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kenneth TIN KIN Hung www.t inkin.com


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dont believe the hype

U.net

SERIO IN CIO CHE FAI,

dont believe the hype!

KENTO, mp38

indice

ISTRUZIONI PER LUSO

WELCOME TO THE TERRORDOME


01_ NECESSARIA UNA RIVOLTA? con JASIRI X 11
02_CHE Il gioco abbia INIZIo! di TEF POE 19
03_la follia DEI GIOVANI di BIKO BAKER
25
04_la protesta contro la violenza dello stato

di opal tometi 33

FEAR OF A BLACK PLANET


05_LA NUOVA RESISTENZA NEW AFRIKAN di KALI AKUNO 49
06_BLACK LIVES MATTER di U.NET 57
07_IL FUOCO PROFETICO con CORNELL WEST 81
08_RIFLESSIONI SU BLM di ROBIN DG KELLEY 89

BRING THE NOISE


09_DA FERGUSON ALLA LIBERT di TALIB KWELI
10_CHE Il gioco abbia INIZIo! #2 di TEF POE
11_iL FUTURO DI BLM con M1 (DEAD PREZ)
12_LA METRICA DELLA RIVOLUZIONE con BOOTS RILEY

105
111
119
125

outro
DA FERGUSON ALLITALIA di KENTO 131
aggionamento dellultima ora di U.NET 136
fermare la violenzacontro i neri di Patrisse cullors 138

ISTRUZIONI PER LUSO


40% of the unarmed men shot to by police
this year (2015) were Black
despite Black men being just 6% of the US.

kenneth tin kin hung, dont believe the hype

Il 10 agosto del 2014, durante la veglia funebre per il


18enne nero Mike Brown, assassinato dallagente di polizia Darren Wilson, scoppia una rivolta razziale a Ferguson, in Missouri. I media internazionali non tardano
a diffondere immagini di violenze, saccheggi, incendi e
danneggiamenti perpetrati da giovani neri. Non solo. Televisioni e giornali mostrano anche truppe di polizia in
assetto antisommossa, cani poliziotto e mezzi blindati.
Luccisione e le proteste di vario tipo, durate oltre una
settimana, riportano in primo piano la questione razziale
nellAmerica contemporanea, col suo annesso di brutalit
poliziesche. Proprio a mezzo secolo dalle vittorie ottenute
dal Movimento per i Diritti Civili, si riaccendono i riflettori su temi fino a quel momento presenti solo sottotraccia, mentre le immagini degli scontri sembrano fare a
pugni con la rappresentazione di una nazione post razziale

esemplificata dallelezione di un presidente nero. Quelle


violenze raccontano una storia fatta di abusi quotidiani,
povert, emarginazione e razzismo. Luccisione di Mike
Brown d sfogo a unampia e profonda insoddisfazione. Sul
tavolo non ci sono pi solo le violenze dei poliziotti, che
colpiscono in maniera spropositata le persone di colore;
in questione il problema razziale nel suo complesso, che
si collega alle questioni delle diseguaglianze economiche e
delle povert.
Dont Believe the Hype unistantanea sulle tensioni
razziali, sulle politiche di contenimento e repressione
e sulla nascita di nuove forme di attivismo di base che
da qualche anno fanno ribollire di energia le strade
delle comunit di colore nelle metropoli statunitensi. Le
cronache televisive i reportage giornalistici si perdono
in dettagli insignificanti, restano alla superficie dei fatti,
enumerano episodi singoli e irrelati. Una volta placatosi
il clamore degli eventi, le telecamere si spengono e tutto
scompare. Di ci che rimane sullasfalto nessuno pi si
occupa, almeno fino allassassinio successivo, alla molotov
successiva.
Viceversa, Dont Believe the Hype non offre alcuna cronaca sensazionalistica, nessuna analisi calata dallalto, n
statistiche n colpevoli contro cui puntare il dito; offre
piuttosto memorie e riflessioni attraverso la voce dei protagonisti di quei giorni, evidenziando esperienze di marginalit e di resistenza, politiche razziste, pratiche repressive.
Ne risultano, in una sorta di istantanea, i tratti di una
nuova generazione di attivisti che operano quotidianamente nelle comunit.
Ho cominciato con Do we need to start a riot?, un articolo pubblicato su Alias allindomani dei fatti di Ferguson,

