Sei sulla pagina 1di 104
Li storia della semistica si 2 dimenticata di Spinem, bpp sofo ebreo definisce Limmaginazione “conosreizt jw se condone rigorosamente é principi da una espression! dell'unies ed eterna sostanza. Il preve geneticamente il pensiero ¢ mostra come, munveatke dll ni di traccia ¢ immagine, la questione del sepa it Sj nell'ssizzonte infinite di un fisiea generale del sei 2 origine, ina un mode. Discostandos’ dagli shew dualitie’ © mye che da Platone, Agostino, Cartesia © piv nal Kaul Lien: et rallcriveate tanta parte del pensiers oveidlentale. il saline ps propone una eoneezione non anitopacertriew delMinwly ilu a affezioni e del loro moda di portace il sense, Hiss! ei rivaida wl segno ¢ del signifieato, cb, avcanty 160 puma) come Vieo ¢ Peirce, rimane in gears parle anon ait etiveie. Sab wm pensiera come quello di Spinoza pu’ aypirate a private suey, tation ite Ia grande rivaluzione seientifica © saviale dell i finalmiente quei dualism che ancora aceussimy le | degli ermeneutiei dei nostr? giorsi. Nessun wph infatt: costruire un pensiero realmente ven libero da antiohe superstiaiont e pregiuslixi ert ll sine «wo NM) Lorenzo Vineiguerra La semiotica di Spinoza prefazione i Carlo Sini Edizioni ETS i Segni det pensiero Catan deus da Carlo Simi ¢ Rossella Fabbrivhest, Ie copertina Cy Taombly, Note Z from Three Notes fiom Salala), (pat) - Segni del pensiero Callan irra da Carlo Sini c Rossella Fabbrichest La collana Segni del pensiero, eon Te sue due ante di sayy e di testi, si propome di seandsgliare i temi sltual ¢ remot delFermencutica © della fenomenologia del sega Butz questo ambito problenuatieo fa collana vuole essere Igo © oc casione di cerca por una pratica di pomsiero innovativa, ebe pang fa filosofia di froate ei preblent: cruciali del nostro tempo. 1 ChaRETs Saxnene Prine: 5. Gutsuere Avonau, Periferia connnia ¢ se Segni del pensivrw + Comming Dy Masia, Segna. gow, party. Phy Mowlegyerr ot Mtn 2 Merdeau-Punty. 2005. pp. 200, Rosarira Fanneicnrst, fa ject ai Apollo. Seyiatsn eal wueve net pensiero eatin. 2008, pp. V2 Fromana Carmela, Baer dienzuse Camatowai, Winans del eager sine Jiiva in Anronin Arcane, 2007, py. 254 Fusco Fewer, Lidensta dialogiea, 2007. pp. 24, rae Bene ali Rocce Ranchi e Fedesien Lenni. tsduriane oi Fedesie Levi 2007, 209°, yp. L Bon Reet Hf mado del son, Kosorciste de p ne, Fidelio, Siti, 2008, pp. 348, tari della memurin & fora dells metalisens 304% so in Vat Faperionsn ¢ Peevesione, Perea nelly Foromeralogia, a cura di Marie Liisi. 2008, pp. 216, i CARID SIS. Da parte parte. Apulingin el relatino, 20008, 200°, pe Tt, Enmcnentica ¢ recital a vuradi Rossel Fabaiches. 2009, rp. 240, Marte BoN4271, Seritere liz comtingsnes seritnart ix Joeques Lace. 200%. pp. 332 1. Rigrrinnsa, Tinguragun, Fronines Canunts, Lee materi elle orien Brass « qerassense ie Jean-Paul Sartre, 2009, pp. 260. Dav rt AWS, fl seagrne nel quadra Supe dieonngrufia analitc 8, 2009, 9p. 216 onae, Por aoe lane 2010. wp. 206, ico Rangers, Lineantn ded despactien, Fear tala mirvofsi- calla series ded rere, 2041, pp. 2B. untisutsta della gwen svcensese Tatyan Vinevaireta, fir someation ai Spence, paolueions di Ga Sini, 2012, pp. 204, Lorenzo Vinciguerra La semiotica di Spinoza Profasione di Carle Sint =e Avvertenza ‘ogy 2012 TDP IOMIETS. Verena, 9.198026 Pha bi PDE. Ys 'tsveee 4 15 Sesto Boner “Fienzel SEX mssatc8e7 1 presente saguio riprende © sviluppa studi sullimmagina- Zion. la sioria della scrniotica ¢ la teoria del significate aeviatt ds qualche anno, Riclabora guestioni e arablemi in parte pre sentati ¢ discussi ia una serie . Non si podtebbe immaginare un pid radicale «eulismo>. Osservava Hegel: quando diciamo sequesta rasa 2 rossa», «questa casa ¢ bianca», non siamo noi a far si che la ross sia rossa e La casa sii bianea, non @ questo che vogliamo dire. Ela rosa che & rossa « la casa bianca, ed & questo che il giudizio assesisce. 1! giovane Spinoza, ricoréa Viacigaer 1a, sctiveva a sua volta: «Non siamo noi che affermiamo 0 neghiamo alcunché di una cosa, ma la cose stesse che afferma co nega in noi qualcosa di se stessa». Perseguize la vie di questo zadicale realisino, pensarctisertt, come dice Vinciguerra, in un soso sioricon, significa, & mio avviso, fare della stessa nozione di corpo i risultato di una mil lenaria vieenda di scriture trensitanti sui supporti delle prati che di vita e di parola che di volta in volta caratterizzano Pespe tienza umana; ¢ significa altwed concepire Pessere umane s0- stanzialmente come vautoma e risultato della sua stessa storia culturale!, Sole un pensiero che sappia eollocarsi a questo livel- Jo, a avo awviso, pad aspirare a pensare edeguatarvente la pran- dc rivoluzione scientifiea ¢ sociale della modernita, infrangendo Finalmente quel dualismo cartesiano che tanta parte ancora oc- cupa nelle posizioni dei zealisti e degli ermeneutici dei nostri giorni, In questo senso nessuna Filosofia pud ancora aiutarci nc] > Pec gust ea ease osseirionl dove rane a ee due vari Fa omer 4 corp. Bungie» penis, Jace Boo’, Milano 2004 e Evaro, de macebons Puss, Bell Boinghier, Torin 2009, 10 Carlo Sint cammino piti di quella spineziang; nessuno meglio di Spinoza seppe infatti costruire un pensiero realm apesto allinfinto e libero de antiche superstizioni e progiudizi I lavoro sulla semiotica spinoziana di Lorenzo Vineiguerra @ in proposito il migliore viatico che si possa desiderace. Cardo Siveé Non siamo noi che affecmiamo 0 neghiamo al counché di una cosa, ma é Ja cosa stessa che affermie ‘nega in nei qualcosa di se tessa SPINOZA, Breve trait, TL, 16 La verita matematica = almeno altrettanco irresi« stibile che la verita empirica; ma della sostanza di !. In essa eccheggia la definizione del modo, gia data nella prima parte: ‘eper modo intendo le aifezioni di una sostanza, ossia cid che existe in altro, pet mezzo del quale & anche concepitor? Non @ quindi falso dire che PEties ricominci con Vaffezione. ‘Allo stesso tempo, il termine wfectio pone qualche interrogativa, Esso cicopre due sensi, Da ua lato serve a definite il modo as- sunto nella sua accezione pit generale, dll’altro qualifica ls mo- dificazione del corpo. Sorge quindi inevitabife la domanda: per- ché un testo ispirato al rigore matematico fa sicoprire due usi cosi distinti ad un medesimo termine (che non @ poi seconda- io)? In altse parole, si@ qui in presenza di un termine equivoco, oppure il suo doppie impicgo sta ad inclicare qualcos'altz0? 2 Buea, definivone I Oper. 185 2 Brier, efissione W) Oder. 787 22 Lesemioties di Spinoza La distiazione modale, cosi come lt intende Spinoza, & in ve 1it8 doppia. Laffecrio esprime sia una relazione del modo che & immaneate,-assoluia, in qualche senso “interna” alla sostanza, sia una relazione che é transitiva, rclativa, potremmo dire “estemna”, dian compo con altsi corpi. Insomma l'affectio sta ad indicare una doppia relazione: in quanto corpo, Patfezione & un effetto della sostanza, una suz proprietas in quanto modificazio- ne de! corpo & l'effetto dun incontro ota corpi. Ci si deve allo- 2 chiedere se si & postl davanti a due senst eterogenei, o invece a due aspetti di una sola ¢ medesioa logica, dove il primo esptimerebbe ana proprieta crema della sostanza, il seconde. une propricta per cos dite accidentale dei corpi. Di pit, ci si deve chiedere se non si & qui messi alia prova di pensare insie- me le substentice affectiones e le corporum affectiones, pet ren der conto di un'omonimia stante per una univocita semantica pit profonds, esplicitameate invocata dallo stesso Spinoza, quando per esempio epli afferma che «in quel senso (e0 sevso} che Dio si dice cousa di sé, deve anche dirsi causa di ratte le co- s©?. Si pud ipotiazare che da lnoghi come questo dipendano il senso aurentico ¢ il destina di un epensiero del corpo. Meorpu conte pratica Par reszando nell'ambito di une strecto ed asseluto necessi farismo, il termine affectio ports con sé qualcosa delf’evento che lo ba prodotto. Esso indica in prima instanza cid che acca- de al corpo. Vero & cu: noi siamo abituati a parlace di eventi nello spinozismo. La comprensione razionale, si sa, davechbe piuttosro darci accesso «ll’eterniti dell'essenza,, Tattavia anche Poternits ner essere sexsi, experite come scrive Spinga’, deve ur accadere in gualehe modo, Ora la dimensione dell’evento, eke 1,25 solos seep. 814 Noni pore. 1072 w sensaro © sputinasimy di cies ese, dt 23 scolio Faunce DB per lo stotico quale fu anche Spinoza, non é una dimensione teascurabile del sue pevsicre?. Anzi, 2 ben presente, non solo nei trattati dellx mavurita dove Ja materia storica e politica sin~ treecia con quella filosofica (si pensi alla storia del pepolo ebraico, alla stotia della Bibbia, ma anche al problema della profezia, nozche alle questiani intorno al presagio ¢ al mieaco- loi. B riscontrabile aache nel? Fez, dove, per limitasci a que~ sto aspeito, un verbo come custingere ricorre spesso. specic, nella seconda parte, senza peralivo entrare in contraddizione con la necessita assoluta di ogni cosa, L'etemiti non @ infacti quel luego doxe non aceade nulla, ma il modo stesso dell acca dere di ogni. cosa, quale modo dellcsiscenza infinita ed erecna ells sostanza. La prima tesi che si vorrebbe qui introducre & allora le se guenter aon pxd esistere alcun compe che nom sia modificnta. AE fermare cid ® quasi banale; tuttavia conviene isisterst, anche perché questo aspetto, dato per scontato, viene spesso dimensix cato, mettre &essenciale alla nature del modo. Si spesso fatto cossetvare riferendosi ad un modello biclogico e politico, come non sia possible dissociare fa forma del corpo dallo sforzo con cui lo stesso corpo si adopera per mantenersi e conservarsi nel- Pesistenaa. In altze parole, un corpo & itnpensabile senza le molteplici relasioni che esso ha con il suo ambiente. Solo infart. tramite queste relazions, un corpo & in graco di essere quello che 8, owero di perseverare gel suo essere. Di modo che il rap posto cinetico che detinisce per Spinoza la forma de! corpo nen pud essere disgiunto dalle relazioni che il corpo intrattiene con gli altri, Pit il corpo & complesso, pila st espone a delle Hurtue: ion, ¢ pid la conservazione della sua forme dipenuler’ dall’e quilibrio che esso riuscind a mancenere (o ¢ restaurare) tra ci® ‘Come ba mesirsto Cate Sin, event, sews, erent non sou da oppo ataisclc CARLE Sts, Ai igh fa vera ata, Bb, Bila 2005 si peteetn hiatal mo tuo Le goede Pi pin ano XY, tune ot anne div ste shee Spina, fo sRvita ch storia dela OI, pp 3563. 2 fat sewmiorica sh Spenoss che promunve la sus potenza e etd che iovece Ia limita 0 la ci naccia, Qualunoue pono dé snalisi si voglia adottare (lisica, bGiolaaica a politico}, un corpo esistente in atto non @ pensabile separatamente dai suo’ atti, Sostenere guindi che un corpo non e sostanza, wuol dine allo stesso tempo sestenere che nwt! esistor no in natura conpi assoluramente separati o isolati, Parte della natra, il corpo esiste sulo in quanto & moditicato ca aléei corp € in quanto egli stesso modkfiea altsi corpi. Per dirlo nella ina nieta pit generale possibile citando la Letiera XVIL: woxni com 9, in quanto modifieato in ua cere modo, & parte di tute Tu, Biversa, s| accords con il sue tutta ed @ connesso ins mende ove: uit Garre qualche conseguenza da quanto si @ apjiena vi sto. Se un corpo non & separabile dai suoi eves, da cid che gli le, non vi & corpo af di 18 di quelle che soo Te suc modi cwroni, se por al di si intende qualvosa come un sasteatens sive di madificazioni, Non vi sono insomna corp innocent, imemani, non taccati dal mondo, poiché oyni carpe & pr costi tuzione sempre nal mondo, farto di mondo, dells sua sigs ag avrebbe detio Merleau-Ponty, Allo stesso made ita sf posso- tio postulaze corp: che sarebbera cl per sé incomoseibil, iv altee parole ineapaci 2 pr/oré di segnalarsi auraverso qualche affezione produits 0 subita, Certo st posseno, aaui si devono accettare ipowsi citca corpi sconosciuti (vedrema che questo & propria tune degli argomenti che Spinora opporti a Boyle), rimane perd che non si possone de jure armmettere che csistano ia natura cor pisssolutsmente inconoseibili, cio’ che non siano percettibilt da ‘yus qualche mente. Tale commercio universule di wtté i corpi, ou cui insiste Spinoza nelle sua leiters a Oldenburg del 20 novembre 1665, altro non & che Palia faceis del priccipio della totale intellozsibilth del evalu, Ne segue che [a eonoscenza ade gata dal corpo va di pari passo can la conoscenza adeguata hee che Nene Mean lie sololcsts sistamente cat, latneda elle legai dell universo, In altre parole, non «8 fisica lantica 0 inogletn, vera o falsa che sia} che non igiplichi ana cosmologia. B possibile ora cominciare a percepire meglio. doppio sen sa.del concert di aifezionc, ¢ sopnatruto la ragions che «60 Siege a innndiate Cine alls ostansita del corpo i compe. uoit. &iL supponty di afferiins,.bs1 ‘ \esio, A rigoze bisognerebbe eoncepire d carpe come ut, mode wodilicate modificante, in cui fs relazione 1a essere modifi- eto ¢ Fessere-modificante devettrina lo spazio in sui si iscrivo- | no tite le forme di vita cerporee che il carpe & chiamato ad | sssetcitarc. quale Jadvica a.degendum. Leegondo il testo, cési deve dungae liberate dalla temtazione di ports cietee alle pratiche dei eoryi una qualche inseita aoumenica, conioda se nop slero perehit consente i jinmaginamne pit fecilmente T'istentit’ mal grado { eambiamenti che essi subiscono, In tal mode, il corpo viene a coineidere con, Uesrensione.di tutte le sue pratiche, O- mevlio, aL cargo ¢.lsici.slelle.aue pretiche, né pitt.né reno, Imbartersi in un corpo vuol sempre dise incontrare una quial- che prarica corpores, avveto un certo modo di exsere nieclifiea. toe, nel medesims tempo, un ceri modo i maditicare? Per riassumere questa pritns tesi potremmo dire chef eurpo per esseitaa afferione & in quant: affezzme. esiste sempre come effesione si st affesione, clad conte pratice o insieme de pratt. chol?, Laftezione definisce sia cid che modifica una certa cost: awione corpores, sia cid che la costinusce in quanto essenza Sieché, questa essenza é pensabile solo se & sempre gid ia un gualche modo costituits; solo cost essa pud essere moditicata € nedificare a sua volta. In sleri cerinini, Tatlevinoe sopraggiunge Sempre a cid che possiede git wma quialebe costizazione, che & la super |aca Bo Sal eesti di peste ch CGO SI Gi abit ope ‘8 Nem sorprerde che I soe. dll putiche yal Phy poeta slappace Prete Bro pove aves bene Fn users Leta spinon ce PRE conn, os CHG as) Sec ae for area tain ako nse iy 26 Lu semotiva di Spinenst -stessa cosa che dite che il corpo i guazto tale é afferione, clot _affetione di ffevion’ 1H euinto postulato Come ora si deve comprendere Paffevione del coxpe tuffectio corporis}? Per affescone del corpes intenderenee da tracco, cover aLanestighpe». Bex chiative quests tesi a prima vista forse meno evidente, occorre tornare al testa stesso dell Ezica ¢ in partico- fare al quinto dei sei postulati conenuti nel cosiddetto com- pendio difisica, sorta ci ratatello sulla natura dei cospi inseti- to tra le proposizioni 15 © 44 della seconda parte, ¢ di cui vor remrao qui provave a chiarire il senso nanché la porta Quando oma parte fuida del corpo umano & deteriainaca da uh corge estemno & spingere (enpinged) spesso (sacpe) su un‘altea parte molle, modifica (rata? la superficie (plana di questa c vi imprinse Uimprimit) come cerce traece (vestigial del corpo esterne che spinge Kigpellentiss"” Llimporanza dei postulati nell’economia generale dell’Leice & slats troppe spesso sottevalutata. Vero é che essi intervengono in un lucgo dell opera fiosoficamente deaso, a tratti opaco. Bp- pure, a ben guardare, la definizione dei vessigia & assai rilevamie tnon solo net suo contesto immediato, quelle della fisica done sorge, ma anche ¢ sopratnmto per Ja dotteins dellimnaginazio ne, nonché per le sue applicazion’ in teologia e in policica'®, Per 2 Opens pp 899-856. Minin traduoe corrtanseee latino vet oe Ite nol flinon Prelesre secre con aracclap, sel che peste dpe ed ‘ovo truce ede si dev ams anche fiseoht nano seer, Facenca riferincenta sl pssito, nite ‘suerte ecto atorica, Non che queso sie ato si asente cally nevi di 2ceia, ws nel comieste ch una fies. qcle & quel del squive posmlato, le prespatiea n6ec4, par tvando qui en ata Fondemento, ran € Focditarerte chistes ”?, Certamente, ma cose si dew in tendete per grandezza di queste superfici, se non cid che viene rmisurato relativamente alla geandezza ¢ alle azioni di