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LENERGIA
PARETI ISOLATE
LE FORME DI ENERGIA
1. Energia termica
2. Energia cinetica
Non considerate in
questo contesto
3. Energia potenziale
4. Energia elettrica
5. Energia magnetica
6. Energia chimica
7. Energia nucleare
A livello MICROscopico
le forme di energia sono
legate alla struttura
della molecola e
allattivit molecolare
(energia cinetica e
potenziale delle
molecole).
La loro somma pari
allENERGIA INTERNA
U del sistema
LE FORME DI ENERGIA
1. Energia termica
2. Energia cinetica
3. Energia potenziale
4. Energia elettrica
5. Energia magnetica
6. Energia chimica
7. Energia nucleare
ENERGIA MECCANICA
ENERGIA CINETICA
w2
E U EM U EC EP U mgz m
2
ENERGIA POTENZIALE
w2
e u eM u eC eP u gz
2
ENERGIA MECCANICA
Parlando di energia meccanica, ci si riferisce sostanzialmente ai concetti di:
2. ENERGIA POTENZIALE,
3. ENERGIA CINETICA.
1. LAVORO MECCANICO,
Ep = mgz
Ec = m
w
2
w12
Ec,1 = m = 0kJ
2
z2
Ep,2 = mgz1 = 7kJ
z1
(z2 = z1 )
w22 - w12
DEc = m
= 222kJ = LMOTORE
2
w22
Ec,1 = m = 3kJ
2
ENERGIA INTERNA
Energia cinetica legata al moto di
molecole, atomi, elettroni, ecc
ENERGIA INTERNA SENSIBILE
LE FORME DI ENERGIA
Unaltra classificazione delle forme di energia:
In un sistema aperto:
1. Calore
2. Lavoro
3. Scambi di massa
In un sistema chiuso:
1. Calore
2. Lavoro
Portata massica: quantit di massa che fluisce
attraverso una sezione trasversale nellunit di
tempo
Portata volumetrica: volume di fluido che fluisce
attraverso una sezione trasversale nellunit di
tempo
V Awmedia
m
CALORE
Trasferimento di energia sotto forma di CALORE
ARIA
AMBIENTE
CALORE
Forme sensibile e
latente di energia
interna
dellambiente
2 kJ
di calore
2 kJ
di energia
termica
Forme sensibile e
latente di energia
interna del sistema
CALORE
Un sistema che non scambia calore con lesterno o che scambia quantit di
calore trascurabili, detto ADIABATICO.
N.B. Una trasformazione adiabatica non
necessariamente isotermica!
Isolamento
ESEMPI:
Q=0
SISTEMA
ADIABATIC
O
CALORE
1. Calore: Energia termica scambiata.
Simbolo: Q
Unit di misura: J
2. Calore per unit di massa: Energia termica scambiata per unit di massa.
Simbolo: q = Q
Unit di misura:
kg
Simbolo:
Unit di misura: W
Q=
2
1
Qdt
ESEMPIO:
Se una massa di 2 kg esposto a una sorgente termica che gli trasferisce 30 kJ di calore per 5
secondi, si pu dire che il sistema ha assorbito 6 kW di potenza termica e 15 kJ/kg di energia
termica per unit di massa (ovvero 15 kJ per ogni kg di massa).
LAVORO
Il LAVORO TERMODINAMICO pu essere, per comodit, definito come
quellenergia scambiata tra il sistema e lambiente esterno, non connessa a
differenze di temperatura.
In qualche modo, il lavoro comunque sempre riconducibile ad una forza per uno
spostamento:
L Fs
(J )
Fds
L Fds
(J )
(J )
LAVORO
1. Lavoro:
Simbolo: L
Unit di misura: J
L
m
Simbolo: l =
Unit di misura:
kg
3. Potenza:
P (L)
Simbolo:
Unit di misura: W
L=
2
1
Pdt
ESEMPIO:
Se una massa di 2 kg assorbe 30 kJ di lavoro per 5 secondi, si pu dire che il sistema ha
assorbito 6 kW di potenza e 15 kJ/kg di energia per unit di massa (ovvero 15 kJ per ogni kg di
massa).
