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NUMERO 2 - MAGGIO 2009

Direttore: DENIS UGOLINI

Se questa è politica Pag. 2


DILAGA LA DROGA
Michele Sanza
Giugno elettorale. Sabato 6 e Domenica 7: particolare interesse sarà il rapporto fra
elezioni europee ed amministrative. PDL e Lega, fra Berlusconi e Bossi, ma Pag. 5
Parlamento di Strasburgo. Comuni e anche fra Berlusconi e Fini. Di ancor FIDUCIA NELLE
Province. Sindaci e Presidenti. Domenica maggiore rilievo quel che succederà CAPACITA' DELLA
21 giugno: eventuali ballottaggi e dall’altra parte. La sinistra radicale, già NOSTRA
referendum sulla legge elettorale per le fuori dal Parlamento nazionale, avrà un IMPRENDITORIA
elezioni del Parlamento nazionale. Al ritorno elettorale? Quale sarà il rapporto di Intervista ad Adriano Gentili
referendum considero sbagliato sia il SI, sia forza fra il PD e Di Pietro? Che conseguenze
il NO: abrogare o mantenere la parte della trarranno i pidini dal risultato elettorale? Su Pag. 7
legge elettorale attualmente vigente (il questo fronte in particolare pare sia vasta AZIENDE UTILI
“porcellum”), che prevede il premio di l’incertezza, ma soprattutto la crisi. Di tutta ALLA SOCIETA'
maggioranza per la coalizione che ha più evidenza quella del PD. A cui Franceschini Nerio Alesandri
voti. Si deve decidere se le cose rimangono difficilmente riuscirà a mettere pezze
così come sono o se il premio di adeguate. Già molti suonano campane a Pag. 8
maggioranza anziché essere attribuito alla lutto: a prefigurare una prossima fine del Pd IMPRESA
coalizione deve andare, più semplicemente, invece che una sua ripresa e un suo sviluppo.
al solo partito che avrà il maggiore COOPERATIVA
Del resto per fare una grande forza ci vuole
consenso. L’attuale legge, peraltro, prevede qualcosa in più del solo antiberlusconismo. E MERCATO SOCIALE
liste di candidati bloccate all’interno delle Peraltro anche per una identità politica, Bruno Piraccini
quali non si può scegliere con il voto di forte e robusta, occorre qualcosa in più che
preferenza. Così che poche persone qualche accordo e intesa programmatica. Pag. 9
decidono prima come deve essere formato il Questi van bene per fare un’alleanza URBANISTICA DI
Parlamento; chi sarà eletto in base ai voti rispetto ad alcuni problemi, nell’arco di DESTRA, QUASI DI
che una lista potrà prendere. Il cittadino tempo limitato per affrontarli. Un’identità SINISTRA
elettore deve semplicemente mangiare o non ed un’entità politica ben definita e coesa Giampiero Teodorani
mangiare la minestra che gli rifilano alcuni intorno a fondamentali culturali ben precisi
pessimi cuochi che l’hanno cucinata. Ma e condivisi, è un’altra cosa. Prima o poi la Pag. 10
questa parte non è in discussione. Si confusione si impone, non si compone. Se BUROCRAZIA LENTA
propone di curare il male con un male fosse per Peppino Caldarola, del Riformista, E ONEROSA
peggiore. In linea di principio non disprezzo lui scioglierebbe subito il PD. Sansonetti, Walter Sacchetti
né il bipolarismo, né il bipartitismo. Purchè l’ex direttore del giornale di Rifondazione
non siano “bastardi”, come già si considera comunista, scrive che tutta la sinistra è da Pag. 11
l’attuale bipolarismo. Continuando così, in buttare. D’Alema dice che vuole contrastare LA POLITICA DEVE
futuro, “bastardo”, applicato al sistema lo “sconfittismo” dei sinistri. Sempre che METTERSI IN GIOCO
elettorale, sarà un eufemismo. Ciò che non sia un modo per continuare a metterci Davide Buratti
occorre è ben altro. Occorre una seria del suo per farli ancor più sinistrati.
riforma istituzionale. E, adeguato ad essa, Insomma, c’è di che attendere i risultati di Pag. 12
un coerente (diverso, migliore e più queste europee. BIPOLARISMO LOCALE
democratico) sistema elettorale. Ma questa E poi le amministratitive. Il nuovo Sindaco e
politica, questi protagonisti politici, questa VISTO DA ALTA QUOTA
il nuovo Consiglio comunale della nosta
cultura politica, al massimo ci rifilano il città. Denis Ugolini
minestrone che fin qui han cucinato. A lor Sarebbe bello ne venisse, almeno, una Pag. 13
piacendo, a noi vorrebbero lasciare solo la condizione, sul piano generale, nella quale
scelta fra ingoiare una o l’altra delle risaltano qualità e capacità. Almeno alcune MISURE CONTRO
sbobbe che san fornire, o digiunare. Siamo significative discontinuità. Una messa a L'IMMIGRAZIONE
impegnati, invece, a far sì che da questa fuoco dei problemi e la loro soluzione. Non Laura Bianconi
strettoia si possa e si debba uscire. perché di destra o di sinistra, ma perché
Verso le elezioni europee tengono banco i importanti e necessari. Per avere meno Pag. 14
temi e i contrasti nazionali. E siam ben lungi sistema di potere e più governo. Per RIFORMA DELLE
dall’essere al confronto fra avversari, ma fronteggiare le molte difficoltà che oggi si ISTITUZIONI
continuiamo ad assistere alla contesa fra vivono. Per recare una più autentica libertà.
nemici. È la forza di una società viva, coesa, Pag. 15
Elezioni comunque politicamente rilevanti. innovativa. Occorre cultura politica ed LA NOSTRA LINEA
Sia per quelli che risulteranno gli equilibri istituzionale. Nuovi rapporti politici. Denis Ugolini
di forza fra i partiti di governo; sia per Responsabilità, innovazione e
quello che saranno i risultati e gli equilibri partecipazione democratica. Sarà così?
delle e fra le forze di opposizione. Di Speriamo.
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Dilaga la droga, che fare?


di Michele Sanza*

La diffusione delle droghe ha assunto consumo è consapevolmente legato alla ricerca di maggiori
dimensioni e caratteristiche tali da non sensazioni nei contesti del divertimento, il fenomeno delle
consentire a nessuno di pensare che le club drugs, droghe da discoteca, ha aperto ormai vent’anni
conseguenze di questo fenomeno siano fa una sequenza di sostanze, associate a mode musicali e
circoscrivibili in ambiti settoriali. Il dilagare delle sostanze
illegali, affiancate da quelle legali, si inserisce infatti in
uno stile di vita che non rimane legato alle scelte
individuali di gruppi di persone, ma trova sempre
maggiori sinergie nella cultura diffusa del rischio, della
competizione e della velocità. La droga, infatti, ormai da
anni è un fenomeno complesso che non riguarda solamente
la tossicodipendenza, con la quale invece spesso viene
confusa. Più importante è caratterizzare il consumo, che
riguarda un numero assai maggiore di persone (dati) e che
costituisce il vero obiettivo del traffico della droga
L’OEDT (Osservatorio Europeo sulle Droghe e
Tossicodipendenze), nella relazione annuale sullo stato
delle droghe in Europa del 2007, stima in circa 70 milioni
i cittadini europei consumatori una tantum (almeno una
volta nella vita) di cannabis (23 milioni coloro che hanno
usato cannabis nell’ultimo anno); mentre sono 12 milioni
i consumatori una tantum di cocaina e 4,5 milioni coloro
che ne hanno abusato nell’ultimo anno. La tossico-
dipendenza, infatti, è solo una delle conseguenze della
diffusione delle droghe; certamente una delle più
drammatiche, ma non quella più importante. In Europa La
ricerca del divertimento e del piacere attraverso il consumo
di sostanze, costituisce la motivazione che spinge milioni
di persone ad assumere o ad abusare delle droghe. E non è
più solo una questione di piacere. Infatti, spesso la non, che costituiscono un fenomeno di consumo articolato,
motivazione che sta dietro l’suo delle droghe è legata alla in cui il prodotto in vendita è uno stile di vita e di
ricerca di maggiori prestazioni, nel campo lavorativo, divertimento di cui la droga è solo una delle componenti.
sportivo o del sesso. Le droghe sono quindi un universo in Il bere anglosassone, smodato, occasionale, sta trovando
movimento che ha contaminato la nostra vita a partire dalle crescenti adepti tra i giovani; spesso individui
quotidianamente astemi, che allo scadere del venerdì o del
sabato sera scoprono la voluttà dell’ebbrezza alcolica che
cancella le tracce del pudore sociale. Sono sempre più
numerosi, e più giovani, i ragazzi che affrontano i riti e le
strettoie dell’adolescenza drogati dalle bevande alcoliche.
E cosa dire della cocaina, droga illegale per eccellenza, un
tempo fantasticata come sostanza dei ricchi, associata a
paradisi imprendibili ed esclusivi, oggi divenuta merce da
supermercato della droga con la quale però, ci si può
sentire ancora persone molto importanti. La cocaina che
attraversa trasversalmente molteplici generazioni,
abbraccia fasce sociali diversissime, non viene usata solo
aspettative di longevità, salute perpetua, bellezza e vigore come status symbol, ma anche per potenziare il sesso e per
personale come legittime componenti della vita sociale, aumentare la vigilanza, a discapito di altre facoltà mentali
come regolatori fondamentali di relazioni basate sulla critiche, da parte di lavoratori e professionisti. E poi c’è il
competizione tra individui. Il vecchio lietmotiv della spinta mondo delle sostanze, generalmente legali, che sono un
verso la droga a partire da una sofferenza individuale, o da po’ al confine, è il mondo che comincia con gli integratori
una crisi sociale, ha lasciato il posto a ben altre ipotesi. Il e finisce con gli allucinogeni non tabellati Le tabelle del
testo unico sulla droga, legge 309 del 1990,
1. L’OEDT (Osservatorio Europeo sulle Droghe e successivamente aggiornata e modificata, disciplinano le
Tossicodipendenze), nella relazione annuale sullo stato delle
droghe in Europa del 2007, stima in circa 70 milioni i cittadini
europei consumatori una tantum (almeno una volta nella vita) 2. Le tabelle del testo unico sulla droga, legge 309 del 1990,
di cannabis (23 milioni coloro che hanno usato cannabis successivamente aggiornata e modificata, disciplinano le sostanze
nell’ultimo anno); mentre sono 12 milioni i consumatori una farmacologiche stupefacenti, individuando quelle che sono solo
tantum di cocaina e 4,5 milioni coloro che ne hanno abusato illegali e quelle che possono essere prescritte e somministrate
nell’ultimo anno. regolarmente per i loro effetti terapeutici.
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Dilaga la droga, che fare?


