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EX FRAGMENTIS

PER FRAGMENTA
HISTORIAM TRADERE
ATTI
DELLA SECONDA GIORNATA DI STUDIO
SULLA STORIOGRAFIA GRECA FRAMMENTARIA

Genova, 8 ottobre 2009


a cura di

FRANCESCA GAZZANO - GABRIELLA OTTONE - LUIGI SANTI AMANTINI

Edizioni TORED 2011

Comitato scientifico:
LIA RAFFAELLA CRESCI, FRANCESCA GAZZANO, GABRIELLA OTTONE,
ELEONORA SALOMONE, LUIGI SANTI AMANTINI (Universit di Genova)
EUGENIO LANZILLOTTA (Universit di Roma Tor Vergata)
ANTONIO LUIS CHVEZ REINO (Universidad de Sevilla)
GUIDO SCHEPENS, STEFAN SCHORN (Katholieke Universiteit Leuven)
Responsabile editoriale:
EUGENIO LANZILLOTTA
Responsabile grafica e stampa:
AMERICO PASCUCCI
Comitato di redazione:
FRANCESCA GAZZANO, GABRIELLA OTTONE, LUIGI SANTI AMANTINI
Il volume stato pubblicato con fondi del MIUR (PRIN 2008)
e dellUniversit degli Studi di Genova

ISBN 978-88-88617-51-0
Copyright 2011
Edizioni TORED s.r.l.
Vicolo Prassede, 29
00019 Tivoli (Roma)
www.edizionitored.com
e-mail: info@edizionitored.com toredsrl@libero.it

SOMMARIO

Premessa ............................................................................................ pag.


LUIGI SANTI AMANTINI, Ricordo di Maria Gabriella Angeli Bertinelli .

VALERIA FODER, Strutture poleiche nella prima storiografia greca.


Ecateo di Mileto ........................................................................

XI

XV
1

LELLIDA TODINI, I frammenti degli storici sami e la tradizione su Policrate ..........................................................................................

15

GABRIELLA VANOTTI, Plutarco lettore di Stesimbroto di Taso (nota


a FGrHist 107/1002 F 5 = Plutarco, Cimone XIV) ................

61

CINZIA BEARZOT, La testimonianza di Demostene su Androzione ........

107

FRANCESCA GAZZANO, I re di Lidia secondo (i trasmissori di) Xanto

MAURO MOGGI, Aristotele e le fonti storiche della Politica ...............

LUIGI SANTI AMANTINI, Teopompo di Chio e la figura di Filippo II:


qualche annotazione ..................................................................

FEDERICO FRASSON, Il guerriero ligure nei frammenti di Posidonio di


Apamea ....................................................................................

GIUSEPPE CORDIANO, La Biblioteca Storica diodorea: frammentariet del testo e sua interpretazione ..............................................

GIANFRANCO GAGGERO, Tolomeo, il fratello di Nicolao Damasceno ..

MICHELE CURNIS, Contenuti e contenitori: frammenti di storia


nellAntologia di Giovanni Stobeo .............................................

LIA RAFFAELLA CRESCI, Fozio e gli storici greci frammentari ............

33

89

131
147
159

185

197

209

LIA RAFFAELLA CRESCI

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

Pochi casi come la Biblioteca di Fozio possono esemplificare la


radicale diversit di prospettive di lettura e fruizione che si manifesta tra lo studioso della civilt letteraria bizantina e lantichista, interessato a reperire notizie o a esplorare il contenuto o addirittura
il testo di opere storiografiche che la tradizione manoscritta medievale non ci ha conservato. Chi cerca di ricostruire la fisionomia di
uno storico frammentario, a partire dai dati biografici sino alle notizie sulla natura ed entit della produzione, senza trascurare il profilo linguistico e stilistico, fa della testimonianza foziana un cardine
della propria analisi. La centralit del ruolo riconosciuto alla Biblioteca foziana di solito inversamente proporzionale alla pluralit di
fonti cui si pu attingere a proposito dello storico al centro dellanalisi1. In alcuni, notissimi, casi quella di Fozio la sola risorsa disponibile: si pensi a Olimpiodoro2, a Pamfila3 o a Candido4; in altri
1

Sul fatto che molte opere ci siano note solo da Fozio e sulle inferenze cui
questo fatto ha dato origine cfr. P. LEMERLE, Le premier humanisme byzantin, Paris
1971, pp. 194 sgg.; L. CANFORA, Libri e biblioteche, in G. CAMBIANO - L. C.-D. LANZA (a cura di), Lo Spazio letterario della Grecia antica, La ricezione e lattualizzazione del
testo, II, Roma 1995, p. 53; G. CORTASSA, I libri di Fozio: il denaro e la gloria, in
MEG VI (2006), pp.105-121.
2
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 80, I 166-187 Henry. Cfr. OLIMPIODORO TEBANO,
Frammenti storici, introduzione, traduzione e note con in appendice il testo greco a
cura di R. MAISANO, Napoli 1979.
3
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 175, 1I 170-171 Henry.
4
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 79, I 161-166 Henry; FGrHist 748.

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LIA RAFFAELLA CRESCI

essa fornisce dati o giudizi da confrontare e integrare in un quadro


di testimonianze pi complesso e articolato: a solo titolo esemplificativo si fanno i nomi di Ctesia5, Teopompo6 e Agatarchide7. Gi questo elemento influenza latteggiamento dello studioso, generalmente
pi propenso ad affidarsi a notizie e giudizi del patriarca quanto meno ampia la messe di dati di cui dispone. Si aggiunga che di alcuni
storici dei quali conosciamo sezioni pi o meno vaste di testo, come
Diodoro, Fozio fornisce ampi estratti solo da porzioni dellopera altrimenti ignote o pervenute solo in via indiretta8. Unaltra tipologia
si rinviene nei codici dedicati ad opere perdute di storici dei quali
possediamo interamente altre opere, come nel caso di Arriano9 o
Appiano10. Gi questo conciso inventario consente di definire la
complessit e insieme la parzialit delle forme di fruizione della testimonianza foziana da parte degli studiosi interessati allanalisi degli
storici frammentari.
Prima di tracciare alcune linee di approfondimento inerenti al
tema di questa analisi bisogna premettere una considerazione lapalissiana, eppure non sempre propriamente presente a coloro che ricorrono, spesso cursoriamente e strumentalmente, al testo foziano.
Le schede di lettura della Biblioteca concernono autori che Fozio legge nella stragrande maggioranza dei casi nella loro integrit11, secon-

Cfr. PHOT., Bibl. cod. 72, I 105-147; FGrHist 688.


