Lo scopo della contabilit interna lo studio del costo di produzione di beni e servizi al fine
di fornire dati quantitativi per assumere decisioni aziendali: a differenza del bilancio che
vedeva destinatari esterni allimpresa, la contabilit rivolta a soggetti interni ad essa, in
particolare il management che dovr assumere scelte di costing.
1.1.
CONTABILIT ANALITICA
VS
CONTABILIT ESTERNA
1.2.
FINI
1.3.
DEFINIZIONE
DI COSTO
Per costo si intende linsieme di valori che misura il consumo delle risorse impiegate per
determinare attivit volte al raggiungimento di un obiettivo, generalmente nella produzione
di un bene o servizio.
possibile dare una classificazione primaria dei costi come:
Costi
Costi
Costi
Costi
Costi
Costi amministrativi
Spese generali
Spese di vendita
Spese discrezionali, ovvero il marketing
I costi di periodo sono sempre anche costi indiretti poich non direttamente associabili alla
produzione di un bene o servizio.
1.3.1.1.
Costi totali ()
Costo primo
Costi di
Conversione
1.3.2.
Costi unitari
()
Costo materiali diretti
Costo lavoro diretto
Overhead di produzione
Costi di periodo
(/unit)
Costo pieno
industriale
Costo pieno
aziendale
La distinzione tra i vari costi di prodotto e di periodo serve a valorizzare le scorte: i costi di
prodotto vengono incorporati nel valore delle rimanenze finali, dunque non hanno effetto sul
margine operativo netto (M.O.N.) e quindi sullutile del conto economico. Questi costi sono
detti inventariabili. Al contrario i costi di periodo hanno impatto immediato sul margine
operativo netto e sul conto economico, poich non inventariabili.
1.3.3.
Un costo si dice variabile quando il suo valore varia a seconda del volume di produzione: il
costo delle materie prime un esempio di costo variabile. Quando invece il suo valore non
varia a seconda del volume di produzione esso detto fisso: il costo del personale un
esempio di costo fisso.
O S S E RVA Z I O N E 1 :
Il valore di un costo fisso tale se considerato complessivamente ma varia considerando il
costo per unit relativo a tale costo: poniamo ad esempio che il costo dei miei dipendenti sia
di 1000, se produco 500 unit il costo per unit dei dipendenti sar pari a 2/unit, se ne
producessi 1000 sarebbe 1/unit. Al contrario il costo variabili sono tali se considerati
complessivamente ma non varia il costo per unit al variare del volume di produzione: se per
produrre 1000 unit necessito di 1000 di materiali, per 2000 unit necessiter di 2000
ovvero sempre 1/unit.
O S S E RVA Z I O N E 2 :
Alcuni costi fissi variano a seconda del volume di produzione in modo discreto: ad esempio se
un macchinario pu produrre 1000 unit, avr un costo fisso pari al valore di un macchinario
se produco da 0 a 1000 unit; avr un costo fisso pari al valore di 2 macchinari se produco da
1001 a 2000 unit. Tali costi fissi a variabilit discreta sono detti costi semi-variabili.
1.3.3.1.
Costi variabili
Costi fissi
1.4.
ELEMENTI
Costi di prodotto
Materiali diretti
Lavoro diretto
Energia
Ammortamenti macchinari
Affitti capannoni produzione
Lavoro
indiretto
Manutenzione
Costi di periodo
Provvigioni venditori
Spese di spedizione
Spese amministrative
Spese di R&S
Pubblicit e promozioni
uso distribuzione dei costi sulla produzioni dei beni e servizi per definirne il
costo/unit.
O S S E RVA Z I O N E
I costi elementari riportati al punto (1) possono essere di due categorie: costi produttivi e
costi non produttivi. La prima categoria racchiude tutti i costi legati alla produzione diretta
di un bene o servizio, la seconda quelli che non vi sono direttamente legati.
1.5.
PROCESSO
Criterio causale, ovvero lattribuzione dei costi relativi alle risorse specifiche
utilizzate nella produzione di un certo bene.
ESERCIZIO 1
Il reparto produttivo dellimpresa X utilizza il medesimo macchinario produttivo (il cui
ammortamento mensile di 5.000 ) per la realizzazione di 3 prodotti: A, B e C.
I 3 prodotti utilizzano il macchinario in maniera diversa, come indicato nella seguente tabella:
A: 15 ore macchina
B: 10 ore macchina
C: 25 ore macchina
Si calcoli la quota di ammortamento allocata a ciascun prodotto.
Scelto come base di allocazione il tempo macchina, si procede con lallocazione
Le quote di costo di ammortamento allocate ai tre prodotti sono:
A: 100 /h 15 h = 1500 ;
B: 100 /h 10 h = 1000 ;
C: 100 /h 25 h = 2500
O S S E RVA Z I O N E 3
Si noti che si calcolano le ore di utilizzo del macchinario per la produzione di ogni prodotto:
se ad esempio per la produzione dei 1 unit dei prodotti A, B e C fossero necessarie 2h, ma si
producessero rispettivamente 25, 15 e 10 unit bisognerebbe considerare una base di
allocazione pari al tempo/macchina ovvero 2h n unit, da cui KA=50; KB=30; KC=20.
1.6.
METODI
DI PRODUCT COSTING
Lattribuzione delle voci di costo ai prodotti pu avvenire con modalit differenti, a seconda
dello specifico metodo di costing utilizzato. I metodi di product costing risolvono il problema
della distribuzione dei costi sulla produzioni dei beni e servizi per definirne il
costo/unit.
Esistono due classi di product costing fondamentali:
1) Metodi proporzionali:
a) Process costing
Process costing
Sommo il totale del costo e lo divido per il numero di unit equivalenti prodotte
1.6.2.
Se sono in grado di distinguere in modo univoco i costi diretti di diversi beni in base alla loro
tipologia, e resta da attribuire i costi indiretti che vengono ridistribuiti in modo
proporzionale rispetto ad una base di allocazione opportunamente scelta.
1.6.3.
Operation costing