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La Nuova Strada per la Vita!

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Promozione di processi di Reinserimento Sociale


per Bambini, Adolescenti e Giovani di strada.
Citt di Luanda - ANGOLA

Gennaio 2012

TITOLO

La Nuova Strada per la Vita!


Promozione di processi di Reinserimento Sociale
per Bambini, Adolescenti e Giovani di strada.
Citt di Luanda - ANGOLA
SINTESI
Il progetto intende Promuovere il reinserimento sociale di bambini, adolescenti e giovani di
strada della citt di Luanda, Angola. Questo nellottica di contribuire alla promozione e
protezione dei gruppi pi vulnerabili e emarginati della societ angolana.
Lintervento sinserisce in un pi ampio programma in fase di esecuzione nel Paese insieme ai
Salesiani di Don Bosco, che vede la partecipazione attiva del Ministero Affari Esteri (DGCSMAE), il cui finanziamento parte integrante anche della presente proposta.
Si intendono sviluppare percorsi sostenibili di fuoriuscita dalla vita di strada, recupero e
reinserimento attraverso risposte concrete e soluzioni sostenibili. Garantendo il ristabilimento,
la tutela e la promozione dei diritti di ciascun beneficiario, insieme a lui si costruir un cammino
che lo vedr protagonista stesso della sua rinascita come soggetto attivo e cittadino integrato.
Lazione si svilupper in zone specifiche della capitale, raggiungendo fino a 100 tra bambini,
adolescenti e giovani che beneficeranno di un servizio individualizzato di accompagnamento
(incluso supporto sanitario di base). In virt delle diverse condizioni di ciascuno, per 50 saranno
avviati processi di abbandono della strada, entrata nella rete di protezione dei Salesiani di Don
Bosco e in altri canali di recupero, con soluzioni condivise con un approccio partecipativo. Le
tipologie attivate saranno: inserimento in centri di accoglienza (centri infantili notturni/diurni e
case-famiglia); integrazione in percorsi di formazione tecnico-professionale e orientamento
lavorativo; ritorno alle famiglie biologiche e/o allargate con accompagnamento; trasferimento a
strutture specializzate nella cura e recupero di dipendenze (droga, alcool, benzina).
Saranno inoltre coinvolti direttamente 40 tra operatori dellequipe mobile di strada, educatori,
operatori sociali (rete salesiana e non) che parteciperanno a specifici cicli di formazioni di
miglioramento delle competenze lavorative e umane.
Tra i destinatari diretti includiamo infine le persone coinvolte nellattivit sensibilizzazione della
societ civile italiana e angolana sulla realt dei bambini, adolescenti e giovani di strada della
citt di Luanda, Angola. Saranno globalmente fino a 200 persone in ciascuno dei due eventi
realizzati in Italia (territorio Provincia di Roma) e Angola, per un totale di 400 persone.
In termini pi generali, i beneficiari indiretti raggiunti saranno fino a 600.000 persone
allinterno del Municipio di Sambizanga (citt di Luanda), considerando il tessuto sociale, le
famiglie, le istituzioni e gli altri attori e organizzazioni, statali e non.
I risultati previsti sono:
- Migliorata la qualit del programma di recupero dei minori di strada;
- Avviati processi di fuoriuscita dalla vita di strada, entrata nella rete di protezione dei
Salesiani di Don Bosco e in altri canali di recupero per bambini, adolescenti e giovani;
- Sensibilizzata la societ civile della Provincia di Roma e della citt di Luanda sulla realt
dei bambini, adolescenti e giovani di strada in Angola.
Partner locale del progetto sono i Salesiani di Don Bosco, presenti in Angola dal 1981 con opere
sociali nei settori dell'istruzione-educazione formale e informale, della sanit, della formazione
professionale e dellavviamento al lavoro, nonch con programmi di sviluppo volti alla tutela e al
recupero delle fasce pi vulnerabili della popolazione (in particolare i giovani).
La presente iniziativa risponde a istanze puntualmente manifestate dal gruppo target, nonch
dai responsabili darea del partner locale, con unanalisi del bisogno raccolta attraverso
metodologie partecipative che garantiranno il pieno coinvolgimento di tutti gli stakeholders.
Il progetto inoltre pienamente in linea con altri interventi attualmente in implementazione e
finanziati da importanti donor nazionali e internazionali (MAE, Unicef, UE in Angola).
Lintervento avr una durata prevista di 12 mesi.
3

MOTIVAZIONE
LOCALIT DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Citt di Luanda, capitale dellAngola.
DURATA PREVISTA: 12 mesi
CONTESTO GENERALE DI INTERVENTO
LAngola uno stato dell'Africa centrale, confina a nord con la Repubblica Democratica del
Congo, a est con lo Zambia, a sud con la Namibia e a ovest si affaccia sull'oceano Atlantico.
uno dei paesi meno sviluppati del mondo: dopo 27 anni di confitto 1, che ha provocato almeno
mezzo milione di morti, la distruzione
della maggior parte delle infrastrutture e
delle linee di trasporto del paese e
lasciato
un'economia
allo
sbando,
l'eredit della recente guerra ancora
molto pesante. Il tasso di mortalit entro
i 5 anni di vita tuttora molto alto - 161
ogni 1.000 nati vivi - e laspettativa di
vita alla nascita - pari a 51,1 anni2 - una
tra le pi basse del mondo. La
malnutrizione
ha
raggiunto
livelli
allarmanti con il 38% della popolazione
denutrita, un terzo dei bambini sottopeso
e quasi un bambino sotto i cinque anni su
due
affetto
da
rachitismo3.
La
popolazione, pari a quasi 20 milioni di
abitanti4 (dati Unicef, Situao Mundial
Da Infncia, 2011), distribuita in un
territorio di 1.246.700 km e con
unestensione costiera di 1.600 km,
dislocata in maggior parte tra l'Angola
centrale e la zona costiera. Il tasso di
alfabetizzazione pari al 70%5, ed il
frutto, pi che dellattivit scolastica
istituzionale, dellattivit capillare delle
OO.II. e delle ONG operanti nel paese.
Leredit della guerra, combinata con le
frequenti epidemie, la malnutrizione e con il pressante problema delle mine 6, ha fatto
dell'Angola uno dei Paesi con lindice di sviluppo umano (HDI) pi basso del mondo, pari a 0,486,
che la colloca al 148 posto7. Il dato disaggregato ancora pi allarmante, segnalando un
evidente problema di redistribuzione della ricchezza, se pensiamo che le tre componenti
1

Il 4 aprile 2002 gli accordi di pace tra il Governo angolano e i ribelli dell'UNITA - Uniao Nacional para a Independencia Total de
Angola, orfani del leader storico Jonas Savimbi ucciso due mesi prima, posero fine a una delle guerre civili pi sanguinose del
continente (rif. http://en.peacereporter.net/ongoing+wars/area/573
2

Dati Human Development Report, 2011.

Rapporto UNICEF sulle Emergenze, 2009 - Angola

L'Angola uno dei Paesi che pi ha patito delle razzie del passato: all'arrivo degli Europei, nel XVI sec., sembra che la popolazione
fosse il doppio dell'attuale (rif. http://www.ambasciatangolana.com/popolazione.php )
5

Dati Human Development Report, 2011

Nonostante lopera di bonifica portata avanti da diverse organizzazioni internazionali e dalle forze armate angolane, resta ancora
pressante il problema delle mine: si calcola che in Angola siano disseminate due mine per ciascuna abitante, la pi alta
concentrazione al mondo, che rende improduttivo un terzo del Paese. Il Paese detiene anche il primato di un amputato ogni 334
abitanti, per un totale di circa 70.000 vittime, delle quali circa 8.000 hanno meno di 15 anni (rif. www.maginternational.org)
7

Dati Human Development Report, 2011.

delindice di sviluppo umano hanno i seguenti valori: salute 0,490; educazione 0,422; reddito
0,557. A confermare una concentrazione eccessiva della ricchezza in fasce ristrette della
popolazione il dato sullindice di concentrazione del reddito di Gini, 58,6 nel 20098.
Le condizioni di vita della popolazione sono dunque ancora pi miserevoli se confrontate con le
potenzialit del paese e il suo il tasso di crescita. Un recente studio della Fondazione Open
Society (2011) lo ha definito il Paese povero pi ricco al mondo, mentre la sua capitale
Luanda da alcuni anni la citt pi cara al mondo per espatriati.
LAngola il secondo produttore di petrolio 9 del continente dopo la Nigeria (rappresentando il
95% delle esportazioni, l80% delle entrate fiscali e il 60% del prodotto interno lordo GDP) e uno
dei maggiori esportatori di diamanti, risorse che negli ultimi anni hanno permesso una crescita
del PIL costantemente su valori elevati, toccando quota 20% nel periodo 2005-2007 10.
Il rapido e disordinato processo di crescita, lurbanizzazione selvaggia, i consistenti interessi
internazionali e le speculazione che si concentrano nel Paese, linadeguatezza dei servizi socio
sanitari e assistenziali, leccessiva e incontrollata mobilit professionale, la grande disparit di
trattamento economico unita ad un costo della vita esorbitante, stanno continuando ad
accrescere la povert e la disuguaglianza sociale colpendo soprattutto le fasce della
popolazione pi vulnerabili, come i bambini, gli adolescenti e le donne.
La disuguaglianza e leccessiva concentrazione della ricchezza sembrano in antitesi con gli
eccezionali dati economici del Paese, ma dando unocchiata all'indice di percezione della
corruzione, che vede lAngola attestarsi al 168 posto su 178 Paesi (quinto peggiore in Africa) 11,
si ha un elemento in pi che testimonia le aspettative e la fiducia che la popolazione pu avere.
Il contesto geografico dintervento del progetto include una delle aree pi povere e degradate
della citt di Luanda, nella Municipalit di Sambizanga, la cui popolazione stimata in circa
670 mila abitanti12 su unarea di 14,5 km.
Le condizioni di vita nella Municipalit, che comprende i quartieri/baraccopoli di Mota, Lixeira,
Mabubas e Boa Vista sono assai precarie e i servizi sociali disponibili per i gruppi pi vulnerabili e
a rischio di emarginazione sono estremamente carenti. Permangono ancora molti problemi
irrisolti soprattutto nella protezione sociale da garantire alle fasce pi vulnerabili e
marginalizzate, che si trovano in grande concentrazione in questarea.
I processi in atto a livello politico ed economico nel Paese, sopra descritti, alimentano
lesclusione sociale e lemarginazione di questi gruppi, che non possono godere dei loro diritti
fondamentali e sono esclusi dalla possibilit di partecipare a pieno titolo alla vita economica,
sociale e civile del Paese. Negli ultimi anni, il Governo, grazie alla collaborazione di alcune
Organizzazioni Internazionali e di numerosi attori non statali, ha avviato un piano per il
miglioramento dellofferta dei servizi sociali per i bambini e gli adolescenti (circa la met della
popolazione, infatti, ha meno di 15 anni13). Anche questi sforzi, tuttavia, stanno incontrando
molti problemi e richiedono il supporto degli attori non statali presenti nel Paese.
Sono essenzialmente tre le condizioni che hanno favorito la scelta di realizzare il presente
intervento presso il Municipio di Sambizanga, citt di Luanda:
1. Grande concentrazione, nel contesto urbano della capitale, di popolazione minorile che
vive sulla strada;
2. Presenza nellarea di una consolidata esperienza di lavoro sul campo da parte del partner
di progetto;
8

African Development Bank 2011-2015 Country Strategy Paper

La ricostruzione post-bellica impiegher buona parte delle risorse del Paese, che ha gi ipotecato le esportazioni petrolifere dei
prossimi anni in cambio dellassistenza (in particolare da parte di compagnie cinesi) per la riabilitazione delle principali
infrastrutture.
10

African Development Bank 2011-2015 Country Strategy Paper

11

http://www.transparency.org/ Corruption Perceptions Index (CPI)

12

Rif: sito Ambasciata Angolana in Italia anche se stime delle OI arrivano a dichiarare fino ad 850.000 abitanti, considerando la
grande percentuale di coloro, soprattutto minori, che non sono ancora iscritti al Registro Nazionale dellAnagrafe.
13

Dati Human Development Report 2007/2008

3. La rete gi consolidata di attori sociali a supporto del programma Salesiano di protezione


sociale e recupero dei ragazzi di strada.
SPECIFICA SITUAZIONE DI BISOGNO CHE IL PROGETTO AFFRONTA
Il presente intervento si propone di affrontare le problematiche legate alle difficolt di
inserimento sociale, scolastico, familiare e lavorativo dei ragazzi di strada, proponendosi di
influire non tanto sulle cause dellesistenza del fenomeno, quanto piuttosto sulle motivazioni
della permanenza prolungata sulla strada, legate in particolare alla mancanza di opportunit di
investimento per il futuro, alla mancanza di accesso ai servizi basici di salute ed educazione,
nonch allesposizione continua ai rischi e ai vizi tipici della vita di strada.
In Angola lattuale processo di crescita economica sta modificando rapidamente il tessuto sociale
senza che siano per contestualmente adottate efficaci misure di contenimento, prevenzione e
protezione per attenuare i fenomeni di esclusione sociale in atto. I destinatari di questo
intervento rientrano nella fascia di giovani a rischio, la cui vulnerabilit strettamente legata
alle situazioni di disgregazione familiare e abbandono in cui sono cresciuti, alla loro condizione
attuale di vita in strada, nonch alla mancanza di prospettive per il futuro.
Il progetto interviene quindi come primo livello, al momento presente ma ancora piuttosto
debole e comunque da potenziare, del processo Salesiano di recupero e reinserimento sociale di
ragazzi di strada e/o che vivono nella strada. Questa problematica sociale legata a diversi
fattori e rappresenta la conseguenza estrema delle condizioni a cui sono esposti giovani e
famiglie delle fasce pi marginalizzate della societ. Labbandono delle famiglie di origine per
cercare una vita migliore o per sfuggire alle accuse di stregoneria, il cambiamento strutturale
della famiglia con laumento delle separazioni e nuove convivenze, la diffusa violenza
domestica, la necessit di lavorare da parte di entrambi i genitori (che impedisce di rispondere
adeguatamente alle necessit dei minori), e le conseguenze psicologiche della guerra sulle
famiglie di origine sono solo alcuni elementi di vulnerabilit che comportano lallontanamento
parziale o totale - dal nucleo familiare.
Il suddetto processo di recupero, messo in atto dai Salesiani di Don Bosco ormai da diversi anni in
Angola, prevede diverse tappe di sensibilizzazione, accoglienza e reinserimento sociale dei
ragazzi, questo per permettere loro di abituarsi gradualmente ai cambiamenti dettati dal
maggior grado di impegno e di consapevolezza richiesto ad ogni fase successiva del
reinserimento sociale. I giovani vengono inizialmente contattati sulla strada nei luoghi dove
vivono e vengono sensibilizzati a intraprendere un cammino che inizia con il lasciare la strada
per conoscere i diversi centri di accoglienza Salesiani. In queste strutture i giovani godono di un
supporto educativo (formale e non), con laccompagnamento di educatori specializzati. Dopo un
periodo di passaggio nei centri, in cui i minori abbandonano le dipendenze (droghe, fumo,
alcool), vengono accolti in Case Famiglia, dove tornano a vivere la dimensione familiare,
assieme ad una decina di altri ragazzi accolti e sotto la tutela di una famiglia affidataria,
continuando a studiare e impegnandosi anche in attivit extra-scolastiche. Il livello successivo,
riservato a coloro che compiono 14 anni, linserimento nel centro di accoglienza e formazione
professionale di Kala-Kala.
Il presente progetto andr ad intervenire sulla prima tappa di questo processo, quella
sviluppata direttamente sulla strada. Il lavoro di sensibilizzazione che i Salesiani svolgono
ormai da 4 anni, con visite settimanali serali ai ragazzi riuniti nei luoghi dove normalmente
vivono e si guadagnano il pane quotidiano, vuole primariamente conoscere la realt dei ragazzi,i
piccoli lavoretti a cui si dedicano (lavare le macchine, lucidare le scarpe, aiutare a trasportare
carichi pesanti, ecc), i vizi e le dipendenze (sniffare benzina, abuso di alcool, fumo), il loro
stato emotivo, le sfide che affrontano giorno per giorno, con lobiettivo di guadagnare
gradualmente la loro fiducia, instaurando un rapporto di amicizia e stima reciproca. Di fatto,
solo una volta raggiunto un buon livello di fiducia, si pu iniziare a sensibilizzare i giovani perch
tornino a credere in se stessi e a ricercare la propria dignit, tornando a investire sul proprio
futuro.
Spesso la moderna societ angolana discrimina questi ragazzi perch inutili per la crescita del
Paese; questo trattamento influisce nella considerazione che i ragazzi di strada hanno di s,
6

