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TOLSTOJ

Rimane presto orfano. Alluniversit si iscrive alla facolt di orientalistica (arabo e


turco) interessi inusuali per un nobile, ma abbandona ben presto gli studi, si
dedicher unicamente alle baldorie vita dissoluta e allegra. Fin da giovane mosso
da un bisogno di redenzione: come se avesse due personalit, una desidera
lespiazione auto fustigatrice e laltra va per la vita allegra. Ad un certo punto rifiuter
persino la letteratura perch non permette la redenzione.
Nel 51 si rovinato con il gioco, per cui parte per il Caucaso dove si stava preparando
loffensiva russa contro il capo dei ceceni. Partecipa agli scontri contro i montanari
caucasici; unesperienza che lo segna. In Caucaso ci rester per quasi tre anni. Sono
anni di svolta, e documenta tutto nei suoi diari. In seguito attinger ai suoi propri
appunti come materiale da utilizzare per i suoi romanzi. I cosacchi non
autobiografico, anche se allinterno si trovano alcune esperienze di Tolstoj.
Tolstoj usa i romanzi come strumenti di riflessione: non un filosofo, la sua riflessione
procede tramite immagini artistiche. I personaggi sono tutti delle maschere, ma
nascondono solo una delle componenti di Tolstoj stesso. Infatti un grande
osservatore di s, lintrospettiva quasi ossessiva realismo psicologico (vita interiore
dei personaggi).
Anna Karenina: tutti i personaggi sono delle maschere di Tolstoj, non lo
rappresenta solo Levin. La vera natura di Tolstoj per Anna (la voglia di
vivere). Tutti i personaggi servono per sciogliere i nodi del pensiero, per chiarire
la crudelt del mondo, la religione ecc. Le problematiche le affronta attraverso i
suoi personaggi, attribuendo a loro le idee che si dibattevano dentro di lui.

Nel Caucaso, Tolstoj scopre la letteratura: la voglia di scrivere per pubblicare matura.
Le sue riflessioni tra civilt e natura si sviluppano, ma non sa che forma dargli alla
fine del 51 abbandona lidea dei cosacchi e scrive Infanzia (la prima parte della
trilogia).
Bisogno dintrospezione, non autobiografico, bench
il materiale che usa lo sia. Esce nel 52 nel Sovemenik,
rivista di punta degli occidentalisti e diretta da Nekrasov.
Viene trasferito a Sebastopoli dopo lo scoppio della guerra del Caucaso. Scrive i
racconti di Sebastopoli e le due parti della trilogia, Adolescenza e Giovinezza. Scava
dentro se stesso per capire il senso della vita, il suo obiettivo risolvere i problemi
esistenziali in forma artistica.
Nel 55 torna a PB, dove conosce personalmente gli occidentalisti. Sale al trono
Alessandro II la giovent progressista vuole partecipare alla vita pubblica. Gli allievi
di Belinskij pretendono solo una letteratura di denuncia (sono dei critici radicali).
Capito questo, Tolstoj si allontana da loro per avvicinarsi ad Apollon Grigoriev (arte per
arte): la letteratura non ha uno scopo esterno, si deve solo creare bellezza. Nel 55
escono le opere complete di Puskin, anche la prosa, e il tutto curato da Grigoriev.
Tolstoj se ne innamora, mentre la critica letteraria si spacca a met: Puskin uno
scrittore che ormai non serve a nulla, lunico che utile Gogol (attribuendogli cos un
senso travisato), che si trasforma in scrittore sociale quale non era.