LAVORO
Esistono diverse forme di lavoro:
1. Lavoro elettrico (lavoro compiuto dagli elettroni che si muovono in un circuito ad
opera di una differenza di potenziale)
2. Lavoro magnetico (lavoro delle forze di un campo magnetico)
3. Forme meccaniche del lavoro (associate ad uno spostamento di un corpo):
L Fs
M
2r n 2nM
r
L P 83,8 kW
Potenza (meccanica): lavoro (meccanico)
compiuto nellunit di tempo.
CONVENZIONE
Quantit di energia entrante nel sistema: POSITIVA
Quantit di energia uscente dal sistema: NEGATIVA
Qentrante
Quscente
Lentrante
Luscente
Qentrante > 0
Quscente < 0
Lentrante > 0
Luscente < 0
Lezione 5
Primo Principio della Termodinamica
ESPERIENZA DI JOULE
1. Si prenda un contenitore (calorimetro) adiabatico
contenente H2O, della quale si misuri la temperatura
iniziale.
2. Venga poi fatto girare lagitatore posto internamente al
contenitore, lasciando cadere i due (n=2) pesi esterni
(inizialmente in quiete) di massa m.
3. Al termine delloperazione, si misuri nuovamente la
temperatura dellacqua contenuta nel calorimetro.
4. Si osserver un innalzamento della temperatura, ovvero:
T2 > T1
ESPERIENZA DI JOULE
Lenergia potenziale iniziale dei pesi, non si trasforma
interamente in energia cinetica dei pesi, come accadrebbe in
0
una caduta libera:
w22 w12
n mg( h 2 -h1 ) + n m - + L = 0
2
2
w22
L = n mgh1 - m
2
h1
h2
ESPERIENZA DI JOULE
In una seconda fase, si faccia in modo che il sistema torni alle condizioni di pressione e
temperatura iniziali. Poich T2 > T1 , ci pu avvenire solo disperdendo calore, Q.
Poich le condizioni iniziale e finale del fluido coincidono, la trasformazione subita ciclica e
Joule osserv che, indipendentemente dal tipo di fluido e dalla quantit di lavoro dissipato:
d L = cost = J
- dQ
Se il lavoro espresso in Joule e il calore in kilocalorie, allora la costante vale 4186 J/kcal,
se invece entrambe le forme di trasferimento di energia sono espresse in Joule, la costante
vale 1 e, per la convenzione scelta, essendo il lavoro entrante, mentre il calore uscente, si
avr:
L = -Q L +Q = 0
Lesperienza di Joule asserisce lequivalenza metrologica tra lavoro e calore come forme di
energia scambiata. Infatti, il Joule considerato lequivalente meccanico della kilocaloria.
d L = - dQ
1. Dal punto di vista fisico, non possiamo pensare che
assorbendo calore (calore entrante), lacqua riesca a
muovere il mulinello per sollevare i pesi (produrre
lavoro uscente) questa assurdit dimostrabile solo
introducendo il 2 Principio della Termodinamica.
2. Questa uguaglianza vale sia per trasformazioni
reversibili, che per trasformazioni irreversibili.
CALORE E LAVORO
necessario osservare che: N IL CALORE, N IL LAVORO
SONO GRANDEZZE DI STATO!
Infatti, non possibile parlare di calore e lavoro scambiati
per un sistema in equilibrio perch sono quantit di
ENERGIA IN TRANSITO e al loro trasferimento
associata una TRASFORMAZIONE del sistema.
Non dipendono, quindi, esclusivamente dagli stati iniziale e
finale del sistema (condizione necessaria affinch una
grandezza sia di stato), quindi NON SONO
DIFFERENZIALI ESATTI, poich dipendono anche dal
tipo di processo che il sistema ha subito per passare dal
punto iniziale al punto finale.
