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28/09/2014

Ismez
Istituto Nazionale per lo Sviluppo Musicale del Mezzogiorno Roma
in collaborazione con:

Vox Alterna & AIReM


_______________________
Seminario c/o Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli
20 settembre 18 ottobre 2014

Aspetti sanitari, psicologici e riabilitativi per


lapplicazione scientifica della musicoterapia
Docenti: Renato DE MICHELE & Elena DE ROSA
PARTE I
Diapositive a cura di: G. Di Franco, R. De Michele 2005-2014

Ismez
Istituto Nazionale per lo Sviluppo Musicale del Mezzogiorno Roma
in collaborazione con:

Associazione

Vox Alterna - Musicoterapia dal 1983


(Pres. Elena De Rosa)

&

AIReM
Associazione Italiana Registro Musicoterapia
(Pres. Renato De Michele)

28/09/2014

Aspetti sanitari,
psicologici e riabilitativi
per lapplicazione
l
li i
scientifica
i tifi
della musicoterapia
Seminari c/o Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli
20 settembre 18 ottobre 2014
Docenti: Renato DE MICHELE & Elena DE ROSA
_____________________________________________________
APPUNTI - PARTE I [pagg. 1-11]
Diapositive a cura di: G. Di Franco, R. De Michele 2005-2014

La Musicoterapia
DEFINIZIONE
La Musicoterapia l'uso professionale della musica
e dei suoi elementi come intervento in ambienti
medici, educativi e sociali con individui, gruppi,
famiglie o comunit che cercano di ottimizzare la
loro qualit di vita e migliorare la salute e il
benessere fisico, sociale, comunicativo, emotivo,
intellettuale e spirituale.
Ricerca, pratica, educazione e formazione clinica in
musicoterapia
i
i sono b
basatii su standard
d d professionali
f
i
li
in relazione ai contesti culturali, sociali e politici.
WFMT - World Federation of Music Therapy (2011, trad. uff.: R. De Michele)

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Diagramma della musicoterapia


internazionale
Tokyo

Sidney

Philadelphia
San Francisco
Londra

Oslo

Helsinki
Aalborg

Seoul
Leuven
Witten
Parigi

Cadice

Buenos Aires
Rio de Janeiro

Vitoria

Barcellona

Diagramma della musicoterapia in Italia


(registri e corsi di formazione)

Punto di svolta

FIM

Trento R. Ghiozzi

Bergamo G. Cremaschi

Universit Padova

ANFFAS

Master

Rivarolo (TO) G.
G Manarolo

CEFIG

CONFIAM

Genova
(nata a Napoli nel 1993)

Bologna - A. Ricciotti

ANFFAS

AISMT

Genova G. Manarolo

1975 Bologna

AIM

La musica interna

Firenze - F. Suvini

Bologna - B. Zanchi

CEP

Gl
Glass
Harmonica
H
i
Roma 1995 - E. DUlisse

Assisi 1980 - N. Cervi

Scuola Artiterapie
Espressive
Roma - G. Pistorio
Cl.Psich. Un. Torvergata

AIReM - VoxAlterna

Napoli 1983 R. De Michele / E. De Rosa

ISMEZ

Foggia Conservatorio
1999-2008 G. Di Franco

Isfom

Napoli 1989

G.Di Franco-D.Facchini

CR.eS.P.P.
Palermo - G. Di Franco

AIAS

(1993-1996)

Cosenza G. Di Franco

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LE PATOLOGIE
(principali, documentate con bibliografie)

NORMODOTATI
AUTISMO
BAMBINI OSPEDALIZZATI
DIPENDENZE PATOLOGICHE
IPOACUSIA
IPOVEDENTI / NON VEDENTI
MALATTIE TERMINALI
MORBO DI ALZHEIMER
PATOLOGIE NEUROMOTORIE
PREVENZIONE RISCHIO SOCIALE
PREVENZIONE SCOLASTICA
PSICOGERIATRIA
RITARDO MENTALE
SALUTE MENTALE
SINDROME DI DOWN

La Formazione del Musicoterapista


La Formazione prevede un approccio multidisciplinare
con riferimento alle Aree Musicale, Medica,
Psicologica-Psicopedagogica, Musicoterapica;
competenza musicale e musicologica di base
dellallievo (Diploma di Conservatorio quinquennale o
formazione musicale e capacit equivalenti);
elementi delle aree medica e psicologica, dellarea
musicale in unottica musicoterapeutica, conoscenza
della teoria, della metodologia e della pratica delle
tecniche di musicoterapia nei settori preventivo e
terapeutico-riabilitativo.