altci corpi, in un oxdine di geandezza che ci @ relative? E sopratturto, in cosa consistono fe grandezze di codeste superfic, se non sem plicersente nel fatto che, per citare » nostza volta ['assioma 3, «tanto pit difficilmente 0 facilmente pud accadece che lo stesso inclividueassuena (onduad) an'alera figura (Fgura? Si giunge quindi ad una conclusione generale, che possiamo cenunciare nel modo seguente: jr assoluto, proprio per la relativita delle naxioni di duvexes, moliezza e fluidita, oy corpo pus estere considerato comte pitt o meno mle, se per mollesiintendde appur- 1a a capacita che wn corpo ha di tracciare e di essere tracciato™™. Nelhi misura in cui la mallitia @ quella proprietd mestia di susté i coxpi intesi come pratiche traccéanti, essa non ha pitt nulla i re lativo, ma deve essere considerata una propriesd generate di dultt corpt,Jn ulimma analisi, il molle&, in tei i sonst dels parola la- tina il wediaom dell atteziong. Allo stesso modo va imtesa Lo dif. fevenca tea figura e vestigiana. Lissa non & una differenza di natu. 1a, bensi di grado, in quanto Ie figure dei corpi possano essere considerate alla stregua di grandi iracce c, reciprocamente, le trace come delle piccole figure ~ quelle stesse figuras 2 particu. ds di evi parlava Facute Techirnbaus, senza dubbio il pi sottile dei corrispondenti dé Spinoza, ella leccera del 5 gennaio 16/9, > Openr, p85 3 Padi Quen sagocresto swan Paice 2 Arrigoce # daveb dite «a capaci che compe & dl wscelare coche diet Ye Cle Epon, LNXW por, p. 489 erga dla esters LIX nll ecione Geblart M4 La semiotica di Spinoza Va da sé che le definizioni che abbiamo appens enuaciato, ¢ che aprono ad una categorizaazione degli individui in base ai Joro rapporti ¢e non in base ad une loro presunta natura prece- dente i loro rapporti) sono vere solo relativamente le une alle altze, Benché relative, Je configurazioni det corpi a cui danno uogo sono aifatto reali, poiché solo cost i corpé si distinguono ara lorn.in pratiche ¢ situazioni concrete di vita Appare ora con evicenza che senza il quinto postulato, ovve- so senza una teoria della traccia enunciata con rigere, la distin: zione ira durezza, mollezza fluidita det corpi non sarebbe sta~ ta possibile, In alire parole senza una teoria della tzaccia sazel- -be.impossibile pensare i principi di una fisica concreta. A voler sipzendere, per rinnovarla, Ia distinzione seguita da Gueroult tra fisica estrattae fisica concreta, ci si xccorge che in una fisica asiratta a distinguere i compi bastano il moto, la cuiete, la velo- cick ¢ la lentezza??; mentre in una fisica concreta essi si distin ‘guono anche mediante trace, ovvero il loro mutuo ¢ mutevole ‘racciatsi. Insomma, le trecce non sono un fatto meramente ac cidentale, ma risultano necessariamente della generale activita cinetica dell'attsibuto estensione. In questo senso, come si & Getto, i vestigia devono essere considerati une vera ¢ propria nozione comune. D'altronde come noi potremmo venire 2 co- noscenza dell’esistenza conczeta di un corpo e delle sue pro- prieta se non disponessimo di una qualche sua traccia? Questo significa che senza una teoria delle eraccia, una fisica sperimen- tale sarebbe del tutto impensabile, Lessenua in-corporea della raccia I corpo @ un modo dellattributo estensione di Dio. Ma un corpo senza traccia non esiste. Cid che esiste & quindi fl corpo ¢_ —lattascia..un corpo sracciato, ‘Coaviene soflermacsi un instante ancora sul concetto di trac- 2 Che Brea, lemma fy Ope, p. 850, Latraccia 35 cia che @ veruto qui. delineandosi. Sembra quasi owvio, ma vale la pena sottolinearlo: come lo fa chiaramente intendere il quin- to postulato, la traccia @ in tutto € per tutto corporea, le sue pre- messe nonché i suoi effetti si dispiegano interamente nell’oxeli- ne dell'atributo estensione, Perd la traccia on & un corpo. Co- ST oome il corpo 2 wn modo delta sostanza estesa senza essere esx0 ste380 sostanza, cost anche la tracca @ tina modificazione del cor- po senza exsere essa stessa un cosa, lasse.anche switilissing, Laf- ferione, infatti & sia cid che accede (incad:!) al corpo, sia U zk sultato di questo eveato, ovvero Ja traccia che modifica il cor- po, che lo incid*, La traccia ne @ il risultato ¢ il testimone, quale un incunabile iscritto nel corpo. Nel senso pid adezente alla parola, essa @ un incorporee”. Il concetto di incorporso, “che richiama gli Stoici, pone un problema che i pensatori mate- rialisti amtichi avevano @ loro volta incontrato nelle loro teoria del significate (lekton):.come, in un sistema esclusivamente co- stituito di materia, render conto di cid che nea si lascia riduere 4 puro corpo? Similmente al monismo stoico, Spinoza situa incorporeita della teaccia ai limiti del congo, senza tuttavia fac- ne una realta diversa dalla corporea. Diversamente dall’incov- poreo deali Stoici, la traccle non & qualcosa di non corporeo, petché essa si spiega interamente nellattributo estensione. A scanso di equivoci, sarebbe pit corretto scrivere_fa-co1 pe meglio indicare che le tracia si colloca sempre sil corpo, mai clirove, tanto meno nel pensieso. Fondamenzalmente Ja, zraccia ¢ una superficie di siflessione, Nal quadio di us‘oatalogia in ct pensiero ed estensione sono due diverse espressioni di una medesima sostanza, la potenea viante delle traccis ha la sua expressione equivelente nellattribu- 10 del pensicro quale poienza di inferenza, che.come tale va rico- osciuta eppartenere alla natura dell'ides, Se la traccia perd non 2% iroyerena pi avanti doppia valenza del vurbo alder ne ens dl aacen- eres (arcade edi aneideres (meee % Perdioaad de Saussure rel Corse liguitca generale fece notre un fesomeng, simile quando st ratava di quelficare il significant ingstice, Nell cue essen, ‘va, 80 non daar Fonio,®wincorporeo», 36 La semiavica di Spinoza avesse questa porenza di rinvio (che, cone veilrem, tanterran rng Te inymagini e i segni), neppure il peosiero avrebbe aleuna pe tenza di produce inferenze, ovvero porcedioni — @ vonclusion! cone scrive anche Spinoza — & partire da altre peroevion # proprio Pincozporeita della traccia a renderla interessante. Tofaati, dite che Vaffezione corpore @ traccia deve: portarci a ponsare il corpo come situs vestigivrum, luoge di ttacee, © fl. corpo stesso comme activita jracciamte. Le pratiche del corpo, come ai & detto sopra, vengono a costituise la sua (racciubilite. intendendo coa tale termine La capacita di opi individuo ad es sere traceiuto ¢ a tracciaze, Per cui, la diffezenviavione cinetica ei corpi non & dissociabile dal lore reciproce tracciarsi _ J.a teoeia spinoviana della traccia porta a compimente la pro- blematica elassica del situs e del motes in piena tidefinizione do- po la rivoluzione ealiletiana. Lo fa caratrexizzanslo il luoge come Juoga sismucce, oyvew di difterenza, di contatto e distacco. nl mista ib cut [a tiaecia & precisameente quel Inogo del corpo che ties luoge di un sltzo corpo in lingo di cui & Luogo prime dl x: mando, la traceia & quel aliquid che sta per qualcos'altro, una stare-per reso possibile dal distacco ¢ dalla distanzs tra corpo cigto e corpo trveciante| LlamracTihta che per Spinoza &, ricordiamolo, il modo infinnto TaMTadzT dell'ateriburo estensio: ne, tanto quanto Pintelletwo & il modo infinite invmediata dell tcibuto pensiero ~ & quindl sia cid che distingue 1 corpi che mediante trace costituisce Pessenza in-corporea del riman do, Considerato dal punto di vista dellattribute del pensiero, es 508 come vedremo meglio avanti, Faspetto sensibile del inferen. za psemale. In quanto Zzogo-tewente, la traceia & corporalmente_. tun concave per un conwesso, un dentro per i fui, ka preserva Gi u’assenaa, e quindi anche il presente di un passuro Ce di un futuro), che modifica costituendole le pratiche dei coepi Le tcee fanno parte delle nozioni comuni dale fisica. Cor csse af tradi oli ppensare le medificazioni 0 usité sexrofisiche pet semplici date in natuia, quanto Jo sono i corpara sinaplicissints nel‘ordine dei cor! infinizamente divisibilt. Come questi ult smi, infant, le tracec si discinguono tra loco grazie al movimento, Latrucis 7 Ja quiete, lo celerita € la lentezza, Coa una differenza, pexd, che conviene sottalucaze: qualungue passa essere la natura dei cor pi semplicissin (o pit) semptici), di eui ta critica ha molto d scusso®, essi sono carpi, mentre le eracce, benché corporee nr sono corpi, neapure sottlissimi, Si situano piustoste ai loro confioi, Ne marcano i limit, Spinoza ha certamente medidaro Ja fisiea € la canonical cpictirca; me non ha elealeato il concerto di vestigéuor su quello di sisuulacro, per il semphice motivo che estigia now sono coxph, Per quanta soatile possa essere la difie retvaa ina corpo e traccia, cssa va mantenuta, Quella che ve me ltata & piutosto la loro relagione neces, HN rimando Si é derto, aon esiste compe seni affeeioni, non esiste carpe che non sia tiaceiaco, IL egrpe 2 infatti un intera intaccato, un inzezo che non 2 quinci mai picnamenze inter0. Bun tava che ® pur sempre pasze. Se casi non fosse evey che yerrebbe a rico prize la figuea cella sostanza (che peraltzo non puo aver figura) Porsemmo qui 2 nostra volta tracciare secondo ragione Ja figura genetale del caspo mollo, ovvero di tutti ¢ corpt esistent? ie ‘mating, el mace seguente Fig Come 8 naan 9 iene ye conser coietemente questo pon enep Hele ol tao she Spinnea nary stort lweandosi ch cee each nes che cn-m poscan semi soonest in iia dere eal spar Maat ais owas, cop wee ifleszraate desist Da questa put ovis le tpi dll nes epnacina st peste neh ci fecal un cae ous Lt ica poaenewtontana: ct, FCAUSIOFOLIM, La vrcate clue, StliaxpIbora “Spusces's Hercheloge mn Social Psychology. val 1992}, Kd ncnsen & New ra, Wirsboug oh pp FN 3k Tasemintte dt Spinoza 1 compi reali infatti si danno sempre in sitavion’ concsete, per cut a loro superficie si trova modifieata dallineidenza di al ‘tri corpi che vi Jasciane waccia, La traccia, rappresentata qui dalla lines 2 b, cid che tisulsa dalle relazioni con gl. alti corpi, Essa perd.n9o.¢ facaltativa, bens! cossitutiva dellesistenza dei coupi reali, Non vi sone infatel eorpi assolutamicnte isolat! o im: muni da moditicazioni, Vero & che il disegno della fig. 1 non si trova tale © quale nell’ Erica. Nondimeno essa @ stato tracciato seguendo le 20zio- ni communi della fisica, Se ne trova invece un altro, riportazo nel- Je figura qui sorta”: Fg2 -II grafico della fig, 2 accompagna e illustra Passioma 2, che precede immediatamente la definizione dell individuo. Esso re ita: «quando un corpo mosso urta ua altro che & in quiete € che non pud smuovere, toma indietro per continuare a muo: versi e Vangolo formato dalla linea del movimento ci riflesione con il piane del corpo in quiete, contro il quele ba urtato, sara uguale 2t?angolo formato dalla linea del movimento ci inciden- va con lo stesso piano». E Spinoza aggiunge: «questo per ‘quanto conceme i corpi semplicissimi, che si distinguono r1i- spettivamente soltento peri movimento e per la quite, la velo- © LBsir vigor in ano ce geal Lit dg te due sone: pate T, 15 sec (Oper, p 822%; parte UI, 8 seslio (pee. 84). pt not e ane piconets 2 azo quest ultimo, 2 qaante inlets in ano det rghs pi Fe i ta Fosors Silat alte nn csr 2 Opera p. 852, Come f snianteae neta Filippa Migriat nl win eorentn, Uaioe [I sono imporant er pomgono le sai pr ls dowina dllerepies one; le Ope, pp. 1648-1684 Lavacda 39 citi ¢la lentezza»”, La legge che il diagramma della fiz. 2 illu- stra, secondo la quale langolo di incidenza deve essere uguale alangolo di tillessione, ha per iporesi che i corpi in esame sia- no consiclerati come assolutamente duri, Essa si presta ad una rapprescntazioxe gcometrica, in quanto la traccia @ stata pet cos dice “reuificata”™, Questo @ vero in. un mondo ideale, do- ve tusti i corpi possono essere considerati duri, o per le figure matematiche che sono emi di ragione. Come abbiamo visto, i corpi zeali sone inveve per essenza {pid o meno} moll, cioé pitt ‘meno in grado di lasciar tracce ¢ di registraene, Questa legge illustza il grafico della fig. L. Essa non 2 invali- lata dalassioma 2, anzi. Lassioma 2 piuttosto ne rappresenta la regola, Le legge del moro uniformemente accelerato cost co: me il prineipie dlinerzia non sono invalidati dal fatto che gli eaperiinenti Fari con corpi reali non verificheranso mai del tut to le condizioni idleali dellpotesi, proprio perché { corpi real mente esistenti sono irridueibilmente molli ¢ mai compler- mente isolabili, A ben guardare, Ia fig. 1 non fa che illustraze fa stessa legge espresse dalla lig. 2, ma por Fcorpi moli, quelli cioe modificatt dalle tracce. Le due figure illustrane quindi usa sola ¢ medesima legge: la superficie di un compo, qualungue ess0 sis, 2 una superficie di rimando, owere la traccia o Ia figura ® un piano di sinvio. 1 geafici della fig, 1 e dela fig. 2 designano la medesima cose, cosi came, scrive altsave Spinoza, una sola € nedesime cosa pub essere designata con due nomi: per piano voglio farendere cid che rifletee tutti i raga della lace venga mutazions, [a stessa coss intendo per bianco, is quanto si dice bianco rispesto al'uomo che wuarda il piano”, biden Ley supecice plana pod a cu ola ercete considerate ene wna parece! srsgcia Comme vdiewe owghn pin sen anche le igre yeametiche 29a poston # re centin dlsone racer 2 Fnsindoria XXX ipio cota come Hewees 1X sells nomecarione wacizhonle pers, p 1320. 10 Sua seniotion di Spinoza ‘Tanti corpi, in quanto teaceiati rinviano ad alte’ corpi che hanno tracciat, Per ce-ti vers’ la natuza della eraccia vivop: guella che era per! Greci il qvboloy, due frammenti prave™ nienct d2 un unied inkranta, che una volta ricomposti permmette vano il riconescimento, Casi come Hl syzebedun ticue insieme clue cozpi che si implicano Pun Falteo, ke maccia rimandla x quel lo-che Fra tracciata, Jnscorpores del carp, la traccia & la marca i aay essere finite, Perehé dell infinito nen v' kee, fle é la ragione act eu daila sostanza ¢ deh te differuiza degti attributi non v¢ ué vi pus essere seen: «se inweee era qualeano chiedesse cle qual segno potremo ricono- scere la diversita delle sostarac ley le praposizioni che seguo- no, le quali mosirane che in acura non esiste se non un’uniet sostan7a chu est @ assolutamenceinfnita ¢ che percid io chercbbs invano quel segnan”, Eppure, bertehé non vi sia trac cia dellinfinito, @ insita nella tsaccia un timandare alf'intinico, a fis. L mostra inaltce che if finito non @ mai dato come in- tero. Il sag essere parte rinvia ad ako per mezzo del «unite & anche percepito. I corpi sono finii in quarto afferti da altri mo- di ficitt che li liouirano e da cut si distinguono modalmente, not sostanialmente. Tutti i compi convengono in aleune cose: este sione (attribute), movimento quicte moda infinite immediae to), Hindividuo di tutti elf individu (moxlo infinite mediatal Ma si distinguono per cid stesso che hanno it: carmmine, A parle Funiverso che & il Toro intero, non v8 niente che nan (re) sia parte, niente che sia a sé stante come intera. La raccia & cid che 1 perticulis distingue ¢ devexmina le part elalle parti fparten extra partes). La sis devermiatio & newstio, non perclié il coipo finito pacrebbe dirsi mancarc della sua interer7a. Lintero infat ti non é to cone finito, mai lo € stato, a€ ras ly saza. Ln que negavione della traccéa non censtituisce toa priva one, s¢ per privavione si intende Matto dian privare, Pees finite fx quanto tale con mance di mall, E pesfetto per quello sto senso | Dies rapes 1 Ops p 795 Fa rac th &, Secondo corne lo si considera, il biechiere appare mezro picno © mezzo vuvta; ma quella che c'8, non di meno pasitiva inente & Quello ebe non ¢'8 pud dicsi mancare solo rispetto xd si: completezaa immaginari mode . che non appartiene all'essere del Si diceva che Ik tracela implica una durata, Essenzialmente petché Tevento che Pig prodotca implica a sva volta una vegole vith, Condizione perche una tmccin posse imprimersi & infatt la ripetizione, Ia ceplica (a definizione del postulate ¥ lo sotto: nea con Ia patola saepel, Lea traccla & Velietto e poienvialmente Tindice di ui’azione ripctuta, ripertiva, ovvero di un’abitudine, nonehé di una legge, Se il monde non Fosse slira che caso, ¢ la sua unien legge che aulla sia sontoinesso ad uma legge. di tal mondo non vi sarebbe traceia, ¢ guind! non se ne potrebbe rneanche faze lesperienza, In una parola, tale monde sarebbe impensabile, ¢ quiadi non potecbbe ueppure essere, poiché la sua pensabilita af pari della sua estensione @ arribute della