ssa Donatelli
La terapia soppressiva la terapia che consente di avere valori normali di ormoni tiroidei liberi in
circolo e TSH sotto la norma. Ha due livelli, tra la norma e il limite inferiore 0,1, una terapia a
bassi livelli di soppressione; al di sotto di 0,1 microunit per ml, invece terapia soppressiva a
livelli elevati.
Quando indicata e quando controindicata?
controindicata nei gozzi voluminosi perch i noduli di dimensioni elevate non sono suscettibili
di riduzioni, quindi assolutamente inutile dare questa terapia. Nelle lesioni citologicamente
sospette altroch, noi non dobbiamo sopprimere niente ma dobbiamo invece provvedere a una
terapia chirurgica radicale. Nelle Le donne in post-menopausa, qualunque terapia soppressiva va
sospesa in menopausa perch leccesso degli ormoni tiroidei, perch in fondo noi non facciamo
altro che questo, anche se abbiamo valori normali di ormoni tiroidei in circolo, per noi simuliamo
con la terapia soppressiva un creare un ipertiroidismo subclinico e questo osteopenizzante. Quindi
una donna in menopausa che gi spontaneamente esposta alla perdita di massa ossea
dallosteopenia e osteoporosi, che sapete una complicanza della menopausa nellanziana donna,
chiaramente questa terapia non la deve fare per questo motivo. Negli uomini con pi di cinquanta
anni per lo stesso motivo, in pazienti con massa ossea ridotta e pazienti con aritmia cardiaca. La
terapia soppressiva aritmogena di suo ed espone il paziente o la paziente ad aritmia di tipo di
fibrillazione atriale. Uno dei sintomi dellipertiroidismo la fibrillazione atriale, soprattutto in
pazienti piuttosto avanti con let.
La possiamo indicare nelle donne giovani che presentino i noduli di dimensioni contenute, con un
volume massimo di 2 cm. Noduli con scarsa componente liquida, cio i noduli liquidi colloidi sono
suscettibili, sotto la terapia soppressiva di regressione del volume. I noduli con abbondante colloide
allesame citologico. La terapia deve riportare il TSH a valori non completamente soppressi, cio
sempre sotto lo 0,1 e deve essere sospesa (perch inefficace e quindi inutile e dannosa) dopo due
anni di inefficienza.
Altro invece la terapia soppressiva che si adopera nel follow-up del carcinoma tiroideo. Quella ha
una maggiore lunghezza di durata, si sopprime per almeno cinque anni dallintervento chirurgico.
Tireotossicosi
Si definisce come eccesso di ormoni tiroidei in circolo, qualunque sia la causa che lo determina
leccesso di ormoni tiroidei si pu identificare il quadro clinico della tireotossicosi.
divisa in due categorie: la tireotossicosi con ipertiroidismo e la tireotossicosi senza ipertiroidismo.
Questa distinzione non priva di significato, distingue la tireotossicosi da iperproduzione autonoma
di ormone, da quella senza iperproduzione autonoma di ormoni tiroidei.
Tireotossicosi senza ipertiroidismo
Tireotossicosi iatrogena: per esempio eccesso di terapia, e quindi produrre una tireotossicosi che
non dovuta alla secrezione endogena dellormone.
Lo stesso dicasi della factitia. La factitia non altro che una provocazione al tono del soggetto che
vuole aumentare l ingestione di ormoni a scopo dimagrante, queste sono le patologie che vediamo
nelle pazienti con anoressia nervosa che si autosomministrano non solo ormoni tiroidei, ma anche
diuretici, lassativi e quantaltro, tra cui anche gli ormoni tiroidei a scopo dimagrante. Questo pu
simulare o produrre una tireotossicosi, ma senza ipertiroidismo.
La tiroidite subacuta unaltra situazione clinica che provoca tireotossicosi, e leccesso di ormoni
tiroidei in circolo dovuta alla distruzione post virale della tiroide. Dei follicoli quindi si rompono,
si frammentano, e viene versato in circolo il loro contenuto che la colloide che contiene ormoni
fasi di remissione un parametro che torna normale proprio questo, quindi un parametro per
definire la fase di remissione, che a volte si verifica, ma non sempre abbiamo Graves che rimettono.
La terapia della malattia di Graves una terapia farmacologica, che ha questi tre cardini
fondamentali: il propiltiouracile e il metimazolo appartengono alla classe dei tiouracili, sono
farmaci che inibiscono le quattro attivit che stimola il TSH, cio la captazione dello iodio, la
organificazione dello iodio, limmagazzinamento in tireoglobulina, la secrezione.
Il metimazolo avrebbe anche unazione a livello dellenzima periferico desiodasi che trasforma la
T4 in T3. Avrebbe anche una modesta azione immuno-inibente, quindi il metimazolo rispetto al
propiltiouracile appartengono alla stessa classe di farmaci per il metimazolo ha unemivita molto
pi lunga per cui la somministrazione pu avvenire solo una volta al giorno, il propiltiouracile ha
unemivita molto pi breve e va somministrato tre volte al giorno. Il propiltiouracile non
disponibile in Italia se non dallestero. Il propiltiouracile consigliato per chi affetto di Morbo di
Graves e vuole affrontare una gravidanza, in quel caso bisogna sostituire il metimazolo. Ci sono
studi che hanno dimostrato la sicurezza nel somministrare questo farmaco abbastanza impegnativo
in gravidanza, mentre non ci sono studi che dimostrino linnocuit del metimazolo durante la
gravidanza.
