Herpesvirus
...O'er ladies lips, who straight on kisses dream, which oft the angry Mab
with blisters plagues,
...o sulle labbra delle donne che sognano baci, e che invece spesso la
perfida fata Regina Mab ricopre di bollicine,
Romeo and Juliet, W. Shakespeare, c1595
Famiglia: Herpsviridae
Proteine : strutturali
VP16:
proteina del tegumento
Struttura dellHSV
Il genoma codifica per 80 proteine
Alcune hanno funzione enzimatica come:
DNApol-DNAdip
DNAsi
timidina chinasi
proteasi
ribonucleotide reduttasi (converte i
ribonucleotidi in deossiribonucleotidi)
Molti di questi enzimi sono bersagli degli antivirali.
Replica virale
Il virus instaura infezioni litiche in fibroblasti e in
cellule epiteliali e infezioni latenti nei neuroni.
LHSV-1 si lega alleparansolfato, un proteoglicano
localizzato sulla superficie di molti tipi cellulari, ed in seguito
interagisce con un recettore proteico adiacente.
La fusione e penetrazione nella cellula ospite con la
membrana dalla cellula mediata dalla nectina -1 (HveC o
PRR1) o un altro recettore detto HveA.
Il virione viene rilasciato nel citoplasma e poi inizia la
fase di trascrizione virale, una protein-chinasi codificata
dal virus, e proteine citotossiche. Il capside si attacca a un
poro nucleare e rilascia il genoma nel nucleo.
Proteine : strutturali
Patogenesi ed
Immunit
I virus HSV-1 e 2 infettano e si
replicano in cellule
mucoepiteliali e stabiliscono poi
una infezione latente nei
neuroni che innervano larea
infettata. HSV causa malattia
nel sito dinfezione.
In genere
HSV-1 causa infezioni nella
parte superiore del corpo
HSV-2 causa infezioni nella
parte inferiore.
Patogenesi ed Immunit
HSV causa
infezioni litiche in molte cellule
persistenti in linfociti, macrofagi
infezioni latenti nei neuroni
A livello nucleare delle cellule infettate si ha la
formazione di corpi inclusi
intranucleari acidofili di
Cowdry di tipo A.
Patogenesi ed Immunit
Penetrazione del virus attraverso lesioni di cute e
membrane mucose.
Il virus si riproduce alla base della lesione ed infetta
i neuroni innervanti raggiungendo per
trasporto assonale retrogrado i gangli:
gangli del trigemino per lHSV-1
gangli sacrali per HSV-2
Il virus poi ritorna nel sito iniziale di infezione e pu
rimanere inapparente o causare lesioni vescicolari.
La lesione si rimargina senza lasciare la cicatrice.
Patogenesi ed Immunit
La risposta immune si basa su:
IFN-gamma, cellule NK, DH (ipersensibilit
ritardata).
I lifociti T citotossici (CTL e T Killer) uccidono le
cellule infettate e risolvono la malattia in atto.
Anticorpi neutralizzanti (NT) limitano la sua
diffusione.
In assenza di CMI, linfezione si pu disseminare
ad organi vitali ed al cervello.
Gengivitite
Gengivostomatite erpetica
Cheratocongiuntivite erpetica
limitata ad un solo occhio.
Ulcere corneali o vescicole palpebrali.
Pu dare episodi ricorrenti causando
cicatrici permanenti, danno corneale e cecit
Cheratite erpetica
Eczema erpetico
Herpes gladiatorum
infezioni da Herpesvirus
Encefalite erpetica (HSV-1):
malattia febbrile acuta. Le lesioni sono limitate ad un
solo lobo temporale. Elevato indice di mortalit
Meningiti da HSV-2
dopo 10gg dallinfezione primaria, febbre elevata,
rigidit nucale, mal di testa, fotofobia, nausea.
Herpes neonatale (17%: HSV-2)
Il neonato si infetta per via
transplacentare, perinatale.
Disseminazione del virus
a fegato, polmoni e SNC, in
alcuni casi linfezione letale.
Herpesvirus
Sieropositivit dellHSV-2 (1% nei collegi
maschili, 15-20% in persone ad alte condizioni
igieniche. 40-60% in persone a basse
condizioni igieniche, 80% prostitute).
LHSV-2 associato da un punto di vista sieroepidemiologico con il cancro della cervice
nella donna (come cofattore per gli HPV).
