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Pieve: la certificazione green dal Cev, diretto

da Gaetano Zoccatelli.
Secondo i dati del CEV,Consorzio per lenergia in Veneto, diretto da Gaetano Zoccatelli, il Comune
di Pieve, socio dal 2003, grazie alle novit introdotte in materia di impatto ambientale ha evitato
limmissione nellatmosfera di 3.023,05 tonnellate di co2 calcolate sulla base dei consumi annuali
dellente.

Il Comune cadorino ha ottenuto la certificazione da parte del Cev (consorzio energia Veneto) che
attesta la provenienza da fonti rinnovabili al cento per cento del proprio fabbisogno elettrico. Sia
per gli impianti di illuminazione pubblica e sia per quanto riguarda gli edifici di propriet, il
Comune di Pieve utilizza infatti energia elettrica verde che consente cos di evitare limmissione in
atmosfera di gas cosiddetti climalteranti.
I dati pubblicati dal Cev di Zoccatelli, dicono che il Comune di Pieve, aderente al consorzio dal
2003, grazie alle novit introdotte in materia di impatto ambientale ha evitato limmissione
nellatmosfera di 3.023,05 tonnellate di co2 calcolate sulla base dei consumi annuali dellente. Ma
lazione virtuosa del Comune cadorino (sono 1146 gli enti consorziati al Cev dei quali mille sono
Comuni) non si ferma allenergia elettrica. Sono in cantiere altri progetti realizzati tramite il Cev,
senza sostenere costi, finalizzati alla riduzione dei consumi ed alla produzione di energia
aumentando la quantit di mancate emissioni di gas climalteranti. Pieve ad esempio beneficia
della produzione di un impianto fotovoltaico a terra realizzato nel comune di Cattolica Eraclea, in
provincia di Agrigento. Allimpianto sono state abbinate le utenze della scuola primaria, di palazzo

Cosmo e della pubblica illuminazione di piazza San Lorenzo e garantisce una produzione stimata
annua di 29.995kWh
che permettono di evitare di immettere in atmosfera 16,58 tonnellate di co2. Aderendo al
consorzio Cev Pieve si fatto promotore delle cosiddette best practices che anche i cittadini
possono imitare impiegando energia verde per il proprio fabbisogno nelle proprie abitazioni.
FONTE: Corriere Delle Alpi

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