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come un gigantesco vortice: vi cio una massa daria isolata dal resto
dellatmosfera che circola, per gran parte dellanno, intorno al polo australe.
Nella tarda primavera, per, il vortice si rompe permettendo un rapido
afflusso di aria ricca di ozono proveniente dalle zone tropicali. Questaria che
viene da nord pi ricca di ozono perch nelle zone calde la formazione di
questo gas favorita dalla radiazione solare pi intensa. Lo spostamento si
verifica quindi in conseguenza del fatto che laria stratosferica tende a
migrare spontaneamente dalle grandi altezze sovrastanti i tropici, dove si
forma abbondante ozono, verso altezze minori delle regioni polari dove si va
accumulando il gas di recente formazione.
Prima di questo salutare arricchimento di ozono nella zona mediana
della stratosfera antartica la sua quantit era diminuita per larrivo di aria
proveniente dal basso. Con il ritorno del Sole al Polo Sud, il suolo si riscalda
e con esso si riscalda anche laria sovrastante. Questa aria povera di ozono
e, divenuta meno densa in seguito al riscaldamento, comincia a salire fino a
raggiungere la stratosfera dove non solo va a diluire lo strato ricco di ozono
presente in quel luogo, ma lo sposta anche lateralmente. Fenomeni simili in
cui correnti daria, provocate da variazioni termiche, salgono e scendono
allinterno dellatmosfera sono normali e avvengono a tutte le latitudini.
I processi dinamici che spostano masse daria da una zona allaltra del
globo non distruggono lozono, ma semplicemente lo ridistribuiscono e
quindi naturale che questa teoria sia pi rassicurante di quella che concerne
alcune sostanze prodotte dalluomo. La teoria dello spostamento delle masse
daria tuttavia ha un difetto: non riesce a spiegare la causa del progressivo
aggravamento del fenomeno e il sempre pi faticoso recupero dei livelli
normali dellozono stratosferico.
Quindi vero che lo spostamento delle masse daria responsabile
della diminuzione della concentrazione di ozono sullAntartide in alcuni
periodi dellanno, ma anche vero che a causa delle emissioni di inquinanti,
emessi dalluomo, questo fenomeno si aggrava, fino al punto di formare un
buco, che senza limmissione spregiudicata di tali gas, non si sarebbe
formato affatto.
Le sostanze che depauperano maggiormente lozono appartengono alla classe
dei clorofluorocarburi (CFC).
Il problema dei CFC
In passato la principale minaccia allo strato di ozono veniva individuata
nei clorofluorocarburi e si trattava in questo caso di una minaccia molto seria.
I clorofluorocarburi sono dei composti sintetizzati per la prima volta nel 1930
dallamericano Thomas Midgley e rappresentarono, a quel tempo, un vero
successo industriale per le loro particolari caratteristiche. Questi composti
infatti sono stabili e inerti, non sono tossici, non sono infiammabili, ed
facile liquefarli per poi farli tornare alla stato gassoso: il che li rende
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