Terapia e profilassi
I farmaci possono essere analoghi nucleosidici o
inibitori della DNA polimerasi.
I farmaci inibiscono la replica virale agendo sugli
enzimi della replica ma non sono in grado di
eliminare il virus in latenza nei gangli
sensoriali.
Aciclovir (vedi
)
vidarabina
iododeossiuridina (cheratite erpetica)
trifluoridina (cheratite erpetica)
famciclovir, valaciclovir, penciclovir
Evitare il contatto con le lesioni.
Uso di guanti, uso di preservativi, parto cesareo.
No vaccini.
Laciclovir un analogo
nucleosidico, il farmaco anti-HSV,
viene attivato dalla fosforilazione
della timidina chinasi virale e poi
utilizzato come substrato dalla
DNApol virale. In seguito questi
farmaci vengono incorporati nel
DNA virale prevenendo cosi la
sua sintesi. La resistenza a questi
farmaci deriva da mutazioni che
inattivano la TK, riducendo
la conversione del farmaco
nella sua forma attiva.
Mutazioni della DNApol
producono resistenza.
VZV
Patogenesi
La trasmissione attraverso le vie
respiratorie.
Linfezione primaria inizia con linfezione
delle tonsille e della mucosa
respiratoria, poi vasi linfatici,
viremia, SRE.
Dopo 11-13 gg la seconda viremia,
infezione dei linfociti T, cellule
epiteliali cutanee. A livello cutaneo
causa un rash:
macula, papula, vescicola,
pustola, crosta.
Le manifestazioni sono asincrone.
Febbre e sintomi sistemici si
accompagnano al rash.
Varicella
una delle 5 malattie esantematiche
infantili insieme a
morbillo
rosolia
Va malattia (Parvovirus B19)
6a malattia o roseola infantum (Herpes tipo 6 e 7)
CLINICA
pu essere sintomatica o asintomatica.
Febbre, rash maculo-papulare dopo una incubazione
di 14 gg.
Rash: macule, papule, vescicole, pustole, croste.
Il rash asincrono; le manifestazioni durano 3-5 giorni.
Il rash generalizzato: tronco, estremit, testa.
Negli adulti pi grave e si ha una polmonite interstiziale
nel 20-30 % di pazienti adulti.
Herpes zoster
Riattivazione di una infezione latente
di varicella.
Dolore acuto nelle aree innervate
precede la comparsa di lesioni.
Ieritema limitato ai dermatomeri.
Lesione maculo-papulare con
base eritematosa, vescicole.
Una complicazione la nevralgia
posterpetica che persiste per
mesi/anni che si verifica nel 30%
dei pazienti con et > 65 anni che
hanno sviluppato lo zoster.
Unaltra complicazione lo zoster
oftalmico.
Epidemiologia
Il virus molto contagioso, il 90% circa delle
persone suscettibili hanno contratto
linfezione in casa tra i familiari.
La malattia ha la trasmissione per via respiratoria
o mediante contatto con vescicole cutanee.
I pazienti sono contagiosi prima e durante i sintomi.
Il 10-20 % delle persone infettate dal VZV sviluppa
lo zoster, lincidenza parallela con let.
Lo zoster pu essere una sorgente dinfezione di
varicella in persone non immuni come i bambini.
Soggetti a rischio
Personale sanitario
Maestri, insegnanti, personale di scuole e
asili
Residenti in case di cura
Carcerati, personale di sorveglianza
Militari
VZV
Trattamento, Prevenzione e
Controllo
delle infezioni da VZV
EBV
Appartiene ai
gammaherpesvirus
- diametro 180-200 nm.
- codifica per 70 proteine,
espresse o meno a
seconda dei differenti tipi di
infezioni.
2 classi di EBV:
EBV-A presente solo nelle
cellule B di persone
immunocompetenti,
EBV-B isolato in persone
immunocompromesse
replica di EBV
Tropismo limitato dal recettore per il C3d del complemento
(detto anche CR2 o CD21) e da un corecettore costituito
dalle molecole di classe II del sistema HLA espresso su:
linfociti B
cellule epiteliali dellorofaringe e nasofaringe
Linfezione da EBV ha 3 possibili evoluzioni:
a) il virus si pu replicare in linfociti B e in cellule epiteliali
permissive per la replicazione di EBV
(infezione di tipo replicativo);
b) il virus pu causare infezioni latenti in linfociti B (semipermissive) in presenza di linfociti T
(infezione latente);
c) il virus pu stimolare e immortalizzare le cellule B.
