Comitato per il NO alla riforma costituzionale del governo Renzi
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INDICE 2
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I 10 PUNTI DEL NO DEL CENTRODESTRA ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE
SONDAGGIO EUROMEDIA RESEARCH: IL 51,6% VOTA NO, IL
48,4% VOTA SI. RENZI PERDE E LO SA. (16/05/2016) CREA UN COMITATO PER IL NO! DOCUMENTO DEI COMITATI PER IL NO DELLON. GREGORIO FONTANA
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I 10 PUNTI DEL NO DEL CENTRODESTRA ALLA RIFORMA
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1) NO PERCHE NON SI CAMBIA LA COSTITUZIONE CON UN COLPO DI
MANO DI UNA FINTA MAGGIORANZA Questa la riforma di una minoranza che, grazie alla sovra rappresentazione parlamentare fornita da una legge elettorale dichiarata (anche per questo motivo) illegittima dalla Corte costituzionale, divenuta maggioranza solo sulla carta. Una simile maggioranza non pu spingersi fino a cambiare, con un violento colpo di mano, i connotati della Costituzione.
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2) NO PERCHE QUELLA ITALIANA ERA LA COSTITUZIONE DI TUTTI
Il metodo utilizzato nel processo di riforma stato il peggior modo di riscrivere la Carta di tutti: molteplici forzature di prassi e regolamenti hanno determinato nelle Aule di Camera e Senato spaccature insanabili tra le forze politiche, giungendo al voto finale con una maggioranza racimolata e occasionale. Quello stesso Parlamento la cui composizione deformata e alterata da un premio di maggioranza illegittimo, e che ha visto in quasi tre anni ben 244 membri (130 deputati e 114 senatori) cambiare Gruppo principalmente per sostenere alloccorrenza la maggioranza, ha infatti portato avanti la riforma, su richiesta dellEsecutivo, utilizzando gli strumenti parlamentari acceleratori pi estremi, delineando un vero e proprio sopruso nei confronti delle garanzie e delle prerogative riconosciute allopposizione.
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3) NO PERCHE IL REFERENDUM NON POTRA SANARE NE
COMPENSARE UN VIZIO DI ORIGINE Alla mancanza di legittimazione della riforma in atto non potr sopperire nemmeno il referendum. Questultimo infatti non pu essere sostitutivo di una deliberazione viziata nel suo fondamento. Soprattutto se la riforma stata costruita per la sopravvivenza di un governo e di una maggioranza privi di qualsiasi legittimazione sostanziale, come confermato dallenfasi che stata posta dallo stesso Presidente del Consiglio sul futuro risultato referendario, che ha grottescamente trasformato il referendum su una Costituzione che dovrebbe essere di tutti in una sorta di macro questione di fiducia su se stesso.
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4) NO PERCHE LA COSTITUZIONE DEVE UNIRE E NON DIVIDERE
La Costituzione costituisce lidentit politica di un popolo. E stato cos nel miracolo costituente del 1948, con una Costituzione approvata quasi allunanimit e che ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo del nostro Paese. Certamente quellimpianto necessitava di riforme, che si inseguono invano da decenni, ma questa riforma costituzionale per il suo codice genetico e per i suoi contenuti destituisce il meglio della tradizione democratica del nostro Paese: divide anzich unire, lacera anzich cucire, porta le cicatrici di una violenza di una parte sullaltra. Questa riforma nasce gi fallita.
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5) NO PERCHE IL COMBINATO DISPOSTO CON LA LEGGE ELETTORALE
PORTA A UN PREMIERATO ASSOLUTO La sommatoria tra riforma costituzionale e riforma elettorale spiana la strada ad un mostro giuridico che travolge i principi supremi della Costituzione. LItalicum, infatti, aggiunge allazzeramento della rappresentativit del Senato e al centralismo che depotenzia il pluralismo istituzionale, lindebolimento radicale della rappresentativit della Camera dei deputati. Il premio di maggioranza alla singola lista consegna la Camera che pu decidere senza difficolt, a maggioranza, in merito a tutte o quasi tutte le cariche istituzionali nelle mani del leader del partito vincente (anche con pochi voti) nella competizione elettorale.
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6) NO PERCHE SALTANO PESI E CONTRAPPESI
E il modello delluomo solo al comando. Nascerebbe una sorta di Premierato assoluto che, come sottolineato da tanti esperti in materia, diventerebbe privo degli idonei contrappesi. Ne vengono effetti collaterali negativi anche per il sistema di checks and balances. Ne risente infatti lelezione del Capo dello Stato, dei componenti della Corte costituzionale, del Csm. 7) NO PERCHE IL NUOVO SENATO E SOLO UN PASTICCIO Le funzioni attribuite al nuovo Senato sono ambigue e il modo di elezione dei nuovi senatori totalmente confuso, prevedendo peraltro che siano rappresentati enti territoriali (regioni e comuni) con funzioni molto diverse. Non potr funzionare.
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8) NO PERCHE NON FUNZIONA IL RIPARTO DI COMPETENZE STATOREGIONI-AUTONOMIE LOCALI.