Non hanno significato, se definiti per uno stato. Al
contrario, unenergia (posseduta dal sistema) ha significato
come propriet di un certo stato di equilibrio.
DL = L2 - L1
Q Q L L
A
Q Q L L
A
Q Q L L Q L Q L
B
La funzione integrale rappresenta dunque una grandezza di stato (dipendente solo dagli
stati iniziale e finale) che non altro se non lenergia totale del sistema:
L Q dE
In forma differenziale:
d L + dQ = dE
Integrando:
L +Q = DE
Poich in una trasformazione ciclica gli stati iniziale e finale coincidono, non si avr
variazione netta di energia totale del sistema. Ovvero, PER UN CICLO:
E2 - E1 = DE = Q+ L = 0
che non fa altro che confermare quanto dimostrato con lesperienza di Joule.
DE = Q+ L = DU + DEC + DEP
In forma differenziale:
In forma differenziale:
N.B. Questa formulazione stata derivata dallesperienza di Joule, che riguarda un sistema
chiuso, per cui non si ha il termine di scambio di energia associato al flusso di massa.
energia
uscente
variazione
energia
totale
ESEMPI
Qu
Qn
0
Qe
Se non vi scambio di lavoro,
la variazione di energia del
sistema pari alla quantit
netta di calore scambiato.
0
Valida per: sistemi chiusi in
quiete macroscopica
DE = DU + DEC + DEP
Lezione 6
Primo Principio della Termodinamica
per Sistemi Chiusi
ESEMPI
Lel
0
Ee Eu E Qe Qu Le Lu Emassa,e Emassa,u
Se il sistema adiabatico, il
lavoro elettrico fornito si
trasforma in incremento di
energia totale del sistema
Sistema
Adiabatico
Sistema chiuso
E U EC EP
ESEMPI
Lel
Lel Pel t
0
Ee Eu E Qe Qu Le Lu Emassa,e Emassa,u
Lel
Sistema
Adiabatico
Sistema chiuso
E U EC EP
ENERGIA INTERNA
Energia cinetica legata al moto di
molecole, atomi, elettroni, ecc
ENERGIA INTERNA SENSIBILE
ENERGIA INTERNA
Differenziando:
U
U
dp
U ( p, V ) dU
dV
V p
p V
U
U
dp
U ( p, T ) dU
dT
T p
p T
U
U
U (V , T ) dU
dV
dT
V T
T V
Il gas compie
una quantit
infinitesima Lm
in seguito allo
spostamento
infinitesimo ds
prodotto sul
pistone.
pAds pdV
Lm pdV
1
Linea di trasformazione
Larea sottesa
sar diversa per
diverse linee di
trasformazione
(lavoro non
una funzione di
stato!!)
dA pdV A pdV Lm
1
Lm,A =10 kJ
Lm,B =8 kJ
Lm,C =3 kJ
ADIABATICA
pV n = cost
ISOCORA
ISOBARA
Rivedi:
Modulo 1
Lezione 2
Trasformazioni e
diagrammi di stato
n= 0
ISOTERMA
n =1
v
ESEMPI
TRASFORMAZIONE ISOCORA (a volume costante)
dV 0 Lm pdV 0 A 0
1
Lm pdV p0 V2 V1 118 kJ
2
v1=1,9367
v2=2,1724
v, m3/kg
ESEMPIO
CICLO:
pV n cost
e u e p ec q l 0
n = 1,4
v2 = v3 = 0,85 m3/kg
p2 = 16 bar
p3 = 1 bar
q31 = 1868 kJ/kg
q23 = ?
ESEMPIO
CICLO:
pV n cost
e u e p ec q l 0
No variazioni
di velocit
No variazioni
di quota
Sistema chiuso in quiete
macroscopica
q l
q12 q23 q31 l12 l23 l31
n = 1,4
v2 = v3 = 0,85 m3/kg
p2 = 16 bar
p3 = 1 bar
q31 = 1868 kJ/kg
q23 = ?
