Convegno su:
Il ruolo del veterinario nella zootecnia biologica come
approccio interdisciplinare. Aggiornamenti, esperienze e
riflessioni.
Bastia Umbra (PG) 01, 04 2005.
Zootecnia biologica e valutazione
convenzionale; il ruolo del veterinario
dellefficacia
della
medicina
non
3.044 (*)
n.% di aziende
55-58%
25-28%
5-7 % polli carne
ovaiole
altri avicoli
0,2-0,3%
10-12% (x)
+2
n. capi
180-200.000
535-540.000
+ 1.300.000
390-410.000
80-100.000
19-21.000
pianificazione con le aziende di trasformazioni ed infine un incremento della politica delle alleanze
fra produzione e distribuzione.
Tabella 2. Il mercato dellAgricoltura biologica e della Zootecnia biologica in Italia (::)
_______________________________________________________________________________
Agricoltura
Zootecnia
Convenzionale Biologica
Convenzionale
Biologica
_______________________________________________________________________________
valore di mercato ()
Superficie (ha SAU)
106 mld
N. aziende
(7,9 %)
+ 45.500
45-50 mld
-----
Trend
diminuzione
crescita
____________________________________________________________________
() valori stimati al 31.12. 2004, uova e prodotti dellapicoltura biologica inclusi, come pure le importazioni
(::) Elaborazione P.Pignattelli da Istat-Servizio Agricoltura, 9/2/2003 e note AIAB e FIAO
(**) riporta lelenco delle Materie dorigine minerale per mangimi quali Sodio, Calcio, Fosforo,
Magnesio e Zolfo, specificando per ciascuna lesatta denominazione e provenienza (es. salgemma
grezzo estratto da giacimenti una delle fonti dapprovvigionamento ammesse per il sodio).
Omeopatia: similia similibus curantur- i simili si curano con i simili attraverso microdosi potentizzate
di un solo Rimedio Omeopatico (O. unicista) o da pi rimedi omeopatici complementari fra loro ed
associati (O.pluralista) o da pi rimedi omeopatici mescolati assieme nella stessa preparazione (O.
complessista)
- meccanismo dazione: riequilibrio e potenziamento del sistema immunitario
- effetti positivi: miglioramento degli equilibri omeostatici, dello stato generale dellorganismo,
aumento della resistenza agli stimoli patogeni miglioramento dello stato di salute dei
soggetti malati miglioramento dello stato di benessere dei soggetti sani e quindi delle
performance produttive.
- maggiori campi dimpiego: malattie disendocrine, tossico-metaboliche, allergie, forme infettive
croniche.
- settori dimpiego: soprattutto animali da affezione e cavalli, quindi bovine da latte, ovini ed infine
polli e suini.
- documentazione scientifica internazionale e nazionale: ancora insufficiente.
Questi prodotti sono preferiti agli antibiotici o ai medicinali veterinari allopatici ottenuti per sintesi
chimica, purch abbiano efficacia terapeutica per la specie animale e tenuto conto delle circostanze
4
che hanno richiesto la cura, in buona sostanza si chiede di preferire la medicina non convenzionale
(MNC) a quella convenzionale (MC).
Nella tabella 3 sono sintetizzate le schede tecniche dei principali rami della MNC impiegate
in veterinaria. Occorre precisare che la zootecnia biologica pu oggi usufruire a piene mani delle
esperienze acquisite negli ultimi venti anni dai numerosi veterinari che si sono dedicati a questo
settore acquisendo titoli ed esperienza (4).
In zootecnia biologica sono soprattutto impiegate lomeopatia, lomotossicologia, la
fitoterapia e loligoterapia, con incidenze diverse, a seconda dei comparti. Sui grandi animali,
soprattutto bovini ed ovicaprini, prevale luso dellomeopatia e della fitoterapia, omotossicologia ed
oligoterapia; negli avicunicoli prevale la fitoterapia seguita dallomeopatia.
Uno sguardo alla letteratura ci conferma come in questi ultimi anni siano aumentate le
ricerche sullapplicazione della MNC sia negli allevamenti convenzionali sia in quelli alternativi,
biologico compreso. La maggioranza delle pubblicazioni riguardano lomeopatia ed i comparti
maggiormente esplorati sono quello bovino, soprattutto vacche da latte e quello ovino mentre sono
in aumento quelle sugli avicunicoli. In tutti i casi dellapplicazioni di campo della MNC in cui
stato usato lintervento di massa, il gruppo danimali, vuoi stalla, vuoi recinto o pollaio, ecc.
stato trattato come un unico grande individuo. Di conseguenza per la valutazione dei risultati
stata data la preferenza ai parametri di gruppo. Pur con il beneficio dinventario richiesto dalle
prove in campo, va sottolineato che tutte le ricerche hanno fornito risultati positivi sulle
performance dei soggetti, sia a livello di terapia, sia di prevenzione delle varie patologie, uguali e
talvolta superiori a quelle fornite dai gruppi trattati con la MC. Nei casi acuti normalmente si
ottengono successi immediati del tutto comparabili con quelli della MC. Nei casi cronici,
soprattutto quelli che per lallopatia sono incurabili, si ha unelevata percentuale di risultati positivi
I vantaggio ottenuti, a parit di risultati con la MC, sono riconducibili alla minor o assente
tossicit delle cure impiegate, allassenza di residui negli alimenti prodotti, allassenza dellimpatto
ambientale derivato da polluzione zootecnica attraverso i secreti e gli escreti dei soggetti trattati con
farmaci tradizionali ed infine a costi decisamente pi contenuti della MC, dovuti anche al
miglioramento delle condizioni sanitarie (omeostasi) degli animali.