portandoli a perdere totalmente fiducia nel proprio futuro. I momenti di incontro che avvengono
sulla strada vogliono quindi mostrare la possibilit di scegliere una vita diversa, dimostrando
totale disponibilit e supporto nellaccompagnamento durante il cammino di rinascita che i
ragazzi vogliano scegliere, sia esso quello dello studio, della solidariet, del lavoro degno e della
difesa della vita, ad esempio di Don Bosco. Questo passaggio delicato sviluppato proponendo ai
minori percorsi di recupero e reinserimento nella vita sociale e familiare.
Durante le ore di condivisione sulla strada, attraverso giochi e dinamiche educative, proiezioni
di film, piccoli lavori manuali e lavori di gruppo, si cerca di stimolare i giovani affinch possano
esprimersi, manifestando le loro paure, le loro speranze, le difficolt ed i soprusi che vivono,
tentando successivamente di trasformare questi stessi sentimenti in riflessioni educative che
vertano su tematiche sensibili alla vita di strada (famiglia, droga, igiene e salute, ecc) nonch
su valori positivi (solidariet, amicizia, rispetto reciproco, risoluzione pacifica dei conflitti,
ecc).
Alla fine del momento di interscambio di esperienze e riflessione condivisa, si propongono i
possibili itinerari di recupero per coloro che manifestino la volont di lasciare la strada ed
impegnarsi nelle attivit educative offerte.
I minori di 15 anni sono invitati a conoscere i centri di accoglienza salesiani, diurni e notturni, e
sono informati sulle attivit e i servizi a cui potrebbero avere accesso (alfabetizzazione, accesso
allacqua e pasti caldi, attivit sportive ed artistiche ecc).
Si sottolinea come laccesso ai centri dipenda dalla volont manifestata dai ragazzi stessi e
dimostrata raggiungendo autonomamente il centro per conoscerlo.
Per giovani che abbiano superato i 15 anni, invece, la proposta al momento ancora non
consolidata, dato che non esistono strutture dedite allaccoglienza di questi ragazzi.
Molto spesso, per, questi giovani manifestano una volont maggiore di voler dare una svolta
definitiva alla loro vita, visto che, nella maggior parte dei casi, si sono visti sfuggire
opportunit di crescita quando erano pi piccoli, ma nonostante tutto, non sono ancora
rassegnati a vivere la loro et adulta per la strada. Per questo motivo, palesano un bisogno di
studio, di riabilitazione dalle dipendenze e di formazione professionale. Lintervento previsto
andrebbe quindi a potenziare le proposte di recupero anche di questo gruppo beneficiari,
offrendo accesso a corsi di formazione professionale nelle strutture salesiane, accompagnamento
personalizzato nei casi di problemi di salute e per lottenimento dei documenti didentit
(fondamentali per esercitare i propri diritti di cittadinanza nel Paese e avere accesso ai servizi
pubblici) nonch tramite linserimento in un centro dedicato al recupero dalle dipendenze,
situato nella citt di Huambo, Regione centrale del Paese, a circa 600 km dalla capitale.
Il progetto pretende dunque promuovere e mettere in atto processi di abbandono della vita di
strada ed entrata in una fase volta al futuro reinserimento sociale, tenendo conto del differente
profilo di ciascun beneficiario e dietro apposito accompagnamento individuale. Si propone
altres di sensibilizzare la societ in generale, facendo conoscere il fenomeno dei ragazzi di
strada come una realt diffusa tra le vie di Luanda e a cui autorit e societ civile non possono
voltare le spalle.
Si sottolinea infine che il presente intervento sinserisce in un pi ampio programma in fase di
esecuzione nel Paese insieme ai Salesiani di Don Bosco. Tale iniziativa vede la partecipazione
attiva del Ministero Affari Esteri (DGCS-MAE), il cui finanziamento parte integrante anche della
presente proposta (cfr. piano finanziario). Il suddetto programma coinvolge globalmente le
diverse tappe e tipologie di protezione sociale dei minori a rischio gestite dai Salesiani nella
citt di Luanda e dintorni.
CARENZE E BISOGNI CHE GIUSTIFICANO LINTERVENTO E CONNESSIONE CON LINTERVENTO
PROPOSTO
Tematica centrale in questo progetto quella dellabbandono minorile, fenomeno storicamente
presente in ogni societ umana, nei paesi industrializzati e in quelli in via di sviluppo, ma che
colpisce con estrema durezza quei bambini che vivono in aree di degrado, povert economica e
sociale, violenza familiare. Le contingenze della storia hanno portato a una sorta di rimozione
collettiva del fenomeno e, nel caso dellAngola anche alla mancanza di efficaci risposte in
7

termini di politica di protezione sociale di questi minori. Lidea progettuale nasce dallesigenza
di dare una risposta concreta ed efficace a questo vacuum, promuovendo percorsi sostenibili di
recupero dalla vita di strada dei minori a forte rischio di emarginazione.
METODOLOGIA DINDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO
Il bisogno stato individuato durante lo studio di fattibilit in loco realizzato a partire dai primi
mesi del 2011 da esperti della ONG, dallo staff VIS in loco e in collaborazione con la controparte
locale, i Salesiani di Don Bosco, gli educatori e i beneficiari stessi utilizzando un approccio
partecipativo nella definizione delle necessit.
La presentazione di questo progetto conseguenza delle attivit svolte dalla controparte locale
dal 1981 ad oggi a favore di bambini, adolescenti e giovani vulnerabili di Luanda, che vede
lappoggio del VIS a partire dal 1991. I risultati e limpatto dei progetti realizzati sono stati
estremamente apprezzati nel corso di missioni in loco di diversi donatori. La valutazione positiva
del lavoro svolto dal VIS e dalla Controparte locale in passato e le esigenze ancora evidenti
hanno condotto a una richiesta espressa da parte dei funzionari locali di sostenere una nuova
azione, con uniniziativa volta a valorizzare il lavoro realizzato sino ad oggi.
Insieme alla controparte locale, si proceduto pertanto ad analizzare il profilo dei minori che si
trovano in condizione di emarginazione vivendo nella strada, il cui frutto inserito in un
documento di base (base-line) ufficialmente presentato alla Delegazione dellUnione Europea in
Angola. Anche a partire dai risultati di questo studio, ne scaturita una strategia integrata di
intervento, che si inserisce nel processo di reinserimento sociale gi in atto da diversi anni.
Lindividuazione del bisogno sorta proprio dallanalisi dettagliata di tale percorso, che prevede
diversi livelli di intervento per il recupero e la formazione integrale di ragazzi che sono
accompagnati, sensibilizzati e stimolati ad accettare un nuovo cammino di vita, facendo forza
sui propri elementi di resilienza. Si tratta di un lungo e delicato processo, che inizia con il primo
contatto sulle strade di Luanda, passando poi attraverso i centri di prima accoglienza, le case
famiglia, la localizzazione e sensibilizzazione delle famiglie dorigine e infine linserimento
socio-lavorativo.
Tappa iniziale appunto il primo contatto sulla strada, che risponde a metodologie pedagogiche
appropriate considerato il delicato gruppo target coinvolto. Lapproccio con il minore sulla
strada fondamentale per intraprendere insieme a lui un cammino che potr portare al suo
recupero. Lequipe della controparte locale attualmente impegnata in questa attivit ha
ottenuto ottimi risultati riuscendo a indirizzare numerosi minori verso apposite misure di
accoglienza. Ma i numeri e i casi da trattare sono tali e delicati che necessario un
rafforzamento di tale impegno prevedendo anche personale dedicato allaccompagnamento
individuale del singolo caso.
Il bisogno di dare continuit al lavoro sulla strada sorto anche dal lavoro costante della
Commissione Centrale Salesiana dedicata a bambini e adolescenti a rischio, che nelle riunioni
mensili, a partire dal 2010 e per tutto il 2011, ha palesato la preoccupazione per un
rafforzamento dellintervento sulla strada che attualmente i Salesiani sono in grado di gestire.
I numeri dei minori a rischio tale che la capacit di risposta a tale domanda si rivelata
insufficiente, soprattutto per coloro che sono prossimi alla maggiore et, per i quali un percorso
di recupero deve essere calibrato a un imminente inserimento sociale e in particolare lavorativo.
La commissione ha altres individuato le metodologie di risposta allesclusione che sono oggetto
delle ipotesi di recupero e reinserimento di cui al risultato 2 della presente proposta (entrata
nel sistema di recupero salesiano, inserimento nella formazione professionale, reintegrazione
familiare, entrata in programmi appositi di recupero dalle dipendenze).
Le attivit previste da questo progetto sono pertanto unulteriore risposta, concertata con gli
attori locali sopra menzionati e con i diretti beneficiari, alle necessit e ai bisogni dei giovani
pi vulnerabili del Paese.
Come gi anticipato, infine, la risposta delineata con la metodologia sopra riportata si inserisce
nellambito della progettualit in fase di implementazione su base triennale (2010-2013) con un
intervento finanziato dal Ministero Affari Esteri e dalla Delegazione in Angola dellUnione
8

Europea, che vede VIS e Salesiani di Don Bosco agire insieme per la promozione di un sistema di
tutela sociale dei gruppi pi vulnerabili della societ angolana.

ATTORI
Lassociazione proponente del presente progetto
VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo
Via Appia Antica, 126 - 00179 Roma
Telefono 06/516.291 Telefax 06/516.292.99
Sito internet: www.volint.it
Presidente: Carola Carazzone
ASSOCIAZIONE PROPONENTE
Il VIS ha iniziato a lavorare in Angola insieme ai Salesiani nel 1991, sia per la realizzazione di
interventi di emergenza e ricostruzione nel periodo post-bellico, sia per numerosi programmi di
sviluppo. Le attivit vengono tuttoggi implementate nella capitale Luanda, ove si sono riversate
le popolazioni provenienti dalle aree di conflitto interno, cos come in altre province del Paese
(Lwena, Dondo, NDalatando, Benguela, Calulo, Bengo) ove la guerra ha distrutto le abitazioni,
le scuole, gli ospedali e le poche linee di trasporto e comunicazione con il resto del Paese.
Gli interventi di sviluppo del VIS e dei Salesiani sono stati orientati principalmente alla creazione
e/o al miglioramento dei servizi fondamentali nei settori delleducazione e istruzione (formale e
non), della sanit, della formazione professionale e dellavviamento al lavoro.
Il VIS ha in passato contribuito alla costruzione, a Luanda, della scuola dellobbligo del quartiere
di Lixeira, del centro di salute CEFAS e dei centri di Formazione Professionale di Lixeira e di
Mota.
di particolare importanza il fatto che il VIS stia attualmente implementando due progetti
finanziati rispettivamente dal MAE e dalla Commissione Europea, che hanno lobiettivo di
rafforzare la rete di protezione sociale di bambini e adolescenti pi vulnerabili e marginalizzati
di Luanda, di contribuire al loro reinserimento sociale attraverso il miglioramento dellaccesso ai
servizi sociali di base offerti e di rafforzare le partnership con le istituzioni locali e le
organizzazioni impegnate nello stesso settore di intervento. I progetti si occupano inoltre di
sviluppare i servizi di accoglienza, inserimento scolastico, formazione integrale e localizzazione
familiare dei ragazzi di strada, fino ad accompagnare i minori allinserimento nel centro
professionale di Kala-Kala.
La presente proposta si pone idealmente come primo e fondamentale anello di una catena che
mira a offrire ai ragazzi contattati settimanalmente per le vie di Luanda un percorso di vita,
organico e organizzato, alternativo alla strada. I minori hanno la possibilit di essere
accompagnati in un graduale processo di allontanamento dalla strada e dai relativi vizi, abusi e
violenze, e di reinserimento nella vita della societ, fino allobiettivo ultimo del processo di
raggiungere la totale autonomia grazie allentrata nel mondo del lavoro e alle acquisite
conoscenze, abilit e attitudini necessarie per essere cittadini responsabili e consapevoli.
Il progetto in questione si propone di dare continuit e maggior forza allazione iniziata negli
ultimi anni, con risultati positivi, nellarea di reinserimento sociale dei minori a rischio.
Nel periodo 2010-11 i Salesiani di Don Bosco di Angola hanno beneficiato di un finanziamento
dellUNICEF che ha permesso di migliorare le condizioni di accoglienza di due case famiglia
situate nel quartiere di Mota, dedicate allaccoglienza di ex-ragazzi di strada.
Risulta chiaro quindi quanto il VIS e i Salesiani di Don Bosco siano radicati nellarea target del
presente intervento, godano di stima e del pieno appoggio da parte delle Istituzioni locali
competenti, nonch abbiano a cuore lorganicit e lefficacia del processo di recupero dei
ragazzi vulnerabili di Luanda.