s0- stanza, Aveva dungue ragione coli che alfermays che se il mon: do non avesse avuto altra legge che il divenie. non solo non six rebbe state possibile bagnarsi due volte nelly stesso fine, ma neppure sarebbe stato possibile bagnarvisi una volta sola. Se non si possone escludere tracce effimerc, evanescent, c- sultano tuttavia diffi da concepire tracce che nor innplichize tuna durata anche minima, Per potersi impsimere, infuti, la trace cts deve essere in qualche modo trattenata, condizione ria perché il corpo traceiato trattenga qualeosa della vatura del corpo wacciante, Ecco perché i corpi tluidi sono cosi poco Tuo lv di sracce: sono tanto meno atti 2 registrarle quanto pit) si prcstano a trasmetteste picgandosi all'aziane di alts corpi. View ‘versa, iL eaepo duo & piv atta a Tasciate che a ricevere tracce. Rimane iI laste che Fazione ripetuta del eoxpo estemno che spinge ed imprinye é altrertanto essenziale alla raceia di quanto 2 veraioeten i Spine Jo sia la distanza che li scpara, Liuzione impellente & dunque si chiesta quanto if suo venir meno. Infact, se la traccia @ cid che tien uogo i qualeos’altro, Jo pud fare in virtd di un contatio ma anche ¢ soprateutto di ua distacco che cansente il mazcag- gio nel luogo ¢ in uogo dell'avvenura distinzione. Se nell'in- contrarsi i due corpi fossero rimasti uniti, formando un solo ¢ medesims corpo, neseuna traccia avrebbe avuto [uoge. Luunio- ne, che in Spinoza coinvolge sia l'essenza che Pesistenca, e che come tele implica queleosa di eterno, non laseia traccia. Quesca 2 forse la cagione per cui ci rendiamo conta di essere stati uniti a qualeuno © a qualcosa piuttosto nel seatimento della pexdita che in guello dell’unione, in quanto & proprio la separazione ad aprice quello spazio necessario affinché ve ne possa essere trae cin e quind se ne possa tare esperienza, Lo stacco, Tintervallo, Vinterstizio, l’apertura, if bianco, il vuoto, che in una fisica del pieno, came quella spinoziana, € occupato da quei corpi inter edi che somo i fluid, 8 hnoga stesso del farsi dela traccia le per essenza rimurchevale, noi tre sensi del suo exsere rleniente, peveupibile rintrex Qnale modifieazione del eorpo. deve poter ineidere it. ryaniera silewante sulle sue pratiches quale efferta di una madificazione, deve essere percepibile; ¢, nella misura ia eat produce effetti, aleve poter essere rintracciabile. Benintese non tutte le tiacce sone note c neppure degne di nota; appre le aceia deve esse- fe per principio rinteaeciabile per un qualche corpo, vera si gnificante per una qualche mem dell universo, T earauere os sengialmente relazionale della truccia fa $i che essa non possa essere concepita come uns realta agselutamnente chivsa su dt 86, Questa condizione va valutacy nella sua dimensione eavrice, Essa infant altro non & che laspetia corporee della totale intel- igibiliti della sestanza, Appartiene quindi tanta alla fisica quanto alla cosmolegia, L'éties insegna che non ° fisica ve non v@ anche una cosmologia, condizioni necessarie per fonda, re Pantropologia traceia deve pertanto esse: abil. Tl. Le figure della forma Labtto della forme Se il corpo nen pud esistere senza traccia, ci si chicder’ quale relazione sussiste tra la teaceia @ Ia forma del corpo, Riemerge gui il problema gia incontrato ia merito allaliezione: non esiste corpo senza alfezione, essenza esiste sempre come mouificata. Por meglio cogliere In natura ¢ Vorigine della traccia v cli quella che essa cela e nello stesso tempo tivela, convicne soflermarsi tun itante sulla nozione di supenticie (planar, superfcies), La supesficic segna il limite tra Pestemo ¢ interne del corpo. Tat- tavia, estemo ci interno non pre-esistono ip assolue alle super- fic, in quanto € solo selasivamente ad esse che estezne e interno si determinano Puno rispetto dalPaleso. Tutti | corpi essendo pct Spinoza divisibiliallnfinito, il luogo che decide della lore iotione 0 della lore separwione sono appunto le superfici, To mnodificazioni dovuse alla pressione dei compi circostanti, spiegs Spinoza, fanno si che @ compe ticopra certa € determinats foroaa, Sone sempre i corpi esterni, che agendo sipetutamente conto gli altsi, concorrono a determiname le figure Tattavia la forrae nom @ la figua. Jax forma ® infatei Punione Gario), seconnlo wna determinata legge 0 rapposto, ehe fa st che cent corpi compongano un solo ¢ medesimo individuo. La fic jyita del corpo & quindi data da una certa pesizione o situwao- ine (sétz8) delle suc parti. Mentre la forma é la norma di un rap- pore, fa Fgura & une degli stat) anamessi datla forms. LL verbo induere, introdorto dal'assioma 3 siuza a chiarice la relazione figura, Esso vuol dire evestiesi di», La figura @ percid un form 4 La semiotica di Spinoza certo abito dala forma, un certo suo essere costituito che @ an- che un essere disposto, La forma tuttavia non & mai “spoglia” delle sue figure, poiché lesisteaza che si di necessariamente nella co-esistenza tra corpi, le conferisce sempre una cera ¢ de- terminaca figura, La figura @ percid simultaneamente in una re lazione che @ sia interna lle forma, sic esterna ale figure degli altri compi, Lu figura & pertanto la forma modificata, Ne inter preta la legge, rendendone sensibile uno degli aspetti La forma di un compo siesprime attraverso tutte le figure che possono rivestire le sue parti nel”arco delle vaviazioni consenti- te dalla legye che ne siabilisce I'unione. Sono ammesse dalla forma tutte le figure comprese dalla sua definizione, ovvero ta te quelle atte a conservare lunione del corpo. La figura é dun que una proprieta della forms, e le forma ntent altra che la totes ‘itd delle figure che att sono date di rvestire, Essa la legge in- tera che permette di declinarle e coniugarie tutte cancatenan- dole le ure alle altre. [asomma @ quella po:enza che permetie ali passare da una figura allaltra, sempre conservandosi come la medesima. Il verbo irdizere non deve trarre in inganno. Le for ‘ma, infatt, non 2 il supporto sul quale vengono a sovzapporsi le figure, come hanno creduto certi commensatori!. La differenza forma figura non é l'equivalente dell’antica ditferenza sostanza- accidemti, che Spinoza non riconosce pitt. Le figure sono abiei da cui fa forma non pud separassi, pena la sua pura e sempliee scomparsa. Esse sono quindi da intenderst piurtasto come habi- 145, cioé modi dessere, espressioni della forma in risposta alle alfezioni?. Menure la forma & positiva ed alfermativa, la figura come determinazione parziale implica negazione, anche se & © Comeper ssemo Gucvol 2 Tred in cat possono vacate le figace da espe suc neat lle cee seswa Teioma 3 inelidona li sepa efl cao df prtdE wen nn a ordaigne che que wala Je tem furwool cil fat rigaurudone dale pas del compo vemen dot parla pou tne wn coun, Facorncmeto «laine one propriate delle fat del enrpa il mowiment iteren wees ve past is siento jposa ditto denzpe i mvimencn delle se pact vega Vanern La figure della forms 45 positiva in quento espressione della forma. Diventa allora chi 10 che Pntegne materia «considerata indefinitamente non pud avete alcuna figura e che la figura pud aver uogo soltanto nei corp finite linitatb>> Le vestigia sone proprio il termine medio che permette 'ati- colarsi di una figura con le altre, La figura infact & cid che risul- ta dalla traccisby lisa del corpo. Essa deve quindi vere a che fa- te con le superfici, che sono il luogo in cul i corpi si incontrano, si sepacano, e quindi si tracciano. Dato che non ¥i possono es- sere corpi senta figura, allo stesso modo non vi possono essere figure @ supedlicé senza traccia, D'altzo canto, come si é visto, la superfiele pud essa stessa essere considerata come wna traccia, 9, se si preferisce, una "geande” traccia. Le grandezze sone in- facri relacve al punto di vista o alla scala a cui sone rifetice, si ché qucllo che si era derro a proposito della relativita delle pro, pticri duro, mole, fluide Lo si pud dise anche della supecticie © della traceia Deformecione e trasfiguraione Cosi come Is forma & lt legge che regola tra di lora tuite le fe gure che i! corco pud ricoprive, cost anche la figura sard fa logge che regula tutte le racce di cui si pu rivestre wa superficte. Non v’é forma senza figura, né figura senza traccia, La figura Ia forma della treccia, Tn quanto esprime un aspetto della for- sma, la figara ceforms la forma, facendols variare nei imiti della sua porenva, Allo stesso mode, ia quanto ne esprime un aspetto, 2 Epwtoleio Wl: Oper, 420. Hegel ama care Usui ovis deemsinoti> ff neevo in oso espace, tutsie lb mewslone nla dal Fgura non fo feat lato cea ino eaprersione poten della form, Icoratere expressive flee figute © sinorssn in Loree BPH MMO, ele agin and, lgpsnec & taypreseutzrns ty Spas, cc; epacicolre i apiole «Scan. few, paoles bpp (56217. Bes wie spincaisn reso came Wovofia deVespesioae, si veda GHATS DEtSUTR, Seance le prublene oe fevonevion, Les eters de Misute Pais 1968 46 La semiotics dé Spenc2a la traccia fa variare Ia figuse, modificando i rapposti che legane il cozpo con quelli che lo ciscondano. Lespressione di una for- ‘ma passa attraverso le successive deformazioné delle sue figure’. La vita di una forma consiste precisamente in questo: ricercare id che le ¢ conforme, evitere o difcedersi de ci6 che potcebbe trasformarla, Il mutamento di forma ¢ sancito infatti dalla mor- tc, Vi sone cosi forme di vita che convengono pic @ meno agli individui. Virruose saranno quelle che, in cexte condizioni, scono a frasfigurave la natura del corpo favorencde To sviluppo di pratiche e relazioni che ne accrescono Ia potenza, Come ve dremo, l'etica spinozians comprende un'etica del corpo (ars}* Quest'arte non ha altro fine che la trasfigurazione delle nustre pratiche di vita, nel senso di ung loro pitt grande gioia 0 poten za, quella che a ciascun corpo & consentito raggiungere. In nes sua caso il propesita & quello di farci mutare natura o di realiz- zame un alira, ma phuttosto di conoscere e comprendere quella che si addice alla nostra Riletta in questa luce, la concezione del cotpo viene prolon- damente Gnaovata, Liaticolazione fondara sulla relazione for- ia-figure-vestigia corregge e soppiante la concezione astratta del corps fondais sulla tsiade superficies Hincae perncta, di cui Spinoza aveva gid denunciato le assurdita, La tendenza a consi + 1raspane deformante della figneaTa s02 deformites, 2 stata vite da Col Clebhart come a delle we cetepevie dell sence barceca, deter da Wellin, 2p- pihcsbil all'sce di Rembrandt cori come ale fioselia d: Spinoza. La difocrica Shufornahaty eel Bacocco, soreadaverte al Restenemo, mallee ages Leite irmposte abs materia eli on; fe C, GEDARGT, Revsbraud aad pote. In ah: ‘icon Splaozamwns, «TV, Hsgae Com euis Soci Spinensnae, 926. ps. 160 188, Uo lea cia i gests ince-prevaiore stra sm Fv MGNING, sr ma ison, Jppansveao representa 0 Spine. cit, pp. 10-130. Perl storeys {39 rapport era Rembrandt e Spaoce, x vein STIVEN NASLER,Spenow a if, Came bridge Universay Press, Cambridge 1995, pp. 75.7% quar alle font’ dal'dea Si Spt ‘nora floslo bara, et SAvERIO ANSALDY, Spavoes ce Bros nfs dei st de, Kit, Bois 2001; pos una lesa iavecs Ui Spina alls ue dal ats ede leew tna del sue compo, ul ROBERT DIODHTO, Vernet Gongora, Smce: Pavan cone recaageituitia, Mendades, Milne 1997 3° Ta ment, efe Thine capt Le figure delle forma 47 derare compost il corpo di supertci, le superfici di Jinee € le li nee di punti impedisce infatti di accedere alla retta comprensio- ne della natura esiesa come espressione infinita e indivisibile delfessenza di Dio’. Cast come non si attiene uns lines som- mando dei punti, né la duraca con degli istanti, nemmeno si ot- tiene un numero addizionanco degli zeri! Dopo averli criticati, vengono cortetti due modi di coneepire ‘Lempo. Tl primo proceade per composizione ¢ uddizione di par idi quantita discrete di materia che si credono realmente sepa rate, A cid Spinoza oppone Vimpossibilita del vuoto in natura, Ta second confonde gli enti di ragione con gt enti reali, im maginando il corpo composto realmente di superfic, linee © uti, finendo con i perderne completamente la natura nella nogione alquanto asteatta di punts, fingendo di comporce qual: cosa di esteso con qualeosa di inesieso, A cid si oppone una conevdone sinechista ¢ non sostanvialista dei corpi, eoncepiti come modi di un'estensione infinita ¢ indivisibile, in cut il cor po non & un’aggregato di parti ta loro separate, ona us rappor to 0 untunione, la cui legge si accorda con le altre leggi o parti delPuniverso. Insomma la forms del coxpo regola un certo mo- lo di patize ed agire, da considerarsi amo pit) autonome ¢ tente quanto pitt dipende dalle sole leyai della propsia natura Si comincia ad intravedere quello che sara la conoscenza inn. maginativa, Cosi come i vestigia non sono semplicemente feno- meni di superticie, ma affondeno nella reaiti complessa dei coupi, cosi minaginazione che su di loro si fonda aoa @ nep pure un’espressione superficiale della loro vita, Casa fa cono. scere l'immaginazione? Lmmaginazione nan percepisce la for- ina dei corpi, e neppure le loro figure, bensi le tracce delle loro fi gare, Iniatti, come avvertisd Spinoza, «le immagini delle cose adem e meno ass spot eel sostara eorpomes & composts corp dd pci quarto losis eablve ced corz0 4 compasto di super, le super dil ‘ee, leline fafine si punting zr. peopesi'ane 13 seco, Ones, p BOS © ie Epittire XXCXIL pivots comme cetera sullnfaton, a XM wells name stone eetslonaieh Oper, 2 1225, 48 La senwioteca di Spinoza hon siportano la figura delle cose»8, Questo nen wuol certo dire che le immagini percepite non abbiano aleun legame con le fi- gure dei corpi, ¢ Gunque in qualche mode, anche se lontana- mente, con la lore forma Le figure della ragione A prima vista le figure geometriche non sembrano intexessa- te da quanto detto Knore. Enti di ragione, non hanno altra real che quella d'essere un nostro modo di pensazie, Nessun crchio esistente in natura tisponcle alla definizione geometrica del cerchio. Se da geometri ci feriamo ad un particolare cer- chic esistente in natura, le prendiame come exempio, mai come regola. Non sono rilevanti fg sua grandezza 0 i] sue coloze, itn- portano soltanto la sua definizione ¢ le sue propriera. Il proble- ‘ma non é sapere se il cerchio che noi immagiaiamo ahbia o non abbia le proprieti del cerchio, 0 se, quando noi imsraginiamo un triangolo, sso sia isoscele, equilatero © scaleno, Su questo punto Spinoza direbbe probsbilmente che con Ia parola trian glo o il disegno ci wiangolo noi immaginiamo cid che ci a pit colpiti, © ancora che abbiame forgiato limmagine comune di tutti i tsiangoli che abbiamo visto 0 discgnato. Ci si chiede qui invece se a mente sia in grado di definire figure e dedurre pro: prleta geometriche senza riccorrere ud un qualche tracciato. Una cosa & Video def cerchio, altca cosa il cerchio: diversa- mente dal cerchio, idea del cerchio non ha né centro né cit. cconferenza, Il cerchio implica solo ed esclusivamente Partributo © eclovagines ers ramet figures front iT, propane 47 xl, vetbo refine rato dveramrete taint: Teil, sare, Garena, Cansaaee Mi sin seelzono ll cendere com einrdicanns, ances com argyerherno, amenstoxk © Bataschat con wviedergchers, Appia, Guécinot © Prstst com prods Pinson co ipa I sero fre sia pin sper ee eon eek o-ura sppresentzione Lest cosapeend= melie dae aver atl aie porte 1 cestignm. 6 Venag possono esse corse Se figure della forma 39 estensione, l'idea del eezchio solo ed esclusivamente il pensieso. Cosi Dio @ causa per esempio dellides di un cecchio it: quanto ® solo cosa peasante, ¢ del cerchio in quanto @ solo cosa estese, poiché al’essere formale dellidea del cerchio non pud essere percepito se non pet mezzo di un altzo modo di pensare come sua causa prossima, ¢ questo stesso a sua volta per mezzo di un altso ¢ cosi allnfinito»”, Spinoza dira inoltre che l'idea adequa. ta del ceschio si genera faceado ruotare un seginento iatorbe ad una delie sue estiemita. Ma Pidea del cerchio hs la sua causa nell'idea del segmerto concatenata all iden del suo movimento Jntorno ad una delle sue estremita, e non nel segmento, aé nella figurazione det movimento. Org la domanda & posso focmare queste idee sen7a la simultanca determinazione degli oggerti di queste idee nello spezic? In altze parole, posse pensarle senza tracciare simultancamente delle figure, che come talt implicano in qualche modo Festensione? Non si tratta qui di contravweni- re alla lezione spineziana cizca i xapporti tra estensione e pen- siero, bensi di riaffermacla Negli Elemend di Euclide la figura geometries viene com- presa come regola di una costruzione fatta con J’ausilio di stru- ment {ria € compasso}!", Anche ui si tratta di tracciare, Ora che le figure siano disegnate sulla sabbia, come fa Socrate el ‘Menrone, sulle carta con aiuto di un sighello e di un compasso, © ancota come si suol dire snella nostra immaginazione», avun- gue vengano aeciace, esse sono comungue il risulrato di una costmuzione. Ogni figura geometziea, quanto alla sua tracciabi- lita, & nel senso greco della parola un problema, Tuste Ie sue Lice I, propositions7 ssl, Oper, pp. 48142 1 Nel pracedimeste laductivn seguin ds Eulid, gli editor degli lenontt isisguevany 1 fas che covevare portaw als dmostzzione ated: Ia protasis enuncato! oles U/esostione otadusore inten parucolan della generalth alla proves, cena Ie jure tcc’ ea puvastese ts eostezianeebe prepans ala lnuestanione!