nel quale lattivista, MC Jasiri X rivendica la legittimit


della resistenza violenta alloppressione e tesse lelogio di
un movimento che sta emergendo negli Stati Uniti, un
movimento formato da giovani attivisti e organizzazioni
locali che operano in una sinergia tale da sfociare in proteste su scala nazionale. Come ho scritto nellarticolo, questi
giovani cercano di operare anche allinterno del sistema;
nondimeno, se necessario, sono disposti a scontrarsi con
le autorit e le istituzioni per difendere la propria dignit
e i propri diritti.
Queste caratteristiche emergono in maniera prepotente
nellintervento di Tef Poe, un MC e attivista di St. Louis
che ha partecipato alle giornate di Ferguson fin dalla
prima ora. In Che il gioco abbia inizio! racconta linizio
della rivolta in modo del tutto diverso rispetto ai media
internazionali, mettendo in luce come gli scontri fossero
molto meno estemporanei di quanto potesse apparire. In
Che il gioco abbia inizio! #2, invece, descrive le dinamiche
del nuovo Movimento: direttamente dalla prima linea del
fronte di protesta! Inoltre racconta come i giorni successivi
siano stati momenti importanti di crescita di un percorso
di radicalizzazione personale e artistico.
In The Cockiness of Black Youth, lattivista Rob Biko
Baker parla, invece, della nascita di Hands Up United.
Questorganizzazione, nata tra le rovine fatiscenti di West
Florissant, una zona in downtown Ferguson, e composta
per lo pi da giovanissimi, da oltre due anni opera a favore dei ragazzi pi disagiati dellarea adottando un programma che ricalca i programmi educativi, sociali e sportivi promossi dalle Pantere nere cinquantanni fa. Questo
contributo evidenzia il percorso di radicalizzazione in atto
allinterno di una nuova generazione.
3

Nel saggio La protesta contro la violenza dello Stato Opal


Tometi, cofondatrice di Black Lives Matter e direttrice
esecutiva del Black Alliance for Just Immigration (BAJI),
evidenzia come la rivolta di Ferguson abbia rappresentato
un episodio fondamentale per la creazione di un nuovo
fronte nazionale di protesta, di una nuova fase della lotta
dei neri tesa a eliminare quelle politiche neocons che, da
quarantanni a questa parte, hanno provocato conseguenze devastanti per la loro comunit.
Nella seconda sezione, intitolata Fear of a Black Planet, si
raccontano le origini del movimento che nasce nel 2005,
allindomani delluragano Katrina. A evidenziare i momenti e le esperienze cruciali di questa nuova ondata di
impegno diretto da parte dei giovani neri Kali Akuno,
militante del Malcolm X Grassroots Movement e di Cooperation Jackson.
Il mio pezzo Black Lives Matter evidenzia la rabbia e
lindignazione conseguenti allassoluzione di George Zimmerman, da parte di un tribunale di contea della Florida
per lassassinio del diciassettenne afroamericano Travyon
Martin, bench limputato avesse ammesso di aver sparato. La sentenza, pronunciata il 13 luglio 2013 al termine
di un processo seguito da tutti i media americani, provoca
accese polemiche, essendo in gioco questioni quali i pregiudizi razziali, il funzionamento della giustizia, la legittima difesa e la legislazione in materia di armi. In questo clima di rabbia e frustrazione Black Lives Matter acquista una
crescente popolarit, fino a diventare uno slogan assunto
da una moltitudine politicamente variegata di organizzazioni nere, nelle quali la presenza di attivisti molto giovani
massiccia. Questa nuova generazione non accetta compromessi con lo status quo, rifiuta e critica duramente le

organizzazioni tradizionali e usa massicciamente i social


media. Il saggio racconta proprio la nascita di questo nuovo attivismo, ne descrive le caratteristiche principali e d
conto dellefficacia dei suoi modi dazione.
In the Fire of the New Generation, tratto e adattato da
unintervista pubblicata sul New York Times, proprio
un intellettuale e religioso afroamericano come Cornel
West a descrivere lo spirito, il fuoco che riempie le parole e
le azioni di questa nuova generazione di attivisti cresciuta
allombra dellAmerica post razziale.
Robin D.G. Kelley in Beyond Ferguson si sofferma su
alcune contraddizioni, debolezze e divergenze interne al
movimento, quali lallontanamento dalle rivendicazioni
radicali delle origini e la mancanza di una visione strategica. Il saggio evidenzia tali problemi, senza per avanzare
una dura critica poich il movimento ha caratteristiche peculiari e innovative, di cui difficile anche solo prevedere
gli sviluppi futuri e gli strumenti di lotta. Come gi diceva
Malcolm X: Non abbiate troppa fretta di condannare una
persona perch non fa quel che fate, non pensa come la
pensate o altrettanto velocemente. C stato un tempo in
cui non sapevate le cose che conoscete oggi. Questo movimento decentralizzato, guidato da gay, lesbiche e trans,
nato come critica al sistema ma anche alla comunit nera,
deve individuare un proprio percorso unitario e innovativo, cos da porsi in grado di contribuire al cambiamento
del discorso razziale negli Stati Uniti.
Nella terza sezione, intitolata Bring the Noise, posto in
risalto limpegno trasversale degli artisti Hip Hop contro
il razzismo, la brutalit poliziesca e a sostegno delle rivendicazioni del movimento Black Lives Matter. Sebbene non
abbiate letto i nomi di artisti quali Drake o Little Wayne
5

