.. .. . .
INDICE
Prefazione
1.1
Introduzione
. -
2
2
6
6
8
.
1.2.2.2 Soluzione mediante la compatibilitA delle deformazioni
snervamento
di
limite
del
raggiungimento
il
dopo
fessurazione
della
l{J
Inclinazione
. 1.2.3
1.3
1.5
1.5.1
1.5.2.
1.5.3
Regole di dimensionamento
Cenerallti
-
..
'
10
1.4
Dimensionamento delle strutture portanti a lastra con armature oblique rispetto alle tet1Sioni principali
Dunensionamento delle piastre sollecitate a flessione con armatura obliqua rispetto alle direzioni
dei momenti principali .
15
17
17
'..I
Definizioni.
2.2
18
2.3
.
.
,..
2.3.l
Generali t1 .
2.3.2
Tensioni nelle travi a parete a una campata
2.3.2.1 Carichi uniformemente distribuiti
2.3.2.2 Carichi concentrati
. .
2.3.2.3 Influsso dei ri}lforzi degli appoggi
.
2.3.3
Tensio'ni nelle travi a parete a piu campi
2.3.3.1 Carico uniformemente ripartito
2.3.3.2 Carichi concentrati
2.3.3.3 Influsso dei rinforzi degli appoggi.
2.3.3.4 La determinazione delle componenti di sollecitazione nelle travi a parete continue
2.3.4
.
Determinazione delle tensioni secondo W. Schleeh .
.
.
- .
12
12
13
2.5
2.4
2.4.1
2.4.2
..
18
18
19
19
22
24
27
27
27
29
?O
33
35
35
38
42
Indic e
Vili
2.5.1
2.5.2
3.
44
45
2.5.3
2.5.4
2.5.5
45
2.6
47
2.7
45
so
53
3.1
53
56
3.2
3.2. J
Soluzione teorica
3.2.2
3.2.3
Determinazione foto-elastica .
3.2.4
56
3.2.5
56
3.2.6
3.3
56
56
56
57
D imensionamento per le forze di. fenditura con introduzione bidimensionale di carichi o forze
concentrati
57
3.3.1
3.3. l.l
3.3.1.2
3.3.2
3.3.4
3.3.5
3.3.6
57
57
61
---
63
64
66
66
Azione combinata della forza di tesatura e della reazione d'appoggio alle estremita delle trav,i
prec9mpresse
69
Azione combinata dll'introduzione delle forze e della flessione della trave su appoggi intermedi
di travi continue
3.3.7
3.3.3
69
3.3.9
3.3.10
3.4
3.4. I
77
78
74
75
3.3.8
42
80
80
80
3.4.1.l
3.4.l.2
85
3.4.2
3.S
86
3.6
Introduzione delle fori.e par a ll e la men te alla supe rficie di un corpo di calcestruzzo
3.6.1
4.2
4.2.1
4.2.2
Descrizione
;_
86
89
89
95
95
4. Cerniere di calcestruzzo
4.1
97
un asse
97
102
Indice
S. Punzonamento delle piastre
IX
103
5.1
Osservazione preliminare
. 5.2
5.3
5.3.2
5.4
5.5
5.5.1
5.5.2
5.5.3
5.5.4
5.5.5
..
..
Modelli del processo di punzonamento senza armatura di taglio con pilastri interni sotto un carico
centrato. .
.
.
.
.
.
Generalita
.
.
.
di
taglio)
Carico di punzonarnento secondo Kinnunen-Nylander (senza armatura
.
5.3.1
104
104
113
113
113
114
117.
6.1
Regole fondamentali. .
6.2
Regole di dimensionamento
6.3
6.4
Verifiche sottq
7. Il calcest ruzzo
7.1
7.2
7.2.1
7.2.2
7.3
7.4
7.5
7.5.1
7.5.2
7.5.3
7.S.4
7.5.5
7.S.6
7.5.7
7.6
7.7
7.8
117
118
119
121
125
125
128
129
130
Divergenze essenziali tra le caratteristiche del calcestruzzo leggero e qelle del calcestruzzo normale
Resistenza a trazione .
.
. .
Resistenza rotto un carico su un'area parziale
.
.
Resistenza per aderenza. .
.
Deformzione, a - e , modulo E con carichi di breve durata
Rigonfiamento, ritiro, deformazione viscosa : ..
.
Comportamento al calore del calcestruzzo leggero
Protezione dell'armatura contro la corrosione .
..
..
131
131
132
132
133
134
137
138'
138
141
141
Impieghi.
Bibliografia. .
126
126.
110
110
106
110
103
un
103
143
1. 1
Introduzione
1.
Fig. 1 .1 : Sviluppo delle tessurazioni in una lastra con armatura obliqua rispetto alla
direzione di trazione principale e sollecitata monoassialmente a trazione,
secondo J. Peter ( 6)
che risultano inclinate rispetto alle prime lacerazioni e che con frequenza
si predispongono tra queste prime fessurazioni.
R. Lenschow e M. Sozen ( l O) e successivamente G. Wastlund con
L. Hallbjorn ( 1 1 ) , hanno considerato nei loro studi solo lo stato di rottura;
per questo stato hanno calcolato le condizioni di equilibrio e ottenuto
la direzione delle fessurazioni a rottura mediante il principio del lavoro
minimo di deformazione.
Th. Baumann ( 12, 13) fu il primo ad ottenere nel 1972 una soluzione
soddisfacente. Egli utilizza sia le condizioni di equilibrio che quelle di
compatibilit e rispett. la legge del lavoro minimo di .deformazione.
Questo Autore distingue tra lo stato con tensioni dell'acciaio nel campo
elastico ae < (35 , e lo stato di rottura con ae > Ps (il limite di snervament;.,
dell'armatura superato), ottenendo per i due stati inclinazioni diverse
delle fessurazioni. L'esposizione che segue continua gli studi di Th. Baumann.
a)
b)
fex e fey-
a1
sia sempre in questo caso una tensio ne di trazione e sia maggiore d i c11,
per cui k.;; I. L'angolo tra l'asse (I) e l'asse x . desig nato con o:, e si
presuppone che il sistema cii assi x e y ve n ga disposto in modo t ale che
.;; "45.
N2 =
cu d
I = k N1
(1.1 )
Geometria
a) forze esterne
Direzione dcli.a
il:,sur:uione
\
(y )
\ t(2) /
b}forze interne
f Zy : ;;ty
CD?"
Fig.
fey
di compressione
cb
(l.2)
Se le fessUrazioni e una direzione dell'armatura non sono ad angolo retto
rispetto alla direzione ( t) della o 1, se quindi o: e '{J non sono uguali a zero,
in determinate circostanze nelle fessu razioni possono agire le forze di taglio
H. Fino a tanto che le larghezze di fessurazione rimangono piccole,
1.
1.3).
Db
Db
---
ob\ ,.....zb
zb.......--- \Db
l
Fig.
fessurazione
Fig.
1.4:
tH
Cm
zb
fey =
aey
y d
acx' acy ab
(e rispett. Zx, Z y
, Db)
fu
Assumendo dapprima che l'angolo ..p sia noto, per l'equibrio in una sezione
...
zx
hx cosa-Z y by sena=
Zy by cosa Zx
bx sena =
O.
s .
bt:
b2
cos
sen
by
bl(
sen
.=
cos
(IP -CX:)
(IP - CX::)
IP
C9
Z y b y
Fig. LS: Forze che stanno in equilibrio su una lunghezz.a di fessurazione 1 e rispettivo
poligono delle forze (la forza di taglio H nella fessurazione assunta uguale a O)
_,_
tN2b2
b2
(2)
f
I
I
I
I
bi=
b2 =
=
by =
0
y
(IP-a::)
cos
..
,.,..
(ID-cl.)
sen
uo '
"
COS
Fig. 1.6: Forze che stanno in equilibrio per la larghezz.a 1 d una diagonale compre
tra 2 fessurazioni e rispettivo poligono delle forze (la forza di taglio assunt'.
uguale a zero nella fess1,1razione)
Le larghezze da b1. a b1, su cui agiscono te forze da N 1 a Z1, si possono
Zx
N1 cos2a (l
1.5).
Si ottengono quindi
cotgo: tangip)
( 1 .3)
6
1
..
ZxbxsenlP + Zybycos.p
Db=
sen 2 et
{1.4)
{l.S )
Ps )
A={e2
2
ey
e2z )
1 ( a2
--
2E
a2
y
a2).
z
A=
zi
2 Ee /.lx d
fc x
Si ha quindi:
fey
2 E /.ly d
c
2L
2
Ebd
!:.!__ .
'
(1.6)
_1.2
..
. fJ A
. .. 2Ee IJx. W1 =O
fJ IP.
2 " Db
N1
c5
(2)
_N
1 .;__
o rp
( 1.7)
z
6(2)
N1
--
o rp
z
6 (2..
)
sena cosa
(1-k}
N1
---
/) r,p
cos2rp
1
= (1 - k) sena cosa l -- -
--
sen2r,p
cos2 "'-
sena cosa
(l - k) ---,-sen2 r,p
lx
N1
1
--
cos2'{J
- X-y
N1
--
sen 2ip
Ob
v-
N1
---
cos\1
. I
--) =
sen2r,p
(L8)
Moltiplicando per
oppure:
aey
O'ex
= tang2lp
Db
[ 1+ v (l
Zx
- cotg 2ip)J
(1.9)
N1
Ni
y cotg '{J +
- - -
11
Db
- ( l -. cotg 2 ip) = O
(1.10)
Nl
1- k
Il
4
= - ( 1- cotg rp)
X
k tanga
cotga
cotg rp ---+
(l - k )
_ =
(1.11).
1.2.2.2
di comprssione
di
.
eb
.J!.
Db
o
ex. e
E
e1
a
ey
E
Dato che non si.deve introdurre nel calcolo alcuna forza di taglio sulla
risultano dai
__\,
eb.
Le deformazioni sono tra loro compatibili s e dalle due parti del triangolo
si ottiene la stessa nuova altezza, il che pu essere espresso con la seguente
equazione:
2 2
[( l + Ey) co s .p ]2 - { ( 1 -e-b) c:os ip ]
L
'x
tang2.p [ 1
fb
"x
(1 - cotg .P) ] .
1.3
Lastre
Sostituendo ora gli allungamenti d:wuti alle tensioni con e1fex "cri"ex
e nspett. con
E
--
E'b
Zx
.
-, s1 ottiene comem
precedenza:
v Db
--!!:. =
"ex .
tang2ip [ 1
Db
11-
Zx
(1 -
cotg 2ip ) J
( 1 .9)
Le due vie proposte ai paragrafi 1 . 2.2. 1 e 1.2.2.2 portano quindi allo stesso
risultato, ossia il valore trovato dal minimo lavoro di deformazione
ip1
( ee > Ps/Ec)
Secondo i
o e = f3s.
1.3
011
Per questo caso la fig. 1.8 mostra le fo rze sulla lunghezza 1 lungo
rispetto all'asse
(I).
N 2b 2
N ibi
= k
tang(<Poy -
a)
tanga
tanga
- I
k cotga
------
(1.12)
10
1.
b1
b2
bx
cos C%yrt.)
sen ( IPoycl. )
cos 'P0y
1.4
Qui di seguito si intende per m 1 sempre queilo dei due momenti principali
il cui valore risulta superiore. Se m2 non genera sugli stessi lati della piastra
mediante un braccio di leva mediano e si fanno agire nella lastra (fig. 1.9)
1m .. 0,9
.hx +
hy
2
in analogia alle equazioni ( 1.3 )
esprimere,
ad
auforiziano
ci
ipotesi
Queste
e ( 1.4) :
1.4
ffix = x lx
- .
:-
11
my = ZyZy
2
tango: tang.p) + m2 5en o: ( 1 - cotgo: tang.p)
m1 cos o: ( l
2
2
= m1sen o:(l + cotgo:cotg.p) + m1cos a(l-tanga9otg.;)
Db
2m-
(m1
m1)
(l.13)
sn 2o:
-
sen 2.p
N1 " m1/zm
Ni = m2/zm
Fig.
1.9:
'
fex lx
.
:::::
fey Zy
fex hx
f ey
hy
e
11 = 3,3x__
E
3,3 nx
Applicando alle piastre le relazioni relative alle forze e agli angoli acquisite
per le lastre si pure accettata la co.ndizione che n nella zona nesso-compressa
n in.quella lavorante a nesso-trazione amm.essa una tr:ismission delle
12
Regole di dimensionamento
1.5
1.5.1
Generalit
dell'acciaio ae <
e
1.2.2.
t3s
1.2. 1
aex =.
aey =
1, 5 '
J!L
7
(1.14)
1, 5
Ue y
=
= tang- 'P.1
da cui risulta:
'Pr = rr/4 =
Questo angolo ip1
45
45
(l.15)
......
di
45,
si mo
_ strer inseguito - "' sarebbe min,ere di
45.
ab=
Db
d
---
PR
2,1
<; -
1.3 e 1.4 )
amm <
a b amm = d
0,8 tJR
(1.16)
2,1
(1.15)
ip1
Tr/4
Ni- N1
sen 2a ( 1 - tanga)
N, N2
sen2a (l + tanga:)
zx = N1 +
.