sostanze farmacologiche stupefacenti, individuando quelle droghe è legato a questo vettore, e lì si concentra il maggior
che sono solo illegali e quelle che possono essere prescritte profitto che questa attività può cerare. L’Osservatorio
e somministrate regolarmente per i loro effetti terapeutici, Europeo sulle droghe (EMCDDA) riporta che le rotte delle
e perciò virtualmente legali, che possono essere acquistati
negli smart shops. I negozi furbi, che ormai si trovano in
ogni città anche di medie dimensioni. E’ un tipo di mercato
che interessa molto i giovani, si sviluppa attraverso
palestre compiacenti che incentivano l’impiego di sostanze
dopanti per migliorare i risultati dell’attività fisica più fine
a sé stessa che lo sport conosca: il culturismo. Quindi la
domanda di droghe si articola su molteplici piani, evitando
di rinchiudersi nel clichè ormai arcaico della
tossicodipendenza da eroina. Del resto anche questa
sostanza, il cui consumo è in forte crescita, viene proposta
in modo da risultare compatibile con lo stile dell’abuso
saltuario: l’eroina fumata, anziché assunta per via iniettiva, droghe, e quindi la geopolitica degli interessi dei paesi e
e debitamente diluita in altre sostanze da taglio sì da delle organizzazioni coinvolte, ha subito una radicale
diminuirne l’effetto farmacologico, risulta un genere di mutazione. In passato i principali collettori verso le piazze
consumo da cui sono attratti sempre più giovani e finali (i paesi europei e nord americani) erano
giovanissimi, nello schema di un poli abuso che è ormai rispettivamente la Turchia e il Messico. Mentre a partire
l’approccio più frequente alle droghe. Naturalmente qui è dagli anni ’90 hanno guadagnato un ruolo primario i paesi
d’obbligo aprire una parentesi e segnalare che il rischio di dell’Est europeo ed alcuni paesi africani, che sono andati
dipendenza dai derivati dell’oppio può essere solo ritardato ad aggiungersi ai tradizionali luoghi di produzione e
dal maquillage dell’eroina, e che quindi è realistico commercializzazione americani ed asiatici. Le principali
attendere una nuova perniciosa epidemia di droghe illegali, cocaina e derivati dell’oppio, sono le merci
tossicodipendenza da eroina che farà seguito legate, nella storia delle transazioni economiche, ai
all’incremento della diffusione di questa sostanza. maggiori margini di profitto. Basti pensare che per un solo
Il Mercato dollaro investito nella produzione della cocaina, ne
Il mercato della droga, al pari degli altri mercati, altro non deriveranno mille di guadagno dalla vendita della sostanza.
è che l’insieme delle complesse dinamiche di tipo Le stime degli ultimi anni relative ai proventi del traffico
economico e sociale, e delle implicazioni motivazionali e di droghe naturali e sintetiche oscillano tra i 300 e gli 800
culturali che fungono da regolatori, che legano l’offerta (in miliardi di dollari l'anno. Altro aspetto che ha
questo caso la produzione e la commercializzazione delle caratterizzato l’evoluzione del mercato delle droghe negli
droghe) alla domanda, le persone che sono destinate a ultimi decenni, è la localizzazione delle strutture di
consumare le droghe. Per quanto questa visione trasformazione delle materie prime direttamente nei paesi
“manageriale” del mondo della droga possa suscitare produttori. In passato, ad esempio, la raffinazione
qualche perplessità, è senza dubbio la chiave di lettura più dell’oppio proveniente dalla Birmania o dall’Afghanistan,
realistica ed obiettiva dell’ondata di diffusione delle avveniva in Turchia e in Sicilia. Oggi, invece, le mafie
droghe ed anche quella che può orientarci nel definire europee hanno un ruolo più legato alla
strategie realistiche ed efficaci nel diminuire i rischi commercializzazione del prodotto finito, che proviene dai
associati. luoghi di produzione e contestuale raffinazione, e alla
La caratteristica fondamentale del mercato delle droghe reintroduzione dei profitti nei mercati legali attraverso i
illegali è il traffico, ovvero le operazioni di trasferimento circuiti bancari. L’enorme massa di danaro che muove il
delle merci dai paesi di produzione delle materie prime a traffico della droga trova posto nel sistema bancario che
quelli di commercializzazione. In gran parte il prezzo delle svolge un ruolo determinante per la definitiva collocazione
di questi capitali in forme di investimenti che faranno
perdere le tracce dell’origine illegale della liquidità. Il
traffico dunque si concentra dai paesi produttori in
direzione del nord America e dell’Europa. I principali paesi
produttori di cocaina sono la Colombia, il Messico e la
Bolivia. L’incremento della diffusione della cocaina nel
mondo occidentale, e segnatamente in Europa, è dovuto
all’incremento della produzione e all’apertura di nuovi
canali marittimi che trasferiscono ingenti quantità della
droga già raffinata sulle coste atlantiche dei paesi del
vecchio continente, Portogallo, Spagna, Inghilterra, che
sono divenuti anche i principali territori di consumo della
cocaina. La commercializzazione di questa sostanza in
Europa è stata accompagnata da una progressiva riduzione
del prezzo al dettaglio, nell’ordine del 40 – 50% a partire
dagli anni ’90 ad oggi. Naturalmente l’incremento della
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Dilaga la droga, che fare?


vendita della cocaina è suggestiva di una scarsa efficacia diffondersi delle droghe e contenerne le conseguenze
dei programmi, sociali e militari, volti a ridurre la sociali e sanitarie, ha segnato anche la fine degli approcci
produzione e la commercializzazione dei derivati della massimalistici tendenti ad esasperare prospettive
foglia della coca. L’esito del Plan Colombia delle Nazioni unilaterali, nell’illusoria aspettativa di soluzioni radicali e
Unite, giunto al suo decimo anno di vita, decreta il definitive. La politiche dei 4 pilastri indicano che il
fallimento della strategia volta ad ottenere una problema droga deve essere affrontato contestualmente su
diminuzione della diffusione delle droghe imponendo una
drastica riduzione della produzione e della
commercializzazione (traffico). Singolare è anche il caso
dell’eroina, la distribuzione della quale aveva subito una
assestamento verso la fine degli anni ’90, e che poi è
letteralmente decollata in seguito alla guerra afgana.
L’Afghanistan è divenuto i primo produttore mondiale di
oppio, con una produzione stimata che si aggira nell’ordine
del 75 – 80 % dell’intera produzione mondiale. Prima della
guerra, il primo paese produttore era la Birmania, seguito
dal Pakistan. I nuovi signori dell’oppio, di etnia Pashtun,
controllano le aree di produzione che si estendono dal nord
del Pakistan alle ampie regioni confinanti dell’Afghanistan
poste sotto il controllo dei talebani. La comune più piani, e che su ciascuno di quei fronti si combatte una
appartenenza etnica pashtun favorisce gli smistamenti significativa battaglia per la vita e per la salute delle
indisturbati di oppio, armi e uomini attraverso i due paesi persone. Ora se le strategie di repressione sono tese ad
ove il controllo delle frontiere da parte dei governi ufficiali agire nei confronti dell’offerta, facendo ogni sforzo per
rimane assai debole. Questa roccaforte rappresenta oggi la contrastare il traffico delle droghe illegali, le rimanenti
principale fonte di rifornimento dei mercati europei che strategie, prevenzione, cura e riduzione del danno, hanno
vengono raggiunti attraverso la vecchia via delle seta. come bersaglio la domanda. La domanda nella sua forma
L’incremento della produzione dell’oppio e della potenziale, strategie di prevenzione volte a dissuadere
commercializzazione dell’eroina, ha altresì determinato dall’uso delle droghe, la domanda nella sua forma attuale
una forte riduzione del prezzo al dettaglio, anche in questo che si esprime attraverso i problemi sanitari e sociali delle
caso diminuito nell’ordine del 40 % dai primi anni 2000 a persone che abusano di sostanze o ne sono dipendenti
oggi. (cura, riabilitazione e prevenzione del danno). Ma qual’è il
Droghe, cosa fare. salto dai compiti assunti da una comunità di stati a quelli
A fronte della complessa situazione descritta, le cui due di una comunità di individui? Il senso delle politiche
comunitarie, infatti, non è certo quello di demandare agli
Stati le azioni più significative che devono essere compiute
nel campo degli interventi sulle droghe. Allora quale è il
livello su cui è possibile articolare un efficace
empowerment di comunità, che vuol dire responsabilizzare
e rinforzare le comunità reali, quelle locali, composte da
individui che condividono un territorio, e sono legati da
stretti vincoli sociali, culturali ed etici? Questo livello si
trova e si articola certamente intorno alla prevenzione, di
cui sono protagonisti le istituzioni con compiti di
formazione e di istruzione (la scuola); i nuclei centrali
dell’organizzazione sociale, la famiglia in primo luogo,
che per quanto stravolta dai cambiamenti demografici ed
variabili principali sono la domanda (i consumatori) e economico sociali degli ultimi decenni, rimane il punto di
l’offerta (il traffico della droghe illegali), le politiche riferimento affettivo e relazionale dell’individuo; il mondo
europee hanno consolidato la strategia dei quattro pilastri: dell’impresa, sia di tipo sociale, il terzo settore, che di tipo
repressione, prevenzione, cura e riabilitazione e, infine, puramente economico produttivo, che può contribuire ad
riduzione del danno. Questo passaggio, molto importante arginare, nel suo stesso interesse, i fenomeni di degrado e
nel campo della cooperazione europea per contrastare il di rischio che ruotano intorno alla diffusione delle droghe.
L’efficacia delle azioni che possono essere progettate a
livello della comunità locale dipendono in larga misura
3. Il Plan Colombia è la strategia, prevalentemente militare, di dalla capacità che i servizi capofila, generalmente gli Enti
contrasto alla produzione delle piante di coca nelle regioni andine Locali e i servizi sanitari specializzati (i Ser.T) hanno di
e segnatamente in Colombia, attuata dal governo locale e sostenuta coagulare intorno a loro proposte in grado di promuovere
attivamente ed economicamente dagli Stati Uniti. Il Plan Colombia, una più ampia responsabilità sociale sulle droghe e di
inaugurato nel 1998, prevedeva l’eradicazione completa o la attivare nuove energie sul tema della prevenzione del
significativa riduzione della produzione delle piante di coca in contenimento dei rischi associati ai comportamenti
quella regione, ma è stato clamorosamente smentito dai fatti, d’abuso di sostanze.
nonostante gli indubbi successi delle forze armate in termini di *Direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze
sequestri, distruzione di piantagioni e di impianti di raffinazione. Patologiche dell’Azienda USL di Cesena.
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Fiducia nelle capacita' della nostra


