upero percentuale:
Re cupero%
I L PRETRATTAM ENTO
La preparazione del campione detta anche pretrattamento del campione uno degli stadi del
processo analitico pi soggetto a errori.
Cinque sono i principi generali che devono essere seguiti:
1. la preparazione del campione non deve comportare perdita di analita.
2.
3. la preparazione del campione dovrebbe includere, se necessario, una fase di rimozione degli
interferenti presenti nella matrice; tutte le tecniche analitiche, in misura diversa, risentono
interferenti che possono introdurre errori sistematici
matrice.
4. il processo di preparazione non dovrebbe aggiungere alcun nuovo interferente al campione
stesso; si devono evitare condizioni di contaminazione.
5. lo stadio di preparazione dovrebbe includere anche la diluizione o la concentrazione
dinamico lineare del metodo analitico utilizzato. Le concentrazioni possono essere
1
(parti per milione), ppb (parti per bilione), ppt (parti per trilione) a
2
o in ultra-tracce.
1
2
ppm : es. mg/Kg o g/g; ppb: es. g/Kg o ng/g; ppt: ng/kg o pg/g.
analisi in tracce: ppm-ppb; analisi in ultra-tracce: ppb-ppt.
La percentuale di recupero pu essere valutata tramite il confronto fra due campioni bianchi
fortificati con la stessa quantit di analiti a monte (campione estratto) e a valle della procedura
estrattiva (simulata o campione di controllo).
In tal caso il recupero percentuale pu essere valutato:
Re cupero%
[ S]a Va
[ S]aVa [ S]oVo
Va
Va
K DVo
ESTRAZI ONE CON SOL VENTESi tratta di una tecnica di pretrattamento molto comune,
utilizzata in tutti i casi in cui non necessaria o anzi controindicata la solubilizzazione totale del
campione. Permette di portare in soluzione selettivamente gli analiti interesse, lasciando la
matrice quasi intatta. Si effettua in contenitore chiuso ponendo il campione a contatto con un
solvente con esso immiscibile, nel quale siano per solubili gli analiti. Si pu avere:Estrazione
liquido/liquido se sono liquidi sia il campione sia il solvente estraente
- Estrazione liquido/solido se si effettua con un solvente liquido su un campione solido
con
Va = volume di fase acquosa;
Vo = volume di fase organica;
m0 = moli iniziali soluto S in fase acquosa;
m = moli residue di soluto S in fase acquosa;
m0 - m = moli di soluto S trasferite in fase acquosa;
q = frazione di soluto residua nella fase acquosa
Se si eseguono pi estrazioni in serie con volumi uguali di fase organica, la frazione di soluto
rimasta in fase acquosa dopo n estrazioni sar:
Va
Va K DVo
-liquido
pu andare da qualche decina fino a qualche centinaio di millilitri (ad esempio per campioni
ambientali: acqua di fiume, acque reflue, etc.). Per campioni biologici o alimentari, usualmente,
sono sufficienti pochi millilitri sia di campione (1-3 mL) che di estraente (1-6 mL).
Molte estrazioni con piccoli volumi di fase estraente sono pi efficaci (rimane una frazione minore
di soluto in fase acquosa) di una sola estrazione con un maggior volume di estraente.
possono presentare per due fasi non miscibili. La distribuzione di un soluto fra le due fasi un
fenomeno di equilibrio governato dalla legge di distribuzione e descritto dal coefficiente di
distribuzione KD
e attivit nelle due fasi e dipende dalla
temperatura.
q
Sacq
100
100 3 x500
0.062
6%
Sorg
ma se si eseguono 5 estrazioni con 100 mL di solvente organico:
ao [ S]o
aa [ S]a
Coefficiente di distribuzione o partizione
KD
m0
KD
[ S]o
[ S]a
m
Vo
m
Va
m
m0 Va
x
m
V0
m0
100
100 3 x100
0.00098
0.1%
1 q Va
x
V0
q
da cui
3
L' estrattore Soxhlet formato da tre componenti fondamentali sovrapposti: in basso un pallone (2)
con collo smerigliato, a met l'estrattore vero e proprio (3-7) e in alto un condensatore (9-11).
Con questa tecnica estrattiva, spesso si consumano considerevoli volumi di solvente al punto che
non sempre economicamente conveniente (costo solventi + costo di smaltimento) n sicura per
es. solventi clorurati e benzene).