-Le pate? eomoie in diretve priv dave poe wala este ine, omptendan ou solo uate ue ¢ eu sia sifieano ella proposzione i eoehe ste lace suppleoiotad dvtinate a fasliare le dmtcadione; fe TH. Hest, The “Pare Books of Bactels Blrirt, Censidge University res, Combe 1526 50 La senuiotica dt Spincaa _proprieta sono infatci generate mediante aggiunte di altre figu- re, per esempio prolungande il cateto © la base di un triango- Jol, La figura @ in ta! senso definita da sa certo mado di essere sraccinea. Questo modo, dato da una regola di costeazione, pro- duce ¢ allo stesso tempo spicza la definizione. Per Evclide, ¢ ancor pit per Spinoza, definive una figura vuol dire generarla, ossia disegnarla, partende da oggeiti molto sempliel, che stan- no per tnstrumsenta simplizissima’? Come noto, nella sua dotirina della definizione Spinoza in- sisre sull'aspetto genetico del pracedimento euclideo®. Va da sé che eid che & dimostrato geometricamente sia valide univer salnente, e che le proprierd det triangolo siano vere non solo ‘per quello preso in esame, ma per tutti i wiangoli in generale, 0 meglio, per tust i sriangoli che rispondono alle medesime rego- Je di costruzione, Tattacia, come git narrava Erodoto, non vi sarebbe stata geo-metria senza ke pratiea delPagrimensara che consentisse di vedere delle equivalenze, di stabilize delle pro- porvioni tra figure, nonché di tracciarle nuovamente in modo rapido e sicuz0 ogni qualvolta se ne fosse ripresentata la neces- ita. Tl vraccinr figure @ una pratica alla quale il geometra nea presta pitt attenzione, ma il filosofo timane artento alle proce dure di costruzione che hanno una realta irsidveibilmente fisi- ca, I tracciati i disegni permettono infatti di ruffigurate rappor- ti, le cui idee non avrchbero mode d'essere pensate da una Bila tae lle prs. 2 Vine aarsrale aewcinare quest procera sl elere prose del Haat al’ mondone deomeicts (5 31) aagh imtwnenfafepers ent letai, iis $a U0 paralile coe In peodarionc !® definito dalle sole eperazioni del pensiero, id non toglie nulla al fatto che i pensiesi geometric! esistona solo se trovano il modo di configurarsi in up qualche spazio tracciabile: sulla la sabia, la carta, o come si dice impropzis- mente «nella mente». Insomma il fameso cerchio tracciato da Giotto d'un sol gesto, che la lepgenda vuole avesse meravialiato Cimabue per la sua perfezione, non axea mai lo stesso valore del piti maldestro dei cerchi tracciati da: geometra, Malgesdo la somiglianzs, questi cerchi non hanno niente a che vedere ['uno con I'atzo, Non hanne la medesima essenza, né fanno vedere la stessa cosa. Come negare pero che enambi suppongono un 1 Suisena dll paola dome Ts aa diesnsome della ea cfs ROUSSE, La ite om pce itr Panag plowpbige di mn? “arn ale Deventer [2 2 Spanons (76621, jn aSpingen a a ngemen, el | Lagrée, Presa Usivenite de Boangon, 200, pp 3.11 Dam pone di wists spincaane, Fexpecsionc una contradelzone be tvs, cela sus iden nn vero costo Flseficy in qusazo confouce eteasioce penser. 52 Tar yemniotusn di Spinoza cero txacciate (di cui peraltra Je cause sono molto diverse nel pitcore ¢ nel geometza), che in un modo o in un altso implica Pataributo estensione? Analogamente le climestruzieni del'Eticr conducono il per siexo secondo un ordine confiearato dalla ragione che permeite i conreggeze altve figure di pensiero dominate dall’immsgina tione. Noadimeno la sua scuttura, i suo modo di pzocedece s0- no anch esse ovviamente nina eerta figure. La castraziane delle figure peometriche rappreseota un buon modello per la detini- ione penetica prescritta da Spinoza, con la differenva che pli ag- genii delle filosofia non sono evuia sarsoits, ma ensin reaia, ¢ pulmo tea tutti quellons roaenietin che @ Dio stesso. La defini ione adeguata infatt, divessamente dalla \lelinizione ehe & sale vera per d latto di convenine eon il suo ogactto, oltre ad acre vera 2 sapratcutia anche avraty di sé, Pik che dare una ehwerivi. ne della cosa, essa dt moval per fare pensune Vessenza, Quelle chele si chiede & dungue di far concypire corrertamente la cosa, non di corsispondorvi. La defintvione adeguata si presenta dune gue come un progetio da realvvare, Albsempio del tempio Centar della gf cata tics XX fa llora ovo gsell delo- pera (febrice) concepita dall’operaio del Batiatn sudlemence: ine dell ielleste (§ 69). ica Spinara dice che se concepica cor benché tale opera non sia mal esistita, ¢ anche nen deb nai esistore, il soo pomslera 00 & per gee MERO Ero, Te tracce dell intellesto Kbbene, quelle che vale per le essepre delle figure geometei- chenon deve valere anche per le forme dei compl reali? Vige in facri Fanulogia seguente: de figure geometrica sta alle sae pre pista come ks forma del corpo sta alle sve fixare. kn cosa consi sie conmane, in cus la differenzn? Nacuralmente la figura geo. avarice & solo Fespressione di on mede d pensare, mentee i compe hii un’esistenze reale al di fuori degli atc di pensiero che le ponsane, Preresso che tutte le idee che esistono cternamen- li fares 53 Le figured te nell ides di Dio, esiscono anche nella durata quando implica no Pesistenza dei lorn ogpetti, 'analogia sta allora in questo: co- si come l'esistenza nella durata di una data proprictd geometsi ca awviene solo quando la mene di Paolo 0 di Pietro ia intende i disegni zoomersiei, casi avviene con Ji forma di un corpe, che esiste nella durata solo quando se ne slispicgano le figure, In alire parole, lessenza c le propeietd del le figure gcometriche sone contenute excmamente aclla poten- va dell'intclletto umane; nondiniena, perché possano essere el fertivamente comprese nella durata, devono essere in qualche oul figuzate. In una parola, devone essere dimostrate, Se eosi non fosse, per riprendere lespressione ali Spinoza, [2 loro nor- ana di yerita rimarmcbhe per sempre nascosta ul gener amano. Senza mull rogliere alla sua verita cterma, unt teoremna risub a: cuisite solo quando @ state dimostrato, clot quande & stato consugnavo ad on corto ondine di segnit Bunche i pensieza, come attribuno dell'enicn sostanza, gon ahbia bisogno dellesteusione pur essere cel essere cancepite, | suoi mod, | pensieri.non possome essere faucet nella dumata sen- za.un qualche ausilio dell/anmmaginarione. Limmaginavione se= uc alla tricets Pintelletto porgendogli quei segnt indispensabil alla sua espressione. Si capisce meplio ora perché Spinoca abbia ppotute scrivere che agli effetti dell immaginazione nascona dalla cosiiniviane cel corp 9 della mente». In une lettera allamico Balling cel 20 luglio 1664, dopo aver fatto notare he le feb e Iealte slicravioni comparce sone aus de dtiti che gli uomie ni Goeati di sangue forte non immaginane altro che tisse, scon tsi, tragic cose simi, aggiunge mr osservavione Vediamo anche che Pm soltanto dalla hs pov thine Ceme seacelo# Co wap Dito, alton, 9 acca sage sibindvarsFexaeslents pers pees Demis linconteans eel ealare seigusi, eons, vlan feat Ya Toulon 70 La seruiotica di Spinoxa Si potrebbe allora tentare di riserivere il famoso quanto is propriamente chiamato «perallelismo» enuncisto dalle celebre settima proposizione del De Menee. Non certo per fargli dire gualcosa di diverso, ma per esplorare pit addentto la prospet tiva cosmologica infinita, Lordine ¢ la connessione delle tracce sono la stessa cose che ordi ne € la connessione delle idee, cosi come Pordine ¢ la connessione dle idee sonic la stcssa cosa che Nordine ¢ Ia connessione delle cose. In questo orivzonte cosmologico convert’ allora rileggere anche la prima proposizions dell'ultima parte dell Etica, e vit sgeneralivente ci pare, tutia la prospettiva finale dell’opera A seconda di come i pensiori ¢ Ie idee delle cose si ordineno ¢ si ‘concatenan nella mente, alo stesso modo le atfezioni del corpo o im: magini dell cose, si ordivane ¢ concatenano esatiamente nel corpo", Questo perché Vordine delle idee inadeguate ¢ parte di quel le adeguate. Le une e le alste fanno parte del medesimo ordine necessatio, Per Descartes j vestige erano semplici pori del cervello®, Ben altro tilievo e ditmensione hanno in Spinoza, Sono infatti com prese qusli nozioni commni, cio findamenta rationts. Par es sendo, come si é detto, incorporee, coatsibuiscoro fisicamente a plasmare gli individui nelle loro pratiche cozparee. Queste al tro non sono che la loro stessa potenza immaginativa, Come ve dhtemo, Je immagini si constiuiscono a partire da teacee, le cui idee rappresentano i corpi estemi come presenti, Da cid & pos- sibile trarre una conseguenza generale, che @ suscettibile di aprite prospettive gererali di interpeetazione. Limmaginazione non deve essere antropecen:sicamente attribuita esclusivamen: ze apli esscti umani (anche se !Evca, per gli obiettivi che essa perscguc, la siferisce princigalmente all'uemo), ma a cut gli > Opure, p. 1055 © Passes de me, 5 ar AB (AT E360 15.16% Lacosmologia 71 individui sufficientemente composti ¢ complessi da render atti a tracciase ed essere tracciati. In questo senso cosmico @ non pit antzopocenirico, non dovrehbe surprendere che si possa parlate dé immaginazione di una formica v di un girasole, anche se si pud dare per scontato che l'immaginavione umana sia di gran lunga pi sicce di quella di alii essori, che con ci6 non so no tuttavie meno perfett Tale concezionc avvicina lo spinoei- sino ad una forma di pansemiotismo, che ¢ poi laltea faccia del suo panpsichismo, ¢ ad altre tradizioni di pensiero ¢ pensatori solo in parte noti allo stesso Spinoza, quali lo steicisme, Bruno, Calvino, Vico, Peizee. Taoltre la nozione di traceia conseste di disporre di quel mi- nino corporeo pet pensare le iramagini, nonché Pasperto tna teriale del tinvio di cui l'inferenza tra un’idea ¢ Paltra 2 Vequi- valene mentale. Il processo del significato, o semiosi, verra de- seritto celle scolio della proposizione 18 della seconda parte dell Etics’, In questo caso la traceia non @ altro che l'aspetto corporeo dell'inferenza, Se dal punto di vista dell’attribute del pensiero, le idee rappresentano ¢ significona, dal punto di vista dell'sttriburo del’estensione il rimando congenizo alle rraccia ne accompagna e porta il significato. Cid implica una cosa in sé semplice mz di un peso filosofieo non indifference: che il signi- ficato non ha origine nell’uomo. La mente umana infant non sta nel seaso come un impero in un impero, ma vi & 2 suo modo «da sempce iseritta, Pluteasto, come ogai altro essere, Vuomo & chiamato a fersene Vinterprete, cio’ a modificatlo. [nfatcilaffe- sione rinvia ad un processo interamente immanente alla natura, che presa nella sua totalita viene a coincidere con Funiverso in- finitamente ¢ mediatemente modificato. Le cracciabilica infinita del universo & il modo infinito mediaro dell’estensione, che Spinoza chiamava con un'espressione dal sapore bruniane facies tosis wniversi et riassumere il percerso fatto finoza, si porrd ora dare della > Per Tapas di questo testo. fer cap 72 Fasemtatica dé Spivaca sistema spinoziano il quadzo sinottica seguente, complerato nella sua cosmologia. ta parte finora simasta meno esplorata dilla critica Aussibiars Pemiicre Extenstone Wealsiniail —Gaategiderdbe Meweme ASEM Telecwet J.Dio—__Seveae Melo infinto fen dll Univers Traci ine, sla Universo Tiina” Afierioat Tongiusione eeCbInS dE worm At contta della tabolla timate in sospeso la donominerione el modo infinito mediazo del Pensicro, La lieu & nota, Spi- noza non si pronuncid ntai in propasico. Non di meno @ leeito teatare di daze un nome allespressione cyuivalvoee nell atcribit- to pensiero della tracciabitina infinita dell Universo. La cosmo: Jogia spinaziana, infarc, definisee: la facies tis aniersé come aliindivideo, le cui parti, God tutti i eoxpi, variano in infinite medi senza dleun mutamento delPindivislag toiales, Ora, in vires della atura degli attribati dolla sostanze, quesie indivi duo totale della natura deve avere necessariamente tna Mente. (Questa 8 infinita ed cicma ¢ corprende eoune sue part tutte le menti che la natura produce, © che variana in infiniti mod? ed affezioni senza che exxa stesst muti Ta mente della traccia In principio eta la traccia, o meglio if corpe e la sua traceia, Come noto, Spinoza afferma che estensione e pensiero sone espression: detla medesima cosa, in cuanto costituiscone due etttibuti diana medesima ed unica sostanza, Alettanto, il cor po ela mente sono ln medesima casa (ide, in quanto sone ko stesso modo espresso secondo due attributi diversi della mede- f Hawsmoloea 73 ima sostanea. Una volta individueca nella uraccia la modifiea- vione corporea pit semplice dara in nacura & legistimo chieder sii cose consista I espzessione o Faspetco mentale della traecia, cowere quando la si considera sotto J'sttriburo del pensieto Sié visto che la traceia @ essenzialmente riewio, riusando di un ooyo all'alten in vista di un avvenuce disdocamento feantatto, intaeco, distaccol tra cozpi, che pot atrro nen é che V'evento stes 40 dell loro distinzione. Vaspetto mentale di tale apovianento corporto & Viddea (pereeptio}. Tucte le inforenve delle idee hanno pet canst altre: idee, cost come Je tragce humo cause ose ene carparee ¢ cinetiche, cioé si spiegane nel uttributo dele: stensione, mai in quello del pensiero. Come vedremo, al proble tna del rapporto tna signiticato e significante, Spinoza da una patticolate soluzione, cha a sua volta rimaada a problematiche contemporance citea Ja natusa e[e trasmissione del signicato, La traceia non @ una mezafora dell’idea, perch traceia © idea sania la mnodesima casa. La traecia & per i eorpo esattamente cid che Tides & per la mente, La domanda allora & cos’? un"idea considlerina io se stessu? E interessante cotaze come Spinoza non sole si sia posto questa domanda, ma anche che vi abba dato tna precisa sisposta: ein sé idea noné altro che una certa sensazioaes®, Detto altrimenti la forma mentale pidt clementare clcllespeticnas del peasiero @ la sensazione. Voggeitn della ser sivione & un'impressione to traccia), di cui la sepsazione & up punco Pespressione mentale, LL binomio impression sensei. nie viene eas) a rappresentaze Punicd, me anche unions pit semplice (eonverrebbe qui dire proprio ania sinplicrosinas, Fae cxinls ceo ai corpons sermplicisstna della Risica? della teoria della percesiune spinosiana, “cose ex er ve mdi aid ist eb t,o talon decom Pella, 578: Opp 98. Bete expen i epnint ots simi Every a feta 13s andar vit inmesielypoeson @ mere sen Se Test decapnctnn in Jonnal st Spossanne Dhadwoglon, MIB, sl. 2, pp ALLS loved Pipen 9280, Sela deine bles come serszione# esa cifernes co [petit dele igentplia dial « von Lipoter 69 monotesn, civ TORK? Vin tata sntiwed fesiine be pete de ainatn, Vy Pats 0% pp. B36 od 14 La semiotice dé Spinosa Per quunto sottile possa essere considerata, oltse a quella tt corpo ¢ traccia, la differenza tra ttaccia ¢ immagine va mante ruta, Malgrado un accostamento tea fviprescio e immago tutto sommato tardivo nell'Etica, ia loro distinzione rimane genetic Se vero che le traces tendono a consesvarsi, nondimeno molte si perdono nelle profondita de! corpo®. E rustavia, non v¥ tree cia che non possa dar huogo ad una immagine, perché nulla & nell'immagine che non sia prima stato nella traccia, La potenza che il corpo ha di conservare impressioni, mel grado i mohteplici ¢ diversi cambiamenti a cui ¢ soggetio, & di per sé il sczno indubitabile dell'affermazione di una certa es senza. Una leitura fenomenista dello spinozismo tralascia di considerare questo aspetto, e tende a dissolvere il principio in- temo delle ritenzione in quello purameate estore dell apa zione dei fenomeni, senza comprendere che nella misura in cui le tracce sono conservate ¢ durano, interessano Paifermarione di un conatus corporco, Diluite nellocenno indeterminate delta sostanza, le essenze singolati finiscono cosi cal perdere ogni consistenza. Siamo all'acosmismo. Diametralmente opposta 4 questa, une lettura sostancialista tende a eappresentarsi separa: iamente le essenze e le affezioni. immaginando di poter isalare tramite un’operazione di riduzione un nucieo originarie, Kbero da qualsiasi detetmioazione, In sealta, non avremma alcuna possibilisd di sentize un corpo, se le sue tracee non implicasseco anche I'essenza che modificano, La capacita d'essere (racciati e di tracciare sta allorigine della potenza nativa del cozpo, per cui se non ci fossero tracce, nen ci serebbero neppure immagi ni, Sorge allora Pinterropativo: senza immaginazione ci sarcb- hero ancora corpi?!