EBV
Durante linfezione latente e immortalizzante
vengono espressi differenti trascritti virali.
Vengono espressi geni precocissimi come
1) 5 antigeni nucleari di Epstein - Barr (EBNA)
2) proteine latenti (LP)
3) proteine latenti di membrana 1,2 (LMP)
4) EBER-1, EBER-2 (2 piccoli RNA)
Patogenesi e Immunit
La malattia da EBV risulta
o da una risposta immunitaria iperattiva
(mononucleosi infettiva)
o dalla mancanza di una risposta immunitaria
efficace (linfoma, leucoplachia orale capelluta)
Linfezione produttiva delle cellule B e delle cellule
epiteliali dellorofaringe, come le tonsille, promuove
la liberazione del virus nella saliva per trasmettere
il virus ad altri ospiti e stabilisce una viremia per
diffondere il virus ad altre cellule B nel tessuto
linfatico e sangue.
Patogenesi dellEBV
a) EBV nella saliva
cellule epiteliali
dellorofaringe,
escrezione del virus dalla
saliva
faringiti.
b) EBV nella saliva
cellule epiteliali
dellorofaringe
proliferazione delle cellule B
anticorpi eterofili.
c) EBV nella saliva
cellule epiteliali
dellorofaringe
proliferazione delle cellule B
attivazione delle cellule T (fegato,
linfonodi, milza)
risoluzione
linfociti T
atipici (Cellule di Downey)
ingrossamento.
Mononucleosi infettiva
Epidemiologia dellEBV
Mononucleosi infettiva:
trasmissione attraverso la saliva, contatti
stretti (malattia del bacio) o tramite spazzolini,
bicchieri contaminati.
Linfoma di Burkitt:
cofattori malaria, predisposizione genetica.
Carcinoma nasofaringeo: predisposizione
genetica e alimentazione (Cina).
Leucoplachia orale capelluta: trapiantati e
malati di AIDS sono ad alto rischio.
Clinica
Mononucleosi infettiva
Periodo dincubazione 30-40gg,
Bambini, adolescenti, adulti.
Sintomi: febbre alta, malessere,
faringite essudativa,
linfoadenopatia,
epatosplenomegalia,
affaticamento,
disordini neurologici,
ostruzione laringea,
rottura della milza.
Complicazioni neurologiche:
- meningoencefalite asettica
- sindrome di Guillian-Barr
cromosoma
8
cromosoma
14
Ig
traslocazione reciproca
8; 14
Ig
c-myc
c-myc
EBV: Diagnosi
Diagnosi clinica: febbre, linfoadenopatia, faringite
per 1-4 settimane
Linfocitosi del 60-70%
30% (comunque >10%) di linfociti atipici
No esame colturale
Esami sierologici:
- test Paul Bunnell-Davidsohn: Ab eterofili (IgM) in
grado di agglutinare emazie di pecora o equine
(monospot test, rapido di screening)
- test ELISA
Probes di DNA
IFI
Diagnosi sierologica
Suscettibilit
Non sono presenti anticorpi verso VCA
Infezione primaria
IgM vs. VCA (infezione acuta in atto)
IgG vs. VCA
Assenti anticorpi vs. EBNA
L80% dei pazienti ha anche anticorpi vs. EA
Infezione pregressa
Anticorpi vs VCA
Anticorpi vs. EBNA
Riattivazione
Anticorpi vs. EBNA
Aumento di anticorpi vs. EA: suggestiva
N.B.: La produzione di anticorpi anti EBNA richiede la lisi della cellula infetta
ed indica il controllo da parte delle cellule T della malattia attiva.
Prevenzione e Controllo
nessun trattamento (la mononucleosi
benigna soprattutto nei bambini)
nessun vaccino disponibile.
Immunit duratura dopo linfezione.
Cytomegalovirus (CMV)
E un virus assai diffuso
il 60-90% della popolazione sieropositivo per CMV
infetta l 0,5-2,5% dei neonati
Il CMV la causa pi frequente di difetti congeniti.
Patogeno opportunista negli immunocompromessi.
Betaherpesvirinae, virus linfotropico, si replica solo in
cellule umane.
Ha un diametro di 250nm, ha il genoma pi grande
(240kbp) fra gli herpesvirus.
Presenta le gp B e H che svolgono un ruolo nelladesione
e nella penetrazione del virus nella cellula ospite.