Tolstoj prende le distanze da entrambe le correnti perch non sopporta che


trasformino le opere letterarie in strumenti politici. un periodo in cui tende a
contraddire tutto e tutti: non sopporta il dogmatismo rifiuta qualunque tipo di
certezza data una volta per sempre.
Rousseau affascina Tolstoj una corrente che attraversa un po tutto l800.
Nel 57 torna a riprendere in mano il progetto dei cosacchi. Su unidea ci mette molto
tempo, riprendendola in mano ogni tanto, poi torna su vecchie idee fino a che non
trova la chiave giusta. Lo tormenta la ricerca del genere.
Genere classico: novella soprattutto la novella romantica,
ci che scrive e che corrisponde al genere non lo soddisfa.
Slovskij: formatore del formalismo russo. Ha scritto la biografia di Tolstoj. La letteratura
per lui un componimento che d vita allopera (struttura, forma, stile ecc.). Nella
biografia incastra la vita di Tolstoj con le opere che scrive.
Viaggia in Europa e viene a contatto con le idee del socialismo rivoluzionario: qui non
vi possibile unevoluzione. Approda a una posizione anarchica - il socialismo
inadeguato a fornire un ordine di cose. Le idee rivoluzionarie non danno unalternativa
accettabile, nessuna violenza pu essere accettabile, neanche per il bene comune. Si
reca a Londra a trovare Herzen: hanno lunghe discussioni e si trovano daccordo:
Herzen lunico che gli fa veramente da maestro e gli d degli stimoli. Lalternativa
il recupero della tradizione popolare russa spontaneamente anarchico e
spiritualmente religioso. Qualunque stato e/o governo di s violento. Quando torna in
Russia negli anni 60 isolato.
1863: tentativo di insurrezione della Polonia, dalla parte dellimpero zarista.
Alessandro II interviene e la repressione durissima. Lopinione pubblica russa
appoggia la repressione, anche i progressisti. Lunica voce a levarsi contro
quella di Herzen, che denuncia la repressione come una delle pi grandi
vergogne. La reazione in Russia da parte degli intellettuali quella di isolarlo. Si
schierano tutti da parte dellimpero (panslavismo). Anche Tolstoj quindi
estraneo, non crede alle riforme di Alessandro II: si dichiara arcaica
anacronismo, uomo del 700, puskiniano lontano dellatmosfera progressista.
Tolstoj abbandona la letteratura e si dedica alla pedagogia: apre la scuola per i figli dei
contadini e fonda una rivista pedagogica: tutti i metodi pedagogici esistenti non
valgono, si deve imparare tutto dai bambini dei contadini, lasciare che esprimano le
loro tendenze, non si devono corromperli (Rousseau). Nella sua scuola non c
restrizione i ceceni ne I Cosacchi sono la rappresentazione di questi bambini. I russi
giustificano linvasione del Caucaso con la portata della civilt.
Nel 62 c una nuova ondata repressiva: Alessandro II di fronte agli scioperi risponde
con una dura repressione: lala progressista viene repressa. Per Tolstoj cominciamo i
suoi problemi con le autorit, un colpo molto duro abbandona qualunque speranza
di poter cambiare il mondo, si rinchiude ni se stesso e ritorna alla letteratura. Sono
passati dieci anni dallinizio dei cosacchi. Contemporaneamente inizia un romanzo dei
cosacchi (Guerra e Pace). Per i cosacchi ha lidea giusta e lo finisce: rappresenta la
ricerca della bellezza come unica via per salvarsi dal male (ritorno a Puskin). Alla

