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Analisi dei fabbisogni di formazione

dei professionisti coinvolti


nello sviluppo di procedure e
di accordi istituzionali
per lassicurazione della qualit
nella FPC

Report

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Sommario

INTRODUZIONE..............................................................................................3
Analisi dei fabbisogni e analisi delle aspettative: approccio adottato...............................................4
Struttura del report................................................................................................................................6

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI..............................................7

1.1
Metodologia di analisi dei fabbisogni formativi.....................................................................7
1.1.1 Impianto metodologico e step di lavoro................................................................................7
1.1.2 Fonti informative utilizzate....................................................................................................9
1.2
Fabbisogni formativi individuati...........................................................................................11
1.2.1 Fabbisogni di formazione relativi a conoscenze..................................................................11
1.2.2 Fabbisogni di formazione relativi a competenze e abilit...................................................17

ANALISI DELLE ASPETTATIVE.........................................................22

2.1
Metodologia di analisi delle aspettative................................................................................22
2.1.1 Impianto metodologico e step di lavoro..............................................................................22
2.1.2 Strumenti utilizzati...............................................................................................................24
2.2
Aspettative dei componenti le commissioni..........................................................................24
2.2.1 Elaborazione dei dati raccolti..............................................................................................24
2.2.2 Esiti dellanalisi...................................................................................................................27
2.3
Aspettative dei membri del CNFPA......................................................................................30
2.3.1 Elaborazione dei dati raccolti..............................................................................................30
2.3.2 Esiti dellanalisi...................................................................................................................31

ALLEGATI............................................................................................33

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INTRODUZIONE
Questo report rappresenta il risultato dellazione A.5.2. Analisi dei fabbisogni
di formazione dei professionisti coinvolti nello sviluppo di procedure e di accordi
istituzionali per lassicurazione della qualit nella FPC.
Allo scopo di orientare la progettazione e lo sviluppo dellazione suddetta,
sono state assunte due ipotesi di ricerca fondanti, che hanno costituito il
presupposto per la realizzazione dellattivit di analisi.
1. La Romania intende adottare gli indirizzi strategici che lUnione Europea ha
definito in tema di quality assurance (QA) nei sistemi di apprendimento.
Questo significa fare propria una logica che mette il focus:
sul cliente e sulla necessit di garantirgli il raggiungimento dei risultati di
apprendimento esplicitati nelle offerte formative del sistema della FPC;
sul miglioramento continuo;
sulla ricerca della soddisfazione di tutti gli stakeholders;
sullo sviluppo delle competenze delle risorse umane e della loro
responsabilit personale relativamente al ruolo assunto.
2. I destinatari dellintervento sono soggetti che, a vario titolo e in diversa misura,
esercitano responsabilit strategiche/tecniche utili per implementare/migliorare
il sistema nazionale di QA nella FCP, allinterno della visione allargata che le
recenti indicazioni dellUnione Europea suggeriscono.
Sulla base di queste ipotesi, lazione formativa da realizzare stata
inizialmente concepita come capace di far acquisire ai gruppi target una
conoscenza approfondita degli indirizzi europei in tema di QA nei sistemi di
apprendimento e di far raggiungere il giusto livello di abilit e di competenze
per riesaminare lattuale sistema nazionale romeno di QA nella FCP, al fine anche
di elaborare eventuali proposte/ipotesi di ridisegno dello stesso, in unottica di
adeguamento agli indirizzi europei e di miglioramento delle performance.
Tenendo conto dei diversi livelli che caratterizzano i sistemi nazionali di QA e
delle diverse funzioni/responsabilit dei partecipanti, la formazione ipotizzata
dovrebbe, inoltre, abilitare i gruppi target a definire regole e procedure, a
stipulare accordi a livello istituzionale ecc., per garantire:
che le basi del sistema nazionale di QA siano costruite con un processo di
cooperazione attraverso tutti i livelli e con il coinvolgimento di tutte le parti
interessate;
che questo stesso processo di sviluppo del sistema nazionale di QA risponda a
criteri di QA e perci sia attivato e sistematicamente presidiato, anche
attraverso meccanismi di miglioramento continuo, conformemente agli
orientamenti a garanzia della qualit elaborati a livello europeo.
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Lanalisi dei fabbisogni di formazione stata progettata e realizzata per


verificare queste ipotesi iniziali. Nei successivi paragrafi di questa introduzione si
fornisce una descrizione essenziale dellapproccio adottato e della struttura del
report.

ANALISI DEI FABBISOGNI E ANALISI DELLE ASPETTATIVE: APPROCCIO ADOTTATO


Al fine di rendere esplicito lapproccio adottato per questa azione, necessario
chiarire che, in tutte le fasi di sviluppo delle attivit (dalla progettazione fino alla
produzione di questo report), si ritenuto opportuno considerare sia la classica
analisi dei fabbisogni di formazione (needs analysis), sia una mirata analisi
delle aspettative dei destinatari dellazione formativa (audience analysis).
Il significato attribuito in questo report
allespressione analisi dei fabbisogni di formazione pienamente coerente con la definizione che
ne data nel documento Terminology of European
education and training policy - A selection of 100 key terms, pubblicato dal
CEDEFOP nel 2008: analisi sistematica dei fabbisogni di competenze attuali e
futuri in relazione alle competenze disponibili allo scopo di attuare una strategia
di formazione efficace1. Questa definizione enfatizza che loggetto principale
dellanalisi dei fabbisogni formativi sono le competenze.

Analisi dei fabbisogni


(need analysis)

Come noto, il concetto di competenza cos definito nella Raccomandazione


del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del
Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF):
competenze: indicano la comprovata capacit di utilizzare conoscenze, abilit
e capacit personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio
e nello sviluppo professionale e personale. La competenza , quindi, una
specifica categoria dei risultati di apprendimento2 che una persona deve
raggiungere per agire efficacemente in uno specifico contesto (di lavoro, di studio,
sociale ecc.), utilizzando altre categorie di risultati di apprendimento, come le
conoscenze3 i abilit4. Ci fa s che i fabbisogni individuati attraverso lanalisi, a
seconda dei casi, possano essere variamente articolati e combinati in competenze, conoscenze, abilit: in ogni caso, attraverso queste articolazioni e
1

Nelle Note che accompagnano la definizione citata, il CEDEFOP precisa che:

lanalisi dei fabbisogni formativi si fonda su:


(a) lindividuazione del fabbisogno di competenze;
(b) laccertamento delle competenze della forza lavoro e
(c) la stima delle carenze di competenze e di qualifiche;

lanalisi dei fabbisogni formativi pu essere effettuata a livello individuale, organizzativo,


settoriale, nazionale o internazionale; pu concentrarsi su aspetti quantitativi o qualitativi (per
esempio, livello e tipo di formazione) e deve garantire che la formazione venga erogata in modo
efficace ed efficiente rispetto ai costi.

2
Definizione proposta nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile
2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente :risultati
dell'apprendimento: descrizione di ci che un discente conosce, capisce ed in grado di realizzare al
termine di un processo d'apprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilit e
competenze;

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combinazioni, saranno messi in trasparenza i risultati dellapprendimento da


verificare al termine dellazione formativa e sar indirizzata la scelta della
strategia formativa pi coerente, in funzione della specifica articolazione e
combinazione.
Tenendo presente questa necessaria precisazione relativa alloggetto di analisi
(competenze, ma anche conoscenze e abilit), si deve sottolineare che i fabbisogni
formativi hanno sempre un fondamento oggettivo, perch derivano dal confronto
tra i fabbisogni di competenze legati ai prodotti/servizi/processi dellorganizzazione (attuali e futuri) e le competenze attualmente possedute dalle risorse umane
impegnate a vari livelli nei processi dellorganizzazione medesima.
Daltra parte, le risorse umane sono portatrici di
un complesso variegato di vissuti, timori, precomprensioni, motivazioni ecc. relativi al proprio
sviluppo personale e di carriera allinterno dellorganizzazione. Allo scopo di confrontare gli oggettivi fabbisogni di competenza con
la percezione soggettiva dei destinatari, quindi opportuno rilevare anche quali
sono le aspettative che le risorse umane nutrono nei confronti delle proposte di
percorsi di apprendimento di nuove competenze. evidente che il fondamento di
queste aspettative , per definizione, soggettivo e quindi pu variare in modo
sensibile tra persona e persona e pu non corrispondere al fabbisogno oggettivamente rilevato. Se il divario tra fabbisogno oggettivo e aspettative soggettive
risultasse troppo accentuato, occorrerebbe scegliere con grande attenzione sia la
strategia di proposta dellazione formativa, sia la strategia di erogazione della
stessa.
Analisi delle
aspettative

I due tipi di analisi hanno ciascuno una funzione


specifica e sono tra loro complementari. Lanalisi dei
fabbisogni necessaria per stabilire lo stato finale
(il risultato, lefficacia) dellazione formativa ed ha
quindi una dimensione strategica. Lanalisi delle aspettative esplicitate dai destinatari opportuna per indagare lo stato iniziale (la domanda) da cui si parte ed
ha una dimensione tattica, perch pu influire sul gradimento e quindi sul
successo percepito dai partecipanti allazione formativa medesima.