10

BREVE PRESENTAZIONE DI ALTRI INTERVENTI AFFINI REALIZZATI IN PASSATO E IN FASE


DIMPLEMENTAZIONE
PROGETTO: A ESTRADA PARA A VIDA! RAFFORZAMENTO DELLA RETE DI PROTEZIONE
SOCIALE PER LA PREVENZIONE, IL RECUPERO E IL REINSERIMENTO DI BAMBINI E
ADOLESCENTI A RISCHIO A LUANDA, ANGOLA
Luogo
Luanda, quartieri di Lixeira e Mota
Numero
di 4.000 bambini e adolescenti vulnerabili,
beneficiari
500 donne
2.000 famiglie vulnerabili
350 educatori, insegnanti, animatori e operatori sociali
550 bambini e adolescenti a rischio di devianza ed esclusione sociale
Durata del progetto 3 anni, 2010 2013
Budget totale
1.239.943,00
Obiettivi
Lobiettivo generale del progetto di contribuire alla promozione
e protezione dei gruppi pi vulnerabili ed emarginati della societ
angolana, in particolare i bambini e gli adolescenti di/in strada, i
minori e i giovani a rischio di devianza ed esclusione sociale e le
loro famiglie, cos da favorire la creazione di una societ inclusiva
e partecipativa.
Lobiettivo specifico di rafforzare la rete di protezione sociale
dei bambini e degli adolescenti pi vulnerabili ed emarginati di
Luanda - Municipalit di Sambizanga - e contribuire al loro
reinserimento sociale, attraverso il miglioramento dei servizi
sociali di base erogati e il rafforzamento della cooperazione tra gli
attori coinvolti nel settore.
Principali Attivit
Organizzazione e realizzazione delle attivit di capacity building
Ristrutturazione ed equipaggiamento di 9 strutture di accoglienza
Organizzazione e realizzazione di corsi di formazione di educatori
sociali e animatori della rete di protezione sociale
Organizzazione e realizzazione di attivit ludiche, di accoglienza,
reinserimento sociale e familiare e documentazione di bambini di
strada ed in situazione di rischio
Organizzazione e realizzazione di sensibilizzazioni per famiglie
vulnerabili del Municipio di Sambizanga
Organizzazione di attivit di lavoro in rete con istituzioni locali
Finanziamento
Partner

Ministero Affari Esteri Italiano e Unione Europea (Delegazione in


Angola)
Salesiani di Don Bosco - Angola

PROGETTO: A ESTRADA PARA A VIDA! POTENZIAMENTO DELLA RETE DI PROTEZIONE


SOCIALE E ACCOGLIENZA PER MINORI A RISCHIO. LUANDA - ANGOLA
Luogo
Luanda, quartieri di Lixeira e Mota
Numero
di 150 bambini/ adolescenti a rischio assistiti e accolti nelle strutture di
beneficiari
recupero e reinserimento sociale, 200 donne e relative famiglie.
Durata del progetto 10 mesi a partire da Febbraio 2010
Budget totale
38.700,00
Obiettivi
Lobiettivo generale del progetto di contribuire alla promozione
e protezione dei gruppi pi vulnerabili ed emarginati della societ
angolana, in particolare i bambini e gli adolescenti di/in strada, i
11

Principali Attivit

Finanziamento
Partner

minori e i giovani a rischio di devianza ed esclusione sociale e le


loro famiglie, per contrastare lesclusione sociale e
lemarginazione delle fasce sociali pi deboli (minori e donne).
Lobiettivo specifico del progetto di migliorare i servizi sociali
di accoglienza rivolti ai bambini ed agli adolescenti pi vulnerabili
ed emarginati di Luanda - Municipalit di Sambizanga e sostenere
il ruolo della donna.
Riabilitazione ed equipaggiamento del Centro di Accoglienza per
ragazzi di strada Domingo Savio
Acquisto del materiale didattico, ludico-ricreativo e igienico
sanitario necessario per i centri della rete di accoglienza
Realizzazione di attivit di alfabetizzazione e di sostegno per
donne vulnerabili
Realizzazione di attivit educative, ludico/ricreative e di sostegno
per il reinserimento familiare e sociale dei minori a rischio.
Provincia Autonoma di Trento
Salesiani di Don Bosco

PROGETTO: A ESTRADA PARA A VIDA! POTENZIAMENTO DELLA RETE DI PROTEZIONE


SOCIALE E ACCOGLIENZA PER MINORI A RISCHIO. LUANDA - ANGOLA
Luogo
Luanda, quartiere di Mota
Numero
di 55 bambini/ adolescenti a rischio assistiti e accolti nelle case famiglia
beneficiari
di Mota
Durata del progetto 1 anno, Marzo 2010-Marzo 2011
Budget totale
USD 282.915,00
Obiettivi
Lobiettivo del progetto di contribuire al miglioramento delle case
famiglia che accolgono ragazzi di strada inseriti nel processo di
reinserimento sociale.
Principali Attivit
Realizzazione di piani educativi individuali per i ragazzi accolti
nelle case famiglia Miguel Magone e Mama Margarida (quartiere di
Mota)
Localizzazione e sensibilizzazione delle famiglie di origine dei
ragazzi accolti.
Realizzazione di attivit di documentazione dei ragazzi accolti
Raccolta di dati dei ragazzi accolti.
Finanziamento
UNICEF Angola
Partner
Salesiani di Don Bosco

12

PARTNER LOCALE
Partner locale del presente progetto :
Salesiani Don Bosco- ANGOLA
Rua Cristovao Falcao, 36 / 38 B CAIXA POSTAL 5208
Luanda - ANGOLA
Responsabile: Filiberto Rodrguez Martin
Partner locale del progetto sono i Salesiani di Don Bosco - Angola, che, presenti in Angola dal
1981, lavorano in otto aree diverse del Paese per le fasce sociali pi vulnerabili, in particolare
bambini, adolescenti e giovani. La Delegazione Salesiana dellAngola unemanazione della
Congregazione Salesiana presente in 117 Paesi nel mondo che ha come fine istituzionale
leducazione umana, civile, professionale dei giovani, soprattutto di quelli pi disagiati ed a
rischio di esclusione sociale. I Salesiani di Don Bosco Angola si sono costituiti in data
23/02/2007 come NGO ufficialmente riconosciuta dal Governo Angolano con Registrazione del
Ministero de Justia OF. N 5627 / GJ/MJ/08, mentre come ente della Chiesa Cattolica in
Angola i Salesiani operano dal 1981.
Il VIS ha iniziato nel 1991 a lavorare in partenariato con i Salesiani in Angola, sia per la
realizzazione di interventi di emergenza e ricostruzione, sia per numerosi programmi di sviluppo,
a Luanda e in altre province del Paese (Lwena, Dondo, NDalatando, Benguela, Calulo, Cabinda).
Gli interventi di sviluppo del VIS e dei Salesiani sono stati orientati principalmente alla creazione
e/o al miglioramento dei servizi fondamentali nei settori delleducazione ed istruzione (formale
e non), della sanit e della lotta allHIV/AIDS, della formazione professionale e dellavviamento
al lavoro.
Si rileva che anche il VIS ufficialmente riconosciuto in Angola dal 2001: la controparte locale
ed il VIS hanno quindi maturato in 20 anni di partenariato una grande esperienza nella gestione
di programmi di sviluppo, operando sovente in collaborazione con altre organizzazioni ed enti
locali ed internazionali. In questo senso, liniziativa in oggetto potr fondarsi su condizioni che
faciliteranno non solo la creazione di una rete di attori diversi per limplementazione
dellintervento, ma anche la diffusione dei suoi risultati e la crescita dellimpatto sul territorio e
sulla comunit.
Attualmente il VIS e i Salesiani di Don Bosco stanno implementando in partnership diversi
interventi finanziati rispettivamente dal Ministero Affari Esteri (MAE) e dalla Commissione
Europea (Delegazione in Angola), che hanno avuto inizio nel 2010 e avranno una durata di tre
anni. Il focus sul reinserimento sociale di ragazzi di strada, a rischio o marginalizzati.
Autorevoli studi14 hanno evidenziato limportanza delle attivit realizzate dai centri Don Bosco
sul territorio, quale istituzione in grado di offrire assistenza ai giovani orfani, svantaggiati o
ragazzi di strada delle aree pi marginalizzate.
Si evidenzia, infine, che i progetti in corso hanno anche una componente dedicata al
rafforzamento delle capacit di pianificazione e gestione progettuale della controparte, cos da
accrescere lefficacia, la sostenibilit e la capitalizzazione delle esperienze.
Collaborazione con altri enti: la controparte realizza attivit in collaborazione con le comunit
locali, con le autorit governative e con ong italiane ed europee.
Per la definizione dei reciproci impegni al fine della conduzione del presente progetto e della
futura gestione delle attivit poste in essere di cui la controparte garantisce la prosecuzione,
stata definita unapposita convenzione tra il VIS e la controparte, prodotta in allegato.
La controparte metter a disposizione del progetto le strutture fisiche dei centri di accoglienza
allinterno dei quali verranno realizzate le attivit di progetto cos come il personale dedicato
allorganizzazione e implementazione delliniziativa.
La Congregazione Salesiana garantir la prosecuzione dellintervento una volta terminata la
microazione in oggetto.
14

Youth Assessment in Angola, USAID, 31st March 2006, pag. 16 e ss.

13

RELAZIONI IN LOCO TRA ASSOCIAZIONE PROPONENTE E PARTNER LOCALE


Il VIS presente in Angola fin dal 1991 con progetti in campo educativo (formale ed informale),
di formazione professionale e sanitari a favore dei minori e giovani vittime del conflitto interno
e delle forti migrazioni di massa ed alle donne, realizzati con I Salesiani di Don Bosco - Angola e
con altre ONG della rete del Don Bosco Network www.donbosconetwork.org di cui il VIS stato
ente promotore.
In particolare, nel corso degli ultimi anni il VIS ed i Salesiani dellAngola hanno collaborato
nellabito dei seguenti progetti:
Localit
5 localit
rurali in
Angola
Municipio di
SambizangaLuanda
Municipio di
SambizangaLuanda

Titolo del progetto

Principale
Donatore

Durata del
progetto

CE - Block
Grant

24 mesi

CE
-Commission
e Europea

60 mesi

CE Realizzazione di attivit di formazione e sensibilizzazione


Commissione
di operatori sociali sul tema dei Diritti Umani
Europea

18 mesi

Principali attivit realizzate negli ultimi 3 anni

Potenziamento di corsi di formazione professionale


Sviluppo della formazione professionale attraverso l acquisto attrezzature e formazione
in Angola
formatori in 5 diverse localit.
Ristrutturazione e costruzione di centri sanitari e di
Sviluppo dell'educazione, dell'assistenza alfabetizzazione; avvio di corsi di formazione
sanitaria e sostegno all'occupazione
professionale; assistenza sanitaria; formazione dei
nella periferia di Luanda (centri di
formatori; sostegno alloccupazione e azioni di microalfabetizzazione, centri sanitari e
credito; avvio di attivit educazione e sensibilizzazione
ufficio del lavoro a Sambizanga)
sanitaria
Promozione di una cultura di diritti
umani per una cittadinanza attiva e
partecipativa in Angola

Mussende

Realizzazione di strutture multiuso per attivit di


CEI
Supporto e Potenziamento del Processo sensibilizzazione e alfabetizzazione per Donne,
Conferenza
di Alfabetizzazione, Angola
Formazione di Alfabetizzatori, attivit di alfabetizzazione Episcopale
per donne a rischio
Italiana

24 mesi

Lwena

Lotta HIV SIDA nel Moxico

Realizzazione di attivit Formative per Operatori sanitari,


FG Fondo
tecnici di laboratori e medici, somministrazione di vaccini
Globale
e di esami per la diagnosi precoce del virus dellHIV

18 mesi

Municipio di
SambizangaLuanda

A Estrada para a Vida!


Rafforzamento della Rete di Protezione
Sociale per la Prevenzione, il Recupero
e il Reinserimento di Bambini e
Adolescenti a Rischio a Luanda, Angola

Municipio di
SambizangaLuanda

Ristrutturazione di 9 centri di accoglienza per ragazzi di


strada e allestimenti degli interni, realizzazione di
attivit Formative per Operatori sociali, realizzazione di
attivit di reinserimento familiare, supporto psicologico
ai minori ed agli educatori, sensibilizzazione delle
famiglie pi vulnerabili, rafforzamento del network di
attori locali per la protezione dei minori a rischio.
Ristrutturazione ed equipaggiamento del centro di
Potenziamento della Rete di Protezione accoglienza per ragazzi di strada Domingo Savio,
Sociale e Accoglienza per Minori a
realizzazione di attivit ludico-ricreative per ragazzi di
Rischio, Luanda - ANGOLA
strada e realizzazione di attivit di alfabetizzazione per
donne vulnerabili.

CE
-Commission
e Europea e
MAE
Ministero
Affari Esteri

36 mesi

PAT
Provincia
Autonoma di
Trento

10 mesi

Nel corso dellanno 2011 sono state compiute due missioni in loco da parte del personale
dellente promotore. La prima missione, avvenuta nel mese di Febbraio 2011 stata una
missione sia di monitoraggio delle attivit in corso che una missione tecnica, al fine di verificare
la fattibilit delliniziativa e la sua pertinenza; successivamente stata effettuata unulteriore
missione a cui hanno partecipato i rappresentati politici dell'organismo per definire la strategia
dellazione e le basi delle relazioni con tutti gli stakeholder coinvolti nellintervento.
Periodicamente vengono svolti incontri di coordinamento tra i rappresentanti della
congregazione salesiana ed il personale del VIS presente nel paese per il monitoraggio del lavoro
e per la programmazione delle attivit future.
Il responsabile del presente progetto in Italia ed il partner locale mantengono contatti periodici
telefonicamente e attraverso luso della posta elettronica.