Zy =
N2 +
( 1 . 1 7)
. cx
Zx
f3s /l,7S
Zy
f y = _...__
c
f3s/l,7S_
(l.18)
t>crr =
Db
0,8 {3R
- < --
(1.16)
2 ,1
(1.S)
Con
k < C>,2
aey< ocx
Oex = Zxffex
aey = Zylfey
Zy/0,2 fcx
45.
si ottiene dall'equazione
e da essa:
tang2
'Po,2
Introducendo le grandezze
Zx
Zy
Zy
Zx
= 5.
. 1.
12
delle piastre secondo questo metodo non si introduce nel calcolo alcuna
tensione d i trazione del calcestruzzo. Si rimane quindi sul lato sicuro.
1.5
1.5. 1
'
Regole di dimensionamento
Generalit
e 1.2.2.
Dall'equazione
derivant e da
( 1.9 ) si
Db /Zx
11
..!!..!:L
Oe x
.J!L
(1.14)
1 ,75
tang2
1T/4
..p 1
da cui risulta :
;p;
45
( 1 .15)
Db
assumere :
. . Db
ab = -d
PR
:r;;; -
2,1
1.4).
13
1 .5 Regole di dimensionamento
: con una resistenza effettiva d i circa 1'80% di OR
. . , , er conseguenza sot o J c;arichi d 'esercizio va prescritto :
:
0,8 fjR
I\
a b amm = . amm ..;;
2,1
d
..
(1 .16)
Zx - N1 +
Zy = N2 +
- Nl
2
N 1 - N2
sen 2a ( 1 - tanga)
sen2a: ( I + tanga )
..
( 1 . 1 7)
.
f
ex.
.
Zy
fc = --'--y
fJs/ 1 ,75
zX
f3s / l ,7S
( 1 . 1 8)
b e {{
Db
= d
<
0,8 tJR
2,1
(1 .16)
+ Zy - I\ = N1 + N 2
(1 .5)
Con k < 0,2 pu risultare, per piccoli angoli a:, dalle equazioni
di dimensionamento ( l . 1 7) e (1.1 8 ) valide per ip 1 = rr/4 in date circostanze
fey < 0,2 fex . Secondo la DIN 1045 si deve avere per di regola fey> 0,2 fex .
In qesti casi si ha acy< oex e l'angolo op che adempie le condizioni
di compatibilit secondo l'equazione ( 1.9) dev'essere minore di 45 .
e da essa:
2
tang lf'o ,2
. Zx
Zy
= S.
14
la seguente relazio ne :
.
(1 - k) tang
'Po,1 +
= 5 ( 1 - k)
Nella fig. 1.10 son o riportati per alcune condizion i
IPo , 2
k N1/N1
q uesti angoli
fcx/f1
f1
Db/N 1 La
grandezza d i
N1
con a = O
N1
{j5/ l ,75
Fig. 1 . 10: Angoli ..p impiegati per reti d'armatura ad angolo retto,. a due piani
, Le armature fcx
fey
(l .20a)
La tensione d i compressione che si verifica nel calces truzzo,
corrispo n d e n temen te :
(1 .20b)
15
1 .S Rego le di dimensionamento
'
'
:\ ,
fex
m1
fex
e-)
f1
zx f3s / I ,75
rispett.
fey
m1
Zyf3s f l .75
( )
f1
( 1 .2 1 )
Zx
/ hx :
Zy
/ hy
Per k : m 2 / m 1
k h : hm /
y;;; I )
ma x G b u R
I Pe r
k ;
0,8
0,9
m2 / m 1 < 0
0 ,8
k h : h m / Ym 1 - m :z 1 1
max
,,
G'b u 0,8 R
hm
Tabella
in
1 .1 :
cm ;
0. 9
m1
k n per
5 / t,75
:. Zm/h m
m z. in
[kp/cm2 j
Bn250
B n 350
Bnt.50
2 1. 00
5,7
5,0
t.,6
2 800
5,9
5, 2
1. , 8
1. , 5
2 t.00
8 ,t.
7, 3
6,7
6,L
2 8 00
8,1
7, I
6,5
6, 2
2 t.00
6,t.
5, 6
5,2
t. , 9
2 800
6, 6
5,8
5,3
5,0
2 1.00
9 , t.
8,2
7, 6
7, 5
2 800
9,1
7, 9
7,3
6,9
8n550
1.. 1.
tm/m
Tabella dei valori minimi ammissib ili k h per la verifica che le tensioni
di compressione nel calcestruzzo r imangono in limiti ammissibili ( J 3)
1--+.--4--+---
10
1s
20 2 s
-a
3 0
3 5
1. 0
1.
10
1s
2 0 2 s
_.,.. a
30
35
1.0
1.
N1
Vaiorea usiliario
Il
m G ,
N , = o1
d I cm
d I cm
trazione e > N 2
k sempre < l
N 2 = a11
N, =
rie
ira (x )
2. 1
Definizioni
r
< 2,0
(
Cl
< - 2.s
[1
...._A
..-----
a
----------n
.
.
4---,.
f -......;.--
D
. -r
( --J._
_-J...
-i
+- frl- .
18
2.2
. . ; -;
; _ ,.
., , ..1
_.: w
' - '
... .
La teoria d ella flessione con ax = M{W ecc. non pu6 pit'.1 essere applicata
con le travi a parete e le mensole, poich sotto il carico le sezioni trasversali
non rimangono piane (ipotesi di Bernouilli, d iagramma e rettilineo ) e
quindi anche con un materiale da costruzione ideale-elastico le tension i
c x non hanno u n andamen t o rettilineo. Inoltre, n o n s i possino pit'.1 trascurare
le componenti di tension i ay derivanti da forze esterne e le tensioni
di taglio Txy . E' quindi n ecessario determinare le tensioni nelle lastre e nelle
travi a parete tenendo conto di tutte le condizioni d i equilibrio e
di compatibilita delle fo,rze interne.
,
3.
La statica su modelli ( 1 9 ) .
3. 1
3.2
3.3
4.
I modelli in m icrobeton;
Genera/itd
19
2. 3.2
2.3.2. 1
V0 : 0,L2 p / b
Go : 0,7Sllfb
( Mavitt I
l l d "'
/d
0 --1,;-...
2
o
0,L p/b
.. ...
.... ..
:;.
" y
Fig. 2.2:
--"--- f --
Tensioni Ox , grandezia e posizione d elle forze risultanti nel centro del campo
di travi a una campata, caricate uniformemente dall'alto nello stato I con 9./d
e c/2 = 0 , 1 (e = larghezza d'appoggio)
"
:?O
.. . ,...
< :. -...
i'
"
0 ,7
0,6
o.s
"'"
... .
0,3
.0,2
0,1
.
i
o '---i--+-1----1--+-...;.;...----+-- --0,75
0.5
t /d
10 I. 3
2
1,5
Fig. 2.3 : Grandezze specifiche della forza d i t razione Z/p "l. del braccio di leva interno
z/d e della d istanza xu/d dell'asse neutro dal bordo inferiore in lastre a un
campo con sezione trasversal e rettangolare secondo Navier ( linee sottili) e
secondo la teoria delle lastre (linee grosse) in funzione della snellezza 'K./d
Carico in alto
C:iric:u in assu
-0,3 p/b
---
tzzazzzz2zznzzz>zzzzzzz2z7za
Sc:r.iunc
Tr:i:r.ione
- - - - Cump.-cssiune
Fig.
forza
22
Fig. 2.6 : Il peso proprio della lastra al di sotto del semicerchlo e rispett. della parabola
va sospeso alla parte superi..:>re della lastra
Nelle rappresentazioni delle figg. 2.2 - 2.4 il carico p si estendeva alla luce
teorica 2. Se l'intera lunghezza L della trave a parete risulta caricata, Z
aumenta e la tensione di compressione al bordo superiore diminuisce, poich
le componenti di carico ai bordi generano trazione (fig. 2. 7).
Fig. 2.7 : Influsso dei carichl p immediatamente sopra gli appoggi sulle componenti
di sollecitazione nel centro del campo (con 2/d = 1 e c/2 = 0,1)
23
Z : 0,28 P.
-r--r-e : ro f
-J. ----
Fig. 2 .8 : Diagramma delle tensioni Clx nel centro del campo e ay i n diverse sezioni
orizzontali con carico concentrato applicato in alto su lastre con 2/d = t e
2/d = 0,5 (c/2 = 0, 1 )
a } Direzioni O [
0 11
b)
ISy
l G' x
in f / 2
J.__ f /2
.
e Ox
con una lastra quadrata con carico concentrato applicato all'interno (25)
r appresen tato nelfa fig. 2;9a, d elle d i rezioni d ellt tensioni pri ncipali (seco ndo
S. El - Behairy ( 2 5 ) ) . Al d i sotto del carico si formano dapprima delle
.
diagonali compre sse ripide, che si incurvano poi verso l'ap poggio. Sop ra il
C'arico si produce una struttura sospesa rad iale che pende da volte com presse.
Le ay sulla l inea di carico immedia tamente sopra il carico ( t razione) so no
di grandezza quasi uguale come sotto il carico (compressione) ( fig. 2.9 b ).
Le a x prese n tano nella linea di carico sot t o il carico le tipiche tensioni d i
24
2. 3.2. 3
---- b a b
.
b 0 , J)b
--
1 ,17 p / b
c:..f.., itr_r
---
t:,, !
- - - - - Pressione
Trazione
----
Fig. 2 . 1 0 :
travi
a parete
Carico in ba.s.so
.
. : .
Txy
-0.f p/b
25
G"
p f
Traiettoric delle a1 e
Po
au
Trazione
--
Compre$$ione
Fig. 2.1 1 : Tensioni e traiettorie delle tensioni princpall come nella fig. 2 . 1 0 , pero
e pilastri di bordo
con ba = ,3 b
c/2 = 0 , 1 e 0,2
di bordo deve gi:i assorbire crichi dalla parete nella zona superiore (a causa
della compatibilita delle .d fo l'!.1}aioni ey ). .
.
La fig. 2. 1 1 presenta la stessa situazione per pilastri d i bordo d i spessore
maggiore e 2/d = 0,67. La zona tesa d elle Cx diviene ancora piu alta, la forza
risultante di trazione risulta per6 rimpiccolita sol() di poco. Bisogna prevedere
sull'int e ra altezza una trazione trasversale tra la parete e il pilastro di b ordo.
Con un carico sospeso in b asso i pilastri di bordo provocano uno spostamen t o
.
della volta comp ressa verso l'alto, le ay positive arrivano piu in alto.
I diagrammi si basano sui lavori di H. Lin.s e (26), S. Rosenhaupt (27) e H.
Bay (28).
E!J
f '''
,
; ,,
01
1J "'
"'
IO
o
L. ,
25,0 p / b
l,- 0,t p l
I!
1,1 p/b
1,3 p/b
Momento di campo MF
Sezioni
; bord9 del pilastro (i valori tra
Navier nella meuer4 del pilastro).
1,0 p / b
2
..E.:i_
24
Z s 0,89 p.f
( 1 06]
,
Momento sull'appoggio:
albordo del pilastro
nella meuer4
del pilastro
Ms
2
p(
l 6, S
""
12
D1lll1lliii llJllllll; ( L
I
:
I
!
I
tl tli
"14,1
't "Y
!
I
r -'
.