Cfr. PHOT., Bibl. cod. 176, II 172-176 Henry; FGrHist 115.
7
Cfr. PHOT., Bibl. codd. 213, III 123-125, 250, VII 136-189 Henry; FGrHist
284. Cfr. J. DESANGES, Du bon usage dAgatharchide ou de la ncessit de la Quellenforschung, in V. CHRISTIDES - TH. PAPADOPOULLOS (eds.), Proceedings of the Sixth international Congress of Graeco-oriental and African Studies, Nicosia 30 april-5 may 1996,
Nicosia 2000, pp. 109-119.
8
Cfr. PHOT., Bibl. codd 70, I 102-104;. 244, VI 126-174 Henry.
9
Cfr. PHOT., Bibl. codd. 58, I 51-52 (Parqikav); 92, II 20-33 (ta; meta; jAlevxandron); 93, II 33-34 Henry (Buqiniakav); FGrHist 156.
10
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 57, I 46-50 Henry. FGrHist 237.
11
Anche se non mancano autori per i quali Fozio dichiara esplicitamente di
aver letto solo parte dellopera, come per Flegonte di Tralle (PHOT. Bibl. cod. 97, II
6

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

211

do una strategia di selezione, di preferenze e di approfondimenti coerente, anche se non sempre rintracciabile in tutte le linee di sviluppo12. La motivazione del ricorso allanalisi del patriarca risiede invece
per lo studioso moderno in un fatto accidentale, del tutto estraneo,
nonch successivo alla composizione della Biblioteca, cio nella circostanza per cui di alcuni storici andata perduta interamente o in
parte lopera. Ne consegue che lo studioso moderno si accosta spesso
al testo foziano per una consultazione occasionale e non sistematica,
alla ricerca di notizie alle quali richiede, invece, sistematicit, oltre
che credibilit. Proprio in questo ambito si concentrano le attese ma
anche le perplessit e le critiche di questi consultatori sporadici della
Biblioteca: non infrequente che un dato fornito da Fozio, se coerente con il quadro generale o specifico che su uno storico frammentario sta tracciando lo studioso, venga chiosato in nota da qualche
considerazione di un bizantinista specialista della Biblioteca tesa a
confermare la precisione e laccuratezza del metodo di lettura del patriarca, mentre, se la notizia fornita da Fozio incoerente o problematica nellottica della ricostruzione moderna, viene sbrigativamente
destituita di ogni credibilit grazie al ricorso a qualche notazione,
semmai dello stesso specialistica della Biblioteca, centrata su qualche
sfasatura o errore di citazione o di riassunto compiuto dal patriarca e
identificato grazie al confronto tra il testo di un codice e quello di
un autore la cui opera giunta sino a noi. Questa fruizione desultoria e interessata della Biblioteca da parte di coloro che studiano gli
storici frammentari un fatto ricorrente e tutto sommato comprensibile, ma potenzialmente pericoloso per le conseguenze spesso incoerenti che produce ai fini della ricostruzione dello storico oggetto
danalisi.

65 Henry; FGrHist 257) o Giovanni (cod. 41, I 26 Henry) o di non averla letta affatto, come per Licurgo (cod. 268, VIII 73,38-74,41 Henry).
12
Cfr. B. CROKE, Tradition and Originality in PhotiusHistorical Reading, in J.
BURKE (ed.), Byzantine Narrative. Papers in Honour of Roger Scott, Melbourne 2006,
pp. 64-70.

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LIA RAFFAELLA CRESCI

In realt lo studioso si augurerebbe che per ogni storico Fozio


avesse compilato una scheda completa, contenente notizie biografiche, elenco delle opere, ampia descrizione del contenuto, citazioni
letterali estese, giudizio argomentato sulla lingua e lo stile. Ma la
Biblioteca non risponde n nel sistema di compilazione n negli intenti dellautore alla metodologia di composizione di una moderna
enciclopedia13. Pur dando per assodata la predilezione di Fozio per
il genere storiografico, ampiamente inteso14, e per le notizie che si
rapportano ai fatti anche in altri generi (come per esempio lagiografia)15, il primo requisito, che pretenderemmo da una enciclopedia moderna, viene clamorosamente a mancare: alludo alla completezza. Mancano le schede degli storici antichi che costituiscono il
modello della monografia storica bizantina: Tucidide, Senofonte e
Polibio16. Eppure Fozio li conosce approfonditamente e li utilizza
come metro di paragone nella valutazione linguistica, stilistica e
compositiva degli altri storici17: basta pensare ai confronti tra Cassio Dione18, Dexippo19 e Agatarchide20 con Tucidide e a quello di
Arriano21 con Senofonte. Allinteresse dimostrato verso gli autori
di storia ecclesiastica (per molti dei quali costituisce lunica testimo-

13

Sullenciclopedismo bizantino e gli approcci metodologici alla sua analisi


cfr. le diverse posizioni di. LEMERLE, Le premier, cit., pp. 266-300 e di P. ODORICO,
La cultura della Sulloghv, in ByzZ, LXXXIII (1990), pp. 1-21.
14
Cfr. CROKE, Tradition, cit., pp. 61-64.
15
Cfr. T. HGG, Photius as a Reader of Hagiography: Selection and Criticism, in
DOP, LIII (1999), pp. 50-51.
16
Cfr. P. SCHAMP, La rception de lhistoire chez Photios: Sous bnfice dinventaire, in I. LEWANDOWSKI - L. MROZEWIC (dd.). Limage de lAntiquit chez le auteurs
postrieurs, Poznan 1996, pp. 9-10.
17
Cfr. SCHAMP, La rception, cit., pp. 18-19, D. MENDELS, Greek and Roman
History in the Biblioteca of Photius- A Note, in Byzantion, LVI (1986), pp. 196-206.
18
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 71, I 105 Henry.
19
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 82, I 188,18-20 Henry.
20
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 213, III 124,9-12 Henry.
21
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 58, I 52, 4-15 e 21-22 Henry.

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

213

nianza)22, interesse degno di nota, tenuto conto che questo sottogenere storiografico non certo in fase di fioritura nel IX secolo, corrisponde lassenza di codici dedicati alla fiorentissima cronografia23,
bench notevole sia lattenzione concentrata sugli storici tardoantichi che, per lampiezza diacronica dellindagine e per
laccuratezza della ricostruzione cronologica, si possono considerare
come precursori della cronografia: basti pensare a Cefalione24, Esichio Illustrio25, Giulio Africano26. Si prospettata lipotesi che Fozio
non ritenga utile schedare autori ampiamente noti come Tucidide,
Senofonte o Polibio27, ma in questa prospettiva stupisce il codice incentrato su Erodoto28. Inoltre le assenze suscitano perplessit nei
moderni anche nellambito di uno stesso sottogenere storiografico:
nella monografia tardo antica ci sembrano del tutto logiche le presenze di Dexippo, di Malco, di Procopio e di Teofilatto Simocatta.
Ma come giustificare le assenze di Prisco, di Agazia, di Menandro
Protettore, a cui attingeranno in abbondanza nel secolo successivo
gli Excerpta costantiniani?29
Gi da questi cenni si delinea la personalit non di un sistematico e anodino schedatore di ogni opera entrata nel cerchio dei suoi
22

Cfr., ad esempio, Giovanni (cod. 41, I 25-26); Basilio di Cilicia (cod. 42, I
26-27 Henry). Cfr. CROKE, Tradition, cit., pp. 65-66.
23
Cfr. CROKE, Tradition, cit., p. 70.
24
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 68, I 100-101 Henry; FGrHist 93.
25
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 69, I 101-102 Henry.
26
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 34, I 19 Henry.
27
Cfr. CROKE, Tradition, cit., pp. 63, 70. Alcuni studiosi ritengono che scopo
della Biblioteca sia quello di dar conto solo di opere rare: H.G. BECK, berlieferungsgeschichte der byzantinischen Literatur, in H. HERBSE (hrsg.), Geschichte der Textberlieferung der antiken und mittelalterlichen Literatur, Zrich 1961, pp. 133-138; LEMERLE, Le premier, cit., p. 192.
28
Su cui cfr. SCHAMP, Photios historien des lettres, Paris 1987, pp. 238-241; ID.,
La rception, cit., p. 18.
29
Cfr. CROKE, Tradition, cit., pp. 67-68. Sul rapporto tra Fozio e gli Excerpta a
proposito di storici recensiti e utilizzati cfr. CANFORA, Libri e biblioteche, cit., pp.
44-47.

