Sei sulla pagina 1di 20

MEA

- Master in Management dellenergia e dellambiente


VENEZUELA

Sistema Energetico del Venezuela: Situazione e Prospettive














Valentina Mangano
Daybeth Gabriela. Rivera
Paolo Cristofoletti
Giugno 2011
Indice

- Introduzione
- La politica energetica nel ventennio 1990-2010
- Analisi del Sistema Energetico del Venezuela:

- Olio

- Gas

- Carbone

- Idroelettrico

- Fonti rinnovabili

- Nucleare

- Analisi delle emissioni di CO2


-
-

Conclusioni
Bibliografia

INTRODUZIONE

il Venezuela ancora oggi considerato un Paese in via di sviluppo nonostante goda di una posizione
geografica altamente strategica e di una grande potenzialit derivante dalle innumerevoli risorse
energetiche presenti sul territorio. Con una popolazione di 28,6 milioni di abitanti, tra gli stati
dellAmerica Latina, quello con il pi alto consumo di energia pro-capite. Secondo i dati ECLA The
Economic Commission for Latin America, nel 2008 ha registrato un consumo di 10.5 Tep pro-capite,
seguito dal Cile con 9.94 Tep, Argentina 9.67 Tep, Mexico 7.94 Tep e Brasile con 7.54 tep.

















Fonte: www.eclac.org/publicaciones.

3. PRODUZIONE TOTALE - 2010
Oil

19,78
3,64

Gas

25,13

Carbone
126,60

Idroelecrici
(Rinnovabili)


Fonte: Carta tratta dal Quaderno Speciale di Limes 1/2007


La scarsa diversificazione delleconomia, basata esclusivamente sul settore petrolifero ed improntata ad
una sempre pi estesa politica statale assistenzialista, lassenza di una ben definita politica per le
esportazioni e la mancanza di investimenti nei principali settori produttivi, rappresentano i limiti maggiori
per una crescita stabile e costante del paese.

Ad ogni modo dopo la recessione del 2002-2003, provocato dallinstabilit politica e dallo sciopero che ha
colpito la compagnia petrolifera nazionale (PDVSA),il Venezuela ha recuperato terreno beneficiando
dell'aumento dei prezzi internazionali del petrolio con effetti positivi sul PIL.

180,00

4. PIL (U.S. $) / EMISSIONE CO2

160,00
140,00
120,00
100,00
80,00

Emissione CO2

60,00
40,00
0,00

1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010

20,00




Nel 2010 si registrata unennesima crisi economica, dovuta principalmente al settore energetico, cosa che
sembrerebbe impensabile in uno dei Paesi fondatori OPEC. Da una parte il fenomeno meteorologico de "El
nio" (iniziato nel 2009), che ha provocato scarse piogge, con conseguente diminuzione dell'energia
prodotta dalla centrale idroelettrica di Guri, e dallaltro il decremento della produzione nel campo
petrolifero hanno contribuito ad accentuare la recessione economica.


5. PRODUZIONE DA FONTI ENERGETICHE (MTEP)


200,00
180,00
160,00
140,00
120,00

Oil

100,00
80,00

Gas

60,00

Carbone

40,00

Idroelecrici (Rinnovabili)

20,00

Altre Rinnovabili
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010

0,00


La Politica Energetica nel Ventennio 1990-2010
I principali attori della politica energetica nel Venezuela sono rappresentati dal Ministero del Potere
Popolare per lEnergia e Petrolio (MPPEP), di recente istituzione, dal Ministero del Potere Popolare per
lEnergia Elettrica (MPPEE), e dalla Compagnia Petrolifera Statale Venezuelana (PDVSA). La PDVSA fondata
nel 1975, come risultato del processo di nazionalizzazione in Venezuela, conduce attivit nel campo
dell'esplorazione, produzione, raffinazione ed esportazione del petrolio, cos come anche nell'esplorazione
e nella produzione del gas naturale, seguendo le linee dettate dalla Legge Organica di Idrocarburi e
dallesecutivo nazionale. I principali eventi e fatti dellultimo ventennio, relativi al sistema energetico,
risalgono al dicembre del 2002, quando la produzione di petrolio cess totalmente per pi di due mesi a

causa dello sciopero petrolifero, organizzato contro la politica del presidente Hugo Chavz, che caus da
parte della PDVSA , il licenziamento di pi di 18,000 lavoratori.

Oltre alla perdita economica si sono subiti gravi danni alle complesse strutture di raffinazione ed estrazione
petrolifera (un paese con pozzi "anziani", che necessitava di delicate tecnologie come la reiniezione di
vapore nei pozzi e nuovi processi di estrazione ad alta profondit). Questo sciopero caus un danno
macroeconomico sostanziale, facendo crescere la disoccupazione al 5%, fino a toccare un picco superiore al
20% di disoccupazione, nel marzo del 2003. In questo periodo, il governo venezuelano pianific una seria di
azioni di urgenza per riattivare lindustria petrolifera, e far ripartire la produzione, con laiuto di tecnici
provenienti dall'esercito e da altri rami del governo venezuelano.

