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II CERVELLETTO:
del numero elevatissirno di neuroni del nostro SNC, circa il 50% sono strettamente stipati nel
cervelletto, ed in particolare nello strato dei granuli, dove abbiamo neuroni estrernamente
sernplificati (piccolissirni e con 4 o 5 dendriti).
II cervelletto non e indispensabile per il rnovirnento rna senza di esso il movirnento diviene
estremamente grossolano e disturbato.
n cervelletto e sostanzialmente una rnacchina cornputazionale, un sistema di input-output; sull'input
il cervelletto cornpie una serie di cornplicatissime operazioni rnaternatiche (che ancora non sono
comprese al 100%) ed invia 1'output verso i centri rnotori.
II cervelletto non influenza direttamente i MN (cioe la via finale cornune), non ci sono proiezioni
dirette dal cervelletto al midollo spinale, rna l'attivita del cervelletto si svolge attraverso il controllo
dei centri superiori che controllano a loro volta le vie motrici discendenti: controllo indiretto.
~~
La cornplessita del cervelletto e data sia dalle operazioni rnatematiche che cornpie, quindi dai
circuiti presenti a1 suo intemo, rna anche e soprattutto da input e output.
None ornogeneo come struttura, rna si e evoluto in passi successivi {solita accrezione filogenetica
del SN); si e partiti da una struttura piu antica (archicerebellum) che controlla l'equilibrio, poi
(paleocerebellum) si e evoluta una sorta di controllo "online" dei rnovimenti e di correzione mentre
ii rnovimento stesso si sta svolgendo, infine abbiamo una porzione relativamente nuova
(neocerebellum) che si occuppa di simulazione e pianificazione del movirnento.
NODULO
FLOCCULO
EMISFERI
INTERMEDI
VERME
EMISFERI
LATERALI
1
I N. VESTIBOLARE I
N. TETTO
'f,N. DENTATO
B
La'teral
part
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Outputs
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Balanc.:o
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rnovemen1
'"'-
si occupa
dell 'Esecuzione del Movimento (in nat"IC1Dlare
il Venne si preoccupa dei movimenti dell
Corporeo mentre la parte Mediale
Emisferi si occupa del movimento degli
questo controllo si verifica indirettamente 2. PALEOCEREBELLUM (SPINOCEREBELLUM)
attraverso i sistemi Rubro-Spinale e Cortico- A REGIONE: verme
Spinale). [lierme ed Emisferi lntermedi per i N. PROFONDO: n. tetto o del fastigio
loro input sensitivo e per il !oro output di AFFERENZE: spinali dirette e indirette (testa e parti pross
vestibolari, visive e uditive indirette
controllo dei movimenti vengono definiti ne PROIEZIONI: indirette reticolo-spinali e vestibolo-spinali
loro insieme come SpinoCerebellum]
(m. prossimali)
La
zona
Laterale
degli
Emisferi
Cerebellari,
Le afferenze sensitive che arrivano al cervelletto sono per Ia maggior parte di tipo tattile e
propriocettivo (anche vestibolari, visive ed acustiche rna in minor misura) e danno una mappa
somatotopica piuttosto particolare, si parla di SOMATOTOPIA FRATTURATA. Le varie parti
del corpo sono rappresentate piu volte; sul verme e proiettata I' asse del corpo mentre la parte
mediale degli emisferi sono rappresentati gli arti, pero sia tronco che arti sono rappresentati piu
volte, ci sono piu parti di corteccia cerebellare che si occupano delle stesse regioni corporee.
Per quanto riguarda invece le aflerenze corticali al cerebra-cerebellum, c'e una certa differenza con
le aff corticali che raggiungono invece gangli della base.
B
Gangli della Base e Neocerebellum aiutano entrambi la A
pianificazione del movimento; entrambe sono strutture che
ricevono informazioni corticali, le rielaborano e che
mandano il risultato alla corteccia, tuttavia c'e differenza
nelle afferenze che queste due aree ricevono.
I Gangli della Base, non ricevono informazioni di tipo
sensitivo dal corpo, mentre ricevono informazioni da ogni
area della corteccia (da ogni area della corteccia originano
fibre Cortico-Striate che si portano ai Gangli della Base)
ed hanno multiple funzioni (oltre a! movimento, ci sono
svariate altre funzioni in cui sono coinvolti i gangli della
base, ad es. funzioni cognitive, emotive, etc.).
ll Cervelletto riceve una mappa sensitiva del corpo, mentre
ha afferenze corticali molto piu ristrette rispetto ai Gangli
della Base; in particolare le afferenze corticali che vanno
al cervelletto, vengono dalle Aree: Premotorie, Ml (Area
4), Somestesica Primaria, Parietali 5 e 7 di Brodman; in
altre parole, sui cervelletto viene incanalata l'attivita
corticale che si riferisce al movimento nei suoi vari aspetti,
dall'ideazione, alla pianificazione, sino all'esecuzione. n
Cervelletto, ricevendo queste informazioni, opera le sue
simulazioni (si ritiene che il cervelletto simuli i comandi
motori prima che questi vengano spediti verso il midollo)
in una rappresentazione virtuale del mondo, ma che e abbastanza concorde con la realta (perche il
cervelletto riceve tutte le informazioni tattili, visive e propriocettive del nostro corpo); effettuata
questa simulazione si ritiene che il cervelletto rispedisca il risultato aile aree Ml ed M2 (il
cervelletto svolge un 'azione di aiuto per Ia rielaborazione di un comando motoria, per questa
ragione il cervelletto ha una funzione prevalentemente motoria abbastanza "pura", mentre i
Gangli della Base hanna molte funzioni oltre a quella motoria. Ci sana comunque recenti ricerche
che sembrano dimostrare che anche il cervelletto abbia delle funzioni cognitive).
[Il Cervelletto ha una logica organizzativa incredibile, partendo dalla struttura si arriva alla
funzione. In ognuna delle 3 Sezioni (Archi, Paleo e Neo-Cerebellum) abbiamo una particolare zona
della Corteccia Cerebellare coinvolta, un determinato Nucleo Profondo di competenza, specifiche
Afferenze e Proiezioni, specifiche Funzioni nonche Specifici Sintomi correlati a Disfunzioni di
quella determinata regione]
ORGANIZZAZIONE DELLA CORTECCIA CEREBELLARE:
Struttura uniforme e regolare a 3 STRATI;
a. Strato Molecolare
Fibre parallele
Fibre rampicanti
Intemeuroni (basket e stellati)
Dendriti cellule di Golgi (GABAergiche)
GABAergiche
Strato unico
Albero dendritico a 2 dimensioni
Riceve 1 fibra rampicante e Circa 200'000 fibre
parallele
Ricchissimo di neuroni
Strato molecolare
Strato delle cellule
del Purkinje
Sostanza bianca
Rbra muscoide
Abra muscoide
La corteccia, come abbiamo gia detto, si divide in 3 strati; lo Strata dei Granuli, che e il piu
profondo, dove sono strettamente ammassati miliardi di piccoli neuroni poi abbiamo un sottile
strata definito Strata delle Cellule del Purkinje nel quale si dispongono linearmente disposti, su una
singola fila, i carpi cellulari delle cell del P.; infine abbiamo lo strata piu superficiale che prende il
nome di Strata Molecolare dove abbiamo un grossissimo traffico di fibre e computazione in quanta
accoglie le arborizzazioni dendritiche delle Cell del P. e tutte le fibre afferenti al cervelletto (Fibre
Rampicanti e Fibre Parallele)
Tutte le fibre rampicanti derivano da un solo nucleo tronco-encefalico che e il nucleo olivare
inferiore, coinvolto con il nucleo rosso parvicellulare nei processi di apprendimento motoria
(apprendimento cerebellare).
- La fibra rampicante e quindi un sistema dedicato, coinvolto principalmente nei processi di
apprendimento cerebellare; questo tipo di fibra, passa indisturbata tutti e due gli strati profondi,
arriva nella strata molecolare e va a connettersi con le ramificazioni dendritiche delle cell del P.
- Le fibre muscoidi invece, arrivano da tutti i sistemi afferenti al cervelletto, attraversano Ia
sostanza bianca cerebellare rna si interrompono nella strata dei Granuli, dove si connettono appunto
ai 1/anuli (piccoli neuroni che danno appunto il nome a questa strata; i granuli sono tantissimi
51 ) attraverso una sinapsi eccitatoria molto complessa che prende il nome di Granulo Cerebellare.
Dal granulo cerebellari parte un lungo assone che si porta nella strata molecolare, si divide a T,
diviene fibra parallela e prende contatto con i Dendriti delle cell del P. (diramazioni a T si
incontrano "perpendicolarmente" con i dendriti delle cellule del purkinje con i quali formano una
sola sinapsi).m[Le sinapsi che le fibre parallele formano incrociando il piano dendritico delle cell
del P., sono sinapsi singole (1 sinapsi per cellula del P.)] ??
II sistema efferente del cervelletto e invece l'assone delle cellule del Purkinje che si connette ai
nuclei profondi e li inibisce.
Nella corteccia abbiamo altri 3 componenti molto importanti, si tratta di Interneuroni Inibitori.
[Le cell. del P. sono nn inibitori, ma di proiezione (sono uno dei pochi esempi di neuroni inibitori
che si connettono a distanza); mentre questi interneuroni Inibitori hanna connessioni molto
localizzate]
Questj Intemeuroni Inibitori sono di 3 tipi; 2 risiedono nella strata molecolare ed hanna una
funzione abbastanza simile tra lora, vengono chlamati Cellule Stellate e Cellule a Canestro.
Le CC di Golgi hanno il corpo nello strato dei Granuli Esterno e 1' arborizzazione dendritica che
sale nello Strato Molecolare. Questi interneuroni inibitori vengono attivati a loro volta dalle fibre
parallele, ma terminano sui Glomeruli Cerebellari andando ad inibire la trasmissione eccitatoria a
questo livello.
Le cellule di Golgi, formano una sorta di Gate a livello dei Glomeruli Cerebellari, regolando Ia
trasmissione nello strato molecolare delle informazioni afferenti che arrivano alia corteccia
attraverso le fibre rampicanti.
Una Cellula del Purkinje riceve 1 sola Fibra Rampicante e circa 200'000 Fibre Parallele.
Quello delle Fibre Rampicanti e un sistema molto individuate; per queste fibre possiamo fare un
ragionamento simile a quello che abbiamo fatto per l'unita motoria -+ la singola jibra muscolare e
innervata da un solo MN. allo stesso modo la singola c diP. ric eve una sola jibra rampicante.
Se pero ci mettiamo nei panni del N Olivare lnferiore, dal quale partono le
Fibre Rampicanti, in genere un singolo neurone di questo nucleo, innerva un
certo numero di neuroni del Purkinje (questo numero varia a seconda della
specie, da 3 a 10, nell 'uomo sono 6-7).
* [pda complesso -+ la stessa jibra, forma tante sinapsi arrotolndosi fungo
l 'albero dendritico delle cell bersaglio, quindi quando si attiva, Ia
sommazione di tutti i potenziali post sinaptici eccitatori risulta molto ampia
ed induce una depolarizzazione (pda), ma anche un 'apertura dei canali Ca 3 ~
di tipo M (canali che si aprono quando la membrana e molto depolarizzata)
quindi si innescano fenomeni autorigenerativi che non riguardano solo il Na 4 ~
(normale canale implicato nei pda) ma anche il Ca, quindi risulta un PDA
I
COMPLESSO con una prima fase molto ampia seguita da diversi spike
250 uV L
100 uV L
2ms
1 ms
successivi]
b. FIBRE RAMPICANTI
solo da n. olivare inferiore
attivazione tonica n. profondi
1 fibra ~ 1-10 CP
bassa e irregolare frequenza di scarica
PdA complesso
1 SOLO SISTEMA EFFERENTE
assoni CP ~ inibizione fasica cellule N.
Purkinjoa
ceuaxons
I+
neurons
Proiezioni Cerebellari
3 Componenti:
MIDOLLO SPINALE
'
II cervelletto
periferia
Esecuzione
Postura, Equilibria
Movimento
Segnali
- - - a teed-back
\I
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Jll(""~~;lesso
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It
h.
II sistema rampicante entra in attivita tutte le volte che c' e un qualcosa che implica
1' apprendimento da parte del nostro sistema motorio.
L' attivazione di Fibre Rampicanti, serve per una interazione eterosinaptica'.
Le fibre rampicanti si attorcigliano ai dendriti delle cellule del Purkinje; quando queste si attivano
determinano Ia modificazione della responsivita delle cell di P. aile fibre parallele.
Mentre le fibre,parallele sono implicate nell'attivita normale del circuito cerebellare, mentre le fibre
rampicanti si inseriscono in maniera altamente focalizzata in questo circuito (sono fibre poco
divergenti ed ogni cc del Purkinje ne riceve una sola) per cambiare la risposta delle cc del Purkinje
alia stimolazione da parte delle fibre parallele; vanno proprio ad agire su quello che e un passaggio
fondamentale tra Input ed Outout.
Le fibre rampicanti cambiano Ia lettura dell'Imput (che arriva dalle fibre parallele) da parte delle cc
di Purkinje, attraverso l'LTD.
Se si ha un' attivazione ad alta frequenza delle fibre rampicanti, avro una ridotta risposta da parte
delle cc di PurkiJ1je alia stimolazione da parte delle fibre parallele e questa minore responsivita non
e una cosa transitoria, rna a lungo termine, quindi e come se quel neurone di Purkinje fosse
modificato in maniera definitiva dall'attivita delle fibre rampicanti ~ Depressione Eterosinaptica
(oLTD).
~ Un dendrite di una cellula del Purki11je riceve una Fibra Rampicante che scarica ad alta
frequenza e Iibera Glutammato aprendo canali AMPA (Non-NMDA), ee quindi un ingresso di
Na nella cell diP; ma siccome tra fibra rampicante e dendrita di cell del P. ci sono tante sinapsi,
Ia depolarizzazione e molto intensa, tanto da aprire dei canali Ca voltaggio dipendenti che sono
situati nella membrana dendritica. Questo ingresso di Ca nel dendrite della cell del P, fa si che i
recettoriAMPA (Non-NMDA) per Glutammato situati nelle sinapsi tra dendriti delle cell diP. e
fibre parallele, rispondano di meno.
In questo modo l'attivazione delle fibre rampicanti fa rispondere in minor misura'le cell del P.
aile fibre parallele in maniera duratura nel tempo.
PKC
Fibra
ascendente
Proteina G
"""
Recettore metabotropico
peril glutammato
[In individui con danno al cervelletto sviluppano Tremore Intenzionale; ovvero si ha tremore nel
momenta in cui si effottua un movimento ma non quando I 'individuo e fermo. AI contrari nel morbo
di Parkinson si ha tremore a riposo]
MALATTIE DEl
GANGLI DELLA BASE:
movimenti involontari
poverta movimenti volontari
disturbi tono e postura
disturbi cognitivi
...,....,-'~--fr---=f-Putamen
GlObus palildus;
lmerna!
capsUle
~~-+.H-....::::.,~~Extemal segment
internal segment
Subthalamic
nucleus
SubStantia ntgrn
Basal
ganglia
Le Malattie dei Gangli dela Base presentano un corredo notevole di sintomi dei quali la
maggiorparte sono Motori, ma non solo. I sintomi principali sono:
Movimenti Involontari o Poverta di Movimenti Volontari. Quindi o eccessiva ricchezza di
movimenti, o poverta di movimenti; questo ci fa capire che in qualche maniera i gangli della
base orchestrano e selezionano tra tutti i potenziali movimenti quelli utili al raggiungimento
della scopo e sopprimono quelli inutili.
S. VENTRALE
___
...__
__,1":::-----..t .. (\LCAUDATO
'Pl:JTAMEN
}INPUT
P. ESTERNO
PALLIDO
2. VIA DIRETTA
P.. INTERNO
} OUTPUT
RETICOLATA
S. NIGRA
COMPATTA
[Nel caso in cui Ia via indiretta passi dal Nucleo Subtalamico, non cambia nulla, in quanto ci sono
sempre 3 neuroni inibitori nello stesso circuito messi in serie, in mezzo a loro si e inserito un
neurone eccitatorio, ma if risultato non cambia].
La Vuz Diretta e una via ECCJTOMOTORIA, mentre Ia Via Indiretta INIBISCE IL
MOVIMENTO; normalmente queste due vie sono tonicamente attive e Ia loro influenza in
qualche maniera e bilanciata (si pensa eke Ia via diretta stimoli i movimenti utili al
raggiungimento di uno scopo e eke quella indiretta inibisca quei movimenti che potrebbero
disturbare il raggiungimento del bersaglio].
Le ragioni per le quali queste due vie sono bilanciate sono date dal fatto che vengono coattivate
dalla corteccia (la corteccia attiva sia la via diretta che quella indiretta); inoltre a livello dello striato
abbiamo Intemeuroni Colinergici (liberano ACh) che agiscono su recettori Nicotinici (azione
Eccitatoria di ACh) presenti tanto sui neuroni della via diretta quanto su quelli della via indiretta.
La Dopamina viene rilasciata dalla SNc (Substantia Nigra compacta) nella quale e compreso il
90% di tutti i neuroni Dopaminergici del cervello.
I neuroni Dopaminergici scaricano con un'altissima densita su tutte le componenti dello Striato,
quindi sia i Neuroni della Via Diretta, sia i Neuroni della Via Indiretta, sia gli Intemeuroni
Colinergici; pero abbiamo una particolare segregazione di recettori per questo NT.
[Esistono due tipi di recetettori per Ia Dopamina:
D1, Eccitatori , attivano I 'AdenifatoCiclasi
D2, Inibitori, attivano conduttanze Ked inibiscono conduttanze Ca]
I Neuroni Striatali della Via Diretta possiedono recettori di tipo Dl, vengono quindi
ECCITATI dalla Dopamina.
I Neuroni della Via lndiretta e gli Interneuroini Colinergici possiedono recettori di tipo D2,
dunque INIBITORI.
La Dopamina quando viene Iiberata crea uno sbilanciamento notevole rispetto a1 consueto
funzionamento armonico dello striato, perche stimola la via diretta, inibisce la via indiretta e
sopprime l'attivita degli intemeuroni che mantenevano le due vie contemporaneamente attive;
svincola le due vie dalla situazione normale di coattivazione e provoca uno sbilanciamento a favore
della via: diretta, questo sbilanciamento equivale ad un'azione facilitatoria sul movimento.
[nel morbo di Parkinson, dove abbiamo una degenerazione della SNc (i sintomi cominciano quando
piu dell'80% dei neuroni sono degenerati) si ha poverta di movimento, ipocinesia sino alia
acinesia, difficolta nell 'iniziare i movimenti (questa poverta di movimento la si vede anche per i
muscoli mimici ----+ amimia)]
ICORTECCIA I
VIA DIRETTA
Oi$inibizione
FAStCA
deflo striato
VM.
TALAMO
].1
30s
..___.
STRIATO
GABAf
u
t
[Nello
schema
abbiamo
la
rappresentazione
Elettrofisiologica della Via Diretta.
A riposo, senza un 'attivazione corticale, lo Striato e
silente; se e silente il neurone inibitorio striatale, vuol
dire che if neurone del nucleo di output non e inibito e
quindi, avra un 'attivita tonica. Se PI e SNr sono
tonicamente attivi, andranno ad inibire tonicamente i !oro
bersagli, if Talamo (NVL e NVA).
In condizioni di base, non si hanno input dalla corteccia,
lo striato e quiescente, le vie di output sono attive ed if
Talamo etonicamente inibito.
Se a questo punto ho un 'attivazione fascica del fascio
cortico-striato (come succede quando sto programmando
un movimento) avro un 'attivazione fasica dei neuroni
della via diretta. Se si attiva fasicamente il neurone della
via diretta dello striato, questo andra ad inibire I 'attivita
dei nuclei di output (e piu o meno Ia stessa cosa che fanno
le cellule del Purkinje sui nuclei profondi del cervelletto);
si crea quindi in maniera localizzata una zona di silenzio elettrico sui nuclei di output, che portera
quindi ad un 'attivazione (o meglio disinibizione) del Talamo (NVA, NVL) che sara libero di
scaricare verso Ia coneccia].
Malattie dei Gangli della Base:
In malattie dei Gangli della Base, io potro avere Sintomi di Deficit e Sintomi di Release, a seconda
del tipo di danno:
Sintomi di Deficit; sono dovuti alia mancanza dell' azione facilitatoria nei confronti del
movimento (diminuisce via diretta; AUMENTA via indiretta)
0 Acinesia
1 Bradicinesia
2 Demenza
Sintomi di Release; sono sintomi dati da un eccesso di ordini motori che risultano essere
scoordinati (AUMENTA via direta; diminuisce via indiretta)
0 Tremore a riposo (quando si hanno danni dello spinocerebellum si osserva un
Tremore Intenzionale)
I Rigidita a tubo di piombo; determinata dalla cocontrazione di muscoli agonisti e
antagonisti
2 Corea; attivitit. motoria parassitata da movimenti incontrollati, estremamente ricchi
"tipo danzatore"
3 Atetosi; movimenti tentacolare, piu lenti rispetto a corea
4 Ballismo; movimenti violenti di abduzione (movimenti balistici)
5 Distonie; contrazioni dolorose e prolungate, a carico di diversi gruppi muscolari
Questi sintomi sono riconducibili a situazioni di sbilanciamento nell'attivitit. della Via Diretta e
della Via Indiretta. [In eondizioni fisiologiche le vie Diretta ed lndiretta si bilanciano]
Ipercinesia: Via Diretta+++ Via Indiretta - - Corea di Huntington; malattia gravissima, autosomica dominante, ad altissima dominanza,
che si manifesto solitamente attorno ai 40, 45 anni.
Discinesia Tardiva; forme discinetiche (ovvero ipercinetiche rna con movimenti non
finalizzati) che intervengono in pazienti psicotici, quando il trattamento antipsicotici estato
interrotto. II trattamento con antipsicotici (es. Alloperidolo) blocca i recettori
Dopaminergici; dunque, durante il trattamento noi blocchiamo i recettori dopaminergici,
quindi abbiamo una sindrome di tipo Parkinsoniano (e come se Ia Dopamina non ci fosse),
quindi i pazienti che assumono questa tipo di farmaci, mostrano un comportamento di tipo
parkinsoniano. Quando si sospendono gli antipsicotici, rimuoviamo il blocco chimico sui
recettori per Ia Dopamina, ed i neuroni bersaglio diventano ipersensibili a questa NT. La
sovrastimolazione da parte della Dopamina determina Discinesia Tardiva (si definisce
tardiva perche segue alia sospensione del trattamento con Antipsicotici).
LevoDopa: farmaco utilizzato nella cura del M di Parkinson, Trattamenti prolungati con dosi
elevate di LevoDOPA, fanno passare dalla situazione iniziale di Acinesia ad una lpercinesia
Terapia odiema Levodopa associata a farmaci Anticolinergici. Oggi si utilizza prevalentemente
LevoDOPA in associazione con sensibilizzatori dei recettori Dl alia Dopamina
II reclutarnento delle unita motorie e quasi sincrono o meglio immediato. Tuttavia e in realta
un processo crescente per gradi differenziali in quanto ad ogni frazione di secondo abbiamo
l'aumento delle unita motorie coinvolte.
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Questi grafici portano le caratteristiche delle diverse unita motorie. IL grafico mostra da
sinistra verso destra prima fibre rosse, poi le fibre rosse rapide ed infine le fibre bianche. Si
e operato uno studio mediante stimolazione singola, cosa che in vivo no si ha praticamente
mai, rna ci permette di vedere le differenze di stimolazione e di tensione sviluppata.
II secondo caso invece presenta una stimolazione subtetanica (il terzo insieme di immagini
mostra invece il comportamento del muscolo a seguito di una stimolazione e:fficace).
Vediamo che le unita bianche, a destra raggiungono piu velocemente illivello di tensione
massima, rna dopo pochissimo tempo avremo un abbassamento dellivello di questo plateau;
viceversa il muscolo rosso ci mette di piu ad arrivare a1 plateau che mostra inoltre un valore
piu basso, rna puo mantenerlo molto piu a lungo (fino a 60 minuti). Il caso centrale mostra
delle fibre intermedie, che mostrano un metabolismo misto.
Il3 ed ultimo caso mostra l'andamento della forza sviluppata da stimolazioni tetaniche
complete, in funzione del tempo. Anche qui vediamo che il muscolo bianco dopo soli due
minuti hanno una prestazione nulla. Il muscolo rosso riesce a mantenere la propria e:fficienza
anche per ore; il caso intermedio delle fibre allenabili mostra una buona prestazione
nell'ordine di minuti, rna a livello di ore avro comunque un crollo paragonabile a quello
delle fibre bianche.
Il reclutamento delle unita rnotorie varia per tipo e nurnero a seconda dell'azione che si va a
compiere.
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Veloce~
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RIFLESSI SPINAL/11 Midollo Spinale e la parte del sistema nervosa piu antica e che quindi comanda l' attivita motoria
piu primitiva atta a proteggere l'individuo dall'ambiente; proprio per questo l'attivita motoria
preponderante (ma non esclusiva, nel midollo spinale ci sono dei circuiti che operano anche dei
movimenti automatici quali Ia deambulazione) del midollo spinale e l'attivita riflessa.
La via base, stereotipata dei riflessi somatici e quella che vede i passaggi:
recettore -+ (via afferente) -+ CI (=centro integrativo) -+(via efferente) -+ effettore. Questa vie
viene mantenuta sia che si parli di riflessi somatici che viscerali.
Le finalita del riflesso sono:
difesa
allontanamento stimolo
I riflessi sono:
1) involontari
2) stereotipati [none esatta allOO%, in quanto, anche se minore rispetto a quella del SNC,
abbiamo una certa plasticita il che puo comportare una certa variazione nell'evocazione di
determinati stimoli e riflessi -+per intervento o della plasticita o del controllo superiore, i
riflessi possono essere in qualche maniera modulati e modificati}.