® 9 Serise Delesse il yw a incosesont dele penesy, nom moins profond aie Vioconne de wipe: Spinnsa. Phalarepbwe goatigue, Les Elizors de Ninult, Pais 1981, p29, 91 dovoavda 2 acumen della Zauoea shes wie fre, Ess era semaine sean chi persisted al eecere he Vzamaginazione ain Spnoes una fatale coco svamenteumana, Seine l= considers come la potenzs esa ci ttt ques corp tld én grado a earee raecla ed ems, of pod otendete che Ie fiers del eos Lacosmologia 7 Cosa distingue le immagini dalle tracec? Nulls, se non il fat to che la traccia & la semplice modificerione del corpo mollo, entre [imagine si forma per riflessione delle parti di un cor po Muido sulle tracce iseritce nel corpo mollo. Limmagine & propriainente un rimbalaa. La traccia @ la condivione corpores di questo timbalzo, La taccta & quell’aliguid quod stat pro ali- quo il cui rimando viene determinato dall'immagine™, Dalle concaviti delle eracce, una prima volta incise nel corpe mollo, per tflessione si formane Je immagini grazie all'szione dei cor- pi fluidé che vengono a colmare Passenza e la distanza costituti ve all’emergere della traccia. Le immagini, nel senso etimologi co della parola, fingono la presenza (veale 0 fizia) dell'oggetto csterno. Sicehé artficio ¢ finzione goa sono an'altra realta, ma iI prodotto naturale della costituzione reste del corpo immagi- nante. Se si legge attentamente il postulato 2 della terza parte cell Fria, ci si accorge che le «immagini delle cose> non coin- cidono csattamente con le impressioni dei corpi esterni, nia so no «constguenze> dell szione intermediaria dei corpi fluidil® La traccia si discosia dall'immagine anche da un altro punto Gi vista, Mentre la definizione della traccia mira esclusivamente allaspetto puramente eorporeo dellaffezione, la definizione delVimmagine, come vedremo, ne contempla anche laspetto mentale, Tidea. In quanto condizione meramente fisiea del?af fezione, la definizione della traccia non ha da tener conto del- Taspetto rappresentative, che appartieae invece propriamente allimmagine. Viceversa, Fidea della traccia non porrebbe essere + Jalon inneginasione si decersonvo saz, lace ognt cost fin laste ad also, maitas2 Cid le ins, infatt & into UJ modell geometziow nv dats dalle stherms che aessmpagna Fassiana 2 che peeved a deinekone deine dn; fr. Opera, p 952. supra cap. Fall eorpo annano pub su mol cabiamenn € eonservate Bo Dussonsv visti gl gga ed cnkeptengs (88 coriesvener estes uanagin {ice sce: Oper. p. #92. Shao. che d posta non seed ne wie insets fatto questo non comune al Et, «eae tence 2 conte vale ecutive, Pecbabl mene eso comitisce una (on conta che nasume le doses, serza peraltro vanifcae le suinion se eu eesti ine 76 La semniotien di Spinoza essa stessa significante se la traccle non fosse di per sé git quella strutture di rimando iseritta nel corpo. Lidea della tzaecia co- me sensazione rimanda ad una mera presenza, in sé non ancora cetetminata. Le tracce, pet cosi dire, passeranno il testimone del senso alle immagini, che a lero volta faranco ben pita che seghalare una presenza. La viempiranno del loro oggetto rap. presentandalo, Implicazione vs assoctaxione La traccia ® quindk in sé l'idestav di une cecta sensazione, che annuncia la presenza di cid a cui la tegecia rimand, cost come la rveti di una zesera bospitalis vinvia alattra sua meta. Null'atzo che questa iotende dite la propesizione sedicesimna della second parte, che ricopre untimportanza particolaze nell economia della teoria dell’iimmaginazione, che si va passe passo costruendo nell Eriea: «idea di qualsiasi modo in cui il corpo umano @ affet to dai corpi esterni deve implicare la natura del corpo umsno ¢, simultancamente, la nataca dl corpo estexno>", La sedicesima proposizione segna infaiti una tappa deci sulla via della definizione genctice delVimmmagine, avviata eon il quinto postulato della fisiea, Stranamemte, essa ha creato versi problemi agli studios! anehe pil esperti. Sopratsusto la dimostzazione: Tutti i modi nei quali ux cesto compe & affetco eguone dalla natura del corpo affeitoe, simultancamente, dalla natura del corpo afficierte (per Passioma 1 dopo i! corollaria del Yexamna 3), Per questa le loro idea (per Passions 4 della prix parte} implica Gnoottze) necessasi. mente la natura di encrambi i corpi ¢ pezcid W'idea di ciascun modo rel quale il corpo umano é affect da un corpo este-ng implica It to: tura del corpo umano ¢ quclés del corpo esterno™ Diversi commentatori sono rimasti sorpresi dalla presenza in Ope 886. 1 Opera 857 Lacovologia 7 siffatto contesto dell’assioma 4 dedicato allimplicazione tra idee, qoi convoctto per render conto dé unimplicazione tra nu ture, Sono state escogitate ingegncse soluzioni per risolvere Vapparente ditficolea, chi, come Gueroull, introducendo cistin- ziohi prese in prestite a passi suecessivi, che perd non sono giu- stificate dal passo in esame, contrayvenendo con id ai princip! di umna letrura genetic; chi invece, come Macheres, supponen. do un uso distorto deli’assioma 4, con leffetto pacadossale di voler “salvate” la dimostrazione al prezzo di un’applicazione non rigorosa di uno dei suoi argomenti*® Le difficolta sono sorte perché non ci si & soffermati abba stanza nel considerate, primo, che I'saffetto del corpo» @ il ve sigh: seconsio, che la sua idea implica (iavoivit} oid che il suo coggetto (la truccia) siene casiense distinguendol2, ovvero le due nature del corpo alfetto ¢ del corpo afficiente. Una sole e mede dma tea aflexma il simando congeoito della traccia, che @ poi il suo tener luogo nella navura di un corpo della natura di un al- tuo, Lidea della teaccia {implica una natuss in wovalesa, ¢ fa che una natura si distingua da un'altea conservands cid che questa gli ha lasciato, una traccia appumto, Se si legge in questo modo, non solo si rispetta Ia logica geametrica, cio’ genetica, della dimostrazione, ma soprattutto la diffiolta svenisee. La traccia non & quindi né un misto, né dé che risalza dall’u- nione di due nature, né tanto meno una rerza natara che ver rebbe ad aggiungersi alle prime due. La sus idea rivela e segna- Ja un‘altra natura tratienta nel corpo di quello affetto, io quel Inogo in-cosporeo che @ appunto il vestigizen. Tn vista della de finizione dell’immagine, il teorema 16 svolge un euolo crucial: permerte di cogliere Videa della traccia nella sua porenza dim: Riera: «la cinerea celta dipende ls comesconi della cna la iasien, Opere p78 Signin comment di Mana) GHEE. Snowe Cabo, pp. 198195 quel cd Picks Nacht; undrie 3 Era Seman, Le seconde pate. La alte mentale, CR Pais 1987, pp. 72-173, Pe: ural dicusiore dentaghata di goe ‘£2 posvoni, mace al mio Spinone ee, eta pp. 17-17. 78 Lesenaiatice dt Spenosa plicazione, clot come rinvie"?, Un rinande di per sé ancora ins dewerinate, come Jo cra la sensatio nla definizione del Traste- to sull omendazione del? intelletto, ragion pet cui nen bisogna confonderc limplicazione cou l'associazione, siconducendo ina anche come spesso si fa Tiducendo le teoria dell'immaginazione spinoziana ad una forma di empirismo. Vides non @ qualcosa come ung pittura sul muro, Essa é fs potenza d'infecenza stessa del pensiero, Una cosa & certa, le immagini non avrebbero alcun potere di significaze se aon tiposassero sulla potenza di rimaado della taccis ¢ della sua idea. Non ci si deve quindi rappresentare il proceso produttivo delle idee come una processione di ele- menti discreti e preformeti legati tra foro da una selazione ci ura esteriorit® (successione e contiguita). Pesché le idee possa- no concatenarsi le une con altee, & necessaria che tra Dida im plicante ¢ cea implicata sussista una relazione irterse © non scltanto un rapposto esterno. Cosi come non ¥'8 un atomismo fisico, non v'é neppure un atomismo logico a cui sarebbero ti. condnecibili in ultima analisi i modi de? pensiero. Ogni anello della catena delle idee deve avere gualcose in comune coa ello che lo precede ¢ lo segue. Le cose che no barno alle in comusre irs loro now possano meppure essere oitese [una per mez. 20 dellatra: ossia it concetto del? una non inpliza it concetto de. Paliré, recita Yassioma 3, Limplicazione o Vinferenze tra due idee suppone dungue quatcosa di comune. Lessenza dellien di tzaccia consente di gettare Ince su questo comune. Poiché i corpi si distinguono in virti anche di etd in cut convengono {estensione, movimento, traceiabilith), Io stesso va detto delle ‘dee, che sf distinguono i vievd del loro attsibute Gil pensicro), dall'invelletto infinite e delle mem iv qeanto ionmayinana, + Pesteidurse verbo alow vnorne dh epine, lakane non dspone Sl equivdace fansese melon. Splaye& cence co luca enemas hia suse te passande J A eB, smulveresgufies Vuplcenioue daa dll svoginaaion a coset tate. Ta ast ser ve dete che carnit ovset extention Operas. 788 La corinolngn 19 In cid duncque Vides della traccia Ua mera sensazione) va di stiuta dell’imoagine. Pur implicando due nature, la mera sex. suzione, owvero Fides considesata in sé sola quale espetco men tule della traccia, rinvia a qualeosa di indeterminato, mancan- dole ancora Voggetto determinaro della rappresentazione, Come scopriri a suo modo Peirce, w' qualcosa de essenzialmente in- doterminsto e vago nelle sensazione. Eeco perché, con Spinoza, conviene istinguere accuratamente la éraccia, ce & Zoggerto ancora indeterminate di wn'iden implacante die nature, e Vena gine, che invece rappresenta il corpo esteeno come presente, Se si confondono questi due piani, si perde di vista il tigore di una Jermea genetica, nonché la dilferenza tra «limplicacione di una natura nelt‘slera» ¢ la «rappresentazione di coxpi esterni». Tl primo livello conceme la craccia e la sua sensazione, ma solo quetle, il secondo Ie imrvagini ¢ le loro idee. Benché si artical no tra di loro senza solyzione di continuith, essi vanno tenuti disiati, Insomma, son vi sono immagini senza tragce, ma la traesia non @ limmagine, benché beninteso ogni traccia possa @ sua volta prestarsi a diventere oggetto di un'immagine, nonché di tun concetto come & il ceso can il quinta postulato che ne di la Gefinizione, Le tracce sono cost Ia condizione necessaria, sna non suificiente, per la formazione delle immagini, mentre di per sé bastano a segnalere une differenza tra natuse, E dungue veto, come parte della filosofia contempocanea ha voluto inten- deve, che la traccia & la manifestazione sensibite della difforenza Us corpo composto e complesso quale l'amang ha bisogno non di une, ma di molteplici ¢ diverse tzacce is relazione tra loro per poter produrre immagini. Panpsichismo sive pansemotisano La presenza dell’assioma 4 nel comesto di ums woria sulla delle immayini rivela ete Vimplicazione propria alidea della ‘racela partecipa dellimplicazione cansale, Cost came le cone- 80 La serintioe di Spinota scenza delleffets> implica la conoscenza della causa, perché ne dipende, allo stesso modo l'idea della traccia implica, almeno parzialmente, la causa che I’ha resa possibile. Vi deve dunque ‘essete una relazione interna che lega il ssteme delle idee inace- grate, che come vedtomy dipendono sempre da immagini e da segni, al sistema delle idee aeleguate. Tn altre parole Pimpli zione o Viniererze ettologica conticne in sé come sua paste Vimplicazione semiologica, il ché equivale a dite che la relazio- ne segnica partecipa della relazione causale. La prima esprime Ja seconda parzialmente, In alte parole la traccia & gid di per sé j] segno di una causalita operante, avendo in carne con essa proprio a potenza @implicazione. Se casi non Fosse altconde, se la teaceiabilita dei corpi non fosse un sspctto delta causalicd naturale, la natuca delle cose susebbe forse conoscibile da un incelletso puco, ma non saredbe né sipnificabile né comunicabi- Te per una mente finica’?. La traceiabilita dei corpi altro won & che un’espressione del regime generale della causalita, a confer- ina del fatto che se il pantcismo spinoziano implica un panpsi- chismo, questo asua volea implica un pansemiotismo* Tn fondo le immagini altro non sone che movimenti corperei!. Il mevimento, modo iafinito immediato dell"esten- siong, é la prima espeessione della cousolita generale della natu. a, quante To & per tl pensiera lintelletta infinito. Cid consente i capine moplio perché le idee inadeguate procedano con Ls © Aache se noice Di & sia sotenza esesa che sostaaa pensanes yeallo che compecnds con Lister pio ne peasira dave Fr! ea idence eect ell ensign. Allo seso aces. quella che sivione al corpo ave ubietianee 2 pense di Dio, aon sla rel suo itt, ma anche ele mec in quate Dio me {iia es expcine it se Inf, dine ela counessone de peri un leita Vocine alla concessione dele 20 Gon acum spin sccverc: wa strttora represen del lea spnorie ves ha pi semiganza on Psp de ep esta che con Pinenaionaie del cles easing, ¢ nar etn ragione dhe esas Cena ste stem serionca del Vanier fica esse: Manco Mesias, Lepicomaegia di Spine. Sezaio a emp # Je not, 1 Segoe, Mle 1950. p. 195, Ptonagnon austin a sole orth capone etna Bec I, pveposizione 4 sean dl eoeellaa medesima necessita delle sdeguate. Dio, in guanco st modifica jn ciascuna mente, conosce sia perché abbiamo idee adeguate, sia perché ne abbiemo di inadeguate, Al pari deliden dell ef feito che implica quella di causa di cui 2 il prodetio, 'ides della taceia rimanda implicitamente a cid che ha causato il su 08, sretto, ossia le nature dei corpi coinvolti nellaffezione. Dictto Papparente semplicita delle immagini, si cela una mni- riade di sracve e figuee nel cargo aifetto che ne detenwina la dis sposizione ricetsiva, Ma se il corpe non fosse gid il terreno di urea tracciabilita aporta, mai potsebbe costituirs! quale hroge si ricettvitd ¢ di rinvio. Lungi dallessere elementi semplici ¢ dé sereti della percevione, fe immagini sono quind! gia il risuharo dliuna sintesi, Cid che fu da perno allarticolazione tea il sistema dlei ness! causali 2 quello i ana semiotica generale della narara & precisamente d concutto di affezione, nel suo deppio senso di modificazione della sostanca (il corpo) e di modificazione de corpo (le traccia). Questi due piaré, Pontologico e il semiotico, sono si distinti, ma si determinano ixstewe, Non potendoci es- sere corpi senza traccia, né trace senza corpo, Y'uno € T'altto deverminano la porenza immaginariva dei corpi, Tin questo contesto cosmolaire va intesa Vessenza dell uomo come costituits da modificezioni precise deght attributi di Dic. ‘La sua mente si compone e di idee adeguate ¢ di idee inadegua- te. La sua individualiea corpozea € {ormata tanto dall'unione ei corpi che lo compongone, quanto dalla complessione delle tracce che le dispongono a patire e ad agire in an certo e deter inate modo, Lidea della traccia ha cid di pesitivo, che prima ancora di rappresentare qualche cosa (questo furanno le imma ginip, essa indica. La sua natura consisce nel tivelare. Cost come ‘ogni mens &: Fides del corpo, cosi anche ogni idea della traccia & un dedex. Vindicacione @ la prima forma dell'espressione” Lindicazione & doppia in seno al medesimo tracciato, come te 2 Ch PRMD MMMM, wre snaginaadin, Appacnse esapprseneaane de Spies, sit 186 82 La semtctica dt Spruoze due facce, interna ed esterna, della treccia, Prima di tutto essa fa presente, sognala una ditferenza lin questo essa é tivelatival, ma cid facendo indica soprattue la costituzione del corpo in cui é inscrina, } proprio tale agpetto della treecia che la poi’ far diventare, a seconds delVinterpretarione, un indizio, un sin- tomo, un segno rivelatore di una conyplessione, di una malattia, diana causa, di una legge, Sicché, rileggendo la eelelre proposizione 7 della seconda parte del) Eta, si pote ora dire che Pordine e la