14

ALTRI PARTNER
1. BORGO RAGAZZI DON BOSCO
VIA PRENESTINA 468 - 00171 ROMA, tel. 06.252.12.51, borgo-direttoresdb@donbosco.it
Il Borgo Ragazzi Don Bosco nasce nel quartiere di Centocelle, nella periferia est del Comune di
Roma, nel 1948 come risposta alle esigenze di centinaia di ragazzi orfani, (i famosi sciusci), che
gravitavano nell'ambito della stazione Termini di Roma, in cerca di una casa e di un lavoro. Da
allora, la struttura si caratterizzata come punto di riferimento educativo-preventivo per tutti i
giovani che vivono in condizioni "a rischio", con la possibilit di accedere a servizi diversificati,
quali un Centro di Formazione Professionale, una Sede Orientativa, (per l'individuazione di
percorsi formativi e lavorativi adeguati per i ragazzi che hanno conseguito il diploma di licenza
media), un Oratorio, un Centro ricreativo permanente, un Centro diurno di Accoglienza per
minori convenzionato con il Ministero della Giustizia, una Casa Famiglia, un Centro di Ascolto
Psico-pedagogico per adolescenti, una Skol per il sostegno scolastico di minori stranieri, un
Movimento Famiglie Affidatarie, due gruppi di appartamento per giovani appena maggiorenni.
Negli ultimi anni, sempre pi adolescenti italiani e stranieri, sono divenuti portatori di un disagio
che si connota sotto forme diverse: dispersione scolastica, adesione a percorsi devianti,
abbandono da parte delle famiglie di origine, marcata conflittualit nei confronti degli
immigrati, ed emarginazione sociale.
Le problematiche giovanili, e non solo, connesse allimmigrazione sono divenute sempre pi
rilevanti e necessitano di interventi mirati. Per cercare di dare una risposta a un disagio sempre
pi evidente, tra le altre iniziative messe in atto, al Borgo sono stati avviati due tipi di interventi
ben specifici tra di loro complementari ed interconnessi:
- percorsi di promozione e sostegno di una rete di auto-mutuo aiuto per famiglie e minori in
difficolt (Movimento delle Famiglie Affidatarie)
- percorsi per lintegrazione scolastica, culturale, sociale dei minori stranieri (Skol)
Il Borgo Ragazzi don Bosco una delle realt sociali pi importanti e radicate nel territorio di
riferimento del progetto, dove cerca di offrire una risposta alle sempre pi forti forme di disagio
giovanile e al bisogno crescente di servizi.
Diversi sono infatti i servizi per i giovani e le loro famiglie, in particolare dei Municipi VI e VII, da
cui proviene gran parte dellutenza.
La Casa Famiglia accoglie minori stranieri soli o minori che per diversi motivi non possono vivere
con la propria famiglia di origine. La semiautonomia offre ai giovani unopportunit di crescita e
di passaggio dallaccoglienza nella casa ad una vita fuori sostenuta e guidata.
Il centro accoglienza diurno Don Bosco nato nel 1992 come proposta alternativa al carcere
per tutti quei ragazzi, italiani e stranieri, che entrano nel circuito penale minorile o che
provengono dallarea della dispersione scolastica.
Grazie all'Oratorio permette ai giovani dei due municipi di avere un luogo deputato all'incontro e
alla socializzazione tra pari, alieno da rischi di sorta e impregnato di unatmosfera serena e
rilassata, tuttavia sensibile ai problemi dei minori e non distante dai problemi sociali del
territorio
Il Centro di Formazione Professionale, inoltre, garantisce da pi generazioni l'accesso ai mestieri
per tutti coloro che desiderino farlo.
Il Borgo svolge anche un ruolo insostituibile a favore della collettivit con l'associazione sportiva
PGS che raccoglie attorno a s centinaia di minori impegnati nelle pi disparate attivit sportive,
oltre ad essere un agente lievitante per le potenzialit del territorio dei municipi suddetti anche
grazie alla presenza del gruppo Scout RM 90, grazie al teatro che d asilo ad iniziative di
formazione teatrale e ad esibizioni e rappresentazioni, grazie allo sportello antiusura gestito con
i fondi comunali e grazie alle case famiglia per minori.
Il Movimento Famiglie Affidatarie, grazie ad una rete di famiglie consolidate, costituisce un
fondamentale punto di riferimento per minori e famiglie in difficolt.
15

Skole offre a decine di minori migranti di accedere ai servizi e ad altri a supporto di una
individuale crescita armonica e dell'integrazione sociale e scolastica. Non si riscontrano altri
servizi simili a Skol sul territorio dei due municipi VI e VII da cui provengono gran parte dei
minori beneficiari dellintervento,in particolare minori delle scuole medie inferiori e superiori.
Un servizio simile viene proposto dalla Parrocchia di SantIreneo, presente sul territorio, che
rivolge la sua attenzione ai minori delle scuole elementari. Questa divisione di utenti tra il Borgo
Ragazzi Don Bosco e la Parrocchia di SantIreneo, permette di dare una risposta completa ed
articolata ai bisogni della collettivit.
Il Borgo contribuir alla realizzazione delle attivit di sensibilizzazione sul territorio romano e di
visibilit delliniziativa, attraverso lorganizzazione di un evento apposito, nellambito
delliniziativa Borgo Estate, che si svolge ogni anno nel periodo estivo. Nel corso dellevento
saranno illustrate le attivit del progetto, attraverso la documentazione fotografica prodotta, e
si organizzeranno delle attivit legate allAngola (mostra fotografica, proiezioni video
testimonianze, momenti di convivialit, balli e danze tipiche).
Il VIS e il Borgo Don Bosco collaborano da alcuni anni per la realizzazione di progetto comuni.
Tra gli interventi congiunti degli ultimi anni, si sottolineano i seguenti progetti:
- Accoglienza e gestione dei percorsi formativi destrutturati per minori disagiati anno 2008,
finanziato da Fondazione Unicredit Foundation
- Adolescenti a rischio a Centocelle anno 2008-2010 finanziato da Fondazione Vodafone
- Progetto , dalla Provincia di Roma
Il Borgo Ragazzi Don Bosco ha firmato unapposita convenzione con il VIS per questo progetto. Si
veda allegato.
2. ASSOCIAZIONE DI CULTURA ECUMENE
via MAFFEO VEGIO, 12, ROMA , tel. 320.5320188, fbpacavira@hotmail.com
L'Associazione di cultura Ecumene/Onlus un'organizzazione nata pre promuovere i valori del
dialogo interculturale e religioso promuovendo lo sviluppo integrale della persona e della
comunit. E prevalentemente coinvolta nei seguenti campi:
Promozione di una Cittadinanza attiva
Dialogo interculturale e religioso
Progetti di solidariet locale nonch mediazione culturale
Informazione sui conflitti dimenticati
Formazione di educatori, operatori sociali, animatori socio culturali
Progettazione di programmi di cooperazione internazionale orientati allo sviluppo
sostenibile dei paesi emergenti e alla conoscenza mutua tra le culture.
Organizzazione di eventi, convegni, festival che rappresentino la volont di costruire un
linguaggio universale di pace/non violenza e che valorizzino l'autenticit e la creativit
delle espressioni artistiche di ogni membro della societ.
Dal 2010 al 2011 lEcumene/Onlus ha organizzato varie presentazioni di libri in collaborazione
con lAssociazione Caboverdemania, corsi di ballo Kizomba (tipica DANZA ANGOLANA) e
campionati di Calcio (maschile e femminile) insieme allAssociazione Cies. Inoltre ha collaborato
nella presentazione di vari eventi del XIX Municipio, come il Tenda Roma e festa
dellIntercultura, oltre a visite organizzate guidate al centro di Roma per immigrati.
Inoltre i membri dellassociazione sono da anni coinvolti in percorsi di avvicinamento al
Volontariato Internazionale organizzati dal VIS.
Lobiettivo principale di ogni attivit realizzata stato quello di creare momenti di riflessione
sulla realt degli immigrati a Roma e lintegrazione reciproca.
16

LAssociazione di Cultura ECUMENE ha firmato unapposita convenzione con il VIS per questo
progetto. Si veda allegato.

SOLUZIONE PROPOSTA
OBIETTIVO GENERALE
Lobiettivo generale del progetto di contribuire alla promozione e protezione dei gruppi pi
vulnerabili e emarginati della societ angolana.
A tal proposito sar centrale la sinergia con loperato dei Salesiani di Don Bosco in Angola, che
da trentanni si dedicano nel Paese alla tutela e al recupero delle fasce pi vulnerabili della
popolazione (in particolare i giovani).
Si intende sviluppare un programma che consenta di individuare percorsi sostenibili per
accompagnare il giovane a inserirsi nella societ con un adeguato e personalizzato percorso
psico-sociale e la creazione di concrete e valide alternative alla vita di strada.
OBIETTIVO SPECIFICO
Lobiettivo specifico del progetto di promuovere il reinserimento sociale di bambini,
adolescenti e giovani di strada della citt di Luanda, Angola.
Oltre al miglioramento qualitativo del lavoro svolto a contatto con i destinatari sulla strada,
saranno predisposte soluzioni concrete per i casi presi in carico dallequipe di progetto.
In virt delle diverse et, situazioni, profili, vissuti e condizioni familiari di ciascun beneficiario,
il processo individualizzato prevede differenti tipologie dazione:
- inserimento nelle strutture (forme residenziali e semi-residenziali) di accoglienza e
protezione dei Salesiani di Don Bosco;
- integrazione in corsi di formazione professionale per una futura occupazione lavorativa;
- reintegrazione nella famiglia dorigine laddove sussistano le condizioni, dietro previo lavoro
di localizzazione;
- inserimento in appositi programmi rieducativi specializzati in trattamento delle dipendenze
(alcool, droga, ecc).
RISULTATI ATTESI
Nella dinamica sopra descritta saranno essenzialmente due le componenti centrali
dellintervento, a cui si aggiunge una quarta direttrice diretta alla sensibilizzazione della societ
civile angolana.
Obiettivo
specifico
Promuovere il

reinserimento
sociale di
bambini,
adolescenti e
giovani di
strada della
citt di Luanda,
Angola

Risultati attesi

R.1 Migliorata la qualit


del programma di
recupero dei minori di
strada

R.2 Avviati processi di


fuoriuscita dalla vita di

Indicatori Oggettivamente
Verificabili
creato un coordinamento
dell'equipe mobile d'intervento
sulla strada
si realizzano almeno 4 formazioni
almeno 40 tra operatori equipe
mobile, educatori, operatori sociali
(rete salesiana e non) partecipano
attivamente alle formazioni
si realizzano almeno 4 formazioni
almeno 40 tra operatori equipe
mobile, educatori, operatori sociali
(rete salesiana e non) partecipano
attivamente alle formazioni
100 bambini/adolescenti/giovani
partecipano alle attivit sulla

Fonti di verifica

contratti
relazioni delle attivit sulla
strada

programma formazioni
registri presenze e
certificazioni formazioni
programma formazioni
registri presenze e
certificazioni formazioni
relazioni psico-sociali,
fotografie e reportistica
17

strada, entrata nella rete


di protezione dei Salesiani
di Don Bosco e in altri
canali di recupero per
bambini, adolescenti e
giovani

strada
50 processi di recupero avviati: 20
inseriti nei centri di accoglienza; 15
nella formazione professionale; 10
ritornano nelle famiglie d'origine; 5
in trattamento dipendenze
1 campagna fotografica realizzata

R.3 Sensibilizzata la
societ civile della
Provincia di Roma e della
citt di Luanda sulla
realt dei bambini,
adolescenti e giovani di
strada in Angola

Almeno 4 incontri realizzati con


Borgo Ragazzi Don Bosco,
Associazione Ecumene, VIS Settore
Educazione allo Sviluppo;
2 eventi di sensibilizzazione e
mostra fotografica allestiti (uno a
Roma e uno a Luanda, Angola)
almeno 200 persone coinvolte in
ciascun evento

staff di progetto
registro dei centri di
accoglienza, dei centri
formazione professionale e
del centro di trattamento
dipendenze, relazioni
psico-sociali
fotografie
fotografie, report, verbali

fotografie, report, fatture


pubblicazioni e rapporti
sugli eventi

ATTIVIT PREVISTE
Attivit preliminari
Nei primi mesi di implementazione saranno messe in atto una serie di iniziative volte a
preparare adeguatamente la realizzazione delle seguenti attivit di progetto.
Tali lavori preparatori sono gi in essere al momento della presentazione di questa proposta.
A) Selezione del personale dedicato per le attivit di progetto
La ricerca di personale qualificato e idoneo in termini di condivisione della metodologia di
recupero dei ragazzi di strada un passaggio delicato e fondamentale per il buon esito della
iniziativa.
Una in particolare la figura che richiede la selezione di un profilo dedicato:
loperatore sociale di strada specializzato nellaccompagnamento individuale dei casi
selezionati e responsabile dei percorsi di reinserimento (nelle varie opzioni di cui al
risultato 2).
Tutte le altre mansioni sono attualmente gi ricoperte dal personale operante nelle strutture del
sistema di protezione sociale dei Salesiani di Don Bosco Angola.
In alcuni casi sar previsto un impegno professionale e in termini di carica oraria maggiore per
alcune di queste figure, quali: responsabile sanitario per lassistenza ai beneficiari, responsabili
centri di accoglienza e formazione professionale per linserimento dei giovani nelle forme
definite di reinserimento.
B) Individuazione delle strutture per il programma di reinserimento sociale
Per garantire il buon esito degli inserimenti nelle diverse tipologie di recupero, saranno definite
in fase preliminare le strutture adatte a garantire le condizioni e i servizi adeguati alla ricezione
dei beneficiari, cos come descritto nelle attivit di cui al risultato 2.
Attivit del risultato 1: Migliorata la qualit del programma di recupero dei minori di strada
1.1 Rafforzamento dell'equipe mobile responsabile delle attivit sulla strada
LEquipe di Strada attualmente operativa formata, oltre a un coordinatore, prevalentemente
da giovani volontari delle comunit salesiane che si dedicano, nel tempo libero, a questo tipo di
attivit sociale.

18

Allinizio del progetto si proceder a rafforzare tale compagine con linserimento di alcune
figure professionali: oltre al coordinatore, dunque, vi opereranno 1 infermiere e 1 operatore
sociale specializzato nellaccompagnamento individuale dei ragazzi e animatori/volontari.
Sintende cos dare maggiore impatto al lavoro sviluppato con i beneficiari sulla strada,
garantendo una programmazione pi organizzata e puntuale delle attivit, una maggiore
efficacia di ogni incontro, grazie anche allaccompagnamento dei casi di salute, e la garanzia di
una possibilit di accompagnamento delle richieste specifiche di ciascuno.
Il contatto in strada verr effettuato nelle zone ove si riuniscono la maggior parte dei minori di
strada di Luanda (specificatamente: Largo Primo Maggio, Mercato di San Paolo e Mercato dei
Congolesi). Il compito dellequipe sar quello di avviare un primo contatto con i minori in strada,
avvicinandoli e instaurando con loro una relazione di fiducia attraverso attivit di animazione.
Queste verranno realizzate con cadenza settimanale e avranno lobiettivo di sensibilizzare i
giovani su tematiche rilevanti della loro condizione di vita, nonch proporre percorsi di
fuoriuscita volti al recupero attraverso linserimento in strutture preposte alla riabilitazione,
educazione e formazione professionale, nonch, per casi specifici, al trattamento di dipendenze.
Il rafforzamento verr inoltre garantito dallacquisto di alcune attrezzature che possano
facilitare le attivit educative, di sensibilizzazione e ludiche svolte durante i momenti di
condivisione, rendendoli maggiormente efficaci.
1.2) Realizzazione di sessioni di formazione per l'equipe mobile di strada e la rete di
educatori/operatori dei centri di accoglienza (rete Salesiana e non)
Durante il corso del progetto verranno organizzati 4 momenti di formazione per lequipe mobile
di strada e la rete di educatori/operatori dei centri di accoglienza salesiani e non. La formazione
avr il compito di trasmettere conoscenze generiche e trasversali a tutti i partecipanti, attivare
una conoscenza reciproca tra gli stessi, presentare le attivit svolte sulla strada e nei centri
coinvolti nella rete.
La formazione di base verter su tematiche trasversali quali: sviluppo Psicologico e approccio al
minore, caratteristiche e conseguenze del trauma subito durante linfanzia, tecniche di recupero
dallabuso e maltrattamenti, igiene, HIV e malattie sessualmente trasmissibili, sistema
preventivo di Don Bosco, ruolo e relazioni educatore-famiglia-sistema scolastico, legalit e
minori (es: Anagrafe), tecniche di animazione.
Si prevede che la formazione sia organizzata in sessioni di 1 a 3 giorni, svolte in uno dei centri
salesiani. Ogni modulo verr sviluppato attraverso una metodologia partecipativa e induttiva,
prevedendo sessioni intensive per trasmettere nozioni e pratiche educative di base, utilizzo di
dinamiche, scambi di esperienza, role-game e lavori di gruppo.
Nella formazione verranno invitati e coinvolti anche gli operatori sociali e educatori impiegati
nelle strutture di accoglienza dei minori nella citt di Luanda (appartenenti e non appartenenti
alla rete salesiana), per un totale di 40 beneficiari complessivi.
1.3) Accompagnamento on the job delle attivit sulla strada e nei centri di accoglienza per
minori di strada
Laccompagnamento on the job un processo interattivo diretto allacquisizione di competenze
da parte delleducatore per migliorare la performance nella propria pratica educativa, offrendo
soluzioni innovative sia dal punto di vista metodologico che per quanto attiene a contenuti e
materiali utilizzati.
Allinterno di questo processo il responsabile della formazione avr il compito di facilitatore:
ascolta, pone domande, accompagna la riflessione e aiuta ad individuare la soluzione pi
opportuna per ciascuno.
Accompagner inoltre le uscite sulla strada per poter successivamente, insieme allequipe,
valutare i punti di forza e quelli da migliorare, in modo tale da affinare lefficacia
dellintervento. Supervisioner infine lattivit dei centri di accoglienza salesiani cercando di
accompagnare gli educatori ivi impegnati alla messa in pratica di nozioni, pratiche e strumenti
appresi durante le sessioni formative.
19