imprenditoria
La crisi c'è, ma non serve l'allarmismo
Intervista ad Adriano Gentili, direttore generale di UNIBANCA, a cura di Paolo Morelli*
Crisi globale: parlare di meno, identificare meglio le difficoltà, agire con meno strumentalizzazioni, non creare inutili
allarmismi cavalcando l’ondata del pessimismo, credere di più nelle capacità innovative della nostra imprenditoria,
riconfermare la positività del nostro essere provinciali, grandi lavoratori, pragmatici e meno sognatori. Questo il modo
migliore per vincere anche questa esperienza negativa insieme alla solidarietà.
Dalla sua decennale postazione di direttore generale di accresce il pessimismo e non solo non serve, ma danneggia.
Unibanca, holding alla quale fanno capo Cassa di L’azienda di produzione è sempre più interdipendente
Risparmio di Cesena e Banca di Romagna, Adriano Gentili dall’azienda di commercializzazione perché si produce solo
ha gli strumenti per guardare avanti e spiegarci quel che sta quello che si pensa di vendere e quindi non conviene fare
accadendo oggi in Romagna e ciò che potrà avvenire scorte. Ci sono settori che soffrono meno di altri come il
domani. Per questo gli abbiamo fatto alcune domande. settore agroalimentare (avicolo, surgelati, ortofrutta) e per
fortuna sono propri questi i settori da cui il nostro territorio
Come si giustifica questa crisi? trae le maggiori risorse. Quello che soffre di più sembra
essere il settore meccanico che tocca anche molte
Questa crisi rappresenta la conferma della fragilità di un microimprese del nostro territorio che lavorano per aziende di
sistema capitalistico che si è estesa a tutto il mondo. Alla maggiori dimensioni più colpite dalla crisi come il settore
base di queste crisi c’è un’ondata di ottimismo che trae dell’auto, quello nautico e quelli legati alle grandi opere
origine da un andamento favorevole dell’economia reale. strutturali. Le aziende che hanno puntato sulla qualità del
Questo ottimismo ha creato aspettative tali da sottovalutare prodotto sembrano avere meno problemi, come pure le
il fattore rischio, un conseguente aumento della domanda di aziende che sono legate al lusso perché la loro clientela ha
credito e una propensione maggiore all’indebitamento di uno status da far vedere e i mezzi per conquistarlo (come per
famiglie e imprese. Tutto questo ha creato pressioni sulle esempio un albergo di lusso).
borse e aumento di volatilità dei prezzi delle attività
finanziarie. Nel momento in cui queste aspettative non si E sotto l’aspetto finanziario cosa ha percepito da questi
sono concretizzate, si è creato uno squilibrio fra il sistema incontri con gli imprenditori?
finanziario e l’economia reale. Giacchè questo squilibrio è
tanto più elevato quanto più artificioso è il sistema La lamentela più frequente è l’allungamento dei tempi di
finanziario, questa crisi si presenta molto pesante in quanto riscossione dei crediti verso i clienti. Anche le aziende
siamo stati in presenza di una politica troppo permissiva da migliori e più virtuose, vedendosi ritardare gli incassi,
parte della Banca Centrale americana e di una creazione di ritardano a loro volta i pagamenti. E’ una catena che non si
strumenti finanziari complessi e non valutabili. ferma e non si limita agli ormai cronici ritardi dei pagamenti
delle pubbliche amministrazioni. Le nuove richieste di
Qual è la gravità della situazione? affidamento alle banche sono rivolte in prevalenza a far fronte
a esigenze di liquidità, a scapito delle richieste per nuovi
C’è preoccupazione generale, soprattutto per chi opera in investimenti. Negli investitori finanziari si nota ancora molta
settori quali l’immobiliare, il commercio, la meccanica. Non incertezza perché hanno recentemente fatto acquisti pensando
mi sembra di percepire segnali di difficoltà diffusa da parte che la situazione non potesse più peggiorare e poi, purtroppo,
di chi ha debiti verso la banca. Il rapporto fra utilizzo e totale il mercato ha subito ulteriori contraccolpi negativi soprattutto
affidamenti rimane sempre al di sotto del 50%. Volendo, nel campo azionario e proprio riferiti alle aziende di maggiore
quindi, l’impresa può utilizzare di più, ma tutto dipende dalle dimensione e visibilità.
necessità finanziarie che a loro volta sono legate alle
esigenze commerciali; non è facile interpretare questo Quali sono i problemi maggiori per le aziende del nostro
rapporto. Non c’è comunque allarmismo. L’imprenditore territorio?
sembra disponibile anche a non guadagnare per un anno pur
di restare sul mercato e mantenere la forza lavorativa, anche Accanto ai tanti pregi dei nostri imprenditori, occorre
se con qualche ammortizzatore. Diffusa è la necessità di ammettere che una debolezza è quella della bassa
selezionare il cliente. Maggiori difficoltà si riscontrano in capitalizzazione, cioè il ridotto capitale immesso
chi ha fatto 'il passo più lungo della gamba'. Occorre nell’azienda. In effetti il nostro imprenditore molte volte
precisare che l’Italia, e in particolare l’Emilia-Romagna, è preferisce prelevare l’utile anziché reinvestirlo in azienda.
meno colpita dalla crisi per la composizione del tessuto Occorre però fare una precisazione non da poco e che noi
produttivo: su 4.338.000 aziende italiane ben 4.300.000 (pari banche locali ben conosciamo. Infatti questi profitti non sono
al 99%) hanno meno di 50 dipendenti e 4.117.000 (pari al poi stati spesi in vacanze, barche, ville e vizi di altro genere,
95%) hanno meno di 10 dipendenti. ma sono in parte ritornati all’azienda come prestito soci, in
parte sono depositati in banca o in altri strumenti finanziari,
Quali sono gli aspetti più gravi di questa crisi? e in parte semmai reinvestiti anche in immobili. In parole
povere il nostro imprenditore, cosidetto self made man e cioè
Mi sono proposto di intervistare una trentina di imprenditori fatto in casa, ha mantenuto il gusto di toccare con mano il
di settori diversi e ho tratto le seguenti considerazioni. frutto dei suoi sacrifici, ma oggi di fronte alla crisi non ha
Drammatizzare è un errore; sottovalutare le difficoltà è un
altro errore; parlare troppo e strumentalizzare la crisi
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Fiducia nelle capacita' della nostra imprenditoria


alcuno scrupolo a tirar fuori quello che serve alla sua azienda di sportelli con sede in Romagna da dove raccoglie il 90%
per farla restare sul mercato. Il nostro imprenditore, cioè, ha dei suoi depositi e dove riversa quasi l’80% dei suoi prestiti.
quel senso etico e di onestà che fa la differenza rispetto a tanti Ciò conferma che le banche del nostro Gruppo sono banche
altri. del territorio, sul territorio e per il territorio come ha
recentemente scritto il professor Stefano Zamagni, che hanno
La globalizzazione costituisce un bene o un male in questa trasformato i limiti della loro dimensione in opportunità.
crisi?
Parlando con gli imprenditori cosa ha percepito a
E' un errore intendere la globalizzazione come semplice proposito del futuro?
confronto di natura economica e finanziaria, ma che occorra
integrarla con altre variabili come l’aspetto culturale, sociale, Distinguerei due futuri: quello prossimo verso il quale c’è
etico, istituzionale. Questa globalizzazione che stiamo preoccupazione soprattutto perché si registra una forte
vivendo sta portando conseguenze ancor più pesanti perché le contrazione di ordini in portafoglio nella maggioranza dei
nostre aziende, soprattutto piccole, non possono competere settori di attività, soprattutto per quelle aziende che esportano
con quelle, per esempio, asiatiche che non hanno i vincoli nel mercato americano e arabo. Per il futuro meno prossimo,
sanitari e legislativi italiani e possono così avere meno costi dal 2010 in poi, si registra meno pessimismo. Inoltre ho
e fare prezzi più bassi. Peraltro parlando con gli imprenditori notato molta speranza negli addetti al settore turistico perché
ho percepito che la delocalizzazione produttiva in altri paesi, si spera che l’estate sia buona, alla luce sia dell’ottimo
come quelli dell’Est, non offre più vantaggi tanto conclamati; andamento di turismo invernale, sia del probabile minor
evidentemente l’allargamento dell’Unione Europea a questi ricorso alle vacanze fuori dall’Italia per la crisi attuale.
paesi ha provocato risvegli anche sotto l’aspetto retributivo e
sociale nei lavoratori. Cosa si potrebbe suggerire alle aziende cogliendo lo
spunto da questa crisi?
Si parla di stretta creditizia e addirittura di richieste di
rientro dai fidi attuali da parte del sistema bancario: Innanzitutto di non essere troppo pessimisti e di trovare il
corrisponde al vero? giusto equilibrio fra chi drammatizza e chi sottostima il
momento di difficoltà. L’esperienza dovrebbe insegnare, o
Non si può negare che le grandi banche abbiano ridotto la loro meglio confermare, i sani principi che negli ultimi dieci anni
aggressività in questi mesi e che le banche locali non si siano si sono quasi dimenticati, cioè di fare il passo secondo le
tirate indietro al momento di fare la loro parte. Nel recente proprie capacità non solo dimensionali e umane, ma anche
periodo le banche del Gruppo Unibanca non hanno finanziarie; ricordare che accanto a un investimento ad alto
modificato la propria politica di offerta del credito. rendimento o presunto tale, c’è sempre un rischio altrettanto
Certamente la crisi finanziaria in atto e l’attuale situazione alto che spesso non è presunto ma certo. La crisi sta
congiunturale dell’economia reale ci spingono a consolidare insegnando alle aziende che l’efficienza deve essere vista
ulteriormente le modalità da sempre adottate, fra cui come massimizzazione non solo della creazione di valore, ma
soprattutto la validità del progetto da finanziare e il grado di della centralità della persona umana e del bene comune.
coinvolgimento degli imprenditori. Peraltro la Cassa di Infatti nella creatività e nella collaborazione è scritta
Risparmio di Cesena concede prestiti prevalentemente a l’autentica concezione della competizione imprenditoriale:
imprese di piccola dimensione che, insieme alle famiglie, “cum – petere” significa infatti “cercare insieme” una
assorbono ben il 65% di tutti prestiti. Non va dimenticato che risposta ai bisogni del singolo, dell’azienda, della collettività.
una stretta creditizia non giustificata penalizza le stesse
banche per il principio del moltiplicatore che tutti C’è qualche suggerimento che si potrebbe dare anche
conosciamo. Infatti l’investimento produttivo, e non all’imprenditore?
speculativo, porta occupazione, retribuzioni, consumi,
risparmi, che a loro volta alimentano ulteriori investimenti All’imprenditore si potrebbe dire di non fare troppi mestieri
economici: tutto questo porta ricchezza al territorio, alla insieme perché è sempre più difficile essere esperti in più
banca, all’azienda, alla famiglia e anche allo Stato per le campi, e quindi evitare, per esempio, di aggiungere alla
imposte introitate. propria attività tipica anche quella di presunto immobiliarista
perché è un mestiere che richiede alta professionalità ed
Quanto conta il ruolo di banca locale nell’offerta di esperienza. Inoltre si potrebbe suggerire (anche se è più facile
credito? dirlo che farlo) di ricercare, nel limite del possibile, obiettivi
di qualità di processo e di prodotto per avere meno costi e più
In un momento in cui la crisi finanziaria ed economica, ricavi attraverso il prezioso coinvolgimento dei collaboratori
diffusa a livello mondiale, sta indebolendo il rapporto di (forse occorrerebbe reintrodurre i circoli di qualità di tanti
fiducia tra le banche da una parte e i risparmiatori e gli anni fa). In sintesi, occorre continuare a fare ciò che si è
operatori economici dall’altra, l’attività di una banca locale sempre fatto e cioè lavorare, creare, reinventare, muoversi,
può e deve essere rafforzata per dare risposte concrete ai ricordandosi che l’Italia con i nanismi di cui è sempre stata
bisogni. Il forte legame con il territorio in cui operano le accusata (piccole imprese, piccole banche, piccola ricerca)
nostre banche, la conoscenza approfondita delle realtà locali può superare meglio di altri questa crisi poggiando ancora
e il rapporto personalizzato con tutti gli interlocutori - in una volta sulle capacità, sui meriti e sulle responsabilità dei
particolare piccole e medie imprese e famiglie - consentono propri imprenditori, peraltro non sempre ben ripagati per i
una maggiore valorizzazione delle diverse potenzialità del rischi che corrono.
sistema locale nell’ottica di sostenerne lo sviluppo. Parlando
della sola Cassa di Risparmio di Cesena, non dimentichiamo
che trae la sua intermediazione quasi esclusivamente dal 70% *giornalista del Resto del Carlino
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Aziende utili alla società