contrapposizione tra natura e civilt si abbina la contrapposizione tra realt e


menzogna, che contamina luomo a tutti i livelli.
I Cosacchi:
Olenin vuole lasciarsi alle spalle la sua vita e va nel Caucaso (come Tolstoj). Al
centro del racconto sta la sua psicologia. innamorato di se stesso, un amore
ardente per tutto ci che c di buono nella sua stessa anima. Il suo desiderio di
cambiar vita determinato da questo. Il suo mondo lo ripugna, vuole liberarsi
delle sue proprie falsit.
Marjana = ideale di armonia tra natura e umanit, sulla scia di Tatjana. la
figlia del padrona di casa.
Zio Erjoska = saggezza di vivere tutti sono delle maschere con cui cerca di
risolvere dei nodi della sua riflessione. lunico ad accettare Olenin
Caucaso = armonia da cui Olenin rester escluso per tutto il romanzo lo
affascina ma estraneo.
Durante la scrittura, legge lIliade: non si trova daccordo con Puskin (il mondo
armonico nel prigioniero del Caucaso e Zigani), polemizza e di nuovo
abbandona tutto.
Nei territori vicini alle montagne territorio di confine vivevano dei cosacchi
da secoli e indipendenti. A ridosso delle comunit montanare, ne avevano
adottato le tradizioni: erano simili ai ceceni e diffidenti dei russi, perch non solo
civili. Dal punto di vista della spiritualit gli pi vicino il ribelle ceceno che il
soldato russo. Sono i figli dei vecchi credenti (razkol del 600), ribelli anche nella
fede: mescolano lantica fede con la religiosit di tipo pagano dei ceceni
(panteistici). Nella via concrete seguono la tradizione dei veri cosacchi, come in
Taras Bulba. una comunit governata da leggi armoniche. Olenin cerca di farsi
accettare, ma continuer ad essere un diverso, anche di pi dai soldati russi,
perch non capisce il mondo dei ceceni e dei cosacchi. Questo perch lui un
ragionatore (= uno che si racconta delle bugie, secondo Tolstoj):
- Pensa che vuole vivere per la felicit degli altri
- Crede di essere coraggioso
Le ripetizione sembra una scena cinematografica: alterna unimmagine di quello
che Olenin vede attorno a s. Ci serve a sottolineare il significato simbolico:
bellezza, eternit, armonia perfetta, si ha la sensazione di stare fuori dal tempo.
Questo continuo insistere sui dettagli ci dice che rappresenta una possibilit che
stata data a Olenin di salvarsi (non lo sar perch corrotto dalla civilt). Non
capace di capire e di vivere la bellezza che gli data.
Tolstoj in quanto uomo del suo tempo, era sensibile alle vicende politiche del suo
tempo. Non un caso che questopera conclusa nel 62 68 insurrezione polacca:
rigurgito espansionistico di Alessandro II, interessato a espandere limpero. Aumenta la
politica espansionistica con pretese di natura religiosa, la superiorit dellortodossia:
giusto portare ai polacchi la fede ortodossa. La Polonia un paese arretrato/arcaico, a
cui la Russia pretende di portare un modello sociale e cultura superiore. Tolstoj
polemizza con I Cosacchi: i russi fanno una figura meschina, la bellezza riservata ai
ceceni/cosacchi. A Tolstoj gli interessa come gli uomini si rapportano al problema della
morte (tratto autobiografico): i personaggi hanno un rapporto diretto con la morte (zio
Eroska ne parla come un fatto naturale, ma non d giudizi di valore, fa parte della vita
e va accettata). Olenin non capisce questo rispetto nei confronti della morte, mentre il
mondo caucasico si rapporta alla morte in armonia critica di Tolstoj al limite del
progresso POSITIVISMO.