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interessi30, ma di un letterato con predilezioni, curiosit, scelte in alcuni casi appena accennate, in altri decisamente profilate, inserito
nel dibattito culturale del suo tempo, che vede una complessa riappropriazione delleredit antica, condotta secondo linee e correnti
spesso in accesa contrapposizione31. Alla rilevanza di questa personalit, ai suoi criteri di giudizio e valutazione sia contenutistici sia stilistici32 vanno con ogni verosimiglianza ricondotte le diverse tipologie
di schedatura degli autori e le conseguenti compilazioni dei singoli
codici. Studiosi della metodologia di lavoro di Fozio e dell architettura compositiva della Biblioteca come Hgg33 e Treadgold34 hanno
individuato come forme base il Referat, lepitome, lexcerptum. Fozio
pu curare una veloce o ampia presentazione di un autore e/o di
unopera che comprenda, secondo una sequenza non sempre prevedibile e costante, dati biografici, titolo e ampiezza di unopera, veloce
sintesi del contenuto, giudizio sullo stile; oppure pu soffermarsi su
30

Il che non significa nel novero dei libri della sua biblioteca personale: su
questo aspetto cfr. J. IRIGOIN, Survie et renouveau de la littrature antique Constantinople (IX sicle), in Cahiers de Civilisation Mdivale, V (1962), p. 297; C.
MANGO, The availability of books in the Byzantine Empire, A.D. 750-850, in I. SEVCENKO - C. MANGO (eds.), Byzantine books and bookmen: A Dumbarton Oaks Colloquium, Washington, D.C. 1975, p. 43 sgg; CANFORA, Libri e biblioteche, cit., pp. 2964; CORTASSA, I libri, cit., pp. 106-117.
31
Cfr. K. ALPERS, Klassische Philologie in Byzanz, in CPh, LXXXIII (1988),
pp. 342-360. Per la complessit dellapproccio alla riscoperta della poesia antica,
condotto da Leone il Filosofo e per lesiguit della presenza di testi poetici nella
Biblioteca foziana cfr. M.D. LAUXTERMANN, Byzantine Poetry from Pisides to Geometres, I, Wien 2003, pp. 103-107.
32
Cfr. W. T. TREADGOLD, The Nature of the Biblioteca of Photios, Washington
1980, pp 97-110; MENDELS, Greek, cit., pp. 196-198; CROKE, Tradition, cit., pp. 5961; 64-65; 69-70.
33
T. HGG, Photios als Vermittler antiker Literatur, Uppsala 1975, pp. 119-131;
184-204.
34
Cfr.TREADGOLD, The Nature, cit., pp. 118-167 con la classificazione di tutti
i codici della Biblioteca allinterno della tipologia: descrizione probabilmente a
memoria, descrizione con probabile rinvio al testo originale, descrizione copiata
dal segretario di Fozio.

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

215

una ampia e pi o meno sistematica esposizione del contenuto, che


assume la configurazione di un sommario; oppure ancora pu riportare uno o pi excerpta dellopera.
Il codice 62 dedicato a Prassagora35 pu fornire un esempio assai
significativo di quanto Fozio pu contribuire alla conoscenza di un
autore altrimenti perduto: introdotti dalla frequente formula ajnegnwvsqh36 vengono citati il soggetto dellopera storica, larticolazione
in due libri, il luogo dorigine dellautore. A queste notizie iniziali fa
immediatamente seguito una esposizione del contenuto, che verte su
Costantino il Grande, a partire dalle vicende che vedono protagonista il padre Costanzo sino alla fondazione di Costantinopoli. Il giudizio ampiamente positivo di Prassagora su Costantino viene chiosato dallannotazione della fede pagana dello storico37. Seguono notizie
esplicitamente autoschediastiche (wJ" aujto;" fhsiv) sullet dellautore
al momento della composizione di questopera, nonch i titoli di altre due opere, corredati dallindicazione dellet in cui egli attese alla
loro compilazione, evidentemente, per una di esse, in un periodo
successivo rispetto alla composizione dellopera storica su Costantino38. Il che crea un problema nella soluzione del quale si rilevano alcune tendenze metodologiche forse non del tutto convincenti, ma
indicative dellapproccio al testo della Biblioteca anche da parte degli
specialisti. Treadgold risolve il problema intervenendo nel testo, cor-

35

Cfr. I 61-63 Henry; FGrHist 219.


Su cui cfr. HGG, Photios, cit, pp. 131-137; A. NOGARA, Note sulla composizione e la struttura della Biblioteca di Fozio, patriarca di Costantinopoli, I, in Aevum,
XLIX (1975), p. 237, nt. 68.
37
Cfr. I 63,4-6 Henry fhsi;n ou\n oJ Praxagovra", kaivtoi th;n qrhskeivan {Ellhn
36

w]n, o{ti pavsh// ajreth``/ kai; kalokajgaqiva/ kai; panti; eujtuchvmati pavnta" tou;" pro; aujtou`` bebasileukovta" oJ basileu;" Kwnstanti``no" ajpekruvyato.
38
Cfr. I 63,9-15 Henry e[to" de; th`" hJlikiva" h\ge deuvteron kai; eijkosto;n Praxagovra", wJ" aujtov" fhsivn, o{te tau``ta sunevgrafe. Sunegravyato de; oJ aujto;" kai;
e{tera bibliva duvo, peri; tw``n jAqhvnh/si basileusavntwn, e[to" ajnuvwn ejnneakaidevkaton.
Sunevtaxe de; kai; e{tera bibliva e}x eij" to;n tw``n Makedovnwn basileva jAlevxandron,
triakosto;n prw``ton ejlauvnwn ejniautovn.

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LIA RAFFAELLA CRESCI

reggendo trentuno in ventuno39; Schamp affida allaspetto durativo


del verbo h\ge il compito di attribuire alla compilazione dello scritto
storico una lunghezza tale da consentire di fornire nel frattempo le
indicazioni concernenti le altre opere40. Fozio non dice da quale
scritto di Prassagora tragga queste informazioni e la forma con cui
vengono presentati gli argomenti delle due opere fa intendere che
egli non le abbia lette. Si potrebbero prospettare, in via del tutto dubitativa, anche altre ipotesi: o le notizie vengono ricavate da una seconda edizione dello scritto su Costantino (anche se Fozio in altri
codici segnala i casi di edizione plurima, come per lopera di Eunapio41 e di Zosimo42), oppure da unaltra fonte, non menzionata,43 che
colleziona notizie di carattere autoschediastico sulle date di composizione. Il codice si conclude con un sintetico giudizio sullo stile e con
la notazione linguistica concernente ladozione del dialettico ionico.
Il contesto storiografico in cui va a inserirsi il codice di Prassagora quello delle opere storiche tardo-antiche nelle quali Costantino e il giudizio sul suo operato assumono un ruolo determinante.
Losservazione sul tono quasi encomiastico verso Costantino non
solo preziosa in s, perch fornisce una chiave interpretativa del giudizio storico, peraltro gi desumibile dal resoconto contenutistico,
ma anche perch viene collegata alla notizia sul credo pagano dellau39

Cfr. TREADGOLD, The Nature, cit., p. 61.


