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UTERO

UTERO
Ha la funzione sia di permettere il passaggio agli spermatozoi che vanno
incontro all'ovulo, sia di raccogliere questo, dopo che stato fecondato, sia,
infine, di assicurare lo sviluppo del prodotto del concepimento durante la
gravidanza e di espellerlo quando giunto a termine.

La funzione cos importante dell'utero pi o meno alterata allo stato


patologico, tanto che le affezioni uterine possono mettere un ostacolo alla
fecondazione, ossia apportare la sterilit; esse possono anche impedire il
perfetto sviluppo dell'uovo fecondato e, quindi, essere causa di aborto;
infine, possono costituire una causa di distocia.

Se le malattie di quest'organo apportano un disturbo pi o meno


considerevole alla sua normale funzione, conviene anche osservare che,
reciprocamente, la gravidanza ed il parto hanno una considerevole
influenza sulla patogenesi delle affezioni uterine.

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ANATOMIA

Lutero il secondo tratto delle vie genitali


femminili. un organo cavo, impari e mediano
a forma di pera capovolta leggermente
appiattita in senso antero-posteriore,
posizionato al centro dello scavo pelvico, che
in alto riceve lo sbocco delle trombe uterine e
in basso si apre nella cavit vaginale.

Nella nullipara, lutero lungo 6-7 cm, largo


circa 4 cm (nella sua parte superiore) e
spesso 2,5 cm.
Pesa 40-50 grammi
Nelle multipare peso e dimensioni diventano
maggiori

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ANATOMIA
Lutero situato pressoch al centro della piccola pelvi

Normalmente lorifizio uterino esterno si trova allaltezza del margine


superiore della sinfisi pubica, in un piano frontale passante per le spine
ischiatiche; rispetto alla colonna vertebrale, corrisponde alla 1a-2a vertebra
coccigea.
Mentre il collo, per le sue connessioni con la vescica e la vagina e per quelle
che, tramite questultima, contrae con il pavimento pelvico, abbastanza
fisso, il corpo gode invece di grande mobilit, subendo spostamenti in
rapporto, per esempio, al grado di riempimento della vescica e del retto, al
grado di distensione e agli spostamenti delle anse intestinali.

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Normalmente lutero si trova in posizione di antiverso-flessione, cio


lorgano, nel suo insieme, inclinato in avanti rispetto allasse della vagina
con un angolo di circa 90-100 e lasse del corpo flesso su quello del
collo con un angolo aperto anteriormente di 120-170.

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ANATOMIA
La retroversione dellutero quando il collo si proietta
progressivamente nella met anteriore e il corpo mano mano si
verticalizza.

La causa pi frequente della retroversione lipertonia dellelevatore


dellano che crea un richiamo posteriore del canale e del corpo dell
utero che non pu che verticalizzarsi e va dietro

Unaltra causa il mancato sviluppo della parete posteriore della


vagina che deve essere maggiore rispetto lanteriore. La parete
posteriore cresce adeguatamente solo se riceve la giusta
impermeazione ormonale, se viene meno le due pareti saranno della
stessa lunghezza e il corpo dellutero non pu adattarsi nella sua
met posteriore ma avr un orientamento centrale e verticale ossia
in retroversione

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ANATOMIA

Ci sono retroflessioni congenite dove il corpo dellutero


invece di flettersi sopra la vescica si ripiega allesterno e
va a guardare la faccia del sacro invece di guardare il
corpo del pube

Possiamo avere retroflessioni da involuzione successive


al parto, in questa fase il corpo dellutero deve ritornare
in sede e rimpicciolirsi, i legamenti rotondi possono non
riuscire ad accorciarsi velocemente (sono loro che lo
riancorano in anteriorit alla branca pubica) e il corpo
se non trascinato in avanti dal legamento si appoggia
e accomoda dietro.

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ANATOMIA

Le parti in cui la vagina termina ed inizia la parte vaginale del collo sono chiamati fornici:
fornice anteriore
fornice posteriore
2 fornici laterali

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Lutero un unico organo ma bisogna distinguere due parti:


il corpo dellutero (espanso in alto)
il collo dellutero (ristretto in basso rivolta verso la vagina che su di essa si inserisce)

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Linserzione della vagina sul collo avviene secondo un piano obliquo in basso e in avanti, in modo che
mentre la porzione sopravaginale pi estesa anteriormente, quella vaginale lo posteriormente.

Tra corpo e collo c un leggero restringimento, listmo, pi evidente nelle nullipare e sulle facce
anteriore e laterali dellorgano; listmo corrisponde internamente allorifizio uterino interno tramite cui
corpo e collo dellutero comunicano.

Il fondo dellutero, invece, la parte superiore del corpo, arrotondata, che sporge oltre un piano
passante per il punto di entrata delle tube.

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RAPPORTI ANATOMICI

Per quanto riguarda i rapporti dellutero occorre


distinguere:
una parte sopravaginale (comprendente il
corpo e parte del collo)
una parte intravaginale (data dalla porzione
inferiore del collo)

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RAPPORTI ANATOMICI
Parte sopravaginale:

La faccia anteriore in rapporto con la vescica tramite il cavo


vescico-uterino che normalmente virtuale.
La faccia posteriore in rapporto con il retto mediante il cavo rettouterino di Douglas che normalmente occupato da anse
dellintestino tenue.
I margini laterali danno in gran parte attacco ai legamenti larghi e, in
corrispondenza del collo, sotto la base del legamento largo, si
mettono in rapporto con larteria uterina incrociata dalluretere.
Il fondo uterino, infine, in rapporto con anse del tenue.

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RAPPORTI ANATOMICI

Parte intravaginale:

La porzione intravaginale del collo presenta unobliquit


diversa da quella della vagina ed entra perci in
contatto con la sua faccia posteriore.
In avanti, la vagina separa il muso di tinca rispetto agli
ureteri e al trigono vescicale.
Lateralmente, sempre con linterposizione della parete
vaginale, il collo uterino si trova in rapporto con la parte
pi declive del parametrio, con il muscolo elevatore
dellano e con i rami vescico-vaginali dellarteria uterina.

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ANATOMIA
Nel corpo dellutero si distinguono:

Una faccia anteriore (o vescicale) che guarda in basso e che, con linterposizione del
cavo peritoneale vescico-uterino, riposa sulla vescica.
Una faccia posteriore (o intestinale) notevolmente convessa che guarda in dietro e in
alto, rivestita dal peritoneo ed in rapporto con la faccia anteriore del retto.
Due margini laterali, destro e sinistro, arrotondati, dai quali si dipartono i legamenti
larghi.
Un margine superiore che delimita il fondo ed pressoch rettilineo e sottile nelle
nullipare, grosso e convesso nelle multipare.
Due angoli supero-laterali (o tubarici), a livello dei quali sboccano le tube uterine,
mentre subito al di sotto e al davanti di esse originano i legamenti rotondi dellutero
e un poco in dietro i legamenti utero-ovarici.

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ANATOMIA

Nelle nullipare la cavit del corpo ha forma di una


stretta fessura triangolare, con i margini superiore
e laterali convessi che sporgono verso la cavit,
restringendola. Le pareti anteriore e posteriore
sono lisce, pianeggianti e a contatto tra loro.
Nelle multipare la cavit pi ampia e i margini
rettilinei.
Lorifizio uterino interno, stretto nelle nullipare (3-4
mm di diametro), diviene notevolmente pi ampio
dopo uno o pi parti.

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ANATOMIA
Il collo dellutero ha forma pressoch cilindrica; prima della pubert
notevolmente sviluppato rispetto al corpo e corrisponde a circa la
met della lunghezza totale dellutero; in seguito, specie nelle
multipare, esso corrisponde a circa un terzo dellorgano, dato il
notevole sviluppo del corpo.
La parte interna del collo uterino rappresentata dal canale
cervicale che delimitato dai due orifizi uterini, interno ed esterno.
Questo canale fusiforme, cio pi ampio nella parte media e
ristretto in corrispondenza dei due orifizi uterini interno ed esterno.
Nelle multipare la sua forma pu modificarsi e divenire cilindrica o
conica a base inferiore.

