Tuorlo, o placenta, alloggio e vitto Oscuro, ma sicuro, lieto profumo Che sia mandarino, Ramen o spiedino. Non alba estremamente chiara Lieto inizio degli eventi, sospesi vapori. Muovi, distinto primo conosciuto Dopo un respiro, si guarda innanzi. Una sconfitta giusta sebbene amara Se intrapresa, nel giudizio, mai sconfitto.
Arancio e bianco, invece la tua bara
Profana, morale, fisica ed estetica Una morta edera, gi di te si nutre La muffa, incurante del sacco Che soffocata ti ha resa, O Tabacco Cadi dal fianco, in un posacenere. Arancio bianco, non ti rende celebre Una scelta che tu sai gi sbagliata Smetterai? Si nella tua urna La tua anima sfiammata gi in vita Ti volevi prosperosa, ed elegante Ma di aria porosa, se sgonfiata sei pesante.
Non sceglierei mai vittima altrui
Aria, condizionata, dal mutuo al tacco Spendi, inquini, illudi e ti sfaldi Che olezzo, le sue scuse io disprezzo
Ti credi vivace? o anche solo audace
Ade, tuo onore in altra brace: Ossimorosa si fa, forza finta pace Da vermigli e bianchi, sono grigi i suoi avanzi: Prendila a te e onora il mio distacco.