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Robespierre
Difensore del popolo e della religione
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INDICE
Avvocato di provincia
Agli Stati Generali e alla Assemblea Costituente
Durante lAssemblea Legislativa
Alla Comune e alla Convenzione
Al Comitato di salute pubblica
Verso la fine
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Avvocato di provincia
La famiglia
Maximilien Marie Isidore Robespierre (o de Robespierre, o Derobespierre) nasce ad Arras il 6 maggio 1758
da un ventiseienne avvocato, figlio di un avvocato, e da Jacqueline Carrault, figlia di un birraio.
Maximilien ebbe 2 fratelli e 2 sorelle. Sopravvissero: Charlotte (1760) e Augustin (1761). La madre mor
quando Maximilien aveva sei anni. Il padre mor nel 1777 a Monaco.
A 7 anni Maximilien, rimasto orfano di madre e con un padre che scompare di scena per motivi sconosciuti,
entr nel collegio di Arras.
A 11 anni pass al collegio Louis-le-Grand di Parigi, una delle migliori scuole di Francia, con una borsa di
studio della Chiesa. Infatti il ragazzo era stato notato dal vescovo di Arras.
Nel collegio si comport bene. Tra il 1771 e il 1776 ebbe tre secondi premi e sei menzioni.
Nel 1775 fu scelto per leggere un messaggio in latino a Luigi XVI in occasione del suo passaggio nei pressi
dell'istituto.
Nel 1781, a 23 anni, lasci il collegio con la qualifica di avvocato. Il Louis-le-Grand volle premiarlo con 600
livres per la sua "buona condotta durata dodici anni e i successi conseguiti negli studi". Il premio fu il pi
alto ottenuto da un borsista dell'istituto.
Giudice del tribunale vescovile di Arras
Maximilien, ritornato ad Arras con la sorella Charlotte, venne ammesso a patrocinare presso il Consiglio
dell'Artois.
Nel marzo 1782 il vescovo lo chiam a succedere al decano del tribunale di Arras, come uno dei cinque
giudici del tribunale vescovile.
Nel 1784, a 26 anni, partecip ad una gara dell'Accademia di Metz. Tema "Le pene infamanti - La corruzione
del sangue", il concetto legale per cui parte della colpa di un criminale si estendeva alla sua famiglia. Ebbe il
secondo premio.
Nel 1786 fu nominato direttore dell'Accademia di Arras, composta da una trentina di membri.
Nel giugno 1787 entr nel circolo letterario Rosati, formato da una quindicina di iscritti aspiranti poeti e
cantori.
Nel 1787 difese 24 cause, 17 nel 1788.
Nel 1788 si un ai suoi colleghi del tribunale vescovile nella condanna della riforma giudiziaria introdotta dal
governo.
All'inizio del 1789 afferm "E' tempo che questa idea di Dio, sfruttata cos per lungo tempo per assicurare ai
capi degli imperi una potenza illimitata e mostruosa, serva infine a ricordare i diritti imprescrittibili degli
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uomini; tempo di riconoscere che la stessa autorit divina che ordina ai re di essere giusti, proibisce ai
popoli di essere schiavi".
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chiamato i francesi, ed essi soli "unici dopo l'origine del mondo, a ristabilire sulla terra l'impero della
Giustizia e della Libert".
Nell'aprile 1791 fu nominato rappresentante del club giacobino di Marsiglia presso l'Assemblea.
A Parigi divenne molto popolare tra i sanculotti e i cittadini "passivi", privi di voto, ma ebbe anche appoggi
di altri ambienti.
Il 21 giugno 1791 conclude un discorso ai giacobini affermando che "la Provvidenza si degna di vegliare
meglio dei vostri capi sul partito della libert".
Il 16 luglio 1791 parte dei giacobini di Parigi si dissociarono dalle posizioni del Club e fondarono il Club dei
Foglianti, filo-monarchico. Maximilien dovette lavorare molto per ricostruire i club in gran parte delle
province, dove i Foglianti avevano avuto grande successo.
Deputato all'Assemblea Costituente
Nell'Assemblea sedette alla estrema sinistra.
L'Assemblea cambiava Presidente e segretari ogni quindici giorni. Maximilien fu segretario 4 volte. Un sola
volta si present per la carica di Presidente e venne battuto da un collega quasi sconosciuto.
Non venne mai eletto membro di una delle commissioni legislative.
Combatt contro il censo elettorale.
Difese i marinai che si erano ammutinati a Tolone e i soldati ammutinati a Nancy.
Present una legge per cui nessun deputato potesse diventare ministro o avere incarichi pubblici per
quattro anni a partire dallo scioglimento della Assemblea. La proposta pass con l'appoggio della destra.
Nel marzo 1791 respinse l'attacco dell'ex gesuita Raynal giudicando penose "le diatribe violente e talvolta
indecenti" che questo polemista aveva pubblicato "non solo contro il clero, del quale faceva parte, ma
contro la religione stessa".
Il 9 maggio 1791, presentando una petizione per il diritto di voto ai cittadini passivi, concluse l'arringa con la
seguente frase "Dio accoglie le preghiere di tutti". L'Ami du Roi scrisse che si era trattato di "un eccesso di
devozione e di una specie di cappuccinata patriottica".
Il 10 maggio fece un intervento a favore della comunit religiosa "Sorelle di Santa Chiara" di Auxonne.
Nel maggio 1791 ottenne una ordinanza con la quale i deputati giuravano di non farsi eleggere in future
assemblee. Nuovamente la destra fu con Maximilien.
Il giornale L'ami du Roi scrisse: "...se un demagogo, in buona fede e ha solo bisogno di un briciolo di
intelligenza in pi e di una maggiore moderazione per diventare un eccellente cittadino e persino un buon
legislatore".