Questa terapia si fa per due anni, cercando di raggiungere la remissione della malattia. La
remissione (che non guarigione!) consente la sospensione della terapia.
La malattia in remissione pu ritornare, molto spesso associato ad un forte stress. La malattia
esordisce molte volte a causa di un forte stress.
La terapia si fa per almeno due anni, dopodich se non va in remissione si prende in considerazione
lintervento chirurgico di tiroidectomia totale. Se va in remissione, finch dura va bene, se ricade si
riprova per un altro periodo analogo e se stavolta non si ha la remissione si consiglia la
tiroidectomia.
In alternativa alla tiroidectomia, per chi lo desidera, o per chi non pu sostenere lintervento
chirurgico c la terapia radiometabolica con iodio 131, la quale pu un primo tempo raggiungere
leffetto delleutiroidismo, ma nel prosieguo della vita ha esiti che conducono allipotiroidismo che
quindi portano alla distruzione totale della tiroide.
La terapia medica si inizia con le dosi massime, il miglioramento non avviene immediatamente ma
in una o due settimane; quelli che si controllano prima sono gli ormoni liberi, il TSH pu rimanere
basso, soppresso per molto tempo, non prima di un mese noi possiamo constatare un incremento del
TSH. Il nostro obbiettivo quello di raggiungere leutiroidismo. La terapia di mantenimento si fa
con le dosi che riescono a controllare, nellambito della normalit, FT3, FT4 e TSH. Questo lo
scopo della terapia.
Terapia endovena: si somministrano una volta alla settimana per sei settimane 500 mg di
metilprednisolone per via venosa, a seguire ai 500 vengono sostituiti 250 mg per altre sei settimane;
se questa fallisce ci sono altri, pi recenti, schemi, quelli che usano gli anticorpi monoclonali che
usano i reumatologi.
GOZZO MULTINODULARE TOSSICO
Questa la riproposizione del meccanismo fisiologico che sta alla base della formazione dei noduli,
di cui abbiamo gi parlato nel non-tossico. Quando alcuni noduli del gozzo multinodulare non
tossico assumono autonomia funzionale si instaura lipertiroidismo. Quindi il gozzo multinodulare
tossico un gozzo multinodulare con aree nodulari che producono ormoni in eccesso. Ci sono due
varianti chimiche, una che precede laltra; prima vi il gozzo multinodulare pretossico
(ipertiroidismo subclinico), che definito da normali livelli di ormoni tiroidei circolanti e TSH
basso. Quando invece a TSH basso si arriva ad avere lipertiroidismo, cio leccesso di ormoni
La patogenesi tutta correlata alla diminuzione degli ormoni tiroidei e quindi alla ipostimolazione
adrenergica che questo comporta.
Gli ipotiroidei hanno alti livelli di colesterolo e quindi predisposizione alla malattia aterosclerotica
diffusa e a livello cardiaco angina, oltre alla cardiomegalia di cui abbiamo parlato come aumento di
depositi mucopolisaccaridi interstiziali.
La tiroidite di Hashimoto essendo molto frequente, ritroviamo frequentemente nello stesso paziente
e nei familiari lassociazione con altre malattie autoimmune; per esempio la malattia celiaca, il
diabete mellito di tipo 1 e poi tutto il resto in maniera un po decrescente. La gastrite atrofica e
quella che si associa alla tiroidite di Hashimoto a determinare tra lanemia macro e microcitica,
lanemia MACROcitica, la presenza contempooranea di anticorpi antiparetegastrica determina un
assorbimento di vitamina B12 carente, quindi lanemia pi solitamente frequente di tipo
macrocitica, con i caratteri dellemocromo tipici.
Il morbo celiaco abbastanza rilevato nei pazienti con Hashimoto, idem per il diabete mellito di
tipo 1 poi queste faranno parte di quelle malattie poliendocrine di tipo 1 e tipo 2. CI sono due tipi di
malattie autoimmuni poliendocrinopatie, e che sono il tipo 1 e 2 con associazioni diverse; la
tiroidite di Hashimoto, la malattia di Addison e il diabete mellito di tipo 1.
La vitiligine unaltra associazione frequente, meno invece la miastenia grave, la malattia
autoimmune emolitica, la porpora trombocitopenica idiopatica.
Terapia, vi sono terapia sostitutiva degli ormoni tiroiei e soppressiva del TSH.
La terapia sostitutiva si fa quando c un deficit di secrezione, ci sia un ipotiroidismo conclamato o
subclinico; la soppressiva ha uno scpo quando partiamo con un Hashimoto con gozzo, allora
avrebbe lo scopo di diminuire il volume aumentato della tiroide, ovviamente questa terapia non si
applica allatrofico, ma soltanto al gozzo. Nelle donne giovani che vorrebbero un collo
esteticamente migliore si pu fare questa terapia, fino a raggiungere la dimensione voluta e poi si fa
la sostitutiva.