associati a pezzi impegnati o a manifestazioni politiche, ci


non significa che artisti mainstream quali JayZ, Common
e Beyonc non siano stati in prima linea con donazioni,
canzoni e azioni di solidariet; nel solo 2015 abbiamo assistito a un impegno massiccio da parte di artisti quali Jasiri X, Tef Poe, Kendrick Lamar, Phryme, Janelle Monae,
David Banner, Run the Jewels, Dead Prez, Yasin Bej, Rebel Diaz, che hanno operato come braccio culturale del
movimento, e allemergere di Talib Kweli e Killer Mike in
veste di portavoce di questa generazione di artisti conscious.
A cominciare dalla lettera aperta di Talib Kweli, pubblicata sul sitomic.comcome parte di una serie di saggi sul
razzismo e le relazioni di razza intitolataFrom Ferguson to
Freedom, nella quale lMC di Brooklyn invita gli altri artisti a farsi voce attiva della propria comunit non solo con
la musica ma anche attraverso limpegno diretto. In The
Future of BLM, M1, MC del duo rap Dead Prez, esplicita lintenzione di farsi portaparola del movimento attraverso le proprie liriche, esaltando azioni, figure e vittorie
delloggi, cos come fa da ventanni con le storie dellepoca
del Black Power. Let me download the grammar of this new
revolution to sing it, afferma con forza nella nostra ultima
intervista. Lescalation di omicidi da parte della polizia, le
proteste, le manifestazioni, il razzismo e lemarginazione ai
danni degli afroamericani negli Stati Uniti ispirano la successione di immagini in rima del nuovo album di AP2P.
In the Metrix of Revolution, Boots Riley, MC della leggendaria crew di Oakland The Coup, riflette sullampiezza e profondit delle rivendicazioni di questo movimento
e sottolinea la necessit di allargare la protesta portandola
sui posti di lavoro, se si vuol essere davvero efficaci. In ci
Boots vede la possibilit di portare a sintesi le tematiche

riguardanti la giustizia sociale, lambiente e il mondo del


lavoro.
Infine, nelloutro un MC italiano come Kento prova a
riflettere sul significato dellappello di Kweli. Come tradurre in italiano quel tipo di atteggiamento, di mentalit
e di liriche? Kento cerca di rispondere con un pezzo intitolato Da Ferguson allItalia.
Dont Believe the Hype intende far conoscere una realt
molto diversa da quella che i media riportano. Il lento
ma progressivo consolidarsi di questo nuovo attivismo la
vera novit, con un numero sempre maggiore di giovani
coinvolti. Si tratta di movimento con caratteristiche radicalmente nuove; diverse dal passato sono la leadership, le
strategie dazione e la struttura stessa delle organizzazioni.
Questi giovani stanno creando le premesse per una nuova
fase politica nera che si propone di cambiare le dinamiche
sociali e le culture politiche allinterno sia della comunit
nera sia della societ statunitense nel suo complesso.
ancora troppo presto per capire quali forme, strutture
e linee di forza vi si affermeranno, ma questo nuovo,
eccitante fenomeno di sicuro da seguire con attenzione.
Dont Believe the Hype, dunque, poich come gi affermava
Malcolm X: Se non state attenti, i giornali vi faranno
odiare gli oppressi e amare gli oppressori.