Complementariet
delle due analisi

La Figura 1 evidenzia la relazione di complementariet tra i due diversi tipi di


analisi.
3
Definizione proposta nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile
2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente: conoscenze:
risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di
fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo
delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche;
4

Definizione proposta nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile
2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente: abilit:
indicano le capacit di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e
risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilit sono descritte come cognitive
(comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilit manuale e
l'uso di metodi, materiali,strumenti).
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Figura 1 Funzioni complementari della needs analysis e dellaudience analysis.

Needs analysis

Audience analysis

(determina lo stato finale)

(indaga lo stato iniziale)

Bisogni
Bisogni di
di formazione
formazione

Domanda
Domanda di
di formazione
formazione
(aspettative,
(aspettative, attese
attese ecc.)
ecc.)

Efficacia
Efficacia degli
degli interventi
interventi
formativi
formativi

Successo
Successo degli
degli interventi
interventi
formativi
formativi (gradimento
(gradimento
ecc.)
ecc.)

Dimensione
Dimensione strategica
strategica
degli
degli interventi
interventi formativi
formativi

Dimensione
Dimensione tattica
tattica degli
degli
interventi
interventi formativi
formativi

Progettazione
Progettazione degli
degli
interventi
interventi formativi
formativi

Gestione
Gestione degli
degli interventi
interventi
formativi
formativi

Legittimazione
Legittimazione della
della
proposta
proposta formativa
formativa

Motivazione
Motivazione della
della
proposta
proposta formativa
formativa

STRUTTURA DEL REPORT


Oltre allintroduzione, che come si potuto constatare ha lo scopo di
chiarire gli elementi fondamentali dellapproccio adottato basato sia sullanalisi
dei fabbisogni formativi sia sullanalisi delle aspettative, il report composto da
tre capitoli e da allegati.
Nel primo capitolo si presenta la metodologia adottata per effettuare lanalisi
dei fabbisogni formativi, illustrandone loggetto, lo scopo e, in dettaglio, gli step
di lavoro e i relativi criteri adottati (approccio per processi, criticit ecc.). Si
indicano, quindi, le fonti informative utilizzate. Infine, si illustrano i fabbisogni
formativi individuati attraverso lanalisi, distinguendo i fabbisogni di conoscenze,
di competenze e di abilit.
Nel secondo capitolo si presenta la metodologia adottata per lanalisi delle
aspettative, illustrandone loggetto, lo scopo e, in dettaglio, gli step di lavoro. Si
presentano, quindi, gli strumenti utilizzati per la raccolta e per lelaborazione delle
informazioni. Infine, si illustrano i risultati dellanalisi delle aspettative, relativi
sia alle Commissioni che al CNFPA.
Nel terzo capitolo si propongono alcune sintetiche considerazioni sulla
relazione tra i risultati delle due analisi effettuate, mostrandone convergenze e
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discordanze. Si forniscono, infine, alcune indicazioni per indirizzare la scelta della


strategia formativa pi coerente.
Come allegati si propongono integralmente i due strumenti utilizzati per la
rilevazione delle aspettative.

1 ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI


1.1
1.1.1

METODOLOGIA DI ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI


Impianto metodologico e step di lavoro
Come si gi detto, lanalisi dei fabbisogni formativi effettuata per lAzione
A5.2 del Progetto CALISIS ha avuto per oggetto le competenze e le conoscenze
e le abilit correlate della popolazione target.
Scopo dellanalisi stato quello di individuare i fabbisogni delle competenze
necessarie per elevare complessivamente la qualit dei servizi, implementando sia
metodi appropriati di QA, sia se del caso innovazioni di prodotto/servizio/processo, in coerenza con i pi recenti sviluppi delle politiche europee per il
lifelong learning.
Gli step di lavoro realizzati sono quelli classici dellanalisi dei fabbisogni
formativi:
lindividuazione del fabbisogno di competenze;
laccertamento delle competenze presenti;
la stima delle carenze di competenze.
Limpianto metodologico adottato per
individuare il fabbisogno di competenze si
basa sullapproccio per processi, perch
assume i processi organizzativi, le relative
attivit e i relativi output/risultati come
guida per lindividuazione delle competenze stesse.
Individuazione del
fabbisogno di
competenze

Il presidio o lesercizio efficace di unattivit su un processo sempre


manifestazione di un determinato livello di competenza: funzione, infatti,
dellintegrazione in azione di diversi tipi di elementi (conoscenze, abilit e altre
risorse personali), che danno luogo a prestazioni lavorative professionalmente
valide e quindi riconoscibili come adeguate. Loutput/risultato realizzato in modo
valido attesta indirettamente la padronanza di quella specifica competenza che,
intesa come dedicata combinazione efficace di elementi/risorse, ne la matrice.
Convenzionalmente si pu affermare che un soggetto possiede tante competenze

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quanti sono gli output/risultati che in grado di generare e che gli sono riconosciuti come validi in un determinato contesto professionale.
Se si assume questa convenzione, si pu affermare che in unorganizzazione
lanalisi dei processi, delle relative attivit e dei relativi output/risultati
permette di individuare le competenze necessarie per un loro efficace presidio. Naturalmente, non sempre necessaria e/o possibile lanalisi dettagliata di
tutte le attivit dei processi dellorganizzazione. Per effettuare lanalisi dei
fabbisogni in tempi ragionevoli e a costi accettabili, il principale criterio
utilizzabile quello di "criticit": i fabbisogni sono rilevati a partire dalle
competenze che, in un contesto e in un periodo specificato, sono considerate
essenziali, prioritarie, condizioni di successo per lo sviluppo. questo il
criterio adottato anche per lAzione A5.2.
Commissioni
di
autorizzazion
e

Per
quanto
riguarda
le
Commissioni
di
Autorizzazione, sono stati quindi considerati i seguenti
processi:

la selezione degli esperti incaricati a valutare i fornitori di formazione;


validazione dei report di valutazione degli specialisti dalla Commissione di
Autorizzazione;
lautorizzazione dei fornitori di formazione;
il monitoraggio dei fornitori di formazione;
ritiro dellautorizzazione;
contestazione presso il CNFPA della decisione di revoca dell'autorizzazione.

CNFPA

Per quanto riguarda i membri del board CNFPA e gli


esperti del segretariato tecnico del CNFPA, sono stati
considerati i seguenti processi:

costruzione ed aggiornamento degli standard occupazionali e delle relative


qualifiche;
autorizzazione dei centri di valutazione e certificazione delle competenze
professionali acquisite in modo non-formale ed informale;
valutazione e certificazione delle competenze acquisite in modo non-formale
ed informale;
autorizzazione dei fornitori di formazione professionale per gli adulti per
erogare programmi formativi;
certificazione della formazione professionale degli adulti.
Per entrambe le popolazioni target, relativamente ai processi indicati e in
coerenza con gli obiettivi del progetto CALISIS, sono state verificate innanzitutto
la presenza e le modalit di esecuzione di alcune attivit critiche per il
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lassicurazione/miglioramento della qualit, quali, per esempio, le attivit finalizzate:


alla QA dei processi;
alla produzione e allutilizzo di procedure e di altri strumenti di supporto alla
QA;
al monitoraggio dei processi;
alla raccolta sistematica dei dati in uscita dal monitoraggio dei processi;
alla produzione e allutilizzo di indicatori;
...
Sono state poi prese in attenta considerazione le relazioni tra i processi e tra
le attivit di processi diversi, nel quadro sia dellattuale sistema romeno di FPC,
sia del complesso di innovazioni proposte/raccomandate dagli indirizzi dellUnione Europea per lattuazione della strategia di Lisbona e per la creazione dello
spazio europeo dellapprendimento permanente (lifelong learning).
Non essendo possibili forme di bilancio
delle competenze individuali, laccertamento
delle competenze presenti, stato fatto sulla
base dellanalisi dei profili delle singole
persone da coinvolgere nellazione formativa, correlandoli con le posizioni
organizzative, le responsabilit e i compiti di loro pertinenza. Lanalisi stata
effettuata con il coinvolgimento dei referenti di CNFPA per il Progetto CALISIS.
Con le dovute cautele, sono state considerate anche le autovalutazioni espresse dai
destinatari nelle risposte ai questionari utilizzati per rilevare le loro aspettative
(cfr. Capitolo 2).
Accertamento delle
competenze presenti

