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E. Paolelli
Utilizzo attivo
dei rimedi floreali
attraverso luso dei colori
e delle affermazioni positive
RIASSUNTO: Nel presente lavoro viene proposto un abbinamento tra i colori, i Rimedi Floreali di Bach e gli
Archetipi spirituali a cui essi si riferiscono. Grazie a questo, il paziente potr fruire attivamente dei Fiori di Bach utilizzando la tecnica delle Affermazioni Positive abbinata alluso del colore in un feed-back di reciproco rafforzamento.
PAROLE CHIAVE: Fiori di Bach, Colori, Affermazioni Positive
SUMMARY: In this paper we discuss a link among colours, Bach flower remedies and the spiritual archetypicals to which they are referred. On this basis, we will emphasise how the patient can use actively the Bach flower
remedies by using the technique of positive affirmations in synergy with the use of colours, which produce a feedback leading to a reciprocal strengthening of the single components.
KEY WORDS: Bachs Flower Remedies, Colours, Positive Affirmations
olto stato scritto sui Fiori di Bach e sugli stati danimo negativi che essi compensano. Non sempre,
per, stato chiarito il corrretto meccanismo dazione con cui i Fiori esplicano il loro effetto terapeutico.
I Fiori corrispondono ad Archetipi, a Qualit Spirituali presenti in nuce in ogni essere umano. Grazie alla precisa frequenza vibratoria che essi esprimono sono in grado di risvegliare in noi le qualit latenti corrispondenti; qualit come il
coraggio, la fiducia, lamore, la comprensione, la pazienza, la
duttilit, lentusiasmo. Tali Qualit evocate e risvegliate si
pongono sullaltro piatto della bilancia ad armonizzare i
nostri difetti o stati mentali negativi.
Il lavoro terapeutico si realizza su quella vasta zona della
psiche che potremmo definire con Assagioli linconscio plastico. Linconscio, cio, non ancora strutturato, costituito da
unenorme riserva di energie psichiche non differenziate,
latenti e potenzialmente evocabili. Grazie appunto al potere
evocatore apportato dai Rimedi Floreali, questa zona si attiva
e limmagine archetipa del fiore si manifesta in tutta la sua
potenza, sollecitando lespressione di una Qualit che si
oppone ad un difetto o stato danimo negativo.
Unendo la collaborazione attiva e cosciente del paziente
alla dinamica energetica stimolata dal fiore, siamo in grado,
attraverso la tecnica delle affermazioni positive e delle parole evocatrici, di ottenere degli effetti psicologici in accordo
alla prima e alla terza legge della Psicodinamica di Roberto
Assagioli che globalmente asseriscono: Idee e Immagini mentali tendono a produrre condizioni fisiche ed emotive, nonch
atti esterni, ad esse corrispondenti.
Integrando al lavoro attivo da parte del paziente lutilizzo
di una valenza energetico-cromatica data dal Fiore e dal
Colore abbinato alla Qualit che vogliamo sviluppare, determineremo ulteriori effetti in accordo alla quarta Legge della
Psicodinamica che afferma: Emozioni ed Impressioni tendono a suscitare e ad intensificare le idee e le immagini ad esse
corrispondenti o collegate.
Infatti il colore una precisa frequenza elettromagnetica
che, analogamente al messaggio energetico apportato al
Rimedio Floreale, comunica direttamente con il nostro
Inconscio suscitando risposte emotive e percettive che, allinterno della psiche, sono associate e convibrano con la frequenza del colore in oggetto; percezioni che a loro volta stimoleranno e si uniranno a rappresentazioni mentali e a idee
ad esse collegate.
In tal modo, allazione dettata dal Rimedio Floreale si
unir un significativo feed-back positivo creato dallutilizzo
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cosciente e mirato di un cartoncino-simbolo. Fiori, pensieri,
emozioni e volont correttamente orientati non tarderanno a
produrre nel paziente gli effetti positivi voluti.
Questi effetti, opportunamente sottolineati dal terapeuta
per coscientizzarli ed ancorarli nel paziente, rappresenteranno di volta in volta, i passi graduali di armonizzazione e trasformazione in atto nella struttura della personalit del
paziente.
Un antico proverbio afferma:
semina un pensiero, raccogli unazione
semina unazione, raccogli unabitudine
semina unabitudine, raccogli un carattere
semina un carattere, raccogli un destino.
In questo Cofanetto vengono proposti trentanove cartoncini colorati, tutti diversi per contenuto, grafica e colore che
consentono a chi li usa di inserirsi attivamente nel processo
terapeutico promosso dai Fiori, rafforzandolo e rendendolo
pi consapevole. Ogni cartoncino reca stampato su di un lato
la Qualit da evocare, sullaltro, LAffermazione positiva corrispondente e al suo interno il nome del Rimedio Floreale di
Bach a cui si riferisce.
Laffermazione positiva contenuta nel cartoncino per essere efficace deve essere espressa in modo chiaro, preciso e
vigoroso, deve possedere un forte potenziale dinamico, un
alto voltaggio e, nello stesso tempo, non essere espressa in
maniera aggressiva. La volont saggia una volont damore e non di violenza, afferma Assagioli (Assagioli, 1977). Le
frasi possono essere pronunciate anche solo interiormente
ma sono pi efficaci se pronunciate ad alta voce o meglio
ancora se visualizzate con il proprio colore. Possono essere
ripetute ogni volta che si assume un rimedio nellarco della
giornata, oppure ogni volta che si sente la necessit di ricordare a noi stessi la nostra scelta consapevole e la nostra
disponibilit a cambiare. Le ripetizioni devono essere espressione di un persistente atteggiamento affermativo interiore e
non un fatto meccanico o di routine. Nelluso di questa tecnica la fretta e limpazienza di vedere i risultati vanno evitate. Le affermazioni non solo non danno risultati immediatamente evidenti ma, in principio, possono anche aprirci al
dolore del nostro imbarazzo (Kaminsky e Katz, 1989).
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Analogamente alleffetto dei Rimedi Floreali, in alcuni casi le
affermazioni possono condurci alla cosidetta crisi di
coscienza che elemento indispensabile per una vera guarigione e trasformazione. Questo non deve scoraggiarci n
spaventarci, ma anzi deve essere ulteriore elemento di consapevolezza per proseguire nel cammino del cambiamento.
Un corretto uso del Cofanetto abbinato alla terapia con i
Fiori richiede di non forzare mai le resistenze psicologiche
della persona, ma piuttosto di affrontarle con gradualit e
dolcezza, stemperandole con il calore delle qualit opposte
evocate e la coscienza del lavoro proposto.
Una certa gradualit nelluso di questa tecnica quindi
indispensabile. Si consiglia di iniziare con un solo cartoncino
colorato alla volta, in maniera da potersi meglio focalizzare
sulla tematica che si ritiene pi importante o urgente da trattare; solo in un secondo tempo e con maggiore esperienza,
si potr utilizzare pi di un cartoncino nello stesso periodo.
I cartoncini possono essere tenuti in camera da letto, in
cucina o nel luogo di lavoro, anche solo per ricordare a noi
stessi limpegno preso e la nostra volont di cambiare.
Una modalit consigliata per usufruire al meglio della
valenza terapeutica del cartoncino la stesura di un diario
quotidiano centrato sulla rilevazione di pensieri, emozioni e
azioni, positivi o negativi, espressi nellarco della giornata
collegati alla Qualit sulla quale si sta lavorando. Ad esempio,
se stiamo assumendo Beech, registreremo nel diario tutto
quanto emerso durante la giornata in rapporto alla tematica della tolleranza, tutto ci che abbiamo pensato, sentito e
fatto per esercitarla o meno nei confronti degli altri e della
vita in generale.
I singoli cartoncini saranno di volta in volta cambiati col
procedere del processo terapeutico, allo stesso modo dei
Rimedi Floreali corrispondenti.
Esercizio base
Oltre a porre il cartoncino colorato in un luogo dove attiri
facilmente la nostra attenzione, al fine di influenzare anche
solo inconsciamente la nostra psiche, prestare attenzione
cosciente alla qualit o allaffermazione positiva riportate sul
cartoncino rappresenta sicuramente una tecnica pi efficace.
A tale scopo si consiglia di sedersi in una posizione comoda e rilassata e di osservare il cartoncino dal lato preferito
per circa due minuti. Se dallinconscio emergono idee,
immagini o sensazioni collegate alla tematica in esame,
lasciatele affiorare e prendetene nota. In un secondo
tempo, da soli o con il vostro terapeuta, potrete rielaborare quanto emerso.
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Bibliografia di riferimento:
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Ermannno Paolelli, Omeopata, Psichiatra e Psicoterapeuta docente di
Psichiatria Biologica al Corso di Perfezionamento in Aspetti Biologici
Clinico-Terapeutici dei Prodotti di Origine Naturale presso la Facolt di
Farmacia dellUniversit degli Studi della Calabria. Diplomatosi in
Floriterapia presso la Fondazione Bach di Mount Vernon attualmente
il Direttore Didattico del Bach Center in Italia. Fondatore e Presidente
dellA.M.I.F., Associazione Medica Italiana di Floriterapia, vive e lavora
a Bologna.
I fiori di Bach
tra adattamento
ed attivazione
Geochimico;
Guna S.r.l. via Palmanova, 71
Milano
M. Setti
Geostrutturalista;
Dipartimento di Scienze della Terra,
Universit degli Studi di Pavia.
Via Abbiategrasso, 209 - Pavia
RIASSUNTO ESTESO:
Caratteristiche generali del lavoro, intenzioni, interpretazioni
Con il presente contributo abbiamo inteso chiudere la pluridecennale discussione relativa allesistenza, o meno, di una qualsivoglia potenziale attivit inerente ai rimedi floreali del Dr. Bach.
Venendone qui dimostrata la possibilit di poter significativamente influenzare, rispetto a quanto normalmente avviene in natura ed facilmente riproducibile in laboratorio la disposizione strutturale di alcune particelle cristalline elementari in corso di deposito da una sospensione in mezzo acquoso (deposito guidato dalla forza di gravit terrestre e dalle reciproche interazioni particella-particella), viene loro riconosciuto, in un certo senso a dispetto della risaputa mancanza di ogni rintracciabile sostanza al loro interno, lo status di agente attivo; pi
specificatamente ultradebole ed in senso squisitamente positivista, in quanto non (o non ancora) misurabile.
Al contempo viene qui riconosciuta, ai fiori di Bach, una attivit differenziale, dal momento che i risultati variano (pur allinterno di un certo
comune ambito) da rimedio a rimedio.
Questa variazione individuale, entro uno stretto gruppo di appartenenza, si accompagna ad una differenziale modalit di influenza sul diverso substrato materiale al quale possono essere applicati.
Si ripropone, pertanto, a diverso livello (ossia in ambito di esperienza di laboratorio) lo stesso sistema ternario interattivo: fiori di Bach, substrato di applicazione, ambiente comune ai primi due componenti (in questo caso dominato da una predeterminante specifica: la forza di gravit), posto alla base della floriterapia.
dobbligo, ancora una volta ed analogamente a quanto gi fatto in occasione di una nostra precedente nota a questo stesso riguardo, segnalare la diversit di categoria dappartenenza tra lambito terapeutico e quello sperimentale agente su di un substrato cristallino preindividuato come oggetto-soggetto dapplicazione dellesperienza stessa.
Tuttavia i risultati ottenuti con lanalisi diffrattometrica, mettendo in luce una doppia modalit interattiva, che potremmo definire sia adattiva che di contrasto nei confronti delle forze naturalmente dominanti sul substrato, tendono di fatto a far coincidere la interpretazione
scientifica delle nostre osservazioni con le intenzioni cliniche del floriterapeuta.
In ultima istanza con lo stesso meccanismo dazione, riequilibrante gli eccessi od i difetti delle risposte individuali allambiente , postulato per i rimedi floreali.
Al di l di tale tendenza, resta il fatto di dover, da adesso in avanti, indirizzare gli sforzi di indagine esclusivamente verso la ricerca clinica,
avendo qui ricondotto e liquidato, in campo prettamente galileiano, la primigenia opposizione verso i fiori di Bach: quella che li voleva associati solo al presunto esoterismo dilagante per moda momentanea od allambito fideistico soggettivo.
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mancanza di meglio, a quella, pi o meno statisticamente distribuita, ottenibile in caso di un fine macinato fillosilicatico mescolato meccanicamente. Questultima evenienza favorita dalla elevata densit di carica per unit di superficie in quanto, allaumentare di questa, vengono favoriti i legami deboli aggiuntivi dispersi in ogni direzione, unico mezzo di contrasto dellimpaccamento gravitativo.
Abbiamo utilizzato due standard internazionali di fillosilicati: quello della Kaolinite, costituito da particelle pseudoesagonali molto assottigliate
ed estese planarmente; e quello della Montmorillonite, caratterizzato da particelle pi piccole, talora pi irregolari, pi tozziformi e spesso rassomiglianti a prismi a base esagonale ed anche pi attive dal punto di vista chimico-fisico data la loro elevata densit di carica residua.
Sono state preparate delle sospensioni acquose contenenti 100 mg di minerale argilloso, o di quarzo standard macinato, per ogni centimetro
cubo di liquido.
Le sospensioni sono state fatte decantare (depositare) e sono state esaminate, dopo essicamento, con la tecnica della diffrattometria a raggi
x. In questo modo si avuto un primo punto di riferimento a cui rimandare le possibili, successive, variazioni strutturali.
Abbiamo confrontato con esso la tessitura, analogamente ottenuta, del quarzo macinato (subsferico, granulometricamente omogeneo ed inattivo) e quelle di Kaolinite e Montmorillonite messi a contatto, nel mezzo acquoso, con i fiori Bach a concentrazione terapeutica. Sono stati
utilizzati i rimedi floreali del gruppo definito dellInsufficiente interesse verso le circostanze presenti: Clematis, Honeysuckle, Wild Rose,
Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud.
Contemporaneamente sono state preparate ed analizzate le strutture deposizionali dei minerali argillosi e del quarzo sospesi in H2O ed alcool
etilico; cos come sono state analizzate le polveri degli stessi standard senza aver subito alcun trattamento.
Globalmente abbiamo avuto i seguenti riscontri: la deposizione delle particelle del quarzo non mostra in alcun caso differenze sostanziali da
quelle della polvere non trattata, cosa da aspettarsi date la suddetta inattivit ed omogeneit della granulometria costituente.
Le strutture ottenute con laggiunta dei fiori di Bach alle sospensioni argillose si distinguono nettamente (ed in modo statisticamente significativo) dalla tessitura delle polveri tal quali e da quelle ottenute con la sola acqua e/od acqua ed alcool etilico.
Pi specificatamente si assistito ad un aumento, estremamente significativo, dellordine di disposizione pianoparallela delle particelle di
Kaolinite (risultanti, in questo modo, pi iso-orientate) con lassociazione dei rimedi floreali di Bach. Ossia ad un maggiore adattamento delle
stesse alle condizioni esterne.
Viceversa, lassociazione con la Montmorillonite ha portato ad un incremento dellattivit delle singole particelle costituenti (meno soggette
allinfluenza della forza di gravit) conducente ad una disposizione strutturale diversa sia da quella della polvere che da quella del semplice
depositarsi da mezzo acquoso; e similare al teorico possibile in assenza di costrizione gravitativa.
La disposizione, in altre parole, risultata nettamente pi de-iso-orientata, o meno iso-orientata che dir si voglia.
Unultima annotazione: i tentativi sperimentali condotti con laggiunta di tutti i fiori di Bach, qui presi in considerazione, alle sospensioni
acquose dei fillosilicati, ha fatto registrare una diminuzione delle nuove caratterizzazioni strutturali ottenute con i singoli rimedi, e pi eclatanti con uno solo degli stessi.
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INTRODUZIONE
In una precedente nota abbiamo potuto dimostrare la possibilit di una interazione tra rimedi floreali e neoformazione
di strutture cristalline, al contempo sottoposte ad
aggiuntivi stress chimico-fisici.
Per la prima volta veniva, cos, dimostrata una attivit di
tali farmaci nei confronti di un sistema riproducibile e
tenuto sotto controllo sperimentale; come dire che per la
prima volta veniva applicato ai fiori di Bach il metodo galileiano (o positivista che dir si voglia). Si trattava, inoltre, di un
sistema dinamicamente evolutivo, il pi possibile aperto a
qualsiasi stimolo proveniente dallesterno (o dal mutare dei
suoi stessi componenti) proprio per avere lopportunit di
registrazione di varianti seppur minimali.
Questa, in sede di lettura del lavoro stata, da qualcuno,
considerata una scelta eccessiva e tale da poter creare interpretazioni fuorvianti.
Avendo accolto lobiezione, stata nostra intenzione proseguire nella ricerca adoperando un substrato interattivo a
MATERIALI E METODI
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Premessa.
Alcuni minerali costituenti, in natura, i sedimenti argillosi,
possiedono delle specifiche caratteristiche morfo-strutturali
che li rendono unici e dotati di tali peculiarit che ormai sono
sempre pi numerosi gli studiosi ritenenti che la vita terrestre si sia sviluppata proprio a partire dai fondi oceanici ove
tali minerali da sempre si accumulano costantemente.
Le specificit di cui si appena detto possono essere brevemente riassunte come segue:
capacit di interagire con ioni, molecole, gruppi molecolari diffusi, anchessi, nel medesimo ambiente;
capacit di potersi disporre, nelle tre dimensioni, in modo
da costituire (in favorevoli circostanze) delle strutture dette
a castello di carte, a loro volta in grado di funzionare
come matrice per ulteriori complessit comprendenti
anche il carbonio, elemento chiave della chimica (vita)
organica.
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Questultima caratteristica deriva loro dal fatto di essere
dei fillosilicati, ossia dei silicati complessi che rassomigliano,
nella forma, a delle foglie.
Questo perch il loro abito cristallino fortemente appiattito su di un piano ed il loro contorno di tipo esagonale.
In figura 1 viene rappresentato un singolo, ideale, cristallo
di fillosilicato in cui sono contraddistinte le cariche residue
come negative (le dorsali e basali) o come positive (le laterali). La stessa figura ci fa ben comprendere perch questi cristalli, quanto pi liberi da influenze esterne, tra le quali la
forza di gravit terrestre, tanto pi tendano alla costituzione
di quel sistema dorso-bordo-base. che li dispone spazialmente, come prima dicevamo, come le carte da gioco nel
noto passatempo. il tentativo di auto-neutralizzazione delle
proprie cariche residue che guida la logica intrinseca di tale
disposizione. Tuttavia tanto pi i singoli cristalli elementari
sono estesi e pesanti, tanto pi sono destinati a collassare,
adattandosi ad una legge fisica di ordine superiore rispetto
a quella che sovraintende al tentativo (di riequilibrarsi elettrochimicamente) di cui sopra.
In figura 2 sono didatticamente raffigurati tre diversi tipi
del modo di strutturarsi dei fillosilicati: il primo, (A), si avvicina molto a quello teorico anzidetto (sono inserite nello
schema anche particelle inerti non argillose, spesso compresenti); possiamo pensare che questa prima modalit
appartenga ad un fillosilicato non molto pesante, a morfologia non estesa, pertanto tendente pi ad un aspetto prismatico che non fogliare, non particolarmente soggiacente alla
gravit in sospensione acquosa, anche perch dotato di un
elevato numero di cariche residue tra loro interagenti, ed
interagenti perch non eccessivamente disturbate dal campo
elettrochimico di altri ioni presenti nel sistema, altrimenti
tenderebbe a formare complessi con i medesimi.
Il secondo modo di disporsi, (B), di figura 2, facilmente
riconducibile a quello di un ipotetico fillosilicato sospeso in
acqua, ed in corso di rideposizione (flocculazione per gli
addetti ai lavori), le cui caratteristiche fondamentali siano:
medio valore del rapporto tra le dimensioni della faccia
pi estesa e quelle delle facce laterali; quindi pi esteso
del precedente al di sopra di un singolo piano;
peso specifico medio-elevato;
contenuto elettrochimico residuo medio anchesso;
non interagente, nel caso, con altri ioni, molecole o corpuscoli attivi perch non presenti.
La terza disposizione schematica, la (C), pu essere identificata con quella di un minerale argilloso facilmente collassante, di buon peso specifico, fornente singoli cristalli ancora pi estesi, senza per essere tra quelli di maggiore morfologia, poco attivo poich quasi privo di valore di carica residua. Dunque facilmente ammassabile nel modo definito a
mucchio di foglie secche.
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Al di l della pura e semplice teoria, un fillosilicato effettivamente esistente in natura e comportantesi di norma come
quello schematizzato in figura 2 (A) pu essere identificato
con la montmorillonite, vedi figura 3.
Invece la kaolinite in condizioni normali tende a disporsi
in un modo pi simile (seppure non equivalente) a quello
rappresentato in figura 2 (C).
Le differenze, rispetto allo schema ora proposto, possono
risiedere nella presenza di un pi alto numero di singoli cristalli discostantisi dallassetto orizzontale e subverticalizzati.
Questo vale, per la kaolinite, anche e soprattutto per la
disposizione interna relativa alla polvere secca. Dato che lat-
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(A)
(B)
(A)
(B)
Fig. 3 - Due esempi, ad ingrandimenti diversi ripresi al microscopio a scansione, di reale strutturazione della montmorillonite.
La somiglianza con lo schema di figura 2 (A) ci pare evidente. In
particolare tale somiglianza risalta nella figura 3 (B), a pi elevato ingrandimento. Sia in 3 (A) che in 3 (B) riportata lunit
di misura di riferimento (il micron) in modo da avere una esatta idea delle dimensioni dei singoli cristalli costituenti.
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Montmorillonite e kaolinite possono, dunque, essere
posti quasi ai due estremi comportamentali propri dei fillosilicati e, come tali, cio proprio perch cos diversificati,
costituiscono la migliore coppia test per qualsiasi esperimento (come quello appena abbozzato a livello introduttivo
e che dettaglieremo qui di seguito) li possa prendere in considerazione.
Schema sperimentale.
Preparazione di una sospensione acquosa di polvere di
kaolinite (standard internazionale K Ga-1), raccolta della
struttura di deposito ottenuta, indagine diffrattometrica
della medesima. Sia in questo caso, che negli altri descritti a seguire, la sospensione stata ottenuta a partire da
100 mg. di polvere per ogni centimetro cubo di liquido.
Preparazione di una sospensione acquosa di polvere di
montmorillonite (standard internazionale S Tx-1), raccolta
della struttura di deposito ottenuta, indagine diffrattometrica della medesima.
Preparazione di una sospensione acquosa di polvere di
quarzo olandese, raccolta del deposito ottenuto ed indagine diffrattometrica dello stesso. Linserimento del quarzo
nel protocollo ha una funzione di controllo dei risultati.
Essendo la polvere quarzosa inattiva ed equidimensionale, non pu di fatto n interagire n strutturarsi in alcun
modo; dunque deve presentare ogni volta un grafico diffrattometrico costante.
Indagine diffrattometrica delle polveri secche, tal quali, di
standard di kaolinite, di quello della montmorillonite e del
quarzo olandese. Ha lo scopo di mettere in evidenza le differenze (od assenza di diversit nel caso del quarzo) strutturali ottenute, nella disposizione dei fillosilicati, per
mezzo della flocculazione da semplice sospensione
acquosa.
Preparazione delle sospensioni idroalcoliche di polvere di
kaolinite, di montmorillonite e di quarzo olandese.
Raccolta dei depositi ed indagine diffrattometrica degli
stessi. Ha lo scopo di mettere in evidenza le differenze (od
assenza di diversit nel caso del quarzo) strutturali ottenute nella disposizione dei fillosilicati quando flocculanti
da acqua ed alcool invece che da semplice sospensione
acquosa. Questa variante si rende necessaria perch le
soluzioni dei rimedi floreali che intendiamo testare sono
anchesse idroalcoliche (sia in tintura madre che nella
forma diluita consigliata dal tradizionale modo di somministrazione). Dovevamo, dunque, poter conoscere le
influenze sullesperimento indotte dalla sola presenza di
alcool.
Preparazione delle sospensioni acquose di polvere di kaolinite, montmorillonite e quarzo con aggiunta di alcune
gocce di un mixer di fiori di Bach a concentrazione consigliata per la terapia. Raccolta dei depositi strutturati ed
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TRATTAMENTO
QUARZO OLANDESE
polvere
CAOLINITE K Ga-1
polvere
MONTMORILLONITE S Tx-1
polvere
QUARZO OLANDESE
sospensione H2O
QUARZO OLANDESE
QUARZO OLANDESE
CAOLINITE K Ga-1
CAOLINITE K Ga-1
CAOLINITE K Ga-1
CAOLINITE K Ga-1
CAOLINITE K Ga-1
CAOLINITE K Ga-1
sospensione CLEMATIS
CAOLINITE K Ga-1
sospensione HONEYSUCKLE
CAOLINITE K Ga-1
sospensione MUSTARD
CAOLINITE K Ga-1
sospensione OLIVE
CAOLINITE K Ga-1
CAOLINITE K Ga-1
CAOLINITE K Ga-1
MONTMORILLONITE S Tx-1
MONTMORILLONITE S Tx-1
MONTMORILLONITE S Tx-1
MONTMORILLONITE S Tx-1
MONTMORILLONITE S Tx-1
MONTMORILLONITE S Tx-1
sospensione CLEMATIS
MONTMORILLONITE S Tx-1
sospensione HONEYSUCKLE
MONTMORILLONITE S Tx-1
sospensione MUSTARD
MONTMORILLONITE S Tx-1
sospensione OLIVE
MONTMORILLONITE S Tx-1
MONTMORILLONITE S Tx-1
MONTMORILLONITE S Tx-1
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Per quanto riguarda, operativamente, lanalisi delle polveri o degli strutturati da neo-deposizione, ci pare doveroso fornire le seguenti spiegazioni elementari:
un diffrattometro una apparecchiatura che invia un sottile fascio di raggi x (fascio incidente), ottenuto da una
fonte isotopica standard (di solito costituita da CuK alfa),
su di una sostanza da analizzare;
i raggi x incidenti vengono riflessi dai piani strutturali,
diversamente caratterizzati per ogni diversa sostanza in
esame, e quindi captati da un ricevitore dimpulsi (counts)
che ne misura la quantit in arrivo per ogni secondo;
fonte emittente del fascio focalizzato e ricevitore ruotano
allunisono attorno alla sostanza in modo da riuscire ad
avere informazioni su tutta la struttura della medesima,
cio su tutti i suoi piani strutturali; avremo, in questo
modo, al ricevitore, tante captazioni diversamente caratterizzate nel tempo e nellintensit, quanti sono i diversi e
caratteristici riflessi prodotti nel corso della indagine (nel
corso della rotazione) corrispondenti pertanto a tutti gli
esistenti piani strutturali riflettenti;
i vari momenti della rotazione in oggetto sono espressi
convenzionalmente tramite dei doppi valori angolari dellangolo -ancora convenzionalmente detto teta- di volta in
volta formato dal raggio incidente con il piano dappoggio
della sostanza da esaminare;
i risultati dellesame vengono poi resi visibili tramite un
grafico riportante in ordinata i valori delle intensit di
riflesso (counts/sec.) ogni volta relative ai diversi, crescenti, valori angolari (due teta) espressi in ascissa;
ci pare evidente che i riflessi maggiori (a maggiore intensit), equivalenti ai piani riflettenti pi importanti, a loro
volta equivalenti alle pi importanti caratteristiche strutturali, risalteranno nel grafico come picchi maggiori; questi
ultimi sono detti picchi marker della sostanza o riflessi
caratteristici od, ancor pi semplicemente, caratteristiche,
della stessa; sono le sue impronte digitali.
A puro titolo esplicativo riportiamo in figura 5, 6 e 7 i grafici standard rispettivamente della kaolinite, della montmorillonite e del quarzo olandese. I picchi (riflessi) marker dei
due fillosilicati sono contraddistinti da una sigla numerica
convenzionalmente indicante i piani strutturali generanti;
questi stessi numeri hanno tradizionalmente assunto, per gli
addetti ai lavori, anche il significato di posizione relativa
delle caratteristiche salienti nella graficizzazione che le delinea; la sigle tra parentesi corrispondono, invece, alle facce
cristalline di cui i suddetti piani sono delle interiorizzazioni
parallele note solo tramite la deviazione del fascio dei raggi x
indaganti.
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Vogliamo infine mettere nel dovuto risalto il fatto aggiuntivo di una valutazione dei risultati effettuata esclusivamente
tramite computer. Intendiamo dire che il diffrattometro era
direttamente collegato con lelaboratore programmato in
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modo da conteggiare in valore numerico puro (non esprimibile con alcuna variabile essendo una ratio) i diversi rapporti tra le varie coppie di caratteristiche specifiche, o delle
intensit dei picchi marker, di ogni singolo andamento grafico di volta in volta ottenuto.
In questo modo, mantenendo i valori relativi alla polvere
(i rapporti tra coppie di elementi marker del grafico della
stessa) come elemento di riferimento, siamo in grado di
accorgerci delle influenze di orientazione (maggiore isoorientazione od ulteriore de-iso-orientazione) subite dalla
medesima quando fatta depositare da sola acqua, da acqua
ed alcool, da acqua con aggiunta dei fiori di Bach, dal
momento che le suddette influenze si materializzano in alterazioni del diffrattogramma (enfatizzazione o depressione
delle caratteristiche salienti dello stesso).
Nelle figure 8 e 9 vengono riportate alcune delle molte
distorsioni del normale andamento grafico della kaolinite e
della montmorillonite verificatesi in virt della aggiunta di
alcool o fiori di Bach alle sospensioni acquose della stesse; il
campo visivo stato in questi due casi ottenuto per ingrandimento di singoli settori del grafico standard.
Tutti i diversi valori numerici ottenuti nel corso dellesperimento per uno stesso rapporto del medesimo fillosilicato
(per una stessa coppia di elementi marker) sono stati
espressi collegialmente per mezzo di un unico grafico istogrammatico e come tali le presenteremo.
Avremo, cos, una strisciata completa relativa alle diverse
evoluzioni volta per volta subite, in corso dopera, da quella
stessa ratio.
Fig. 8 - Sono qui riportati, in sovrapposizione, tre diversi risultati diffrattometrici ottenuti, in corso desperimento, per la kaolinite. In ogni caso si tratta della stessa sezione (specificatamente connotata da tre riflessi marker) del grafico della stessa. Si pu ben vedere come la caratteristica distorsione, od allontanamento dalla regolarit di riferimento qui visibile, sia imputabile alla linea grafica ottenuta dallesame del neodeposito
avuto da sospensione in acqua con aggiunta di Chestnut Bud.
Gli altri rimedi floreali hanno anchessi causato la medesima ed
altre, anche pi vistose, alterazioni.
N 1 - Giugno 1999
Fig. 9 - Figura similare alla precdente, ma ottenuta tramite analisi di neodepositi di montmorillonite. La peculiare distorsione,
qui evidenziata, si avuta con aggiunta di Mustard. Anche gli altri fiori testati hanno dato analogo riscontro, od anche ulteriori distorsioni dellandamento grafico standard.
15
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Fig. 12 - Landamento degli istogrammi lopposto di quello riportato in fidura 10. Ci ne costituisce una conferma, dal momento che i valori con i quali sono stati costruiti provengono
da un punto di vista perpendicolare a quello da cui sono derivati i valori della stessa figura 10. logico, infatti, aspettarsi che un alto valore ottenuto da una protezione sul piano
orizzontale abbia un basso riscontro su quello verticale, e viceversa.
Fig. 13 - Rappresentazione analoga alla precedente, costituente anchessa lopposto (la conferma) di quanto gi visualizzato
nelle figure 10 ed 11.
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30
Fig. 10 - Vi si pu seguire il maggiore grado di adattamento alle circostanze esterne ottenuto, per la kaolinite, con aggiunta dei
rimedi floreali. Per ulteriori spiegazioni vedi testo.
Fig. 11 - Figura gemella della precedente; anche in questo caso i fiori pi attivi sono risultati essere Clematis ed Honeysuckle.
16
* i rimedi floreali
pi attivi
in questo caso
30
* i rimedi floreali
pi attivi
in questo caso
N
40
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N
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i f a a Ro
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N
A.M.I.F.
FBK 7.1-2.29
60
*
*
40
FBK 2.29-1.79
20
40
10
20
FBK 2.38-2.29
20
*
10
20
* i rimedi floreali
pi attivi
in questo caso
60
FBK 2.34-1.79
*
*
* i rimedi floreali
pi attivi
in questo caso
N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
tocollo (kaolinite o montmorillonite); pertanto ogni colonnina di ogni grafico, con la sua altezza, esprime la ratio
anzidetta (sempre la stessa) variante in funzione dei cambiamenti subiti dalla disposizione tridimensionale del fillosilicato a causa della sua sospensione/rideposizione in
mezzi diversi, rispetto alla sua strutturazione abituale a
riposo iniziale, considerata essere quella della polvere
standard secca.
Ogni grafico contiene undici colonnine, corrispondenti:
la prima alla ratio considerata (indicata in sovrastampa)
derivante dal diffrattogramma della polvere fillosilicatica
tal quale;
la seconda allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrattogramma del fillosilicato sospeso in sola acqua; la terza allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrattogramma del fillosilicato sospeso in acqua ed alcool;
la quarta allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrattogramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione di
Chestnut Bud;
la quinta allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrattogramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione di
Clematis;
la sesta allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrattogramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione di
Honeysuckle;
la settima allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrattogramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione di
Mustard;
la ottava allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrattogramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione di
Olive;
la nona allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrattogramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione di
White Chestnut;
la decima allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrattogramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione di
Wild Rose;
la undicesima allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrattogramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione
del mixer di tutti i rimedi floreali sin qui considerati.
N 1 - Giugno 1999
17
A.M.I.F.
FBMM 14.5-4.97
200
FBMM 4.46-2.97
40
150
30
100
20
50
10
*
*
* i rimedi floreali
pi attivi
in questo caso
FBMM 4.97-1.49
150
100
Fig. 14 - Vi si pu certamente riconoscere lelevato livello di riattivazione, indotto nella montmorillonite posta in sospensione, in
caso di associazione con i fiori di Bach.
Per le necessarie maggiori spiegazioni vedi testo.
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Ba e d
ch
* i rimedi floreali
pi attivi
in questo caso
FBMM 4.97-4.46
60
40
*
*
*
Fig. 17 - Figura con lo stesso andamento degli istogrammi gi riportato nella precdente. stata elaborata a comprova dei risultati gi visualizzati e ad ulteriore dimostrazione della compattezza e fine riproducibilit dei medesimi.
18
* i rimedi floreali
pi attivi
in questo caso
Fig. 16 - Rappresentazione equivalente a quella riportata in figura 14, ma ottenuta a partire da un punto osservazione ortogonale a quello necessario alla costruzione della medesima. Logico, dunque, che landamento istogrammatico sembri, a prima
vista, lopposto di quello seguibile nella stessa. In questo caso si
ottenuta una maggiore immediatezza visiva, dato lo sviluppo
in verticale dei valori, dei fiori pi attivi che sono comunque
gli stessi gi menzionati.
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20
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ch
50
* i rimedi floreali
pi attivi
in questo caso
N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
dizioni esterne (la gravit terrestre) gi di per s connotanti
in modo prioritario il sistema in cui essa di fatto inserita
ed alle quali solitamente oppone le residuali forze derivanti
dal suo basso livello di carica superficiale e le sue peculiarit
morfostrutturali.
Con tale associazione tende a sparire la normalmente presente strutturazione da deposito caratterizzata da pacchetti
policostituiti ortogonalmente disposti.
Possiamo anche esprimere lo stesso concetto parlando di
una maggiore stabilit finale (nel senso di diminuizione del
livello di energia potenziale possibilmente conducente a continue e casuali rielaborazioni dellassetto generale) raggiunta
dal sistema nella sua intierezza.
I fiori che si sono mostrati pi attivi, ossia che hanno maggiormente messo in sintonia la kaolinite con le condizioni
presenti, sono Clematis ed Honeysuckle.
N 1 - Giugno 1999
Tuttavia i fiori di Bach, pur essendo in soluzione idroalcolica, non presentano lo stesso fenomeno (anzi, lo annullano completamente) e recuperano nel senso di una accentuata de-iso-orientazione, relativamente alle sospensioni
precedenti, allineandosi con le caratteristiche proprie
della polvere secca molto ben dispersa spazialmente. Vedi
ambedue le figure 14 e 15.
Le successive due (16 e 17) sono riprese da un punto
dosservazione posto ortogonalmente a quello al quale
dobbiamo quelle appena esaminate. Sono, pertanto, le
corrispettive delle figure 12 e 13 gi viste nella sezione
riguardante i risultati ottenuti con limpiego della kaolinite.
Dalla figura 16 possiamo dedurre che la polvere di montmorillonite non minimamente caratterizza da estesi cristalli lastriformi verticalizzati (cosa che potevamo ben
aspettarci da quanto gi ci noto relativamente a questo
fillosilicato) come invece accadeva nel caso della kaolinite.
La iso-orientazione da rideposito ancora chiaramente
visibile per mezzo delle colonnine relative alle sospensioni in acqua ed acqua ed alcool (il punto di vista qui adottato misura aspetti della sostanza proiettabili sul piano
verticale; la loro assenza denota, appunto, la disposizione
accatastata sullorizzontale assunta, in questo caso, dai cristalli che la costituiscono).
Le colonnine relative alle sospensioni con aggiunta dei
rimedi floreali evidenziano molto bene la riconquistata
potenzialit della montmorillonite di disporsi in modo
casuale su tutti i piani dello spazio. Anzi, si ottenuta, con
tali essenze,una dispersione superiore a quella propria
della polvere secca. La qual cosa da mettersi in correlazione con una riacquisita ed enfatizzata elevata densit di
carica superficiale e dunque (altra faccia dello stesso fenomeno) con lo svincolamento dai dipoli delle molecole del
solvente. La figura 17 pu validamente servire da conferma (derivante da altre caratteristiche diffrattometriche
della stessa sostanza) a quanto appena asserito.
In definitiva possiamo ammettere che, per quanto concerne la montmorillonite, i fiori di Bach abbiano avuto una
funzione di neo-attivazione. Questa riattivazione ha fatto s
che questo fillosilicato potesse disporsi spazialmente come
pi gli congeniale (struttura simile a quella ideale detta a
castello di carte), momentaneamente vincendo il confronto verso la forza esterna tendente ad un suo appiattimento.
Il nuovo raggiunto equilibrio globale del sistema va, in
questo caso, a favore della sostanza possedente le potenzialit (in precedenza neutralizzate) per poter far fronte alla evenienza che si forzatamente trovata a fronteggiare.
I rimedi floreali che hanno mostrato di poter, meglio degli
altri, organizzare la riattivazione della montmorillonite, sono
Mustard, Olive e Chestnut Bud.
19
A.M.I.F.
CONCLUSIONI
Non possono che essere brevi e contemporaneamente
molto incisive.
I fiori di Bach hanno mostrato di possedere, nei confronti
di un substrato attivo non organico, facente parte anchesso
del medesimo sistema in cui i primi sono stati inclusi sperimentalmente, delle capacit di influenzamento che potremmo definire sia di tipo adattivo alle circostanze contingenti,
sia di tipo reattivo nei confronti delle stesse.
In questo modo si venuto a creare un curioso parallelismo tra i risultati sperimentali e le ritenute, da molti, possibilit interattive di questi rimedi con le distonie emotive delluomo immerso nel proprio ambiente di vita.
Un altro punto, qui emerso, e che certo vale la pena di ben
ribadire, quello relativo al fatto che lattivit da noi riscontrata , in effetti, una interattivit, essendosi tale attivit verificata solo per quanto riguarda i di per s attivi fillosilicati e
non per linerte (almeno in questo tipo di protocollo) quarzo
olandese.
I fiori di Bach, pertanto, non risultano essere degli oggettivanti ma dei cooperanti con delle forze proprie, insite in
un soggetto dellazione. Pi specificatamente hanno dimostrato di poter modulare (ridurre od enfatizzare) tali forze.
Ci che potrebbe essere definito come primo livello di
possibilit di intervento.
Ancora pi dettagliatamente hanno messo in luce anche
un secondo (e pi sorprendente) livello dazione, che potrebbe essere definito come capacit di intervenire alla radice
delle problematiche, dal momento che le interazioni elettrochimiche tra le particelle, in ultima analisi, dipendono proprio da quegli elementi strutturali interni che abbiamo visto
modificarsi con laggiunta dei rimedi floreali.
Anche in questo caso si ripete il parallelismo di cui sopra
ed anche da ci siamo indotti a ritenere che la verifica clinica sia, ormai, lunica strada di convalida che resta da percorrere.
Con questo lavoro abbiamo inteso chiudere ogni discussione in merito alla, finora presunta, attivit dei rimedi floreali del Dr. Bach.
Ed abbiamo inteso chiuderla definitivamente a favore di
questi ultimi, riconoscendo loro, almeno nei confronti di un
substrato sensibile non organico, costituito da fillosilicati,
cio da silicati pseudoesagonali, a forma di foglia, il ruolo privilegiato di agenti in grado di modulare influenze e di otte-
20
N 1 - Giugno 1999
Lemanazione
bioenergetica
PAROLE CHIAVE: Metodo Kirlian, fiori di Bach, metodo diagnostico KBSS, Saliva
SUMMARY:
N 1 - Giugno 1999
21
A.M.I.F.
uguale alla massa
2 Lenergia
moltiplicata per la velocit
E=mc
VARIAZIONI
DI OSCILLAZIONE
VARIAZIONI
DELLA MATERIA
CENTRO DI COMANDO
RITMO SINCRONIZZATO
Informazione energetica
Reazione cellulare
Oscillazione normale
Sostanza normale
Oscillazione alterata
Sostanza alterata
Stato morboso
Malattia
STATO LATENTE
DI MALATTIA
STATO DI MALATTIA
CONCLAMATA
STADIO
DI SVILUPPO
ASINTOMATICO
STADIO
SINTOMATICO
ENERGIA = INFORMAZIONE
CENTRO DI COMANDO
E RILEVAZIONE
MATERIA = UTILIZZO
DELL'INFORMAZIONE
Fig. 2.2 - Rappresentazione grafica del concetto di utilizzo materiale di uninformazione energetica.
22
N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
RISPETTARE
IL COLLEGAMENTO
ORIZZONTALE
DIAGONALE
ALLA DEG VASALE
ZONA DI STASI
LINFATICA MAMMELLA
POLMONE BRONCHI
TI
RO
ID
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OCC
AC
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LINFA 2
ZONA VENTRE
E
MB
GA
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E
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ED
PI
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RISPETTARE
IL COLLEGAMENTO
ORIZZONTALE
DIAGONALE
ALLA DEG VASALE
C
TR OLO
AS N
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O
COLONNA DEL
FLUSSO SANGUIGNO
CAPO-PIEDE
CERVICALE
COLON
DISCENDENTE
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AR
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LO
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SIG LO
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RETTO
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PROSTATA
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SUR
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ZONA
TIROIDE
CORON
AR
VENTRIC IE
OLO
PANCREAS
IPO
TAL
A
TIMO
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SUPPORTO MERIDIANI
ORIZZONTALI
ZONA TESTA
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T IR
EPIFISI
IPO
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6 7 8
4 5
SILL
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3
1
LE
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5 4 3 2
SEN SCE
6
MA
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FA
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LINFATICO
Fig. 6 - Effetti corona dei polpastrelli della mano sinistra e relativa decodifica.
Kilner scopr, inoltre, che la stanchezza, la malattia, lumore potevano alterare lestensione ed il colore della irradiazione. Anche il magnetismo, lelettricit e lipnosi alteravano
limmagine individuale.
Nel 1940 un tecnico-fisico russo, Semyon Kirlian, assieme
alla moglie Valentina, osserv dei minuti lampi di luce sulla
pelle dei pazienti sottoposti ad ELETTROTERAPIA. Invent
unapparecchiatura che riproducesse questo effetto e fiss il
risultato su carta fotografica.
Una delle considerazioni pi importanti fu che ogni persona produce uno schema energetico particolare.
I coniugi Kirlian concepirono dunque la ELETTROFOTO-
N 1 - Giugno 1999
23
A.M.I.F.
RIASSUNTO FENOMENI FONDAMENTALI
EFFETTO CORONA DISARMONICO
DECODIFICA
Gradienza disarmonica
1. Deficit = insufficienza nellorgano o nel sistema.
24
N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
Negli anni stato interpretato un elevato numero di foto
su carta impressionabile a colori e in bianco e nero; il tutto
per pi di 3.000 casi.
La saliva il veicolo di terapia per le essenze di BACH; perch non ritenerla veicolo di diagnosi?
Questo il presupposto che mi ha indotto a testare la
medesima e a trarne una valutazione clinica.
Il test KBSS (Kirlian-Bach-Serafini-Saliva) si realizza raccogliendo in un contenitore la saliva del paziente (al di fuori di
interferenze elettromagnetiche); la si dispone in 39 pozzetti
su un film trasparente graduato e su ogni goccia di saliva si
pone una goccia di ognuno dei fiori di Bach in diluizione
duso lasciando un pozzetto, definibile di controllo, senza
reattivo-Bach. Si dispone il film su carta impressionabile e si
sviluppa una foto Kirlian. Per la diagnosi non importante la
temperatura della sala stampa o lesatta concentrazione dei
bagni di sviluppo e fissaggio.
Lo sviluppo evidenzia effetti corona di cui ho fatto uno
schema di DECODIFICA: dalla massima disarmonia alla massima armonia-dissolvenza (Fig. 7).
Fig. 9
Fig. 10
Fig. 11
CASO CLINICO
Con la tecnica a SANDWICH KBSS si mette in evidenza lemanazione bioenergetica della saliva, dei rimedi, della loro
risonanza in armonia o in disarmonia. Partendo dalleffetto
corona basale, della saliva senza nessun reagente, le diversificate strutture energetiche dei preparati appaiono sotto forma
di immagini stabili e riproducibili, in varie forme circolari, grazie alle quali oggi possibile trarre delle conclusioni cliniche.
Larmonizzazione avvenuta, ovvero la diminuzione
dellENTROPIA del sistema, si manifesta con una trasparenza-dissolvenza dellimmagine ottenuta in precedenza.
Una disarmonia iniziale pu essere considerata premessa
per una futura armonizzazione e il grado di disarmonia
N 1 - Giugno 1999
Fig. 12
25
A.M.I.F.
determina la GERARCHIZZAZIONE; questo costituisce il
SISTEMA DI DECODIFICA.
Tutte le tecniche empiriche finora adottate possono fornire informazioni solo sui fiori necessari in quel dato momento; con la tecnica KBSS si pu costituire una scala analogica
a gradiente di tutto il campo psico-energetico (GERARCHIZZAZIONE), dal momento che viene preso in considerazione tutto il campo dei 38 FIORI.
La tecnica KBSS abbinata alla clinica mette dunque in evidenza che tutti i gradi di disarmonia sono sinonimo di crisi
di coscienza, proporzionalmente.
Mettendo insieme gli studi di MANDEL sulla Kirlian, KRAMER sulla topografia (Fig. 8) e di SERAFINI sullarmonia
energetica salivare si riesce a fare diagnosi di localizzazione
BIBLIOGRAFIA:
Disarmonia
Armonia
La saliva
Fig. 13b - Modulo diagnostico (Sig.ra Titti, anni 50). Ingrandimento.
26
N 1 - Giugno 1999
Valutazione sullopportunit
della floriterapia di Bach
applicata allet pediatrica
RIASSUNTO: Viene presentato in questa Sede uno studio che ha lo scopo di definire le indicazioni alla floriterapia in et pediatrica e di valutare in tale ambito lefficacia del trattamento con fiori di Bach nelle diverse fasce det.
Si rivolge quindi alla classe medica per fornire una valida e sicura proposta terapeutica nellesercizio di unattivit
professionale gi complessa.
Il lavoro stato condotto su un campione di 417 bambini, ammessi allo studio secondo criteri definiti (vedi materiali e metodi), divisi per fasce det dai 0 ai 14 anni, individuando per ciascuna di esse i gruppi di patologie significative per frequenza, importanza clinica e valenza socio-familiare.
Lo studio si svolto nellarco di tre anni complessivamente (1995-1998).
Ogni caso stato seguito secondo i criteri della floriterapia tradizionale, con controlli a scadenza fissa (4 settimane)
presso lo studio medico pediatrico e con aggiornamenti settimanali del diario anonimo consegnato allinizio della
terapia al genitore referente(vedi descrizione diario).
In tutti i casi sono stati somministrati rimedi floreali in gocce originali Bachalla posologia standard di 4 gocce
per 4 volte al d, per os, definendo in ogni singolo caso gli orari di assunzione in rapporto alle abitudini di vita del
bambino.
La durata del singolo trattamento risultata compresa nellintervallo esteso da un minimo di tre mesi ad un massimo di otto mesi, mai comunque verificandosi la necessit di interrompere il trattamento per motivazioni inerenti
alla compliance dei genitori e/o del bambino.
I risultati del lavoro consentono senzaltro al pediatra di considerare il trattamento con fiori di Bach come una valida scelta terapeutica; la floriterapia permette di affrontare soprattutto il disagio psico-emozionale del bambino, che
si manifesta in modo tanto diverso nelle fasce di et considerate.
Proprio poich tale componente parte integrante delle pi frequenti patologie trattate dal pediatra si pu concludere che la floriterapia, se condotta nel rispetto delle sue indicazioni e metodi, pu avere unottima influenza anche
sul sintomo clinico quale espressione della componente pi strettamente fisica della malattia, oltre che sulla sfera
psichica per eccellenza.
Data lottima compliance del trattamento da parte non soltanto del bambino ma anche dei genitori e del contesto
familiare allargato, si anticipa fin dora che la floriterapia pu identificarsi certamente come una eccellente metodica per affrontare le problematiche del nucleo sociale di base e per favorire quindi uno sviluppo pi armonico non
solo dellindividuo ma anche della societ.
PAROLE CHIAVE: Floriterapia, Bioenergetica, Terapia dambiente, et pediatrica
SUMMARY: We have studied a group of 417 children from 0 to 14 years old along a period of three years. By
this it has been possible to define the indications for treatment whit Bachs Flowers in paediatric age; we have found
some specific reactions according with different ages and with different bioenergetic types.
We have studied the applications of bioenergetic inputs of Bachs Flowers in the familiar ambient and we have verified an optimal success of therapy. The original approach of Bachs Flowers therapy in bioenergetic types defines
an important progress for the future of this method.
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A.M.I.F.
64
143
158
52
(15,3%)
(34,3%)
(37,9%)
(12,5%)
28
METODI
PIANO DI STUDIO: comprende una prima visita ed una serie
di controlli a distanza di un mese, circa, luno dallaltro;
fino a risoluzione clinica.
PRIMA VISITA
il bambino viene sottoposto a visita pediatrica, durante la
quale viene fatta una valutazione clinica globale, apprezzando lo stato attuale di salute.
viene altres eseguito un check up kinesiologico (valutazioni sul piano strutturale, biochimico, mentale), utilizzando laddove necessario (non collaborazione del paziente) la
tecnica del sostituto.
il colloquio con il/i genitore/i (o di chi ne fa le veci) verte
soprattutto a chiarire latteggiamento psichico del bambino e a definirne la personalit.
Il colloquio viene condotto secondo le indicazioni tradizionali della floriterapia e cio:
a. verifica dellempatia medico - paziente
b. atteggiamento del medico di neutralit e ascolto
c. percezione degli stati danimo attuali
d. gerarchizzazione degli stati danimo percepiti
e. prescrizione di max sei fiori di Bach in base ai criteri precedenti
Viene individuato il genitore referente (pi spesso la
madre), il quale avr il compito di seguire la floriterapia a
domicilio e di aggiornare il diario: a questi vengono
quindi spiegate correttamente le modalit da seguire.
Viene valutato lambiente in cui il bambino vive abitualmente e considerate le dinamiche bioenergetiche di massima che lo caratterizzano (diagnosi bioenergetica dambiente).
Ogni caso viene di massima, inquadrato in uno stato di
personalit secondo i criteri della bioenergetica di
Lowen-Reich, che prevede cinque biotipi (schizoide,
orale, psicopatico, masochista, rigido).
Il 50% dei casi viene a caso selezionato per lo studio sui
fiori di ambiente.
CONTROLLI MENSILI
il bambino viene sottoposto a visita pediatrica , durante
la quale si apprezzano le eventuali variazioni della sintomatologia.
viene ripetuto il chech up kinesiologico, volto a valutare il
grado di riequilibrio psicofisico di volta in volta raggiunto,
con particolare attenzione alla valutazione del cd arco
temporale.
si valutano le annotazioni riportate sul diario e se ne discute insieme al genitore referente, per poter instaurare un
nuovo ciclo di floriterapia.
N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
DIARIO ANONIMO
22 (34%)
37 (58%)
5 ( 8%)
FIORI DAMBIENTE
Gruppo random
a cura del genitore referente
32 CASI
32 CASI
O 2 ( 6 %)
B 25 (78%)
I 5 (16%)
O 30 (94%)
B 2 ( 6%)
I 0 ( 0%)
MATERIALI
FIORI DI BACH SOMMINISTRATI:
ORIGINALS BACH FLOWERS (GUNA)
I fiori di Bach sono stati utilizzati sempre in diluizione
classica e cio: 2 gocce (4 gocce per Rescue Remedy) di
ciascun fiore diluito in cc 30 di acqua oligominerale naturale
con aggiunta di 2 cucchiaini di brandy.
Posologia standard: 4 gocce 4 volte al d, da assumersi lontano dai pasti , con lobbligo di assunzione al risveglio e al
momento delladdormentamento.
La preparazione dei fiori diluiti stata curata personalmente dal farmacista in stretta collaborazione col medico.
N 1 - Giugno 1999
16%
78%
Insufficienti
Buoni
Ottimi
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A.M.I.F.