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MEZZI DI FISSIT

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Peritoneo che lo ricopre


Legamenti che lo uniscono alle pareti dello scavo pelvico
Vasi che portano adesso e lo circondano
Tessuto cellulare sottoperitoneale del bacino che si addensa
sui vasi stessi
Perineo

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L'utero molto mobile nella cavit pelvica. Questa mobilit,


ha nondimeno dei limiti fisiologici che le sono imposti dai
diversi mezzi di fissazione dell'organo
mantenuto in posizione da:

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MEZZI DI SOSTEGNO
Legamenti utero-sacrali

Espansioni fibro-seche avvolgono in numerosi vasi dello spazio sottoperitoneale del bacino e che vanno in parte a dinserirsi sull'istmo uterino;

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Connessioni che uniscono l'utero alla vescica, al retto, al muscolo elevatore


dell'ano e dal perineo

Lama sacro-retto-genito-pubica

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LEGAMENTI

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Si distinguono:
I legamenti larghi rappresentano i veri legamenti sospensori dell'utero.
Disposti in un senso vertico-trasversale ed estesi da uno dei margini
dell'utero alla parete corrispondente della cavit pelvica, essi permettono
all'utero di muoversi abbastanza estesa mente in senso antero-posteriore,
ma si oppongono ai movimenti di lateralit. Quando uno dei due legamenti
troppo lasso, oppure retratto, l'utero si inclina su un lato e si pone in
latero deviazione.
I legamenti rotondi, sottili e lunghi cordoni fibromuscolari estesi dagli angoli
supero-laterali dell'utero alle grandi labbra, sono disposti in un piano
sensibilmente sagittale. Essi contribuiscono a mantenere l'utero in
antiversione, e quindi opporsi alla retroversione dell'utero.

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VASCOLARIZZAZIONE
irrorato dallarteria uterina che origina dallarteria ombelicale
oppure,direttamente, dal tronco anteriore dellarteria ipogastrica

Larteria uterina, nel discendere lungo la parete laterale della piccola


pelvi, si accompagna alluretere, dal quale poi si separa, per
raggiungere la porzione sopravaginale del collo.

Qui si divide nei rami terminali:

Arterie del fondo dellutero


Ramo ovarico
Ramo tubarico
Arteria per il legamento rotondo

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VASCOLARIZZAZIONE
Le vene che originano dalla parete uterina sono denominate seni uterini.

Giunte lungo il margine laterale dellutero, al di sotto del peritoneo, formano


con le vene provenienti dalla vagina, il plesso utero-vaginale
Esse fanno capo alla vena ipogastrica

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Nel loro decorso alla base del legamento largo formano il cosiddetto
Legamento Cardinale.

Altre vene del plesso utero-vaginale si uniscono alle vene ovariche facendo
capo al plesso pampiniforme, tributario alla vena cava inferiore (a destra) e
alla vena renale (a sinistra)
Plesso utero-vaginale e vene uterine comunicano con altri lessi venosi del
piccolo bacino

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INNERVAZIONE

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PARASIMPATICO
Nervi sacrali
Nervi toracici D10-D12-L1

ORTOSIMPATICO
Plesso utero-vaginale
Plesso pelvico

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Il plesso utero-vaginale presenta un grosso ganglio,


Ganglio Cervicale di Lee-Frankenhauser, cui sono
nnessi due piccoli gangli vescicali, in rapporto con
luretere

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PRECAUZIONI E CONTROINDICAZIONI
Infezioni genitali
Endometriosi
Malposizione cervico-uterina
Tumore maligno o benigno
Amenorrea improvvisa ( le cause potrebbero
essere: gravidanza, menopausa, dimagrimento
rapido, obesit, disturbi endocrini, tumore ovarico,
problemi psico-emozionali)
Gonfiore pelvico non diagnosticato
Dolore acuto alla palpazione pelvica

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INDICAZIONI

Sindrome premestruale ( valutare e


eventualmente riequilibrare i leg. Utero-sacrali,
sensibili e fibrotizzati)
Algomenorrea
Varicosit pelvica
Deficit venoso agli arti inferiori
Infertilit
Lombalgia
Sciatalgia ( maggiore a sinistra)
Cruralgia

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TEST UTERO

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TEST E RIEQUILIBRIO LEGAMENTO LARGO

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RIEQUILIBRIO LEGAMENTO
UTERO-SACRALE

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RIEQUILIBRIO LEGAMENTO ROTONDO

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VALUTAZIONE E RIEQUILIBRIO
PERITONEO-UTERO

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MOTILIT UTERO

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PROSTATA

PROSTATA
ANATOMIA

una ghiandola che fa parte dellapparato genitale


maschile dei mammiferi che si sviluppa attorno e nello
spessore della parete della porzione iniziale delluretra

La sua funzione principale quella di produrre ed


emettere il liquido seminale, uno dei costituenti dello
sperma, che contiene gli elementi necessari a nutrire e
veicolare gli spermatozoi

collocata circa 5 cm anteriormente al retto e allano

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PROSTATA
ANATOMIA

Ha la forma di cono appiattito da avanti a


dietro, la cui base, diretta in alto, adesa alla
vescica e lapice con il diaframma urogenitale

Nelladulto, normalmente, lunga 3 cm, larga


4 cm e spessa 25 mm

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PROSTATA
ANATOMIA

Le sue dimensioni variano a seconda dellet e dei soggetti.


Nel bambino piccola, si ingrossa nella pubert raggiungendo il
massimo sviluppo verso i 20-25 anni.

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Verso i 60 anni cresce di nuovo (a differenza degli altri organi


genitali che si atrofizzano), a volte anche fino a 3-4 volte la
grandezza normale

L'asse della prostata, rappresentato da quella linea che riunisce


l'apice dell'organo al centro della base, non esattamente verticale,
ma obliquo dall'alto in basso e dall'indietro all'avanti, e forma con la
verticale un angolo di 20-25.

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PROSTATA
ANATOMIA
posta immediatamente sotto la vescica, nella cavit pelvica ( e non nel perineo)

delimitata da:

Sinfisi pubica (avanti)


Fascia prostato-peritoneale (dietro)
Mm elevatori dellano (lateralmente)
Diaframma urogenitale (inferiormente)
Leg. Pubo-vescicali, Vascica e Trigono vescicale (superiormente)

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La distanza che separa la faccia posteriore della prostata allorifizio anale circa 4
cm

Tra la prostata e la sinfisi pubica c il Plesso del Santorini ( plesso venoso prevescicale anteriore)

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PROSTATA
VASCOLARIZZAZIONE

Le vene si distribuiscono alla prostata mediante:


Plesso del Santorini
Vene che decorrono nel fascio neurovascolare postero-laterale alla
ghiandola

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irrorata da rami delle arterie:


Pudenda interna
Vescicale inferiore
Arteria rettale mediale (rami dellarteria iliaca interna)

Il Plesso del Santorini situato dietro la sinfisi pubica e contiene vasi


di maggior calibro in cui drena il sangue alla prostata

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PROSTATA
INNERVAZIONE

innervata:
Plesso Ipogastrico Inferiore

Molti nervi decorrono lungo i fasci neuro-vascolari


postero-laterali accollati alla ghiandola

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Sfintere uretrale esterno e Capsula sono molto


innervati >>>>>
Fibre nervose sulla faccia anteriore <<
Zona periferica <<<<<<<<<<<<

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PROSTATA
CONTROINDICAZIONI

Presenza di sangue nelle urine


Gonfiore pelvico alla palpazione
Stenosi del canale uretrale

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ASCOLTO LOCALE

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TEST PROSTATA

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RIEQUILIBRIO PROSTATA

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MOTILIT PROSTATA

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OVAIO

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Le ovaie sono le gonadi


femminili e svolgono il
duplice compito di
produrre le cellule
germinali femminili
(funzione gametogenica)
e di secernere gli ormoni
estrogeno e
progesterone, oltre ad
una piccola quantit di
androgeni (funzione
endocrina).

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ANATOMIA

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ANATOMIA
Sono organi pari, situati di contro alla parete laterale del
piccolo bacino. Hanno forma e grandezza di una grossa
mandorla, con il maggior asse verticale disposto su un piano
pressoch sagittale.

Durante il periodo fertile un ovaio ha altezza di 3,5 cm,


larghezza di 2 cm e spessore di 1 cm.

Lovaio delle multipare pi grossa di quella delle nullipare;


nelle bambine lorgano risulta pi piccolo come pure si riduce,
per sclerosi, nella vecchiaia.

Durante la mestruazione, quellovaio che ha messo in libert


luovo, acquista un valore doppio o anche triplo di quello che
ha allo stato ordinario. Nei primi mesi di gravidanza, lovaio sul
quale si trova il corpo luteo, resta pi voluminoso di quello
opposto

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ANATOMIA

Lovaio ha consistenza piuttosto dura.

Il suo aspetto varia secondo le fasi della vita sessuale:


prima della pubert si presenta liscia e regolare; durante
il periodo fertile la superficie appare di colorito grigiorossastro e notevolmente irregolare per la sporgenza di
follicoli in via di maturazione o di corpi lutei.

Col progredire dellet compaiono numerose cicatrici,


esito del processo di atresia follicolare e della
regressione di corpi lutei. Dopo la menopausa lovaio
tende a diventare atrofica, acquista una consistenza
quasi lignea e dopo i 70 anni ritorna liscia per atrofia
delle stesse cicatrici.