Il 30 settembre 1791 l'Assemblea concluse i propri lavori. Entr in vigore la nuova Costituzione approvata il
3 settembre e accettata dal re il 14 settembre.
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Robespierre e Ption, il sindaco di Parigi, furono acclamati dal popolo al momento della loro uscita, a
braccetto, dalla sede dell'Assemblea.
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Il 6 dicembre (16 frimaio) 1793 Robespierre far votare alla Convenzione un decreto: "La convenzione
nazionale proibisce qualsiasi violenza o minaccia contraria alla libert dei culti".
Il 16 dicembre (26 frimaio) Maximilien respinge la proposta di Bourdon de l'Oise che voleva espellere dal
Club dei Giacobini tutti i preti.
Il 22 dicembre (2 nevoso) firma un decreto: "Il Comitato di salute pubblica, volendo scongiurare le manovre
controrivoluzionarie messe in atto per turbare la tranquillit pubblica provocando dispute religiose, e
volendo far rispettare il decreto emesso il 16 frimaio, proibisce al Teatro dell'Opera e a tutti gli altri di
rappresentare il lavoro intitolato "Le Tombeau de l'imposture"... e tutti gli altri che tendano al medesimo
scopo". L'autore era Lonard Bourdon.
L'affaire Chabot
Nel diario di Robespierre, al 6 novembre 1793, si trova scritto "... Salvare l'onore della Convenzione e della
Montagna; distinguere tra i principali responsabili della corruzione e quelli che sono stati sviati per
debolezza".
Il 14 novembre (24 brumaio) 1793 Chabot rivel a Robespierre un complotto politico finanziario in cui
erano implicati esponenti politici, aziende, banchieri e governi esteri.
Chabot riferisce che Maximilien gli consigli di rivolgersi al Comitato di sicurezza generale e di risparmiare i
patriotes (i suoi compagni di partito).
Tra i Giacobini inizi una battaglia politico-giudiziaria.
Molti furono gli arrestati tenuti in carcere senza interrogatorio.
Le 133 pagine dell'interrogatorio di Chabot scomparvero nel 1795.
I dirigenti della Compagnia delle Indie Orientali, arrestati solo il 17 marzo 1794, non vennero mai
interrogati.
Il governo rivoluzionario
Con un decreto del 14 novembre fu istituito il governo rivoluzionario e vennero rafforzati i poteri del
Comitato di salute pubblica e del Comitato di sicurezza generale.
Scuola obbligatoria
Il 19 dicembre (29 frimaio) vennero istituite le scuole elementari obbligatorie, gratuite e laiche.
La morale politica
Il 5 febbraio (17 piovoso) 1794 Robespierre presenta alla Convenzione un rapporto "Sui principi di morale
politica che devono guidare la Convenzione nazionale nell'amministrazione interna della repubblica".
Scrive: "Vogliamo un ordine di cose nelle quali le passioni basse e crudeli siano vincolate, le passioni
benefiche e coraggiose risvegliate dalle leggi... Vogliamo sostituire la morale all'egoismo, la probit
all'onore, i principi agli usi, il dovere alle convenienze, il disprezzo del vizio al disprezzo della sventura, la
fierezza all'insolenza, la grandezza d'animo alla vanit..."
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Gli altri articoli confermano la libert di culto, ma puniscono gli assembramenti aristocratici e le istigazioni
fanatiche.
Nell'articolo 15 venne fissata la prima festa in onore dell'Essere Supremo per l'8 giugno 1794 (20 pratile),
domenica di Pentecoste. Una coincidenza?
La folla si riun alle Tuileries. Robespierre, in frac blu, tenne un discorso e diede fuoco alla statua
dell'ateismo (fatta di stoppa) e apparve la Saggezza (fatta di sostanza incombustibile). Poi inizi la
processione dalle Tuileries al Campo di Marte. Robespierre, presidente della convenzione, precedeva i
deputati di venti passi.
Fu la sua apoteosi e l'inizio della sua rovina.
Molti deputati della Convenzione lo insultarono e lo minacciarono nel corso della cerimonia.
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Verso la fine
Il Grande Terrore
Il 10 giugno (22 pratile) 1794 venne votata una legge che:
-
le sentenze capitali pronunciate dal tribunale rivoluzionario e dalle diverse giurisdizioni eccezionali
ammontarono complessivamente a 16.594
il numero dei morti, tenuto conto delle esecuzioni senza giudizio, come a Nantes e a Tolone, da
stimare tra 35.000 e 40.000.
membri del Comitato di Salute pubblica (Barre soprannominato l'Anacreonte della ghigliottina,
Carnot che ai soldati prometteva rapine e saccheggi dei paesi conquistati, Billaud-Varenne uno dei
principali responsabili dei massacri di settembre, Collot d'Herbois uno dei massacratori di Lione )
membri del Comitato di Sicurezza (l'ateo Vadier e Amar, l'accusatore dei girondini)
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membri del Comitato delle Finanze (il finanziere Cambon che aveva trasformato la guerra
rivoluzionaria in una guerra di rapina delle nazioni europee)
membri della Convenzione (l'ex-oratoriano Fouch uno dei massacratori di Lione, il visconte di
Barras, l'ex-giacobino Tallien amante di una nobile spagnola, Frron il massacratore di Tolone e
Marsiglia , Sieys ex vicario di Chartres, ecc.).
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Riferimenti bibliografici
Furet F. - Richet D.
La rivoluzione francese
Laterza
Gaxotte P.
La rivoluzione francese
Mondadori
Guillemin H.
Garzanti
Hampson N.
Robespierre
Bompiani
Hampson N.
Lucarini
Rud G.
Editori Riuniti
Soboul A.
La rivoluzione francese
Newton Compton
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