u.net & DJ Stile,


Protest Music Mixtape
7

WELCOME
TO THE TERRORDROME
SULLA RIVOLTA DI FERGUSON

NECESSARIA
UNA RIVOLTA?
con JASIRI X

seth tobochman, cox 18

Finch non verr risolta la questione razziale in questo


Paese, potranno scoppiare rivolte come quella di Ferguson
in qualsiasi luogo! Finch lAmerica continuer a preoccuparsi della mantenimento dellordine pubblico pi che
della vita dei giovani di colore, i disordini non cesseranno.
Finch non otterremo giustizia, non ci sar pace. Con
questo monito chiude lintervista Jasiri X, MC, attivista e
membro della NOI. Il rapper rivolge queste parole allestablishment USA e allopinione pubblica internazionale.
Sono orgoglioso dei miei fratelli che hanno combattuto
per le strade di Ferguson per difendere diritti e dignit.
Non si sono fatti intimidire dalla polizia n dai mezzi
militari in loro possesso. Hanno reagito e lottato perch
non possibile accettare tali ingiustizie. Lassassinio del
18enne Michael Brown, con le braccia alzate in segno di
resa, crivellato da undici colpi sparati da un agente di poli-

Jasiri x, do we need to start a riot?


zia, lennesimo omicidio di un giovane nero disarmato, ha
provocato la reazione della comunit e lo scoppio di gravi
disordini. Do We Need to Start a Riot? rappa proprio Jasiri
X in un suo pezzo criticando le politiche repressive e le
strategie di contenimento dei giovani adottate dallamministrazione statunitense. Ed stata necessaria proprio una
rivolta razziale per portare allattenzione interna e internazionale i gravi problemi che lacerano il tessuto sociale e
gravano sulle relazioni individuali, familiari e comunitarie
negli Stati Uniti di oggi: una crescente marginalizzazione
economica e politica, la sistematica criminalizzazione dei
giovani di colore e la mancanza di una reale rappresentanza politica.
Ancora un volta, per, i media sembrano pi interessati
a narrare in modo soggettivo gli scontri tra polizia e manifestanti che ad analizzare le ragioni che hanno spinto a
quella violenza generalizzata di fronte al dispiegamento di
un vero e proprio esercito, pronto a reprimere i disordini
portando la guerra in casa, per le strade di una piccola cittadina dellOregon. Esercito, idranti, cani e scontri:
immagini che confliggono duramente con limmagine
dellAmerica post razziale dellera Obama... immagini
che stridono ancor pi in relazione alla celebrazione del
50esimo anniversario di importanti vittorie ottenute dal

12

Movimento per i Diritti Civili . Se il Civil Rights Act nel


1964 e il Voting Rights Act nel 1965 hanno indubbiamente segnato due momenti fondamentali nella storia della
democrazia USA, le rivendicazioni che si leggono sui
cartelli e nelle voci dei giovani dimostranti, pacifici e non,
sembrano farne lamaro controcanto. indubbio che la
popolazione di colore nata dopo gli anni sessanta pu godere di diritti che, senza il sacrificio degli uomini e delle
donne che coraggiosamente si opposero alla violenza del
razzismo, le sarebbero ancora negati. Nonostante queste
importanti vittorie, per, il Movimento per i Diritti Civili non ha risolto il problema dellingiustizia sociale. Il
mondo che i giovani neri hanno ereditato, infatti, si basa
su forti disparit razziali. Basta leggere alcune semplici
statistiche per comprenderne la gravit. Entro il 23esimo
anno di et, circa la met dei giovani di colore ha subto
almeno un arresto, il 30% prima dei 18 anni. Il tasso di
disoccupazione per i giovani tra i 16 e i 24 anni attorno
al 25%. Le ragazze di colore hanno un tasso di abbandono
scolastico del 12%, una percentuale maggiore rispetto ad
altre etnie. Le donne nere sono incarcerate con un tasso
tre volte superiore alle bianche. Mentre i neri compongono il 14,6% dei consumatori di droga, costituiscono il
31% degli arrestati e ricevono di norma le pene maggiori.
Secondo un rapporto del Malcolm X Grassroot Movement, che si basa su dati della polizia e su inchieste giornalistiche, nel 2012 lomicidio di un/a giovane di colore
da parte di agenti della polizia avveniva ogni 36 ore. Nel
2014 si arrivati a uno ogni 28 ore.
La copertura mediatica stata scandalosa, proprio
come la risposta fortemente reazionaria dellamministrazione locale e statale, prosegue Jasiri X. Entrambe hanno
13

We are at war/
What you telling me to be
peaceful for/
When they break the peace
by firing the piece
now the peace gets tore/
I dont give a fuck
about Quik Trips store