RISULTATI NELLA SECONDA INFANZIA
(2 6 anni):
74 (47%)
76 (48%)
8 ( 5%)
44 (30%)
95 (67%)
4 ( 3%)
72 CASI
71 CASI
O 3 ( 4%)
B 65 (90%)
I 4 ( 6%)
O 41 (58%)
B 30 (42%)
I 0 ( 0%)
Gruppo F.B. 2-6 anni
79 CASI
79 CASI
O 15 (19%)
B 56 (71%)
I 8 (10%)
O 59 (75%)
B 20 (25%)
I 0 ( 0%)
4% 6%
10%
19%
71%
90%
0%
0%
25%
42%
58%
Insufficienti
30
75%
Buoni
Ottimi
Insufficienti
Buoni
Ottimi
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A.M.I.F.
RISULTATI NELLADOLESCENZA
(10 - 14 ANNI):
a. aumento importante delle crisi di coscienza (> 25%)
(uguale o superiore rispetto allet adulta: tale osservazione sottolinea il dato di grande reattivit energetica dellepoca puberale, con importanti rimaneggiamenti psicosomatici)
b. tempo di reazione tra un ciclo e laltro > 1 mese
(forte riduzione della velocit di metabolizzazione energetica dovuta a blocchi energeticamente molto forti)
c. durata medio-min. efficace per la scomparsa del sintomo
< 3 mesi, durata medio max efficace > 8 mesi
d. aspetto bioenergetico: prevalenza biotipo rigido
Risultati globali delle schede di valutazione finale del
nucleo famigliare su 52 casi:
O ottimi
B buoni
I insufficienti
2 ( 4%)
38 (73%)
12 (23%)
26 CASI
26 CASI
O 0 ( 0%)
B 16 (62%)
I 10 (38%)
O 5 (19%)
B 19 (73%)
I 2 ( 8%)
CONCLUSIONI
Possiamo senzaltro concludere questo studio con alcune
importanti osservazioni riassuntive:
a. la floriterapia rappresenta un valido approccio terapeutico
alla componente psico-emozionale delle pi frequenti e
pressanti problematiche dellet pediatrica;
b. nellet pediatrica, ancor pi che nelladulto, necessario
(e qualificante) che i fiori di Bach vengano somministrati
secondo precisi criteri e nel rispetto delle linee guida
attualmente definibili in base allesperienza acquisita,
instaurando un regime di piena collaborazione tra medico
pediatra, piccolo paziente e famigliari;
c. la risposta terapeutica particolarmente pronta e significativa nel lattante e nel bambino, nei quali le strutture
bioenergetiche sono ancora altamente permeabili e le personalit psico-emotive non sono cristallizzate in sistemi
specifici come nelladulto;
d. nei problemi delladolescente, laddove le frequenze vibrazionali dei fiori di Bach incontrano i turbolenti e caotici
flussi energetici propri di questa et, possono essere utilizzati al meglio come supporto al lavoro degli psicologi;
e. linquadramento dei soggetti nelle biotipologie permette
un approfondimento diagnostico della personalit del
bambino e quindi di ottimizzare il programma della floriterapia e migliorare i risultati conseguibili;
f. lutilizzo mirato dei fiori di ambiente migliora sensibilmente in ogni fascia di et i risultati della floriterapia individuale; esso permette di ristabilire un equilibrio delle
forze energetiche che definiscono lambiente di convivenza e contribuisce perci a recuperare valori fondamentali
nello sviluppo delle personalit umane.
38%
62%
8%
73%
Insufficienti
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Buoni
Ottimi
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A.M.I.F.
PAURA STRUTTURA DI DIFESA PERSONALIT BIOENERGETICA
PROCESSO DI SEPARAZIONE DAL S
PAVOR PRIMUM (esperienza di partenza)
MOMENTO EVOLUTIVO
PERSONALIT
Aggressione diretta
schizoide
Abbandono e deprivazione
Tradimento
Invasione e controllo
Rifiuto
orale
psicopatica
masochista
rigida
PERSONALIT SCHIZOIDE
AGGRESSIONE TERRORE ESISTENZIALE ABBANDONO DEL CORPO
Abbandono del piano fisico, con passaggio a piani di esistenza mentali e spirituali (prevalenza di energie alte: soggetti
molto creativi).
Indebolimento energetico del piano fisico: astenie, ipotensione, estremit fredde, magrezza, vacuit dello sguardo, atteggiamento assente, mancanza di coordinazione spazio-temporale, squilibri cervello destro-sinistro, accelerazione temporale).
DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA SCHIZOIDE:
Paure aspecifiche, fobie di persecuzione
Difficolt di concentrazione e apprendimento, superficialit
Influenzabilit estrema
Basso range di tolleranza allo stress, scarsa energia vitale
Ansiet e impazienza
ASPEN
CHESTNUT BUD
CENTAURY
OLIVE
IMPATIENS
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N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
PERSONALIT ORALE
ABBANDONO PAURA DELLA DEPRIVAZIONE SUCCHIARE ENERGIA ALTRUI
Il soggetto impara a sostentarsi appoggiandosi agli altri; la personalit non sviluppa autonomia e lindividuo rimane energeticamente infantile (non fa mai da solo ma induce gli altri a servirlo con mezzi seducenti e ricattatori).
I livelli energetici sono bassi per difetto di metabolizzazione delle energie (aspetto fisico ipotonico, flaccidit, addome prominente, atteggiamento pigro, voce fievole e piagnucolosa, sguardo aspiratore).
DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA ORALE:
Paura e fobie (fino allisteria)
(solitudine, abbandono, malattia, povert)
Ansia (bisogno degli altri-dipendenza)
Pigrizia
Apatia depressione
RED CHESTNUT
WILD ROSE
PERSONALIT PSICOPATICA
TRADIMENTO PAURA DI ESSERE TRADITO CONTROLLO ASSOLUTO
(di provare dolore)
Il soggetto controlla lambiente circostante direttamente (aggressivit, rabbia, prepotenza, imposizione diretta) oppure indirettamente(con bugie, lusinghe, seduzioni e ricatti).
Se non ci riesce pu esplodere in crisi isteriche violente.
Lenergia forte ma incostante e crolla sotto stress. Questo soggetto controlla persino se stesso e si impedisce di amare, per
cui pu manifestare disturbi sessuali, enuresi, balbuzie, svenimenti ecc, quali espressioni dei blocchi energetici)
DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA PSICOPATICA:
Paura di perdere il controllo
Prepotenza, violenza verbale, imposizione
Ipercritici, intolleranti, bugiardi
Incapaci di perdonare e di perdere
Diffidente, geloso
Crisi depressive profonde (crollo energetico)
Impossibilit di proiettarsi nel futuro
CHERRY PLUM
SWEET CHESTNUT
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A.M.I.F.
PERSONALIT MASOCHISTA
CONTROLLO PAURA DELLINVASIONE REMISSIONE E REPRESSIONE
Il soggetto impara a reprimere ogni iniziativa e la personalit rimane inespressa.Ama la libert ma teme di conseguirla.
Lenergia debole e compressa nel nucleo interno: lindividuo lavverte come forza in ebollizione e questo senso si traduce
in rabbia repressa e nascosta.Lindividuo arrendevole, insicuro, rassegnato.
DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA MASOCHISTA:
Paura e frustrazione
Remissivit e senso di inferiorit
Autopunizione e colpa
Insicurezza
Rimpianto
Depressione senza speranza
Atteggiamenti conservatotri
Reazione di silenzio e provocazione verbale
Fantasie sessuali inespresse
MIMULUS
CERATO
SCLERANTHUS
WILD OAT
HONEYSUCKLE
GORSE
WALNUT
WHITE CHESTNUT
PERSONALIT RIGIDA
RIFIUTO ORGOGLIO NEGAZIONE DEL S
Il soggetto nega il contatto energetico tra il suo nucleo e lambiente esterno. Rifiuta di riconoscere il proprio S e crea un
IO totalmente falso. Tale IO perfetto secondo i criteri del mondo.
Il soggetto mantiene una struttura complessa che impone un grosso lavoro energetico.
Vive bene sotto stress, utilizzando le energie di volont e pensiero, ma negando ogni emozione.
Possibili crisi esistenziali e attacchi di panico quando la maschera cade.
DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA RIGIDA:
Paura della morte e attacchi di panico
Rigidit fisica e mentale
Perfezionismo e ricerca di alti ideali
Senso del dovere esasperato
Maschera sociale
Stanchezza, contratture, cefalea, stress
Noia
Crisi esistenziali e depressione
ROCK ROSE
ELM
HORNBEAM
MUSTARD
FIORI COSTITUZIONALI PER IL TIPO RIGIDO: WATER VIOLET ROCK WATER OAK AGRIMONY
FIORI DI AMBIENTE:
CRAB APPLE HOLLY
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N 1 - Giugno 1999
Floriterapia e
servizi psichiatrici
RIASSUNTO: Questa mia relazione vuole essere una carrellata di problematiche sorte utilizzando la
Floriterapia di Bach in Psichiatria, nel contesto del Centro Psicosociale di un servizio Psichiatrico Ospedaliero. Dar
per scontata la conoscenza della Floriterapia e del suo scopritore.
Partir dalle motivazioni che ci hanno portato alla sua scelta ed utilizzo, per arrivare alle caratteristiche individuali
ed antropologiche dellutenza a cui si rivolge, accennando alla promozione biologica imperante.
Verranno considerati i rapporti con la diagnosi psichiatrica, le indicazioni, controindicazioni e limiti nellutilizzo di
questo strumento, con particolare attenzione ai pazienti psichiatrici pi gravi ed al problema delle coterapie:
Floriterapia, psicofarmacoterapia e psicoterapia in varia combinazione.
Vedremo quali Rimedi vengono usati pi frequentemente ed in quali occasioni.
Accenneremo a problematiche legate alla peculiarit del contesto sia nei rapporti con lutente che con lente
ospedaliero, alle prospettive di sviluppo, alle difficolt e prospettive inerenti la metodologia della ricerca e la validazione dellefficacia.
Verranno considerati gli aspetti specifici che assume in Floriterapia la relazione medico-paziente, sviluppando il concetto di Oggetto Transizionale e Psicoterapia floreale breve. Allargando il discorso esamineremo il risveglio dellinteresse per le Medicine Complementari a livello di Organizzazione Mondiale per la Sanit, di Comunit Europea,
dei Servizi Sanitari di alcuni paesi, come la Svizzera, e lItalia con linteresse mostrato da ospedali, istituzioni ed
Ordini Professionali. Ricorderemo le esperienze pilota con la Floriterapia a Trieste e Mendrisio.
Per chi volesse approfondire seguir una bibliografia ed unindicazione Internet.
PAROLE CHIAVE: Floriterapia, Servizi Psichiatrici, Relazione Terapeutica, Medicine Complementari
SUMMARY: This work presents the problems that can occur by using Bachs flower therapy in the Psycho-Social
Centre of a psychiatric hospital. The flower therapy and its discoverer are well known, therefore I would like to
explain the reasons why I chose it, describing the individual and anthropologic characters of the patients who need
it, and introducing the concept of biological promotion.
We will consider its relationship with the psychiatric diagnosis, the indications, the contraindications and the limits
of this method, taking into particular account the most serious psychiatric situations and the problem of the associated therapies: flower therapy, therapy with psychodrugs and psychotherapy in different combinations. We will
discuss about the most frequently used remedies in the different pathologies, looking into the problems that can
occur in each situation both with the patient and the hospital. We will discuss about the perspectives of development, the difficulties regarding the research methods and the validation of its effectiveness. The specific aspects of
the relationship between doctor and patient are here considered too, and the concept of transitional object and
brief flower psychotherapy is developed. In this discussion we also mention the growing interest for the alternative methods inside the World Health Organisation, the European Community and the Health Organisation of some
Countries such as Switzerland and Italy, and the interest demonstrated by hospitals, institutions and professional
categories. We remind to the pioneeristic experiences with flower therapy in Trieste and Mendrisio. In order to get
more information on the subject some bibliographic and internet references are given.
KEY WORDS: Key words Flower therapy, psychiatric services, therapeutical relation, alternative medicine
N 1 - Giugno 1999
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A.M.I.F.
ettete dei fiori nei vostri cannoni... Qualcuno
di Voi ricorder queste parole, cantate con voce
roca dallEquipe84, nei ruggenti anni 60.
quel che ho fatto insieme ad una mia collega psichiatra,
Maria Balzola (autrice di un importante libro sullargomento:
I Fiori della mente edito dalla Bollati-Boringhieri), inserendo la Floriterapia di Bach tra le potenti armi in dotazione alla
Psichiatria.
Una freccia delicata ma appuntita in pi al nostro arco.
Oggi con Voi vorrei partire da questa esperienza per fare
delle riflessioni; porre delle domande pi che suggerire delle
risposte. Dar per scontata la conoscenza della Floriterapia e
del suo scopritore.
I Rimedi di Bach sono arrivati nella mia pratica clinica
come una folgorazione. Vedevo crescere in me il disagio nel
trattare solo farmacologicamente i casi di piccola psichiatria; avevo limpressione di prendere a cannonate nel loro
volo delle farfalle, lintervento pareva sproporzionato, potenzialmente dannoso, per i possibili effetti collaterali.
Avvertivo il rischio di reificare il disagio senza comprenderlo,
connotandolo come malattia, risolvendo cosi forse i sintomi,
ma cronicizzando i problemi, che rimanevano inaffrontati.
Il farmaco pu favorire la delega e la deresponsabilizzazione, essere un alibi per prendere le distanze. La mia esperienza infatti nasce in un Centro Psicosociale di un Servizio
di Salute Mentale in provincia di Milano, un servizio ambulatoriale che risponde ai bisogni di salute psichica di circa
.
100 000 persone. Vi giungono con una richiesta di aiuto,
insieme a persone con disturbi affettivi e psicotici gravi, sempre pi utenti con una sintomatologia nevrotica, con disturbi
di personalit o reazioni di adattamento agli eventi della vita.
Queste patologie minori costituiscono ormai il 50% del carico ambulatoriale; il nuovo accesso al servizio nel 1997 vedeva 235 utenti di questo tipo contro 110 con patologie gravi. A
questa nuova utenza i servizi psichiatrici pubblici, nati in
Italia con il processo di chiusura degli ospedali psichiatrici,
con lobiettivo dichiarato di trattare sul territorio i casi gravi,
paiono impreparati; disponendo spesso di risorse limitate,
soprattutto nel campo dellintervento psicologico.
Daltronde, come nota acutamente dal punto di vista
antropologico F. Dei sulla rivista I Fogli di Oriss, stiamo assistendo nel campo della salute ad un vario grado di intreccio
e compenetrazione fra pratiche alternative ed ufficiali in
una compresenza di saperi....secondo criteri non tanto di
coerenza epistemologica quanto di razionalit pratica degli
interventi (op. cit. pag. 30-31).
Questa mutazione sociologica dellutenza si riflette
anche nel nostro centro con una richiesta di aiuto che sempre
pi rifiuta a priori la prescrizione di farmaci di sintesi, o richiede interventi diversi, alla ricerca di unapproccio olistico e personalizzato, di cui sentirsi parte attiva e responsabile.
Sono persone per cui non vi spesso indicazione, per
mancanza di motivazione o povert di capacit di elaborazione psicologica, ad unintervento psicoterapeutico.
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N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
rapie con psicofarmaci, puntando a risultati parziali o
diversi da quelli ottenibili con la farmacoterapia convenzionale.
Patologie somatiche su base funzionale.
In problematiche adolescenziali.
Le reazioni emotive presenti nei familiari dei nostri utenti.
Persone normali con difficolt transitorie o reattive ad
eventi della vita stressanti.
Professionisti impegnati in relazioni di aiuto (compresi
medici e psicoterapeuti)in caso di difficolt emozionali
con i loro utenti, o sindrome da Burn Out.
Le difficolt o gli insuccessi si sono riscontrati invece tra:
Chi non voglia per vantaggio secondario od altro mettere
in gioco equilibri raggiunti od investire nel cambiamento.
Chi abbia scarse capacit di elaborazione psicologica o
persista in una posizione di passivit, regressione o delega massiccia al terapeuta, con attese di tipo magico onnipotente.
Le persone che in modo dichiarato o meno rifiutino questo strumento.
Le persone con patologie psichiatriche gravi o di lunga
data, soprattutto quando trattate da tempo con psicofarmaci.
Chi presenti un disturbo profondo della personalit.
In questo caso i risultati con i Rimedi Floreali paiono pi
superficiali e pu rendersi necessario un invio in psicoterapia, ammesso che ve ne sia per altri aspetti lindicazione.
Come psichiatra peraltro non ho esperienza nel trattare
direttamente le patologie somatiche.
La peculiarit del mio contesto di lavoro in cui gli utenti
giungono raramente con una richiesta specifica, ma esprimono genericamente un disagio; la necessit di tener conto
della cornice istituzionale, oltre a considerazioni cliniche, mi
portano spesso ad impegnarmi in coterapie.
stato inoltre elaborato ad hoc un modulo cartaceo per
il consenso informato al trattamento che tiene conto dellutilizzo della Floriterapia.
Nelle coterapie utilizzo contemporaneamente od in successione Fiori di Bach e farmaci di sintesi, od invio lutente
ad una consultazione psicologica. Qualora la persona stia gi
assumendo psicofarmaci (il mio infatti per lo pi un intervento specialistico di secondo livello) non ne sconsiglio subito la sospensione o la riduzione, che non terrebbe conto
quanto meno della dipendenza psicologica, rimandandola a
quando il farmaco risulter meno necessario.
Utilizzo spesso il Rescue per leffetto ansiolitico, sostituendo con questo le benzodiazepine, con modalit di assunzione regolare, o meglio al bisogno in caso di acuzie; talvolta
lo utilizzo come preparazione ad una Floriterapia di fondo.
Una prescrizione farmacologica si rende necessaria in
caso di gravit dei disturbi, per necessit di ottenere effetti
pi certi e rapidi, qualora la sofferenza sia troppo intensa.
Nel prescrivere farmaci e Rimedi contemporaneamente,
cerco di chiarire con lutente caratteristiche, obiettivi, effetti
N 1 - Giugno 1999
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A.M.I.F.
cura dellO.M.S. Il ruolo delle Medicine tradizionali nel sistema sanitario tra cui sono inseriti i Rimedi Floreali. (op. cit.)
La Comunit Europea ha lanciato unindagine conoscitiva
(progetto Cost B4) e promulgato nel 97 una direttiva sullo
Status delle medicine non convenzionali, avviandone il
riconoscimento e promuovendo la ricerca nel campo.
Nei vari paesi membri, tra cui lItalia, come ha ricordato il
ministro Bindi nel recente convegno organizzato dal gruppo
consigliare dei Verdi e dalla Regione Toscana, sono sorte cos
delle commissioni di studio ed intervento sulle problematiche inerenti le M.C.
In Svizzera stata approvata nel 1998 una legge federale
(legge Dreyfuss) che stanzia fondi per la ricerca, mettendo
per un periodo sperimentale di cinque anni ai fini della rimborsabilit assicurativa, sullo stesso piano della medicina
ufficiale, lOmeopatia, la Fitoterapia, la Medicina Cinese, la
Med. Antroposofica e la Med. Neurale.
Anche in Italia si stanno muovendo il Parlamento, in cui
giacciono alcune proposte di legge, gli Ordini dei Medici
(lOrdine dei Medici di Milano ha organizzato nellottobre del
98 un convegno sullargomento), alcune Regioni.
Tra queste spicca la Regione Toscana con il Piano
Sanitario per il triennio 96-98.
Sono poi stati istituiti negli ultimi anni servizi ospedalieri
di Omeopatia (Lucca, Siena), Fitoterapia (Empoli), Medicina
Cinese ed Agopuntura (Firenze, Como, Prato, Empoli,
Milano), Schiatsu ( Osp. Sacco di Milano).
Per quanto riguarda pi specificatamente la Floriterapia,
possiamo ricordare lesperienza pilota del Servizio
Psichiatrico di Trieste ove viene usata nei Centri di Salute
Mentale di Barcola ed Aurisina (dott.ssa P. Ridente).
Sempre nellambito del disagio psichico, negli anni scorsi,
con limpegno di varie figure professionali, stato uno degli
interventi terapeutici fondamentali in un centro diurno rivolto nellambito del disagio psichico, ad unutenza specificatamente femminile: il Centro Donna Trieste.
Dal 1993 la Floriterapia viene anche usata sempre a
Trieste, insieme alla Fitoterapia ed altri interventi, dal
Servizio per le Tossicodipendenze.
In Svizzera nella clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio
sono stati usati per anni i Rimedi Floreali (dott.ssa J. Motta)
tuttora pare vengano utilizzati in alcune cliniche psichiatriche
convenzionate, come stato riferito dallinteressante convegno del novembre 98 a Mendrisio dallallettante titolo:
Terapie complementari od alternative in Psichiatria: una
sfida?, un diritto? organizzato dalla Fondazione Pro Mente
Sana di Zurigo, convegno in cui ho tenuto insieme alla dott.ssa
Balzola un seminario sui Fiori di Bach (Tolentino R., op. cit.).
Spendiamo ora due parole sul problema della ricerca cli-
38
nica. Se nella ricerca di base sul meccanismo dazione qualcosa si sta muovendo (si vedano gli studi di Rossi e Setti a
Pavia), gli studi clinici controllati volti alla validazione dellefficacia, si limitano per la Floriterapia, a quanto mi risulti, a
qualche modesto studio osservazionale.
In Omeopatia, come ricorda il prof. Bellavite dellosservatorio per le M.C. dellUniversit di Verona, si possono invece
rintracciare in letteratura pi di 250 lavori di ricerca clinica,
di cui 50 in doppio cieco; per lAgopuntura vi sono nella
banca dati Med. Line pi di 5.000 voci. La difficolt si situa a
livello del campionamento dei gruppi, della standardizzazione dei trattamenti, delluso delle metodiche di cieco e doppio
cieco, in un ambito in cui la personalizzazione del trattamento e la relazione terapeutica hanno un ruolo fondamentale.
Stiamo studiando con le cattedre di clinica psichiatrica e
di psicoterapia dellUniversit di Milano la possibilit di adattare alla Floriterapia un protocollo tratto dalla ricerca sugli
esiti in Psicoterapia, che presti attenzione al miglioramento
della qualit della vita.
Segnalo infine agli appassionati di Internet, il sito w.e.b.
dellOsservatorio per le M.C. dellIstituto di Chimica e
Microscopia Clinica dellUniversit degli Studi di Verona
(http://chimclin.univr.it/omc.) ove possono essere rintracciati
una lista di siti web interessanti per le M.C. ed unampia
bibliografia. Vi lascio cos con linvito a navigare nel vasto
arcipelago delle medicine naturali, alla ricerca di qualche piccola, ma preziosa, isoletta fiorita.
BIBLIOGRAFIA:
Balzola M.A: I fiori della Mente, I Rimedi di Bach nella pratica clinica,
Bollati Boringhieri ed. Milano 1997.
Dei F.: Medicine Alternative: il senso del male nella postmodernit, in I
Fogli di Oriss, n 5,1998.
Di Stefano M : LOmeopatia entra in ospedale, in Medicina Naturale,
Gennaio 1999, ed. Tecniche Nuove Milano
Fissi S. Fiori di Bach Principio di corrispondenza e nosografia psichiatrica.
in La Medicina Biologica, Gennaio-Marzo 1998, Guna ed.
Pastorino M L.: Introduzione ai Rimedi Floreali di Bach, Nuova Ipsa ed.
Palermo 1989.
Rossi M. Setti M. : Fiori di Bach, influenze selettive e diversificate in sistemi chimico-fisici, primi risultati in Medicina Biologica, vol 3, 1997.
Guna ed.
Scheffer M. e Starl W.D.: Le Piante della Psiche, Nuova Ipsa ed. Palermo
1994.
Tolentino R :Terapie complementari in psichiatria, convegno a Mendrisio.
In Medicina Naturale anno 9 n1, ed. Tecniche Nuove Milano.
World Health Organization, Geneva : Traditional Medicine and Health Care
Coverage, Banneman Burton, Chen editors W:H:O: Geneva 1989. (tradotto in : Il ruolo delle Medicine Tradizionali nel sistema sanitario.
Valutazioni scientifiche ed antropologiche. Red ed., Como 1984.)
Winnicot D.W. Gioco e Realt, Armando ed, Roma 1974.
N 1 - Giugno 1999
Un setting per la
Floriterapia di Bach
RIASSUNTO: La Floriterapia di Bach, nel suo uso pi nobile, agevola potentemente un percorso che porta
ad una maggiore consapevolezza di s e delle proprie modalit di relazione con lambiente, ad una attivazione delle
proprie virt ed, in ultima analisi, ad una migliore qualit della vita; ci avviene tramite una relazione terapeuta paziente che deve essere necessariamente modulata e regolamentata: tali regole e parametri costituiscono dunque
il setting della relazione terapeutica inteso come contenitore, scenario e direzionalit del percorso.
PAROLE CHIAVE: setting, relazione terapeutica, floriterapia di Bach
SUMMARY: The therapy with Bach Flower Remedies, in its more noble use, is a strong help in the course that
takes to a more self consciouness and of the proper relations modality with the ambient, an attivation of own virtues and, in the last analysis, to a better quality life; this happen through a relationship therapeut-patient, that must
be necessarly modulated and regulated: these rules and parameters build the setting of the therapeutic relationship looked like container, scenery and direction of the therapeutic course.
KEY WORDS: setting, therapeutic relationship, therapy with Bach flower remedies
li eredi di Freud non sono i fumosi ideologi che
adoperano spettacolarmente la psicoanalisi come
una gomma americana ma i terapeuti che, con
pazienza, aiutano qualcuno a vivere un po meglio.
Claudio Magris nel libro Danubio, Garzanti editore.
N 1 - Giugno 1999
I rimedi floreali di Bach possono essere assunti dal paziente o nella forma cosiddetta pura, cio direttamente dallo
STOCK BOTTLES oppure tramite la classica diluizione.
Le 2 possibilit sono a volte utilmente complementari, ma
hanno effetti spesso notevolmente diversi luna dallaltra.
I fiori di Bach nella forma diluita svolgono una indubbia funzione di efficaci e profondi attivatori, catalizzatori e promotori di una serie di processi virtuosi che possono essere sintetizzabili nel concetto di aumento della consapevolezza i s.
Alla luce del modello Biopsicosintetico proposto da
Roberto Assagioli, possiamo ipotizzare che i rimedi floreali
diluiti agiscano sulla emozionalit individuale ed archetipale
della persona. (Vedi fig. 1).
Possiamo, infatti, ritenere che essi, prescritti sulla base di
stati emozionali negativi attuali, aumentino la potenza di
quelle stelle che lo psichiatra toscano, immagina essere
presenti in un luogo denominato Inconscio Superiore; questa
costellazione formata da astri i cui nomi sono audacia,
coraggio, comprensione, bont, volont, ecc. ecc.; cio una
costellazione formata da una serie di energie positive le
quali, in alcuni casi possono essere bloccate o indebolite da
interferenze determinate da complessi conflittuali o da
sovrastrutture nozionistiche e/o subculturali.
lecito presupporre che aumentando le qualit positive si
creano condizioni che permettono una cascata di eventi che
mettono in moto un circolo virtuoso.
39
A.M.I.F.
PSICOSINTESI DI ROBERTO ASSAGIOLI
6 - IO E S
SUPERIORE
73 - INCONSCIO
SUPERIORE
2 - INCONSCIO
MEDIO
5 - IO E S
COSCIENTE
4 - CAMPO DI COSCIENZA
1 - INCONSCIO
INFERIORE
Fig. 1
CIRCOLO VIRTUOSO
EMOZIONI POSITIVE
PENSIERI POSITIVI
PRODUZIONE
DI ...
FEED BACK
POSITIVO
AZIONI
POSITIVE
Fig. 2
40
I
N
C
O
N
S
C
I
O
C
O
L
L
E
T
T
I
V
O
N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
IL SETTING
I dizionari di lingua inglese ed americana danno numerose traduzioni della parola setting, esse hanno in comune,
comunque, alcuni concetti che possono essere utili per poter
chiarificarci in parte su che cosa il setting terapeutico e
quale la sua funzione.
Questi concetti sono relativi a ci che d forma, posizione, direzionalit, scenario, ambientazione, contenimento ad
un qualcosa che scorre e procede.
Possiamo quindi definire nel nostro caso il setting come
una strutturazione di un campo nel quale scorre e procede
un processo terapeutico. (Vedi fig. 3).
Come, per esempio, qualsiasi esperimento scientifico ha
bisogno di un campo strutturato da variabili e condizioni per
poter avere luogo e significativit, cos il setting viene a rappresentare il campo strutturato allinterno del quale ha luogo
un percorso terapeutico in genere e floriterapeutico nello
specifico.
il campo strutturato che permette alla relazione terapeutica di attivarsi nei suoi aspetti pi concreti e in quelli pi
impalpabili ma a maggior ragione importanti quali lempatia
e laccoglienza, e quindi lalleanza terapeutica, la neutralit e
quindi la libert del paziente, la possibilit di una relazione
adulta. (Vedi fig. 4).
Come negli esperimenti scientifici gli strumenti consciamente usati e le variabili consciamente introdotte permettono di fare osservazioni significative cos regole e parametri
regolamentati che costituiscono il campo strutturato della
relazione terapeutica permettono di dare significativ a ci
che succede consentendo al paziente di acquisire consapevolezza di s.
quindi la strutturazione del campo che da significativit
al comportamento della coppia paziente - terapeuta.
Ed , quindi, la strutturazione del campo che impedisce il
rischio che gli interventi del terapeuta siano lespressione di
un totale e sterile soggettivismo.(Vedi fig. 5).
Il setting con le sue regole ufficiali e condivise paragonabile ad uno scenario e scacchiera 1 cio un sistema artificioso che assume il ruolo ed il significato di rappresentante
delle regole del mondo reale.
Il sistema delle regole di funzionamento del soggetto paziente, derivanti dalla sua storia, dalla sua personalit e
dalle sue problematiche paragonabile ad una sorta di scenario e scacchiera 2.
Il setting , inoltre, attivatore di uno scenario e scacchiera 3 cio della relazione terapeutica duale. Il sistema specifico delle regole del soggetto (lo scenario e la scacchiera 2) si
pu estrinsecare e confrontare in e con un ambito protetto e
controllato (scenario e scacchiera 1) con grosse possibilit di
presa di consapevolezza, in quanto lo scenario e scacchiera
3 cio la relazione terapeutica connotata da un alto voltaggio emotivo.
N 1 - Giugno 1999
CIRCOLO VIRTUOSO
ci che da forma, posizione, direzionalit,
scenario, ambientazione, contenimento
ad un qualcosa che procede
CONCETTO DI SETTING TERAPEUTICO
Una strutturazione del campo
nel quale scorre e procede
un processo terapeutico
Fig. 3
Fig. 4
41
A.M.I.F.
CARATTERISTICHE AUSPICABILI
DI UN SETTING IN FLORITERAPIA
A. Flessibilit
a) retroterra culturale
e scientifico del terapeuta
B. Olisticit
b) domanda e caratteristiche
del paziente
D. Umanizzazione
c) ambito terapeutico
(studio privato,
studio convenzionato
o struttura pubblica)
C. Personalizzazione
1) Stabile
2) Definito
Fig. 6
3) Condiviso
4) Garantito dal terapetua
Fig. 7
VARIABILI IN GIOCO
PER LA STRUTTURAZIONE
DI UN SETTING IN FLORITERAPIA
Laumento dei ricordi onirici, il riaffiorare di contenuti cognitivi ed emozionali, lo scoprirsi dotati di qualit e capacit, laccentuarsi di stati emozionali negativi sono alcuni degli aspetti
della CRISI DI CONSAPEVOLEZZA.
42
N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
Luso dei fiori di Bach diluiti associati a volte con luso dei
Rimedi Puri, inoltre, aiuta a rendere ancora pi flessibile il setting alla luce dei bisogni reali e del qui ed ora del paziente.
Possiamo quindi affermare che i fiori di Bach rappresentano un ulteriore potente mezzo per attuare una medicina in
genere, ed un setting in particolare, che tenga sempre pi
presenti concetti quali flessibilit, olisticit, umanizzazione
e personalizzazione. (Vedi fig. 7).
Una medicina (e quindi un setting) che sia sempre di pi
al servizio e su misura della persona disagiata e sofferente
e sempre meno predeterminata da dogmi, schemi teorici
rigidi, preconfezionati e pregiudizievoli. (Una medicina
umana anche nel senso che renda il paziente il protagonista
principale del suo percorso terapeutico).
CARATTERISTICHE BASILARI
DI UN SETTING IN FLORITERAPIA
REGOLE E PARAMETRI
DA REGOLAMENTARE
NELLA RELAZIONE TERAPEUTICA
Lalto livello di personalizzazione, di flessibilit e diversificazione del setting deve essere accompagnato dalla irrinunciabile presenza di alcune caratteristiche essenziali che tutti i
setting devono possedere. Il setting, infatti, deve essere stabile, definito, condiviso, garantito dal terapeuta (vedi fig. 7).
Il setting con le sue regole e parametri una volta individuato deve rimanere stabile per tutto il corso della terapia;
sono infatti sconsigliabili cambiamenti in corso dopera. Esso
deve essere ben definito in quanto elementi non chiaramente definiti non sono strutturanti e quindi non hanno la capacit di presentare i dati della relazione terapeutica nella loro
incontrovertibilit.
Alcune regole del setting, derivano direttamente dal retroterra culturale del terapeuta (vedi fig. 8). Per esempio, un
terapeuta potrebbe usare nellambito di un iter floriterapeutico la regola delle libere associazioni di chiaro stampo psicoanalitico.
Un aspetto da evidenziare quello specifico della assunzione del composto diluito dei fiori di Bach da assumere al
dosaggio standard di 4 gocce 4 volte al giorno. Tale aspetto,
pur non facendo parte in senso stretto del setting, assume
una importanza del tutto peculiare. Da una parte possiamo
accennare, per esempio, allaspetto dellassunzione dei rimeCARATTERISTICHE AUSPICABILI
DI UN SETTING IN FLORITERAPIA
B. La durata dell'incontro
C. La frequenza delle sedute
B) Specificit derivanti
dalla assunzione
dei rimedi floreali
di Bach diluiti ed al
dosaggio standard
di 4 gocce 4 volte al giono
Fig. 8
N 1 - Giugno 1999
F. Le interruzioni
G. L'onorario del terapeuta
H. Altre ed eventuali
(il Tu/Lei l'accettazione dei regali,
le telefonate, i contatti con i familiari)
Fig. 9
43
A.M.I.F.
di come metaforica continuazione del rapporto con il terapeuta durante il periodo che intercorre tra gli incontri, oppure come oggetto transizionale, aspetti questi che meriterebbero un approfondimento in altre occasioni.
Dallaltra parte, molto interessante osservare lo stile
comportamentale ed emozionale del paziente rispetto alla
regola delle 4 gocce 4 volte al giorno.
Altri aspetti della relazione costituiscono parametri che
vanno regolamentati; essi sono il luogo della terapia, la durata dellincontro, la frequenza delle sedute, la posizione del
terapeuta e del paziente, le assenze, le interruzioni, e lonorario del terapeuta. (Vedi fig. 9).
Il luogo: esso la stanza dove avvengono gli incontri, una
degli elementi spazio temporali del setting come luogo ritagliato per poter permettere una riflessione su se stessi e per
avviare un processo di cambiamento. La stanza degli incontri
deve essere sufficientemente spaziosa, confortevolmente
arredata con calore e sobriet. Essa deve ritagliare uno spazio
protetto che sia privo di interferenze acustiche o di altro tipo
e che garantisca la privacy del paziente. La stanza deve
essere sempre la stessa per ciascun paziente; , ovviamente
concepibile la fisiologica possibilit da parte del terapeuta di
trasferire in un altro studio la sua attivit, ma questa una
evenienza che si pu attuare normalmente ogni 2 o 3 anni.
La durata dellincontro: un altro aspetto spazio temporale rilevante. bene far durare gi incontri tra 50 e 55 minuti,
lasciandosi uno spazio tra un paziente ed un altro. Da evitare prolungamenti, anche su richiesta.
La frequenza delle sedute: questo rappresenta un parametro dipendente dalle caratteristiche del paziente e del terapeuta ed fortemente condizionato dalluso dei fiori di Bach.
Lesperienza, come gi riportato, ci permette di affermare
che si pu fare un buon lavoro con una frequenza mensile.
La posizione del terapeuta e del paziente: in floriterapia
appare consigliabile il vis a vis senza linterposizione della
scrivania. Questa posizione sottolinea e favorisce laspetto
interazionale e relazionale dellincontro e permette al terapeuta di osservare la globalit della comunicazione del
paziente cogliendo gli aspetti non verbale e paraverbali di
essa. Ovviamente sono possibili variabili derivanti dalla particolare impostazione culturale e tecnica del terapeuta (vedi
per esempio il lettino nel caso della psicoanalisi o le manovre tipiche della analisi bioenergetica).
Le assenze: la questione assenze estremamente delicata;
essa va regolamentata. Il principio di base che deve vigere
che lora fissata dalla quale il paziente si assenta deve essere
comunque pagata.
Nel caso di lunghe malattie possibile proporre interruzioni e anche nel caso di lunghe partenze per motivi di studio o di lavoro. Gli incontri mancati per responsabilit del
terapeuta ovviamente non vanno pagati. Per quanto riguarda
gli eventuali recuperi sar bene farli richiedere dal paziente
in caso di sua assenza o proporli direttamente in caso di
assenza del terapeuta.
44
BIBLIOGRAFIA:
1. Giovetti P. Roberto Assagioli, La vita e lopera del fondatore della psicosintesi, Edizioni mediterranee, Roma, 1995.
2. Liotti C.- La Rosa G.Possibilit e limiti del concordar regole in psicoterapia. Psicobiettivo rivista quadrimestrale di psicoterapie a confronto
maggio agosto 1991 anno undicesimo numero due: 11-20, Editrice
CEDIS Roma.
3. Minolli M.,Studi di psicoterapia psicoanalitica, Edizioni Centro
Diffusione Psicologia, Genova, 1993
4. Paolelli E., Floriterapia di Bach (VHS) Edizioni Guna, Milano 1997.
5. Pastorino M.L., Introduzione ai rimedi floreali di Bach, Editore IPSA,
Palermo, 1989.
6. Scano G.P., Il metodo della psicoterapia psiconalitica in Psicoterapia
Psicoanalitica: verso una rifondazione, Gianpaolo Scano, Antonio
Mastroianni e Govanni Cadeddu Edizioni Franco Angeli, Milano 1995.
7. Scavo A., Il setting psicoanalitico. Psicobiettivo rivista quadrimestrale
di psicoterapie a confronto, maggio agosto 1991 anno undicesimo
numero due 21-30, Edizione Cedis, Roma.
N 1 - Giugno 1999
La comunicazione
non verbale
in floriterapia
RIASSUNTO: Utilizzando gli strumenti di osservazione che ci vengono dati dallo studio della comunicazione
umana, il lavoro propone una serie di analogie e osservazioni sulle diverse tipologie caratteriali dei fiori di Bach.
Tenendo conto della sensorialit prevalentemente utilizzata, si distinguono i soggetti visivi, auditivi e cenestesici: se
si osservano le modalit di comunicazione col mondo esterno che hanno i fiori di Bach, si possono osservare molte
analogie. Tutto questo pu essere uno strumento validissimo per un approccio migliore al paziente e per una diagnosi pi corretta ed immediata, mediante losservazione della comunicazione non verbale. In questo modo ci sono
i presupposti per una strategia terapeutica pi incisiva e per la modalit pi efficace di presentare la terapia al
paziente. Il lavoro quindi si propone di descrivere la comunicazione come strumento importante della pratica clinica e quotidiana del floriterapeuta. Si mostra inoltre come questo linguaggio si evidenzi nelle diverse somatizzazioni ginecologiche e sessuali in modo molto simbolico e specifico.
PAROLE CHIAVE:
SUMMARY: In my report I am proposing a range of analogies and notes on the different behaviour typologies
of Bachs flowers, using the observation instruments given by the research on human communication. According to
the mainly used sensorial organs, we can distinguish three kind o subjects: visual, auditory and coenaesthetic
subjects. Observing the Bachs flower way of communicating with the outer world, we can see many analogies. The
observation of non-verbal communication can be a very good instrument to improve the approach to patients and to
make more correct and quick diagnoses. Thus we have the premises for a sharper therapeutic strategy and for a more
effective way of introducing therapy to patients. The aim of my report is therefore that of describing communication as an important tool for the everyday clinical practice of flower-therapeutists.
It is shown, further more, that in different gynaecological and sexual somatizations this kind of language is evident
in a very symbolic and specific way.
KEY WORDS:
o pensato di affrontare questargomento della comunicazione, e in particolare di quella non verbale, perch lo ritengo un aspetto essenziale nel colloquio col
paziente, sia come strumento diagnostico sia come strategia
terapeutica. Il paziente cercher di spiegare i suoi disturbi ed
i suoi malesseri, e lo far tanto meglio quanto pi sar la sua
consapevolezza, ma la maggior parte dei suoi messaggi e
delle sue richieste passeranno attraverso un linguaggio non
verbale di cui importante tenere conto. Il mondo comunicazione, e se luomo una realt UNICA, una dimensione
olistica, tutto ci che comunicher lo far con questa modalit. E se lesperienza clinica e intuitiva del terapeuta gi
importante, pu essere comunque interessante avvalersi
N 1 - Giugno 1999
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A.M.I.F.
COMUNICAZIONE
PAROLE:
TONALIT
7%
38%
FISIOLOGIA 55%
predicati verbali
parole chiavi
espressioni usuali
tono
timbro
tempo
volume
postura
gestualit
respiro
battito palpebre
espressioni facciali
Come si pu vedere, la comunicazione verbale rappresenta una quota molto piccola e si riferisce ai predicati verbali
usati, alle parole chiavi e alle espressioni usuali. Per Tonalit
(38%) ci si riferisce alla voce e in particolare al Tono (grado
di elevazione), al Tempo (parlare lentamente o velocemente),
al Timbro (cio la qualit) e al Volume (tono basso o alto).
Nella quota maggiore, la Fisiologia (55%), sono rappresentate essenzialmente la postura, la gestualit, il tipo di respiro,
il battito delle palpebre e le espressioni facciali.
Un paziente Impatiens nel colloquio si lamenter del
tempo che gli manca per fare tutte le cose, lansia data dallorologio e dalle attese, lirritabilit per la lentezza dei suoi
collaboratori, la fretta di guarire. Ma col suo linguaggio analogico non verbale, che rappresenta ben il 93% del suo colloquio, comunicher molte cose nelle altre modalit. Entrer
nello studio guardando lorologio o chiedendoci se far in
tempo a finire per un impegno successivo, la postura
inquieta e si muove spesso sulla sedia, guarda spesso lorologio, tamburella con le dita sul tavolo muovendo continuamente la punta delle scarpe. Ci racconta la sua vita in cinque
minuti arrivando subito al punto del problema; la velocit
della voce elevata ed anche i movimenti degli occhi. Mentre
parla di qualcosa, con la mente e con gli occhi sta gi nella
prossima cosa che far dopo la visita. Il respiro veloce ed
anche i suoi movimenti, il timbro della voce deciso, spesso
irritabile. Poi ci saranno le patologie a comunicare il senso
del suo disagio interiore: insonnia, contratture muscolari,
eiaculazione precoce, ipersecrezione gastrica, bulimia, polimenorrea, tachicardia. Anche il suo corpo quindi tende a
velocizzarsi, con un aumento delle funzionalit, del metabolismo, delle secrezioni endocrine: tutto il suo mondo parla la
stessa frequenza. Il terapeuta in questo modo percepir
imput di diversa natura ma con i quali decifrare facilmente il
messaggio che il paziente desidera dare, anche quando le
parole non dovessero essere congruenti al suo atteggiamento.
Allo stesso modo un Mimulus durante il colloquio ci par-
46
ler delle sue paure concrete, delle sue fobie o delle sue ipocondrie, della difficolt ad interagire col mondo esterno. Avr
spesso paura delle terapie date e dei suoi possibili effetti collaterali, anche di quelli dei fiori. Ma ancora prima tutto il suo
atteggiamento ci far capire il suo disagio. Spesso entrer
nello studio con le spalle lievemente alzate, a m di difesa,
guardandosi a destra e a sinistra con tono un po guardingo.
Lespressione del viso esprime timore, anche nei nostri confronti, arrossisce molto spesso, ci saluta con la punta della
mano, le dita sudate e un po tremanti. Guarda la sedia prima
di sedersi ed anche tutto lambiente dello studio, per rassicurarsi che non ci siano pericoli. Abbassa spesso lo sguardo quando viene guardato, il tono della voce basso e incerto. Spesso veste di nero: secondo la medicina cinese il colore che corrisponde al rene, lorgano collegato alla paura. La
postura racchiusa, il torace leggermente incavato allinterno con le braccia e le spalle che si chiudono un po verso il
davanti. A volte il paziente Mimulus balbuziente o in ogni
modo tende ad incespicare nelle parole. Insomma tutto il suo
mondo un sistema chiuso, timoroso dellambiente esterno
visibile.
Anche la semplice osservazione della mimica facciale e
delle rughe pu essere un elemento importante per la diagnosi: Agrimony solitamente ha un viso tirato, sorridente
anche in modo forzato, con lespressione che cambia assecondando linterlocutore per rendersi gradito e con le rughe
nasogeniene molto pronunciate. White Chestnut ha la fronte
corrugata, con le rughe verticali tra le due sopracciglia molto
accentuate; tende spesso a guardare in basso a sinistra mentre parla, come spiegher meglio pi avanti. Heather avr
spesso le lacrime agli occhi appena comincer a parlare di
s, mentre Willow avr le labbra poste a m di broncio con
le rughe verticali un po accentuate intorno alla bocca. Beech
invece terr spesso gli occhi leggermente socchiusi come se
volesse mirare qualcosa da lontano o radiografare la realt
circostante. Le rughe agli angoli esterni degli occhi sono pi
evidenti, spesso miope e comunque cercher di squadrarci dallalto in basso appena ci saluter. Il viso di Wild Rose
non ci esprimer niente, n sofferenza n gioia n rabbia:
poche rughe o movimenti, tutto fermo, come la sua vita in
cui non c pi niente da fare. Gli occhi sono quasi immobili, lontani, la bocca si apre per parlare senza muovere gli altri
muscoli della faccia.
Sicuramente anche la postura e la posizione della schiena
saranno unimpronta importante nellimmagine che il
paziente d di s. La colonna segno di forza e di flessibilit:
un equilibrio complesso che un eccesso di debolezza o di
rigidit possono alterare e ripercuotersi sulla postura. Non a
caso i modi di dire si riferiscono a certi simbolismi: ci sono
le persone bloccate, striscianti, senza midollo, tutte di
un pezzo, che sono girate male o portano il mondo sulle
spalle. Anche qui i diversi linguaggi floreali possono evidenziare dei segni ben precisi. Di solito tutte le personalit rigide (con se stesse o con gli altri) tenderanno a portare la
N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
schiena molto diritta, quasi orgogliosa, come i Water Violet,
i Vine, i Rock Water. Naturalmente questa rigidit interna si
esprimer anche in dolori articolari, lombalgie e lombosciatalgie. Oak tender a curvare la parte alta della colonna
accentuando la cifosi dorsale, per la sua attitudine a farsi carico dei problemi altrui e a portare il peso del mondo sulle
spalle. Anche Centaury, succube della volont altrui, esprimer una certa tendenza a curvare le spalle, in segno di sconfitta (insieme ai sintomi di stanchezza e ipotensione).
SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI
SENSORIALI
Parlando di comunicazione in modo pi approfondito,
non possiamo tralasciare quelle che sono le modalit sensoriali che tutti gli uomini utilizzano per interagire con lesterno. Sto parlando dei cinque sensi, attraverso i quali possiamo
percepire e relazionarci col mondo: vista, udito, tatto, odorato, gusto. Spesso in ciascuna persona c una prevalenza dutilizzo di una di queste modalit ed per questo che gli studi
sulla comunicazione suddividono le persone in tre categorie:
VISIVE (vista)
AUDITIVE (udito)
CENESTESICHE (tatto, gusto, odorato)
C poi un sottogruppo chiamato degli AUDITIVI INTERNI,
coloro cio che parlano molto con se stessi e sono molto
riflessivi (come i White Chestnut).
Ognuno di questi gruppi presenta delle caratteristiche
verbali, posturali e di comportamento ben precise, che ora
vedremo bene per collegarci poi allo studio delle personalit
floreali.
Le persone visive hanno una respirazione piuttosto alta,
allaltezza delle spalle, siedono in modo eretto, camminano
spediti utilizzando soprattutto la punta delle scarpe. Sanno
dove andare, osservano e ricordano tutti i particolari che
vedono, sapendoli poi descrivere nei minimi dettagli. Sono
precisi, pignoli, ben organizzati, ordinati, attenti alle apparenze. Ben vestiti, eleganti, magri, controllati, amano organizzare, disegnare progetti, ma delegano ad altri la realizzazione pratica. Sanno guardare avanti ma non assaporano il
presente; non amano farsi toccare, c uno spazio invisibile
intorno a loro che bene non invadere. In amore sono attenti, premurosi, ma poco affettuosi. Si interessano ad un progetto o ad una terapia se si presenta bene. Parlano in
modo fotografico, con predicati verbali ed espressioni che
ricordano molto il mondo fotografico: vedere, guardare,
apparire, immaginare, mettere a fuoco, rivelare, mostrare, mi
viene un flash, una luce negli occhi, un progetto mirato, ecc.
Di solito lavorano come architetto, stilista, parrucchiere, chirurgo plastico, ottico, oculista, fotografo, truccatore.
Le persone auditive invece hanno una respirazione a met
del petto, sono molto sensibili ai suoni, imparano ascoltando
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SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI
SENSORIALI
VISIVO:
vista
AUDITIVO:
udito
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A.M.I.F.
SCHEDA DEL MODELLO DELL'OCCHIO
COSTRUITO
VISIVO COSTRUITO
UDITIVO COSTRUITO
CENESTESICO
(sensazioni)
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RICORDATO
VISIVO RICORDATO
UDITIVO RICORDATO
DIALOGO INTERNO
(parla tra se)
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A.M.I.F.
Su questa scia pu quindi derivare tutta una serie di considerazioni e strategie terapeutiche che potranno aiutare e
coadiuvare leffetto terapeutico che gi i fiori possiedono in
modo straordinario.
Come ginecologa mi trovo quotidianamente ad affrontare
soprattutto problematiche femminili e sessuali, in quanto
strettamente collegate. Si pu immaginare quanto mondo di
emozioni e di esperienze si possa nascondere dietro queste
problematiche: pensate al significato della maternit nella
donna moderna, allimportanza dei ruoli maschili e femminili, ai conflitti legati ai grossi cambiamenti avvenuti negli
ultimi decenni, alla svalutazione del ruolo simbolico delle
mestruazioni a favore di una donna sempre in carriera ed
efficiente. E ovvio che qui le patologie presentate sono un
linguaggio non verbale assolutamente simbolico di tutte queste problematiche e nella sessualit sono evidenziate nel
modo pi naturale. In questo campo, infatti, le parole hanno
un percorso breve, col corpo difficile barare e tutti i malesseri vengono al pettine, con una simbologia ben precisa. Ad
es. Cherry Plum, che teme soprattutto di lasciarsi andare,
sar un rimedio cardine per lanorgasmia femminile (dove la
sessualit meno manifesta e prevale la difficolt ad abbandonarsi realmente). Larch invece sar fondamentale soprattutto per limpotenza maschile dove prevale lansia da prestazione. Leiaculazione precoce si manifester soprattutto
nel Cherry Plum e nellImpatiens, mentre Rock Water e
Water Violet avranno difficolt con le manifestazioni di affetto e con le tenerezze. Mimulus naturalmente timido e avr
problemi con lapproccio, mentre Aspen soffrir spesso del
timore di questa gran cosa sconosciuta che lorgasmo.
White Chestnut non riuscir a staccare la spina nemmeno in
questi momenti e anticiper con la mente i futuri fallimenti,
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mentre Beech sar cos intollerante col partner da avere sempre da ridire su tutto ci che fa e in casi particolari potr provocarsi allergie o sterilit da anticorpi verso gli spermatozoi
del partner. Holly sar mal disposto ad un atteggiamento di
amore ed accoglienza e nelle donne provoca spesso vaginiti
recidivanti e infiammazioni croniche come segno di conflitto. Naturalmente Crab Apple in questi casi sar associato al
precedente rimedio. Chicory si sentir sempre un po sfruttato o abbandonato, anche quando ci non avviene realmente: lamarezza nelle donne si somatizzer spesso in
disturbi ginecologici: alterazioni mestruali, vulviti, emorragie,
ecc. Impatiens e Crab Apple, infine, si mostrano molto efficaci nei pruriti genitali recidivanti, sine causa.
CONCLUSIONI
Come abbiamo visto, la comunicazione non verbale pu
dare molti spunti diagnostici e terapeutici nella terapia floreale, ma questo studio non vuole togliere niente allimportanza dellesperienza clinica ed intuitiva di cui ciascun terapeuta dispone; come non vuole assolutamente sottovalutare
quellaspetto magico che c nellirripetibilit e originalit
di ciascun incontro umano.
Probabilmente la comunicazione avviene anche a molti
altri livelli di cui non siamo sempre consapevoli, ma la saggezza dei fiori di Bach sa sempre comunque aprire le porte
pi nascoste del nostro animo e comunicare con la magia
che c in noi. Una magia che la nostra capacit insita di
autoguarire, di comprendere, di trasformarci, di cambiare, di
ricominciare sempre, comunque, lungo il nostro vero ed
unico cammino.
