TOR VERGATA
Esperienza n.1
Resistenza interna di un generatore e teorema di
Thevenin
Gruppo n. 1 - Gioved:
Piccirilli Giulia
Giobbi Piermarco
Mammucari Francesco
Gruppo 1 Gioved
Piccirilli Giulia, Giobbi Piermarco, Mammucari Francesco
1 SCOPO DELLESPERIENZA
Lo scopo dellesperienza quello di misurare la resitenza interna di un
generatore reale di tensione e di verificare il teorema di Thevenin.
Figura 1
Vgen
forza elettromotrice
resistenza
interna
interna
Rv
Ra
Rgen
e di una resistenza interna
, da un resistore di
, ed un amperometro di resistenza
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Piccirilli Giulia, Giobbi Piermarco, Mammucari Francesco
potenziale ai capi del resistore R concide con quella tra i punti
conseguenza risulta che
VAB VR R I
A B
e
. Di
e quindi che
VR Vgen Rgen I
Figura 2
Vgen
trattati nella prima parte, ma in questo caso
un generatore di tensione
Rgen
continua con resistenza interna
nota.
R0
V0
A B
e
con
Gruppo 1 Gioved
Piccirilli Giulia, Giobbi Piermarco, Mammucari Francesco
Figura 3
R0
R0
R0 ( R1 Rgen ) / / R2
V0
( R1 Rgen ) R2
R1 Rgen R2
V0 R2 I
Vgen I ( R1 Rgen R2 )
V0
R2
Vgen
R1 Rgen R2
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Piccirilli Giulia, Giobbi Piermarco, Mammucari Francesco
3 APPARATO SPERIMENTALE
Lapparato sperimentale costituito da:
una batteria, i cui poli sono collegati con dei connettori femmina;
un generatore di tensione continua, che genera nel circuito una
differenza di potenziale costante (sensibilit = 0.01 V);
2 multimetri digitali, uno usato come amperometro e laltro come
voltmetro, che ci permettono di misurare e le correnti e le tensioni durante
lesperienza. Essi possono essere usati anche
come ohmetri
una base a mille fori, dove vengono saldati gli elementi circuitali;
un saldatore, per sciogliere lo stagno, utilizzato per saldare gli elementi
circuitali sulla base a
mille fori;
cavi unipolari, utilizzati per collegare generatori e strumenti di misura
allapparato sperimentale;
morsetti, collegabili ai cavi unipolari e che possono essere collegati ad
elementi circuitali aventi
dei fili per poter facilitare il collegamento dei
multimetri al circuito;
resistori, elementi circuitali che creano una resistenza elettrica al passaggio
della corrente
elettrica; su di essi sono rappresentate quattro bande
colorate che ci permettono di determinare il valore della resistenza e la
relativa tolleranza;
fili elettrici, che rendono pi semplice il collegamento tra tutti gli elementi
circuitali sulla base a
mille fori. Assumiamo che essi siano di resistenza
trascurabile.
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Piccirilli Giulia, Giobbi Piermarco, Mammucari Francesco
5 DATI SPERIMENTALI
Prima parte
Con i dati ottenuti in laboratorio abbiamo costruito una tabella (vedi tabella allegata
n1) che riporta il valore della corrente e del voltaggio, con i relativi errori, per ogni
resistenza.
Gli errori su resistenze, voltaggi e correnti sono stati calcolati utilizzato le indicazioni
fornite dai costruttori dei due multimetri ( 0,2 % pi un digit per la resistenza, 0,1%
pi un digit per lintensit di corrente e 0,05% pi un digit per il voltaggio)utilizzati
per le misurazioni. Abbiamo quindi costruito il grafico (vedi grafico allegato n1)
riportando sullasse delle ascisse i valori dellintensit di corrente espressi in mA e
sullasse delle ordinate i valori del voltaggio espressi in V. Tracciate le rette di
massima e minima pendenza ne abbiamo calcolato sia il coefficiente angolare che
lintercetta; questultima stata ricavata analiticamente mettendo a sistema la
retta di massima (o minima) pendenza con lasse delle ordinate.
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Piccirilli Giulia, Giobbi Piermarco, Mammucari Francesco
Nota: Nel calcolo del coefficiente angolare stato preso in considerazione il fatto
che i grafici erano stati tracciati utilizzando la corrente espressa in mA; stato
quindi considerato il giusto fattore di conversione da mA a A (
calcolo della pendenza delle retta.
1mA 10 3 A
) nel
f =
i=1
f
xi
xi
6 RISULTATI
Prima parte
Utilizzando le rette di massima e minima pendenza sono stati ricavati I seguenti
valori:
( R gen)max
(R gen)min
(R gen)med
R gen
V
V
V gen
( gen)max ( gen)min
( V gen ) med
76
64
70
9,07
8,88
0,09
8,98
Tabella 3
Rgen =( 70 6 )
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Piccirilli Giulia, Giobbi Piermarco, Mammucari Francesco
Seconda parte
Analogamente alla prima parte, stato calcolato che:
( R0 )min
( R0 )max
( R0 )med
R0
( V 0 )min
1220
1330
1280
50
7,6
8,0
7,8
0,2
( V 0 )max
( V 0 )med
V0
Tabella 4
R0=( 1280 50 )
V 0=(7,8 0,2)
RT
RT
VT
VT
1100
7,40
0,02
Tabella 5
RT =( 1100 2 )
Quindi
V T =(7,40 0,02)
7 CONCLUSIONI
Dai risultati possiamo affermare che:
1. a)
b)
Rgen =( 70 6 )
V
2. a)
b)
R0=( 1280 50 )
V 0=(7,8 0,2)
R0 RT 180 R0 RT 52
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V0 VT 0.4V R0 RT 0.22V
La discrepanza delle resistenze consistente, di circa il 16%, mentre quella tra le
tensioni di circa il 5%.
Probabilmente la mancanza di esperienza nelle saldature ci ha portato ad effettuare
un collegamento non ottimale tra i vari elementi circuitali, utilizzando troppe
saldature e troppi fili elettrici e quindi aumentando complessivamente la resistenza
del circuito; risulta infatti che la resistenza sperimentale maggiore di quella
teorica.