Nel 2005 PDVSA, dopo la lenta ripresa produttiva, ha aperto il suo primo ufficio in Cina, e ha annunciato
piani per triplicare la sua flotta di petroliere, fino a 58 navi. Nell aprile-maggio del 2005 la PDVSA, grazie ad
un accordo firmato tra i governi del Venezuela e dell' Argentina, ha inviato 50 milioni di tonnellate di olio
combustibile in questo paese , in modo da poter alleviare gli effetti della crisi energetica dell' Argentina
risalente al 2004 e causata da un improvviso abbassamento della pressione del gas naturale. Nel novembre
2005, PDVSA e la sua sussidiaria negli U.S.A. (la Citgo), hanno annunciato un accordo con lo stato del
Massachusetts per fornire gasolio da riscaldamento alle famiglie di Boston con bassi salari, con uno sconto
del 40% rispetto al prezzo di mercato. Accordi simili sono stati successivamente presi con altri stati e citt
nel nordest degli USA. Con questo programma, la Citgo ha offerto circa 50 milioni di galloni di olio da
riscaldamento a prezzi inferiori a quelli di mercato, equivalenti a uno sconto di circa 60 e 80 centesimi di
dollaro a gallone.


ANALISI DEL SISTEMA ENERGETICO DEL VENEZUELA
OLIO
6. PRODUZIONE OLIO (MTEP)
200,00
150,00
100,00

Produzione Olio (Mtep)

50,00

0,00
1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010

Per quanto riguarda la produzione di petrolio nellultimo ventennio, a partire dal 1998, se si esclude la lenta
ripresa tra il 2003 e il 2005 (Graf. 6), la produzione di greggio ha subito un crollo, al contrario del Consumi
Interni Lordi che sono aumentati, con la conseguente diminuzione nella quantit di greggio esportato nel
mondo.
Nel 1990 il picco produttivo stata di 117,80 Mtep, quando il Venezuela ha riaperto, al settore privato, la
possibilit di realizzare investimenti nel ramo upstream di Olio e Gas Naturale. Questa nuova politica

energetica, denominata apertura ha facilitato la creazione di 32 nuovi servizi operativi (OSA) e quattro
associazioni strategiche, ognuna delle quali opera in maniera indipendente dalla PDVSA.

Nel 2000, la politica energetica Venezuelana, andata in controtendenza rispetto alle iniziative private del
programma apertura, riassegnando alla PDVSA la maggior parte delle iniziative e dei progetti legati al
settore del Petrolio, ed aumentando le tasse e le royalty, sia sui progetti in essere, sia sulle nuove
iniziative
Per quanto riguarda la produzione di petrolio nellultimo ventennio, a partire dal 1998, se si esclude la lenta
ripresa tra il 2003 e il 2005, la produzione di greggio ha subito un crollo, al contrario dei Consumi Interni
Lordi che sono aumentati, con la conseguente diminuzione nella quantit di greggio esportato nel mondo.

Nel 2010, la produzione di petrolio stata pari a 126,6 Mtep, livello non molto distante della produzione di
117,80 Mtep del 1990, questo fenomeno ha trascinato il Venezuela all undicesimo posto della produzioni
mondiale, con 2,6 barili di greggio al giorno (Grafico 6), perdendo la sua posizione storica tra i primi dieci
paesi produttori a livello mondiale.



7. MAGGIORI PRODUTTORI PETROLIFERI MONDIALI (2010)

Russia

3.662

12,9%

Arabia Saudita

3.545

12,1%

USA

2.627

9,0%

Iran

1.539

5,3%

Cina

1.383

4,7%

Canada

1.173

4,0%

Messico

1.088

3,7%

Emirati Arabi Uniti 949

3,3%

Iraq

906

3,1%

10 Kuwait

906

3,1%

11 Venezuela

889

3,0%

12 Norvegia

855

2,9%

Paese

Milioni di barili (bbl) % sul totale

Fonte: BP Statistical Review of World Energy - June 2011


Esplorazione e produzione
8. OLIO. INDICATORE EMISSIONI/CONSUMI PRO-CAPITE
7,00
6,00
5,00
4,00
3,00
Emissioni Pro-Capite

2,00
1,00
0,00

Il Venezuela uno dei principali paesi produttori di greggio a livello mondiale. Nel 2008, il paese ha
esportato per 1.89 Milioni di Barili al giorno (bbl/d), posizionandosi come lottavo paese produttore al
mondo e il pi grande nel Sudamerica, anche se, come detto precedentemente, la produzione continua a
calare rispetto agli anni precedenti (126,6 Mtep nel 2010). Diverse sono le cause di questo abbassamento
del livello di produzione, come frequenti arresti nel sistema e nel circuito di raffinerie PDVSA, diminuzione
della domanda e i tagli alla produzione annunciati dalla OPEC.

9. UBICAZIONE DELLE RAFFINERIE VENEZUELANE ALL ESTERO









Fonte: El Universal


Attualmente il Venezuela conta 15 raffinerie all'estero e 5 raffinerie nel paese: la capacit di raffinazione,
pari a 1,3 milioni barili/giorno, sommato alla capacit internazionale, 1,4 milioni b/g, gli assicura la
collocazione di 2,7 milioni di barili giornalieri, che rappresenta attualmente, quasi il 90 percento della
produzione in Venezuela. La raffinazione distribuita in quattro maggiori bacini di terra ferma: Maracaibo,
Falcon, Apure ed il bacino Orientale. Il petrolio greggio presente in questi campi ha una densit API media
di 20 (convenzionale pesante da standard internazionali). Di conseguenza, per la produzione, la maggior
parte del petrolio deve andare a raffinerie nazionali ed internazionali specializzate.