3,S p / b
3,1. p/b
2,7 5 p/b
Fig. 2. 1 2a : Componenti di tensione Ox e Tx.y , come anche grandezza e posizione delle forze
interne nel mezzo del campo e al bordo dei pilastri nella campata interna di
travi a parete continue, so tto un carico uniformemente distribuito dall'alto,
per snellezze 9./d diverse (c/9. = O, I )
27
Carico in basso
q7S d
O,S d
0,2 S d
Gy O
f
__,,...
_
_
_
_
. Fig. 2. l 2b: Tensioni oy - per la fig.' 2.l 2a di travi a parete continue per 2/d = 1 ,5
con carico dall'alto e carico dal basso
2: 3. 3
2. 3. 3. 1
Con travi a parete a piu campi (presuppnendo appoggi rigidi) per ogni 2/2
abbiamo nel campo d iagrammi di tensione simili al caso della trave a un
campo. Sopra il supporto si presenta una conc_a zione - crescente
con la dimin uzione della snellezza - della zo 'i?'ff;so:C:ompressa con elevate
tensioni di com pressione ax e ay . Anche le tensioni di taglio si accumulano
nella zona d'appoggio, per cui le tensioni principali solo in questo punto
hanno un'inclinazione maggiore (con carico dall'alto oc trazione == 30 ).
l con un carico
Con gli appoggi intermedi di travi a lastra a piu campi sono quindi important i
soprattutto le tensioni massime a compressione presso l'appoggio, le quali
raggiungono il loro valore massimo nell'asse del pilastro con max 011 == o y =
2-.
cb
La
2. iJ. 2
Carich i co ncen ta ti
- Pt:r i carichi conctn tra ti nel centro del campo F. Dischinger ( 1 5 ) ha determinato
28
Trazione
- - - - - Compressione __,,...._____
-f -----
Fig. 2.1 3 : Traiettorie delle tensioni priricipali nel campo interno di una trave continua
a parete con 2/d = 1 e c/2 = 0,1 con un carico uniformemente ripartito
.dall'alto e rispett. dal basso (29)
11d
/d
e'
-
WP
-
Pm = ,.
. ti
d .
z 111 - o,J2 P
Fig. 2.14: Comj>onenti di tensione C1x come anche posizione e grandezza delle forze
di tensione Zx nel centro del campo di travi continue a parete con diverso
rapporto 2/d sotto carichi concentrati in alto nel me:z.:z.o del campo. (Per
1a curva delle tensioni nell'asse dei pilastri i diagrammi vanno invertiti)(l 5)
29
t
d
i .
p. I ,
I .
I
..
1/4
t/d
Linea
l,O
0 ,7 2
0,08
0,625 d
0,0 1
0, 0 0
0, 8 75 d
() X
0,75
0,5
Fig. 2.J 6:
CD_
- 76,00
112
Q)
- 38,00
0,93
. 0,4 0
. 0,14
o.
- 19,09
- 9 , 98
0 47
0,66
0,56
0, 5 6
0 ,44
0,51
0, 4 0
0, 4 9
)...e:
b d
30
parete continue
y /d
dall'alto
y/d
(/d
Sezione o - o
Carico
y /d
o.s
Fig. 2.l7 :
0,5 .
" 0,5
0,5
f, 4zz;:tzzz2'Zz.
?zzz; zzz
...
Fig.'2. 1 8:
31
b0 2 b
I
w ,
Traiettorie delle tensioni principali in fravi continue a parete, con 9./d = 0,5 e 9./d = 2 e
(3 = b1/b diverso per u n carico uniformemente ripartito applicato in alto e rispettivamente
in
basso (30)
O,t.t. pf
. ( 0,37S :
Fig. 2. 19:
I
Diagrammi dei momenti e delle forze di taglio con travi snelle e con travi a
parete su tre appoggi con 9./d .;;; I { 1 6)
1
ey = - (ay - .ax).
E
.
- 1
Gli .angoli t otali di torsione per E l della estremita d'asta, per M = I e Q = 2
agenti sull'appoggio A , so no
E l i;. =
6
9.
( 2 + )
9.
-El iPb = - ( l - 0
..
con
(I
. 1
n
) -;- ;
.2
n =d
E v = f Cy dy .
b
Essi posso_n o essere calcolati con i valori tabellari per cy riportati in (8). Per
1e condizioni normali gli integrali sono gia stati elaborati, per cui
le grandezze E v possono essere dedotte dai diagrammi (fig. 2.20) di (22).
Per fa d eterminazione_ delle componenti di sollecitazione, da cui vanno
calcolate le tensioni nelle travi a , ry , si usano le equazioni a 5 mom enti.
Per i casi speciali e per la determinazione deOe linee d 'influsso, Schleeh
33
rw
.
Pilastri estremi Va )
lO
. .
_J._
P=
II
1/c .
1,0
Campo interno Vj I
I,
d
LII...
Ev.
ll
....,1-r-__....
.
.
2,0
p : Ile
1,0
r"'
0,1
q2
Q,3
0,1
0,2
0,4
0,6
"'
...,
o
0,8 c /d
Fig. 2.20: Indici di elasticita E 11 per pilastri estremi e inermedi in funzione della
lnghezza d'appoggio c/d (22).
b)
c)
Carico p .co m pleto unifo rmemente ripartito nel campo estremo di una
J4
d/2
d/2
--+ d
d /2
o#-
di 2
d2
J._.- d -+
Fig. 2.2 1 : Ca mpi d i las tre in c ui s i poss ono d etennina re t ens ioni suppl ementa ri
do vute ai caric hi p con ta bell e d i Sc hl eeh in (2 1)
.
I
I
'
IU
11 i:
d
o
..
..
>
...
z
o
"Q
a
u
.,.
...
..
JO
:o
o
;:;
>
Campo di perturbaZ.ione
secondo SaintVenant
1.
( ic :
0,2
d)
Sezione
(x :
0,6 d )
Fig. 2.22: Esempio d i so vra pposi zio n e d ell e tens ion i d i una tra ve s econdo Na vi er
con l e tens ion i su pplemen tari.se cond o Schl eeh
I valori di tnsione t:. a x , oy e I Hxy vengono i ndicati per punti di reticolo
che corrispondono a distanze di 0, 1 d . La fig. 2.22 riproduce un esemp io
per la sovrapposizione delle .tensioni.
2.4 Travi a parete nello stato li dal punto di vista del dimensionamento
-
;,.
r- 1
tirichi di con-ezione
Fig. 2.23 : Se una lastra non p resenta le lunghette minime indicate nella fig. 2.2 1 ,
le tensioni
residue che rimangono sull'estremit corta della lastra ( per
es.
.
.
il bordo I - I) da (2 1 ) vanno eliminate secondo il metodo riportato in
(20) da W. Schleeh
2.4 Travi a parete nello stato Il dal punto d i vista del dimensionamento
2. 4 1
35
36
Fessuratione
taglio
da
Fig. 2.24:
Comportamento
crescente a nche nel campo superiore. Esse passano verso il bordo in una
i nclinazione ripida.
Con travi a parete a piu campi le fessurazioni d a flessione si verificano
.
dap"prima nel campo. Le fessurazioni sopra i supporti intermedi iniziano
piuttosto pro fon damente nella lastra e, con carichi concentrati d all'alto,
Jresentano una inclinazione verso il carico , soprattutto se il supporto
-in termed io passa om e rinforzo sull'intera altezza ( fig. 2.2 5 ).
Tipi di rottura
Le travi a parete possono cedere per le seguenti cause :
l.
-...
!p 1p
ow1 2
4 P ll.OMp
'
I
I
... ,
lt J
.Fig. 2.25 :
tf'
'
!
I
f ;,
'
. .
.: I1 l
I
!
,M :
2.4 Travi a parete nello stato II dal punto di vista del dimensionamento
I
I I
--
--- _
2.
3.
4.
S.
37
38
2.
3.
4.
5.
2.4.2
Nelle strutture. con pareti portanti si verifica a volte che una parete
si appoggi, o venga caricata, su u n'altra parete alla stessa altezza (appoggio
indiretto. o mediato). Si esamin.ato con prove come si comportino in tal .
Trave principale
p u nto
p e r la fo rza
nel nodo.
T r ;i v i d i p rov3 I WT l con
d o po la
( 2-1)
ro t t u ra sotto
Pu
ba rre ricurve
l '.!7 . 5 t
F ig .
2 . 29 :
T r a v i sperim e n t a l i I WT : so l t a n t o
con barre
so t t o P u
d i r i t t e d o po l ;i ro t t u r ;i
1 :0
(24)
40
. . 1
verticale, l'armatura di
'
Questo risultato d ipende dal fatto che i sistemi a diagonali compresse sono
molto pi rigidi delle strutture sospese e devono quindi assorbire le forze
in grado maggiore. Per rendere evidente il grande influsso delle rigidezze,
confrontiamo le rigidezze delle strutture spingenti e di quelle sospese
rappresentate nella fig. 2.30, con snellezza variabile di taglio a/h.
Sistem a I struttura spingente
r--
Siste m i sostitutivi
+--- t -"'---_,/...
n 7; ' F'
3 1.
per
"--
4 a/z
Fig. 2.30: Confronto tra la rigidev.a K I i una struttura spingente (I) e la r ig id ezza
K11 di un:i struttura sospesa ( I l )
2.4 Travi a parete nello stato II dal punto di vista del dimensionamento
'
41
F./Fb .
tunghezze :
s>
a = - 2
2 = 2 z cotg a
2
a
- = cotg a
z
Forze :
_ 5o _
So1 -
s = p
1
- 51 S lI 2 - 2 sen a
_
_
2 sen a
.
s =
cotg a
1
- cotg a .
2
Per il sistema I
!!._
p
---
--
4 sen1 a
E.!_
Pz
sen a
---
Eb
cotg3 a
1
Eb Fj, = -- +
I
n
sen3o:
'PI
:;:
cotg1 2 z cotg.cx
l
sen3a
--
n ' + cos3 a
n ' sen3 a
20p
- E b F"b,
Pz
----
'
n stn3 a
<P u =
. Rapporto d i rigidezza
.Ku .
+ cotg3 a
1 + n ' cos3 o:
n ' sen3 o:
rapporto di inflessione
<P u
-- =
pos t o :
I + n ' cos3 a
n ' + cos3 a
--
cos3 o:
n ' scn3 cx
42
..
--
F2
I %) porta alla curva d e lla tg. 2.30. che concorda molto
bh
bene con l'andamento verificato sperimen talme n te.
a circa = .
2.5
2.5. 1
..
..
Fig. 2.3 1 : Simboli per !'.impiego delle equazioni di approssimazione con travi a un campo
Zu =
m ax
Mu
c:on
ma}t
.
M v sc:condo la tt:ona della trave per
volte 11 canco.
>
'
z =
0 , 1 5 d (3 + 2/ d )
z = 0,6 2
.,
..
.
,:
Zs , u =
co n
max
MFu e
,
min
2,5 >
P./d
> 1:
Zf = z5
9./d
< 1:
Z f = Z5
=
=
O , I Od (2,S + 2 2 /d)
(2.2)
0,45 Q
max
M F .u
Zf
....
zS , U -
Q/d
> 1:
.
Zf = Zs
< 1:
Zf = Zs
0, 1 5 d (2
0 ,45 2
Q/d)
(2.3)
(/d : 2
,,,,
min M s . u
Zs
Distribuzione
dell'armatura
0,85d
0,I S d
,l
I
C-{
10
,.. --."'7,,..-
.
e
.l. r
10
.!-.+
i:
..L (
IO
Fig. 2.33: Punto di riferimnto per la ripartizione dell'armatra nel corrente teso su supporti
di tr:ivi a piu c:impi: Per i valori intermedi della snellezza possil-:le un'interpolazione
approssimata
44
(2.4)
Pu
<:
1 ,2 13 R (compressione biassiale)
. eff P u
2,1 A
= --
eb
(2.5)
-'
max Qu = 0,19 d b f3 R
45
2
(2 .6)
..
-
2-c
Con snellezze 2/d < 1 , nell'equazione (2.6) va introdo tta per d la lu nghezza 2.
l: p
.
--
(2.7)
f3s /v
Con i grandi carichi concent rati (per es., il carico di una parete ad appoggio
indiretto) sono opportune le staffe o barre inclinate d i cr = SO - 60 (vedi
.
fig. 2.34 b ). Vale per esse :
(2 .8)
2 sencr Ps /11
a)
/
I
I.
,,,,,.,.. - -
.....
'
'
\
\
--------....
-i
-----
t ___..
il,S d
< O,S !
..----+
F ig. 2 .34: Carichi che vanno ancorati nella parte superiore della lastra di parete mediante
annatura di sospensione
con
N y l a n d er ( S t o ccolma )
46
dt:scrivon o in
.i n
Cam po l
Strut tura spinge n t e ( " d o ppia menso l a " ) con t iran te nel bordo
superiore.
Cam p o 3
con 2/d =
l ,S
e c/2 = 0, 1 .
Anche N y lander so t t o l i nea com e con l e travi a parete non sia necessaria
un'C!rrn a t u ra di taglio come va prevista con le travi snel le.
- r -i..
+---+
0, 26 f
0,320
0,072qf
(0,117 q()
0,1 27q(
(0,063 q<)
Fig. 2.3 5 : Modello .teorico per l a trasmissione del carico con travi continue a parete
secondo H. e J. O. Nylamler (3 1 ) ; esempi per carico uniformemente
ripartito dall'alto con 2/d = 1 ,5 e c/2 = O, I . Valori numerici per Z 1 e Z1
in fun7.ionc di Z 3 scelto = O, 1 27 q 2 e (tra parentesi) pe.r Z 3 = 0,063 q 2.