Attivit del risultato 2: Avviati processi di fuoriuscita dalla vita di strada, entrata nella rete
di protezione dei Salesiani di Don Bosco e in altri canali di recupero per bambini, adolescenti
e giovani
2.1) Attivazione di un servizio individualizzato di accompagnamento sulla strada (incluso
supporto sanitario di base e processo di documentazione anagrafica)
Si tratta di un lavoro a stretto contatto con i destinatari che presenta caratteri pi specifici
rispetto alla sensibilizzazione e agli incontri settimanali di gruppo.
Loperatore tratter con questa attivit i casi pi delicati e bisognosi di attenzione e supporto,
individuati durante il lavoro settimanale dellequipe di strada, che manifestino necessit
specifiche a livello di salute, di documentazione personale nonch soprattutto di volont di
inserimento nei processi di recupero.
Per quanto riguarda le questioni di salute, loperatore seguir i casi, sotto le direttive
dellinfermiere, fornendo tutto il supporto necessario alladeguato trattamento (incluso
somministrazione di medicinali o cure iniziali con un kit di pronto soccorso) o
accompagnando il ragazzo in un centro di salute per ricevere le cure necessarie nei casi
pi problematici.
Per le questioni di documentazione personale, i ragazzi che vogliano studiare, entrare nei
Centri di Formazione Professionale o in cerca di un lavoro, e quindi per i quali si rende
necessario ottenere un documento didentit, saranno accompagnati dalloperatore che
funger da mediatore con gli uffici pubblici di referenza in modo da facilitare i processi,
in genere complicati da una difficile gestione burocratica e da una generale
discriminazione dei ragazzi per la loro condizione di vita.
Per coloro che entreranno a far parte dei percorsi di fuoriuscita dalla vita di strada ed
inserimento nei vari centri di accoglienza, formazione professionale, trattamento e
riabilitazione, loperatore fornir un accompagnamento che verter sullanalisi del
profilo personale in base agli interessi e necessit specifiche nonch sulla
sensibilizzazione alla responsabilit e alla presa di coscienza, in congiunto con latt. 2.3.
La metodologia con la quale laccompagnamento sar offerto verter su processi prettamente di
supporto individuale, organizzati attraverso incontri durante la settimana, anche questi
direttamente sulla strada, in orari concordati direttamente con i beneficiari.
2.2) Realizzazione di sessioni di sensibilizzazione e prevenzione (HIV/AIDS, dipendenza,
violenza, salute, ecc) e attivit ludico-ricreative sulla strada
Lequipe di strada operer in orario serale con frequenza settimanale in sessioni della durata di
circa due ore.
Si svilupperanno giochi e dinamiche educative, proiezione di film, piccoli lavori manuali e lavori
di gruppo, cercando di stimolare riflessioni educative che vertano su tematiche sensibili alla vita
di strada e sulla prevenzione di comportamenti a rischio, nonch su valori positivi come la
solidariet, limportanza dellamicizia, il rispetto reciproco e la risoluzione pacifica dei conflitti.
Si sottolinea come la metodologia di sviluppo dei temi di sensibilizzazione non potr essere
quella della lezione frontale, visto le caratteristiche dei ragazzi coinvolti; questi durante il
giorno fanno spesso uso di droghe e abuso dalcool e, di conseguenza, hanno poca capacit di
attenzione e assimilazione dei concetti. Per questo motivo le nozioni trasmesse dovranno essere
semplici e sviluppate con una metodologia di partecipazione.
I temi trattati nei momenti di sensibilizzazione verteranno su: importanza della famiglia,
conseguenze dellutilizzo della droga, igiene e salute, HIV/AIDS e malattie sessualmente
trasmissibili, violenza, importanza della formazione scolastica, ecc
Oltre agli incontri settimanali, verranno organizzate 4 giornate di uscita di gruppo, in cui i
ragazzi potranno allontanarsi dalla dimensione opprimente della citt e vivere una giornata di
spensieratezza. Anche in queste occasioni verr sollecitata la riflessione sullimportanza di
programmare il proprio futuro con la possibilit di abbandonare la vita di strada per
intraprendere un cammino diverso.
20

2.3) Definizione della misura di reinserimento sociale individuale


Per i giovani contattati e sensibilizzati che manifestino la volont di abbandonare
definitivamente la vita di strada, si stabiliranno le misure di reinserimento sociale pi
appropriate.
Tale lavoro sar frutto delloperato congiunto dellequipe di strada e in particolare
delloperatore sociale responsabile dellaccompagnamento personale dei ragazzi. Conoscendo
personalmente i giovani desiderosi di cambiare vita e accompagnandoli nel loro processo di
decisionale si creeranno le condizioni ottimali per optare per le soluzioni pi adeguate.
Segnaliamo inoltre che tale processo non pu prescindere da un coinvolgimento attivo dei
giovani, con un approccio partecipativo che stimola il loro senso di responsabilit e il
protagonismo di ciascuno, nonch aiuta nella definizione di progetti di vita realmente sostenibili
(i destinatari, dunque, opereranno come soggetti decisionali del proprio futuro).
Saranno essenzialmente quattro le misure di abbandono della vita di strada e recupero sociale
praticabili:
1 Inserimento nelle strutture di accoglienza dei Salesiani di Don Bosco (centri infantili
notturni e diurni e case-famiglia).
2 Inserimento nella rete di formazione professionale dei Salesiani di Don Bosco (centri di
formazione professionale).
3 Ritorno alla famiglia dorigine o alla rete familiare allargata.
4 Inserimento in un centro di recupero per il trattamento dei casi di dipendenza.
Conditio sine qua non di tutte le opzioni leffettiva preparazione e volont del giovane a
intraprendere un nuovo passo nel processo di abbandono della strada.
In totale beneficeranno delle misure di reinserimento fino a 50 tra bambini, adolescenti e
giovani.
2.4) Inserimento nelle strutture di accoglienza dei Salesiani di Don Bosco (centri infantili
notturni e diurni e case-famiglia)
Questa attivit, dedicata ai minori di 15 anni, prevede linserimento dei minori nei CIC Centri
Infantili Comunitari. Ci avverr in maniera graduale per non creare squilibri con coloro che vi
sono gi ospitati; verr richiesto ai minori il rispetto di alcune regole base quali: non rubare,
partecipare alle attivit proposte, rispettare gli orari di ingresso e uscita, non portare con s
sostanze proibite ( molto comune la pratica di sniffare colla o benzina tra i bambini di strada) o
oggetti pericolosi.
Dopo un periodo congruo nei CIC centri di accoglienza semi-residenziale - ai minori verr
offerta la possibilit di essere inseriti in una CF Casa Famiglia, centri di accoglienza
residenziale (in forma permanente o semi-permanente).
Le attivit dei CIC sono differenziate a seconda di tipologia ed et di chi vi ospitato, della
localizzazione e degli spazi liberi disponibili.
Il CIC Diurno e Notturno sar uno spazio educativo flessibile, aperto la mattina dalle ore 8
per permettere ai minori di provvedere alle proprie necessit di base (igiene, salute,
alimentazione). Inoltre verranno offerte attivit ludico-ricreative, selezionate sulla base
del programma educativo-pedagogico, quali giochi di gruppo, sport, visione di film,
attivit di alfabetizzazione e formative. Verr offerto un servizio di appoggio psicologico
grazie alla presenza periodica di personale specializzato.
A partire dalle 18 i minori potranno trovare un alloggio sicuro durante le ore notturne,
provvedere alle necessit igieniche di base, salute e alimentazione, nonch avere uno
spazio di gioco protetto. A tale centro verranno invitati e ammessi i giovani che
partecipano alle attivit diurne.
Nella Casa Magone, centro diurno e notturno, verranno realizzate le attivit come
descritte per i centri di cui sopra. Le tipologie semi-residenziali cos suddivise (diurne e
notturne) rispondono alla necessit dei minori, che, essendo abituati ad una vita nella
21

strada, hanno difficolt ad essere inseriti immediatamente in un contesto protetto e


vincolante 24 ore su 24.
Le strutture residenziali, realizzate presso le CF Case Famiglia, verranno effettuate
presso: Casa Mama Margarida (quartiere di Mota), Casa San Zeferino Namucur (quartiere
di Boa Vista) e Casa Domingo Savio (quartiere di Mabubas). Qui i beneficiari incontrano un
ambiente familiare, con una coppia di genitori affidatari e i loro figli biologici. la
formula di protezione sociale pi integrante a tutela del minore.
Oltre alla realizzazione delle attivit di base quotidiane, i responsabili e gli educatori /
operatori dipendenti da ciascun CIC o CF provvederanno ad aggiornare i dati informativi su
ciascun minore e globali del centro, rispondere alle necessit di salute dei minori, grazie
allaccompagnamento dellinfermiere oltre che a coordinare e supervisionare le attivit degli
animatori/volontari.
Nel presente progetto si intende inserire nelle strutture sopra menzionate fino a 20 beneficiari.
2.5) Inserimento nella rete di formazione professionale dei Salesiani di Don Bosco (centri di
formazione professionale)
Promuovere il reinserimento sociale di giovani che vivono in situazione di vulnerabilit ed
emarginazione significa innanzitutto fornire alcune basi solide che permettano al beneficiario di
ricostruire la propria presenza allinterno della societ.
Il diritto allo studio, inteso anche come formazione professionale, che miri successivamente a
garantire una fonte di reddito in questottica elemento imprescindibile per permettere
lacquisizione di autonomia e garantire concretamente risorse per affrontare la vita quotidiana.
A ci si aggiunge levidente ricaduta in termini di autostima, crescita, emancipazione e
potenziamento delle abilit di vita.
Ai destinatari dellintervento che manifestino quindi la volont di imparare un mestiere, verr
dunque garantito un servizio teso a studiare un percorso di reinserimento personale in strutture
gestite dalla controparte, a seconda delle caratteristiche e dellet del beneficiario.
Il percorso di orientamento, formazione e qualificazione professionale si basa evidentemente
sullesperienza che la rete Salesiana vanta in tale campo.
I giovani che si formano nei centri di formazione professionale salesiani passano per una serie di
momenti ed esperienze formative che vanno a consolidare il background della persona e le sue
potenzialit come soggetto pro-attivo nella societ, soprattutto grazie allapprendimento di
discipline tecniche che possono trovare riscontro nel mondo produttivo angolano.
Lattivit quindi prevede linserimento di alcuni ragazzi (fino a 15) nei CFP Centri di
Formazione Professionale gestiti dalla controparte. I corsi offerti dai CFP sono:
meccanica,
falegnameria,
costruzioni civili,
elettricit
idraulica,
informatica,
segretariato,
contabilit,
pasticceria,
tecnico del freddo
Ogni ragazzo verr accompagnato nella scelta della disciplina che pi gli si addice tenendo conto
delle caratteristiche personali, nonch della convenienza a livello di sbocco professionale. Vista
la diffusione di CFP salesiani in tutto il territorio angolano, inoltre, ad alcuni ragazzi verr
riservata la possibilit di immatricolarsi nel Centro di Formazione Professionale in una citt
diversa dalla capitale, in concomitanza con lo sviluppo dellattivit 2.6.
2.6) Attivazione di un servizio di "reincontro" con le famiglie d'origine
22