Di fronte alla contrazione dei consumi e al taglio del superfluo, avrà maggiori
probabilità di successo un modello di business sociale che focalizza la propria
offerta sui bisogni fondamentali quali la salute e il benessere.
di Nerio Alessandri*

Mentre in tutto il mondo imperversa una delle crisi più E' una vera e
preoccupanti della storia dell’umanità, gli unici settori propria rivolu-
che mostrano segnali incoraggianti sono quelli in zione grazie alla
grado di esprimere offerte e soluzioni utili alla società: quale abbiamo
dall’eco-sostenibilità, alla salute e benessere e alla trasformato un bu-
formazione. siness basato sul-
Nasce così il concetto di azienda sociale, un nuovo l’edonismo in un
modello di business che focalizza la propria offerta sui business sociale:
bisogni fondametali delle persone, in un momento in da apparire bene a
cui larghe fasce della popolazione sono costrette a sentirsi bene, dal
rinunciare al superfluo. coinvolgimento di
Il concetto di business sociale va oltre il tema, pur di una ristretta cer-
grande attualità, della responsabilità sociale di chia di sportivi
impresa, che si manifesta nell'integrazione di istanze di appassionati, in
natura e sociale all'interno della visione strategica d'. perfetta forma fi-
Molte aziende hanno attivato e stanno attivando sica, alla possibili-
progetti di responsabilità sociale ma pochi business tà di coinvolgere tutta la popola-zione. Accanto al
hanno sviluppato, intrinsecamente alla loro offerta, business di Technogym, nel 2003 abbiamo lanciato a
prodotti o servizi utili alla società. Cesena Wellness Foundation, una fondazione no profit
Io non ha solo creato un’azienda ma ha sviluppato un che ha l’obiettivo di diffondere la ricerca e
nuova filosofia, il Wellness. l’educazione su sani stili di vita. La fondazione ha in
Il Wellness è un’opportunità sociale per tutti: per i Romagna, la nuova Wellness Valley, il suo laboratorio
governi che possono ridurre i costi della sanità, per le in termini di esperienze con le istituzioni, il sistema
aziende che possono contare su collaboratori più sanitario e le scuole, per poi esportare queste
creativi e produttivi e per tutti i cittadini che possono esperienze in tutto il mondo.
migliorare la propria salute e il proprio stile di vita Sono già numerose le applicazioni di “social business”
quotidiano. E' un tema di stretta attualità, perché per la che Technogym – presente in oltre 100 paesi e
prima volta nella storia del nostro pianeta il numero di fornitore ufficiale delle ultime olimpiadi di Pechino
persone in sovrappeso ha superato il numero di 2008 – ha messo a punto a livello internazionale. In
malnutriti. Inghilterra, per esempio, laddove la crisi si sta facendo
Mentre nei primi anni Novanta il fitness tutto muscoli sentire in maniera più forte e il 'credit crunch' ingessa
e immagine di Jane Fonda e Sylvester Stallone l’economia reale, il Wellness non viene considerato un
imperversava negli costo, bensì un’opportunità di risparmio sulla spesa
Stati Uniti, dalla sanitaria pubblica. Liverpool, che fino a pochi anni fa
Romagna abbiamo vestiva la maglia nera di città con il più alto tasso di
lanciato una nuova obesi in Europa, oggi rappresenta un esempio virtuoso
visione, il Wellness, in cui le giovani generazioni e gli anziani possono
uno stile di vita frequentare gratuitamente, in opportune fasce orarie, le
profondamente palestre della città.
italiano che affonda Da sempre sono paladino del Made in Italy e
le proprie radici nel ambasciatore dell’innovazione italiana nel mondo, e
“mens sana in ho in serbo anche per il nostro Paese numerose
corpore sano” dei iniziative che, partendo dai progetti pilota sviluppati in
romani e si basa su Romagna, avranno un forte impatto sociale come, per
una regolare attività esempio, la diffusione e la promozione dell’attività
fisica, una sana fisica nelle scuole e l’attivazione di incentivi fiscali per
alimentazione e un le aziende che investano in programmi per il benessere
approccio mentale dei propri collaboratori.
positivo. *Presidente e fondatore di Technogym
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Impresa cooperativa e mercato sociale


di Bruno Piraccini*
La rivincita dell'economia reale sulla pilastri della dignitosa, libera e civile convivenza.
finanza creativa sta mettendo a dura In questo contesto l’impresa cooperativa ha un ruolo
prova anche i 'sistema-paese' più alquanto importante poiché, senza invocare particolari
sviluppati. I concetti di capitalismo e comunismo ormai primati, rappresenta il terzo settore dell’economia non
fanno parte del passato. L'impresa cooperativa, se è essendo né pubblico né privato, ma un 'privato sociale'.
fedele ai suoi principi, rappresenta un valore aggiunto Non è un ente di beneficenza, ma un ente economico
che stimola il sistema imprenditoriale in cui è inserita che accompagna la ricerca del profitto con il principio
La grave crisi finanziaria ed economica che ha colpito
tutti gli stati del pianeta, a partire dagli Stati Uniti
D’America, sta mettendo a dura prova anche i 'sistema-
paese' più sviluppati.
La recessione sta portando con sé il calo dei consumi,
la crisi delle imprese e la perdita di posti di lavoro,
causando delle vere emergenze sociali. Si tratta di una
dolorosa rivincita dell’economia reale sull’economia
della finanza creativa che non ha nulla a che vedere con
quell’economia di mercato che non è mai fine a se
stessa, ma che ha come presupposto la produzione di
beni e di servizi, indispensabili e comunque utili. Beni
e servizi che sono tali quando hanno come punto di
riferimento l’uomo e la società intera in tutti quei
bisogni che la caratterizzano.
Dopo il disastro economico del comunismo stiamo
assistendo a una fatale caduta del capitalismo? Invece della mutualità e della solidarietà. La cooperazione
di richiamare concetti ideologici che ormai fanno parte opera nell’interesse nella propria base sociale per
del passato, è bene considerare che l’economia di soddisfare in termini di beni e di servizi i bisogni del
mercato resta senza alternative avendo assicurato la momento, ma con lo sguardo rivolto al futuro.
crescita e lo sviluppo di intere popolazioni sottratte alla Il patrimonio di valori e di profitti accantonati anche nei
miseria e al degrado materiale e morale. bilanci sono destinati alle generazioni future, non
Risulta allora evidente che la crisi di questo capitalismo essendo distribuibili fra i soci né durante la vita della
non rappresenta la crisi in assoluto dello stesso; emerge società cooperativa, né in caso di suo scioglimento.
invece l’assenza di regole e di controlli rispetto a un L’impresa cooperativa realizza quindi un’economia
modo privo di morale di gestire l’economia e le sue sociale di mercato. Un’impresa sia essa pubblica,
relazioni. privata o cooperativa, anche per misurare e migliorare
E’ la caduta dei valori che pervade le nostra società e la sua validità ed efficienza, non può che ricercare la
che riconosce nella ricchezza e nel fare profitto, non produzione del reddito e quindi dell’utile. Non si
importa possono distribuire i profitti se non si producono. Anche
come, un si- la beneficenza ha bisogno della produzione dell’utile .
gnificato e Un’economia territoriale se non è in grado di produrre
un merito ricchezza non può distribuire alcunché; in ogni caso le
che prescin- erogazioni liberali non riusciranno mai a sostenere
de dagli a- un’economia fatta di imprese che non siano in grado di
spetti etici e produrre reddito. E’ però importante perseguire il
sociali. profitto nel rispetto dei diritti altrui e attenti ai doveri
Il mondo che rendono l’attività imprenditoriale compatibile con i
dell’impresa più generali interessi della collettività.
in generale è L’impresa cooperativa, se resta fedele ai suoi principi,
ancora vitale rappresenta in una società un valore aggiunto. Essa può
e sano e non sono certa-mente alcune 'pecore nere' che dare un apporto utile a tutto il sistema imprenditoriale
ne mettono a repentaglio l’importanza e il ruolo. Esso per favorire il perseguimento di una 'economia sociale
costituisce insieme alla famiglia e alla scuola un ambito di mercato', l’unica in grado di assicurare il successo nel
prezioso in ogni società per ciò che produce ma anche superamento della crisi e per vincere le sfide
per la crescita professionale e umana che essa economiche, ambientali e sociali che il futuro ci riserva.
determina. E’ importante evitare ogni forma di
inquinamento o di sottovalutazione che comprometta i * Amministratore delegato Gruppo cooperativo Orogel
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URBANISTICA DI DESTRA , QUASI DI SINISTRA