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ANATOMIA
Sulla faccia interna o mediale dellovaio si applicano, per
parte della sua estensione, la porzione ascendente della
tromba uterina e il relativo mesosalpinge che formano, con il
peritoneo parietale della fossetta ovarica, una specie di
tasca peritoneale, la cosiddetta borsa ovarica.
Tale borsa interrotta in avanti dallinserzione del
mesovario sul margine anteriore dellovaio e viene cos
suddivisa in due compartimenti: uno mediale, compreso tra
la faccia mediale dellovaio e la tuba con il suo
mesosalpinge e comunicante medialmente e in dietro con la
cavit peritoneale; uno laterale, pi ampio, compreso tra la
faccia laterale dellovaio e la parete della fossetta ovarica e
aperto anchesso in dietro verso la cavit peritoneale

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ANATOMIA

Una mediale, che volge verso la cavit


pelvica;
Una laterale, che in rapporto con la
parete.

Due margini, di cui:

Uno anteriore (o mesovarico) in quanto


connesso con la pagina posteriore del
legamento largo tramite, appunto, il
mesovario; questo margine anche
denominato ilo dellovaio;
Uno posteriore, che libero.

Due poli, di cui:

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Vi si possono distinguere:
Due facce, di cui:

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Uno superiore (o tubarico), che unito


allinfundibolo della tuba uterina ad opera
della fimbria ovarica;
Uno inferiore (o uterino), pi assottigliato
del precedente, che unito allutero dal
legamento utero-ovarico.

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RAPPORTI ANATOMICI

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luretere (posteriore)
linserzione del legamento largo alla parete laterale della pelvi (anteriore)
i vasi iliaci esterni (superiore)
lorigine delle arterie ombelicale e uterina in un tronco comune (inferiore)

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Lovaio ha una posizione relativamente variabile in quanto pu seguire gli


spostamenti dellutero, sia in corso di gravidanza che a seguito di
gravidanze pregresse.
Tuttavia, nella sua posizione abituale, lovaio disposto in maniera che la
sua faccia laterale corrisponde ad una depressione della parete posterolaterale della piccola pelvi, che in rapporto con:

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La fossetta ovarica situata 20-25 mm al davanti dellarticolazione sacroiliaca e 15 mm circa al di sotto dello stretto superiore. Lateralmente
rispetto al peritoneo parietale che tappezza la fossetta ovarica si trovano,
nellambiente adiposo della sottosierosa, alcuni linfonodi, i vasi e il nervo
otturatori e, pi profondamente, il muscolo otturatore interno rivestito dalla
propria fascia.

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RAPPORTI ANATOMICI

Nelle multipare lovaio assume spesso una


posizione pi bassa e posteriore ed in
rapporto con:
Uretere (anteriore)
Parete pelvica posteriore (posteriore)
Legamento utero-sacrale (inferiore e mediale)

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Lovaio non ricoperto dal peritoneo


viscerale, ma da un epitelio particolare detto
epitelio ovarico

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MEZZI DI FISSIT
Sono rappresentati da 4 legamenti:

Il legamento sospensore dellovaio formato dai vasi


ovarici, provenienti dalla regione lombare e
accompagnati da fibre connettivali e muscolari lisce e
terminano allestremit superiore del margine
mesovarico dellovaio

Il legamento utero-ovarico unisce il polo inferiore


dellovaio allangolo supero-laterale dellutero

Il legamento mesovarico un corto legamento


peritoneale che si stacca dalla pagina posteriore del
legamento largo dellutero e raggiunge il margine
anteriore dellovaio

Il legamento tubo-ovarico non rappresenta un vero


mezzo di fissit; esso unisce il polo superiore
dellovaio alla superficie esterna del padiglione della
tuba uterina

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VASCOLARIZZAZIONE

Lovaio ha una duplice fonte di irrorazione:


larteria genitale (ovarica) e il ramo ovarico
dellarteria uterina.

Larteria genitale ovarica nasce dallaorta


addominale, a livello della 2a vertebra lombare;
a destra, passa al davanti della vena cava
inferiore e, dambo i lati, incrocia luretere e
quindi il tratto iniziale dei vasi iliaci esterni,
contenuta nel legamento sospensore.
Il ramo ovarico nasce dallarteria uterina a
livello dellangolo laterale dellutero e,
seguendo il legamento utero-ovarico, raggiunge
il mesovario per anastomizzarsi con larteria
ovarica

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Le vene formano un ricco plesso


in corrispondenza della zona
midollare, contribuendo alla
costituzione del cosiddetto bulbo
dellovaio e fanno capo
medialmente alla vena uterina e
lateralmente alle vene ovariche le
quali sono dapprima unite in un
plesso pampiniforme, che risale
verso laddome nel legamento
sospensore, poi si riducono in un
tronco unico che, a destra,
sbocca nella vena cava inferiore e
a sinistra nella vena renale.

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VASCOLARIZZAZIONE

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I nervi giungono allovaio


tramite i vasi arteriosi
attorno ai quali formano
il plesso utero-ovarico,
emanazione del plesso
celiaco

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INNERVAZIONE

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PATOLOGIA
Ovaio policistico

Lovaio policistico, o malattia policistica ovarica, una condizione in cui ci


sono molte piccole cisti nelle ovaie, che possono influenzare la capacit di
una donna di rimanere incinta.
CAUSE: Lovaio policistico colpisce i cicli ormonali. Gli ormoni aiutano a
regolare il normale sviluppo degli ovuli nelle ovaie. I follicoli sono sacche
allinterno delle ovaie che contengono gli ovuli. In presenza della malattia ci
sono molti follicoli poco sviluppati nelle ovaie. Gli ovuli in questi follicoli non
maturano, e quindi non possono essere rilasciati dalle ovaie. Al contrario, si
formano delle cisti nellovaio.
Ci pu contribuire alla sterilit. I follicoli immaturi e limpossibilit di
rilasciare un ovulo (ovulazione) sono probabilmente causate da bassi livelli
di ormone follicolo stimolante (FSH), superiori ai livelli normali degli ormoni
maschili (androgeni) prodotti nelle ovaie. Le diagnosi maggiori avvengono
tra i 20 e i 30 anni. Le donne con questo disturbo spesso hanno una madre
o una sorella che ha sintomi simili.

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PATOLOGIA
SINTOMI

Cicli irregolari, molto leggeri o poco frequenti;


Periodi di assenza del ciclo, di solito (ma non sempre) dopo uno o pi
periodi mestruali normali durante la pubert (amenorrea secondaria);
Acne che peggiora;
Riduzione della dimensione del seno;
Sviluppo di caratteristiche sessuali maschili (virilizzazione), come maggiori
peli sul corpo, viso, un abbassamento della voce, calvizie e allargamento del
clitoride;
Diabete;
Maggiore crescita dei capelli e peli del corpo;
Infertilit;
Scarsa risposta agli ormoni, insulino-resistenza che porta ad un accumulo
di insulina nel sangue;
Aumento di peso o obesit.

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OVAIO
PATOLOGIA

SI
.IT

C
O

DIAGNOSI:
Durante un esame pelvico, il medico pu notare un clitoride allargato e
lingrossamento delle ovaie. I test includono:
Ecografia addominale;
MRI addominale;
Biopsia dellovaio;
Livelli di estrogeni;
Livelli di glucosio e insulina a digiuno;
Livelli di FSH;
Laparoscopia;
Livelli di LH;
Livelli di ormone maschile (testosterone);
Urine 17-KS;
Ecografia vaginale.

FI
SI

OVAIO
PATOLOGIA

SI
.IT

Le analisi del sangue che possono essere effettuate includono:


Test di gravidanza;
Livelli di prolattina;
Test di funzionalit tiroidea.
TERAPIA:
Pillola anticoncezionale;
Farmaci

A volte le donne hanno bisogno di farmaci per la fertilit pi forti per rimanere incinte. Nelle donne con malattia
policistica ovarica che hanno anche insulino-resistenza, il Glucophage (metformina), un farmaco che rende le cellule
pi sensibili allinsulina, ha dimostrato di produrre unovulazione normale.

Perdere peso (che pu essere difficile) pu contribuire a ridurre i livelli elevati di insulina nel sangue. Per le donne
con questa condizione che sono in sovrappeso, la perdita di peso pu ridurre la resistenza allinsulina, stimolare
lovulazione, e migliorare i tassi di fertilit.

PROGNOSI: Le donne che hanno questa condizione possono rimanere incinte con la corretta medicazione chirurgica
o medica. Le gravidanze sono di solito normali. Possibili complicazioni possono essere:
Aumento del rischio di tumore dellendometrio;
Infertilit;
Condizioni di obesit, come la pressione alta e diabete;
Possibile rischio aumentato di cancro al seno.