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La formazione in MT
Musicoterapista con formazione
triennale (1.000
(1 000 ore min
min.);
);
Supervisione su di s (100 ore terapia +
20 incontri col supervisore);
Esame nazionale daccesso al Registro
dei Musicoterapisti (AIReM) *
* O valutazione del corso di studi e di esperienza, documentati in base ai criteri
indicati dallEMTC.

Il Musicoterapista
Il Musicoterapista (in uscita) un operatore:
dotato di Licenza Media Superiore, o titolo
equivalente,
formatosi successivamente in un Corso di
Formazione in Musicoterapia mediamente
triennale e dotato di un monte ore minimo di
1.000 ore,
con Supervisione centrata sulle abilit
applicative del terapista.

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Le abilit del Musicoterapista


EMPATIA
ESSERE DENTRO LALTRO

OSSERVARE/-RSI
GUARDARE/-RSI

VALUTARE e DECIDERE
COM-PRENDERE

Inoltre, per garantire la qualit


qualit
Formazione certificata tramite controllo degli
standard qualitativi da parte di specialisti
riconosciuti dallEMTC.
Accesso alla professione (Registro
professionale) che ne certifichi la competenza.
Aggiornamento in itinere crediti
f
formativi.
ti i
Confronto con il Registro Europeo (EMTR)
per la condivisione di standard formativi e di
aggiornamento.

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I dintorni della Musicoterapia


AREA MUSICALE

MUSICOTERAPIA
AREA MEDICA

AREA PSICOLOGICA

Il principio di analogia
(D. e G. Aldridge, 1999 - H. Smeijsters, 1998 - K.E. Bruscia, 1987-1994)

Quando
Quando cc analogia,
analogia la persona esprime il
suo essere in un oggetto, nello stesso modo
in cui si esprime in altri comportamenti, in
altri contesti e mediante altri oggetti. Ad
esempio, le dinamiche contrassegnate da un
volume basso del modo di suonare di una
persona timida sono espressione della sua
personalit. (Smeijsters, 1998, IV EMTC Conference, Leuwen, Belgio)

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IAP - assunti di base


(Improvisation Assessment Profiles)
di Kenneth E. Bruscia, USA, 1994)
1994)
1 La musica improvvisata un riflesso
1.
sonoro del modo di colui che improvvisa
di essere nel mondo ()
2. Ciascun elemento musicale offre una
metafora
t f
universale
i
l - o forse
f
un archetipo
h ti
- per esprimere un effetto particolare
dellessere nel mondo ()

Gli IAP (scale di valutazione)


SCALE
PROFILI

centralit

rinunciare

conformarsi

contribuire

controllare

sopraffare

integrazione

indifferenziato

fuso

integrato

differenziato

iperdifferenziato

variabilit

rigido

stabile

variabile

contrastante

casuale

tensione

ipoteso

calmo

ciclico

teso

iperteso

congruenza

non vincolato

congruente

centrato

incongruente

polarizzato

autonomia

dipendente

seguace

partner

leader

oppositore

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I MODELLI DI
MUSICOTERAPIA
(IX Congresso Mondiale di MT Washington DC, USA, Dic. 1999)

Approccio Nordoff-Robbins
Comportamentismo nord-americano (C. Madsen)
Approccio junghiano (M. Priestley)
I
Immaginario
i
i guidato
id t (G.I.M.)
(G I M ) di H.
H Bonny
B
Approccio di R.O. Benenzon

Modello NORDOFF-ROBBINS
(musicoterapia creativa)
Paul Nordoff e Clive Robbins ((USA)) definirono il loro
approccio creativo perch il terapista crea musica,
situazioni e sequenze terapeutiche. La musica viene
usata perci come terapia piuttosto che in terapia.
Inizialmente il modello prevedeva un musicoterapista al
pianoforte ed un coterapista che interagiva con i
pazienti (bambini Down). Successivamente il modello
si sviluppato in vari rami applicativi, con pi varia
strumentazione e con interventi diretti ad un pi ampio
raggio di patologie.