Il confronto tra i fabbisogni di competenza


individuati e i risultati dellaccertamento delle
competenze presenti ha permesso di effettuare
una stima
abbastanza
precisa
delle
competenze in varia misura carenti nei due gruppi target. Tale stima illustrata in
dettaglio nel successivo paragrafo 1.2.
Stima delle
competenze carenti

1.1.2

Fonti informative utilizzate


Qui di seguito si fornisce una selezione delle fonti utilizzate per analizzare i
processi, le relative attivit e i relativi output/risultati, con riferimento ad entrambi
i gruppi target.
Ordinanza del Governo n. 129/2000 sulla Formazione Professionale degli
Adulti.
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Legge n. 132/1999, modificata dalla legge n. 253/2003, legge sulla creazione,


organizzazione e funzionamento del CNFPA.
DELIBERA N. 522 del 08/05/2003 per lapprovazione delle norme
metodologiche per lapplicazione dei provvedimenti dellOrdinanza del
Governo n. 129/2000 sulla Formazione Professionale degli Adulti
Ordinanza n. 76 del 19/08/2004 sulla modifica ed il completamento
dellOrdinanza del Governo n. 129/2000 sulla Formazione Professionale degli
Adulti
Legge n. 559 del 7/12/2004 sulla modifica ed il completamento della Legge n.
132/1999 sulla creazione, organizzazione e funzionamento del CNFPA
Formulario dei auto-valutazione per la richiesta di autorizzazione di un
programma di formazione professionale.
Formulario per il Report di Valutazione di un programma di formazione.
Procedura per la valutazione e la certificazione professionale (mette in atto
limplementazione dei provvedimenti dellart. 32 delle Norme Metodologiche
per lapplicazione dellOrdinanza del Governo n. 129/2000 sulla Formazione
Professionale degli Adulti, ripubblicato), e gli allegati n.1-10 (Art. 48):
1.

Annex 1: Matrice per stabilire il livello di efficacia del centro di


valutazione e certificazione delle competenze professionali acquisite
attraverso metodi informali e non-formali.

2.

Annex 2: Registrazione dei risultati del processo di assessment.

3.

Annex 3: Richiesta di autorizzazione.

4.

Annex 4: Autorizzazione di funzionamento.

5.

Annex. 5: Registro delle autorizzazioni di funzionamento dei centri di


valutazione e certificazione delle competenze professionali acquisite
attraverso metodi informali e non-formali.

6.

Annex 6: CNFPA Registro nazionale dei centri di valutazione e


certificazione delle competenze professionali acquisite attraverso metodi
informali e non-formali.

7.

Annex 7: Certificati di competenze.

8.

Annex 8: Registro generale delle persone valutate.

9.

Annex 9: Registro di gestione dei certificati di competenze

10. Annex 10: registro di evidenza nominale dei certificati rilasciati


11. Documento organizzativo
responsabilit e compiti.

del

CNFPA:

posizioni

organizzative,

12. Competence framework for VET Professions. Handbook for practitioners,


2009, Pubblicazione CEDEFOP.

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1.2

FABBISOGNI FORMATIVI INDIVIDUATI


Lanalisi ha innanzitutto confermato le due ipotesi di ricerca fondanti assunte
come presupposto per la realizzazione dellattivit, confermando, di conseguenza,
anche le finalit complessive da assegnare allazione formativa, inizialmente
prospettate (cfr. Introduzione).
Lanalisi ha anche evidenziato che, sostanzialmente, i due gruppi target
manifestano fabbisogni comuni.
C, innanzitutto, un fabbisogno di conoscenza e di comprensione del
complesso di questioni correlate con la QA nei sistemi di apprendimento. Si tratta
di assicurare che tutti i partecipanti allazione formativa posseggano un
aggiornato dominio conoscitivo su quattro aree di contenuti oggi considerati
cruciali per lo sviluppo della strategia del lifelong learning: cultura della qualit,
risultati dellapprendimento, certificazione e standard, cultura della valutazione.
C, poi, un fabbisogno di competenze e abilit, tra loro interconnesse e
correlate trasversalmente alle quattro aree di conoscenze sopra indicate. Tali
competenze ed abilit sono riferite rispettivamente alle responsabilit e alle
pratiche della QA che i partecipanti allazione formativa devono evidenziare nei
processi e/o nelle aree di attivit e/o nelle singole attivit in cui sono/saranno
coinvolti.
Nei due paragrafi seguenti si illustrano i due insiemi di fabbisogni,
presentandone il profilo e gli elementi di contesto che concorrono a caratterizzarli.
Posto che i fabbisogni sono comuni ai due gruppi target, nella progettazione
dellazione formativa si dovr tuttavia considerare lopportunit di attribuire
diversa enfasi ai vari oggetti di apprendimento, in relazione allo specifico gruppo
target. Soprattutto, si dovr aver cura di adattare lapparato di esempi,
esercitazioni, strumenti ecc. ai processi, alle aree di attivit, alle attivit
effettivamente di pertinenza dei partecipanti.

1.2.1

Fabbisogni di formazione relativi a conoscenze


La Figura 2 evidenzia le quattro aree di fabbisogni di conoscenze rilevate
attraverso il percorso di analisi. Segnala, inoltre, che queste aree sono tra loro
circolarmente e fortemente interconnesse, perch tutte rappresentano domini
conoscitivi coessenziali alla strategia europea per il lifelong learning.
Lo sviluppo della cultura della qualit, per esempio, comporta lo sviluppo della
cultura della valutazione: entrambi questi sviluppi devono essere pensati in modo
funzionale al nuovo approccio per risultati di apprendimento, che, a sua volta,
comporta una nuova attenzione ai processi di certificazione e ai sistemi di
standard che ne sono il presupposto.

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Figura 2 - Le cinque aree di fabbisogni di formazione relativi a conoscenze.

AREA CULTURA
DELLA QUALIT

Tutte le analisi sviluppate a livello europeo e le indicazioni comunitarie


insistono sulla necessit di sviluppare una vera cultura della qualit in tutti gli
attori dei sistemi di apprendimento, allo scopo di accrescere lefficacia dei
meccanismi di QA adottati nei sistemi stessi. Una recente analisi dei fabbisogni di
competenze nellambito delle professioni per la VET (CEDEFOP, Competence
framework for VET Professions. Handbook for practitioners, 2009) ha
sottolineato che linserimento e lintegrazione di una vera cultura della qualit
nelle istituzioni una sfida in tutta Europa, evidenziando che molti dirigenti
non hanno le necessarie conoscenze e la comprensione dell'ideologia e dei metodi
di QA. Se i leader non hanno la comprensione e la conoscenza delle
problematiche di QA, l'integrazione e l'inserimento del modo di pensare orientato
alla QA nelle operazioni di tutta l'organizzazione sembra un compito
impossibile.
La conoscenza e la comprensione delle questioni legate alla QA sono dunque
un fabbisogno essenziale. La QA non deve essere percepita come sovrastruttura,
ma come reale strumento per il miglioramento. Essa non deve nemmeno essere
percepita come un costrutto teorico, ma come una pratica professionale
efficace che migliora le performance in modo osservabile.
In particolare lapproccio alla qualit deve essere esplicitamente integrato con
lapproccio per risultati di apprendimento, adottato in sede europea. Lapproc334669528.doc
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cio alla qualit deve essere inoltre orientato a sostenere, ai vari livelli, sia i
processi di certificazione (assessment, validation, recognition) su cui si
concentrano i dispositivi europei, sia i processi a monte (analisi dei bisogni,
progettazione ecc.), con particolare riferimento ai processi di costruzione/aggiornamento degli standard.
I domini conoscitivi essenziali per questarea sono i seguenti:
Tappe fondamentali della storia della qualit.
Elementi di base della cultura della qualit, tenendo presenti:

gli approcci, i principi, le metodologie, gli strumenti che sono stati


elaborati nel corso dello sviluppo della storia della qualit (per la QA, per il
miglioramento continuo, per leccellenza ecc.), e che in vario modo sono
utilizzabili anche nella gestione per la qualit dei sistemi di apprendimento;

gli scopi e gli utilizzi dei risultati del ciclo della QA;

lapproccio per processi nella gestione della qualit;

le elaborazioni frutto del dibattito europeo sulla QA nei sistemi di


apprendimento.