JASIRI X, 212
14

contribuito a veicolare unimmagine di comodo fatta di


giovani devastatori che mettevano a ferro e fuoco la citt
senza minimamente indagare le ragioni che hanno generato tale reazione. Un tweet che circolava allora in rete
riassume perfettamente la situazione; con un chiaro riferimento a Fa la cosa giusta di Spike Lee afferma: a distanza di venticinque anni ancora ci si chiede perch Mookie
abbia spaccato quella vetrina e non perch la polizia abbia
ucciso Raheeim.
Alcune vittime della violenza poliziesca Travyon Martin, James Boyd e Nicholas Davis, per nominarne solo alcuni sono morti. Altri, come Antonio Martinez, sono
stati selvaggiamente picchiati. In ogni singolo caso la polizia utilizza la resistenza allarresto come spiegazione della morte. Ogni volta, per, le telecamere di sorveglianza
hanno raccontato versioni differenti quando non opposte,
come nel caso del pacifico rivenditore di sigarette abusivo
Eric Garner, ucciso a Staten Island, o della professoressa
Ore, aggredita nel campus delluniversit dove insegna per
essersi rifiutata di mostrare la propria carta didentit. Il
significato degli eventi di Ferguson, dunque, va ben oltre
il singolo caso ed evidenzia un modus operandi esplicitamente razzista che sottende alle politiche di contenimento
dei giovani. Negli ultimi due anni si assistito a unintensificazione della violenza di tali politiche che le autorit
hanno voluto giustificare con la no compliance, ovvero la
non immediata sottomissione alle richieste degli agenti.
Questa giustificazione per non fa altro che perpetuare il
razzismo e contribuire alla militarizzazione crescente delle
forze di polizia locali.
Oltre a ci, il fatto che leader politici e spirituali afro-americani non abbiano soluzioni credibili da proporre
15

david banner Feat. Tito Lopez


Black Fist
allontana i giovani dallimpegno politico e sociale, aumentando in questo modo un gap generazionale particolarmente evidente nei giorni delle rivolte. I richiami di
Jesse Jackson e le parole proferite dal pulpito del reverendo
Sharpton, accuse rivolte ai giovani ribelli ma nessuna condanna del comportamento della polizia, hanno innalzato
un muro di incomunicabilit. La vecchia leadership ha
fatto il suo corso, afferma Jasiri X, le sue parole non
hanno alcun significato per i giovani. Queste persone non
hanno idea della repressione alla quale questi giovani sono
sottoposti, per questo non sono in grado di affrontarne
i problemi. Sicuramente, uno dopo Ferguson sar interessante osservare lemergere di una nuova generazione di
attivisti, maturati nel decennio in corso, che operano a livello locale utilizzando politiche e strategie innovative, ma
che hanno anche gi saputo creare relazioni tali da riuscire
ad agire insieme per lanciare su proteste su scala nazionale. Questi giovani sono disposti a operare allinterno del
sistema, come dimostra la legge firmata in California dal
governatore Brown (che aumenta le possibilit di ottenere
giustizia per gli abusi della polizia), ma anche di scontrarsi contro autorit e le istituzioni per difendere la propria
dignit e i propri diritti. Secondo Jasiri X, anche la scena
hip hop ha dimostrato di avere raggiunto una certa matu-

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the game, Dont shoot


rit . E continua dicendo che, molti artisti, sia mainstream che underground, come Talib Kweli e David Banner,
sono andati a Ferguson per sostenere la comunit e fornire
una narrazione alternativa a quella dei media ufficiali. Diversi MC hanno pubblicato pezzi su Michael Brown e su
Ferguson, come per esempio Dont Shoot, che include alcuni nomi del calibro di The Game, Rick Ross, 2 Chainz,
Diddy, Fabolous, Wale, DJ Khaled e altri ancora.
A distanza di cinquantanni dalle principali vittorie del
Movimento per i Diritti Civili, migliaia di giovani di tutta
lAmerica scendono in strada per manifestare e combattere il potere!

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CHE IL GIOCO abbia


INIZIo!
di tef poe

cisco, Black lives matters

Il 9 agosto era un giorno come un altro per me. Non


avrei mai immaginato che sarebbe stato linizio di un
percorso di radicalit, la scintilla di un nuovo movimento per i Diritti Civili in questo Paese. Un giorno come
un altro. Fino ad allora, credevo nella rivoluzione casuale ovvero nella possibilit per una persona regolare
di agire insieme ad altri, in un determinato momento,
come portatore di un cambiamento sociale. Credevo che
il solo fatto di essere contro le discriminazioni, lomofobia, il sessismo bastasse per considerarmi un progressista.
Le mie convinzioni sono cambiate quel giorno dagosto,
a Ferguson, quando Mike Brown fu ucciso. Ero a casa
mia, a lavorare allorganizzazione di un evento hip hop
che si tiene mensilmente a St. Louis. Quando mi sono
collegato ai principali social network per pubblicare il
volantino promozionale, ho notato una foto del patri-