FI
SI

C
O

FI
SI

C
O

SI
.IT

VALUTAZIONE LEGAMENTO UTERO-OVARICO

FI
SI

C
O

SI
.IT

TRATTAMENTO LEGAMENTO UTERO-OVARICO

FI
SI

C
O

SI
.IT

MOTILIT OVAIO

FI
SI

C
O

SI
.IT

CANALE INGUNALE

CANALE INGUINALE
ANATOMIA
una struttura (tragitto) virtuale che
attraversa la parete addominale, e si trova
subito sopra la met mediale del Leg.
Inguinale.

Permette il passaggio al funicolo spermatico


nelluomo e al Leg. rotondo dellutero nella
donna. Il suo decorso obliquo avanti-bassodentro.

Presenta 2 orifizi:
Anello inguinale sottocutaneo (superficiale o
esterno) Sbocco superficiale superficiale.
situato tra le inserzioni pubiche del grande
obliquo
Anello inguinale addominale ( profondo o
esterno) entrata profondo . situato tra le
inserzioni pubiche del piccolo obliquo

FI
SI

C
O

SI
.IT

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

CANALE INGUINALE
ANATOMIA
Nel dividere la parte occupata dal canale inguinale si considerano 4 pareti:

Anteriore
costituita dallaponeurosi del mm obliquo esterno e dalle fibre arcuate (formazione fibrose che si
estendono dalla SIAS fino alla spina pubica e la cresta pettinea

C
O

Posteriore
formata dalla fascia trasversale rinforzata, in diversi punti, dal Leg. Interfoveolare (di Hesselbach),
dalla bandelletta ileo-pubica ( Leg. di Thompson), dalla falce inguinale ( Leg. di Henle) e dal tendine
congiunto dei mm obliquo interno e trasverso delladdome
Superiore
formata dal margine inferiore del mm obliquo interno e del trasverso

FI
SI

SI
.IT

Inferiore
data dalla faccia superiore del leg inguinale di Poupart

La parte centrale della parete posteriore del canale inguinale corrisponde alla fossetta inguinale
media, non rinforzata da alcuna struttura, e prende il nome di Triangolo di Hesselbach o area di
debolezza di Frouchaud ( chiamata cos per la superficie lassa dove pu farsi strada lernia inguinale
diretta

CANALE INGUINALE
ANATOMIA

SI
.IT
R

C
O

Nella piega dellinguine, al di sopra dellanello inguinale


superficiale appare il ramo cutaneo anteriore del nervo
ileo-ipogastrico, caudalmente e lateralmente si trova il
nervo ileo-inguinale che raggiunge il leg. Rotondo
dellutero o il cordone spermatico

Contiene:
Nervo ileo-ipogastrico
Nervo ileo-inguinale
Nervo genito-femorale

FI
SI

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

CANALE INGUINALE
PRECAUZIONI E CONTROINDICAZIONI

SI
.IT

C
O

Urine colorate e torbide


Pesantezza dolorosa pelvica accompagnata a bruciori urinari
Presenza di gangli inguinali

FI
SI

FI
SI

C
O

SI
.IT

TEST E TRATTAMENTO

FI
SI

C
O

SI
.IT

DIAFRAMMA PELVICO

FI
SI

C
O

SI
.IT

LAMA SACRO-RETTO-GENITO-PUBICA

FI
SI

SI
.IT

C
O

ESOFAGO

ESOFAGO
Lesofago un canale
muscolare deformabile, della
lunghezza di circa 25 cm, che
unisce lipofaringe al cardias..

inglobato nella guaina


viscerale del collo, a contatto
sia con la fascia profonda che
con la fascia media.

situato davanti al legamento


longitudinale anteriore,
rispetto al quale separato da
uno spazio virtuale (Hencke),
che consente lo scorrimento
dellesofago stesso rispetto
alle vertebre cervicali
adiacenti

FI
SI

C
O

SI
.IT

ANATOMIA

FI
SI

SI
.IT

C
O

ESOFAGO

FI
SI

C
O

Globalmente e posizionato
a sx della linea mediana, e
scendendo forma una
doppia curva.
Parte dallosso ioide sulla
linea mediana e a livello
del collo si sposta di 1-2
cm a sx verso la trachea
A livello di D4-D5 devia
verso dx ( per la presenza
del bronco sx e dellarco
dellaorta)
Ritorna poi a sx entrando
nel foro esofageo della
cupola sx del diaframma

SI
.IT

ANATOMIA

FI
SI

SI
.IT

C
O

ESOFAGO
ANATOMIA

Presenta 3 ristringimenti:

Cricofaringeo a livello di C6

Aortico a livello di D4-D5,


allincrocio con larco aortico
e il bronco sx

Iatale a livello di D11-D12

FI
SI

C
O

SI
.IT

ESOFAGO
ANATOMIA

Ha 3 funzioni:

C
O

SI
.IT

Trasporta il bolo alimentare dalla bocca


allo stomaco

FI
SI

Protegge le vie aeree superiori:


impedisce i reflussi gastrici, ovvero i
reflussi acidi dallo stomaco;
Protegge lo stomaco: impedisce
lingestione di troppa aria a livello dello
stomaco.

ESOFAGO

Esofago cervicale: va
dallosso Ioide a C6
Esofago toracico: va da
C6-C7 a D9. D9 la
proiezione dello Iatus
esofageo (foro esofageo
del diaframma)
Esofago addominale: va
da D9 al cardias

FI
SI

Si possono distinguere 3
porzioni:

C
O

SI
.IT

ANATOMIA

ESOFAGO
ANATOMIA
Esofago cervicale

Questa breve porzione dellesofago poggia con la sua parete posteriore


sulla colonna vertebrale, mentre la parete anteriore confina con la trachea,
situata dallosso ioide a C6 ed lunga circa 5cm.

A livello Di C5-C6 si apprezza il primo restringimento esofageo, o


restringimento crico-faringeo. Formato da fibre muscolari circolari proprie
dellesofago esso si situa a livello della parte iniziale dellesofago ed
dovuto al rapporto che lesofago stesso contrae con la lamina posteriore
della cartilagine cricoidea ed al muscolo crico-faringeo (costrittore della
faringe). Tale restringimento d origine allo sfintere esofageo superiore o
U.E.S. (Upper Esofageal Sphinter) o giunto faringo-esofageo; esso mette
appunto in relazione la faringe con lesofago

FI
SI

C
O

SI
.IT

FI
SI

SI
.IT

C
O

ESOFAGO
ANATOMIA
Esofago toracico

Si tratta di una porzione lunga circa 18 cm che si prolunga da C7 a D9 e si


allontana progressivamente dalla colonna vertebrale.

Fino alla biforcazione della trachea, situata allaltezza di D4 la porzione


toracica accompagnata anteriormente dalla trachea.

Alla stessa altezza si trova larco aortico.

La porzione toracica dellaorta decorre inizialmente a sinistra dellesofago,


portandosi poi progressivamente verso la sua porzione posteriore. La
porzione toracica dellesofago in rapporto con latrio sinistro del cuore. A
questo livello possibile apprezzare altri due restringimenti, il secondo ed il
terzo restringimento esofageo

FI
SI

C
O

SI
.IT

FI
SI

SI
.IT

C
O

ESOFAGO
ANATOMIA

Il secondo restringimento dato dal rapporto che lesofago


stesso effettua con larco dellaorta che poggiando sul lato
sinistro di detto organo, lascia un impronta (a livello della IV
e V vertebra toracica): il restringimento aortico. A questo
livello le pulsazioni dellaorta possono essere osservate con
lesofagoscopio.
Il terzo restringimento, posto subito sotto il precedente,
dato dal rapporto con il bronco primario sinistro che lascia
unimpronta sulla faccia antero-laterale dellesofago stesso:
il restringimento bronchiale

FI
SI

C
O

SI
.IT

ESOFAGO
ANATOMIA
Esofago addominale

Si tratta di una porzione molto breve che va da D9 al cardias, lunga


circa 2-3cm, che inizia in corrispondenza dellorifizio esofageo del
diaframma, al quale fissata mediante tessuto connettivo, e termina
con lo sbocco nello stomaco.
Come disposizione spaziale lEsofago da una linea mediana si sposta
a sinistra di circa 1-2cm a livello della porzione cervicale, fino alla
trachea. Poi con una leggera deviazione crea una piccola curva a
destra a livello dellarco dellaorta, spostandosi nuovamente a
sinistra passando attraverso lo iato esofageo del Diaframma; forma
pertanto una specie di S per aggirare laorta.