Cfr. SCHAMP, Photios, cit., p. 169. Si osservi, per, che tutte le notizie relative allet in cui Prassagora compose le diverse opere sono strutturate
sullimperfetto per lindicazione dellet e sullaoristo per alludere alla composizione.
41
Cfr. PHOT,. Bibl. cod. 77, I 158,34-35; 159,26-160,44 Henry.
42
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 98, II 66,32-36 Henry.
43
Lo stesso SCHAMP (Photios, cit., pp. 405-409) si diffonde lungamente
sullipotesi che alcune notizie biografiche e/o concernenti la composizione delle
opere vengano rinvenute da Fozio in uJpoqevsei", gevnh e bivoi che accompagnavano i
testi. SCHAMP (ibid. p. 169) esclude, tra laltro, che Prassagora abbia potuto utilizzare una fonte perduta per il resoconto degli anni tra il 313 e il 340, come ipotizzato da W. Seston e riportato da W. ENSSLIN, s.v. Praxagoras n. 3, in RE, XXII/2
(1954), c. 1743.
40

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

217

tore. Il codice non testimonia solo un inquadramento articolato, per


quanto sintetico, di un autore altrimenti ignoto, ma si colloca con
ogni evidenza in un panorama complessivo saldamente posseduto
dal patriarca, in cui il testo di Prassagora si contrappone alle opere di
storici pagani come Eunapio e Zosimo, cui vengono dedicati i codici
77 e 98, che impostano in chiave anticristiana la valutazione di Costantino44. del tutto evidente che Fozio riflette nelle sue scelte e
nelle sue valutazioni le idee, le preferenze, se vogliamo anche i pregiudizi e le idiosincrasie in campo storiografico di un letterato del IX
secolo e che collega spesso implicitamente gli autori, le notizie e le
valutazioni su loro formulate in un quadro ampio di cui spesso recuperiamo solo alcuni elementi45.
Ma il codice di Prassagora rappresenta solo una delle tipologie
occorrenti nella Biblioteca: un altro dei requisiti che consideriamo
imprescindibili in una enciclopedia e che non hanno riscontro in
Fozio appunto lomogeneit. Di uno storico, anzi di una storica,
per la quale siamo affidati totalmente a Fozio, Pamfila46, le scelte di
schedatura e composizione del relativo codice si differenziano notevolmente dal caso Prassagora. Fozio, evidentemente incuriosito
dallelemento insolito rappresentato dal genere dellautore, si sofferma su notizie biografiche di origine autoschediastica e sulle fonti
cui vengono attinti i contenuti dellopera47 e dedica una specifica attenzione a dichiarazioni proemiali centrate sulla predilezione per la
poikiliva48, il che rende ragione degli ampi inserti dedicati dalla sto44

Cfr. PHOT., Bibl. cod. 77, I 158,4-12; cod. 98, II 65,5-8; 66,27-32 Henry.
Cfr. TREADGOLd, The Nature, cit., pp. 97-102. Su Prassagora cfr. P.
JANISZEWSKI, The Missing Link. Greek Pagan Historiography in the Second Half of the
Third Century and in the Fourth Century AD (The Journal of Juristic Papyrology 6),
Warsaw 2006, pp. 352-371, e, per una recente messa a punto, R.B.E. SMITH, A lost
historian of Alexander descended from Alexander, and read by Julian?: Praxagoras of Athens in the light of Attic epigraphy, in Historia, LVI (2007), pp. 356-380.
46
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 175, II 170-171 Henry. Su Pamfila vd. S. CAGNAZZI,
Nicobule e Panfila. Frammenti di storiche greche, Bari 1997, pp. 29-112.
47
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 175, II 170,18-171,27 Henry.
48
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 175, II 28-32 Henry.
45

218

LIA RAFFAELLA CRESCI

rica alla poesia, alla filosofia, alla retorica. Bench la poikiliva esaltata come principio compositivo da Pamfila faccia verosimilmente riferimento alla variet dei contenuti dellopera, la sensibilit di Fozio
per la tematica relativa alla variet e alla variazione comprovata dalle avvertenze inserite nella lettera dedicatoria della Biblioteca,49 in cui
la poikiliva declinata nel senso dellordine in cui vengono presentati i codici, non rigidamente ispirato a una selezione per generi, che
avrebbe provocato saziet e noia. Al giudizio sullo stile di Pamfila
non fa seguito alcun resoconto, n conciso n ampio, sul contenuto
dellopera.
In altri codici come quelli di Olimpiodoro, Ctesia, Agatarchide,
invece, il resoconto, ampio e verosimilmente dettagliato consente di
ricostruire almeno a grandi linee il contenuto, tanto pi che per
lultimo si pu ipotizzare per alcune sezioni addirittura la forma
dellexcerptum50. Nel caso di Olimpiodoro, dopo la precisazione degli
eventi che segnano linizio e la fine dellopera storica e la notizia sulla partizione della stessa in ventidue libri, Fozio si impegna, oltre che
in una veloce definizione di dati biografici51, in un articolato giudizio
49

Cfr. PHOT., Bibl. I 1,8-2,13 Henry. TREADGOLD, The Preface of the Bibliotheca of Photius: text, translation, and commentary, in DOP, XXXI (1977), pp. 345;
347-348; HGG-TREADGOLD, The Preface of the Bibliotheca of Photius once more, in
SO, LVI (1986), p. 137. La vicinanza tra il testo della prefazione foziana e il resoconto delle dichiarazioni proemiali di Pamfila (rilevata da J. KLINKENBERG, De Photii Bibliothecae codicibus historicis, Bonn 1913, pp. 18-19) ha fatto sospettare una dipendenza diretta del patriarca dalla storica (TREADGOLD, The Preface, cit., pp. 347348; SCHAMP, Photius, cit., pp. 34-35). In realt proprio il testo del codice di Pamfila stato utilizzato per integrare le lacune del manoscritto della lettera proemiale
della Biblioteca, attivando cos un tipico ragionamento circolare. Si osservi che sia il
proemio di Pamfila sia la prefazione di Fozio fanno riferimento alla tematica della
poikiliva, ben presente nei proemi storiografici: Cfr. L.R. CRESCI, Poikiliva nei
proemi storiografici bizantini, in Byzantion, LXXIV (2004), pp. 330-347.
50
Per il cod. 250, VII 134-189 Henry, classificato da TREADGOLD (The Nature, cit., p. 163) come III C, cio excerpts also without such introductions (ibid.
p. 118).
51
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 80, I 166,12-14 Henry.