Esiste unevoluzione che va da un peggio


a un meglio il mito del progresso. I
popoli civilizzati sono pi avanti, quindi gli
europei hanno il diritto di controllare le
civilt che stanno indietro.
La pretesa di superiorit percorre come un filo rosso tra lopera di Tolstoj. Per tutti gli
anni continua ad essere un campo di grande battaglia, la scelta non prende mai
sopravvento al suo carattere libertino. Questa battaglia riguarda tanto il rapporto di
Tolstoj con se stesso, tanto il rapporto con il proprio tempo. Passer una fase di
depressione, ma rimane un attento osservatore del suo tempo. Tolstoj denuncia le
riforme di Alessandro II come illusorie, cos come le organizzazioni terroristiche.
Lavvenimento che pi lo preoccupa laffermarsi dellideologia panslavista: lideale
parte nel 1871, quando Danielevskij scrive La Russia e lEuropa, delineando un
progetto di federazione panslava, che riunisca tutti i popoli slavi, con la capitale
Costantinopoli (ora in mano dei Turchi).
Il passo dallideale allideologia breve: la guerra contro la Turchia per
conquistare Costantinopoli.
La lingua comune sarebbe il russo, e la Russia come promotrice perch libera e forte.
La Russia deve farsi promotrice con le idee (Danielovskij era un pacifista) perch
sempre rimasta immune al sistema romano germanico (= sistema parlamentare e il
liberalismo), che ha contaminato gli altri paesi slavi. Il libro esce al momento giusto: le
due direttrici, Costantinopoli e Asia centrale, con lespansione contro i turchi,
inevitabile alla questione balcanica, che porter alla Prima Guerra Mondiale. Tutto
questo suscita in Tolstoj un vero e proprio orrore, perch capisce i pericoli di questo
ideale panslavista, e aumenta la sua crisi interiore. La liberazione dei servi li lascia
senza terra, mandando la piccola propriet terriera sullastrico (come in Il Giardino dei
Ciliegi). Tolstoj reagisce a questa bruttura attorno e anche dentro di s perch
nobile rinnegando la letteratura.
Voleva liberarsi di ogni sua propriet, ma la moglie non glielo permette. Vive in una
stanza isolata e va a lavorare nei campi con i suoi contadini. A tratti per non riesce a
deprimere i suoi guizzi darte, perci scrive dei racconti. Nel 1901 Tolstoj si ammala,
sentendosi a un passo dalla morte.
Chadzi Murat:
un romanzo breve, scritto durante un viaggio in Crimea che riporta in
memoria i ricordi giovanili, e guarisce. Ritorner a Jasnaja Poljana pieno di
energie e con voglia di scrivere.
una sintesi di tutte le tecniche narrative che ha messo a punto durante tutta
la sua vita. ambientato nel 51, quando lui stesso era andato nel Caucaso e
inizi ad abbozzare I Cosacchi. lanno della guerra contro Samil (c un lavoro
di ricostruzione storica assoluto). Nel leggerlo, non ci si accorge che ci sono
numerose documentazioni storiche, perch Tolstoj inserisce documenti autentici
nel tessuto della narrazione. Utilizza anche la propria memoria, dove cera la
storia di Chadzi Murat, braccio destro di Samil, che laveva tradito ed era
passato dalla parte dei russi. Questidea se lo porta dietro da quegli anni ci
sono testimonianze nei suoi diari.

Cardo spezzato in mezzo ad un campo arato = immagine che lo spinge a


scrivere il romanzo, in almeno dieci varianti. Questimmagine fa riemergere
tutta la vicenda di Chadzi Murat e che si riaccompagna a tutte le sue riflessioni.
Chadzi Murat quel cardo unimmagine simbolica: rappresenta il problema
del progresso, lo scontro tra civilt e natura, la psicologia del dispotismo.
una scrittura per il cassetto; sa bene che non verr pubblicato, perch d una
descrizione della figura di Nicola I come una persona dispotica, come un morto
vivente, senza anima.
importante il modo di guardare dei personaggi.
Chadzi Murat viene rappresentato nei momenti cruciali nellatto di pregare. un
bisogno, la preghiera lo riporta in armonia con se stesso (differenza tra
mussulmani e cristiani).
La costruzione di Chadzi Murat elaborata, contiene pi piani di lettura:
- Superficiale: la storia concreta, la guerra dei russi contro i ceceni.
- Ricerca linguistica che Tolstoj fa per dare ai ceceni la loro lingua (espressioni,
nomi del vestiario usa termini originali). Questo rispettare la cultura di un
popolo. Tolstoj non vuole dilettare, vuol far capire un mondo. Es.: la scena
della serata da Voronzov, c uno scontro di civilt.
- Piano simbolico: Chadzi Murat un eroe di libert, combatte per la propria
dignit umana. Libert significa libert combattendo a fianco di Samil
perderebbe la sua dignit, per questo passa ai russi. Poi per si accorge che
anche dai russi ne viene privato.
- Piano politico-filosofico: dispotismo riflessione sul potere; la figura di Nicola
I contro quella di Chadzi Murat, che non ha alcun potere materiale, ma ha un
carisma che Nicola I non niente a confronto. Il potere materiale pu solo
corrompere, non lascia alluomo la sua umanit (in occidente). In Chadzi
Murat questo non avviene, pur essendo un comandante, ma non si basa
sulla forza, bens sul suo carisma e sul suo valore. Nicola I basa il proprio
potere sulla violenza e sullapparenza.
- Piano escatologico (componente della filosofia che riflette sui destini ultimi
vita/morte): qui si muove lessenza del romanzo; il tragico paradosso della
condizione umana. Ci sono dei valori incomprensibili alla nostra ragione
legge di fatalit. Il disegno divino non possibile capire, e lo possiamo
intravedere solo a posteriori. Questo fatto determina le vicende delle nostre
vite noi comunque siamo totalmente responsabili delle nostre azioni
(paradosso intrinseco nella nostra condizione umana). Il destino di Chadzi
Murat presentato gi nella prima pagina. Lui stesso sa di essere segnato,
ma nonostante questo non si rassegna e resta fedele a se stesso. Non
rinuncia.
Il romanzo disseminato di indizi premonitori, come se la natura
partecipasse al destino dei personaggi. Tolstoj sceglie come indizio
premonitore il canto degli usignoli scandisce tutti i momenti pi tragici
della vicenda. Le canzoni dei Murid sembrano avere nessun legame, ma
queste canzoni sono impregnate di presentimenti. Sono associazioni mentali
che Tolstoj costruisce con il flusso di coscienza. unanticipazione degli
eventi tragici. Chadzi Murat sa che va incontro alla morte.
Anche in Anna Karenina usa i rumori che luomo pu o non pu cogliere.
Se li coglie, la percezione si trasforma in illuminazione: visioni di morte.
Comunque non si pu fare nulla, non ci si pu sottrarre al proprio destino
Chadzi Murat veste le proprie riflessioni in immagini.