Una delle caratteristiche che rafforza la potenzialit del commercio petrolifero venezuelano la
collocazione di olio nei mercati attraverso raffinerie proprie e/o condivise. La mappa del grafico 9 presenta
l'ubicazione delle raffinerie dove PDVSA ha la propriet totale o parziale.


Esplorazione


La fascia dellOrinoco si estende per 350 chilometri nellentroterra, ed caratterizzata da scarse
infrastrutture logistiche e insufficienti reti di trasporto. Fino a circa 20 anni fa non era considerata profit-
tevole per lestrazione del greggio, poich non esisteva raffineria che poteva farsi carico di grandi quantit
di greggio ultra-pesante contenuto nei suoi giacimenti. A cavallo tra il 2008 e il 2009, si avuta la
conferma che 220 miliardi di barili del totale delle riserve petrolifere del Venezuela, sono situati proprio in
questa zona. La zona considerata la pi ricca riserva di idrocarburi del mondo, sebbene il suo greggio sia
di tipo pesante ed extra-pesante e richieda costosi investimenti sia per la logistica, sia per lestrazione e
la raffinazione del greggio prima di essere messo in commercio

Esportazioni

10. Principali esportatori di greggio verso gli Stati Uniti 2009 (TEP al giorno)

Fonte: IEA. Internazional Energy Agency

Il grafico 10 mostra i principali esportatori di barili verso gli Stati Uniti. Queste cifre rivelano che per il 2010
circa l 12% del petrolio consumato da questa nazione, proviene dal Venezuela.
Come precedentemente anticipato, l'economia venezuelana prevalentemente basata sull'industria
petrolifera: circa il 75% delle entrate dello stato ha origine da questo settore. La politica del Venezuela,
sembra aver intrapreso la strada per essere un paese monoproduttore e monoesportatore di energia e
combustibile. Nonostante la notevole riduzione del livello di produzione e delle esportazioni, negli ultimi
anni, questo settore continua ad essere quello che pi contribuisce alle finanze dello Stato. Pi del 60%
delle esportazioni del paese corrisponde a petrolio e prodotti derivati. Per quanto riguarda il
posizionamento internazionale del Venezuela a livello di esportazioni. (grafico11), il paese ha occupato

stabilmente la sesta posizione dal 1994 al 2004 (Con 2,66 milioni di barili di greggio e derivati esportati
quotidianamente).
11. OLIO GREGGIO - ESPORTAZIONI NETTE (MTEP)
500
400
300
Olio Greggio - Esportazioni
Nece (Mtep)

200
100
0

Il grafico 12 mostra il destino delle esportazioni di greggio venezuelano, l'industria petrolifera venezuelana
ha stabilito una maggiore presenza in America Latina. Nel 1987 si osserva che il 21% delle esportazioni sono
verso il Latinoamerica, mentre che nel 1996 sono in crescita al 37%. I principali beneficiari in America
Latina sono : Brasile, Cile, Portorico, Aruba e Curaao. Nel 2006, il principale mercato di esportazione dell
olio venezuelano continua ad essere gli Stati Uniti (57%) seguito da Latinoamerica e da Caribe (31%),
Europa (7%) e Asia (6%). Nel 2006 il Venezuela occupava il quinto posto come esportatore di petrolio al
mondo. Nel 2010 sceso allundicesimo posto.

12. ESPORTAZIONI DI GREGGIO VENEZUELANO NEL MONDO (2006)




















Fonte: PDVSA. Plan Siembra Petrolera 2005-2030

Obiettivi da seguire nel Plan Siembra Petrolera 2005-2030 in collaborazione con diversi
operatori stranieri. Settore olio.


Attualmente gli obiettivi da seguire per i piani di sviluppo a livello energetico nel Venezuela sono tracciati
nel Plan Siembra Petrolera 2005-2030, il quale prevede 6 grandi progetti di sviluppo, la cui esecuzione e
prevista in due fasi: la primo progetto compreso nel periodo 2005-2012, il secondo nel periodo 2012-
2030. Nella prima fase, il governo venezuelano intende effettuare investimenti per un valore pari a circa 56
miliardi di USD. Il 70% di questi investimenti sarebbero a carico di PDVSA ed il rimanente 30% a carico di
societ private.

I progetti per il petrolio sono i seguenti:

Il Proyecto Magna Reseva, destinato alla quantificazione e certificazione delle riserve di
idrocarburiesistenti nella Fascia Petrolifera del bacino del fiume Orinoco. La certificazione della quantit
totale di riserve certe di greggio rappresenta un elemento fondamentale per la formulazione delle politiche
di sviluppo economico del Paese. Lo Stato venezuelano prevede che, dopo la conclusione del progetto
Magna Reserva, le riserve certe possano superare i 300 miliardi di barili di petrolio. Attualmente al
progetto di quantificazione stanno lavorando 22 compagnie petrolifere di 18 paesi.



13. AREE PROPOSTE PER LA RICERCA DI GIACIMENTI DI PETROLIO









Fonte: PDVSA. Plan

Siembra Petrolera 2005-

2030





Il Progetto Orinoco, destinato allo sviluppo della Falda petrolifera del bacino del fiume Orinoco. Sono stati
delimitati n. 27 blocchi di circa 500 Kmq ognuno, che verranno sviluppati attraverso risorse statali e di
imprese private. Sono stati selezionati 21 imprese internazionali, assegnatarie dei progetti definiti
Carabobo 1, 2 e 3, relativi allo sviluppo petrolifero di 7 blocchi nellarea Carabobo della Fascia Petrolifera
dellOrinoco, secondo uno schema in cui limpresa statale PDVSA detiene il 60% della pacchetto azionario e
limpresa estera entra come socio minoritario.