47
bl
Traittoric d i tensione
Traiettorie di compressione
Fig. 2.3 6 :
Nel pilastro non caricato si forma nel punto d'incastro i n alto una trazione
. ripida, poicht: il pilastro deve seguire gli acc9rciamen ti della d iagonale
compressa. Di rego l a , a questt: tt:nsioni di t raziont: si sovrappongono nt:i casi
p ratici le tt:nsi oni di compressione dcl p ilastro d ovuti.! ai carichi sop ra le
k mt:nso lc. U na forma ci i mensola adeguata al n usso ddk forzt:,
t: ra p p re.sl!n tata n d l a fig. 2 . 3 8 . Di n.:ol a p!.!r si scelgono k mensole re t t a ngo l a r i
....o.e. ..
La fig 2.40. presenta le traiettorie delle tnsio n i prin cipai di una lastra
la ripartizione del la "x che simile a quella di una trave a parete a piu
1,8 a
d :s \6a
'
""" /
,..... --1
I
- - - _J
infe r iore : ossia, solo un'altezza d' = 2 a par tt:cipa all'assorbimento del momento
di sbalzo. Il brace.io di leva delle forze in terne pu essere assunto in circa l ,2 a
pt!r il dimt!nsionamento di Z, se d > 2 a.
2.6
'
l astre a sbalzo
49
Fig.
2.39 : .
Diversi tipi
al
b)
e)
r
Fig.
2.40:
nell'edilizia
Fig.
2.4 1 :
della
so
2. 7
,. ;
'
'
Per un aumento della sicurezza, il braccio di leva viene misurato dal bordo
interno d ella diagonale compressa. come il punto di rotazione piu sfavorevole
e assunto un po' troppo piccolo con z = 0,8 h. Nella stima di h va osservato che
nel corren te teso vi sono spesso parecchi piani di annatura ! Le mensole con
d/a > 2 d ovrebbero essere dimensionate come quelle con d = 2 e rispett.
con h 2 a.
Dalla fig. 2. 4 2 risulta con tang cx = a/z = . Z p/P
V
Z p , u = ---- ;;;.
0,8 h
Qui v a
v = 1 ,75
intr.:odoto
v P
--
1 ,6
(cedimento dell'acciaio).
Sugli appoggi a mensola agisce quasi sempre, oltre al carico verticale P, anche
una forza orizzontale H dovuta alle resistenze d'appoggio o alla coazione
delle travi sovrapposte. H risulta applicata nel caso piu sfavorevole con un
braccio di leva maggiorato di tdi. Dal poligono delle forze. risulta quindi :
Z tt , u = v H ( 1 +
6. h
--
0,8 h
).
Approssimativamente si pu porre :
Ztt,u = I ,l v . H
Z u = 2,2 P
'Zw
0,8h
'
+ 2,0 H
Fig'. 2.42: Determinazione della forza di trazione Z u di una mensola con l'aiuto
(2.9)
SI
dall'equazione (2.9).
assumiamo che la t ensione del calcest ruzzo nella diagonale compressa possa
raggiungere la grandezza 0,95 f3R impostando un blocco rettangolare delle
in b
.z =
0,9 h e
v=
quindi maggiore che nella fig. 2.42). Anche qui h non dev'essere introdot ta
maggiore d i 2 a .
Si ottiene :
11
Con 11 D ...; 0
2h b
bnec
..
11
H6h.
e x
0,95 JJ R
.=::
o x = 11 P a
_(2.1 O)
T =
p
bz
PR
6,2 ( 1 ,6
a/h) 0,85
0.9 h . a
-+--- a
--"*'"'""p
' li
..
l.S o h
1,6 h Q
/
Fig. 2.43 :
52
possorio
confrontare con quelli d ella tabella 1 4 nella DIN 1 045. Sono un poco piu
razionale anche un'armatura obliqua. Per il caso , rappresentato nella fig. 2.44,
a
Dw = __ 0 6 A
o 8 h
Zs =
JD
(0,6 A)2 ;
e quindi
Fes =
Zs
tJs /11
"'
O 6. A 1 +
'
!.
1 SS ( )2
(2. 1 1)
' h
0,6A
0, 6 A
Fig. 2.44: . Disponendo un'annattira inclinata nelle mensole con traVi ad appoggio
del corrente teso e un ulteriore 60% del carico come "sospeso" anarmatura
inclinata
3.
--
3. 1
54
.
,.
'
--
Trazione - - - Compressione
------ d ------
.dI1TITTTI1.
Fig. 3.2: Andamento delle traiettorie delle tensioni principali con applicazione ce n trata
o cc ce n t r i c:i tld c:irico, a a ll'cstrcmita della zona d'in troduzione pressapoco
CVII X =
I
I
I
I
55
. d/a
= =
d ia : 2,0
0, 1
0, 1
...,.,.
1L'----- d
_
_
_
._
-----J'k-
Fig. 3.3 : lsobare delle tension G y con introduzione puntiforme e ripartita del carico
(zone compresse a tratteggio). Sono ind icati i valori G y /Go con G0 = P/b d
(38)
. -i----
d --_,,..
Fig. 3.4: Tensioni principali in 'un corpo con spigoli rastremati a confronto con la
fig. 3.2 a sinistra
11
il
il
11
I J
Il
1l
11
i 1
I l,
I '
11
I :
i I
I ,
i t
It
'
'
1l
11
IJ
I t
I{
1 1
I .l
IJ
!
I t
'
I
I
56
. .
3. 2. 1
So lzione teorica
Le molteplici possibilita dei metodi con elementi spaziali finiti, crete dai
grandi calcolatori e lettro nici, conse ntono, con una scelta idonea delle
caratteristiche e d ella grandezza ridotta degli elementi finiti, di d e terminare
con precisione l'andamento delle t'!nsioni tridimensionalmente nello stato I.
Finora questo m etodo stato applicato sistematicamente per questo caso
da A. L. Yettram e K. Robbins (42). Molti centri di calcolo dispongono
oggi di p rogrammi adatti.
3. 2. 3 Determinazione foto - elastica;
J.2. 4
OSgi con le lastre questo metodo porta piu rapidamente allo scopo del
metodo fotoelastico. Non sono stati ancora resi noti applicazioni
soddisfacenti a questo problema.
3. 2. 5
57
3.3
- ,- - -
d / a ::: 1 0
.}.
--
f'ig. 3 . 5 :
- - + --
..
5S
3.
ay
fay d x
delle
Hi i tsch e r - G. Florin
(47) ). La p u n ta d el valore massimo stre t ta e a partire da d/a = 5 si ha
ay ::::i 0,07 p. Con d/a ;io 5 il massimo si ritrova in x :::::: 3 a sot t o la p iastra d
piastra d i carico i n circa 0 , 1 2 p (fig. 3. 7 secono R.
carico.
di fen d i t ura
fe ndi t u ra. L a d is tribuzion e dell'arma tura d i fendi tura s i ottiene dalla curva
CompreS$ionc
0,3
Jl J
.
<:5'o
0,2
_ _ _
(-l
Trazione
0,1
0,1
l
O,l.
o,s
Gy/ Go
.J
bd
- _.J.
grandezza
d e l le tensioni
_ __ ._..,__ --'-----'
p
trasve r5ali ay . riferite a a0 = - lungo
(40)
b d
fo'$.
3.3 Dimensionamento per le forze di fenditura con introduzione bidimensionale di carichi o forze concentrati
I
I
Comptnsione
_,
: ;
(.
,;
Gy/p 0,0 6
o,o,
l- )
1102
0,0 2
O,,
Trazione ( )
0,12
0,10
0,0 8
0,06
59
0,14 <:5y/ p
.--1
I
I
X
I
I
I
il
d i
1--
.l----'---'-- 20 -t----'--'--
x/a
Fig. 3.7: Curve e grandezza delle tensioni di trazione trasversale a y , riferite alla pressione
? = P/ab (47)
La curva Z/P .quasi ret ti l inea;per cui si pu calcolare in via approssimata
con
a
z = 0,3 p ( 1 - d )
(3. 1 )
l'
Dat che d/a > 1 0 d i fficilmente s i veifica, si pu anche porre come regola
mpirica :
z
==
0,25 p
(3.2)
nec
Fe z =
11
--
'3s
.Z
---
am C e
.
r,
d
4
a
)
4
.
\ ..
'
[ _J
d
2
'
. I
3.
60
e da esso :
Z = 0,2S P
( I -d)
a
(3 . Ia)
Rispetto alla soluzione piu precisa secondo la fig. 3.8, questa soluzione si
ritrova sul lato insicuro soltanto con piastre di carico molto strette (d/a > 5 ).
Con la sua chiarezza il m odello di calcolo impiegato da E. Mrsch pu6 essere
spesso utile all'ingegnere nella pratica.
---s
....
.
..
,-.--..
x/d
ZIP
---t./---.,...,,.--.
o,,
",.
----- o,,
Q"'" G'"
0 ,3 !-----+ - --- .
- - --
--
0,25
0.2 t-----tValido per
0,1
h > 2d
Z - 0 ,30 P ( 1 - 0/d )
max z - 0,25 P
0 ..1.---.--''---i..-'-"'---'-+ O
1,0
1.3
1,5
2,0
2,5
3,3
10
dia
Fig. 3.8 : Grandezza della forza di fenditura ri.sultante Z, riferita al carico P, distanza
della tensione massima trasversale max ay e distanza del punto con Cy = O
h :::: d
sj
I
3.3
Oimensionameno per le forze di fenditura con introduzione bidimensionale di carichi o forze co n c n tra ti
61
I suddetti valori sono validi per corpi la cui lunghezza sia h > 2 d.
Con prismi piu bassi, la cui d ilatazione trasversale risulti impedita all'estremita,
le fo rze d i fenditura so:io m inori. Questo punto stato esaminato da R.
Hiltscher e G. Florin (47), con il risultato illustrato nella tg. 3. 1 0. Se non vi
alcun impedimento alla dilatazione trasversale (blocchi di fondazione
su terreno con modulo E r idotto), raccomandabile una scelta di Z almeno
con h/d- = l
.
Z /.P
r--=::E? - y -t
h<d
,.,,.;...,..,,-rm'fh,
10
15
20
25
3 0 d ia
8 -J-...._'"'"--'---'..._
/a
Fig.
3.10:
bordo caricato
(47)
3.
62
_,_
=o ---
PJoru risultante
_
_
_
a'
P (orza risultante
-ZEZL-
PR
PR
Fig. 3. 1 1 : Andamento delle pressioni p sotto piastre con carico centrato e eccentrico,
finitamente rigide, con larghezze a, e determinazione delle larghezze sostitutive a'
.
0,1
0,5 +---++--..-!-.---A-.;__--;.
0, 6 ---+----1---i---i
r:z; y/ c:>o
0,3
.filJl
..fiilh.
a':V
v + 2t
1,0 +-'--"-.U...."""---L----...Jt---.-l--'
x/d
di
63
3. 3. 1. 3
Le figg. 3 . 2
di bordo
e d'ancolo
Fig. 3. 1 4 :
Zy
= 0,0 1 5 P
Zx
= 0,0 1 0 P
(3.3)
jl
3.
64
il
negli angoli. In base ai dati spe.rime?ltali finora raccolti, non risu lta necessaria
11
3.J.2
I!
I
i1
!
!
,
.
l
I '
i
'
i
I
il
11
<
I!
Ii
u -+ e t-
I 'I
\
11
!
i
I
mI
I
I
Prisma sostitutivo
---- d 1 = 2 U
I!
1
Fig.
3. 1 5 :
'l
_,__
J r
Z
dalla
Fig. 3 . 1 6 : Con
ig. 3.8
--i
con d 1 ta al
posto di d/a
I
l -.i
I1
3.3
Densionamento per le fo rze di fenditura con introduzione bidimensionale di caricL: .; !..;rze concentrati
(3.4)
1 - .J21d"
d/a =
10 e
d/a =
30 per
0.67
1--+---l.....,-+-t:::l
M
. ..
a:
-J
fig.
3. 1 7 :
---l<-J
;il h,1rd11) 1:
t.:;1 111cn k ( 4 4 )
di
65
66
0 ,5
Q b
+--+-i---+--+-+I
ZIP
O,t. -+--+-__,f----t---t--H
o
!i2 ....