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Modello BMT (Cliff Madsen, USA)


(musicoterapia comportamentista)
Si riferisce direttamente allepistemologia
comportamentista nordamericana che tiene conto
delluso del suono come stimolo che possa
intervenire sul sintomo specifico. Si riferisce al
concetto di s-r (stimolo-risposta).
E stato definito () luso della musica come
rinforzo contingente o stimolo di suggerimento
indirizzato ad aumentare o modificare i
comportamenti di adattamento e ad eliminare i
comportamenti non adattivi in K. Bruscia, in
Definire la Musicoterapia, Ismez, Roma, 1993.

Modello AOM (Mary Priestley, Inglilterra)


(musicoterapia orientata analiticamente)
La musicoterapia orientata analiticamente, teorizzata da
Mary Priestley (Inghilterra), di stampo junghiano, un
modello basato sull
sullimprovvisazione
improvvisazione. Viene definito come
luso delle parole e delle improvvisazioni di musica
simbolica da parte del terapista e del paziente allo scopo di
esplorare la vita interiore del paziente e fornirgli la
predisposizione alla crescita.
Un elemento caratteristico di tale modello che
li
limprovvisazione
i i
del
d l paziente
i t spesso stimolata
ti l t e guidata
id t
da titoli programmatici. Il metodo stato originariamente
creato per pazienti adulti ed stato utilizzato per una vasta
gamma di disturbi psicologici; in seguito una parte del
lavoro stata anche svolta con bambini.

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Metodo GIM (Helen Bonny, USA)


(immaginario guidato e musica)
Il metodo GIM un approccio psicoanalitico alla
musicoterapia in cui un apposito programma di musica
classica
l i viene
i
utilizzato
ili
per suscitare
i
l'evolversi
l
l
i di
esperienze interiori. La musica facilita un dialogo
continuo con l'inconscio e il terapeuta offre il necessario
sostegno dialogando attivamente con l'ascoltatore
durante l'intera seduta. Il compito del terapeuta di
incoraggiare la concentrazione man mano che emergono
emozioni, immagini sensoriali, sensazioni fisiche,
ricordi e pensieri. La musica ed il terapeuta sono in
questo caso coterapeuti sostenendo, rispecchiando e
facilitando l'esperienza creativa.

Modello BENENZON - 1
(Rolando O. Benenzon, Argentina)
Si basa sul concetto di ISO (identit sonora). E un
modello di stampo psicoanalitico con successivi
risvolti psicodinamici, la musicoterapia pu essere
d fi i in
definita
i due
d modi:
di
1) Si considera laspetto scientifico, occupandosi
dello studio e della ricerca del complesso suonoessere umano con obiettivi diagnostici e terapeutici.
2) Laltra considera laspetto terapeutico, secondo il
quale la MT una disciplina paramedica che utilizza
il suono, la
l musica
i e il movimento
i
t per provocare
effetti regressivi e aprire canali di comunicazione,
con lobiettivo di attivare, per loro tramite, il processo
di socializzazione e di inserimento sociale [inteso nel
piccolo e nel medio gruppo di pari, ndr].

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Il Modello Benenzon - 2
il principio dellISO
(Iso: identit sonora)
Linsieme infinito delle energie sonore acustiche e di movimento
pp
g
a un individuo e che lo caratterizzano.
che appartengono

ISO universale

ISO culturale

Quelle energie sonore di base


ereditate da millenni e millenni
comuni a tutto il genere umano.

I flussi di energia sonoro-musicali formatisi a


partire dalla nascita dal momento in cui llindividuo
individuo
riceve stimoli sonori dallambiente che lo circonda.

ISO gestaltico

ISO gruppale

Le energie sonore proprie di


ciascun individuo che si producono
sin dal suo concepimento.

In un lavoro continuo nel tempo di un gruppo di


individui in cui gli ISO gestaltico e culturale di
ciascuno si adattano reciprocamente, si
intrecciano, per creare unidentit creativa propria
del gruppo in questione.

Epistemologia, modello, metodologia, tecnica


Epistemologia: tutti quegli aspetti di tipo culturale ed esperienziale che
indirizzano e favoriscono la definizione di un codice
disciplinare, sia esso filosofico, scientifico, umanistico.
Modello:

in musicoterapia quellarchitettura di elementi derivanti


dallambito musicale e terapeutico che si struttura in
relazione a specifiche referenze epistemologiche.