eonnessione delle cose (vestigia inclusi) sono Iz medesima cosa idem) che Pordine ¢ la connessione delle idee fcmagines compresel, che sono poi anche la medesima cosa che Vordine e la comnessione delle cause. Iordine e fa connersione delle inemvagin e delle low 10 idew deme quind essere Lugtcamente ordinate ails totalita delle cose. di eu esse sono parte, ctascana secondo tf suo attribuc to. Ci si ricorderé che l'idea inadepuatu aon contiene in sé al- cun errors. Fssa @ solo un’idea parvialc, Noadimeno. per far parte di uns totalit® che non irtende, deve avere qualcose di comune eo il tio di cui ® parte Cost infani vee iidonn da Spina Tesnacists della sroposiione 7: fe Eri, 1S dimesraion: Ope, pp. 853-544, Iv. immagine Imagines rerum Chismetems iznmagin’ delle cose (sages rertan) le affezioni del expo uniano ‘e cui idee quale segreso ordine delle parole, ma al senso univeco del sua insegnamento simasto inalterato malgrade le cozruzioni subite dalla lettera durante una storia millenaris Livonagine 9 Foserge qui la differenza tra Faspetto puramente esrporee clei segmi graticie il senso delle parole e dei discossi, over del- le patole considerate «in quanto immagini» (gratonue dmagines) Lioumegine én quante immagive & dungue quel segno investito ica presa nella sua realté oggettiva 0 rappresea- tativa. Direnumo ogyi un significante attaccato al suo signiticao o Fidea, la cui realeé opgettiva richiede una causa in chi questa stessa reali & contcnuta formalmente @ eminentemente. Anche nel caso del rtratto possiamo considerare la sua marerialta, senza riguardo alla nacuca rappeesentativa di cid che dlisegni e colore significano. Sowe questo aspetto le trucce che campongono jl ritraito non sono immagini, né potrebbero co stituire un eriterio per clistinguere una pittera da an’alea in me vito alla sua cause prim, Discyno pittorico e seriteura alfabetiea vengono considcrati su ane stesse piano semiologicn. Spinoza aves sieuramente presente quel pusso in cui Descartes notava la dissomighianza esistente int isegni c le cose da ess significate, = come nelle incisiani farce sola di un po’ di inchiostzo sparse gua e la sulfa carta le immagini rapprescntassero meglio un og- getto proprio perché nor vi somiglisssero affano" Tmmago quatenus imag La riserittur spinoziana del testo di Descartes individua nel nmtagine in cfoanto inunugine (drag quatenses corago) Punita cartesian del significate, Commentando la dosteina eartesiana dellidea, Spineza aveva fatto osservare che enon, posse espti. mere nulla a parole, inteadendo cio che dico, senza che per cid stesso ton sia certo che in me ’@ Videa di cid che viene signifi «ato cat quelle parole. E cosi non chiamo idee soltanto le im magia’ dipinte nella fartasia: anzi qui non fe chiamo affarte idee. in quanto sono disinte nella fantasia corporea, ossia iv gualche parte del cervelo, 1a taliania in quatito inforuaira fa Cie Deasawins, Siang, IAT YI 11 9251 92 La semiotics di Spinoza mente stessa rivolta a quella parte del corvellon™ 11 commento spinoziano a margine della definizione cartesia na dell'dea @ notevole in quanto fa intervenire la teoria della separazione dell’enizna ¢ del corpo, aprendo cost implicitamen- te la questione di sapere come avvenga questa informazione det. la mente attraverso le iromagini-pittura. Le indicazioni fornite da Meyer nella prefazione dei Principé rinviano ad altro huogo la soluzione di tale questione, Spinoza si limita qui ad espocre in modo geometrico e sintetico il pensiero di Cartesio, sforzandosi di preservatle il piti possibile dalle sue congenite difficalta. Di fatto, nell’Etice, dopo aver totalmente eipensato la natura e i rapporti tra pensiero e estensione, ipotes! cartesiana di un fac cia a faceis tra mente ¢ corpo verta apertamente criticata, cost come il modello interattivo delPinformazione che attribuisce al- Panima il fantomatico potere di volgersi verso le immnagint pro- venicnti dal corpo, e addirittara di distogliersene. E interessan- te notare come il problema di questo faceia a faccia trovi nel Trattato teologo-politico il suo prolungamento scritturistico: mentre «Most parlava coa Dio faccia a faccia, come suole fare un araico con un amico, Cristo comunicd con Dio de mente a mente», Il deppio paradigma mosaico ¢ eristico ripropone in vveste teologica la differenza tre immaginazione ¢ intelletto che percorre tutts la filosofia di Spinoza. Da quamo precede, Spinoza invita a fare una considerazione fondamentale in vista di una teotia generale del segno. La con- cezione dellimmagine, del segno e del significato non somo in- cipendenti dal nostro modo di concepire la coralita della natu- 14, anzi la loro esata comprensione riavia ai ptineipi stess! della filosofia, alla fisica e alla cosmologia. Gli exrori di Descartes insegnano che il modo in cui vengono pensati la sostanza, la + rien ets ose Cares deficient Ope, p.234;sataines Pot tan confronto tra le posialoni cortesiaae » spinozline ia mesito alla disainsione rmente/corpe, cit. CISUONS SANTINELL, Mende vearpe. Shir su Cartes 2 Spinacs, Goaneaveas, Une 2000 18 Tsar eet polite, cap. Ty Ops, p. AMS, Limmagine navura e Parigine della mente, nonché la sua vnione con il cor- po non sone affatto estranei al modo di concepire la natura del- Vimmagine, del segno e del significato. Le rare volte che si & vo luto rivolgere queste demande a Spinoza, non giovd supporre cche su questi problemi Spinoza avesse taciuto perché la pensa- vanon diversamente da Descartes, da Port-Royal, da Hobbes 0 magari da Leibniz 0 Hume, E vero piuttosto il contrario: su ‘questi emi Spinoza aoa solo non tacque, ma i suo pensiero era divesso dai suoi contemporanei. Lressenza angelica dell immagine Per definizione, la pluralita delle immagini @ la condizione della loro capacita a rappresentare le cose come presenti. Esse sono quindi significanti nella misuca in cvi rimandano ad altre immagini, Ci si chiede come si debba concepire 'wnita seman. ‘ica dellimmsgine presa singolarmente, cice isolata dal flusso in cui 'immaginazione le fa essere. Se l'idea dell'immagine as- sume un significato determinato solo mediante la relazione che essa ka con altte, questo vacl dire che Pimmagine presa separatamente, benché rappresenti «qualcosan i preseute, nen pd significare aleunché di detezminato. In altre parcle, tion vi porsono essere immagini che siano detentrict del proprio rignificatc. Cosi come la fisica spinoziana non contempla un atomistno dei corpi, la sua semiotica non prevede neppure un atomismo delle immagiai. Non vi sono insomma immagini che rimandino a se stesse, Nessuna immagine pud essere immagi- re di se stessa, Selo il vero, dira Spinoza, civ’ Videa vera, 2 dex sui, Infatti «la verita si manifesta da sé>, pet la cui certez- za anon & necessasio alcun altro segno che il possesso di un’. dea veran'®, Te se spectata, quincl, Vimmagine nom va olere la semplice im- pressione, ela sua idea non @ che, come dice Spinoza, «una certa 6 Tate slomendscne dll tle, § 33s Opere 9. 57 4 La seraiatten di Speen sensazione>'”, La sua potenza si limita a segoalare una presenza, a far presente Questa & quelle che potremmo chiamace lessenze engelica di ogni idea Pimmavine, in quanto presentande anman- cia qualcosa a cui non pad che rimandare data Vimpossibilita di devenere in se medesima il proprio signifiewto. Se quindi prestia ine attenzione allinamagine sola e all'atte di pensiera che Pac compayna, ovvero alls sua idea, now vi troveramo slero che 'an- auncio della cosa, senza che questa possa ancora essere rappre- sentata in modo determinate, Essa si limita ad affermare una presenza ancors inelcterminata, in quanto wrimmagine assoluta mente isolata on significa nulla, o meglio nulla di particolare. Cie non vuol dire, per8, che Picea dell'immagine sia di per sé insigniticante. Nou significare rulla di detecminato, infati, non 2 la medesimna cosa che aon signiticare alfatzo. Anche per che in questo caso non si espirebbe quando, dove e come il proceso del senso potvebbe mai cominciare, Il senso non & cid che si sggiunge allimmagine per conferirgli un signtficato, ma ci che aecompagnandola Paiferma. Nan va infatti scordato che idles e immagine, proprio perché unite, sono il medesimo lider), ancorch¢ considerate sotto due attributi diversi, Per eni bisognera dire che in se stessa f idee dell'immesive & siguaficante senza aver ai significito, Por essendo indeterminata quanto al significato, nondimeno essa &cid che vi apze e dispone, rinvian- doa cid che € solo anounciati sults soglia dé una presenza. Li dea delfimmagine come rinvio significante non fa che esprime- Fe Fappresentativamente nel pensiezo il yencr higgo della trac: cia, ficendo presente e signiticando i coxpi stort nella misura in cui le trsece ne implieavanc la natura Annuacis ¢ promessa Allozs ¢ vero anche che ogri idea di immagine ba yuateasa di angelico. Essa ansuuncia il eontenuto di un incon:ro tra Pappetito "Ge Fate naif enendaciner dette, 88 Limnuagine diun corpo, #2 sua vised immaginativa, ¢ il mondo che lo tocea determinandone gli oggerti di desiderio. idea deliimagine segutala, ¢ e0 facendo fa presente, un contenuto ancora a yenie re, Hinvianda pertanta ad un"altea iemmagine, nelhe eu iclea La monte cade, troveudovi un qualche tempotaneo ripaso. Pas- sando cost da unimmagine alaleta il senso si traduce derermi- anutdosi via via ued suoi significati. Pestanto il siguificate si de- texming nen tanto in-una immagine sole, quanto pintcosto nelle relazioni che intercorrono tea immagini. Se la proprieti essen: ziale detfimmagine @ di annunciare e rinviate, la ragione di cid sta nel fatto che, al di 13 dell'adone di presentare © rompere un continuo indistinto, lzamagine non pud ma essere segno di se sressa, proprio perché il suo significato non & dato dalla suppo sa somiglianza delia cappresentazione con un oggetto tvascen: demtale, di cai sarebbe come il derivato. Per cui cappresentarsi Corigine della conoscenza sul medello di una rrbiite nusa delle sperienza, come fece l'empirismo lockisno vuel die ancora im- maginarla senza veramente compreaderla, perché si presuppo: ne implicitamente che ua corpo e una mente possane esistere attrimenti che come risultato di una eelazione. Ma come lo si sufficientemente viste, an corpe ¢ una mente prechusi ad ogei affezione non sono concepibui. Quind: noa esistono!, Annunciatrice, infine, Pimmagine lo @ pure quale Inogo del corpo iat cui patallelamente Pidea tends © attende come pro- essa, Questa tensione & la tensione stessa dell’appetitn che vi sicspr I senso, Tolan, «per fine, causa del quale faceiamo qualche cosa, intende Vappetitos”, € poiché non v8 senso che non dipendla da ua fine, ogni signilie cato si iserive esi determina in un senso constirnito dallo stesso concatenarsi delle immagini. La causa immanente di questi ne e che sepretamente r Con uid'nea sel eeindere che spots were imoniini a evi sino sate noes determines sigufea, Anzl. qucato © il wiodo tn eal prevalemernene es appcescate epitarente. Cee vedees:o, a gasteinunagias corsiane pit owe i frnguanto stnno pee un ge sieve lunmnapnk. ta sa questa pa tasch Ena TF deriva 2, Ohne p97 36 Lea semontice dé Spree concatenamenti sisiede nel desiderto © nell'afferta che vi si esprimono é vi si dispicgaro, La promessa insite nell immagine teova la sua espressione Finalistica ¢ supeastizosa nel presagio © nella proferia ¢ carne tale vert tematizeata da Spinoza nel Tre sate teologier-poltioa, in gean pate dedicate all innrsaginavione veligiosn Senso ¢ niemeria sono dunque tit una, perch i siguiticnto dellimumagine dipende dagli oriemaraenti delle sue comcatens- oni. Ta memoria, infatti, slteo non & ehe «ura ceria Goneate- nazione di idee che implicano ke oature delle cose che sano fuori del corpo uinano, cancatensvione che avyiene secondo Vordine e la concacenazione delle affevioni del corpo ums non", oevero delle suc ieee, ses clic peratze queste idee spiegbino la natura delle cose. Ma nan abbiamo certo bisogno Ui spicgarci lo wwolgirnente delle cose aetraverso le loro vere cause, per rapprescatatle, significarle ¢ desiderarle, Nandi no, esse devane poter svolgersi in immagini alfinché possano essere signilicate ¢ investite dalle nostze pratiche. Capita allora che ci si interroyhi sulle ragioni o le cause che ci govesnano, ¢ che si ponge il problema della norma che presiede alle conca: tenszioni, Queste in determinate condizioni potranne seguize Ia potena dell'intelletsa, Lerdine della concatenazione sar al ova il medesimo in tutti gli uomini nella misura in cui la mente percepisce fe cose mediante le cause prime, Checché Spinoza abbia voluze intendere con i] termine concztonatio. una conca- tenazione di immagini & tutto salvo una sfilata di mute ed iner 1 immagini susseguentesi sul muro bianco cella coscienza, B pid tondata Tipotes! che i vermine carcateratia altro aon sia che la rappresentazione che Fimmaginazione si fa de! concetto di conesto, spesso associate da Spinoza a quello di cido, came. nel caso della cvlebre proposizione 7 della secanda parte dell Erica Puen I, pruposiions|8ssolo: Otc pS Limnagiire Lloggetto del rinvio Rimane da capite come Je idee delle immagini possane sign ficare le cose. Il plurale emegines resuni assume pienamente il sno senso appena si chiarisce che cid a cui sinvia limmagine & tun’altra immagine. B infatt! Ia relazione te le immagini, © non immagine da sola a dspiepare la significazione nell'ordine cel le pratiche corporee cle Spinoza chiuma memoria, Questo pun: to, epiie vedsemo adesso meglio, & essenziale per capire come sidetermini il senso © costtuisea il signiticato, Il processo del scaso suppone sehpre una memoria siva e attiva, innata quan to acquisita, che di guia pooo si davai ad intendere come abitu- dow onsuetude) a corcasenare. Alfinché Fimmagine possa di ventare immagine di qualche cosa, & necessario che Ie singole immagini cientrino in wua catera, uma pratica significante che riveste il corpo come ua abito, LIn corpo nud 2 un corp mar to, Ogni cospo vive dele sue immagini Vv. Senso ¢ significato La semiosi ‘Tomiamo alla definizione che Spinoza da delle immagini. Si 8 visto che esse sono teacce del corpo umane le cui idce rappre~ sentano i corpi esterni come a noi presenti. Come dobbiamo comprendere questa plurals? Spinoza dedica un teorema per rispondere: «se il corpo umano & stato affetto une volta da due fo pitt compi simultaneamente, quando la mente in seguito ne immaginera uno, subito si ricordera anche degli altriv'. Cosi re- cita la proposizione 18 della seconda parte dell Erica Essa tico- pre unimportanza crucidle non solo nell ambito della sua teo- rin del senso, ma per tutto il suo pensiero®. Pia interessante ancora é lo scolio che accompagna la dimo- strazione. Qui viene definita la mersoria come «una certa con- catenazione di idee che implicano le natura delle cose che sono fuori del corpo umano, concatenazione che avviene nella mente secondo Pordine ¢ la concatenazione delle affezioni del corpo tumano»*, da distinguersi da quelle che avvengono secondo le concatenazioni delle idee che seguono ’ordine dell'intelletto. ‘Ma soprattutto viene spiegato come la memoria dispieghi una fisica dal senso in cui si ordinano i significati delle cose. 1 Opere 9.86. 