11 Centro di Integrazione puo essere:
Tra via afferente ed e:fferente ci possono essere circuiti piu o meno complessi;
monosinaptici [e il riflesso piit semplice in assoluto dove Ia via a.fferente prende sinapsi
direttamente con il motoneurone1
disinaptici
polisinaptici
Queste sono caratteristiche importanti visto il fatto che ogni sinapsi causa un ritardo calcolato
intomo ai 0,8 ms; questo rende ragione del fatto che Ia complessita del CI sara una caratteristica
fondamentale per la valutazione del tempo del riflesso.
[11 riflesso monosinaptico sara il piu veloce in assoluto ed avra un tempo di latenza di soli 0,8 ms;
mentre un riflesso polisinaptico dove ho una catena di ad ess 100 intemeuroni, avro un ritardo di
lOOms]
Un'altra caratteristica importante e il tipo di recettore che siva ad elicitare.
Possiamo categorizzare due tipi di recettore;
esterocettivi [recettori che rilevano insulti dall 'ambiente1
propriocettivi [danno informazioni della stato cinematico del nostro corpo; lunghezza, tensione dei
muscoli e posizione delle articolazioni. Danno informazioni riguardanti il nostro corpo che sono
assolutamente fondamentali per Ia programmazione del movimento1
necessario al pda generatosi a livello del recettore per percorrere tutta la fibra afferente (sensitiva)
fino al midollo spinale, pili i1 tempo necessario al pda del motoneurone innescatosi dalle coma
anteriori per raggiungere, attraverso il nervo motore, il muscolo in esame.
II Tempo Riflesso Centrale e invece il tempo speso all'intemo del midollo spinale, nel centro
integrativo (0 speso all'interno del CI, sostanza grigia del MS, non abbiamo grandi ritardi
dovuti alia velocita di conduzione ma praticamente solo aile sinapsi); nel tempo riflesso
centrale, conta poco il tempo di percorrenza delle fibre da parte del pda perche le distanze
sono piccolissime, i1 vero ritardo del tempo centrale sono le sinapsi; il tempo riflesso
centrale e condizionato dal numero di sinapsi presenti nel Cl.]
Convergenza e Divergenza [sono moduli che il SN utilizza per aumentare la
capacita di elaborazione. Convergenza e divergenza coesistono e sono due facce di una
[supponiamo di applicare uno stimolo subliminale suA, cioe uno stimolo non in grado di
determinare un pda (to si indica con un +), questa stimolo viaggiera fungo la fibra A ed andra a
fare sinapsi eccitatorie sui 5 motoneuroni contattati dalla fibra A; questi 5 motoneuroni avranno un
pot postsinaptico eccitatorio in risposta
allo stimolo che tuttavia non sara suffa
raggiungere la soglia ed a far scaricare i
motoneuroni; pero questi motoneuroni
saranno leggermente depolarizzati, quindi
in altre parole, saranno facilitati (bastera
che su un motoneurone facilitato arrivi un
B
secondo impulso eccitatorio, anche
subliminale, per determinare l 'insorgenza
di un pda). I neuroni che sono [acilitati rna
che non scaricano vengono definiti
FRANGIA SUBLIMINALE (si tratta di una
popolazione di nn che sana depolarizzati
rna che non hanna raggiunto la soglia).
Supponiamo ora di applicare due stimoli
B+ 0
subliminali e SIMULTANEI sulla via A e
sulla via B 0 i motoneuroni che ricevono
solo la via A e solo la via B si comportano
da motoneuroni facilitati, rna i motoneuroni che ricevono la convergenza della via A e della via B
verranno attivati ed entreranno quindi nella ZONA DI SCARJCA; avremo una sommazione
Temporale e Spaziale dei potenziali postsinaptici tale da far superare la soglia a questi
motoneuroni. Se noi guardiamo la popolazione intera di motoneuroni, noi avremo una zona di
scarica centrale che corrisponde a quei motoneuroni su cui c'e convergenza di imput diversi, poi
avremo una zona tutto attorno di neuroni facilitati rna che non scaricano chiamata quindi
FRANGIA SUBLIMINALE; echiaro che se ad uno dei neuroni della .frangia arriva
contemporaneamente qualche input, questi entrano nella zona di.scarica].
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4~1----
A CATENAAPERTA
RIVERBERANTE
Immaginiamo il caso per cui una :fibra sensitiva si connetta ai motoneuroni non solo
direttamente ma anche interponendo uno o piu motoneuroni. Immaginando di produrre uno
stimolo il primo motoneurone ad attivarsi sara quello connesso direttamente alla :fibra
sinaptica. I motoneuroni che si attiveranno postumamente saranno quelli con un numero di
sinapsi crescenti. Questo e un meccanismo che mi portera all'accrescimento del numero di
unita motorie ~ valore crescente del potenziale. Ecco spiegato il reclutamento in funzione
del tempo.
Se ora immaginiamo di stoppare lo stimolo eccitatorio, assisteremo ad un effetto contrario di
entrata in quiescenza. I motoneuroni connessi piu direttamente saranno i primi ad entrare in
quiescenza. I motoneuroni invece collegati da diversi intemeuroni saranno interessati dal pot.
d'azione per un tempo piu lungo.
Diffusione: i riflessi possono essere diffusi o localizzati, cioe, se io applico uno stimolo Ia risposta puo
essere localizzata piu o meno al territorio di applicazione dello stimoo, oppure essere diffusa, cioe
coinvolgere ampi segmenti corporei.
[Norma/mente /e modalita di presentazione del riflesso saranno dovute aile diverse
modalita di connessione---+ piit unafibra affdiverge, maggiore e Ia diffusione del/o stimolo,
mentre una fibra qfferente oltre che diverge poco tende a dare una rispost riflessa piil
localizzata; tuttavia giocando sui meccanismi di zona di scarica e di frangia subliminale,
molto spesso l 'intensita del riflesso dipende da/1 'intensita del/o stimolo stesso}.
Modulazione Forza del Riflesso: il Midollo Spinale per sue proprieta primitive, tende a dare risposte
riflesse il pin esaltato possibile, cioe a massimizzare risposte ritlesse; la funzione dei centri sup che
nel corso dell'evoluzione sono stati sovrapposti al midollo spinate e quello di regolare queste
risposte. La regolazione della forza dei ritlessi e effettuata dalle strutture superiori per mezzo delle
vie discendenti e puo avvenire a diversi livelli:
direttamente sui Recettore (caso piuttosto particolare che si verifica su un ristretto gruppo di
recettori), si defmisce Controllo Efferente della Sensibilita; i sistemi sup innervano in qualche
maniera i recettori con la funzione di regolare la Ioro sensibilita agli stimoli (come i fusi
neuromuscolari). Si tratta di una regolazione dell'intensita dell'informazione afferente.
sui CI 0 per facilitazione, inibizione o Gating. II gating non e esclusivo del sist motorio, perche
fenomeni di gating sono presenti anche all'ingresso dell'informazione dolorifica all'intemo delle
coma posteriori del midollo spinale.
11 gating puo avvenire mediante interneurone; le vie superiori controllano la risposta del
motoneurone alia stimolazione sensitiva stimolando un INTERNEUORONE INIBITORIO
che mantiene bassa l'eccitabilita del motoneurone. Le fibre discendenti dai centri superiori
possono poi controllare Ia sinapsi tra fibra afferente e motoneurone tramite l'INIDIZONE
PRESINAPTICA, cioe con sinapsi asso-assoniche che controllano il rilascio di glutammato
(nt preferenziale eccitatori) e quindi l'eccitazione del motoneurone stesso. 0 Abbiamo due
meccanismi di gating: attraverso Interneuroni Inibitori o attraverso Inibizione
Presinpatica.
__j).
.,
!!
--""'-~'--
GATING,MEDIANTE INTERNEURONE
Cutaneous afferent
GATING MEDIAN fibertromnociceptor(A&)
stimolo dolorifico.
Tutto parte da un nocicettore ad esempio della cute della gamba; uno stimolo dolorifico viene
percepito da recettori per il do lore (il piit delle volte si tratta di terminazioni nervose libere) che
generano una scarica di pda nella fibra afferente (le fibre nocicettive sonofondamentalmente di due
tipi:
Amieliniche, responsabili della caratteristica sorda e prolungata del do/ore
Mieliniche di piccolo diametro, fibre di tipo III, che hanno una conduzione piit veloce e che
sono responsabili della percezione dolorifica piu breve e focalizzata.
Le fibre dolorifere coinvolte nella genesi del ritlesso sono quelle a conduzione piu veloce. quel/e
mieliniche di piccolo diametro. le fibre di tipo II[), viaggiano verso il midollo spinale dove entrano
e subiscono una notevolissima divergenza (if riflesso flessorio e un riflesso molto divergente).
Queste ramificazioni risalgono o scendono per un certo numero di segmenti spinali, poi innescano
una catena di intemeuroni molto lunga (si par/a di centinaia di interneuroni).
In questo CI io arrivo al motoneurone ---+- del muscolo flessorio relativo al segmento corporeo che ha
ricevuto l'insulto dolorifico, poi, visto che ho necessita di una risposta rapida per allontanarmi dalla
causa del ritlesso, adoperero una strategia motoria che prende il nome di INNERVAZIONE
RECIPROCA.
Innervazione Reciproca: quando io attivo un 'unita motoria di un muscolo agonista,
simultaneamente viene inibito il tono del/dei muscololi antagonista/i.
Grazie all'Innervazione Reciproca io posso avere l'attivazione del segmento corporeo senza che
abbia la resistenza operata dall' antagonista.
---+- questo portera al movimento piu veloce possibile.
NeZ caso della gamba avro per esempio elicitazione dei muscoli jlessori (bicipite femora/e) e
l'inibizione dei muscoli estensori (quadricipite).
II problema e che il quadricipite e un muscolo antigravitario fondamentale per la mia postura; per
evitare quindi di cascare per terra il riflesso viene integrato a livello controlaterale, con lo stesso
schema d'innervazione reciproca, ma con effetto opposto 0 eccito il quadricipite e inibisco il
bicipite (a questo eassociato uno spostamento del baricentro a livello dell'unico arto ancora
poggiato per.terra).
Questa seconda integrazione viene 5iefinita DOPPIAINNERVAZIONE RECIPROCA.
[R grafico elettromiografico di questo riflesso mostra perfottamente tutte le fasi che caratterizzano
la genesi di un riflesso: latenza, reclutamento, scarica postuma. Inoltre ci accorgiamo che
l'intensita dello stimolo doloroso edirettamente proporzionale all'intensita del riflesso attuato.
STIMOLO
---1
lATENZA
RECLUTAMENTO
SCARICA POSTUMA
RISPOSTA
tempo
PROPRIOCEZOINE"tu puoi controllare solo quello che percepisci; per que[ che riguarda il sistema nervoso ed in
particolare il sistema nervoso dell 'uomo, questa frase efondamentale, if!fatti bisogna sempre
ricordarsi che noi siamo animali bipedi, stiamo su due piedi, e stare su due piedi, rispetto ai
quadrupedi per noi comporta un grave rischio di caduta.
Grave rischio di caduta significa che il nostro sistema sistema nervoso centrale ma anche i circuiti
a livello spinale devono sempre essere attenti, istante per istante, a quello che sta accadendo al
nostro corpo e devono essere in grado di produrre risposte rapide per fare in modo che non
cadiamo.
La batf.aglia piit grossa che svolge ogni mattina ogni essere umano. non e contro le bestie teroci o
contro gli'stimoli nocivi. ma contro Ia forza di gravita"
La PROPRIOCEZIONE e Ia capacita di percepire il senso di posizione delle articolazioni, di sapere
dove ci stiamo dirigendo con i nostri segmenti corporei, di sapere con che velocita stiamo attuando
questi movimenti, tutto cio allo scopo di afferrare oggetti, di spostarli o di spostare il nostro corpo.
La Propriocezione eil senso piu vicino al sistema
motorio.
Tutto cio epermesso da due recettori fondamentali: Fusi
NeuroMuscolari (FNM) ed Organi Tendinei del Golgi
(OTG).
- FUSI NEUROMUSCOLARI (FNM) ll FNM (in inglese Muscle Spindle) si trova all'intemo
dei muscoli scheletrici, non ha forza contrattile rna e
implicate nel rilevamento delle informazioni
propriocettive a livello del muscolo nel quale si trova;
piu precisamente e implicato nella rilevazione della
lungllezza e della velocita di allungamento del
muscolo. ma non l'accorciamento del muscolo o Ia
(Orza prodotta dal muscolo stesso.
II FNM e costituito da fibre con caratteristiche differenti
contenute all'intemo di una capsula fibrosa; queste fibre
vengono definite a:
Sacco Nucleare (Nuclear Bag)
Catena di Nuclei (Nuclear Chain)
Queste fibre hanna caratteristiche differenti e sono in grado di rilevare o informazioni statiche o
informazioni dinamiche.
Le Informazioni Statiche sono informazioni che hanna a che fare con la lunghezza del muscolo,
mentre le Informazioni Dinamiche sono informazioni che hanna a che fare con la velocita di
allungamento del muscolo [la velocita di allungamento non ealtro che la derivata della lunghezza
nel tempo/.
A livello del muscolo scheletrico, a parte i motoneuroni -+ che proiettano sulla porzione
extrafusale, abbiamo anche altre fibre che possono essere di tipo:
Afferente: cioe che trasporta informazioni da recettori presenti a livello del muscolo, verso il
midollo spinale.
Efferenti: che partendo dal midollo spinale, vanno ad innervare le fibre muscolari intrafusali
(a sacco nucleare ed a catena nucleare).
Le fibre Efferenti sono costituite da una particolare popolazione di MotoNeuroni, che non sono gli
alfa, bensi i motoneuroni gamma.
Motoneuroni alfa: innervano le fibre muscolari extrafusali, sono implicati per inviare il
comando motoria al muscolo stesso.
Motoneuroni gamma: innervano la porzione intrafusali dei FNM. In particolare non
innervano in maniera casuale Ie fibre intrafusali, rna le loro porzioni polari.
Le fibre muscolari intrafusali, sono contrattili solo nelle regioni polari mentre non lo sono nella
regione equatoriale dove sono contenuti i nuclei. La componente contrattile delle fibre dei FNM,
non servono per generare forza contrattile all'intemo del muscolo, rna per adattare la lunghezza
delle fibre intrafusali stesse rispetto a queUe extrafusali.
Le Fibre lntrafusali, si trovano in parallelo a queUe extrafusali (mentre quelle dell'OTG sono
disposte in serie al muscolo -+ 1'OTG rileva la tensione attiva sui muscolo, quindi questa struttura
sara attiva nel momento in cui il muscolo si .contrae); quindi tutte le volte che unaperturbazione
produce uno stiramento del muscolo, sia la porzione extrafusale che quella intrafusale, si allungano
allo stesso modo.
Static nuclear
bag fiber
Dynamic nuclear
bag f i b e r - - -
,..._..f+'-'-l+-i"'
__.,.Nuclear
chain fiber
II
Ia
Dynamic
A livello della porzione equatoriale delle fibre muscolari intrafusali, prendono contatto delle fibre
afferenti che possono essere:
Fibre Anulospirali
Fibre a Fiorame
a seconda della loro modalita di distribuzione aile fibre (si distinguono anche funzionalmente) e
costituiscono la parte sensitiva del FNM.
In particolare.
Sulla parete delle fibre muscolari intrafusali sono presenti Canali Ionici collegati meccanicamente al
citoscheletro, si tratta di canali ionici sensibili alla deformazione della membrana. In condizioni di
riposo questi canali sono chiusi, ma nel momento in cui la membrana viene modificata questi
tendono ad aprirsi.
A seconda di quanto sara rapida Ia perturbazione meccanica della fibra intrafusale, io avro un
numero maggiore di canali ionici aperto; se questi canali ionici sono permeabili al Na, questo ione
tendera ad attraversare Ia membrana verso l'intemo della fibra, creando un flusso ionico che portera
ad una depolarizzazione della membrana stessa - il potenziale delle fibre afferenti variera in
funzione di quanti canali sono aperti, piu canali sono aperti e piu il potenziale del recettore sara
eleveto.
Se il numero dei canali ionici che si apre etale da produrre una depolarizzazione molto intensa ed in
grado di generare Ia soglia di innesco del pda, noi vedremo uno o piu pda generati a livello delle
fibre afferenti. Le fibre afferenti che trasportano l"informazione statica e l'informazione
dinamica sono differenti, sono sempre neuroni sensitivi, ma con caratteristiche differenti.
L'informazione DINAMICA viene trasportata da quei neuroni sensitivi che appartengono al gruppo
Ia.
[i newoni possono appartenere a dif.ferenti gruppi a seconda del diametro del lora assone e del
fatto che siano mielinizzati o meno.
I neuroni sensitivi del gruppo Ia sono i neuroni sensitivi che hanna il diametro maggiore e quindi
hanna Elevata Velocita di Propagazione del PDA]
L'informazione di tipo dinamico viene dunque trasportata molto rapidamente dal FNM verso il
Midollo Spinale.
L'informazione di tipo STATICO viene trasportata dai neuroni sensitivi del gruppo II.
[i nn sensitivi di tipo II hanna il diametro del/oro assone leggermente piu piccolo rispetto a quello
del gruppo !a.]
All'intemo del FNM abbiamo visto esserci fibre muscolare a sacco nucleare e fibre a catena
nucleare.
CARATTERISTICHE
Anulo-spirali
A fiorami
Afiorami
lA
IA
II
II
All'intemo del FNM abbiamo visto esserci fibre muse a SACCO NUCLEARE ed a CATENA
NUCLEARE; pili in particolare troviamo:
1 Fibra a Sacco Nucleare con risposta a stimoli DINAMICI, ovvero che rileva la velocita di
distensione del muscolo
1 Fibra a Sacco Nucleare che risponde a stimoli STATIC!
da 5 a 8 fibre a Catena Nucleare che a loro volta sono sensibili a stimoli di tipo STATICO.
[eimportante conoscere la lunghezza del muscolo -+ iriformazioni STATICHE; perche mi da la
possibilita di conoscere la posizione degli arti (a seconda di quanta sono contratti o distesi i
muscoli di un arto il mio snc e in grado di ricavare in modo indiretto l 'angola dell 'arto.}
Le terminazioni sono la connessione funzionale tra la fibra nervosa aff e le fibre muscolari del
FNM, cioe dove si trova il contatto funzionale tra i nn sensitivi e le fibre muscolari intrafusali.
Le terminazioni ANULOSPIRALI sono terminazioni afferenti primarie, infatti, solo ed
unicamente i neuroni sensitivi del gruppo Ia formano terminazioni anulospirali. Pili
precisamente le fibre Ia entrano in connessione con le fibre muscolari intrafusali a sacco
nucleare, quindi avremo all'intemo di un FNM una terminazione anulospirale che rileva
informazioni STATICHE ed una che rileva informazioni DINAMICHE.
Le terminazioni a FIORAME, vengono formate dalle fibre afferenti di tipo II e vengono
definite terminazioni afferenti secondarie. Pili precisamente le fibre di tipo II formano
terminazioni a fiorame su fibre muscolari intrafusali a catena nucleare (da 5 a 8) e rilevano
unicamente informazioni di tipo STATICO.
Se consideriamo il controllo efferente, dobbiamo prendere in esame i MotoNeuroni GAMMA.
I Motoneuroni GAMMA si dividono in due sottopopolazioni:
GAMMA Dinamici: innervano in modo specifico la fibra a sacco nucleare dinamica
GAMMA Statici: innervano in modo specifico Ia fibra a sacco nucleare statica e le fibre a
catena di nuclei (da 5 a 8).
Noi possiamo in modo specifico andare a far contrarre le porzioni polari delle fibre a sacco e catena
nucleare statiche oppure della fibra a sacco nucleare dinamica.
NB.
Nel trasportare 1'informazione sensoriale. quella che ha la priorita. cioe, quella che viaggia pili
rapidamente lungo le fibre aff. risulta essere quella di tipo propriocettivo (ed in particolare la
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5 mm/s
~ ~
Rispo:
stazio
_;--__;15 mm/s
1s
[Se facciamo vibrare il muscolo, non tutte le frequenza riescono ad attivare il FNM; principalmente
la parte .dinamica del FNM e attivata quando le f superano gli 80 Hz, in particolare da 80 a 150 hz.
AI di sotto.di queste frequenza (<80Hz)]
- ORGANO TENDINEO DEL GOLGI (OTG)Si trova a livello tendineo, disposto in serie rispetto al muscolo.
Rileva la tensione attiva sul muscolo: e attivo soprattutto durante la fase di contrazione, quando il
ventre del muscolo tende ad accorciarsi.
L'OTG e costituito da una terminazione sensitiva che sfiocca
ramificandosi all'intemo di un tendine e che viene avvolta da
delle fibre di collagene.
Se il muscolo inizia contrarsi (quindi si sviluppa tensione a
livello tendineo) si ha schiacciamento delle terminazioni
assoniche a livello delle quali avremo, anche in questo caso, dei
canali ionici dipendenti da stimoli meccanici che aprendosi
producono delle depolarizzazioni, si ha di conseguenza
l'insorgenza di potenziali d'azione.
Pili forza sviluppo nel muscolo. pili aumenta la tensione
tendinea, piu si schiacciano le terminazioni sulle fibre collagene;
in questo modo si aprono canali ionici dipendenti da stimoli
meccanici tendono ad aprirsi scatenando una depolarizzazione
che puo arrivare alia formazione di pili o meno pda nell 'unita di
tempo, cioe aumentera o diminuira la f di scarica dell 'OTG
30 mm/s
Pinta forza di contrazione muscolare e elevata e pinta F di Scarica degli OTG aumenta.
Gli organi tendinei, come detto, sono posti in serie rispetto al muscolo e sono piu sensibili alia
tensione attiva che a guella passiva: a riposo vedremo quindi ben poco. [Attenzione, questo non vuol
dire che a riposo gli OTG non scaricano, ma che semplicemente Ia !oro frequenza di scarica e
bassa.]
La presenza di questa scarica, per cosi dire tonica, e dovuta alia continua contrazione dei muscoli
antigravitari.
~ Le fibre nervose afferenti sono di tipo lb.
[Le fibre afferenti dell'OTG vengono defmite di tipo Ib, rna hanno caratteristiche praticamente
analoghe aile fibre del tipo Ia che ricevono informazioni (statiche e dinamiche) dalle fibre a Sacco
di Nuclei].
Vediamo ora Ia risposta che FNM e OTG danno a stiramento e contrazione muscolare.
MUSCOLO STIRATO
PASSIVAMENTE (gravita)
MUSCOLO CONTRATTO
{ attivazione a-motoneuroni)
Muscato stirato
Fibra
..-- muscolare
intrafusate
Fibre
muscolari-
Stiramento
___1,--I
extrafusali
Muscolo contrauo
Accorciamento
111111111111
\
Fibra
afferente
fusale
Peso
I!
'
Stiramento
__lrt
I I I I I II
'Rbra
afferente
dell'organo
tendineo
STIRAMENTO ~ parto da uno stato zero di muscolo riposo a cui appendo un peso, che,
ovviamente, tende ad allungare il muscolo; produco quindi quello che viene detto Stiramento
Lineare.
~ La fibra intra:fusale del FNM e posta in parallelo rispetto aile fibre del muscolo quindi risentono
dell'allungamento esattamente come tutte le altre fibre muscolari. L'aumento di tensione a livello di
queste fibre viene pen) percepito dalle fibre nervose sensitive di tipo Ia che aumentano la Ioro
frequenza di scarica; piu il peso e importante, piu intenso sara lo stiramento lineare e maggiore sara
Ia f di scarica da parte delle fibre Ia.
Se invece di lasciare i1 peso, dopo averlo appeso a1 muscolo, lo si accompagna, si osservera un
leggero riduzione della frequenza di scarica, rna poco significativa.
---+- Nell'OTG in condizioni di riposo non vedo niente, se non una leggera scarica tonica legata
all'attivita dell'OTG stesso; mentre col peso vedo una leggera scarica (bassa f di scarica) che ha a
che fare con la tensione passiva; indica semplicemente la tensione sui tendine detereminata dal
carico applicato in condizioni passive.
CONTRAZIONE -4- ho un motoneurone ALFA che va ad innervare la porzione extrafusale del
muscolo (quella porzione del muscolo dove sono presenti le fibre implicate nello sviluppo della
forza attiva) che scaricando determina una contrazione del muscolo.
-4- Quando Ia porzione extrafusale si accorcia, a livello del FNM osserviamo che si ha una detensione delle fibre e conseguentemente una brusca caduta della scarica del fuso; le fibre del fuso
risultano essere troppo lunghe rispetto a queUe extrafusali. In questo caso Ia porzione Intrafusale
non rileva il peso, ovvero, quando il muscolo e contratto non rileva un evento perturbante che tende
a stirare il muscolo.
[sefosse esattamente cosi ogni volta che sifacesse un movimento volontario, un 'eventuale
perturbazione estern a non verrebbe rilevata, ma in realta vedremo cite le fibre del fuso si
accorceranno in concomitanza con quelle extrafusalz1
-4- A livello dell'OTG, in contemporanea con Ia contrazione muscolare, abbiamo un 'aumento della
f di scarica; l'OTG rileva Ia tensione attiva sviluppata dal muscolo a livello del tendine.
Come fa allora il midollo a sopperire alia caduta di sensibilita di un fuso nel muscolo contratto?
Grazie all'integrazione con l'OTG (nell'OTG, infatti, appena il muscolo si contrae aumenta la
scarica perche viene Ietta Ia tensione attiva del muscolo) e grazie alia modulazione della lunghezza
delle fibre intrafusali determinata dalla scarica del motoneurone GAMMA.
AI midollo spinale arriva una via afferente (che si proietta dorsalmente; la via affirente e costituita
da neuroni sensitivi con corpo cellulare nel ganglia delle radici dorsali). Le via afferenti sono
determinata della sensibilita propriocettiva saranno fibre di tipo: Ia, ll (dal FNM) e di tipo lb
(dall'OTG)
Possiamo poi osservare la presenza di una via efferente composto dai motoneuroni a (presenti
soprattutto nella lamina 9, su fibre extrafusali) e dai motoneuroni y.