di Giampiero Teodorani
La formazione e i convincimenti in Chi ha esperienza di vita condominiale sa che oggi è già
materia urbanistica di Berlusconi, difficile accordarsi sulle opere di manutenzione straordinaria
penso trovino origine nella Milano e di contenimento energetico… figuriamoci quali e quanti
degli anni settanta. Come altri ha condomini andranno per un paio d’anni ad abitare in albergo,
capito che il capitalismo italiano si è inizialmente formato in attesa della loro nuova abitazione con premio di cubatura.
sulla rendita fondiaria urbana e prima di dedicarsi alla Una norma inutile allora? In gran parte sì, anche pericolosa
comunicazione e alla informazione, ha costruito molto. Fa per il corretto sviluppo delle nostre città. Se la norma si
ancora confusione fra lottizzazioni e new town, ma sul potrà applicare ai capannoni artigianali e industriali, ai
campo ha capito che l’edilizia ha troppi vincoli, lacci e depositi agricoli, allevamenti e via dicendo, senza cioè piani
laccioli; quel che più sorprende è che questa idea di di recupero che portino ad un disegno complessivo ed
urbanistica oggi coincida in gran parte con quella di unitario delle diverse zone che compongono la città (con i
suoi servizi, le aree verdi, i parcheggi) finiremo per creare
amministratori, anche delle regioni governate dalla
altre periferie, altre zone indifferenziate, nuovi dormitori,
sinistra. nuove parti anonime di città. E’ vero che i provvedimenti
Premi di cubatura, trasferimento di volumi, percentuali di dovrebbero riguardare solo l’edilizia residenziale, ma è pure
incremento nell’ampliamento dell’esistente, accordi di vero che si fa presto a trasformare con “piccole varianti
programma con iter burocratici semplificati e quindi grafiche” ai P.R.G anche le destinazioni di zona che oggi
facilità estrema di modificare i piani regolatori che non sono residenziali.
saranno approvati dalle province….che approvano tutto. Altra considerazione relativa all’incremento percentuale:
regionali, a cominciare dall’Emilia Romagna e in molti il 35% di molto è sicuramente di più del 35% di poco.
dispositivi locali, quindi quel che Berlusconi pensava fossero Anche ai fini del disegno (si pensi ai profili stradali degli
sue (sic!) esclusive semplificazioni e novità sono in verità edifici) del rapporto fra aree coperte e scoperte, la norma
già presenti da anni nelle realtà locali; quest’ultime non non sarà certo ordinatrice di riqualificazione, bellezza ed
sono molto disponibili a farsi portar via…. “la loro armonia architettonica.
deregulation”; anche perché la competenza urbanistico- I più entusiasti dei possibili nuovi rapporti che si creano
edilizia è delegata alle regioni che a loro volta le hanno fra pubblico-privato sostengono che se si vogliono fare
delegate agli enti locali. parcheggi, attrezzature pubbliche, verde, questa è la nuova
La burocrazia si tiene ben strette le proprie prerogative, che “moneta urbanistica”. Si tratta di un ragionamento più fine
volgarmente si chiamano poteri. di quello berlusconiano, ma il risultato è quasi coincidente.
Nel frattempo è purtroppo arrivato il terremoto d’Abruzzo E’mai possibile che non si possa fare un parcheggio pubblico,
che ha raffreddato gli animi dei semplificatori e degli amanti solo quello, senza concedere in contropartita la costruzione
delle DIA; si è scoperto che con la deregulation è passata di uffici, negozi, appartamenti?
e potrebbe ancora passare anche molta C’è persino chi crede che si possa fare uno stadio nuovo in
deresponsabilizzazione e che i controlli seri non ci sono… cambio di mille appartamenti, quale onere di urbanizzazione;
ma questo è un altro discorso! Quali sono o meglio saranno e non è molto distante da Cesena!
Decisiva infine, per potere dare una valutazione sul Piano
( perché al 12 maggio non esiste ancora un decreto del
Casa, sarà la quantificazione dei mezzi finanziari impiegati,
Governo) i contenuti del Piano Casa Berlusconi che poi, quindi la loro articolazione in più annualità e la distribuzione
non dimentichiamo, il Parlamento dovrà approvare? per regioni.
Sicuramente il punto principale e quello più propagandato Non è ben chiaro se ai 500 milioni di euro stanziati dal
è consentire negli alloggi mono-bifamiliari la costruzione precedente Governo Prodi le risorse aggiuntive saranno di
di più stanze. 200 o, come qualcuno sostiene, 900 milioni di euro. Vedremo.
Ma è questo oggi in Italia il problema? Chi si occupa di I numeri generano sempre fuochi d’artificio.
pianificazione territoriale sa che nel nostro Paese, per effetto
dei fenomeni demografici in atto da diversi anni, non
mancano stanze, ma abitazioni. La diminuzione della
composizione media familiare è già oggi in molte realtà
sotto i due componenti per nucleo, per l’invecchiamento
della popolazione e scelte di vita molto diffuse; il taglio
medio degli alloggi è quindi troppo ampio.
Lo ripeto: non mancano stanze, mancano abitazioni.
Le giovani coppie, gli anziani, i single, chi non ha grandi
capacità finanziarie e può permettersi “solo” un buon affitto
(sempre più caro), gli immigrati integrati… questi sono i
potenziali fruitori dell’edilizia che serve!
Una ulteriore considerazione deve essere fatta a proposito
del premio di cubatura del 35%, in caso di demolizione e
ricostruzione rispetto all’esistente; mi piacerebbe conoscere
il caso di un condominio, i cui condomini decideranno di
demolire e ricostruire per fruire del bonus del 35%.
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Edilizia - Urbanistica

Burocrazia lenta e onerosa


di Walter Sacchetti*
Sono circa 2 mesi che, fra i progetti presentati attualmente sono circa 40/42. Quindi c’è
provvedimenti che il Governo deve qualcuno che dovrà aspettare 8/10 anni!!
varare per il rilancio dell’economia, si Vi sono molti progetti che sono stati bloccati per richieste
parla del cosidetto “Piano Casa”. pretestuose e costosissime da parte di Hera.
Fin dal primo momento, questo Tanti sono gli enti (Regione, Provincia, Asl, Arpa, Hera ,
provvedimento, ha scatenato varie Telecom. Consorzio bonifica, Autorità di Bacino,
polemiche su diversi punti, che ritengo Soprintendenza Archeologica, Certificazioni VIA, VAS etc.
folcloristici e propagandistici, ma etc.), che concorrono nelle fasi all’esame ed all’approvazione di
soprattutto perché scavalcava le un piano . Per non parlare dei tempi delle famose “conferenze
competenze regionali. Su un solo punto, quello relativo alle di servizio”, nate per abbreviare i tempi, e che invece sono dei
semplificazioni delle procedure per l’ottenimento delle palliativi, che impiegano mesi per prendere una decisione
autorizzazioni a costruire, è stato riscontrato un consenso definitiva.
pressoché unanime, condiviso da istituzioni, enti, associazioni e Ora poi si sono aggiunte le norme europee sugli appalti per le
cittadini. esecuzioni delle opere di urbanizzazione a scomputo, le quali
Infatti ogni privato cittadino o impresa che ha avuto o abbia non potranno più essere eseguite direttamente e la loro gestione
tuttora in corso una pratica per ottenere un’approvazione in un pubblica e le relative conseguenze porteranno ancora un
piano edilizio urbanistico o un’autorizzazione a costruire, ha ulteriore allungamento dei tempi.
potuto provare sulla propria pelle quanto tempo e quanto lungo Le soluzioni che mi sento di proporre sono le seguenti:
sia l’iter burocratico cui deve sottoporsi, con la conseguente 1)- Potenziamento e riorganizzazione degli uffici comunali -
perdita di tempo, per non parlare poi dell’odiosa richiesta di Coordinamento fra gli uffici ed univocità di interpretazione
fidejussioni che il privato cittadino deve sopportare . delle norme
E’ forte infatti il malcontento da parte di cittadini ed imprese e - Eliminazione delle interpretazioni personali
adesso che siamo prossimi alle elezioni, i vari candidati nel - Forte imput dirigenziale e politico, sugli obiettivi, sempre però
corso degli incontri , hanno potuto rilevare quanto questo nel rispetto delle Leggi
malcontento sia forte e diffuso. - Procedure certe
Sicuramente ogni candidato ha promesso di porvi rimedio: - Revisione della normativa regionale che recepisca
vedremo cosa succederà. semplificazioni
Occorrono infatti 2/3 mesi per approvare una semplice DIA, - Collaborazione fra uffici tecnici comunali e provinciali
10/12 mesi per ottenere un permesso di costruire per una 2) Ricorso alle procedure superDia per la gestione delle
semplice abitazione o 3-4 anni per vedersi autorizzare un piano autorizzazioni più complesse, però con idee chiare e certe sul
di recupero o un’area di trasformazione per insediamenti percorso amministrativo, coordinazione e unificazione delle
abitativi e, ancora più grave, per insediamenti produttivi. competenze della parte urbanistica ed edilizia.
Questo è ciò che avviene a Cesena (non molto dissimile da altri 3) Partecipazione diretta dei vari enti competenti (Hera, Arpa,
Comuni vicini), ma il consolarsi con “ il mal comune mezzo ASL, Enel, Telecom, etc..) con una conferenza di servizio
gaudio” è semplice cinismo o masochismo. permanente, con distacco presso gli uffici comunali di loro
Basti pensare che attualmente a Cesena, ha iniziato solo da poco tecnici per 2/3 giorni alla settimana, per il controllo e la gestione
a dispiegare i suoi “effetti” il PRG 2000, impostato e iniziato dei progetti nel loro iter, unitamente ai tecnici comunali.
nell’anno 2000; il che vuol dire che ci sono voluti ben 8/9 anni 4) Tempi massimi per l’approvazione (6 mesi per concessioni, 1
per approvarlo definitivamente! anno per l’approvazione relativa alle aree di trasformazione),
Un piano che accanto ad alcuni punti lungimiranti (aree di quindi uso del silenzio assenso. Scaduto tale termine, possibilità
perequazione per gli insediamenti abitativi (ERP) e produttivi) di presentare autocertificazioni dei tecnici progettisti ,
accosta scelte per le aree produttive vecchie e inadeguate. prevedendo inasprimento delle sanzioni in caso di dichiarazioni
Non sono state infatti previste aree per la logistica; cosa mendaci.
estremamente grave considerando che Cesena è una dei più 5) Eliminazione della pretesa di fidejussione da presentarsi solo
importanti svincoli per la viabilità (A14-E45) e che Cesena per iniziare la procedura di approvazione del piano, infatti in
vantava in passato il più vasto parco autotrasportuale d’Italia. questa 1° fase il Comune non deve essere garantito di nulla, non
Da anni però è in grave crisi e perde in questo modo , dalla si deve tutelare di nulla.
mancanza di insediamenti di logistica, nuovi motivi di lavoro. 6) Eliminazione della fidejussione richiesta ai privati per il
Per non parlare poi delle opportunità lavorative che poteva rispetto dei requisiti energetici nel caso in cui si usufruisca del
offrire agli studenti di informatica. bonus previsto in questo caso. Vi immaginate un privato
La gestione dei centri di logistica e la tracciabilità dei prodotti cittadino, un pensionato o un operaio che non sa cosa sia una
nei loro spostamenti, potevano creare opportunità agli studenti fidejussione e recandosi in banca per ottenerla, gli viene
di informatica e possibilità di collaborazione fra università ed richiesta una garanzia personale o ipotecaria o addirittura di
industria. vincolare una somma che gli servirà per costruire la casa?! Il
Vi sono poi norme di attuazione rigide, che si sono dimostrate Comune si deve assumere l’onere di controllare eventuali abusi,
di difficile attuazione, quando calate nel proprio contesto di non scaricare sui cittadini la propria incapacità.
applicazione. Questo intervento è un contributo per affrontare problematiche
Si deve poi aggiungere una scarsa flessibilità da parte dei tecnici che sicuramente chi sarà chiamato ad amministrare la città non
comunali, per norme da essi stessi create, ed una mancata potrà certo eludere, anche per contribuire a risollevare
chiarezza delle stesse. E’ preoccupante, se vera, l’affermazione un’edilizia ormai in crisi profonda. Il bene di un settore
fatta da parte di alcuni tecnici comunali nel corso di un incontro trainante come l’edilizia è il bene di una città: lavoratori,
con tecnici progettisti, che hanno affermato, che con l’attuale famiglie e dei cittadini in genere.
struttura possono approvare al massimo 4/5 progetti all’anno. I *imprenditore
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La politica deve mettersi in gioco e cancellare