FI
SI

C
O

SI
.IT

ESOFAGO
ANATOMIA
Esofago addominale

A livello della giunzione gastro-esofagea, i due pilastri diaframmatici formano il


quarto restringimento o restringimento diaframmatico o iato esofageo, proiettato a
livello della XI e XII vertebra toracica.
A questo livello fasci muscolari circolari propri dellesofago vanno a costituire lo
sfintere esofageo inferiore o L.E.S. (Lower Esofageal Sprinter). Suo ruolo quello di
consentire il passaggio del bolo alimentare dallesofago allo stomaco e di impedirne
il reflusso (una sua perturbazione pu dare reflusso gastro-esofageo); partecipa
inoltre al fenomeno delleruttazione e del vomito.
Al di sopra del L.E.S. viene a formarsi unampolla, descritta col nome di ampolla
epifrenica. ( una dilatazione dellesofago prima dello iatus esofageo che serve per
rallentare la velocit del cibo). Tra lesofago e lo stomaco viene a formarsi un angolo
detto angolo di His. Lesofago addominale stabilizzato alla parete muscolare
posteriore e al diaframma tramite un struttura connettivale che si chiama MESO
ESOFAGO

FI
SI

C
O

SI
.IT

ESOFAGO
ANATOMIA

FI
SI

SI
.IT

importante nella continenza gastro-esofagea, ed ogni sua dislocazione verso il torace


potenzilalmente una condizione dincontinenza e reflusso
costituito da un ispessimento di 2-3 cm delle fibre muscolari circolari dellesofago situato 1-1.5 cm
sopra lo iatus esofageo
La zona sopra il vestibolo denominata ampolla epifrenica, ed ha la funzione di rallentare la velocit
di passaggio del cibo
Il cardias deve aprirsi quel tanto che basta per far passare il cibo, ma chiudersi non appena questo
avanza, altrimenti pu passare troppa aria, acido e contenuto gastrico.

LES o CARDIAS

C
O

I fattori che possono alterare i meccanismi di contenzione del LES:


Discinesia neurovegetativa (su base cranica o vertebrale)
Disfunzione diaframmatica o dei visceri adiacenti
Igiene alimentare non corretta
I pasti abbondanti aumentano la distensione del fondo gastrico, mentre i cibi grassi hanno effetti
sullormone colecistochinina e in maniera riflessa sul LES. Alcool, tabacco, cioccolata, spezie
agiscono per via biochimica e neurovegetativa, la gravidanza e la pillola contraccettiva per via
ormonale

FI
SI

SI
.IT

C
O

ESOFAGO
MEZZI DI FISSIT

I mezzi di fissit dellesofago:

Legamenti freno-esofageo superiore ed inferiore (il leg.


Inferiore il prolungamento del leg. Gastro-frenico e del
leg. Triangolare sx del fegato)

Mm di Juvara (dallesofago alla parte superiore del


diaframma) e Rouget (dallesofago addominale alla
parte superiore del diaframma). Stabilizzano lesofago
allo Iatus e impediscono lo scivolamento verso lalto e
verso il basso dellesofago addominale

FI
SI

C
O

SI
.IT

ESOFAGO
INNERVAZIONE E VASCOLARIZZAZIONE

Ortosimpatico::
Gangli cervicali (superiore e inferiore)
Grande e Piccolo Splancnico (D4-D8)

La vascolarizzazione assicurata:
Arterie tiroidee
Arterie esofagee
Rami delle arterie cardiache

FI
SI

SI
.IT

Parasimpatico:
Nervo vago dx e sx

C
O

drenato:
Vene esofagee, bronchiali e tiroidee

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

ESOFAGO
SINTOMATOLOGIA E SEGNI CLINICI

SI
.IT

Dolori riferiti:
Retro-sternale
Medio-dorsale
Epigastrico

C
O

Le cause maggiori che scatenano il dolore:


Flogosi nellesofago e nello stomaco
Distensioni della parete
Spasmo muscolare profondo

FI
SI

Segni clinici:
Rigurgito,disfagia,odinofagia,reflusso gastro-esofageo,pirosi
Tosse secca, rinite, sinusite cronica (tipica nei bambini,
spesso al mattino), disfonia, afonia

FI
SI

C
O

SI
.IT

VALUTAZIONE GLOBALE ESOFAGO

FI
SI

C
O

SI
.IT

VALUTAZIONE GENERALE ESOFAGO

FI
SI

C
O

SI
.IT

VALUTAZIONE E TRATTAMENTO ESOFAGO


CERVICALE

FI
SI

C
O

SI
.IT

TRATTAMENTO LOGGIA ANTERIORE

FI
SI

C
O

SI
.IT

VALUTAZIONE E TRATTAMENTO ESOFAGO


TORACICO

FI
SI

C
O

SI
.IT

VALUTAZIONE E TRATTAMENTO ESOFAGO


ADDOMINALE

FI
SI

SI
.IT

C
O

POLMONI

POLMONI
ANATOMIA

I polmoni sono gli organi deputati e specializzati agli


scambi gassosi con lambiente esterno, vengono definiti
organi emuntori in quanto permettono alle cellule del
nostro organismo, che si nutrono di ossigeno per le loro
reazioni chimiche, di eliminare lanidride carbonica
prodotta dallossidazione.

Sono contenuti nel torace, struttura apparentemente rigida


che contrasta con linfinit di movimento (respiratorio,
cardiaco) che avviene ad ogni atto respiratorio.

FI
SI

C
O

SI
.IT

FI
SI

SI
.IT

C
O

POLMONI
ANATOMIA
Sono separati da uno spazio mediano, il
mediastino (esofago, cuore, trachea, timo) che
delimitato dalla colonna vertebrale e sterno

Le logge pleuropolmonari sono delimitate


lateralmente dalle coste e muscoli intercostali,
medialmente dal mediastino ,inferiormente dal
diaframma e superiormente dai vasi
succlavi,plesso brachiale,e scaleno anteriore
(stretto toracico superiore)

Embriologicamente il parenchima polmonare di


origine endodermica, mentre le vie aeree di
origine mesodermica

FI
SI

C
O

SI
.IT

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

POLMONI
ANATOMIA

Le vie aeree originano dal naso, faringe, laringe


e poi si continuano nella trachea e bronchi

SI
.IT

FI
SI

C
O

Trachea
Canale impari e mediano che fa seguito alla
laringe e nel torace
Si biforca in bronco destro e sinistro a livello
della 4 5 vertebra toracica, anteriormente
dietro il manubrio sternale, nei due bronchi
principali destro e sinistro.

FI
SI

SI
.IT

C
O

POLMONI
ANATOMIA

Bronchi principali extra polmonari da cui si


dipartono:

SI
.IT

secondari intra polmonare attraverso


lilo direttamente nel parenchima
Bronchi segmentali
Bronchi lobulari
Bronchioli terminali

FI
SI

C
O

Bronchi

Bronchioli respiratori (acini) la parte del


polmone dove partono gli scambi gassosi

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

POLMONI
ANATOMIA

C
O

Diametro verticale max 25\26 cm


Diametro sagittale alla base 16 cm
Diametro trasverso alla base
10\11cm
Peso molto variabile nel maschi
620\680 gr

FI
SI

SI
.IT

Nelladulto medio :

FI
SI

SI
.IT

C
O

POLMONI
ANATOMIA

Il polmone ha una forma conica:

SI
.IT

FI
SI

C
O

Presenta una base o faccia diaframmatica


Una faccia laterale o costo-vertebrale
Una faccia mediale o mediastinica
Un apice

POLMONI

La base

in rapporto:

A destra con il lobo destro del fegato con interposizione del diaframma
A sinistra con il lobo sinistro del fegato,stomaco e milza
Posteriormente con surrene e polo superiore rene e surrene

Faccia laterale del polmone

in rapporto:

FI
SI

C
O

SI
.IT

ANATOMIA

con le coste e gli spazi intercostali e in dietro con le parti laterali dei corpi delle vertebre
toraciche
avvolta dalle pleure ed in contatto con la fascia endo-toracica per mezzo di uno strato
sottosieroso lasso (la pleura parietale in contatto verso lesterno con la fascia endo-toracica)

POLMONI
ANATOMIA

Faccia mediale

Apice

C
O

FI
SI

SI
.IT

Corrisponde al mediastino
Alla met della sua altezza presenta un area infossata: lilo dove penetrano i bronchi e i nervi ed
entrano ed escono i vasi. A livello dellilo ha luogo la riflessione della pleura viscerale in quella
parietale, in quanto non c soluzione di continuit tra le pleure lo stesso foglietto.
Al di sotto dellilo i due foglietti sierosi che corrispondono al passaggio tra la pleura mediastinica e
viscerale si prolungano inferiormente verso il diaframma formando i legamenti triangolari del
polmone
Al davanti e sotto lilo si trova la fossa cardiaca che pi profonda a sinistra

rappresenta lunica zona palpabile del polmone e si trova sopra al margine superiore della seconda
costa e pu anche superare di 2-3cm K1
Entra in rapporto con: larteria succlavia,toracica interna,ganglio cervicale inf.(o stellato) e radici inf
del plesso brachiale (pensare a cervicalgie, cervicobrachialgie, problematiche vascolari ecc)