AREA
RISULTATI
DELLAPPRENDIMENTO

Lapproccio per risultati di apprendimento rappresenta lasse centrale della


strategia europea per il lifelong learning. Lespressione rimanda a risultati
effettivamente dimostrati, osservati, documentati, e non semplicemente
attesi.
La posizione centrale dei risultati dellapprendimento nellEQF enfatizza ladozione di un linguaggio comune, che rende possibile comparare i livelli di
apprendimento raggiunti secondo il loro contenuto e il loro profilo e non secondo
i metodi e i percorsi di acquisizione, rendendo possibile la convalida degli
apprendimenti realizzati anche nei contesti non formali e informali e migliorando
in modo sostanziale la trasparenza dei certificati rilasciati ai vari livelli.
Pi radicalmente, ladozione del concetto di risultati dellapprendimento riflette un importante approccio innovativo nel modo di concepire, descrivere,
certificare lapprendimento e, conseguentemente, si riflette anche sul modo di
concepire listruzione e la formazione. Rispetto all'impostazione tradizionale, che
evidenzia gli input dell'apprendimento (contenuti, durata dell'esperienza di
apprendimento, tipo di istituzione, ecc.), lattenzione spostata, appunto, sui
risultati e, necessariamente, su tutti i contesti che possono fornire le occasioni, gli
stimoli e i supporti necessari per il loro raggiungimento.
Per i sistemi dellapprendimento, lapproccio per risultati dellapprendimento
comporta, quindi, un cambio sostanziale nel paradigma insegnamento-apprendimento. Il precedente paradigma basato sullinsegnamento metteva lenfasi
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sullacquisizione e la trasmissione di conoscenza. Il paradigma basato sullapprendimento mette, invece, laccento sul fatto che lapprendimento rappresenta sempre
un processo di costruzione del sapere e della realt, il cui protagonista
principale la persona che apprende.
Per varie ragioni legate alla storia e alla cultura dei diversi contesti nazionali, in
Europa la consapevolezza della radicalit di questo cambiamento non
sempre diffusa tra i soggetti che, a vario titolo e in diversa misura, esercitano
responsabilit strategiche/tecniche utili per implementare questapproccio nei
sistemi di apprendimento. Ci minaccia anche ladozione di coerenti processi di
certificazione, di standard adeguati e di specifici meccanismi di QA.
La conoscenza e la comprensione delle principali questioni legate allapproccio
per risultati dellapprendimento sono dunque un fabbisogno essenziale.
I domini conoscitivi essenziali per questarea sono i seguenti:
Elementi fondanti dellapproccio per risultati dellapprendimento proposto
dalle recenti indicazioni europee.
Principali impatti del cosidetto shift to learning outcomes5 sullinsieme dei
processi di un sistema di apprendimento (con particolare riferimento al sistema
di FPC).

AREA
CERTIFICAZIONE
E STANDARD

LEQF e tutti dispositivi e gli strumenti predisposti dallUnione Europea si


focalizzano sui risultati di apprendimento raggiunti dalle persone in vari contesti e
sui sistemi che possono dare una robusta garanzia dellefficacia dei processi che
portano alla certificazione di tali risultati. LUnione Europea si preoccupa, infatti,
di garantire che, nella loro mobilit geografica e professionale, le persone portino
moneta buona nel proprio portafoglio delle competenze. Lo shift to learning
outcomes veicola perci una speciale focalizzazione sui processi di
certificazione, i quali sono ora chiaramente identificati nei documenti ufficiali
europei (assessment, validation e recognition). Le distinte finalit di ciascuno di
questi processi sono anchesse esplicitamente indicate. costantemente
richiamata lesigenza di adottare procedure, meccanismi, metodi ecc. per la QA,
sia di questi processi, sia di tutti i processi correlati in cui si realizzano attivit di
trattamento dei risultati di apprendimento. Unenfasi particolare posta sulla
necessit di standard specifici per lapproccio per risultati
dellapprendimento.
Anche lOrganizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECDOCSE) in un proprio documento richiama la necessit di definire con accuratezza
gli standard necessari a garantire la qualit dei processi di certificazione dei

5
Cfr. CEDEFOP, The shift to learning outcomes. Conceptual, political and practical developments in
Europe, 2008.

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risultati dellapprendimento6. Sono questi standard, infatti, che secondo lOCSE


assicurano la coerenza dei sistemi di apprendimento e aiutano a mantenerne la
legittimit e il valore nei confronti delle persone e dellintera societ. Lincoerenza
nello sviluppo degli standard usati per la certificazione dei risultati
dellapprendimento raggiunti dalle persone mina, invece, fortemente la fiducia nei
sistemi stessi.
Su questo punto si raccomanda di tenere conto della definizione di standard e della tipologia di standard proposte nel documento Terminology of
European education and training policy - A selection of 100 key terms,
CEDEFOP, 2008, qui di seguito riportate:
Standard: Insieme di elementi il cui contenuto definito dalle parti
interessate. Nota: Si possono distinguere diversi tipi di standard:
lo standard di competenza descrive le conoscenze, abilit e/o competenze
necessarie per una determinata professione;
lo standard di formazione descrive gli obiettivi dellapprendimento, il
contenuto dei programmi, i requisiti daccesso e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi formativi;
lo standard di occupazione descrive le attivit e i compiti relativi a una determinata professione ed alla sua pratica;
lo standard di valutazione descrive i risultati dellapprendimento che devono
essere valutati e la metodologia utilizzata;
lo standard di convalida descrive il livello del risultato che deve essere raggiunto dalla persona sottoposta a valutazione e i criteri utilizzati;
lo standard di certificazione descrive le regole per lottenimento di un certificato o un diploma e i relativi diritti acquisiti.
A seconda del sistema, gli standard possono essere definiti separatamente o
rientrare in un unico documento.
La conoscenza e la comprensione delle principali questioni legate ai processi di
certificazione e agli standard sono dunque un fabbisogno essenziale.
I domini conoscitivi essenziali per questarea sono i seguenti:
Rilevanza, nelle recenti indicazioni europee, dei processi di certificazione dei
risultati dellapprendimento (assessment, validation, recognition) acquisiti nei
contesti formali, non formali e informali.
Tipologia e ruolo degli standard in un sistema che adotta lapproccio per
risultati dellapprendimento.
Rilevanza dei processi di costruzione e aggiornamento degli standard per
lefficace funzionamento di un sistema di apprendimento.
6
Cfr. The Role of National Qualifications Systems in Promoting Lifelong Learning (2005). Organisation
for Economic Cooperation and Development (OECD)..

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AREA
CULTURA
DELLA VALUTAZIONE

Lallineamento alle indicazioni europee in tema di QA nei sistemi di


apprendimento e le logiche di miglioramento della qualit implicano la necessit,
da parte di tutti gli attori coinvolti, di orientarsi verso atteggiamenti,
motivazioni, valori e comportamenti realmente volti a migliorare
costantemente le strategie formative, i risultati di apprendimento, la capacit
di rispondere alle attese dei clienti interni, di quelli esterni e degli
stakeholder. Questo implica che le tutte le organizzazioni, indipendentemente dal
livello al quale ci si riferisce (istituzioni, organismi e operatori), devono imparare
a valutare la capacit dellintera organizzazione di produrre sistematicamente
performance adeguate e rispondenti ai bisogni/requisiti impliciti/espliciti del
sistema cliente.
La cultura della valutazione integra e completa la cultura della qualit, nel
senso che aggiunge una forte motivazione a interpretare in profondit gli
esiti dei meccanismi messi in atto per la gestione della qualit, mettendo in
discussione, se necessario, le premesse, i valori, le strategie attuali
dellorganizzazione. questa una motivazione che o davvero avvertita, culturalmente illuminata e coerentemente messa in atto, o semplicemente non , n pu
essere surrogata da alcun sistema di metodi, procedure, meccanismi. Nei sistemi
di apprendimento, tale cultura si riflette anche sulla gestione dei cruciali e delicati
processi di certificazione dei risultati dellapprendimento.
La conoscenza e la comprensione delle forme e delle migliori pratiche di
valutazione sono perci necessarie, ancorch non sufficienti, e rappresentano un
fabbisogno essenziale.
I domini conoscitivi essenziali per questarea sono i seguenti:
Valutazione: principi della valutazione.
Etero valutazione: scopo e importanza strategica, caratteristiche distintive,
tipi, modalit di attuazione, con particolare riferimento alla Peer review e al
Benchmarking.
Autovalutazione: scopo e importanza strategica, caratteristiche distintive,
principi, modalit di attuazione, strumenti.