Molti dei giovani incontrati nei momenti di condivisione sulla strada, soprattutto di et superiore
ai 15 anni, manifestano il desiderio di tornare presso le proprie famiglie.
Il fenomeno dei ragazzi di strada a Luanda coinvolge un numero cospicuo di giovani che,
abbandonate le proprie famiglie da bambini, hanno raggiunto la capitale provenienti dalle zone
rurali del Paese (anche in concomitanza del conflitto civile e dellimmediato periodo post-guerra
di ricostruzione, a partire dal 2002).
Giunti nella capitale in cerca di una condizione di vita migliore rispetto alla povert, alle
violenze della guerra e allabbandono delle famiglie, vissuti nei villaggi dorigine, non trovando
accoglienza e riparo, hanno iniziato a vivere per la strada, lasciandosi gradualmente trascinare
nel baratro dei vizi e delle violenze del gruppo.
Avendo raggiunto ormai unet pre-adulta, vedendo sfumare lentamente la possibilit di
recupero, sono decisi a tornare ai loro luoghi e famiglie di origine, contando di poter
ricominciare a programmare il proprio futuro solamente allontanandosi dai luoghi dove hanno
speso i loro ultimi anni. Spesso per sono impossibilitati a farlo in mancanza di adeguate risorse.
Anche un biglietto del trasporto pubblico interurbano, per una delle province angolane, di fatto,
costa in media nettamente pi di quanto un qualsiasi ragazzo di strada possa permettersi.
Lattivit, pertanto, si propone di sviluppare processi di accompagnamento alla ricerca della
famiglia di origine e al reinserimento presso la stessa.
Anche in questo caso sar fondamentale lapproccio partecipativo, visto che il reinserimento si
svilupper a partire dalle informazioni fornite dal ragazzo in persona, e dalla valutazione
delleffettiva volont e preparazione del giovane. Il coinvolgimento del beneficiario mira, anche
in questo caso, a stimolare il senso di responsabilit e il protagonismo di ciascuno, necessario
per la buona riuscita e la sostenibilit della scelta.
Loperatore sociale funger da mediatore e accompagnatore con la famiglia biologica o
allargata, garantendo a priori le condizioni di base per un positivo ritorno del giovane a casa.
Con il presente progetto fino a 10 giovani sar garantito il rientro nelle proprie zone di
provenienza.
2.7) Trasferimento dei casi di dipendenza in appositi programmi di trattamento e recupero
Questa attivit pensata per i beneficiari con unet maggiore di 15 anni, che vivono sulla
strada gi da molto tempo e soffrono di dipendenza da alcool, droghe e sostanze in generale
(benzina, colla). La proposta ai beneficiari con queste caratteristiche sar il trasferimento in un
centro che si occupa del trattamento e del recupero dalla dipendenza, centro unico nel suo
genere in Angola da poco operante e con il quale la controparte locale ha instaurato un buona
collaborazione. Tale centro, denominato Fazenda da Esperana (Fattoria Speranza) situato
nella Provincia di Huambo, a circa 600 km dalla capitale, zona rurale del Paese.
Lidea della Fazenda quella di abbandonare la vita passata, tanto i luoghi come le persone che
spesso fungono da zavorra e rendono difficile il cambiamento, cos da dedicarsi alla
riconciliazione con se stessi attraverso il lavoro manuale nellagricoltura e la preghiera.
Il progetto della Fazenda, progetto avviato in Brasile nel 1983 e sviluppatosi poi anche in molti
altri Paesi del mondo (cfr. www.fazenda.org.br), vanta oggi una fama internazionale per le
migliaia di giovani recuperati attraverso questo tipo di intervento. Valore aggiunto del
programma che gli educatori che lavorano nella struttura sono tutte persone che hanno vissuto
il recupero in prima persona e che quindi dimostrano con la propria vita gli effetti positivi
dellimpegno per il cambiamento.
Come sopra accennato, Fazenda da Esperana e Salesiani di Don Bosco hanno consolidato un
canale collaborativo privilegiato, il che permette di inserire i beneficiari di progetto selezionati
ad un costo contenuto (cfr. budget).
I beneficiari che dimostreranno la tenacia e la volont di intraprendere questo cammino di
recupero, verranno accompagnati dalloperatore sociale specializzato e dal personale della
Fazenda stessa, fino al loro inserimento definitivo nel centro. Saranno fino a 5 i giovani che
beneficeranno di tale attivit. Il numero contenuto si deve a una comprensibile e iniziale
chiusura dei giovani incontrati sulla strada verso questo tipo di misura di recupero. Trattandosi
di uniniziativa pilota con i giovani di strada di Luanda, si ritenuto opportuno limitare il
23

numero di potenziali beneficiari, contando in un futuro di poter replicare lesperienza


raggiungendo e coinvolgendo pi giovani.
Attivit del risultato 3: Sensibilizzata la societ civile della Provincia di Roma e della citt di
Luanda sulla realt dei bambini, adolescenti e giovani di strada in Angola
Attivit da realizzarsi in Angola
3.1) Realizzazione di una campagna fotografica sulla vita sulla strada e sul processo di
recupero prodotta dai giovani coinvolti nelle attivit di reinserimento sociale
Lattivit prevede lacquisto di macchine fotografiche usa e getta che verranno distribuite
durante gli incontri serali settimanali sulla strada. La ripartizione verr accompagnata da
apposita (e semplice) spiegazione dellutilizzo dello strumento. I giovani coinvolti in questa
attivit, di diverse et, verranno sensibilizzati a fotografare momenti di vita quotidiana con la
massima libert di scelta dei soggetti e delle situazioni, nonch dei momenti di condivisione
delle attivit progettuali.
Lidea infatti che il risultato possa essere una rappresentazione genuina della vita di strada
ripresa attraverso locchio dei ragazzi che la vivono, cos come avere una reale prospettiva
dellintervento messo in atto con il progetto che parta direttamente dai beneficiari stessi. Ci
aiuter anche a valutare il livello di protagonismo progettuale messo in moto dalle singole
azioni.
La fase successiva preveder lo sviluppo e la stampa delle foto scattate, che verranno
successivamente visionate insieme agli stessi fotografi, i quali saranno i protagonisti nella
scelta degli scatti pi significativi in previsione della mostra fotografica.
Gli scatti prescelti, ristampati in una dimensione adeguata, verranno organizzati su appositi
pannelli con relative didascalie, in modo tale da dare lidea di reportage e accompagnare i
fruitori della successiva mostra fotografica (cfr. att. 3.2) in un percorso di scoperta della vita di
strada.
Il materiale raccolto sar base di partenza anche per alcune delle attivit da realizzarsi in Italia.
3.2) Organizzazione e realizzazione di un evento di sensibilizzazione e mostra fotografica
presso la Scuola Primaria e Secondaria Salesiana di Luanda - Angola
La Scuola Don Bosco del quartiere periferico di Lixeira, scuola primaria e secondaria salesiana,
organizza ogni anno una feira de ciencias (fiera delle arti e della scienza), una giornata di
porte aperte in cui ogni classe, gruppo giovanile o gruppo artistico pu esibire i propri lavori,
studi, realizzazioni e scoperte, su temi legati per lappunto ad arte e scienza.
Ad ogni gruppo che voglia partecipare verr riservato uno spazio in cui allestire la propria
mostra. Lattivit in questione verr quindi sviluppata in concomitanza con questo evento
pubblico, data la grande partecipazione a livello di visitatori, comprese istituzioni locali e
rappresentanti del governo angolano e lampio potenziale in termini di ricaduta e
sensibilizzazione sul territorio.
La parte allestita dai ragazzi di strada, presenti personalmente per illustrare il lavoro sviluppato
durante lanno e interagire con il pubblico, avr lobiettivo di sensibilizzare la societ civile,
attraverso lesposizione delle fotografie, sul fenomeno dei ragazzi di strada, tema troppe volte
dimenticato anche nella definizione delle politiche sociali a livello nazionale.
Attivit da realizzarsi in Italia
3.3) Organizzazione e realizzazione di un evento di sensibilizzazione e mostra fotografica
presso il Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma
Il progetto prevede la realizzazione di una mostra fotografica importata dallAngola, ed
allestita dai giovani del Borgo ragazzi Don Bosco, in cui attori principali siano quindi, da una
parte, i ragazzi di strada angolani e dallaltra i giovani disagiati della Provincia di Roma, da
24

realizzarsi in collaborazione con gli immigrati dellassociazione di culture Ecumene ed il VIS


stesso.
Particolarit del presente intervento sar lapproccio pro-attivo dei Giovani ed Adolescenti, sia
in Italia che in Angola, che verranno coinvolti nella realizzazione della mostra fotografica, sia
per quanto attiene alla realizzazione e alla selezione delle fotografie, che alla realizzazione
stessa dellevento mostra fotografica (debitamente supportati dal Responsabile del progetto in
loco e dal referente delle attivit EaS coinvolto).

3.4) Diffusione e sensibilizzazione nella Provincia di Roma da parte di: Associazione di


cultura Ecumene (immigrati angolani), Borgo Ragazzi Don Bosco e VIS - Settore Educazione
allo Sviluppo
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una serie (almeno 4) eventi di sensibilizzazione sul
territorio sulle tematiche oggetto del presente intervento e dellimmigrazione, per promuovere
un cultura della tolleranza e rispetto reciproco. Tali eventi saranno programmati e realizzati in
collaborazione con lassociazione di Cultura ECUMENE, che ha allattivo una serie di attivit
svolte al fine di favorire il dialogo e la tolleranza tra i popoli, e il Borgo Ragazzi Don Bosco, con
il quale il VIS collabora da diversi anni.
Inoltre il progetto prevede lutilizzo del sito del VIS www.volint.it al fine di sensibilizzare giovani
ed adulti anche a livello nazionale sulle tematiche in oggetto, e per pubblicare ed informare
notizie inerenti il progetto stesso e le attivit realizzate.
RISORSE UMANE
PERSONALE ESPATRIATO E LOCALE
Nr. 1 Responsabile del Progetto
Curer la gestione del progetto nel suo complesso (preparazione attivit, avvio, monitoraggio,
coordinamento dello staff, valutazione, rendicontazione). Dovr avere perci un profilo
professionale di operatore del settore della cooperazione allo sviluppo, date le mansioni che gli
saranno affidate.
Nr. 1 Responsabile della Formazione
Si occuper di programmare, organizzare e realizzare le sessioni formative che coinvolgeranno
operatori sociali e responsabili della rete di protezione sociale dei Salesiani di Don Bosco e di
altri attori locali che operano nella medesima area.
Sar altres responsabile della valutazione on the job nelle strutture dove tali operatori operano
e della messa in pratica di quanto trasferito durante le formazioni. Il suo ruolo
particolarmente strategico per il rafforzamento dellequipe mobile di lavoro sulla strada e per
garantire unefficace processo di reinserimento dei giovani destinatari.
Sia il responsabile del progetto, sia il responsabile della formazione faranno gi parte dello staff
locale del VIS Angola, il che sar garanzia di unottimale collaborazione con i partner locali
coinvolti, oltre che di una necessaria conoscenza del contesto, delle criticit riguardanti il
gruppo dei beneficiari e delle risposte psicologiche, sociali ed economiche potenzialmente
percorribili per contrastare il fenomeno dellesclusione sociale dei giovani che intraprendono un
percorso di uscita dalla vita di strada.
Nr. 1 Operatore sociale di strada specializzato accompagnamento individuale
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La sua figura rappresenta idealmente il cuore operativo del progetto e lanello di congiunzione
tra lequipe di coordinamento e gli operatori delle strutture di recupero.
Suo sar il delicato compito di seguire individualmente i casi rilevati sulla strada, elaborare i
profili di ciascun destinatario coinvolto e intraprendere insieme al bambini/adolescente/giovane
i primi passi verso il processo di reinserimento sociale. Oltre alla definizione della misura pi
indicata, sar il responsabile e referente primario per la sua attuazione e il monitoraggio on
going durante tutto il percorso. Operer dunque come una sorta di tutor con abilit di tipo
pedagogico-sociale e una particolare dinamicit indispensabile per affrontare debitamente
ciascun singolo caso. A tal proposito si interfaccer direttamente con i responsabili diretti delle
strutture e servizi di accoglienza della rete Salesiana, pi specificatamente:
Responsabile centri accoglienza
Educatore centri accoglienza
Responsabile formazione professionale
Allo stesso tempo, sotto la supervisione del Coordinatore dellequipe di strada, sar il
responsabile dellorganizzazione e realizzazione di tutte le attivit direttamente implementate
sulla strada (sensibilizzazione, animazione, ecc), tappa di fondamentale importanza per il
coinvolgimento attivo e volontario del beneficiario (come gi spiegato nella sezione specifica
situazione di bisogno che il progetto affronta).
Loperatore sociale di strada specializzato nellaccompagnamento individuale avr un profilo di
assistente sociale con ottima conoscenza del contesto e delle particolare dinamiche che si
affrontano a contatto con la vita di strada.
Nr. 1 Responsabile centri accoglienza
Nr. 1 Educatore centri accoglienza
Nr. 1 Responsabile formazione professionale
Queste tre figure, gi inserite nelle strutture specifiche della rete di protezione sociale dei
Salesiani, saranno i referenti delloperatore sopra descritto per quanto concerne
limplementazione delle diverse misure di recupero.
Favoriranno dunque linserimento del beneficiario allinterno della struttura prescelta, sia essa
un centro di accoglienza o casa-famiglia, o allinterno della rete di formazione professionale.
Opereranno negli ultimi 8 mesi di progetto (come da piano finanziario) in concomitanza con
linizio del percorso di reintegrazione del giovane destinatario, previsto appunto a partire dal
settimo mese (vedasi a tal proposito il cronogramma).
Nr. 1 Coordinatore equipe di strada
Guider lorganizzazione e il coordinamento dellequipe mobile di strada, supervisionando il
lavoro specifico delloperatore specializzato nellaccompagnamento individuale.
una figura storica del partner locale, che fin dallinizio ha partecipato alla nascita dellequipe
di strada e ne ha seguito gli sviluppi. inoltre referente allinterno della Commissione
Marginalit dei Salesiani di Don Bosco per quanto concerne il sistema di protezione sociale dei
minori a rischio abbandono ed emarginazione.
Nr. 1 Infermiere (quota parte per assistenza medica beneficiari)
Attivo durante il giorno presso il centro di salute dei Salesiani di Don Bosco, ai fini progettuali
assumer anche lonere di seguire dal punto di vista sanitario i beneficiari coinvolti nelle attivit
sulla strada. Trattasi di un servizio molto importante in un contesto dove il giovane
particolarmente esposto (malattie, ferite, consumo di sostanze, ecc) senza poter ricevere
ladeguata assistenza (nei posti di salute pubblici, quando aperti, molto spesso le porte per i
ragazzi di strada sono chiuse).
Nr. 1 Autista (quota parte per attivit sulla strada)
Si occuper di trasportare lequipe mobile sulla strada, i beneficiari bisognosi di particolare
assistenza medica e fornir in generale il supporto logistico per il corretto andamento
progettuale.
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PERSONALE IN ITALIA
Il presente progetto prevede limpiego (con i relativi costi prevalentemente a carico del VIS) di
un coordinatore delle attivit di sensibilizzazione e di EaS (Educazione allo Sviluppo) in Italia,
che si occuper di sviluppare e coordinare il programma degli eventi realizzati congiuntamente
dal VIS, il Borgo Ragazzi don Bosco e lassociazione di cultura Ecumene.
RISORSE FISICHE
Si prevede lacquisto del necessario per il rafforzamento dellequipe responsabile delle attivit
sulla strada (piccolo generatore per lenergia elettrica, pc portatile e altoparlanti per la
redazione delle schede individuali, interviste dirette con i beneficiari e visione di filmati e
affini, materiale sportivo e ludico ricreativo).
Per la realizzazione dei cicli di formazione prevista la copertura di alcuni costi quali:
trasporto, materiale didattico, alimentazione.
Allo stesso modo, per quanto concerne le uscite ricreative sono previsti costi di rimborso
organizzativi.
Per ciascuna delle 4 misure di reinserimento sociale sono previste altrettanti voci di costo,
specificatamente delineate in base al numero di beneficiari coinvolti. In questa sede preme
specificare che per linserimento nei centri salesiani sono previsti rimborsi forfettari a copertura
di alcune spese tra cui alimentazione, energia, acqua per le case di accoglienza (att. 2.4) e
materie prime, iscrizione, kit di strumenti, energia per la formazione professionale (att. 2.5).
Preme infine sottolineare limportanza della voce Materiali e servizi di supporto ai beneficiari:
tale risorsa permetter di sopperire ad alcuni fabbisogni puntuali dei giovani che vivono sulla
strada e che spesso non trovano risposte concrete per semplice mancanza di denaro. A titolo
esemplificativo citiamo: assistenza sanitaria di base (incluso trasporto a pronto soccorso,
medicazione, trattamento medicinale); spese per documentazione personale (registro di nascita,
carta didentit, registro elettorale), fondamentale per costruire unidentit come persona e
cittadino e avere accesso ai servizi pubblici; beni di prima necessit per attivit di inserimento,
quali vestiti e alimentazione; altri come iscrizione scolastica.
Tutti i materiali verranno acquistati in loco.
Verr inoltre messo a disposizione dal partner locale un veicolo dedicato alle attivit di
accompagnamento sulla strada, utilizzato anche per fornire assistenza sanitaria laddove
necessaria.
RISORSE FINANZIARIE
Per il dettaglio si faccia riferimento al PIANO FINANZIARIO.

