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CAR FLUFF:
ISTRUZIONI PER L’USO
Perché non bisogna temere il progetto
di adeguamento dell’impianto
Marangoni Tyre di Anagni?
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In cosa consiste il “progetto car fluff ” di Marangoni Tyre?
Si tratta dell’adeguamento tecnologico del termovalorizzatore per trattare,
in sicurezza e secondo tutti gli standard di controllo delle emissioni stabiliti a
livello europeo e italiano, i residui non metallici derivanti dalla frantumazione
delle auto a fine vita, comunemente detto car fluff. In parole povere servirà
a trattare in maniera opportuna i materiali, non altrimenti riciclabili, che
costituiscono le autovetture, di cui tutti noi facciamo uso quotidiano.
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Dove finisce il car fluff oggi?
Ogni anno in Italia vengono prodotte oltre 500.000 tonnellate di car fluff.
Un quantitativo enorme che attualmente può essere smaltito in un esiguo
numero di discariche speciali, aperte a tutti gli impianti di trattamento degli
autoveicoli dismessi sull’intero territorio nazionale. Questa carenza di siti
idonei ha l’ovvia conseguenza di rendere i costi per lo smaltimento altissimi:
una situazione che, purtroppo, fa sì che una considerevole percentuale del
rifiuto prodotto venga avviato verso smaltimenti illeciti (discariche abusive,
non controllate e non sicure) o, ancor peggio, termovalorizzato in impianti
non idonei, mescolato con rifiuti solidi urbani.
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Perché è stato scelto l’impianto di Anagni per il recupero energetico
del car fluff?
Come detto il car fluff non può più essere smaltito in discarica e per questo
il Governo italiano, in accordo con le Direttive Comunitarie, ha individuato
nel recupero energetico la modalità di smaltimento più adeguata per
questa tipologia di rifiuto. E nel fare questo ha stabilito che vengano
adottate le migliori tecnologie oggi disponibili. Marangoni Tyre è stata
espressamente scelta per le competenze che possiede e le tecnologie
all’avanguardia già adottate nell’impianto di trattamento dei pneumatici
fuori uso. Con un apposito Accordo di Programma sottoscritto insieme al
Ministero dell’Ambiente, la Marangoni Tyre / Maind è stata investita del
compito di contribuire a smaltire parte del quantitativo di car fluff prodotto
ogni anno in Italia, tramite impianti di termovalorizzazione dedicati.
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In cosa consisterà l’adeguamento dell’impianto? Verrà ampliato?
Ne verrà realizzato un altro?
Le dimensioni dell’impianto non verranno modificate. Gli interventi
previsti riguarderanno soltanto l’adeguamento tecnologico dell’attuale
termocombustore: proprio per le caratteristiche del car fluff, verranno
adeguati il sistema di stoccaggio e trasporto del materiale in ambiente
controllato e protetto e, soprattutto, il sistema di abbattimento dei fumi,
con l’utilizzo di particolari filtri di ultima generazione.
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Esiste un collegamento tra l’impianto attualmente in funzione e la
diossina trovata in Località Quattro Strade?
Contrariamente a quanto ipotizzato finora da parte di alcuni, non esiste
alcun collegamento tra la diossina rintracciata in Località Quattro Strade
e l’impianto gestito da Marangoni Tyre.
La diossina, infatti, è un componente chimico estremamente volatile che,
quando emesso in atmosfera, tende a disperdersi anche per molti chilometri
tutto intorno il suo luogo di origine. Se la diossina trovata su una porzione
circoscritta di Località Quattro Strade provenisse dal termovalorizzatore di
pneumatici fuori uso, se ne sarebbero dovute trovare tracce anche in tutta
l’area intorno all’impianto. Ma così non è stato, e tutte le analisi condotte
dal Comune attraverso la Asl, lo hanno accertato. La diossina, seppure
sotto i limiti di legge, è presente soltanto in pochi metri quadri accanto
alla Via Casilina. Inoltre, il termovalorizzatore opera costantemente a
temperature superiori ai 1.000 °C (oltre gli 800 °C le diossine e i furani
vengono totalmente distrutti).
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Dove dovrebbe trovarsi la diossina SE provenisse dal termovalorizzatore
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Quali saranno le emissioni del termovalorizzatore di car fluff?
L’attuale impianto di Anagni, una volta adeguato tecnologicamente a
trattare car fluff, produrrà 0,05 nanogrammi per Normalmetrocubo (ng/
Nm3) di diossine. Ma cosa significa questo numero? Poiché le diossine
emesse in atmosfera si misurano sommando i valori rilevati in 8 ore di
esercizio continuativo dell’impianto, per avere il valore totale di quanto
emetterà il termovalorizzatore in un anno, occorre moltiplicare tale
valore per le 7.500 ore di esercizio annue dell’impianto e per il totale dei
Normalmetricubi emessi (32.000). Il totale delle emissioni dà, così, 1,5
milligrammi (mg). Questo significa che tutte le diossine prodotte in un
anno dall’impianto saranno minori di quelle generate dalla combustione
di un quintale di legna in un caminetto domestico! Basti pensare a quanta
legna viene bruciata ogni inverno nelle case di Anagni per rendersi conto di
quanto basso sia il contributo del termovalorizzatore.
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Tutte le informazioni sul termovalorizzatore di Anagni, compreso il
monitoraggio continuo delle emissioni, sono liberamente consultabili su:
www.termovalorizzatore-anagni.it
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A cura di
MARANGONI TYRE SpA
Via Anticolana, 32
03012 Anagni (FR)
T +39 077577811
marangoni.tyre@marangoni.com
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