AREA
UTILIZZO DELLE ICT

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Secondo quanto evidenziato anche nel report dellattivit A.2, per lUE 7 gli
stati membri devono puntare sulle nuove tecnologie e sostenere e sviluppare
ulteriormente l'uso efficace delle ICT nei sistemi europei di istruzione e
formazione, come contributo a un'istruzione di qualit e come elemento essenziale
per adeguare tali sistemi alle esigenze della societ della conoscenza nel contesto
di una formazione durante tutto larco della vita.
In questo contesto, dunque, le competenze relative alle tecnologie applicate alla
formazione devono essere possedute da chi opera in tale sistema a livello di
erogatori della formazione, a livello di enti controllori e certificatori e a livello
istituzionale per la governance del sistema.
E in generale a livello di governance si nota che essendo la domanda
(istituzionale) a orientare lofferta, risulta necessario che chi si occupa di
elaborare documenti programmatici o di elaborazione di bandi debba possedere le
competenze che permettano di considerare anche lutilizzo delle tecnologie nei
sistemi di formazione continua.
La formazione continua non viene pi effettuata unicamente attraverso
modalit formative per cos dire tradizionali, ma anche attraverso modalit
innovative, caratterizzate dalluso delle tecnologie: e-learning (electronic
learning), m-learning (mobile learning), comunit di pratica e professionali, web
TV, ecc.. Risulta dunque opportuno possedere le competenze necessarie per
progettare, implementare, gestire e valutare interventi formativi realizzati con
modalit innovative. E non a caso lEuropa considera la competenza digitale come
una competenza chiave8 nel quadro del lifelong learning.
In questo ambito i domini conoscitivi considerati essenziali per il gruppo target
nel suo ruolo e nelle sue funzioni sono afferenti principalmente alla cosiddetta
competenza digitale.
La competenza digitale, nella definizione europea, consiste nel saper utilizzare
con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della societ dellinformazione
per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa supportata da abilit di
base nelle ICT: luso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre,
presentare e scambiare informazioni nonch per comunicare e partecipare a reti
collaborative tramite Internet.

1.2.2

Fabbisogni di formazione relativi a competenze e abilit


Le Tabelle 1 e 2 evidenziano i fabbisogni di competenze e di abilit rilevate
attraverso il percorso di analisi. Si ribadisce che queste competenze e abilit sono
7

Strategia di Lisbona 2000.

CFR Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006. Le competenze
chiave sono 1. Comunicazione nella madrelingua; 2) Comunicazione nella lingua straniera; 3) Competenze
matematiche e di base nella scienza e tecnologia; 4) Competenza digitale; 5) Imparare ad imparare; 6)
Competenze sociali e civiche; 7) Spirito di iniziativa e imprenditorialit; 8)Consapevolezza ed espressione
culturale.

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tra loro interconnesse e correlate trasversalmente alle quattro aree di conoscenze


illustrate nel paragrafo precedente.
Si precisa che, nellambito di questanalisi dei fabbisogni di formazione, le
competenze sono state individuate principalmente con riferimento alla dimensione della responsabilit per la QA che i partecipanti allazione formativa
devono evidenziare nei processi e/o nelle aree di attivit e/o nelle singole attivit
in cui sono/saranno coinvolti. La messa in atto di queste competenze presuppone
la presenza, tra le risorse personali dei destinatari, di attitudini, motivazioni e
valori capaci di orientare comportamenti organizzativi coerenti con la
strategia complessiva scelta per lo sviluppo del sistema nazionale della FPC.
pertanto necessario che la progettazione dellazione formativa assuma come
oggetto di apprendimento anche queste speciali risorse personali.
Le abilit, a loro volta, sono state selezionate con riferimento alla dimensione
pratica della QA (definizione e uso di metodi, tecniche, strumenti ecc.), sempre
in relazione ai processi e/o alle aree di attivit e/o alle singole attivit sopra
richiamati.
Le Tabelle riportano, per ciascuna competenza e abilit, la relativa denominazione e un breve commento, che aiuta a collocarla nel quadro del
complessivo processo di miglioramento della qualit del sistema di FPC in
Romania.
Tabella 1 - Fabbisogni di competenze.

Competenze

Commenti

Partecipare attivamente alla creazione della


strategia di QA.

La strategia di QA deve essere funzionale alladozione


consapevole ed effettiva dellapproccio per risultati di
apprendimento, nonch al rafforzamento del controllo
sui processi di certificazione.

Partecipare attivamente allo sviluppo e


alladozione del sistema di QA.

Il coinvolgimento degli attori, ai vari livelli, nello sviluppo


e nelladozione del sistema di QA condizione
necessaria per assicurare che lo stesso non sia
percepito come costrutto teorico complesso che si
sovrappone, senza integrarsi, alloperativit
professionale.

Partecipare alla progettazione e alla


realizzazione degli strumenti per la gestione
della qualit.

Il coinvolgimento degli attori, ai vari livelli, nella


progettazione e nella realizzazione degli strumenti per
la gestione della qualit, condizione necessaria per
adeguare gli strumenti alloperativit professionale e
per condividere, allo stesso tempo, gli input per
ladeguamento/miglioramento delle pratiche.

Contribuire alla gestione della qualit della


propria organizzazione, manifestando nel
lavoro quotidiano lapplicazione del sistema di
QA e soprattutto della strategia e delle logiche
che lo caratterizzano.

La consapevolezza che la qualit si genera soprattutto


nellesercizio competente delle attivit professionali
quotidiane, oltre che nelle specifiche attivit di QA,
condizione necessaria per assicurare che siano
effettivamente messe in atto la strategia e le logiche
che sostanziano il sistema di QA (per es. la sua
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Competenze

Commenti
finalizzazione alladozione dellapproccio per risultati di
apprendimento).

Effettuare le registrazioni previste dal sistema


di QA, in modo che risultino efficaci sia per il
monitoraggio dei processi, sia per il loro
miglioramento continuo.

La consapevolezza che le registrazioni previste dal


sistema di QA non sono una sovrastruttura
burocratica, ma uno strumento essenziale per
lefficacia del sistema stesso, condizione necessaria
per assicurare che siano disponibili dati e informazioni
effettivamente utili sia per il monitoraggio dei processi,
sia per il loro miglioramento continuo.

Motivare i colleghi e i collaboratori ad un lavoro


di qualit.

Tutti devono sentirsi impegnati a svolgere un lavoro di


qualit e condividere limpegno comune a motivarsi
reciprocamente per lattuazione quotidiana di questo
impegno, ovviamente con diverse modalit in relazione
ai diversi livelli di responsabilit.

Manifestare la cultura del miglioramento


continuo della qualit, anche nella valutazione
e nel follow-up dei colleghi e dei collaboratori.

Oltre limpegno comune a svolgere quotidianamente un


lavoro di qualit, tutti devono sentire e manifestare
limpegno a migliorarlo continuativamente, aiutandosi
reciprocamente, con diverse modalit in relazione ai
diversi livelli di responsabilit, anche tramite la
valutazione e il follow-up dei colleghi e dei collaboratori.

Contribuire ai processi (interni ed esterni) di


riesame e di valutazione della qualit finalizzati
al miglioramento continuo.

Tutti devono sentirsi impegnati a contribuire allefficacia


delle forme di audit (interne ed esterne) previste dal
sistema di QA: la consapevolezza che questi audit
sono unopportunit per il miglioramento continuo
condizione necessaria per assicurare unefficace
valutazione della qualit del servizio.

Prendere parte attiva alle attivit di peer review.

La consapevolezza dellutilit delle attivit di peer


review per il miglioramento delle pratiche professionali
(per esempio lassessment e la validation dei risultati di
apprendimento, ma anche la progettazione e la
gestione dei percorsi di apprendimento) condizione
necessaria per assicurare la qualit intrinseca dei
servizi.

Prendere parte attiva alle attivit di self-assessment proposte dallorganizzazione,


manifestando anche a livello personale il
proprio impegno in questa forma di valutazione.

La consapevolezza dellutilit delle attivit di selfassessment condizione necessaria per assicurare


leffettiva adozione della cultura della valutazione, sia a
livello personale, sia a livello dellintera organizzazione.

Contribuire alla strategia di QA esplicitando le


potenzialit e il ruolo delle tecnologie nei
sistemi e nei processi formativi.

La consapevolezza dei vantaggi e delle specificit


applicative derivanti dallutilizzo delle ICT nei sistemi e
nei processi formativi condizione necessaria per
assicurare un contributo positivo delle tecnologie nella
formazione.

Tabella 2 - Fabbisogni di abilit.