FI
SI

SI
.IT

C
O

POLMONI
ANATOMIA

Scissure

La superficie del polmone percorsa da scissure che si


approfondano fino allilo dividendo lorgano in lobi

A destra sono due:


Principale
Secondaria

FI
SI

C
O

SI
.IT

Dividono il polmone destro in 3 lobi:


Superiore, Medio,Inferiore

POLMONI
ANATOMIA

Polmone destro

Grande scissura obliqua o principale


comincia in alto e dietro a livello della 3articolazione costovertebrale passa sulla linea emi-ascellare sulla 5costa e
termina in avanti a livello della 6 articolazione condrosternale quindi si estende dallalto in basso e da dietro in
avanti

FI
SI

C
O

SI
.IT

Piccola scissura orizzontale o secondaria


si stacca dalla obliqua a livello della 4 costa lateralmente e
arriva avanti a livello della 3art condro-sternale

POLMONI
ANATOMIA

Polmone sinistro

SI
.IT

presente una sola scissura corrispondente alla


scissura obliqua del polmone destro che divide il
polmone sinistro in 2 lobi :
superiore, inferiore

FI
SI

C
O

Il polmone destro invece diviso in 3 lobi:


superiore, medio, inferiore

POLMONI
ANATOMIA

SI
.IT

Polmone sinistro:

C
O

Ununica scissura molto obliqua che va sempre


dallalto verso il basso e da dietro in avanti
dalla 4articolazione costo vertebrale alla
6articolazione condro-sternale incrociando la
5 costa

FI
SI

POLMONI
ANATOMIA

C
O

SI
.IT

La scissurite uninfiammazione della scissura con


aumento della densit della stessa, una riduzione della
mobilit con riduzione dello scorrimento tra i lobi, ci
pu comportare problematiche locali, problemi alla
struttura, problematiche della funzione polmonare,
ripercussioni a livello cervicale e craniale (per
linserzione fasciale), ripercussioni a livello del bacino
(per le inserzioni della fascia iliaca)

FI
SI

POLMONI
ANATOMIA
Lobi polmonari

Rappresentano una suddivisione anatomica e funzionale tanto vero che


ogni lobo possiede una vascolarizzazione e una ventilazione propria, sono
forniti dai bronchi principali. Sono ulteriormente suddivisi in zone, fornite dai
lobi secondari che a loro volta si dividono in lobuli, forniti dai bronchi
lobulari

Ciascun lobo comprende centinaia di unit indipendenti che sono i lobuli


individuati da sottili linee corrispondenti al connettivo interstiziale che
individua aree poligonali, ogni lobulo formato da 10 \15 unit dette acini
che ricevono la ventilazione dai bronchioli terminali.

In ogni acino il bronchiolo terminale da origine a due bronchioli respiratori


che presentano nel loro decorso delle estroflessioni emisferiche dette
alveoli, il cui epitelio semplice e appiattito e permette lo scambio gassoso

FI
SI

C
O

SI
.IT

FI
SI

SI
.IT

C
O

POLMONI
VASCOLARIZZAZIONE

C
O

SI
.IT

Nel polmone esistono due sistemi vascolari tra i


quali esistono anche delle anastomosi:

Sistema Funzionale

Sistema Nutritizio

FI
SI

POLMONI
VASCOLARIZZAZIONE

costituito dai vasi polmonari (della piccola circolazione), tronco arterioso polmonare dal ventricolo
destro(sangue venoso), attraverso larteria polmonare destra e sinistra arriva ai 2 polmoni si
suddividono in rami sempre pi piccoli, effettuano gli scambi gassosi e ripartono le venule, man
mano sempre pi grandi fino ad avere le 4 vene polmonari (2 per polmone) che arrivano allatrio di
sinistra, ventricolo di sinistra da cui parte la grande circolazione

Sistema Nutritizio

C
O

SI
.IT

Sistema Funzionale

quello dei vasi bronchiali che fanno parte della grande circolazione. Le arterie bronchiali originano
dallaorta toracica in numero di tre rami di cui due per il polmone sinistro ed uno per il destro, si
ramificano fino ad arrivare ai lobuli e formano una rete capillare in comunicazione con il sistema
dellarteria polmonare.

I capillari del sistema bronchiale si riuniscono in vene. Le vene che provengono dai bronchi (sistema
nutritizio) pi sottili sfociano nelle vene polmonari, mentre le vene che provengono dai bronchi pi
grossi(sistema nutritizio) si aprono nelle vene bronchiali.

FI
SI

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

POLMONI
INNERVAZIONE
Parasimpatico
Nervi vaghi. I rami del vago sono bronco
costrittori e vasodilatatori

FI
SI

C
O

SI
.IT

Ortosimpatico
Primi 5 gangli toracici. I rami orto sono
broncodilatatori e vasocostrittori

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

FI
SI

SI
.IT

C
O

PLEURA

PLEURA
ANATOMIA

Le pleure sono membrane sierose che avvolgono separatamente ciascun polmone

Foglietto viscerale che riveste la superficie dellorgano


Foglietto parietale disteso sulle pareti delle logge pleuropolmonari

Tra i due foglietti esiste un piccolo spazio dove c il liquido pleurico.

Il foglietto viscerale continua a livello dellilo nel foglietto parietale e pertanto il


polmone viene ad essere circondato da uno spazio chiuso detto cavit pleurale.

La pleura di destra e sinistra pur trovandosi in contatto tra loro dietro allo sterno
sono indipendenti luna dallaltra, quindi le logge pleuropolmonari sono 2
indipendenti

FI
SI

C
O

SI
.IT

PLEURA
ANATOMIA

Pleura viscerale

Membrana sottile e trasparente che riveste intimamente il


polmone e si porta profondamente nelle scissure interlobari
fino in vicinanza dellilo.

A livello dellilo la pleura riveste per un breve tratto il


peduncolo polmonare e continua nella parte mediastinica
della pleura parietale, quindi in alcuni punti le due pleure
entrano in contatto, queste zone di contatto daranno degli
spazi vuoti chiamati seni, sono spazi di riflessione della
pleura, virtuali che servono per lespansione del polmone

FI
SI

C
O

SI
.IT

PLEURA
ANATOMIA

Comprende:
Pleura costale
Pleura mediastinica
Pleura diaframmatica

FI
SI

C
O

SI
.IT

Pleura parietale

PLEURA
ANATOMIA
Pleura costale

Si estende dalla faccia posteriore dello sterno fino alla


faccia laterale dei corpi vertebrali
Si applica contro la fascia endotoracica
In alto la pleura costale ricopre lapice del polmone
(detta anche cupola pleurale) e prende rapporto con
vasi succlavi,scaleno ant.,ganglio cerv. Inf.
La cupola pleurale risale 2 o 3 cm al di sopra della
prima costa giungendo con la sua parte pi alta circa a
met del corpo di C7

FI
SI

C
O

SI
.IT

PLEURA
ANATOMICA
Pleura mediastinica

una membrana sottile e trasparente tesa tra lo sterno e la colonna


vertebrale
A livello del peduncolo polmonare le parti anteriori e posteriori della
lamina si incontrano formando il legamento del polmone
La pleura mediastinica intimamente unita al pericardio per mezzo
di connettivo denso
Prende rapporto con larco aortico e posteriormente con lesofago
La pleura mediastinica continuando nella pleura costale da origine al
seno costomediastinico

C
O

FI
SI

SI
.IT

PLEURA
ANATOMIA
La pleura diaframmatica

Si estende sulla faccia superiore delle parti laterali del diaframma aderendo
intimamente ad esso
Medialmente continua nella pleura mediastinica e lateralmente in quella
costo vertebrale
La pleura diaframmatica continuando nella pleura costale a livello
dellangolo tra diaframma e parete d origine al seno costo diaframmatico,
spazio virtuale che il polmone occupa parzialmente quando aumenta di
volume nellinspirazione. Questo seno in proiezione: 6 cartilagine costale
in avanti, 7spazio intercostale linea emiascellare in basso/fuori e margine
inferiore di D12 in dietro.