l'autoreferenzialità
di Davide Buratti*
La prima repubblica era così Gli altri, invece, queste cose le fanno solo in campagna
brutta? L’acclarata crisi della elettorale. No, bisogna sporcarsi le mani. In dodici mesi ci
politica rende la domanda di sono 52 sabati. Ebbene, almeno quaranta volte, un partito
grande attualità. Lo tsunami che vuole catturare consensi, deve avere un banco in corso
che ha travolto i vecchi Mazzini e persone al mercato ambulante.
partiti non solo ha stravolto il “Non ti ho votato perché non mi hai ascoltato” è stato
mondo politico, ma ha tolto quello che un’elettrice di sinistra ha detto nel corso del
molti punti di riferimento. forum organizzato in Emilia, dal Pd, dopo la batosta
Una volta il partito era come la squadra di calcio: non si elettorale del 2008. Ecco, questo è quello che i partiti
cambiava mai. Così, forse, era esagerato. dovrebbero evitare. E questa dovrebbe essere anche la
Ma adesso siamo passati da un opposto all’altro. Il nuova base di partenza, assieme, naturalmente, ad una
problema però è un altro, ovvero che il partito non è più un proposta programmatica interessante e innovativa. Ma per
punto di riferimento. Adesso è un simbolo al quale non si è essere tale deve essere costruita fra la gente. Le segrete
neppure troppo affezionati. E non ha tutti i torti neppure chi stanze della politica devono servire, al massimo, per
sostiene che il cambiamento va oltre lo tsunami di 17 anni scegliere chi nominare nei consigli di amministrazione.
fa, ma è un naturale adeguamento al mutamento dei tempi. E’ invece ascoltando le persone che si potrebbe elaborare
Del resto ci sarà un motivo se Berlusconi, il re dei una politica per le piccole e medie imprese. Per farlo non
comunicatori, dal
glamour tutto
zucchero e miele di
“una storia italiana”
fondata sulla famiglia
e sul successo
imprenditoriale, è
passato al gossip vero
e proprio quale chiave
di autopromozione.
Ma c’è chi non
condivide questa
situazione. Ed io sono
tra quelli. Non mi
piace neppure che la
chiacchiera più
negativa sulla vita
sessuale del presidente
del Consiglio diventi
materia di visione
pubblica, incanalata
con stupefacente
bravura sui giornali
patinati del proprio
gruppo editoriale.
No. Della politica e
dell’approccio alla
stessa ho un’altra
visione. Questo non
vuol dire che debbano
valere gli schemi di un
tempo. I partiti però devono restare punto di riferimento. basta confrontarsi con le associazioni di impresa. Bisogna
Ma per esserlo devono cambiare il loro modo di agire, di andare oltre. Serve fare un passo in avanti anche nel
comportarsi. welfare. L’attuale modello deve essere rivisto. Ha ragione
Per prima cosa devono cancellare l’autoreferenzialità. Stefano Bernacci, segretario di Confartigianato, quando
Devono mettersi in discussione e soprattutto è necessario dice che bisogna sudiare un nuovo modello che preveda il
che lo facciano avvicinandosi alle persone. Insomma, coinvolgimento dei privati. Ma è importante il no profit.
l’obiettivo deve essere quello di tornare in strada. Importante è il ruolo dell’associazionismo, ma potrebbe
L’esempio da seguire è quello della Lega Nord. E’ sbagliato essere tale anche quella della politica che potrebbe mettersi
considerare il successo del Carroccio figlio del voto di in gioco per cercare, al proprio interno, uomini e donne di
protesta o del celodurismo di Bossi. I leghisti, per sfondare, buona volontà pronti a mettersi in gioco per organizzare
si sono conquistati voto su voto andando tra la gente. iniziative.
Stando nei mercati. Aprendo sezioni nelle piazze dei paesi. *Caporedazione di Cesena del Corriere Romagna
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Un dialogo fortuito, ma esplicativo


Bipolarismo locale visto da alta quota
Cittadini spettatori e basta?
“Se la guardi con spettro panoramico, da alta quota, questa indifferenza. Si accalora. Quasi mi sommerge. Sfronda le
vigilia di elezioni, il quadro ti si semplifica. È meno caotico bandiere, i volantini – dice – gli annunci. Sfronda le
e variopinto di quello che possiamo vedere anche proposizioni generiche che non dicono nulla e sembrano dire
stamattina.” Una pausa e poi: “ non so quale sia il migliore. tanto. Scrosta via chi cavalca le paure, chi trita i luoghi
O se ugualmente e indistintamente sono preoccupanti, e comuni, chi infarcisce il nulla con ottimi discorsetti. Dimmi
basta. Di certo insufficenti, sproporzionati al ribasso per la dove devo ricavare il senso di un progetto che nei prossimi
nostra Cesena. Ma di più e meglio non penso sia possibile”. cinque anni ci coinvolga e che sia in grado di motivare un
È sabato mattina. In centro. Incontro casuale. Due passi. impegno attivo per dare a Cesena un certo risultato di
Gran mostra di bandiere e stendardi e manifesti che avanzamento e di sviluppo. Insiste: vedo solo messaggi di
addobbano i banchetti elettorali di diverse formazioni che si ognuno che si dichiara migliore dell’altro e non riesco ad
propagandano per le prossime elezioni comunali. intendere dove, come, se e quando sia davvero così. Quasi si
Distribuzione di volantini e gadgets. Stavamo parlando di adira dicendomi che non devo raccontargliela più di tanto,
credito, di imprese, di difficoltà, di crisi, di banche locali. giacchè io sono fin troppo di parte e non farei altro che
Tutti quei variopinti colori, nell’arco di pochi metri, hanno esprimere un tifo simil calcistico, ma che lui sa
distolto quel discorrere e si è finiti in politica. Verso le perfettamente che anch’io, anche se arrampicandomi sugli
elezioni. Come sarà dopo? Con un nuovo Sindaco ed un specchi, non riuscirei comunque a dargli una risposta in
nuovo consiglio comunale. Chi vincerà, chi saranno i nuovi grado di avere la valenza e lo spessore che lui si attende:
amministratori di questa città? Noto imprenditore. espressione di una cultura di governo che, invece, è
D’avanguardia. Moderno. Persona straordinariamente completamente assente. Non vedi – mi dice - il
intelligente. E di vista acuta. Non solo per l’economia, berlusconismo dell’esserci?! Non vedi gli sforzi di mera
l’impresa, e gli affari. spettacolarizzazione? Non vedi che siamo tutti spettatori!
Anche sul piano più generale, sociale, politico, culturale. È Spettatori, non cittadini partecipi. Ridotti a spettatori e
evidente anche quando si diffonde a rendere più esplicita la considerati a questa stregua. E niente e nessuno è riuscito o
considerazione sullo spettro panoramico da alta quota che ad sta riuscendo a suscitare una benchè minima partecipazione.
un tratto ha buttato nella nostra conversazione. Le presenze Nemmeno la sua parvenza. Taluni addirittura si guardano
elettorali sono varie. Molte. Parrebbero sottendere una bene dal cercare di suscitarla. Altri, proprio, non ne
particolare articolazione politica e di proposte sarebbero neppure minimamente capaci. Stringi stringi – gli
amministrative. Espressione di una dedizione molto attenta dico – mi pare che tu abbia una visione di un bipolarismo
ai problemi della nostra società e realtà locali. In realtà - mi scarno, perfino crudo, quello fra cacicchi e narcisi. Esclama
dice - se si guarda questo panorama politico dall’alto dove le che gli piace la sintesi. Che quadro disarmante! Glielo
particolarità dei colori che si vedono da vicino tendono a ribadisco: non condivido. Tuttavia non posso escludere che
scemare e ad assumere tinte più sfocate, si scorge una vi sia anche del vero in quel che asserisce. Gli faccio la
colorazione più semplice, più povera e confusa. proposta di scrivermi su queste sue considerazioni un pezzo
Fondamentalmente si percepiscono due aloni che si per questo Energie Nuove, di cui ha visto il numero scorso
distinguono differenti all’estremità di una vasta area grigia, e che mi dice di avere apprezzato. Non lo fa; non devo
indistinta che li collega nella visione d’insieme e distante che volergliene, dice, ma vuole evitare di avere problemi.
sta sotto. A lui pare di vedere, da un lato, una propensione Ancora quel timore di esporsi che sempre più spesso
marcata a considerare il Comune nei prossimi cinque anni in riscontro. Già! Ma se persone come te – lo incalzo – per ciò
chiave di mera gestione. Non priva di un preminente che sono e per quel che rappresentano, si scostano e si
attaccamento al potere in quanto tale. Uso a una pratica ritraggono, invece che partecipare e assumere un impegno
disinvolta, arbitraria, fin’anche preferenziale di mera positivo e critico è giocoforza che il panorama politico
gestione, appunto. La varietà dell’impegno odierno in vista tutt’intorno sia quello che è. Vero, ha convenuto. Ma oggi a
delle elezioni – delle forze che incarnerebbero questo modo differenza di ieri è cambiato moltissimo l’ambiente
di pensare e di essere - non è spronata da chissà quali visioni d’insieme. È un’altra politica. Mediocre. Ma solo a
ideali o di cultura di governo, né è mirata ad esse. È studiata, guardarla, insisto, non è possibile né cambiarla, né
ben organizzata ed attrezzata a favorire lo statu quo, a migliorarla. Anzi! Mi rifiuto di pensare che non cresca una
conservare il potere da tanto detenuto e a riconquistarlo di consapevolezza maggiore. Una maggiore responsabilità. Un
nuovo. Anche dopo il 7 giugno. Dall’altro lato c’è una maggiore senso civico. Che si affermi una volontà di
presenza. In gran parte volta ad “esserci”. Ad apparire. Una impegno attivo e di partecipazione civile e politica non solo
sorta di narcicismo effimero. Che assai poco lascia all’altezza delle tradizioni di questa città, ma anche
trasparire che abbia un senso forte, capace di attrarre e di all’altezza della qualità e del dinamismo economico e
suscitare anche solo un anelito di cambiamento di cui, sociale di Cesena. Se non è oggi, anche perché vi è scarsa
invece, ci sarebbe bisogno. Ma non si capisce chi sia in adeguatezza di stimoli in questa direzione, non è detto che
grado di interpretarlo e di incanalarlo. Di tradurlo in non possa esserlo domani. Ma che lavoro! Ne occorrerà
sensibilità elettorale di rilievo. Gli dico chiaro che mi pare molto, culturale e politico. Attivo. Partecipato. Ma non si
che dalla sua “alta quota” si veda male. Decisamente poco deve continuare a guardarlo da scostato, distante, e da alta
bene. Che ne provengono un pessimismo ed una rinuncia che quota.
mi suonano molto alibi per disimpegno ed erronea d. u.
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Misure contro l'immigrazione clandestina