0, 1
0, 1
tld
o
.O
-0.1
0,2
O,l
O/.
o.s
o
o
O)
0,2
0,4
0,3
/d
0 ,5
Fig. 3.1 8 : Tensioni di fenditura e d i trazione al bordo ay S e ay, R riferitc alla pressione p = P/ab,
,
come anche le risultanti forze di trazione Z5/P e Z R y /P in funzione dell'eccentricita
specifica e/d e del carico P con d/a = 1 0 e d/a = 30 (49)
3. 3. 3
J.3 Dimensionamen to per le forze di fenditura con introduzione bidimensionale di carichi o forz co nc en trati
fi
1
d
+ e
.I
6,J O
- t-
r:*
O )S
-.-.. 1 +I i1'
ZR : O,OI P
0,18
. 67
6,3
1,
l. t;r/ r/
.3 9
-::""
" "
cc
N
'
ZRO,Ol P
'
I ....
0,29
.,
! o' -
'.!
ZsO.ZP
'
I
I
--
Fig. 3. 1 9 : Andamento d!Ie traiettorie dehe tensioni principali e delle pu importanti tensioni
di trazione a fenditura e nelle zone di bordo, riferite a a0 - P/b d con carico applicato
.e ccentricamente e inclinato {44)
p
I
Fig. 3.20: lsobare delle tensioni
I
ay
trasversale
3.
68
rd
I
lf :
I
-
I
I
I
zY I
'. I
-.;,_
I
j
..
_ _
l( :
d1 d 2 4- d )
.
Fig. 3.2 1 : Formazione di prismi sostitutivi d al dia
gramma ax alla distanza x = d all'appli
cazione di parecchie forze concentrate
di grandezza diversa
Zy
trazione al bordo
della lutra
z,
_ _
I
J
t
>2d
-t
..!..
es;
Ly t
'
++
C$y
.......
. . .
. C5y : i>
Z y ::
}p : ab
Gy
d b d
il } ab
)
(
( ) 2 )P
++
C5x m
i> .2...
C5y
...,._..
C5x,m = Qb
0,09
.!_
( 1 0,9
a
d
Fig. 3.23 : Tensioni nlle zone dfbordo e forze di trazione al bordo di lastre caricate perio
dicamente e sui due lati (50)
0,09 [ I 0,9
(d) )
a
(3 . 5 )
3.3 .
Dimensionamento per le forze di fenditura con introduzione b idnensionale di carichi o forze concentrati
69
{52) gia
3.24 - 3.30)
P:
facilme n te calcolare.
(fig.
3.29)
(2 1 , 22)
3.3 1 )
(fig.
3 .3 2 ).
(55 )
3.3 3 );
3 . 3 3 ).
il
I
IJ
il
'
70
IJ
/]
I
i
I
i
I
I
Fig. 3.24:
0, 1 8
I!
.!
Fig. 3.25 :
0 , 19
IJ
I
----
IJ
\,
,
J
I
xA : 6d
Fig. 3.2 6 :
A : O, I P
3 .3 Dimensionamento per le forze di fenditura con introduZ.ione bidimensionale di carichi o forze concentrati
0. 2
x A -: r; d
A :0,2 P
4---00,59 d
ao
Fig. 3.27:
0,26
Z = 0 1 76 P
- Fig. 3.28: Come la fg. 3.26, pr6 la forza di precompressione P a 1/3 d dal bordo
mferiore
d
ZA : o.o p
..
O,L O A
1,08
Fig. 3.29 : Tensioni d i tra7.ione :il bordo su un modello con A = 0.2 P alla distanza I / l 2 d
d:ill':ingolo (larghezza d'appoggio = I /24 d) e forza di precompressione P
a 2/3
71
0.1 Sd '
rt
11
7 ..,.
.__ p
6,_
ii d ..,/'-
_
_
n!:_
d
rt
11
' i
I t
Fig. 3.30: Tensioni di trazione e fenditura e nelle zone d bordo su un modello con
applicate tre forze di precompressione P con a = I / 1 5 d e A = 0,3 P
i
I
I I'
1 1
I }
. ---- '
- - 2I -----.I1 rt--.------LH
2
fL
..
..
..
;:
o
'O
e:
o
...
; l
l
::
..
..
,I>
;;
Il
5
;;
>
iJ
It
il
.fi.
Zona di disturbo
sccundo Saint - Venant
(x :
0,2
d)
A G'x
Fij!.
, I
iJ
Setione
3.J I :
(x
: 0,6
d)
A t xy
{ -\+
travi
3.3
73
- a
con precompressione
senza precompressione
da 9 opp. 9P
da g V
Fig. 3.32: Tensioni al bordo inferiore presso supporti intermedi d i travi continue in
e.a. e c.a.p
_,_______
------
O,H
Cy "
1
0:1 1 .
jnrrn...
0 , 2 I ------.r-
ll!Jllll!!lll-1
baricentrico
l
e; 1,
d.
. 7F ....
. ..
./
armatura supplementare d
i!! 2 d
Fig.
la fig.
3.32
--
74
3.3. 7
!"
forza ' solidale e dev'essere i n certo qual modo sospesa. I n base alle ricerche
o. 3 -t----t---1-
0 -+"1'""-+--+--1-----+---1 d /c
01
.15
10
20
25
30
35
in
3 a + ao .
u r m a t u n:
3.3 Dimensionamento per le forze di fenditura con introduzione bidimensionale d i carichi o forze concentrati
75
rn
superfici este
con spessore t presenta, nel punto d 'attacco della forza, una tensione
di compressione di "" ;;a. 0,1 p = 0, 1 P/at ;;a. 1 0 kp/c m1 in direzione della forza,
sufficiente ad impedire fessurazioni trasversali nel punto di carico.
J. Eibl e G. Jvanyi (57) hnno calcolato le forze di trazione per ancoraggi d i
cavi d i tensione incorporati con l'aiuto d i elementi finiti. S i sono otten ute
tensioni d i trazione minori sotto il punto d'introduzione. Un controllo su
provini ha dimostrato che per impedire le fessurazioni d i grande importanza
na copertura in calcestruzzo_ dell'elemento d'ancoraggio nella lastra. E' pure
importante la disposizione vicendevole di parecchi punti d'ancoraggio (mai
viene ulteriormente ridotta. Sarebbe pero errato voler fare dei risparmi in
queste armature, poich in questi punti le 'fessurazioni a causa
d ella deformazione plastica davanti al punto di carico si aprirebbero in modo
eccessivo.
I...e
Z s = 0,25 Pbarra
indipendente
secondo la fig.
.t
'I
1t
ZR
.:Jf. .
f"Ji. --r
3
Pressione di
demdone
z.:
=- -- -
- - -
7_
:-S
--i
I
I
Tensioni di
fendi11.111
.,,...
--- fu
p
X
-.
_
-1----- - <,
Fig.
- 3.36: Tensioni di fenditura a causa dell'introduzione della forza P di una barta
ancorata per adereza e posizione delle forze risultanti di fenditura e di
trazione al bordo in un corpo di sezione trasversale rettangolare
2.
a [ I + o, 1 s
<a0 )2 J .
3.3 Dimeronarnento per le forze di fe nditura con introdup.one bidimensionale di carichl o forze concentrati
.
3. 3. 9
77
do
b:b
Fig. 3.38: Traiettorie elle tensioni principali (in alto) e delle tensioni di fenditura (in basso) sul
mudello di una trave a T con P applicato a 2/3 d o dal basso e b/bo = S (44).
78
I
- ,,,,_
__
1
I
,.,. T
- - - - ""'
I
_ _ ,,_, .
-.1
,,.
..
,.,.
..:::..,,.
.. - - ,,,.-
--:-- Pe_,_
_ .,,,. -
'
. ...
Fig. _3 .39 :
.. . : . -
._
... .... -
- _
-, - . , ... ....
--:::. ..;. ::..:. - .:_ _
_, _ _
_
-!:_
in
.li
: r,
b b
lo r
r
I
,.. -
si calcola d a Pp 2 per b/b0 al posto d i d / a d ella fig. 3.8. L'armat ura trasversale
va d istribui ta secondo la fig. 3 . 6. Se con temporaneame nte agisce una forza
tange n ziale Q a causa di cari c h i e di reazioni d'appoggio in direziom: y ,
n e risul t a no u lteriori tensio n i d i trazione obliqa. d a assorbire con un'ulteriore
ar.m atura (vedi ( 1 a, par. 8.6. l ) ) .
. 3. 3. 1 0
All'a pplica1.i onc ddla forzu conccntrata nc.:ll'asst! della t ravt: si producono con
p iastre di corrt!n t t: robuste vulori d i tt: nsione pi e lt!vate nell'animu che nelle
lastre, e q uesto gia ad u na distanza di 0,4 d0 dal bordo con un va lori! massimo
tnO! tO vicin o a l passaggio ai COrrt: n ti. Il Campo in CUi yj SOnO lt:OSOni Oy
rilevan t i si cstcmk in d irczione x pi che in una lastra di altezza uguale. Pt!r
. J'arma turu di t razione a fend i tura <lcll'a n ima nt! risul tu chi! essu vu d i mensionata
p1. r uln11;no 0,40 P e ripart ita su x = O,:? 0 ,6 <lu e che va inoltre efficacemente
a n1.:m1 t a ndk'. . lh ng1:.
3.3 Dimensionamento per le forze di fenditura con introduzione bidimensionali di carichi o forze cortcentrati
79
(5 'J /p
O,S d 0,17
cr
.'
,,.,,. ,,.,-
"'
0, 1
00--,
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oso --:
,::.:-'o -1
,.. .. o,i'>
1).......--
e; X /p
o _____....__.__l
,_
G ytp
I
l
-01
d
. .
80
3.
a
.3 .4 .Valori di dimensionamento per le forze di fenditur con introduzione
spaziale, tridimensionale di carichi o forze concentrati
3.4. I
3.4. 1. 1
Si utilizzano i risu l tati d el calcolo delle forze d i fenditura con e lementi finiti
secondo A. L. Yettram e K. Robbins (42), che tengono conto delle
d ime nsioni variabili d e b del blocco di calcestruzzo con F = db e d ella
superficie d i carico F 1 = ac (fig. 3.40). I risultati analitici pubblicati da S. R.
Yengar e M. K. Prabhakara in ( 3 5 ) coincidono largamente con quelli in (42).
p
t
.
t tITtffittt
+- d -+
i
}Fig. 3.40:
-+
(5.
-y
......,.._....,...__.
F
x.
3.4 Valori di dimensionamento per le forze di fenditura con introduzione spaziale, tridimensionale di carichi o
81
forze concentrati
o.a
0,6
. G 1Jp
-Y
0,4
0,6
i--+---.--+0,8
1,0
x/d
X s
0,\ 25
asse y
0,2
d
__;i.-.--1
...
0,8
Fl
-.j. a ,j...
d /a : 5
F./ F, 25
:
CS' y l fJ
0, 2
1>
0,4
z /d
Fig. 3.4 1 : Andamento delle tensioni di trazione a fenditura ay = a1 in un prisma di sezione trasversale
quadrata e F/F1 =25. In alto : nell'asse e nella mediana dela superficie in direzione x. In
basso : in sezioni orizzontali a distanza d iversa x in direzione z (42)
all'esterno sono invece maggiori che all'i nterno.
trazione e fendi tura
Il
2.
""
d, se
d :>
b.
Per i l prisma con sezione trasversale quadrata la somma delle forze d i fenditura
in ognuno d e i due piani assiali xy e xz risulta, in funzione di d/a secondo la
fig.
3.43, di grandezza pressapoco uguale come nella fig. 3 . 8 , per cui si applica
(3. 1 a ) :
0,3
F,
x/d
asse y
0,2
X =
d Ia
0,3
F/ F
l
O,S d
0,L
- 1 , 43
2,0
a2
2 (42)
1r
d w f
2- . -;;- . S w
3 .4 Valori di dimensio'lamento per le forze di fenditura con introduzione spaziale, tridimensionale d i carichi o
forze concentrati
---
Zy/P
nell'asse
- -- alla superficie
x /d
83
--+--+--+--+ 0,1.
. 0,3
0,3
0,2
0,2
0,1
0,1
__.
+-----+-------------o--_..;.__......
1,0
1,3
1,5 .
2,0
2,5
3,3
1,0
1,7
2. 2 5
t.,O
6,25
tO
25
Fig.
l..1t- d -+
,;_"f a f
d l o.
_... o
10
100
0,06
o
0,0 2
0,01.
o +--......-...i
.- --.... -..-.-i.---.-...
C5r 19
r =
radiale
x/d
Fi
3 . Introduzione d i
84
l.0
2.0 2:s 3,3
s
10
1,5
J ,3
P ...... --t----!----;-----...__..____...., b/c
0.2
.___L-+--1--lJ I I
610
O, L
--
. . . r ,
ne11'asse
. 1 :
__
..._
alla superficie
0,6 -------+----..;.._,-
__.
.... __...._.
._
..._
__.._
_
__..
__.
_
_
x /d
Fig. 3.4 5 :
e aUa superficie
0,6
su
CSy 1-p
!-- ----+----+-
b / c = 3, 3
-2,0
- 1.t.