I y motoneuroni vanno al fuso dove innervano le porzioni polari delle fibre a sacco nucleare ed a
catena nucleare e servono a modificare e amplificare la risposta allo stiramento del muscolo.
soprattutto durante la condizione di contrazione.
-4- conferiscono quindi informazioni sulla lunghezza del muscolo durante la contrazione; questo
meccanismo serve quindi a eliminare il difetto di sensibilita dei FNM durante lafase di
contrazione.
Quando si contraggono le fibre muscolari extrafusali (ad opera dei mn a), anche i mn y sono attivi
e fanno contrarre le fibre intrafusali intrafusale; ilfuso quindi si ricalibra sulfa lungltezza del
muscolo durante Ia contrazione; in questo modo in qualsiasi momento della contrazione
muscolare le fibre extra e di intrafusali sono della stessa lunghezza (le fibre intrafusali sono
sempre distese).
-4- Qualsiasi evento perturbante produce dunque uno stesso effetto sulle fibre intra ed extra fusali,
sia in condizione di riposo che in fase di contrazione; questo fenomeno viene definito
COATTIVAZIONE a-y.
La COATTIVAZIONE a-ye modulata centralmente, cioe, quando decido di fare un movimento,
quindi di contrarre un muscolo, ci sara un comando motorio che raggiungera sia i Motoneuroni a
che i Motoneuroni y cosi che si abbia nel medesimo momento la contrazione delle fibre muscolari
sia intra che extrafusali.
25000
Extrofusol
fibres
Spinal
cord
50
Muscle
spindles
45
Tendon
organs
Stimulating electrode
""
dynamic
Dynamic phase."-.
Static phase.,
Stretch
.__
_3
No stimulation
"+=
----------~~~ll~lwlw!~l~i~!I~II~I!~P~.wlwi~ILIL!~~
noy
3 ~~~~~~~lwlllw!lllwlll~llllwiii~IUI~IIII~Iil~iiii~H~il~lll~lilw'li~!!~III~Hwll~ll
0.1 sec
16/111'09
prof. Benfenati
FISIOLOGIA
[Rapporto tra numero di fibre nervose e fibre muscolari e detto tasso di innervazione e varia molto
da muscolo a muscolo].
Motoneuroni 1:
-piccoli motoneuroni nei pool di alpha motoneuroni (aMN) comandano Ia contrazione delle
porzioni polari dei FM\1 e provocano lo stiramento della porzione centrale (caricamento FMN) che
comporta l 'aumento della risposta agli stress di stiramento passivo; amplificazione della risposta
statica e dinamica ('1 S e 1 D).
Essendo molto piccoli, i 'Y MN (ancora piu piccoli dei MN delle unita motorie rosse) sono molto
molto eccitabili (hanna grande facilita di superare la soglia di depolarizzazione e generare quindi
un pda che andra ad attivare !a contrazione delle parti polari delle fibra muscolari intrafusali).
Static nucl<aar
bag fiber
Dynamic nuclear
/
poiche nel FNM noi abbiamo fibre Statice e fibre
bag fiber---Dinamiche, quindi potremo considerare 'Y S e 'Y D.
Le Fibre Statiche sono fibre che hanno una viscosita
costante in tutta Ia fibra e quindi si distendono in
maniera uniforme e Ia distenzione si ripercuote in
II
modo costante in tutta la fibra {1 Fibra a Sacco
Ia
Nucleare e 5-8 Fibre a Catena Nucleare ); danno un
segnale statico sulla lunghezza del muscolo, momento
per momento.
Le Fibre Dinamiche (un 'unica fibra a Sacco di Nuclei
per FNM) hanno viscosita maggiore ai poli rispetto
Dynamic
al centro, dunque la loro porzione equatoriale si
distende molto di piu nella fase dinamica nel
movimento.
Quando Ia distensione si protrae nel tempo si ha un
Iento allungamento e quindi determiano Ia riduzione
della distensione esagerata parti polari e la fibra dinamica 0 in guesto caso la fibra (fibra dinamica)
si distende tanto di piu guanto pin erapida la contrazione, questo grazie alle diverse viscosita.
[Quando.lafibra dinamica si distende completamente a causa del prolungarsi della distensione
muscolare, acquisisce le stessefunzioni di unafibra statica; cioe quando lafibra dinamica ha avuto
il tempo di distendersi completamente, riuscira a raggiungere una distensione di tipo uniforme e di
conseguenza sara momentaneamente identica ad unafibra staticaO Ia particolarita dellafihra
dinamica e che nel momento in cui ahhiamo Ia distensione muscolare, noi ahhiamo una
distensione della zona equatoriale che e proporzionale non tanto alia lunghezza raggiunta dal
muscolo,.quanto dalla velocita con Ia quale viene raggiunta; quindi le fibre dinamiche daranno un
segnale proporzionale alia derivata prima della lunghezza assunta raggiunta dal muscolo net
tempo, cioe della velocita con !a quale e stata raggiunta]
L'informazione statica delle fibre del FNM efondamentale per conoscere in ogni momento Ia
posizione dell'articolazione nello spazio.
Nell'attivita fisica come corsa, salto avro una maggior necessita dell'attivita delle informazioni da
parte delle fibre dinamiche dei FNM; quando facciamo attivita di questo genere i 'Y MN-D andranno
a scaricare con maggior frequenza sulle fibre dinamiche del fuso; mentre i 'Y MN-S sono pin o meno
sempre in attivita {tranne durante il sonno).
Behavioral
Rest
Sitting
Standing
SlatS
Slow
Fast
walk
walk
Imposed
movements
Pavv
shakes
),'!Iamie
+ + +
+ + +
Beam
walktng
+ -+
miotattico da stiramento].
- I Recettori sono i FNM che risultano piu concentrati nei muscoli antigravitari anche se sono
presenti anche negli altri muscoli. [muscoli estensori anatomici sono quelli che estendono
un 'articolazione, i muscoli estensori jisiologici invece sono i muscoli antigravitari. I m estensori
anatomici e jisiologici non coincidono sempre; negli arti inferiori, collo e tronco estensori
anatomici e jisiologici coincidono, negli arti superiori invece i due concetti non coincidono (gli arti
superiori per vincere Ia forza di gravita nell 'uomo non sono molto importanti), in particolare
nell'arto superiore i muscoli estensorifisiologici sono iflessori anatomici]
- La Via Afferente e data dalle fibre sensitive Ia dei FNM, che e connessa al corpo cell che si trova
nei gangli sensitivi in prossimita delle radici posteriori dei neirvi spinali, da qui l'impulso penetra
nelle coma posteriori del midollo spinale dove si trova il CI che pua essere Uni- e Di-Sinaptico.
A livello del midollo spinale lajibra affla penetra nelle corna posteriori del midollo spinale e si
porta alle corna anteriori, qui entra in connessione monosinaptica con i motoneuroni 1 e a che
andranno ad innervare le fibre muscolari (intra ed extrafusali) dei muscoli agonisti a quello
stimolato; invece contatteranno attraverso un interneurone inibitorio (definito interneurone Ia
perche attivato dallajibra Ia) i motoneuroni (a e 7) dei muscoli antagonisti a quello stimolato
-II Centro Integrativo (CI) e dunque monosinaptico (parte eccitatoria) o disinaptico (parte
inibitoria); abbiamo un brevissimo tempo di latenza e circoscritte connessioni centrali. E'
unilaterale.
- La Risposta Riflessa allo stimolo sara una contrazione del Muscolo Stimolato e dei suoi Agonisti,
mentre avremo inibizione dei Muscoli Antagonisti (lnnervazione Reciproca).
N.B. A differenza del riflesso di flessione, che e molto divergente, (integrato anche
controlat,eralmente), qui siamo in una diversa condizione, le connessioni centrali sono molto
circoscritte, la divergenza e moto modesta ed il riflesso e unilaterale.
[l 'Innervazione Reciproca Ia base dei movimenti rapidi e l 'interneurone Ia Ia base
dell 'innervazione reciprocal
In realta ci sono piu neuroni che vanno a definire lo stato di attivazione dell' ALFA MN e l'insieme
di questicircuiti che ne regolano l'attivazione viene defmita Unita Miotattica; essendo il ALFA
MN la via finale comune, dovro avere integrazione prima di quest'ultimo (nel momento in cui il
ALFA MN si attiva, il muscolo non integra piu niente, segue semplicemente i co mandi dell' ALFA
MN).
Un importantissimo controllo di questi circuiti viene svolto dalle fibre discendenti che possono
mettere in atto diversi meccanismi di controllo (Gating) nei confronti del riflesso:
Fibre discendenti possono scaricare sugli interneuroni Ia regolandone 1'attivita. n controllo
dell' atti vita dell' interneurone Ia e molto importante perche permette di cambiare le strategie
di contrazione (se l 'interneurone inibitorio Ia viene a sua volta inibito, possiamo avere
cocontrazione, ovvero contrazione simultanea di muscoli agonisti e antagonisti).
Un altro meccanismo di controllo presente sulle coma anteriori e dato dalla presenza di un
altro interneurone Ia Cellula di Renshaw. LaC diRe una cellula a Glycina (gli
intemeuroni inibitori del midollo spinale usano prevalentemente come NT Gly e GABA) ed
ha la particolare di essere attivata da una collaterale ricorrente dell'assone del motoneurone
ALFA. Prima di abbandonare il midollo spinale I'assone deWALFAMN, stacca una prima
diramazione ricorrente che va a liberare ACh su una C di Renshaw; 1'interneurone cosi
attivato va a liberare Gly (NT inibitorio) sullo stesso ALFA MN che l'ha attivata ed anche
sull 'interneurone Ia.
La C di Renshaw ha innanzi la funzione di deterrninare una lnibizione Ricorrente , cioe un
meccanismo che permette di mantenere sotto controllo la frequenza di scarica dell' ALFA
MN; inoltre, oltre a determinare 1'inattivazione dell' ALPA MN agonista, attiva il ALFA MN
antagonista tramite l'inibizione dell'Intemeurone Ia
[n riflesso miotatico nella sua componente fasica eun 'importante metoda diagnostico per valutare
la funzionalita dei FN..\1.
Con un martelletto si percuote un tendine in un suo decorso relativamente superficiale, questa
provoca una distensione, uno stiramento, non di grande intensita ma sincrono di tutti i fusi del
muscolo, e quindi una risposta che evalutabile con l'ispezione; potremo dunque valutare Presenza,
Assenza o Esaltazione del Riflesso Miotattico da Stiramento.
Riflesso Rotuleo: tendine dim quadricipite; estensione ginocchio (L3, L4- N femora/e)
Riflesso Achillea: tendine m gastrocnemio; flessione plantre del piede (SI-N popliteo
mediale)
Riflesso Bicipitale: tendine m. bicipite; jlessione m bicipite (C5- N muscolo-cutaneo)
.Riflesso Tricipitale: tendine m. tricipite; estensione gomito (C6.:..C7 N radiale)
Riflesso Masseterino: unico riflesso muscolo-tendineo che analizza lafunzionalita del
tronco encefalico.
N.B =Abbiamo scomparsa del rijlesso quando c'e
una /esione del nervo periferico mentre abbiamo
una iperrejlessia se in vece abbiamo danno a
livello centrale e quindi scomparsa del control/o
superiore.]
lnlerneutone
inibitorio lb
Muscoto
estensore
[II primo evento della contrazione muscolare comporta lo stiramento della componente elastica
in serie che comprende anclte i tendini e quindi anche l'organo muscolo tendineo del golg1].
- Recett: OTG
- ViaAff: lb
Partiamo dall'OTG di un muscolo (es. Bicipite), la fibra Ib
viaggia lungo il nervo periferico, entra nelle coma posteriori e
sostanzialmente si sfiocca; alcune fibre andranno verso
1'ALFA MN del muscolo dal quale e partito lo stimolo, rna
non lo raggiungeranno direttamente, bensi attraverso un
Interneurone inibitorio che prende il nome della fibra che 1o
attiva, !'interneurone lb.
[L 'Interneurone lb equello che scarica I 'inibizione
sull'ALFA-Mn del muscolo stimolato].
L'altra branca contattera invece un'Interneurone Eccitatorio
che andra ad attivare I'ALFA-MN del muscolo Antagonista a
quello che ha fatto partire il riflesso contraendosi.
[In questa caso abbiamo un 'interneurone sia nella branca che
si col!ega all 'OMN agonista che a quella che si connette
all 'OMN antagonista, quindi if Riflesso Miotattico Inverso
avra un tempo di latenza leggermente superiore a! Riflesso
Miotattico da Stiramento (ed a/ Riflesso Flessorio)]
Le Connessioni Centrali sono leggermente piu diffuse
rispetto al riflesso miotattico da stiramento, rna sempre molto
limitate rispetto al riflesso di flessione e non c'e nessuna
connessione controlaterale (come il riflesso miotattico da
stiramento, il riflesso miotattico inverso erigidamente
Udih
unilaterale).
_,""'
Questo riflesso e molto importante da un punto di vista di
Modula~ione della Forza esercitata dal muscolo.
Se il riflesso miotattico aveva una funzione prettamente
antigravitaria e di servocontrollo della lunghezza del muscolo,
il riflesso miotattico inverso e invece un servocontrollo della
forza sviluppata dal muscolo stesso; questo e molto
importante perche la forza sviluppata da un muscolo deve sempre essere appropriata all'azione che
dobbiamo compiere.
II Riflesso Miotattico Inverso opera dunque una modu1azione della forza attiva prodotta dal
muscolo e per questa ragione viene notevolmente modulato.
In condizioni normali il RMI (Riflesso Miotattico Inverso), se la tensione attiva esercitata dal
muscolo supera un certo livello, gli OTG si attivano ed il risultato e una inibizione della f di scarica
dell' ALFA-MN agonista ed un aumento della f di scarica di quello antaGonista; si par1a anche di
inibizione autogena.
- ll centro del RMI e 1'Interneurone lb, che e uno deg1i intemeuroni piu connessi e su cui
convergono piu informazioni della circuiteria delle coma anteriori.
hlt~tr.:
4w~~
L'Interneurone lb riceve:
Fibre Discendenti; che lo modulano molto pesantemente, tanto che possono addirittura
invertire questo riflesso (anziche avere un' azione inibitoria sui muscolo agonista, 1e vie
discendenti possono far si che si abbia addirittura una stimolazione del muscolo agonista in
risposta allo stesso stimolo)
Fibre Ia (dai FNM)
Afferenze da Recettori tattili Cutanei
Afferenze da RecettoriArticolari
Tutte queste a:fferenza sull 'Interneurone Ib fanno si che il Riflesso Miotattico Inverso sia
estremamente modulato, sino alla sua inversione (inversione del rifleso miotatico inverso).
ll Riflesso Miotattico Inverso e si un servocontrollo della tensione del muscolo, rna assolutamente
non un riflesso stereotipato, perche e ALTAMENTE MODULATO e quindi !'output di questo
riflesso dipende dalla combinazione di tutta uan serie di a:fferenze all'Interneurone lb.
[Rijlesso del Coltello a Serramanico - situazione patologica che interviene in caso di spasticita.
Quando ho una condizione di spasticita, es. un arto superiore in contrazione o jlessione spastica, se
l 'esaminatore tenta di distendere l 'arto in contrazione spastica, incontreriz inizialmente una grossa
resistenza, dopodiche, improvvisamente si avril la cessione della resistenza ed una rapida
distensione dell 'arto. Questa improvvisa cessazione della resistenza prende il nome di Riflesso del
Coltello a Serramanico. In questa caso si ritiene che intervenga anche il Riflesso Miotattico Inverso
a mediare l 'inibizione della tensione del muscolo in contrazione spastica; in questa caso partiamo
comunque da una condizione di spasticitiz, cioe di iperattivazione degli OTG]
Consideriamo il Muscolo Estensore della Caviglia, se stimolo la fibra a:fferente Ib che viene dal
tendine di questo muscolo ed il Riflesso Miotattico Inverso funzionasse normalmente, dovrei avere
una inibizione dell' ALFA-Mn che innerva il muscolo
Resting
estensore della caviglia. E:ffettivamente se mi trovo in
condizioni di riposo, stimolando la fibra a:ff Ib del muscolo
estensore della caviglia, io ho un'inibizione di questo stesso
Locomotion
muscolo.
Se invece faccio la medesima operazione, rna in un set
motorio di:fferente, ad esempio durante Ia locomozione ed in
particolare durante la fase di estensione della locomozione,
l'identica stimolazione delle fibre Ib mi porta ad una
eccitazione dell' ALFA-MN agonista, invece di una
1---l
inihizione. Allo.stesso stimolo ho una rispossta opposta;
100 ms
questo fenomeno prende il nome di Inversione del Rijlesso.
Stimulate group lb
Questa risposta opposta e generata dalla convergenza delle
afferents
at 200Hz
informazioni sull'Interneurone Ib e soprattutto sulle Fibre
Discendenti che possono innescare o disinnescare 1' Interneurone Ib che e il fulcro del RMI.
L'RMI e fondamentale:
nella Manualita; cioe nei movimenti fini, grazie anche al fatto che viene modulato dalle a:ff
cutanee
nell'Inibire la contrazione se l'arto incontra un ostacolo (di nuovo sono importanti le a:ff
tattili)
nell'utilizzazione delle fasi della locomozione
Si tratta di un riflesso estremamente importante perche estremamente plastico ed al servizio del set
motorio.
Riflesso Miotattico da Stiramento e Riflesso Miotattico Inverso potrebbero gia da soli generare
un efficiente sistema antigravitario e per Ia correzione della contrazione muscolare.
1) Servomeccanismo Antigravitario:
17-11-'09
prof. Benfenati
FISIOLOGIA
Come partecipa il 7 MN nell 'Attivita motoria?:
Anello a-y:
SITUAZIONE
DIBASE
ATTIVAZIONE
GAMMA
ATTIVAZIONE
FIBRAla
La stimolazione dei motoneuroni ALFA puo indurre la contrazione delle fibre extrafusali, anche se
questa meccanismo none Ia via preferenziale per l'insorgenza della contrazione.
Se si attiva esclusivamente il GAMMA MN (questo epossibile perche epiu piccolo e quindi piu
facilmente eccitabile) avro una selettiva conttazione delle fibre fusali, mentre quelle extrafusali
.
.
nmangono a nposo.
Contraendo il FNM, avro una particolare distensione delle parti equatoriali delle fibre intra:fusali,
avro dunque una scarica afferente attraverso le fibre Ia che vanno a prendere sinapsi sui MN ALFA
i quali si attivano e determinano contrazione delle fibre muscolari extrafusali. (Riflesso Miotattico
da Stiramento)
ll MN GAMMA puo far partire il movimento attraverso il Riflesso Miotatico ma non e certo il
meccanismo preferenziale; solitamente abbiamo una coattivazione a-y.
[l 'Anello a-')' lo si vede soprattutto in situazioni in cui c 'e una qualche alterazione dei fasci
discendenti, com 'e il caso delle decerebrazione}
COATTIVAZIONE a-y
1) Centri Sup: '1 MN----+ Caricamento FNM--+ Scarica fa----+ Contrazione
Come abbiamo visto tramite l'anello a-y i 1 MN sono in grado di attivare la contrazione
muscolare, pero si tratta di un meccanismo Lento e Poco Preciso.
2) Centri Sup: a MN----+ Contrazione ----+ Scaricamento FNM
I centri superiori possono controllare direttamente gli a MN determinando una contrazione
muscolare, ma se c'e attivazione unicamente degli a MN si ha una detensione dei FNM e
inibizione a-MN J, }
FNMt
eccitazione a-MN t
aumento contrazione
compenso affaticamento
Quando si ha affaticamento muscolare abbiamo un calo della tensione attiva, in caso di condizioni
Controller
(motor
neurone)
Muscle
....,.....,..
octiva'ion
Actual length
!OF
~~~~~!
~--~-~-t::::::!::::'i
F_=_=:_=_:=:_=_:=:_:;;_::;;:;::_-=F
Droop (error}
=e
IL SERVOMECCANISMO del
midollo spinale controlla tutto
il resto ("follow-up servo")
ASPETTI MECCANICI
>
conseguentemente una perdita del Controllo Omeostatico di quello che succede a muscoli ed
articolazioni.
Questi due sistemi presi singolarmente, non sono assolutamente ottimali, quindi quello che nel
nostro sistema motorio fisiologicamente succede e che i comandi motori discendenti dai livelli sup
verso il midollo spinale, portano ad una COATTIVAZIONE a-y
La Coattivazione pennette sia di avere una contrazione delle fibre extrafusali direttamente
controllata (quindi non affidata ad un meccanismo ritlesso ), sia di mantenere continuamente tese Ie
fibre dei FNM che quindi possono dar luogo ad un controllo fine ed automatico della contrazione
muscolare stessa
Dal momento che questi due meccanismi avvengono assieme, avro un meccanismo rapido con un
controllo costante dello stato di tensione delle fibre muscolari (i Fusi non sono mai Lassi, rna
sempre in Tensione)
Alpha-gamma coactvation
Vantaggi:
~.
~
Slzift operating range
A.~v
Motor command
FNM sempre cariclzi
Continue informazioni su lunglzezza e velocita 0
rat:lunglzezza.
Aloha
Gamma
Ho una Ottimizzazione della lunghezza del muscolo; se
mo:or
n10tor
neuror:
neuron
controllassi soltanto I' a MN, il muscolo sarebbe in grado di
esercitare una certa forza, pero senza poter tener conto del
carico applicato e di eventuali disturbi ambientali. Attraverso i
FNM posso controllare l'attivita dell' a MN in funzione del
carico che deve sostenere il Muscolo.
Inoltre i centri sup possono decidere di fissare la lunghezza di
un muscolo ad un certo Iivello (che ovviamente corrisponde ad
un determinato angolo di un'articolazione) e di mantenerlo a
+
dispetto di qualsiasi disturbo ambientale; anziche controllare
.oad--...
momento per momento i disturbi ambientali, i centri superiori
comandano al y MN di mantenere Ie fibre del fuso ad una certa
Length
Iunghezza Se io determino che il fuso deve avere una certa
lunghezza, grazie al riflesso Miotattico da Stiramento, avro un' attivazione dell' a MN atta a
mantenere il muscolo contratto di quel tanto che basta per far si che il FNM non debba variare la
propria lunghezza---+ Definendo Ia lunghezza del FNM, io definisco la lunghezza dell'intero
muscolo a scapito di qualsiasi disturbo ambientale (qualsiasi disturbo ambientale verdt corretto
direttamente dal ritlesso miotattico).
L'importanza fondamentale dell'avere un y MN separato dall' a MN, equello di potere, con un
semplicissimo comando centrale che mi definisce la f di scarica del y MN, determinare la Iunghezza
del fuso e, definendo la lunghezza del FNM determino la lunghezza dell'intero muscolo che viene
mantenuta tramite il riflesso Miotattico da Stiramento, a scanso di "qualsiasi" interferenza
ambientale.
..
Abbiamo
poi
un'ultieriore
somatotopia che riguarda i muscoli
flessori ed i muscoli estensori, cioe
dorsalmente abbiamo i motoneuroni
che innervano i muscoli flessori
mentre ventralmente abbiamo 1
motoneuroni che si occupano dei
muscoli estensori.
TRONCO ENCEFALICO:
II tronco encefalico ha funzione di
controllo sulle attivita del midollo
spinale.
Queste attivita di controllo vengono
esercitate da parte di sistemi
discendenti, cioe sistemi che hanno i
nuclei con i corpi cellulari nel tronco
encefalico e che formano dei fasci
che scendono nel midollo spinale.
Noi possiamo identificare in base alia
filogenesi, rna anche in base al tipo di
prestazione di questi sistemi di
controllo, Sistemi Antichi e Sistemi
Recenti.
>- I Sistemi pili Antichi sono
quelli che si occupano delle cose pili di base, pili primitive, cioe postura ed equilibrio,
perche se non c'e postura ed equilibrio anche la sopravvivenza dell'individuo viene messa a
rischio. Visto che i sistemi pili antichi si occupano di queste proprieta piu primitive e queste
attivita riguardano i muscoli assiali fondamentalmente, questi sistemi discenderanno nei
cordoni anteriori [dal momento che ai muscoli assiali arrivano gli assoni dei motoneuroni
mediali, sarebbe assurdo far scendere queste fibre nel cordone laterale ~ nello sviluppo del
sistema nervoso c' e un ordine anatomico incredibile, i vari sistemi si formano uno dopo
I' altro in ordine per riuscire ad avere la via pili semplice per arrivare alloro bersaglio]
I sistemi pili antichi che servono per il controllo di postura ed equilibrio discenderanno nel
cordone anteriore ed andranno a prendere contatto sinaptico con il pool di motoneuroni della
colonna mediale del midollo spinale.
Questi sistemi sono 3:
1) Sistema Tetto Spinale: e meno importante rispetto agli altri due, si occupa soprattutto del
coordinamento tra movimenti della testae movimenti del collo e quindi le sue proiezioni
al midollo spinale si esauriscono subito dopo il midollo cervicale
2) Sistema Vestibolo-Spinale: orgina dai nuclei vestibolari e si proietta gili nel cordone
anteriore.
3) Sistema Reticolo-Spinale: occupa praticamente tutta Ia sostanza reticolare del tronco
encefalico (sostanza reticolare ~ enorme circuito neuronale che si trova lungo tutto il
tronco encefalico e che e formato sia da corpi cellulari che da fibre nervose frammisti);
dai corpi cellulari della sostanza reticolare convergono fibre che scendono nel cordone
anteriore come fascio reticolo-spinale.
Questi sono anche definiti Sistemi Mediali e vanno ai pool di motoneuroni mediali del
midollo spinale i quali andranno a loro volta a comandare la motilita assiale.