l'opinione di Laura Bianconi*

L'Italia per cultura e per tradizione è da postazioni, gestite dalla stessa Commissione, che
sempre il paese dell'accoglienza e del raccolgano le domande di asilo politico. Questo eviterebbe
rispetto per le altre culture, ma questo molti viaggi della disperazione e soprattutto permetterebbe
non vuol dire che si possa chiedere di di destinare, chi fa richiesta di asilo politico, anche ad altri
vivere nel nostro paese venendoci Paesi comunitari. Questa richiesta del Governo italiano ha
illegalmente e senza rispettare le nostre leggi. Le tante trovato un favorevole sostegno anche da parte di esponenti
accuse che ci sono state mosse sul tema dell'immigrazione, dell'opposizione quali ad esempio Fassino e Rutelli.
sono a mio avviso puramente ideologiche, veri e propri spot Con l'approvazione ddl sicurezza noi andremo a porre delle
da campagna elettorale che il centro-sinistra cerca di regole fisse riuscendo anche a diminuire la detenzione degli
utilizzare per recuperare qualche voto. Nel pacchetto immigrati clandestini nei nostri penitenziari, il cui numero
sicurezza già approvato alla Camera, ad esempio, non è è di dieci volte superiore a quelli regolari.
vero che si nasconde il rischio che una madre immigrata Il reato di clandestinità e la non possibilità di richiedere
possa non registrare all'anagrafe il proprio figlio perché licenze o atti di stato civile per gli immigrati irregolari
clandestina. La legge Bossi-Fini prevede, infatti, all' art.19 (norme previste nel ddl sicurezza appena approvato alla
comma 2, che la donna irregolare che dà alla luce un Camera) sono fondamentali per meglio regolamentare i
bambino ha titolo per ottenere un permesso di soggiorno di flussi irregolari. Quanto avvenuto di recente con il governo
sei mesi. Quindi, da irregolare diventa, a tutti gli effetti, maltese mette in evidenza proprio questo aspetto che
regolare. La Corte Costituzionale, ha poi dato la possibilità riguarda poi anche le relazioni bilaterali tra due Paesi amici,
di ottenere il permesso di soggiorno anche al padre, se ma è un problema della cui soluzione deve farsi carico
irregolare. Questo significa che entrambi i genitori hanno l'Unione europea. La decisione di Malta, infatti, di
titolo a fare tutto, compresa la denuncia all'anagrafe del respingere le nostre motovedette con 69 clandestini africani
bambino. è contro tutte le norme di diritto internazionale. Malta non
L'immigrazione clandestina provoca in Italia sofferenze per può fruire di significativi contributi europei che si aggirano
almeno centomila bambini e un giro di affari pari a 500 intorno ai 20 milioni di euro in base all'accordo con la Libia
milioni di euro annui per la mendicità e l'elemosina. Questi sottoscritto dal governo Prodi (contributi molto più
dati vanno ricordati anche perché questi 500 milioni, gestiti numerosi di quelli dati all'Italia) in virtù di un ampia
da organizzazioni di migranti, vengono reinvestiti in estensione della propria zona marina Sar e poi rifiutare gli
attività criminali di ogni genere, come l'acquisto di armi oneri conseguenti. Le coste maltesi sono limitate, ma l'area
destinate al terrorismo internazionale, ecco perché la marina Sar è di due terzi più ampia dell'area italiana. Un
prudenza quando si parla specialmente di minori non è mai paradosso, soprattutto quando si vuol far passare per
troppa. insensibile e poco attento a queste persone il nostro
Se non fosse intervenuta la legge del governo Berlusconi Governo. Sul contrasto all'immigrazione clandestina,
non avremmo potuto tracciare le identità dei tanti bambini infine, vorrei sottolineare che il Governo sta facendo
invisibili. efficacemente ed autorevolmente la propria parte. Ora è
Sicuramente è nostro dovere integrare gli immigrati tempo che Malta e gli altri Stati europei che ricevono
regolari ponendo in essere tutte le azioni necessarie per contributi facciano quanto di loro competenza.
agevolare questo processo, che prima di tutto è culturale, Assolutamente da appoggiare poi è la proposta del ministro
ma con altrettanta fermezza dobbiamo far capire che le degli Esteri Frattini di un vertice europeo sull'immigrazione
nostre porte sono aperte solo se si viene nel rispetto della per definire ruoli e responsabilità di tutti i paesi membri.
legalità. Questo comporta una scelta senza dubbio L'Italia è da sempre in prima linea nell'affrontare il
impopolare, quella di uscire dal buonismo che ha prodotto problema, ma non può avere solo oneri e critiche. Infine
i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti: ricordiamoci due ultime parole sull'immigrazione regolare. L'ideologia
poi che rifugiato non è chi cerca di entrare illegalmente nel del multiculturalismo caratterizzata dal principio di rendere
nostro paese, ma chi si presenta alle frontiere e fa regolare uguali tutte le differenze, rischia di rendere la nostra società
domanda. Questo è l'unico modo previsto dalla legge più disumana con punte di pericolose barbarie. Sicuramente
italiana per ottenere lo status di rifugiato. Le azioni del l'immigrato regolare deve poter usufruire di tutti i diritti
Governo italiano per contrastare l'immigrazione necessari ed utili che gli facilitino l'integrazione del nostro
clandestina non sono affatto sproporzionate, ma in perfetta Stato, ma al pari tale integrazione comporta da parte sua il
sintonia con le misure previste dal diritto internazionale, rispetto della nostra cultura, delle nostre tradizioni e delle
dagli accordi con i singoli Stati e dall'Unione Europea. I nostre leggi, non possiamo più assistere a scuole ed
respingimenti e quindi il rimpatrio sono una delle misure ospedali spogliati del Crocifisso, o a famiglie che praticano
possibili, non l'unica, ma hanno forte significato la poligamia e che costringono le proprie donne a sottoporsi
preventivo. Visto che siamo la frontiera dell'UE diventa a pratiche mediche, come l'infibulazione, vietate dalla
fondamentale che il sostegno delle Istituzioni europee nei legge, per non parlare poi dello scarso rispetto della donna
confronti dell'Italia continui ad essere forte, non possiamo che spesso viene privata anche dei più naturali diritti come
essere lasciati soli a contrastare l'immigrazione clandestina. quello all'istruzione. Solo in quest'ottica, quella del rispetto
Questo vuol dire che ci occorrono anche maggiori reciproco, qualsiasi convivenza è possibile diventando un
contributi economici dall'Europa considerando il nostro bene prezioso perché arricchisce ognuno di noi del sapere
compito di presidio dell'area del Mediterraneo. Un passo dell'altro.
importante sarebbe quello di collocare in Libia delle * vicepresidente Gruppo Senatoriale PDL
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Riforma delle Istituzioni


