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I dati epidemiologici sullalopecia androgenetica maschile e femminile sono impressionanti: piu' del
50% degli uomini e del 40% delle donne ne presentano una forma clinicamente evidente.
Recentemente Vera Price ha pubblicato dati altrettanto significativi sullincidenza dellalopecia
androgenetica negli adolescenti lanciando lallarme sullimpatto psicologico e il disagio emotivo che la
calvizie androgenetica puo' determinare in un numero altissimo di giovani, al limite della patologia
comportamentale.
Eppure, la terapia dermatologica ha fatto enormi progressi negli ultimi venti anni, e soprattutto
dallintroduzione del minoxidil (primi anni 80) e della finasteride (1994) ha messo a disposizione
farmaci estremamente efficaci, con una bassissima incidenza di effetti collaterali. E risaputo, poi, che
numerosi altri principi attivi farmacologici possono essere utili nellalopecia androgenetica: e' il caso,
per esempio, dello spironolattone o della flutamide, o della dutasteride, che spesso pero' non vengono
utilizzati per motivi medico-legali (mancanza di indicazione duso, rischio di effetti collaterali, eccetera).
Forse proprio per questo motivo, in questi venti anni i canoni della terapia dellalopecia androgenetica
riconoscono solo il minoxidil e la finasteride come cura accettata, con laggiunta della terapia ormonale
nei casi indicati, come stigmatizzato dalle linee guida dellAmerican Academy of Dermatology, o dai
numerosi articoli pubblicati. Tuttavia anche le terapie ufficiali hanno dei limiti: gli ormoni negli uomini o
nelle donne affette da patologia endocrina o oncologica, la finasteride per le donne in eta' fertile (e per
motivi medico-legali dopo la menopausa per la mancanza di indicazione), il minoxidil per gli
adolescenti. Come affrontare, quindi, tutte le situazioni non previste dai canoni? Negli ultimi anni
sono state studiate sostanze alternative, spesso di origine naturale, che si sono dimostrate efficaci nel
controllo dellalopecia androgenetica. Sono numerosi i principi attivi proposti, che talvolta pero' non
sono sostenuti da una ricerca scientifica sufficientemente approfondita (con trials clinici in doppio cieco
e randomizzati). Non e' questo il caso della melatonina per uso topico, della atodina (complesso
adenosina-ornitina-taurina) e della adenosina, che svolgerebbe secondo Tajima un effetto specifico di
stimolazione di fattori di crescita vascolare e fibroblastico con unefficacia paragonabile al minoxidil, o
piu' recentemente della bohemeria nipononivea (sostanza di derivazione fitologica ad azione anti 5-areduttasi: i primi studi sono del 1992).
Si tratta di una pianta della famiglia delle urticariacee di origine giapponese,
utilizzata sin dalla antichita' nella medicina orientale. Dalla foglia si estrae
una specifica miscela di acidi grassi polinsaturi (composta prevalentemente
da acido g-linolenico, acido linoleico, palmitico, oleico, elaidico e stearico)
con azione di inibizione selettiva dellenzima 5-a- reduttasi di tipo II, e in
parte anche su quello di tipo I. La particolare miscela di acidi polinsaturi va
a saturare lenzima occupandone il recettore, disattivandolo, allinterno della
Fig 1 Modificazione del numero dei papilla dermica e delle cellule della matrice del follicolo pilifero.
capelli per cm2 rispetto al basale
Infatti lenzima e' legato alla parete della membrana cellulare, ed e' in
grado di svolgere la sua attivita' solo se e' mantenuta una perfetta
integrita' bilamellare della membrana cellulare: qualsiasi modificazione
della sua matrice lipidica puo' alterare la configurazione dellenzima in
modo non specifico. Solo determinati acidi grassi insaturi con specifica
configurazione sono potenti inibitori dellenzima, e in particolare quelli con
14 - 22 catene di carbonio e da 1 a 6 doppi legami in configurazione cis.
Gli acidi grassi saturi non hanno nessuna capacita' di inibizione.
Foto 1
Foto basale Paziente donna
35 anni
Foto 2
Foto al controllo
dopo 6 mesi.
Evidente
miglioramento
clinico con
aumento della
massa dei capelli
Foto 3
Foto basale
Paziente donna
65 anni in post
menopausa
Foto 4
Foto al controllo
dopo 6 mesi di
terapia.
Aumento del
diametro del
fusto con
conseguente
rinfoltimento
della zona
interessata
Foto 5
Foto in
Epiluminescenza.
Immagine
basale. Si nota
una
miniaturizzazion
e marcata
Foto 6
Foto in
Epiluminescenza
controllo dopo 6
mesi. Si
apprezza una
riduzione
possibile; nei maschi adulti che abbiano riportato effetti collaterali dalluso di finasteride; nel