gno di Mike Brown che regge un cartello con la scritta


Mio figlio, disarmato, stato appena assassinato dalla
polizia di Ferguson. Lintensit del suo sguardo era tale
da commuovere chiunque, soprattutto se di quella citt,
di quella zona. Era una sorta di aura. Ne ho parlato un
po con il mio coinquilino per capire come comportarmi,
ma la nostra prima reazione stata quella di pensare:
una merda, ma la polizia ammazza molti afro-americani a
Ferguson. Tra qualche giorno non se ne parler pi, come
sempre. In un primo momento ho pensato che anche
quel giovane sarebbe stato dimenticato nel giro di poco.
Ma qualcosa di diverso stava per accadere poich la polizia non solo aveva assassinato quel giovane, ma ne aveva
anche lasciato il corpo per oltre quattro ore sulla strada.
In quellintervallo di tempo non era arrivata nessuna ambulanza. Dapprima hanno tentato di metterlo nel bagagliaio di un SUV nero, scatenando lira dei presenti, che
sono intervenuti minacciando la polizia: Se provate a
portar via quel corpo, bruceremo lintera citt. Tutto ci
che avete letto sul caso Brown sono solo plateali menzogne per coprire loperato della polizia di St. Louis. Nella nostra citt ci sono cos tante municipalit che puoi
attraversarle, senza nemmeno accorgertene, percorrendo
la medesima strada. E ogni municipalit ha il proprio
distretto di polizia. Le possibilit di esser arrestati per un
nonnulla sono altissime. Vi sono aree che meglio evitare; da sempre evito di guidare attraverso North County la
notte... Nel caso di Brown, parso da subito chiaro che si
era trattato delloperato di un poliziotto razzista. Questo
lambiente in cui cresciamo, in cui la polizia il nemico
che va evitato. Poi mi ha telefonato mio fratello minore,
noto nella comunit come il reporter del ghetto. Mi ha

20

raccontato che la morte del ragazzo stata una sorta di


esecuzione. Fino a quel momento, non conoscevo i dettagli dellaccaduto. Nelle quattro ore in cui Mike Brown
rimasto riverso in strada, le reazioni, tanto in citt che
nella rete, sono andate crescendo. Quattro ore sono un
tempo infinito. La gente del quartiere ha postato foto sui
principali social network e i commenti si son fatti sempre
pi concitati. Le notizie sono state diffuse in rete a livello
locale prima di andare sul nazionale. Le quattro ore durante le quali il corpo di Brown stato abbandonato
hanno oltraggiato la popolazione locale e hanno indotto
molte persone a scendere in strada per protestare. Quando sono arrivato a Ferguson, ci che ho visto sembrava
una scena tratta dal film Duro a morire. Mi riferisco alle
ore che precedono larrivo di CNN e CNBC. In realt,
non ci si poteva muovere in auto, cerano posti di blocco ovunque e i poliziotti delle diverse giurisdizioni erano
tutti l - una stranezza che ho notato immediatamente.
Mentre cercavo un accesso al centro, ho notato nelle strade laterali centinaia di agenti in assetto antisommossa e
molti cani poliziotto; sembrava di essere in un documentario sugli anni Sessanta. Fin dallinizio di questa storia,
ci sono state pratiche di contenimento duramente repressive. Questo deve esser chiaro. I media hanno dipinto
una comunit violenta, ma nessuno sceso in strada con
una pistola, si andati a protestare a Ferguson per capire
come mai il corpo di un giovane nero fosse stato lasciato
marcire in strada per quattro ore. Sono andato a Canfield
Green, un project, un complesso di edilizia popolare; se
siete neri e avete tra i 17 ai 40 anni conoscerete qualcuno che vive nel complesso in cui viveva Mike Brown.
Arrivato l, ho incontrato mio cugino, che si trasferi21