Recettore: molecole simili a recettori per le chemochine
Epidemiologia
E trasmesso per via congenita,
orale, sessuale, in seguito a
trasfusione e/o trapianti
dorgano.
Il CMV pu essere isolato da urine,
sangue, gargarizzato, saliva,
lacrime, feci, liquido seminale,
liquido amniotico, secrezioni
vaginali e cervicali, tessuti
utilizzati per trapianti.
La malattia da CMV un disordine di
tipo opportunistico, che causa
raramente sintomi in ospiti
immunocompetenti, ma causa di
grave malattia in persone
immunodeficienti, quali pazienti
affetti da AIDS o neonati.
CMV
Clinica
A) Infezioni congenite
Il CMV la causa pi frequente
di malattia virale congenita.
Lo 0,5-2,5% di tutti i neonati sono infettati alla
nascita da CMV, altri si infettano entro il primo
mese di vita.
Circa il 10% mostra segni clinici di malattia come:
porpora trombocitopenica, microcefalia,
calcificazione intracerebrale, ittero,
epatosplenomegalia, rash, sordit, ritardo
mentale (malattia da inclusione di CMV).
Il feto si pu infettare durante il parto per il virus
presente nella cervice
B) Infezioni perinatali
In USA il 20% delle donne gravide ha il CMV nella
cervice al termine della gravidanza e pu avere
riattivazione dellinfezione e durante la
gravidanza.
La met dei neonati nati per via naturale in
presenza di cervice infetta acquisisce linfezione
ed elimina il virus nella 3a-4a settimana di vita.
Modalit dinfezione anche attraverso il latte
materno, trasfusioni di sangue.
soggetto
normale
CMV
neonato da madre
sieronegativa
PORTATORE
ASINTOMATICO
mononucleosi
anticorpi eterofili negativa
MALATTIA DA
INCLUSIONE
CITOPLASMATICA
AIDS
immunodepresso
MALATTIA
SINTOMATICA
MULTICENTRICA
Prevenzione:
screening dei donatori di organi e di sangue.
screening di madri sieropositive.
Nessun vaccino attualmente disponibile, ma sono allo
studio preparazioni a virus vivo attenuato e a DNA.
HHV-6
patogenesi ed immunit
Linfezione viene acquisita nel 50% dei casi in et
infantile (entro il 3anno di et), ma in et
adulta l80% della popolazione presenta
anticorpi anti-HHV6.
Linfezione viene trasmessa attraverso la saliva e
si replica facilmente nelle ghiandole salivari.
I linfociti T e i monociti sono le cellule in cui il virus
va in latenza e da cui pu essere riattivato in
seguito a stimolazione mitogenica.
La risposta immune protettiva la CMI.
HHV-6
Clinica
Linfezione primaria da HHV-6 lexanthema
subitum (o roseola infantum o sesta malattia).
Presenta un rapido rialzo febbrile che dura
qualche giorno, seguito da un esantema cutaneo
generalizzato che inizia dalla nuca.
Il virus stabilisce infezioni latenti nei linfociti T.
Riattivato pu provocare una sindrome
mononucleosica con linfoadenopatia.
Encefaliti e polmoniti in immunodepressi
(trapiantati)
HHV-6
Diagnosi
La diagnosi di laboratorio si basa sulla ricerca degli
anticorpi specifici in IFI, seguita da un test in Western
blotting.
La ricerca genoma virale pu essere eseguita mediante
PCR
HHV-7
E stato isolato per la prima volta negli anni
novanta in linfociti T provenienti da pazienti
con AIDS.
Virus ubiquitario, dotato di tropismo per i linfociti
T, la maggior parte delle infezioni si verifica
durante linfanzia.
HHV-8
Causa il sarcoma di
Kaposi associato agli
herpesvirus.
Il genoma virale contiene
molti geni correlati con
geni umani che
promuovono la crescita e
prevengono lapoptosi
cellulare, tra cui cicline,
interleuchine, recettori per
chemochine e il gene Bclr8 anti-apoptosi).
HHV-8
E un virus non ubiquitario. Il virus si trasmette
con le stesse modalit dellHIV.
Correlazione del 95-98% dei tumori analizzati
positivi per il DNA di HHV-8, il 90% dei
pazienti portatori di Kaposi presenta la
sieroconversione nei confronti di HHV-8 2-3
anni prima della comparsa del tumore.
Uso della PCR ai fini diagnostici