Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1 SISTEMI DI EQUAZIONI
BIPOLI
DI
Si assume di chiamare:
ingressi, u(t), le grandezze note, costituite dalle tensioni e(t)
impresse dai generatori ideali di tensione e dalle correnti j(t)
impresse dai generatori ideali di corrente;
uscite o risposte, y(t), le grandezze incognite, costituite dalle
tensioni v(t) e dalle correnti i(t) dei lati della rete.
i(t)
v(t)
F i gu ra 1
(1)
RC
dv(t)
+ v(t) = E
dt
(2)
t
" RC
(3)
!
2
t
" RC
#
" t &
+ E %1" e RC (
$
'
1
S
i(t)
v(t)
F i gu ra 2
(4)
L di(t)
1
+ i(t) = E
R dt
R
(5)
i(t) =
"
i(t) = i(0 )e
tR
L
tR
E#
"L &
+ %1" e
(
R$
'
2 IMPOSTAZIONE
VARIABILE
GENERALE
DELLANALISI
IN
REGIME
" ai
(7)
i=0
d i y(t)
dt i
= f (t)
(8)
(9)
3 INTEGRALE PARTICOLARE
Il primo passo nella soluzione dellequazione differenziale (7)
consiste nel calcolo dellintegrale particolare della (22.2.5.8). Quando
nella rete presente un unico ingresso u(t), ovvero un unico generatore
ideale con grandezza impressa nota, il secondo membro dellequazione
differenziale (7) assume la forma:
(11)
mk
d i u(t)
i=0
dt i
f (t) = " b i
(12)
" ai
d i y(t)
i=0
mk
d i u(t)
=
b
"
i
dt i
dt i
i=0
(13)
a 0 Y = b0 U
"
b
Y = 0U
a0
(14)
d
y(t) " j#Y
dt
d
u(t) " j#U
dt
(15)
d2
dt
di
dt
(16)
# ( j") i a i Y = # ( j") i b i U
i=0
# ( j") i b i
mk
i=0
Y = i=0
U
n
i
# ( j") a i
i=0
dovuto
allingresso
pure
(17)
"
! < 0 ! = 20
a(t)
a(t)
Ao e!t
Ao
t
Ao e!t
e!t
F i gu ra 3
(18)
"
s = # + j$
E consuet udi ne i ndi car e l a f r equenz a gener al i zzat a senza appor vi i l punt i no,
bench si a una quant i t co m pl essa.
s=j
s=
(=0)
(=0)
sinusoide
esponenziale
(20)
%
%
U = Uo e$
Y = Yo e &
(21)
"Z R = R
$
$ Z = sL
# L
$
1
$ ZC =
sC
%
" YR = G
$$
1
# YL =
sL
$
$% YC = sC
(22)
di
dt
u(t) " s U
di
dt
y(t) " si Y
(23)
" si a i Y = " si b i U
i=0
" si b i
mk
i=0
Y = i=0
U
n
i
" s ai
i=0
che la
! genealizzazione della (16), alla quale la (23) si riduce per s=j
(=0); invece per s=0 (=0 e =0) si ritrova la (13). Il rapporto
polinomiale in s che appare nella (22.2.3.6) viene definito:
10
mk
" si b i
(24)
Y
W (s) = i=0
=
n
U
" si a i
i=0
11
quindi:
n
(25)
" ai
i=0
d i y(t)
dt i
=0
I) Equazione caratteristica
Lintegrale generale dellomogenea pu essere determinato
ricorrendo allequazione caratteristica associata, che unequazione
algebrica polinomiale dedotta dalla equazione differenziale (25)
sostituendo la derivata i-esima delluscita d i y/dt i con la potenza i-esima
s i della variabile complessa s:
(26)
" a i si = a n sn + a n -1 sn -1 + K + a1 s1 + a0 s0 = 0 ,
i=0
12
(27)
y og (t) = "
n r +n c
1=1
y i (t)
(28)
y i (t) = Yi e
"i t
13
(29)
"i t
$
& y i1 (t) = Yi e
& y (t) = K t e" i t
i1
% i2
&K
& y (t) = K
k1 " i t
e
' ik
i(k#1) t
(30)
y i (t) =e
"i t
"i t
sen(# it + $ i )
(31)
"i t
"i t
&
( y i1 (t) = e (Ysi sen# it + Yci cos# it) =Yi e sen(# it + $ i1 )
( y i2 (t) =t e" i t (Ksi1 sen# it + K ci1 cos# it ) = K i1 te" i t sen(# it + $ i2 )
(
'...