2 Nd eapitclo IV del Trttato wsologio politi, pcx ilstare i concerto di ex, ‘xcantoaPemunciate di una legge es, Spon cords, eta aeviarsente pote ct ‘ine al Bc, quello del roorema 18 che coniisce un esempio di lege delle natora 5 Ore. 860. Wl Loe soma ab Space Inrendiama von chiareza pereld fx mente cada line subieo dal pensieto di tna cosa nel pensiere di un’altra che nen ha aleuna som slianza cou la prima: come quando ad exempio, del persiero della pa- sola povware ur somsne eade immediaigsnence cel ponsiens din rut to che non ha alcuna somighiaoza con quel suono auticelaco n€ qual cosa in comune, se non che il eorpo Cello stesso uos0 Fa utica ese Ia perola pores mertre vedevs fo stesso frutto, E casi eigntme cade da un pensieo nellattro a seconda di come Pabitudine isonsustuds) dé ognena ba ordinate mel corse le fmmagini delle eose, im: soldat, viste sulle sabbia ke araece ‘eestigis) dh nm caw ssuhita nel pensiero de! cavalto in quelle del cavaliere © po della guesta eve, Ma un contading, dal persicro ifisin cavalle quelle de'Varaito, dl campo ece, © eos! cgseann lensaga conda di come & abitato a congiungere ¢ 2 conearenare (iungere & oncitenare’ le immagini delle ease in un rpvto a nelPalira, due persion cada in questo o in quell alsa pensicsa Non deve sfuggive il carattete generale, per non dire eosin co. della teoria spinoziana dell'immaginavinne. Came Jo dimo- strane i due esempi del soldato « de! comadino, il linguagaio & teattaro alla strepeia di altri tipi di nagini ¢ di sexni. Questo spiega in parte il poco interessc suscitate Ga codesti passi ¢ for- se li relariva delusione ri chi abbia voluto wovarvi ura comsiv= re clase non petché non vi siano riflessioni sul linguageio, ma pesehé si & volute uovare ad ogni costo piuttosto quello che nron cena, inexe di presare attenzione al nto che # fencmeni linguisticirisultavano campresi nel regime generale dellimma ivavione, intesa quole logica di segni. Questa prospettivs ei pone & monic della radizionate distinzione txa segni convenzio- nali e segni nacnrali. Le immagini non song tanto considerate per Ie loro specifiche qualita (snono, aspetto visivo, olfativa, ec.) e canto meno da un punto di vista fsiologico (gli axsar’ di senso}, Guanto per la satura rappeesentativa che le caratterizea ca teoria del Tinguaggio, Te speranze erano destinate ad Feca snpara la uadivione 3 Mian tate, Pevattva, il fate che non vi sia mulls in cooraune tra L'iny tnagine sonora della parola pomum e Mimmagine visivs del feuts to a eu viene conginnta, non deve far cimenticarc, comme vedre- mo meglio ia seguito, che le immagini hanno modo di coneate- rrarsi Fins all'aira perché hanno almeao queleosa in come. Tattriburw. Panibuso infaiti costituisce i menéirus Icosmo)logie 0 Fichiesto porché una relseione tra cose ¢ sepni avenge. Leitere e vocal Le voce pozann © gui presa prima di tutto come immagine particolare: /pomuno/ @ una certa immagine sonora, Considcra- fa in se stessa non riveste aleun signtlicato decerminaca, Vb guindi, come qualcune ha faien ginstamenre notare. una forma di silenzio, un nulla di significato che -walge cani parola e se- go0°, In realeé, /pomum/ & pid di por st un sors articular Come tale & quindt gin if sisultato di ura cevta coneatenazione, wero di un particalare sviluppo cinetico composto da un'atfe dione @ dalla disposizione di diverse perti del carpe, per esem pio, taluni movimenti e disposizioni dalle lablora, della lingua © del palaco®, Questo aspetto accredita lu tesi secoado la quale non vi siano tracce ae a costituire unit dé senso prestabilite prima del loco concatenamento, poiché il loro senso dipende Ulal processa semiotics che le compresele. La cater va qpuindi persata prima (privr! det soi singoli mull’, Ci si deve storzare di pensave la eelazione di senso come precedente # sermini si qnificati nella reluzione, Linkerenza precede i relat. Qvviamente > Gia Parone Peascns Meera spemar Riwaomouasee tote tay A + Nita Ponty cen kt adsense ue ri Mie Sanna ve de house ens ters bis sins si ee le she plese sabes biog las ein ele ac urna, poke 25.06. ch ae site esespitiowions on antes sgeausy € fpr Ch Bly 20 4. Seoheasye, Yaris Laos, Ps Sty stone & pombe © aciisce genes ale ses © Sise dl dofecceae che saline ales pals ov eu ala 102 La semiotioa di Spinoue questo non inypedisee che si possano a posterior’ stabilize unita di sense, coutinciande per esempio con i separaze letere, silla be e parole per costzuize una mosfologia e una sintessi. Spinova stesso non pzocedette diversamente nel suo Conzpen- dium granvmatices ingsae bebracee®, Questo testo, non priva di interesse filosofico, si apre su une legge linguistica enunciata per la sua universal, 2 cui obbedisce anche Vebsaico: «Poiché le levtere e le vocali sono gli elementi fondamentali di ogni lingua, & necessario dire prima di tutto cosa sono la lettera ¢ la vacale per ali Ebrei», Faceado intervenite la nozione di segno come cid che lega in un medesimo atto un'emissione © una ticezione, la lettera (itera) viene definice come «dl segno (signs) del movi mento della bacca fatto da cuel Luago dove il suono emesso dale a bocca comincia ad essere inteso», e Ja vocale come quel «se- sgno indicante un suono preciso ¢ determinato»’, Da cid si dedu- ce che, diversamente dal lating, per gli Ebrci le vocali noa sono appunto ledtere gina del Coors de Linguine genial conde conto di sis -La phoaion, stil, reptdiente une ininité de mowwerents msculsives ettéme men dificil: & oenetie ec igucac Dans Is Inge, an conte, e's phy ge nage scoustgur et elec peut se erdte en image viswsleconstonte. Caz iJon Ss nbszacion de cere ruhtzule ce mauvernenssnécesssres pour la véalisee das 4 narole, chaque fage acousteue rest (J que lt samme dn nombre bimité eal ‘moms ou Dhovémes,sescquble leur tour ee Bets pat ve nombre fst cor respandant de sizes cans Petcare. Ces eee posibiite He fixer Fes chose eaves A le langue gu: far quinn Aonarize er une seams peuvert 2 us tepenente sina idle, lange tare depse ces ies acoustique, et Terre ls Coeme as aise de ees images; p 3. La remantica comtermporanet st pit woe scant soni problems di diuidere d eonsiso del ergo Stand delle with daciete di sens (274) 4 fordamen:» dalle eaten sgaificann del escersn a goo nen i vouo stain fi ‘x seppuievs soca stom di senas Tl senso Gun ntinan. +" Lascstasncompists, gertopera, inclare nelle Care paitbuoea del 3677, poe ‘oppo none rn saa teaota a alana, Ne ete un edione separa in renee “braze de gevsrmine bobrogue,umzodaction,teaducion Frangsie ct netes pat Toe] ‘vidoes ot Ioclune Aaktnaai Gerson, avce une petlace de Ferdinand gol, Van, Pais 1568 (1987), Taaduce du SMNaRA, Opera in Aufirg dex Heidelose Akademie dor Wise senschafien heteuspegzben var. Cot] Gebaardt. Cas] Wieter Lnivesicasbechbande ha, Heidelberg 192%, wel Tp. 287 (9-20 ¢ 13-10. Senso 2 significats 203 Anche se verri riportata Yopinione in voga pressa gli Ebrci secondo la quale le vocali sono «le anuane delle letteren (litera rum anirnae), ¢ le lettere senza le vocsli corpi senz’anima (ear ord sine aninca), cid non toglic che, come lo dimostreri l'e- sempio del dlauto che chitsde il capitolo, tanto le vocali quanto Te lettere abbiano natura corporea, Alle vocali, corrisponde in fatti il suono della smusica prodotto dal soffio, ¢ le lettere cori spondene ai fori dello strumento lasciati aperti o chitsi dalle dita del suonitore2®. Senza che Spinoza abbia bisogno ci scen- dere in considerazioni filosofiche circa la natura dei rapport ra anima ¢ corpo, Pesempio che ex! effinché, come dice, ««venga pid chiaramente compres Ja differenza tra lettere ¢ vo" alin, consegue il tacito effesto di correpgere la concezione che ali Ebreé hanno delle loro vocal, senza peraltto dover necesss- tiamente iavalidare lopinione che essi si fanno delta loro line gus, Potranno infstt tranquillamente continuare a considerare Te vocali come “anime” delle letere, ourché concedano che guest’snitna sia in tutto ¢ per tutto corporea, che cottisponds cio ad un mero fletus vocts. Di modo che si possa dire, se- guendo ancora l'analogia del Haute, che la lingua, cost come La musica, & artimase dall'acticolazione ci due movimenti, quello dell'aria soffiata nel flauto, e quella delle dita che ne modifica- 50 modulandolo il saone. La definizioni delle vocali e delle lettere esemplificano chia. ramente cid che lo scolio della proposizione 18 presenta come immagini sonore e visive. Appens le si considera come vere ¢ ptoprie “cose”, siano esse nel corpo o sulla carta, queste imma- gini operano come signa. Non & un caso che, mentre nello seo- Tio la parola poswe veniva presa ael suo valore di sous, di vox, pit avanti nelle scolio della propesizione 40, la pazola homo vert invece espressamente assunta nel suo valore di nomen, secondo cue livell,linguistici, geneticamente atticolati, che Spinoza intende distinguere nel quedco gencrale di tna semiotica generate della natura phir (17200 104 Le semiotica di Spinoze Interpretozione e concatenazione Affinché il sigaificato ancora indeterminato della cosa si de- tetmini tx certo & determinato modo, ® necessatio che porura si concateni con un'altra immagine. Se ci si dovesse fermare a questo stadio, non si capirebbe il senso del concatenamento medlesimo, né fa legge che lo governa. E ben vero che limmagi- ne della parola pomuun significa il frutto rinviando ad un'altra immagine, ma questo concatenamento ha senso solo per un ro mano che se ne fa Vinterprete. Il prencer parte del!'interprete all'orientamento del senso e alla formazione del significate non 2 un fatto anedottico o arbiteario, bens) un atto connarutato al processo semiotico. Ad esso Pinterprete prende parte non co- Ine autote del senso, ma piuttosto come attore. Sarebbe per improprio pensare che le immagini, ¢ percid i segni, preesistano, assolutamente al loro atio interpretativo. Quest'uleimo invece consente di coneatenare immagini che non hanno nulla in Che poi vi possano essere segni dal significato stabile o con- vento, 0 ancora dubbio ¢ in sospeso non cambis il fatto che il sigaificato che essi ricoprono Jo rivestono rispettivamente a qualcosa 0 qualcuno che assume il ruolo di interprete. Cid che ne fa le veci non & percid esterno alla semiosi, ma é patte di cs- sa. Le concatenation di immagini hanno senso solo relativa- mente 2 colui per il quete sigaificano effettivamente qualche cosa — nellesempio di Spinoza, un uomo romano. Detto questo, si capisce che 'interpretazione non é una pre- rogativa esclusiva degli umani. Chiunque esso sia, Pinterprete & tuna categoria semictica di un processo naturale, di cui ogni in- dividuo, in quanto alfezione, @ attraversato ¢ costituito, TI ruolo dell'interprete, di cui homo romarus & beninteso solo una par- ticolare figura, ancorché sia universale relativamence alla fun- zione semiotica che svalge, costituisce il terzo polo che con il segno e il corpo estemno vanno a costituire i tre clementi del proceso dell'immaginazione. Facendo leva sullo scolio, si potra allora generalizearne le relazioni dicendo che ogni atto Senio.e significato 108 significante comporta zn atto interpretativo, e quello cke riveste Labito d'ineerprete si trova a svolgere tl ruolo 2 ixterpretante del proceso semiotizo, contvibuenda allo stesso tempo a orientarlo © determinarlo, Per interpretante si dovri invendeze fa porenza interpretativa che ogni individuo = necessasiamente chiamato ad esercitare quando qualcosa 2 rappresentato ¢ significato per immagini o segni. La presenza dei eorpi esterni ¢ i stgnificati per immagini delle cose, iano essi reali o fittizi, sono modifica zioni che non possone essere affermate senza lo sforzo di colui che & condotto a prestarvi attenzione ¢ senso, ¢ che cost facen: do si fa presente al mendo e a se stesso esprimendo una certa € determinara potenza, La mente non ha nessun potere autono- mo di sospendece il corso delle immagini, dato che # il suo stes. so perseveraze nel peasare ad alimentarne il senso. Si badi, non si tratta di sostenere che la preseaza del coxa estema ei senso delle cose siano puramente immaginarie, ma piuttosto che quello che & presente lo & sempre correlativamente ad un inter, prete peril quale tale presenza assume tal otal altro sigaificato. Non 8 in altri ermini qualcosa come una presenza pure, che sarebbe la cosa stessa in came ed ossa. Niente, perlomeno nulla di determinato, vz, nulla @ presente, senza l'atto interpretativo di quello che si presenta Per intexprevance si dovrd intendere allora la categoria se- riotica incarnata da un individuo qualungue, che esprime la potenza di concatenarsento della mente ¢ del compo di tale i ividuo, Beninteso tale categoria & relativa alle altre cue, ossia al corpo estemo e allimmagine o segno che lo rappresettano, né si determina se non relativamente ad esse. Queste tre istanze = compo, segno, individuo ~ constituiscono i tre poli della se- rmiosi dell"mmaginazione. La rolazione triadica che le earatterizza consente di far circo- lare il pracesse del senso da un‘immagine all'altra. Essa viene cost ad correygere ed integrate quella a due termini rappresen- tata dallantiea forrala medievale aliguid quod stat pro aliguo su cui si poteva ancora eggere Je definizione della traccia. Quest'ultima infatti si asteneva dal prendeze in considerazione 198 Le semrosica di Spivora J natura imerpretaliva dell immagine, Canviene ora passice da con paradigina a dac reemini ad uno a tee termini. per dite che Pinonagite 0 al segnn ~ ancora non sono stati dovutamente di inti = 2 qrakese ebe sta in luge di qualevs'ultra relat a queleoans 6 2 gaateos atta, Spud avvicinave questa detinizio ne tiadica def segno 2 quella che dhte secoli pit tardi dari Peie c: «something which stacds co somebody for someone in some 1 respect oF capacity Questa prospertiva nperta datfinmaginaziane ef deve far aly Dbandnnare, senza con eit excludes, i Timiti trojypo wai di way tiferimento ad ana tcoria del Tingtaygie. UL regime det se che si ssolge per immagini e per segni, che di qui a poco, Spi= nomi chiemer’ cogritis ex signts, sotosti dla genorale doutina dlelimmaginazione, che coinvolge tutti s corpi darati di mente, i ponsemiotismo spénozinno fa infact: della enpaciea a signitica- re una potenaa che si esprime st al piu peefetto grado adll'uo ing. ana che culnvelge a vari gradi wed gu individ della na 1a. F evidence che il pappagallo non comprence il sipaificaco delle parole che va ripetendo in mind meceunico, © che mad sara in gtade di significare alla maniera di un oro: ma saze be imprudente negare al sin corpo e alla stia mente ly di significare, cioe di operaze su segni ea partive da sepui Quanto detto del puppagailo, va dette di tutti gli inclividul, ci seune secondo il proprio grado di perferione, In questa pro speitivi il Linguagpio umane, per quanto importante possa esse re consitlecuio, noz @ che una delle Liguse delle ante ¢ diverse _pratiche semiociche del senso, immagine diz se speckite tron & at quadro o uns pittuca mu: a sul mute (questa 2 ancora ana rappresentavione cimpisica che non pensa la sua natura, Hitanest aa inmmmaginsrla, wa un campo di tracce, un gioco di differen: cli relavioni, | cui eon cmenameati vanno a formare Vimmagine in quanto dotata di senso, Come non vedere allora quello che gi nor Descartes i merito alle incisioni, che il quadro anche il piii semplice, 8 opera oa CS Pre Caltad Pann 2208, Sere e signifioin Wt cstremamente complessa, una composizione di trace e di segni determinati da un intzeccio, un tessuto di elazivn, La sua fab> bricazione suppone, per ditla con Balthasar Gracian, unlugede! za y axte de inzento, owvere un'ane del tracciare v del figurare che perticne alla mente per cuanto il eorpa sia efferivamente in grndo dé metiorla in opera, Anche il dipinto pit clementare suppone regole, convenzioni, eodici di rappsesentazione, che sono tratto di un hingo lavoxio, Basti pensare ella storia della prospettiva rinascimentale per averne un*illustrazione. Quel occhio, al quele le immagini sembrano evidenced inmediate, dimenticn ebe esse hanno aeuto, nel senso spinoziano del zri= ne, delle premesse, che suppongane un inero monde di senso & di regole, grazie alle quali non & fulso dice che Te tmmagini haw. 120 uo ahitna, in virtis cla quale i significane qualeosa Limmagine & guind secipre immagine di alve toomaging, sepno segao di sepni, in una eoneatemazione ¢ una vonstellazio- ne che si fa telativamente quelle 0 colt por ebi esse feno senso, Non snupisee che Spinoza pensi che il signifieato delle parole sia fssaro dall'use e cle ad essa in ultima iscamzs rime ci, Ragion per exi mcrta di essere chiamaro sacro ¢ divizo, eg 4, id che & destinato all’ sexcizio della devoatone ¢ delle religione, Tl carattere sacro di us esto.o di qualungue ultra cosa pevderer’ lin vance che gli uoni- al ne firanne em uso pio, $e il sigiieate ui cere parale 2 cale cla spitngexe gli cout che le eyygono alla devozione, ullora esse ‘il ibro in eui queste parole sono state IANO SALE E 84070 8 scritte. Qualora iavece Pusu dovesse andate perse, o i libro ve: nisse completamente dimesti¢wto o abbandonato per ty mlizia degli vomini, le parole e i libro eadrebbero in disuso non r= coprirebbero pid alcana santta, Di pil, se le suw parole venisse- road essere disposte diversamente, 9 sc prevalesse uso di su merle con un sigzificato ogposty, allora da sacri che vrana, dis stenterebbero impari e profani"?, Cid che wale per la Bibbia © i suoi segni, che lu critica spinozista, con grande scandal di (Cis Prana eatngiospottenseny, XI) 108 Le seneiotion di Spinone coloro che preferivano idolutrarns la lettora, natualied alle pa 1idi ogni aliro dacumente storica, vale per ogsi segno, Ti signi fieato cel segno rimucda in ulcima istanza ad une pratica, Pit igeneralmente, i corpo & rappresentabile ed esiste come rappre- scatato solo se esse sf treva iavestito da una pratica immagiosti vv, che incarna c ativa a suo modo un intero moda di senso. Cosi come le immagini si conestenano le une alle altre nel- Tattsibuto estensione, altzettanto fanao Je foro idee nell’atcibut to del pensiero, Difticilmente Spinoza avrebbe poruto dire che il signifieato del signiticante /cavallo/ & “immagine mentale” del cavalo. Per il semplice motivo che non v'é qualcosa come un'immagine mentale, espressione gueste che, sleita alla luce della doztsina degli atteibuati, si rivela un mostro filosofico, in quanto scambia il corpo dell'immagine coa la mente delfidea, proponendo nel migtior dei casi una confusa metafora, nel peu siore un misto impensabile. Vimmagine /esvalio/ rimanda sem pre e solo ad altre immagini. Lideo rinota sesnpre ad alive idee, Le ideo, i signifcat, significana e sequomo nedla mente, cost come fe immagini da esse afformate, ass # significant, si concatenan> nel corpo. Riletta in questo modo, la dottrina spinoziana del significato si nccorda in tutto e per tutto con la dottrina degli attributi:s sgnificato e significante sono in realta una sola e medesizma cose, talora considerata sotto Pactzibute del pensiero, talora eonside- rata sotto Fartributo dell’estensione. Il pensiero del segno e del suo sense & quindi iscritto,¢ fi va letto, nell orizzonte costolo. sico disegnato dalla celebre proposivione 7 della seconda parte dell’iitaa: se Vordine e fa counessione delle tdee é tf medesimo che Vordine e la connessione delle cose (e io delle carse!