>- Accanto a questi sistemi antichi c'e un Sistema pili Recente che e il Sistema Rubro-Spinale
che nasce da una parte del Nucleo Rosso (Parte Caudale MagniCellulare). La via RubroSpinale si incrocia perche questa via e deputata al controllo della motilita dei muscoli distali,
i muscoli distali sono molto lateralizzati e quindi il nucleo Rosso (pars magnicell) di un lato,
sara dedicato specificamente all'altra meta del corpo ed in effetti la via Rubro-Spinale
decussa a livello mesencefalico e scende controlateralmente n:el cordone laterale perche
deve andare a contattare i motoneuroni dei poollaterali che innervano a loro volta i muscoli
distali.
ll N Rosso va a controllare la motilita distale degli arti quindi, questo tipo di motilita e molto
lateralizzata quindi si deve incrociare; deve andare a contattare il pool laterale di
motoneuroni quindi scende nel cordone bianco laterale e questi motoneuroni andranno poi
ad innervare i muscoli distali degli arti.
Questo tipo di sistema controlla la motilita fine dei muscoli distali degli arti e, nei
mammiferi inferiori ha un'importanza molto grande nel controllo della motilita volontaria
(ad es nel gatto il sistema Rubro-Spinale e molto sviluppato ed ha un'importanza quasi
equivalente a quella della corteccia motoria); nei primati e nell'uomo, vista l'esplosione
dello sviluppo della corteccia (compresa quella motoria) il sistema Rubro-Spinale ha
un'importanza inferiore che si riesce a vedere solo in certe situazioni particolari.
NEOCORTECCIA
Per
corteccia
motoria si
intende
. . '''"';' ""''"~~-<"~ 25%
classicamente quella corteccia che, se
stimolata
elettricamente
determina
movimento.
I fasci che scendono dalla corteccia verso il
midollo spinale possono, come nel caso
precedcente essere suddivisi in Fasci piu
Antichi o Mediali ed in Fasci piu Recenti o
Laterali.
> Fasci Antichi o Sistema Mediale:
rappresenta circa il 25% delle fibre
cortico-spinali e normalmente viene
definito Fascio Piramidale (in realta
none corretto chiamare cosi).
Queste fibre nascono dai neuroni
piramidali dell' Area Motoria I (area
4 di Brodman) e dalle Aree
Premotorie; scendono attraverso il
tronco encefalico, vanno nel cordone
anteriore e contattano i motoneuroni
mediali.
Questo
sistema
analogamente al Reticolo-Spinale,
Vestibolo-Spinale e Tetto-Spinale,
serve per la motilita assiale.
Discendendo nel tronco encefalico questo fascio si connette anche con i nuclei troncoencefalici, in particolare con quelli della sostanza reticolare; questo fatto ci dice come le vie
neocorticali discendenti entrino in contatto diretto anche con il midollo spinale rna
controllano anche il livello il tronco encefalico. La neocorteccia ha due tipi di controllo,
controlla il tronco encefalico e poi va anche direttamente fino al midollo spinale.
> Sistema Laterale: ha piu o meno la stessa funzione, in parallelo, al fascio Rubro-Spinale ed e
quindi dedicato alia motilita fine dei muscoli distali. Questo sistema parte dall'area motoria
primaria, dalle aree premotorie ed anche (abbastanza sorprendentemente) dall' Area
Postrolandica 3, I ,2 (Area Sensitiva Primaria), scendono attraverso il tronco encefalico e,
poiche si occupano della muscolatura distale che e molto lateralizzata, si devono incrociare;
mentre le fibre Rubro-Spinali si incrociano subito a livello mesence(alico. queste fibre del
cosiddette triadi (2 Cisteme Terminali ed un Tubulo T in mezzo); le cisteme terminali inoltre sono
unite tra loro attraverso una serie di piccoli canalicoli che formano un reticolo ed abbracciano le
Miofibrille.
Le miofibrille sono Ie componenti contrattili della fibra muscolare; nel sarcoplasma, oltre alle
miofibrille troviamo granuli di glicogeno e Mitocondri (in particolare neUe fibre muscolari rosse ).
Le. Miofibrille sono formati da due proteine contrattili fondamentali: Actina e Miosina che
rispettivamente in forma polimerica formano i Filamenti Sottili ed i Filamenti Spessi; accato a
filamenti Sottili abbiamo Troponina e Tropomiosina che sono dei regolatori per la contrazione e poi
ci sono due grandi proteine: NEBULINA [serve ad allineare i filamenti sottili e spesi tra loro; i
filamenti sono disposti spazialmente tra loro a formare i sarcomeri in una struttura quasi cristallina
da quanto e ordinata e regolare] e la TITINA [serve a mantenere l'elasticita in parallelo; e una
lunghissima proteina che viaggia da Disco Z a Disco Z e che quindi e disposta in parallelo ai
filamenti contrattili e forma una specie di continuum lungo tutto l'asse della fibra muscolare unendo
i dischi Z agli altri dischi Z adiacenti. E quindi molto importante per definire i1 parametro elasticita
del muscolo--+ l'elasticita nel muscolo e una componente fondamentale che crea un'unicita peril
muscolo scheletrico in termini di proprieta meccaniche che nessun altro attuatore meccanico riesce
ad ottenere]
I filamenti sottili e filamenti spessi sono organizzati in SARCOMERI, 1'unita funzionale del
Jhl
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muscolo scheletrico; Ia singola fibra muscolare presenta al suo intemo una successione di
numerosissimi sarcomeri uno dietro l'altro. Ciascun Sarcomero ha una lunghezza variabile a
seconda del grado di stiramento del muscolo che va da 1,5 e 3,5 J.tm; Ia lunghezza del sarcomero ed
in seconda battuta la lunghezza del muscolo e un parametro molto importante per definire
l'efficienza meccanica della contrazione. 0 Se consideriamo una lunghezza media del sarcomero di
2 Jlffi, in una fibra muscolare di circa 2cm sono presenti circa 10'000 sarcomeri.
Per sarcomero si definisce 1'organizzazione delle proteine contrattili tra due dischi z.
II disco Z e il disco di ancoraggio dei filamenti sottili, quindi da un disco Z partono i filamenti
sottili, i filamenti di Actina, sia da una parte che dall' altra.
Come sospesi in mezzo al sarcomero tra i filamenti sottili abbiamo i Filamenti Spessi che sono
rappresentati da Pasco Antiparalleli di molecole di Miosina; la miosina e formata da una parte
filamentosa chiamata coda ed una parte globulare chiamata testa. Le code della miosina si
affrontano nella parte centrale del sarcomero e tutte le teste volgono ai due poli dei filamenti spessi
stessi.
Se noi guardiamo un sarcomero al microscopio elettronico, noi vediamo diverse zone che sono piu
o meno omogenee agli elettroni. Questa omogeneita agli elettroni dipende dal fatto che ci sia in
quella determinata zona un solo tipo di filamento o entrambi i tipi.
La parte centrale del sarcomero si chiama Banda A (anisotropa) perche al suo interno abbiamo delle
zone dove c'e sovrapposizione tra filamenti spessi e sottili e zone dove ci sono soltanto filamenti
spessi; in particolare all 'interno della banda A, la zona dove sono presenti solo filamenti spessi e la
Zona H. Ai lati della banda A o anisotropa, a cavallo dei dischi Z abbiamo la Banda I (Isotropa).
Nella banda I ci sono solo filamenti sottili.
La banda A corrisponde alia lunghezza dei filamenti spessi ed ancor piu importante e che la
differenza tra la banda A e la Zona H mi dice qual e la parte di filamenti spessi e sottili che sono
sovrapposti.
L.lr.:co7///:
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D<t!>d'!il
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delbb.nnrlnA
fi.am~1 n-r~tf11~ ..:..p,~S~Sil; so~t"".eQuWJ.1i
Se io faccio una sezione a livello della banda I trovo soltanto filamenti di Actina, filamenti
sottili, disposti con una geometria esagonale.
Se io vado a fare invece una sezione in corrispondenza della zona .H (che e quella zona
centrale dove ci sono solo filamenti spessi) vediamo solo filamenti spessi con simmetria a
Triangolo Equilatero.
Se faccio una sezine a livello della linea M, trovo delle proteine filamentose che formano dei
ponti trasversali tra i filamenti spessi mantenendone la struttura geometrica.
Se faccio una sezione a livello della banda A, in particolare nella sua porzione pin estema
(dove ci so no sia filamenti spessi che filamenti sottili) vedo la rappresentazione geometrica
in cui per ogni esagono di filamenti sottili io ho al centro un filamento spesso.
Nella struttura del muscolo possiamo osservare un'enorme ordine.
[Solo col microscopio elettronico ed interpretando le immagini ottenute, si e riusciti a capire il
meccanismo della contrazione come uno scivolamento dei filamenti spessi su quelli sottili]
Quando si ha contrazione muscolare, i 2 dischi Z si avvicinano, il Sarcomero quindi si accorcia
anche se non di mol to, pen), se ognuno dei 10'000 sarcomeri di una fibra di 2 em si accorcia di una
piccola lunghezza (0,5 microm) e chiaro che gli accorciamenti si sommano ed il muscolo viene ad
accorciarsi in maniera significaticva. Inoltre la banda I si riduce e lo stesso accade per la zona H
(parte centrale della banda A). D I filamenti Sottili ed i filamenti Spessi si sovrappongono e questo
fa accorciare la zona dove ci sono solo ftlamenti Sottili ed ha fatto quasi sparire la zona dove ci
sono solo filamenti Spessi [la banda A nel suo insieme invece e rimasta invariata].
COME FANNO LE TESTE DI MIOSINA A FAR AVVICINARE I FILAMENT! SOTTILI AL
CENTRODELSARCOMERO?
La testa di Miosina ha attivita ATPasica ed oltre a questa attivita ha un sito di legame per i
monomeri di Actina; inoltre c'e una correlazione tra la capacita di idrolizzare ATP e l'affinita per
I'Actina.
Partiamo da una condizione che, in un soggetto vivo non esiste, il Complesso di Rigor (si verifica in
vece nel Rigor Mortis dal quale prende il nome); un complesso di Rigor stabile lo si puo ottenere
solo quando nella fibra muscolare si ha deplezione totale di ATP, cosa che, in un tessuto biologico
vitale non si verifica praticamente mai. In questa situazione, il complesso di Rigor, la testa di
miosina non ha nessun filamento legato
Muscolo Striato
Se noi guardiamo il muscolo scheletrico vediamo che e costituito da tessuto connettivo, fasci di
fibre, vasi sanguigni e nervi; se andiamo a studiare nello specifico i fasci di fibre muscolari
vediamo che son costituiti di singole fibre, singole fibre che son costituite da miofibrille ognuna
delle quali e formata dalle unita funzionali base del muscolo, il SARCOMERO.
In una fibra muscolare di circa 2cm sono presenti circa 10'000 sarcomeri, Ia cui lunghezza varia
tra 1,5 e 3,5 J.Jm e quando andiamo a studiare piu precisamente i sarcomeri osserviamo Ia presenza
di filamenti sottili e filamenti spessi.
I,... - - - - - - - -
(a)
Sarcomero _ _ _ _ _ _...,....,,~
j r - - - - - Banda A - - - - - .
1--ZonaH~
=====:}-
___J
~/
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DiscoZ
(b)
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11>
Banda I
SOlo fllamenti sottili
I \
ZonaH
solo iilamentl spessi
-----.
..
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-----~--
..~
: .-
.
-.~
LineaM
filamenti spessi collegali
da proteine accessorie
I filameni spessi sono del diametro di circa 10-12 nanom (1 0"{-9) metri) e sono quelli che si
riferiscono alla MIOSINA; poi abbiamo i filamenti sottili che hanno un diametro tra 6 e 7 nanom, e
sono quelli che si riferiscono all' ACTINA.
I filamenti spessi hanno delle proiezioni lat ogni 40 nanom e Ia contrazione a livello del sarcomero
segue Ia TEORIA DELLO SCORRIMENTO DEI FILAMENT!.
Oltre a filamenti sottili e spessi nel sarcomero possiamo osservare ancora due tipologie di proteine:
Nebulina! e implicata nel mantenimento della conformazione ordinata delle fibre del sarcomero
Titina: si tratta di una proteina elastica; costituisce la componente elastica in parallelo del muscolo
striato.
-.---- I \
\)
Rlamenti spessi
[e)
Tropomiosina
Troponina
Mofecole di G-actina
Molecola di miosina
Catena di actina
La teoria di scivolamento dei filamenti dice che la contrazione si basa sullo scivolamento dei
filamenti sottili su quelli spessi e piu precisamente i filamenti sottili durante la fase di contrazione
tendono ad avvicinarsi alia linea M.
Questo avvicinamento verso Ia linea M avviene per scivolamento dei filamenti sottili su quelli
spessi; lo spostamento dei filamenti sottili verso la linea M avviene grazie ad un collegamento
funzionale temporaneo e reversibile tra i filamenti spessi e quelli sottili.
Per far avvenire la contrazione muscolare si deve innescare un'attivita di collegamento funzionale
tra filamenti sottili e spessi, dopodiche i filamenti spessi dovranno cercare di spingere i filamenti
sottili verso la linea M.
Le due linee Z che descrivono Ia zona che ha a che fare con il congiungimento tra due gruppi di
filamenti sottili si avvicinano alia linea M durante Ia contrazione e se quest'ultima e massimale, la
banda H puo sparire completamente.
~Come
(sarcoplasma).
ll segnale che spinge il reticolo sarcoplasmatico a rilasciare calcio e un segnale elettrico e questo
segnale ha a che fare con la depolarizzazione della fibra muscolare.
La jibra muscolare si depolarizza => dopo un certo periodo di tempo il reticolo sarcoplasmatico
rilascia Ca2+ nel citoplasma dellajibra muscolare stessa => la cone citoplasmatica di Ca+
aumenta => inizia la contrazione muscolare.
~
Che relazione c'e trail calcio che aumenta e l'evento contrattile, cioe l'evento meccanico
che poi si produce: Ia contrazione?
A livello dei filamenti sottili c'e una subunita della troponina, la troponina C che si lega al Ca2+,
quindi seil Ca2+ intracell aumenta, sicuramente andra a legarsi alia Troponina C.
~
Che cosa accade quando il Ca2+ siva a Iegare alia subunita troponina C?
Per capire cia dobbiamo andare a vedere piu nello specifico com'e il collegamento funzionale tra
filamenti sottili e quelli spessi.
In condizioni di riposo, la fibra muscolare ha un potenziale di memmraba (VM) attomo ai -70, -80
mV; ad un certo punto, in seguito ad esempio ad unevento sinaptico che potrebbe essere nel caso
del muscolo scheletrico un motoneurone che rilascia ACh a livello della placca neuromuscolare,
accade chela fibra muscolare riceve ACh rilasciata dal motoneurone e apre dei canali; questi canali
aprendosi, lasciano transitare Ioni i quali andranno a dar luogo ad una depolarizzazione a livello
della fibra muscolare.
Se Ia depolarizzazione che viene indotta e cosi intensa da generare un potenziale d'azione, a livello
della fibra, questa pot d'azione non rimane localizzato nel punto di contatto trail motoneurone e la
fibra muscolare stessa, questa potenziale d'azione viaggia all'intemo della fibra per trasportare il
segnale elettrico a queUe strutture responsabili dell'evento meccanico.
Localmente si genera un segnale elettrico, ma questo segnale deve propagarsi aile strutture
coinvolte all'evento meccanico, alia contrazione ed in particolare al Reticolo Sarcoplasmatico.
II segnale dovra essere propagato in modo corretto verso il reticolo sarcoplasmatico, questa
propagazione Iungo la fibra muscolare avviene grazie alia presenza di strutture ad hoc che sono i
TUBULIT.
I Tubuli T hanna la caratteristica funzionale di permettere il trasporto del potenziale d'azione a
livello di tutta Ia fibra muscolare. Sulla membrana dei tubuli T e presente un recettore, il
RECETTORE PER LA DIIDROPIRIDINA, detto anche RECETTORE DHP, che oltre ad
essere sensibile alia diidropiridina e un recettore che a livello della fibra muscolare e molto
importante perche ha un sensore per il voltaggio; questo recettore e sensibile aile variazioni
dell'attivita elettrica a livello del tubulo.
=> il potenziale d' azione viene generato localmente sulla superficie , dove entra in contatto con il
motoneurone, questo potenziale d' azione si propaga attraverso il tubulo T sulla membrana del quale
e presente un recettore della DIIDROPIRIDINA che ha Ia caratteristica di essere sensibile aile
variazioni dell' attivita elettrica e quindi del potenziale, tra intemo ed estemo del tubulo.
Quando tra l'intemo e l'estemo del tubulo Ia variazione di potenziale cambia, questo recettore si
attiva perche ha un sensore per il voltaggio al suo intemo, quindi e come se fosse un recettore
voltaggio dipendente.
Quando c'e una variazione dell'attivita elettrica nella :fibra muscolare, c'e un cambiamento della
diff di potenziale tra intemo ed estemo del tubulo, questo recettore si attiva.
Questo recettore ha la caratteristica di essere accoppiato chimicamente ad un altro recettore, il
RECETTORE PER LA RIANODINA.
TI recettore per la Rianodina invece si trova a livello del reticolo sarcoplasmatico quindi c'e un
accoppiamento meccanico tra il recettore DHP ed il recettore per la Rianodina; di conseguenza
accade che, tutte le volte che viene eccitato, stimolato, dalla variazione di potenziale a livello del
tubulo T il recettore per la diidropiridina, guesto si attiva e si modifica da un punto di vista
conformazionale: cambia la propria struttura.
Cambiando la propria struttura il recettore per la diidropiridina, va a colpire meccanicamente il
recettore per la rianodina.
II recettore per la rianodina subisce uno stimolo meccanico dalla modificazione conformazionale
dei recettori per la diidropiridina: questo stimolo meccanico determina 1' attivazione del recettore
per la rianodina i1 quale fara aprire i canali per gli ioni Ca2+ presenti sui reticolo sarcoplasmatico.
(a)
"'
T~
(b)
della molecola che a sua volta espone il sito attivo dell' actina.
BINDINGATP
per
IDROLISI ATP
COLPO DI FORZA
COMPLESSO RIGOR
La fase in cui siamo alia fine della contrazione, Ia testa di miosina eruotata ad ha un angolo pari
a 45 ed eancora collegata all'actina, viene chiamata COMPLESSO DI RIGOR; if complesso
rigor viene meno quando Ia testa di miosina nuovamente si carica diATP.
ll complesso RIGOR e quella fase successiva alla contrazione dove la testa di miosina e ancora
collegata all' actina; e stata spesa energia per modificare la conformazione e far ruotare la testa di
miosina e questa erimasta collegata all' actina.
Per far si che il collegamento funzionale tra testa di miosina e actina venga meno enecessaria 1'ATP
che :verra immediatamente scisso in ADP + ribosoP e subito dopo questa idrolizzazione si ha
l'estensione della testa; quindi in questo momento se la testa di miosina trova un sito di legame, si
ipotizza che il Calcio intracell sia ancora in concentrazioni elevate in modo che il sito di legame
dell' actina sia libero dal complesso tromonina-tropomiosina. La testa della miosina si va a legare
all'actina pen) illegame non avviene con l'angolazione di 45, rna Ia testa di miosina ha
un'angolazione di 90; a questo punto la testa di miosina si riposiziona nel processo che prende il
nome di colpo di forza (Power Stroke), toma ad un'angolazione di 45 rispetto ai filamenti spessi.
Durante il colpo di forza si ha lo scivolamento dei idamenti spessi su quelli sottili e quindi una
contrazione muscolare; il colpo di forza si verifica grazie al rilascio del gruppo riboso-P e
tomiamo dunque nuovamente nel complesso di rigor.
COMPLESSO RIGOR => LEGAME DI ATP ALLA TESTA DI MIOSINA => SCOLLEGAMENTO
DELLA TESTA DI MIOSINA DALL 'ACTINA ==> IDROLISI DELL 'ATP => RIPOSIZIONAMENTO
DELLA TESTA(ipotizzando un 'alta concentrazione di Ca2+ citoplasmatico) => FORMAZIONE DI
UN NUOVO PONTE TRASVERSALE ==> COLPO DI FORZA ( attraverso il rilascio del gruppo P)
=> COMPLESSO DI RIGOR.
La velocita con Ia quale tutto questo complesso avviene dipende principalmente da:
4) proprieta intrinseclze del sarcomero
5) quantita di Ca2+ intracell
6) quanto ci mette Ia testa di miosina a ricaricarsi con l'ATP.
Molto tempo, si puo perdere a passare dal complesso di rigor al processo di caricamento della testa
di miosina con una nuova molecola di ATP.
~Una testa di misona finche non Iega una nuova molecola di ATP non sara pronta per dare inizio
ad una nuova contrazione, ovvero a legarsi con un sito di legame sull'actina.
Durante.il complesso di Rigor il muscolo esercita una certa resistenza, ovvero, se io applico un
carico una certa resistenza viene opposta dal muscolo in questa condizione; questo tipo di
resistenza e una resistenza passiva; la resistenza attiva ce l'abbiamo invece quando sviluppiamo
forza, cioe nel colpo di forza.
[la condizione del rigor mortise legata alfatto che quando si muore il meccanismo ad anello della
contrazione muscolare viene meno, inoltre si Iibera calcio nel citoplasma delle fibre muscolari
perche i canali del reticolo sarcoplasmatico iniziano a degenerarsi e si aprono; conseguentemente
l'ATP che legale teste di miosina viene consumato, si ha un colpo diforza e lefibre rimangono nel
complesso di rigor a causa delfatto che non c'e piuATP disponibile per ricaricare le teste di
miosina.]
Non sempre il muscolo si accorcia:
ci possono essere condizioni in cui non si accorcia e sviluppiamo una forza costante, in questo caso
si parla di contrazioni ISOTONICHE
oppure in alcune situazioni il muscolo sviluppa forza rna non si accorcia, in questo secondo caso si
parla di contrazioni ISOMETRICHE
[Ad esempio nel cuore, la camera ventricolare durante lo sviluppo dellaforza da parte delle pareti
contrattili del ventricolo sinistro, e completamente chiusa, perche Ia valvola atrioventricolare e
aortica sono chiuse, per cui e come se avessi una struttura elastica, con all 'interno del liquido
incomprimibile, percio quando inizio a sviluppare forza non e che Ia camera si riduce come
dimensioni, aumenta la forza ma in condizioni isometriche. Durante la fase sistolica si ha a che fare
con una contrazione isometrica o per meglio dire ISOVOLUMETRICA].
NON SEMPRE UNA CONTRAZIONE MUSCOOLARE SI ASSOCIA
ALL' ACCORCIAMENTO DELLE FffiRE; in alcuni casi, quando Ia contrazione e
isometrica, Ia forza viene sviluppata ma le fibre non si accorciano
(si mette in tensione la TITINA).
CONTROLLO DELLALOCOMOZIONE:
La locomozione viene amministtata dal tronco encefalico
[il !ronco encefalico e una struttura del SNC, piit alta rispetto al MS ed interviene
nell 'amministrazione di due attivita in particolare: Mantenimento di Postura ed Equilibria;
Locomozione]
La locomozione e un atto automatico (movimenti che iniziano e finiscono con atti volontari ma si
continuano nel tempo grazie a centri di rele tronco-encefalici che permettono il ripetersi di quadri
motori i quali prevedono cicli di attivazione e disattivaione di gruppi muscolari differenti)
La locomozione e uno dei piu importanti movimenti automatici, rna non e I'unico, ad esernpio
abbiamo la rnasticazione, il nuoto. . . I rnovirnenti autornatici sono tutti rnovimeti ritmici, cioe
movirnenti che richiedono un ciclo di attivazione e disattivazione di gruppi muscolari; ci dovranno
essere quindi dei centri nervosi che sincronizzano I' avvio e lo stop di questi movimenti.
I Movimenti Locomotori (e piit in generale tutti i movimenti automaticl) non sono di origine
riflessa. Nonostante non siano di origine riflessa, vengono rnolto influenzati dalla sensibilita estero
e propriocettiva; inoltre gli arco riflessi sono cornunque utilizzati per sincronizzare le varie fasi (se
ne puo anche fare a meno ma quando presenti sono utilizzati)
permangono dopo lesione delle radici posteriori
vengono influenzati dalla sensibilita
ll Programma Centrale Locomotorio Risiede a Livello Spinale
circuiti nervosi con output che non necessita di feedback a:fferenti
circuiti di attivazione sincrona e coordinata da muscoli flessori ed estensori degli arti
attivita locomotoria presente in neonato ed in anirnali spinali cronici
[ll neonato nasce con un ipertono in jlessione. Nel neonato i [asci cortico-spinali non sono
mielinizzati, quindi non ha ancora un attivo controllo corticate sui midollo spina/e.
II neonato non e assolutamente in grado di sostenere Ia forza di gravita, questo succede per fino ai
primi 3 mesi di vita circa, dove comincia ad avere delle risposte antigravitarie a livello dei muscoli
cervicali; verso il 5- 6 mese inizia a stare seduto (in genere con le gambe larghe in modo da avere
una base d'appoggio piit grande) e compaiono i riflessi paracadute (se uno lo sbilancia appoggia
una mtino a terra per non cadere); tra 6' e 10' il neonato comincia a stare in stazione eretta se ha
un appoggio e tra 10 'e 12 ' mese inizia a fare i primi passi]
II neonato se mantenuto in stazione eretta, presenta degli automatismi locornotori, questo ci mostra
che nel suo midollo spinale sono gia presenti dei pattern generatori di attivita Iocornotoria.