( y (t) =t k%1 e" i t (K
si(k1) sen# it + K ci(k 1) cos# it ) =
( ik
" t
(
= K i(k 1) t k%1e i sen(# it + $ ik)
)
14
15
(32)
"
Ti = #
1
$i
(33)
y i (t) =Yi e
t
Ti
"
y i (t) =Yi e
t
Ti
sen(# it + $ i )
L a pr esenza di r esi st or i passi v i condi zi one neces sar i a per l est i nzi one nel t em po
del l i nt egr al e del l om ogenea, m a non sem pr e condi zi one suf fi ci ent e.
5
16
Yi
36,8%
t
4Ti
Ti
5Ti
F i gu ra 4
Determinazione
operatoriale
delle
frequenze
naturali
per
mezzo
della
rete
17
(34)
y(0+ ) ,
dy(t)
dt t=0+
, ... ,
d n"1 y(t)
dt n"1 t=0+
ys (0+ )
in quanto deducibili dal regime della rete per t<0 (si ricordi, in
!
particolare
che si assunto che essi non subiscono discontinuit, perch
nella rete non avvengono fenomeni impulsivi). Non sono invece noti i
valori iniziali delle altre tensioni e correnti, perch in generale esse
possono essere discontinue nellistante iniziale del regime variabile. E
possibile dimostrare che il numero delle variabili di stato e quindi quello
dei loro valori iniziali (35) almeno uguale a quello delle condizioni
(34) necessarie a definire le costanti di integrazione.
Pertanto, utilizzando le equazioni di rete valide per t>0, sempre
possibile esprimere le (34) in funzione delle variabili di stato (ed
eventualmente degli ingressi, che sono comunque noti): si ottiene cos
un sistema di n equazioni con uniche incognite le n costanti di
integrazione, che risultano quindi determinabili.
Con tale procedimento si possono determinare, in definitiva, le n
costanti di integrazione delluscita che individuano, tra tutte le possibili
determinazioni che pu assumere lintegrale generale dellomogenea,
quella che impone alla risposta complessiva cercata landamento che si
accorda con lo stato iniziale della rete.
18
5 RIEPILOGO
Per riassumere, i passi della procedura che permette di
individuare completamente levoluzione continua delle uscite di una rete
in regime variabile sono i seguenti.
1) Si assumono anzitutto noti i valori iniziali delle variabili di stato
y s ( 0 + ) (che determinano lo stato della rete in t=0 + ).
2) Dal sistema di equazioni di rete, topologiche e tipologiche valide per
t>0, si deduce lequazione differenziale delluscita desiderata. In
alternativa si possono determinare le funzioni di trasferimento che
legano luscita ai diversi ingressi (e, se necessario, dedurre da queste
lequazione differenziale).
3) Si determina lintegrale particolare; come si visto, un ingresso
costante ammette come integrale particolare la soluzione
dellipotetico regime stazionario, un ingresso sinusoidale ammette
come integrale particolare la soluzione dellipotetico regime
sinusoidale.
4) Si
determina
lintegrale
generale
dellomogenea
associata
allequazione differenziale resa omogenea oppure, alternativamente,
dalla funzione di trasferimento, come somma dei modi naturali.
5) Si determinano le costanti di integrazione dellomogenea associata,
imponendo i valori iniziali delle variabili di stato (punto 1) e
allintegrale complessivo, somma dellintegrale particolare (punto 3)
e dellintegrale dellomogenea (punto 4).
19