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Logica

1. Introduzione: la funzionalit della logica


Abbiamo visto nella trattazione generale sulla filosofia quale fosse il posto della logica aristotelica
dentro la cornice delle varie branche filosofiche. Abbiamo sottolineato che si trattava dello strumento
() che ci permette di ragionare con correttezza e ordine: ars quaedam necessaria est, quae sit
directiva ipsius actus rationis, per quam scilicet homo in ipso actu rationis ordinate, faciliter et sine
errore procedat. Et haec ars est Logica, idest rationalis scientia 1. La stessa nomenclatura, rationalis, fa
capire subito il carattere generale di questa scienza e arte per il metodo filosofico.
La logica di cui tratteremo quella aristotelica principalmente, con alcune aggiunte posteriori,
soprattutto del Medioevo (Petrus Hispanus e Giovanni di San Tommaso).
Per questo motivo rilevante specificare i contenuti dei libri che compongono il trattato dello Stagirita
chiamato :
- Categorie
Logica delluniversale materialmente considerato
- Peri Hermeneias
Logica della proposizione
- Primi Analitici
Logica dellargomentazione Logica formale del sillogismo dimostrativo
- Secondi Analitici
Logica materiale del sillogismo dimostrativo
- Topici
Logica del sillogismo probabile
- Confutazioni Sofistiche
Logica del sillogismo sofistico
2. Il subiectum della logica
2.1. Definizione analitica della logica
La logica la scienza strumentale speculativa e modalmente pratica che ha per oggetto materiale le
opere della ragione, per oggetto formale quod le relazioni di ragione di seconda intenzione, e per
oggetto formale quo la luce dei primi principi della ragione.
Facciamo una spiegazione per partes.
2.1.1. Le opere della ragione
C bisogno di distinguere tra le opere od operati della ragione e le operazioni della ragione. Le
operazioni della mente sono tre (data la nostra forma di conoscenza sensitivo-intellettuale):
- La simplex apprehensio2.
- Il giudizio3. Da Aristotele chiamato composizione o divisione.
- Il ragionamento4.
Le operazioni della mente si distinguono da quello che come il frutto che proviene di esse,
questi si chiamano operati5, che sono propriamente loggetto materiale della logica e
corrispondono rispettivamente a ognuno delle tre operazioni della mente:
1 EPA, prom., 1-2
2 Secondo il Cursus Philosophiae Thomisticae del P. Eduardo Hugon, OP, v. 1 (Logica), la semplice apprensione:
Est mentis operatio qua intelligimus essentiam rei, quin tamen de illa aliquid aflirmemus vel negemus. Duo igitur
importat simplex apprehensio : 1 quod sit cognitio manifestans aliquid menti, nimirum quse sit rei essentia, 2 quod
affirmatione et negatione careat.
3 QDV, q. 14, a. 1: Actio intellectus secundum quam componit et dividit affirmando et negando
4 Cursus Philosophiae Thomisticae, Tractatus III, q. 1, a. 1.: Operatio mentis qua ex uno prius cognito aliud
infertur
5 Questi operati (concetto, enunciazione, argomentazione) sono dal punto di vista della conoscenza intenzioni prime.
Unintentio prima secondo una definizione neoscolastica un actus quo mens in ens reale tendit. Cio, si tratta
propriamente di unintenzionalit verso le cose, la realt. Cos si spiega come la logica abbia il suo fondamento ultimo
nella realt, anche se considera non le prime intenzioni, ma le seconde (actus quo mens in ens rationis tendit).
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- Concetto6.
- Enunciazione.
- Argomentazione intelligibile.
Bisogna ancora distinguere tra gli operati della mente che sono immateriali e incomunicabili in
forma immediata e lespressione linguistica di questi che sono: il termine, la proposizione e
largomentazione linguistica.
2.1.2. Le relazioni di ragione di seconda intenzione
Lens rationis si pu dividere in: negatio e relatio rationis. Ci vuol dire che lente di ragione
il genere prossimo delle relazioni di ragione e che, essendo esso un ens habens esse obiective
in ratione, cui nullum esse correspondet in re 7, le relazioni di ragione si danno soltanto come
rapporto ad un altro, senza alcuna positivit reale.
Lintentio secunda quella che considera riflessivamente ci che dipende dallessere conosciuto
delle cose. E perci pu esser definitiva oggettivamente come la relazione di ragione logica
inerente allessere conosciuto delle cose.
Per parlare in concreto di questa intenzione seconda, possiamo qualificare il tipo
dintenzionalit che viene studiato dalla logica secondo i tre operati della mente:
- Predicabilit8.
- Predicazione.
- Illazione.
2.1.3. I primi principi della ragione
Questi primi principi della ragione (cominciando dal primum cognitum, il principio di noncontraddizione, il principio didentit) non vengono formalmente studiati dalla logica, ma