C
O

FI
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SI
.IT

PLEURA
LEGAMENTI
Legamenti vertebro pleurici

Dipendenza della fascia cervicale profonda


Vanno dal margine anteriore del corpo vertebrale di C6 - C7 - D1 alla parte mediale
della cupola pleurica

Legamenti costo pleurici

Si tendono tra il collo della prima costa e la parte laterale della cupola

Legamenti Trasverso pleurici

Fasci fibrosi o anche muscolari definiti piccolo scaleno)


Dal tubercolo anteriore della trasversa di C7 alla cupola pleurica mandando
espansioni al margine mediale della prima costa subito dietro linserzione dello
scaleno anteriore

FI
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C
O

SI
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POLMONI
FISIOLOGIA

Per respirazione si intendono due cose :

Reazione metabolica dellossigeno con i carboidrati e con le altre molecole


organiche
Scambio di gas tra le cellule dellorganismo e lambiente esterno ( il concetto che ci
interessa quando parliamo di polmone).

SI
.IT

C
O

Gli acini costituiscono la vera sede in cui avvengono gli scambi gassosi allinterno
dei polmoni. Tra i tubi contenenti aria e i vasi sanguigni dei polmoni sono interposti
grandi quantitativi di tessuto connettivo elastico che svolge un ruolo importante nel
respiro, i polmoni per sono privi di muscolatura sono quindi da considerare dei
contenitori elastici passivi e lespansione data quindi da vari fattori in primis dal
diaframma.
Gli alveoli sono minute cavit sacculari le cui pareti sono costituite da una vasta
rete di fibre elastiche tappezzate da un sottile strato di epitelio.
Il sangue che si trova in un capillare polmonare separato dallaria contenuta
nellalveolo solo da una barriera estremamente sottile, la vastit dellarea e la
sottigliezza della barriera permettono il rapido scambio di ossigeno e anidride
carbonica.

FI
SI

ANATOMIA
FISIOLOGIA
Il processo respiratorio consta di 3 fasi:

Scambio di aria tra atmosfera e alveoli laria entra ed esce dai polmoni
continuamente lintera fase detta ventilazione polmonare e si effettua per il flusso
massivo
Scambio di O2 e CO2 tra alveoli e capillari polmonari e avviene per diffusione
passiva che avviene per differenza di concentrazione di una sostanza che si posta
da una zona dove maggiore ad una zona dove a minore concentrazione
Trasporto di O2 e CO2 del sangue

Pressione intrapleurica permette la distensione del polmone allinterno della gabbia


toracica
Normalmente i polmoni sono distesi allinterno del torace intatto e la responsabilit
di tale distensione di una forza data dalla pressione sub atmosferica vigente nel
liquido pleurico. La pressione subatmosferica inferiore alla pressione dellaria
atmosferica. Se si perfora la parete toracica laria atmosferica si precipita nello
spazio intrapleurico cosi la differenza di pressione viene annullata ed il polmone
collassa (pneumotorace)

FI
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C
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POLMONI
FISIOLOGIA
Inspirazione

Alla fine dellespirazione i muscoli respiratori sono rilassati e non vi flusso di aria
Press.intrapleurica sub atmosferica, la pressione intraalveolare uguale a quella
atmosferica

SI
.IT

Linspiro ha inizio per contrazione del diaframma e degli intercostali che aumentano i
volumi della gabbia toracica facendo diventare ancora pi sub atmosferica la
pressione intrapleurica. Questo meccanismo fa aumentare la differenza di pressione
tra spazio intraalveolare e intrapleurico e il polmone si espande.

Lespansione del polmone fa aumentare anche il volume degli alveoli e per questo la
pressione vigente allinterno di questi scende velocemente ad un valore inferiore a
quella atmosferica il che provoca un flusso massivo dellaria allinterno degli alveoli.
Laria viene letteralmente succhiata dai polmoni quando si espandono

FI
SI

C
O

POLMONI
FISIOLOGIA
Espirazione

Quando cessa la contrazione dei muscoli inspiratori i tessuti riacquistano la loro


primitiva dimensione perch non esiste pi la forza che li mantiene in stiramento
Laria alveolare viene compressa e cosi la sua pressione supera quella atmosferica e
per questo defluisce dagli alveoli
Lespirazione pertanto un fenomeno passivo che dipende in massima parte dalla
cessazione dellattivit dei muscoli inspiratori

C
O

SI
.IT

Il volume daria che entra ed esce dai polmoni in un singolo respiro detto volume
corrente ed nellordine di 500 ml

Controllo del respiro

Contrazione della muscolatura respiratoria ad opera del frenico e nervi intercostali


Controllo centrale: gruppo di neuroni i cui corpi cellulari si trovano nel bulbo e nel
ponte che stimolano i muscoli respiratori in modo che aumentino e diminuiscano
alternativamente (centro respiratorio bulbare, centro apneusico pontino, centro
pneumotassico pontino)

FI
SI

POLMONE
MOBILIT
Durante linspiro il polmone effettua una rotazione esterna del
parenchima su un asse verticale per i lobi superiori e su un asse
obliquo diretto basso fuori per i lobi inferiori

Da notare che lespansione polmonare massima in avanti per i lobi


superiori e lateralmente per quelli inferiori.

La rotazione esterna del polmone in inspirazione in un piano


perpendicolare allasse degli alberi bronchiali.
Tutto ci fatto perch il mediastino non si muova, per mantenere il
cuore fisso nella sua sede.

FI
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C
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(Tenendo conto che il bronco sinistro meno obliquo del destro e


questo sar da tener conto nellascolto)

FI
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C
O

POLMONE ED EMOTIVIT
I polmoni sono legati alla vita al bisogno di spazio
e di libert

Malattie come polmoniti o broncopolmoniti sono


legate ad uno scoraggiamento profondo in cui non
si ha pi voglia di vivere o si ha paura di perdere la
vita

I bronchi sono pi legati alla nostra capacit di


prendere lo spazio vitale,il nostro territorio, legati
alla difficolt di prendere il posto che ci spetta e
mantenerlo.

FI
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C
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POLMONE ED EMOTIVIT
La persona polmone si comporta spesso in modo
paradossale passa dalleccesso alla carenza

Nella carenza:

C
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FI
SI

Timido discreto timoroso, cammina lento spalle


chiuse
Numerose inibizioni paura di disturbare
Natura claustrofobica ipocondriaco, fobie
La persona polmone in carenza riduce il suo
spazio vitale

POLMONE ED EMOTIVIT

Nelleccesso:

Sia in eccesso che in carenza la persona polmone ha una cattiva gestione del territorio

Manca di fiducia in se stesso


Paura di essere dominati
Se dominata ha limpressione di soffocare
Timore di affrontare
Ripiegamento in se stessi
Dipendenza da individui forti

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C
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.IT

Occupa uno spazio eccessivo


Impedisce agli altri di esprimersi
Fa il padrone e non sopporta le contraddizioni
Lancia sfide a se stesso
Reclama indipendenza ma nello stesso tempo ha un gran bisogno di sostegno affettivo

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C
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TEST CUPOLA PLEURICA

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VALUTAZIONE E RIEQUILIBRIO LEG.


TRASVERSO-PLEURICI

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VALUTAZIONE E RIEQUILIBRIO LEG.


VERTEBRO-PLEURICI

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VALUTAZIONE E RIEQUILIBRIO LEG. COSTOPLEURICI

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TEST CUPOLA PLEURICA ( VARIANTE )

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ASCOLTO LOCALE PLEURA

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TEST MOBILIT TRACHEA

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TRATTAMENTO BRONCHI

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VALUTAZIONE E TRATTAMENTO PLEURA

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VALUTAZIONE E RIEQUILIBRIO
SCISSURA DIAGONALE

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VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCISSURA


ORIZZONTALE

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RIEQUILIBRIO PLEURO-COSTALE

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MOTILIT POLMONE

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MOTILIT POLMONE

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C
O

Cuore

CUORE

C
O

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.IT

Questo il motore della


vita ,una macchina
autopropellente che ha
costruito tutto ci che
necessario a un proprio
valido funzionamento e
alla propria
manutenzione A.T.STILL

FI
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CUORE
ANATOMIA

SI
.IT

C
O

lorgano centrale dellapparato circolatorio


situato nella cavit toracica tra i due polmoni in uno spazio
denominato MEDIASTINO
Ha forma di cono tronco
La base rivolta in alto dietro e destra
Lapice in avanti basso e sinistra
Il suo asse maggiore obliquo in avanti-basso-sinistra
Lo racchiude in avanti la parete anteriore del torace (sterno e
cartilagini costali dalla 3 alla 6)

FI
SI

Riposa con la sua faccia postero-inferiore sul diaframma che lo


separa dai visceri addominali
Superiormente continua con i grossi vasi che formano il
peduncolo del cuore e sono da destra a sinistra: vena cava
superiore aorta e tronco polmonare

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C
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C
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C
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CUORE
ANATOMIA

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FI
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C
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Il cuore contenuto in un sacco


fibro-sieroso, il PERICARDIO che lo
fissa al diaframma isolandolo al
contempo dagli organi vicini
Il pericardio in alto si estende a
rivestire il primo tratto dei grossi
vasi
Il volume del cuore varia in
relazione al sesso allet e alle
condizioni del soggetto
Pesa tra i 280 e 340 gr nel
maschio
Pesa tra i 230 e i 280 gr nella
femmina

FI
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SI
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C
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CUORE
RAPPORTI ANATOMICI
Rapporti anatomici

Faccia anteriore : in rapporto con la superficie posteriore del corpo dello sterno e con le cartilagini
dalla 3 alla 6

Il margine ottuso in rapporto tramite la pleura mediastinica con la faccia mediale del polmone
sinistro che lo accoglie in una depressione detta FOSSA CARDIACA.

