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indagini o del procedimento, nonch del loro ruolo nellambito del procedimento e dellesito del
giudizio;
d offrendo alle vittime, in conformit con le procedure del loro diritto nazionale, la possibilit di
essere ascoltate, di fornire elementi di prova e presentare le loro opinioni, esigenze e
preoccupazioni, direttamente o tramite un intermediario, e garantendo che i loro pareri siano
esaminati e presi in considerazione;
e fornendo alle vittime un'adeguata assistenza, in modo che i loro diritti e interessi siano
adeguatamente rappresentati e presi in considerazione;
f garantendo che possano essere adottate delle misure per proteggere la vita privata e
l'immagine della vittima;
g assicurando, ove possibile, che siano evitati i contatti tra le vittime e gli autori dei reati
allinterno dei tribunali e degli uffici delle forze dell'ordine;
h fornendo alle vittime, quando sono parti del processo o forniscono delle prove, i servizi di
interpreti indipendenti e competenti;
i consentendo alle vittime di testimoniare in aula, secondo le norme previste dal diritto interno,
senza essere fisicamente presenti, o almeno senza la presenza del presunto autore del reato,
grazie in particolare al ricorso a tecnologie di comunicazione adeguate, se sono disponibili.
2 Un bambino vittima e testimone di violenza contro le donne e di violenza domestica,
deve, se necessario, usufruire di misure di protezione specifiche, che prendano in
considerazione il suo interesse superiore.
5. La procedibilit
Il reato previsto dallart. 612 bis del codice penale viene punito a querela della persona offesa, con
termine per la proposizione della querela di 6 mesi.
Pu, tuttavia, procedersi dufficio, quando il fatto viene commesso nei confronti di un minore di et
oppure di una persona con disabilit (L. n. 104/1992) nonch quando il fatto viene connesso con
altro delitto per cui debba procedersi dufficio.
E, altres, procedibile dufficio quando il soggetto sia stato ammonito ai sensi e per gli effetti di cui
allart. 8 del D.L. n. 11/2009, convertito in L. n. 38/2009, secondo cui fino a quando non viene
proposta querela per il reato di stalking la persona offesa ha facolt di esporre i fatti allautorit di
pubblica sicurezza, avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dellautore della
condotta.
La richiesta avanzata viene, quindi, trasmessa, senza ritardo, al questore, il quale, assunte, ove
necessario, le informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, nel
caso in cui ritenga listanza fondata, ammonisce oralmente il soggetto nei cui confronti stato
richiesto il provvedimento.
Lo invita, quindi, a tenere una condotta conforme alla legge e redige, di ci, processo verbale;
copia di tale verbale viene rilasciata al richiedente lammonimento nonch al soggetto ammonito.
Per quanto concerne la decorrenza del termine per la proposizione della querela, trattandosi di
reato abituale, nel quale non coincidono momento di consumazione e di perfezione del reato, il
termine non scadr prima di sei mesi dopo lultimo della serie di atti che integrano la condotta
(stessa cosa vale per la prescrizione).