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CRONOGRAMMA
Attivit
Attivit preliminari
Attivit del risultato
N 1: Migliorata la
qualit del programma
di recupero dei minori
di strada
Attivit del risultato
N 2: Avviati processi di
fuoriuscita dalla vita di
strada, entrata nella
rete di protezione dei
Salesiani di Don Bosco e
in altri canali di
recupero per bambini,
adolescenti e giovani
Attivit del risultato
N 3: Sensibilizzata la
societ civile della
Provincia di Roma e
della citt di Luanda
sulla realt dei bambini,
adolescenti e giovani di
strada in Angola

A
B
1.1

Selezione del personale dedicato per le attivit di progetto


Individuazione delle strutture per il programma di reinserimento sociale
Rafforzamento dell'equipe mobile responsabile delle attivit sulla strada
Realizzazione di sessioni di formazione per l'equipe mobile di strada e la
1.2
rete di educatori/operatori dei centri di accoglienza (rete Salesiana e non)
Accompagnamento on the job delle attivit sulla strada e nei centri di
1.3
accoglienza per minori di strada
Attivazione di un servizio individualizzato di accompagnamento sulla strada
2.1
(incluso supporto sanitario di base e processo di documentazione anagrafica)
Realizzazione di sessioni di sensibilizzazione e prevenzione (HIV/AIDS,
2.2
dipendenza, violenza, salute, ecc) e attivit ludico-ricreative sulla strada
2.3
Definizione della misura di reinserimento sociale individuale
Inserimento nelle strutture di accoglienza dei Salesiani di Don Bosco (centri
2.4
infantili notturni e diurni e case-famiglia)
Inserimento nella rete di formazione professionale dei Salesiani di Don Bosco
2.5
(centri di formazione professionale)
2.6
Attivazione di un servizio di "re-incontro" con le famiglie d'origine
Trasferimento dei casi di dipendenza in appositi programmi di trattamento e
2.7
recupero
Attivit da realizzarsi in Angola
Realizzazione di una campagna fotografica sulla vita sulla strada e sul
3.1
processo di recupero prodotta dai giovani coinvolti nelle attivit di
reinserimento sociale
Organizzazione e realizzazione di un evento di sensibilizzazione e mostra
3.2
fotografica presso la Scuola Primaria e Secondaria Salesiana di Luanda Angola
Attivit da realizzarsi a Roma
Organizzazione e realizzazione di un evento di sensibilizzazione e mostra
3.3
fotografica presso il Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma
3.4
Diffusione e sensibilizzazione nella Provincia di Roma da parte di:

Mesi
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

11 12

Associazione di cultura Ecumene (immigrati angolani), Borgo Ragazzi Don


Bosco e VIS - Settore Educazione allo Sviluppo

29

DESTINATARI
Il gruppo beneficiario del presente intervento composto da bambini, adolescenti e giovani
vulnerabili e/o a rischio di devianza ed emarginazione sociale, orfani, abbandonati o figli di
famiglie bisognose e/o svantaggiate. Inoltre, beneficeranno del progetto educatori e formatori,
operatori sociali e animatori che operano con il suddetto gruppo target nellarea di Luanda e le
famiglie di provenienza dei minori a rischio.
I minori, date le inadeguatezze e carenze del contesto locale, rappresentano uno dei gruppi pi
vulnerabili e a rischio del tessuto sociale del Paese. Lattuale processo di crescita economica sta,
infatti, modificando rapidamente il contesto sociale senza che siano contestualmente adottate
efficaci misure di contenimento, prevenzione e protezione per attenuare i fenomeni di
esclusione sociale in atto. La vulnerabilit di bambini e adolescenti nelle baraccopoli di Luanda,
che in casi estremi sfocia nel fenomeno di strada, si acuita in tempi recenti ed , purtroppo,
un fenomeno in crescita. Segnali preoccupanti arrivarono gi nel 2001, quando si stim che solo
nella capitale Luanda si contavano almeno 5.000 bambini di strada 15, allora prevalentemente
maschi16. Il problema dei bambini di strada e/o nella strada legato a diversi fattori, e
rappresenta la conseguenza estrema delle condizioni a cui sono esposti la maggior parte dei
minori che risiedono nelle baraccopoli. Labbandono delle famiglie di origine per cercare una
vita migliore o per sfuggire allaccusa di stregoneria, il cambiamento strutturale della famiglia
con laumento delle separazioni e nuove convivenze, la diffusa violenza domestica, la necessit
di lavorare da parte di entrambi i genitori (che non gli permette di seguire le necessit dei
minori), e le conseguenza psicologiche della guerra sulle famiglie di origine sono solo alcuni
elementi di vulnerabilit che comportano lallontanamento parziale o totale - dal nucleo
familiare.
La vita di strada rappresenta lo stile di vita dei bambini che per diversi motivi lavorano o vivono
nella strada, assumendo propri valori culturali e codici di comportamento e interessa due
tipologie di bambini: i bambini di strada, che non hanno mantenuto nessun legame con la
famiglia di origine, e trascorrono tutta la loro vita nella strada vivendo di espedienti, e i
bambini nella strada, che dopo aver trascorso tutta la giornata nella strada, la sera fanno
ritorno alle famiglie. Pertanto la strada rappresenta per questi bambini una fonte di
sostentamento non solo personale, ma spesso anche per le famiglie. Nella strada i bambini
imparano ad accettare il furto, la prostituzione, la violenza e il traffico di droga come mezzi
legittimi di sostentamento. A costoro si affiancano i bambini a rischio, che per le loro
condizioni di vita di estrema povert, sono ad un passo dal divenire bambini di strada.
Le condizioni di estrema povert in cui versano le famiglie 17, la quasi totale assenza di strutture
in grado di rappresentare un'alternativa alla strada, di seguire, accogliere ed educare i bambini,
hanno portato ad un vertiginoso aumento del numero dei bambini in contrasto con la legge nel
Paese, tra cui una crescita delle bambine coinvolte nei giri della prostituzione e dello
sfruttamento sessuale. Il ruolo dei genitori spesso viene meno a causa della guerra, della povert
e non ultimo a causa della morte degli adulti (specialmente le madri) per lAids, la cui diffusione
molto rapida e in crescita per mancanza di cure e informazione.
Destinatari diretti:
Grazie alle risorse messe a disposizione dalla presente iniziativa destinatari diretti saranno:
100 tra bambini, adolescenti e giovani vulnerabili e a rischio di devianza ed esclusione
sociale cos ripartiti in base ai profili individuali e alle modalit stabilite dallequipe di progetto:
15

http://streetkidnews.blogsome.com/category/1/africa/angola-streetkid-news/

16

Le bambine, spesso, riescono ad essere accolte in famiglie adottive o a prestare lavoro come aiutanti presso altre famiglie in
cambio di un alloggio protetto.
17

Il tasso di fertilit pari a 6,8 bambini/donna, e let alla quale avviene il primo parto si attesta intorno ai 14 /15 anni, elementi
che, combinati con lestrema povert in cui versano le famiglie, incidono fortemente sulla possibilit di provvedere in maniera
consapevole ai bisogni dei minori.

1. 20 assistiti e accolti in forma residenziale e semi-residenziale presso i centri di


accoglienza della rete del partner locale;
2. 15 inseriti nella rete di formazione professionale del partner locale, iscritti a corsi di
preparazione tecnica specifica per un futuro inserimento lavorativo;
3. 10 per i quali sar promosso, agevolato e accompagnato il processo di reintegrazione con
la famiglia biologica e/o allargata, nel caso soprattutto di minori e giovani provenienti
dalle aree rurali del Paese e senza i mezzi necessari per rientrare nel nucleo famigliare
dorigine;
4. 5 casi di trasferimento a un centro residenziale nella Regione centrale di Huambo,
specializzato in trattamento e recupero delle dipendenze (benzina, alcool, droga);
5. 100 (50 di cui sopra pi altri 50 sulla strada) che parteciperanno ad attivit di
sensibilizzazione, preventive (HIV/AIDS, droga), di assistenza sanitaria di base,
educative, formative, ludico-ricreative e di sostegno direttamente sulla strada;
Ancora beneficiari diretti dellintervento saranno:
6. 40 tra operatori dellequipe mobile di strada, educatori e operatori sociali della rete
salesiana ed extra-salesiana di accoglienza che parteciperanno attivamente ai cicli di
formazione.
possibile delineare il profilo standard dei 100 tra bambini/adolescenti/giovani richiamando
alcune caratteristiche comuni:
- ha prevalentemente unet compresa tra i 10 e i 24 anni;
- quando presente, il che rappresenta una larga minoranza, ha un livello scolastico
massimo di scuola primaria;
- un minore di strada o in situazione di rischio o vulnerabilit. stato allontanato, o ha
scelto di allontanarsi dal nucleo familiare dorigine perch mancavano le condizioni
minime di protezione e assistenza. A titolo esemplificativo citiamo casi di violenza intrafamiliare (con episodi di abusi), allontanamento per accuse di stregoneria (feitiaria),
morte e/o assenza e/o irreperibilit dei genitori o della rete allargata, incapacit della
famiglia in termini economici, disgregazione familiare, ecc...;
- i contatti con la famiglia di origine si sono particolarmente indeboliti, fino a diventare
talmente flebili da far s che il ragazzo non riconosca pi in loro una figura di
riferimento. I contatti si possono riallacciare in alcuni casi grazie allaccompagnamento
individuale degli esperti sociali dei centri salesiani, che attraverso meccanismi di
localizzazione possono individuare alcuni membri della famiglia con cui poter ricostruire
la fiducia e il legame affettivo;
- presenta ritardi nellapprendimento scolastico anche tali da rivelare una sfasatura tra la
sua et anagrafica e la classe frequentata;
- presenta ancora caratteristiche di vulnerabilit dovute alla particolare realt da cui
proviene per lesperienza della vita di e in strada e per questo motivo, una volta uscito
dal sistema di recupero, continuer ad essere esposto ai numerosi rischi di devianza;
- ha passato parte o tutta la sua adolescenza sulla strada, che gli ha precluso lacquisizione
di nozioni basiche di responsabilit, capacit di mediazione di conflitti, adattamento,
indipendenza, solidariet, affetto.
7. Tra i destinatari diretti includiamo anche le persone che saranno coinvolte nellattivit di
cui al risultato 3, sensibilizzazione della societ civile italiana e angolana sulla realt dei
bambini, adolescenti e giovani di strada della citt di Luanda, Angola.
Saranno globalmente fino a 200 persone in ciascuno dei due eventi realizzati in Italia e
Angola, per un totale di 400 persone.
Destinatari indiretti:
31

Beneficer dellintervento lintera comunit del Municipio di Sambizanga, con un bacino


dutenza stimato in 600.000 persone.
Tutti i centri Salesiani del programma di recupero di ragazzi di strada della citt di Luanda.
Si stimano in circa 500 le persone interessate, tra bambini, adolescenti, giovani e operatori
dei centri.
Beneficiari indiretti dellintervento saranno infine, pi globalmente intesi, il tessuto sociale,
le famiglie, le istituzioni e gli altri attori e organizzazioni (statali e non) presenti nellarea
target, sia perch coinvolti nella realizzazione delle azioni previste (attraverso la
partecipazione diretta di propri rappresentanti e membri e attraverso forme di partenariato
e cooperazione), sia per limpatto di medio e lungo periodo determinato dalla natura e dai
risultati del programma (rete permanente di protezione, networking, best practices in campo
educativo-formativo).

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Le azioni di monitoraggio e valutazione nel corso del progetto saranno realizzate in loco con
frequenza mensile attraverso riunioni con i vari attori del progetto e il responsabile del progetto
in loco. Periodicamente saranno redatti degli stati di avanzamento delle diverse attivit sulla
base di indicatori quantitativi e qualitativi.
Saranno presi in considerazione, nel monitoraggio e nella valutazione finale, diversi indicatori
qualitativi e quantitativi per poter verificare lefficienza, lefficacia, la sostenibilit del
progetto e il tipo di coinvolgimento e di impatto esso ha sulla comunit locale.
Il responsabile paese presso la sede centrale del VIS curer le attivit di coordinamento
dellintero progetto, relazionandosi costantemente con la controparte locale, la Comunit dei
Salesiani di Don Bosco Angola e con il responsabile del progetto in Angola che si occuperanno
della gestione, dellorganizzazione e follow-up delle attivit progettuali.
In particolare gli indicatori utilizzati saranno:
- Nr. di operatori componenti lequipe psicosociale di strada
- Nr. di formazioni realizzate
- Nr. di partecipanti alle formazioni e di partecipazione positiva
- Nr. di beneficiari che partecipano alle attivit sulla strada
- Nr. di casi individuali seguiti e di misure di reinserimento sociale definite
- Nr. di casi inseriti nei centri di accoglienza salesiani;
- Nr. di casi avviati alla formazione professionale;
- Nr. di casi che fanno ritorno alla famiglia dorigine;
- Nr. di casi che entrano in programmi di trattamento delle dipendenze;
- Campagna fotografica realizzata;
- Nr. di eventi di sensibilizzazione e mostra fotografica allestiti;
- Grado di partecipazione agli eventi di sensibilizzazione.
Inoltre verranno monitorate anche le attivit realizzate sul territorio della Provincia di Roma:
- Nr. di giovani che partecipano alle attivit;
- Nr. di giovani che partecipano alle attivit in maniera pro-attiva, contribuendo alla
realizzazione delle stesse;
- Nr. di incontri di coordinamento tra VIS, Associazione Ecumene e Borgo Ragazzi don Bosco
realizzate;
- Nr. e tipologie di eventi di sensibilizzazione realizzati sul territorio.
Nel corso del progetto i responsabili della Controparte, in collaborazione con il Responsabile
Espatriato del Coordinamento del Progetto, seguiranno il progetto monitorando e verificando
periodicamente landamento ordinario delle attivit.
32