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Metodo originale
di diagnostica
e terapia
con i fiori di Bach
RIASSUNTO: Partendo dal presupposto che il Dr. Bach era un medico e che il suo scopo era quello di curare
le malattie fisiche agendo sulle emozioni, e, avvalendomi delle osservazioni di due studiosi di floriterapia (Kramer e
Wild), ho potuto elaborare un metodo di cura, con le essenze floreali, che mi ha permesso di ottenere risultati insperati in ambiti fino ad oggi riconosciuti unicamente patrimonio della medicina farmacologica od omeopatica. Grazie
alla mia posizione di medico di famiglia ho potuto applicare la floriterapia alle patologie che comunemente sfuggono ai floriterapeuti. Ho pertanto potuto raccogliere in circa due anni una casistica di oltre cento pazienti trattati per
patologie respiratorie, dermatologiche, ginecologiche, urinarie, pediatriche, neurologiche, neoplastiche (effetto coadiuvante e antalgico), ortopedico-reumatologiche. Oltre alle patologie di carattere spiccatamente psicoemozionale.
Tutti i trattamenti si basano sullunicit della persona e sulle sue caratteristiche emozionali riconosciute come origine della malattia che laffliggeva.
Non sono state usate altre essenze al di fuori delle trentotto originali prodotte dal centro Bach. In nessun caso vi
erano in atto trattamenti concomitanti, di tipo farmacologico, omeopatico o altro.
PAROLE CHIAVE: floriterapia e malattie fisiche, metodo originale di diagnosi e terapia floreale, floriterapia
medica
SUMMARY: Starting from the assumption that Dr.Bach was a physician and that his aim was to treat physical
illnesses working on emotions, and availing myself of the observations of two scholars of floritherapy (Kramer and
Wild), I succeeded in devising a therapeutic method with the flower essences that has enabled me to get unhoped-for
results in domains that up to now where thought to be reserved to the pharmacologic or homeophatic medicine.
Thanks to my status of practictioner, I have been able to use floritherapy for diseases that usually a floritherapist
is not asked to treat.
That is why, in about two years, I could gather a case record of more than one hundred patients, treated for various
illnesses: respiratory, dermatologic, gynecologic, urinary, pediatric, neurologic, neoplastic (adjuvant and antalgic
effect), orthopedic-rheumatologic. Besides all the markedly psycoemotional diseases. All the treatments are based on
the uniqueness of the person and on the emotional characteristics acknowledged as the cause of the illness.
KEY WORDS:
floritherapy and physical illnesses, original diagnostic and therapeutic method in floritheraphy, medical floritherapy
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A.M.I.F.
l lavoro svolto in questi ultimi due anni con la Floriterapia
di Bach mi ha permesso di effettuare alcune osservazioni
e ottenere risultati che posso considerare al di l delle
mie aspettative di medico allopatico.
Ritengo ora giunto il momento di portare a conoscenza
dei colleghi, ma non solo, le acquisizioni al fine di promuovere un utilizzo su scala sempre pi vasta di questa medicina
assolutamente dolce ed efficacissima.
Il metodo che ho elaborato ultimamente si basa sulle scoperte del Dr. Bach e sullo sviluppo di queste da parte di
Kramer e Wild.
Per quanto riguarda le scoperte del Dr. Bach, queste sono
ormai diffuse in tutto il mondo e per un valido approfondimento si consiglia la lettura dei testi citati in bibliografia.
Per quanto riguarda il sistema scoperto da Kramer e Wild,
esso si fonda sul riconoscimento topografico sulla superficie
del corpo umano delle zone emozionali corrispondenti e
sulla loro associazione con i 38 fiori di Bach. Il sistema usato
da questi due studiosi si basa sulla osservazione dellaura del
corpo umano e la lettura del loro lavoro chiarir in modo
esauriente le domande circa la procedura e i metodi. Mio
compito quello di rendere noto il sistema di terapia che ho
scoperto e che si basa su una rielaborazione operativa del
metodo di valutazione usato da Kramer e Wild.
La differenza essenziale tra il sistema da me elaborato e
quello dei due studiosi citati che non ho utilizzato laura
come strumento di valutazione e conferma, ho usato pi
semplicemente come guida solo la sensibilit del paziente e
la capacit della pelle di percepire variazioni termiche sia
come raffreddamento che come riscaldamento.
Ho avuto modo di valutare personalmente la corretta correlazione fatta da Kramer e Wild tra zone cutanee e fiori, e
ho avuto modo di verificare come dolori localizzati in zone
delimitate del nostro organismo, rispondano molto bene al
trattamento con i fiori designati come corrispondenti.
Nella mia casistica ho un caso di dolore neoplastico resistente ai farmaci antidolorifici non morfinici, un caso demicrania incoercibile con corteo sintomatico associato, stato
dansia e insonnia e disturbi da alterato equilibrio ormonale
in una paziente affetta da adenoma ipofisario, due casi di
dolore da metastasi di Cancro prostatico e di Cancro intestinale. La risposta in questi casi andata oltre le pi rosee
aspettative.
Il primo paziente citato continua a condurre una vita autonoma e pu proseguire le cure allopatiche in atto, giovandosi sia delleffetto antidolorifico dei fiori sia della loro capacit terapeutica. Dal momento dellinizio del trattamento con
i fiori, il paziente ha notevolmente migliorato le sue condizioni di vita e la fase discendente si arrestata, inoltre la
malattia che non rispondeva a trattamenti chemioterapici e
immunostimolanti si fermata, grazie ad una nuova terapia,
e ha iniziato a dare segni di regressione iniziale. Il paziente
tuttora in trattamento e sempre con associazione di terapia
topica e sistemica.
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A.M.I.F.
la persona avverte un freddo pi o meno intenso, che si
mantiene costante per un periodo piuttosto lungo, a volte
per tutta la seduta. fondamentale lavorare su questa
emozione. un blocco primario.
la persona non avverte nulla a contatto con limpacco,
solo successivamente e progressivamente si evidenzia un
freddo, pi o meno intenso, che permane. Anche questo
un blocco primario.
a volte, seguendo listinto, si pu identificare unessenza
che evoca un freddo persistente anche in zone che non
sarebbero di sua competenza. In questo caso ci troviamo
di fronte a un blocco costituzionale, un pilastro della personalit del paziente. Deve essere messo in lavorazione
per primo.
in alcuni casi la persona avverte una sensazione di freddo
in zone in cui non sono presenti impacchi. Se ponendo
limpacco corrispondente si ha la permanenza del freddo
o la sua accentuazione, siamo di fronte ad un blocco primario.
la persona avverte la comparsa di un peso, la sensazione
permane per un po di tempo attenuandosi fino a scomparire, da considerare un blocco primario.
la persona avverte un dolore, accade soprattutto in presenza di alcune patologie, questo raggiunge un culmine e
poi si scioglie di colpo lasciando una sensazione di benessere. Si tratta di un blocco primario.
In un caso di cisti ovarica il controllo ecografico successivo al trattamento in studio pi una settimana di trattamento a domicilio con alcune creme a base di fiori, ha
mostrato la scomparsa del reperto patologico. Il dolore si
era presentato solo durante i primi minuti della seduta.
Nel cocktail sono da inserire solo le essenze corrispondenti a blocchi costituzionali, se individuati, e a blocchi primari. I blocchi secondari sono da valutare caso per caso.
Se si ha la certezza che una essenza sia importantissima
per il miglioramento del paziente, anche se la prova cutanea
ha dato esito negativo, si pu decidere di inserirla. bene
avvisare per il paziente che potrebbe andare incontro alla
crisi di coscienza, o ad eventuali somatizzazioni.
accaduto di osservare che alcune garze aderiscono alla
pelle e a fine trattamento bisogna scollarle. Questo pu succedere quando la sensazione provata dalla persona era di
freddo molto intenso o di pressione, alcune persone riferiscono di aver avvertito come una forza che tirava la garza
verso linterno.
Dal punto di vista pratico, molto utile far testare al
paziente con la sua mano, il calore che si libera sopra la
garza, che in evidente contrasto con il freddo intenso che
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A.M.I.F.
te sciolgono i blocchi, promuovendo il recupero del nostro
carburante, e lallontanamento del carburante non nostro,
che smettono cos di interferire nella nostra vita. Liberandoci
progressivamente dei blocchi che ostacolavano la navigazione, la nostra nave sar pi agile, pi forte e anche le eventuali
tempeste che dovremo superare, non ci troveranno appesantiti e fragili.
Molto raramente successo che il paziente non riuscisse
a sentire con la sua mano il calore che era avvertito da me o
da qualche parente presente al trattamento. Questo dato non
modifica la validit del fiore in uso, solo ci comunica ulteriori informazioni sulla capacit di percepirsi che ha la persona.
Normalmente pi la sensazione di freddo sulla pelle del
corpo intensa, pi intensa la sensazione di calore che si
avverte sul palmo della mano.
Quando ho iniziato la mia sperimentazione, lasciavo la
mia mano a contatto con limpacco anche per uno o due
minuti, anche perch mi sorprendeva percepire un calore
cos intenso mentre la persona percepiva sulla sua pelle un
freddo molto grande o mentre il dolore che la stava affliggendo un attimo prima si stava dissolvendo. E unabitudine
che ho perso perch alcune volte capitato che il dolore, che
stava regredendo nel paziente, si presentasse nella zona corrispondente del mio corpo.
Questa situazione era gi nota a Kramer e Wild che, infat-
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ti, nel loro libro avvisano di non praticare frizioni ad altri con
la soluzione base dei flaconcini (unica eccezione Walnut sulle
cicatrici), poich questo comporta il rischio di attivare su di
s il dolore che si sta togliendo al paziente.
Su tale aspetto posso affermare che, avendo provato ci
sulla mia persona, sconsiglio a mia volta di frizionare direttamente o di lasciare la mano sullimpacco oltre i 10-15
secondi utili a confermare la sensazione che si avverte.
La spiegazione che ho dato di questo fatto, che probabilmente il blocco energetico, che determina dolore nel
paziente, presente anche nel terapeuta e pertanto il contatto ne determina lattivazione. Questo perch non sempre il
contatto prolungato con una parte dolente in trattamento
determina il crearsi del dolore nella zona corrispondente del
terapeuta o in altre parti, mentre pazienti diversi, con blocchi somatizzati identici, hanno attivato su di me il dolore
nella stessa sede dopo contatto prolungato della mano sullimpacco. Certo anche questinformazione pu essere utile;
il terapeuta scopre un suo blocco, che non conosceva, e pu
metterlo in trattamento, ma non un metodo di ricerca personale che mi sento di adottare e tantomeno di consigliare.
La valutazione energetica con la propria mano non
necessaria per la scelta delle essenze da utilizzare. La scelta,
infatti, viene guidata dalla percezione dei blocchi da parte del
paziente.
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RIASSUNTO: Tranquillanti minori, come le benzodiazepine, sopprimono sintomi come lansia e linsonnia,
che rappresentano solo i segnali di un pi profondo e sempre pi diffuso malessere.
Vengono esposti i presupposti ed i criteri duso della floriterapia di Bach come mezzo di disassuefazione dai suddetti
farmaci.
La relazione medico-paziente pi che quella medico-malattia e la relazione fiore-stato danimo pi che quella farmaco-sintomo si sono rivelate condizioni essenziali per il superamento di quella dipendenza.
KEY WORDS:
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Scrive Isabella Lattes su La Stampa del 14 ottobre 1998.
Per garantirsi una disinfestazione gratuita e perfettamente ecocompatibile dellorto, dellaia, del giardino qualche
furbo contadino cerca di attirare in casa un riccio, gran predatore di topi, scarafaggi e simili, facendogli assaggiare un
po di vino.
Ma il riccio non lunico animale che abbia un debole per
lalcool.
Gli fanno compagnia ben ventotto specie di mammiferi,
tra i quali i procioni lavatori, le capre, le pecore, le mucche, i
maiali, le renne e gli elefanti. E non basta. I babbuini hanno
invece un debole per il te, il caff, i liquori in genere. Le
renne e 1 conigli mangiano con la massima disinvoltura i
funghi velenosi senza risentire alcun danno. Molti animali
selvatici sono addirittura tossicomani. Le droghe le trovano
gi belle e pronte in natura: Ihashish nelle infiorescenze
della canapa Indiana, la cocaina nelle foglie della coca, loppio nel frutti del papavero sonnifero, allucinogeni vari in altre
piante.
Cos si drogano, si ubriacano, si intossicano.
Secondo la tesi dello psicologo Ronald K. Siegel
dellUniversit di California, gli animali si ubriacherebbero o
si drogherebbero intenzionalmente, per lenire le sofferenze e
lo stress della vita quotidiana, proprio come fanno gli umani
affetti da etilismo, tossicodipendenti o farmacodipendenti.
In generale rispetto allatteggiamento di dipendenza, possiamo riconoscere alcuni aspetti di fondo.
Dipendere deriva dal lat. DE PENDERE, essere appeso,
attaccato.
Nellessere umano la prima situazione di dipendenza sperimentata quella dellepoca infantile in cui lassolvimento
dei propri bisogni di sopravvivenza e di calore affettivo non
pu che avvenire dallesterno. Il passaggio dalla dipendenza
allautonomia avviene attraverso una sempre maggiore differenziazione e individuazione.
Tratti di dipendenza possono sopravvivere marginalmente
nelladulto e, in alcuni casi, divenire uno degli elementi strutturanti la personalit. La personalit dipendente infatti si
caratterizza per un costante bisogno di approvazione esterna, richiesta di aiuto e paura della separazione. Tali persone
non hanno fiducia nelle proprie capacit, evitano di prendere delle iniziative e tendono a delegare la responsabilit delle
scelte e se ne sono costretti necessitano di rassicurazione
continua. Pur di mantenere un legame di accudimento e supporto possono adottare un atteggiamento sottomesso evitando di incorrere in contrasti che potrebbero causare loro
disapprovazione o allontanare gli altri da s. Le critiche vengono interpretate come disapprovazione e ulteriore conferma della propria incapacit. Stabiliscono relazioni affettive
intense cercando di mantenerle anche a spese di enormi
sacrifici e quando incorrono in separazioni hanno reazioni
catastrofiche a causa dellesagerato timore di prendersi cura
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di s. Se interrompono una relazione hanno bisogno di stringerne al pi presto una nuova altrettanto intensa poich la
loro fantasia quella di non poter funzionare in assenza di
una forte legame che dia soccorso e accudimento.
Pessimismo, dubbi, ansia di fronte alle decisioni, difficolt
a tollerare ed elaborate le separazioni sono i correlati comportamentali del disturbo dipendente di personalit.
La modalit relazionale sopra descritta quale il costante
rivolgersi ad altri per essere aiutato, guidato e sostenuto pu
essere stabilito con il farmaco che provvidenzialmente giunge in soccorso per un disturbante fardello sintomatico. Il farmaco infatti acquisisce, nelleconomia psichica, il significato
di un oggetto buono capace di fornire supporto esterno ad un
s inidoneo a soccorrersi. Inoltre il farmaco rimanendo un
agente esterno garantisce uno status quo interno evitando
quei sommovimenti che 1elaborazione psichica dei conflitti
comporterebbe e portando ad un armistizio o perlomeno ad
una tollerabile convivenza con i sintomi.
Qualunque percorso verso la disassuefazione pertanto
deve tener conto delle intime collusioni che la persona ha
stabilito con il farmaco. E un tale percorso prende origine
dalle motivazioni che hanno condotto alla decisione della
sospensione e dalla chiarezza che a tale decisione, spesso
indotta dallesterno, corrisponda una reale adesione. Se allinizio dellassunzione il farmaco era stato investito di magiche attese risolutive, in questa fase si attivano anticipazioni
catastrofiche circa il riemergere dei sintomi e lincapacit a
fronteggiarli con le proprie uniche forze. Ne deriva un
costante stato dallerta, uno scrutare i segni della caduta,
unattesa che finisce essa stessa per rafforzare lansia e il
bisogno del farmaco che la allievi. Questo stato di cose fa
sperimentare regressivamente al paziente il momento precedente allassunzione del farmaco in cui si trovava in balia del
sintomo e non potendo ricorrere ad esso sposter lattenzione sul terapeuta. Non difficile incorrere in pazienti che
telefonano alle ore pi impensate perch in preda al panico
e alla ricerca di rassicurazioni, che sciorinano in pochi minuti costellazioni sintomatiche nuove e gi conosciute. Appare
indispensabile nel corso della disassuefazione portare lattenzione del paziente sulla dipendenza e la minaccia che
lautonomia e le separazioni comportano al corso della propria esistenza.
Tutto ci si riflette sullo stato danimo del paziente che
guida la scelta dei rimedi floriterapici.
Le benzodiazepine vengono assorbite immodificate dal
tratto gastrointestinale.
Lassorbimento, livelli di picco, e inizio dazione sono
pi rapidi per diazepam, lorazepam, alprazolam, triazolam
ed estazolam.
Picco plasmatico tra 1 e 3 ore.
Le benzodiazepine differiscono per lemivita, per la latenza di inizio degli effetti ansiolitici e per la potenza.
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A.M.I.F.
Per quale motivo stata prescritta una benzodiazepina?
Le benzodiazepine possono impiegarsi come:
sedativi (riducono leccitazione, inattivit diurna, calmano)
ansiolitici (riducono lansia patologica)
ipnotici (favoriscono linizio e il mantenimento del sonno)
miorilassanti
Si impiegano inoltre per:
crisi di panico
crisi convulsive
Secondo alcuni autori le benzodiazepine agiscono come
sedativi a basse dosi, come ansiolitici a dosi moderate e
come ipnotici ad alte dosi.
La specificit dazione, e quindi degli effetti, dipende da
specifici recettori.
Le benzodiazepine si legano a siti specifici sui recettori
dellacido gamma-aminobutirrico e competono con il DBI
(diazepam bending inhibitor): aumentano pertanto laffinit
del recettore del GABA per il GABA.
Luso di questi farmaci induce fenomeni di tollereranza,
dipendenza, astinenza
Tolleranza: aumento delle dosi per mantenere la remissione clinica dei sintomi.
Dipendenza: interessa circa il 15% di coloro che assumono il farmaco da uno, due mesi ed il 50% di coloro che lo
assumono da sei mesi (Salzman 1990); la percentuale sale al
90% per i trattamenti molto prolungati (particolare difficolt
nella riduzione dellalprazolam) con le benzodiazepine a
breve durata dazione, si pu verificare aumento dellansia il
giorno successive allassunzione del farmaco.
Astinenza: pi elevata la dose, pi breve lemivita, pi
gravi sono i sintomi di astinenza.
Sintomi da astinenza di comune osservazione
(sindrome da astinenza da benzodiazepine) ansia, irritabilit, insonnia, affaticamento, cefalea, crampi, tremore, sudorazione, vertigini, difficolt di concentrazione, nausea,
depressione, depersonalizzazione, aumento percezioni sensoriali (odorato, vista, gusto, tatto), percezione anormale o
sensazione di movimento.
(PP Roy-Byrne, D. Hommer)
I pazienti trattati con la floriterapia seguivano una terapia
con benzodiazepine per vari motivi (DSM IV).
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I pazienti presentavano:
1) Disturbo dansia generalizzato (DAG)
preoccupazione eccessiva per problemi per i quali non vi
una realistica ragione di preoccupazione; apprensione
come prima risposta agii eventi della giornata da ci deriva:
incapacit a rilassarsi e riposare
affaticabilit
difficolt a concentrarsi
irritabilit
tensione muscolare
insonnia
solitamente lesordio di un DAG avviene prima dei venti
anni di et
2) Somatizzazioni
personalit narcisistiche con intensa reazione aggressive
anche per minime frustrazioni; difficolt nei contatti
sociali e nel lavoro.
Sintomi fisici cardiovascolari: palpitazioni, tachicardia
sinusale, extrasistolia atriale, costrizione toracica, senso di
soffocamento, possibile ipertensione arteriosa da iperattivazione simpatica cronica.
Sintomi gastroenterici: dispepsia funzionale, colon irritabile, ulcera peptica, m. di Crohn, colite ulcerosa.
Sintomi respiratori: sospiri, asma bronchiale, allergia.
Sintomi genito-urinari.
Stato depressivo mascherato.
Le somatizzazioni rappresentano modalit comunicative
con bisogni di attenzione e di dipendenza e conseguente
frustrazione e aggressivit in caso di rifiuto.
3) Fobie
Animali, es. cani, gatti.
Situazioni, es. spazi chiusi, aperti.
Societ, es. interazioni sociali e situazioni in cui si protagonisti.
4) Attacchi di panico
Rapida insorgenza di disagio, paura accompagnati da
tachicardia, palpitazioni, vertigini, sudorazione, tremori,
respiro affannoso, difficolt di deglutizione, paura di morire, oppressione toracica, paura di impazzire, nausea,
paura di perdere il controllo, paura di nuovi episodi, ansia
anticipatoria.
Impulso a fuggire.
La relazione tra lattacco di panico e la situazione scatenante di solito rappresenta una risposta appresa, ad es.
senso di soffocamento.
La richiesta di ridurre/eliminare la dipendenza dal farmaco era derivata da decisioni autonome dei pazienti accompagnate o meno da sollecitazioni di congiunti. I pazienti inoltre avevano manifestato lintenzione generica di rivolgersi a
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A.M.I.F.
medicine non convenzionali o naturali, ma non erano esplicitamente orientati alla floriterapia. Il metodo di Bach stato
pertanto proposto e spiegato dal medico.
La progressiva constatazione da parte dei pazienti di trovarsi in un setting terapeutico ove veniva dato spazio pi alla
persona che ai sintomi di cui era portatrice, ha rappresentato una condizione essenziale per le variazioni degli stati di
coscienza, sollecitate dallenergia dei rimedi floreali.
Abbiamo seguito le seguenti linee guida, che vengono sinteticamente esposte.
LINEE GUIDA:
Riduzione graduale del farmaco:
benzodiazepine a breve durata dazione possono essere
sospese in alcuni giorni
benzodiazepine a durata intermedia in alcune settimane
benzodiazepine a lunga durata dazione in oltre tre settimane.
Spiegare che le benzodiazepine prescritte in passato agiscono sui sintomi dovuti allansia, non sulle cause dellansia,
mentre la floriterapia agisce sugli stati danimo cause ed
effetti dellansia.
Spiegare che nel metodo di Bach importante individuare quegli stati danimo che coesistono con i sintomi per i
quali erano state prescritte benzodiazepine.
Per rompere la dipendenza, favorire lattenzione circa la
non fissit e la dinamica degli stati danimo.
Focalizzare sulla situazione attuale e favorire condizioni in
cui possano emergere pensieri, emozioni, paure etc., che il
paziente lega alla graduale sospensione delle benzodiazepine: in questa fase il paziente va condotto per mano.
Sostegno del paziente con valorizzazione dei risultati
anche con constatazioni che la riduzione progressiva del farmaco e la contemporanea assunzione dei rimedi di Bach non
ha comportato nessun effetto disastroso n incontrollabile,
n ricadute.
I tempi di disassuefazione sono individuali e flessibili.
Non considerare come passo indietro, compromettente
lesito del trattamento, leventuale rallentamento nello scalare le dosi o il ripristino della maggior dose precedente, ove
necessario.
Disincentivare comportamenti di rassegnazione.
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a prendere delle risoluzioni ed a passare allazione senza
indietreggiare dalle decisioni prese;
si tratta spesso di una incertezza derivata dalla sfiducia,
non dallidea che ispira la decisione di disassuefarsi. Si
teme la propria debolezza (Larch) in una fase di possibili
cambiamenti (Walnut);
di fronte a qualche fallimento che peraltro si teme, si determina demoralizzazione e perdita di fiducia (Gentian).
Prima di concludere, una considerazione.
Lansia non dovrebbe essere soppressa in maniera indiscriminata. Essa evidentemente sorta come una difesa per
riuscire ad evitare situazioni pericolose in natura. Uno studio
condotto presso lUniversit di Louisville nel 1992, e riportato recentemente su Le Scienze, ha permesso di valutare gli
effetti benefici della paura nei guppy, pesciolini di piccole
dimensioni. Questi pesci sono stati raggruppati in tre diverse
categorie timidi, normali e coraggiosi, in funzione della loro
reazione davanti ad un pesce persico. I timidi si nascondevano, i normali fuggivano e i coraggiosi cercavano di non
farsi intimidire. Ogni gruppo di pesci veniva poi lasciato in
una vasca insieme ad un pesce persico. Dopo 60 ore il 40%
dei guppy timidi era sopravvissuto, il 15% di quelli normali
e nessuno dei pesciolini coraggiosi.
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BIBLIOGRAFIA:
American Psychiatric Association: Diagnostic end statistical manual IV - Washington 1994
Salzman C. APA Task Force on Benzodiazepine Dependency
Benzodiazepine Dependence: Toxicity and Abuse Washington APA
1990
Bach E. Libera te stesso Macro edizioni 1992
Bach E. Essere se stessi Macro edizioni 1995
Bach E. Guarire con i fiori Ipsa editore
Roy-Byrne PP, Hommer D. Benzodiazepine withdrawal: Overwiew
and inplications for the treatment of anxiety. Am J Med 84:1041, 1988
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I fiori di Bach
come ausilio nelle terapie
ambulatoriali antalgiche
N. Pezza
RIASSUNTO: Il dolore accompagna e difende la vita delluomo; intendiamo riferirci alla sua componente patologica mai disgiunta
da quella di campanello dallarme della patologia stessa e dunque definibile come probiotica nonostante tutto.
Dal momento che possiamo parlare, in campo algico, in modo cos sfumato, in modo cos compenetrante tra le diverse accezioni del dolore,
ne del tutto evidente una suddivisione definitoria che lo ripartisce al seguente modo:
dolore superficiale;
dolore profondo;
dolore neurologico;
dolore psicologico.
In ognuno di questi comparti definitori, o categorie della sofferenza, sono gi contenuti, in modo evolutivo, od anatomico, o pi semplicemente
anatomofisiologico, gli addentellati con tutti gli altri, e dunque con ununica accezione che ben pu essere definita come psico-somatica.
Da qui la motivazione iniziale, i tentativi ed infine la certezza dellutilizzo della floriterapia nellambito del quotidiano lavoro di assistenza ed
intervento in ambulatorio ospedaliero di terapia del dolore.
In poche parole, dando per scontati lutilizzo e lefficacia dei fiori di Bach (secondo la nostra esperienza terapeutica) in ambito psicopatologico, abbiamo inteso estenderne lutilizzo alle manifestazioni somatiche direttamente collegate, o comunque facenti parte di una costellazione
sintomatologica comune e ricorrente, con il suddetto campo della sofferenza di pensiero.
I risultati sono stati sempre incoraggianti e talora, persino inaspettatamente, ottimali.
Tra quelli che, pi di altri, sono ormai diventati prodotti di una pratica pi o meno routinaria ci sentiamo di segnalare i seguenti:
nello stress, in persone presentanti una altalenante patologia algica cervicale, con lutilizzo di Cerato;
nella presenza di dolori localizzati nella regione pubica, con Red Chestnut;
in caso di dolori e bruciori in zona pelvica, con Mimulus;
nei dolori nevralgici da Herpes zoster, con Rescue Remedy;
nelle algie lombosacrali con Crab Apple;
nelle componenti dolorose fibromialgiche, con Gentian;
nellinnalzamento della soglia del dolore in senso lato, con Impatients.
Naturalmente non possiamo, qui, riportare tutti i casi individuali trattati con uno specifico mixer di fiori di Bach piuttosto che con un altro,
altrettanto personale.
Vale per la pena di citare le nosologie che pi frequentemente hanno potuto trovare un buono od un ottimo riscontro terapeutico con impiego di un pool di fiori di Bach (di solito da due a quattro, come massimo): cefalee, contratture dolorose del tronco o degli arti, dolore gonartrosico-sinovitico poco sensibile agli antidolorifici tradizionali, manifestazioni dolorose ricorrenti collegate a patologie dermiche quali psoriasi ed
eczema atopico, dolori mestruali.
Altrettanto impossibile il cercare di fornire una lista di tutti i casi che hanno fruito della somministrazione non canonica (non prevista
o prevedibile a norma di manuale) di uno o pi rimedi floreali; ossia delle piccole emergenze dolorose personali risolte con lintuito del
momento od, ancor meglio, dopo test Kinesiologico o della localizzazione corporea di Wild Kramer.
Va da s che queste ultime modalit di individuazione terapeutica delle essenze floreali si prestano particolarmente bene proprio in caso di
impiego in ambito somatico, seppur collegabile a disarmonie psicologiche. Qualora lambito mentale sia lunico, e di pi grave aspetto, da
affrontare, il colloquio clinico specialistico, il pi circostanziato ed approfondito possibile, rimane la migliore possibilit di scelta per lutilizzo dei rimedi floreali del Dr. Bach.
PAROLE CHIAVE: Fiori di Bach, psicosomatica, terapia antalgica
SUMMARY: In this work we wanted to give some indications about the antalgic treatment with Bachs flower therapy. Of course this
was done in association (whenever considered necessary) to the traditional therapies realised in a hospital surgery. We started considering the
multiform and multicomponential phenomenon of pain as a derived component which, in its turn, affects the psychological aspect. By considering the varied field of the mental pain from the holistic point of view, we had the possibility to better the global therapeutical results
both from the somatic and from the inner point of view. Whenever there is no purely psychosomatic manifestation, the flower therapy can be
useful in order to raise the tolerability to the disease and to better the status of the patient inside his own life condition.
KEY WORDS:
59
A.M.I.F.
n Italia le persone che soffrono di dolore cronico sono
circa 30 milioni. Dato limponente numero di persone
coinvolte, questa tematica viene sempre pi trattata da
periodici, quotidiani, trasmissioni radiofoniche e televisive.
Lampliarsi dellinformazione sulla possibilit di cura e
guarigione delle sindromi algiche porta ad una crescente
richiesta assistenziale che ha permesso il sorgere in molti
ospedali, ambulatori di terapia del dolore.
Il dolore comunemente non pi considerato un campanello dallarme, ma un problema che va affrontato sempre,
e al pi presto, poich esiste una morbilit funzionale e psicologica causata dalla sofferenza. Vedi Fig. 1.
30 milioni di persone
in Italia soffrono
di dolore cronico
Fig. 1 - Casistica.
60
A.M.I.F.
insieme di pensieri, emozioni e tendenze, guidati da un Io
cosciente. Vedi Fig. 3.
Il corpo non pu essere scisso dalla psiche, altrettanto non
pu essere separato dal suo ambiente naturale. Necessita del
suo habitat da cui ricevere gli stimoli, le informazioni, i messaggi che vengono codificati, trasmessi, modulati e percepiti
a livello del sistema nervoso periferico e centrale.
Il rimedio floreale avendo una vera funzione regolatrice
ed equilibratrice a livello psichico diventa un valido aiuto in
qualsiasi patologia acuta o cronica in cui vi un interessamento della sfera psichica. Vedi Fig. 4.
Entriamo nel vivo dellargomento e consideriamo luomo
con i suoi acciacchi e le sue problematiche, che colpiscono parti
ben definite della struttura corporea. I fiori di Bach possono
essere inseriti come coadiuvanti in qualsiasi terapia algica.
Alcune volte sono sufficienti da soli per avere una risoluzione del dolore; questo succede, quando i dolori sono leffetto di una psiche alterata.
Consideriamo lindividuo Cerato sottoposto ad uno stress
continuo ed assillante, in cui si scatena una cervicalgia associata a cefalea per lansia e la tensione dovute al continuo
stress. Vedi Fig. 5.
Cerato un individuo che di solito dubita della propria
capacit di riuscita e si sente inferiore.
Nella fase di stress o di sollecitudine vi una compromissione dellapparato epatobiliare. Il metamero di proiezione della patologia epatobiliare la zona sottoscapolare destra
che corrisponde anche alla zona di Cerato nella mappatura
floreale del Kraumer. Quando le cervicalgie epatobiliare
hanno il metamero sottoscapolare molto dolente alla digitopressione, il Cerato pu essere utilizzato per alleviare la sintomatologia algica. Il Cerato pu essere associato ad Oak
(come miorilassante) o a Gorse (come grande rivitalizzante
del corpo) rispettivamente nella contrattura del muscolo trapezio superiore destro e sinistro.
Spesso si presentano allosservazione donne che manifestano una sindrome ansiosa per i familiari o parenti in senso
lato con dolori a livello della sinfisi pubica che si irradiano
verso larticolazione coxo-femorale. Pu essere utile in questi
casi somministrare Red Chestnut (che libera da una rigidit di
fondo) associato a Scleranthus e Rock Rose (come rimedi
miorilassanti) per larticolazione coxo-femorale destra oppure associato a Rock Water (come rimedio antiblocco) per larticolazione coxo-femorale di sinistra. Vedi Fig. 6.
Se i dolori, invece, che irradiarsi verso larticolazione coxofemorale si irradiano nella zona pelvica con una sensazione
di dolore urente, a Red Chestnut si consiglia associare
Mimulus (per alleviare la stessa paura del dolore cronico).
Vedi Fig. 7.
Pensieri
Io - Cosciente
Tendenze
Corpo
Modello bio-psicosociale
Corpo
Psiche
Ambiente naturale
Cerato
Mancanza di fiducia di s stessi in cerca di consigli
Uomo epatobiliare
Cervicalgia
cefalea
Ansia e tensione
stress
Dolore alla
digitopressione
61
A.M.I.F.
Red Chestnut
Scleranthus
e Rock Rose
Sinfisi pubica
Componente
auto - persecutoria
Artic. coxo femorale dx
Rimedio antiblocco
Gonalgia dx
+ Mimulus
Rock Water
(allevia la paura
del dolore cronico)
(antiblocco)
(miorilassanti)
Algie
Rock Water
Red Chestnut
Algie
Algie
Sinfisi pubica
Sinfisi pubica
Zona pelvica
con sensazione
dolorosa urente
Cherry Plum
Crab Apple
(controlla il dolore)
Rock Rose
Autorepressivi, rigidit morale
desiderio di essere da esempio
(anti-blocco)
Colonna vertebrale
Gonalgia sx
Walnut
sacro - coccigodinia
Nel trattamento antalgico della colonna possiamo considerare lutilizzo di Crab Apple (per levidente legame di riferimento alla zona in oggetto) nelle algie lombo-sacrali e/o coccigodinie, ad esso pu essere associato Cherry Plum (temperante la esasperazione algica, derivante dalla struttura interessata
dalla patologia) e Rock Rose (come antiblocco). Vedi Fig. 9.
Nellirradiazione del dolore dal coccige verso il rachide
lombare si consiglia laggiunta di Pine (che favorisce il corretto assetto posturale) e Wild Oat (che aiuta a sopportare lo
sforzo di carico sulla lordosi lombare). Vedi Fig. 10.
62
N 1 - Giugno 1999
A.M.I.F.
conda locchio sinistro Oak (per indurre una minor rigidit
nella zona colpita) e Sweet Chestnut (come benzodiazepina
dei fiori di Bach). Per una localizzazione erpetica a livello
costale destro si consiglia Holly (perch il dolore allepicondrio destro collegato ad un forte stato di amarezza); se invece la localizzazione a livello costale sinistro ci possiamo
avvalere dellaiuto di Vervain (elettivo in caso di tensione fisica e/o strappi muscolari e/o fascicolazioni muscolari) e Gorse
(essendo il grande rivitalizzante corporeo con unazione efficace anche in caso di attacco virale. Vedi Fig. 12.
Infine, nei dolori mestruali in cui la componente affettiva
ed emotiva gioca un ruolo fondamentale il mixer floreale
pi utilizzato stato Crab Apple (per coloro che avvertono
una sensazione di sporco con grande senso di vergogna),
Chicory (per la dipendenza emotiva), Centaury (per la dipendenza da qualcuno), Rock Rose (per lo stato dansia e per la
Crab Apple
Pine
(ripristina corretto
assetto posturale)
paura che il ciclo si blocchi), Sweet Chestnut (per la sensazione di abbandono e dunque di solitudine), Beech (per coloro che considerano il periodo come momento di debolezza)
e Pine (nel caso in cui vi sia un senso di colpa scusandosi
ripetutamente). Vedi Fig. 13.
Concludo, che impossibile cercare di fornire una lista
di tutti i casi che hanno fruito della somministrazione non
canonica di uno o pi rimedi floreali; ossia delle piccole
emergenze dolorose personali risolte con lintuito del
momento o ancor meglio, dopo test Kinesiologico o della
localizzazione corporea di Wild Kramer.
Va da s che queste ultime modalit di individuazione
terapeutica si prestano bene in caso di impiego in ambito
somatico seppur collegabili ad una predominante componente di disarmonia psicologica e rimane a mio avviso la
migliore possibilit di utilizzo dei rimedi floreali del Dr. Bach.
Crab Apple
Wild Rose
(rivitalizzazione)
Gentian
Wild Oat
Depurativo della mente
e del corpo
(aiuta a sopportare
lo sforzo di carico
sulla lordosi lombare)
Coccigodinia
(antitensivo)
Star of Bethlehm
Depurativo della
mente e del corpo
(antishock)
Mimulus e Centaury
(per coloro che tendono
a flettere la colonna
dorsale)
Colonna vertebrale
Impatients
Dorsologia
(migliora il livello
soglia deldolore)
Lombalgia
Rescue Remedy
Chicory
(attivit ansiolitica)
Crab Apple
(migliora la sensazione
di vergogna e di "sporco")
Chicory
(aiuta la dipendenza
emotiva)
Walnut
Oak
Occhio dx
(miorilassante)
Occhio sx
Costale sx
Pine
Holly
Beech
(mitiga lo stato
di amarezza)
Gorse
(utile nelle tensione
(rivitalizzante)
fisica, e/o strappi
muscolari e/o fascicolazione)
N 1 - Giugno 1999
(migliora la sensazione
d'abbandono)
(la benzodiazepina
dei Fiori di Bach)
Costale dx
Vervain
Sweet Chestnut
Dismenorree
Sweet Chestnut
Nevralgie erpetiche
Rock Rose
(attivit antispastica)
Centaury
(Per la sensazione di
dipendenza e di
oppressione)
63
Floriterapia
ed Omotossicologia:
una sintesi per il futuro
Flowertherapy and Homotoxicology:
a synthesis for the future
RIASSUNTO: Il presente lavoro chiarisce come la Mente, struttura che governa i processi di coscienza, interagisca con il biologismo del cervello, che a sua volta influenzato dal biochimismo del corpo. Lequilibrio funzionale di questo dinamico fluire pu essere terapeuticamente sollecitato sia dai Fiori di Bach che dai Rimedi
Omotossicologici. Lesatta comprensione del meccanismo funzionale di regolazione psico-somato-energetico chiarisce, di volta in volta, loperativit del medico nella corretta sintesi terapeutica.
A.M.I.F.
Secondo Rodolfo Llinas, direttore del Dipartimento di
Fisiologia e Biofisica della New York University, entrano nella
coscienza-consapevolezza solo quelle informazioni che le
cellule nervose corticali ritrasmettono al talamo in modo sincrono, sintonizzandosi tutte sulla stessa frequenza donda:
una modulazione intorno ai 40 Hertz. Il rumore di fondo continuo delle altre cellule, trasmesso su altre lunghezze donda,
resta, invece, escluso dalla coscienza. Secondo Llinas la raccolta di queste informazioni fatta da un anello di cellule: il
nucleo intralaminare del talamo. Qui ha origine un treno
Fig. 1
Io superiore
Conflitto psichico
Focolaio di
Hamer
SOFTWARE=PSICHE
(Programmatore)
PSICHE
Io Biologico
HARDWARE=CERVELLO
(Ordinatore)
CERVELLO
Accoppiamento PERIFERICO
NEUROUMORALE
(matrice/vie nervose
afferenti/biofotoni)
Manifestazione
organica
Accoppiamento CENTRALE
NEUROUMORALE
(biofotoni/ipotalamo/ipofisi/
vie nervose efferenti/matrice)
ROBOT=SOMA
SOMA
Fig. 2
Fig. 3
A.M.I.F.
getico, con la formazione di strutture dissipative (Clusters),
lontano dallequilibrio termodinamico, in un sistema aperto.
necessario un flusso di informazioni costante che renda
possibile laltissimo grado di ordine dinamico dei tessuti
(negentropia).
Circa 1018 reazioni metaboliche organiche al secondo
richiedono un trasferimento veloce e preciso di informazioni
allintero organismo. Secondo il biofisico Popp, nessuna
molecola, enzima, ormone o neurotrasmettitore in grado di
fare ci: solo i fotoni sono in grado di garantire questo coordinamento in maniera ordinata, ultraveloce ed olografica. In
accordo anche con il pensiero di Rubbia (Premio Nobel,
1984), la materia quindi subordinata ai processi energetici
di natura elettromagnetica, che gestiscono lo stato di organizzazione dei tessuti. impensabile il raggiungimento di
tale coordinamento nellintero organismo tramite la sola rete
neuronale.
Possiamo quindi ragionevolmente supporre che accanto
ad un CERVELLO NEURONALE, esista un CERVELLO ELETTROMAGNETICO (PSICHE), in grado di elaborare informazioni con una velocit e sensibilit estremamente superiori al
cervello biologico. In tale struttura elettromagnetica coesiste
sia lio biologico che lio superiore, cio lio creativo-riflessivo. Tale struttura utilizza il cervello biologico-neuronale e da
esso ricava percezioni e sensazioni che poi elabora e traduce
in coscienza, senso della vita e dellessere, nonch in strategie di superamento e trascendenza.
Ogni mutamento di carattere somatico influenza tale
struttura elettromagnetica che definiamo PSICHE; cos
uno stressore nella struttura psico-elettromagnetica si tradurr, attraverso la mediazione del cervello biologico-neuroendocrino, sullintero organismo (Fig. 3).
Il rapporto tra mente e corpo cos stretto, diretto ed
immediato, che uno shock psichico produce contemporaneamente una perturbazione nella mente elettromagnetica, nel
cervello biologico (focolaio di Hamer: Fig. 4) e in un organo
periferico controllato da quella area encefalica (Fig. 5).
Movimenti impercettibili di masse microscopiche che
costituiscono i microtubuli delle cellule, sarebbero responsabili, secondo R. Penrose dellOxford University, di questattivit quantistica integrata e risonante. Altre strutture oscillatorie presenti nel mesenchima interstiziale, nella glia cerebrale e nellacqua semicristallina dellintero organismo,
mediano questa comunicazione ( J. Benveniste, E. Del Giudice,
H. Heine).
Se mente e corpo sono, quindi, cos strettamente interconessi, i fattori psichici possono scatenare malattie somatiche, ma anche intossicazioni croniche a carico di organi
periferici o della matrice intestiziale del cervello e possono acuire o generare disturbi psicologici.
A mero titolo esemplificativo vengono riportati i fattori pi
comunemente chiamati in causa nel circuito di regolazione
psico-somato-energetico (Fig. 6).
Fig. 4
LIVELLO PSICO-EMOTIVO
CONFLITTO
PSICHICO
Focolaio
di Hamer
(fenomeni
elettrici,
elettromagnetici,
stimoli chimici,
endocrini,
umorali)
CERVELLO
stimoli elettrici,
stimoli elettromagnetici,
effetti radar,
superconduzione,
reazione neurovegetativa
e endocrina.
Sintomo o
malattia
SOMA
Fig. 5
A.M.I.F.
Io superiore
PSICHE
Io Biologico
CERVELLO
Conflittualit psicologiche irrisolte
e profonde, datanti da tempo
Modulazione
periferica
(matrice interstiziale/
vie nervose afferenti/
biofotoni)
Modulazione
centrale
COSTITUZIONE
MIASMATICA
(biofotoni/ipotalamo/
ipofisi/vie nervose
efferenti/matrice)
SOMA
Carico tossinico cronico:
Alimentazione, allergeni, disbiosi, tossine ambientali,
metalli pesanti, farmaci, virus, batteri,
campi di disturbo cronico, geopatie, microonde, ecc.
Fig. 6
Causa scatenante acuta, sia fisica che psichica
Fattori
fisico-biologici
Conflittualit cronica
emotivo/spirituale
C a ric o to
ssino cronico
Patologia
acuta
Fattori
psichici
Costituzione
A.M.I.F.
BIBLIOGRAFIA:
1. ASSAGIOLI R. - Psicosintesi. Astrolabio, Roma, 1993.
2. BENVENISTE J. - Ultra High Diluition. Kluwer Acad. Publ., Dordrecht,
1994.
3. BURR H.S. - The fields of life. Ballantine Books, New York, 1972.
4. DEL GIUDICE N., DEL GIUDICE E. - Omeopatia e Bioenergetica.
Cortina Ed., Verona, 1984.
5. GERBER R. - Medicina Vibrazionale. Edizioni Lampis, Zogno (BG),
1998.
6. HAMER G. - Les fondements dune nouvelle mdecine. ASAC, La
Ravoire, 1990.
7. HEINE H. - Manuale di medicina biologica. GUNA Ed., Milano, 1999.
8. JUNG C.G. - Ricordi, sogni, riflessioni. Rizzoli Ed., Milano, 1998.
9. LIBET B. - The neural time factor in conscious and unconscious event.
Proc. Natl. Acad. Sci. USA 1993 Mar. 1, 90 (5): 2078-81.
10. LLINAS R., RIBARY U. - Coherent 40-Hz. Oscillation characterizes
dream state in humans. Proc. Natl. Acad. Sci. USA 1999 Dec. 21, 96
(26): 15222-7.
11. MOODY R. - La vita oltre la vita. Mondadori Ed., Milano, 1977.
12. PAOLELLI E. - Floriterapia di Bach. VHS, GUNA Ed., Milano 1996.
13. PAOLELLI E. - Le qualit dellAnima. Tecniche Nuove Ed., Milano, 1999.
14. PEDROARENA C., LLINAS R. - Dendritic calcium conductances generate high frequency oscillation in thalamo cortical neurous. Proc. Natl.
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15. POPP F.A. - Nuovi orizzonti in medicina. La teoria dei biofotoni. IPSA
Ed., Palermo, 1985.
16. POPPER K.R. , ECCLES J. - Lio e il suo cervello. Armando Ed., Roma,
1994.
17. PRIGOGINE I. - La nuova alleanza. Longanesi Ed., Milano, 1981.
18. RECKEWEG H. H. - Omotossicologia, prospettiva per una sintesi della
medicina. GUNA Ed., Milano, 1988.
19. TILLER W. - Frontiers of consciousness. Avon Books, New York, 1974.
20. WEISS B. - Oltre le porte del tempo. Mondadori Ed., Milano, 1998.
La relazione medico
paziente e la narrazione
della malattia in Floriterapia
Patient-doctor relationship and the disease narration in Flowertherapy
RIASSUNTO: La prescrizione dei Fiori di Bach si effettua sugli stati d'animo del paziente: stati d'animo che emergono nel setting terapeutico ove la relazione medico-paziente rappresenta il luogo e lo strumento di quella espressione. In tal senso necessario che il terapeuta non invada quel campo e che il paziente sia condotto verso quella scoperta. La narrazione della malattia rappresenta la trama che attribuisce significati ed evidenzia stati emozionali.
A.M.I.F.
FASE INIZIALE
Il terapeuta: tolleranza della scarsa comprensione e di
avvertire uno stato di impotenza.
Attendere il rilevante ed il significativo
(senza ricordi o conoscenze acquisite: lerrore sarebbe quello di imporre al paziente lautoinganno di una comprensione prematura).
Evitare sistemi autoprotettivi non essendo in
grado di decifrare i messaggi del paziente.
Mantenere una visione binoculare (dati chiari
ed oscuri) (Bion, 1972).
Esperienza passata
Esperienza attuale
uno stato mentale ed emozionale continuo
Setting in Floriterapia
Per riconoscere lo/gli stato/i emozionale/i negativo/i del
paziente (la nota dominante) necessaria una
comprensione empatica.
ruolo standard
attitudine variabile
Adattamento
ad ogni singolo caso
eccesso
eccesso
rigidit
Empatia
Capacit di condividere ci che accade agli altri, non
come qualcosa di simile alla propria esperienza, ma
come se capitasse al terapeuta.
Provare, pensare emozioni come se si partecipasse alle
esperienze del paziente.
Considerare in maniera simultanea il proprio punto di
vista e quello del paziente con attenzione distribuita
(separazione dellio).
Rispettare e proteggere lindividualit del paziente,
senza super-imporre la propria.
PAZIENTE
SUPERVISORE
A.M.I.F.
Per una qualsiasi scelta da parte del terapeuta necessario
un ascolto non focalizzato.
Solo in un secondo momento lattenzione potr concentrarsi sui problemi focali che sono ancora emersi.
La diagnosi non dovrebbe essere una espressione oracolare. Nessuno in grado di far crescere un altro individuo,
pu solo inibire o favorire un processo.
Il medico dovrebbe individuare i fattori che facilitano o
interrompono un simile processo.
Contenimento:
necessit di una persona disponibile a prestare aiuto per emozioni e sentimenti che si riversano sugli altri.
Il vissuto del paziente di essere in balia di tali impulsi.
Il terapeuta presente per essere scoperto
Il processo terapeutico diventa una creazione del paziente
Verso il gi noto
10
filo
significato
ordine
Il senso sta nellattribuire un senso
A.M.I.F.
La narrazione della malattia una esperienza rappresentata e raccontata ove attivit ed eventi sono presentati in
ordine significativo e coerente.
Lempatia del terapeuta (senza identificazione) rappresenta il basso continuo che attenua il rischio di:
Omissioni
Sopravalutazioni
Rifiuti
Nella narrazione del paziente si collegano in senso immaginativo esperienze per evitare la dissoluzione.
Si sostituisce una configurazione ad una successione.
Qual la relazione fra storia ed esperienza?
Attraverso le domande del terapeuta il racconto pu essere collocato in un nuovo contesto e pu rivelare nuove
dimensioni dellesperienza.
Nei momenti di crisi e di rottura appare una indeterminatezza assoluta: il terapeuta lettore riceve e compone il
messaggio del testo
significato
BIBLIOGRAFIA:
1. BION W.R. - Apprendere dallesperienza. ed. Armando, 1972.
2. CHIAZZA L. - Corpo affetto e linguaggio. ed. Loescher, 1981.
3. MATTE BLANCO I. - Saggio sulla bi-logica. ed. Einaudi, 1981.
4. WINNICOTT D.W. - Sviluppo affettivo e ambiente. ed. Armando, 1972.
5. WINNICOTT D.W. - Gioco e realt. ed. Armando, 1974.
11
Crisi di coscienza
in Floriterapia:
aspetti teorici e gestione
di una buona occasione
Crisis of consciousness in Flowertherapy:
theoretical aspects and management of a good opportunity
RIASSUNTO: Le diluizioni dei Rimedi Floreali di Bach svolgono unindubbia funzione di attivazione efficace
e profonda, catalizzano e promuovono un insieme di processi, sintetizzabili nel concetto di un aumento della conoscenza, della consapevolezza e della coscienza di s; ci comporta, inevitabilmente, lattraversamento di momenti
e passaggi critici. Laumento, a volte spettacolare dei ricordi onirici, sia a livello quantitativo che qualitativo, il
riaffiorare di contenuti cognitivi ed emozionali, la scoperta di qualit personali fino a quel momento ignorate o frustrate, la rivisitazione di eventi e situazioni passate, il progetto di un futuro diverso, il cambiamento delle modalit
di relazione con gli altri e se stessi, rappresentano alcuni degli aspetti pi evidenti di tali processi. I momenti pi
intensi di questi eventi possono spesso caratterizzarsi con unaccentuazione di stati emozionali negativi, che vengono classicamente indicati come crisi di coscienza. Tale avvenimento viene definito dettagliatamente alla luce
del concetto di crisi, cos come espresso nella lingua cinese e alla luce dei concetti di conoscenza, consapevolezza e coscienza. LAutore presenta lapproccio clinico alla crisi di coscienza e descrive come essa, se ben gestita e modulata, rappresenti un momento cruciale ed unottima opportunit di cambiamento per il paziente.
Vengono illustrati alcuni esempi di crisi di coscienza e la loro gestione.
SUMMARY:
Bach Flower Remedies dilutions undoubtedly have a function of effective and deep activation,
catalysing and promoting many processes that can be summarized in the concept of an increase of the knowledge
and self consciousness. This leads to critical moments and passages. The sometimes spectacular increase, either
quantitative or qualitative of oniric memories, the appearance of cognitive and emotional contents, the discovery of
personal qualities ignored or frustated till that moment, the review of past events and situations, to guess and plan
a better future, the changing of the modality of relation with the people and with themselves, represent some of the
emerging aspects of these processes. The most intense moments are characterised by an emphasis of emotional negative states classically defined as crisis of consciousness. These events are defined in detailed manner with reference to the concept of crisis, as expressed in Chinese, and with reference to the differentiation with the concepts of
knowledge and self consciousness. The crisis of consciousness is examined in the clinic praxis. If well managed and
modulated, in the sphere of a therapeutic relation, the crisis of consciouness represents a focal moment and an
optimal opportunity of change for the patient. The Author presents some exemples of crisis of consciounessand
their management.
12
A.M.I.F.
Abbiamo accumulato tante ferite e se
non ne siamo consapevoli tutte le nostre
azioni diventano reazioni a quelle ferite.
Nella conoscenza di s c la fine del dolore e , quindi, linizio della saggezza.
J. Krishnamurti
Introduzione
Lobiettivo finale di chi opera nel campo della salute
quello di aiutare il paziente ad intraprendere e portare
avanti un percorso che lo conduca, sostanzialmente, a
migliorare la propria qualit di vita. Tale percorso, come
vedremo, per essere realmente fruttuoso, deve determinare necessariamente una maggiore conoscenza, consapevolezza e coscienza di s. I rimedi floreali di Bach si sono
ormai indiscutibilmente dimostrati, in forma diluita, ottimi
attivatori, promotori e propulsori di tale percorso.