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Abilit

Commenti

Definire procedure operative per assicurare la


qualit dei processi caratterizzanti i sistemi di
apprendimento.

Lo strumento procedura operativa inteso in modo


ampio. Tale strumento deve essere pertanto concepito
per essere applicabile, con forme differenziate, a tutti i
processi: da quelli realizzativi a quelli relativi alla
governance, alla direzione, al miglioramento
continuativo del sistema della FPC e del relativo
sistema di QA. Esso comprende, quindi, anche forme
di proceduralizzazione formalizzate in accordi
istituzionali. Una buona padronanza di questa abilit
comporta la capacit di distinguere sia i diversi livelli
del sistema (disposizioni e processi istituzionali,
responsabilit e processi degli organismi,
responsabilit e attivit professionali degli operatori),
sia le diverse dimensioni del sistema (standard, input,
processi, output/outcomes, metodi e strumenti, risorse
umane e strutture).

Realizzare strumenti di supporto alla gestione


della qualit, quali manuali, istruzioni operative,
strumenti di pianificazione e di registrazione.

Tutti questi strumenti devono essere realizzati con la


massima attenzione a renderli di aiuto effettivo ed
efficace alloperativit professionale, avendo cura di
evitare lappesantimento inutile del carico di lavoro.

Stabilire piani per la realizzazione di attivit di


monitoraggio ai vari livelli del sistema e per la
registrazione delle attivit realizzate.

Labilit di stabilire questi piani necessaria per


implementare efficacemente il ciclo PDCA.

Costruire indicatori per il monitoraggio e le


relative soglie di accettabilit per la valutazione
dei processi.

Lacquisizione dellabilit di costruire questi indicatori,


oltre a facilitare lefficace implementazione del ciclo
PDCA, deve indurre nei destinatari dellazione
formativa lattitudine a prendere decisioni sulla base di
informazioni e dati oggettivi, possibilmente quantitativi.

Definire procedure operative per le rilevazioni


sistematiche sia della soddisfazione degli attori
coinvolti nel processo o delle parti interessate,
sia degli eventi indesiderabili segnalati dagli
stessi.

Lacquisizione dellabilit di definire queste procedure,


oltre a facilitare lefficace implementazione del ciclo
PDCA, deve indurre nei destinatari dellazione
formativa lattitudine a perseguire la soddisfazione del
cliente e delle parti interessate, ponendo attenzione
prioritaria alla soddisfazione dei bisogni oggettivi
(anche non espressi) e non solo delle aspettative
soggettive. Lascolto sistematico della voce del
cliente deve essere inteso come rilevazione di tutti
quei segnali, compresi i segnali deboli, che possono
suggerire correzioni o modifiche migliorative del
servizio.

Costruire e gestire strumenti statistici per


lelaborazione dati, utili per attivare processi di
miglioramento continuo.

Lacquisizione dellabilit di costruire e gestire questi


strumenti, oltre a facilitare lefficace implementazione
del ciclo PDCA, deve indurre nei destinatari dellazione
formativa lattitudine a prendere decisioni sulla base di
informazioni e dati oggettivi, possibilmente quantitativi.

Pianificare, attuare e verificare lefficacia delle


azioni di miglioramento individuate sulla base
dei dati e delle informazioni raccolte attraverso

Labilit di pianificare, attuare e verificare lefficacia


delle azioni di miglioramento necessaria per
implementare efficacemente il ciclo PDCA.
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Abilit

Commenti

il monitoraggio.

Utilizzare i risultati dei processi di gestione


della qualit per sviluppare il proprio specifico
lavoro allinterno dellorganizzazione.

Questa abilit indispensabile per introdurre le


strategie e le logiche della QA dentro la pratica
professionale individuale. Se, per esempio, in un
organismo i risultati del processo di assessment dei
risultati di apprendimento non risultassero
soddisfacenti, dovrebbe essere chiaro che sarebbe
necessario intervenire su due livelli. Occorrerebbero
interventi sulla gestione del processo dal punto di vista
organizzativo, con lintroduzione di pi efficaci punti di
controllo, ma sarebbe anche necessario che ciascun
operatore riesamini e migliori i propri personali metodi
professionali, utilizzati in tale processo.

Applicare i risultati delle valutazioni esterne e


del self-assessment per migliorare la propria
azione professionale.

Vedi commento precedente.

Definire e utilizzare un approccio operativo per


lutilizzo delle ICT nei sistemi e processi
formativi.

Acquisire labilit che permette di definire e utilizzare un


modello pratico di utilizzo delle ICT significa pensare e
implementare delle linee guida che stabiliscano
requisiti, modalit e indicatori per la valutazione di
processi formativi che fanno uso della tecnologia. Tali
linee guida rappresentano il punto di riferimento che
indirizza da un lato la domanda istituzionale
(costruzione dei bandi), dallaltro lofferta dei provider di
formazione (corsi formativi).

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2 ANALISI DELLE ASPETTATIVE


2.1

METODOLOGIA DI ANALISI DELLE ASPETTATIVE

2.1.1 Impianto metodologico e step di lavoro


Il percorso metodologico di analisi dei fabbisogni formativi e delle aspettative dei
professionisti responsabili del ridisegno e dellimplementazione della QA nella FPC in
Romania rappresentato dalla seguente visualizzazione:

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Step di lavoro
1. Definizione e condivisione della metodologia di analisi del fabbisogno;
2. Predisposizione degli strumenti per la realizzazione dellanalisi;
3. Realizzazione di colloqui con il management di CNFPA (capi area, capi
funzione, responsabili di progetto, ) al fine di capire, da chi gestisce
direttamente i professionisti, i loro reali fabbisogni formativi;
4. Somministrazione di questionari ai membri del board CNFPA e degli esperti del
segretariato tecnico del CNFPA coinvolti per raccogliere le loro dirette esigenze
formative;
5. Somministrazione di questionari alle Commissioni di autorizzazione per
raccogliere le loro dirette esigenze formative;
6. Monitoraggio e riesame dellattivit (attivit trasversale nel gantt)
7. Realizzazione di momenti di riunione in presenza e a distanza
8. Predisposizione di un report di sintesi che, per ciascun operatore o per categorie
omogenee, metta in luce i gap di competenze in esito allanalisi ed i cui
contenuti saranno oggetto di formazione:
i. Gap che afferiscono ad un dominio conoscitivo; questi potranno
essere saranno presi in carico dal programma di formazione
previsto dallazione 5.5 del progetto.
ii. Gap che afferiscono ad un dominio abilitativo e di competenze;
questi saranno potranno essere presi in carico dalle azioni di
action learning da prevedere dallazione A.6 del progetto.
9. Consegna e condivisione report con CNFPA.

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2.1.2

2.2
2.2.1

Strumenti utilizzati

Questionario per Board


del CNFPA e Segretariato
Tecnico

Vedi Allegato 1

Questionario per
Commissioni di
Autorizzazione

Vedi Allegato 2

ASPETTATIVE

DEI COMPONENTI LE COMMISSIONI

Elaborazione dei dati raccolti


Il questionario stato somministrato a 18 persone, di cui 7 del Board CNFPA e
11 del Segretariato Tecnico di CNFPA.
Il 94% delle persone a cui stato somministrato il questionario ha partecipato
ad attivit di formazione/aggiornamento relativamente alle tematiche generali
della Quality Assurance. Nella maggior parte dei casi si tratta di partecipazione a
seminari, conferenze, tirocini, seguita da formazione esclusivamente teorica.
Emerge quindi che vengono raramente realizzate attivit pratiche/laboratoriali.
Relativamente ai contenuti delle attivit formative le persone a cui stato
somministrato il questionario mostrano un particolare interesse ad approfondire
principalmente le buone prassi in materia di assicurazione della qualit nella
formazione professionale e continua e, a seguire, metodi e strumenti per lo
sviluppo di procedure (operative, di processo, ecc.) per lAQ nei sistemi di
istruzione de formazione professionale e raccomandazioni europee sullAQ nei
sistemi di istruzione de formazione professionale. Un numero significativo di
persone ha segnalato inoltre limportanza di approfondire tematiche relative agli
indicatori di monitoraggio e soglie di rilevanza degli stessi e ai modelli di sistemi
di assicurazione/management della qualit.
La maggior parte delle persone dichiara che vengono effettuate valutazioni
periodiche delle attivit, a livello di:

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Organizzazione (processi, risorse, risultati etc.) ;

Dipartimenti ai quali appartengono

Attivit propria.
La modalit di valutazione principalmente utilizzate risultano essere

lautovalutazione e le valutazioni di parte seconda ( MMFPS, MECI).