Patterns generatori individuali per i 4 arti funzionalmente connessi (sono in corrispondenza
dei rigonfiamenti dorsali e lombari: inoltre questi 4 patterns generatori non sono assolutamente
distinti ed indipendenti, sono tutti collegati con il controlaterale principalmente ma anche con
quelli superiori o inferiori rispettivamente ~ quando noi camminiamo abbiamo i rnovirnenti
pendolari degli arti)
Centri Superiori: la locornozione e un'attivita controllata dal Tronco Encefalico, ci devono essere
dunque dei centri superiori che in qualche rnaniera coordinano sia I' entrata in attivita, sia il
sincronisrno tra i quattro centri generatori. In particolare nel rnesencefalo, c'e una regione che si
chiama Regione Locomotoria Mesenctifalica (RLM) che se stimolata elettricamente induce la
locomozione, rna non soltanto; l'attivita locornotoria e proporzionale all'intensita di stimolazione
RLM:
a) lnfluenze Discendenti:
Attive Fasicamente (fascio rubro, vestibolo, reticolo -spinale)
b) lnfluenzeAscendenti:
.
Fascio Spino-Cerebellare Dorsale (informazioni tattili e propriocettive da periferia -+
trasporto al cervelletto di un monitoraggio del corpo)
Fascio Spino-Cerebellare Ventrale (invia al cervelletto una "copia" dell'attivita dei centri
generatori spinali -+ l 'attivita registrata in questa fascia e indipendente dall 'input sensitivo
ed e invece correlata con l 'attivita locomotoria)
[pazienti con disturbi cerebellari hanno una camminata definita Marcia Cerebellare o Atassia
Cerebellare, si tratta di una camminata instabile con le gambe divaricate].
Ruolo Delle lnformazioniAfferenti:
La locomozione non necessita delle afferenze sensitive, permane anche dopo Ia lesione delle radici
posteriori dei nervi spinali, tuttavia queste afferenze sono importanti per migliorare Ia qualita della
locomozione stessa Le afferenze sensoriali servono ad esempio per transitare dalla fase di
avanzamento a quella di appoggio, cioe, rendono pili effi.ciente 1'oscillazione del centro generatore.
[Il Centro Generatore oscilla autonomamente, ha un 'attivita ascrivibile a quella pacemaker, pero
queste oscillazioni vengono ottimizzate dalle informazioni afferenti].
Dal momento che i riflessi spinali miotattico da stiramento e miotattico inverso, intervengono
anche' essi nell' ottimizzazione della locomozione, le informazioni afferenti servono come gating di
questi riflessi per renderli adeguati al set locomotorio
Switch del programma locomotoria da unafase all'altra (spostamento/appoggio)
Gating dei riflessi miotattici durante varie fasi del ciclo
La Locomozione
jlessori.
e determinata
1. Nella prima fase della locomozione, detta anche fase di avanzamento (swing) prevale
l'attivazione di muscoli flessori (l'arto viene sollevato e portato in avanti);
dopodiche le due articolazioni pili distali (ginocchio e caviglia) frenano la contrazione ed iniziano a
distendersi per preparare 1' arto ad impattare col terreno,
2. quando si ha il contatto con il terreno, inizia la seconda fase della locomozione, la fase
d'appoggio; l'articolazione pili prossimale si distende e si ritorna al punto di partenza
La locomozione e formata dal susseguirsi di due fasi che hanno una durata leggermente diversa e
che sono fase di avanzamento e fase di appoggio.
La fase di appoggio solitamente dura di piu della fase di avanzamento, anche se la durata delle fasi
L'impatto con il terreno avviene di tallone, poi il piede scende, c'e un contatto con tutta Ia
pianta (questa e Ia parte della fase d'appoggio piii. stabile); l'inizio della successiva fase di
avanzamento e caratterizzato da un sollevamento della pianta con Ia punta che e l'ultima a
staccarsi dal terreno (questo e necessario affinche Ia punta dia La spinta alia successiva fase di
avanzamento).
Ontogenesi della locomozione:
passe del neonato
angolo articolare
anca
,1
I
I
~;
'V N:
ginocchio'"V\
f 180
rl-
caviglia~
appoggio - - ~ ' _
80
170
10
160
60
passo dell'adulto
Ext.
anca
Flex.
ginocchio
caviglia
appoggio
Ontogenesi
Filogenesi
quadrupede
bipede
II neonato inizia ad acquisire posizione eretta attomo al 7-8 mese mentre comincia a fare qualche
instabile passo attomo all'anno di eta (11-12 mesi) rna fino a circa 3 anni di vita Ia locomozione e
piuttosto primitiva.
II neonato cammina con il tronco inclinato in avanti, come se il baricentro del neonato cercasse di
proiettare in avanti per controbilanciare l'avanzamento che si ha con il passo; nell'adulto invece
I' avanzamento e eseguito a tronco eretto.
Nel bambino in genere le 3 articolazioni (anca; ginocchio; caviglia) si flettono ed estendono
all'unisono (sono in fase), questo fa si che nel bambino non ci sia la dinamica tallone-+ pianta-+
punta che nell'adulto rende armoniosa la deambulazione.
Locomozione Bambino:
cammino automatico a scatti (flessione sincrona di tutte le 3 articolazioni nell 'avanzamento
ed estensione di tutte le articolazioni nellafase di appoggio)
tronco inclinato in avanti
piede molto sollevato rna senza la spinta propulsiva (non c 'e il gioco tallone-pianta-punta
che e tipico dell 'adulto)
11 Neonato, gia nelle primissime ore di vita ha degli automatismi locomotori (possono essere messi
in evidenza solo se immerso nell'acqua o sostenuto) che perc) scompaiono dopo poco. Circa al
compiersi del prima anno di vita ricompare la locomozione, anche se grossolana e primitiva ed in
seguito, attomo ai 3 anni si acquisisce la locomozione assume le caratteristiche dell' adulta.
Questa progressione ci dice quello che sta succedendo nel SNC del bambino.
ll bambino in piccola parte nasce gia con degli automatismi preformati, dovuti allo sviluppo di
circuiti nervosi, soprattutto sotto la spinta genica, rna e ancora un tipo di locomozione
esclusivamente spinale (il bambino nasce animale spinale) in quanta il controllo corticale, non
essendo ancora mielinizzati i fasci discendenti, non puo essere ancora esercitato.
Man mano che il controllo corticate comincia ad instaurarsi nel corso dell'ontogenesi, come
prima cosa che fa sopprime gli automatismi primitivi del midollo spinate del bambino per poi
far si che ricompaia Ia locomozione soltanto a maturazione della mielinizzazione delle vie
discendenti avvenuta e quindi in presenza del controllo da parte delle vie superiori. In questo
modo Ia locomozione ricompare e gradualmente acquista le caratteristiche pin evolute della
locomozione della vita adulta.
I Patterns Locomotori:
II centro generatore dell'attivita ritmica dei gruppi muscolari flessori ed estensori degli arti e
residente nel midollo spinale.
[Se sifa una lesione nel midollo spinale che separa il rigonfiamento lombare, quindi i centri motori
spinali degli arti posteriori (in caso di animale da esperimento, iriferiori per l'uomo) dal resto del
nevrasse, osservo che se !'animate viene posto su un tapirulan mostra degli automatismi
locomotori caratterizzati da una alternata attivazione di estensori e jlessori.
Non abbiamo bisogno did controlo discendente per organizzare degli automatismi locomotori.
Inoltre, gli stessi automatismi locomotori possono venir evocati anche se invece della sezione del
midollo spinale, viene e.ffettuata una radicolotomia posteriore, cioe se dea.fferento completamente il
midollo spinale; addirittura se si disseziona il midollo spinale, lo si mette in vitro e perfuso
artificialmente, aggiungendo una stimolazione chimica (es. NMDA e 5HT che aumentano il tono
eccitatorio del mezzo di perfusione), si possono individuare attivita elettriche in uscita dalle corna
anteriori alternativamente per fibra di ALFA MN che sarebbero andate ad innervare estensori e
jlessori.
L 'automatismo di base. il ritmo locomotorio e ascritto nel midollo spinale].
A livello della Sostanza Grigia del MS ci sono circuiti nervosi che autonomamente fungono da
pacemaker per la locomozione; questa centro sembra sia costituito da una serie di intemeuroni
connessi in maniera complessa tra lora e che si trovano circa al centro dell'H grigia lungo l'asse
paramediana.
Ad ogni modo non e tanto importante descrivere le reali connessioni anatomiche quanta mettere a
punto un modello che, basandosi su input ed output, permetta di spiegare come funziona questa
centro.
11 modello che e stato fatto sulla base delle osservazioni, si chiama modello del mezzo centro.
Secondo l'ipotesi del Mezzo Centro (nella sua versione piu elementare),abbiamo una rete di
intemeuroni eccitatori che vengono stimolati dalle afferenze sensoriali entranti dalle coma
posteriori del midollo spinale e che va ad attivare il MN flessore; in parallelo c'e una seconda
catena di intemeuroni che, stimolati dalla via controlaterale (sempre di tipo a DELTAITIP03) vanno
ad attivare il MN estensore. Noi abbiamo dunque due canali, uno che attiva i muscoli flessori ed
uno che attiva gli estensori.
Questi due canali posti in parallelo, sono pen) connessi tra loro con una sorta di innervazione
inibitoria reciproca, il primo interneurone genera un collaterale ricorrente che a si mette in contatto
con un interneurone inibitorio il quale va ad inibire la via degli estensori; allo stesso modo fara
!'interneurone che contatta i MN che innervano i muscoli estensori.
Quando si attiva un intemeruone, verra inibito l'altro. [fino a questo punto sembrerebbe una
normale itmervazione reciproca]
In questo CI inoltre, l'inibizione del gruppo muscolare antagonista va incontro a fatica, cioe ha
un' alta probabilita di rilascio, rna va incontro a depressione molto rapidamente.
[ogni sinapsi nel SN ha una certa probabilita di rilascio; ci sono sinapsi che hanno una probabilita
di rilascio molto alta (spesso sinapsi inibitorie), cioe che rilasciano NT ad ogni pda che ricevono
ed altre che incece hanno una probabilita di rilascio piu bassa. Le sinapsi che hanno probabilita di
rilascio ,molto alta, vanno incontro a depressione molto Jacilmente; se arrivano a queste sinapsi
molti pda e con alta frequenza, dal momento che hanno rilasciato gran parte delloro NT in risposta
al primo stimolo, quando arriva il secondo stimolo ravvicinato ne rilasciano poco ed a! terzo non
hanno piu NT da rilasciare.
Le sinapsi che hanno una probabilita di rilascio bassa, rilasciano con piu di.fficolta NT al primo
stimolo, rna se ricevono un 'altafrequenza di pda, hanno sempre m da rilasciare].
Se io attivo la linea dei flessori, simultaneamente inibiro gli estensori (e quindi ho la fase di
avanzamento), rna la sinapsi inibitoria andra incontro molto rapidamente a depressione, il suo
bersaglio tomera quindi in attivita e, tomando in attivita, comincera ad inibire quello della via dei
flessori.
L'innervazione reciproca accoppiata ad avere delle sinapsi che
+
+
deprimono molto rapidamente in funzione del tempo, porta
alia formazione di una circuito che ha costitutivamente attivita
oscillatoria.
La Iocomozione e si un centro autonomo, ma si avvale molto
delle afferenze propriocettive che normalmente comandano i
riflessi:
I FNM di muscoli flessori hanno un ruolo molto
importante nello stimolare la fase di flessione. I FNM, in
particolare l'Ileo-Psoas (muscolo flessore dell'anca)
comandano o, quantomeno facilita, la fase di avanzamento
(fase di avanzamento = fase di flessione)
Stance
Allo stesso modo gli OTG prolungano la fase di estensione Group to Group Ia
Extensors
e cercano di dilazionare la fase flessoria. [OTG e FNM
Rex
Flex
MN
Swing
sono due recettori propriocettivi che hanno l 'importante ruolo di regolare l 'alternanza tra
fase flessoria e fase di estensione]
Questo e uno di quei casi in cui il Riflesso Miotattico Inverso si inverte, cioe, anziche essere
inibitorio sul MN, qui abbiamo stimolazione degli OTG del muscolo estensore, che ovviamente
nella fase di appoggio sono a:ttivati poiche il muscolo si contrae per sostenere il peso del corpo
contra Ia gravita e, come risultato abbiamo un'attivazione della stesso muscolo estensore
(esattamente il contrario di quello che abbiamo vista accadere in fase di riposo).
Grazie ai circuiti intemeuronali presenti nella sostanza grigia del MS, un'afferenza Ib che in
condizioni di riposo ha effetto inibitorio sul MN, ha effetto eccitatorio se sono impegnato in un
particolare set motoria come puo essere Ia locomozione.
II controllo degli OTG e molto importante perche, prima di tutto e il principale input che mi
de:finisce la durata della fase di estensione, rna anche perche e una specie di controllo di sicurezza:
noi sappiamo che lafase di appoggio e queUa eke ci permette di mantenere l'equilibrio quando
l'arto controlaterale e sollevato, e quindi molto importante per non cadere; Ia postura e mantenuta
dal tono dei muscoli estensori che viene controllato dagli OTG L 'OTG ha lafunzione di sentire se
io ho ancora bisogno di appoggiarmi sull'arto disteso, o se invece posso passare alia successiva
fase di avanzamento; se il muscolo estensore continua ad .essere in tensione, a/lora l 'OTG viene
stimolata e mi prolunga Ia fase di appoggio; se invece if mio baricentro si e cominciato a spostare
in preparazione del passo successivo, quindi in altre parole il peso del corpo estato scaricato da
quell'arto, l'OTG lo sente, diminuisce Ia sua stimolazione e permette il passaggio alia fase
successiva.
L 'azione dell 'OTG e una sorta di control/a sui carico che 1'arto in appoggio ha in que! momenta.
Controllo Superiore della Locomozione:
Come abbiamo detto la locomozione nasce da un atto volontario mentre il suo ritmo viene
controllato da una centro a livello Tronco-Encefalico che e la Regione Locomotoria Mesencefalica.
Dalla Regione Locomotoria Mesencefalica non parte un fascia che raggiunge direttamente il
midollo spinale, rna che viene ad interrompersi a livello della Sostanza Reticolare Media/e.
Dalla Sostanza Reticolare Mediale nasce poi un Fascio Reticolo Spinale.
Ci sono poi altre importanti afferenze discendenti; prima di tutto dal Cervelletto (che riceve e
confronta, momenta per momenta afferenze propriocettive dal fascia spino-cerebellare dorsale ed
afferenze copia del programma locomotorio dal fascia spino-cerebellare ventrale).
II Cervelletto e in grado di monitorare il programma locomotorio con le afferenze propriocettive in
modo da vedere se le due cose sono compatibili ed attraverso i nuclei profondi, di scarica (sempre
attraverso la sostanza reticolare) informazioni correttive.
Dalla Corteccia Motoria partono scariche di innesco che danno il via al quadro motoria come atto
volontario attraverso il fascia Cortico-Spinale.
La Corteccia VISiva e molto importante per ottimizzare la locomozione in rapporto allo spazio
circostante.
[Uno dei ruoli piu importanti della Regione Locomotoria Mesencefalica e quello di dare il ritmo
alia locomozione.
Nel quadrupede, questafunzione si osserva molto bene e possiamo valutarlo osservano il
comportamento degli arti posteriori a vari ritmi di marcia:
nella camminata lenta, le due fasi sono in opposizione per quanta riguarda gli arti
controlaterali, ma sono in fase tra anteriori e posteriori
nel trotto, le due fasi che erano in opposizione cominciano a shiftare, cambia proprio Ia
dinamica temporale
quando il quadrupede parte al galoppo, 1'opposizione di fase si presenta tra Ia coppia di arti
posteriori e quelli anteriori, mentre tra !oro anteriori e posteriori sono infase)]
esecu2:ione
prograrrunazione
premotorio
'
idea~
r-'3>- gangli
della
base
area
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FASI DEL
MOVIMENTO
VOLONTARIO
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preparatorio
centrale
e premotorio
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18
39
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17
movimento (aree premotorie); infine alTO parte il programma motorio che riflette l'attivazione
dell' area motoria primaria, quella deputata alla esecuzione del movimento.
Non appena viene eseguito il movimento, partono dei potenziali propriocettivi che sono ii
monitoraggio del movimento da un punto di vista sensoriale (tattile e propriocettivo) che verranno
registrati nelle aree somestesice (Aree 3.2,1 di Brodman) della Circonvoluzione Parietale
Ascendente.
Un movimento volontario interessa tantissime aree della corteccia, sia per la sua ideazione, per Ia
sua preparazione, per la sua esecuzione che per il suo monitoraggio sensitivo (/a sensibilita
asso/utamente fondamentale per i/ movimento) :)
Oltre alia Corteccia sono importanti anche aree sottocorticali come i Gangli della Base ed il
Cervelletto (in particolare il Neocerebellum).
Si parte dalle aree associative con l'ideazione, il risultato dell'ideazione viene spedito alle aree
motorie (in particolare aile aree premotorie queUe che devono programmare il movimento); dpo la
programmazione, 1' area motoria primaria codifica direttamente il movimento scaricando programmi
motori lungo il fascio cortico-spinale.
Nella fase di programmazione, non ci sono coinvolte solo le aree premotorie, rna si ha una
l'intervento anche di Gangli della Base e Neocerebellum, i quali ricevono le afferenze dalle aree
associative che riguardano l'ideazione ed aiutano le aree premotorie a programmare il movimento.
Durante la fase di esecuzione, i1 movimento verra registrato dalla mia sensibilita estero e
propriocettiva che mi generera un feedback a vari livelli che andra a modificare 1' attivita dell' area
motoria.
Nella fase di esecuzione interviene un'altra zona del cervelletto, ilpaleocerebellum che ottimizza i
movimenti mentre vengono eseguiti, e lo fa confrontanto i comandi motori che viaggiano lungo il
fascio cortico-spinale, con i risultati della sensibilita tattile e propriocettiva che il cervelletto riceve.
[il paleo-cervelletto confronta i programmi motori che arrivano dalle aree motorie con il risultato
di tali comandi eseguiti a livello periferico e, se queste due informazioni non coincidono in grado
ad inserire delle correzioni in tempo reale; il neocerebellum invece e coinvolto nella
programmazione a monte del movimento.
I gangli della base sono coinvolti nel se/ezionare, da quella che un 'idea grossolana del
movimento, i movimenti utili da quelli inutili o che in qualche maniera disturberebbero il
raggiungimento del fine].
Aree Motorie:
Le aree motorie sono costituite da neocorteccia defmita agranulare [manca lo strata granu/are
inferno[, formata daStrati I-VI.
Classicamente la corteccia motoria e quella corteccia che, se stimolata, evoca movimento.
Area motoria primaria (Ml):
a. Area 4 di Brodman (o circonvoluzione frontale ascendente)
In questa area abbiamo una somatotopia molto dettagliata; tanto piu una regione del corpo e
rappresentata a livello dell'Area Ml, tanto piu avremo un grado di finezza di movimento a quel
livello, si ha quindi una rappresentazione corporea altamente deformata ~ homunculus motoria.
Aree premotorie (M2):
a. Area 6 o Area Premotoria p.d. ( a sua volta si suddivide in zona dorsale e zona ventrale)
b. Area motoria supplementare
[queste due prime aree sono fondamentali per /a programmazione del movimento; a queste se ne
aggiungono a/tre due, relativamente "meno importanti "]
c. Area motoria del cingolo o area motoria presupplementare (situata rostra/mente all 'area
motoria supplementare, sempre nel solco interemisforico)
d. Area 8 (situata anteriormente all 'area 6; el 'area corticate oculomotoria, per movimenti
coniugati degli occhi)
Sono aree gerarchicamente superiori rispetto all' Area Ml (nonostante il nome). Queste corteccie
vengono defmite premotorie perche situate anteriormente ad Ml, anche Ia Ioro stimolazione
elettrica provoca il movimento, rna rispetto a Ml necesstano di un'intensita di stimolazione
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superiore (so no aree che hanna una soglia piit elevata per indurre il movimento ); inoltre mentre la
stimolazione di un'area Ml causa il movimento di un segmento corporeo specifico e controlaterale,
la stimolazione elettrica di aree M2 (in particolare di area premotoria e motoria supplementare)
causano movimenti pili complessi (cioe con piit segmenti corporei coinvolti) ed anche omolaterali.
[La corteccia motoria, essendo neocortex, ha Ia classica organizzazione a 6 strati.
Nella corteccia motoria primaria {Ml), io ho neuroni piramidali che sona presenti sia nella strata 5
che nella strata 3. Nella strata 3 ci sono cellule piramidali abbastanza piccole. mentre nella strata
5, oltre aile cc piramidali di dimensioni normali ho le CC Piramidali Giganti del Bets che pero
risultana una percentuale molto piccala delle cc piramidali di questa strata (le cc piramidali
giganti non costituiscona lo strata 5 rna sono una papolazione cellulare piuttosta circoscritta)]
Homunculus Motorio:
La capacita di apprendimento eben visibile anche a livello dell'apparato motorio. Possiamo infatti
vedere che se sottoponiamo un soggetto a training, in cui gli facciamo ripetere delle sequenze di
movimenti di coordinazione, limitati anche solamente aile dita, vedremo che dapprima la sequenza
sara piu difficilmente e lentamente eseguita, ma dopo varie sessioni la sequenza sara appresa ed
eseguita correttamente e piu velocemente.
Se eseguiamo una risonanza magnetica funzionale durante il training, vediamo che nella fase in cui
Ia sequenza deve essere appresa la maggior parte dellavoro non e svolta dalle aree motorie
primarie, ma bensi dalle premotorie.
Solo quando la sequenza eben appresa abbiamo un'attivazione unica delle aree Ml.
piramidali della corteccia M1 (e non solo) abbiano assoni che scendono lungo il MS, si connettono
agli ALFA MN che a lore volta vanno ad innervare le fibre muscolari; rna se cosi fosse vorrebbe
dire che ogni singola unita motoria avesse la sua rappresentazione in un neurone piramidale della
corteccia, rna questo NON vero.
In realta MN della corteccia definiti anche CorticoMN (per distinguerli dagli ALFAMN) si
connettono con uno schema altamente divergente a numerose Unita Motorie differenti ed allo
stesso modo, rna al contempo una Unita Motoria puo avere come rappresentazione corticale piu
d'un CorticoMN.
Fascio Cortico-Spinale:
Ilfascio cortico-spinale e formato da circa 106 fibre di cui soltanto il3% vengono dai NN
Piramidali Giganti del Bets (circa 30'000).
Le proiezioni spinali sono:
Mono-sinaptiche; il risultato dell' attivazione di una fibra Cortico-Spinale e la potente
eccitazione di un ALFA MN; a seconda della frequenza di scarica della fibra cortico-spinale,
questa attivazione si potenzia con gli stimoli successivi (sommazione temporale).
Poli-sinaptiche; non si tratta solo di un residuo filogenetico, rna sono molto importanti perche:
o
Riesco ad attivare un maggior numero di ALFA MN per azione combinata di
molte unita motorie
o
Le connessioni con gli Interneuroni Ia, di Renshaw e Ib, sono molto importanti in
quanto appartengono al controllo che i livelli superiori esercitano sulle attivita
riflesse spinali.
[I riflessi spinali, se lasciati a se stessi, sono dei meccanismi assolutamente primitivi e smisurati,
ma sono meccanismi comunque molto validi come efficienza di connessioni, quindi i sistemi
discendenti vanno a regolarli; le vie discendenti utilizzano i circuiti spinali come esecutori finali
dei !oro comandi]
Andando a registrare 1' attivita del Fascio Cortico-Spinale, si osserva che si verifica circa 1OOms
prima dell'inizio del movimento vero e proprio; le fibre attivate riflettono il movimento di una certa
articolazione e Ia sua direzione nientre la frequenza di scarica determina Ia forza del movimento (e
non l'ampiezza dello spostamento spaziale).
vasta
CMN
a-MN limitata.
MUSC variabile
,...,
(;l.trofia
atrofia
t
t
t
t
t
t
t
Ogni singolo CorticoMN non rappresenta una singola UM (unita motoria), rna rappresenta un
singolo movimento, un vettore elementare di movimento in cui c'e Ia direzione, il verso e
l'ampiezza.
--+ Per avere dunque un singolo movimento elementare, dovro attivare multiple unita motorie,
anche di muscoli diversi, anche di muscoli che insistono su articolazioni diverse.
-----,
I vettori elementari, cioe quelli che sono
Movimento
Oirazione
Direzione
Vettore
i
popolazione per ,.
codificati da ogni singolo neurone
direzione
del vettore
delvettore
per Ia canula 1 per Ia cellula 2
Ia cellula 1 e per ,
piramidale dello strato 5, si sommano
lacellula2
1
vettorialmente a formare un vettore di
+
Destra
popolazione.
=~I
-I
I
I
1
PM
SMA
Visual
Internal
I Neuroni Canonici sono stati la prima effettiva scoperta di neuroni nelle aree motorie che si
attivano puramente in risposta a stimoli visivi. Questa e stata una scoperta notevole in quanto prima
si pensava che i neuroni delle aree motorie si attivassero unicamente quando debbono codificare un
movimento.
s
......
___.. ,,.Jia
., ,...ik.J. .i.+
l ..
.,..,
l
I
... .... ,
.... '
l ..
f..lraxjt
osservazione
1...
.... d.
arterramento
1 .....
L\.t......L
imp/sec
1'
osservazione
Si sono fatte delle registrazioni sull 'attivita delle aree premotorie mostrando degli oggetti ad una
scimmia e poi lasciandoglieli prendere; si e osservato che Ia sola osservazione determinava una
risposta dei motoneuroni dell' Area Premotoria Ventrale rispondono con delle scariche, si attivano.
-+ Questa scoperta ha abbattuto la precedente concezione di una rigida separazione tra aree
sensitive ed aree motorie.
Un'altra cosa interessante che si e notata e che questi neuroni dell'area premotoria ventrale
rispondono in maniera diversa in base alia forma dell'oggetto ed i neuroni che si attivano
osservando un oggetto piuttosto che un altro, sono gli stessi che vengono attivati in maniera
specifica quando si deve afferrare quell'oggetto (certi neuroni dell'area premotoria ventrale si
attivano in risposta alla vista di un determinato oggetto, non perche gli piace di piu ad esempio Ia
sfera piuttasto che il cubo, ma perche quell 'oggetto ha uno scopo in una qualche maniera e Ia
prensione ha lo scopo di fare qualcosa di quell 'oggetto).