PDVSA ha intrapreso accordi per il progetto di sviluppo di Carabobo 1 e 3 con consorzi come: Repsol
(Spagna), Petronas (Malasia), Oil and Natural Gas Corporation, Oil Indian Limited e Indian Oil
Corporation, Mitsubishi, Inpex, Chevron (USA) Suelopetrol (Venezuela). Il progetto di sviluppo definito
Carabobo 2, verr realizzato esclusivamente da Pdvsa, con una capacit produttiva pari a circa 200 mila
barili al giorno.

Per i settori Junin6 e Junin 4, i consorzi interessati sono Rosneft, Lukoil Oil Company, Gazprom, TNK-BP e
Surgutneftegaz (creando un consorzio misto Russo- Venezuelano denominato Petromiranda), e la statale
cinese China National Petroleum Corporation CNPC, accordo per 25 anni, che prevede di raggiungere una
capacit estrattiva di 50 mila barili di petrolio al giorno nellanno 2012.

10

Il progetto Integrazione internazionale, ha come obiettivo lampliamento e la cooperazione internazionale


nellarea SudAmericana e Caraibica, essendo Il Venezuela il principale sponsor dell'iniziativa Petroamerica,
finalizzata alla integrazione energetica dei Paesi LatinoAmericani (ALBA).

Le modalit operative delliniziativa Petroamerica prevedono la divisione del progetto in tre aree regionali:
Petrocaribe, Regione Andina e Regione Sud. Il Venezuela, tramite PDVSA si impegna a fornire un
quantitativo stabilito di barili di petrolio agli altri Paesi latinoamericani firmatari dellaccordo. Una sorta di
corsia preferenziale del petrolio. Il sistema prevede la sistemazione di tutto il processo: dal trasporto alle
infrastrutture necessarie, fino alle strutture di storage.


GAS

14. RISERVE DI GAS DEI PRINCIPALI PRODUTTORI (2008)











Oltre alle ingenti riserve di petrolio il Venezuela dispone di una grandissima quantit di gas che, sino ad ora,
praticamente non ha sfruttato, se non per pomparlo nei giacimenti petroliferi che si stanno esaurendo o
per facilitare le operazioni di estrazione. Nel 2006 le riserve accertate erano pari a 4,2 miliardi di metri
cubi, posizionando il Venezuela al nono posto nel mondo (Vedi grafico 14), mentre allinterno del
continente americano secondo solo agli Stati Uniti, che dispongono di 5,4 miliardi di metri cubi di riserve.

Organizzazione di Settore


Nel 1999, il Venezuela ha adottato la Legge degli Idrocarburi, che ha dato il via, per il settore del
gas naturale a degli investimenti privati. Gli obiettivi della legge, prevedono lo sviluppo delle risorse di
gas naturale: espansione della rete nazionale di trasporto del gas naturale, la creazione di un sistema di
distribuzione generale, promozione di progetti di esportazione di gas naturale, e maggiore consumo di gas
naturale nel settore energetico e petrolchimico. La legge d diritto ad acquistare una quota del 35 % su
qualsiasi progetto di natura commerciale.

La PDVSA produce la maggior parte di gas naturale in Venezuela, ed anche il pi grande distributore. In
questo momento c una limitata partecipazione privata nel settore, con la Repsol-YPF come maggior
produttore privato di gas naturale nel paese.

Anche se sempre in secondo piano rispetto al petrolio, dal 1988 al 1998 si osserva una crescita costante
nella produzione di gas naturale. Dal 2000 la produzione inizia invece ad essere in difficolt, fino ad arrivare

11

al 2008 dove il consumo supera la produzione ed inizia addirittura l importazione (grafico 15). Venendo a
calare la produzione e mancando sia un sistema nazionale di gasdotti che connetta le aree ricche di gas alle
altre regioni del Paese, che un sistema di distribuzione al dettaglio, paradossalmente, il Venezuela oggi un
importatore netto di gas, che gli giunge principalmente dalla Colombia, con cui il Governo venezuelano ha
firmato laccordo per la costruzione del Gasoducto Transguajiro, che collegher La Guajira a Maracaibo e
per i primi sette anni porter gas naturale colombiano verso i consumatori venezuelani.
