Per quanto riguarda lanalisi dei processi chiave del board CNFPA e del
Segretariato Tecnico, in relazione alle regolamentazioni vigenti, emerge quanto
segue:
Nei

processi

Partecipazione

al

processo di

sviluppo

del

quadro

legislativo/normativo/metodologico, Elaborazione di studi e analisi a sostegno


delle politiche e strategie di FPC, Miglioramento del sistema di AQ nel FPC in
relazione al EQARF circa la met delle persone dichiara che sono previste di
attivit e metodi finalizzati allassicurazione qualit dei processi; in relazione al
macroprocesso Coordinamento del processo di autorizzazione dei fornitori di
FPC, soltanto il processo Garanzia di consulenza specialistica evidenzia la
mancanza, per la maggior parte delle persone, di tali attivit e metodi.
In relazione agli strumenti di supporto, per i processi Partecipazione al
processo

di

sviluppo

del

quadro

legislativo/normativo/metodologico,

Elaborazione di studi e analisi a sostegno delle politiche e strategie di FPC,


Miglioramento del sistema di AQ nel FPC in relazione al EQARF, circa la met
delle persone ne conferma la presenza. Si tratta principalmente di procedure e
istruzioni. Non viene segnalato lutilizzo di indicatori, che invece sono strumenti
fondamentali per poter realizzare in modo efficace le valutazioni periodiche, che
si dichiara vengono effettuate.
Per quanto riguarda il macroprocesso Coordinamento del processo di
autorizzazione dei fornitori di FPC, la maggior parte delle persone a
confermare la presenza di strumenti di supporto; in particolare procedure,
istruzioni ed in misura minore formulari per la registrazione delle attivit/report e
strumenti di pianificazione.

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Si rileva inoltre che per i processi Partecipazione al processo di sviluppo del


quadro legislativo/normativo/metodologico, Elaborazione di studi e analisi a
sostegno delle politiche e strategie di FPC, Miglioramento del sistema di AQ
nel FPC in relazione al EQARFnon vengono effettuati dei controlli di qualit.
Invece per il macroprocesso Coordinamento del processo di autorizzazione dei
fornitori di FPC la maggior parte delle persone dichiara che tali controlli
vengono effettuati soprattutto per monitorare i tempi di realizzazione delle attivit
ed il rispetto dei requisiti normativi; in misura minore si dichiara che vengono
inoltre prese in considerazione lefficacia e lefficienza dei processi.
Relativamente alla valutazione/monitoraggio/controllo/audit dei processi, per
la totalit dei processi chiave del CNFPA la maggior parte delle persone dichiara
che non vengono utilizzati appositi indicatori, in linea con gli indicatori europei di
AQ, ma sono invece utilizzati strumenti per la rilevazione sistematica delle non
conformit; in relazione al macroprocesso Coordinamento del processo di
autorizzazione dei fornitori di FPC si segnala lutilizzo dei seguenti strumenti:

Report di monitoraggio annuali e nelle visite di controllo

Soluzioni

Trasmissione di dati dal CdA

Report interni
Inoltre, seppure si registri un numero di risposte piuttosto basso, si evince che i

dati raccolti attraverso le attivit di monitoraggio vengono utilizzati per


pianificare azioni di miglioramento mirate, nei processi Elaborazione di studi e
analisi a sostegno delle politiche e strategie di FPC, Miglioramento del sistema
di AQ nel FPC in relazione al EQARF; per quanto riguarda il macroprocesso
Coordinamento del processo di autorizzazione dei fornitori di FPC, innanzitutto
il numero di risposte assegnate risulta decisamente pi significativo e la maggior
parte delle persone dichiara che i dati raccolti vengono utilizzati per attivare un
processo di miglioramento attraverso lutilizzo di molteplici strumenti:

Analisi periodiche;

Proposte da parte del personale

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Proposte dagli enti territoriali (commissioni di autorizzazione, segreterie


tecniche provinciali)

Proposte da parte di altri parti interessate (es. comitati di settore, fornitori di


FPC, ecc.)

Delibere della Direzione;

Report.
Rispetto alle tecnologie, la totalit delle persone dichiara di utilizzare in

maniera sistematica strumenti informatici (in particolare internet ed e-mail),


inoltre, la maggior parte di queste manifesta interesse per lapprofondimento e
laggiornamento rispetto a tali tematiche.
In relazione allimpiego della formazione a distanza come modalit di
erogazione delle attivit formative di aggiornamento del personale, la maggior
parte delle persone si dichiara a favore di tale proposta.
2.2.2

Esiti dellanalisi
Dallanalisi dei dati raccolti attraverso i questionari, emergono una serie di
aspettative che possono essere ricondotte a fabbisogni di domini conoscitivi,
abilitativi e di competenze; si rilevano infatti le seguenti risposte:

formazione professionale dei valutatori, per l'entrata e uscita dei


formatori dal sistema

armonizzazione della legislazione in merito alla FPC con le


direttive UE sulla FPC per semplificare il processo di
autorizzazione degli FFP

sviluppo di standard di qualit nel FPC insieme a metodi e


strumenti per lo sviluppo di procedure operative

formazione del personale del sistema

Progettazione ed implementazione di uno standard di qualit nel


FPC. Implementazione di sistemi di qualit per gli erogatori di FP

Formazione degli specialisti che sono coinvolti nella valutazione,


monitoraggio e che fanno parte dalle commissioni di valutazione

Formazione e certificazione degli specialisti valutatori

aumentare la quota dellauto-valutazione al livello del fornitore e


lintroduzione di un sistema interno di assicurazione della qualit.
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Inoltre, come si evince dalle risposte ad una domanda specifica del


questionario, le aree che le persone ritengono utile approfondire risultano essere
(sono ordinate in ordine decrescente, rispetto al numero di preferenze espresse):

buone pratiche per garantire la qualit dell'istruzione e della


formazione professionale;

metodi e strumenti per lo sviluppo di procedure (operative, di


processo, ecc.) per lAQ dei sistemi di istruzione e formazione
professionale;

raccomandazioni europee sullassicurazione


nell'istruzione e formazione professionale;

indicatori di monitoraggio e relative soglie di rilevanza;

modelli di sistemi di assicurazione/gestione della qualit;

approccio per processi nella gestione della qualit;

concetti generali di assicurazione della qualit;

della

qualit

Infine, probabilmente per la tipologia di strumento utilizzato, lo stesso ha


consentito alle persone intervistate di esprimere ulteriori esigenze oltre alla sfera
formativa e di aggiornamento; in particolare si riscontrano una serie di
sollecitazioni che possono essere ricondotte alle seguenti dimensioni:
Miglioramento delle procedure interne, loro snellimento e diffusione;

sviluppo dei criteri e delle procedure di valutazione interna ed


esterna;

sviluppo di un sistema di indicatori adeguati

procedure per il miglioramento del sistema

Miglioramento, in termini di efficacia, delle procedure di autorizzazione


dei fornitori di formazione e messa a punto di nuove necessarie;

definire le procedure di controllo e sanzione effettiva relative alla


FPC

procedure di controllo nella FPC e norme per l'applicazione delle


sanzioni

introduzione di sanzioni in caso di non conformit

possibilit di intervento del CNFPA a livello delle commissioni di


autorizzazione provinciali e dei fornitori

semplificare il processo di autorizzazione e il diritto del CNFPA di


realizzare valutazioni senza ricorrere alla lista degli specialisti dei
comitati di autorizzazione

implementazione di sistemi di qualit per i fornitori di FP


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procedura di rinnovo fornitori di FPA da applicare dopo la


valutazione da parte del CNFPA

monitoraggio obbligatorio in base ad un calendario annuale

utilizzo di esperti formati per limplementazione di metodi moderni


di gestione del AQ nel FPC

certificazione dei formatori

certificazione degli esperti e degli valutatori

trasferimento delle decisioni di autorizzazione dei programmi di


formazione professionale degli adulti dalle commissioni di
autorizzazione provinciali al livello dei comitati settoriali
(lautorizzazione dei percorsi dovr essere realizzata dai comitati di
settore per ciascuna area in parte e non dalle commissioni di
autorizzazione)

gli specialisti presenti negli elenchi di esperti delle CA dovranno


essere raccomandati dal CS del settore

Miglioramento della comunicazione tra CNFPA e gli enti di formazione;

aumento del livello di comunicazione con i fornitori di formazione

ALTRO

2.3
2.3.1

coinvolgimento attivo dei comitati settoriali per la nomina dei


rappresentanti dei sindacati e delle associazioni datoriali nelle
commissioni di autorizzazione provinciali;

elaborazione di programmi-quadro per ciascuno

i fornitori devono avere gli spazi propri per la realizzazione


dellattivit pratica

coinvolgimento dei comitati settoriali nel processo

il CNFPA ha le leve amministrative di intervento/correzione


dellattivit delle CA

conflitti di competenza dovranno essere seguiti allinterno delle CA

coinvolgimento maggiore dei comitati settoriali

ASPETTATIVE

DEI MEMBRI DEL

CNFPA

Elaborazione dei dati raccolti


L87% delle persone a cui stato somministrato il questionario ha partecipato
ad attivit di formazione/aggiornamento relativamente alle tematiche generali
della Quality Assurance. Nella maggior parte dei casi si tratta di partecipazione a
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seminari, conferenze, tirocini, seguita da formazione esclusivamente teorica.