*), For dine « ta conmessione def segni ® il medesimo delfordine ¢ della connessione delle idee, Cod viene uadoue dala dasestzione della proposivone 29 Vemoneia9 dls oposiice 7. Le ides adsgunte elle cone Sut sno ene, peteb eonoesere ude Suman ho nou significa che cenoscere Fer erase il ee ruc die che La esm prersione delle ese aa calle lors telasione ieee cw, Senso e sige Si8 a volte voluto, aon seaza fondate rayioni, prendeve a pre- stito il modelo semiologico saussuriano per ilustrare Ix conce- ione cartesiana del licguaggio. Un tale approceio ritetto in ehia- ve spinoziana pud venir utile anche per svelare certe loro comu- ni difiicolta, II celebre primo poraprafo del primo expitolo de! Corso di linguistca generale fa leva sul modello del cizcuito del parola vigente tra due individui: da un individuo A Is parole passa attraversando ua piano psicdico, fisiologico e fisico, per poi risalire in senso inverso verso l'individue B. II cixcuito si apre nel cervello di A per mezzo di un concette scatucite da un'im- magine ecostica, ¢ si ichiude nel cervello di B dopo aver attra- versato una catena di :rasmissioni, tutte corpozee, passando per ali organi fonatosi mediante un’associazione tra una ouova im magine acustica eil sup concetto. Tutto cid avrebbe sicuramente interessato Descartes. Saussure ha ragione di dite che i circuito delle parola @ impensebile senza il contesto sociale della lingua, Tutavie non @ facile capire, cost come non fo @ in Descartes, quello che si debba intendere esattamente per eunione» tea im. magine acustica e il concetto. Tale unione, chiamata a volte da Saussure «combinazione>, «associazione», o anche «legame» ce tiene insieme significante e significato e che definisce eppun- toil segno, doveebbe eifetuarsi in qualche modo ¢ Inago nel cer- vello a ogni individuo, E vero che questa unione tra sigaificante « sigaificato viene avvertita come motto intima, ma @ anche vero che la sua spiegazione non si spiage mai oltre la metafora, come quella del famoso fogtio di carta, le cui facce rappresentane il si gnificato ¢ il significante come appunto inseparabili. Metafora che tanto fa pensare aba carresiana ghiandola pineale 1 sagno per Saussure unisce non una cosa € un nome, ma un concetto € un'immagire acustien, Per Spinoza esso risulta invece Gal concatenamento di immagini rispetto ed un compe di abitu- Gini incarnate da un imerprete. Il significato consegue dalla con nessione inferenziale delle idee accompognata da une simultanes catena di immagini. Mentre il modello saussuréano ha come qua dro di rifcrimeno un semiologia psichica della lingua, quello spinoziano fa siferimento ad una semiotica generale cella natura, 10 La semiotien di Spinoza La figura dell interprete Si é visto comme i senso del stone articolato /pomum? sia inviato ad altra immagine, un'immagine di mela, UL frusto seri- ve Spinoza, per farsi capire; e senza dubbio lo iotendiano. ben- ché ci si possa chiedere di quale immagine si tratt. Secondo la logica dello scolio 18, essa dipenderi dalla complessions del corpo del nostro romano ~ lo chiarneremo Caio ~ per il quale la mele potra essere un certo colore, aspetto, sapore, valore (pecu- aiario, religioso, simbolico, ees.). Tutto cid secondo la costitur zione del corpo di Caio, owero deli'appetito (0 degli atferti) cche epli @ solito avere per la mela. Caio potra essere affamato, fruttivendolo, cristiano, poeta, ecc., © magari tutte queste cose insieme, vale a dire tutto cié che la mela significa per lai a se conda delle sue pratiche ali vite. Che significa allora la pacola pani? Una di queste cose senz’aitro ¢ anche pid, ovvero tutte queste messe insieme, an corché in modo vago ¢ generdle, se ® vero che opni immagine pud congiungersi con qualsies.altra. La domanda é allora: per chi la parole poimuna ha senso? Tale @ il ruolo rivestito dallin- tesprete, dato che, come spesso scrive Spinoza, ognuno @ sclito regolare ogni cosa secondo il proprio alfeito. E cerca non in modo arbitrario, ma secondo la necessita di una concatenazio- re che esprime pi la complessione delVinterprete che la natura el corpo significato, Come a suo tempo noteta i giovane Peir- cg, la relazione sussistente tza Vimmagine e la sua interpretazio- ne @ cesi intima da non potervi essere immagine senza colui per cui essa ha effettivamente senso. I] comafses immaginative & un comets intespretativo, Conviene gid da ora sottolineare quanto sia forte la conti- nuita che lega questi testi dells scconda parte dell Ftias ¢ i pri- ni due capitol del Truteote tealogico polition: a dotirina & ma, 1k siritrova in sedi diverse. F pur vero che il profera (abe signi flew imerprete) ¢ messo da ubvimmaginazione fuori dal coma. ne, nondimene questa sua potenza in qualche modo strzozdina- ria soggiace alle medesime leggi a cui soggicciono tutti gli indi- Sense signifiesto A vidui. Lspetto ermeneutico dellimmagisazione ampiamente tematizzato nel Trattato teologico politico con la sivelazione pro fetica trova in realta i suoi fondamentfilosofici nell’Etica e una izetta conferma nelle ultime righe dello scolio 18-4 Lhabitus conte fine pragnatico del senso Non & sfuggico come Spinoza si asteage dal distinguere i fe- nomeni lingusstici came quelle del suono articolato porwr, ei fengineni naturali, come possono essere delle tracce lasciate da tun cavallo nella sabia, Se lo fa, & che questi due ordini di cose in cealta sono pensati come governati da una medesima logica, Tate logica ha le sue premesse in una fisica delle tracce. Non & «juindi un caso che, senza essere mai veramente scomparse, le estigia ricompaiano ora pel testo. Tl secondo esempio dello scolio 18 8 serizto nel proseguimento del primo, Al veriaze del- Finterprete in merito a delle medesime tracce, variano anche ali orientamenti del senso: alla vista delle tracce nella sabbia, il sol- clato penser al cavaliere alla guetza, ecc., il contadino invece al carro, al campo, ec termine etcactera non va sottovalutato, Iavece di chindere Ja catena semiotica, la apre rendendo il rinvio del segno virtual- mente infinito, Cos? come ba causaita & senza fine, pure il senso non ba fine. Semplicemente perché questo & parce di quello. Ci si chiedera se malgeado tutte non sussistano segri saturalmente univeci, owero segni che possano fare a meno di essere inter- pretati, 0 perlomeno la cui Pinterprotazione sia suscattibite di poste che git da 1695 Spina dispancice dura teoia delim. re compeesa ale interpetaione seni Une ed prea delice pefeda ‘lea 28 geal plano ef Hosts XXXIR a Bljenberg. Nowe du escludere che le cedasone opioid cept del fatty talagapolti sia sae latte co teraporeneamence all scolia 18, Le igare ds tins e del nei cicovenn tlk qe Jinele fguze proesche del’Bivcbiedow ad nation e del mer Jor, convoows cel Trtttatealogropaiio por spicgate i seas a cana dela eect dle penne, ‘Tune igure ebeincamaoa un imerpere 112 La semiotica di Spinoza rimaneze sempre la siessa. Spinoza non fo conceder’ mai II massimo di certezza che egli riconoscera al seyno e a certezza morale, proprio per distinguerla dalla cevtezza matematica. Si trova scritto invece che «una sola e medesima azione pud essere congiunta a qualsivoglia iuumagine delle cose» Lo si @ visto, non v't mondo senza interprete, per il quake vé mondo, La natura si modifica nel suo interprete, di cui ay punto & un movlo!®, Rimbalzando da un'immagine all'aira, le idee delle immagini significano le cose secondo una legee itn. manente al fora voncitenamento, Per cui Vaccetera ew chiude lo scolic allo stesso tempo prolunga il processo semictico. Ob te a rimandare indctinitivamente i significato, indica a rityeso Ia causa immannte del suo rimandace, Questa alizo non & che Fabitudine (ansuetudo, habitus), overo un certo appetito (ap petitus) 0 desicerio {cupiditas) dell intezpecte. Ne segue allora ‘una conclusione generalissime: cid che vale per Puomo romano deve valere non solo per il cantading o if soldato, ma per cit seuno (wmusgatisque).cio® per ogai individuo che si trovi ad as sumere nel processo semiotico la posiziane di interpretante, concatcnando le immagini delle cose secondo una certa pratica di vita Di modo che si possa dite che al fine per oui ogy indive duo immagina altro non 8 che Pappetiin o il desideria stesso. Lihabits, quate figura di ume forma di vita, 2 i fine pragmatico del senso. Infatt, i fine a causa del qnale faeciama qualche cosa, & ’ap- petito'”, Che il fine perseguito dal desidezio sia un‘azione, una cesta pratica (Ja vita rurale per il contading, la vita militere per i soldato, ecc.) sari confernusta dlls definizione stessa della cxpiditas: "Bic V, prpasisan 58 solic, Ober p. i027 '© Allo stesso mecls Ssinoza To vedere she v8 eta gala ¢teesions Natta 30 stanza, natuate ne a ielits univ he 8 conawee ne krith delle ye hee, cd ‘une emi ime pare, alscint nop seh dao sntendelsedequstamentc 3 Bae 1, defcntone Ts Sper. 56. Senso e significa 112 il desiderio & la stessa essersza dell'uomo, in quanto & determinate ad agi da una sua queluncue afferione dats". Assistiamo cosi ad uaa prima cacatterizeszione del segno. I segno suppone delle trace, Di queste conserva Ja proprieta del tener Tuogo altro, 0 per diela nei tennini della propposivione 16, il suo awvolgere due natuze in una, Linwalvere costituisee propriamente il rinvio. Ma il segno non sarehbe tale se non Fes se nella reluzione a qualeuno 0 qualcoss peril quale & segno, La sua costituzione ¢ disposivione dexerminano insieme Vabiradine di un individuo in celyzione al quale la teaccia si fa segno. Sie- ché un uomo, dalla percerione di certe tracce sulla sabbia ne trarra necessarianente Te inferenze che il suo corpo ¢ la sua mente sone slate abituate a fare, determinando certe concate: navioni, che si treducono in alereteante prasieke o forme di vita Lome, il givasole, la formica Quanto detto vele per tutti gli individu che, in virei e ne It miti della potenza de! loze corpo, seino atti a tzattenere trace & concatenaze immagini, Cosi come un contadino ¢ un soldate passano da un’immagine all'attra a seconda delle inferenze che sono abjtuati a fare, per cui il prime ha pensieri pratiche di vi ta da contadino ¢ il secondo piustosto da soldata, allo stesso modo e non meng necessariamente un gitasole si valgera verso i sole, in virtt di determinate tracee e coneatenazioni di immagini che il suo corpo & solito effertuaze. Un tale accostamento potri sembrare insolito, ma sorprendera solo chi petsiste a credere che le umane immaginazioni dipendono da una qualebe facolti Gell’anima, e che non siano dezerminate eome ogni aleea cosa Perché alloca persistere a fase dell'uoms uv'cecevione nella natura attribuendogl Pesclusiva facolta di sipnificare? Cosa siustifica un tale privilegio, se non quell’atavieo pregiudizio Bea II, Deininn degli “Eat 1; Oper p. 38ST coro & on, 1:4 La semiotica di Spineaa antropocentrico che Spinoza ha sempre denunciato? Che L'uo- mo non abbia alcuna facoita di autodeterminarsi come parte di luna sostanza in cui e da cui tuito segue con la pid assoluta ne- cessita, vuol anche dire che egli non & né lorigine né Peutore del senso, e che non dispone del senso come di un impero in tun impero, Noa meno dell’uomo (anche se in forme alquanto meno complesse ¢ sofisticate) il girasole, quale natura tracciata ¢ tracciante, vi prende a suo modo parte, come ogni altro indi- viduo sufficientemente composto da poter verificare tra le parti che lo compongono 1a relazione molle/fluido. Che I’'uomo sia alquanto pit atto del girasole ad essere affetto e ad affettare in un grande numero di modi, nonché a rappresentatsi in un certo € determinato modo i corpi esterni come a lui presenti non v’é ombra di dubbio; ma cid non toglie nulla al fatto che egli &, non meno del girasole, assahteamente determinato ad interpre tare ¢ concatenare le trace che riceve. Tracce € segni sono, tan- to per I'uno quanto per l'altro, significant, seppure con mode- lita che sono diverse quanto sono diverse Ie loro nature, T significati di cui il senso si riveste si determinano attraverso concatenazioni che hanno la loro legge nell'appetito o nel desi- detio di chi chiamaco a farsene l'interprete. Conferire un fine (€ quindi un significato ultimo) ad un senso per natura senza fi- ine (il ché non vuol dire che sia per questo insensato o assurdo)"? altro non @ infatti che l'appetito stesso dellimmaginazione. Non ve dunque segno senza interpretazione. Interpretare, tut. tavia, non é un atto facoltativo, ma necessario al processo stesso del senso. Cid vuol dite che prima che il contadino 0 il soldato, © chiunque altro ne faccia le veci, interpretii vestigea di un ca. vallo sulla sabia, non ¥'8 ancora alcun sigrtum; giacché nell’ susquisque @ compreso ogni interpretante, umano ¢ non. Vie compresa quindi anche la formica per la quale quella traccia avra cvidentemente tutt’altro significato. Non sara il segno det 9 Gome’a into per credore, dopo aver tepaataeacalzaente i mando dal ven, cero nile ode eed i dt gua moma talon leg dali rendevaltberas, Senso. significata U5 passaggio di un cavallo, ma chissi semplicemente il segno del maggior sforzo a cui il suo corpo dovra sottoporsi per poter ol- uepassare Lostacolo. E cosi via, relativamente ad ogni indivi- duo in natura disposto dalla propria immaginazione o ingegno ad interpretare le tracce dei corpi che lo affettano. Questa @ la ragionz per cui bisogna riconoscere che ogni segao avviene con Ja sua interpretazione e non prima. Cisi chiedera cosa v2 prima, Una traccia senz’altzo, nel sen- so del quinto postulato della fisica, che diventa segno non ap- pena produce effetti per un interpretante, Ma 2 impossibile che ‘una traccia possa esistere completamente isolata da rimanere ‘eternamente non interpretats, Si pud certo isolarla nel pensic- 1, astrarla arbitrariamente dal contesto nel quale si ttova iscrit- tae nd quale prende appunto effetto. ‘Tra Paltro le tracce di ca- allo somo gia il risultato di una certa inferenza, che consiste nel riferire queste tracce agli zoceoli di un cavallo. Vers o falsa, perspicace o erronea che sia, questa & gid un'inferenza, che nel- la fattispecie pud essere considerata comune al contadino ed all soldato, estranea alla formic: Lemergere di una traccia @ cortelativo all'emergere di un in- terprete per il quale essa fa segno e rinvio. Si pud ora meglio ca- pire quanto essenziali siano le tracce per un individuo. Senza di ‘esse ¢ senza i correlativi significati che assumono mediante le loro interpretazioni immaginative, gli individui non potrebbero rivestitsi delle pratiche che costituiscono le loro forme di vita. Senza una tearia della traccia e dell'immagine che sottende tut- ta la dottrina dell’immaginazione, Spinoza non avrebbe potuto spiegare gli infiniti e infimi movimenti, gesti, azioni, comporta- menti, nonché le piccole e grandi opere degli individu. H como-segno Si & detto che Vinterprete non & lorigine del processo semio- tico, tra che ne & un passaggio obligato. Se rileggiamo Pesemn- pio di Spinoza, 'uomo~ romanus, rusticus 0 miles che sia — & lui

Potrebbero piacerti anche