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Luigi pirandello

La signora frola e il signor


ponza suo genero
Cosi (se vi pare)

La novella (1917): taglio umoristico e ambientazione realistica


Significato: due persone sconosciute giunte in un paese,
Valdana, sostengono due opposte verit su una terza
persona, una giovane donna
Secondo la signora Frola: la donna sua figlia mentre il
marito, impazzito, la crederebbe la sua seconda moglie;
Secondo il signor Ponza: la donna la sua seconda moglie
ma la signora Frola, impazzita, la crederebbe sua figlia, che in
realt sarebbe morta

La gente del paese non ha alcun elemento per poter


dire chi sia il folle e chi dica la verit.

La tesi di Pirandello:
l'impossibilit di stabilire la verit
Cos , se vi pare (1917): nel finale la donna che
potrebbe risolvere l'enigma viene fatta entrare in
scena, e dichiara: "Io sono colei che mi si crede",
rivelando cos di essere
una sorta di allegoria della verit
In questa frase sintetizzato con chiarezza il principio
del relativismo, che ha ampiamente influenzato il XX
secolo.

Nel testo della novella:


messaggio filosofico e modo di narrare di Pirandello
Situazione apparentemente realistica (le scene che
descivono la vita del paese sono narrate quasi con gusto
veristico)
Qualcosa di molto improbabile, se non impossibile:
questa vicenda introdotta dall'autore quasi come
apologo, per esprimere una propria tesi filosofica e
raggiungere la verit.

Struttura della novella: impianto rigorosamente razionale.


Apertura: descrizione dell'angoscioso, insolubile dubbio
degli abitanti di Valdana
Parte centrale: la pazzia - l'espressione ripetuta per
entrambi i protagonisti
Chiusura: con percorso ad anello, ritorno al dubbio iniziale
La conclusione: presenta l'affettuosa solidariet fra i due
protagonisti
Pirandello vuole spingere gli esseri umani, dopo averli resi
consapevoli dell'impossibilit di raggiungere la verit.

La voce narrante fa proprio il punto di vista degli abitanti di


Valdana, irritati per il fatto di non poter scoprire la verit, e
ci attribuisce un sapore ironico e umoristico alla
narrazione.
Quando il punto di vista cambia, e vengono riferite
indirettamente le parole dei due protagonisti, il tono si fa
commosso e partecipe nei loro confronti
Nel finale: il narratore sembra aver dimeticato la sua
iniziale irritazione e mostra simpatia per questa coppia di
persone cos strane che, pur credendo a verit
contrapposte, si amano e sostengono a vicenda.

Nel testo teatrale di Cosi , se vi pare:


Linchiesta promossa dalle autorit locali con
maligna curiosit
Il dramma sembra potersi sciogliere con
lapparizione di una donna velata che dichiara per
di essere sia figlia della signora Frola, sia la
seconda moglie del signor Ponza, e di non
possedere nessuna identit autonoma.

Nel testo teatrale la signora Ponza viene chiamata da suo


marito Giulia, mentre la signora Frola la chiama Lina; nella
novella viene chiamata dalla signora Frola Tildina.
I personaggi sono presenti in maggior numero nellopera
teatrale, poich ci deve essere un minimo di azione, anche
se veramente poca.
Le descrizioni dei personaggi e dellambiente sono pi
particolareggiate nel testo teatrale, dove quasi ogni
personaggio che appare in scena viene analizzato, sia
sotto il profilo psicologico sia sotto quello fisico. Manca
per la descrizione della citt in cui si svolgono i fatti.

Lautore presente nella storia sotto le spoglie di Lamberto


Laudisi, il fratello della signora Agazzi. Alla fine di ogni atto
interviene con una battuta e scoppia a ridere:
I atto: Vi guardate tutti negli occhi? Eh! La verit?
II atto: Ed ecco, signori, scoperta la verit!
III atto: Ed ecco, o signori, come parla la verit. Siete
contenti?
Questo strano personaggio deride la fiducia dei benpensanti
circa la possibilit di raggiungere la verit, il che rivoluziona
tutto il mondo rivelando il caos. La comicit che ne deriva
non vuol far ridere, ma finalizzata alla riflessione
sullimpossibilit della conoscenza.

Nelle due opere, Pirandello vuole evidenziare


come sia assurda lidea della realt oggettiva,
univoca e indiscutibile
Vuole dimostrare quanto il mondo sia relativo e
come ognuno di noi possa intendere una cosa
in modo differente da un altro: esistono tante
verit soggettive quanti sono gli uomini.

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