-nell'asse
0,t.
- --
0,2
-p a
alla superlicie
p
-
cc
d la
o
1,3
1,5
2 ,0
2,5
3,3
10
G:
i-
b /c : 3,33
d i a : 1,57
b /c = l,67
d /o d ,33
Fig. 3.46 : Grandezza della tensione masslrna a trazione a fe nditura max O y /p nell'asse
e alla superficie di corpi prismatici - vedi fg. 3.45 (42)
3.4 Valori di dimensionamento per le forze di fenditura con introduzione spaziale, tridimensionale di carichi o
forze
concentrati
85
(3.6}
con few
dw
w
.....:
G=
I
0,15
"'
lTmion
'"
r- :--r
'
?i I ,;_>,, "
!B
. (J'<
. ....\.
:. . ::'\::
. Tubo
<
Trazione
.L
_._
_
Tu_
bo
S6 .
3.5
(3.7)
ove significano:
i>u
/ fMN
7
1>u
iF / F1
6
5
L
3
I/
I
/o
. "'
"
1,,,o
O
/
o
llJR - 07 N I
12
.corrisponde a Pam
2'
V
/'
- ......
_ ..
.
F1
-
F / F1
21
36
:s
\O w '
I
'8
60
I F1 .
Fig. 3 .48 : Pre ssione a ro t t ura Pu secondo le prove di Spieth (62) su cilindri d i calcestruzzo
non armato, caricati assialmente e confronto con l'eq uazione (3.7) come anche
cori P m econdo D IN 1045
87
b!
cl
Cl(! d j
F1 b i
di
F d b :s. t d1 2od I 3 b 1
. cl
llnnuK
r- f
L
I
ne= 2 2 cb
I
"' /
..:
.: ;
I
I
-.f---
4- 2 c: b -+
/F
b S 3 2 C b :S6 C b
\
\ -;':
,..,
\
\
) -,l
\
,L
Cd > d t
.
Fig. 3.49 :
Z b< 2 b 1
b1> d 1
c rr
>
2b1
-88
. :.. - - f....
i
2,1
F
I
c)
e
d1m <; h.rr + d1 < 3 di oppure di + 2
.
ad
(3.9)
-<; 1 ,4 P R
3.6
89
3. 6. 1
Caso II:
La
Sia la distanza e
--.
t-
j13p '3s
(3. 1 l a)
Vis1a
Rottun
..,_____ .p
-----
Traiettorie
di compressione
90
(J5 =
f3 p =
= 3 !.. .
Pu =
Qum
. d I" p am =
5 Pu..
l
La valu t azione porta p e r f3p - 0,8 f3w N e con acciaio con (J5 = 2200 kp/cm1,
ai carichi di servizio d e ll a t abella 3. 1 .
Tabella 3 . 1 :
..
B ullone
'
Cinm)
con piastra
(e ;:;: Q)
equaz. (3. 1 2)
.. senza pias tra
(e .= 0)
In calcestruzzo Bn
B St
22/34
da
250
Bn
B St 42/50 .. B St
22/34
350
da
8 St 42/SO
16
20
25
0,85
1 ,39
2,05
1,15
1 ,80
2,85
1 ,00 .
l ,SS
2,45
1 .35
2,1 5
3,3 5
16
20
0,40
0,65
l ,05
0,60
0,95
1 ,45
o.so
0,80
1 ,25
0,70
1 ,1 0
1 ,75
0,25
0 ,45
0 ,80
0,45
0,80
1 ,30
0,20
0,45
0,80
0,50
0 ,85
25
senza p iastra
(e = 1 , 5 c m)
equaz. (3. 1 3)
16
20 .
25
1 ,45
Fig. 3.5 l : Gi angolari le piastre saldati ritardano . la rottura del calcestruzzo presso
il bordo anteriore del bullone
Bn 250
BSI 22
Pam (t)
2,0
ff o 8 0l
I 31.
q, f=
'//
. " /
1,5
.
1;0
0,5
o
o
0,5
1,0
1,5
2 ,0
(cm J
Fig. 3.52 : Carichi di servizio arninissibili per bullni senza piastrina anteriore incorpo
rati in calcestruzzo senza annatura
9l
92 .
Con carichi rid ot ti siimpiegano n e ll 'e d ilizia ; in particolare nelle costru zion i
:e
degli influssi finora non ancora sufficientemente noti dovuti alla posizione
La tabella
3.2
Tab!Ia
3.2 :
con e =
. Grandezu spina
. (mm)
Pam (Mp}
Bn 250
con
Bn 350
Mom.ento torcente
(Mp m)
n eceS3ario
12
. 0,72
0,85
16
0,92
1, 03
20
M 20
1 ,02
1 ,12
40
Ne1 mod erni anoraggi a spina, nel foro trivellato e accuratamente ripulito si
introd u ce d apprima una cartuccia d i vetro, in cui sono contenuti separati
collan te (il tempo a ci6 necessario dipende dalla temperatura, per es. , a
20
3. 6.2
93
superficie in calcestruzzo
risulta quindi d i :
trasmessa
: .
(3.1 2 )
Con una distanza e maggiore la forza di presollecitazione deve risultare
applicata nella terza parte in alto della "mensola corta" e i bulloni vanno
anche dimensionati per la forza di trazione di mensola Z (fig. 3.55)
Vnec
:::
2,5 P + Z
(3.1 2a)
'
- . .del calcestruzzo
. . a. trazione
in media
solo l /6 della resistenza
, poich
.
.
'
, -
'
'
'
'
Fig'. 3.54: Aumento della capacita portante dei bulloni mediante pressione
di contatto e dentatura
94
4.
4. 1
CERNIERE DI CALCESTRUZZO
Descrizione
4. Cerniere di calcestruZzO
96
Forze di
...
..,...
_
.,.
trazione ...
1 fenditura Z2
W Mz
__ _ _ _
1 -
Vista laterale
r
-
Vista longitudinale
--
:e::::=-
_j_
----
"O
r-.
o
l
-
- -
- ----
--- - ...._
. se 0 ?:: 0,t2N
Fig:. 4.1 : Simboli di una cetnier in calcestruzzo e indicazioni per la disposizione dell'armatura
F i.
Netzel
97
.
sui due lati, quindi . a e a senza na diminuzione della sicurezza. L'intero
collo d ella cerniera si fessura - le superfici di cerniera che alternativamente
si chiudono rimangono per6 perfettamente portanti. Nelle prove presso
l'EMPA (7 1 ) per cerniere in calcestruzzo di un grande ponte ferroviario
(carichi di esercizio fino a 450 t su u n a superficie di collo di cerniera
di 1 5/70 cm2 ) si son o sopportati per milioni di volte angoli di rotazione
fino a 1 2 /00 . In seguito la cerniera durante la prova statica ha sopportato
un carico di 900 t (il doppio del carico di servizio) e 6/oo di angolo di
rotazione senza segni d i rottura, ed stata poi portata a rottura sot to
l'angolo di rotazione estremo del 500 /oo con N = 250 t. Queste prove hanno
dimostrato che le cerniere in calcestruzzo sono adeguate anche a forti
sollecitazioni dinamiche con grandi angoli di rotazione.
-
4.2
Netzel
4.2. 1
Fa
max Fc
0,85 liw N { l + ( l
Ove significano :
max N
No
-
17
liwN
=
=
=
=
max N
No
1 ,25 ef! a Ytiw N
1 ,47
e rr a
.n;;-
--
17) ]
(4. 1 )
kp
[ kp, -2 , o'"" cml 1
cm
..!.-a0 +
a
d
)
<;.0,8
cm
tang ti < O, I
98
Ni
O,S
Fc ffw :
. <;
1 5 /oo
per
(4.2)
a0 + o:n ,
poich le parti di
ango l o
di rotazione A o: n relative a
max N
Zi =
23
0,3 max N
b
0,3 ( l - -) max N
c
(4.3)
o 03 ..!.... max .N
'
Fc;
La resistenza alla rotazione che entra nella struttura a cerniere come momento
in
e
a
1
.2
con
'P
a N
9,"
1
ffw F o
N
l{J O: cff
(4.4)
99
.
.
-
--
--
1/
-Mz -
41d,
G"x
Fig. 4.4 :
m.,G,
.
contemporaneamente
Almatura
a spirale
Proie z ione
in pianta
Sezione trasversale
Armatura di fenditura Z I
Armatura a spirale
Fig.
barre possono a um e n ta r e d e l
4. Cerniere di calcestruzzo
l di T
anche rilevanti,
Fe ;>
( k2 ).
m ox
i;. -
-
Prlteompreuio ne e ancoranio
all'cstremita
Sezione a - a
dcl corpo
{inc.randiu.)
G uaina, con
lnie uon e
Acciaio;
pr ecompresso
Tubo' di
plastica
Tubo di pwtica
profilato
Fig- 4. 6 : Assorbimento delle forze di trazione con cerniere di calcestruzzo mediante barre
tese con lu'ngheua libera di fle$sione nella zona del collo deU'articolaz.ione
--- --
d ?! 6, 6 r
101
i-
m i n d !: 6,6 r
1----..
---i .___ i
!: 2,3r a : 2 r !: 2, 3 r
!: 2,3 r a = 2 r 2,3i
Armatura p ilastri>
Spirale
,,
-----
Fig. 4.8:
"'1
collo clrcole di
in un rettangolo
lf
1
[j
1 02
\i l,
I}
!' 1
iI
I
l
I
i J
I
Il
I_
)
'
'
I
I
'j
4. Cerniere
di calcestruzzo
con
fe,w
dw
""'
1
8
dw
am
C7e
(4.5 )
= 2,4 r2
con a = 2
b = 1 ,2 r.
( del _ corpo
) il d piu piccolo
S.
5. 1
Osservazione preliminare
5.2
1 04
5.3
5. 3. 1
-
Generafita
_!!____
2
1T
rr
Fig. 5.1 : Linee dei momenti principali di un solfo a furigo sotto un carico
uniformemente ripartito
rr0.22( --+. qr +
!
;:::.;:
::; I ::;::
- - -:;::::;::.
-./'--
;:::;:
:;:::
:::;::
:;:::;
tqr s 2nrr
p
:;::::::;:
:;:::;: ;:
:::;:: ::w=;! j = =
::;::
.
;...-- ---.LLJ....-2r..
-5 ...._
----.1!._P
--- <
_
.......,
_
_
_
_
----
Fig. 5.2 : Simboli sulla parte di piastra considerata nella zona del pilastro
(2 rr - 0,44 2)
mr
5.3 Modelli del processo di punzonamnto senza armatura di taglio con pilastri interni sotto un carico centrato
Q) q,
*=====:; 2rr
f fP/2nrs
I-- .,._
- , - tt ,
(c:arico lineaze)
-o.s
. qt.
-q3
Q2
-
0,1
'
r
I
's
I.- Asse del pilastro
-Q3
-q2
-O.I
m1/ P
{-i\
' :-.!:.'
'< ..._
- - ---
r,
J, * J, J, J, .i.
.t l..l.
X ......
-+ - - + --+ !
i
!
IJ rA
p
a" 8
(2. , ll2
-X
aumentano i perbo li camente verso il pilastro (fig. 5.4 ), per cui q molto
elevati coincidono con mome n t i principali negativi su i due assi. Abbiamo quindi a che fare con u n a so lleci tazione m olto sfavorevole. Le prove hanno dimostra t o che corrispond e n temente (e indipend e ntemente
dal tipo di annatura) le dilatazioni tagenziali e, sono dap p rima maggiori di
105
1 06
t utt'attorn
triassialmente da
Or
maggiore
K.-N.
5. 7 per le loro equazioni teoriche. La piastra circolare viene sudd ivisa d alle
fessurazioni radiali e d alla fessurazione circolare d i taglio leggermente
mclin at a in settori radiali, che poggiano in basso su una sottile lastra conica
presso la testata d e l pilastro. Su q uesti settori risul tano applicati all'esterno
il carico q 1 , all'in terno le forze di trazio ne Zr d elle barre d 'arma t u ra, e in
basso l e forze d i compressione D , con d irezione inclinata verso l'alto e
5.3.2
ua
Carico di p
S.3 Modelli di processo di punzonamento senza armatura di taglio con pilastri intemi sotto un carico centrate
2
. P u ,1 = l , l 11' k, h
+ ...L k .
k>-.._ ks
1 + -1- k
k
s
C7K
107
(5. 1 )
f {cx)
2 r,
h = rapporto tra il diametro del pilastro e il valore medio
ks < 2
f(a) =
2 rr
[(h -
ak =
ak =
ks)
) ( 1 - 0 ,22 ks) .