Anche questo un problema vero
I problemi che maggiormente toccano, interessano e problematiche. Sulla spesa pubblica, sul sistema
preoccupano le persone sono quelli che hanno a che fare finanziario ed economico del Paese. Sulla qualità e
con le difficoltà economiche, con l’inadegautezza del tempestività delle risposte che si attendono sui versanti
reddito e delle risorse finanziarie per fronteggiare la vita critici e drammatici ai quali abbiamo fatto riferimento.
di tutti i giorni, con i suoi vari e molteplici, onerosi costi. Non cogliere l’interconnessione e la portata della
Non è propensione al pessimismo e neppure forzatura rilevanza e dell’incidenza che le Istituzioni, per come
strumentale di tipo allarmistico. Si tratta di una semplice sono e per come funzionano, hanno con le altre questioni,
quanto cruda constatazione: c’è motivata e concreta con tutte le questioni della vita del Paese, è la prima prova
difficoltà che riguarda molte, tante persone. Svariati nuclei di quel politicume che dicevo e che ritiene che parlare di
familiari. È un problema vero, di tutt’altro che scarsa questo sia sviare dalle problematiche più vere che
preoccupazione, anche quello relativo alla sicurezza. In viviamo. Anche in questo particolare momento. Più
specie di fronte a fatti e fenomeni che inducono sentimenti preoccupante è quando di questo fortissimo ed
di diffusa incertezzza e paura. E non parliamo delle tasse, imprescindibile collegamento non se ne rendono conto
dei mutui, della casa, del costo delle abitazioni, degli molti, troppi, cittadini. Perché allora significa che
affitti. E avanti a seguire: tutte cose da impatto quotidiano. rivendicano, giustamente, esigenze. Ma rivendicano solo.
Si può stare sicuri che vi è tanto disagio, tanta tristezza e Senza minimamente occuparsi, e ne potrebbero invece
nervosismo. Parecchi, molti, ne sono coinvolti. Non vi è avere modo e circostanza, di contribuire e di spronare a
alcun dubbio, pertanto, che questi siano considerati e soluzioni importanti. Di cui molto e da lunghissimo
ritenuti a ragione i problemi che devono essere aggrediti tempo si parla senza mai approdare ad alcunchè. La
con forza, senza aspettare tempo, ed in modo efficace ed Politica, quella seria, responsabile, forte e intrisa di
appropriato. Dalla politica, dalle Istituzioni, da coloro che cultura, che ha “senso dello Stato”, che ha passione e
rivestono in questi ambiti le varie responsabilità ci si tensione morale, che non cincischia di “bene comune”
attendono discorsi rivolti e concentrati su queste questioni confondendo con esso,ed imbellettando di citazioni ad
e tali da rendere evidente ciò che già si sta facendo in esso, un preminente interesse di parte, di gruppo, di ceto,
concreto e quello che si intende fare di concreto subito, di setta, o fin’anche personale; quella Politica che davvero
indicando tempi, scadenze, soluzioni che si possano si volge e si indirizza ad una concezione concreta di
riscontrare non dopodomani, ma al massimo domani. interesse generale; quella Politica può, deve, affrontare i
Meglio sarebbe stato ieri. E non si può non fare menzione problemi che ha innanzi. Uno non può e non deve
dentro queste vaste difficoltà alla enormità della tragedia escludere l’altro. Certo ne deve essere definita una
che ha colpito l’Abruzzo. Dolore, lutti, perdite di tutto e di tempistica coerente, per i diversi passaggi nelle varie e
tanto. Precarietà e disagi enormi e prevedibilmente assai doverose fasi e sedi di approfondimento, dibattito,
durevoli nel tempo, il chè li aggrava e li estende. Dove confronto e decisione. Un’Aula parlamentare non può e
certo sono stati assunti provvedimenti tempestivi; dove si non riesce nello stesso giorno e nelle stesse ore a lavorare
sta lavorando alacremente e positivamente da parte di all’una e all’altra cosa insieme. Ma sol che si voglia si può
molti. Dove la Protezione Civile e le Autorità pubbliche e e si riesce a lavorare e a far lavorare il Parlamento
il molto lodevolissimo volontariato stanno facendo il ponendo in sequenza i diversi obiettivi di produzione
massimo possibile. Sono questi i problemi veri. La cosa legislativa e di approvazione dei provvedimenti necessari.
che è stupefacente, sgradevole e disturbante, è vedere ed Sol che si voglia. Sol che questa politica italiana fosse
ascoltare quel politicume che, reciprocamente, ricrimina dotata davvero di una adeguata classe dirigente e di una
verso gli altri di non stare su queste cose, di sviare da esse, adeguata responsabilità improntata a senso dello Stato e a
di distogliere da qui l’attenzione per volgerla altrove, su civile passione per l’interesse più generale del Paese. Le
cose diverse e che non hanno il grado della concretezza riforme occorrono. E quelle istituzionali occorrono da
della drammaticità e dell’urgenze di quelle. molto tempo. Il ridisegno della forma di governo; la
Purtroppo di questo ritritato politicume fanno le spese soluzione del bicameralismo perfetto; la riforma delle
anche le questioni istituzionali. Vale a dire l’esigenza di procedure parlamentari; il riassetto dello Stato a livello
mettere mano ai meccanismi di funzionamento delle periferico, comprendente l’abolizione di enti inutili e
nostre Istituzioni. Di determinarne un assetto democratico dispendiosi quali le Provincie. Una bella sfoltita alla casta
migliore e meglio e più efficacemente funzionante. E non che vive sullo spreco e la dispendiosità di numeri
sembri e non si dica che sottolineare l’esigenza di una pletorici, di enti e consigli di amministrazione dei quali si
necessaria riforma istituzionale è un modo per sfuggire la potrebbe e dovrebbe fare a meno. Non il populismo
responsabilità e l’impegno di fondo che sono richiesti dell’antipolitica. Ce ne guardiamo bene. E saremo sempre
dagli altri problemi. Quelli che sono considerati i veri contro il populismo sia esso di destra che di sinistra. E non
problemi. Anche questo è un vero problema. Grande e manca, infatti - anzi! abbonda - sia qui che là. Quando e
grosso e da doversi risolvere al più presto. Del resto è se si affronteranno, sul serio, questi problemi - e si creda
assurdo solo pensare di negare che questo fronte sono anch’essi problemi veri, eccome! – allora sarà
istituzionale di questioni che abbisognano di essere Politica. E speriamo che Politica, finalmente sia. E presto.
riformate non siano esse stesse incidenti sulle altre ***
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La nostra linea
di Denis Ugolini

Nel pieno di una campagna a guardarlo, o in eventuali possibilissimi casi per


elettorale, come questa, per nulla doverlo semplicemente subire. Questo no di sicuro.
scontata nei suoi risultati ultimi, in Anzi! C’è vasta necessità di migliorare, di rendere
particolare per quanto riguarda la efficace, meno lacunosa ed inefficiente l’azione
consultazione europea, ma anche per le consultazioni amministrativa che occorrerà' anche più' di un
locali, e quindi vissuta nel bel mezzo di un qualche sollecito o di un qualche dibattito. Occorrerà,
susseguirsi frenetico di molte posizioni politiche, laddove si renderà necessario, la continuità' e
Energie Nuove non ha piegato verso alcuna l’insistenza doverose, perché si abbia a che fare con
partigianeria elettorale e partitica. Ci teniamo ad veri interlocutori e non con la loro ombra. Dopo
affermarlo. E lo facciamo, perché vogliamo rendere l’estate e quindi anche dopo questa variopinta
esplicita e chiara la linea politico-culturale-editoriale campagna elettorale – di cui considereremo e
del nostro periodico. Sia chiaro: nessuno di noi e, valuteremo i risultati e gli esiti – saremo, ad esempio,
crediamo di poter dire, nessuno di coloro che hanno continuativi e con maggiore sistema su temi sociali
firmato i pezzi pubblicati in questo numero e nel quali la droga; su questioni come la casa, e l’attività
precedente di febbraio-marzo, è estraneo a qualcuna nel campo dell’edilizia e dell’urbanistica, a proposito
delle posizioni politiche che si confrontano per le del macigno impeditivo – costo sociale ed economico
prossime elezioni. Tutte persone che hanno chiara la enorme – costituito dalla faragginosità e lentezza
propria scelta politico-elettorale che faranno; di cui è della burocrazia; sulle problematiche della nostra
chiaro l’impegno in politica; che magari non economia e delle politiche creditizie, peraltro nel
nascondono le proprie preferenze di schieramento, contesto di un dibattito importante e non di certo
che magari militano in modo preciso in una parte o in sopito, intorno al ruolo e alla valenza più o meno
un’altra. O persone che magari non militano in alcun riconosciuta e riscontrata delle banche che hanno un
dove, ma che sono attivamente impegnate nel proprio forte radicamento e collegamento con il territorio in
lavoro, nella propria impresa, che affrontano e raffronto ai grandi gruppi bancari nazionali ed
ragionano sui problemi che ci circondano con serietà internazionali. Un problema al quale stiamo
e con impegno. Energie Nuove si avvale preparando il giusto spazio sarà la sanità ed il suo
dell’impegno, della partecipazione, del contributo di funzionamento a livello locale e subregionale. Essa,
persone che hanno desiderio di dare vita ad una come è ovvio ai più, non si esaurisce in certi
positiva circolazione di idee. Di valutazioni, autocompiacimenti di maniera. Siamo convinti
posizioni ed opinioni. Le proprie, di ognuno. Che dell’importanza ineludibile del dibattito sulla riforma
favoriscono un confronto aperto, sereno, rispettoso. delle Istituzioni, che non deve scemare ma deve
Un dibattito che alimenta conoscenza, approdare a concreti processi decisonali del
approfondimento critico, e quindi sollecitazioni, Parlamento. Del dibattito serio approfondito che
indirizzi, proposizioni. Un segmento di quella più riguarda i grandi fenomeni sociali e culturali propri
ampia cultura ed attività culturale della nostra realtà della plurietnicità dell’epoca nella quale siamo
che non vogliamo soporifera o marginale, ma sempre immersi. Del dibattito sulla laicità dello Stato e delle
più' viva e dinamica. Ricca di contenuti e di Istituzioni. Di quello decisamente rilevantissimo fra
iniziative. Non è non sarà un periodico per le laici e cattolici. Fondamnetale nel nostro Paese.
“veline”, i comunicati, i dispacci propagandistici di Non è semplice tenere e reggere questa iniziativa
partito. Affronterà temi e questioni rilevanti, culturale ed editoriale. Siamo certi, però, che riscontra
sollecitando e favorendo il dibattito anche fra le forze una esigenza vera, nella nostra realtà. Quella di una
politiche e fra le loro posizioni. Quelle che presenza attiva, di cittadinanza attiva.
argomentano, valutano, propongono. Corrisponde solo ad una sensibilità nostra, di una
Fra le forze sociali, economiche, imprenditoriali. esigua nicchia? Non crediamo sia così. Circolazione
Vogliamo poter coinvolgere l’opinione, il di idee, confronto, dibattito, attivi; individuazione e
suggerimento, le proposte di ogni cittadino che messa a fuoco di problemi, volontà di perseguirne con
avendo a cuore l’esigenza di una partecipazione tenacia l’approfondimento e la soluzione più congeniale.
civile voglia indicare la serietà e l’importanza di temi Non ci pare che non corrispondano ad una esigenza
e di problemi che devono avere attenzione e più diffusa e vasta della nostra circoscritta sensibilità.
soluzione. Un atteggiamento propositivo nei Ci pare, anzi!, che ve ne sia bisogno. Tutto sta a
confronti delle Istituzioni e delle Amministrazioni verificare quanto sarà, già nei prossimi mesi, la
che si occupano del governo della nostra realtà e del condivisione, l’attenzione, l’impegno il supporto ed il
nostro territorio ai vari livelli. Mettendone a fuoco contributo che si stringeranno intorno a questa
l’attività, l’azione, l’impegno. Non certo per limitarsi impegnativa intrapresa. Intanto un cammino si è avviato.
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Sul sito www.cesenainfo.it continua il dibattito avviato nello scorso numero


di Energie Nuove sul testamento biologico.
Abbiamo ricevuto e abbiamo pubblicato solo sul sito www.cesenainfo.it, per ragioni di spazio,
il qualificato e stimolante intervento del Prof. Carlo Flamigni, membro del
Comitato Nazionale di Bioetica, cui siamo particolarmente grati per questo contributo.

Bimensile - Direttore: Denis Ugolini - Direttore Responsabile: Ubaldo Marra


Redazione: Emanuela Venturi, Piero Pasini, Franco Pedrelli
Autorizzazione Tribunale di Forlì, richiesta il 03/02/2009
Proprietà: Associazione Culturale Energie Nuove - Cesena, Via Mattarella 60
Stampa: Litografia Tuttastampa Cesena.

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