Oltre agli incontri sul lavoro svolto, per la valutazione sar utilizzata la documentazione
prodotta dallequipe di progetto (tra cui le relazioni psicosociali e i dossier individuali dei
ragazzi ad esempio, cos come le relazioni delle formazioni).
Saranno realizzati incontri periodici tra tutti gli attori coinvolti nel progetto, il Responsabile del
Progetto e il personale e operatori sociali coinvolti per poterne valutare landamento e
verificare eventuali nuovi bisogni emergenti.
Il VIS parteciper al monitoraggio attraverso delle relazioni periodiche sullo stato delle attivit,
specialmente nel caso debbano essere prese decisioni rilevanti riguardo il progetto. Il
responsabile del progetto in Italia manterr costanti contatti con la controparte locale e con il
responsabile del progetto in loco. Per il monitoraggio/valutazione verranno inoltre utilizzati
questionari rivolti agli operatori, relazioni delle riunioni di coordinamento e sopralluoghi presso
le strutture di accoglienza e recupero dei giovani per valutarne il funzionamento e la fruibilit.
SOSTENIBILIT
In generale costituiscono fattori di forza delliniziativa lesperienza, il radicamento sociale e nel
territorio, nonch laffidabilit del partner locale, i Salesiani di Don Bosco. Il partner
conosciuto e stimato dalle Istituzioni nazionali e locali, opera con successo in tutto il paese e
offre ampie garanzie in termini di radicamento nel territorio e capacit di gestione autonoma. Il
partenariato tra il VIS e i Salesiani si inserisce in questa dinamica andandola a rafforzare
ulteriormente.
Il presente progetto stato concepito in modo da poter attivare processi volti alla futura
sostenibilit, al termine del finanziamento della Provincia di Roma, in ognuna delle sue
componenti.
Sostenibilit economico-finanziaria
La Congregazione dei Salesiani di Don Bosco render disponibili, ai fini dellimplementazione del
progetto, le proprie risorse e strutture locali e provveder, al termine dellintervento, a
finanziare con fondi propri le attivit per garantire continuit e sostenibilit generale, sotto ogni
profilo, alla presente iniziativa, attraverso i propri canali di finanziamento (in particolare le c.d.
Procure Missionarie). Ci corrisponde ad una prassi consolidata.
Tutti i beni, i materiali e le strumentazioni acquistati tramite il progetto resteranno di propriet
della controparte locale a conclusione dellintervento.
A fornire ulteriori garanzie in vista di una sostenibilit in primo luogo economica, oltre che
istituzionale-politica, il dialogo intrapreso nel corso degli ultimi anni con i referenti del
Ministero della Protezione Sociale (MINARS) e del Ministero del Lavoro (MAPESS).
Ne concreta dimostrazione il processo di inquadramento progressivo del personale dei diversi
centri gestiti dai Salesiani in Angola: scuole, centri di formazione professionale, centri di salute,
centri di accoglienza.
Per quanto concerne le strutture direttamente coinvolte nel presente progetto, il processo di
inquadramento include anche i centri di accoglienza e le case-famiglia dinserimento degli ex
bambini di strada, i cui operatori sono funzionari pubblici del Ministero del Lavoro.
Si auspica che anche la nuova figura prevista dal progetto, vale a dire il responsabile
dellaccompagnamento individualizzato dei ragazzi di strada, possa essere in futuro inquadrata
nel sistema pubblico.
Sostenibilit istituzionale
La sostenibilit istituzionale sar garantita dal ruolo del partner locale nel contesto e
soprattutto dal coinvolgimento attivo delle istituzioni e autorit locali competenti.
La relazione e collaborazione che nel corso degli anni i Salesiani in Angola sono riusciti a stabilire
con le istituzioni governative responsabili dei settori dellinfanzia, dellistruzione, del lavoro e
33

della giustizia costituiscono gi una base fondamentale per il sostegno istituzionale e il


proseguimento delle attivit realizzate nel corso del presente intervento.
utile ricordare che nel 2007 questi rapporti si sono ulteriormente consolidati con la firma di un
accordo di partenariato con la Direzione Nazionale della Sanit e nel 2008 con lIstituto
Nazionale di Formazione Professionale, INEFOP, che fa capo al Ministero del Lavoro.
In base a tali accordi molte delle iniziative promosse da progettualit VIS-Salesiani hanno trovato
una rispondenza fattiva in termini di interessamento e appoggio da parte delle rispettive
autorit angolane.
Attualmente infine i Salesiani sono tra i partner principali del Ministero della Pubblica Istruzione
e di quello del Lavoro, soprattutto per quanto riguarda le attivit di alfabetizzazione e di
formazione professionale.
Sostenibilit socio-culturale
La rete dei centri dei Salesiani a Luanda e a livello extra-urbano costituisce gi di per s un
punto di riferimento nellarea target, svolgendo attivit educative e di animazione sociale per i
bambini e gli adolescenti del contesto dintervento, nonch attivit di alfabetizzazione,
sanitarie e di educazione integrale per i minori e gli adulti dei quartieri pi problematici (in
particolare baraccopoli e zone dismesse della citt).
Il partner inoltre fortemente impegnato nella promozione dei diritti umani in collaborazione
con altri enti (laici e religiosi), il che lo colloca in una posizione di rilievo nel panorama degli
attori sociali dellarea.
Dal punto di vista socio-culturale, infine, il progetto rivela tutta la sua potenzialit: tutte le
attivit saranno infatti implementate e condotte attraverso metodi partecipativi dei diversi
attori coinvolti (networking) e dei beneficiari, cos da accrescere il loro coinvolgimento nelle
azioni e la garanzia di appropriazione rispetto ai relativi risultati.
Allinterno del progetto figurano inoltre diverse iniziative che favoriscono una riflessione
culturale sul fenomeno dellesclusione sociale e sulle possibili risposte, coinvolgendo la societ
civile in generale in un processo di prevenzione e sensibilizzazione collettiva.
Le metodologie educative e formative utilizzate saranno infine tutte pertinenti rispetto al
contesto e non estranee alle tradizioni e costumi locali, cos da permettere la loro piena
sintonia con il contesto dintervento.
RICADUTE LOCALI
Il progetto intende promuovere anche una ricaduta di sensibilizzazione nei confronti della
comunit della Provincia di Roma, da sempre molto sensibile alle necessit delle popolazioni nel
continente africano. In particolare, la ricaduta centrata sul ruolo dei Giovani ed Adolescenti,
ed intende coinvolgerli in termini pro-attivi al fine di contribuire a creare una cultura
dellaccoglienza e dello scambio di esperienze senza confini tracciando una linea di
congiunzione tra Italia e Angola.
In primo luogo si intende promuovere la conoscenza della realt dellAngola, anche attraverso la
testimonianza diretta di diversi volontari inviati in Angola del VIS, che prestano il loro servizio
nellambito del Programma di Reinserimento sociale degli ex-ragazzi di strada e/o emarginati pi
ampio allinterno del quale il presente progetto si inserisce.
In seconda battuta si propone di sensibilizzare la societ civile in particolare adolescenti e
giovani - sul problema dellabbandono, dellallontanamento volontario e del difficile reinserimento sociale dei giovani in situazione di disagio-in particolare i ragazzi di strada,
unemergenza umanitaria ancora non percepita come tale dalla societ civile, e sulle tematiche
dellimmigrazione.
A tale scopo sono stati coinvolti nella realizzazione del presente progetto sia lAssociazione di
cultura Ecumene (formata prevalentemente da giovani immigrati angolani) che il Borgo Ragazzi
Don Bosco, che sviluppa, sul territorio della Provincia di Roma, percorsi di recupero e
34

reinserimento dei giovani ed adolescenti italiani e stranieri, che sono divenuti portatori di un
disagio che si connota sotto forme diverse: dispersione scolastica, adesione a percorsi devianti,
abbandono da parte delle famiglie di origine, marcata conflittualit nei confronti degli
immigrati, ed emarginazione sociale.
Si pensa in particolare a tre diverse tipologie di interventi:
- La realizzazione di una mostra fotografica importata dallAngola, ed allestita dai giovani
del Borgo ragazzi Don Bosco, in cui attori principali siano, da una parte, i ragazzi di strada
angolani e dallaltra i giovani disagiati della Provincia di Roma, da realizzarsi in
collaborazione con gli immigrati dellassociazione di culture Ecumene;
- La realizzazione di una serie (almeno 4) eventi di sensibilizzazione sul territorio sulle
tematiche oggetto del presente intervento e dellimmigrazione, per promuovere un cultura
della tolleranza e rispetto reciproco.
- Pubblicazioni sul sito del vis www.volint.it di notizie inerenti il progetto e le attivit
realizzate nellambito della Provincia di Roma.
Particolarit del presente intervento sar lapproccio pro-attivo dei Giovani ed Adolescenti, sia
in Italia che in Angola, che verranno coinvolti nella realizzazione della mostra fotografica, sia
per quanto attiene alla realizzazione e alla selezione delle fotografie, che alla realizzazione
stessa della mostra fotografica (debitamente supportati dal Responsabile del progetto in loco e
dal referente delle attivit EaS coinvolto).
Il presente progetto si caratterizza pertanto come valido esempio di cooperazione comunitaria e
di solidariet internazionale orientata allo sviluppo integrale e favorir la creazione di
gemellaggi e rapporti diretti fra gruppi della societ civile e la popolazione angolana.
Loccasione della visita della mostra permetter di promuovere gemellaggi tra Scuole italiane ed
angolane, in modo da favorire anche uno scambio duraturo nel tempo.
Si prevede infine la possibilit di presentare l'iniziativa nell'ambito di seminari e conferenze sui
temi delleducazione, specialmente nellambito delle scuole medie inferiori e secondarie ed in
ambito universitario.
Infine, si curer la diffusione di informazioni sul progetto attraverso il sito internet
dellorganismo (www.volint.it), tramite il quale peraltro vengono realizzati corsi di formazione
on line sulle tematiche, tra le molte altre, dellImmigrazione (Lo Straniero ed i suoi Diritti),
dellInterculturalit (Educazione Interculturale) e della solidariet (Economia Etica e
Solidale).
In tutte queste iniziative si garantisce ampio risalto al contributo della Provincia di Roma e
premetteranno di:
- Consolidare il rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni locali
- Aumentare la consapevolezza della societ civile: labbandono dei minori dettato da difficili
trascorsi di vita e la conseguente devianza minorile sono problemi che riguardano ciascuno di
noi, ci toccano da vicino, ci coinvolgono in quanto colpiscono sia i paesi in via di sviluppo che
quelli che vivono nel benessere.
- Raggiungere un buon livello di visibilit mediatica (a livello locale e nazionale) stimolata dai
rappresentanti locali del VIS e dallUfficio Stampa dellAssociazione.

35

COSTI
PIANO FINANZIARIO
Cod.
1.
1.1

1.2

2.
2.1

2.2

Costo
Unitario

Voci di Spesa
RISORSE UMANE
Personale Espatriato
Responsabile Progetto (quota parte)
Responsabile formazione (quota parte)
Personale Locale
Operatore sociale di strada specializzato accompagnamento
individuale
Responsabile centri accoglienza (8 mesi per inserimento beneficiari)
Educatore centri accoglienza (8 mesi per inserimento beneficiari)
Responsabile formazione professionale (8 mesi per inserimento
giovani)
Coordinatore equipe di strada (quota parte)
Infermiere (quota parte per assistenza medica beneficiari)
Autista (quota parte per attivit sulla strada)
RISORSE FINANZIARIE
Rafforzamento equipe mobile di strada
Materiale per attivit sulla strada (materiale sportivo, ludico e di
cancelleria)
Acquisto generatore di energia elettrica
PC Portatile e casse audio
Realizzazione di n. 4 formazioni a operatori sociali ed educatori
(materiale vario per formazione, trasporti, benzina, alimentazione)
Processi di recupero e reinserimento sociale
Realizzazione di 4 uscite di gruppo (alimentazione, spese
organizzative)
Materiali e servizi di supporto ai beneficiari (assistenza sanitaria, spese
per documentazione personale, beni di prima necessit per attivit di
inserimento, etc..) - 50,00 x 50 beneficiari

Q.t

Costo totale

PROVINCIA
ROMA

450,00
450,00

12
12

5.400,00
5.400,00

800,00
400,00
200,00

12
8
8

9.600,00
3.200,00
1.600,00

200,00
400,00
200,00
75,00

8
12
12
12

1.600,00
4.800,00
2.400,00
900,00

2.400,00

900,00

1.000,00
2.500,00
1.000,00

1
1
1

1.000,00
2.500,00
1.000,00

1.000,00
2.500,00
1.000,00

500,00

2.000,00

1.000,00

100,00

400,00

50,00

50

2.500,00

VIS

MAE

PARTNER
LOCALE

5.400,00
5.400,00

9.600,00
3.200,00
1.600,00
1.600,00
4.800,00

400,00

2.500,00

1.000,00

Costi di inserimento nei centri di accoglienza: iscrizione, vitto, etc..


(forfait x 20 persone)

2.3

2.4

Inserimento per formazione professionale (quota iscrizione,


equipaggiamento, materie prime per laboratori professionali, professori
- forfait x 15 persone)
Costi di funzionamento centri di accoglienza e formazione
professionale (acqua, energia, gas, fosse biologiche, ecc) (forfait per
6 mesi)
Spese di trasporto per reincontro famiglie (forfait x 10 persone)
Programmi di trattamento e recupero (forfait x 5 persone trasferimento e retta)
Attivit di sensibilizzazione in Angola
Attivit di sensibilizzazione a Luanda: spese di organizzazione e
realizzazione evento (Macchine fotografiche usa e getta, sviluppo e
stampa fotografie, stampe di inviti, allestimento sale, etc..) e spese di
attivit di sensibilizzazione sul territorio (stampe di volantini e materiale
informativo sul progetto, cancelleria, etc..)
Attivit di diffusione e sensibilizzazione Provincia di Roma
Evento di sensibilizzazione a Roma: spese di organizzazione e
realizzazione evento
Attivit di sensibilizzazione sul territorio: stampe di volantini e materiale
informativo sul progetto, cancelleria, etc..
Coordinatore attivit di sensibilizzazione - EaS (Educazione allo
Sviluppo) in Italia (1 mese)
Sub- Totale
Spese generali: struttura organizzativa in Italia e in loco (2,5% c.t.)

Costo Totale

30,00

20

600,00

150,00

15

2.250,00

2.250,00

600,00
100,00

6
10

3.600,00
1.000,00

1.000,00

600,00

3.000,00

3.000,00

1.250,00

1.250,00

2.000,00

2.000,00

2.000,00

2.500,00

2.500,00

1.500,00

1.000,00

1.500,00

1.500,00

1.000,00

62.000,00
1.550,00

63.550,00

3.600,00

300,00

500,00

950,00

1.550,00
35.000,00
55,07%

ENTRATE
VIS
ALTRI CONTRIBUTI PUBBLICI (MAE)
PARTNER LOCALE
DISAVANZO

600,00

13.550,00
3.400,00
1.600,00
21,32%
21,09%
2,52%

13.550,00
13.400,00
1.600,00
35.000,00
37

Contributo richiesto alla Provincia di Roma 35.000,0

38

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