( 1 - tang a )
, ove
I + tang2 a
.
tang cr
. Pw
ak =
I SO
Pw ) .
1 50
.
va d eterminato da
o:
1 - tang o:
tang a - 1 ,S ] ---1 + t ang2 a
'
2
O3
r_
r /h
0 )83 ( 1 + --) .2n -_ _
ks
ks + 0,6
'
Pun ti di m!Jura
1 08
"sh
2 rs
OLI. f
l.!L
Elemento di settore
Pig. S.7 : Modello meccanico (elemento di settore) poco prima della ro ttura
con indicatione delle forze i:he in esso agiscono
Q21
I ( J. l
o,20
0,19
0,18
0.17
, 0,16
0.15
0,1,
0,13
"'>-- .
0)2
0,11
0.10
; ,
'..
Fig. s.8:
.
i:.
, -. . - --
20
25
30
35
40
45
so
55
.L
h '
l
l
S.3 Modelli di pro<:es$0 di punzonamento senza armatura di taglio. n pilas interr sotto un carico centrato
1 09
. . .
, ,, .' \ll
.,, = 0,0035 ( 1
e per
. .
,.,, = 0,00 19 { l +
Sta 2
)
k
2 x
ihi;>I@i{ ?t :
f- #.,,;1
; .
.
. : ;:'< .
( 1 - 0,22 ka)
f
. . .
.
': ,;,-_,:
. .
,.
'
''.- .
2 kx
a =-
30 )
rr
kx
r,
[ 1 + 2n ( -) ] ( I - -)
3
rr
rr - rs
--
'
.t_
..
(S.2a)
rr
--
rr
.... rs
[ I + 2:n ( _
r ) ) ( I - .2 )
ru .
3 .
k
(S.2b)
Fe x
h
= -- =
rr
Fev
rr h
,-
soprattutto con le piastre meno snelle oppure per i pilastri con rinfor,zi .della
testata.
,.
1 10
S.4
d'angolo
1.2/50 I
250
Ks. 2
est
61'1
0,3
f/ h
25
secondo
0,2
eq.
(5. 1 )
(5.2)
0,1
0 -t-----4----'"---'-- [
o
o.s
t,O
1,5
2.0
5. S
5. 5. 1
111
favorevole
rt TI
1r
.
. l
Fig.
S.10: Posizione favorevole e sfavorevole dei pilastri presso i l bordo delle piastre
Fig.
.
pro e i nedite d i Karlsruhe e partono dai carichi d i servizio. 11 valore teorico
d ella tens.i one di taglio, riferito alla forza di taglio QR nella sezione circolare
dR = d5 + h (fig. 5. 1 2)
mh:
7f
QR
dr h
(5.3 )
fu: + fey
"'/1 = 1 ,3
71
2h
0,45a ...fii
J ,3
. 1 ,4
"
"
B St 42/50
B St 50{5 5
I I :?
Se ora T R <
'Yt
1 1
To
IJw N
p;-
< 1 ,5 %
"h
To 2
71 :r0 1 1
, si deve dapprima
(fig. 5. 1 3).
Se max 1m non sufficiente, la piastra deve avere sul pilastro uno spessore
maggiore.
. d R
I
IR
vale
/.
.
,,,- - - .....
/I
\
\ .
\
.
'
, .......,
'
. '
.,,.,,,,
_ __ _
d :
5
d 1,S b
Sezione circolare R
con circonferenza
'
\ u : tt .d R
I
: tt !d, h l
I
b
1
T-; - r
1,13Vbd
ds 3,6 h
Fig. 5 . 1 3 :
?.5.2
1 13
0,75 QR,
. o si inserisce un t elaio in acciaio (vedi par. 5.5. 5 ), o p pure va esegu ita una
verifica pi precisa
5.5. 3
....,
N. conformemente a
(73 ) o (75).
Per i pilastri d i bordo e d'angolo si esegue la stessa ve ri fica come nella sezione
p e r i pilastri d i bordo
7f
dR
7r
dfl;
Questi valori vanno introdotti se sopra lo spigolo del p ilastro non vi alcuna
sporgenza della pias tra. Se la sporgenza - scostandosi dai dai nella DIN 1 045 ammonta a 0,3 2x e rispett. a 0,3 21 (la indicati in ,0,5 2,. ), si pu6 allora
calcolare u = n d R . Con una sporgenza minore si pu6 interpolare linearmente
tra i valori limite relativi. Inoltre, con i pilastri di bordo i l valore calcolato
rR va generalmente aumentato d el 40 %' per tener conto del momento
flettente.
5.5.4
Ogni ca vit a
di
h ,
ds!L
Distanz.a di parecchi fori
3 ,,.,.
O's
Fl"t FSt
" ds1 3
Fig. 5 . 1 4 : Regole p e r l a limitazione della grandezza e della posizione d i fori n e i solai accanto a pilastri
1 14
5.
5. 5. 5
.:
= I + o,s
Z: FL
(),25 Fsi
(5.4)
dimensionati in modo tle che nella sezione circolare all'esterno del rinforzo
2, > hs
ma
> 1 ,5 ( + h).
Con telai in acciaio (fig. 5 . 1 7 ) il solaio piano pu6 essere talmente rin forzato
5.5
1 15
- - r .
Fg 5. 1 6 :
li
..
Cl
Sezione
a-a
.J.. d R a ds 2(sh
IR
Con rinforzi della te$tata del pilastro con 2s > l ,5 (hs + h) 1 valori di
'
tensione TR vari.no verificati su 2 sezion.i circolari con i diametri dRi e d R a
I
I
I
I
I
l_._ I
I
I
I
Pianta
------
s.ald ato
. . ..
. .
/'"I"' I
L -l...
...J
\ i /
..._ _
j./
I
I
I
Incavo pos.sibile
Cl
Pilastro in
acciaio
. Fig. 5 . l 7 a : Telaio in acciaio in travi profate (Geilinger Sta:hlb au) su un p il astro i n acciaio
116
Pianta
t.. _
Telaio in acciaio
I
I
11
.--
.....
......
1 - ,__..
I
I
.. I
...._ i- .....
I
I
Staffa
I
I
I
I
I
_ _
Piastra d'acciaio
lncavo
Seiione
Giunto di
ripresa
all'attena d
staffe ravvicinate
:<
.,.
>
' '
'
6. 1
r"
vale quan to detto per i ponti strad a li , non per6 per i solai che so lo
occasionalmente s o n o sogge t t i al carico di autocarri o delle autopompe d e i
pompieri. L e rampe d elle autorimesse vanno invece considerate soggette a
la rot tura a fatica o contro il collasso sotto un carico oscillante conti nuo pu6
essere i ntrod o tta con un valore piu piccolo rispetto al carico statico. Fa ttori
di carico d i 1 ,2 - 1 ,3 sono sufficienti secondo l'importanza d ei danni in
caso d i ced imento.
Per q uanto riguarda i ma teriali, b isogna tener conto della res iste nza del
calcestruzzo alla so lleci tazione alternata (ved i voL I, par. 2.8. 1 .6 ) ,
118
6.
2 aa = 0 , 5
0 , 6 f3p
dipende dal tipo e d alla qualita d ell'acciaio, d alla forma d elle nervature,
1 ,2. In presenza
(I
c) ).
resistenza a fatica.
Nell'esame della sicurezza bisogna considerare che una struttura portante,
esaminata dapprima o scillante , e che n o n abbia ceduto; ad un ulteriore
incremento d el carico raggiunge di regola il carico ultimo s tatico senza perdite
essenziali.
2.
(6. 1 )
3.
Controlla
p er. il calcestruzzo, per l'acciaio e per l'.a derenza che
. .
VL 2 Ga L
2 GaM
VM
- -.
(6.2)
6.2
Regole di dimensionamento
1 19
per il calcestruzzo 1 ,3 - 1 ,4
per l'acciaio
1 , 1 - 1 ,2.
4.
6.3
= 1 , 1 /oo ( =
4 ' ,,5
!
e,u )
1 20
= Ee
7 .3
in ( l a) per la
eb
f3p ,S = 0 , 8 5 w ,s ;
e del
50
Pp,S - Pw N
calcestruzzo d alla
1,t.3 f3 R
IU.!.UJ..L.UJ..L.:.J.W.J..U.l.!.!J.JJJ..W.JJ..U.J..UJ..i..U.J.W.U.u.Lj.-- e: b
-1
[1 ]
. -2
Fig. 6.1 : Diagramma a - e del calcestruzzo, da impiegare per fo verifiche delle tensioni
sotto i carichi di servizio
. .
b n 2 pR
B St 4 2/50
Bn 2
--'---"--
- - - - f i.i r
1,0
0,9
o '1
n : lO
Jl = 0,30
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0, 1
0, 0
0,1
0, 3
0, 2
0, 4
0, 5
0,6
Fig. 6.2: Diagramma per la determinazfone delle tensioni specifiche de calcestruzw e dell'acciaio
sotto il morpento del carico di servizio M g + P in funzione del grado meccanico di armatura
il per sezioni trasversali rettangolari cn acciaio B St 42/50 (JI = Fe/b h s/f3R)
-- --
__;,_______---------'--........
..
..
_
_
_
._
121
1
R = 1 ,43 /JR
0,7 /J
(6.3)
(6.4)
Per il suddetto esempio si ottengono con il calcestruzzo della classe Bn 250,
l'acciaio B St 42/50 sotto Mg + P , le tensioni a e = 1 , 1 2 , 1 = 2 ,3 1 M p/cm2
(= 1 / 1 ,82 t3s ) e ab = 0 ,36 0,73 (4 - 0 ,73) 1 7 5 = 1 5 0 kp/cm2 (= 1 / 1 , 1 7 i3R); con il
calcestruzzo si hanno valori essenzialmente supriori di quanto ci si sarebbe
atteso dal rapporto di carico Mg + P /MR .
+
e d al grado meccanico d i armatura
specifico d el carico di servizio m =
b h t3 R
Fe
t3s
. . ae ;a
.
1 e tensioni. spec1 riche d e l ca.neo
PR
. =
.,5 e ab /R
d i. serv1z10
f3R
Con questo diagramma s i possono determinare i n modo semplice dalla
componente o scillante t.M del momento di servizio le rispettive oscillazioni
di tensione 2 aaL = ag + p F - a .
.
Nella sezione 1 7 . 1 . 3 della DIN I 045 si ammette al posto delle verifiche piu
precise secondo i p aragrafi 6.2 e 6.3, una approssimazione, che richiede
solo d i considerare l'ampiezza di oscillazione 2 aa, e si pu6 inoltre assumere
una distribuzione rettilinea delle tensioni del calcestruzzo nella zo na
compressa. Questa ipotesi porta al metodo di calcolo "n" comune in passato,
con cui n = Ee./Eb . ind ip endente dalla grandezza del carico.
La distribuzione delle deformazioni e d elle tensioni illustrata nella fig. 6.3,
da cui si possono d edurre senza difficolta le equazioni (6. 5 ) fino a (6.8 ) per
le sezioni trasversali rettangolari ad armatura semplice con zona compress.a
rettangolare.
X =
[-1
b
.
J 1. -i-
= h -
3
2bh
n- Fe
(6.5)
(6.6)
122
6.
+-
Fig.
6.3 :
---+
/3
Db =
I
I
I
I
_J_
I
I
t-
-:
Eb
I+
5b.x
2- . b
M ' o, , ,
z,. '
Z e = 6 e . Fe
-k-4Ee
.
:E
n
Eb
rettangolare compressa del calcestruzzo con flessione senza forza assiale sotto i carichi
... di servizio (metodo "n")
ae =
ab =
-M
Fe
.-
(6.7)
2M
(6.8)
--
bzx
Me
1
==
Fe
Me
z
+ N)
(6.7 a)
N Ye
Secondo D IN 1 045 sotto un "carico non prevalentemente statico"' confronta DIN 1 05 5 , tab. 3
si possono impiegare solo qualHa d i acciaio
da e.a. la cui idoneita sia stata verificata (necessario un permesso speciale l ).
Per l'acciaio da e.a. B St 22/34
2 aa, e sotto
il carico di
6.4
1 23
2 aa, e <
800 kp/cm2
In b ase alle regole riportate n ella DIN 1 04 5 , con un carico non preval entem ente
_
e)
);
T1
a m vanno
Jn (8 1 ) sorio
4.4) ) ;
con tenuti suggerimen ti preziosi per u n caicolo adere nte alla realta
del comportamento portante d elle strutture in e. a. fortemente sollecitat.
7.
7. 1
pesa nte
calcestruzzo leggero
secondo D I N 1 048).
1.
2.