Coscienza, conoscenza e consapevolezza di s sono, quindi, la conditio sine qua non del cambiamento, il cui percorso passa attraverso momenti critici. In Floriterapia di
Crisi di coscienza in Floriterapia
Non un effetto collaterale
paragonabile a:
aggravamento in omeopatia
vicariazione regressiva in omotossicologia
crisi di eliminazione in digiuno-terapia
Fig. 1
La parola crisi deriva dal greco krisis che indica un processo di svolta che avviene in tempi brevi.
Fig. 2
Descrizione fenomenologica
della crisi di coscienza in Floriterapia
La maggior parte dei floriterapeuti hanno osservato (e
alcuni descritto) fenomeni che si inquadrano nel concetto di
crisi di coscienza. Un aspetto essenziale rappresentato
dallaccentuazione ed intensificazione di stati emozionali
negativi. Il soggetto pu, ad esempio, sentire e manifestare
rabbia, irritazione o sensazioni di frustrazione, paura ecc..
Possono riemergere ricordi del passato con contenuti emotivi e cognitivi negativi. Produzione e ricordo di sogni penosi,
(incubi) possono aumentare. In alcuni casi sono descritte
anche reazioni molto simili a quelle che si presentano in
omotossicologia: starnuti, eruzioni cutanee, diarrea ecc., ma
la crisi di coscienza, propriamente detta, un qualcosa di
molto pi complesso di quanto descritto, in quanto costituisce sia il punto di arrivo di un percorso effettuato che il punto
di partenza per nuove conquiste.
Esamineremo, dettagliatamente largomento in esame, a
partire proprio dal concetto di crisi.
13
A.M.I.F.
Dopo una crisi nulla rimane immutato: una sua cattiva
gestione far imboccare al sistema una china pericolosa, che
lo porter, quanto meno, ad un livello qualitativamente pi
basso rispetto al periodo precedente; oppure, la crisi sar
gestita bene e ci porter il sistema ad intraprendere una via
evolutiva, che lo condurr ad un livello qualitativamente
superiore. La crisi pu essere perci considerata un passaggio fisiologico indispensabile per la crescita evolutiva di un
sistema, ma anche un passaggio fondamentale nellambito
di un percorso terapeutico il cui obbiettivo lagevolazione
del superamento di un equilibrio instabile, precario, limitante, disfunzionale e non quello di una irrealistica ed illogica
restitutio ad integrum.
Quanto detto valido non solo per il sistema uomo, ma
anche per macro-sistemi sociali. economici, ecc. Pu essere
utile, a titolo esemplificativo, accennare a quello che successo in Svizzera. La Svizzera, negli anni Cinquanta, produceva lottanta per cento degli orologi venduti nel mondo.
Questa supremazia, che era uno dei fiori allocchiello dellintera Confederazione, cominci ad essere minacciata allinizio
degli anni 60. Fu linizio di una crisi drammatica e velocissima, che ridusse la quota di mercato degli orologi svizzeri al
10%. Ci ebbe, ovviamente, ripercussioni negative non solo
sul livello economico della popolazione direttamente interessata, ma anche sullintero sistema Svizzera. Tale crisi era
motivata dal fatto che le industrie americane e dellest asiatico (soprattutto giapponesi), cominciarono a produrre orologi con tecnologie innovative e a costi pi ridotti. Esse adottarono, inoltre, strategie di mercato vincenti, utilizzando al
meglio un contesto amministrativo pubblico, finanziario e
scientifico che, per la sua qualit, fu a sua volta propulsivo.
Quindi buone leggi, servizi pubblici efficienti, una ricerca
scientifica avanzata e disponibilit di risorse finanziarie favorirono enormemente gli sforzi nello specifico settore degli
orologi, creando una sinergia eccezionale. La Svizzera entr
allora in una situazione decisamente pericolosa, poich la
crisi del settore ebbe ripercussioni a catena su tutto il sistema. Dopo anni di dominio incontrastato, dovuto alla mancanza di competizione, gli orologiai svizzeri si trovarono di
fronte ad un bivio: accettare una sconfitta definitiva, con
ripercussioni decisamente negative su tutto il sistema, o
abbandonare un atteggiamento prudente, conservatore e
rigido ed una visuale limitata, dando nuovo impulso alla produttivit. Essi e lintera Svizzera s rimboccarono le maniche trasformando questa crisi pericolosa in una buona
occasione di rinascita e di crescita. Seguendo questa seconda strada gli svizzeri uscirono dalla stagnazione e dalla crisi
sviluppando la ricerca, adeguando lintera amministrazione
pubblica ed il sistema finanziario, creando, cos, un contesto
pi favorevole non solo per lindustria degli orologi ma per
lintero sistema. Le industrie mutarono le strategie di mercato e cominciarono a produrre da una parte orologi di altissimo prestigio e valore e dallaltra orologi a basso prezzo che
assumevano il significato di accessorio dellabbigliamento.
14
Ci non solo ebbe come conseguenza positiva una riappropriazione di consistenti quote di mercato dellindustria orologiaia ma anche il miglioramento delle infrastrutture, di cui
si giov lintera societ. La vicenda degli orologi svizzeri la
dimostrazione concreta del concetto cinese di crisi. Una controprova data da unaltra vicenda, che mostra laltra faccia
della medaglia. LArgentina, prima e durante la seconda guerra mondiale, era una delle pi grandi potenze economiche; a
fronte di un cambiamento del mercato della carne, il sistema
Argentina entr in crisi. La crisi non fu compresa, non attiv
una reazione positiva e, quindi, il Paese entr in una deriva
sociale ed economica ancora pesantemente in atto.
A.M.I.F.
La parola conoscenza deriva dal latino nosco che vuol dire
apprendo e che deriva, a sua volta, dalla radice sanscrita jna
che significa indicare; il concetto di conoscenza si riferisce, in
buona sostanza, ad una capacit cognitiva, cio alla possibilit
di apprendere un qualcosa che indicato, proposto e notificato
alla mente.
La parola coscienza, propriamente detta deriva dal latino
scire e da parole sanscrite che hanno il senso di discernere
e discriminare luno dallaltro. Quindi, grazie alla capacit di
conoscere loggetto si porge alla mente e si pone in essa: la
mente, a sua volta, illumina loggetto conosciuto discriminandolo, stabilendone lidentit.
consapevolezza, infine, deriva dal latino spere che, con
valore intransitivo, vuol dire avere sapore e con valore transitivo assume il significato di assaporare.
Fig. 3
Genesi dellAutocoscienza
1 Nascita
Lorganismo gi caratterizzato dalla specie di appartenenza,
dal patrimonio ereditario e dalla sua specifica costituzione.
2 0-7 mesi
Inizia il processo di soggettualizzazione attraverso una
serie di esperienze che hanno per oggetto il corpo.
3 8-15 mesi
Il bambino continua a svilupparsi attraverso esperienze basate su condivisione, intesa e sintonizzazione. E presente la
coscienza diretta.
4 15-18 mesi
Emerge lautocoscienza ed il bisogno di conferma e convalida da parte delloggetto significativo esterno.
Fig. 5
15
A.M.I.F.
cedentemente era rappresentato da una semplice piacevolezza, attribuisce il significato di essere amato, in quanto la
coscienza riflessa d un significato soggettivo al legame esistente tra se stesso come oggetto delle carezze e la madre
come soggetto che accarezza. Quindi, lattuarsi dell'autocoscienza porta come conseguenza allidentit: si comincia ad
avere la capacit di cogliere la propria immagine riflessa e
ci ha un potere identificatorio; ci seguito da un secondo
importantissimo stadio che quello dellappropriazione stabile della propria immagine mediante conferma, convalida e
riconoscimento da parte delloggetto significativo esterno.
16
Fig. 6
Fig. 7
A.M.I.F.
matismo, stasi, chiusura autarchica e coazione a ripetere, in
ogni occasione significativa: una sorta di copione sempre
uguale (Fig. 9).
Tutto ci si concretizza in ultima analisi, nello star male
poich lindividuo si allontana dalla parte pi sana di s
(quella che Edward Bach definiva vero s), vittima di interferenze esterne ed autointerferenze. Diventa un sistema che si
autointossica e che particolarmente permeabile alle intossicazioni provenienti dallesterno (osservandolo da un punto
di vista omotossicologico), che si ossida e si acidifica (in un
ottica biochimica), che si distorce architettonicamente (in
un ottica di tipo strutturale e posturale), in ultima analisi un
sistema che tende allentropia (Fig. 10).
Alcuni esempi tratti dalla realt possono risultare chiarificatori: una paziente ha vissuto il rapporto con la madre in un
clima implicito che lha portata a strutturarsi sinteticamente in questo modo: se non sono e non faccio quello che pre-
sumo che vogliano (mia madre e gli altri) non sono amabile e
quindi sono abbandonabile. La paziente si quindi attrezzata
e strutturata inconsciamente sin da piccola a far fronte a questo pericolo diventando una Centaury che deve fare sempre contenti gli altri altrimenti scatta il terrore dellabbandono. Questa modalit cos rigida e pervasiva che si attua in
qualsiasi situazione, al punto che la paziente fa trovare la
casa pulita ed in ordine alla sua collaboratrice famigliare, per
paura di essere da lei abbandonata.
Un altro esempio caratterizzato dalla negazione inconscia di tutto ci che risuona come negativo e brutto. Una
donna, tipicamente Agrimony, per far fronte al terribile
clima emotivo vissuto nella famiglia di origine e alle situazioni traumatiche vissute durante la seconda guerra mondiale, si era strutturata sostanzialmente sul meccanismo
della negazione e sulla fuga nella idealizzazione, creandosi
unimmagine del tutto irrealistica della propria famiglia di
origine, instaurando, cos, anche con la figlia, un rapporto
basato sulla negazione dei conflitti e sul tutto va bene.
Questa persona riteneva, cos facendo, di essere stata
unottima madre e non riusciva a spiegarsi la rabbia ed il
malessere della figlia.
Un terzo esempio relativo al fatto che possiamo precocemente infilarci una sorta di occhiali attraverso i quali dare
una lettura dogmatica della realt a partire dalla teoria di
riferimento che ci si costruiti. Un paziente che si sentito non considerato dalle figure di accudimento ha strutturato una visione di s come persona, appunto, non considerabile. Ci lo ha portato a leggere narcisisticamente,
sospettosamente e rabbiosamente (vedi il rimedio Holly)
come significato di non considerazione il fatto che la fidanzata fosse andata a ritirare un referto medico facendosi
accompagnare da unamica piuttosto che da lui, non riuscendo a comprendere le vere motivazioni della fidanzata,
poich obnubilato dal dolore.
Si potrebbe continuare allinfinito con gli esempi: ognuno di
noi, a partire dalle proprie angosce, attua strategie, tattiche e
letture della realt assolutamente personali; quanto pi queste
sono inconsce e, quindi, assolutistiche, rigide ed automatiche,
tanto pi sono invalidanti e dolorose per s e per gli altri.
17
A.M.I.F.
ca, la semplice rievocazione del ricordo, nella speranza ingenuamente illuministica che ci possa apportare cambiamento, sono vie percorse entrambe con scarso successo da
Freud; il semplice fare ricorso ad unempatia e ad un maternage riparativo appaiono modalit a volte utili, sicuramente
insufficienti, per determinare quelle ristrutturazioni che permetteranno allindividuo di star meglio in maniera stabile e
continuativa.
Il percorso terapeutico deve restituire il pi possibile alla
coscienza del paziente le paure, le angosce, le strategie, le
tattiche, le difese, i dogmi che il soggetto ha costruito su se
stesso e sul mondo e che lo portano quindi ad osservare la
realt e ad interagire con essa in modo schematico, rigido
ed unilaterale; occorre restituire alla luce dellautoconsapevolezza le motivazioni per cui tutto ci nato e si strutturato, le ferite cicatrizzate e quelle ancora aperte e dolenti. Gli aspetti della propria identit ritenuti inaccettabili ed
inconciliabili devono essere utilmente integrati e possibilmente trasformati in nuove fonti di energia e di qualit
positive. Tutto questo pu avvenire, per esempio, attraverso
la pratica dellinterpretazione o attraverso tecniche e metodi congeniali al paziente e derivanti dal retroterra culturale
del terapeuta.
Questo processo di coscientizzazione un grande processo di liberazione, poich non solo rende tutto ci che era
inconscio meno pervasivo, ma rende altres possibile intravedere nuove soluzioni e prospettive esistenziali. Questo processo rende, a sua volta, possibile non solo una liberazione
da antichi blocchi e vincoli, ma anche una riattivazione di
tutto quellinsieme di qualit positive ipotizzate da Roberto
Assagioli come componenti essenziali dellinconscio superiore. Tutto ci permette in ultima analisi alla persona di riconquistare parzialmente o interamente quel territorio fertile e
fecondo che Edward Bach ha chiamato vero s (Fig. 12).
Questo percorso evolutivo deve attuarsi necessariamente,
nellambito di una relazione terapeutapaziente, regolamentato e strutturato in un setting che il contenitore ad hoc
per lattivazione e la conseguente coscientizzazione delle
modalit strutturali del paziente. Questo percorso di cambiamento pu, ovviamente, non presentarsi agevole in
quanto tutte le strutture inconsce sono delle soluzioni
disfunzionali, (ma pur sempre soluzioni) che hanno dato al
paziente, sia pure precariamente, un certo senso di sicurezza ed identit e gli hanno permesso di evitare guai ancor
peggiori, di vivere anche in maniera disagevole, trovando
comunque un proprio assestamento. Il paziente opporr,
quasi inevitabilmente, una sorta di resistenza al cambiamento. Avr bisogno di tempo per creare spazio dentro di
s, per consapevolizzare, per accettarsi. Ecco, quindi, che
entra in gioco la grande ed importante funzione dei Fiori di
Bach, testimoniata in maniera evidente dalla crisi di
coscienza. Essi possono essere considerati come degli attivatori e dei catalizzatori del percorso di autocoscienza.
Riescono ad entrare nel sistema ed a svolgere tali funzioni
18
VERO SE
PERCORSO TERAPEUTICO
(FLORITERAPIA DI BACH)
AUMENTO DI COSCIENZA
Fig. 12
A.M.I.F.
In una prima fase della terapia, esse si manifestano molto
spesso con laccentuazione di stati emozionali negativi specifici o con laccentuazione di stati che vengono genericamente riferiti come ansiosi e/o depressivi. In molti casi vengono osservati, gi in questa prima fase, aumenti di ricordi
onirici molto significativi in termini qualitativi e quantitativi.
Queste crisi di coscienza in senso lato sono di conforto al
terapeuta, nel senso che sono da considerarsi una sorta di
controprova della corretta scelta del rimedio. Nel primo
periodo appare estremamente opportuno non accelerare il
percorso terapeutico e, quindi, si , talora, dimostrato proficuo interrompere la somministrazione della diluizione ed
eventualmente utilizzare rimedi nella forma stock bottle, in
particolare Rescue Remedy. Quelle che lAutore definisce
crisi di coscienza, nel senso pieno del termine, generalmente si osservano quando la terapia stata intrapresa da
un tempo sufficientemente lungo, oppure gi nelle fasi iniziali di una terapia, in individui con un buon livello di consapevolezza e/o una buona flessibilit. Si tratta, senza dubbio,
di momenti cruciali, connotati da ottimi livelli di intuizione e
di autoconsapevolezza, in cui si raccolgono i frutti del lavoro
fatto fino a quel momento e da cui si pu ripartire, per continuare il percorso e per gettare altri semi, ad un livello pi alto
e pi profondo. I pazienti comunicano, solitamente, la crisi
nelle fasi iniziali dellincontro; le comunicazioni avvengono in
un clima ad alto voltaggio emotivo: ci percepibile, soprattutto grazie ai messaggi non verbali e paraverbali che appaiono molto significativi e che, spesso, indicano, la sofferenza, la
rabbia, lamarezza, la desolazione provati in seguito allautoconsapevolezza acquisita, accompagnate per da un senso di
sollievo per la chiarezza conquistata e per la concreta speranza che ci rappresenta linizio di importanti cambiamenti.
siate capitani della vostra anima; siate maestri del vostro
destino
Soffrite a causa di voi stessi. Ma se riesci a liberare te stesso e ad essere te stesso alla fine guarisci te stesso.
Fig. 13
Vediamo qualche esempio di frasi pronunciate da pazienti in occasione di comunicazione di crisi di coscienza:
Donna di 26 anni al dodicesimo colloquio: Agrimony
mi ha massacrata questo mese; ho capito quante maschere ho portato per tutta la vita con lobiettivo di farmi accettare e per coprire le mie emozioni. Ora riesco a sentire
quanto mi sento sola, vulnerabile e quanta paura ho di
essere abbandonata.
Donna di 42 anni al settimo colloquio: Mentre ero in
automobile, improvvisamente, mi venuta in mente
limmagine di una fanciulla contenta e felice in mezzo
alla natura. Ho provato per un attimo molta serenit e
contentezza; poi, mi esplosa una grande rabbia. Avevo
una grande voglia di urlare. Sono arrabbiatissima con me
stessa e con mio marito, forse perch ho confrontato
quella fanciulla con ci che sono stata e che sono ancora oggi.
Donna di 57 anni (estremamente credente e praticante) al
sedicesimo colloquio: Non sono mai stata una vera cristiana; il mio stato solo un simulacro di cristianit, sono
stata un bancomat vivente; non deve pi succedere.
Donna di 42 anni allundicesimo colloquio (sulla base di
un sogno particolarmente significativo): Sono arrabbiata
con me stessa adesso che ho capito, grazie a questo
sogno, che tutte le mie scelte nella mia vita sono avvenute sulla base di un senso di colpa da espiare.
Altri esempi potrebbero essere altrettanto efficaci ed
quindi il caso di fare considerazioni generali. Abbiamo gi
visto come questi momenti critici di illuminazione siano
accompagnati da una notevole attivit onirica e da flussi e
cambiamenti emozionali notevoli. Ma ci che si osserva
che, se il terapeuta svolge un buon lavoro per agevolare il
paziente a raccogliere i frutti della crisi, il paziente comincia,
nella concretezza della vita quotidiana, a svolgere azioni
positive relative al rispetto e al riconoscimento di se stesso e
delle proprie qualit. Ci attiva e libera energie che hanno
riverberi positivi nel lavoro e nello studio, nelle relazioni
affettive e sociali in genere. Si passa, quindi, da un circolo
vizioso ad un circolo virtuoso che porta, sia pure gradualmente e con alti e bassi, ad un sostanziale miglioramento
della qualit di vita. I Rimedi floreali di Bach ci mostrano,
quindi, sulla base di quanto detto, uninequivocabile efficacia
e lintero sistema terapeutico di Bach si connota come medicina dellautoconsapevolezza e dellautoresponsabilit. Ci ,
daltra parte, ben indicato dai titoli delle sue principali opere
che ci risuonano come precise indicazioni ed affettuosi inviti: Soffrite a causa di voi stessi, ma se riesci a liberare te
stesso e quindi aessere te stesso alla fine guarisci te stesso (Fig. 13).
19
A.M.I.F.
LETTERATURA:
1. ANGELA P. - Quark economia. Garzanti Ed., Milano, 1986.
2. BACH E. - Essere se stessi. Macro Edizioni, San Martino in Sarsina
(Fo),1995.
3. BACH E. - Guarire con i fiori, Ipsa Edizioni, Palermo, 1981.
4. BACH E. - Libera te stesso, Macro Edizioni, San Martino in Sarsina
(FO), 1992.
5. BLZOLA M. A. - I fiori della mente, Bollati Boringhieri editore, Torino
1997.
6. BELLAVITE P. - Biodinamica. Basi fisiopatologiche e tracce di metodo
per una Medicina integrata. Tecniche Nuove, Milano, 1998.
7. GALOPPINI A. - La dimensione coscienza. Atti del 13 Congresso
nazionale di Psicosintesi Il destino della coscienza, Bolzano, 1990.
8. GIOVETTI P. - Roberto Assagioli. La vita e lopera del fondatore della
Psicosintesi. Edizioni Mediterranee, Roma, 1995.
9. IANNELLI M. - Un setting per la Floriterapia di Bach. La Medicina
Biologica, supplemento al n 2 Aprile Giugno 1999, pagg. 39-44.
10. MAGNANO S. - Il segreto di Igea. Guida pratica al digiuno autogestito.
Edizioni associazione igienista italiana-Manca, Genova, 1993.
11. MELUCCI A. - La medicina tra mito della guarigione e capacit di prendersi cura. La Medicina Biologica, n2 Aprile Giugno 1999, pagg.5-8.
12. MINOLLI M. - Studi di psicoterapia psicoanalitica. Edizioni Centro
Diffusione Psicologia, Genova, 1993.
13. PAOLELLI E. - Floriterapia di Bach. (VHS) Guna editore, Milano, 1997.
14. PASTORINO M.L. - Introduzione ai rimedi floreali di Bach. Ipsa editore , Palermo 1989.
15. PASTORINO M.L. - La medicina di Bach: una medicina della coscienza. La Medicina Biologica, n3 Luglio - Settembre 1997, pagg.49-53.
16. SCHEFFER M. - Metodo originale della floriterapia di Bach - Edizioni
Tecniche Nuove, Milano1995.
17. SCHEFFER M. - Terapia con i Fiori di Bach. Ipsa editore, Palermo,
1990.
18. SCHEFFER M. - Uso pratico del Fiori di Bach. Edizioni Tea Pratica,
Milano 1996.
19. SITZIA G. - Conoscere la Medicina Omotossicologica. Guna editore,
Milano, 1996.
20
RIASSUNTO: Il metodo S.A.I. prende in considerazione un solo sintomo o problema psicologico. Il suo scopo consiste
nella re-strutturazione della personalit individuale, attraverso luso di tecniche relazionali e la successiva rielaborazione del vissuto immaginativo. Con il metodo S.A.I. possono essere trattate sia le relazioni sociali che i conflitti ed i dolori personali nellambito del rapporto medico-paziente; inoltre possibile aiutare e rafforzare la consapevolezza individuale e lautonomia di sviluppo di risorse e di potenzialit positive. Il principio teorico del metodo S.A.I. quello caratteristico dellAnalisi Transazionale,
che vede la personalit strutturata su tre cardini ben precisi, denominati Stati dellIo, che sono una serie di comportamenti
osservabili e riconducibili al processo evolutivo della psiche dellindividuo. Altro punto focale della terapia sono i messaggi di
copione, che sono il risultato del processo educativo e degli approcci affettivi subiti e vissuti dallindividuo nei primi sette anni
di vita. Questi messaggi sono poi determinanti per sviluppare nellindividuo adulto sentimenti di autostima o disistima che lo
conducono ad assumere comportamenti che possono portare ad una vita normale oppure ad elaborare nevrosi pi o meno gravi.
Su questo impianto teorico ho costruito un approccio terapeutico che ha come obiettivo quello di spezzare la catena simbiotica
genitore/figlio che alla base di un comportamento psicologicamente errato. La Floriterapia di Bach uno strumento prezioso
nel trovare il percorso ideale a seconda del disturbo riscontrato. Lapproccio al paziente e al suo disturbo compiuto attraverso
colloqui e particolari tecniche di rilassamento rappresentate da un insieme equilibrato di tecniche eriksoniane, training autogeno e tecniche yoga, che vengono via via adattate al paziente. In particolare i Fiori di Bach fungono da mediatore nellapproccio agli Stati dellIo in quanto sono regolarizzatori e catalizzatori dei conflitti intrapsichici permettendo al terapeuta e al paziente una loro rielaborazione corretta in un ambiente psichico a basso livello di disturbo.
PAROLE CHIAVE: ANALISI TRANSAZIONALE, METODO S.A.I., STATI DELLIO, FIORI DI BACH, ERIKSON, JUNG, PSICOLOGIA ORIENTALE
SUMMARY: The S.A.I. method considers only one symptom or psychological problem. Its aim consists in the re structuring of the individual personality using relational techniques and the elaborating of the experienced imaginary. With the S.A.I.
method, both social relations and personal clashes or pains can be treated in the relation between therapist and patient; we can
also support and strengthen individual consciousness in order to develop the resources and positive potentiality. The theoretic
principle of the S.A.I. method is the typical one of the Transactional Analysis, that is the human personality based on three
important points, the states of ego. These are some behaviours that are observed and take again in the evolutive process of the
individual. Another important step of the S.A.I. therapy is the script message, the result of the educational process and the affective approaches the person lived and suffered in the first seven years of life. These messages can develop, in adult people, feelings of self-estimation or negative self-confidence, thus leading to normal life or to more or less neuroses of different seriousness. On this theoretic basis, the Author built a therapeutic approach, whose target is to crash the symbiotic bond between
parents and children, which is the base of altered psychological behaviours. The Bach Flower Therapy is a precious tool to find
the best way to manage various problems. The approach to the patient and his problems is carried on with talks and particular
relaxing techniques, that are a balanced mixing of Erikson techniques, autogenous training and yoga techniques. In particular,
Bach Flower Remedies act as intermediary in the approach to the States of Ego, since they regulate and catalyse clashes or pains,
allowing therapist and patient to draw up them in a correct way.
KEY WORDS: TRANSACTIONAL ANALISYS, S.A.I. METHOD, STATES OF THE EGO, BACH FLOWER REMEDIES, ERIKSON,
JUNG, ORIENTAL PSYCHOLOGY.
21
A.M.I.F.
urante la mia attivit di psicoterapeuta ho potuto
riscontrare come i vari modelli dapproccio proposti
dalle varie Scuole di pensiero non fossero in grado di
soddisfare appieno le varie esigenze che si presentavano
durante la cura dei pazienti.
Avevo, inoltre, maturato la necessit di elaborare un metodo che mi fosse pi consono e che mi permettesse quindi di
sviluppare completamente la professionalit accumulata in
anni di esercizio della professione.
Completava il quadro la necessit sempre crescente da
parte dei pazienti di ottenere risultati in tempi brevi o, in
ogni caso, accettabili e che non fossero paragonabili agli anni
dellapproccio psicoanalitico.
La risposta a queste mie esigenze venuta da una rivisitazione delle tecniche classiche dellAnalisi Transazionale
alla luce del pensiero Junghiano e di alcune personali ricerche sui sistemi psicologici radicati nei modelli di pensiero
filosofico orientale, indiano in particolare.
Allinizio cominciai ad utilizzare modelli e tecniche in
modo destrutturato a seconda dei casi che mi si presentavano, avvalendomi delle pi svariate modalit dapproccio, che
andavano dalle tecniche di training autogeno allipnosi eriksoniana con qualche incursione nelle tecniche yoga, in particolare quelle legate alla respirazione.
Fin dallinizio mi resi conto che tutto questo mi permetteva di raggiungere i seguenti risultati: diminuzione dei tempi
di cura, risultati pi evidenti a breve termine, maggiore stabilit del soggetto nel periodo successivo alla terapia, diminuzione del rapporto di dipendenza te-rapeuta/paziente.
Nellambito di questo percorso professionale ho avuto
modo di riscontrare come le modalit sociali spingessero
sempre di pi lindividuo verso lutilizzo di mezzi chimici,
(ansiolitici e antidepressivi), per la risoluzione delle proprie
problematiche interiori. Nasceva quindi in me lesigenza di
22
trovare uno strumento che fosse in grado di sostituire il farmaco e che potesse fornire al paziente un simbolo fisico su
cui riversare i propri bisogni.
La sostituzione del farmaco etico si era rivelata necessaria
nel processo di disintossicazione e disassuefazione, dalle
benzodiazepine in particolare.
La metodica terapeutica dei Fiori di Bach rappresenta, un
aiuto pi che valido allattivit dello psiscoterapeuta.
Infatti Edward Bach, nei suoi scritti, parla di guaritori spirituali ed individua la malattia come una sorta di conflitto
intrapsichico tra Anima, Mente e Corpo fisico. Nessuno pi
di uno psicoterapeuta pu essere in grado di utilizzare appieno le formidabili potenzialit del sistema.
Secondo la mia opinione, lo psicoterapeuta un erede
diretto della medicina della parola, che in Cina occupava il
pi alto scalino della scienza medica e che i Buddhisti hanno
perfezionato al punto da riuscire a fare a meno delle tecniche
chirurgiche e che ha portato i Rishi Vedici ad elaborare la
sofisticatissima tecnica dei mantra, cos utile nella cura di
determinate tipologie nevrotiche. Lo psicoterapeuta veramente il medico dellanima che, attraverso la risoluzione dei
conflitti, pu portare il paziente a quella sorta di equilibrio
che lo rende immune nei confronti delle malattie.
in questo contesto di pensiero che ho iniziato, prima di
tutto, a testare i Fiori su me stesso, per poi arrivare a consigliarne lutilizzo ai miei pazienti, con risultati che sono
veramente andati al di l delle mie pi rosee aspettative,
permettendomi di trattare casi a cui mai mi sarei avvicinato in precedenza.
Ho cos progettato e reso operativo un modello terapeutico che combina il metodo Bach con nuove tecniche: ne
nato il Metodo per lo Sviluppo Armonico dellIndividuo o
Metodo S.A.I. che illustrer qui di seguito.
Il Metodo S.A.I., avvalendosi di un approccio psicodinamico, ha come punto focale un solo sintomo o problema. Il
suo obiettivo consiste nella ristrutturazione dei messaggi di
copione, utilizzando, tra gli strumenti terapeutici, tecniche
di rilassamento con relativa rielaborazione di vissuti immaginativi.
Il metodo consente di trattare sia gli aspetti relazionali che
intrapsichici dei conflitti e delle sofferenze dellindividuo
allinterno della relazione terapeuta - paziente e mira a sostenere e rafforzare la consapevolezza e lautonomia dellindividuo per svilupparne le risorse e le potenzialit positive.
Il principio teorico su cui si basa il metodo quello tipico
dellAnalisi Transazionale che vede la personalit strutturata
su tre cardini ben precisi, denominati Stati dellIO, che sono
una serie di comportamenti osservabili e riconducibili al processo evolutivo della psiche dellindividuo.
Altro punto focale della terapia sono i messaggi di copione, che sono il risultato del processo educativo e degli
approcci affettivi subiti e vissuti dallindividuo nei primi sette
anni di vita. Questi messaggi sono poi determinanti per svi-
A.M.I.F.
depressione
attacchi di panico
6
6
difficolt di relazione
problemi scolastici
3
2
fobie
preparazione al parto
vaginismo
insonnia
allergia
1
0
luppare nellindividuo adulto sentimenti di autostima o disistima, che lo conducono ad assumere comportamenti che
possono portare ad una vita normale oppure ad elaborare
nevrosi pi o meno gravi.
Su questo impianto teorico ho costruito unapproccio terapeutico che ha come obiettivo quello di spezzare la catena
simbiotica genitore/figlio, che alla base di un comportamento psicologicamente errato. La Floriterapia di Bach un
prezioso strumento per trovare il percorso ideale a seconda
del disturbo riscontrato.
Lapproccio al paziente e al suo disturbo compiuto attraverso colloqui e particolari tecniche di rilassamento che
sono un insieme equilibrato di tecniche eriksoniane, training autogeno e tecniche yoga, che vengono via via adattate al paziente.
In particolare i Fiori di Bach fungono da mediatore nellapproccio agli Stati dellIo in quanto sono regolarizzatori e
catalizzatori dei conflitti intrapsichici permettendo al terapeuta e al paziente una loro corretta rielaborazione in un
ambiente psichico a basso livello di disturbo.
Gli ambiti clinici particolarmente indicati per lapplicazione del metodo riguardano: stati depressivi, stati ansiosi e
crisi di panico, sintomatologie psicosomatiche e problematiche relazionali.
Il metodo prevede, inoltre, interventi mirati per la preparazione al parto indolore e per la gestione del paziente in casi
di interventi odontoiatrici ed interventi chirurgici in anestesia
locale.
Nellambito del presente studio stato selezionato un campione di 30 soggetti, trattati durante il biennio 1998-1999.
Le patologie trattate sono cos suddivise (Tab.1):
casi di depressione
casi di attacchi di panico ripetuti
casi di difficolt di relazione
casi di problemi del rapporto di coppia
casi di problemi legati allambiente scolastico
casi di fobie
caso di preparazione al parto
caso di vaginismo
caso di insonnia
caso di allergia.
Le professioni e il grado di scolarizzazione dei pazienti trattati sono cos suddivise (Figg. 1,2):
scolarit media inferiore
diploma
impiegati
studenti
laurea
altro
.
Let dei pazienti compresa tra i 14 e i 60 anni.
Di 30 casi trattati (Fig. 3) 20 hanno avuto esito positivo, mentre
10 pazienti hanno interrotto la terapia per le seguenti ragioni:
per ragioni economiche
per mancanza di motivazione
per mancata accettazione del piano terapeutico
trasferimenti in altra localit.
I numeri presi in considerazione evidenziano che solo il
18% dei pazienti ha abbandonato la terapia per problemi
inerenti ad essa.
Questo successo stato possibile grazie allutilizzo del
sistema terapeutico denominato Floriterapia di Bach, che
un supporto al processo psicoterapeutico ed uno strumento
di riequilibrio degli stati danimo del paziente, cos da permettere allo psicoterapeuta un approccio pi mirato, profondo e veloce. Inoltre i Fiori sono utilizzati anche come cammino simbolico verso la riappropriazione della propria autonomia decisionale.
Nellambito di questapproccio i Fiori sono stati, talvolta,
utilizzati come sostituto delle benzodiazepine e di altri farmaci di tipo etico; naturalmente quando ci avvenuto il
lavoro stato gestito in collaborazione con un medico che ha
coordinato sia le prescrizioni che il dosaggio dei farmaci.
23
A.M.I.F.
Lapproccio terapeutico si svolto secondo le seguenti
modalit:
nella prima seduta veniva stipulato, tra terapeuta e paziente, il contratto (metodo mutuato completamente
dallAnalisi Transazionale) per definire le modalit di costituzione, gestione e risoluzione del rapporto terapeutico.
Le clausole contrattuali riguardavano: il perch (motivazione e obiettivo), il cosa (oggetto del contratto), il quanto (durata e costo), il quando (frequenze) e il come
(modalit terapeutiche e di contratto).
lutilizzo dei Fiori viene proposto nellambito del come
spiegando in modo assolutamente chiaro il loro ruolo di
supporto.
PROFESSIONI
studenti
10%
altro
37%
impiegati
50%
Non mai stata stilata una ricetta per la somministrazione dei Fiori, ne stata mai proposta ai pazienti lassunzione
diretta di alcuna miscela. stato invece spiegato quali Fiori
fossero indicati per migliorare lo stato di disagio. A seguito di
queste precisazioni i pazienti si sono recati, autonomamente, in farmacia a farsi preparare la miscela che ritenevano pi
idonea. Durante il colloquio sono state suggerite anche le
modalit di assunzione.
Cos agendo si conseguono due importanti risultati:
TASSO DI SCOLARIZZAZIONE
laurea
5%
diploma
45%
ESITO
10%
7%
10%
66%
7%
esito buono
non accettazione
del piano terapeutico
24
A.M.I.F.
Nel caso di insonnia il paziente, di anni 21, si era recato presso il mio studio (lamentando insonnia che ormai perdurava da circa 3 anni) con i seguenti sintomi: difficolt a
addormentarsi, continui risvegli notturni. Linsonnia era
insorta dopo uno shock subito allinterno dellambiente
familiare. Durante la prima seduta il paziente aveva convenuto che lutilizzo dei fiori poteva aiutarlo; si procur una
miscela composta da Star of Bethlehem, White Chestnut,
Aspen e Mimulus. Dopo circa tre giorni mi avvis telefonicamente che finalmente, con evidente sollievo, era riuscito
a dormire per 4 ore consecutive; al secondo incontro, avvenuto circa 10 gg. dopo il primo, mi conferm che le 4 ore
di sonno erano rimaste stabili per tutte le notti. Questo successo iniziale dei Fiori mi ha permesso di arrivare alla risoluzione del disturbo nellarco di 10 sedute; a distanza di
circa 1 anno il paziente dorme tranquillamente circa 8-9
ore per notte senza dover ricorrere a nessun altro aiuto particolare.
LETTERATURA:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
25
Rimedi floreali
nei disturbi femminili
Flower remedies in women diseases
RIASSUNTO: Questo lavoro contiene una serie di considerazioni sul lavoro svolto negli ultimi anni, in qualit
di ginecologa e floriterapeuta, su un campione di 200 donne, dai 20 ai 50 anni. Le principali sintomatologie presentate sono: alterazioni mestruali, sindrome menopausale, flogosi dellapparato genitale, problematiche sessuali.
Vengono prese in considerazione le principali scelte diagnostiche ed i rimedi pi affini ad ogni singola problematica.
I grandi cambiamenti che la donna ha vissuto negli ultimi decenni hanno spostato lago dei conflitti verso alcune
tematiche scottanti: il rapporto tra lavoro e famiglia, la convivenza in un ambiente lavorativo spesso competitivo ed
aggressivo, il conflitto di ruoli sessuali allinterno della coppia, la ricerca di uno specifico femminile. I fiori rappresentano un grosso strumento di cambiamento per la donna (i risultati clinici lo dimostrano) e possono evidenziare
le maggiori potenzialit positive: una maggiore indipendenza affettiva dalla famiglia e dai figli, la realizzazione di un
amore meno condizionato e meno condizionante, una gestione pi diretta della propria componente aggressiva, una
accettazione maggiore della propria ciclicit e dei propri ritmi. Rimedi come Chicory, Holly, Scleranthus, Rock Water,
Crab Apple sono i principali aiuti che la Floriterapia pu offrire per affrontare queste tematiche. Nelle patologie sfinteriali e sessuali sar molto pi importante Cherry Plum, per aiutare le donne ad abbandonarsi e a lasciar accadere,
mentre White Chestnut armonizzer la parte mentale predominante e bloccante. La chiave di tutti questi processi
di crescita resta comunque lamore e i fiori sanno bene come trovarla.
PAROLE CHIAVE: FEMMINILIT, SESSUALIT, CICLICIT, ACCOGLIENZA, FLORITERAPIA
SUMMARY: My research includes a series of considerations on the work that, in these last years, I have been
carrying out as a gynaecologist and flower-therapeutist in a group of two hundred women, aged from 20 to 50. The
main symptomatologies are: menstrual disorders, menopause syndrome, phlogosis of the genital apparatus, sexual
troubles. The main diagnostic choices and the most appropiate remedies to each single problem are taken into
account.
The great changes that women have undergone in the last decades, have shifted the subject of the conflicts towards
several burning topics: the relation between job and family; living in a competitive and aggressive work milieu; the
conflict of sexual parts inside the couple; the pursuit of sweet and welcoming features even though often vague. The
flowers are a great mean of change for women (clinical results prove it) and can stress their main positive potentialities: an increased affective independence from family and children; the realization of a less conditioned and less
conditioning love; a more direct management of ones own aggressive feature; a wider acceptance of ones own cyclicity and rhythms. Remedies as Chicory, Holly, Scleranthus, Rock Water and Crab Apple are the main ones that flower
therapy can offer to face these problems. In sphincteral and sexual pathologies Cherry Plum is much more important: it helps women to let themselves go and leave things to happen. Whereas, White Chestnut helps the harmonization of the predominant and blocking mental part. Anyway, the key of all these growth processes is love, and
flowers know how to find it
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A.M.I.F.
ssendo floriterapeuta e ginecologa da molti anni, lesperienza clinica quotidiana pi importante che ho vissuto con i rimedi floreali stata, ovviamente, nel
campo delle problematiche femminili: le alterazioni mestruali, i conflitti con la maternit, i problemi sessuali che spesso
sottostanno a molte somatizzazioni, ecc. Quando si affrontano le valutazioni di un lavoro clinico, il rischio frequente di
cadere in considerazioni statistiche, protocolli standard, percentuali oggettivabili. Ma nella floriterapia questi parametri
sono difficili da evidenziare ed il colloquio diagnostico resta
un momento speciale, uno scambio irripetibile ed un approccio personalizzato ad ogni singola esperienza di vita. Questo
lavoro, perci, vuole rappresentare solo un piccolo contributo di esperienza, una considerazione a posteriori sul lavoro
clinico svolto in questi ultimi anni, con le problematiche pi
importanti e le scelte diagnostiche pi frequenti.
stato scelto un campione di 200 donne, di et compresa tra 20 e 50 anni. La durata media della terapia stata di
quattro mesi, con una visita di controllo mensile. I sintomi
DAI 20 AI 50 ANNI
CASI CLINICI DAL 1995 AL 2000
DURATA MEDIA DELLA TERAPIA: 4 MESI
UN COLLOQUIO AL MESE
SINTOMI LAMENTATI: DISTURBI MESTRUALI
SINDROME MENOPAUSALE
PROBLEMI DI MATERNIT
FLOGOSI DELLAPPARATO GENITALE
PROBLEMATICHE SESSUALI
ASSOCIAZIONI TERAPEUTICHE
FITOPREPARATI
EMMENAGOGHI
FITOESTROGENI
REGOLARIZZANTI ORMONALI
GEMMOTERAPIA
FLORITERAPIA
RIMEDI CALIFORNIANI
RIMEDI FRANCESI
principali scelti sono stati: sindrome menopausale, alterazioni mestruali, flogosi dellapparato genitale, problematiche
sessuali. I Rimedi floreali sono stati associati ad altre tecniche terapeutiche naturali, come la fitoterapia, la gemmoterapia e alcuni rimedi floreali californiani e francesi. In questo
approccio globale, la Floriterapia di Bach assume, comunque,
un ruolo determinante, in quanto unica tecnica in grado di
agire realmente sui conflitti psicologici di fondo e quindi sullasse psico-neuro-ormonale che porta al processo di somatizzazione. Gi da diversi anni gli studi moderni di psiconeuroimmunologia ci dimostrano come tutte le diverse esperienze emotive quotidiane possano influire (tramite il collegamento limbico-ipotalamico) sul nostro apparato endocrino. Non insolito ad es. osservare lunghi periodi di amenorrea dopo un lutto importante o emorragie mestruali dopo
una separazione affettiva. Luso della Floriterapia permette
inoltre di avere risultati pi stabili nel tempo e con un
benessere globale della paziente, che non costituito solo
dallassenza del sintomo ma anche da uno stato di serenit e armonia con la propria femminilit. Negli ultimi
decenni la donna ha vissuto cambiamenti importanti nel proprio stile di vita e nei ruoli, ma questo non ha comportato
sempre un miglioramento della qualit esistenziale. I conflitti tra carriera e maternit, la convivenza con un mondo del
lavoro competitivo ed esigente, la necessit di armonizzare
gli impegni esterni con quelli familiari, il sovvertimento dei
ruoli allinterno della coppia, sono solo alcuni dei problemi
pi attuali. La conseguenza la ricerca di unidentit, di uno
specifico femminile ancora da scoprire completamente, che
rispetti le valenze specifiche innate (come la dolcezza, il
rispetto delle ciclicit ormonali, il bisogno di intimit, la
capacit di abbandonarsi, anche nel rapporto sessuale) ma
anche le esigenze attuali di un mondo che non aspetta e la
presenza di un compagno a volte confuso e timoroso.
Si deve inoltre sottolineare la tendenza a medicalizzare
sempre pi alcune fasi fisiologiche della donna come la gravidanza e la menopausa. E se questo pu essere un segno di
una positiva attenzione verso la propria salute, pu diventare
anche fonte di maggiore preoccupazione per le malattie, di
atteggiamenti ipocondriaci, se non addirittura di un tentativo
di richiamo, con la malattia stessa, di attenzioni altrimenti
non evocabili: da qui luso molto frequente dei rimedi
Chicory e Heather nella maggior parte delle pazienti ed
anche nelle diverse fasi della vita. Il ruolo materno (con i figli
ed anche col partner!) condizionato e condizionante riporta
costantemente al confronto quasi karmico delle donne con
quello che lamore disinteressato e generoso. Purtroppo
uno dei sentimenti predominanti nei diversi casi clinici il
senso del tradimento, dellabbandono, di fare molto per i figli
e la famiglia e di non essere ricambiate: molte emorragie e
alterazioni mestruali vengono trattate con Chicory, (anche in
menopausa, quando i figli crescono ed escono dallambito
familiare) che resta un rimedio cardine per ritrovare la propria indipendenza affettiva e per ridarla ai propri cari.
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A.M.I.F.
Tutti questi processi avvengono spesso in un conflitto
sempre presente con la componente aggressiva, nota dolente delle problematiche femminili. Per antonomasia laggressivit presenta connotazioni maschili e prevale quindi labitudine alla sopportazione, col risultato di molte patologie
epatiche e flogistiche.
Flogosi
Spesso le flogosi dellapparato genitale (dove linfiammazione il simbolo di una lotta inespressa) nascondono conflitti col partner, il rifiuto inespresso della relazione. Il rimedio Holly, in questi casi, fondamentale, insieme a Beech,
per lintolleranza verso laltro. Anche molte allergie sono il
linguaggio di ben altre intolleranze, vedi alcuni eczemi in
zona perineale (come nel caso di una paziente, insorto dopo
aver saputo della relazione extraconiugale del marito) o la
sterilit da incompatibilit con lo sperma del coniuge. In tutti
questi casi Walnut rafforza lazione protettiva ed antiallergica della terapia, mentre Crab Apple resta il rimedio cardine
per tutte le patologie infettive e flogistiche (eliminando
anche quel senso di sporcizia e di contagiosit che accompagna tutte le vaginiti e la leucorrea).
Quando la flogosi coinvolge anche la vescica con disturbi
legati allo sfintere, con impellenza ad urinare e disuria, entra
in gioco un altro fattore importante: la difficolt e la sofferenza a lasciarsi andare (somatizzata spesso a livello sfinteriale).
Si impone quindi il rimedio Cherry Plum. Non a caso ci sono
le cistalgie post-coitali, quasi a rappresentare la difficolt ad
abbandonarsi al piacere sessuale, a lasciarsi andare (come a
lasciar passare lurina).
Alterazioni mestruali
La donna vive in un costante ritmo ormonale, lunare, che
ne rappresenta la funzione riproduttiva e la caratterizza. In
qualche modo la donna immersa in questo ritmo, costretta a sottomettersi ad esso; Dethlefsen afferma che questo
laspetto centrale della femminilit ed collegata alla sua
capacit di donarsi: col sangue la donna offre una parte di s
e della propria energia. Ma proprio la non accettazione della
propria femminilit che sta alla base della maggior parte dei
disturbi mestruali. Una societ consumistica e competitiva, i
tempi sempre ristretti, lesigenza di prestazioni professionali
elevate e alla pari, la pubblicit degli assorbenti speciali
che nascondono il pi possibile certi momenti, portano a
negare queste funzioni, considerate come limitanti.
Scleranthus, fiore dellalternanza e della ciclicit, il rimedio caratteristico per tutte le sintomatologie cicliche, fondamentale per trattare tutti i disturbi legati al ciclo mestruale, le
alterazioni della frequenza, la dismenorrea, i sintomi pre e
post mestruali, la sindrome pre-mestruale, ecc., Rock Water
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CAMBIAMENTI PSICOSOCIALI
RUOLO PROFESSIONALE
MATERNIT
IDENTIT SESSUALE
VITA DI COPPIA
MEDICALIZZAZIONE
CONFLITTI DI BASE
FEMMINILITA COME QUALITA YIN
(Accoglienza , dolcezza, nutrimento, abbandono)
CONFLITTO CON LE VALENZE AGGRESSIVE
(Patologie epatiche, flogosi)
AMORE INCONDIZIONATO
(Rapporto con i figli, vita di coppia)
INDIPENDENZA AFFETTIVA
(Solitudine, rapporto con la famiglia)
CHERRY PLUM
WALNUT
Menopausa
La crescente medicalizzazione ed un certo tipo di informazione fanno vivere questo momento come uno dei momenti
A.M.I.F.
ALTERAZIONI MESTRUALI
SCLERANTHUS
ROCK WATER
IMPATIENS
CHICORY
CRAB APPLE
CHESTNUT BUD
SESSUALIT
CHERRY PLUM
WHITE CHESTNUT
BEECH
HOLLY
CRAB APPLE
PINE
ROCK WATER
ASPEN
CHICORY
AGRIMONY
MENOPAUSA
WILD OAT
HONEYSUCKLE
WALNUT
CRAB APPLE
CHICORY
PSICONEUROIMMUNOLOGIA
IMPRESSIONI INTERNE
IMPRESSIONI ESTERNE
SISTEMA LIMBICO
IPOTALAMO
IPOFISI
SNA
SNV
GONADI
DIGESTIVO
MUSCOLI
SURRENE
RESPIRATORIO
ORG. SENSO
TIROIDE
CIRCOLATORIO
TIMO
SESSUALE
PANCREAS SURRENE (MIDOLL.)
PARATIROIDI
Sessualit
Qualunque sia la fase della vita considerata, laspetto della
sessualit e il suo vissuto questi elementi sottointendono
sempre tutte le sintomatologie osservate. Se nel maschio prevale la difficolt e il timore della prestazione, nella femmina
pi importante la reale capacit di abbandonarsi e di
lasciarsi andare. Il suo vissuto, infatti, molto pi nascosto,
pi interiorizzato e spesso anche pi mentale, pi ragionato.
Cherry Plum il rimedio principale che si usa per le anorgasmie, oltre che per le cistalgie post-coitali e la dispareunia.
A questo rimedio si associa spesso White Chestnut, per
rilassare la mente durante la relazione intima, non pensare
in modo ossessivo e potersi cos abbandonare. Purtroppo
un'educazione moralistica trasmette a volte unimmagine
castrante del piacere sessuale: il sesso vissuto come colpa o
peccato necessiter di Pine mentre la paura del contagio o il
senso di essere sporcati richiamer lutilizzo di Crab Apple.
Anche gli individui Rock Water hanno problemi a lasciarsi andare e abbandonare la rigidit con se stessi, cos come
Aspen avr paura dellorgasmo.
Non bisogna, comunque, mai trascurare i conflitti di coppia, che quando non chiariti procurano spesso problemi sessuali. In questo caso Beech e Holly migliorano la tolleranza
e la voglia di stare insieme mentre, in questo contesto,
Agrimony porter ad una maggiore volont di risolvere i
conflitti senza mentire o nascondere le proprie esigenze.
Conclusioni
Nel complesso i Rimedi floriterapeutici rappresentano un
valido strumento per la salute femminile e per una ricerca
interiore che negli ultimi anni si sta approfondendo sempre
pi. Forse la chiave di questa crescita resta lamore e i Fiori
di solito riescono a trovarla Star alla donna avere il coraggio di usarla per ritrovare se stessa.
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Floriterapia
e psicofarmaci
Flowertherapy and psychodrugs
RIASSUNTO:
Introduzione
LAutore affronta, in questo lavoro, un argomento complesso e controverso, ossia lassociazione tra psicofarmaci
e fiori di Bach soprattutto nel caso di assunzione contemporanea, pi che nelleventualit, forse pi frequente, in cui
la somministrazione degli psicofarmaci preceda quella dei
fiori.
Data la sua attivit professionale come psichiatra presso
lambulatorio di una A.S.L., lAutore entra spesso in contatto
con pazienti gi sottoposti a una terapia farmacologica per
intensit della sofferenza e gravit della sintomatologia presentata.
Il problema pi generale delle co-terapie gi stato trattato dallAutore nella sua relazione al I Congresso A.M.I.F.
(1999): Floriterapia e Servizi Psichiatrici (op. cit.).
Campo controverso. Se vero che la maggior parte dei
terapeuti appare perplessa di fronte a questa associazione,
pensando vi sia un esaurimento delle capacit di reazione,
una modificazione irreversibile e cronica del campo energetico dellindividuo, vi sono invece alcuni Autori che non lo
escludono, anzi paiono incoraggiarlo. M.Scheffer sostiene: I
Fiori di Bach sono compatibili con ogni medicamento... anche
con gli psicofarmaci... che vengono sospesi progressivamente
per desiderio del paziente stesso. (M.Scheffer, Terapia con i
Fiori di Bach, op. cit. pag. 227).
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M.L. Pastorino scrive: Lesperienza dimostra che tutti i quadri psichiatrici possono essere trattati con i fiori, sebbene non
in tutti i casi si possono usare come unica medicina.
Ed ancora: anche nelle psicosi i fiori agiscono, ma essendo
questi casi il prodotto di unalterazione molto profonda della
personalit bisogna accompagnarli con altre medicine.
Sebbene possiamo pensare che in tali casi sia troppo tardi per
agire sul campo energetico, conviene utilizzarli, perch possono modificare l'atteggiamento del paziente verso la sua malattia, ed a volte possono arrivare ad arrestarla." (M.L. Pastorino,
op. cit. pag. 221).
Il problema che lAutore si pone si pu riassumere, semplificando, nella domanda: quanto dell'uno e quanto dell'altro?; quale effetto specifico, cio, sia correlabile all'uno od all'altro intervento, come e se sia possibile differenziarli e quale sia il prodotto dell'interazione fra i due
diversi strumenti. Nell'arco degli anni alcuni casi clinici
emblematici si sono presentati allosservazione dellAutore:
la vita di Francesco e del Sig. T., presentate in questa sede,
possono gettare una qualche luce sull'argomento.
Francesco
Francesco un ragazzo di circa trenta anni, alto, magro,
con capelli castani acconciati lateralmente in una curiosa
onda, un filo di barba, gli occhi di un nero intenso, perennemente fissi altrove.
Il suo medico di fiducia gli suggerisce una visita specialistica con una diagnosi di "confusione mentale"; anni prima
ha avuto un episodio psicotico da mania di persecuzione, in
seguito al quale fu ricoverato in Reparto Psichiatrico. Non ne
parla volentieri.
Riconosce uno stato di confusione mentale che imputa alla
sospensione delle sigarette, minimizzando; colpisce il contrasto tra il suo sforzo di assentarsi mentalmente e la presenza
implacabile, molto accentuata, di una balbuzie che interrompe ripetutamente le sue parole, come onda su di uno scoglio.
Ha lavorato alcuni anni come impiegato; attualmente
disoccupato, vive con i genitori anziani (il padre soffre di una
poliartrite invalidante che necessita assistenza continua).