vengono utilizzati (o dovrebbero esserlo) in ogni ragionamento e argomentazione logica.
Questi primi principi saranno approfonditi nella filosofia della conoscenza e anche un po nella
metafisica.
2.2. Validit della logica dopo la nascita delle scienze moderne
Laforismo no. 12 del secondo libro del Novum Organun di F. Bacon dice cos: Logica, quae in usu
est, ad errores (qui in notionibus vulgaribus fundantur) stabiliendos et figendos valet, potius quam
ad inquisitionem veritatis; ut magis damnosa sit, quam utilis.
Questo stesso atteggiamento lo troviamo anche nello scienziato Galileo (nel Sidereus Nuncius)
quando chiama Organum il suo telescopio, non senza una certa polemica di fondo rispetto allantico
Organon aristotelico.
Questi due esempi mostrano come nellet moderna, gli scienziati diffidavano dello strumento
vecchio della logica aristotelica.
A noi sembra che lerrore di sottovalutare questo strumento si deva a due cause principalmente: la
prima che per gli scienziati moderni era patente che la Fisica aristotelica era stata superata non
solo rispetto al geocentrismo, ma anche rispetto ai quattro elementi basici della natura (terra, acqua,
aria, fuoco) e al movimento dei corpi. Questo rifiuto non gli permesse di comprendere la visione
metafisica dello Stagirita sul mondo e perci, crollata la Fisica aristotelica, la Metafisica non trov
posto alcuno. La seconda ragione che non capirono esattamente il ruolo preciso dellOrganon di
Aristotele, perch, con il consolidamento dellempirismo, lo scopo degli strumenti scientifici doveva
6 Thomas Aquinas, De rationibus fidei 3, 958: Quandocumque autem [intellectus noster] actu intelligit, quoddam
intelligibile format, quod est quaedam proles ipsius, unde et mentis conceptus nominatur. Il concetto, daltronde, un
signum naturale formale della quiddit che esso esprime; naturale, perch inserto nella stessa natura; formale, perch si
d in quo, facendo conoscere il significato della cosa senza che si deva conoscere prima il segno stesso, immediato.
7 Giovanni di San Tommaso, Ars logica, II, q. 2, a. 1, 285 b 14-16.
8 Possiamo definire la predicabilit come la capacit che ha un concetto di essere attribuito ad un soggetto.
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essere quello di aguzzare e acuire la capacit sensiente dello scienziato, in maniera tale da poter
cogliere con pi esattezza i dati della natura; la logica invece provvedeva soltanto regole di pensiero
che si mostravano inefficaci davanti alla vasta raccolta di dati esperimentali e osservazioni.
La logica per non ha lo scopo di sostituire gli strumenti esperimentali, ma quello di facilitare i
nostri ragionamenti, in maniera tale che sempre corrispondano al principio basico della noncontraddizione. E questo principio viene anche utilizzato da qualsiasi scienziato, dopo di aver
raccolto od osservato gran quantit di dati.
Il metodo scientifico prevede che ci sia la verificabilit permanente degli sperimenti fatti. Ma ci
non garantisce che linterpretazione che lo scienziato d a partire dai dati siano sempre secondo una
procedura logica e imbattibile. Prova ne sono le continue dispute o disaccordi che si danno
allinterno della comunit scientifica e i continui progressi della scienza.
La logica perci ha un posto importante come formazione di un habitus che dovrebbe caratterizzare
tutti gli uomini dediti alla scienza o al sapere in genere.
2.3. Matematizzazione della logica
La matematizzazione della realt era gi accaduta prima che la logica prendesse questa stessa strada.
La matematica l'alfabeto con cui Dio ha scritto l'universo. Questa frase di Galileo riassuntiva
rispetto allatteggiamento che caratterizz linizio delle scienze moderne.
Nella logica si verificata una specie di onda trasversale, per cui linflusso della matematica
arrivato dopo che questa aveva gi conquistato la geometria, la fisica e la chimica.
Ci succedette in maniera radicale con lopera di Frege. Russell e Whitehead furono poi i grandi
difensori e fondatori dei principi matematici nella logica.
Questa matematizzazione, che non unaltra cosa che la formalizzazione della logica, ha permesso
di applicare la logica matematica e simbolica ai sistemi computazionali e ha creato un linguaggio di
analisi formale di proposizioni dogni genere.
La sua utilit comunque ha dei limiti a livello intellettivo, dato che, mediante lastrazione dei
termini si rimanda tutto a un mero calcolo matematico, fattibile dal computer e alle volte soltanto
dal computer, se troppo sofisticato. Il calcolo matematico delle proposizioni logiche non esaurisce
per la ricchezza logica del pensiero umano, giacch questa ha da vedere con nozioni come la
causalit, la realt (lessere in atto) e il pensiero di contenuti che rimandano a questa.

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