15. PRODUZIONE E CONSUMO DI GAS NATURALE IN VENEZUELA (1998 - 2008)

Fonte: IEA. Internazional Energy Agency

La maggior parte della produzione di Gas Naturale avviene assieme alla produzione di Olio Greggio, dal
momento che, in Venezuela, le riserve di Olio e di Gas sono associate negli stessi giacimenti.
Ci sono anche delle riserve di Gas Naturale non associate allOlio Greggio, e sono individuabili nelle aree del
Barrancas e dello Yucal Placer. I pi grandi produttori di Gas Naturale, oltre a PDVSA e Repsol-YPF, sono
Total, Petrobras, Pluspetrol. Nel 2003, la PDVSA per prima, ha iniziato ad esplorare larea della Plataforma
Deltana, in una zona adiacente al confine marittimo con Trinidad e Tobago.
La Chevron ha esplorato la zona del Loran e quella adiacente del Lau-Lau. La Statoil, in partnership con
la Total, possiede le licenze per lesplorazione dei campi di Cocuina; le ultime fonti, ci informano su come
ne sia stata completata la fase esplorativa.
Nel 2010, le riserve certificate sarebbero pari a 192,7 bilioni di piedi cubici grazie alle perforazioni dei
giacimenti off-shore di la Perla, dove Eni ha effettuato una scoperta di idrocarburi di rilevanza mondiale
nell'offshore venezuelano. Il giacimento potrebbe contenere una quantit superiore ai 160 miliardi di metri
cubi di gas (pari a 1 miliardo di barili di petrolio equivalente) precedentemente stimati. I risultati del pozzo
hanno largamente superato le previsioni iniziali, facendo di Perla la pi grande scoperta di gas del
Venezuela e, potenzialmente, una delle maggiori scoperte di gas nel mondo negli ultimi anni.


12

16. GASDOTTI IN VENEZUELA
















Fonte: www.eclac.org/publicaciones.

Obiettivi da seguire nel Plan Siembra Petrolera 2005-2030. Settore Gas


Per quanto riguarda il settore del gas, il piano presenta tre progetti importanti: Progetto Delta-Caribe,
Progetto Mariscal Sucre e Progetto Rafael Urdaneta, con cui si persegue lo sviluppo dellestrazione del gas
Offshore nelle aree della Piattaforma Deltana, nelle acque localizzate al nord dello Stato Sucre e nelle
prossimit delle Penisola di Paria. Gli investimenti richiesti per questi progetti si attestano
complessivamente sui 21,6 miliardi di USD, da effettuare fino al 2016.

Il Venezuela dispone, secondo dati aggiornati a giugno 2010, riserve di gas certificate di 185 mila miliardi
piedi cubici, che ne fanno il nono paese al mondo con le maggiori riserve. La maggior parte delle riserve di
gas del Venezuela sono ubicate al Nord e a Nord Ovest del paese, con una estensione di oltre 500 mila Kmq.

Per dare un ulteriore impulso al progetto Delta Caribe Oriental, sono stati firmati 8 accordi per la
costruzione di tre linee di liquefazione e di trasporto di Gas Naturale con imprese di Qatar, Stati Uniti,
Giappone, Italia e Malesia, per un investimento totale stimato di 19,7 miliardi di USD.

Nellambito del Progetto Mariscal Sucre, ha iniziato le attivit preliminari per lestrazione di gas off-shore
nel campo Dragn. Per lo sviluppo dellintero progetto saranno necessari investimenti di circa 0,85 miliardi
di USD nel periodo 2008-2016, di cui PDVSA ha gi investito circa 1,02 miliardi di USD.

Il Progetto Rafael Urdaneta, che prevede lo sfruttamento di unarea di 30.000 Kmq, composta da n. 6
blocchi, ubicata nel Golfo del Venezuela e a Nord Ovest dello Stato Falcn, ha un potenziale di 26 miliardi
Piedi Cubici di gas naturale non associato a petrolio e 7 miliardi di barili di idrocarburi liquidi.

13

Il Progetto Infrastruttura, ha come obiettivo la costruzione di oleodotti per garantire a tutto il territorio la
fornitura di combustibili. Il progetto si porter per il 2011, la capacit di trasferimento del gasdotto a circa
520 milioni di piedi cubici al giorno. Linvestimento totale per il progetto pari a circa 884 milioni di USD.

In questi ultimi anni ci sono in sviluppo diversi progetti di gasdotti nella regione Latinoamericana, con la
finalit di generare un intercambio tra i paesi esportatori ed quelli importatori. Il pi importante quello
denominato il "Gasoducto del Sur", che unirebbe il Venezuela con il Brasile e l'Argentina. Questo
permetterebbe di rifornire anche Uruguay, Paraguai e Cile e genererebbe un collegamento energetico
importante per lAmerica Latina.

IL CARBONE
A causa della massiccia presenza di petrolio e gas naturale, il settore energetico del carbone ha cominciato
a svilupparsi soltanto negli anni 90. Nel 2010 sono state stimate riserve per circa 479 milioni di tonnellate
(BP Statistical review of world Energy, 2011), che fanno del Venezuela la terza pi grande nazione
produttrice di carbone dellAmerica Latina, preceduta solo da Colombia e Brasile. Le pi importanti miniere
del Paese, per lo pi a cielo aperto, si trovano a Nord e nel bacino di Guasare al confine con la Colombia,
negli Stati di Anzotegui, Aragua, Falcn, Tchira, Mrida, e Zulia, dove nel 2010 sono state estratte 4
milioni di tonnellate di carbone.
17. PRINCIPALE MINIERE NEL VENEZUELA

fonte:www.mbendi.com

La qualit del carbone venezuelano (bassa concentrazione di zolfo, elevato potere calorifico), nonch la
vicinanza al mare della maggior parte dei coalfields, rende la produzione principalmente finalizzata alle
esportazioni verso Stati Uniti, Italia, Francia, Spagna, Olanda e Regno Unito. Il consumo interno limitato
allindustria del cemento e contribuisce solo per l1,1% alla produzione di energia elettrica.

