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Vengono da tutta Italia i volontari delle unit cinofile coordinati dai Vigili del Fuoco, si accampano
nelle tende per i soccorritori o nei giardini di alcune villette appena fuori la zona pi colpita. Con
questo caldo e con la polvere i cani possono lavorare al massimo mezz'ora a turno spiega Arturo
uno dei coordinatori dell'Unit veneta sono addestrati a trovare persone vive, ma anche chi
deceduto da poco poich per un certo periodo la pelle continua a emanare cellule del dna che sono
quelle a cui il cane addestrato a reagire. Quello che cambia che quando si trova una persona
morta l'animale non abbaia. La prima notte stata la pi pesante per i soccorritori, tra il 24 e il 25
agosto sono state recuperate decine di vittime di cui, dicono a mezza bocca alcuni dei soccorritori,
tanti bambini. S perch era l'ultima settimana di agosto, quella in cui i genitori tornano a lavorare e
lasciano i figli con i nonni in vacanza.
Ad oggi si sa che sono rimaste sepolte ad Amatrice 229 persone, almeno di quelle riconosciute. La
mia casa collassata, non c' pi. Era la casa di famiglia io ero a Roma. Sto cercando mia sorella e
mio cognato, non sono tra quelli riconosciuti non sono tra quelli non riconosciuti - dice una donna
poco lontano dall'obitorio improvvisato poco sopra il campo sportivo - Forse non li trovano perch
sono in un ospedale e non hanno ripreso conoscenza. Certo possibile risponde un'altra donna
successo ad altri. Tra di loro le persone parlano, si sfogano, fanno i conti con i loro morti e quelli
degli amici perch in un paesino cos si conoscevano tutti. Tutti hanno perso qualcuno, se non un
parente amici. Un ragazzo di origine albanese che sfoggia la sua collana con l'Aquila simbolo del
paese di origine, al centro operativo, in attesa con i suoi amici di capire cosa pu fare. Alle
domande sulla sua condizione scrolla le spalle dice no, noi tutto ok, ho perso solo un cugino.
Il centro operativo di comando il Coc un container con pi stanze che si trova dietro la scuola
Capranica, quella mezza crollata. L si coordinano le numerose forze in campo per i soccorsi:
protezione civile, esercito, carabinieri, vigili del fuoco, soccorso speleologico, croce rossa, guardia
di finanza, polizia. L vengono smistati i volontari giunti immediatamente da tutta Italia, ma anche
dall'estero, come il gruppo di intervento cinese che in azione per vedere la stabilit delle case
crollate, o i un gruppo di soccorritori francesi che si sono messi a lavorare con i vigili del fuoco. Ma
primi in assoluto, arrivati nelle prime ore dopo la scossa, sono gli aquilani che si aggirano fra
giornalisti e forze dell'ordine scossi ma determinati a portare la loro solidariet e la loro esperienza
di dopo terremoto. E i giorni dopo arrivano pacchi e pacchi di aiuti raccolti immediatamente da
singoli e gruppi organizzati. Abbiamo gi riempito la palestra dice una volontaria della Croce
Rossa ora li dobbiamo tenere qui all'aria aperta, sotto questo gazebo che abbiamo 'preso in
prestito' alla pizzeria qui accanto. Sta iniziando a diventare un problema, per questi vestiti
dobbiamo trovare una soluzione, hanno portato di tutto ma ad esempio mancano calzini e mutande.
Ma lo spettacolo pi forte sono proprio loro, i cittadini di Amatrice e delle altre aree colpite. Una
dignit nel dolore, la consapevolezza di dover affrontare le cose pratiche pi immediate dai calzini
ai certificati di morte. E nonostante questo mantengono l'umanit di essere solidali anche con noi, i
giornalisti, gli avvoltoi per eccellenza nelle situazioni di emergenza. Mentre eravamo in cerca di un
bagno, in una via secondaria ci hanno offerto l'acqua e quando abbiamo chiesto il bagno ci hanno
mandato dal falegname. In un'atmosfera surreale il falegname non esita, dice al suo aiutante di dare
una pulita al bagnetto e ci porta al garage. Apre la serranda e ci troviamo davanti ad una 15 di bare.
Lo guardiamo con aria interrogativa e lui ci riguarda e dice S le ho ordinate ora e per domani me
ne dovrebbero arrivare altrettante.