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

219

sullo stile e sulla tecnica compositiva che, almeno allapparenza, testimoniano solo una raccolta di materiale grezzo52. A questo punto
segue un resoconto che si estende per venti pagine delledizione
Henry53. Solo in parte simili limpostazione metodologica e la tecnica
compositiva riscontrate nel codice dedicato a Ctesia di Cnido. Fozio
dichiara di aver letto i ventitr libri dei Persikav: i primi sei concernenti la storia orientale precedente allinstaurazione del potere persiano, quelli dal settimo al tredicesimo centrati sui regni da Ciro a
Serse54. Non menziona invece in questa parte iniziale il contenuto
dei libri dal quattordicesimo al ventitreesimo, bench a questi venga
concesso ampio spazio nel resoconto55. La presentazione degli scarni
elementi biografici e della metodologia storiografica di Ctesia condotta sul filo del confronto costante con Erodoto e, in parte, anche
con Senofonte56. Quando Fozio passa al resoconto dettagliato del
contenuto non prende per come avvio il primo libro, bens il settimo. Per inciso la definizione dello stile, della lingua (con ampio risalto per ladozione del dialetto ionico), della tecnica compositiva riprende ancora una volta il confronto serrato con Erodoto, collocandosi dopo il resoconto dei Persikav57, e prima di quello degli Ij ndikav in un solo libro58 con una sequenza degli elementi strutturali
52

Cfr. PHOT., Bibl. cod. 80, I 166,15-167,26 Henry.


Cfr. PHOT., Bibl. cod. 80, I 167-187 Henry.
54
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 72, I 105,35-40 Henry; cfr. G. GOOSSENS, Le sommaire des Persica de Ctsias par Photius, in RBPh, XXXVIII (1950), pp. 516; R.
BICHLER, Ktesias <korrigiert> Herodot: zur literarischen Einschtzung der Persika, in H.
HEFTNER - K. TOMASCHITZ (hrsgg,), Ad fontes: Festschrift fr G. Dobesch zur 65. Geburtstag am 15. September 2004, Wien 2004, pp. 105-116; cfr. ora la traduzione italiana commentata del codice foziano su Ctesia: CTESIA, Storia della Persia. LIndia, a
cura di S. MICUNCO, Padova MMX. Ledizione di riferimento di Ctesia (FGrHist
688) quella di D. LENFANT (d.), CTSIAS DE CNIDE, La Perse, LInde, Autres fragments, Paris 2004 (pp. CLXXXIV-CLXXXVIII, sul valore del sommario di Fozio).
55
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 72, I 106,28-132,4 Henry.
56
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 72, I 105,41-106,8 Henry.
57
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 72, I 132,12-18 Henry.
58
Cfr. PHOT,. Bibl. cod. 72, I 133,20-147,38 Henry.
53

220

LIA RAFFAELLA CRESCI

fondamentali del codice diversa da quella testimoniata nella scheda


riguardante Olimpiodoro.
evidente che la scelta di fornire un resoconto dettagliato del
contenuto per alcuni storici (e solo per alcuni) non costantemente
collegabile con lintento sistematico di coprire la totalit dellopera
prescelta, ma si articola secondo scelte differenziate sulle cui ragioni
si possono solo avanzare ipotesi sulla base degli elementi parziali a
disposizione. Nel caso di Ctesia si pu osservare che il resoconto foziano prende le mosse dal settimo libro, laddove finisce lutilizzazione che del medico di Cnido compie Diodoro. Alla base della selezione di quel preciso punto dinizio per il resoconto del patriarca si
pu ipotizzare lintento di non riassumere dati gi presenti in un testo ampiamente fruibile come quello diodoreo?
Uno dei due codici (il 250) che vedono come protagonista Agatarchide totalmente dedicato a due dei cinque libri in cui si articola lo scritto sul mar Rosso, il cui quinto libro viene menzionato anche nel codice 213, il primo dedicato ad Agatarchide, come fonte
dellelenco delle opere di cui Fozio ha precisa conoscenza59. Questo
argomento offre lo spunto per una precisazione polemica del patriarca contro coloro che sostengono di conoscere altre opere di cui egli non sa nulla, ma di cui fornisce puntiglioso elenco60. Dellopera
sul mar Rosso Fozio afferma di aver letto due libri, il primo e il quinto, caratterizzato dalla trattazione di paravdoxa61. Di questi due libri
viene curato un ampio excerptum, che comprende, per buona parte
del quinto libro, la descrizione delle miniere doro, che occorre anche nel terzo libro della Biblioteca di Diodoro. Il resoconto sullinizio
del quinto libro concede ampio spazio alla trattazione sullo stile tragico, assumendo laspetto di un dettagliato excerptum con ampie ci-

59

Cfr. PHOT., Bibl. cod. 213, III 123,6-19 Henry.


Cfr. PHOT., Bibl. cod. 213, III 123,19-27 Henry.
61
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 250, VII 134,16-135,18 Henry. Cfr. M. MARTIN, Aspetti etnografici nel trattato sul Mar Rosso di Agatarchide di Cnido, in Itineraria, VII
(2008), pp.1-13.
60

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

221

tazioni di Egesia e di Demostene62. Se ne ricava limpressione di un


forte interesse di Fozio per una discussione di carattere sia storiografico sia stilistico, centrata, fra laltro, su una sottolineatura patetica
del resoconto storico, che si ritaglier sempre pi spazio, nella storiografia bizantina, solo a partire dal X secolo63. Dallexcerptum sulla
storiografia patetica si passa, senza alcuna formula di collegamento, a
quello su altri argomenti del V libro64, laddove verosimile che Agatarchide non abbia creato un passaggio cos brusco tra i due argomenti. Se ne deduce che la classificazione di questo codice come puro excerptum, cos come proposto da Treadgold65, non puntualizza a
sufficienza il fatto che parti del testo di Agatarchide non sono stati
oggetto di resoconto n di excerptum. Dal codice 250 centrato su parte dellopera di Agatarchide, comunque, emerge, oltre alla ben nota
predilezione foziana per i paravdoxa, una spiccata propensione per le
vicende che hanno al centro casi di feroce sfruttamento sociale ed
economico66
Memnone, storico locale per il quale Fozio lunica fonte, rappresenta un esempio di rilevante interesse: Fozio afferma di aver letto solo i libri dal nono al sedicesimo, perch non possedeva i rimanenti67, tanto da ricostruire secondo il suo giudizio lo skopov" dellopera, visto che non pu aver accesso al proemio. Nel riassunto
vengono puntualmente indicate le partizioni interne dellopera: se
ne ricava che il resoconto diventa progressivamente pi dettagliato:
quattro pagine delledizione Henry per i libri dal IX al X68; cinque
62

Cfr. PHOT., Bibl. cod. 250, VII 147,39-151,5 Henry.