Da anni ha rinunciato ad ogni relazione sociale, rintanandosi in casa; vive bene cos, non si fa domande. Data la scarsa consapevolezza della propria malattia, nel tentativo di tro-
A.M.I.F.
vare una base comune da cui partire, (un "contratto terapeutico"), medico e paziente decidono che il ritiro in casa e la
difficolt di relazione con gli altri ragazzi, sar il problema su
cui centrare maggiormente l'intervento.
Ha gi iniziato una terapia psicofarmacologica con
Aloperidolo a basso dosaggio, che non viene sospesa.
Nei mesi successivi seguono altre visite: il paziente ben
disposto, parla genericamente della propria timidezza, della
necessit di assistere i familiari, della passione per la pallavolo; il terapeuta lo mette in contatto con un gruppo di operatori del Centro di Riabilitazione attivo presso la A.S.L..
Viene inserito in un'attivit sportiva per riabituarsi a stare
con gli altri giovani. Emerge, nel frattempo, un'insolita dolcezza, un'ingenuit, una capacit non comune di farsi benvolere, che desta un moto di simpatia.
La sua unica richiesta quella di trovare un nuovo lavoro.
Dopo sei mesi circa di piccoli e costanti miglioramenti si
presenta una nuova crisi. Ha sospeso i farmaci neurolettici;
corre per strada con affanno sentendosi addosso gli occhi di
tutti, socchiude le persiane della cameretta scrutando i passanti prima di uscire, sente oggetti e persone familiari come
estranei ed inquietanti, ode con sorpresa parole minacciose
provenire dal muro, avvertendo nuovamente quel penoso
senso di confusione in testa, come una nebbia invernale.
Usando la nebbia come approccio, il medico convince
Francesco a ricominciare ad assumere farmaci neurolettici
ed ansiolitici, senza per capire che cosa l'abbia fatto naufragare nuovamente. Pare ripetersi, forse, quanto successo
anni prima, quando qualcosa si era inceppato, portandolo
a rifugiarsi nel suo piccolo mondo.
Si riprende nel giro di poche settimane: i suoi occhi intensi guardano ora nuovamente intorno a s, tranquilli; la balbuzie non pi uno sforzo che gli congestiona il volto.
Continua con le attivit sportive; gli incontri riprendono
pacati, senza impennate.
A questo punto, il terapeuta propone a Francesco i Rimedi
di Bach, oltre alle terapie farmacologiche, che ormai assume
regolarmente con lintento di provare ad incidere sulla sua
timidezza, sulla difficolt di espressione che si concretizza
nella balbuzie, sulla sua necessit difensiva di ritirarsi socialmente.
Fino a quel momento i tentativi dellAutore di usare i
Rimedi di Bach in co-terapie di casi gravi (schizofrenie o psicosi affettive), non avevano sortito particolare effetto, poich
si trattava, soprattutto, di persone ammalate da molti anni e
che assumevano psicofarmaci da tempo. Su queste, i Rimedi
sembravano non lasciare traccia.
Dopo due mesi circa in cui ha proseguito la stessa terapia
farmacologica assumendo contestualmente i Rimedi, inizia a
presentare delle riflessioni di una qualit nuova, suscitando
nel terapeuta emozione e sorpresa. Francesco sente la propria mente "aprirsi", come se avesse "riacquistato la vista"
(secondo le sue stesse parole), come se avvertisse con chia-
rezza desideri ed emozioni proprie ed altrui, la propria timidezza che lo porta a ritrarsi, il senso di vuoto per ci che gli
manca: un lavoro, unautomobile, una relazione con una
donna...
Prova sentimenti di esclusione, rabbia, invidia, inadeguatezza, di cui diviene consapevole; tutto ci viene da lui vissuto con infantile stupore, come una scoperta, una "stranezza" che suscita reazioni contrastanti. Riusciamo a rispondere
ad almeno uno dei suoi desideri: gli viene assegnata una
Borsa Lavoro di poche ore al giorno presso una Cooperativa
di Servizi. Nei mesi successivi quando ci incontriamo mi
parla della sua concreta esperienza di lavoro, ed ancora della
"stranezza", descritta come "risveglio" da un mondo di
incantamenti, in cui prima si muoveva automaticamente,
fluttuando "pi con il corpo che con la testa". Questa consapevolezza lo porter poi ad una sorta di "bilancio dei trenta
anni" con chiare tinte depressive; decido con lui di sospendere i Rimedi dopo sei mesi di floriterapia, proseguendo con
i soli psicofarmaci.
Una critica adeguata delle proprie condizioni, legata al
venir meno delle difese patologiche, indice, quindi, di un
avviato processo di guarigione, pu esprimersi con intensi
vissuti depressivi di mancanza e perdita, con la necessit di
elaborare il Lutto di tutto ci che, per la patologia, non si
potuto avere. Nel caso di Francesco lAutore ha ipotizzato che
tale dolorosa consapevolezza fosse legata all'uso dei Rimedi,
e per lui, in quel momento del suo percorso, fosse pi utile
contrastarne lo sviluppo.
Infatti la reazione avuta si diluisce e sfuma, Francesco
ritrova una maggiore serenit; ma continua per mesi a parlare della sua sensazione di riuscire a "far funzionare i pistoni del cervello".
Una discussione avuta in quel periodo ha riguardato la
distanza fra l'onnipotenza del pensiero e ci che si riesce ad
esprimere con le parole, oppure il "tradimento ", la scoperta
cio della possibilit di fare il tifo per una squadra di calcio
pur apprezzando il bel gioco di un'altra, di poter essere fidanzato o sposato con una donna e rivolgere sguardi ed attenzioni ad un'altra.
L'acquisita consapevolezza, porter per Francesco un
anno dopo la sospensione dei Rimedi, ad un epilogo potenzialmente drammatico.
I familiari allarmati avvisano che Francesco, ritirato lo stipendio, si allontanato in automobile, e da alcuni giorni non
d pi notizie di s. Inizia un'affannosa ricerca, segnata da
angoscia e preoccupazione; si teme di trovarlo senza vita in
una roggia. Ma non sar cos. Francesco, finiti i soldi, si fa
trovare dagli Operatori di una comunit vicina. Non vuole
per pi rientrare a casa, rivendicando in modo acritico una
propria vita indipendente: stanco di dover pensare alla casa
ed accudire il padre.
Sembra un ragazzino battagliero affacciatosi alla soglia
dell'adolescenza; la testa tra le nuvole, grandi sogni, aspirazioni condivisibili, un curioso effetto di comicit e tenerezza
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A.M.I.F.
dovuto alla balbuzie. Durante un periodo di ricovero si riesce
a ricondurlo ad un compromesso con la sua realt; rientra a
casa, trova supporto nella sorella.
Sente per i suoi pensieri turbinare veloci, fuori dal controllo, si sente ancora sfruttato.
in questo periodo che un nuovo ciclo di Floriterapia lo
aiuta a rilassare la mente, a trovare un equilibrio nuovo pi
realistico con se stesso, a riallacciare relazioni, a riprendere
il lavoro, aumentando limpegno. Nei mesi successivi si
acquieter, frenando le sollecitazioni all'indipendenza, soddisfatto del suo lavoro, dello sgravio ottenuto dal carico familiare, dell'attivit sportiva che prosegue, dell'eloquio che
ormai, diminuita la balbuzie, appare pi sciolto.
LAutore lo osserva allontanarsi con lieve zoppia, portando
con s, per la paralisi a frigore del nervo popliteo, il ricordo
di quelle gelide notti di novembre, passate in macchina a
contemplare le stelle.
LAutore aggiunge a motivo della propria meraviglia, una
riflessione.
Questo un caso in cui sono stati attuati diversi interventi
terapeutici, ma come possibile, stabilire un ragionevole rapporto fra i Fiori della Mente e questo schiudersi di Francesco ?
LAutore pu solo affermare che nella propria esperienza
professionale pi che ventennale, raramente ha assistito, in
casi di analoga patologia, trattata con le usuali terapie farmacologiche e riabilitative, ad un tale "aprirsi della mente".
Il Sig. T.
Il Sig. T. stato visitato dieci volte nell'arco di un anno e,
per un follow up, dopo sei mesi dallultimo incontro. Si interessa di Floriterapia e giunge alla mia attenzione chiedendo
aiuto per un problema, insorto in giovane et, che lo accompagna da pi di quaranta anni.
La diagnosi "nevrosi fobico - ossessiva."
La richiesta molto particolare. Chiede di sperimentare i
Rimedi per aiutarlo a "vivere meglio", modificando quegli
aspetti patologici di fondo della sua personalit, sopravvissuti
a molti interventi terapeutici, con cui ha ormai trovato una precaria convivenza. un uomo di notevole levatura morale ed
intellettuale, ex dirigente in pensione di una Multinazionale.
Si presenta come una persona di acuta intelligenza e capacit introspettiva, ha modi cortesi, affabili, misurati. Veste
impeccabilmente in grigio od in blu, porta talvolta una cravatta fantasia, ha tre figli ormai grandi ed a breve nascer il
primo nipotino.
Il proprio padre, di solidi principi morali, lo ha educato alla
scuola del dovere e dell'impegno; la madre invece morta
quando il Sig. T. frequentava le scuole elementari.
In epoche diverse della sua vita si sottoposto a terapia
psicoanalitica, ha assunto vari tipi di farmaci ansiolitici ed
antidepressivi: pi recentemente gli stato somministrato
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A.M.I.F.
diversi, ad azione pi superficiale; il Sig. T. invece chiede, per
nulla spaventato, di mantenere un "alto profilo" di intervento terapeutico, puntando ad un'azione pi incisiva, anche a
rischio di eventuali reazioni avverse.
Ha in seguito alcune crisi di panico, vaghe paure del contagio, della magia, un'accentuazione del rimuginio ossessivo.
Si reca in vacanza in Francia dove la qualit della sua vita
risulta insolitamente buona; sospende, cos, ansiolitici ed
Iperico. Al rientro per si ripresenta puntualmente il problema dei mezzi pubblici. A questo punto i Rimedi costituiscono lunica terapia in atto.
A fine Settembre... il colpo di scena: il suo medico di base
gli prescrive un antidepressivo serotoninergico (forse per fargli vincere la paura del tram!). Ne discutiamo l'opportunit,
chiede di proseguire con farmaci e Rimedi: lAutore decide,
perci, di fare buon viso a cattivo gioco.
Da qui sorge forse la sfida dellAutore di arrivare a comprendere "quanto dell'uno e quanto dell'altro", il tentativo,
cio, di differenziare, almeno in parte, gli effetti dei Rimedi da
quelli degli psicofarmaci somministrati contemporaneamente.
lo stesso Sig. T. a suggerire alcune delle riflessioni contenute in questo lavoro.
Per alcuni incontri la navigazione procede fra due sponde.
La difficolt con i mezzi pubblici (e il relativo rifiuto di servirsene) prosegue invariata, senza che il Sig. T. se ne preoccupi eccessivamente. I vissuti di inadeguatezza e colpa paiono ridotti, appare pi tranquillo, come se accettasse maggiormente i propri limiti.
Mi chiarisce come in lui la Floriterapia agisca "sugli stati
d'animo, ma non sia efficace per le fobie". Anche i pensieri
volti al padre ed alla sua infanzia paiono farsi meno frequenti e pregnanti. Usa con beneficio Rescue Remedy quando la
necessit quotidiana lo espone a crisi di ansia acuta. Nei
mesi successivi avvengono due svolte; i sogni non sono pi
incentrati sui familiari, ma compare un tema ricorrente: un
compito da eseguire.
Questa missione fino a quel momento era puntualmente destinata all'insuccesso (non trovava un documento, non
riusciva a raggiungere una persona); ora, invece, con suo
stupore, riesce nel sogno a portare a termine il compito.
In uno di questi sogni ad esempio ha varcato la porta
dell'Inferno, cercando di leggere sull'architrave di questa i
versi di Dante senza riuscirvi; ma la scena muta, ne fuori,
e legge nitidamente voltandosi indietro: "Per me si va nell'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente" Tale sensazione di riuscire si estende a poco a poco alla vita diurna.
In un secondo tempo (passato il periodo di latenza necessario all'effetto del farmaco?), anche la sintomatologia fobica
inizia a migliorare: non ha pi attacchi acuti d'ansia nelle
situazioni critiche, riuscendo a prendere i mezzi pubblici
quando necessario.
Nel contempo ha iniziato a non avvertire pi la necessit
di assumere regolarmente i Rimedi, dimenticandosene spesso; decide insieme al medico cos una graduale sospensione.
Conclusioni
Quali conclusioni possono essere tratte da queste due storie molto diverse?
Francesco ha una patologia profonda della personalit, di
tipo psicotico.
L'assunzione dei Rimedi lo porta ad una consapevolezza
del s non comune, difficilmente suscitata secondo lesperienza dellAutore, in casi analoghi, dalla terapia farmacologica. Pare "riacquistare la vista", percepire chiaramente le proprie emozioni confrontandole dolorosamente con la realt,
fatta di mancanze e limitazioni sociali e personali.
La crisi da risveglio che seguir, con la sua fuga velleitaria,
pare incarnare questo scontro con le proprie limitazioni,
soprattutto come risorse della personalit di base.
Il problema pare analogo a quello che talvolta si incontra
con l'utilizzo dei nuovi farmaci antipsicotici, indicati per la
sintomatologia negativa. In assenza di opportunit questo
eventuale "risveglio" non si tradurr automaticamente in una
migliore qualit di vita.
Francesco comunque introduce ad un'osservazione che
emerger in tutta la sua evidenza con il Sig. T.. Potrebbe essere chiamata la Teoria del Doppio Binario.
La Floriterapia pu modificare profondamente i vissuti
della persona verso di S e verso la propria malattia, favorire un minore coinvolgimento, una sorta di distacco, di
maggiore obiettivit, una modalit positiva, ottimistica di
pensiero. Percezione ed attese che possono modificare il
decorso della patologia.
L'effetto diretto sulla sintomatologia clinica risulta, invece,
legato soprattutto al farmaco.
Questo ha azione pi rapida e sicura, pare utile e necessario, non essendo (spesso) sufficiente la Floriterapia per
quanto riguarda questo specifico aspetto. L'associazione fra i
due strumenti, quindi, non soltanto copre entrambe le facce
della stessa medaglia, ma risulta sinergica, influendo sulla
modificazione dell'atteggiamento, del punto di vista della
sintomatologia e viceversa.
Entrambi gli aspetti concorrono, poi, ad un miglioramento della qualit globale della vita, vero obiettivo finale di ogni
terapia.
33
A.M.I.F.
Un effetto pi specifico della floriterapia invece sicuramente l'incremento dell'attivit onirica. Tale incremento,
relativamente frequente, "indice di una mobilizzazione
profonda della psiche" (M.L. Pastorino, op. cit. pag. 122) in
cui "il Rimedio floreale agisce come input, permettendo un'evoluzione del contesto anche in assenza di un'elaborazione consapevole di tale processo." (M.A. Balzola, op.cit. pag.118).
L'assunzione di psicofarmaci non influenza in alcun modo
la produzione onirica, anzi a volte, inibendo il sonno REM,
tende a bloccarla. Il materiale emergente nel sogno pu essere o meno utilizzato per un'elaborazione psicoterapeutica, ed
esprime di per s, come nel caso del Sig. T. una trasformazione profonda.
Per concludere si pu considerare come la prescrizione
del rimedio naturale, per molti pazienti, sia indice di una
maggior attenzione, di una presa in carico pi completa da
parte del terapeuta, cos come l'utilizzo dello psicofarmaco
significhi per alcuni una maggior consapevolezza da parte
del terapeuta della verit ed importanza della sofferenza sottostante alla sintomatologia.
Di fatto, l'approccio allindividuo, tipico della Floriterapia
contagia e modifica le modalit relazionali di prescrizione del
farmaco. Nel terapeuta che ascolta e risuona empaticamente, si
attiva il paziente interno; similmente, nel paziente viene attivato
il medico interno, la capacit cio di holding emotivo, di prendersi cura di se stesso" (R. Tolentino, op. cit.).
Lo stesso psicofarmaco si inserisce in una dimensione di
maggiore responsabilit ed attivit del paziente, che diviene
cos co-terapeuta; viene utilizzato nell' ambito di "una griglia
di lettura condivisa che si struttura come rete mentale capace di
cogliere, comprendere e trasformare i fenomeni emotivi."
(R.Tolentino, op.cit. pag. 37).
34
BIBLIOGRAFIA
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Terapie complementari o alternative in Psichiatria: una sfida? un diritto? - a cura di Borghi M. e Gessman J. Fondation Suisse Pro Mente
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2. BALZOLA M.A. - I Fiori della Mente. I Rimedi di Bach nella pratica clinica. Bollati Boringhieri ed., Milano, 1997.
3. PASTORINO M.L. - Introduzione ai Rimedi Floreali di Bach - Nuova
Ipsa ed. Palermo, 1989.
4. SCHEFFER M. - Terapia con i Fiori di Bach - Nuova Ipsa ed. Palermo,
1990.
5. TOLENTINO R. - Terapie complementari in Psichiatria. Convegno a
Mendrisio - in: Medicina Naturale, anno 9 n 1, Tecniche Nuove ed.
Milano, 1998.
6. TOLENTINO R. - Floriterapia e servizi psichiatrici - in: Atti del 1 Congresso
A.M.I.F., La Medicina Biologica, anno XVII n 2, 1999. Guna ed.
Milano.
RIASSUNTO: Dopo aver osservato centinaia di pazienti sofferenti da varie patologie odontoiatriche e posturali ed aver valutato le origini di tali disturbi sia meccanici che biochimici, lAutore mette in evidenza un intervento
sulla natura emozionale delle disfunzioni, oltre che clinico strumentale, rilevando una serie di riscontri che lo portano a formulare una mappa empirica di collegamenti fra denti, ATM ed emozioni. Il trattamento clinico (riabilitazione odontoiatrica e mandibolo-posturale), la Floriterapia di Bach, le tecniche riabilitative meccaniche e psicologiche sono di valido aiuto diagnostico e terapeutico.
PAROLE CHIAVE: MEDICINA ODONTOIATRICA, ATM, DENTI, POSTURA, EMOZIONI, FLORITERAPIA DI BACH
SUMMARY: After visiting hundred of patients with different kind of dentistry and postural pathologies and evaluation of the origin of these pathologies, mechanical and biochimical, the Author underlines the approach on the emotional nature of these dysfunctions, besides the clinical approach. A long series of comparisons led the Author to create a map on the relationships between the teeth, the TMJ and the emotions. The clinical treatment of dentistry and
TMJ postural rehabilitation, the use of Bach Flower Remedies and different types of mechanical and psychological
rehabilitative techniques, are certainly a great help for the definition of the diagnosis and therapy.
KEY WORDS: DENTISTRY, TMJ, TEETH, POSTURE, EMOTIONS, BACH FLOWER REMEDIES
abbiamo impostato una ricerca che ci ha portato a formulare una mappa empirica di correlazione DENTE-EMOZIONI
con un riscontro sorprendente ed un ampliamento della valutazione del soggetto con la possibilit di ottimizzare lintervento ed eventualmente affidare lassistito ad altra competenza specialistica. Regola questa gi ampiamente verificata
nella nostra pratica di posturologia.
Questa esperienza ha fornito lo spunto per i primi interrogativi. Come mai un dente si ammala in assenza di elementi chimico fisici? Perch proprio quello e non altri?
Perch si associa il dente con il controlaterale, oppure:
solo a dx piuttosto che a sn, ed ancora perch sopra a dx e
sotto a sn?
Larticolazione temporo mandibolare alterata, a quali stimoli risponde?
In alcuni casi le risposte sono gi conosciute, vedi lo stress
quotidiano divenuto ormai cronico, eventi luttuosi, traumi
fisici prolungati, tensioni che, scaricandosi attraverso il digri-
35
A.M.I.F.
emotivamente ed molto sofferente, di grande aiuto massaggiare dolcemente la zona della radice da trattare con il
rimedio selezionato secondo la Mappa Denti Emozioni
(Figg. 1-2). utile somministrare nello spazio sotto linguale alcune gocce dello stesso rimedio, prima ancora di trattare la zona con anestesia. Abbiamo notato che il terreno
emozionale coinvolto comprende zone edentule, segno di
un ricordo profondo. Assumendo lo stesso rimedio, loperatore rimane immune dalleventuale coinvolgimento emozionale del paziente sia per le rimozioni di manufatti protesici che di otturazioni. Il materiale contribuisce, con le
proprie tossine, ad uninformazione emozionale del vissuto
che si lega con la postura.
Una riabilitazione dellarticolazione temporo mandibolare
non pu essere presa in considerazione senza aver formulato una diagnosi emozionale e psichica del paziente.
Fig. 1
gnamento notturno, determinano uno spostamento dellelemento dentario. Di conseguenza si spiega perch un aggiustamento muscolare a distanza dissipi la tensione in generale. Lo spostamento dei denti interessa lA.T.M. con aggiustamenti posturali continui.
Ci che ci ha incuriosito : perch durante questi periodi
si sposta pi a dx che a Sn o viceversa?
Crediamo che lo spostamento del dente di fatto sposti
anche la percezione di s e del proprio spazio corporeo.
Stiamo parlando della struttura che VOLL definisce ODONTONE con le correlazioni e collegamenti conseguenti.
Abbiamo approntato una cartella-intervista con le affezioni odontoiatriche associate.
Le risposte pervenute con questo ausilio sono indicate
nella mappa delle correlazioni.
Con questa codificazione empirica si possono leggere le
impronte delle emozioni vissute dal soggetto, come sono
state incise sugli elementi dentari, vere e proprie stimmate
del mal vissuto. Inizia un percorso a ritroso nel tempo con
fatti ed eventi accaduti, per unulteriore ricerca diagnostico
emozionale.
La postura che rappresenta lindividuo nella sua interezza
non pu essere separata dalla posizione dentale, sia come
aspetto meccanico che emozionale.
Si allarga cos la visione (concentrata sul cavo orale) a
tutto lorganismo. Si deve porre molta attenzione alla valutazione dello stato generale dei denti (otturazioni, denti
mancanti, denti spostati, residui dentari, ecc.) e a dove
situata la lesione.
Terapeuticamente di grande aiuto la Floriterapia di
Bach. Prima di intervenire sul dente con le sue informazioni emozionali, quando il soggetto fortemente coinvolto
36
A.M.I.F.
un evidente disallineamento dei cingoli scapolari e pelvici
con appoggio plantare scorretto.
Al riscontro con la modifica degli appoggi dentari e quindi mandibolare, vi notevole miglioramento posturale.
Somministrando RESCUE REMEDY, la postura migliora ulteriormente.
La diagnosi : sindrome disfunzionale dell'ATM di natura
meccanico emozionale con correlazione a tutto il rachide,
problemi posturali di natura mista, (ascendenti e discendenti). Non era possibile in quel momento definire lesatta
eziologia.
Incisivi
Sono in relazione alla PAURA,
soprattutto gli incisivi inferiori abrasi.
Canini
Sono in relazione alla RABBIA:
CANINO Superiore - riferimento a se stesso
CANINO Inferiore - riferimento alla famiglia di nascita.
Quarti e Quinti
Sono legati alla polarit dellindividuo:
QUARTO Superiore - rappresenta la vita attuale
QUARTO Inferiore - rappresenta la vita remota
Sesti
Sono collegati ad eventi traumatici avuti con genitori
o con persone maschili o femminili intorno a sei anni.
un elemento molto importante CONNESSO A SE STESSI.
SESTO Superiore - se stesso padre o madre
SESTO Inferiore - padre o madre
Settimi
Sono in relazione con lo sviluppo intorno ai 14 anni (l80%).
Ottavi
Sono in relazione al ventunesimo anno di et
e con il sistema immunitario; i cinesi dicevano
che il sistema immunitario perfetto quando i denti
del giudizio sono in posizione ed in relazione tra loro
Fig. 2
Fig. 3
37
A.M.I.F.
Per la paura
ROCK ROSE per il pronto soccorso, malattia improvvisa o incidente,
per forti paure, terrore, panico, isterismo. I sintomi possono essere:
paralisi, perdita di coscienza, improvvisa sordit o cecit, freddo,
tremolio, perdita di controllo.
MIMULUS per la paura dellambiente esterno, del dolore, di incidenti, dellacqua, del buio, della malattia, della morte, di essere soli. I
sintomi possono essere: balbuzie, facilit ad arrossire, problemi ai
seni nasali (naso che cola/occhi), controversie, timidezza.
CHERRY PLUM per la disperazione, impulsi improvvisi, esaurimento
nervoso, paura suicida, ossessiva. I sintomi possono essere: pallore,
occhi sbarrati, agitazione, continuo questionare. E come una gangrena mentale. Molto crudele verso s stesso.
ASPEN per paure psicologiche di origine ignota, apprensione improvvisa, paura di un potere o di una forza invisibile, paura di dormire,
dei sogni. I sintomi possono essere: cefalea, dolore oculare, sudorazioni, tremolii, svenimenti improvvisi.
RED CHESTNUT per chi ansioso per gli altri, per chi anticipa i guai,
si preoccupa per i problemi altrui, per chi proietta le ansiet.
Per la solitudine
WATER VIOLET per chi desidera stare da solo; sono riservati, orgogliosi, quieti ed appartati, evitano le liti, introversi, tolleranti, non interferenti.
Possono soffrire di rigidit fisica e tensione poich, spesso, la loro
energia bloccata.
IMPATIENS per quelle persone impazienti che non sopportano legami,
preferiscono lavorare da soli al proprio ritmo, irritabili, impulsivi,
impetuosi, attivi e intelligenti, inclini agli incidenti. I sintomi possono includere: improvvisi dolori, crampi, tensione muscolare lombare, cervicale, alla mandibola, indigestione.
HEATHER persone che desiderano lattenzione degli altri, molto
comunicative, non sopportano la solitudine, piene di paure, vivono
con lenergia degli altri. Accentratori, si mettono sempre a fianco
degli altri, mancano di interesse verso gli altri, ipocondriaci.
38
A.M.I.F.
Si giunti nel tempo alla vera problematica emozionale
vissuta dalla paziente: una violenza vissuta in tenera et, e
mai sopita, che aveva bloccato prima, e distorto poi, il suo
corpo, la sua masticazione, il gusto stesso della vita.
Sono intervenuti altri Colleghi,specialisti della parte emozionale,con terapie volte a far rivivere alla stessa, le situazioni emotive con regressioni della memoria vigile, per liberarla da questo enorme peso. Nel frattempo la terapia riabilitativa meccanica odontoiatrica posturale proseguita con successo con lausilio delle terapie emozionali, Floriterapiche di
Bach, Omeopatiche ed Omotossicologiche.
In Fig. 3 sono evidenti i risultati raggiunti con la soddisfazione di tutti: la sintomatologia si ridotta del 70% nei
primi tre mesi, per poi attenuarsi completamente.
LETTERATURA:
1. BRICOT B. La Riprogrammazione Posturale Globale. Sauramps Medical
Ed., 1996.
2. CIGNETTI A. Postura e performance sportiva: rapporti tra disfunzione
dellATM ed algie del rachide. Valutazioni ed approccio terapeutico. La
Med. Biol. 3, 1997, pagg. 72-76.
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4. LOWEN A. Amore sesso e cuore. Astrolabio Ed., 1988
5. LOWEN A. La spiritualit del corpo. Astrolabio Ed., 1990
6. SCHEFFER M., STORL W. D. Le piante per la psiche. Ipsa Ed., 1991
7. RICCIARDI P.M. Biocibernetica dello Stress. Guna Ed., Milano 1995
8. RICCIARDI P.M., CIGNETTI A. Posturologia Olistica. Marrapese Ed., 1997
Per riferimento bibliografico:
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odontoiatrica e la Floriterapia di Bach. Atti del 2 Congresso
A.M.I.F. La Med. Biol. Suppl. al N2, 2000, pagg. 35-39.
Indirizzo dellAutore:
Conclusioni
Possiamo senza dubbio affermare che questo caso si
avvalso di una lettura ampia e completa, con l'ausilio di
questa prima Mappa di correlazione denti emozioni, della
medicina odontoiatrica e della Floriterapia di Bach.
La Floriterapia, l'Omeopatia, l'Omotossicologia, la Kinesiologia, l'E.A.V., l'Allopatia, sono il giusto riscontro per una
buona diagnosi prima ed una buona terapia dopo,considerando che siamo solo alla PREISTORIA DEL FUTURO.
39
Le tecniche
di biorisonanza:
Fiori di Bach e rachide
Bioresonance techniques: Bach Flowers and rachis
RIASSUNTO: Il lavoro affronta il problema dellinformazione elettromagnetica come segnale biologico in grado
di modificare la postura. Sono stati testati colori, suoni e le corrispondenti frequenze dei fiori di Bach per lapplicazione su determinate zone del rachide e delle articolazioni.
PAROLE CHIAVE: FIORI DI BACH, COLORI, NOTE MUSICALI, POSTURA, SCHEMA CORPOREO, CONTROLLO
A FEEDBACK, FEEDPOWER
SUMMARY: The Author investigates electromagnetic information as a biologic signal, able to affect posture.
Colours, sounds and the correspondent Bach Flowers frequencies were tested for application on particular zones of
the rachis and of the joints.
KEY WORDS: BACH FLOWERS, COLOURS, MUSICAL NOTES, POSTURE, BODY SCHEMES, FEEDBACK CONTROL, FEEDPOWER
40
A.M.I.F.
Goethe affermava che il colore figlio di
due forze cosmiche (LUCE - BUIO).
Rosso + Giallo = Arancione
Giallo + Blu = Verde
Blu + Rosso = Viola
- Lunghezza d'onda (lambda):
-
Rosso = 620nm
Arancione = 590nm
Blu = 475nm
Viola = 425nm.
- Giallo = 550nm
- Verde = 510nm
- Indaco = 450nm
41
A.M.I.F.
anni 70 il Vegatest di Schimmel ed il MORA (terapia di
Morell e Rasche).
Mentre la Medicina Allopatica pone in risalto i danni
morfofunzionali dei vari organi con le relative alterazioni cellulari, queste tecniche pongono al centro del proprio studio
le modificazioni elettromagnetiche ovvero la diagnostica funzionale, considerando che i danni funzionali precedono, se
non trattati, i danni organici.
Il ponte che unisce questi due concetti lOmotossicologia
di Reckeweg. Lenergia che si produce in ogni processo chimico pu essere testata con la misurazione, attraverso dei
microamperometri, del potenziale elettromagnetico, essendo lelettricit una manifestazione energetica (Kofler). Tra i
buoni conduttori bisogna ricordare la linfa. I cinesi identificarono nei Meridiani le vie linfatiche dove circolava, alla velocit della luce, lenergia elettromagnetica (comunicazione
senza fili).
Attraverso un ohmometro possibile, letteralmente, misurare tale energia.
Recenti ricerche dellIstituto Boltzmann di Vienna hanno
dimostrato come il potenziale elettrico dei punti agopunturistici sia diverso dagli altri punti dellepidermide.
LEAV di Voll ci consente, attraverso le misurazioni dei
punti, di valutare se una malattia si trovi nella fase umorale
o cellulare secondo Reckeweg.
Ogni essere vivente riceve ed emette delle oscillazioni
EM di diversa intensit, frequenza e durata oltre che di
forma donda, propagandosi alla velocit della luce, informando lintero organismo del proprio stato fisico attuale, in
maniera che il cervello, attraverso le onde EM, possa intervenire con delle risposte appropriate per il mantenimento
della omeostasi dinamica.
Quando il punto di agopuntura in condizioni di equilibrio ha una forza elettromotrice di 0,87 Volt, una resistivit
di 95 K ed una intensit di 10 A, che si deve opporre a
quella erogata dal puntale di misurazione: produrr un
valore stazionario riportato nelle unit di misura in 50 US.
Poich la corrente di misura positiva e viene applicata
ad un punto di agopuntura elettricamente negativo, dato
che cariche di segno opposto si annullano, per avere un
valore stabile, la forza elettromotrice del punto deve essere
alimentata continuamente dall'organo che vi corrisponde
da un punto di vista elettromagnetico. Quando ci non
accade si produce la caduta dellindice, ovvero una diminuzione, talvolta notevole, del valore sulla scala del punto
misurato.
Grazie a queste osservazioni Morell ipotizz che i farmaci
emettessero delle radiazioni elettromagnetiche, comportandosi come onde radio; pens quindi alla possibilit di captarle, modularle, trasmetterle ed immetterle nel circuito di
misurazione del paziente. Nel 1974 ling. Rasche costru il
primo ricetrasmettitore delle frequenze dei farmaci (TSE
=Test Sender Empfnger). Ci serv a spiegare scientificamente quello che Voll aveva intuito molti anni prima, ossia il
42
test dei farmaci. La differenza tra farmaci omeopatici ed allopatici, alla luce di questi fatti, sta principalmente nel fatto che
i prodotti omeopatici al di sopra del numero di Avogadro
(D23) agirebbero solo attraverso le frequenze elettromagnetiche mentre gli allopatici, costituiti da molecole agirebbero,
oltre che per via EM, anche per via biochimica.
Non potendo testare con un oscilloscopio tali frequenze, a
causa dei rumori di fondo, Brugemann coni il termine di
energie ultrafini ovvero biologicamente efficaci e documentabili (attualmente non ancora misurabili). Vennero usati filtri elettronici che consentivano il passaggio solo di determinate frequenze. Daltra parte se un pianoforte ed una tromba suonano la stessa nota musicale (ad es. un LA che ha una
frequenza di 440 Hz) si riesce facilmente a riconoscere lo
strumento da cui la nota stata prodotta. Ci vale anche per
i diversi farmaci che hanno la stessa frequenza ma sono
diversi negli effetti.
Morell ide cos il MORA, strumento in grado di ricevere i
segnali EM del corpo attraverso degli elettrodi di superficie,
modificandoli e restituendoli modificati al corpo stesso con
altri elettrodi.
Le frequenze armoniche vengono fatte passare direttamente, mentre quelle disarmoniche, patologiche, vengono
invertite. Le frequenze armoniche sono quelle le cui semifasi
sono uguali per forma e ampiezza, sinusoidali al di sopra e al
di sotto della linea di base.
Il MORA serve a cancellare le frequenze patologiche EM
del paziente ostacolando pi o meno gravemente i meccanismi di autoregolazione.
Con queste tecniche possibile testare, oltre agli organi
stressati, anche le intolleranze alimentari, lo stress geopatico
ed i campi di disturbo focali, spesso responsabili dei blocchi
energetici registrabili con le tecniche di biorisonanza.
Negli anni 20 a Chicago nacque lEcologia Clinica ad
opera di Randolph che aveva osservato come lesclusione di
alcuni cibi dalla dieta comportasse un miglioramento di
determinate patologie. Grazie alle tecniche di biorisonanza,
oggi possibile testare i cibi ed osservare leventuale caduta
dellindice come positivit allergica o ipersensibilizzante;
attraverso la sospensione per due-tre mesi degli alimenti
incriminati e la terapia MORA di desensibilizzazione possibile sbloccare la situazione anomala o patologica.
Le tre coppie base sono legate ai foglietti
embrionari:
Rosso/Verde
Giallo/Viola
Blu/Arancione
Do/Fa
Re/Si
Sol/Mi
MESODERMA
ENDODERMA
ECTODERMA
A.M.I.F.
La British Nutritional Foundation suggerisce la seguente
classificazione:
Reazioni acute IgE mediate (orticaria, ecc)
Reazioni farmacologiche [insonnia da caffeina (che inibisce la colinesterasi)]
Reazioni da conservanti e coloranti
Intolleranza a determinati cibi (allergie mascherate) e
dipendenze alimentari.
La geobiologia nata trenta anni or sono studia le influenze
esercitate dalle rediazioni EM cosmotelluriche sugli esseri
viventi e sulle piante.
Per geopatia si intendono tutte le influenze elettromagnetiche in grado di scatenare malattie, provenienti dai campi di
forza (falde acquifere) e dai campi EM terrestri (rete
Hartmann e Curry).
Tutti i materiali emettono radiazioni EM. Oggi alla radiazioni naturali (atmospherics o spherics) si aggiungono quelle
artificiali (tecnics) con interferenze per gli esseri viventi.
Il rachide cervicale diviso in tre ottave e con
i colori che vanno dal Viola verso il Rosso.
Al di sopra del Viola c lultravioletto e al di
sotto del Rosso linfrarosso (bacino - perineo).
atlante
Viola/Si
epistrofeo
Indaco/La
3C
Celeste/Sol
4C
Verde/Fa
5C
Arancio/Mi
6C
Giallo/Re
7C
Rosso/Do
2D
3D
4D
5D
6D
7D
8D
9D
10D
11D
12D
1L
2L
Viola/Si
Indaco/La
Azzurro/Sol
Verde/Fa
Arancio/Mi
Giallo/Re
Rosso/Do
Viola/Si
Indaco/La
Azzurro/Sol
Arancio/Mi
Giallo/Re
Rosso/Do
Viola/Si
43
A.M.I.F.
Intorno agli esseri viventi abbiamo un campo di biofotoni,
che si possono misurare anche a distanza di metri: Del
Bianco in Canada riuscito a misurare questo campo, diviso
in frequenze basse radio-Tv, infrarossi, luce visibile fino alle
frequenze gamma.
Ogni essere vivente, a determinate temperature, possiede
un proprio livello di radiazione ultrafine e questo vale anche
per le pietre, i metalli con i loro picchi di risonanza.
Lacqua il principale costituente dellorganismo umano
ed una molecola che forma un angolo di 104,5 tra gli
atomi di idrogeno e quello di ossigeno collegati dalle forze di
Coulomb mentre si attirano tra di loro (idrogeno positivoossigeno negativo) con un legame (forze di Wan der Waals e
ponti idrogeno) secondo Eisemberg-Kauzmann.
I Clusters di acqua sono un insieme di molecole dacqua.
Con tecnica spettroscopica stato visto che a 100 100
molecole di acqua formano i clusters (mentre a 37 ce ne
vogliono 400). Esistono delle superfici nodali dette Kinks,
come nel ferro, dove mancano i poli elettrici ma sono presenti quelli magnetici, con pareti divisorie di Bloch.
Le molecole di acqua ruotano tra di loro in maniera differente ma proporzionale alla radice quadrata del numero delle
molecole: cos su 400 molecole (radice quadrata = 20) avremo un legame 20 volte maggiore.
Lacqua costituita da una parte liquida disordinata e da
una parte cristallino-liquida ordinata.
Cos non soltanto la tintura madre e le diverse diluizioni
omeopatiche risuonano in maniera caratteristica con picchi maggiori tanto pi elevata la potenza, ma anche,
come ha dimostrato Smith, con determinati segnali elettromagnetici (disponendo il soggetto alla distanza di circa
1 metro da una antenna ricevente) utilizzando diverse frequenze, dalle pi basse alle pi elevate. Ponendo una rete
metallica tra il soggetto ed il generatore, not che quando
la larghezza delle maglie era inferiore alla lunghezza donda, il dispositivo funzionava come una gabbia Faraday e
quindi non lasciava passare il segnale.
Il limite deve essere compreso tra il millimetro ed il centimetro: al di sotto di questi valori non succedeva nulla mentre al di sopra si producevano gli effetti.
Ogni soggetto presenta, alla luce di questi esperimenti,
una propria caratteristica frequenza in scala logaritmica con
uno spettro individuale: questo fenomeno era noto da tempo
agli omeopati ortodossi ed eterodossi.
Il problema della misurazione di queste frequenze ultrafini
sono i rumori di fondo anche se Froehlich di Liverpool, utilizzando i superconduttori, riuscito ad eliminare questi rumori.
Il nostro ambiente irradiato continuamente dalla rete elettrica di 50 Hz che un vero e proprio segnale disturbante.
Secondo Charon, fisico dellUniversit di Parigi, anche il
singolo elettrone in grado di captare e mantenere linformazione elettromagnetica.
44
A.M.I.F.
45
A.M.I.F.
46
LETTERATURA:
1. CIGNETTI A., RICCIARDI P.M. Posturologia olistica. Marrapese Ed.,
Roma, 1998.
2. FERRARI M. Manuale di Cromopuntura, ed Zuccari, 1999.
3. GELB H. Come sconfiggere il dolore senza farmaci, ed Marrapese,
1999.
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6. PAOLELLI E. Le qualit dellanima. Tecniche Nuove Ed., Milano, 1999.
7. RICCIARDI P.M. Biocibernetica dello stress. Guna Ed., Milano 1994.
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1995.
9. RICCIARDI P.M. Musica . Ed Someco, 1998.
10. VALSECCHI R. Repertorio ragionato dei fiori di Bach, ed CSG, 1999.
Riequilibrio posturale
con Fiori di Bach:
patterns posturostabilometrici
degli stati danimo negativi
Postural rebalancing with Bach Flower Therapy:
posturostabilometric patterns of psycological diseases
RIASSUNTO: Le deviazioni posturali sono espressione di alterazioni strutturali, che sono altamente influenzate dagli stati danimo negativi del paziente.
La posturostabilometria computerizzata una metodica di indagine strumentale atta allo studio delle problematiche
posturali per individuare i rimedi di correzione. Le osservazioni cliniche e strumentali, oggetto di questo studio,
hanno evidenziato limportanza dei fiori di Bach per riportare la struttura muscolo-scheletrica alla fisiologica condizione di equilibrio. Tali osservazioni sottolineano la forte correlazione tra stati danimo negativi del paziente e deviazioni posturali ed indicano nei fiori di Bach strumenti irrinunciabili di riequilibrio psicofisico.
PAROLE CHIAVE: ESAME POSTUROSTABILOMETRICO, FIORI DI BACH, DEVIAZIONI POSTURALI
SUMMARY: Postural imbalances are related with structural deviations, connected with psycological diseases.
Posturo stabilometric evaluation can give proper observations about postural imbalances and can help the phisician,
searching the optimal therapy.
Clinical and technological findings show the fondamental role of Bach Flower Therapy in structural rebalancing.
KEY WORDS: POSTURISTABILOMETRIC TEST, BACH FLOWERS, POSTURAL IMBALANCES
Premesse
Selezione dei pazienti
Sono stati ammessi allo studio 250 pazienti, di et compresa tra 10 e 55 anni.
La durata dello studio stata di un anno.
Il medico stato consultato dal paziente per problematiche psico-emozionali, lamentando sintomi di natura psicosomatica.
Per ogni paziente sono state escluse:
problematiche strutturali rilevanti, sia di natura discendente che ascendente,
intolleranze alimentari,
disturbi di lateralit cervello destro-sinistro (condizione
kinesiologica di switch).
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A.M.I.F.
250 pazienti (10-55 anni)
SPOSTAMENTO DEL BARICENTRO GENERALE (B.G.) 70/250 = 28%
B.G. ARRETRATO
36/70 = 52%
B.G. AVANZATO
24/70 = 34%
B.G. ERRANTE
10/70 = 14%
SBANDIERAMENTO DEI BARICENTRI LATERALI
64/250 = 26%
DISTRIBUZIONE DEI CARICHI
116/250 = 46%
AREA DI OSCILLAZIONE DEL BARICENTRO GOMITOLO
VARIANZA
250/250
250/250
ESAME POSTUROSTABILOMETRICO
SERIE DI ESAME: 1 TEST DI BASE + 5 TESTS CON F.B.
DURATA DEL TEST: 51 SECONDI
INTERVALLO TRA I TESTS DELLA SERIE DESAME: 3 MINUTI (CROSS-CRAWL)
DURATA DELLESAME: 1 ORA
MATERIALI
Fiori di Bach originali (kit 38 + RR)
BACH FLOWER REMEDIES
(GUNA)
Stazione elettronica computerizzata di rilevazione posturometrica
e stabilometrica
PEDANA POSTUROSTABILOMETRICA LIZARD
Fig. 1
PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI
Andamento del B.G.: spostamento negativo del baricentro generale
lungo lasse delle y
Istogramma: max percentuale di oscillazioni del B.G. compattata sullasse delle y
Andamento dei carichi: alleggerimento dei carichi nelle celle anteriori;
tendenza al sovraccarico laterale e/o latero-posteriore
PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI
Andamento del B.G.: spostamento positivo del baricentro generale lungo
lasse delle y
Istogramma: max percentuale di oscillazione compattata sullasse delle y
Andamento dei carichi: alleggerimento dei carichi nelle celle posteriori;
tendenza al sovraccarico laterale e/o latero-anteriore
Mimulus
Gentian, Larch
Star of B., Honeysuckle, Pine
Rock Rose
45%
Impatiens
Vervain
Agrimony
4/24
19%
OSSERVAZIONI
I F.B. riportano il B.G. fino al punto di equilibrio, imprimendo alla struttura
una spinta in avanti.
Durante il tempo di esecuzione del test si possono evidenziare picchi di
oscillazione del B.G. lungo lasse delle y in senso positivo (superamento del
punto di equilibrio ).
I baricentri laterali seguono generalmente lo spostamento del B.G.
Nel caso di blocchi energetici (Star of B.) uno o entrambi i baricentri laterali
possono rimanere fissati nella loro posizione, senza seguire il B.G., oppure
possono oscillare indipendentemente (fenomeno dello sbandieramento).
OSSERVAZIONI
I F.B.riportano il B.G. fino al punto di equilibrio, imprimendo alla struttura
una spinta allindietro.
Durante il tempo di esecuzione del test si possono notare picchi di oscillazione del B.G. lungo lasse delle y in senso negativo (superamento del
punto di equilibrio).
I baricentri laterali seguono consensualmente lo spostamento del B.G.
CONCLUSIONI
MIMULUS, GENTIAN, STAR OF B. e ROCK ROSE riequilibrano strutture
energeticamente correlate ad un regime di RISPARMIO ENERGETICO.
CONCLUSIONI
IMPATIENS, VERVAIN e AGRIMONY riequilibrano strutture energeticamente correlate ad un regime di DISPENDIO ENERGETICO.
Fig. 2
48
Fig. 3
A.M.I.F.
BARICENTRO GENERALE ERRANTE
10/70 (14%)
PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI
Il B.G. descrive oscillazioni:
a. prevalentemente lungo lasse delle y (senso A/P)
oscillazione in senso A/P
b. prevalentemente lungo lasse delle x (senso laterale)
oscillazioni in senso laterale
c. in senso rotatorio (orario o antiorario)
oscillazioni in rotazione indefinita
64/250 (26%)
PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI
Fissit monolaterale di un B.L.
Oscillazioni reiterate a diversa velocit del B.L. controlaterale.
STATI DANIMO NEGATIVI ASSOCIATI
Tutti quelli in grado di produrre un blocco nella struttura energetica.
Sbandieramento a bassa velocit:
correlato a trauma profondo e strutturato
(maggiore inerzia del sistema energetico)
nucleo energetico congelato
Star of B.
Pine
Holly
Wild Oat
Cherry Plum
OSSERVAZIONI
I rimedi floreali impattano il nucleo energetico bloccato, che nei sistemi
energetici strutturati congelato, mentre nei sistemi caotici compresso.
La maggiore resistenza del primo sistema consente uno sblocco lento e
graduale, mentre la minore inerzia del secondo sistema consente uno
sblocco rapido.
CONCLUSIONI
STAR OF B., PINE, CHERRY PLUM, HOLLY, WILD OAT sono attivi quali
chiavi di SBLOCCO ENERGETICO.
Fig. 5
OSSERVAZIONI
I F.B.stabilizzano il B.G. attorno al punto di equilibrio, allineando il patrimonio energetico secondo la funzione spaziale.
CONCLUSIONI
CERATO e SCLERANTHUS selezionano lenergia disponibile secondo il criterio spaziale di lateralit. Secondo tale principio le funzioni precipue degli
emisferi cerebrali destro e sinistro concorrono armonicamente allespressione della funzione cerebrale globale.
CERATO e SCLERANTHUS agiscono come STABILIZZATORI DI LATERALITA, riequilibrando le funzioni cervello destro-cervello sinistro, ottimizzando il loro impatto sulla struttura.
116/250 (46%)
Cerato
Scleranthus
Wild oat
Centaury
PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI
Differenze di carico dx/sn significative > 5% del peso corporeo.
Baricentro generale lateralizzato (a dx o a sn) rispetto al punto di equilibrio.
distanza tra baricentro generale e baricentri laterali tendenzialmente
accorciata (rispetto ad uno dei baricentri laterali).
Distribuzione parcellare dei carichi:
prevalentemente sulle celle anteriori
28/116 (24%)
Correlato con stato danimo negativo
Ansia
Chicory, Walnut
prevalentemente sulle celle ant/lat.
53/116 (46%)
Correlato con stato danimo negativo
Rigidit
Vine, Rock Water, Oak
prevalentemente sulle celle posteriori 35/116 (30%)
Correlato con stato danimo negativo
Paure
Star of B., Cherry Plum,
Mimulus, Rock Rose
OSSERVAZIONI
I F.B. stabilizzano il B.G. attorno al punto di equilibrio, riorganizzando lenergia rispetto allo spazio indeterminato.
OSSERVAZIONI
I rimedi floreali ridistribuiscono i carichi posturali, intervenendo sulla contrattura muscolare responsabile dello scarico posturale patologico sulla articolazione tibio-tarsica.
Limpatto sulla componente fisica molto forte e pronto.
CONCLUSIONI
WILD OAT E CENTAURY imprimono una direzione di organizzazione e
fungono da CATALIZZATORI DIREZIONALI nellorganizzazione energetica della struttura.
CONCLUSIONI
I fiori di Bach (c.s.) svolgono unazione DECONTRATTURANTE sulla struttura muscolo-scheletrica.
Fig. 4
Fig. 6
49
A.M.I.F.
AREE DI OSCILLAZIONE DEL BARICENTRO
(GOMITOLI)
PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI
I gomitoli descrivono lo spazio percorso dal baricentro (o dai baricentri)
nellintervallo di tempo corrispondente allesecuzione del test posturostabilometrico.
Le aree di oscillazione possono essere:
Nei sistemi energetici espansivi
Impatiens
ampie (aree aperte)
Vervain
(alta varianza)
Holly
Heather
Chicory
Nei sistemi energetici contrattivi
Water Violet
ridotte (aree chiuse)
Rock Water
(normovarianti)
Cherry Plum
Crab Apple
Beech
Vine
Oak
Pine
Rock Rose
Nei sistemi energetici ipotonici
Mustard
ridotte (aree chiuse)
Wild Rose
(a bassa varianza)
OSSERVAZIONI
Le aree aperte sono correlate a sistemi energetici tendenzialmente espansivi e ad alto consumo energetico.
I rimedi floreali determinano un contenimento energetico.
Le aree chiuse sono correlate a sistemi energetici ad alta carica energetica in assetto contrattivo , oppure a sistemi energetici a bassa carica.
I rimedi floreali determinano una decontrazione energetica nel primo caso,
un rinforzo energetico nel secondo caso.
CONCLUSIONI
Nei sistemi posturali con aree aperte (sistemi energetici espansivi) i fiori di
Bach sono chiavi di CONTENIMENTO ENERGETICO.
Nei sistemi posturali con aree chiuse in assetto contrattivo (sistemi energetici contrattivi) i fiori di Bach sono chiavi di DECONTRAZIONE ENERGETICA.
Nei sistemi posturali ad area chiusa legati ad una bassa carica energetica
i fiori di Bach sono chiavi di RINFORZO ENERGETICO.
Fig. 7
Finalt
Questo studio frutto dellosservazione clinico-strumentale delle applicazioni possibili della floriterapia tradizionale al
lato strutturale del cosiddetto triangolo della salute.
si POSTULA che:
1. Gli stati danimo negativi influiscano nel tempo sulla struttura muscolo-scheletrica del soggetto
2. correggendo tempestivamente tale influenza psichica si
possano limitare e prevenire le alterazioni strutturali ed i
sintomi ad esse associati
3. i fiori di Bach possono essere utilizzati per guidare uno sviluppo armonico.
50
VARIANZA
PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI
Esprime la variazione di velocit dello spostamento del baricentro nello
spazio (area o gomitolo) nel tempo convenzionale di un test posturostabilometrico.
un parametro correlato ad una valutazione inerziale del sistema energetico.
Pu indicare:
grado di stabilit del sistema energetico
resistenza dello stesso agli stressori
sistemi posturali ad
alta varianza
Impatiens
Centaury
Vervain
Aspen
Sweet C.
sistemi posturali a
bassa varianza
Wild Rose
Mustard
Gorse
OSSERVAZIONI E CONCLUSIONI
Le aree aperte sono correlate a sistemi energetici tendenzialmente espansivi e ad alto consumo energetico.
I rimedi floreali determinano un contenimento energetico.
Le aree chiuse sono correlate a sistemi energetici ad alta carica energetica in assetto contrattivo , oppure a sistemi energetici a bassa carica.
I rimedi floreali determinano una decontrazione energetica nel primo
caso, un rinforzo energetico nel secondo caso.
CONCLUSIONI
I sistemi posturali ad alta varianza sono instabili e stressabili.
I rimedi floreali svolgono unazione ANTISTRESS, stabilizzando il sistema
ed aumentando il range di tolleranza.
I sistemi posturali a bassa varianza sono stabili e difficilmente influenzabili da stressori esterni, compresi i fattori terapeutici.
I rimedi floreali agiscono da STIMOLANTI ENERGETICI richiamando il
sistema adrenergico.
Fig. 8
Osservazione empatica
e ascolto riflessivo del
colloquio clinico
C. Serina
PAROLE CHIAVE:
SUMMARY: In the classic therapeutic approach the symptom is treated as a trouble to be chased and removed.
To better understand the symbolic meaning of the symptom we need to keep an holistic attitude and consider the whole psychological state of the patient. The symptom, read as an attempt of the mind to communicate a discomfort and a generalised state
of pain, can be considered as a process of evolution which cannot find any other means of expression within the present life codes
of the patient.
The therapist should become the catalyst of the evolution of the patient and this implies that he sees and considers his own emotional involvement as an element of the self-knowledge and of the knowledge of the other in a process of distinction from the self
and the other.