2. ESTRAZI ONE SOL I DO-L I QUI DO
deve essere estratto da una matrice solida, uno
estrazione solido-liquido. Sperimentalmente si procede pesando una
quantit di campione e ponendolo in un contenitore chiuso; se necessario, si aggiunge un piccolo
estrat
di solvente organico. Questa tecnica pu richiedere una
quantit di solvente notevole e
2.1 Soxhlet
Un modo pi efficiente di procedere per realizzare
-liquido utilizzare
Soxhlet; in questo modo, si utilizza una minor quantit di solvente compiendo molte
estrazioni successive sullo stesso campione.
camera di
estrazione, generalmente un ditale (4) di carta da filtro permeabile nei confronti del solvente. Il
filtro a ditale posizionato nella sezione centrale dell'estrattore. L'estrattore comunica con il
condensatore attraverso il connettore superiore e con il pallone che funge da ribollitore per il
solvente con il connettore inferiore. Il solvente bolle nel pallone e il vapore passa attraverso il tubo
esterno (3) fino al condensatore dove viene raffreddato. Da qui, ricade nel serbatoio (camera di
estrazione) che contiene il ditale in cui posto il campione. Quando il livello del liquido
sufficientemente alto, viene automaticamente richiamato attraverso il sifone pi interno (6-7), a
5
ancora usata c
I solventi usati sono volatili. Vengono frequentemente impiegati diclorometano e miscele
cicloesano/acetone. Quando necessario possibile usare anche altri solventi singolarmente o in
miscela.
Gli analiti devono essere stabili alle temperature di estrazione/distillazione. Generalmente si
verificano perdite di analiti con volatilit simile o maggiore di quella del solvente.
Generalmente:
- si pesano da 1 a 20 g di campione;
- si impiegano volumi di solvente da 100 a 500 mL;
da 16 a 24 ore.
Gli svantaggi di questa tecnica sono:
- utilizzo di elevate quantit di solvente;
- tempi lunghi;
- difficolt di automazione;
- perdita di analita.
Figur a 3.
campione; 3)
Complessivamente, i principi di separazione, la selezione della fase e lo sviluppo del metodo SPE
sono analoghi a quelli della cromatografia liquida.
Una tipica estrazione SPE viene realizzata in 3-4 fasi successive (vedi figura 3):
7
La SPE comunemente usata per rimuovere interferenti (clean-up) e concentrare gli analiti, ma pu
essere impiegata anche per effettuare la dissalazione di un campione, per cambiare solvente e per
conservare e trasportare gli analiti estratti in situ.
Si considera una tecnica estrattiva in senso stretto se il campione acquoso (soprattutto campioni di
acqua ambientale), altrimenti considerata una tecnica di clean-up se il campione liquido proviene
da uno step estrattivo preliminare (es. liquido-liquido). Vista la sua capacit di cleanup/concentrazione
- pu
-liquido o liquido-solido;
pressurizzati.
La fase solida ha, di norma, un volume inferiore a quello del campione liquido e pu essere
costituita da silice, silice derivatizzata (ottadecil-silice o C18, ottil-silice o C8,ecc.), silicato di
magnesio (florisil), allumina (allumina A o allumina in forma acida, allumina N o allumina in forma
neutra, allumina B o allumina in forma basica), amminopropil-silice, cianopropil-silice, copolimeri
come stirene-divinilbenzene, scambiatori ionici.
10
Un altro materiale, molto usato in campo ambientale, il Carbon black grafitizzato (Graphitized
2
Carbon Black GCB). Si tratta di un materiale non poroso con area superficiale di ~ 100 m /g.
possibile ottenere un frazionamento selettivo,
separando le sostanze neutro-basiche da quelle acide, poich le prime interagiscono con la struttura
neutro-
una
fase
con
un
forte
potere
eluente
(miscele
-flushing
usando uno spostatore nella fase eluente. Lo svantaggio di questo adsorbente di richiedere una
11
Questo adsorbente a fase inversa stato sviluppato dalla Waters Corporation per l'estrazione
simultanea di una vasta gamma di composti acidi, basici e neutri da varie matrici utilizzando un
protocollo di estrema semplicit.
copolimeri derivati da divinilbenzene-N-vinilpirrolidone. Il vinilpirrolidone, contribuisce al
carattere idrofilo
solvente senza perdite nel recupero. Il divinilbenzene invece il responsabile della caratteristica di
fase inversa necessaria per la ritenzione degli analiti. Il materiale compatibile con campioni ed
-bagnabile, ha una capacit di
ritenzione superiore a quella di altri adsorbenti a fase inversa, il che significa che non necessario
prendere misure straordinarie per impedire che il letto adsorbente si asciughi durante le fasi critiche
prima caricamento del campione.
Il fenomeno del breaktrough uno dei potenziali svantaggi della tecnica SPE. Esso si verifica anche
quando le sostanze organiche, contenute nel campione caricato in cartuccia, saturano i siti attivi
delle perdite pi o meno rilevanti. Il volume di
br eaktr ough il volume di campione oltre il quale si saturano i siti attivi, gli analiti non sono pi
trattenuti ed escono dalla cartuccia. Allo scopo di evitare tale fenomeno, si devono eseguire delle
prove
.