Calcestru zzo leggero con . grandi pori t r a gli inerti compatti (porosita
i n mucchio), per es. , il cosidgetto calcestruzzo monogranulare, nel
quale un solo gruppo granulometrico, p er es. , 4-8, oppure 8 - 1 2 mm,
risulta incollato con poca malta cementizia (fig. 7 . 2 ). Densita
apparente tra 1 ,0 e 2,0 kg/dm3 con 13w = 25-200 kg/cm2
3.
4.
Calcestruzzo leggero senza grossi inerti, con malta pastosa a grana fine,
con pori uniformemente distribuiti, in fotm di calcestruzzo cellulare,
fabbricato con reagenti generatori di gas (polvere di alluminio in
5.
1 26
7.
"'
,..
Fig.
7. 1 :
Fig. 7 .3 :
CalcestruzzoJeggero con
,......
.;..
Ar
"'"
...
../
.... ..
}.
..
..,.
"
..
Fig.
7.4:
(Hebel,-,Werke)
cm all'esterno, di 25 cm all'interno,
calcestruzzo espanso a gas (per es. , Siporex, Ytong, Heb el) e il calcestruzzo
f3 w ;;;,. 1 00 kg/cm2
Trattiamo ora piu diffusamente del calcestruzzo leggero del primo gruppo,
perch pu essere armato o compresso come "calcestruzzo leggero
strutturale", acquistando quindi importanza per le strutture portanti.
7.2
7. 2. 1
formano i pori, le cavita in terne. I grani espansi 'sono riscaldati fino alla
ig. 7 .5 :
127
128
.m assa
..
'
mt
ove
k
. Pr
-Pw ("'=' 1 ,0)
1 00
m1 =
:mw=
7. 2.2
O -4
2-8
-8
8 - 16
1 6 -25
mm
7.3
1 29
Pr k
<
300 kg/rn3
(secondo DIN
impiegare a distanze di
7 .3
..
(83)
( 1 a, cap. 2 . 8 . 1 . l )
_s truttura d ella o ssatura di malta tra gli inerti (chiamata "matrice" da molti
Autori), e in particolare poi d alla for m a dei grani, dalla loro distanza e
dalla loro distribuzione, fattori qu esti che i nfluenzano la capacita portante
dell'ossatura di malta. La resistenza.d ella m alta deve superare d el
40-50%
1 30
Calcestruzzo leggero
Calcestruzzo normal
Fig. 7.6: Curve delle tensioni principali nel modello di un calcestruzzo normale e
di un calcestruzz.o leggero a struttura compatta
7.4
classi di densita apparente. Ambedue i d ati so.no necessari per gli appalti e
per il dimensionamento delle strutture in e.a. leggero. Nella fig. 7.8 sono
. indicate le resistenze a compressione su cubetti i3w 28 ottenibili con una data
densita apparente Pr b (a secco) del calcestruz,zo con inerti leggeri con
131
,.....
E
"'
600
B
o
e:
:;:
0,9
1,0
1,1
1,2
1,3
- - -- ---LBn 550
o
"'
:o
0,8
bassa resistenza
...
500
. --,--
media resistenz.a
LBn 4 5 0
alta resistenza
5. t.00
<i
L B n 350
'O
.,
e:
o
-.,
...
o.
300
--- -
LBn 250
200
B n 150
..
N
e:
. .,
.,
LBn 100
100
1,0
\1
- - - -- - - - 1,2
\3
1,1.
1,5
1,5
1 ,7
1,3
Fig. 7 . 8 : Correlazione tra la densita apparente dei grani - la densita apparente del
calcestruzzo e-la resistenza a compressione del provino cubico dei calce
struzzi leggeri a struttura compatta (sec. H. Weigler)
kg/dm3 , per l'armatura un'ulteriore aggiunt a di 0,07 fino a circa 0, 1 5, di
regola 0,10 kg/dm3
L e classi d i resistenza per il e . a . leggero sono L Bn 1 00 - 1 50 - 2 5 0 - 3 5 0
7 .5
7. 5. I
R esistenza a trazion e
1 32
Nelle classi di resistenza inferiori, fino a circa LBn 2 5 0 , esse son o in media
sono piu basse, poich al di sopra di f3w = 350 kg/cm2 risulta determinante la .
.resistenza a trazione dei grani stessi. La seguente relazione si ritrova
pressapoco nella terza parte inferiore del campo di dispersione :
f3s p Z
;::::;:
0, 5
3;z
(7. 1 )
risultata inferiore
7.5: 2
'
'
R esistenza sotto un carico su un area parziale
aumenta solo di
2
/F
p;-
iff ,
(vedi cap. 3 . 5 ).
-
21
. 3V/ _E_
F 1 .;;; {3 R
,
({3R secondo DIN 1 045 come per il calcestruzzo
P am
un carico su un'area
{7. 2)
normale)
com e si verifica all'ancoraggio delle barre d ' armatura con ganci o cappi.
Le prove hanno per dimostrato con sorpresa che si avevano valori migliori
per il calcestruzzo leggero rispetto a quello normale, per cui non vi alcun
12
<P 26 mm,
nel campo della malta., mentre con i diametri maggiori gli inerti leggeri meno
duri si ingranano entro i "d enti di calcestruzzo" tra l e n ervature d'acciaio
7 .5
Divergenze essenziali tra le caratteristiche del calcestruzzo leggero e quelle del calcestruzzo normale
1 33
per ad erenza si ritrova nel fatto che con uguale resistenza a compressio ne
'
del calcestruzzo normale e di quello leggero, in quest'ultimo si ha u na
resistenza d e ll a malta'notevolmente superiore.
Se per6 sotto un'azione di taglio l'aderenza risulta intaccata, con una
compressione in direzione trasversale alla b arra o in d irezione della barra
stessa l'effettoi di trazione trasversale d escritto a 7 . 3 pu6 aumentare
7. 5.4
30 % (fig. 7 . 9 ).
del 20-
ci6 risultato
Stoccarda.
ab
3f3p )
G'D/ p
J.0
I
'I
Fig.
7 .9 :
134
7.
Prb e dal tipo di inerte (argilla espansa, scisto espanso, ecc.). H. Weigler
(82 , p. 1 02) presenta le seguenti formule :
(7.3)
con
EB
85 .300
2 380
Jp;b f3w
eb ,
(massa %)
o
E
_, .. ,
"'"4
:::r-I
11\'-Gt;,.li..- -...- - _
---+-,------r----;
\O '\l.
_.,..
Q.
Variazione longitudinale e
Fig.
7.5
Divergenze essenziali tra le caratteristiche del calcestruzzo leggero e quelle del calcestruzzo normale
1 35
1 00
"'
...
::I
-
E
"'
==
.,
80
'O
<?.
.s
60
2
-;:; e:
'O "'
t.0
:E...
o
....
"'
e:
., o
.!:I
E .-:::
"'
'O ...
e: O)
<: 'O
Fig.
20
lt.
28
56 90
1 80
360
720
giornf
7. 1 1 :
e di quello normale
O/.
.--.. 0,3
"'
llJ
o
13
0,2
I
I
I
0,1
Z : t.. 0 0 k g t m
I
I
I
I
o
Fig.
7. 1 2 :
100
200
3 00
1. 00
s oo
600
700
800
1 36
Eei
.
Per i cal Ol della deformazione viscosa con <P bisogna quindi utilizzare
con il calcestruzzo leggero un indice di d eform azione viscosa ridotto
EL B
<PNB
'PLB = -EN B
(7.4)
8..
"'
o
"
0-====j
- - - - - - - 2-- - w : 6 3 S kp/cm
1,3 5
1,70
--+-+---<-- -----
I.
10
12
1 1..
\6
18
20
22
2 1.
mesi
'
Fig. 7.1 3 :
ak= ek/a0
(82)
e normaJ e ,
con a 0
= 1 /3 f3w
7.5
Divergenze essenziali tra le caratteristiche del alcesttuz2:6 leggero e quelle del calcestruzzo normale
1 37
7. 5. 6
..,
r<
:::
2,1.
2,2
2,0
Calcestruzzo
leggero
3
t r = I.' 5 k g I d m
......,_+""'o,L.-J
"'
.9
O)
....
O)
"'
0,8 +--+---+--+---+---1---+---4
0,6
E 0 ,1.
.;;;
O)
O, 2
"---+---+---t--+---<
o
5
10 15 20 25 3 0 35 4 0
Tenore d i umidita
Fg. 7. 1 4 :
[ Voi. lo ]
1 per calcestruzzo
con inerti di ghiaia fluviale e con inerti leggeri (Prb = 1 ,45 kg/dm 3 )
i n funzione del tenore di umidita i n % di volume (82)
138
7.
o
II
I..
...
::i
f,,
c.
E
s
..
N
e::
.,
...
40
30
20
....
o
I L i apor ,.
Berwi l i t
10
12
10
7.1 5 :
16 d
-
20 C
1 m in alcestruzzo normale
leggero
(82)
7.6
1 39
(7.5)
Anche per le sezioni trasversali delle travi a soletta con b/b0 > 5 e d/h 0,22
si possono applicare le note formule approssimative, se al posto di i3R si
introduce il yaJore ridotto a i3 R .
In base a nuovi risultati di ricerca, E. Grasser, Monaco (Giornata del
Calcestruzz o 1 9 7 5) propone di calcolare, unitariamente p er flessione e per
flessione con compressione assiale, co n il diagramma parabola-rettangolo del
calcestruzzo normale, pero con a = 0,9.
1 40
7.
EL B
Gb
___ ___ _
I
I
I
I
I
I
I
I
E b
2,0 [1]
Fig. 7 . 1 6 :
_
1---
S/. __
/
I
I
I
I
I
I
I
I
'V'a.R
I
I
I
I
I
I
I
. .....w..1-W.-'-J.-J...J-J..J...J...._'-'-'.._..._,__.._._,,_._.._._E b
2
3,5 [ 1 ]
T/ ""
(-
+ -)
70
d
6
prevista dal progetto nella terza parte m ediana della lunghezza d 'inflessione,
.Le eccezioni, con cui non si rihiede l'applicazione del coefficiente di
diminuzione ri , si riferiscono a szioni trasversali con zona compressa
rettangolare, in cui si sia impiegato p er il dimensionamento il diagramma
d elle tensioni parabola-rettangolo con la riduzione del valore al vertice a
. o: f3 R . Nell'equazione per o: va per6 introdotta, invece di e , l'eccentricita
maggiorata e + f (vedi ( 1 a, par. 1 O. 5 . 3 ) ).
141
7. 7
7. 8
impieghi
Negli USA sono stati realizzati numerosi grandi edifici e molte costruzioni
prefabbricate in calcestruzzo leggero, soprattutto in quei casi in cui non si
dispone di ghiaia e pietrisco in sito, che vanno quin di trasportati da grandi
distanze. Dal pun to di vista tecnico, le strutture portanti in calcestruzzo
leggero con i grandi prefabbricati degli edifici residenziali e industriali,
e soprattutto nei po nti in c. a.p., Sono spesso vantaggiose e affascinanti per
l'ingegnere.
1 42
7.
(.Q
1 3 6 m;
::;:;
96,4 m ;
in calcestruzzo
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Stahlbetonbau 63
10 - 19
Sohn , 1 9 6 6
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( 1 9 68 ) , H . 1 0 , S . 2 2 8 - 2 3 0
26
L in s e , H. :
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R o s enhaupt, S . :
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Bay, H . :
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Thon , R . :
( 1 9 6 1) , H. 6, S . 1 9 1 - 1 9 7 ; H. 8 , S . 2 64 - 2 6 8
Beitrag zut" B e r e chnung von Sche iben mit s e itlichen V e r s t e ifun gen.
Die Baute c hnik 4 1
( 1 9 64 ) , H. 2 , S . 48 - 5 1
39 ( 1 9 64 ) , H . 1 0 , S. 4 0 6 - 4 0 8
30
25 - 3 4 und E r ganzung
180
Pfeiffe r , G . :
Stahlbetonbau 5 3
( 1 9 5 8 ) , S. 1 2 , S. 2 9 7 - 3 0 6
31
Nylande r , H. ;
TH Hannove r ,
Di vis .
32
F r a n z , G. ;
1 9 65
No .
6 4 , 6 5 , 6 6 , 6 8 , 6 9 q 9 67)
N i edenhoff, H . :
B e ton - u.
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Mehme l , A . ;
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Ha gb e r g , T . :
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Jyengar , K. T . S . R . ;
Stahlbetonbau 58
Freitag, W. :
( 19 6 3 ) , H . 5 , S . 1 1 2 - 1 2 0
D e r Bauingenieur 42
( 1 9 6 7 ) , K 1 0 , S. 3 6 2 - 3 69
Z u r B e m e s s u n g d e r Konsole .
B e ton - u.
Stahlbetonbau 6 1
( 1 9 6 6) , H. 3 , S.
Z e ts c h r . f.
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