This active thoughtful attitude developed by the therapist during the therapeutic sessions allows to overcome a simple judging
view while facilitating the personal evolution towards new life laws closer to the truth of the feeling.
In this way it becomes easier, during the therapeutic session, to better perceive the patients emotional state and thus select the flower that can be more suitable for him to overcome any pain and discomfort .
The therapy and the prescription of Bach Flowers should therefore rise in a natural way from the active listening of the melody
of the other within us, during a continuum that goes from the person that vibrates to the harmony of the flower and then from
the flower vibration back to the harmony of the person.
KEY WORDS: PSYCHE AND BODY, HOLISTIC ATTITUDE, SYMBOLIC MEANING OF THE SYMPTOM, EVOLUTIVE PROCESS, THOUGHTFUL ATTITUDE, EMPATHIC OBSERVATION
E necessario cambiare i presupposti di partenza e osservare con nuova attenzione linsieme terapeuta - paziente come
una totalit. Riflettere su come la psiche influenza il corpo e
viceversa, e su come lindividuo interagisca con il mondo circostante attraverso le sensazioni, le emozioni, i pensieri, la
cultura, le abitudini, lalimentazione.
Se abbiamo paura, possiamo osservare le modificazioni
dellorganismo (e dellorgano) in conseguenza a questo stato
danimo oppure, da un sintomo, possiamo risalire ad unemozione, ad un pensiero ricorrente che lo determinano o lo
influenzano. Inoltre, lorgano chiamato in causa non isolato, ma interagisce con altri organi e sottolineo ancora, interagisce con la mente, con le emozioni del soggetto. Emozioni
anchesse non isolate, ma che nascono e seguono un percorso
nellindividuo. Questultimo, come un elaboratore di dati,
impegnato continuamente nello scambio e nella codificazione dellesperienza attuale e di quella gi memorizzata nella
sua mente.
E quindi necessario modificare il rapporto medico paziente e inserirlo allinterno di un mandala dove non vi
luno senza laltro, dove le due funzioni si compenetrino e
dove il medico sia anche identificato empaticamente con il
malato e, viceversa, anche il malato sia medico di se stesso,
attraverso lenergia dellascolto e dellosservazione che si mettono in atto nel momento del colloquio empatico.
In questa prospettiva, importante che il terapeuta impari ad essere attento ed in ascolto di se stesso, dei suoi vissuti,
attraverso lautoosservazione finalizzata ad evitare il rischio di
scivolare in un insieme indistinto di processi di identificazione e proiezione, dove non vi sia pi distinzione di funzioni, e
a garantire laccesso alla possibilit di ciascuno.
[...] Osservare il fenomeno mentre accade significa, prima
di tutto, focalizzare le emozioni ed i vissuti allinterno del
campo visivo che comprende individuo ed esperienza. [...]
Osservarsi, quindi, significa creare una distanza tra s e s; tra
s, il fenomeno esterno e quello che accade dentro di s nel
contatto con il fenomeno.
[...] Nellesperienza osservativo-riflessiva di ascolto siamo
aperti ad un legame positivo con il nuovo, ed proprio latteggiamento ingenuo e disponibile dellosservatore a creare
lo spazio necessario affinch il nuovo si manifesti, libero inizialmente dal giudizio concettualizzante.
Nellatteggiamento concettualizzante, invece, siamo di
fronte ad un atto valutativo che intende in modo immediato e automatico definire il reale sulla base dei codici acquisiti
[...]. Solo nel momento in cui losservatore promuove in s
una nuova funzione mentale, che chiameremo percezione
riflessiva, riesce a portare levento verso la conoscenza di s,
al di l delle categorie della propria mente. (1).
In una prospettiva che prevede il contatto fra cura e malattia, medico e paziente, fondamentale accogliere il concetto
che mente e corpo vivono in mutuo interscambio, si influenzano a vicenda e sono in rapporto con il mondo circostante.
Per questo, nel colloquio, la comprensione dello stato
emotivo del paziente, permette di individuare il fiore che pu
aiutarlo a superare la sua sofferenza, il suo disagio. E inoltre
importante comprendere il significato che ha, per il paziente,
lessersi ammalato in una determinata parte del corpo.
Per comprendere il significato del sintomo, oltre a conoscerlo inserito nellinsieme esistenziale dellindividuo, necessario compiere un successivo passaggio allinterno del pensiero
simbolico.
Si tratta di comprendere il significato simbolico che sintomo e organo acquistano inseriti nellinsieme dellindividuo,
esaminando quali sono le funzioni che lorgano esplica, quali
ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.
scere insieme al crescere della conoscenza che si svolge nellincontro con il suo paziente.
Egli, infatti, attraverso il suo racconto, grazie alla nostra
indagine umana ci far sentire dove presente la sofferenza.
Naturalmente questo implica una grande padronanza della
tecnica del colloquio e anche della capacit introspettiva, per
ottenere una visione lucida dellincontro.
2- Caratteristiche del colloquio clinico empatico:
lempatia come momento conoscitivo che inizia con latto
del guardare.
Il sintomo pu quindi essere letto come scelta inconsapevole dellindividuo che non si permette di cogliere delle smagliature nella sua condotta di vita, di vedere dei difetti o di
avere delle insoddisfazioni e preferisce, inconsciamente, avere
un malanno fisico, che lo libera da colpe e dalle svalutazioni
e che gli consente di realizzare, sempre in modo inconscio, un
cambiamento nella sua vita.
Immaginiamo un uomo che sempre stato convinto che il
suo ruolo stia nella realizzazione professionale e che ad un
certo punto provi, a livello inconscio, una caduta dinteresse
per questa sua attivit.
Non sar certo nella situazione di accettare un simile vissuto!
Penser di non poter cambiare il suo modo di essere e si giudicher male, un debole o uno sfaticato o un irresponsabile.
E se anche egli fosse consapevole della legittimit di modificare la sua vita, le pressioni dellambiente esterno potrebbero essere cos forti da non fargli trovare una via duscita.
In entrambi i casi scatter in lui una difesa inconscia, tenter cos di rimuovere il conflitto interiore. A seconda del
livello di tensione evolutiva potr trovare la soluzione in un
malanno fisico e fermarsi, gestendo la rigidit del suo giudice
interiore che gli vieta di trasgredire la sua legge!
Naturalmente di queste leggi ne siamo tutti permeati:
regole di vita, modi di essere e di pensare, credenze che divengono il nostro codice, vigilato dal super-io giudicante.
Latteggiamento riflessivo consente di superare questa
visione e di concepirsi parte di un cammino di evoluzione
dove a vecchie norme di vita se ne sostituiscono nuove, che
realizzino la verit del nostro sentire pi profondo.
[] negli individui con una storia personale carica di sofferenza, gli automatismi di tipo difensivo sono pi marcati e
pi difficili da fermare.
[] la risposta condizionata automatica [] porta con s
una tendenza alla ripetitivit che ha lo scopo di isolare e
incapsulare il nucleo sofferente.
La funzione riflessiva [] avvicina lindividuo ai suoi
ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.
aspetti pi profondi []
Se lindividuo [] ha un atteggiamento giudicante molto
severo, non sar facile per lui soffermarsi sulle proprie risposte per capire ci che sta vivendo, ricercando e accettando
tutto ci che pu scoprire di s: sentimenti, emozioni, difficolt, eventuali errori o intuizioni intelligenti.
[] Purtroppo, parallelamente allidea del difetto, in
molti casi si scatena un atteggiamento persecutorio-svalutante nei propri confronti.
[] Accorgersi invece che il vero difetto si nasconde nel
potere distruttivo della funzione giudicante del super-io, un
ulteriore passo avanti che lindividuo pu compiere verso la
possibilit riflessiva e creativa per s.
Infatti, se le risposte sono soprattutto difensive e protettive rispetto ai concetti ideali di bene e male, il soggetto si preclude la possibilit di conoscere veramente se stesso, restando
intrappolato nella necessit di giudicarsi o di difendersi dal
giudizio.
[] Bisogna lasciare agire la parte libera che esiste, seppure in modo latente in ognuno di noi [] per muoversi verso
una vera soluzione salvifica.
[] La parte libera si pu permettere di incontrare il disagio perch da esso trae conoscenza e spunti per la risposta
creativa. In questa prospettiva le risposte creative risolvono
anche il bisogno di affermare il proprio valore. Certamente
non come fine ma come ulteriore crescita nel rapporto con
s. (1).
5 - Conclusione
lappropriazione dellesterno.
Tale posizione svela la presenza inconscia nellindividuo di
unidea di vuoto interiore, di miseria e povert.
Soddisfare il bisogno di pienezza diviene per lindividuo il
senso del suo esserci nel mondo, esserci confuso con lappropriarsi.
[] Questo atteggiamento nei confronti della natura
speculare alle forme del pensiero che categorizza lesperienza,
dove lindividuo applica sul fenomeno lo stesso monopolio,
assumendo la stessa posizione di dominio.
Una nuova crescita della coscienza sta conducendo oggi
lindividuo ad una modificazione della sua posizione da
regnante. La scoperta della limitatezza delle risorse naturali
implica di necessit linterazione rigenerativa uomo-natura.
Questo nuovo modo di relazionarsi trova il suo corretto
sviluppo solo contemporaneamente allaccrescimento della
conoscenza di s, riflessa nella natura stessa.
In questa seconda posizione, nel sentimento di appartenenza, luomo instaura con la natura una relazione di reciprocit, un rapporto in cui soggetto e oggetto sono volti
intercambiabili della medesima realt.
Lindividuo scopre cos la propria natura selvaggia, primitiva, carica di ricchezze, non si confonde con lidentit esclusivamente categoriale, ma riconosce in s un potenziale altro.
[] Questa seconda modalit prospetta un rapporto in
cui luomo interagisca con la natura, il soggetto con loggetto, losservatore con il fenomeno.
I due mondi allora si incontrano, si ascoltano, entrano in
rapporto e per questo si modificano e nella modificazione
reciproca si conoscono, trasformando il modello concettuale
di base della relazione.
In questa nuova prospettiva la terapia e la prescrizione con
i Fiori di Bach nasce spontanea dallascolto della melodia dellaltro in noi, in un continuum che va dallessere che vibra
allarmonia del fiore, dalla vibrazione del fiore allarmonia
dellessere.
(1) SERINA C. Luniverso riflesso. Viaggio nellocchio virtuale dellosservatore. FrancoAngeli Editore, 1998.
Floriterapia di Bach
e psicodiagnostica
Rorschach:
una possibilit di dialogo
M. Lupardini
SUMMARY: Bachs Flowertherapy operates in the emotional moods of human beings, animals and in the vital properties
of plants. The action of Dr. Bachs treatment system, thanks to recent diagnostic methods (Kirlian, E.A.V., Posturostabilometry,
Applied Kinesiology, etc.), has been widely proved; it is difficult to know what objectively develops in an human being that allows
to tend in a functional way to personal needs of behaviours, feelings, emotions and formalities of interaction with the environment. An instrument which helps us to evaluate what I underlined previously is the Test by the Swiss Psychiatrist H. Rorschach
(1921). Rorschachs Test allowed to notice, in this case, which way the Human Being has covered to find his personal balance.
Furthermore, Rorschachs Test allowed the therapist to tend his intervention, to consider its effectiveness and to forecast possible
conscience crises that could happen.
KEY WORDS: BACHS FLOWERTHERAPY, RORSCHACHS TEST, STRUCTURAL AND DYNAMIC CHANGES
OF PERSONALITY CAUSED BY BACHS FLOWERTHERAPY
Premessa
Il nome di Rimedi Floreali di Bach, come noto, viene
dato alla serie di 38 essenze floreali e non, provenienti dalla
regione del Galles, Inghilterra, le cui propriet diagnosticocurative furono individuate, analizzate e quindi rese di domi-
10
dello stesso attraverso lutilizzo delle Tavole Parallele (ParisiPes) dopo un trattamento floriterapeutico della durata di 6
(sei) mesi, consente di rendere visibile quanto di dinamico
e funzionale sia avvenuto nellindividuo.
Limpiego delle Tavole Parallele stato necessario per evitare che la memorizzazione degli stimoli delle Tavole e le conseguenti risposte potessero interferire sulle interpretazioni
date dai soggetti al re-test.
Materiali e metodo
2.1 Materiali
- Le Tavole Rorschach
Una serie di 10 (dieci) Macchie.
- Le Tavole di Localizzazione
Sono state utilizzate per la sommaria localizzazione delle
interpretazioni man mano che il soggetto le fornisce nel corso
della prova. In queste tavole sono gi evidenziate e numerate
progressivamente le aree pi frequentemente interpretate.
- Le Tavole Nere
Sono una riproduzione in bianco e nero (realizzata fotograficamente) delle cinque Tavole colorate (Tavv. II, III, VIII,
IX, X). Esse risultano utili durante lInchiesta per indagare,
nei casi dubbi, se la componente cromestesica abbia concorso alla genesi della risposta e se siano accertate linfluenza
cromatica, la rispettiva incidenza della forma e del colore sulla
risposta formulata.
- Le Tavole Achiaroscurali
Sono una riproduzione in grigio uniforme, anche in questo caso realizzata fotograficamente, di tutte e dieci le Tavole
Rorschach. Permettono di chiarire durante lInchiesta, nei
casi dubbi, leffettiva incidenza del chiaroscuro nella genesi
dellinterpretazione
- Le Tavole Parallele
Una serie di 10 (dieci) Macchie Parallele (Parisi-Pes 1989).
Il principio che sottende il concetto di Tavole Parallele
che esse possano proporre una serie di stimoli percettivi ed
emotivi analoghi, paralleli appunto, a quelli che sono determinati dalle Tavole Rorschach. Un buon Parallelo, infatti,
quello che rispetta i principi formali fondamentali, nonch la
particolare atmosfera di ciascuna tavola. Per questo lavoro
sono state utilizzate le Tavole Parallele alla Macchie di
Rorschach (Parisi Pes 1989).
- Fiori di Bach
Essenze Original Bach Flowers
2.2. Metodo
11
a)
b)
c)
d)
e)
I Caso
Paziente: F.R. 30 anni / F / Sposata da 5 (cinque) anni/
Una figlia di 3 (tre) anni/ Attualmente disoccupata da
circa un anno ha svolto la professione di Segretaria
dAzienda presso Istituti Privati. Non ricoverata durante
il trattamento.
Anamnesi essenziale: Normale sviluppo neurologico e
psichico, riferisce C.E.I., padre e madre in a.b.s., marito in a.b.s..
Patologie essenziali: Asma Bronchiale di riferita natura
allergica.
Diagnosi secondo il DSM IV:
Asse I: Disturbi Clinici - F 41.1 Disturbo dansia
generalizzata (300.02)
F 34.1 Disturbo distimico (300.4)
Asse II: Disturbi di personalit ---Asse III: Condizioni Mediche Generali - ---Asse IV: Problemi Psicosociali ed ambientali difficolt
nei rapporti coniugali (non vengo capita).
Asse V: 60
Terapia precedente: nessuna.
f)
12
Discussione
13
AREA COGNITIVA
T. racc. R: 22
R: 21
Tipo di
Comprensione
Successione:
INVERSA
F%: 62
G+% (R): 48
G/M: 12.75 / 2
AREA COGNITIVA
T.m.R. 19
R+ - %: 29
(Calcolato
sulla pecentuale)
(0 / 2)
F+ - %: 8
GO+%:
H+A / Hd+Ad
11 / 4
H% estesa: 19 A%: 52
H% estesa +
A% estesa
71
Variet di
Contenuti 1: 7
1+2: 11
V: 09.50
V%: 45
O: 3.50
O% 17
Indice di Realt: 7
V (O+)%:
O+: 0.75
T. totale: 98
R+: 35
T.m.Lat. 29
R+%: 81
T.m.R. 53
R+ - %: 21
Successione:
SCIOLTA
F%: 61
G+% (R): 41
G/M: 20.75 / 6
0
F+%: 81
G+% (G): 78
M / m: 2 / 8
H%:14
H%+A%: 66
T. racc. R: 42
R: 41
Tipo di
Comprensione
6.25
F+%: 87
G+% (G): 83
M / m: 6 / 7
A% estesa: 52
H%+A%: 51
(V) (O+)%
O+%: 21
Variet di
Contenuti 1: 11
1+2: 22
V: 13.50
V%: 31
O: 5.50
O% 21
Indice di Realt: 8
(5 / 8)
F+ - %: 17
GO+%:
H+A / Hd+Ad
22 / 3
H%estesa +
A%estesa
AREA AFFETTIVA
57
V (O+)%:
O+: 1.50
(V) (O+)%
O+%: 25
AREA AFFETTIVA
T. V. I.
2 / 4.50
Prevalenza extratensiva
T. V. I.
6 / 10
t. v. i.
8 / 3.50
Introversivo
t. v. i.
7/7
Dilatato Ambieguale
I. Affettivit
RN
1.10
RC
R VIII + IX + X
x 100: 24
I. Affettivit
RN
0.56
RC
R VIII + IX + X
x 100: 36
I. Impulsivit
I. Autocontrollo
P
N
S
R
5
1
II + III
VIII+IX+X
M + FC
CF + C
14 / 7
5/3
I. Impulsivit
I. Autocontrollo
P
N
S
6
5
II + III
VIII+IX+X
M + FC
CF + C
0.80
10 / 6
21 / 11
14
Area affettiva
Laffettivit oscilla tra una dipendenza infantile e simbiotica ed espressioni incontrollate dellaffettivit. E presente una
accentuata propensione ai rapporti affettivi che si manifesta
nel desiderio di un contatto sociale pi vivo, anche se poco
realizzato per sentimenti di impulsivit ed egocentrismo. A
questo si associa una immaturit della vita interiore con
modalit comportamentali, relazionali e di gestione degli
affetti regressive. Esiste s una buona componente fantastica
ed immaginativa, ma rimasta infantile. Difficoltosa appare
una rappresentazione del S e dellOggetto chiara e coerente.
Si nota una certa difficolt del soggetto a trovare strumenti adeguati per esprimere i propri bisogni ed anche le proprie
ambizioni. Ci crea un disagio interiore che si manifesta sotto
forma di tendenza allumore depresso, oppositivit, ansia,
ambivalenza affettiva. Soprattutto crea una scissione tra il
comportamento esteriore sicuramente collaborativo ed accogliente e la realt interna molto conflittuale, aggressiva e difficilmente arrendevole. Oltre agli indici formali, tale modalit si evidenzia attraverso le differenti caratteristiche che
distinguono alcune Tavole da altre: ad esempio la Tavola X,
considerata la Tavola familiare, con lunica risposta con vedo
un paesaggio di mare, i granchi, le maschere da sub, le conchiglie tutto colorato bello, carino, una cosa darmonia, indica una disponibilit al contatto affettivo seppur mediato da
un adattamento formale ed una tendenza ad esprimersi in
modo impersonale per uso eccessivo dei processi difensivi
(rimozione principalmente) messi in atto. La Tavola IX, quella considerata dellinconscio, mostra con le sue risposte Un
fontana con il getto dellacqua al centro, piccolo, non grande, poi
un quadro, un paesaggio al centro del quale si affacciano gli
occhi e che ti guardano, un acquerello, mostra invece lansia, la
preoccupazione, la difficolt nello stabilire dei confini tra
mondo interno e mondo esterno. La paziente esprime pulsioni primitive. Dallanalisi dellintero protocollo emerge che
questultime si riferiscono ad una modalit psichica orientata
alluso del processo primario in senso di immediatezza nellesprimere le proprie emozioni. Difficilmente tali emozioni
riescono ad essere orientate sulloggetto, in quanto rilevabile una non perfetta sintonia con lambiente che viene vissuto,
a volte, come invadente e certamente non tranquillizzante e
che, pertanto, richiede una repressione sia conscia che inconscia della propria naturale tendenza. La conseguenza di quanto sopra descritto procura al soggetto elementi dimpulsivit
quando lautocontrollo ampiamente usato dalla paziente
viene meno.
T.V.I.: 2/4.5. t.v.i.: 8 /3.5. M/m: 2/8. FC: 3. CF: 3. C: 0.
F+: 4. FCn: 0. CnF: 1. H%+A%: 66. H%: 14. Cose
Vive/Cose Morte: 14/7. Indice di Autocontrollo: 5/3. Indice
di Impulsivit: 1. Indice di Affettivit: 1.10;24. Choc Sex
Tav.VI; Choc CO Tav.VIII; Choc al Nero Tav.IV; Choc al
Vuoto Tav.VII; Manifestazioni Particolari riferite alla Tavole
2CZ e 2CI; Manifestazioni Particolari riferite alle Risposte
2RO; 1Di; 1IP; 1CO; 1F1.
In estrema sintesi, le caratteristiche psicologiche del soggetto sono le seguenti:
15
Area affettiva
Lelemento pi rilevante di tutto il protocollo dato dallaumento dei valori del T.V.I. e del t.v.i. adesso entrambi dilatati. Ci
indicativo di una evoluzione psichica profonda e coinvolgente
tutta la personalit; questo in quanto viene a toccare sia laspetto
introspettivo, come capacit acquisita di indagine e consapevolezza, sia laspetto relazionale e di espressione dellaffettivit, ponendo in evidenza il potenziale psichico del soggetto. Difatti il T.V.I.,
riflette lattitudine fondamentale della persona di fronte a s stessa ed al mondo esterno nella situazione attuale, dato che le risposte M indicano il nucleo centrale dello spirito (con le diverse possibilit di raziocinio ed autocontrollo), mentre le risposte legate al
colore corrispondono alle reazioni pi o meno calde nei confronti dellambiente. Il t.v.i., invece, corrisponde al potenziale, alle
tendenze pi o meno consce dellindividuo. Laffettivit, cos
come si palesa adesso, rimane ancora immatura ma nei confronti
con laltro test si evidenzia una maggior armonia tra le tendenze e
le aspirazioni profonde e la loro realizzazione. Il soggetto tende
ancora a dare molto spazio ai propri bisogni in modo egocentrico
ed a volte impulsivo. In confronto alla prova precedente vi sono
state delle variazioni nel senso di una maggiore visione realistica
dei bisogni. E migliorato il contatto sociale basato su dati di concretezza. Rispetto al test precedente le relazioni oggettuali interiorizzate sono pi evolute e meno ambivalenti. La maggiore espansione esperienziale ha portato il soggetto a migliorare i propri vissuti relazionali, offrendogli la possibilit di interiorizzazioni positive, di confronto e di chiarificazione. Sono soprattutto diminuiti, anche se ancor presenti in maniera non trascurabile, le idealizzazioni e gli atteggiamenti stereotipati e passivi.
Lespansione degli interessi sociali ed ambientali, unita
allottima conoscenza del pensiero comune, portano anche al
costituirsi della costanza di realt.
Permane ancora un disequilibrio nellintegrazione tra limpiego dellaccresciuta capacit riflessiva con la propria componente inconscia che tende ad emergere in maniera, a volte,
troppo immediata.
II Somministrazione
T.V.I.: 6/10 t.v.i.: 7/7. M/m: 6/7. FC: 5. CF: 3. C: 3. F+:
1. FCn: 6. CnF: 1. H%+A%: 51. H%: 21. Cose Vive/Cose
Morte: 21/11. Indice di Autocontrollo: 10/6. Indice di
Impulsivit: 0.80. Indice di Affettivit: 0.56;36. Choc Sex
Tav.VI; Choc CO Tav.VIII; Choc al Nero Tav.IV;
Manifestazioni Particolari soprattutto di I e II livello.
In estrema sintesi le caratteristiche psicologiche del soggetto sono le seguenti:
funzioni dellIo evolute e complete;
funzioni sovradeterminate dellIo evolute;
capacit introversiva e di contatto sociale;
affettivit ricca, differenziata, piuttosto egocentrica;
difficolt nellintegrazione tra il processo primario e secondario;
ansia presente ma espressa, per lo pi, in condizioni conflittuali.
Conclusioni
Scopo di questo studio stato quello di trovare una metodica che mettesse in evidenza quali fossero le variazioni e
soprattutto indicasse quale strada lindividuo, grazie ala
Floriterapia, percorresse per trovare o ritrovare un personale
equilibrio. Ci venuta in questo senso in aiuto la Tecnica di
Indagine della Personalit ideata da H. Rorschach che, oltre a
mostrare sia la quantit che la qualit del cambiamento avvenuto nella persona, ha permesso di stabilire cosa si fosse
modificato nella vita psichica della paziente tanto da farle
affermare di sentirsi meglio e di esser riuscita a trovare, seppur momentaneamente una strada da percorrere.
In particolare il percorso stato delineato da:
- miglior modo di affrontare la realt in quanto il soggetto
riuscito a vedere, a capire ed a riflettere non su una visione parziale del contesto ma sulla sua interezza;
- riduzione della carica aggressiva e impulsiva dovuta ad una
maggior integrazione degli affetti, mediati da una maggior
capacit introspettiva;
- interesse concreto, e non finalizzato esclusivamente alla
soddisfazione dei propri bisogni, nei confronti degli altri e
dellambiente;
- risposte consone ed adeguate alle stimolazioni ambientali
attraverso una visione del mondo non pi pedante e stereotipata;
- miglior consapevolezza e presa di coscienza delle proprie
potenzialit, anche se ancora legate, a volte, a fenomeni di
eccessivo slancio verso una condizione difficilmente raggiungibile.
Dobbiamo inoltre aggiungere che il test delle macchie,
oltre ad essere un ottimo descrittore di quanto di dinamico
succede nellindividuo sottoposto a Floriterapia, permette al
terapeuta di:
- orientare il suo intervento terapeutico e valutarne lefficacia;
- prevedere delle possibili crisi di coscienza e quindi creare
le migliori condizioni per gestirle.
In ultima analisi mi sembra di poter concludere, anche
sulla base della mia modesta esperienza derivata dallanalisi
dei casi studiati e da altre ricerche attualmente in corso, che
la Floriterapia e la Psicodiagnostica Rorschach vengono ad
integrarsi tra di loro sinergicamente, consentendo al medico
ed allo psicologo di avere consapevolezza dellintervento terapeutico da lui prescritto ed attuato ed osservare il paziente nel
raggiungimento del suo obiettivo che , in ultima analisi, un
miglioramento in termini personali e sociali della qualit
della vita.
E interessante e al contempo stimolante per una riflessione, che lascio a questa gentilissima platea, notare il parallelismo che avvicina queste due eminenti ed illuminate figure di
medici :
il periodo in cui vissero (E.Bach 1886 -1936 H. Rorschach
1884 1922);
linteresse prioritario per lessere umano nella sua globalit, o ancor meglio, quella che noi oggi diremo visione oliATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.
16
stica dellindividuo;
linteresse, lo studio e lapprofondimento di strumenti
dindagine, tecniche terapeutiche, interventi farmacologici
innovativi e derivanti dalla tradizione utili per il benessere
dei pazienti (psicoanalisi, nuove terapie farmacologiche, lo
studio dellomeopatia ecc.);
la morte avvenuta prematuramente dopo aver portato a
termine lopera o la missione su questo mondo per la
quale, forse, erano venuti;
aver avuto appena il presentimento di quale incredibile
successo, in futuro, le loro opere avrebbero avuto.
BIBLIOGRAFIA
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Kappa, Roma, 1981).
18. SCHEFFER M. - Metodo originale della Floriterapia di Bach. Edizioni
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19. SCHEFFER M. - Terapia con i Fiori di Bach. Edizioni Tecniche
Nuove, Milano, 1995.
20. SCHEFFER M. - Uso pratico dei Fiori di Bach. Edizioni Tea Pratica,
Milano, 1996.
21. SILVEIRA A. - Prova de Rorschach: elboraca o do psicodramma.
Tipogr. Edonee, San Paulo, Brasile, 1964.
17
E. Paolelli
18
19
Heather
Tronco
davanti
Tronco
dietro
20
ELM
Sopraffazione
Straripamento
Resa
Decongestionante
Sollievo dal Dolore Acuto
Incoercibile: Dentale,
Auricolare, Osteoarticolare,
Nevralgico, ecc.
Coliche: Renali, Epatiche,
Mestruali, ecc.
GENTIAN
Sfiducia
Antiastenico
Riabilitazione Motoria
GORSE
Disperazione
Antidepressivo
Coadiuvante di tutte le
Malattie Croniche caratterizzate da Assenza di Risposta
HEATHER
Egocentrismo
Dolore
Congestione
Stanchezza
HOLLY
Rabbia
Dolore
Irritazione
Infiammazione
Prurito
HONEYSUCKLE
Ancoraggio
Nostalgia
Terapie Corporee
Contratture Muscolari
Dolore
Svogliatezza
Varici Venose
Tonificante Locale in caso di
Lassit Legamentose,
Distorsioni, Lussazioni
Sessuologia
IMPATIENS
Accellerazione
Rilassante
Antidolorifico Moderato
Tachicardia-Tachipnea
Spasmi Digestivi
Ipercinesie
LARCH
Incapacit
Impotenza
Riabilitazione Neurovascolare
MIMULUS
Timidezza
Fragilit
Fobie
Ansiolitico
Rilassante
Balbuzie
Somatizzazioni da Fragilit
Emotiva
MUSTARD
Depressione
Depressione
Sindromi Endocrine
Insonnia
OAK
Rigidit
Rigidit Osteoarticolari in
particolare del Tratto Cervicale
Prevenzione dello Stress
Convalescenza
OLIVE
Esaurimento vitale
Ricostituente Fisico
Antiastenico
PINE
Senso di colpa
Autolesionismo
RED CHESTNUT
Investimento
energetico esterno
Pessimismo
Antiastenico
Rilassante
Insonnia
Tab.1
FIORE
AGRIMONY
DISARMONIA
Tormento
Tortura fisica
APPLICAZIONE DEL
PRINCIPIO
TRANSPERSONALE
Mal di denti
Ulcera
Prurito
Ascessi
Punture dinsetti
ASPEN
BEECH
Intolleranza
Allergia
CENTAURY
Debolezza
Sottomissione
Rinvigorente fisico
Insufficienza Venosa Cronica
CERATO
Insicurezza
Dispersione
energetica
Dolori Migranti
CHERRY PLUM
CHESTNUT BUD
CHICORY
CLEMATIS
CRAB APPLE
Mancanza
di apprendimento
Ritenzione
Congestione
Malttie Croniche
Malattie Cicliche (associato a
Scleranthus)
Somatizzazioni Cardiache e
Ginecologiche
Ritenzione di Liquidi
Stitichezza
Ritardo Mestruale
Emicrania
Allergia
Assenza
Perdita di Coscienza
Lipotimia
Stordimento
Malattie Neurologiche con
Perdita di Sensibilit
Riabilitazione
Inquinamento
Antisettico
Depurazione
Drenaggio
HORNBEAM
21
ROCK ROSE
ROCK WATER
SCLERANTHUS
STAR
OF BETHLEHEM
Panico
Paralisi Isteriche
Blocchi Digestivi
Somatizzazioni di Forti Paure
Tremori
Tachicardia
Rigidit statica
Sclerosi (fluidificante)
Patologie Articolari Croniche
Yin: Artrosi, Anchilosi, ecc.
Coadiuvante nel trattamento
dei tumori benigni: cisti,
miomi, ecc.
Tendenza alla Cristallizzazione: Litiasi Renali, Epatica, ecc.
Instabilit
Blocco energetico
Traumi
Coadiuvante nellinfarto e
nelle Grosse Somatizzazioni
dellAngoscia
Rigidit Dinamiche Yang:
Dolori irradianti a distanza,
Infiammazioni, ecc.
Analgesico
Rilassante
VERVAIN
Eccesso
Espressione
esagerata
VINE
Ammorbidente
Durezza Centrifuga Drenaggio
Perdita
Cura Locale di: Foruncoli,
di Compassione
Ascessi, Cisti infiammate,
Fistole
WILD ROSE
Abulia
Ipofunzione
Vitalizzante
Atrofia Muscolare
Deficit Circolatorio
Patologie Yin
WILLOW
Rancore
Infiammazione Cronica
Dolore Articolare Cronico
Dermatiti Croniche
Coadiuvante nella Psoriasi
BIBLIOGRAFIA
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al n. 2, 1999, pagg. 5-7, Guna Editore, Milano, 1999.
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del II Congresso A.M.I.F. La Med. Biol., Suppl. al n. 2, 2000, pagg. 3-7, Guna
Editore, Milano, 2000.
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I Congresso A.M.I.F. La Med. Biol., Suppl. al n. 2, 1999, pagg. 8-20, Guna
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17. SCHEFFER M. - Le piante per la Psiche. Nuova IPSA, Palermo, 1994.
18. VOHRA D.S. - Bach Flower Remedies. B. Jain Publishers, Delhi, India, 1992.
19. VOHRA D.S. - My Clinical Experiences in Bach Flower Remedies. B. Jain
Publishers, Delhi, India, 1997.
WALNUT
Ipersensibilit
Influenzabilit
Protettivo
Adattogeno
Emostatico
Coadiuvante nelle patologie
da Isolamento: Sclerosi
Multipla, Paralisi, ecc.
WALTER VIOLET
Orgoglio
Isolamento
Tic
Tosse Irritante
Tachicardia
Singhiozzo
Patologie Croniche
Rilassante
Antinsonnia
Indirizzo dellAutore:
Coazione a
WHITE CHESTNUT ripetere
WILD OAT
Disorientamento
Dispersione
Antidepressivo
Astenia da iperattivit
Catalizzatore nelle Patologie
Croniche
22
I fiori di Bach
e la patologia
dellalbero respiratorio
G. Muratori
PAROLE CHIAVE: RINITE, SINUSITE, OTITE, LARINGITE, BRONCHITE, FIORI DI BACH, TAVOLE DI
KRAEMER, METODO TRANSPERSONALE
SUMMARY: It is possible to plan a therapy of respiratory tract diseases through the use of Bach flowers, in a different way
compared to the classic oral assumption.
Using creams treated with flower essences, following the tables of Kraemer and the method called tranpersonal discovered by
the Spanish doctor Ricardo Orozco, we have obtained good results.
KEY WORDS: RINITIS, OTITIS, LARIGITIS, BRONCHITIS, BACH FLOWERTHERAPY, TABLES OF KRAEMER,
TRANSPERSONAL METHOD
23
L Origine
Devo molto, in termini di incoraggiamento, allamico e
collega Dr. Ezio Sposato, autore del bellissimo testo La
medicina Ritrovata, che contattai dopo avere letto il suo
intervento al 1 congresso A.M.I.F. di Milano nel 1999.
Interessato al suo test diagnostico, mi avvicinai anche alle
tavole di Kraemer, ed un giorno che riuscimmo ad incontrarci, gli feci notare un particolare da agopuntore: che le aree
attorno ai punti 13 BL e 17 CV corrispondevano ad un unico
fiore, Centaury.
Poich il punto di agopuntura unarea ove la conducibilit elettrica della cute maggiore rispetto a quella delle aree
circostanti e si pu stimolare con aghi, moxa, mesoterapia,
laser, digito pressione, ci siamo chiesti perch non provare
con un fiore corrispondente allarea. Questi punti hanno
come funzione la tonificazione del Qi di polmone, e lapertura della cavit toracica dai catarri; indicazioni, quindi, di
bronchiti, tracheo bronchiti, tosse con catarro, ecc.. Abbiamo
cominciato, prima con cautela, e poi sempre con maggiore
determinazione. E stato per entrambi un buon ed incoraggiante successo.
Poco pi tardi, una mia paziente mi chiese se potevo trattare,
con una terapia naturale, diversa dallOmeopatia, che gi aveva
provato, un problema che riguardava suo figlio: apnee notturne.
Per il problema, documentato da riprese con videocamera, era
indicato lintervento di adenoidectomia e rimozione dei turbinati.
Seguendo le tavole di Kraemer, preparai una soluzione
fisiologica con i fiori e la feci applicare nelle narici.
Anche in questo caso, il risultato fu incoraggiante: le apnee
diminuirono sensibilmente, loperazione non stata eseguita,
lo specialista Otorinolaringoiatra, che ha in cura il bambino,
ha riscontrato un netto miglioramento.
Nello stesso momento, ad un mio paziente, un simpatico
ragazzo di 26 anni, fu diagnosticata alla Tc una metastasi
mediastinica di melanoma; sei mesi prima, per lo stesso motivo, aveva subito lo svuotamento della cavit ascellare .
Il sintomo prevalente era la tosse, secca, stizzosa e incontrollabile. A tutto ci si associava una comprensibile angustia,
sua e dei famigliari, per la prognosi infausta, di cui erano pienamente consapevoli.
Cominciai il trattamento locale con Centaury per la tosse.
Trattai anche le cicatrici in cavit ascellare, e la cicatrice
della regione ove tempo prima era stato asportato il nevo
cutaneo. Ci ha condotto al miglioramento di tutta la sintomatologia.
Da Kraemer e Wild
- nuove terapie con i fiori di Bach - modificato
1- Agrimony
28- Scleranthus
34- Water Violet
2- Aspen
29- Star of Bethleem
35- White Chestnut
3- Beech
30- Sweet Chestnut
36- Wild Oat
4- Centaury
31- Vervain
37- Wild Rose
5- Cerato
32- Vine
38- Willow
6- Cherry plum
33- Walnut
7- Chestnut Bud
dav
8- Cicory
ant
i
9- Clematis
10- Crab Apple
11- Elm
12- Gentian
13- Gorse
14- Heather
15- Holly
16- Honeysucle
17- Hornbeam
18- Impatiens
19- Larch
20- Mimulus
21- Mustard
22- Oak
23- Olive
24- Pine
25- Red Chestnut
26- Rock Rose
27- Rock Water
24
Parte prima
Orientamento base:
Nella crema quindi 2 gtt. di:
CRAB APPLE
VERVAIN
WATER VIOLET
Orientamento base:
in 30 cc di soluzione fisiologica
ASPEN
AGRIMONY
OAK
HOLLY
CLEMATIS
PINE
Parte terza
IL POLMONE
La causa di tutti i nostri affanni legoismo ed il sentimento di divisione,
che spariscono nel momento in cui
amore e conoscenza della grande
Unit divengono parte della nostra
natura
Edward Bach
Guarisci te stesso cap. VIII
Parte seconda
LARINGITI E TONSILLITI ACUTE,
RIACUTIZZAZIONE DELLE FORME CRONICHE
Mi avvalgo di questo sistema
per preparare le creme ad uso locale.
Crema base al Cetomacrogol
Formula di 1000 g.
Vaselina bianca FU
Paraffina liquida FU
Alcool cetilstearico
Cetostearil 1000
Acqua depurata FU
Olio di silicone FU
Glicerolo FU
Metile p-ossibenzoato sodico FU
Propile p-ossibenzoato FU
g. 100
g. 100
g. 72
g. 18
g. 650
g. 10
g. 50
g. 0,75
g. 0,25
Quelli che indicher sono i fiori utili per una terapia generale, sempre salvo diverse interpretazioni dello stato emozionale.
Contatto
Tramite lorgano polmone siamo tutti accomunati fino
al sangue da un unico mezzo: laria.
Ovvero, in un ambiente, attraverso il solo mezzo dellaria e grazie allanatomia ed alla fisiologia del polmone,
il sangue di ogni persona viene messo a contatto.
Non a caso, anche nella medicina tradizionale Cinese,
allorgano polmone correlata la pelle, organo di contatto pi materiale.
Infine, la voce viene prodotta con delle vibrazioni di
aria.
Luomo, quindi, stabilisce un contatto attivo, un contatto vocale coi suoi simili modulando lemissione di aria.
25
Ritmo
La corretta fisiologia polmonare il processo ritmico
per eccellenza perch percettibile ed anche parzialmente
controllabile con la volont.
Consiste in un atto di prendere ed in un atto di rendere, latto che genera movimento energetico, che genera
armonia ed amore.
Il ritmo, per sua natura, comporta lalternarsi di azioni
opposte:
Dare e Ricevere
Dilatazione e concentrazione
Tensione e distensione
Inspirazione ed espirazione
Diastole e Sistole
Contatto e repulsione
Libert e limitazione
Tutto ci fa parte dellarmonia dell universo, ma il
limite umano porta a pensare che una parte del fenomeno
ritmico sia positiva, laltra negativa.
Nascono, cos, il dualismo la polarit patologici.
Nasce lidea che il male sia laltro con tutti i motivi di
odio, risentimento, invidia.
Ancora una volta, si rende necessario Holly, per ricondurre tutto a quella grande Unit che fa sparire ogni
affanno, compreso quello respiratorio.
Holly riconduce alla corretta integrazione dei contrari,
riconduce lodio allamore.
Scambio
La funzione del polmone , infine, quella dello scambio con lacquisizione di ossigeno e la cessione di anidride carbonica.
La disfunzione polmonare soprattutto ostruttiva,
Edema:
Chicory ritenzione di acqua
Flogosi:
Vervain
Broncospasmo:
Impatiens e Star of Bethleem.
La tosse
Sintomo frequente e fastidioso, determinata:
- da una irritazione in pi punti anatomici che stimolano il riflesso tussigeno, indicazione Agrimony ed un
fenomeno incontrollabile, trattabile con Cherry Plum.
26
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11. WEEKS N. - La vita e le scoperte di Edward Bach. Guna editore,
Milano, 1997.
27
RIASSUNTO: Questo lavoro vuole sottolineare il ruolo dei fiori di Bach nella bioenergetica dei diversi tipi biologici
umani e indicare il loro utilizzo in rapporto alla diatesi e costituzione del soggetto.
PAROLE CHIAVE: FIORI DI BACH, FLORITERAPIA DI AMBIENTE, MEDICINA FUNZIONALE, OLIGOELEMENTI, BIOENERGETICA
SUMMARY: This study shows the role of Bachs flowers in the bioenergetic system of biological human types and indicates
their correct use through the study of diathetic-constitutional factors of patients.
KEY WORDS:
Tutte le capacit energetiche del soggetto verranno utilizzate fondamentalmente allo scopo di sopravvivere,
appoggiandosi agli altri e sfruttandoli per ottenere il sostentamento necessario.
Si cos definito il biotipo orale.
Gli atteggiamenti, i pensieri, le forme mentali del
soggetto saranno per tutta la sua esistenza improntate a
riscattare questo diritto di vivere.
Davanti al riproporsi degli eventi pavor primumsimili le personalit bioenergetiche instaureranno meccanismi di difesa squisitamente energetici, che avranno
per pronta ripercussione sul comportamento, sulla
componente strutturale con caratteristiche posturali
tipiche di ogni personalit, sulla forma mentale e sulle
capacit intellettive, sul terreno biologico e sulle
reazioni biochimiche.
Per la corrente moderna di corenergetica, facente capo
al Dr.John Pierrakos, il pavor primum ha radici profonde
e insondabili nel tempo precedente alla nascita dellindividuo, richiamando concetti propri delle pi antiche culture (vite precedenti, karma).
ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.
28
FUOCO IMPATIENS
TERRA
LEGNO
ASPEN
CLEMATIS
CHESTNUT BUD
FUOCO CHICORY
TERRA HEATHER
LEGNO
RED
CHESTNUT
METALLO CERATO
METALLO
CENTAURY
ACQUA OLIVE
YIN
Labbandono alla base della debolezza della personalit orale, che non pu sostentarsi da sola. La
carica energetica pi bassa rispetto ad un tipo
ideale e il ciclo di generazione rallentato.
La bassa carica energetica presupposto della
DIATESI IPOSTENICA del biotipo orale.
POST
FLORITERAPIA DIATESICO-AMBIENTALE
PROGRAMMA DI RIEQUILIBRIO PER
IL BIOTIPO SCHIZOIDE
Cocktail di biotipo
CLEMATIS
ASPEN
CHESTNUT BUD
CENTAURY
OLIVE
IMPATIENS
+
Manganese/Cobalto
ASSUNZIONE
PER OS:
PER IMMERSIONE:
PER APPLICAZIONE
LOCALE:
4-6 VOLTE AL DI
A DI ALTERNI
UTILIZZARE IL FIORE
COSTITUZIONALE CLEMATIS
SUL 3 C. (PLESSO SOLARE)
Cocktail dambiente
da somministrare ai contatti
e
da vaporizzare nellambiente
Fattore traumatico
Ambiente terrorizzante
Ambiente violento
STAR OF BETHLEHEM
ROCK ROSE
VINE
FLORITERAPIA DIATESICO-AMBIENTALE
PROGRAMMA DI RIEQUILIBRIO PER IL
BIOTIPO ORALE
Cocktail di biotipo
RED CHESTNUT
CHICORY
HEATHER
CERATO
Manganese/Rame
WILD ROSE
+
ASSUNZIONE
PER OS:
3-4 VOLTE AL DI
PER IMMERSIONE: 1 VOLTA AL DI
PER APPLICAZIONE
LOCALE:
MASSAGGIARE IL FIORE COSTITUZIONALE CHICORY SUL 4 C.
(PLESSO CARDIACO) E IL FIORE DI
VITALITA WILD ROSE COME TONICO
SUL CHAKRA SACRALE (CERNIERA
LOMBO-SACRALE).
Cocktail dambiente
Da somministrare ai contatti
e
da vaporizzare nellambiente
Ambiente iperprotettivo
Ambiente di deprivazione/abbandono
Ambiente di abbandono/irresponsabilit
Ambiente instabile
CHICORY
GORSE
CLEMATIS
WALNUT
29
FUOCO VERVAIN
FUOCO AGRIMONY
TERRA BEECH
LEGNO
HOLLY
METALLO
SCLERANTHUS
CHERRY
PLUM
LEGNO
MIMULUS
METALLO
LARCH
ACQUA GENTIAN
POST
Nel sistema dei chakra le energie sono
deviate, con prevalenza delle funzioni volitive
e conseguente rafforzamento del SUPER IO.
Se la crisi di relazione si verifica sul
trasferimento energetico 2-3 c. si definisce
un biotipo con caratteri misti psicopatico-orali;
se si verifica sul trasferimento 3-4 c. si
definisce un biotipo misto psicopatico-rigido.
TERRA
WILLOW
POST
ANT
ANT
FLORITERAPIA DIATESICO-AMBIENTALE
PROGRAMMA DI RIEQUILIBRIO PER IL
BIOTIPO PSICOPATICO
Cocktail di biotipo
CHERRY PLUM
HOLLY
VERVAIN
BEECH
SCLERANTHUS
Zinco
SWEET CHESTNUT
+
ASSUNZIONE
ASSUNZIONE
PER OS:
4-5 VOLTE AL DI
PER IMMERSIONE: 1-2 VOLTE AL DI
PER APPLICAZIONE
LOCALE:
APPLICARE IL FIORE COSTITUZIONALE BEECH SUL PLESSO SOLARE E
IL FIORE DI DISTENSIONE CHERRY
PLUM CON AMPIO MASSAGGIO
TRA LE SCAPOLE.
PER OS:
6-8 VOLTE AL DI
PER IMMERSIONE: 1 VOLTA AL DI LA SERA
PER APPLICAZIONE
LOCALE:
MASSAGGIARE IL FIORE COSTITUZIONALE LARCH SULLA GOLA E TRA
LE BOZZE FRONTALI. MASSAGGIARE
IL FIORE DI RISOLUZIONE STAR OF
BETHLEHEM. LUNGO IL RACHIDE.
Cocktail dambiente
Cocktail dambiente
da somministrare ai contatti
e
da vaporizzare nellambiente
da somministrare ai contatti
e
da vaporizzare nellambiente
Ambiente colpevolista
Ambiente moralista
Stasi energetica ambientale
PINE
CRAB APPLE
STAR OF BETHLEHEM
30
LEGNO
ROCK
ROSE
METALLO
WATER VIOLET
ACQUA OAK - MUSTARD
Ciclo di generazione
Ciclo di inibizione
Lo squilibrio tra i cicli biologici fisiologici crea il presupposto per il processo di sovrasaturazione del campo energetico. Ci alla base della DIATESI IPERREATTIVA del biotipo
rigido e dei cortocircuiti energetici responsabili dei deep da
distress prolungato.
STRUTTURA
DI DIFESA
PAVOR PRIMUM
MOMENTO
Esperienza di partenza EVOLUTIVO
epoca pre- o perio postnatale
Abbandono e
deprivazione
epoca neonatale
e del lattante
orale
Tradimento
et del bambino
psicopatica
Invasione
e controllo
fase infantile
dellautonomia
masochista
Rifiuto
sviluppo puberale
rigida
ROCK ROSE
WATER VIOLET
ROCK WATER
VINE
MUSTARD
OAK
+
Manganese
ASSUNZIONE
DIFESA SCHIZOIDE
DIFESA ORALE
abbandono
del corpo
debolezza fisica,
astenia
DIFESA PSICOPATICA
controllo
sugli altri
energia forte
ma incostante
energia debole,
inconsapevole
orgoglio,
energia forte ma
chiusura, finzione non autentica
Crisi esistenziali
PERSONALITAE MECCANISMI
DI DIFESA ATTUATI
SCHIZOIDE
ORALE
PSICOPATICA
MASOCHISTA
RIGIDO
PER OS:
4 VOLTE AL DI
PER IMMERSIONE: 1 VOLTA AL DI
PER APPLICAZIONE
LOCALE:
MASSAGGIARE IL FIORE COSTITUZIONALE VINE LUNGO IL RACHIDE
E FRIZIONARE IL FIORE WATER
VIOLET SUL CAPO
Cocktail dambiente
Rigidit educazionale
schizoide
FLORITERAPIA DIATESICO-AMBIENTALE
PROGRAMMA DI RIEQUILIBRIO PER IL
BIOTIPO RIGIDO
Cocktail di biotipo
PERSONALITA
Aggressione
diretta
DIFESA RIGIDA
PERSONALITA
BIOENERGETICA
PAURA
CRAB APPLE
HOLLY
WILLOW
ROCK WATER
AGGRESSIONE
TERRORE
ESISTENZIALE
FUGA DALLA
REALTA
31
ASPEN
-influenzabilit estrema
-basso range di tolleranza allo stress,
scarsa energia vitale
-ansiet e impazienza
CLEMATIS
CHESTNUT BUD
CENTAURY
OLIVE
IMPATIENS
BIOTIPO PSICOPATICO
TRADIMENTO
CLEMATIS
STAR OF BETHLEHEM
ROCK ROSE
VINE
BIOTIPO ORALE
ABBANDONO PAURA DELLA PARASSITISMO
DEPRIVAZIONE ENERGETICO
- il soggetto impara a sostentarsi appoggiandosi agli altri;
la personalit non sviluppa autonomia e lindividuo
rimane energeticamente infantile (non fa mai da solo
ma induce gli altri a servirlo con mezzi seducenti e
ricattatori)
- i livelli energetici sono bassi per difetto di metabolizzazione delle energie (aspetto fisico ipotonico, flaccidit, addome prominente, atteggiamento pigro, voce
fievole e piagnucolosa, sguardo aspiratore)
RED CHESTNUT
CHICORY
WILD ROSE
HEATHER
FIORI DI AMBIENTE
Ambiente di indecisione/ambiguit:
Ambiente possessivo:
Ambiente di promiscuit:
SCLERANTHUS
CHICORY
CRAB APPLE
BIOTIPO MASOCHISTA
CONTROLLO
PAURA
REMISSIONE E
DELLINVASIONE REPRESSIONE
CERATO
CHICORY
FIORI DI AMBIENTE
Ambiente iperprotettivo:
Ambiente di deprivazione/abbandono:
Ambienti abbandono/irresponsabilit:
Ambiente instabile:
CHICORY
GORSE
CLEMATIS
WALNUT
- Paura e frustrazione
- Remissivit e senso di inferiorit
- Ansia interiorizzata
- Vittimismo, rancore e pessimismo
- Depressione e sfiducia
MIMULUS
LARCH
AGRIMONY
WILLOW
GENTIAN
32
FIORI DI AMBIENTE:
ambiente colpevolista
ambiente moralista
stasi energetica ambientale
PINE
CRAB APPLE
STAR OF BETHLEHEM
BIOTIPO RIGIDO
RIFIUTO
ORGOGLIO
NEGAZIONE
DEL SE
FIORI DI AMBIENTE:
Ambiente sessualmente castrante
Ambiente di negazione affettiva
Rigidit educazionale
CRAB APPLE
HOLLY
WILLOW
ROCK WATER
33
P. Montenero
34
Consentiamo alla memoria di invecchiarci, di farci continuamente intravedere il passato, di sprofondarci nella nostalgia. Con
gli occhi del passato perdiamo il presente e invecchiamo. A volte
forse avremmo bisogno di vivere senza memoria, di vivere il e nel
presente. Cos potrebbe interrompersi quella trama nascosta che
lega il ricordo alla paura del domani, allinvecchiare, alla perdita,
alla morte. Nella nostra pratica ambulatoriale neurologica e riabilitativa abbiamo avuto modo di incontrare, nellultimo anno,
qualche centinaio di pazienti anziani.
Al di l delle differenti patologie che interessano il sistema nervoso, abbiamo riscontrato condizioni di sofferenza che, pur nella
loro variabilit, erano ascrivibili a determinate e ricorrenti tipologie emozionali, a blocchi, a scissioni fra il vivere del corpo e ci
che fa vivere il corpo.
Conflitti, dunque, percepibili e indicanti le tracce da seguire
per raggiungere quei blocchi e provare a rimuoverli. Un primo
blocco era legato al vissuto di limite, di perdita, alla nostalgia.
Questa nostalgia deriva da una confusione tra tempo cronologico e tempo interiore. Il vissuto del tempo cronologico invade,
spiazza e non consente il dispiegarsi dellinteriorit.
La domanda che alcuni pazienti avevano dimenticato e che
non si ponevano pi la seguente: rispetto a ci che sono a che
punto mi trovo?.