Vantaggi della tecnica SPE: tecnica relativamente economica
,
pratica, veloce e selettiva; basso consumo di solventi; recuperi elevati; automatizzabile.
Negli ultimi anni,
SPE al fine di
migliorarne le prestazioni. Ad esempio, la micro-SPE protetta da membrana (membrane-protected
micro-SPE) utilizza una membrana porosa di polipropilene, piegata come una busta, per contenere
una piccola quantit di assorbente polimerico ed evitarne
blocco durante la manipolazione di
campioni particolarmente sporchi.
altra variante della SPE la dispersive SPE (dSPE). Questa
tecnica basata sulla dispersione uniforme del
sorbente in una soluzione/dispersione del
campione. Una sua evoluzione la magnetic SPE (MSPE) che utilizza materiali magnetici MMF)
funzionalizzati con elevata capacit di assorbimento. Uno dei MMF pi utilizzati costituito da
particelle di ossido di ferro impregnate di fenil-silice o di silice rivestita con MAA-co-EGDMA
12
QuEChERS
Quick Easy Cheap Effective Rugged Safe
Un inconveniente
uso di solventi organici apolari immiscibili
, a causa della
loro bassa costante dielettrica, sono
e/o carichi da fasi acquose
mediante estrazione liquido-liquido, se non a bassi valori di pH o in congiunzione con un agente di
coppia ionica. Solventi pi polari (come acetonitrile) sono in grado di solubilizzare analiti con
-liquido convenzionale. noto da tempo3
aggiunta di un sale inorganico
ad una miscela formata da acqua e da un solvente organico, miscibile con acqua, provoca una
separazione di fase e la formazione di un sistema a due stadi. Questo fenomeno stato osservato
con un numero di solventi miscibili con acqua, quali acetone, metanolo, etanolo e acetonitrile. Sali
diversi causano un diverso grado di separazione, ma il fenomeno avviene solo per elevate
concentrazioni saline. In alcuni casi,
salting out avviene anche con alte concentrazioni di
zucch
sugaring out 4. Tra il 2001 e il 2002,
Anastassiades et al.5
n agente
essiccante quale MgSO4, per estrarre farmaci veterinari e pesticidi da campioni alimentari. La
tecnica fu coniata QuEChERS, pronunciata
.
sta per tecnica veloce, semplice,
poco costosa, efficace, robusta e sicura. diventata molto popolare negli ultimi anni, soprattutto nel
campo della sicurezza alimentare, per realizzare analisi multi-residuali di farmaci veterinari e/o
pesticidi in campioni alimentari. La figura 6 illustra schematicamente un tipico esperimento.
Praticamente, il campione omogeneizzato viene posto in tubo da centrifuga, addizionato con
(MgSO 4 anidro pi CH3COONa o NaCl) e un solvente organico
(acetonitrile, di solito acidificato, in presenza o assenza di EDTA). In seguito, il tubo tappato,
scosso vigorosamente e centrifugato. La separazione di fase e il passaggio degli analiti dal
campione acquoso alla fase organica favorito dalla salatura. Un parametro importante proprio il
dosaggio del sale: se troppo basso, la fase di separazione incompleta; se troppo alto, il solvente
organico meno efficiente a causa di potenziali fenomeni di adsorbimento
agente essiccante.
Questo step , a volte, seguito da un altro basato sulla dSPE: una parte dell'estratto organico
proveniente dalla salting out liquid extraction trasferito in una provetta da centrifuga contenente
una combinazione di MgSO4 e diversi adsorbenti
adsorbenti pi utilizzati sono a base di silice funzionalizzata con gruppi aminici primari o secondari
(PSA, primary secondary amines) o con gruppi C18, da soli o in combinazione: PSA efficiente
nella rimozione di acidi organici, mentre la C18 dei grassi e dei composti idrofobici.
acronimo coniato spiega perfettamente tutti i vantaggi di questo approccio che permette di
preparare molti campioni in pochi minuti, estraendo un ampio numero di composti strutturalmente
differenti con buone efficienze.
Poich gli estratti organici (specie se ottenuti applicando solo lo step 1) sono sporchi, questo tipo di
estrazione adatto per tecniche analitiche selettive quali la GC-MS e la LC-MS.
13
14
I mortai e i pestelli pi
utilizzati sono in vetro o agata; porcellana o altri materiali porosi sono meno usati per evitare
perdite di analita. I materiali solidi impiegati per realizzare la dispersione sono diversi: terra di
diatomee, silice chimicamente derivatizzata (C18 o C8), carbograph e cos via. Le forze di taglio, che
stesso generando un materiale sempre pi fine. La dispersione risulta completa quando la miscela
solida costituita da campione/mezzo disperdente appare fine, omogenea, uniforme nella colorazione
e asciutta. La miscela solida ottenuta viene trattata come una fase stazionaria.