Joey Bada$$, no 99
to in quella zona da poco. Il suo racconto entrava nei
dettagli di quanto accaduto tra lagente Darren Wilson
e Mike Brown; come lui, moltissime persone sono state testimoni dellomicidio. Nessuno, per, era disposto
a raccontare laccaduto per paura di essere la prossima
vittima della brutalit della polizia. Mentre mi avvicinavo al luogo dei fatti, ho notato sullaltro lato della strada
unenorme macchia scura. Era il sangue di Mike Brown.
Questesperienza mi ha toccato nel profondo. L vicino
ho visto alcuni familiari di Mike e altre persone, quasi
tutti in stato di shock, per il disprezzo con cui il corpo
di quel giovane era stato trattato. La polizia ha affermato
in seguito che lutilizzo della forza era giustificato dalla presenza di persone armate che le sparavano contro,
ma tutto falso, la maggior parte della gente era sotto
shock. Stavo per andarmene quando una cinquantina di
macchine della polizia sono confluite sul posto, da nord
e da sud. Ho pubblicato il mio primo vine perch ero
incredulo davanti a ci che vedevo accadere. Poliziotti
armati di fucili si sono mossi verso il luogo dellassassinio, dove la madre aveva deposto alcune rose, e ci hanno
fatto pisciare sopra i loro pastori tedeschi. A quel punto
la tensione salita e la comunit esplosa. Fino ad allora
nessuno aveva spaccato nulla, non si erano visti mattoni

22

TEF POE FEAT.


PEETAH MORGAN, change the world
volare n negozi prendere fuoco, ma quando una vera e
propria forza doccupazione arriva in armi a minacciare
una comunit di cittadini disarmati, allora le cose cambiano. In quel momento ero davvero eccitato perch per
la prima volta in vita mia che vedevo una comunit in
rivolta respingere la polizia ma, allo stesso modo, mi sono
reso conto che sarebbero ritornati scatenando linferno.
Questo stato linizio di Ferguson. Non si trattato di
giovani rivoltosi pronti a mettere a ferro e fuoco la citt.
La rivolta di Ferguson nata nel momento in cui Mike
Brown stato assassinato e lasciato a marcire per quattro
ore in strada, sotto gli occhi di tutti.

23

La follia DEI GIOVANI


di ROB BIKO BAKER

gianluca costantini, #justiceformikebrown

Mi trovavo in Sudafrica il giorno in cui Mike Brown fu


assassinato dallagente Darren Wilson a Ferguson, il 9
agosto 2014. Fuori dai confini nazionali per la prima volta, mi trovavo incollato a Facebook e Twitter mentre le
immagini del corpo di questo diciottenne saturavano i
social media. Bench fossi a migliaia di chilometri, capii
allistante che il mio Paese avrebbe conosciuto unondata
di violente proteste. Me lo sentivo dentro.
Nonostante quella distanza immensa, potevo comprendere la rabbia che stava sconvolgendo le strade di
Ferguson, un tranquillo sobborgo di St. Louis. Ero talmente arrabbiato da sentirmi pronto a fare a botte con
chiunque, e non ero nemmeno l. Tutto ci a cui pensavo,
mentre vedevo le immagini riempire la mia timeline, era:
Come possono lasciare cos a lungo in strada il corpo di
quel giovane assassinato?.

PE 2.0, what they need


Non avevo ancora camminato lungo West Florissant
Ave, una striscia di cemento rinominata Ground Zero dai
manifestanti per via dei gas lacrimogeni che han segnato
lasfalto lo scorso autunno; non mi ero ancora recato a
onorare la memoria di Mike Brown, ma sapevo che lAmerica nera era sul punto di esplodere. Ed era tempo che
accadesse.
Ancora in lutto per la morte di Trayvon Martin, Jordan Davis e Oscar Grant, gli Stati Uniti erano sul punto
di sperimentare la prima intifada dai tempi delle rivolte
di schiavi di met Ottocento. Ed era solo naturale che
i giovani adulti neri di St. Louis, motivati dalla rabbia
della giovent, fossero in prima fila in queste rivolte dei
giorni nostri.
Quando sono arrivato a Ferguson, la rivolta stava vivendo il suo quindicesimo giorno. In quel momento non
ne avevo idea, ma la mia vita, cos come quella di tutti gli
attivisti giunti a Ferguson per unirsi alla lotta, sarebbe
cambiata per sempre.
Arrivai a St. Louis il giorno dei funerali di Mike
Brown e vi partecipai insieme col reverendo Osagyefo
Uhuru Sekou, un attivista-teologo che avevo conosciuto
a Milwaukee mentre ero impegnato in unorganizzazione
denominata Campaign Against Violence. Dopo la ceri-