Cfr. L.R. CRESCI, Storiografia drammatica dallAntichit a Bisanzio: elementi di
continuit e discontinuit, in RFIC, CXXXIII (2005), pp. 257-282, in partic. pp.
262 ss.
64
Cfr. PHOT. Bibl. cod. 250, VII 151,6 Henry
65
Cfr. TREADGOLD, The Nature, cit., p. 163.
66
Notevole linteresse dimostrato da Fozio per le rivolte servili in Diodoro:
cfr. Bibl. cod. 244, VII 147-166 Henry, dovuto, secondo MENDELS, Greek, cit., p.
204, alloccorrenza di analoghi eventi contemporanei al patriarca.
67
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 224, IV 48,1-2 Henry.
68
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 224, IV 48,9-52,38 Henry wJ" ejn ejpidromh``/ favnai.
63

222

LIA RAFFAELLA CRESCI

pagine per quelli dallXI al XII69; dodici pagine per la sezione XIIIXIV70; 16 pagine per il XV71 e 13 per il XVI72. Evidentemente qui la
saziet e la noia non hanno avuto la meglio sulla onnivora resistenza
del patriarca, che in altri casi getta la spugna, come per il riassunto
della Vita di Giovanni Crisostomo opera di Giorgio di Alessandria, il
cui riassunto diventa progressivamente pi conciso e lacunoso73. Ma
si tratta di un testo agiografico, genere che non riscuote presso il futuro patriarca lo stesso tributo di interesse di quello storiografico74.
La sistematicit e il metodo di lettura e resa che presiedono a
questi resoconti contenutistici assumono grande rilievo nellottica
dello studioso moderno, che ambirebbe ad acquisire dati probanti
circa la presenza o lassenza di alcuni elementi o argomenti nellopera di uno storico frammentario sulla base del riassunto foziano.
Dal silenzio di Fozio si deve dedurre lassenza di un argomento, di
un dato, di un evento nellopera dello storico soggetto del codice
oppure la scelta di non farne menzione legata a una serie di motivi
per noi in larga parte inattingibili? La risposta, come facilmente intuibile, con grave scorno per gli studiosi, non pu che essere non univoca. Ne fanno fede i casi in cui possediamo sia unopera nella sua
interezza sia il resoconto foziano: prendiamo in esame i Bella di Procopio, che rappresentano un esempio rilevante per pi aspetti75. Gi
lavvio del codice dimostra che Fozio fornisce i primi ragguagli generali sullopera riassumendo il proemio76, per passare poi a un reso-

69

Cfr. PHOT., Bibl. cod. 224, IV 52,39-58,25 Henry.


Cfr. PHOT,. Bibl. cod. 224, IV 58,26-70,35 Henry.
71
Cfr. PHOT, Bibl. cod. 224, IV 70, 36-86,19 Henry.
72
Cfr. PHOT,. Bibl. cod. 224, IV 86,20-99,43 Henry.
73
Cfr. HGG, Photios as a Reader, cit., p. 47.
74
Cfr. HGG, Photios as a Reader, cit., p. 51.
75
Cfr. la minuta analisi condotta da HGG, Photios, cit., pp. 184-192.
76
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 63, I 64,20-24 Henry. Il rapporto tra il riassunto di
Fozio e il testo del proemio procopiano dovrebbe indurre a qualche prudenza
nellipotizzare, come nel caso di Pamfila, una vicinanza totale, a livello di excer70

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

223

conto limitato ai primi due libri, cio alle guerre intraprese da Giustiniano contro i Persiani. Si ipotizzato che questa rigida selezione
dipenda da un pronunciato interesse di Fozio per le vicende che
concernono le regioni orientali dellimpero77: ipotesi che parrebbe
avvalorata dal minuto riassunto di testi come quello di Memnone,
centrati sulle vicende della citt di Eraclea Poetica (e in generale sulla
romanizzazione dellAsia Minore)78, ma anche contraddetta dallampiezza del resoconto di opere come quella di Olimpiodoro, tutta dedicata a fatti che vedono come teatro lOccidente. Comunque,
lanalisi del codice foziano di Procopio consente di stilare stime
quantitative e qualitative: tra le prime il rapporto di una pagina di
riassunto nelledizione Henry ogni 20 pagine di testo procopiano79,
tra le seconde il metodo di parafrasi adottato dal patriarca che legge
una determinata sezione del testo dei Bella e ne cura la restituzione
procedendo, preferibilmente, per argomenti, senza seguire sistematicamente lordine della narrazione storica80. Per quanto concerne la
completezza del riassunto, va segnalato che viene omesso qualunque
cenno alla narrazione procopiana dellambasceria romea presso i Saraceni, gli Etiopi e gli Ameriti81, forse perch la stessa costituisce
ptum, tra il testo della Biblioteca e il testo dellautore, con le conseguenze di cui supra alla nt. 47.
77
Cfr MENDELS, Greek, cit., p. 205 (con una sorta di prefigurazione, nei rapporti con i Persiani, delle relazioni con gli Arabi).
78
Cfr. MENDELS, Greek, cit., pp. 202-203; F. SANTANGELO, Memnone di Eraclea e il dominio romano in Asia Minore, in Simblos, IV (2004), pp. 247-261.
79
Su cui cfr. HGG, Photios, cit., p. 189; ID., Photios as a Reader, cit., p. 47.
80
Su cui cfr. HGG, Photios, cit., pp. 190-192; TREADGOLD, The Nature, cit.,
pp. 89-90. Come esempi si vedano il modo in cui Fozio (cod. 62, I 72,15-26
Henry) riassume le vicende di Triboniano e di Giovanni il Cappadoce (PROCOP.,
Bella I 25, I 134-142 Haury) e linversione nellordine del resoconto tra larrivo di
Vitige prigioniero a Bisanzio rispetto allambasceria di Anastasio presso Cosroe: in
Procopio larrivo di Vitige (Bella II 4, 13, I 164,19-22 Haury) precede lavvio
dellambasceria (Bella II 4, 14-26, I 164,23-166,27 Haury), in Fozio lo segue (cod.
63, I 73,31-38 Henry).
81
PROCOP., Bella, I 19-21, I 100-114 Haury. Cfr. HENRY, I p. 197.

224

LIA RAFFAELLA CRESCI

largomento centrale del testo di Nonnoso che guid personalmente


tale ambasceria e a cui Fozio dedica un codice82.
Talora sembra ipotizzabile che la motivazione per la selezione
operata da Fozio, o almeno per la concentrazione dinteresse su una
specifica parte dellopera di un autore, sia rintracciabile nella tendenza a conferire pi spicco allultima sezione letta: nel codice su
Flegonte di Tralle il patriarca sostiene di aver letto lopera sino alla
sezione dedicata alla 177 Olimpiade83. Il resoconto degli eventi storici non a caso limitato solo agli eventi relativi a questa Olimpiade84.
In altri casi identificabile un intento polemico: nel codice dedicato
a Teopompo, venato da filoni polemici plurimi e pluridirezionali85,
Fozio restringe il resoconto contenutistico solo al dodicesimo libro,
dimostrando con ci stesso linconsistenza della tesi propugnata da
Menofane circa la perdita di tale libro86. In realt gi lesordio del
codice, con la discussione su quanti libri di Teopompo siano rimasti,
dimostra una impostazione dialettica assai peculiare87, che si incanala anche in una sorta di contraddittorio tra Fozio e lo stesso Teo82

Cfr. PHOT., Bibl. cod. 3, I 4-7 Henry.