I Neuroni Canonici sono neuroni che si attivano sia con che senza movimento, vengono quindi
defmiti neuroni sensitivo-motori ed in questi neuroni si compie un processo di astrazione che
1s
azione (ad es i neuroni specchio della scimmia si attivano anche quando e l'uomo a compiere
un'azione; secondo diversi studi sembra che le scimmie ci considerano come /oro ''parenti", anche
se ci considerano piit stupidi di quanto non siano /oro.)
._ se l'esaminatore prende il pezzetto di cibo, invece che con Ia mano, con una pinza, non fa
attivare i neuroni mirror nella scimmia
I neuroni specchio nella scimmia si trovano nell'area F5, che e l'analogo della nostra Area
Premotoria Ventrale.
Funzione del Mirroring:
1)Abbiamo un mirroring per azioni transitive, cioe per quelle implicate nella prensione di un
oggetto per fame qualcosa (ci deve sempre essere lo scopo),
2)per azioni intransitive (abbiamo neuroni che riconoscono la gestualitlt, la mimica, i movimenti
della bocca; anche in questo caso si attivano quando vedo una determinata mimica in un mio
simile e quando io stesso faccio quella espressione). n passaggio dalla gestualita mimica al
linguaggio e molto breve (la mimica gia di per see una forma di linguaggio non verbale).
Le funzioni del Mirroring sono dunque:
simulazione e rappresentazione incarnata; cioe io mi rappresento lo scopo delle azioni, questo
mi da varie possibilita; dalla simulazione ed imitazione, rna si tratta anche di una metodica di
apprendimento che completamente manca negli autistici (il mancato funzionamento dei neuroni
specchio pazienti autistici sembrerebbe essere Ia causa principale della loro mancanza di
comunicazione ed interfacciamento con il mondo che li circonda) .
._ D funzionamento dei Neuroni Specchio (Mirror) dipende dalllo SCOPO dell'azione e non
tanto dall'azione stessa in senso puramente motorio.
Grasp to drink
[Osserviamo due immagini molto simili, con le stesse componenti (es. tavola imbandita per Ia
colazione e tavola in cui Ia colazione e gia stata consumata) e rappresentanti due atti motori
pressoche identici (prensione della tazza).
Se io descrivessi nei due disegni I 'atto motoria puramente da un punta di vista "ingegneristico ", io
avrei nei due casi lo stesso tipo di azione; ma il concetto di Azione e imprescindibile dallo scopo
che sta dietro all'atto volontario, quindi nel prima caso avro un grasp to drink (prendo Ia tazza per
bere il caffi), mentre nel secondo lo scopo eprendere Ia tazza per mettere in ordine (grasp to cleanup).
Sono due azioni che per quanto cinematicamente sono quasi identiche, hanno due scapi
completamente diversi.
L 'attivazione dei NN Mirror emolto forte nel prima caso e praticamente assente nel Secondo- e
lo scopo (forse correlato anche a! piacere dell 'atto) di prendere un oggetto per alimentarsi che
determina I 'attivazione di Neruoni Mirror]
II funzionamento dei Neuroni Mirror si "espande" anche ad altri mondi che non siano
semplicemente quello motorio; se io vedo una persona che prova dolore, mi si attivano gli stessi
motori nelle aree somestesiche che si attivano quando io stesso, in prima persona, provo dolore,
quindi si crea, anche solo osservando una persona sofferente, una compartecipazione (compassione)
del dolor~. Allo stesso modo si ha l'attivazione di Neuroni Mirror nel disgusto (se vedo uno che ha
un'espressione di disgusto, mi si attivano gli stessi neuroni a livello dell'insula che si attivano anche
quando io stesso in prima persona provo dis gusto).
II Sistema Mirror coninvolge praticamente tutte le nostre interazioni con il mondo che ci circonda.
Corteccia Associativa:
Cat
Higher-order sensory
and motor cortices and
association cortices
mandare informazioni sia alia corteccia prefrontale (che e la zona che definisce il nostro stato
mentale), alia corteccia limbica (che definisce il nostro stato emotivo) ed alia corteccia parietotemporo-occipitale (che riassume in se ed integra tutte le varie modalita sensoriali). Daile corteccia
associativa, rna in particolare da c. prefrontale e c. parieto-temporo-occipitale, partono efferenze
verso la corteccia M2 che poi codificano la nostra attivitit motoria.
Corteccia Associativa:
Pr1mary
Primary rnotor cortex
Corteccia Prefrontale
somatosensmv
I
Scn~::tasanscrr
Corteccia Limbica
U:"timntid
Corteccia Parieto-TemporoOccipitale
Posterior
assoc!aiiw
Anterior
association
area
area
::;rima:y'*-$'..f
~rter.
Limbic
association
area
Vtsuat unm;c.OC
asscciatio~
?rirrtary
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Auditory unirnociaf
association
con: ex
CO!'!BK
La Postura e L'Equilibrio
"Ia postura segue il movimento come un 'ombra"
L'uomo e un animale bipede e quindi deve sempre contrastare la forza di gravitA, soprattutto
durante queUe fasi che necessitano di uno spostamento del proprio baricentro (o centr:o di massa).
II termine Postura puo essere riferito:
a tutto il Corpo; in questo caso si considera I' atteggiamento del corpo durante la stazione
eretta
a parti del corpo; in questo caso si considera come la relazione reciproca tra i vari segmenti
corporei.
In entrabi i casi, vediamo che l'informazione fondamentale riguarda l'informazione propriocettiva,
pili precisamente informazioni provenienti dal FNM, dall 'OTG e dalla Capsula Articolare.
II sistema per il controllo della postura (che si trova a diversi livelli del SN) deve affrontare Ire
problemi principali:
Mantenere posizione eretta stabile (Equilibrio); sia in condizioni statiche, sia in condizioni
dinamiche (quando ci muoviamo o quando incontriamo una perturbazione estema) [Ia
Postura el'atteggiamento del corpo, mentre !'Equilibria e if mantenimento del corpo in una
posizione stabile; posso assumere piit posture che mi permettano di mantenere !'equilibria,
quindi non c 'e una relazione 1:1 tra atteggiamento posturale e mantenimento
dell 'equilibria]
Generare risposte di tipo anticipatorio rispetto a movimenti volontari finalizzati; ad
esempio, se io voglio prendere un oggetto e questo oggetto e lontano dal mio corpo, per
raggiungerlo devo sporgermi e spostare il baricentro, rna per fare questo devo effettuare
(inconsciamente) tutta una serie di controlli dei muscoli antigravitari che mi stabilizzino il
corpo in modo tale che nel momento in cui vado ad afferrare 1' oggetto io non perda
l'equilibrio
Adattarsi aile condizioni sperimentali; a seconda di specifiche condizioni ambientali, il SN
che controlla la postura deve adattarsi. A seconda di dove mi trovo e di quello che devo fare,
il' SN deve cambiare i propri programmi posturali
Componenti attive nel controllo della postura e dell'equilibrio:
Possono essere Componenti di control/a a Feedback ed Feedforward
Queste componenti di controllo confrontano ed elaborano lnformazioni Sensoriali che provengono
da diversi sistemi:
Somatosensoriali
o Propriocezione Muscolare
o Sensibilita Cute della pianta dei piedi
o Imput tattile attivo e passivo
Visive
Labirintiche
Integrative Centrali
E poi tutte queUe lnformazioni lntegrativo-Centrali (Informazioni Multi-Modali che
provengono dalle Aree Associative) [le Aree associative si trovano in diverse regioni della
nostra corteccia e ci servono per avere una rappresentazione completa del nostro corpo
rispetto all 'ambiente circostante].
In realta le componenti attive nel controllo della postura non si trovano in una determinata area del
SN, rna sono in qualche modo posizionate ed organizzate in diversi livelli. ll livello pili basso e nel
midollo spinale all'intemo del quale ci sono quei circuiti nervosi che permettono la risposta riflessa
(quindi risposte rapide); troviamo poi altri circuiti importanti per il controllo di postura ed
equilibrio a livello di tronco encefalico, cervelletto, gangli della base e corteccia cerebra/e.
Si tratta dunque di un controllo a piu livelli, fortemente gerarchico ed ognuno di questi centri e in
diretta relazione con gli altri.
Il controllo nervoso di postura ed equilibrio e necessario per mantenere 1'equilibrio, per generare
risposta anticipatorie rispetto a movimenti volontari e per l'adattamento.
Componenti Effettrici
Muscolo-Scheletriche
Il Controllo nervoso di postura ed equilibrio deve risolvere 3 problemi principali
1. Contrastare Ia Fona di Gravitii --+ Tono Muscolare Posturale
2. Control/are Ia Posizione Reciproca dei Segmenti Corporei --+ Controllo Posturale Dinamico
3. Control/are Ia Stabilitii della Stazione Eretta--+ Controllo dell'Equilibrio
Nei primi due punti l'informazione prioritaria e Ia PROPRIOCEZIONE, mentre nel 3 punto
l'informazione prioritaria e quella VESTIBOLARE.
II SN integra continuamente le varie informazioni sensoriali rna, istante per istante modi:fica la
priorita di queste informazioni:
1. Se cammino su una superficie piana, in condizioni di luce, senza alcun problema,
I 'informazione prioritaria sara quella visiva.
2. Se invece sono su una strada sterrata ed a! buio, l 'informazione prioritaria, in questo caso,
non sara piu !a visione, ma Ia propriocezione; cioe if mio SN cominciera ad integrare le
varie informazioni considerando come iriformazione afferente prioritaria quella
propriocettiva
3. Se cammino su una trave, utilizzero I' informazione visiva per fissare il punto finale, tuttavia
l 'informazione prioritaria sara quella vestibolare
Forze Stabilizzanti l'Equilibrio:
- CONTROLLI PASSIVI
Componenti Visco-Elastiche di Muscoli, Legamenti e Tendini
[se io mi sposto leggermente in avanti per Ia prima parte dello spostamento, potrebbe esserci una
risposta passiva da parte di muscoli e legamenti, che tendono a farmi ritornare alia condizione
iniziale, Allo stesso modo in cui si comporterebbe un elastico se lo tendo e poi lo lascio andare,
questo tende a tornare nella posizione iniziale]
CONTROLLI ATTIVI
a Feedback continuo durante la stazione eretta quieta
Se io sono a riposo, conosco benissimo qual e l'ingresso perturbante (a riposo l'unico ingresso
perturbante e Ia Gravita) e quindi rispondo in modo tonico alia forza di gravita
a Feedback discontinuo nella stazione eretta perturbata
Se non conosco la perturbazione e questa e improvvisa ed importante, devo utilizzare un controllo a
FeedBack discontinuo. Avro un segnale che si presenta eva a controllare il mio sistema solo ed
unicamente in presenza della perturbazione
a Feedforward per gli aggiustamenti posturali anticipatori
ad es. quando uno gioca a tennis e sta per ricevere la pallina durante il servizio dovra allargare la
base d'appoggio- maggior stabilita- e le gambe saranno flesse e l'articolazione del polso viene
tenuta rigida (cocontrazione). Tutto cio avviene prima che si abbia il movimento finalizzato, che, in
questo caso, e colpire Ia pallina. Tutti questi sono Controlli Anticipatori a Feedforward.
--+ Questo tipo di aggiustamenti posturali sono strettamente connessi con l'esperienza; ci sono
sistemi, come ad es il Cervelletto ed i Gangli della Base che sono fondamentali nel migliorare con
1' esperienza (e quindi con Ia ripetizione del gesto) questo tipo di movimenti posturali anticipatori
Malati di Parkinson perdono come prima cosa Ia capacita di fare aggiustamenti posturali
anticipatori- Controlli a Feedforward.
FeedBack meccanismo di controllo che aspetta Ia modificazione dello stato, per poi rispondere e
riportare lo stato nella condizione iniziale.
None altro che un sistema di controllo basato sui Segnale di Errore che indica quanto il mio sistema
si e scostato dal segnale di riferimento.
Feedforward: meccanismo di controllo di tipo anticipatorio; il soggetto produce una serie di
controlli che permettono di ridurre I' eventuale disturbo, si sviluppa una strategia a priori in funzione
di quello che ci aspettiamo accada.
Non sempre Ia strategia a priori e sufficiente ed in questo caso
sara necessario dopo il controllo a feedforweard, anche un
controllo a feedback.
Piu si effettuera un determinato controllo a feedfmward e piu si
Ia afferent
diventera "esperti" ad anticipare eventuali perturbazioni; il
controllo a feedforward e connesso con l'esperienza.
-~
Nel Controllo dell'Equilibrio, l'informazione prioritaria non e piu quella propriocettiva, bensi
quella vestibolare.
\ IMidollo spinale I
[AI contratrio di quanto accade per i nuclei delle altre sensibilita; i nn Vestibolari possono essere
considerati giit come i primi sistemi di integrazione nel controllo dell'equilibrio].
Quando parliamo parliamo di informazione vestibolare, in realta dobbiamo sempre ricordarci che
dai nuclei vestibolari in poi (quando l'informazione esce dai nuclei vestibolare), l'informazione non
ha piu come unica provenienza i1 vestibolo, rna e un'integrazione (effettuara dagli stessi nn
vestibolari) comprendente informazioni arrivate da Sistema Visivo, Cervelletto e Midollo Spinale,
oltre che dal Labirinto. Quando parliamo delle informazioni provenienti dai nn Vestibolari, bisogna
sempre considerare che si trattta di iriformazioni che sono gia arricchite da un 'integrazione con
a.lforenze proveniente da altri sistemi.
Ci sono diverse vie che proiettano al Midollo Spinale e che vanno a controllare l'attivita dei
motoneuroni i quali, a loro volta, innervano i muscoli antigravitari, tra questa, queUe piu importanti,
innervano i muscoli estensori e li attiva, si avra quindi una contrazione spastica degli estensori -4rigidita da decerebrazione.
Allo stesso modo, se faccio una Sezione Intercollicolare; non ho pili il controllo Corticale sulla
Formazione Reticolare Bulbare e Pontina. Queste due formazioni in realm sono speculari, nel sensa
che una inibisce e l'altra eccita (e togliendo il controllo superiore non doverebbe accadere nulla),
tuttavia, bisogna tenere presente che la Formazione Reticolare Bulbare ha anche funzione inibitoria
su un intemerurone inibitorio che agisce sui MN ALFA.
Dunque se io vado ad eliminare l'attivita della formazione della Formazione Reticolare Bulbare (in
quanta dalla Corteccia questa formazione riceve un segnale eccitatorio), non avro inibizione
dell'intemeurone che risultera malta attivo. Queste afferenze sono le afferenze del riflesso pressorio
(il riflesso pressorio controlateralmente induce una estensione); quindi di conseguenza se la
formazione reticolare bulbare non funziona questa interneurone eccitatorio e tonicamente attivo e
1'interneurone con il quale e connesso sara a sua volta attivo -+ anche in questa caso rigidita da
decerebrazione.
Anche se io elimino il controllo superiore, o attraverso la via Vestibolo Spinale, o attraverso Ia via
Reticolo Spinale, ho come risultato finale un eccitamento degli ALFA MN dei muscoli estensori, di
conseguenza 1'animale mostra una rigidita: rigidita da decerebrazione.
Proiezioni Centrali:
A livello del Giro PostCentrale (o post rolandico) abbiamo la corteccia somatosensoriale primaria
(aree 3b,3a,l,2 di brodmann) che raccoglie le informazioni Cutanee e Profonde di tipo
Propriocettivo, neUe varie aree (area I e 3b -4- informazioni cutanee; aree 2 e 3b-+ informazioni a
carattere propriocettivo.
L'informazione Vestibolare viene proiettata alia corteccia in una zona malta vicina a quella della
corteccia somatosensoriale primaria, in particolare in una zona vicina alia proiezione della faccia
nell' area somatosensoriale primaria.
Dai nuclei vestibolari non solo abbiamo un controllo discendente, rna abbiamo anche proiezioni
verso la cortecci~ che permettono che le informizioni vestibolari si vadano ad integrare con le altre
informazioni per permetterci una rappresentazione completa multimodale sensoriale del nostro
corpo:'Le aree 5 e 7 della corteccia parietale posteriore (corteccia associativa multimodale), sono le
aree dove si sviluppa la rappresentazione intema del nostro corpo grazie all' integrazione delle
varie percezioni.
La rappresentazione del nostro corpo si basa su un sistema di coordinate egocentriche
(posizione assunta dalle varie parti del corpo rispetto aile altre, si tratta della Postura) e su un
sistema di coordinate exocentriche (posizione del mio corpo rispetto all' ambiente circostante);
prima di eseguire un'azione dobbiamo avere una rappresentazione intema del nostro corpo.
Queste Aree Associative multimodali che sono posizionate non troppo vicine aile Aree Motorie,
hanna pero una via preferenziale di connessione con queste ultime, infatti, le proiezioni delle
Aree Associative multimodali, sono tutte indirizzate alia Regione Prefrontale della Corteccia.
Cio significa che queste informazioni vengono utilizzate dall' Area Motoria Supplementare e
dall 'Area Premotoria per pianificare e programmare il movimento.
Se io voglio programmare un movimento, prima ancora di decidere cite cosa faro, devo
conoscere com'e posizionato if mio corpo, cioe come sono disposti i vari segmenti del mio
corpo /'uno rispetto all'altro e soprattutto com 'e disposto il mio corpo rispetto all'ambiente
circostante.
Se io non sono in grado di percepire le informazioni che provengono dall' estemo e non sono in
grado di rappresentare il mio corpo, non sono in grado di rappresentare e prograrnmare il
movimento.
[anche sulla corteccia prefrontale abbiamo aree associative che hanna a che fare con le
informazioni che vengono utilizzate durante il movimento-+ working memory].
Quando parliamo del sistema di coordinate che ha a che fare con l'informazione del campo
gravitazionale, possiamo anche pensare di definire la linea della gravita nella condizione di stazione
eretta a riposo.
punto di applicazione delle forze di reazione sulfa superficie di appoggio clae si oppongono
all'effetto della massa corporea.
Attraverso degli algoritmi e possibile ricondurre dal CdP i1 CdG (Centro di Gravitii) che
fisiologicamente e il punto situato leggermente piu avanti della 3 'Vertebra Lombare quando si sta in
posizione eretta.
Grazie alla Piattaforma Stabilometrica noi in pratica possiamo fare una proiezione della proiezione
del CdG sulla base d'appoggio.
Grazie alla piattaforma stabilometrico possiamo osservare uno spostamento del nostro CdG rispetto
ad un piano xy (CdP); questo grafico viene definite Gomitolo Posturale.
[il Gomitolo Posturale non e altro che il gra.fico
oscillazioni corporee
occhiaperti
dello spostamento istante per istante del CdP e dello
\
spostamento del nostro corpo].
Dal grafico osserviamo che quando gli occhi sono
occhi chiusi
aperti, si hanno meno oscillazioni del CdP rispetto a
quando si hanno gli occhi chiusi. Questo perche ~'\/"'~~~---~
quando chiudiamo gli occhi, l'informazione visiva
non e piu prioritaria poiche assente, quindi
movimenti del centro di gravita (g)
1' informazione prevalentemente utilizzata sono
15r-----------~--------~
quella Propriocettiva e Vestibolare e, dal momento
che non sono cosi fini quanto l'informazione visiva,
il soggetto comincia ad oscillare maggiormente.
[Quando parliamo di osservazione visiva signi.fica
che davanti al soggetto che sta eseguendo I 'esame,
ad una distanza di circa 3 metri, ci deve essere una
mira, che puo essere anche un semplice punto nero.
Se si fa la stessa valutazione sostituendo alia mira
una parete completamente bianca, il soggetto
oscillera come in condizione di occhi chiusi.
La visione in questa caso risulta essre un importante
15L---------~----------~
15
0
15
sistema per agganciarsi ad un sistema di riferimento
spostamento laterolaterale (mm)
stabile].
Ci sono vari metodi per accentuare l'instabilita che sono legati alia modificazione della base
d'appoggio, ad esempio facendogli mettere un piede davanti all'altro etc.
E interessante osservare che se si permette al soggetto di toccare con un solo dito una base
d' appoggio, anche senza che vi si appoggi, Ia sua stabilita migliora notevolmente. Questo accade
perche quando il soggetto torca Ia base d'appoggia, crea una catena cinematica che va dal dito verso
la spalla, per mantenere il contatto fisso del dito con la superficie d'appoggio ed in questo modo si
va a stabilizzare.
1. Nelle varie condizioni posturali l'informazione prioritaria e quella che fornisce
l'informazione sul sistema di riferimento stabile.
II SN utilizza come prioritria I'infonnazione proveniente dal Sistema di Riferimento piu Stabile.
II gomitolo posturale per essere considerato fisiologico deve avere una maggior oscillazione sui
piano antero-posteriore rispetto a quello latero-laterale.
Abbiamo visto le Forze stabilizzanti rEquilibrio (componenti attive, componenti passive), rna quali
sono le Forze Destabilizzanti rEquilibrio?
Perturbazioni Esterne
Movimenti Volontari
Nella fase che precede il movimento ci sono degli aggiustamenti posturali che pennettono il
corretto svolgersi del movimento stesso; in particolare i movimenti preliminari portano per un
istante il CdP nella direzione opposta a quella del movimento successivo.
Senza questi aggiustamenti il soggetto non sarebbe in grado di eseguire correttamente il movimento.
Sistema di contro~lo Disto-Prossimale: inizia dalla parte piu distale rispetto al CdG e poi sale.
A Postural response
Forward
sway
Platforrr
movem
...--.
Pre-adao:ation walk;ng
interiori.
CONTROLLO INTEGRATO DELLA POSTURA:
ll controllo della postura e uno dei compiti assolutamente involontari che ha il tronco encefalico,
anche se come per tante altre attivita motorie, si avvale dei meccanismi presenti a livello spinate
Quello che e importante da ricordare e che noi abbiamo fondamentalmente quattro componenti.
Meccanismi di Controllo della Postura:
1. Compensatorio (stereotipati, migliorabili con l 'apprendimento)
2. Anticipatorio
3. Vestibolari
4. VlSivi
1) componenti Compensatori che cercano di correggere B lilting of platform
un qualcosa di imprevisto ed entrano in funzione quando
It
noi ci sbilanciamo a completa nostra insaputa (es. se
2 l---lo..t_ _ _ __
UJ
perdiamo l 'equilibria in maniera imprevista questi
I
meccanismi cercheranno di riportare l 'equilibria
all'interno della base d'appoggio). I meccanismi
Compensatori sono comandati fondamentalmente dai
riflessi, sono regolati dai sistemi discendenti Vestibolo e
Reticolo-Spinali, rna non sempre hanno successo, proprio
per un discorso di tempo (non si fa in tempo a riportare
!'equilibria nella base d'appoggio prima che ci
sbilanciamo completamente).
I meccanismi compensatori sono migliorabili con
l' apprendimento; inducendo certe stabilizzazioni per
cui le risposte riflesse non sono appropriate alia Direct ankle rotation
~
~~-----_...,.
riacquisizione dell'equilibrio, queste risposte riflesse during four
"0
0
consecutive trials
cot--_
__
vengono gradualmente soppresse o addirittura
invertite. C'e dunque la possibilita di migliorare questi
meccanismi compensatori con l'apprendimento, rna e
quel tipo di apprendimento che si verifica in seguito ad una serie di insuccessi successivi; sui
singolo evento destabilizzante noi possiamo metterci una pezza rna molto spesso la cosa puo non
essere su:fficiente.
2) Componenti Anticipatorie sono enormemente e:fficienti, sono pero dei meccanismi che fanno
parte di schemi motori (quando io devo compiere un movimento volontario, so che muovero una
parte del mio corpo e che questo movimento mi spostera il baricentro; quindi io posso
programmarare quali potranno essere gli spostamenti del mio corpo tali da non perdere
l 'equilibria).
3) Componente Vestibolari partono dal presupposto che il labirinto monitorizzi il movimento di
tutto il corpo, rna noi sappiamo che il labirinto e inserito nella testa e che la testa puo anche
muoversi indipendentemente dal corpo. Queste risposte labirintiche dunque, non vengono mai prese
complessivamente rna vengono sempre confrontate con le afferenze propriocettive che vengono dai
FNM dei muscoli del collo, in modo da capire se si tratta di un movimento isolato della testa (che
ha relativamente poco e.ffetto sul baricentro) o se si tratta di un movimento di tutto il corpo (ed in
questa secondo caso avremo sicuramente necessita di un aggiustamento posturale urgente).
4) Componente Visiva risulta essere piuttosto lenta (per quanta riguarda ad esempio la correzione
dell 'angolazione degli occhi, quando ho un movimento relativo tra una pagina stampata e gli occhi,
se e guidato dal vestibolo e dal labirinto e efficientissimo, se e guidato dal sistema visivo e molto
Iento e non permette la lettura), inoltre nel caso dell'equilibrio e della postura ha anche un
problema. II sistema visivo serve come rilevatore di destabilizzazione (cioe di movimento del corpo)
(9
...
,.1---~
sbagliato perche questa in realta e una Spasticita. La Rigidita, secondo la definizione neurologica,
e un aumento del tono dovuto ad una cocontrazione di agonisti ed antagonisti; invece la Spasticita ~
una contrazione spastica di un solo gmppo muscolare).
La Sostanza Reticolare ha una componente pontina ed una bulbare ed ha una influenza sia inibitoria
che eccitatoria sulle coma anteriori del MS.
In particolare Ia Sostanza Reticolare Bulbare, che si trova piu medialmente (e situata sulla linea
mediale), ha un'influenza lnibitoria, mentre la Sostanza Reticolare Pontina, che e situata piu
lateralmente, ha un'influenza Eccitatoria.
Il fascio Reticolo-Spinale, e quindi un fascio che comprende sia componenti eccitatorie (da
sostanza reticolare pontina), sia componenti inibitorie (da sostanza reticolare bulbare) e tutte questa
componenti, attraverso un interneurone (non sono mai dirette su MN) entrano nei circuiti neuronali
presenti nelle coma anteriori del MS ed esplicano illoro e:ffetto su ALFA e GAMMA MN.
