Energy Agency. [30]
Dal 1982 al 2000, il Canada ha sviluppato un importante programma sperimentale
per lo stoccaggio del combustibile irraggiato nel laboratorio sotterraneo del Pinawa
in granito. Ad oggi la scelta preferenziale per sistemare i rifiuti ad alta attivit che,
in ogni caso, dovrebbero essere destinati nellarea geografica dello Scudo
Canadese, una grande area geologicamente stabile da milioni di anni situata nel
Canada orientale e centrale. [31]

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