ESEMPIO
CICLO:
pV n cost
ADIABATICA
ISOCORA
n = 1,4
v2 = v3 = 0,85 m3/kg
p2 = 16 bar
p3 = 1 bar
q31 = 1868 kJ/kg
q23 = ?
ESEMPIO
CICLO:
pV n cost
n = 1,4
v2 = v3 = 0,85 m3/kg
p2 = 16 bar
p3 = 1 bar
q31 = 1868 kJ/kg
q23 = ?
ESEMPIO
CICLO:
pV n cost
n = 1,4
v2 = v3 = 0,85 m3/kg
p2 = 16 bar
p3 = 1 bar
q31 = 1868 kJ/kg
q23 = ?
1/ n
ADIABATICA
p
p v p v v1 v2 2 6,16 m3 / kg
p1
n
2
2 pv
2 dv
p1v1n
p v pv
n
n
n
1 1
p1v1 p2v2 pv p n l12 pdv n dv p1v1n n 2 2 1 1 1860 kJ / kg
1
1 v
1 v
v
1 n
n
1 1
n
2 2
ESEMPIO
CICLO:
pV n cost
ISOBARA
p3 p1
n = 1,4
v2 = v3 = 0,85 m3/kg
p2 = 16 bar
p3 = 1 bar
q31 = 1868 kJ/kg
q23 = ?
ESEMPIO
CICLO:
pV n cost
n = 1,4
v2 = v3 = 0,85 m3/kg
p2 = 16 bar
p3 = 1 bar
q31 = 1868 kJ/kg
q23 = ?
1/ n
ADIABATICA
ISOBARA
p
p v p v v1 v2 2 6,16 m3 / kg
p1
n
2
2 pv
2 dv
p1v1n
p v pv
n
n
n
1 1
p1v1 p2v2 pv p n l12 pdv n dv p1v1n n 2 2 1 1 1860 kJ / kg
1
1 v
1 v
v
1 n
n
1 1
n
2 2
p3 p1
Lezione 7
Primo Principio della Termodinamica
per Sistemi Aperti
Analisi dei volumi di controllo in base alla
conservazione della massa e alla conservazione
dellenergia
m2
m1
VC
m3
variazione
netta
massa
massa
totale
uscente
me mu m
Ovvero: la velocit di variazione della massa totale in volume di controllo (cio la variazione
di massa totale nell'unit di tempo) uguale alla differenza tra la massa entrante nel
sistema nell'unit di tempo e la massa uscente dal sistema nell'unit di tempo, durante la
trasformazione
dm
m e m u
dt
A
Portata massica: quantit di massa che fluisce
attraverso una sezione trasversale nellunit di tempo
Awmedia
m
Portata volumetrica: volume di fluido che fluisce
attraverso una sezione trasversale nellunit di tempo
V Awmedia
m V
wmedia
V wmedia A
ESEMPIO
V.C.
FLUSSI STAZIONARI
In un SISTEMA A FLUSSO STAZIONARIO, la quantit totale di massa contenuta in
un volume di controllo non varia nel tempo Per il principio di conservazione della
massa, la massa totale entrante nel sistema deve essere uguale alla massa totale
uscente dal sistema e, in particolare, facciamo riferimento alle masse entranti e
uscenti nellunit di tempo.
m m
e
(kg / s)
m2 = 4kg s
m1 = 6kg s
VC
Rivedi:
m3 = m1 - m2 = 2 kg / s
Modulo 1
Lezione 2
FLUSSI STAZIONARI
In generale, non esiste un principio di conservazione del volume, ovvero la portata
volumetrica del sistema non rimane necessariamente costante!