La faccia postero inferiore riposa sul centro tendineo del diaframma tramite il quale ha rapporti con :
lobo sinistro del fegato e con il fondo dello stomaco

La base ha rapporti a destra tramite la pleura mediastinica con la faccia mediale del polmone destro
a sinistra con lesofago e il vago di sx

Lapice del cuore che si volge avanti e a sinistra ha rapporti con la parete anteriore del torace mediato
dal margine anteriore del polmone sinistro
Sul torace lapice del cuore corrisponde al 5 spazio intercostale a sinistra a circa 6 cm dalla linea
medio-sternale ovvero 1 cm allinterno della linea emi-claveare sinistra

FI
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C
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FI
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C
O

CUORE
ANATOMIA

Margine destro
linea che parte dal margine superiore della 3 cartilagine costale dx 1-2 cm dal
margine dello sterno e giunge fino alla 6

Aia cardiaca
sul torace laia cardiaca ha una forma quadrilatera

SI
.IT

C
O

Margine inferiore
rappresentato da una linea che unisce lestremit del margine destro allapice del
cuore
Questa linea passa per larticolazione xifo sternale

FI
SI

Margine sinistro
rappresentato da una linea che partendo dallapice del cuore si porta in alto e
medialmente raggiunge un punto situato al 2 spazio intercostale ad 1 o 2 cm dal
margine dello sterno.

FI
SI

SI
.IT

C
O

CUORE
ANATOMIA

Solco Atrioventricolare o coronario:


a decorso trasversale divide la porzione atriale da
quella ventricolare.
Questo solco visibile in tutta la sua estensione sulla
faccia postero inferiore mentre sulla faccia anteriore
nascosto in parte dalle origini del tronco polmonare
e dallaorta

Solco Interatriale:
a decorso longitudinale si estende dal solco coronario
alla cupola atriale e separa latrio destro da quello
sinistro

Due solchi longitudinali anteriore e posteriore (o


solchi interventricolari)
si estendono dal solco coronario allapice del cuore e
dividono i due ventricoli

FI
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C
O

PERICARDIO

PERICARDIO
ANATOMIA

un sacco fibro-sieroso che contiene il cuore ed il tratto


iniziale dei grossi vasi

Pericardio Fibroso (parte esterna)


Pericardio Sieroso (parte interna)

C
O

Il pericardio fibroso si presenta come una lamina di


connettivo denso che in basso aderisce al diaframma e
si estende a formare tratti fibrosi che lo uniscono agli
organi vicini.
Questi tratti costituiscono i legamenti del pericardio

FI
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FI
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C
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C
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PERICARDIO
MEZZI DI FISSIT

2) Vertebro-pericardici

3) Freno-pericardici

1) Sterno-pericardici

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.IT

Legamenti del pericardio

FI
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C
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PERICARDIO
MEZZI DI FISSIT

SI
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Leg superiore :dalla parte ant e sup del pericardio alla faccia posteriore del
manubrio sternale
Leg inferiore detto anche xifopericardico :dalla porzione antero infer del pericardio
alla base del processo xifoideo

Leg. Vertebro-pericardici

C
O

Leg.Sterno-pericardici

Dalla fascia cervicale profonda fino a D4 D5 vanno ad inserirsi nel pericardio


lateralmente ai grossi vasi

1)Porzione superficiale: da C6-C7 arriva alla parte superiore e posteriore del


pericardio sospende verticalmente il cuore.
2)Porzione profonda pi orizzontale va da C7 fino a D4 e prende rapporto con
trachea,esofago fino ai peduncoli polmonari

FI
SI

CUORE
MEZZI DI FISSIT

Si distinguono in :
Anteriore
Laterale destro e sinistro

FI
SI

C
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Leg. Frenopericardici
Sono brevi tratti fibrosi che rafforzano laderenza del
pericardio fibroso al diaframma

SI
.IT

FI
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SI
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C
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CUORE
PROIEZIONE SUL TORACE DELLE VALVOLE

Orifizio polmonare: margine sup. 3cart costale sx


Orifizio aortico: al di sotto e un po a destra
rispetto a quello polmonare
Orifizio Atrio-Ventricolare destro o tricuspidale:
5spazio intercostale di destra
Orifizio Atrio-Ventricolare sinistro o mitralico: si
proietta sul 3spazio intercostale a sx ma
lascoltazione si fa sullapice del cuore

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CUORE
INNERVAZIONE

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C
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Controllo della frequenza cardiaca


La scarica ritmica del nodo Senoatriale si produce spontaneamente senza
nessun influsso nervoso ed ormonale tuttavia essa sottoposta
allinfluenza costante di nervi ed ormoni
Numerose fibre sia para che orto terminano nel nodo Senoatriale e in altre
sedi del sistema di conduzione.
Le fibre parasimpatiche sono contenute nei nervi vaghi la loro attivit
rallenta la frequenza cardiaca
Fibre ortosimpatiche :
N. Cardiaco superiore dal ganglio cervicale sup.
N. Cardiaco medio dal ganglio cervicale medio
N. Cardiaco inferioredal ganglio stellato
N. Toracici cardiaci dal 2 al 5 ganglio toracico

FI
SI

Tutti i n. cardiaci del vago e dellorto si portano al plesso cardiaco


Questo situato in corrispondenza della base del cuore davanti alla
biforcazione tracheale sotto e dietro larco aortico

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C
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CUORE
VASCOLARIZZAZIONE

Le arterie che si distribuiscono al cuore sono le


coronarie unici rami dellaorta ascendente
Le vene cardiache sono tributarie del seno
coronario che sbocca direttamente in atrio
destro

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CUORE
SEGNI E SINTOMI

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LA PERSONA CUORE
il bisogno di essere amati tanto da indurre una dipendenza
La paura di non essere amati
Lattaccamento eccessivo
Il bisogno di fusione
La paura dellabbandono
La gelosia
La diffidenza
La paura del giudizio
La generosit il dono di se
narcisismo(amore di se)
Bisogno di essere adulati e ricompensati
Tendenza alla paura
Sfida di se stessi
Paura di morire
Paura reattiva
Senso di colpa
Odio
Rancore e rimorso
Incapacit di sopportare il tradimento
Dispiaceri troppo forti
Smarrimento
Gioia e felicit

FI
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CUORE
SEGNI E SINTOMI

SI
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Le principali malattie del cuore sono correlate ad un insufficiente circolo di amore e


gioia in noi
Il cuore come tutti i muscoli collegato agli sforzi ma in particolare legato alla vita.
I problemi di cuore riguardano gli sforzi che facciamo per vivere ed essere felici
Aritmia: mi sono bloccato in una passata situazione traumatica
Tachicardia: qual lemozione che mi opprime?
Infarto del miocardio: mi sono sforzato oltre misura,sono spossato da tutte le lotte
che ho affrontato
Insufficienza coronarica: ho perso la sola cosa che ho mai posseduto
Angina pectoris:ho perso il mio territorio o qualcosa che per me ha molta
importanza.
Pace maker: mi ammazzo di lavoro e non mi riconosciuto ci che faccio
Ipertensione:ho vissuto un emozione troppo intensa che ancora mi porto dentro o ho
tendenza a trattenere le emozioni
Ipotensione: cosa mi provoca questo scoraggiamento

FI
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REPERE AIA CARDIACA ( PERCUSSIONE )

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REPERE SETTI DEL CUORE

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VALUTAZIONE PERICARDIO

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VALUTAZIONE E TRATTAMENTO LEGAMENTI


FRENO-PERICARDICI

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VALUTAZIONE E TRATTAMENTO LEGAMENTI


VERTEBRO-PERICARDICI

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VALUTAZIONE E TRATTAMENTO LEGAMENTI


STERNO-PERICARDICI INFERIORI

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VALUTAZIONE E TRATTAMENTO LEGAMENTI


STERNO-PERICARDICI SUPERIORI

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RIEQUILIBRIO COSTO-PERICARDIO

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