Cfr. PHOT., Bibl. cod. 97, II 63,35 Henry.
84
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 97, II 63,36-65,35 Henry. Non si pu escludere che
la lettura parziale dellopera sia dovuta alleccesso di filoponiva e filotimiva che
Fozio rimprovera a Flegonte: cfr. TREADGOLD, The Preface, cit., p. 348.
85
Cfr. TREADGOLD, The Nature, cit. p. 65; SCHAMP, Photios, cit., pp. 353-368;
ID., La rception, cit., pp. 20-21.
86
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 176, II 172,10-173,18 Henry.
87
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 176, II 1726-10 Henry. Sulle affermazioni foziane
circa i libri ormai perduti delle Filippiche teopompee cfr. G. OTTONE, Alla ricerca
del libro perduto. Trasmissione e ricezione delle Filippiche di Teopompo: per una rilettura
di PHOT., Bibl. 176, 120a6-14, in E. LANZILLOTTA - V. COSTA - G. OTTONE (a cura
di), Tradizione e trasmissione degli storici greci frammentari. In ricordo di Silvio Accame,
Atti del II Workshop internazionale, Roma, 16-18 febbraio 2006, Tivoli 2009, pp. 195212. Sullipotesi che il dodicesimo libro perduto appartenga alle Elleniche e non alle Filippiche cfr. ora G. OTTONE, Suida, s.v. QEOPOMPOS [Q 172 Adler]: vexatae
quaestiones, in G. VANOTTI ( a cura di), Il Lessico Suda e gli storici greci in frammenti,
Atti dellincontro internazionale, Vercelli 6-7 novembre 2008, Tivoli 2010, pp. 279-287.
83

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

225

pompo88, a proposito di alcune autovalutazioni dello stesso non proprio improntate alla virt assai propagandata (anche se non sempre
ugualmente praticata) dai Bizantini della tapeinovth". Dal confronto
istituito da Fozio con Erodoto e Tucidide e poi con Ellanico, Filisto,
Lisia e Gorgia, nonch dal rapporto di somiglianza e diversit con
Eforo89 emergono valutazioni che forniscono dati preziosi per la teoresi storiografica. Anche se lo studioso moderno potrebbe rimpiangere che quanto elargito da Fozio sul lato dei confronti con le correnti storiografiche antecedenti e contemporanee a Teopompo andato a scapito di un pi vasto riassunto dellopera di questultimo,
che avrebbe fornito una buona trama su cui disporre i frammenti
giunti per via indiretta.
Ma Fozio pu anche scegliere un modello di scheda che esclude
totalmente il riassunto di alcune delle opere lette, come per Dexippo, per il quale si limita a stilare un giudizio sullo stile90 e a presentare un succinto riassunto solo dei ta; met j jAlevxandron, non rinunciando peraltro a sottolinearne il sostanziale accordo con Arriano91.
A parte le omissioni pi o meno volontarie o le scelte variamente orientate che presiedono alla selezione di quanto e quanto estesamente riassumere, resta pur sempre il problema di valutare
laffidabilit di riassunti che spesso non hanno il confronto (o il con88

Cfr. PHOT., Bibl. cod. 176, II 175,14-22 Henry Sulla dimensione agonale
che pervade intere sezioni del codice, legata allimpostazione della fonte teopompea stessa, e sulle conseguenze sullinterpretazione anche di alcuni termini richiama ora lattenzione G. OTTONE, Agli estremi della tradizione. Questioni di cronologia
teopompea, in F. GAZZANO - G. OTTONE - L. SANTI AMANTINI (a cura di), Ingenia
Asiatica. Fortuna e tradizione di storici di Asia Minore. Atti della prima giornata di studio sulla storiografia greca frammentaria, Genova 31 maggio 2007, Tivoli 2009, pp.
132-139.
89
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 176, II 175,23-34 Henry. Cfr. R. VATTUONE, Una testimonianza dimenticata di Teopompo (Phot., Bibl., 176, P. 121A, 30-34). Note sul proemio dei Philippika, in Simblos, II (1997), pp. 86-106.
90
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 82, I 188,11-20 Henry. Su Dexippo (FGrHist 100)
cfr. JANISZEWSKI, The Missing Link, cit. pp. 145-149.
91
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 82, I 188,21-190,22 Henry.

226

LIA RAFFAELLA CRESCI

forto) con altre fonti. Anche in questo caso pu essere indicativo,


anche se in forma assai generale e generica, il dato che emerge dalla
collazione tra i riassunti di Fozio e gli originali di opere che ci sono
pervenute92. La tradizione manoscritta attesta per Teofilatto Simocatta una scheda contenutistica assai minuziosa93, insolita sia in s sia
per la collocazione tra il proemio e linizio dellopera storica. Le notevoli somiglianze tra questa scheda e il riassunto contenuto nel codice foziano ha fatto supporre a Schreiner che Fozio ne sia lautore94.
Nel codice foziano riscontrabile una imprecisione nel riassunto relativo alla notizia che riferisce linvito rivolto per lettera dal generale
Filippico a Eraclio a comunicare alle truppe la notizia della diminuzione del soldo95. Teofilatto in realt distingue lo scritto del generale
Filippico allimperatore Maurizio per comunicare la sue dimissioni e
le disposizioni dellimperatore circa la diminuzione del soldo96. Fozio
fonde per fretta e improprio desiderio di abbreviazione i due scritti97,
ma non omette di cogliere il dato pi rilevante del testo di Teofilatto) cio lintento di Filippico di sabotare la nomina di Prisco a capo
delle truppe orientali, elemento che invece non occorre nella scheda
trasmessa dalla tradizione diretta del testo dello storico98.
92

Come nellanalisi condotta da HGG, Photios, cit., pp. 119-122 sul riassunto foziano della Vita di Apollonio di Tiana di Filostrato (cod. 44, I 28-30 Henry).
93
Cfr. THEOPH. SIM., pp. 22-36 de Boor.
94
Cfr. P. SCHREINER, Photios und Theophylaktos Simokates, in C. CONSTANTINIDES - N.M. PANAGIOTAKES - E. JEFFREYS - A.D. ANGELOV (eds.), FILELLHN,
Studies in Honour of Robert Browning, Venice 1996, pp. 396-398.
95
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 65, I 84,34-36 Henry o{pw" te Filippikov", diafqonouvmeno" Privskw/, pro;" JHravkleion e[grayen ejmfanivsai tw``/ stratw``/ tw``n sithvsewn
aujtw``n th;n meivwsin.
96
THEOPH. SIM. III 1,2, p. 110,2-5 de Boor kai; to;n basilevw" de; novmon ajrtivw"
aujtw``/ ejpifoithvsanta paragumnwvsa" ejkevleuse kai; ej" to; ejnarge;" toi`" strateuvmasi
paradei``xai, Privskw/ diafqonouvmeno".
97

98

Cfr. SCHREINER, Photios, .cit., pp. 395-396.


THEOPH. SIM. p. 26 de Boor peri; th`" ajpomeiwvsew" tw``n stratiwtikw``n

sithvsewn kai; o{pw" tauvthn poihvsasqai tw``/ strathgw``/ ejnekeleuvsato oJ aujtokravtwr


Maurivkio". Elemento non rilevato da SCHREINER, Photios, cit., p. 395 e che testi-