Emerge quindi che vengono raramente realizzate attivit pratiche/laboratoriali.
Relativamente ai contenuti delle attivit formative le persone a cui stato
somministrato il questionario mostrano un particolare interesse ad approfondire
principalmente le buone prassi in materia di assicurazione della qualit nella
formazione professionale e continua e, a seguire, i principali indirizzi europei in
tema di Quality Assurance nei sistemi di apprendimento. Un numero significativo
di persone ha segnalato inoltre limportanza di approfondire lapproccio per
processi nella gestione della qualit, con i relativi strumenti operativi
(istruzioni,strumenti, procedure operative, indicatori ecc.).
L87% delle persone dichiara che vengono effettuate valutazioni periodiche
delle attivit, in particolare valutazioni esterne di parte seconda (CNFPA) ed
autovalutazioni.
Per quanto riguarda lanalisi dei processi specifici delle Commissioni di
autorizzazione (PSCA), in relazione alle regolamentazioni vigenti, emerge quanto
segue:

nei processi 1, 2,3 e 4 le persone dichiarano che sono previste di attivit e metodi
finalizzati allassicurazione qualit dei processi;

nel processo 5, invece solo la met delle persone dichiara la presenza di attivit e
metodi finalizzati allassicurazione qualit dei processi;

nel processo 6 emerge con evidenza lassenza di attivit e metodi finalizzati


allassicurazione qualit dei processi;
In relazione agli strumenti di supporto, la maggior parte delle persone ne
conferma la presenza in tutti i processi. Si tratta principalmente di istruzioni,
procedure e strumenti di pianificazione. Non viene segnalato lutilizzo di
indicatori, che invece sono strumenti fondamentali per poter realizzare in modo
efficace le valutazioni periodiche, che si dichiara vengono effettuate.
Si rileva inoltre che per tutti i processi, ad eccezione del processo 6, vengono
effettuati dei controlli di qualit, con particolare riferimento al rispetto dei
requisiti normativi. Questo indica che lapproccio attualmente adottato si colloca a
livello di valutazione di conformit. Vengono infatti impiegati appositi
strumenti per la raccolta dei dati sulle non conformit. Inoltre si dichiara che i dati
raccolti attraverso le attivit di monitoraggio vengono utilizzati per pianificare
azioni di miglioramento mirate - principalmente attraverso la realizzazione di
riunioni periodiche con il personale coinvolto il che denota comunque una
tendenza a passare dalla logica della conformit a quella del miglioramento
continuo.
Per quanto concerne gli specialisti impiegati dalle Commissioni, dai
questionari emerge che la loro preparazione tecnica viene considerata pienamente
adeguata; la loro preparazione sugli aspetti metodologici della valutazione non
risulta altrettanto adeguata, cos come la preparazione relativa
allassicurazione/gestione della qualit risulta adeguata. La maggior parte delle
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persone dichiara inoltre lassenza di un programma di formazione professionale


rivolto specificatamente a tali specialisti.
Rispetto alle tecnologie, la quasi totalit delle persone dichiara di utilizzare in
maniera sistematica strumenti informatici (in particolare internet ed e-mail) e
manifesta interesse per lapprofondimento e laggiornamento rispetto a tali
tematiche.
Rispetto allimpiego delle-learning come modalit di erogazione delle attivit
formative di aggiornamento del personale, non vi una chiara presa di posizione;
infatti il 50% si dichiara a favore di tale proposta, mentre il restante 50%
contrario.
2.3.2

Esiti dellanalisi
Dallanalisi dei dati raccolti attraverso i questionari, emergono una serie di
aspettative che possono essere ricondotte a domini conoscitivi, abilitativi e di
competenze; si rilevano infatti le seguenti risposte:

seminari, formazione a zone

formazione della commissione, della segreteria, degli specialisti

organizzare sessioni di formazione locali e/o nazionali per assicurare


pratiche identiche al livello provinciale e unapplicazione unitaria della
normativa rilevante

procedure per la formazione degli specialisti

Inoltre, come si evince dalle risposte ad una domanda specifica del


questionario, le aree che le persone ritengono utile approfondire risultano essere
(sono ordinate in ordine decrescente, rispetto al numero di preferenze espresse):

buone pratiche per garantire la qualit dell'istruzione e della formazione


professionale;

raccomandazioni europee sullassicurazione della qualit nell'istruzione e


nella formazione professionale;

metodi e strumenti per lo sviluppo di procedure (operative, di processo,


ecc.) per lassicurazione della qualit dell'istruzione e della formazione
professionale;

Concetti generali di AQ;

approccio per processi nella gestione della qualit;

indicatori di monitoraggio e soglie di rilevanza degli stesse;

modelli di sistemi di assicurazione/gestione della qualit;

Infine, probabilmente per la tipologia di strumento utilizzato, lo stesso ha


consentito alle persone interpellate di esprimere ulteriori esigenze anche al di fuori
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della sfera formativa e di aggiornamento; in particolare si riscontrano una serie di


sollecitazioni che possono essere ricondotte alle seguenti dimensioni:
Revisione/semplificazione delle procedure di autorizzazione;

nel processo di rinnovo dellautorizzazione non sar necessario presentare


un nuovo dossier di richiesta

semplificazione dei formulari e, possibilmente, la riduzione del loro


numero

l'introduzione di sanzioni per la violazione della normativa, delle istruzioni


e delle metodologie da parte dei fornitori

revisione delle condizioni di autorizzazione per i fornitori di FPA

nel processo di rinnovo dellautorizzazione, nel dossier devono essere


introdotto solo i nuovi documenti

semplificazione dellevidenza dellattivit di autorizzazione attraverso


linserimento dei dati in un unico registro

Sviluppo del ruolo di assistenza/consulenza svolto dal CNFPA

semplificazione delle procedure


lelaborazione degli standard

semplificazione dellattivit della segreteria tecnica per laumento


dellassistenza tecnica e metodologica per il miglioramento delle evidenze
possedute dai fornitori di FP

di

assistenza

metodologica

per

Innalzamento del livello di qualit del Sistema di FPA

definizione di standard minimi di qualit per i fornitori (strutture,


attrezzature)

elaborazione degli SO, revisione periodica

regolamento mirato dei percorsi di formazione iniziale, specialistica, di


perfezionamento (numero di ore, l'introduzione della presenza obbligatoria
della tabella dei corsisti allinizio del corso il rapporto teoria/pratica, ecc.)

elaborazione delle procedure di qualit per i diversi tipi di programmi

requisiti di qualit per ciascun standard occupazionale

sviluppo di indicatori di qualit

realizzazione di sistemi di qualit per i programmi di formazione


professionale

i corsi di formazione saranno unici per ciascun mestiere, la loro attuazione


da parte del fornitore di formazione pu diminuire la qualit della
formazione dei corsisti.
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visite ai fornitori da parte delle Commissioni durante lo svolgimento dei


corsi

ALTRO

la retribuzione dei membri delle CA e ST

modifica/miglioramento della legge sulla formazione professionale

aumentare le tassi di autorizzazione (ad esempio, l'ammontare dello


stipendio lordo su economia stabilito sul mercato)

il pagamento delle commissioni di autorizzazione a seconda del numero di


riunioni mensili

il pagamento delle commissioni di esame sar eseguito dalla commissione


di autorizzazione e non dal fornitore di formazione

riattivazione del portale FPA

creazione di un database e relativa implementazione a livello nazionale

3 ALLEGATI
Allegato 1 Questionario Board del CNFPA e Segretariato Tecnico
Allegato 2 Questionario Commissioni di Autorizzazione
Allegato 3 Griglia di raccolta dati dei questionari somministrati al Board del
CNFPA e al Segretariato Tecnico
Allegato 4 Griglia di raccolta dati dei questionari somministrati alle
Commissioni di Autorizzazione

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