Il nuovo riparto di competenze tra Stato e Regioni non porter affatto alla diminuzione dellattuale pesante contenzioso. Piuttosto lo aumenter. La tecnica elencativa di ci che spetta allo Stato o, invece, alle Regioni, infatti largamente imprecisa ed incompleta. Non vero che la competenza concorrente stata eliminata: in molte materie, come quella governo del territorio rimane gattopardescamente una concorrenza tra norme generali e comuni statali e leggi regionali. Inoltre, siccome i poteri legislativi del nuovo Senato sono configurati in maniera confusa, nasceranno ulteriori conflitti di legittimit costituzionale riguardo ai diversi procedimenti previsti nella riforma.
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9) NO PERCHE SI SOSTITUSCE IL CENTRALISMO AL PLURALISMO E
ALLA SUSSIDIARIETA, E SI CREA INEFFICIENZA La stessa riforma del Titolo V della Costituzione, cos come riscritta, tornando ad accentrare materie che, nel riordino effettuato nel 2001, erano state assegnate alle Regioni, matura leccesso opposto, ovvero un centralismo che non funzionale allefficienza del sistema. Aumenter la spesa statale, e quella regionale e locale, specie per il personale, non diminuir. Ci si avvia solo verso la destituzione del pluralismo istituzionale e della sussidiariet. Non basta largomento del taglio dei costi, che pi e meglio poteva perseguirsi con scelte diverse. N basta lintento dichiarato di costruire una pi efficiente Repubblica delle autonomie, che clamorosamente smentito dal farraginoso procedimento legislativo e da un rapporto Stato-Regioni che non valorizza per nulla il principio di responsabilit e determina solo un inefficiente e costoso neo-centralismo. Se proprio si voleva ragionare sul taglio dei costi, e sulla riduzione degli eletti, andavano magari fatte scelte pi drastiche.
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10) NO PERCHE NON SI VALORIZZA IL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA
Lo Stato attraverso la clausola di supremazia (una vera e propria clausola vampiro) potrebbe riaccentrare qualunque competenza regionale anche in Regioni che si sono dimostrate pi virtuose e responsabili dello Stato stesso, contraddicendo tanto lefficienza quanto il fondamentale principio autonomistico sancito allarticolo 5 della Costituzione, secondo il quale si dovrebbero riconoscere e promuovere le autonomie locali.
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DOCUMENTO DEI COMITATI
PER IL NO DELLON. GREGORIO FONTANA a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libert - Berlusconi Presidente
ON. GREGORIO FONTANA
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Oggetto: costituzione articolazioni locali Comitati per il NO alla
riforma costituzionale del Governo Renzi Cari amici,
il referendum sulla riforma Costituzionale imposta al Parlamento da
Renzi costituisce evidentemente uno snodo cruciale della fase politica che stiamo attraversando. Per questo, facendo seguito alla lettera del Presidente Berlusconi del 29 aprile, necessario prepararci fin dora nel modo migliore a questo appuntamento e al durissimo confronto politico che si svolger intorno ad esso.
ON. GREGORIO FONTANA
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A livello nazionale stato costituito il Comitato per il no, costituito
da noi (con Renato Brunetta nel ruolo di principale promotore delliniziativa), dalla Lega Nord e da Fratelli dItalia (www.comitatoperilno.it).
ON. GREGORIO FONTANA
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Vi invitiamo quindi a farci pervenire, a stretto giro, una proposta di
5 nominativi di esponenti di Forza Italia, a livello regionale e per ciascuna provincia, per la costituzione degli organigrammi a del comitati locali. Secondo quanto previsto dallo statuto del Comitato, sar poi il Direttivo Nazionale a formalizzare tali nomine integrandole con i rappresentanti di Lega Nord, Fratelli dItalia ed eventuali esponenti indipendenti. Le proposte dovranno essere formulate tenendo conto e coinvolgendo innanzitutto i Parlamentari del territorio insieme a tutti i quadri e gli eletti. I nominativi delle proposte dovranno essere inviati alla seguente email: comitatoperilno@forzaitalia.it.
ON. GREGORIO FONTANA
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Vi ricordiamo che auspicabile coinvolgere anche personalit
indipendenti, gruppi o associazioni a noi vicine. E invece da evitare nel modo pi assoluto di avviare in questa fase contatti formali, iniziative comuni, o forme di associazioni con partiti o singoli soggetti politici diversi da quelli indicati, o comunque lontani dal centrodestra (per esempio il Movimento Cinque Stelle, Sel, etc), quantunque si oppongano alla riforma costituzionale.
Vi ricordiamo infine che la scelta di Forza Italia di opporsi alla
Riforma Costituzionale politicamente impegnativa per ogni aderente al nostro Movimento.
ON. GREGORIO FONTANA
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Chiunque fra i soci del vostro territorio si facesse promotore ad
iniziative per il s, o vi partecipasse, anche a titolo personale, si porrebbe dunque al di fuori della linea decisa da Forza Italia e nei suoi confronti potrebbero venire assunti i provvedimenti disciplinari conseguenti. Ringraziandovi per la collaborazione, rimango a vostra disposizione per qualunque altra necessit o chiarimento. Cordialmente,