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

227

Un errore del genere (verosimilmente dovuto a condensazione


nel passaggio dalla lettura al riassunto) pu fornire indizi allo studioso di storici frammentari sul tipo di svista o imprecisione occorrenti
nel testo foziano, difficilmente individuabili in assenza di riscontri
con altre fonti99.
Soprattutto nella seconda parte della Biblioteca, quella affidata al
lavoro di copiatura del segretario100, sono numerosi i veri e propri excerpta, condotti con una grande fedelt verso loriginale, come si
pu constatare dal codice di Plutarco101 e da alcuni confronti tra il
testo di Polibio, la ripresa di Diodoro e gli excerpta costantiniani102.
In questi codici, pur con il margine di variazione che si deve presupporre in un excerptore (in Fozio legato alla tendenza a radicali condensazioni di parti del testo meno vicine allo specifico interesse che
ha determinato la scelta di copiare alla lettera unopera o una sua sezione)103, lo studioso moderno pu ritenere di avere a disposizione
qualcosa che si avvicina notevolmente al testo dello storico perduto.
Ma anche nei codici che Hgg e Treadgold classificano come riassunti occorrono ogni tanto veri e propri excerpta104. Non tanto sulla fedelt allantigrafo, quanto sulle ragioni e sugli interessi che guidano
monia della finezza di lettura politica del patriarca. Sul passo cfr. M WHITBY,
The Emperor Maurice and his historian, Oxford 1988, p.16.
99
Cfr. TREADGOLD, The Nature, cit., pp. 67-80.
100
Secondo lipotesi, invero non accettata da tutti (MENDELS, Greek, cit., p.
197, nt. 6), di TREADGOLD, The Nature, cit., pp. 37-51.
101
Cfr. PHOT,. Bibl. cod. 245, VI 174-194 Henry, su cui cfr. HGG, Photios,
cit., pp. 143-155; TREADGOLD, The Nature, cit., pp. 46-47; SCHAMP, La rception,
cit., pp. 13-17.
102
Cfr. GANDINI, Diod. XXXI.5: tradizioni a confronto per una ricostruzione
delloriginale perduto, in M.T. ZAMBIANCHI, Ricordo di Delfino Ambaglio, Como 2009,
pp. 199-208.
103
Cfr. HGG, Photius at Work: Evidence from the Text of the Biblioteca, in
GRBS, XIV (1973), pp. 213-222; G. DANEK, Iamblichs Babyloniaka und Heliodor
bei Photios: Referattechnik und Handlungsstruktur, in WS, CXIII (2000), pp. 113134.
104
Cfr. TREADGOLD, The Nature, cit., pp. 89-90.

228

LIA RAFFAELLA CRESCI

la selezione foziana la ricerca sembra dover ancora percorrere parecchia strada. In questo campo le predilezioni culturali, le scelte personali, i gusti, quasi i vezzi, determinano una inclusione o una esclusione che riveste per noi i caratteri di una sentenza irrevocabile. Proprio in questo campo si evidenzia la differenza tra la somma di curiosit intellettuali difficilmente sondabili di una personalit spiccata
e multiforme105 e il progetto sistematico (e perci pi facilmente ricostruibile) che presiede allarchitettura compositiva delle varie sezioni degli Excerpta constantiniani106.
Proprio in questa mescolanza di rigore ed onest intellettuale
(che si osserva nella raccolta parziale di alcuni dati107, nellammissione di non aver letto o aver letto parzialmente alcune opere108) da
un lato, di spiccato individualismo nei giudizi e nelle scelte dallaltro
sta la difficolt nellutilizzare Fozio come fonte per la conoscenza degli storici frammentari. Fonte insostituibile sempre, unica spesso, ma
bisognosa di una valutazione specifica per ogni codice e quasi per
ogni sezione di esso: il desiderio di trovare linee interpretative sicure
rifacendosi all usus scribendi , come credo si sia evidenziato, assai
pericoloso, come la tendenza a ricavare una norma, una struttura
standard, un sistema codificato di schedatura e recensione.
Oltre alla sistematicit, alla uniformit, alla pretesa obiettivit,
alla completezza, un altro dei requisiti delle moderne enciclopedie
non si pu rinvenire nella Biblioteca di Fozio: ladozione di un sistema coerente e (possibilmente) trasparente nelle citazioni bibliografi105

Cfr. G.L. KUSTAS, The Literary Criticism of Photius: A Christian Definition of


Style, in Hellenica, XVII (1962), pp. 132-169; ID., History and Theology in Photios,
in Greek Orthodox Theological Review, X (1964), p. 43; TREADGOLD, The Nature, cit., pp. 97-110; D.E. AFINOGENOV, Patriarch Photius as Literary Theorist: Aspects of Innovation, in BSl, LVI (1995), pp. 339-345.
106
Cfr. B. FLUSIN, Les Excerpta Constantiniens. Logique dune anti-histoire, in
Fragments dhistoriens grecs; Autour de Denys dHalicarnasse, sous la direction de S.
PITTIA, Rome 202, pp. 537-559.
107
Cfr. il caso di Cefalione: PHOT., Bibl. cod. 68, I 101,29-34 Henry.
108
Cfr. lipotesi che Fozio non abbia letto la Guerra giudaica di Flavio Giuseppe: SCHAMP, Flavius Josephe et Photios, in JB, XXXII (1982), pp. 185-196.

FOZIO E GLI STORICI FRAMMENTARI

229

che. Di qui lo spunto per analisi che hanno assunto talora le dimensioni di interi e corposi volumi; a quale fonte attinge Fozio le notizie
biografiche sugli autori109? Dietro espressioni quali eijsiv oi} fasiv e
simili, si nasconde sempre lOnomatologos di Esichio110? I bersagli delle frecciate polemiche di Fozio sono spesso anonimi (da questo punto di vista la polemica con laltrimenti sconosciuto Menofane nel
codice di Teopompo una felice rarit), com naturale, visto il
pubblico ristretto e specialistico cui si rivolge la Biblioteca e come
del resto costume nei circoli elitari che costituiscono il destinatario
consueto di tanta letteratura bizantina in lingua alta.
Di fronte a molti dati e giudizi forniti dal patriarca si ha
limpressione insieme rassicurante e frustrante di disporre di una
fonte bene informata, ma renitente a una verifica diretta. Oltre che
per i dati che concernono la vita degli autori e lelenco delle opere,
nonch le partizioni interne ad esse e/o le date di composizione, lo
stesso vago sconcerto si prova davanti ad alcuni giudizi sulla lingua e
sullo stile. Fatta salva larticolata concezione retorica su cui poggiano
le valutazioni di Fozio, insieme testimonianza del cosiddetto umanesimo del IX secolo e di una sua individuale interpretazione, come intendere affermazioni quali quella che nellopera storica di Candido
le innovazioni sintattiche non hanno come esito la raffinatezza, come per altri autori, bens la spiacevolezza? In cosa differisce il newterismov" di Candido da quello perseguito da altri autori111? E chi sono costoro? Una differenza palese per chi ha letto lopera di Candido e giudica sulla base di una ampia conoscenza della prosa storiografica tardo-antica e bizantina, cio per chi nella condizione, per
noi inattingibile, di Fozio.

109

Cfr. TREADGOLD, The Nature, cit., pp. 52-65 e SCHAMP, Photius, cit., pas-

sim
110

Cfr. TREADGOLD, The Nature, cit., pp. 58-62. Su Esichio cfr. la messa a
punto di A. KALDELLIS, The Works and Days of Hesychios the Illoustrios of Miletos, in
GRBS, XLV (2005), pp. 381-403.
111
Cfr. PHOT., Bibl. cod. 79, I 162,24-27 Henry.

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LIA RAFFAELLA CRESCI

Si torna quindi a considerare come raccomandabile per gli studiosi moderni una mivxi di valutazione accurata di notizie fornite da
chi dispone di conoscenze di prima mano di un patrimonio letterario per noi perduto e di prudenza nel trarre da ci che Fozio dice inferenze spericolate su ci che non dice esplicitamente.

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