Metodologia: quella serie di procedure diversificate che caratterizzano il


fare musicoterapia come serie di eventi tesi
allesplicitazione delle varie funzioni richieste. Pu esserci
g in un modello che fa riferimento ad
una metodologia
unepistemologia.
Tecnica:

la modalit specifica di utilizzare il linguaggio musicale a


scopo terapeutico (ascolto, improvvisazione monotematica,
drammatizzazione sonora, composizione di canzoni).

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Musica come terapia


Il potenziale terapeutico intrinseco della musica

Musica per la terapia


L ottimizzazione del potenziale della musica
in contesti applicativi

Musica per la relazione


Musica come mezzo
Mente

Cuore
Corpo-Sessualit

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Caratteristiche musicali
dellindividuo
Mente

Armonia

Cuore

Melodia

Io

Corpo
CorpoSessualit

Ritmo

Es

Super-Io

Competenze di base del


musicoterapista
Empatia => Entrare dentro laltro

Osservazione => Guardare/guardarsi

Valutazione => Com-prendere

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Competenze di base del


musicoterapista
EMPATIA => Entrare dentro laltro

OSSERVAZIONE => Guardare/guardarsi

VALUTAZIONE => Com-prendere

Empatia
Facendo riferimento alletimologia della parola,
empatia significa soffrire dentro.
In musicoterapia la capacit empatica , quindi, la
capacit che il musicoterapista ha di soffrire/gioire
dentro e di soffrire/gioire con il soggetto che
soffre/gioisce per il tramite del sonoro. la
capacit di entrare nei panni dellaltro.
Lempatia implica un profondo entrare con la musica
nellaltro fondendosi con lui e prendendo contatto
con tutte le rigidit e le resistenze che a questo
meccanismo sono collegate.

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Empatia e simpatia
Se lempatia, in MT, la capacit di stabilire un contatto
con il paziente attraverso il tramite del suono, entrando
dentro di lui e mutuando gli interni di entrambi, per
simpatia
p
intendiamo lo stabilirsi di un contatto di
relazione con un altro soggetto di fronte a noi, che abbia
in s i livelli di autonomia sufficiente a condividere e
scambiare le emozioni in gioco.

Spazio empatico

Spazio simpatico

LOsservazione
LOsservazione in MT la capacit, da parte di un osservatore, di
guardare, memorizzare ed elaborare in forma scritta i principali
elementi dinamici, sonori, comportamentali e relazionali in un
setting, guardandosi dopo che questi abbiano risuonato in lui.
P una tale
Per
l funzione
f i
occorre che
h losservatore
l
abbia
bbi maturato uno
studio approfondito della musicoterapia e della maggior parte delle
possibili dinamiche singole e gruppali legate alle problematiche in
gioco nel qui ed ora delle sedute.
La funzione di osservazione pu essere svolta, in maniera
complementare o alternativa, dallo stesso musicoterapista, che sappia
guardarsi
g
dentro pper riportare,
p
, in un secondo momento,, le relative
fasi salienti degli agiti sonori. Per questo pu, per la parte delle altre
dinamiche gruppali, aiutarsi con una video-audio-registrazione.
In tutti i casi di riporto, scritto e/o mediatico, vanno rispettati
rigorosamente il consenso, lanonimato, la non-riconoscibilit, la
legislazione sulla privacy e la deontologia professionale dichiarata
dal Codice Etico, comune ai Registri Nazionali (EMTC-Italia).

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La Valutazione
La Valutazione la capacit di trarre conclusioni sullandamento
parziale o generale del trattamento, al fine di verificarne il buon esito,
il buon andamento, ovvero di prendere decisioni alternative sulla
correzione della strategia dellintervento in itinere.
L valutazione
La
l
i
di due
d tipi:
i i clinica
li i e musicoterapica.
i
i
La Valutazione clinica spetta di regola al responsabile clinico del
trattamento, le cui relative decisioni sono ineccepibilmente vincolanti
per il musicoterapista.
La Valutazione
L
V l t i
musicoterapica,
i t
i
ossia
i la
l com-prensione
i
generale
l
dellandamento in base alla propria specificit e discrezionalit,
riguarda la parte operativa della conduzione, e spetta al
musicoterapista, ascoltati i pareri non vincolanti del Supervisore in
musicoterapia (qualora questultimo non sia un clinico) e/o
dellquipe tecnica di riferimento in cui opera.

FINE PRESENTAZIONE
APPUNTI - PARTE I

Napoli 2014
Appunti per gli allievi del Conservatorio di Musica
S.
S. Pietro a Majella
Majella di Napoli

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