3. impaccamento di una cartuccia con la miscela solida ottenuta.
Si pu usare una cartuccia di vetro e contenere la fase tra due frits, per es. in PTFE. Per facilitare il
passaggio ed il contatto del solvente estraente, la fase stazionaria non deve essere eccessivamente
compattata.
4. eluizione degli analiti con solvente.
ene prevalentemente per gravit, scegliendo solventi che possano solubilizzare
selettivamente gli analiti.
5. evaporazione del solvente.
essere anche bassobollente per essere agevolmente rimosso per evaporazione.
MSPD il supporto solido utilizzato. La silice
derivatizzata molto efficiente perch, avendo propriet adsorbenti, realizza un simultaneo cleanup. La grandezza dei pori non importante, quella delle particelle s (range compreso tra 40-100
m). Comunemente, viene utilizzata una fase inversa come la C18 o C8, particolarmente efficace nel
trattenere i componenti idrofobici della matrice (es. lipidi).
cianopropile e di materiali relativi a fase normale, ma il loro impiego meno frequente
ine
uato che si ottiene , in genere, molto sporco, specie se si utilizza terra di diatomee, il cui uso
Per pulire
-up SPE.
16
3) Riscaldamento della cella: il forno comincia a scaldare la celle fino alla temperatura
4) Estrazione statica: durante questa fase il solvente caldo a contatto con il campione ne estrae
gli analiti; la valvola statica si apre periodicamente per mantenere nella cella il valore di
pressione impostato.
5) Lavaggio con solvente fresco:
raccolta; solvente fresco viene fatto fluire attraverso la cella. La vial di raccolta contiene ora
tutto il solvente e gli analiti estratti dal campione.
6) Spurgo del solvente dal sistema: il solvente residuo spostato dal gas (azoto) che viene
-liquido
mantenere il solvente allo stato liquido anche quando si trova a temperature superiori al suo punto
di ebollizione.
acciaio inossidabile che devono essere estratte, nel carrello inferiore le corrispondenti vials in vetro
di raccolta.
Il processo di estrazione si articola in 8 fasi:
1) Caricamento della cella nel forno: i carrelli ruotano; la cella viene automaticamente inserita
corrispondente.
2) Riempimento della cella con solvente: la pompa comincia ad inviare solvente nella cella (la
valvola statica, che collega la cella alla vial, aperta). Quando la cella piena, e la vial
contiene 1 mL di solvente, la valvola statica si chiude ed il flusso si ferma.
17
- Cicli di estrazione, numero di volte in cui viene ripetuta la fase statica ed il lavaggio della cella; il
volume di solvente necessario per lavare la cella diviso per il numero di cicli (da 1 a 5) = 1-2 sono
sufficienti.
Extraction
Effetti uso solventi ad alte temper atur e e pr essioni.
1) effetti di solubilit e trasferimento di massa;
2) distruzione degli equilibri di superficie.
ebollizione) e 374C (punto critico) e a pressioni sufficientemente elevate da mantenerla allo stato
liquido (figura 9). In queste condizioni si parla di superheated water o subcritical water o
pressurized hot water.
Figur a 9. Le linee mostrano dove coesistono due fasi. Al punto triplo coesistono tre fasi. La
linea liquido/gas termina nel punto critico, a partire dal quale l iquido e gas sono
indistinguibili .
6
La permittivit elettrica o costante dielettrica determinata dalla capacit di un mezzo di polarizzarsi alla presenza di
un campo elettrico, e quindi ridurre il campo elettrico totale. Cos, la permettivit
si misura in farad per metro nel SI. Nel vuoto vale:
dove
viene chiamato permettivit elettrica relativa (costante dielettrica relativa) ed un numero adimensionale
sempre maggiore di 1.
19
20
Poich nella legge di Coulomb la permettivit (costante dielettrica) compare al denominatore della costante K,
1
4
qq'
r2
La forza elettrica che si esercita fra due cariche elettriche, in valore assoluto, massima nel vuoto e diminuisce al
crescere della permettivit relativa del mezzo.
21
Il fluido supercritico maggiormente utilizzato la CO2, perch ha un basso punto critico (31.1 C e
73.8 bar), basso costo e non tossica.
I vantaggi
- basso impatto ambientale (CO2 un gas non tossico, non infiammabile, a basso costo anche ad
elevate purezze, avente una totale accettabilit ambientale)
- estrazione di composti termolabili e altobollenti applicando temperature relativamente basse (le
basse temperature operative che
).
- selettivit controllando la densit del fluido: possibile modulare sia la P che la T per ottimizzare
sia il processo di estrazione che quello di separazione
Gli svantaggi:
- elevato grado di purezza del fluido.
- limitate dimensioni delle celle di estrazione.
22