14

18. PRODUZIONE E CONSUMI DI CARBONE IN VENEZUELA. 2009



Lente pubblico incaricato di gestire le risorse minerarie in Venezuela, formulare politiche di stato di settore
ed attuare le linee guida dello sviluppo economico nazionale, il Ministerio del Poder Popular para las
Industrias Bsicas y Minera (MIBAM), creato il 18 gennaio del 2005. Invece, l'azienda principale del
carbone in Venezuela Carbozulia, di propriet di PDVSA. Carbozulia opera in joint venture con un certo
numero di societ estere, come la Shell, Ruhrkohle, carbone e Inter-American. Shell Coal, nello specifico,
stata inglobata dalla Anglo American Coal, la quale ha acquisito una partecipazione del 24,9% in Carbones
del Guasare (CDG), che possiede e gestisce la miniera Paso Diablo nello Stato di Zulia, che da solo
costituisce l80% di tutte le riserve del Paese. Secondo il Plan Estratgico Corporativo 2006-2012 gli
obiettivi futuri di Carbozulia mirano a:

- Garantire l'utilizzazione razionale e sostenibile delle Risorse Minerali.
- Spingere alleanze con paesi strategici per il sviluppo del mercato miniero, cercando di attivare linversione
straniera in materia di carbone.
- Diffondere l'uso di tecnologie che garantiscono lo sviluppo sostenibile del settore miniero.
- Attivare il piano di espansione dei negozi del carbone, fino ad arrivare a 24 MM Tonnellate anno.
- Promuovere nuovi negozi orientati alla diversificazione e industrializzazione del carbone, materia prima
indispensabili per lindustria siderurgica e metallurgica, stimolando luso, lintercambio, e consumo interno
del carbone come fonte alternativa di sviluppo a livello nazionale e nei paesi Latinoamericani.
- Valutare, formulare e mettere in modo progetti a medio termine, orientati allutilizz delle fonte
carbonifere sotterranei, in quantit maggiore, che quelli sfruttati a celo aperto.
- Valutare alternative di sfruttamento del carbone per la produzione dellenergia gassifera.

IDROELETTRICO
In seguito alla politica messa in atto a partire dagli anni '60, attuata dal parte governo per minimizzare la
produzione di energia elettrica da combustibili fossili, e per poter esportare quanto pi petrolio possibile,
oggi il 70% dell'energia del Venezuela fornita da fonte idroelettrica. La produzione concentrata sul

fiume Caron, in Regione di Guayana, dove sono state realizzate quattro dighe differenti, la pi
grande delle quali la Diga di Guri con 10.200 MW di potenza installata. Altre impianti

15

idroelettrichi sul Caron sono Caruachi, Macagua I, Macagua II e Macagua III, i quali contribuiscono
a fornire oltre il 70% della produzione di energia idroelettrica del Venezuela con un potenziale
stimato di energia di circa 17 mila MW. Importanti progetti in fase di esecuzione sono
rappresentati dalla Centrale idroelettrica Fabricio Ojeda (capacit di 514 MW e investimento di
161 milioni di USD) e la Centrale Idroelettrica Manuel Piar di Tocoma (capacit totale di 2.160
MW ed investimento di circa 3 miliardi di US$), che entrer in funzionamento nel 2014.
19. CONSUMI IDROELETTRICO (MTEP)
25
20
15
Idroelecrico

10

1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010

La compagnia nazionale pi importante del settore idroelettrico la Electrificacin del Caron


(EDELCA), appartenente all'azienda di estrazione mineraria Corporacin Venezolana de Guayana (CVG).
Altre aziende di stato nel campo della produzione di energia elettrica sono ENELBAR e ENELVEN-ENELCO
(circa 8% della capienza). Il resto della produzione di energia posseduto dalle aziende private. La pi
grande azienda privata di alimentazione La Electricidad il de Caracas (EDC), maggior parte posseduto dal
Noi-ha basato AES Corporation, (11% della potenza), che possiede la maggior parte delle centrali elettriche
termiche convenzionali.


NUCLEARE
In Venezuela la produzione dellenergia elettrica generalmente soddisfatta per il 70% dal settore
idroelettrico, il cui sviluppo si reso possibile grazie al fiume Orinoco e al suo immenso bacino idrografico.
Negli ultimi anni, per, il Paese sta attraversando un gravissimo periodo di siccit che ha dimezzato la
capacit di produzione dellelettricit e che si traduce in sempre pi diffusi e prolungati black-out sul
territorio nazionale, compromettendo tutte le principali attivit. Anche allo scopo di trovare una soluzione
a questo stato di crisi energetica il 15 ottobre 2010 stato siglato un piano di azione strategico con la
Russia per il periodo 2010-2014 nei settori delle finanze, dell'edilizia e della cooperazione tecnico-militare
nonch di quello energetico. Il Cremlino avrebbe dovuto costruire e gestire in un tempo stimato di 10 anni
la prima centrale nucleare ad uso civile nel Paese sudamericano. Il programma nucleare pacifico, cos
come definito, stato per congelato a seguito degli eventi di Fukushima; lo stesso Chavez ha dichiarato
che non ce alcun dubbio sul fatto che quanto successo in Giappone modifica in modo sostanziale i piani
di sviluppo dellenergia nucleare nel mondo.