II taglio intercollicoJare passa sopra anche a queste due sostanze reticolari, ma si e visto che
recide un'importante connessione tra Corteccia (in particolare Corteccia Motoria) e Ja
sostanza reticolare bulbare inibitoria; Ia sostanza reticolare bulbare inibitoria e tenuta in
attivita da afferenze provenienti dalla neocortex.
Questa connessione e uno dei substrati anatomici attraverso il quale la neocorteccia controlla i
riflessi spinali in maniere inibitoria; qui in effetti e la Neocortex che va ad attivare una zona della
SR (sostanza reticolare) che ha un influsso inibitorio sui riflessi miotattici a livello spinale. Se io
taglio questa via che mi mantiene in attivita Ia SR bulbare, quest'ultima diventa quiescente, invece
Ia SR pontina e mantenuta attiva dai fasci ascendenti delle afferenze tattili e propriocettive, quindi
non e assolutamente toccata dal taglio intercollicolare; di conseguenza sa SR pontina eccitatoria
continuera a funzionare indisturbata.
Il risultato di questa condizione e uno sbilanciamento a favore dell'eccitazione sulle influenze che il
fascio reticolo-spinale ha sulle coma anteriori; dunque, se c'e un eccesso di eccitazione chi viene
coinvolto per primo sono i neuroni piu eccitabili, cioe i GAMMA MN, che innescano il riflesso
miotattico e come conseguenza si ha l'ipertono.
Per questo motivo Sherrington defini anche la rigidita (spasticita) da decerebrazione, Rigidita
GAMMA.
Questo tipo di fenomeno lo si ha anche in certe forme umane, in particolare le paralisi cerebrali
infantili (sono spesso dovute a traumi del parto o a fenomeni malformativi) in cui i bambini affetti
hanno una condizione di spasticita diffusa in tutto il corpo (sia arti sup che arti in:t) -+ Spasticita
GAMMA.
Una delle procedure chirurgiche che cercano di risolvere questo ipertono, che e indubbiamente
molto grave dal momento che impedisce movimento e deambulazione in questi bambini, e Ia
radicolotomia posteriore parziale (ovviamente parziale perche dalle radici posteriori passa tutta la
sensibilita e non bisogna deafferentare il SNC, ma si vuole semplicemente ridurre l 'afferenza fa
che equella che media l 'iperattivita del riflesso miotattico).
Sistema Vestibolo-SpinaJe
E' Ia seconda componente Tronco-Encefalica per la definizione del Tono Posturale.
II Sistema Vestibolare ha come suo braccio ilfascio vestibolo spina/e.
II Fascio Vestibolo Spinale, parte dai nuclei vestibolari (in particolare dal Nucleo Vestibolare Lat)
ed ha effetto fortemente positivo sui circuiti delle coma anteriori. [sia la Sostanza Reticolare che il
Vestibolo, non si connettono direttamente con i motoneuroni, ma portano un certo gradi di
eccitazione o di inibizione sulle reti interneuronali delle corna anteriori del MS].
I nuclei vestibolari sono mantenuti tonicamente attivi dalle afferenze vestibolari dell' 8' nervo
(nervo vestiholare), rna ricevono anche afferenze inibitorie da parte del cervelletto.
Il controllo inibitorio del cervelletto avviene in due maniere (i veri nn inibitori del cervelletto sono
le Cell del Purkinje) o attraverso l'inibizione dei nuclei profondi del cervelletto da parte delle cell
del Purkinje (inibizione del nucleo del fastigium che a sua volta scarica con attivita eccitatoria sui
nucleo vestibolare lat), oppure attraverso fibre di Cell del Purkinje che direttamente scaricano
dall'archicerebellum sui nucleo vestibolare lat.
Cortex
---
lt,a~i:'!t) . ~..
.,
'
. I Lateral)
a-=---~-"~;;.~;:.:;;~~0.~-,~~------- -----~-~~~,--~~-~-La
~
'
-"'
Reti~~ritr ~)ct~nk
~facllitatorv area
<--: .
. A::ntiifior
looe6fthe
. cere.9eUum
~Retictila~~.ex.t~P~f.
fa9i~ta~or:? <l!ea
"
<Mactiatl
Reticular)ixteri~r~.
inhibitory..area .
b~------:----
anemic dec:ers.bra1tion
From ascending
p;nhways
Vestibular nerve
[Le C del Purkirife o inibiscono direttamente il Nucleo Vestibolare Laterale, o inibiscono il N del
Fastigio che a sua volta attiverebbe il N Vestibolare Latera/e. Ad ogni modo determinano
un 'inibizione sul nucleo vestibolare]
Se oltre alia sezione intercollicolare, seziono anche il cervelletto dal tronco encefalic, ci sara
un'iperattivazione dei MN e guindi oltre ad attivarsi i Gamma MN abbiamo anche un'attivazione
degli ALFA MN e quindi in questo caso non abbiamo pili una Spasticita GAMMA rna una Spaticita
ALFA (definita anche, erroneamente Rigidita ALFA).
Sindromi Umane:
Rigidita:
Termine dinico per indicare 1'ipertono che si puo manifestare in corso di malattie dei gangli della
base (extrapiramidali); ad es il Morbo di Parkinson.
[il tono muscolare si valuta dicendo a! paziente di stare rilassato, quindi gli si prende un arto e lo si
muove rapidamente. L 'entita delle vibrazioni del segmento motoria a valle da indicazione sul tono
muscolare.
- se il paziente eipotonico il segmento corporeo a valle sbandierera moltissimo
- se il paziente e ipertonico if segmento a valle sara particolarmente rigido e sbandierera poco e
niente]
La rigidita e il tennine clinico per indicare l'Ipertono ed ha diverse caratteristiche:
- stato ipertonico per cocontrazione dei muscoli agonisti ed antagonisti (cocontrazione)
- riflessi normopresenti
- aumentata resistenza a movimenti passiva
o bidirezionale
o plastica (a tubo di piombo; se io muovo 1' arto, questo rimane nello stato in cui lo
lascio)
o indipendente da velocita (se io impongo il movimento passivo della mano con
maggiore o minore velocita, la resistenza non cambia)
Spasticita:
Termine clinico per definire quello che Sherrington defini Rigidita da Decerebrazione (in
estensione per tutti e quattro gli arti) o da Decorticazione (la spasticita in estensione e agli arti
inferiori mentre negli arti superiori e in flessione ~ tipico delle paralisi cerebrali infantili).
[L 'avere
Spasticita
da
B
Decerebrazione
o
da
Decorticazione dipende dal
fatto che il N Rosso sia o
meno rimasto collegato con
il midollo spina/e.
~~;:::;::art
fl N Rosso Magnicell con il
IBJ
suo fascio Rubro-Spinale fa
tntercofficlrlar
lA)
transection
parte di quei sistemi laterali
Ablation or
-'----'anterior
lobe
~
of cerebellum
recenti per il control/a della
motilita volontaria; questi
sistemi discendenti vanno
~=~~~:~tar
Se N. ROSSO rimane
nucleus
-....
ad inibire il tono estensorio lu.~,dnlhine ~---~
connesso con MS:
[
mputs
_
degli arti superiori. Se il
- ..1- tono estensorio AAS:
- = tono estensorio AAII
fascia rubro Spinale eilleso,
questa, arrivando solo agli
arti
superiori,
inibisce
RIGIDITA' DA
l 'estensione
spastica
DECORTICAZIONE
determinando pero uno
stato di Flessione Spastica;
se invece la lesione ha
co/pito anche il fascio
+
Rubro Spinale, abbiamo una
Spasticita
da
;;,oror
nauron
Decerebrazione]
Si tratta di uno stato di
ipertonia ed iper-reflessia a
carico di muscoli o agonisti
Extensor
Flexor
o antagonisti (una sola delle
due componenti).
La spasticita e asimmetrica; potro avere dunque una Spasticita in estensione o in flessione (quando
c 'e cocontrazione invece si par/a invece di rigidita).
Stato ipertonico, iperreflessico a carico di muscoli agonisti o antagonisti (asimmetrico)
neUfOr\S
rr
u-
Caratteristiche Cliniche:
- aumento resistenza a movimenti passivi:
unidirezionale
- elastica (se muovo 1' arto e poi lo lascio, questo toma allo stato di partenza)
- proporzionale a velocita
- cedimento improvviso tono; rijlesso del coltello a serramanico ~ fibre lb (riflesso miotattico
inverso per attivazione OTG).
TRONCO ENCEFALICO:
11 tronco encefalico espleta un controllo principalmente su:
equthbno,
Dt;C!\JS reuniens SA:cul"
Enti::lyrnpt~tif!SSC
postura
\ -==I===~~ cr/:.."""''''' locomozione;
Hel..;otrerm,,
\
I
quindi attivita che avvengono in gran parte scala~\ . I_ //f fn~
sotto il controllo della volonta e che ~::~:t,
r 1~~\~\ ff~l /
richiedono un controllo coordinato di multipli tyrnoan, ~~
'~ 'q , ~ \
;:;;~~
gruppi muscolari e di vari segmenti corporei. :;~~;"''w
t~~\--j f0. ~ '-..... ::.":"'rr
'Uff.
,.;p /
-Lit/;
'f
\ \\\'
'\)\\
\\\\
,,
VB>t~
SistemaVestibolare:
~~-};--?f->.. 1\, ~\'\'J\ J)!J
-~'"'"'"'"'
PewvPtpnatlc
~ ~/ w;~ \'-.<::::::_.//_L.,L.-.-----:>wrr.
Si trova nell'orecchio intemo,
duct
1 i 1I -~-
'~'tt"!
e formato da
5 organi recettoriali:
/
/
i \
l
Round W!ndOv: Stapes :~,
U:: :cJ..:o 't\n:pr.,;H~'.l:
utrtco 0
c:a! w:ndo..sacculo
3 canali semicircolari
Si tratta di strutture cave ripiene di endolinfa e che stanno sospese all'intemo dellabirinto osseo e
circondate da Perilinfa.
VIII nervo; componente vestibolare: circa 20'000 assoni dal labirinto (di pertinenza del Ganglio
de//o Scarpa)
Sensori per: - Accelerazione lineare
- Acce/erazione ango/are
11 Sistema Vestibolare e un vero e proprio sensore gravitazionale, permette di leggere sia
1' Accelerazione Lineare che Angolare [/ 'accelerazione non e una grandezza seafare bensi
vettoriale, il sistema vestibolare permette quindi di leggere, oltre al valore dell 'accelerazione anche
direzione e verso nei quali e direttaJ ed e indispensabile per postura, equilibrio, percezione dello
spazio (anche se normalmente la percezione dello spazio e data per lo pili dalla vista) e movimenti
oculari.
I recettori vestibolari operano una trasduzione meccano-elettrica; si tratta di cellule ciliate (o
Capeliute), in particolare hanno stereociglia di lunghezza crescente sino ad arrivare ad un
cltinociglio che ha massima lunghezza. La polarizzazione funzionale delle stereociglia e
estremamente importante.
chinociglio
/
-----------~----~
Receptor potential
_____________ ! I i I I I I I I I II!II!IIHII!IIIUIIIII!IHIIIIII I I I I I I I I I I
Nerve impulses
Resting
discharge
increased
impulse
frequency
Decreased
impulse
frequency
::xcitation
Inhibition
I I II I II I II I
Queste Cellule Capellute NON hanno canali ionici Voltaggio Dip, qundi non sono in grado di
generare un pda, rna hanno un sistema di Accoppiamento tra Modificazione del Potenziale di
Membranae Secrezione diNT; cioe hanna delle vescicole che contengono NT (GLUTAMMATO)
che si organizzano a livello di un particolare tipo di Sinapsi definita Sinapsi a Nastro (o Ribbon)
che rappresenta Ia connessione tra Ia Cell Capelluta ed il Neurone Afferente.
[Le Sinapsi Ribbon sono state descritte a livello retinico, trafotorecettori e le cellule unipolari]
Le Sinapsi Ribbon sono sinapsi a livello delle quali il NT viene Iiberato (il NT, in questo caso
Glutammato, e contenuto in vescicole sinaptiche e rilasciato per esocitosi) in corrispondenza di
Corpi Densi.
{i carpi densi hanna un aspetto a nastro a livello retinico, mentre quelli tra cellule cape/lute e
neurone sensoriale hanna un aspetto sferico]
I Corpi Densi sono una specie di nastro trasportatore per le vescicole sinaptiche, le quali si fondono
con la membrana rilasciando il NT, non in seguito ad un pda, bensi a depolarizzazione della
membrana.
La liberazione diNT in questo caso e un evento graduale che segue le oscillazioni del potenziale
di membrana.
Rilevazione dell' Accelerazione da parte delle Cellule Capellute:
L' Accelerazione viene rilevata con meccanismi differenti in Utricolo e Sacculo rispetto ai Canali
Semicircolari.
Per rilevare l'accelerazione e sempre necessaria un corpo inerziale che inizialmente tenda a
mantenere la sua posizione rispetto aile cell recettoriali e che quindi tenda a deformarle.
Questo corpo inerziale in Utricolo e Sacculo e Ia membrana otolitica, cioe una membrana nella
quale sono immerse le ciglia e che e appesantita da dei cristalli che hanno una densita superiore a
quella dell'endolinfa e che costituiscono il vero corpo inerziale.
- Quando I'accelerazione lineare si scarica ad es in avanti, la membrana otolitica, a causa del suo
peso e dell'inerzia che ne consegue, rimarra indietro; mentre le cell cape/lute vanno in avanti
seguendo il labirinto osseo, Ia membrana otolitica che e pesante ma fluttuante nell 'endolinfa, ha
una certa inerzia e, rimanendo indietro, deforma le ciglia. Questa e il principia di base del
funzionamento di Utricolo e Sacculo.
In base alia disposizione di utricolo e sacculo ed in particolare della macula (regione dove sono
presenti le membrane otolitiche), questi due organelli sono sensibili a due tipi di accelerazione:
)- L' Utricolo, che ha circa 30'000 cellule, e sensibile all'accelerazione orizzontale
)- ll Sacculo e sensibile all' accelerazione verticale; anche se noi siamo perfettamente fermi. il
Sacculo scarica in maniera tonica a causa della Forza Gravitazionale.
[dipende dalla disposizione spaziale della macula di utricolo (disposta su un piano orizzontale) e
sacculo(disposta su un piano verticale)].
L' orientamento delle cellule capellute e dato dalla posizione del Chinociglio, quindi io posso
rappresentare queste cellule capellute con un vettore cite ha verso che punta sui Chinociglio.
[if fatto di rappresentare la cellula capelluta come un
vettore significa che se le stereociglia vengono
deviate nel varso del vettore. io ho una
depolarizzazione e quindi una stimolazione della
cellula].
Nella macula, sia di sacculo che di utricolo, le cellule
sono polarizzate in una maniera molto particolare;
ASSI Dl MECCANOprima di tutto possiamo osservare due popolazioni di
SENSIBILITA'
cellule che sono separate da una linea ideale che
prende il nome di striola, a livello della quale si
affrontano cellule che hanno un verso opposto (a
livello della striola abbiamo coppie di cell recettoriali
che si "guardano ", con i chinocigli che si
affrontano). II fatto che le cellule che si affrontano ai
due lati della striola e che hanno depolarizzazione
. uwr;,:_
opposta, vorra dire che per determinate accelerazioni avro delle fibra che aumentano la propria
scarica ed altre che Ia diminuiscono; questo e un modo per rendere piu sensibile 1'organo
recettoriale riguardo l'intensita dell'accelerazione.
[se ad es applico un 'accelerazione diretta da dx verso sn, deviero le ciglia delle mie cellule
capelluta in modo tale che, alcune saranno depolarizzate (stereociglia che si muovono verso if
chinociglio) ed altre (rajfrontate rispetto aile prime fungo Ia striola) iperpolarizzate (stereociglia
che si muovono nel verso opposto del chinociglio)-+ Ia stessa accelerazione mi causera variazioni
elettriclte di uguale intensita, ma di segno opposto, su cellule che si affrontano in corrispondenza
della striola; questo e un modo per aumentate Ia sensibilita recettoriale e quindi della ricezione
dell 'intensita della accelerazione].
Abbiamo visto ora come fail sistema vestibolare a calcolare l'intensita di un'accelerazione.
II calcolo di direzione e verso dell'accelerazione si attua grazie al fatto che le cellule capellute non
sono 'tutte polarizzate lungo una stessa direzione, rna il loro asse di polarizzazione ruota mano a
mano che si procede lungo la striola (la striola none una linea retta, rna una linea curva); questo
significa che un'accelerazione che si scarica lungo una certa direzione, avril massimo effetto su
quelle cellule cape/lute if cui asse di polarizzazione eparallelo a quello della accelerazione -+ si
potranno dunque rilevare Direzione e Ji!rso delraccelerazione in base a quali sono le ceUule
cape/lute piu stimolate.
Se invece la direzione dell'accelerazione si scarica sull'asse perpendicolare rispetto a quello della
direzione di polarizzazione della cellula capelluta, questa non viene minimamente influenzata
dall'accelerazione stessa.
[la rotazione degli assi di polarizzazione delle cell capellute fa si che l 'ace scaricata in una certa
direzione mi attivi alcune cell cape!lute e non altre, io posso quindi leggere la direzione dell 'ace
vedendo quali sono le regioni della macula che vengono attivate].
Le informazioni recepite dal sistema vestibolare sono Ridondanti e Bilaterali; ridondanti
perche la stessa accelerazione da stimolazione da una parte della striola e inibizione dall'altra e
bilaterali perche le informazioni provengono da entrambi i Iabirinti.
Per quanto riguarda la rilevazione dell' Accelerazione Angolare che interviene quando ruoto la
testa (consideriamo le rotazioni della testa in quanta if labirinto e solidale con il crania -+ ho
stimolazione labirintica anche se non muovo il corpo ma solo Ia testa), interverranno i Canali
Semicircolari.
Nei Canali Semircircolari it corpo inerziale e Ia stessa Endolinfa che jluisce a/foro interno.
Hair
cells
:::anal
Serrrici:cura:~{
car.ffi
Cupuia
_4ng;utar
displacemem
accewaton
I
::ndoJ;.mch
flQ<.,\
Ad un'estremita dei Canali Semicircolari abbiamo una dilatazione ampollare, all'intemo della
quale troviamo una cresta ampollare dove sono situate le cell recettoriali.
Le Cellule Recettoriali sono praticamente identiche alle Cellule Capellute di Sacculo ed Utricolo
(presentano anche lo stesso tipo di giunzione neurale); l'unica differenza sta nel fatto che le ciglia
sono incorporate in una sorta di corpo gelatinoso detto Cupola, che "tappa" illume della
dilatazione ampollare, cioe pone resistenza al passaggio di endolinfa da una parte all'altra della
dilatazione ampollare.
N.B [Quando muovo il cranio le cellule seguono lo spostamento del cranio, ma l'endolinja ha
una certa inerzia e quindi ecome se l'endolinfa si spostasse nel verso opposta a quella del cranio.
L'endolinja andra a a dejormare Ia cupola e di conseguenza le ciglia si jletteranno nel verso
opposto a quello del movimento].
Un'altra importante differenza rispetto aile cellule capellute di utricolo e sacculo e che sulle creste
ampollari tutte le cellule capellute sono po/arizzate nello stesso verso; c'e perc) sempre il principio
dei segnali di polarita opposta [una stessa accelerazione angolare mi determina stimolazione da
una parte ed inibizione dall 'altra] solo che, anziche intervenire ai due lati della striola, in questo
caso il jenomeno del contrasto (stimolazione ed inibizione speculari) avviene con il canale
semicircolare controlaterale.
I canali semicircolari sono orientati nello spazio in modo differente, vengono definiti orizzontale,
anteriore e posteriore.
R Canale orizzontale, essendo disposto su un piano orizzontale, corrisponde a destra ed a sinistra;
invece abbiamo che per gli altri due canali le coppie a destra ed a sinistra sono invertite:
Canale orizzontale Sn ~ Canale Orizzontale Dx
Canale Anteriore Sn ~ Canale Posteriore Dx
Canale Posteriore Sn ~ Canale Anteriore Dx
Cochlea
Cochlear neNe
Vestibular nerve
Semicircular canals
Vestibu!ocochlear - - + t - - r b
nerve (VIII)
/
/
/
/
/
/
:-..,/
r/
/
/
Internal acoustic
meatus
Una coppia di canali sono due canali che ricevono una stimolazione dal medesimo stimolo.]
Se muovo la testa in senso antiorario, I' endolinfa si muovera i senso orario, muovendosi in senso
orario, le cellula capelluta del Canale orizzontale di sinistra vengono stimolate perche la cupola si
sposta nella direzione del chinocigio, mentre a dx l'endolinfa spostera la cupola nel verso opposto a
quello del chino ciglio con una conseguente riduzione del firing ~ questa informazione nel bulbo
viene Ietta ed interpretata.
Nei canali semicircolari le cellule capellute hanno lo stesso orientamento rna e l'orientamento
spaziale dei canali semicircolari che permettono una diversita di informazioni.
UTRICOLO
SACCULO
CONNESSIONI CENTRAL!:
- Nuclo Vestiholare:
Le connessioni centrali si portano ad un
complesso nucleare piuttosto grande definito
Nucleo Vestibolare che, a sua volta, e formato
da 4 sottonuclei
Nucleo Vestibolare Superiore
Nucleo Vestiholare Laterale o di
Deitier; caratterizzato dalle intense
connesioni
cerebellari
(si
puo
considerare funzionalmente come un
nucleo profondo del cervelletto
dislocato nel bulbo)
Nucleo Vestibolare Mediale
Nucleo Vestibolare Caudale; da questo
nucleo partono vie discendenti.
Pur essendoci una forte sovrapposizione nel
bersaglio delle afferenze da Sacculo, Utricolo e
Canali Semicircolari, c'e anche una certa
selettivita.
1) Le afferenze dai Canali Semicircolari
Left
Axis of
hair cells
jl
jl
I
Fiuid
motion
in canals
Afferent..,_
fibers of'
nerve VIII
Right
sono molto dirette al Nucleo Rostrate (che e responsabile prevalentemente del controllo dei
movimenti oculari) ed in misura minore, anche al Nucleo Mediale ed a quello Caudale (o
Discendente);
2) le informazioni che provengono dai sensori per l'accelerazione lineare (Sacculo ed Utricolo)
vanno soprattutto ai Nuclei Laterale di Deitier ed al Nucleo Discendente .
ed
j.--M-i_d_ol-lo_s_p-in_a_le--.
II Sistema Vestibolare e sotto la Stimolazione sia Tonica che Fasica del Labirinto, del Sistema
Visivo, del Cervelletto e del Midollo Spinale; controlla direttamente il Midollo Spinale ed attraverso
altre connessioni influenza ed interagisce con Cervelletto, Nuclei dei Nervi Oculomotori, Talamo e
SostanzaReticolare (con la quale condivide il grosso deifasci discendenti verso il midollo spina/e).
connessione:
una Connessione Eccitatoria Omolaterale con il Nucleo Oculomotore (III Nervo),
che va ad innervare il muscolo Retto Mediate;
o una Connessione Eccitatoria Crociata con il Nucleo del Nervo Abducente, che va
simmetricamente a contrarre il Muscolo Retto Laterale Controlaterale.
[i riflessi oculari si esplicano sempre con un 'innervazione reciproca in quanto vanno a
determinare movimenti che non devono avere resistenza]
o Una Connessione Inibitoria Omolaterale con il Nucleo del VI Nervo, che inibisce il
Muscolo Retto Laterale
o Una Connessione Inibitoria Controlaterale con il Nucleo del Nervo Oculomotore
con inibizione del Muscolo Retto Mediate contro latera/e.
n risultato e che i globi oculari vengono deviati nella direzione opposta a quella della testa e
questo permette di mantenere l'occhio puntato su un oggetto nonostante il movimento del capo.
o
2) Riflesso Transazionale; non si sviluppa tanto quando abbiamo un' Accelerazione Rotazionale
quanto con un' Accelerazione Lineare. Quando siamo in macchina ed osserviamo fuori dal
finestrino, questo riflesso ci permette di compensare e di mantenere 1' attenzione su un oggetto
all'estemo della macchina, compensando la deviazione degli occhi con la distanza dell'oggetto dal
nostro corpo (se siamo in treno gli oggetti vicini si muovono pili rapidamente rispetto agli oggetti
lontani che invece sembrano muoversi pili lentamente). Questo tipo di riflesso, in base all'oggetto
che vogliamo tenere sotto la nostra attenzione visiva, corregge il movimento degli occhi.
Nistagmo; movimento rapido, definito Saccadico, di risettamento della posizione globi
oculari; i globi oculari ritomano in posizione centrale dopo che sono arrivati a fine corsa.
16-10-'09
Fisiologia
prof.Baldelli
La Giunzione Neuromuscolare:
si tratta di quella sinapsi chimica specializzata che permette la trasmissione del segnale elettrico tra
il motoneurone e la fibra muscolare scheletrica.
Questo tipo di sinapsi e stata Ia prima ad essere caratterizzata nel dettaglio.
La giunzione neuromuscolare e un qualcosa di completamente differente rispetto aile sinapsi
chimiche presenti nel SNC perche e gigante rispetto a queste. La giunzione neuromuscolare e cosi
grande perche in realta non e una sinapsi e la fusione di molteplici bottoni sinaptici; 1' assone del
motoneurone ha una terminazione (dove viene a mancare il manicotto di guaina mielinica), presenta
una caratteristica ramificazione (in inglese sprouting). Agli apici di ognuna delle ramificazioni si
formano dei contatti sinaptici; possono questi variare da poche decine a diverse centinaia ( circa
fmo a 1500); se si considera singolarmente uno di questi contatti, possiamo definire una porzione
presinaptica, uno spazio intersinaptico ed una porzione postsinaptica.