m 2 2 kg / s
2 2,5 kg / m3
V2 0,8 m3 / s
VC
m 1 2 kg / s
1 1,43 kg / m3
V1 1,4 m 3 / s
Ve Vu
( m3 / s )
CONSERVAZIONE DELLENERGIA
Analogamente ai sistemi chiusi e al principio di conservazione della massa, per un volume di
controllo si pu enunciare:
LA VARIAZIONE NEL TEMPO DELLENERGIA TOTALE DI UN SISTEMA UGUALE ALLA
DIFFERENZA TRA LENERGIA ENTRANTE NEL SISTEMA, NELLUNITA DI TEMPO E
LENERGIA USCENTE DAL SISTEMA, NELLUNITA DI TEMPO, DURANTE LA
TRASFORMAZIONE.
energia entrante
nellunit di tempo
energia uscente
nellunit di tempo
variazione energia
totale nellunit di
tempo
Considerando che lenergia pu essere scambiata, in generale, sotto forma di calore, lavoro o
flusso di massa, si ha:
dE
Ee - Eu = Qe -Qu + ( Le - Lu ) + ( Emassa,e - Emassa,u ) =
dt
E, a differenza di quanto visto per i sistemi chiusi, in un sistema aperto, lultimo termine tra
parentesi ha senso, poich si ha un efflusso di massa attraverso le sezioni di ingresso e di
uscita, a cui si associa un trasporto di energia.
CONSERVAZIONE DELLENERGIA
Un fluido che entra in un volume possiede una forma addizionale di energia: si
definisce LAVORO DI PULSIONE il lavoro o lenergia richiesta per spingere la massa,
ad una certa pressione p, dallesterno allinterno del volume di controllo, o viceversa,
ed necessario a mantenere un flusso continuo nel VC.
e= u+ ec +ep
ENERGIA TOTALE PER UNA CORRENTE FLUIDA (Lavoro di pulsione NON nullo!)
e = e+ pv = u+ pv+ ec +ep
LAVORO DI PULSIONE
Per definire il lavoro di pulsione, si consideri un elemento di volume V:
A
p
m
V
VC
Pistone
immaginario
Spostamento necessario
a spingere tutta la massa
nel volume di controllo
LAVORO DI PULSIONE
F = pA
L p = Fs= pAs= pV
l p = pv
(J / kg)
LAVORO DI PULSIONE
l p = pv
wfluido
(J / kg)
p
VC
wfluido
p
v
VC
w -w
+ g( z2 - z1 ) = De
(u2 + p2 v2 ) - (u1 + p1v1 ) +
2
2
2
h2
ENTALPIA
In forma differenziale:
2
1
h1
Funzione di stato poich
combinazione di funzioni di stato.
Rappresenta quindi una propriet
del fluido.
h = u+ pv
2
1
ENTALPIA
Lentalpia, essendo una funzione di stato, funzione delle variabili che definiscono
quello stato. Se il sistema bivariante, allora
H
H
H = H(p,V),
H ( p,V) dH =
dp+
dV
V p
p V
H
H
oppure H=H(p,T), H ( p,T) dH =
dT
dp+
T p
p T
oppure H=H(V,T)
H
H
H (V,T) dH =
dV +
dT
V T
T V
Essendo una funzione di stato, indipendente dal tipo di trasformazione che il sistema subisce.
E una grandezza che stata introdotta, per comodit, per i sistemi aperti, ma pu essere
applicata anche ai sistemi chiusi, grazie al suo legame con lenergia interna. Infatti:
ENTALPIA
Avevamo gi visto che, per un sistema chiuso che subisce una trasformazione
reversibile, il lavoro elementare (al contorno mobile) rappresentato dal lavoro di
variazione di volume:
-pdV
Per un sistema chiuso che subisce una trasformazione isobarica reversibile, il calore
scambiato con lambiente esterno quindi pari alla variazione di entalpia
q = Dh- vdp
2
ISOBARA
q = Dh
w -w
q+ l = h2 - h1 +
+ g( z2 - z1 )
2
2
2
2
1
p1v1
q
l
VC
-p2 v2
Lel
VC
Lm
Lezione 8
I pi comuni dispositivi a flusso
stazionario
m
h1
VC
In un sistema in condizioni
stazionarie, la massa e lenergia
totale del sistema sono costanti,
cos come gli scambi di calore e
lavoro con lesterno.