16

RINNOVABILI
Lenergia alternativa rappresenta per il Venezuela un grande ed ambizioso progetto i cui sviluppi sono ben
lungi dai risultati desiderati. Dalle ultime e affidabili statistiche emerge che le fonti energetiche alternative
e non contaminanti in America Latina e nei Caraibi, non raggiungono neppure l1% dimpiego. In questo
contesto, il Venezuela, nazione petrolifera per antonomasia, non appare neppure nelle statistiche regionali.
In Venezuela i due tipi alternativi con maggiore possibilit di sviluppo sono rappresentati dallenergia solare
e dallenergia eolica. NellAprile del 2010 il Ministero della Scienza e della Tecnologia e l'Asociacin
Venezolana de Energa Elica (Aveol) ha espresso la volont di realizzare un grande progetto di energia
eolica. L'obiettivo di produrre 10 mila megawatt nei prossimi quindici anni, in modo da soddisfare il 10%
della domanda di energia elettrica prevista nel 2025. Sono gi stati avviati due progetti di valutazione del
potenziale rinnovabile venezuelano: uno per valutare il potenziale eolico del Paese, l'altro per identificare le
zone costiere pi adatte per l'installazione di impianti per lo sfruttamento dell'energia delle onde. A
sostegno della differenziazione del mix energetico, ipotesi di investimento sono state fatte anche nel
settore dellenergia solare, da utilizzare in particolare come rifornimento energetico per le zone pi isolate
del paese. Un gruppo di ricercatori sta lavorando alla progettazione di nanomateriali per la realizzazione di
celle solari a basso costo che ne aiutino la diffusione garantendo la conversione dellenergia solare in
energia elettrica pulita andando a ridurre quelle che sono le conseguenze dei periodi di siccit.


20. POTENZIALI SVILUPPI DI FONTI RINNOVABILI NEL MONDO

ANALISI DELLE EMISSIONI DI CO2

Nel 2010, secondo la classifica stilata dalla BP nel suo rapporto annuale, il Venezuela risulta al terzo posto
fra i Paesi del Sud America per emissioni di CO2, con 173,1 milioni di tonnellate, dopo Brasile e Argentina.
Landamento fino al 2010, in cui si registra un decremento, segue praticamente quello della produzione di
petrolio e gas, infatti si ha un picco negativo proprio in corrispondenza della recessione del 2002-2003.

17

21. EMISSION CENTRAL & SOUTH AMERICA 2010

EMISSIONI DI CO2 PER FONTE ENERGETICA


200,00
150,00
100,00

Gas
Oil

2010

2008

2006

2004

2002

2000

1998

1996

1994

1992

0,00

1990

50,00

Sebbene non sia paragonabile, in termini quantitativi, a Cina e Usa, il Venezuela considerato uno Stato ad
elevato rischio ambientale. Trova posto, infatti, nella graduatoria rilasciata dalla Maplecroft (societ di
ricerche inglese) dei peggiori paesi secondo lindice Unsustainable Energy Index (UEI), che misura la capacit
di un paese di ottenere energia da sorgenti a basso contenuto fossile e la capacit di investimenti e scambi
di energia in visione di un futuro sostenibile. In questa speciale classifica spiccano molti fra gli attuali
produttori di petrolio come il Qatar (al n.1), Bahrain (al n.3), Iraq (al n.9), Emirati Arabi Uniti (al n.10), Arabia
Saudita (al n.15). Oltre lUEI, la Maplecroft ha messo in evidenza un altro parametro il Climate Emissions
from Land Use Change Index (CELCI), che mostra quanto stiano cambiando le biomasse delle foreste a casa
della deforestazione, degli incendi e delluso della terra in un dato paese, incorporando una misura delle
emissioni CO2 nette che possano variare in relazione alle diverse aree coperte da vegetazione. Secondo
questo misuratore i paesi a maggiore rischio sono il Per, il Brasile e il Venezuela.

22.



Le politiche di sviluppo sostenibile del governo risalgono al 1992, quando venne sottoscritto, e
successivamente ratificato, il trattato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti
climatici per controllare e ridurre le emissioni dei gas serra. Tale trattato ha posto limiti obbligatori di
emissioni attraverso aggiornamenti, noti come protocolli, di cui il pi famoso il Protocollo di Kyoto.
Contestualmente il Ministero dellambiente e delle risorse rinnovabili, insieme al Ministero dellenergia, ha

18

sviluppato il cosiddetto Venezuelan Case- Study to Address Climate Change" sostenuto tecnicamente e
economicamente dagli USA e dalle Nazioni Unite. Nella realt questi indirizzi non hanno mai prodotto
risultati sostanziali, a causa della tendenza a mantenere un sistema economico ed energetico basato
esclusivamente sullo sfruttamento delle fonti fossili e di uninsufficiente coscienza ecologica in gran parte
della popolazione. Allo stesso tempo il Venezuela, in quanto appartenente allAmerica Latina, ha le pi alte
potenzialit per dare un contributo significativo alla crisi ambientale perch possiede i pi grandi boschi
umidi e con riserve dacqua, e la pi grande biodiversit. Per questi motivi nel 2009 la World Bank ha
stanziato un fondo per la realizzazione di un progetto, denominato BioCarbon, per il sequestro o la
conservazione del carbonio nelle foreste e in ecosistemi agricoli, mirando quindi a ridurre le emissioni in
maniera economicamente efficace, e promuovendo parallelamente la conservazione della biodiversit.