Nella parte presinaptica possiamo identificare gran parte delle strutture presenti in una intera
cellula, manca quasi solo il nucleo; vi troviamo non solo mitocondri, rna anche frazioni di
membrana che ricordano molto il RE, sia liscio che rugoso (abbiamo una sintesi proteica in loco
poiche il soma puo essere veramente molto lontano, fino ad I ,3 m neUe persone molto alte),
troviamo poi numerosissime vescicole sinaptiche contenenti ACh.
In corrispondenza della membrana abbiamo particolari regioni che prendono il nome di Zone Attive
dove le vescicole sinaptiche vanno a raggrupparsi (vengono dokkate) -7 le vescicole dokkate,
ancorate, gia alia membrana sono pronte ad essere rilasciate in caso di pda; le vescicole dokkate
sono queUe che quando arriva il pda si fondono alia membrana presinaptica, non queUe dietro.
[-7 SNARE COMPLEX]
Sulla membrana presinaptica sono presenti dei canali Ca2+ voltaggi dip, pero di canali questi canali
ce ne sono di ben 7 tipologie differenti; HVA (High Voltage Activating) ed LVA (Low Voltage
Activating ) sono le due principali famiglie.
Gli LVA sono molto importanti nell'attivazione del potenziali d'azione nelle cellule pacemaker
(concorrono a1 pda assieme ai Canali Funny peril Na+).
I canali Ca2+ voltaggio dipendenti espressi a livello della giunzione neuromuscolare sono invece
canali HVA, ci vuole una forte depolarizzazione per attivarli, difatti, sono aperti dall'invasione del
pda nella terminazione nervosa (tra tutti i segnali che possono esserre generati in una cellula
eccitabile il pda e queilo piu forte perche nei casi piu estremi puo arrivare molto vicino a1 potenziale
di equilibria peril Na+).
Questi canali sono HVA, rna di HVA ce ne sono diverse tipologie, quelli a livello della giunzione
neuromuscolare sono HVA-p.
[si chiamano p perche per la prima volta sono stati identificati nelle cellule di Purkinje del
cervelletto.
HVA-p sono insieme ad HVA-n quelli prevalentemente presenti a livello delle sinapsi. Sono
presenti questi canali e non altri, perche questi a differenza di tutti gli altri possiedono una
particolare sequenza sulla catena di AA che caratterizzano Ia subunita formante il poro che si
chiama SIMPRlNTRIGIO; quel pezzettino di proteina costituisce un Binding Site per lo Snare
Complex ed in particolare per uno dei suoi elementi, la SINTAXINA.]
11 canale HVA-p esempre associato allo Snare Complex, questa euna cosa molto importante perche
la concentrazione di Ca2+ necessaria per far fondere 1 vescicola e di 200 microM; concentrazione
che, se fosse uniforme all'intemo della cellula Ia porterebbe a morte; attaccando il canale del calcio
ailo Snare Complex, il Ca2+ passa attraverso il canale e Iocalemente, in prossimita dello (Snare
Complex) crea un alta concentrazione di calcio che raggiunge effettivamente i 200 microM,
nonostante nel citoplasma del motoneurone Ia concentrazione non si allontana molto dal valore
medio di 10-7 M (lOOnanoM) -7 il Ca2+ ad alte concentrazioni nelle cellule risulta tossico.
ll Ca2+ che entra nel motoneurone si andra a Iegare ad uno degli elementi dello Snare Complex, la
SinaptoTagmina ed attivare poi gli altri 3 elementi dello snarecomplex che mediano la formazione
di quell'iniziale poro-canale che costituisce il primo punto di fusione tra vescicola sinaptica e
membrana presinaptica. Questo ''buchetto" si apre poi sempre piu ed il contenuto della vescicola
sinaptica (nel caso del motoneurone 7 Ach) si riversa nello spazio intersinaptico.
(una vescicola contenente neurotrasmettitore e grande circa 40 nanom].
Sui versante post sinaptico abbiamo numerose "pieghe" (di max 2 microm) che sono molto
importanti e possiedono 2 tipologie di canali:
Recettore di tipo Ionotropo per 1' ACh (Recettore Nicotinico); si trova all'imboccatura delle
pieghe.
Canali Ionici Voltaggio Dip. (perNa+, K+, Ca2+, Cl-, ... )
Quando i Recettori Nicotinici post sinaptici legano ACh, attivano la conduttanza Lo ione che
attraversa il Recettore-Canale per ACh attivato e prevalentemente Na+ [anche se questo canale e
ugualmente permeabile aNa+ e K+ , quando attivato viene attraversato principalmente daNa+,
perche quando la membrana e a riposo ha un potenziale molto vicino a quello di equilibrio a quello
del K+ e lontando da quello per Na+, cosi quando si apre la il Recettore Canale per cationi, sara
prevalentemente Na+ ad attraversarlo, almeno negli istanti iniziali, dopodiche si raggiungera un
potenziale di equilibria dove tanti ioni K+ escono quanti Na+ entrano]; si crea cosi una iniziale
depolarizzazione che riesce ad invadere la piega cosi da far giungere la depolarizzazione ai canali
voltaggio dipendenti, responsabili dell'attivazione del pda a livello della fibra muscolare
scheletrica.
Ovviamente la depolarizzazione determinata dall'attivazione dei recettori Nicotinici per Ach (che
andra a stimolare l'.attiv.azione dei.canali.voltaggio.dip) e di tipo non-,autorigenerativo, e un
potenziale di tipo graduato, cioe sara tanto piu forte quanto piu grande sara la cone di Ach rilasciata
nella sinapsi. In fondo alia piega si genera invece pda che per definizione e un potenziale
autorigenerativo, quando parte, invade, senza decrementare, tutta le regioni della membrana; il pda
e un evento di tipo tutto o nulla.
7 Dal punto di vista elettrofisiologico, se noi vedessimo fondersi una sola vescicola (cosa che non
succede praticamente mai) osserveremmo un segnale molto piccolo, circa 0,3 mV. Una vescicola da
sola e praticamente insignificante, non e in grado assolutamente di depolarizzare una fibra
muscolare. II potenziale di riposo di una fibra muscolare e di circa -90 mV, se una sola vescicola
sinaptica riversa il proprio contenuto nello spazio sinaptico, ii potenziale post sinaptico da -90
arriva a- 89,7 mV, rimane praticamente invariato. II motoneurone deve invece rilasciare tante
vescicole sinaptiche da far variare in maniere risolutiva il potenziale di membrana postsinaptico, si
da fargli raggiungere il valore di soglia (tale da attivare i canali ionici voltaggio dipendenti e
scatenare il pda); il motoneurone deve dunque rilasciare un gran numero di vescicole7 questa e
una delle principali differenze tra giunzione neuromuscolare e tutte le altre sinapsi del SNC e
Periferico che sono caratterizzate da una quantita di rilascio di neurotrasmettitore veramente
minimale rispetto a quella rilasciata dalla giunzione neuromuscolare, la si che il pda presinaptico fa
rilasciare massimo 2 o 3 vescicole; a livello della placca neuromuscolare il pda fa rilasciare
centinaia di vescicole. A livello della placca muscolare non deve esserci una complessa integrazione
di input, il motoneurone deve depolarizzare la fibra muscolare in modo che in questa si formi il pda
e vada incontro a contrazione. [la modulazione della forza non e legata ad un processo di
integrazione sinaptica bensi ad un processo legato alia quantita di fibre che vengono coinvolte].
II pda che si genera nella fibra muscolare (vedi slide) e assolutamente dissimile da quello neuronale
mentre ha una certa somiglianza con quello del miocardico comune, nonostante abbia una durata
assolutamente piu breve: durata pda neurone 0,3 - 0,5 ms; durata pda miocardio comune 200-300
ms; durata pda fibra muscolare 5 - 6 ms.
Nel pda della fibra muscolare abbiamo un'iniziale fase di salita del potenziale di membrana molto
rapida dovuta all'attivazione dei canali voltaggio dipendenti peril Na+; si ha l'iniziale
depolarizzazione per l'attivazione dei canali peril K +Transient Outword, si ha poi un Plateau per
rattivazione di canali Ca2+ in numero maggiore rispetto a quelli neuronali; infme abbiamo
un 'ultima fase di depolarizzazione dovuta dalla apertura di canali K + Rettificatori Ritardati (DR).
I) canali Na volt dipendenti
2) canali K transente
3) Plateau x attivazione canali ca
4) depo finale per attivazione canali K rettificatori ritardati
[La durata del Plateau nel muscolo scheletrico e ridotta rispetto al miocardia di lavoro perche,
mentre nel miocardia comune il Ca2+ che entra attraverso il pda e assolutamente fondamentale per
Ia conseguente contrazione; nel muscolo scheletrico, la quantita di Ca2+ che entra attraverso la
membrana, anche se non ci fosse, il muscolo si contrarrebbe ugualemente, il grosso del calcio
necessaria a far contrarre un muscolo scheletrico deriva dal Reticolo Sarcoplasmatico, sta gia dentro
la fibra muscolare].
II pda nella fibra muscolare e praticamente sempre attivato; il valore soglia e attomo ai -50 m V e
I' attivazione dei recettori canali nicotinici per I' ACh fa raggiungere alia membrana plasmatica, agli
apici delle piege valori di -20 m V, Ia soglia viene superata alla grande
~Non
c' e modo di vedere un potenziale postsinaptico isolato in assenza del suo corrispondente
pda; l'unico modo per vederlo isolatamente e quello di bloccare parzialmente con delle tossine
specifiche il recettore nicotinico.
Una caratteristica del Potenziale di placca e quello di essere di tipo graduato e non autorigenerativo
come il pda ed il fatto chela depolarizzazione data dal potenziale di placca raggiunga i canali ionici
112
voltaggio dipendenti per innescare il pda dipende dalla costante di spazio A.~ (Rm!Ra)
Se non ci fosse I' attivazione del pda, il potenziale di placca non si autorigenererebbe e quindi a zone
lontane dalla sinapsi non arriverebbero segnali sufficienti a far attivare il meccanismo di rilascio di
Ca2+ da parte .del reticolo sarcoplasmatico.
II potenziale p'ostsinaptico e una depolarizzazione ed e dovuto da una rispettiva EPC (excitatory
postsinaptic current); questa EPC a -90mV e sorretta unicamente da un ingrasso nella membrana
postsinaptica diNa nonostante il canale di per se sia ugualmente permeabile sia al Na che al K, pero
quando Ia cellula postsinaptica e a riposo e a -90 m V, potenziale molto vicino a quello di equilibria
peril K +, quindi quando si apre sara molto di piu il Na+ che lo attraversa rispetto al K + che non
avra particolare tendenza ad uscire dalla cellula Mano a mano che il potenziale postsinaptico si
allontana dal potenziale di equilibria del K e si avvicina a quello del Na, avremo un aumento della
quota di K che attraversa questo canale.
[potenziale di equilibria del K+ ~ -90 mV; potenziale di equilibria del Na+ ~ + 60mV+] ~
quando Ia membrana postsinaptica ha un potenziale di riposo la driving force del K e quasi nulla
mentre quella che hail Na ad entrare nella cellulae molto forte.
Quando raggiungiamo il potenziale di -15mV + o- e a meta strada trail potenziale di equilibria
del K e quello del Na.
[Corrente Postsinaptica Eccitatoria e Potenziale Postsinaptico Eccitatorio sono la stessa cosa, solo
che il potenziale e quello che veramente accade nella cellula, mentre Ia corrente e quella che puo
vedere solo l'elettrofisiologo utilizzando la tecnica del Voltage Clamp che pennette di fissare il
potenziale di membrana postsinaptica a -90mV e poi si osserva la corrente che si attiva realmente
che farebbe muovere il potenziale di membrana al potenziale di placca. Abbiamo un Potenziale di
Placca perche si attiva una Corrente di Placca; corrente e potenziale di placca possono essere
considerati come un'unica cosa].
[Quando si parla di Potenziale di Placca, solitamente ci si riferisce soltanto al Potenziale
Postsinaptico Eccitatorio che dipende soltanto dall'attivazione dei Canali/Recettori Nicotinici per
ACh, mentre quando ci si intende tutto il Potenziale Postsinaptico Eccitatorio sommato al PDA che
corrente che attraversa il canale (a questo punto prevale ilK in uscita dalla cellula rispetto al Na in
ingresso).
Questo Tipo di canale e un CANALE HOMICO, che ha una relazione diretta Corrente-Voltaggio
Homica; none detto che un canale sia sempre homico, puo essere anche Rettificante (ad es
Delayed Rectifier Channel del K, o il canale per il Glutanunato NMBA un canale fondamentale alia
base della memoria e dell' apprendimento).
Se noi aggiungiamo nella pipetta Ache andiamo ad osservare cosa succede al canale (abbiamo visto
che il canale non rimane sempre aperto rna transita tra stati aperti e chiusi), quello che possiamo
osservare che il canale apppena lega Ach, e molto alta Ia sua probabilitft di andare in uno stato
aperto, mentre alcuni millisecondi dopo il canale tende a ritornare in uno stato prevalentemente
chiuso; sostanzialmente il canale si comporta come un canale che desensitizza, inizialmente lega
Ach e si attiva, poi, pur continuando a Iegare Ach, perde Ia sua capacita di stare in uno stato aperto
rna rimane in uno stato desentitetizzato ~ per i canali voltaggio dip si parla di canali che vanno in
uno stato chiuso inattivabile mentre per i ligand-gated non si dice inattivabile rna si parla di stato
chiuso desesitizzato (per entrambi i tipi di canali si puo parlare di Stato di Refrattarieta).
~ La proprieta di Desensitizzazione che e una proprieta biofisica del singolo canale, e
assolutamente in grado di spiegare il motivo percui il potenziale di placca ha un certo tipo di
decadimento definito decadimento esponenziale.
IL POTENZIALE IN MINIATURA
Sappiamo gia che il rilascio di neurotrasmettitori (nt) avviene per quanti; rna come si e dimostrato
questo fenomeno?
Katz e Milady, sono riusciti a dimostrare Ia teoria quantale andando a giocare con le concentrazini
di Ca all' estemo della fibra muscolare.
La concentrazione di Ca all'estemo nello spazio intersinaptico e di circa 1,8 mM (oscilla tra 1,6 e
2,0 mM); quando il pda raggiunge Ia membrana presinaptica, si aprono canali Ca voltaggio
dipendenti; entra tanto calcio a livello della terminazioni sinaptiche che viene attivato il rilascio di
nt. I ricercatoti hanno abbassato sempre di piu Ia concentrazione di Ca extracell e videro che
succedeva qualcosa di simile a quello che succede in seguito alPapplicazione del curaro, il
potenziale di placca diventava sempre piu piccolo. Ad un certo punto arrivati a 0,1 mM videro che a
quelle concentrazioni, nonostante arrivasse il pda nel terminale sinaptico non veniva rilasciato nt;
chiamarono questo non-evento un failure, cioe un fallimento; rna non appena si saliva di
concentrazione da quella che determinava un failure si iniziavano ad osservare degli eventi, gli
eventi osservabili piu piccoli in assoluto che vennero chiamati quanti. Aumentando ancora un po' Ia
cone di Ca quegli eventi diventavano un po' piu grossi, rna non un po' piu grossi a caso, il valore
piu grosso che assumevano era mediamente il doppio del valore piu piccolo osservato (il quanto );
aumentando ancora un po' Ia concentrazione di Ca si vedevano ancora degli aventi piu grandi che
erano circa 3 volte quello iniziale e cosi via.
~ questa e la dimostrazione che il rilascio di nt avviene effettivamente per Quanti, ovvero per
"pacchetti" dint tutti relativamente uguali. All'intemo della terminazione sinaptica, ogni vescicola
contiene un quanto di nt.
11 rilascio di una sola vescicola dint nello spazio intersinaptico va a determinare una
depolarizzazione di 0,3mV sulla fibra muscolare; per cui, affinche si passi da -90 m V a- 50 m V
(potenziale soglia) si dovranno fondere circa (40 mV I 0,3 mV= 133,3) 134 vescicole.
30-10-'09
Fisiologia
prof. Baldelli
[il potenziale di riposo dei nne circa -65mV, Ia soglia e attorno a -55mV ~ una singola sinapsi
centrale non riesce a far fare un salto di 1OmV al potenziale postsinaptico, abbiamo dunque
necessita di integrazion (sommazione spaziale e sommazione temporale)].
Mentre neUe NMJ abbiamo centinaia di vescicole RRP, neUe Sinapsi Centrali abbiamo un numero
molto piu esiguo di vesciocole dok:kate: tra 6 e 10 vescicole.
[se Ia p di rilascio ad un dato potenziale di membranae di 0,3, nella NMJ con 200 vscicole vengono
rilasciate circa 60 vescicole, mentre nella sinapsi centrale, la stessa probabilita di rilascio fara
liberare al massimo 3 vescicole].
Se noi andiamo a guardare un qualsiasi neurone del SNC, non si ha 1 sinapsi con un singolo
neurone, rna si hanno decine di migliaia di sinapsi ricevute da ogni singolo neurone, [le cellule di
Purkinje arrivano a ricevere fmo a 150.000 sinapsi].
Mentre non ha nessun senso parlare di integrazione sinaptica a liverllo delle NMJ, si tratta di un
. meccanismo essenziali affinche si abbia 1' attivazinoe del pda nei neuroni centrali.
[sommazione spaziale e sommaizone temporale].
ll potenziale postsinaptico eccitatorio nelle NMJ ha normalmente un ampiezza di 60-70mV, perche
deve mandare la fibra muscolare oltre il potenziale soglia in modo che si attivino i canali gated
voltaggio dipendenti e si scateni il pd (il potenziale di riposo della fibra muscolare e circa -90mV
mentre il potenziale soglia e di circa- 40, -50 m V); corrisponde a circa 120 quanti di NT rilasciati
(1 quanto della NMJ ~ 0,3 m V).
11 potenziale post sinaptico eccitatorio (o inibitorio) dato dal rilascio di quanti di NT da parte di un
singolo neurone a livello centrale e di bassissima intensita in quanta vengono rilasciati solo pochi
quanti, massimo 2 o 3 per sinapsi che corrispondono a circa 1,5 m V e dal momenta che il pot di
riposo di un neurone e attorno ai -65 m V ed il potenziale di soglia si aggira attorno ai -55mV,
saranno necessari almena una decina di quanti rilasciati contemporaneamente per far si che su un
neurone postsinaptico si abbia l'insorgenza di un pda (30 quanti-> almena 10 sinapsi).
~ Principali conduttanze ioniche che si attivano sulla membrana del nn postsinaptico a seguito
dell' attivazione di una sinapsi eccitatoria.
Nel sistema motoria il principale NT inibitorio none GABA bensi Glicina che attiva un recettore
canale anch'esso permeabile a1 Cl.
,.,. J
INTEGRAZIONE SINAPTICA:
quando arriva un solo segnale eccitatorio che non raggiunge la soglia essenzialmente viene persa,
perche il neurone bersaglio subisce una variazione nel potenziale di membrana che non si rigenera e
quindi, dopo pochi millisecondi il toma al potenziale di riposo. Quando arrivano piu segnali
eccitatori conteporanei (o comunque molto vicini nel tempo) al neurone, questi possono essere
integrati (sommazione temporale e sommazione spaziale) e generare una variazione del potenziale
di membrana tale da raggiungere e superare il valore soglia ed in questo modo determinare
l'attivazione del PDA
L'integrazione di piu impulsi eccitatori che raggiungono un neurone, avviene nel tempo e nello
spazio:
Sommazione Temporale: quando c'e un flusso informazionale su un certo circuito nervoso e
importante che i potenziali eccitatori arrivino su uno stesso neurone in sincronia ( si puo
"accettare" uno sfasamento di alcuni microsecondi) perche altrimenti non si puo avere una
sommazione dei due impulsi rna si ottengono due distinti potenziali sottosogliari. E'
fondamentale che la cellula abbia Ia capacita di mantenere un potenziale sulla membrana;
1'inerzia di una membrana e il tempo durante il quale Ia cellula riesce a mantenere un
determinate potenziale sulla membrana; l'inerzia potra pero essere sia positiva che negativa,
nel senso che ci mettera tanto a muoversi dal potenziale di riposo rna ci mettera di piu anche
a perderlo. Un neurone grande avril una grande inerzia ed avril dunque una costante di tempo
't alta.
T=Cm*Rm
Sommazione Spaziale: le sinapsi non sono tutte nello stesso punto del neurone, si
distribuiscono ai soma e sui vari dendriti che possono essere posti a distanza anche molto
elevata dal punto critico (Trigger Zone-7 cono di emergenza assonica). Quanto piu e
distante la sinapsi e tanto piu sara difficile che la depolarizzazione data da quella sinapsi
eccitatoria possa essere avvertita dalla trigger zone, poiche i potenziali sottosogliari sono
decrementali (it decremento di questi potenziali segue una Iegge di decadimento
esponenziale). Costante di Spazio A.= (Rm/Ra) 112; una costante di spazio molto elevata
significa che una cellula facilmente riesce ad integrare segnali attivatori che raggiungono
contemporaneamente punti distanti tra loro dell'albero dendritico: sommazione spaziale.
[il pda si genera di solito nella trigger zone perche e la zona dove c'e un'alta concentrazione di
canali ionici voltaggio dipendenti e quindi il potenziale soglia e piu basso, rna si puo attivare
anche prima, ad es nel corpo o anche a livello dei dendriti, basta che si raggiunga il potenziale
soglia che, in queste zone, risulta piuttosto alto perche la concentrazione di canali gated
voltaggio dipendenti e ridotta].
Le Sinapsi non sono tutte uguali, si possono distinguere in base al punto dove il terminale assonico
prende contatto con il neurone postsinaptiche.
Avremo dunque:
Sinapsi Asso-Dendritiche
Sinapsi Asso-Somatiche
Sinapsi Asso-Assoniche
[Le sinapsi Asso Assoniche hanno piu che altre la funzione di modulare la trasmissione sinaptica
mentre le prime due le mediano determinando un'attivazione o un'inibizione. Le sinapsi assoassoniche di solito vanno a rilasciare un neurotrasmettitore a livello della terminazione presinaptica
modulando sostanzialmente la [Ca] presente potendo cosi implementare oppure ridurra la quantita
di nt rilasciato in seguito ad un segnale arrivato cmq attraverso un pda.]
[ ~ Studiare nel dettaglio Ia funzionalita del singolo contatto sinaptico ci permette di capire le basi
molecolari e fisiologiche su cui si costituisce illinguaggio del neurone.]
Recettori Eccitatori Glutammatergici vengono distinti in NMDA e Non-NMDA; mentre i canali
Non-NMDA sono implicati nell'attivazione rapida di conduttanze Na-K, mentre i recettori NMDA
sono normalmente inattivi.
n recettore NMDA e il recettore-canale che si ritiene il pili importante per i meccanismi di memoria
ed apprendimento; questa proteina canale normalmente non funziona perche e bloccata dal Mg. Aile
concentrazioni fisiologiche del Mg extracell (circa 0,6 mM) il canale NMDA e appunto bloccato dal
Mg. n canale NMDA e espresso dagli stessi neuroni che presentano anche i recett Non-NMDA, rna
normalmente se, il rilascio di Glutammato non emolto elevato, il Mg blocca questi canali. Quando
a livello postsinaptico vengono raggiunte delle depolarizzazioni sufficientemente elevate, attomo ai
-30mV, il canale si Iibera dal blocco del Mg ed una volta rimosso questo ione, il canale diventa
conduttivo per Na e K (come i canali Non-NMDA), rna fa passare molto bene anche gli ioni Ca.
L'ingresso di Ca attraverso i canali NMDA eun potente secondo messaggero che neUe sinapsi
eccitatorie, questo Ca, in funzione di quanto aumenta, puo stravolgere completamente le
performances di funzionamento future di quella det sinapsi.
~il processo di consolidamento della memoria avviene attraverso vari pasaggi, I'informazione va
dalla corteccia all'ippocampo, nell'ippocampo viene consolidata e ritrasmessa alia corteccia dove
viene "fissata" in alcune zone deputate al mantenimento delle informaizoni mnestiche. I canali
NMDA si trovano nel campo CAl dell'ippocampo.
[Stimolando ineuroni presinaptici del campo CAl, a seconda del tipo di stimolo, si possono portare
ad avere un diverso tipo di comportamento defmiti LTP (long term potentiation) e LTD (long term
depression); frequenze di stimolazione sotto ilO Hz inducono LTD di queste sinapsi, mentre
frequenze di stimolazione sopra i 10 Hz inducono LTP delle sinapsi. Questo potenziamento o
depressione dura anche per giorni. Treni attivatori del neurone presinaptico a bassa frequenza
faranno rilasciare una quantita di glutammato pili alta del normale e quindi si ha un'attivazione
dell'NMDA receptor, rna non a livello massimale tale da poter portare all'intemo del neurone
postsinaptico concentrazioni di Ca rna piuttosto limitati, che stanno sotto ad 1 microM, in questo
caso il Ca, a tali concentrazioni va ad attivare delle proteine FOSFATAS!; lo stimolo ad alta
frequenza, attiva i canali NMDA e fa aumentare il Ca a livello postsinaptico oltre a concentrazioni
di 5 microM, tali da determinare tutta una serie di caseate di segnalazione, in particolare e ingrado
di attivare direttamente proteine KINASI.
KINA.SI ~ fosforilazione
FOSFA TASI ~ defosforilazione
Questi effetti di fosforilazione o di defosforilazione portano a livello della sinapsi eccitatoria
glutammatergica degli effetti molto importanti, soprattutto sugli AMP Ar (gli AMP Ar sono una
tipologia di recettori non-NMDA peril glutammato).
Le KINAS! determinano:
o Fase Precoce
Aumento della conduttanza (gli AMP Ar che gia sono presenti in membrana
conducono meglio)
Aumento della concentrazione di AMPAr in membrana ( ci sono vescicole
nel neurone postsinaptico che hanno in membrana questi recettori ed in
seguito all' azione delle Kinasi vanno a fondersi con la mambrana
aumentando cosi la concentrazione di AMPAr)
o Fase Tardiva
6 1\ L
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