h2
m2
h2
m1
h1
VC
m3
h3
BILANCIO DI MASSA
m m
e
(kg / s)
Awmedia
m
BILANCIO DI ENERGIA
Qe + Le + meee = Qu + Lu + mueu
(kW)
m2
h2
m1
h1
VC
m3
h3
w12 - w22
Q+ L + m( h1 - h2 ) +
+ g( z1 - z2 ) = 0
2
p
A
p+ dp
A+ dA
dl m
dFa
z
p
dA/sin
dRn p+ dp
x
dP
dw
dt
a
m,x
sin a
dt
dw
-Adp- dFa cosa - gdmcos b - dRm,x = dm
dt
Moltiplicando per lo spostamento infinitesimo dx:
dwdx
dt
Poich:
dFa
p
dRn p+ dp
x
dP
dm
dm=
r
Adx
Adx
=
= vdm
dxcos b = dz
dx
=w
dt
-vdpdm- dFa,xdx - gdmdz- dRm,xdx = dm( wdw)
d La = dFa,xdx
d L = dRm,xdx
l=
2
1
vdp
LAVORO UTILE
(in assenza di attriti, pari a quello che pu
essere scambiato con lesterno)
ESPANSORE
m1
h1
Q@ 0
L<0
BILANCIO DI MASSA
m1 = m2 = m
BILANCIO DI ENERGIA
0
m2
h2
Poich il lavoro negativo, h2 < h,1 il che significa che lespansione comporta una
diminuzione del contenuto entalpico della corrente fluida
ESEMPIO
h1 = 3248, 4 kJ kg
w1 = 50 m s
z1 = 10m
Dh = h2 - h1 = -887, 39 kJ kg
L = 5MW
w22 - w12
Dec =
= 14, 95kJ kg
2
Dep = g( z2 - z1 ) = -0, 04 kJ kg
l = Dh + Dec + Dep = -872, 48kJ kg
h2 = 2361kJ kg
w2 = 180 m s
z2 = 6m
m=
L
l
= 5, 73kg s
Dh >> Dec >> Dep energie cinetica e potenziale sono in genere trascurate
COMPRESSORE
BILANCIO DI MASSA
m1
h1
Q@ 0
m1 = m2 = m
BILANCIO DI ENERGIA
0
L>0
L = h2 - h1 = Dh
L = mL = m( h2 - h1 )
ESEMPIO
h1 = 280,13kJ kg
m= 0, 02 kg s
m1 = m2 = m= 0, 02kg s
l + h1 = h2 l = Dh
Dh = h2 - h1 = 120,85kJ kg
L =?
P = ml = mDh = 2, 42kW
h2 = 400, 98kJ kg
Dh >> Dec >> Dep energie cinetica e potenziale sono in genere trascurate
VALVOLA DI LAMINAZIONE
BILANCIO DI MASSA
m1
p1
l =0
q@ 0
BILANCIO DI ENERGIA
m1 = m2 = m
0
m2
p2
h2 @ h1
u1 + p1v1 = u2 + p2 v2
TUBI DI EFFLUSSO
BILANCIO DI MASSA
BILANCIO DI ENERGIA
m1 = m2 = m
Q+ L = m( Dh+ Dec + Dep )
wu, hu we, he
we, he
EFFUSOR
E
wu, hu
DIFFUSORE
we, he
Dh = -Dec
wu, hu
L = m( Dh+ Dec )
q = Dh
SCAMBIATORI DI CALORE
BILANCIO DI MASSA
BILANCIO DI ENERGIA
m1 = m2 = m
Q+ L = m( Dh+ Dec + Dep )
q = Dh
flussi incrociati
equicorrente
controcorrente