Presupposto essenziale perch luso della MNC abbia successo lo stretto rapporto di
fiducia reciproca che deve istaurarsi fra il veterinario curante e lallevatore. Questo ultimo deve
essere innanzitutto convinto della decisione presa ed essere coinvolto direttamente per lintero
percorso dellapproccio con la MNC. Deve affrontare i singoli passi del percorso con spirito
innovativo, diverso dalla cultura allopatica e giudicare i risultati, anche parziali, nella prospettiva di
un successo che non tarder a venire.
Tabella 4 - Medicina non convenzionale e normativa italiana
____________________________________________________________________________________________________________________
5
Lallevatore biologico in particolare, deve saper gestire il nuovo approccio del rapporto
fra animale, malattia e ambiente della MNC con lo stesso spirito con cui accetta ed applica le regole
dettate dal 1804/99 per un modo nuovo di fare zootecnia. La MNC trova infatti, nel metodo
biologico validi elementi di supporto e sinergismo. Per quanto riguarda la normativa relativa ai
rimedi omeopatici i fitofarmaci, ecc. si rimanda alla tabella 4 (2).
Il ruolo del veterinario
Numero di veterinari
che fanno uso della MNC al:
piccoli animali
grandi animali
100%
70-80%
50%
< 50%
300 400
500 600
2.000
3.000
60 - 80
100 120
???
???
6
Attualmente sono oltre 500 i rimedi ed i prodotti a disposizione del veterinario operante nella MNC
prodotti e distribuiti da circa 20 aziende.
Contemporaneamente in aumento linteresse dei veterinari alla zootecnia biologica come,
per esempio, si evince dal numero di domande di partecipazione ai Corsi di formazione per tecnici
della zootecnia biologia organizzati dallAssociazione Italiana di Zootecnia Biologica e
Biodinamica (Zoobiodi) in collaborazione con la Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e
Zootecniche di Brescia (tabella 5).
Tabella 5 Partecipazione di veterinari ai Corsi di formazione per tecnici della zootecnia biologia
organizzati dalla Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia e Zoobiodi
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N corso/anno
n chiuso
1/2001
33
2/2002
39
1s/2003 (suino) 25
3/2004
25
4/2005
25
veterinari/ammessi
172
84 (48,8%)
15
(nuova selezione delle domande 2001) 15
48
18 (37,5%)
8
84
24 (27,5%)
15
63
18 (28,5%)
9
(45,5%)
(38,5%)
(44,4%)
(60,0%)
(36,0%)
_____________________________________________________________________________________________________________________
Totale
147
367
144 (39,2%)
62
(42,2%)
Conclusioni
La zootecnia biologica italiana sta per compiere ufficialmente i cinque anni di vita (D.M n.
91436 dello 04. 08. 00) e continua a crescere anche se fra difficolt dogni tipo. Pur rimanendo un
mercato di nicchia non mancano investimenti perch possa divenire un interessante segmento
dellagro alimentare, tenuto conto anche del crescente interesse dei consumatori al prodotto
biologico. Di pari passo in aumento linteresse per la medicina non convenzionale (MNC) anche
in veterinaria e non solo in umana. Leffetto rebound da questa ultima abbastanza scontato e non
solo verso i trattamenti dei pet, sono, infatti, pi di nove milioni gli italiani che si rivolgono agli
oltre ottomila medici, ufficialmente riconosciuti dalla Federazione dellOrdine dei Medici, che
praticano la MNC. Speriamo che tale effetto sortisca risultati favorevoli su liter dellottima
proposta di legge Lucchese del 27 gennaio scorso sulle Medicine e Pratiche non convenzionali,
veterinaria compresa.
La zootecnia biologica rappresenta una duplice occasione per il veterinario, auguriamoci
quindi che aumenti la sensibilit dei professionisti al settore ed alla medicina non convenzionale che
dellallevamento con metodo biologico parte integrante.
Bibliografia
1.- De Ruvo E. Evoluzione del comparto biologico e situazione di mercato. Convegno su:
Lagricoltura biologica in Lombardia: scelta produttiva ecocompatibile e prospettive di
mercato. Vegetalia Cremona, 28, 01, 2005,.
2.- Macr A. Allevamento biologico e trattamenti farmacologici. 1 Convegno Internazionale di
Zootecnia Biologica: esperienze nazionali ed internazionali a confronto, Arezzo, 27-28
marzo 2003.
3.- Pignattelli P. Prolusione IV Corso di Formazione per tecnici della zootecnia biologica,
Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia, 25, 02, 2005.
4.- Workshop su Zootecnia biologica ed Approccio omeopatico, Milano 25, 05, 2000 Ed. V.
Ferrante, Istituto di Zootecnica, Facolt di Medicina Veterinaria, Milano
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