CONCLUSIONI
Dall'analisi effettuata e dai dati dell'ultimo Statistical Review of World Energy della BP, risultano evidenti le
potenzialit del Venezuela in ciascun comparto dell'energia, basta pensare alle riserve di petrolio che si
stimano intorno ai 211,2 miliardi di barili, alle quali si aggiungono quelle di gas, 195 trilioni di metri cubi, e
quelle di carbone, circa 479 milioni di tonnellate. Tali quantit rendono il Venezuela il secondo Paese al
mondo con le maggiori riserve provate di idrocarburi convenzionali.

Eppure, a dispetto delle innumerevoli risorse energetiche presenti sul territorio, questa nazione attraversa
una delle pi grande crisi economiche ed energetiche degli ultimi anni, determinata da stagioni climatiche
poco favorevoli, nonch da eventi di natura sia politica che sociale. Il Venezuela da pi di un anno sta
vivendo in uno stato di siccit provocata da El Nio, che ha senz'altro provocato un duro colpo al settore
elettrico, il quale ha subito una notevole riduzione dei volumi di acqua necessari per il funzionamento degli
impianti idroelettrici.

Gi da mesi si registrano black-out elettrici, sempre pi frequenti. Ma il fenomeno considerato
inconcepibile se si considera che il Venezuela nei primi posti fra i paesi esportatori di petrolio. evidente
che i problemi riguardano sia la distribuzione dellacqua che il sistema idroelettrico, e lindustria energetica
non riesce a fornire unadeguata risposta.

Per affrontare questa situazione il governo Venezuelano ha stabilito un piano di risparmio ed
efficientamento per garantire al Paese lenergia di cui ha bisogno: da dicembre del 2009 il governo per far
fronte alle crescenti difficolt ha deciso di razionare l'acqua e l'elettricit, inoltre Caracas ha limitato
l'importazione di elettrodomestici e ha iniziato a distribuire lampadine a basso consumo alla popolazione.

Anche il settore industriale venezuelano stato duramente colpito dalla crisi energetica, soprattutto quello
siderurgico: la produzione di alluminio di Venalum e Alcasa scesa del 40% mentre l'acciaieria Sidor ha
dovuto bloccare diverse attivit. Il governo ha addirittura ipotizzato di chiudere le tre industrie per
risparmiare energia, il che causerebbe gravi danni all'economia del paese.

Per risolvere i problemi energetici del Venezuela il governo dovrebbe investire in modo corposo nelle
infrastrutture energetiche, soprattutto nel settore dellenergia solare e dellenergia eolica. Lutilizzo delle
fonti rinnovabili, infatti, si presenta oggi come una possibile soluzione del problema nel rispetto della
sostenibilit ambientale, ma concorre anche a soddisfare altre esigenze, come quella della continuit della
fornitura. La generazione distribuita di energia, la microgenerazione e, in futuro, anche le microreti, se
adeguatamente integrate allinterno dei sistemi elettrici, ne migliorano laffidabilit e permettono lo
sfruttamento di risorse energetiche non convenzionali, ovvero, nella fattispecie, di quelle rinnovabili.

19

BIBLIOGRAFIA
- BP, Statistical Review of World Energy, June 2011.
- Brcena, A. Reflexiones sobre Cambio Climatico y Energa en Amrica Latina y el Caribe, Parigi, 2008.
- Cepal, Preliminary Overview of the Economies of Latin America and the Caribbean 2008, Santiago - Cile,
2008.
- Cepal, Studio Econmico de Amrica Latina e Caribe 2009-2010, Santiago - Cile, 2010.

- IEA. Internazional Energy Agency. Pubblicazione.
- Garca del Ro, L. Explotacin de los Recursos Naturales y Poltica Energtica en Latinoamrica, 2009.
- Gruppo Editoriale LEspresso Spa, Limes - Rivista italiana di geopolitica, 1- 2007.
- Ministero degli Affari Esteri - Istituto Nazionale per il commercio Estero, Venezuela- Rapporti Paese
Congiunti , Uffici Ice Estero. I sem. 2010.
- Osservatorio di Politica Internazionale, Limpatto della crisi finanziaria internazionale in Venezuela. CESPI,
Centro Studi di Politica Internazionale, n. 20 Roma, 2010.
- OPEP- Organization of the Petroleum Exporting Countries , Annual Statistical Bulletin, Vienna 2009.
- PDVSA- Petrleos de Venezuela, S.A. y sus Filiales, Informe Operacional y Financiero, Caracas, 2008.

- PDVSA, Planes Estrategicos de Petroleos de Venezuela, 1era Fase Plan Siembra Petrolera 2005-2030,
Caracas, 2005.

- Snchez B, Baena C , Esqueda P, La Competitividad de la Industria Petrolera Venezolana. ECLAC, The
Economic Commission for Latin America, Santiago de Chile, 2008.

-Schall-Emden J. Oil Economies and Social Welfare: a case study of Venezuela, CESPI, Roma, 2008.

WEBGRAFIA
-BP:http://www.bp.com
-Dipartimento di Stato (2010), Background note: Venezuela, Governo degli Stati Uniti,
http://www.state.gov/r/pa/ei/bgn/35766.htm.
- Gobierno di Venezuela en linea: www.gobiernoenlinea.ve
- Hult. International Business School: http://www.americaeconomia.com/negocios-industrias/venezuela-
reconoce-la-baja-de-su-produccion-petrolera
- IEA (International Energy Agency): http://www.iea.org/
- The Economic Commission for Latin America: http://www.eclac.cl
- PDVSA: www.pdvsa.com

20

Potrebbero piacerti anche