La difficolt a rispondere deriva dallingombro che il passato,
la nostalgia, esercita sulla percezione di quel filo della vita che
attribuisce un significato alla nostra storia e alle nostre cose. Le
35
PRIMO BLOCCO:
SECONDO BLOCCO:
NOSTALGIA
RASSEGNAZIONE E APATIA
36
PAURA DELLABBANDONO
Eppure quella personalit non riesce a imbrigliare i tratti di instabilit che comunque spingono, si affacciano in quella quadratura,
senza apparenti equivoci, di certi vecchi. Mimulus, il fiore cui corrisponde laffermazione positiva di trovo il coraggio di vivere
ogni esperienza quotidiana apre uno spiraglio coscienziale sul
fatto che, per superare la paura e per poter partire, necessario, in
precedenza, lasciarsi scompaginare mentre cedono le catene della
dipendenza e dellabitudine. Un quarto blocco la rigidit dellidea fissa, lincorreggibilit di comportamenti stereotipi, che pu
far scivolare il vecchio sotto il potere della coazione e dellautomatismo, perdendo la vivente pieghevolezza necessaria per ladattamento al mondo. Il fantasma quello dellesistenza rigida e
del potere: cose queste che soffocano il nuovo, la vita.
Il vecchio arido, lontano dalle ragioni del cuore, rischia di
diventare un ceppo morto, un albero senza linfa vitale. Uno
scheletro che non produce pi n fiori n frutti. (6)
Questi vecchi rinsecchiscono.
QUARTO BLOCCO:
INTOLLERANZA E RIGIDIT
Fig.5
37
NUOVO MODELLO
SVELAMENTO
RICORDO COME
DIMENSIONE INTERIORE
SIGNIFICATO DEL
CAMBIAMENTO
SCOPERTA DELLA
VECCHIAIA
Indirizzo dellAutore:
Dr. Paolo Montenero
Specialista in Neurologia
c/o Ospedale San Giovanni Battista
Via L.E. Morselli
00148 ROMA
Marzo 2001
38
Ricerca metodologica
per un protocollo
sperimentale in
floriterapia nel recupero
dei tossicodipendenti
R. Zanini
SUMMARY: This study including 136 young drug addicts reports some experimental data on the Bach Flower therapy for
their rehabilitation. These results have shown that two flowers, i.e., Cherry Plum and White Chestnut, turned out to be effective to reduce the obsessing compulsion toward drug addicting substances (especially heroin), thus facilitating the whole rehabilitation of drug addicts.
After 6 months from the end of the therapy 46.8% of the young people treated have not taken drugs yet.
39
T.D., del loro stato danimo ecc. I colloqui si svolgevano secondo le esigenze del paziente non strutturati in cadenze fisse
ma lasciati liberi secondo le esigenze. La mia presenza era assicurata due volte la settimana. Il colloquio differiva da un colloquio psicoterapeutico perch alcune domande erano sempre presenti:
1 Che cosa provava di gratificante con leroina, per cui
diventava la ragione dominante della sua T.D.
2 Qual era il vissuto negativo della sua T.D.
Considerando leroina uno psicofarmaco, il vissuto positivo corrispondeva allautomedicazione di un sottostante vissuto negativo. Le risposte confermarono la mia intuizione.
Dando i fiori per curare questo vissuto negativo sarei dovuta
riuscire a rimpiazzare lautomedicazione delleroina. In effetti,
i ragazzi furono entusiasti e furono anche capaci di esclamare:
ma questo meglio delleroina!. Pensavo di stare sulla buona
strada, ma mi accorsi che migliorare lo stato danimo sottostante non risolveva il problema della dipendenza. I ragazzi
continuavano a drogarsi! Allora introdussi una nuova domanda, Che cosa li costringeva a drogarsi anche quando non ne
avevano voglia? Perch non riuscivano a smettere?. Le frasi
pi spesso ripetute erano: E come un chiodo fisso. - Ce lhai
qui nella testa, di giorno e di notte sempre. - Non posso trattenermi. - Ti prende che pensi solo a lei. - E una cosa pi
forte. - Non ce la faccio, mi ritrovo che gi lho fatto, dopo mi
sento cos depresso. - Ogni volta penso che ce la far. - Ho
perso la speranza. - Tutta la vita gira intorno a questunico
pensiero. - Organizzo tutta la mia giornata in funzione delleroina. - Quando sto a casa fisso il telefono e lotto per non
telefonare allo spacciatore, ma poi non ci riesco a resistere, ecc. ecc. Fu cos che capii che leroina viveva di forza propria,
perch come mi accorsi, non erano solo la depressione o altri
stati danimo negativi che avevano preceduto, causato e tuttora sostenevano luso delleroina, ma era leroina stessa che con
la sua forza intrinseca ne sosteneva luso. La sintomatologia
era chiaramente una sindrome compulsiva ossessiva, per
questo pensai di dare sistematicamente: Cherry plum e White
chestnut. Il primo per la compulsione e il secondo per lossessione. Completando in una triade, a seconda delle modalit
personali di ciascun ragazzo, Chestnut, Bud Walnut,
Chestnut Bud quando il paziente presentava:
a Una grande fretta, veniva lamentandosi della mia lentezza
o che non aveva tempo da perdere, perch aveva mille cose
da fare, anche se disoccupato e nullafacente.
b Un atteggiamento di superiorit e di onnipotenza: con la
tipica frase Ce la faccio da solo.
c Una lunga storia di ricadute che non avevano in nessun
modo modificato il suo atteggiamento.
E un paziente che, proprio per questo atteggiamento di
superiorit e di onnipotenza, non accetta nessun aiuto e quindi non lo chiede. Ma se si riesce a trovare uno spiraglio dove
poter penetrare per persuaderlo a seguire la terapia, lassunzione di Chestnut bud riesce a produrre una presa di coscienza. Nel paziente Walnut, al contrario, c molta pi consapevolezza, un paziente che chiede aiuto e che vorrebbe
allontanarsi dalla droga ma non pu perch trascinato e si
lascia trascinare dagli amici, dallambiente che frequenta ecc.
40
inconfutabile, sia per quanto riguarda la metodologia e lapplicazione della ricerca, sia per quanto riguarda lelaborazione
statistica dei dati. Il sistema scientifico attuale pone come
unica e sicura prova inconfutabile di efficacia la sperimentazione randomizzata in doppio cieco.
Tutti sappiamo che questa prova valida nel momento in
cui dobbiamo sperimentare lefficacia di un farmaco chimico,
ma non pi cos valida quando dobbiamo rilevare lefficacia
di rimedi della medicina sistemica altrimenti detta non convenzionale. Ci dovuto alla differenza di visione della realt
che distingue le due medicine: La Medicina convenzionale ha
una Visione analitica - Ambiente sempre pi piccolo Causalit lineare Teoria atomistica.
La Medicina sistemica ha una Visione analogica Ambiente sempre pi grande - Causalit circolare - Teoria
quantistica o sistemica.
Visione analitica: visione propria della medicina ufficiale,
la malattia viene vista come altro, estrapolata dallintegrit
delluomo spirito-corpo-anima. La malattia viene scomposta
in pezzi sempre pi piccoli fino allo studio dellalterazione
biochimica cellulare o, addirittura, genica. Il metodo di cura
identico, non si cura lunit ma lalterazione del
micropezzetto, es.: la catena peptidica del gene alterato
tramite metodi chimici o anche fisici. Tale metodo ha le fondamenta ideologiche nel metodo sperimentale galileiano-aristotelico, ovvero riconosce nellavvenimento sia patogenetico
sia terapeutico solo una causalit lineare, ovvero A genera B,
B genera C, C genera D, ecc., e non viceversa, e quindi A non
pu essere B o C o D (NON A). Al contrario, nelle medicine
sistemiche, cosi dette perch guardano luomo nellinsieme
corpo-anima-psiche come unico sistema e non separando
organi e funzioni, la visione, anzich analitica, analogica,
includendo nella patogenesi una funzione essenziale, completamente assente nella visione analitica di causalit lineare, il
tempo. In questa visione il sistema Galileiano e Aristotelico
viene ribaltato, perch vengono scardinati i principi su cui si
basava tutta la logica della causalit lineare. Nella causalit
circolare A genera B e B generata da A, (Io non lo sopporto perch lui urla, lui urla perch io non lo sopporto) A pu
essere contemporaneamente A e NON A, es. Se io sto con mia
madre e mia figlia sono contemporaneamente madre e figlia.
Luomo non visto solo come unione di corpo-animapsiche cristallizzato nellattimo dellincontro terapeutico, o
dellanalisi del sangue per es., ma visto nellevoluzione della
sua storia, che determina una causalit circolare. Nella cura ci
si chiede il perch di quella malattia, la causa prima, non solo
levento scatenante che pu essere il batterio o il calcolo che
ha prodotto la colica, ecc. Si va a vedere la sua vita, il modo
non solo in cui si sono succeduti gli eventi, ma che cosa essi
hanno determinato allinterno dellindividuo in fatto di
emozioni, sentimenti, reazioni. Cosicch la patologia non il
pezzetto, ma lintero, quasi sempre si allarga al di fuori includendo il sistema famigliare come causa patogenetica e, spesso, anche il sistema sociale. Ci accade frequentemente nei
T.D. Essendo il sistema randomizzato a doppio cieco un sistema sperimentale esclusivo della visione analitica, esso non
altrettanto scientificamente valido per una sperimentazione
41
42
Floriterapia e digiuno
olistico: valutazioni
globali e risultati del
test grafologico in
esperienze residenziali
M. Iannelli
RIASSUNTO: La relazione descrive le esperienze ed i risultati di 2 settimane residenziali in cui 2 gruppi, formati rispettivamente da 5 donne, hanno usufruito di un programma di medicina olistica e naturale. In tale programma stata attuata
la pratica del digiuno, definito olistico, poich sinergizzato dalla floriterapia di Bach, lomotossicologia, la biomesoterapia,
la massoterapia, il sostegno psicologico, ecc., ecc.
E descritto lutilizzo dei fiori di Bach che sono stati assunti per os e applicati sulla cute tramite massaggi.
I risultati globali dellesperienza sono stati decisamente lusinghieri; in particolare sono stati analizzati il calo ponderale ed i
cambiamenti di personalit evidenziati dal test grafologico.
vissuti e risultati.
E unesperienza in cui la deprivazione dal cibo, con tutto
ci che ne consegue, mette marcatamente in crisi il sistema
uomo; in cui per crisi si intende un processo di svolta, di rottura e di mutamento che avviene in tempi brevi e che ci offre
una buona occasione devoluzione, come ci indicano rispettivamente letimologia greca ed i pittogrammi cinesi relativi a
tale concetto.
Descriveremo lesperienza di due gruppi residenziali di
donne digiunanti per circa una settimana, sotto il controllo e
la direzione terapeutica del relatore. La peculiarit di tali periodi data, tra laltro, dallaver integrato la pratica del digiuno
con la floriterapia di Bach, lomotossicologia ed un intenso ed
attento rapporto medico-paziente (a livello individuale e di
gruppo), che ha svolto la funzione di fondamentale sostegno
psicologico trasformandosi, in alcuni casi, in vera e propria
psicoterapia.
43
Fig.1
Lo scopo finale era il recupero e lincentivazione del benessere inteso nel senso pi complessivo del termine ove la
diminuzione ponderale fosse solo uno degli obiettivi (tra laltro, non tutte le pazienti erano in sovrappeso).
Alle 2 settimane, come gi detto, hanno aderito, sebbene
linvito fosse rivolto anche agli uomini, solo donne.
Analizziamo ora alcune loro caratteristiche. Innanzi tutto
erano donne che non presentavano patologie di rilievo; infatti, non era consentita la presenza di persone affette da neoplasie, diabete, ulcera gastrica, gravi disturbi dellalimentazione (anoressia e bulimia), psicosi e marcati stati depressivi, ecc. Let media delle pazienti era di 45,7 anni, con un
picco superiore di 60 ed uno inferiore di 28; il livello di
istruzione e quello socio-economico erano piuttosto alti: 5
laureate, 4 con diploma superiore, una con licenza media (lunica casalinga dei 2 gruppi).
Il programma cominciato la domenica pomeriggio con
una riunione daccoglienza in gruppo in cui sono state illustrate le modalit della settimana di salute e si dato, ufficialmente, inizio al digiuno.
Sono stati poi effettuati le prime visite ed i colloqui. Si
accertato, anche alla luce delle risultanze di esami ematochimici, che non fossero presenti patologie di cui sopra. E
stata quindi approntata, sulla base delle condizioni generali,
dei bisogni e delle esigenze delle pazienti, una programmazione dintervento personalizzata. Nelloccasione, ai fini
dellanalisi grafologica, esse hanno scritto un testo, dal contenuto libero, su foglio bianco, firmato in calce.
Le successive giornate si sono svolte secondo un calendario
che prevedeva varie attivit:
Effettuate dal sottoscritto visite mediche con rilevazione
del peso corporeo e dei valori pressori: in questambito, particolare spazio era riservato alla fase colloquiale in cui,
sostanzialmente, si parlava dellandamento dellesperienza e
dei vissuti emotivi; la paziente era, inoltre, invitata a raccontare i sogni, ai quali si cercava di dare senso e significato, sia
relativo al momento che stava vivendo, sia alla sua situazione
esistenziale ed emotiva in generale.
Individuazione e somministrazione delle terapie omossicologiche con modalit diversificate relative ai bisogni e alle
scelte della paziente: per via orale, intramuscolare, o intradermica con ago singolo da mesoterapia in punti dagopuntura,
in proiezioni cutanee dorgani ed in corrispondenza di anomalie localizzate.
Conferenze informative, effettuate dallo scrivente, su tematiche riguardanti la medicina olistica e biologica: la
digiunotetapia, lomeopatia e lomotossicologia, la floriterapia di Bach, lalimentazione, ecc.
Possibilit facoltativa di usufruire (durante la mattinata) di
sedute di Yoga, guidate da un esperto e di partecipare (nella
serata) ad attivit di musicoterapia, condotte da uno psicologo.
Tempo libero (solitamente dalle ore 13 alle 18) da destinare al riposo o alla lettura, nella propria camera o nel
parco; oppure da dedicare ad altre cure extra e supplementari,
quali massaggi rilassanti (con fiori di Bach ed olio di oliva) o
linfodrenanti e pulizie rettali, effettuate da personale inferATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.
44
mieristico professionale.
Passeggiate nella campagna circostante oppure presso la
spiaggia, sul bagnasciuga ed in acqua.
A fine serata, aveva luogo un incontro di discussione di
gruppo, condotto dallo scrivente, in cui le partecipanti potevano parlare di vari argomenti, che riguardavano sia le motivazioni e le problematiche relative a questesperienza, sia
questioni esistenziali e conflittuali, personali e/o collettive.
Tali confronti di gruppo serali si svolgevano in un clima emotivo intenso ma, allo stesso tempo, cordiale e libero; si sono
dimostrati molto utili e sinergici con i colloqui individuali
svolti nella mattinata.
Alle ore 19 del sabato iniziata la rialimentazione con
succo di frutta proveniente da coltivazione biologica, che
continuata la domenica con lassunzione nella mattinata di
succo di frutta e, alle 13, di un brodo vegetale insipido molto
diluito. Si , quindi, effettuata unulteriore raccolta di scritture, per il test grafologico di controllo.
La fine del periodo avvenuta nel pomeriggio, con la
partenza delle partecipanti.
Aspetti psicologici del digiuno ed il ruolo di fiori di Bach
Alcuni degli aspetti emozionali e psicologici del digiuno
sono mirabilmente sintetizzati dal Dr. Sebastiano Magnano
in un suo articolo, in cui egli afferma che, con il digiuno,
lattenzione, la concentrazione, la memoria possono migliorare notevolmente. Lattivit mentale pu essere, a volte, cos
intensa da non arrestarsi nemmeno di notte e si dorme poco;
ma questo, se accade, non comporterebbe alcun effetto negativo, poich la necessit di dormire pu diminuire e si
riposati, quindi, dopo quattrocinque ore di sonno. La sensibilit e lemotivit si possono affinare, ci si pu aprire ad un
contatto pi ricco e partecipe con gli altri e con il mondo
nello stesso tempo. Alcuni si scoprono in sintonia con se stessi: possono riaffluire ricordi, sentimenti, aspirazioni, che sono
stati dimenticati, trascurati, o che sembrano essersi isteriliti.
Questo stato, definito da Magnano, di grazia pu, in alcuni casi, essere interrotto o turbato da episodi, per lo pi
fugaci, di sconforto, labilit emotiva, confusione, paura.
A quanto affermato dal Dr. Magnano si ritiene di poter
aggiungere le seguenti osservazioni: un aumento numerico ed
un cambiamento qualitativo dei ricordi onirici, un fantasticare e desiderare cibi progressivamente meno tossici ed un
aumento della consapevolezza relativa a ci che apporta
armonia ed a ci che, al contrario, squilibra.
Alla luce di quanto affermato si comprender facilmente
come la Floriterapia di Bach possa integrare, sinergizzare,
promuovere e modulare i processi virtuosi messi in atto dalla
digiunoterapia; daltro canto, essa pu intervenire efficacemente su quei transitori, ma a volte intensi, stati emozionali
negativi frequenti in una pratica cos impegnativa quale
quella del digiuno.
Vediamo alcuni aspetti del loro uso durante una digiunoterapia. Innanzitutto, possiamo affermare che, anche nei soggetti digiunanti, non ci si pu discostare dalle regole auree di
un corretto utilizzo; bisogna, infatti, anche in questo caso,
prescriverle sulla base della individuazione degli stati emozionali negativi attualmente presenti nel paziente e gerarchica-
mente pi importanti; ci sulla base di un empatico e approfondito colloquio allinizio del digiuno.
Si far poi la preparazione mettendo in una boccetta da 30
ml scura con contagocce 2 gocce di ciascuno dei rimedi prescelti (generalmente non pi di 6 per evitare che possano
interferire tra loro) e circa 30 ml di acqua oligominerale non
gassata (si preferisce usare solo acqua senza brandy trattandosi di digiunanti); di questo preparato il paziente dovr assumere 4 gocce 4 volte al giorno in bocca trattenendole per
circa 30 secondi. Tale prescrizione, in linea di massima, avr
la validit di circa un mese e, quindi, potr essere assunta
dalla persona anche dopo la fine del periodo del digiuno. Con
questa modalit di preparazione ed assunzione si lavora
sugli aspetti profondi e sostanziali della persona.
Ci va esattamente nella linea indicata da Sebastiano
Magnano quando afferma che il digiuno, grazie alla riduzione delle interferenze dellio d la possibilit di stabilire intimi rapporti con il proprio S, che potr cos far sentire pi
distintamente la sua voce; un S che pu essere definito, in
accordo con Edward Bach e lo psichiatra Roberto Assagioli
(fondatore della Psicosintesi), come il centro interiore che
guida levoluzione e larricchimento della personalit.
Molto opportuna laltra modalit di utilizzo dei fiori di
Bach durante la digiuno terapia; un uso mirato ad intervenire in maniera dolce e pi superficiale su quegli stati danimo
negativi che spesso contraddistinguono in maniera fugace ma
intensa una pratica cos impegnativa come il digiuno: paura,
scoraggiamento, profondi sensi di spossatezza, sensazioni di
decentramento e derealizzazione, ecc. In questo caso, sar
opportuno utilizzare i rimedi stock bottle pi concentrati;
essi, infatti, agiscono non solo e non tanto sul profondo, ma
sulle emozioni negative contingenti e superficiali: il dosaggio,
in caso di digiuno, sar di una goccia dalle 2 alle 4 volte al
giorno, al bisogno, per via orale da trattenere fino al completo assorbimento senza ingoiare, onde evitare una presenza sia
pure minima di alcool nel tratto gastrico.
I fiori di Bach,. oltre ad essere somministrabili oralmente,
possono apportare la loro benefica energia tramite il massaggio (ricordiamo che la cute , per molteplici motivi, non ultimi quelli embriologici, un importante mezzo di comunicazione, veicolazione ed assorbimento); questa modalit pu
essere molto utile durante un periodo di digiuno; infatti, si
associa il benefico effetto dei fiori, con i vantaggi tipici del
massaggio: rilassamento, riequilibrio, riarmonizzazione, drenaggio delle tossine, recupero energetico. II massaggio con i
fiori di Bach stato effettuato con olio extravergine di oliva,
proveniente da coltivazioni biologiche, e laggiunta di 4 gocce
del preparato diluito prescritto al paziente oppure di 2 gocce
di uno o pi floriterapici stock bottle. Luso dellolio di
oliva fu indicato come mezzo di massaggio dallo stesso Bach,
poich egli riteneva che tutto ci che era utilizzato con i floriterapici dovesse far parte del sistema stesso. Ricordiamo che
il fiore dellolivo (Olive) uno dei 38 rimedi, come pure il
fiore della vite (Vine) e ci ci d ragione delluso del brandy
come diluente e conservante. Lolio di oliva ha, inoltre, ottime caratteristiche cosmetologiche e corroboranti.
II massaggio , in linea di massima, molto dolce, su tutto
45
il corpo; generalmente sconsigliabile insistere su punti riflessi e/o di agopuntura onde evitare reazioni troppo intense; il
massaggio pu rappresentare una preziosa occasione terapeutica, in quanto il paziente pu comunicare contenuti emotivi, ricordi e fantasie. Oltre che con olio di oliva, il massaggio
pu essere effettuato anche con la Rescue Cream, in cui
presente il Rescue Remedy e il Crab Apple (melo selvatico)
che il floriterapico della depurazione. Tale crema, indicata
per tutte le problematiche lievi della cute, provocate da traumi ed agenti lesivi esterni, ottima, per leffetto di stimolazione della depurazione tramite la cute, grazie anche ad un
benefico peeling fisiologico.
I fiori di Bach utilizzati
Riportiamo ora le esperienze effettuate concretamente con
i 2 gruppi in oggetto. Come precedentemente detto, si sono
utilizzati i floriterapici agendo a due livelli; si sono, infatti,
prescritti i rimedi diluiti solo ad alcune pazienti in seguito al
primo colloquio. Laltro livello su cui si lavorato con i floriterapici non diluiti (stock bottle) stato quello riguardante gli
eventuali stati emozionali negativi tipici del periodo del
digiuno.
Ovviamente questa una distinzione utile ma, come tutte
le categorizzazioni, artificiosa, poich a digiuno avanzato
risulta pi difficile fare una distinzione netta tra i due livelli;
infatti, le difficolt emotive tipiche del digiuno si intrecciano
con eventuali contenuti emozionali profondi che il paziente
(grazie allazione del digiuno e della floriterapia) fa emergere.
Il preparato diluito , quindi, composto dai fiori corrispondenti agli stati emozionali negativi attualmente vissuti dal
paziente e, quindi, a prescindere dal digiuno. Si ritenuto
opportuno in alcuni casi aggiungere nella diluizione Crab
Apple che sembra quasi fatto apposta soprattutto per quei
digiunanti motivati da un desiderio di depurazione.
Per quanto riguarda i rimedi utilizzati per stati danimo
transitori, relativi alla contingente situazione di digiuno, il
rimedio principalmente e proficuamente usato stato Rescue
Remedy, il quale agisce da pronto soccorso emotivo determinando una sorta di ricentratura su se stessi, agendo cos da
ansiolitico ed anche (in minor misura) da antidepressivo.
Molto utilizzato ed utilizzabile Olive, indicato dallo stesso
Bach come rigeneratore psicofisico da associare a volte con
Hornbeam. Da segnalare Gentian e Mustard, usati per le
situazioni di depressione, tristezza e scoraggiamento, abbastanza frequenti, sia pure transitoriamente, nei digiunanti.
Mimulus e Aspen sono stati somministrati in caso di paura.
Da sottolineare luso di Agrimony, che definito come
una sorta di chirurgo della psiche; esso ha trovato impiego
nei casi in cui si percepiva che occorreva dare al paziente una
sorta di spinta affinch superasse delle barriere per far emergere del materiale maturo per una metabolizzazione psichica.
Possiamo, quindi, dire che luso dei floriterapici in digiunoterapia ha permesso di contenere e modulare gli aspetti critici del digiuno e di favorire il lavoro di catarsi e integrazione
psichica; a questo proposito si osservato uno spettacolare
aumento del ricordo onirico (e dei ricordi in genere) in termini di quantit, nitidezza e significativit (effetto gi peral-
46
Il test grafologico
La grafologia, denominata, negli ultimi tempi, anche psicologia della scrittura, una complessa disciplina danalisi
della personalit. Essa si basa, essenzialmente, su due principi
fondamentali: lindividualit della grafia (ogni persona ha
una sua specifica scrittura) e lesistenza di uno stretto rapporto tra lo scrivente e il suo scritto. Influiscono sulla scrittura
non solo i mutamenti evolutivi profondi, ma anche i rapidi
cambiamenti transitori della nostra psiche.
Lesperienza grafologica mette quindi in evidenza che la
scrittura non esprime soltanto limpronta individuale della
personalit, ma influenzata anche dai cambiamenti che
avvengono nel corso del suo sviluppo, dalle crisi dello
scrivente, dai propri adeguamenti alle varie situazioni.
In questottica si proceduto per verificare quali possibili
modificazioni, anche se in un periodo cos breve, si sarebbero
riscontrate nelle scritture delle digiunanti, dopo una settimana. Per ciascuna paziente stato richiesto un saggio di
scrittura (almeno 15 righe, su foglio bianco) allinizio della
terapia ed un altro alla fine. Le grafie sono state esaminate
dalle dottoresse Pia De Amicis ed Elena Manetti, entrambe
grafologhe di Scuola Francese, iscritte allA.G.P.
(Associazione Grafologi Professionisti).
Risultati
Il primo evidente risultato (peraltro per nulla scontato)
che tutte le pazienti hanno terminato in maniera estremamente agevole il programma. Soltanto una partecipante (in
corrispondenza, evidentemente, di quella che in digiuno terapia definita crisi di eliminazione) ha manifestato, al terzo
giorno, lintenzione di rialimentarsi in anticipo, intenzione
peraltro scomparsa nel giro di unora, grazie ad un efficace
sostegno psicologico e floriterapeutico.
Risulta, comunque, alquanto difficile descrivere, compiutamente, i risultati globali di queste settimane. Lunico modo,
forse, per cogliere il pi realisticamente possibile quanto
successo sarebbe quello di avere avuto un contatto diretto con
47
Conclusioni
descritto.
Lintegrazione con i farmaci omotossicologici ha rappresentato un ulteriore ed importante cardine di questi risultati
positivi; anche in questo caso possiamo intravedere una
duplice funzione: da una parte un sostegno, funzionando essi
come attivatori di processi metabolici e come sintomatici,
dallaltra un potente impulso ai processi di disintossicazione,
messi in moto dal digiuno.
Una parole chiave che pu sintetizzare il tutto SINERGIA; proprio questo concetto che contraddistingue i digiuni qui descritti da quelli proposti, ad esempio, dalla scuola di
osservanza igienista (che lascia la persona troppo in balia di se
stessa, rendendo tutto pi difficoltoso ed ottenendo, per di
pi, risultati certamente apprezzabili, ma di minor valore).
Possiamo affermare, infatti, che la medicina, se vuole essere
veramente olistica, deve essere sinergica: agendo sui vari livelli dellessere umano a partire da quelli materiali fino a quelli
pi sottili.
Come abbiamo gi visto, i risultati di queste settimane residenziali di digiunoterapia, floriterapia e discipline integrate
sono stati estremamente lusinghieri ed interessanti. Si
chiaramente evidenziato che unesperienza di questo tipo rappresenta unottima occasione per un recupero del benessere,
nella sua accezione pi globale. I cambiamenti nella personalit delle pazienti, attestati dallanalisi grafologica, levidente
ed armonioso calo ponderale documentato, lassenza di un
qualsiasi effetto collaterale indesiderato sono gli aspetti pi
tangibili di un notevole successo.
In conclusione si ritiene, quindi, opportuno analizzare gli
aspetti salienti della situazione che hanno portato a tali positivi risultati.
Innanzitutto la pratica del digiuno fisiologicamente utile
si dimostrata ancora una volta unesperienza non solo fattibile, ma anche foriera di armonizzazione e disintossicazione;
si , peraltro, evidenziato marcatamente quanto valore
aggiunto alla digiunoterapia viene apportato dal rapporto
medico paziente e dalle terapie integrate.
Unattenzione costante e profonda agli aspetti emotivi,
conflittuali ed esistenziali dei pazienti (attraverso un
caloroso e costante rapporto medicopaziente e luso dei
rimedi floreali di Bach) ha avuto unimportante funzione di
sostegno, non solo nellespletamento di questo difficoltoso
iter terapeutico e salutistico, ma ha permesso anche alle pazienti (individualmente ed in gruppo) di fare il punto della
situazione sulla propria esistenza e di stimolarsi ad intravedere
ed attivare percorsi di cambiamento; infatti, si sostanzialmente notata una crescita della conoscenza di s e dellautoconsapevolezza; fattore questo che rappresenta la base fondamentale per unevoluzione personale ai fini di un miglioramento della qualit della vita.
Il ruolo dei rimedi floreali di Bach (usati anche per il massaggio), il linfodrenaggio, gli incontri di gruppo, i seminari di
informazione sulla medicina olistica e lambiente in cui tutto
si svolgeva (apportatore di stimoli cromatici naturali ed
armonizzanti) hanno fatto da ottima cornice a quanto gi
ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.
48
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49
Relazione
elettromagnetica tra i
disturbi polari della foto
DEPT (diagnosi energetica punti terminali),
KBSS (Kirlian Bach Serafini Saliva), KBSU (Kirlian
Bach Serafini Urina) e fiori di Bach
The electromagnetic relationship between polar troubles of dept photo
(energetic diagnosis terminal points), KBSS (Kirlian Bach Serafini Saliva),
KBSU (Kirlian Bach Serafini Urina) and Bach flowers
RIASSUNTO: La relazione elettromagnetica degli effetti corona (Kirlian) tra le linee energetiche delle dita delle mani
(40) in cui si leggono i disturbi polari che nella DEPT Mandel, sugli studi di Jung, ha decodificato come 40 stati psichiciemotivi, e il KBSS, analisi elettromagnetica della saliva in reazione con i fiori di Bach fotografata alla Kirlian, e il KBSU ,
analisi elettromagnetica dellurina in reazione con i fiori di Bach fotografata alla Kirlian, permette, attraverso la decodifica in
armonia o disarmonia degli effetti corona, di gerarchizzare i fiori di Bach, di fare diagnosi differenziale (KBSS - KBSU) e di
fare una lettura psicologica-analogica-cronologica (DEPT), potendo ascoltare il paziente senza coinvolgimento del terapeuta.
PAROLE CHIAVE: KBSS, KBSU, DEPT, DISTURBO POLARE, EFFETTO CORONA
SUMMARY: :The electromagnetic relationship of corona effects (Kirlian) among fingers energetic lines (40, where you can
read polar troubles decoded by Mendel, in DEPT, as 40 psychic emotional states - according to Jungs studies), the KBSS Kirlians photo of the salivas electro-magnetic analysis reacting with Bachs flowers - and the KBSU - Kirlians photo of the urines electromagnetic analysis reacting with the above mentioned flowers - allows the classification of Bachs flowers by decoding
corona effects in harmony or disharmony; it also permits differential diagnoses (KBSS-KBSU) and a psychological-analogicalchronological interpretation (DEPT) of patient condition without the therapists involvement.
50
51
La triplice strategia
spirito - anima - corpo
o informazione - energia - materia
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52
Omeopatia:
gli studi scientifici
che ne provano lefficacia
Omeopatia:
gli studi scientifici
che ne provano lefficacia
Advisory Committee
Bianchi Prof. Dr. Ivo
Presidente AIOT (Associazione Medica Italiana di Omotossicologia)
Professore a contratto al Corso di Perfezionamento
"Prodotti di origine naturale, clinica e terapia", Universit della Calabria
Perra Alessandro
Dipartimento Scientifico Guna S.r.l.
ISDN 88-85076-40-8
Editore: Guna S.r.l. via Palmanova 71 Milano
Questo volume non coperto da COPYRIGHT.
E autorizzata la riproduzione, anche parziale, e lutilizzo per scopi didattici.
INDICE
Pagina
Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Introduzione
..........................................................
.........................
15
................
27
...............
27
.......
31
..........
35
..................................
51
13
Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85
PREFAZIONE
Questo volume ha un obiettivo preciso: verificare la paradossale ipotesi che un
medicinale omeopatico abbia effetti terapeutici certi, basati sullevidenza scientifica.
Sembrerebbe infatti assurdo, secondo i canoni farmacologici convenzionali, che
un medicinale omeopatico, pur contenendo bassissime concentrazioni di principi
attivi, a volte nemmeno rilevabili, possa interagire con un organismo vivente riportandolo alla salute.
Eppure, nei suoi 200 anni di storia, lOmeopatia ha prodotto moltissimi lavori che
empiricamente sembrerebbero confermare lefficacia terapeutica dei medicinali
omeopatici.
Purtroppo la stragrande maggioranza di questi lavori stata sviluppata utilizzando
un linguaggio ed una metodologia peculiare non compatibile con il mondo accademico e scientifico, condannando cos lOmeopatia ad un inevitabile, lungo isolamento.
Noi riteniamo tale impostazione inadeguata agli scopi che intendiamo raggiungere con questo volume.
Di pi, lefficacia terapeutica dei farmaci omeopatici potrebbe essere confermata
dal fatto che un numero sempre crescente di pazienti e medici nei cinque
Continenti si rivolge allOmeopatia per risolvere i propri problemi di salute.
Una recente indagine condotta dallISTAT nei mesi di settembre-dicembre 1999
(Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari) mostra che in Italia sono ben
cinque milioni i cittadini che utilizzano i medicinali omeopatici, numero quasi
raddoppiato rispetto al 94. Peraltro noto che in altri Paesi europei un numero
ben maggiore di individui si affida a questa medicina.
Ma noi riteniamo che neanche questi dati possano essere considerati sufficienti per
i nostri fini.
Inoltre in numerosi Paesi europei ed extraeuropei i Parlamenti hanno inserito le
medicine omeopatiche allinterno della propria legislazione e le Autorit sanitarie
hanno approvato Farmacopee Omeopatiche dando in questo modo valenza di farmaco a tutti gli effetti al medicinale omeopatico.
Neanche questi riconoscimenti ufficiali sono, per, da considerare sufficienti per
il nostro approccio.
7
Prefazione
Il nostro obiettivo specificatamente quello di verificare se, al di l di ogni ragionevole dubbio, sia possibile raggiungere la certezza che i medicinali omeopatici
abbiano effetti terapeutici. Il metodo pi obiettivo non pu essere che quello della
ricerca scientifica, effettuata rispettandone rigorosamente i canoni metodologici.
Noi riteniamo che se lOmeopatia ha le prove della propria efficacia, le deve comunicare utilizzando lo stesso linguaggio del mondo accademico e scientifico di oggi.
Abbiamo, pertanto, svolto un lungo ed accurato lavoro di analisi sulla vasta bibliografia omeopatica esistente e abbiamo selezionato quei lavori che rispettano in
modo rigoroso i criteri e le metodologie scientifiche. Fortunatamente in questi ultimi 3-4 anni la qualit scientifica degli studi nel settore decisamente migliorata
arrivando spesso a standards di ottimale livello.
La nostra analisi si voluta soffermare soprattutto su questi, anche per offrire un
aggiornamento esaustivo sullo stato dellarte della ricerca in Omeopatia.
Questo percorso di analisi e ricerca svolto sotto la supervisione di un Comitato di
Esperti (Advisory Committee) ha vagliato un enorme numero di lavori e ha reso
possibile una mappatura aggiornata dei lavori di ricerca in campo omeopatico.
Gli studi selezionati vengono qui presentati nei loro dati essenziali e significativi,
riportando tutti i riferimenti bibliografici che consentono un approfondimento
diretto alle fonti.
Nostra precisa intenzione quella di proporre al Lettore lessenziale, in un testo
volutamente scarno e concreto, che miri esclusivamente allobiettivo di esporre
risultati frutto di ricerche rigorose.
Vengono, infine, illustrate in modo pi esteso 10 ricerche particolarmente interessanti sullefficacia di alcuni medicinali omeopatici versus i medicinali allopatici
utilizzati abitualmente nelle corrispondenti patologie.
Ci sono sembrati, infatti, particolarmente significativi per i risvolti socio sanitari
che ne derivano.
Non affrontiamo in questa sede varie problematiche che pur sussistono e che
riguardano il fondamento epistemologico del metodo sperimentale in medicina, lestrema personalizzazione della cura omeopatica , le perplessit da
un punto di vista etico che la ricerca farmacologica fa sorgere..., la teorica non
standardizzazione della scelta del rimedio omeopatico , la mancanza dellabituale relazione dose-effetto ,la spiegazione del meccanismo dazione del
rimedio omeopatico
Il nostro compito stato quello di arrivare ad un punto fermo: il medicinale omeopatico interagisce o no con un essere vivente e, soprattutto, ha la propriet di ripor8
Prefazione
tarlo alla salute ? Come il Lettore potr constatare, riteniamo che i lavori presentati portino alla conclusione inequivocabile dellefficacia terapeutica del medicinale omeopatico.
A questo punto si aprono inevitabilmente tutta una serie di conseguenze a vari
livelli, in particolare sotto laspetto socio-sanitario, politico e scientifico.
1. Aspetti socio-sanitari
Diventa eticamente, deontologicamente doveroso, per ogni medico, conoscere la
medicina omeopatica che, ormai acclarato, consente in certe situazioni, di essere utile al paziente come, se non meglio, della medicina cosiddetta convenzionale. LOmeopatia in pi, offre dei vantaggi specifici:
a. Ha un costo generalmente inferiore rispetto al corrispondente medicinale allopatico per la medesima patologia;
2. Aspetti politici
Di fronte a questi dati di fatto, sembrerebbe inevitabile, per le forze politiche e parlamentari, intervenire prontamente sul tessuto normativo per apportare le seguenti innovazioni:
9
Prefazione
nellinserimento del concetto di pluralismo scientifico in tutti gli ambiti possibili, comprese le leggi su istruzione pubblica, ordinamento delle scuole
superiori e delle universit. La vera scienza, infatti, non pu essere caratterizzata dal dogmatismo ma dalla molteplicit degli approcci cognitivi, nella
fattispecie dellindagine sulluomo sano e malato e delle sostanze terapeuticamente attive.
nellabolizione della discriminazione per i medicinali omeopatici: vanno
anzi favoriti la loro piena disponibilit, il loro rimborso da parte del Servizio
Sanitario Nazionale e dalle forme di mutualit private e il loro inserimento
nel Prontuario terapeutico nazionale/regionale. Ci permetter, fra laltro,
una riduzione della spesa sanitaria pro capite, sia in termini di spesa farmaceutica sia in termini di ricorso a ricoveri ospedalieri.
b) La presenza di esperti di medicina non convenzionale in tutti gli organismi preposti alla valutazione ed alla autorizzazione allimmissione in commercio, ad
esempio allinterno della Commissione Unica del Farmaco e del Consiglio
Superiore di Sanit.
d) Linsegnamento delle discipline mediche non convenzionali nelle Facolt universitarie di Medicina e di Farmacia. Lo Stato deve, infatti, salvaguardare e
garantire unadeguata qualificazione professionale nellinteresse di tutti gli
utenti.
Siamo fiduciosi che queste innovazioni verranno ben presto realizzate, perch il
nuovo modo di percepire noi stessi e di interpretare la salute e la malattia gi saldamente radicato nella societ e, se il mondo politico non lo facesse proprio,
dimostrerebbe di non avere coscienza della realt del tempo presente, innescando fattori di inutile tensione e rallentando il naturale sviluppo della societ.
10
Prefazione
3. Aspetti scientifici
Si prospettano nuove ed affascinanti frontiere per la ricerca: partendo dalla constatazione che un principio attivo infinitesimamente diluito (secondo il peculiare
metodo omeopatico) ha una azione terapeutica, possibile che la struttura dellacqua, che ne il principale solvente, nasconda delle propriet ancora sconosciute che diventa doveroso studiare potendo portare ad interessanti ed importanti scoperte.
Su questo versante esistono gi i promettenti lavori dei fisici milanesi Preparata e
Del Giudice (Del Giudice E., Preparata G. -1995: Coherent dynamics in water as
a possibile explanation of biological membranes formation. J. Biol. Phys. 20:105116) e i recenti studi di Geckeler e Sama (Geckeler C., Sama S. Chemical
Communication 2001: 2224; Coughan A. New Scientist, Nov. 2001).
Parallelamente, una possibile, razionale spiegazione del meccanismo dazione dei
farmaci diluiti omeopaticamente viene fornita dalla Reazione immunologica di
soccorso (H. Heine, M. Schmolz Immunoregulation via bystander suppression
needs minute amounts of substances a basis for homeopathic therapy? Med
Hypotheses, 2000 Mar; 54(3):392-3).
Sul versante delle sperimentazioni cliniche, poi, si prospettano aumenti esponenziali nel numero dei lavori di ricerca, sia per quanto riguarda gli studi clinici aperti, gli studi clinici controllati versus placebo e versus allopatico di riferimento.
Infatti oggi, da un lato si arrivati a definire le basi metodologiche su cui imperniare la ricerca in campo omeopatico secondo criteri che rispettano i canoni utilizzati dalla comunit scientifica internazionale, dallaltro lato proprio il crescente interesse a livello mondiale da parte di pazienti, medici, ricercatori e Istituzioni
pubbliche nei confronti di questo settore porter inevitabilmente ad un fervore di
iniziative.
Alessandro Pizzoccaro
Presidente Guna
11
Introduzione
INTRODUZIONE
Il fenomeno Omeopatia letteralmente esploso in progressiva ascesa verticale
in tutto il mondo: da medicina alternativa per pochi diventata lalternativa medica per milioni di esseri umani (Hlatry M.A. Patients preferences and clinical guidelines. JAMA, 1995; 273:1219-20).
Molti Autori, in riviste mediche internazionali non omeopatiche, si sono posti la
domanda sul perch (why)? di tale e tanto successo (Campion, 1993; Sutherland,
1994; Vincent, 1996; Astin, 1998; Horton, 1998) (vedi Bibliografia in calce).
Al di l e al di qua delle critiche pi faziose e preconcette piuttosto che obiettive e scientifiche, pi filosofiche che razionali, la risposta semplice ed ovvia:
lomeopatia efficace. Piuttosto c da chiedersi in quali settori della patologia
questa attivit terapeutica meglio si esplichi, esplorando limiti ed estensioni di
confine.
la scienza non unopinione: in campo scientifico una cosa oppure non :
o una cura funziona oppure non funziona e se funziona bisogna essere in grado di
dimostrarlo. Una volta ottenuto un risultato con esperimenti seri, bisogna attenervisi (Prof. U. Veronesi Risposta a domanda di Oggi: 5-11-2001).
Segnaliamo inoltre con piacere che il Ministro della Salute, Prof. G. Sirchia, ha
annunciato che i farmaci omeopatici saranno a carico del Sistema sanitario
nazionale se verranno fornite le prove della loro efficacia (Corriere della Sera;
7-2-2002).
Di prove rigorose in vivo e in vitro (ricerca di base) e cliniche controllate attraverso gli stessi paradigmi protocollari attualmente richiesti a qualunque sperimentazione medica ve ne sono moltissime, tanto da poter, con tutta tranquillit ed onest intellettuale, parlare di verum omeopatico.
Approfondire gli aspetti razionali, spiegabili, dimostrabili, riproducibili, trascurando gli aspetti pi controversi e dubbi, la direzione chiara verso cui si muove il
mondo della ricerca omeopatica. Il motivo ispiratore di questa pubblicazione
quello di svolgere una review sulla enorme letteratura disponibile, portando allattenzione del Lettore quelle pubblicazioni che rispettano la metodologia scientifica pi rigorosa.
13
Introduzione
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14
OMEOPATIA:
OVERVIEW SULLA
RICERCA DI BASE
E stata analizzata la vasta produzione, fino ad oggi, di studi farmacologici in vitro
e in vivo relativi alla attivit di medicinali omeopatici, sia unitari, cio con un
unico principio attivo, che complessi, cio medicinali con pi componenti attive.
Tra le centinaia di studi esaminati, sono state selezionate 65 pubblicazioni di cui
38 relative a farmaci omeopatici unitari e 27 relative a farmaci omeopatici composti.
Per tutte viene citata la fonte bibliografica originale e, quando disponibile, la pubblicazione in lingua italiana (traduzione o originale).
E compito del presente lavoro analizzare in particolare alcune tra le pubblicazioni pi significative riguardanti gli studi clinici sulluomo, sia dei medicinali omeopatici versus placebo che dei medicinali omeopatici verso medicinali convenzionali.
Riteniamo comunque interessante segnalare i pi validi lavori in vivo e in vitro
volti a verificare lefficacia dei medicinali omeopatici.
Infatti la ricerca di base fondamentale per lavanzamento delle conoscenze
medico-biologiche, doveroso preludio alla ricerca clinica sulluomo.
15
AUTORE/I
PUBBLICAZIONE ATTIVIT
STUDIO
Colas H.,
Aubin M.,
Picard P.,
Lebecq J.C.
Blastizzazione
linfocitaria
Crescita
linfocitaria
Poitevin B.,
Effetto di Belladonna e Ferrum
Aubin M.,
phosphoricum sulla
chemoluminescenza dei neutrofili Royer J.F.
umani polimorfonucleati
Comp. Biochem.
Physiol., 1984,
776: 367-369.
Protettiva
Tossicit da
aconitina
Protettiva
Tossicit da
aconitina
Elementi di farmacologia
omeopatica
Aubin M.
Homopathie
Fran., 1984, 72:
231- 235.
Wagner H.,
Jurcic K.,
Doenicke A.,
Rosenhuber E.,
Behrens N.
Stimolante
Arzneim.
Forsch./Drug Res.,
1986, 36:
1424-1425.
Stimolante
Arzneim.
Forsch./Drug Res.,
1988, 38:
273-275.
Davenas E.,
Nature, 1988,
Beauvais F.,
333: 816-818.
Amara J.,
Robinson M.,
Miadonna A.,
Tedeschi A.,
Pomeranz B.,
Fortner P.,
Belon P.,
Sainte-Laudy J.,
Poitevin B.,
Benveniste J.
Inibente
Stimolante
Rilascio radicalico
Fagocitosi
Degranulazione
dei basofili
Crescita
linfocitaria
Basofili
17
TITOLO TRADOTTO
AUTORE/I
PUBBLICAZIONE ATTIVIT
STUDIO
Poitevin B.,
Davenas E.,
Benveniste J.
Inibente
Brit. J. Clin.
Pharmacol., 1988,
25: 439-444.
Degranulazione
dei basofili
Agenti citotossici
immunomodulanti
Wagner H.,
Kreher B.
Stimolante
Proc. of the 3rd
GIRI meeting,
Paris, 1989, 31-46.
Crescita
linfocitaria
Boiron J.,
Belon P.
Degranulazione
dei basofili
Crescita delle
cellule vegetali
Bornoroni C.
Sinergismo dazione tra acido
indoleacetico (IAA) e soluzioni
iperdiluite di CaCO3 sulla crescita
dei coleottili davena
Studio dellazione delle diluizioni
hahnemanniane di cloruro di
mercurio sullindice mitotico in
colture di cellule animali
Boiron J.,
Abecassis J.,
Cotte J.,
Bernard A.M.
Ann. Homop.
Fr., 1991, 23:
43-49.
Protettiva
Tossicit da Hg
Inibente
Adesione cellulare
(pept. batt.
10-8-10-9)
Interazione piastrine/cellule
endoteliali in presenza di acido
acetil salicilico in dosi
infinitesimali
Doutremepuich
C.,
Lalanne M.C.,
Ramboer I.,
Sertillanges
M.N.,
De Seze O.
Rilascio della
prostaciclina
Fougeray S.,
Moubry K.,
Vallot N.,
Bastide M.
Crescita dei
cheratinociti
Enbergs H.,
Arndt G.
Gibson S.L.,
Gibson R.G.
Stimolante
Complement.
Ther. Med., 1996,
4: 169-171.
Chemotassi
leucocitaria
Contrazione della
muscolatura
intestinale
18
Stimolante
Attivazione dei
leucociti
(metabolismo)
Attivit mitotica ed
immunostimolante
(pept. batt. 10-5-10-6)
TITOLO TRADOTTO
AUTORE/I
Harisch G.,
Dittmann J.
Differenza fra le
BT, 1997, 2;
Studio in vivo ed
40-46. Pubblicato sostanze
in vitro; ricerca di
dinamizzate e non base
in italiano (3)
dinamizzate
Harisch G.,
Dittmann J.
BM, 1997, 3;
99-104.
Enbergs H.
BM, 1998, 1;
3-11. Pubblicato
in italiano (4)
Effetti degli
Studio in vitro;
organoterapici e di ricerca di base
Arnica comp.
-Heel sulle cellule
del sistema
immunitario
Harisch G.,
Dittmann J.
BM, 1998, 2;
55-62.
Effetto delle
Studio in vitro;
diluizioni e
ricerca di base
dinamizzazioni di
AMPc su alcune
attivit enzimatiche
BM, 1998, 3;
98-103.
Le diluizioni
Ricerca di base
dinamizzate e non
dinamizzate sono
entrambe efficaci
ma presentano
diversit dazione
BT, 1999, 2;
53-57.
BM, 1999, 4;
188-194.
Effetto sullattivit
enzimatica del
medicinale
omeopatico
FKM, 1999, 6;
15-18.
Dinamizzazione
Ricerca di base
omeopatica pi
efficace di quella
ottenuta con mezzi
elettronici
Gomez J.C.
Dittmann J.,
Kanapin H.,
Harisch G.
PUBBLICAZIONE ATTIVIT
Inibente
STUDIO
Degranulazione
dei basofili
Liberazione di
superossidi
Studio in vitro;
ricerca di base
Ricerca di base
19
TITOLO TRADOTTO
AUTORE/I
PUBBLICAZIONE ATTIVIT
STUDIO
Palermo C.,
Filanti C.,
Poggi S.,
Manduca P.
Aggiornamenti di Stimolante
Medicina Integrata,
1999, 1 sem; 2-7.
Osteogenesi
(sperimentazione
con farmaco
composto)
Schmolz M.
Cromatografia su strato sottile
(TLC) di principi attivi omeopatici
BM, 1999, 5;
248-250.
Componenti di
Arnica comp.Heel pomata:
lelettroforesi
accelera la loro
penetrazione
cutanea.
Ricerca di base
Effetto dei
componenti
omeopatici
sullattivit
enzimatica
Ricerca di base
Datta S.,
Efficacia di un farmaco
Mallick P.,
omeopatico dinamizzato nella
riduzione degli effetti citotossici Bukhsh A.R.
indotti da triossido di arsenico nei
topi
Tossicit da
triossido di
arsenico
Datta S.,
Efficacia di un farmaco
Mallick P.,
omeopatico dinamizzato nella
riduzione degli effetti citotossici Bukhsh A.R.
indotti da triossido di arsenico nei
topi
Tossicit da
triossido di
arsenico
Heine H.
rzteitschrift fr Stimolante
Neturheilverfahre,
2000; 41: 542-7.
Sintesi di
interferone
Efficacia di un farmaco in
diluizione omeopatica sulla
riduzione degli effetti citotossici
indotti da triossido di arsenico nei
topi
Kundu S.N.,
Mitra K.,
Khuda
Bukhsh A.R.
Tossicit da
arsenico
Crocnan D.,
Greabu M.,
Olinescu R.
Fagocitosi
Dittmann J.,
Harisch G.
BM, 2000, 1;
18-23.
BM, 2000, 3;
125-131
Effetto delle
Ricerca di base
diluizioni D8 su tre
diversi sistemi
enzimatici
BM, 2000, 6;
289-296.
Effetto di diverse
Ricerca di base
diluizioni di 5
sostanze sullattivit
enzimatica
20
Dittmann J.,
Kanapin H.,
Harisch G.
TITOLO TRADOTTO
AUTORE/I
PUBBLICAZIONE ATTIVIT
Neuroprotezione da tossicit da
glutammato con dosi
infinitesimali di glutammato
Jonas W.,
Lin Y.,
Zortella F.
Neuroreport,
2001 Feb 92; 12
(2): 335-9.
LEGENDA:
BT
BM
FKM
Protettiva
STUDIO
Tossicit da
glutammato
= Biomedical Therapy
= Biologische Medizin
= Forschung Komplementr Medizin
21
AUTORE/I
PUBBLICAZIONE ATTIVIT
Heine H.,
Schmolz M.
BM, 1998, 1;
12-14.
Heine H.
BM, 1999, 1;
19-23.
Effetto di alcune
sostanze omeopatizzate sul TGF-
Schmolz M.,
Heine H.
BM, 2001, 2;
61-65.
20 sostanze in 5
Ricerca di base
diluizioni sono
state testate per evidenziare gli effetti
sulla sintesi del
TGF-
LEGENDA:
22
BM
= Biologische Medizin
STUDIO
Ricerca di base
AUTORE/I
BT, 1997, 1;
Conforti A.,
28-31.
Bertani B.,
Metelmann H.,
Chirumbolo S.,
Lussignoli S.,
Bellavite P.
Enbergs H.
BM, 1998, 1;
3-11. Pubblicato
in italiano (1)
Effetto di Arnica
Ricerca di base
comp.-Heel e di
organoterapici sulle
cellule
immunocompetenti
Heine H.,
Schmolz M.
BM, 1998, 1;
12-14.
Conforti A.,
Bertani B.,
Lussignoli S.,
Bellavite P.
BM, 1998, 2;
Effetto sulla
Studio in vivo e in
63-66. Pubblicato produzione
vitro; ricerca di
in italiano (2)
dellanione
base
superossido e sulla
adesivit piastrinica
LEGENDA:
BT
BM
CTM
PUBBLICAZIONE ATTIVIT
Effetto sulla
produzione
dellanione
superossido e
sulladesivit
piastrinica
STUDIO
Esperimenti in
vivo e in vitro;
ricerca di base
Studio in vivo
Effetto di Arnica
comp. -Heel e dei (ratto); ricerca di
singoli componenti base
sulledema indotto
nel ratto
= Biomedical Therapy
= Biologische Medizin
= Complementary Therapies in Medicine
23
AUTORE/I
PUBBLICAZIONE ATTIVIT
Weh L.,
Frschle J.