A Tolstoj interessa il modo in cui nella testa si mettono in moto i pensieri e i ricordi:
aveva capito che non pensiamo in maniera razionale. Luomo adotta delle logiche
linguistiche per acquistare una sembianza razionale: ma questo non lo specchio di
quello che succede dentro di noi.
Il sogno una prospettiva rovesciata. La stessa cosa avviene anche nello stato di
veglia a livello inconscio. Linconscio di Chadzi Murat costruisce tutta questa catena
dei ricordi per portarsi al figlio che sta per essere accecato. Il punto di partenza
anche il punto darrivo ( un movimento circolare), questo per rendere pi accettabile
il dolore, si forma un cuscinetto per addolcire il dolore.
Puskin e Tolstoj:
La posizione di Puskin nei confronti del Caucaso eurocentrica. Puskin una sorta di
erede di Voltaire, cos come Voltaire era erede di Rousseau: lEuropa pi avanti
dellAsia grazie al cristianesimo, quindi Puskin avrebbe accettato limperialismo russo.
I valori cosmopolitici e umani sono uguali per tutti (non uccidere ecc.), e sono pi
importanti di quelli nazional-popolari, su questo lEuropa pi avanti. Puskin non
accetter mai la guerra, ma ritiene che lEuropa porti nel Caucaso una civilt
superiore. Ci relativo, perch nella fontana di Bahcisaraj ci sono le due donne che
rappresentano valori diversi, ma giusti. La georgiana comunque pi bella della
polacca, segno dellamore che Puskin prova per loriente.
Ci nonostante, Puskin aveva gli occhi ben aperti sulla civilt occidentale e sui suoi
danni, di come stia succedendo qualcosa di tremendo: sottomettere i valori ad altri
valori (denaro, potere ecc.). Ha perso i valori umani in cambio dellindividualismo.
In Tolstoj c una rilettura di Puskin, perfettamente daccordo con lui: il rifiuto della
civilt borghese ecc. il frutto di una riflessione che ha preso avvio alla lettura die
testi di Puskin. Non c contrapposizione, ma c una linea evolutiva da Puskin a
Tolstoj.
Tanto per Karamzin quanto per Puskin, OS (?) dimentica che avevano opinioni
contradittorie. Entrambi si formano sulla cultura occidentale, ma ci non gli impedisce
di fare una critica alloccidente, le due anime, se pur contradittorie, convivono.

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