EO, 1982, 4;
303-308.
STUDIO
Effetto sulla
neosintesi
cartilaginea
Ricerca di base
Effetto
condroprotettivo
Studio in vitro;
ricerca di base
Inibizione
dellelastasi
leucocitaria
Ricerca di base
Effetti
Stancikova M., Rheumatologia,
Bely M., Svik K. 1999, 3; 101-108. sullosteoatrite
sperimentale
Metelmann H.,
Schmolz M.,
Istok R., Fano R.
24
EO
BM
La Medicina
Biologica, 2002,
2; 21-28.
= Extracta Orthopaedica
= Biologische Medizin
Mineralizzazione
polifasica
Ricerca standard
su animali; ricerca
di base
Ricerca di base
AUTORE/I
Inibizione della
Studio in vitro
replicazione virale
(3 virus)
Influenza di un farmaco
omotossicologico sul sistema
immunitario umano
Schmolz M.,
Weiser S.
GlatthaarFKKN, 2001, 4;
Saalmller B., 207-212.
Fallier-Becker P.
LEGENDA:
BM
FKKN
PUBBLICAZIONE ATTIVIT
BM, 2001, 3;
132-135.
Inibizione della
proliferazione
virale (4 virus)
STUDIO
Studio in vitro
= Biologische Medizin
= Forsch Komplementrmed Klass Naturheilkd
25
ALTRI STUDI SU
MEDICINALI OMEOPATICI COMPOSTI
PUBBLICAZIONI SELEZIONATE
Ordine cronologico crescente
FARMACO
TITOLO TRADOTTO
Engystol +
Aconitum-Heel
Effetto
sullattivit
fagocitaria
Ricerca di base
Engystol +
Aconitum-Heel
Effetto
sullattivit
fagocitaria
Studio in vitro;
ricerca di base
Cocculus-Heel
Atropa
Ricerca di base
belladonna,
Bellis perennis,
Conium
maculatum
EngystolS
Effetto immunomodulante
di Engystol S su alcune
attivit di leucociti umani
isolati
Secrezione di
linfochine
Studio in vitro;
ricerca di base
Effetto delle
diverse
diluizioni dei
componenti sui
livelli di
IFNgamma, IL-6
e IL-10
Studi in vitro
con colture di
cellule
ematiche;
ricerca di base
Lymphomyosot N Effetto
immunofarmacologico dei
componenti omeopatici di
Lymphomyosot N
LEGENDA:
BM
ARZN. FORSCH.
II
STUDIO
= Biologische Medizin
= Arzneimittel Forschung
= Immunopharmacology and Immunotoxicology
26
OMEOPATIA:
OVERVIEW DEGLI STUDI
CLINICI SULLUOMO
Panoramica storica sulle principali pubblicazioni
Alcuni lavori di vasto respiro aventi lo scopo di valutare lenorme mole di
Letteratura esistente nel campo della Omeopatia sono gi stati effettuati, soprattutto nellultimo decennio.
Si sono occupati della problematica omeopatica anche Enti, Istituti ed Organizzazioni
di grande prestigio ed importanza internazionali.
Tutti hanno concluso che lOmeopatia ha efficacia terapeutica.
Forniamo, in estrema sintesi, le caratteristiche di questi lavori.
Nel 1991, in Olanda, J. Kleijnen e Coll. hanno valutato 107 ricerche cliniche in
omeopatia sulla base di alcuni criteri di valutazione usati anche dalla medicina
clinico-sperimentale allopatica (Kleijnen J. et Al. Clinical trials in homeopathy.
British Medical Journal, 1991; 302:316-323). Ne hanno selezionate 22 giudicate
di buona qualit (elevato numero di pazienti inclusi, tipo di randomizzazione,
descrizione dei pazienti e metodi, doppio cieco e parametri dichiarati di valutazione dei risultati). Di queste 22, 15 hanno evidenziato lefficacia terapeutica del
farmaco omeopatico contro pazienti non trattati o trattati con placebo. La metanalisi di Kleijnen , quindi, stata formulata prevalentemente su studi osservazionali.
Globalmente, i lavori raccolti da Kleijnen e Coll. hanno fornito risultato positivo
81 volte su 107 (76%).
Nel 1992, il Congresso degli Stati Uniti, considerata limponente e progressiva diffusione delle medicine non convenzionali (fra le quali spicca lOmeopatia per
quantit e qualit della ricerca di base e clinica controllata) e laumento dinteresse del pubblico e dei media, istituisce lOffice of Complementary
Alternative Medicine, diventato successivamente NICAM (National Institute of
Complementary Alternative Medicine) allinterno del National Institute of Health
con budget annuo di 100 milioni di USD = 113 milioni di ) con la funzione di
indicare le linee guida per la ricerca sulla validazione delle Medicine
27
Complementari, per la formulazione di protocolli sperimentali e per lassegnazione di fondi per le ricerche di qualit.
Nel maggio 1997 stato pubblicato il rapporto Overview of data from homeopathic medicine trials (Disamina dei dati da sperimentazioni cliniche in medicina omeopatica) firmato dagli esperti (clinici, farmacologi universitari e alcuni
ricercatori in campo omeopatico) della Commissione istituita dalla Comunit
Europea (Homeopathic Medicine Research Group. Advisory Group 1).
Gli esperti hanno evidenziato 377 lavori clinici, ne hanno selezionati 220 e ne
hanno recensiti 184.
Sui lavori migliori stata effettuata una ricerca accurata, durata numerosi mesi, al
fine di valutarne la validit scientifica.
Le conclusioni a cui giunta la Commissione sono inequivocabili: il numero dei
risultati significativi non pu essere imputato al caso, lanalisi ha fornito un valore di ipotesi di casualit p < 0,001.
In definitiva la Commissione di esperti si mantiene molto cauta ma esplicitamente afferma: Lipotesi nulla che lomeopatia non abbia alcun effetto pu essere
rigettata con certezza, cio che in almeno uno dei lavori considerati i pazienti trattati con rimedio omeopatico hanno avuto dei benefici rispetto ai pazienti di controllo che hanno ricevuto il placebo.
Nel 1997, K. Linde e Coll. (Universit di Monaco) hanno pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet i risultati di una metanalisi su ben 135 trials clinici basati sul
confronto di farmaci omeopatici versus placebo (Linde K. et Al. Are the clinical
effects of homeopathy placebo effects? A meta-analysis of placebo-controlled
trials. Lancet 1997; 350:834-843).
Gli Autori concludono che I risultati di questa meta-analisi non sono compatibili con lipotesi che gli effetti clinici dellomeopatia siano completamente dovuti alleffetto placebo .
Sempre Linde, nel 1994, aveva gi pubblicato i risultati positivi relativi a studi di
ricerca di base condotti con farmaci omeopatici (Linde K. et Al. Critical review
and meta-analysis of serially agitated diluitions in experimental toxicology
Human Exp. Toxicol., 1994, 13:481-492).
Nel 1998, E. Ernst e E.G. Hahn forniscono una descrizione molto aggiornata dello
stato dellarte in omeopatia con conclusioni simili a quelle a cui giunto Linde
nella sua metanalisi del 1997. (Ernst E., Hahn E.G. Homeopathy: a clinical
appraisal. Oxford Butterworth. Heinman, 1998).
Nel 1998, P. Bellavite, Professore associato di Patologia Generale presso
lUniversit di Verona, pubblica una minuziosa rassegna che raccoglie, classifica
ed analizza la gran parte della Letteratura scientifica disponibile che documenta
28
leffetto dei rimedi omeopatici in studi clinici, nonch i lavori svolti nel campo
della ricerca di base.
Per quanto riguarda i lavori di ricerca clinica, Bellavite riporta gli studi pi significativi e metodologicamente attendibili giungendo alla conclusione che lopinione comune che non esistono prove scientifiche dellefficacia clinica della omeopatia va quindi confutata .
Per quanto riguarda la ricerca di base, viene messo in evidenza che anche questo
filone in attivo sviluppo ed esistono lavori di buona qualit, in vitro e in vivo,
pubblicati su riviste riconosciute in campo internazionale, attestanti lefficacia dellomeopatia.
Unultima metanalisi del 2000, su 24 studi relativi a sperimentazioni cliniche controllate e randomizzate ha concluso che sono state provate evidenze che la terapia omeopatica pi efficace del placebo (M. Cucherat et Al. Evidence of clinical efficacy of homeopathy. A meta-analysis of clinical trials. Eur. J. Clin.
Pharmacol., 2000; 56:27-33).
29
31
Si cos giunti a selezionare 127 lavori di studi clinici controllati sulluomo che
forniscono valide ed inequivocabili informazioni sulla valutazione delleffetto
terapeutico dei farmaci in oggetto.
106
A)
FARMACO OMEOPATICO
VS PLACEBO
= 83,4%
21
B)
FARMACO OMEOPATICO
VS FARMACO ALLOPATICO
CORRISPONDENTE DI
RIFERIMENTO
= 16,6%
Di questi
127
(A)
Dei 21 lavori
(B)
Riportiamo nelle Tabb. seguenti (1,2 e 3) i dati salienti ed i riferimenti bibliografici delle 98 pubblicazioni che hanno dimostrato la superiorit del medicinale
omeopatico verso placebo e la non inferiorit terapeutica del farmaco omeopatico verso il corrispondente farmaco allopatico di riferimento.
* il termine NON INFERIORIT indica UGUAGLIANZA o SUPERIORIT
Tab. 1
Numero totale
delle pubblicazioni
scientifiche
statisticamente
significative:
superiorit del
farmaco omeopatico
vs placebo: 77
non inferiorit
del farmaco
omeopatico vs
lallopatico
corrispondente di
riferimento: 21
32
MODELLO SPERIMENTALE:
FARMACO OMEOPATICO VS FARMACO
ALLOPATICO CORRISPONDENTE DI RIFERIMENTO
TESTATA SCIENTIFICA INTERNAZIONALE:
LANCET
CANCER
THROMBOSIS RESEARCH
RHEUMATOLOGY
PHLEBOLOGY
ARCHIVES OF OTOLARINGOLOGY/
HEAD AND NECK SURGERY
PEDIATRICS
PDIATRIE
ALLERGOLOGIE
BRITISH JOURNAL OF CLINICAL PHARMACOLOGY
PEDIATRIC INFECTIVE DISEASES JOURNAL
AMERICAN REVUE OF RESPIRATORY DISEASES
ARCHIVES OF MEDICAL EMERGENCY
JOURNAL OF HEAD TRAUMA REHABILITATION
CANADIAN MEDICAL ASSOCIATION JOURNAL
TESTATA SCIENTIFICA NAZIONALE
ORTHOPDISCHE PRAXIS
THERAPIEWOCHE
KINDERARZT
FORSCHUNGSMEDIZIN
REVUE FRANAISE DE GYNCOLOGIE ET OBSTTRICIE
APPARATI / PATOLOGIE
NUMERO
TOTALE
FARMACO
OMEOPATICO
VERSUS PLACEBO
FARMACO
OMEOPATICO
VERSUS FARMACO
ALLOPATICO DI
RIFERIMENTO
ALLERGIE
11
APPARATO ARTRO-MIO-FASCIALE
12
20
15
DERMATOLOGIA
GINECOLOGIA E OSTETRICIA
METABOLISMO
NEUROLOGIA
VARI
98
77
21
APPARATO GASTRO-ENTERICO
APPARATO RESPIRATORIO,
SINDROMI INFLUENZALI E O.R.L.
TOTALE
AUTORI
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Fortsch. Med.,
1983, 101:
811-814.
Arzneim.
Superiorit terapeutica
Forsch./Drug Res., del medicinale
1985, 33:
omeopatico
1745-1747.
Potente placebo o
medicinale? Un modello di
studio proposto sulla base
delle prime scoperte con
lutilizzo di pollini
omeopatizzati nella rinite
allergica.
Lomeopatia ha effetto
placebo? Studio controllato
delle diluizioni omeopatiche
utilizzando i pollini come
modello nella oculorinite
allergica.
Lancet, 1986, 2:
881-886.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Phytomedicine,
1995, 2: 3-6.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Studio randomizzato
controllato dei farmaci
omeopatici versus placebo
nella rinite allergica
stagionale: risultati di 4 studi
osservazionali.
British Medical
Superiorit terapeutica
Journal 2000 Aug, del medicinale
19-26; 321
omeopatico
(7259): 471-6.
Asma bronchiale
allergico
Lomeopatia ha effetto
placebo? Studio clinico
controllato
dellimmunoterapia
omeopatica nellasma
atopica.
Campbell J.H.,
Taylor M.A.,
Beattie N.,
McSharry C.,
Aitchinson T.,
Carter R.,
Stevenson R.D.,
Reilly D.T.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
35
PATOLOGIA
AUTORI
TITOLO TRADOTTO
Asma bronchiale
allergico
Reilly D.,
Le prove sperimentali
Taylor M.A.,
dellefficacia dellomeopatia
Beattie N.,
sono riproducibili?
Campbell J.H.,
McSharry C.,
Aitchinson T.,
Carter R.,
Stevenson R.D.
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Lancet, 1994,
Superiorit terapeutica
344: 1601-1606. del medicinale
omeopatico
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Research in
Complementary
Medicine, 1999/6.
Pubblicato in
italiano (1)
Non inferiorit*
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
36
Apparato artro-mio-fasciale
8 studi clinici su medicinale omeopatico versus placebo
PATOLOGIA
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Dimostrazioni di efficacia.
Allg. Hom.
Zeitung, 1976,
221: 26-31.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Br. J. Clin.
Pharmac., 1978;
6: 391-395.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Artrite reumatoide
Artrite reumatoide
Gibson R.G.,
Gibson S.L.M.,
Mc Neil A.D,
Buchanan W.W.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Artrite reumatoide
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Zell J.,
Connert W.D.,
Mau J.,
Feuerstake G.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Fibromiosite
Fisher P.,
Effetto del trattamento
Greenwood A., omeopatico della fibrosite
Huskisson E.C., (fibromialgia primaria).
Turner P.,
Belon P.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Traumi
Gibson J.,
Haslam Y.,
Laurenson L.,
Newman P.,
Pit R.,
Robins M.
Emartro
Thiel W.,
Borho B.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
37
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
Gonartrosi
Nahler G.,
Terapia della gonartrosi con
Metelmann H., Zeel versus acido ialuronico.
Risultati di uno studio clinico
Sperber H.
controllato randomizzato.
Gonartrosi
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Orthopdische
Praxis, 1996, 5.
Pubblicato in
italiano (1)
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
Maronna U.,
Weiser M.,
Klein P.
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
Gonartrosi
Van Haselen
R.A.
Studio controllato
Rheumatology
randomizzato con gel
(Oxford), 2000
(piroxicam) ad uso topico
Jul,; 39 (7): 714-9.
versus gel omeopatico
nellosteoartrite del ginocchio.
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
Lombalgia
Stam C.,
Bonnet M.S.,
Van Haselen
R.A.
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
38
Apparato gastro-enterico
8 studi clinici su medicinale omeopatico versus placebo
PATOLOGIA
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Faringite
Mossinger P.
Allg. Hom.
Zeitung, 1973;
218: 111-121.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Gastrite
Ritter H.
Studio omeoterapico in
doppio cieco e sua
problematica.
Hippokrates,
1966, 12:
472-476.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Colon irritabile
Rahlfs V.W.,
Mossinger P.
Dtsch. Med.
Wschr., 1979,
104: 140-143.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Colecistite
Mossinger P.
Omeopatia e naturopatia.
Come superare i contrasti.
Hippokrates
(Stuttgart), 1984,
165-169.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Ragadi anali
Bignamini M.,
Saruggia M.,
Sansonetti G.
Diarrea
(casi pediatrici)
Jacobs J.,
Jimenez L.M.,
Gloyd S.S.,
Carares F.E.,
Gaitan M.P.,
Crothers D.
Diarrea
(casi pediatrici)
Jacobs J.,
Jimenez L.M.,
Gloyd S.S.,
Gale J.L.,
Crothers D.
Diarrea
(casi pediatrici)
Jacobs J.,
Jimenez L.M.,
Malthouse S.,
Chapman E.,
Crothers D.,
Masuk M.,
Jonas W.B.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
J. Altern.
Superiorit terapeutica
Complement.
del medicinale
Med., 2000 Apr; 6 omeopatico
(2): 131-9.
AUTORE
TITOLO TRADOTTO
Vomito
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Pubblicato in
italiano in: La
Medicina
Biologica, 2001,
3: 84 (Abstracts
dalle MB).
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
39
Apparato respiratorio,
sindromi influenzali e O.R.L.
15 studi clinici su medicinale omeopatico versus placebo
PATOLOGIA
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
Hourst P.
Lecoq P.L.
Cah. Biothr.,
Superiorit terapeutica
1985, 87: 65-73. del medicinale
omeopatico
Bordes L.R.,
Dorfman P.
Valutazione dellazione
antitussiva dello sciroppo
Drosetux: studio in doppio
cieco versus placebo.
Cahiers
Superiorit terapeutica
dOtorhinolaryngo- del medicinale
logie, 1986, 21: omeopatico
731-734.
Casanova P.,
Gerard R.
Proposta
Omeopatica 3,
Anno IV, ottobre
1988.
Corizza
Mossinger P.
Otite media
Mossinger P.
Otite media
Jacobs J.,
Springer D.A.,
Crothers D.
Trattamento omeopatico
Pediatr. Infect.
Superiorit terapeutica
dellotite media in et
Dis. J., 2001 Feb; del medicinale
pediatrica: studio preliminare 20 (2): 177-83.
omeopatico
randomizzato, versus placebo.
Catarro tubarico
Harrison H.,
Fixsen A.,
Vickers A.
Studio comparativo
Complemen. Ther. Superiorit terapeutica
randomizzato della terapia
Med., 1999, Sept; del medicinale
omeopatica e di quella
7 (3): 132-5.
omeopatico
standard nel trattamento del
catarro tubarico nei bambini.
Sinusite
Wiesenauer M.,
Gaus W.,
Bohnacker U.,
Haussler S.
Studio sullefficacia di
preparati omeopatici composti
nella sinusite. Risultati di uno
studio in doppio cieco,
randomizzato, ambulatoriale.
Sinusite
Weiser M.,
Clasen B.P.
Sindrome
influenzale
Ferley J.P.,
Valutazione controllata di un Br. J. Clin.
Zmirou D.,
preparato omeopatico nelle Pharmac., 1989,
DAdhemar D., sindromi parainfluenzali.
27: 329-335.
Balducci F.
40
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Arzneim.
Superiorit terapeutica
Forsch./Drug Res., del medicinale
1989, 39:
omeopatico
620-625.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
PATOLOGIA
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Sindrome
influenzale
Saruggia M.
Superiorit terapeutica
Medicina
Naturale, 1994/6. del medicinale
omeopatico
Sindrome
influenzale
Heilmann A.
Un preparato omeopatico
iniettabile composto nella
profilassi dellinfluenza e
della rinite.
Sindrome
influenzale
Saruggia M.
Superiorit terapeutica
Medicina
Effetto preventivo di
Oscillococcinum nelle sindromi Naturale, 1995/6. del medicinale
omeopatico
similinfluenzali. Risultati di una
indagine multicentrica.
Asma bronchiale
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Arrighi A.
Non inferiorit
terapeutica del farmaco
omeopatico versus il
medicinale allopatico
di riferimento
Riley D.,
Fisher M.,
Singh B.,
Haidvogl M.,
Heger M.
Omeopatia e Medicina
Convenzionale: risultati di
uno studio comparativo
sullefficacia delle terapie di
primo intervento.
The Journal of
Alternative and
Complementary
Medicine, 2001, Vol
7, N 2; 149-159.
Non inferiorit
terapeutica del farmaco
omeopatico versus il
medicinale allopatico
di riferimento
Sindrome
influenzale
Arzheim
Forsch./Drug Res.,
1981, 31:
732-736.
Non inferiorit
terapeutica del farmaco
omeopatico versus il
medicinale allopatico
di riferimento
Sindrome
influenzale
Maiwald L.,
Weinfurtner T.,
Mau J.,
Connert W.D.
Terapia dellinfluenza:
sperimentazione comparata
tra un preparato omeopatico
complesso e lacido acetil
salicilico. Studio monocieco
controllato, randomizzato.
Arzheim
Forsch./Drug Res.,
1988/4.
Pubblicato in
italiano (1)
Non inferiorit
terapeutica del farmaco
omeopatico versus il
medicinale allopatico
di riferimento
Otite media
Kruse K.
Edition Forsch.
Hippokrates
Verlag, Stuttgart,
1998.
Non inferiorit
terapeutica del farmaco
omeopatico versus il
medicinale allopatico
di riferimento
41
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
Ileo dinamico
Valero E.
Ileo dinamico
Chevrel J.P.,
Ripristino del transito
Saglier J.,
intestinale nella chirurgia
Destable M.D. dellapparato digerente.
Azione omeopatica
delloppio.
Ileo dinamico
Aulagnier G.
Azione di un trattamento
omeopatico sul ripristino del
transito intestinale postoperatorio.
Homopathie,
1985, 6: 42-45.
Infezioni
post-operatorie
Valero E.
Agitazione
psico-motoria
post-operatoria
Alibeu J.P.,
Jobert J.
Aconitum in diluizione
Pdiatrie, 1990,
omeopatica e irrequietezza
45: 465-466.
post-operatoria nel bambino.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Complicazioni
post-estrattive
(casi odontoiatrici)
Michaud J.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
42
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Infezioni
Ribot Florit J.
post-operatorie
(estrazione dentale)
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
Prevenzione di
complicazioni
settiche postoperatorie
Bononi M.
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
Prevenzione di
complicazioni da
chemioterapia
Oberbaum M.,
Yaniv Y.,
Ben-Gal J.,
Ben-Zvi N.,
Freedmann L.S.,
Branski D.
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
Cancer August
1, 2001/Vol 92/
Number 3.
Pubblicato in
italiano (2)
43
Dermatologia
6 studi clinici su medicinale omeopatico versus placebo
PATOLOGIA
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Lesioni cutanee
Paterson J.
Rapporto sullesperimento
con Mustard Gas.
J. Am. Inst.
Superiorit terapeutica
Homeopathy,
del medicinale
1944, 37: 47-50, omeopatico
88-92.
Lesioni cutanee
Balzarini A.,
Felisi E.,
Martini A.,
De Donno F.
Piodermite
Mossinger P.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Ustioni
Leaman A.M.,
Gorman D.
Arch. Emerg.
Med., 1989, 6:
259-261.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Dermatosi
Schwab G.
Verruche plantari
44
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
Ematomi
Bourgois J.C.
Ematomi
Amodeo C.,
Dorfman P.,
Ricciotti F.,
Tetau M.,
Veroux P.F.
Valutazione dellazione di
Arnica 5CH sulle patologie
venose dopo perfusione
prolungata.
Varici
Ernst E.,
Saradeth T.,
Resch K.L.
Filariosi
Subramanyam Trattamento omeopatico della Br. Hom. J., 1990, Superiorit terapeutica
V.R., Mishra N., filariosi. Esperienza in un
79: 157-160.
del medicinale
Ray Y.,
ambiente rurale in India.
omeopatico
Rakshit G.,
Pattnaik N.M.
Filariosi
asintomatica
Kumar A.,
Mishra N.
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Emostasi
Doutremepuich
C., Pailley D.,
Anne M.C.,
De Seze O.,
Paccalin J.,
Quilichini R.
Tempo di sanguinamento
dopo assunzione di dosaggi
infinitesimali di acido acetil
salicilico in pazienti sani.
Studio preliminare.
45
Ginecologia e ostetricia
7 studi clinici su medicinale omeopatico versus placebo
PATOLOGIA
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
Menopausa
Gauthier J.E.
Studio terapeutico
Universit de
Superiorit terapeutica
comparativo sullazione della Bordeaux (Thesis), del medicinale
clonidina e di Lachesis muta 1983.
omeopatico
nel trattamento delle caldane
in menopausa.
Leucorrea
Carey H.
Sindrome
premestruale
Lepaisant C.
Parto (dolore)
Coudert M.
Studio sperimentale
sullazione di Caulophyllum
nel falso travaglio.
Parto (dolore)
Dorfman P.,
Preparazione al parto con
Cahiers de
Superiorit terapeutica
Lasserre M.N., lomeopatia: sperimentazione Biothrapie,
del medicinale
Tetau M.
in doppio cieco versus
1987, 94: 77- 81. omeopatico
placebo.
Parto (travaglio)
Eid P.,
Felisi E.,
Sideri M.
Condilomatosi
florida
46
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Universit de
Superiorit terapeutica
Limoges (Thesis), del medicinale
1981.
omeopatico
Proc. V Congr.
O.M.H.I., Paris,
1994.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Infertilit
funzionale
Lai G.
Terapia omotossicologica
della infertilit funzionale
femminile: trial clinico.
La Medicina
Biologica, 2000,
4:81-86.
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
BT, 2000, 4
(edizione in
lingua ucraina)
Pubblicato in
italiano (1)
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
BT
= Biomedical Therapy
Metabolismo
5 studi clinici su medicinale omeopatico versus placebo
PATOLOGIA
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Diabete mellito
Fabbro V.,
Gargiulo P.,
Minelli E.
Studio multicentrico
Omeopatia Oggi, Superiorit terapeutica
sullazione del complesso
1994, 5 (10):
del medicinale
omeopatico R40 nel
1-16.
omeopatico
trattamento delle iperglicemie.
Retinopatia
diabetica
Zicari D.,
Ricciotti F.,
Vingolo E.M.,
Zicari N.
Valutazione dellazione
Boll. Oculist.,
angioprotettiva di preparati di 1992, 71:
Arnica nel trattamento della 841-848.
retinopatia diabetica.
Obesit
Werke W.,
Lehmann M.,
Galland F.
Complicanze
dellemodialisi
Hariveau E.
Complicanze
dellemodialisi
Saruggia M.,
Corghi E.
Homopathie,
1987/5; 55-8.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
47
Neurologia
7 studi clinici su medicinale omeopatico versus placebo
PATOLOGIA
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Odontonevralgia
Albertini H.,
Godberg W.
Risultati di 60 osservazioni
randomizzate. HypericumArnica contro placebo nelle
odontonevralgie.
Homopathie
Franaise, 1984,
71: 47-49.
Cinetosi
(mal di moto)
Ponti M.
Valutazione di un trattamento
omeopatico nella cinetosi
risultati dellosservazione di
93 casi.
In: Recherches
Superiorit terapeutica
Homopathiques del medicinale
(Boiron J., Belon omeopatico
P., Hariveau E.,
eds.). Fondation
Franaise pour la
Recherche en
Homopathie,
1986. Lyon:
71-74.
Cinetosi
(mal di moto)
Dexpert M.
Homopathie
Superiorit terapeutica
Franc., 1987, 75: del medicinale
353-355.
omeopatico
Afasia
Master F.J.
Emicrania
Brigo B.,
Serpelloni G.
Trauma cranico
Chapman E.H.,
Weintraub R.J.,
Milburn H.A.,
Pirozzi T.O.,
Woo E.
Trattamento omeopatico di
traumi cranici lievi: studio
clinico randomizzato, in
doppio cieco, versus placebo,
controllato.
Emicrania
Straumsheim P.,
Borchgrevink C.,
Mowinckel P.,
Kierulf H.,
Hafslund D.
Trattamento omeopatico
Br. Homeopath. J., Superiorit terapeutica
dellemicrania: studio
2000 Jan; 89 (1) del medicinale
controllato in doppio cieco, 4-7.
omeopatico
versus placebo in 68 pazienti.
48
J. Head Trauma
Rehabil., 1999
Dec; 14 (6):
521-42.
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
Superiorit terapeutica
del medicinale
omeopatico
AUTORE/I
TITOLO TRADOTTO
Vertigini
Weiser M.
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
Vertigini
Wolschner U.,
Strsser W.,
Weiser M.,
Klein P.
Efficacia e tollerabilit di
BM, 2001, 4.
Cocculus-Heel versus
Pubblicato in
Dimenidrinato nel trattamento italiano (2)
delle sindromi vertiginose.
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
PUBBLICAZIONE EFFETTO
BM
= Biologische Medizin
Vari
1 studio clinico su medicinale omeopatico versus placebo
PATOLOGIA
AUTORI
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Infezione da HIV
Rastogi D.P.,
Singh V.P.,
Singh V.,
Dey S.K.,
Rao K.
AUTORI
TITOLO TRADOTTO
PUBBLICAZIONE EFFETTO
Congiuntivite
Kstermann
R.W.,
Weiser M.,
Klein P.
Terapia omotossicologica
BM, 2001, 3.
della congiuntivite: risultati di Pubblicato in
uno studio clinico
italiano (1)
multicentrico controllato.
Non inferiorit
terapeutica del
farmaco omeopatico
versus il medicinale
allopatico di
riferimento
BM
= Biologische Medizin
49
ANALISI SINOTTICA
DI 10 STUDI CLINICI
Volendo illustrare nei loro dati essenziali alcune pubblicazioni cliniche tra quelle selezionate dalla vastissima Letteratura disponibile, proponiamo, in questo
capitolo, 10 lavori apparsi tra il 1988 e il 2001, conformi alle Linee guida sulla
pianificazione, realizzazione e valutazione degli studi multicentrici, pubblicate
nella Gazzetta Federale Ufficiale Tedesca N. 299, Vol 4, 12, 1998.
Abbiamo scelto solo lavori che prevedono il confronto di un farmaco omeopatico (o
un protocollo omeopatico) versus il farmaco allopatico corrispondente di riferimento,
coerentemente con quanto indicato dallultima versione della Dichiarazione di
Helsinki (settembre, 2001): Un metodo nuovo sullefficacia farmacologica dovrebbe
essere valutato versus i metodi preventivi, diagnostici e terapeutici gi comprovati.
A partire dagli anni ottanta, ma soprattutto negli ultimi 2-3 anni, la qualit dei
lavori clinici in Omeopatia notevolmente migliorata, raggiungendo gli standard
internazionali dei migliori studi compiuti in campo allopatico.
Delle 21 sperimentazioni cliniche controllate vs allopatico di riferimento e da noi
selezionate:
8
13
Ben 13 delle 21 sperimentazioni cliniche in Omeopatia, controllate versus allopatico corrispondente di riferimento citate nel Capitolo precedente, sono state
pubblicate dal 2000 al 2001. In particolare, questo dato rappresenta un chiaro
indice del cresciuto interesse dei ricercatori nei confronti di questo settore nonch
delle reali possibilit di validare la terapia omeopatica secondo procedure internazionalmente accreditate.
Accanto ai dati sperimentali, abbiamo voluto inserire una valutazione comparata
dei costi della terapia omeopatica e della corrispondente terapia allopatica. Nella
gran parte dei casi la terapia omeopatica risulta meno costosa e, in alcuni casi, la
differenza impressionante.
I 10 STUDI CLINICI
SELEZIONATI
ANALISI SINOTTICA
AUTORI:
TITOLO:
TRATTO DA:
PUBBLICATO
IN ITALIANO:
METODOLOGIA
SPERIMENTALE:
NAZIONE:
NUMERO DI
PAZIENTI ARRUOLATI:
PATOLOGIA
CONSIDERATA:
sindrome influenzale
Gruppo omeopatico = Aconitum-Heel = 88 pazienti
TRATTAMENTO:
Gruppo allopatico = acido acetil salicilico = 87 pazienti
DURATA DELLO STUDIO:
10 giorni
53
POSOLOGIA:
CRITERI DI INCLUSIONE:
almeno 3 di:
astenia
inappetenza
aumentato senso di sete
disturbi del sonno
freddolosit
sudorazione
catarro
tosse
almeno 2 di:
laringo-faringite
otalgia
algie somatiche
cefalea
almeno 1 di:
rinorrea
linfoadenopatia satellite
retrazione timpanica
CRITERI DI VALUTAZIONE:
EFFICACIA
TERAPEUTICA:
CONCLUSIONI
DEGLI AUTORI:
RISULTATO FINALE:
COSTI COMPLESSIVI:
54
2,45
Gruppo
sperimentale
trattato
con Aconitum Heel
Gruppo
di controllo
trattato con ASA
Totale
Totale
30% (17-42%)
20% (12-36%)
26% (18-35%)
Gennaio-Marzo 1984
40% (20-56%)
20% (5-42%)
30% (18-44%)
Gennaio-Marzo 1985
40% (5-85%)
30% (4-71%)
30% (10-65%)
20% (6-38%)
25% (9-45%)
20% (11-35%)
Gruppo
sperimentale
trattato
con Aconitum Heel
Gruppo
di controllo
trattato con ASA
Totale
Totale
70% (55-84%)
20% (46-77%)
26% (56-77%)
Gennaio-Marzo 1984
75% (55-89%)
20% (46-88%)
30% (58-85%)
Gennaio-Marzo 1985
25% (0-81%)
30% (22-96%)
30% (19-81%)
80% (44-97%)
25% (23-77%)
20% (41-81%)
55
AUTORI:
TITOLO:
TRATTO DA:
PUBBLICATO
IN ITALIANO:
METODOLOGIA
SPERIMENTALE:
NAZIONE:
NUMERO DI
PAZIENTI ARRUOLATI:
PATOLOGIA
CONSIDERATA:
gonartrosi primaria
Gruppo omeopatico = Zeel T = 57 pz (12 M, 45 F)
TRATTAMENTO:
Gruppo allopatico = Hyalart = 57 pz (11 M, 46 F)
5 settimane
MODALITA E
POSOLOGIA:
56
CRITERI DI INCLUSIONE:
CRITERI DI ESCLUSIONE:
1) gonartrosi secondaria
2) artrosi acuta attiva
3) pazienti costretti allallettamento
4) pazienti che avevano ricevuto terapia
corticosteroidea intrarticolare nei 2 mesi prima
dellarruolamento
5) dolori lievi
CRITERI DI VALUTAZIONE:
EFFICACIA
TERAPEUTICA:
EFFETTI
COLLATERALI:
57
TOLLERABILITA:
CONCLUSIONI
DEGLI AUTORI:
RISULTATO FINALE:
COSTI COMPLESSIVI:
58
173,55
70
60
Zeel
Hyalart
50
40
30
20
10
0
V1
V2
V3
V4
V5
V6
V1
V2
V3
V4
V5
V6
DOLORE NOTTURNO
Modificazione del dolore nella terapia con Zeel e Hyalart (dolore sec. SAV: 0 mm = assenza di dolore; 100 mm = massimo grado di dolore. Viene indicata la media. V = visita).
EFFICACIA
Zeel
Hyalart
medico
n
media
min.
max.
55 pazienti
57 mm
0 mm
96 mm
57 pazienti
59 mm
0 mm
98 mm
paziente
n
media
min.
max.
55 pazienti
59 mm
0 mm
97 mm
55 pazienti
63 mm
0 mm
100 mm
medico
n
media
min.
max.
55 pazienti
96 mm
1 mm
100 mm
57 pazienti
95 mm
12 mm
100 mm
paziente
n
media
min.
max.
55 pazienti
94 mm
13 mm
100 mm
55 pazienti
97 mm
36 mm
100 mm
TOLLERABILIT
Valutazione conclusiva (efficacia / tollerabilit) da parte del medico e del paziente per
mezzo della SAV (Efficacia: 0 mm = nessun miglioramento, 100 mm = massimo miglioramento; Tollerabilit: 0 mm = tollerato molto male, 100 mm = tollerato molto bene).
59
AUTORI:
TITOLO:
TRATTO DA:
PUBBLICATO
IN ITALIANO:
METODOLOGIA
SPERIMENTALE:
NAZIONE:
NUMERO DI
PAZIENTI ARRUOLATI:
PATOLOGIA
CONSIDERATA:
TRATTAMENTO:
Gruppo allopatico = cromoglicato sodico = 74 pazienti
DURATA DELLO STUDIO:
POSOLOGIA:
CRITERI DI VALUTAZIONE:
60
EFFICACIA
TERAPEUTICA:
1) eccellente nel
2) buona nel
(P = paziente)
(M = medico)
EFFETTI
COLLATERALI:
TOLLERABILITA:
CONCLUSIONI
DEGLI AUTORI:
RISULTATO FINALE:
COSTI COMPLESSIVI:
45,44
61
2.5
1.5
1
GRUPPO "OMEOPATICO" (n=71)
0.5
Visita 2
Visita 3
Visita 5
Visita 4
VISITA 5
VISITA 1
PARAMETRI
RQLQ
Sintomi nasali
Sintomi oculari
Sintomi diversi
Sintomi emozionali
Disturbi del sonno
Gruppo
"Omeopatico"
Gruppo
"Cromoglicato
sodico"
statistica
P(X<Y)
(95% CI LB)
Gruppo
"Omeopatico"
Gruppo
"Cromoglicato
sodico"
statistica
P(X<Y)
(95% CI LB)
3.071.31
3.251.51
0.53 (0.45)
1.861.42
1.701.34
0.47 (0.39)
1.871.50
2.121.53
0.55 (0.46)
1.261.34
1.100.98
0.50 (0.42)
1.991.38
1.861.37
0.47 (0.38)
1.441.21
1.200.98
0.45 (0.37)
1.761.38
1.741.17
0.51 (0.42)
1.371.36
0.990.95
0.44 (0.36)
1.651.29
1.531.39
0.46 (0.38)
1.241.18
1.081.06
0.47 (0.39)
Valori medi DS dei sottopunteggi di RQLQ alla visita 1 e alla visita 5 [Mann-Whitney
P(X<Y) inferiore al 95% del range di confidenza (tra parentesi)].
62
AUTORE:
WEISER M.
TITOLO:
TRATTO DA:
PUBBLICATO
IN ITALIANO:
METODOLOGIA
SPERIMENTALE:
NAZIONE:
NUMERO DI
PAZIENTI ARRUOLATI:
119
PATOLOGIE
CONSIDERATE:
TRATTAMENTO:
Gruppo allopatico = Betaistina = 52 pz
DURATA DELLO STUDIO:
6 settimane
POSOLOGIA:
Cocculus-Heel:
15 gtt x 3/die
Betaistina (8 mg/ml):15 gtt x 3/die
CRITERI DI VALUTAZIONE:
63
CONCLUSIONI
DELLAUTORE:
RISULTATO FINALE:
Frequenza
COSTI COMPLESSIVI:
12
10
8
70,70
6
4
2
0
1
4
4=>6h
3 = 1-6 h
2 = 11-60 min.
1 = 2-10 min.
0 = 0-2 min.
Durata
3
2
1
0
1
Intensit
3
2
1
0
1
64
AUTORE:
ARRIGHI A.
TITOLO:
METODOLOGIA
SPERIMENTALE:
NAZIONE:
NUMERO DI
PAZIENTI ARRUOLATI:
PATOLOGIE
CONSIDERATE:
CRITERI DI INCLUSIONE:
65
POSOLOGIA:
1) protocollo omeopatico:
Engystol N cps (1 cps ogni mattina per 20 giorni
consecutivi al mese per 3 mesi consecutivi),
Lymphomyosot gocce (10 gocce x 2/die per 3
mesi consecutivi),
Echinacea comp. S fiale (2 fiale per os alla
settimana per 3 mesi consecutivi).
2) protocollo allopatico:
Polimod flaconcini orali (1 flaconcino/die
per 3 mesi consecutivi),
Biomunil bustine (1 bustina/die per 4 giorni alla
settimana per 3 settimane consecutive;
successivamente 1 bustina per 4 giorni al
mese per i 3 mesi successivi).
CRITERI DI VALUTAZIONE:
EFFICACIA
TERAPEUTICA:
da 1 a 5 episodi di IRR:
42,6% dei pazienti del Gruppo omeopatico
(Gruppo A)
61,5% dei pazienti del Gruppo allopatico
di riferimento (Gruppo B)
81% dei pazienti del Gruppo trattato con altri
allopatici (terapie varie) (Gruppo C)
esclusi gli antibiotici somministrati per
lungo tempo.
CONCLUSIONI
DELL AUTORE:
RISULTATO FINALE:
COSTI COMPLESSIVI:
66
239,28
Gruppo B
Gruppo C
34 (50%)
20 (30.8%)
5 (6.3%)
29 (42.6%)
40 (61.5%)
64 (81%)
5 (7.4%)
5 (7.7%)
10 (12.7%)
100
% pazienti
80
60
61.5
40
42.6
20
3
0
N bambini
con 0 IR
N bambini
con 1-5 IR
N bambini
con pi di 5 IR
67
Gruppo B
Gruppo C
35 (51.4%)
22 (33.8%)
7 (8.8%)
19 (30%)
39 (60%)
58 (73.4%)
4 (5.9%)
5 (6.2%)
4 (17.8%)
100
% pazienti
80
60
60
40
30
20
5,9
0
N bamb. con
0 gg. febbre
N bamb. con
1-10 gg. febbre
68
6,22
N bamb. con
pi di 10 gg. febbre
Gruppo B
Gruppo C
37 (54.4%)
23 (35.4%)
6 (7.6%)
29 (42.7%)
39 (60%)
50 (63.3%)
2 (2.9%)
3 (4.6%)
23 (29.1%)
70
60
60
% pazienti
50
40
42.7
30
20
10
2,9
0
N bamb. con
0 cicli Antib.
N bamb. con
1-5 cicli Antib.
4,66
N bamb. con
pi di 5 cicli Antib.
69
AUTORI:
TITOLO:
TRATTO DA:
PUBBLICATO
IN ITALIANO:
METODOLOGIA
SPERIMENTALE:
NAZIONE:
Germania
NUMERO DI
PAZIENTI ARRUOLATI:
104
PATOLOGIA
CONSIDERATA:
osteoartrosi
70
10 settimane
POSOLOGIA:
CRITERI DI VALUTAZIONE:
1) EFFICACIA
indice di artrite WOMAC (Western Ontario Mac
Master) (indice ampiamente diffuso e di riferimento
per la valutazione dellosteoartrosi)
2) TOLLERABILITA
valutazione terapeutica finale del medico e del
paziente
effetti collaterali
parametri vitali
analisi di laboratorio
CONCLUSIONI
DEGLI AUTORI:
RISULTATO FINALE:
COSTI COMPLESSIVI:
86,73
Indice globale
6
5
4
3
2
Diclofenac (N=51)
0
Inizio
2a settimana
4a settimana
AUTORE:
BONONI M.
TITOLO:
METODOLOGIA
SPERIMENTALE:
NAZIONE:
NUMERO DI
PAZIENTI ARRUOLATI:
Gruppo omeopatico =
Echinacea Compositum Forte S Heel fiale = 30 pz.
(1 fiala il giorno precedente lintervento; 1 fiala
allinduzione dellanestesia; 1 fiala in 2a e 4a giornata
post-operatoria)
TRATTAMENTO:
72
Gruppo omeopatico =
Echinacea Compositum Forte S Heel = 1 fiala il
giorno precedente lintervento; 1 fiala allinduzione
dellanestesia; 1 fiala in 2a e 4a giornata post-operatoria
POSOLOGIA:
CRITERI DI VALUTAZIONE:
CONCLUSIONI
DELL AUTORE:
RISULTATO FINALE:
73
I intenzione
100
96,50%
90
86,70%
80
80%
70
% pazienti
II intenzione
60
50
40
30
20
20%
13,30%
10
0
Gruppo A
n casi 28/29
n casi 1/29
Gruppo B
n casi 26/30
n casi 4/30
Gruppo C
4
3,5
n casi
3
2,5
2
1,5
Infezioni post-operatorie.
Gruppo A = Gruppo
omeopatico;
Gruppo B = Gruppo
allopatico 1;
Gruppo C = Gruppo
allopatico 2.
1
0,5
0
Gruppo A
su 29 paz. (6,8%)
Gruppo B
su 30 paz. (10%)
Gruppo C
su 30 paz. (10%)
12,0
11,5
n giorni
10,0
9,7
8,0
6,0
4,0
4,1
2,0
0,0
Gruppo A
74
Gruppo B
Gruppo C
Degenza media.
Gruppo A = Gruppo
omeopatico;
Gruppo B = Gruppo
allopatico 1;
Gruppo C = Gruppo
allopatico 2.
AUTORI:
TITOLO:
TRATTO DA:
METODOLOGIA
SPERIMENTALE:
NAZIONE:
NUMERO DI
PAZIENTI ARRUOLATI:
161
PATOLOGIA
CONSIDERATA:
TRATTAMENTO:
Gruppo non omeopatico Cremor Capsici
Compositum FNA, pomata = 78 pz
CRITERI DI VALUTAZIONE:
1 settimana
POSOLOGIA:
CRITERI DI INCLUSIONE:
CRITERI DI ESCLUSIONE:
EFFICACIA TERAPEUTICA:
EFFETTI INDESIDERATI:
RISULTATO FINALE:
COSTI COMPLESSIVI:
terapia allopatica
7,64
RISULTATI
SRL
CCC
RISULTATI
SRL
CCC
Eccellenti
7,7
8,3
Eccellenti
6,5
4,2
Buoni
37,2
54,3
Buoni
35,1
47,9
Discreti
32,1
13,9
Discreti
29,9
22,5
Scarsi
12,8
19,4
Scarsi
16,9
16,9
Nulli
9,0
2,8
Nulli
10,4
2,8
Peggioramento
1,3
1,4
Peggioramento
1,3
5,6
AUTORI:
TITOLO:
TRATTO DA:
PUBBLICATO
IN ITALIANO:
METODOLOGIA
SPERIMENTALE:
NAZIONE:
Germania
NUMERO DI
PAZIENTI ARRUOLATI:
769
PATOLOGIE
CONSIDERATE:
SINTOMI
CONSIDERATI:
POSOLOGIA:
2 settimane
77
CRITERI DI VALUTAZIONE:
EFFICACIA
TERAPEUTICA:
TOLLERABILITA:
CONCLUSIONI
DEGLI AUTORI:
RISULTATO FINALE:
COSTI COMPLESSIVI:
78
8,52
Euphrasia
Tetrizolina
-Heel
1,5
1,0
Variazione dello
score medio dei
sintomi durante il
trattamento.
Campo di score:
nessuno = 0,
lieve = 1,
moderato = 2.
0,5
VISITA INIZIALE
VISITA INTERMEDIA
VISITA FINALE
Euphrasia -Heel
Tetrizolina
10
Variazione della
somma degli score
dei sintomi durante
il trattamento.
8
6
4
2
0
VISITA INIZIALE
VISITA INTERMEDIA
VISITA FINALE
Euphrasia -Heel
Tetrizolina
Valutazione globale
dei medici
sullefficacia della
terapia.
60
40
20
0
molto buono
buono
moderato
nullo
peggioramento
79
10
AUTORI:
TITOLO:
TRATTO DA:
PUBBLICATO
IN ITALIANO:
METODOLOGIA
SPERIMENTALE:
NAZIONE:
NUMERO DI
PAZIENTI ARRUOLATI:
774
PATOLOGIE
CONSIDERATE:
80
POSOLOGIA:
CRITERI DI VALUTAZIONE:
EFFICACIA
TERAPEUTICA:
Gruppo allopatico
Numero degli attacchi/die: da 5,1 a 1
Intensit: da moderata/grave a assenza/lieve
Durata media di ogni attacco: da 2,5 min a < 1 min
Miglioramento dopo 1 settimana di terapia = 59%
EFFICACIA
COMPLESSIVA:
(valutazione del medico)
COMPLIANCE
ALLA TERAPIA:
TOLLERABILITA:
Gruppo omeopatico:
= 88%
Gruppo allopatico:
= 87%
Gruppo omeopatico:
= 96%
Gruppo allopatico:
= 93%
Gruppo omeopatico:
= 99%
Gruppo allopatico:
= 98%
CONCLUSIONI
DEGLI AUTORI:
RISULTATO FINALE:
COSTI COMPLESSIVI:
18,63 a 106,00
81
Numero
p = 0.783
Cocculus-Heel
e
5
Dimenidrinato
at
4
3
Durata
p = 0.405
0 405
Intensit
p = 0.414
0 414
2
*
1
*
VI
V4
*
VI
*
V4
VI
V4
Cocculus-Heel
(valore di conversione)
Dimenidrinato
2
Sudorazione
Nausea
Vomito
1,5
0.5
*
VI
V4
VI
V4
VI
V4
82
CONCLUSIONI
Fino a ieri periodicamente si leggevano e si ascoltavano affermazioni secondo cui
lOmeopatia non pu essere considerata una terapia valida per la mancanza di
dati scientifici.
Sembrava quasi che limpossibilit di fornire dati scientifici fosse dovuta alla natura stessa della Disciplina fondata da C.F.S. Hahnemann perch, da un lato, caratteristicamente legata allutilizzo di medicinali a dosaggi talmente bassi che a volte
non sono nemmeno rilevabili e, dallaltro lato, per la natura personalizzata del
trattamento omeopatico che renderebbe impossibile lapplicazione di protocolli
standard.
E vero che la Medicina omeopatica si fonda su paradigmi diversi rispetto a
quelli della medicina convenzionale; vero che la stessa concezione di salute
e malattia sostanzialmente diversa per i due approcci; vero che la stessa
visione delluomo come unit olistica peculiare per chi eserciti la medicina
omeopatica e quindi sembrerebbe impossibile definire dei protocolli clinici
standardizzati.
In realt, progressivamente, negli ultimi decenni, grazie al lodevole impegno di
coraggiosi ricercatori indipendenti, sono stati realizzati e pubblicati, anche su prestigiose riviste internazionali, importanti lavori che dimostrano che le terapie
omeopatiche possono essere perfettamente valutate applicando gli stessi standard
metodologici utilizzati dalla Medicina convenzionale.
Per esempio, nelle patologie nosologicamente definite, in cui la personalizzazione dei sintomi limitata, si possono applicare i protocolli sperimentali di ricerca
clinica per definire lefficacia dei medicinali omeopatici pi appropriati alla patologia.
Proprio su questa impostazione si sono innescati moltissimi lavori sperimentali che
nel corso degli anni sono progressivamente aumentati e migliorati a livello metodologico e qualitativo.
85
Conclusioni
Conclusioni
standard qualitativo della vita dei cittadini soprattutto in un ambito cos delicato
come quello che riguarda la salvaguardia della salute.
Ci auguriamo che la larga diffusione di questo testo possa dare la possibilit ad un
numero sempre crescente di persone di avere una opinione obiettiva su di una
materia che per tanti anni stata cos controversa, come lOmeopatia. Ci auguriamo, infine, che la conseguente consapevolezza di chi esercita responsabilit
nazionali, regionali e locali nel settore della Sanit, possa apportare a breve termine miglioramenti sostanziali a favore della salute dei cittadini.
E vero che sembra paradossale che quantit infinitesimali di un principio attivo
(sebbene diluito attraverso un processo tutto particolare come quello della produzione omeopatica) possano avere effetti sugli esseri viventi, ma questa , evidentemente, la realt scientifica.
La scienza non pu procedere per dogmi, ma solo per osservazioni oggettive e
verificabili: se levento dimostrato non pu essere interpretato da una teoria, la
teoria che va rivista. E questo il principio di progressione della Scienza.
Le opinioni lascino il campo aperto ai laboratori ed ai Centri Clinici di Ricerca
e che si realizzi, nella salvaguardia della specifica identit dei diversi approcci
terapeutici, una piena integrazione, giusto ed auspicato preludio alla buona
Medicina del terzo Millennio.
87
Guna S.r.l.
Guna srl, presente sul mercato italiano dal 1983, oggi azienda leader nel
nostro Paese nel campo dellOmeopatia. Gestita con principi etici, suo obiettivo
primario la diffusione in esclusiva di prodotti di alta qualit, di efficacia superiore, ecologici ed innovativi.
Oltre a produrre una propria linea di medicinali omeopatici ideati sulla base
della moderna immunologia e dellomeopatia davanguardia, Guna rappresenta in
esclusiva e distribuisce in Italia diverse aziende: in particolare le tedesche -Heel
(la maggior azienda omeopatica in Germania) e Staufen Pharma (la pi prestigiosa azienda omeopatica per la produzione di nosodi), la francese Abb Chaupitre
(il pi antico laboratorio omeopatico europeo), linglese Bach Flower (produttrice
degli originali Fiori di Bach).
Sempre nel campo della Medicina Naturale, Guna rappresenta Symbiopharm
(la Casa che ha ideato la terapia microbiologica ed i primi prodotti probiotici), gli
Antiossidanti ARD (una gamma di dietetici con azione antiradicali liberi), i dietetici Son Formula (aminoacidi essenziali) e Vit Formula (complesso di vitamine, sali
minerali e oligoelementi).
La costante ricerca del meglio nel campo dell'innovazione terapeutica associata ad una speciale attenzione nei confronti del sociale, ha portato Guna a collaborare con i Centri internazionali per il Commercio equo e solidale, realizzando, attraverso la linea Equo e Solidale in Farmacia, la distribuzione dei migliori
prodotti della tradizione fitoterapica dei Paesi del Sud del mondo.
LAzienda opera anche nel campo delleditoria di settore, rivolgendo una particolare attenzione alle novit pi significative in Italia e allestero.
Guna Editore ha in catalogo pi di 40 titoli dei pi autorevoli Autori europei.
Guna promuove numerose iniziative finalizzate alla diffusione della Medicina
Biologica, destinando un cospicuo budget alla ricerca e allo sviluppo e sostenendo numerose Associazioni che operano a favore della formazione di medici e farmacisti.
89
www.kaleidograph.it
Lomeopatia il pi recente
e raffinato metodo per curare
i pazienti in modo economico
e non violento. Il Governo deve
incoraggiarla e promuoverla
nel nostro Paese.
Il Dr. S. Hahnemann fu un
uomo di superiore tensione
intellettuale e di alti sentimenti
umanitari che fece dono
allumanit di questa grande
possibilit. Mi inchino
dinnanzi al suo valore ed al
suo erculeo lavoro.
Mahatma Gandhi
Cod. LFOMOE
30/8/1936