26

monia funebre andammo a pranzo insieme e Sekou mi


raccont le ultime due settimane. Bench lo conoscessi come un tipaccio e come uno abituato alle situazioni
drammatiche, avendo egli operato a New Orleans per oltre due anni dopo luragano Katrina, il suo atteggiamento
lasciava trasparire il peso di quanto avvenuto a Ferguson.
Mi disse del lancio di lacrimogeni e fumogeni, dellutilizzo di armi contro manifestanti pacifici la cui unica colpa
era di non voler smettere di protestare, di non volersene
andare da quella strada.
Dopo questo serrato dialogo, unoretta che ci ha visti
ridere e piangere al ricordo di vecchie lotte vissute insieme, mi sono ritrovato a chiedermi: Gli Stati Uniti sono
davvero questo?.
Prima di separarci Sekou mi disse che avrei dovuto incontrare Tory Russell e Tef Poe, due tra le voci pi forti
emerse nel corso della ribellione di Ferguson. Ribadendo che dovevo incontrare questi due giovani, mi ammon: Non possiamo lasciar ammazzare questi ragazzi
come accaduto con Martin Luther King. Non possiamo fare ricadere le storture della nostra societ su di loro.
Non vedo lora di incontrare questi fratelli, Sekou, replicai ben sapendo che il reverendo non avrebbe mai paragonato a caso una lotta qualunque con quella del Dott. King.
Il giorno successivo tornai a West Florissant proseguendo poi lungo la strada fino al dipartimento di polizia di
Ferguson, che da l a breve sarebbe diventato il punto di
ritrovo per attivisti provenienti da tutto il mondo. Ho incontrato decine di adolescenti e ventenni o poco pi che
non ne volevano sapere di porre fine alla protesta dopo
aver visto un loro coetaneo assassinato brutalmente e poi
abbandonato per ore in strada.
27

Bench mi aspettassi di incontrare gente arrabbiata,


mi ritrovai completamente spiazzato di fronte al totale
sprezzo della paura e del pericolo che vidi negli occhi
dei giovani di St. Louis. Fino a qualche giorno prima,
la maggior parte di costoro avrebbe fatto carte false pur
di evitare ogni problema con la polizia, mentre adesso
erano pronti a morire per difendere ci in cui credevano.
La loro spavalderia, il loro coraggio, la loro follia, per
usare la definizione datane da non pochi attivisti, hanno
portato allattenzione internazionale la reale condizione
dellAmerica post razziale. E anchio ora penso che un
mondo migliore sia possibile, nonostante la bruttezza
dellattuale. Se questi giovani sono pronti a sacrificarsi
per ci in cui credono, per costruire un mondo migliore,
fino al punto di costringere la polizia di Ferguson a presidiare le strade in assetto antisommossa per tre mesi e
rotti, chi sono io per non credere in loro?
Dopo qualche giorno, ho incontrato Tory Russell e Tef
Poe, che sin dai primi giorni avevano partecipato alle manifestazioni di strada e lavorato a fianco di leader storici e
di nuove organizzazioni, come Millennial Activists United, Tribe X, Lost Voices e Ferguson Freedom Fighters.
Immediatamente scattata la giusta sintonia che ha permesso ad attivisti riconosciuti in tutto il Paese, nonostante le distanze geografiche e non solo, di lavorare con questi due fratelli al lancio di una nuova organizzazione, la
Hands Up United.
Questo gruppo, che ora annovera tra i suoi ranghi molti giovani attivisti di St. Louis, si propone di dare voce ai
giovani neri poveri. Sulla base di un programma simile
a quello delle Pantere Nere, appena nata, la Hands Up
United ha promosso una serie di iniziative, tra cui le co-

28

lazioni gratuite. Una cosa leggera e divertente, replicata


da moltissime organizzazioni in tutto il Paese non bisogna mai sottovalutare la solidariet tra i giovani attivisti.
Oltre alle colazioni gratuite, la Hands Up United nella primavera del 2015 ha organizzato corsi sulluso delle
nuove tecnologie, rivolti ai giovani del luogo, e incontri
tra neri e latini; infine ha aperto una mensa popolare per
sfamare i poveri dei quartieri pi depressi di St. Louis.
Bench apertamente schierata a sostegno del movimento
Black Lives Matter, che vuole porre fine alloppressione di
neri, queer e transgender, Hands Up United focalizzata
sui problemi dei poveri. Ci pone questa giovane organizzazione in una posizione diversa da tutte le altre. Unaltra
differenza, ancora pi importante, che non si tratta di
un collettivo basato su una gerarchia di ruoli. Ci rende
pi difficile isolare, corrompere o depoliticizzare i suoi
militanti, come viceversa avvenuto in passato nelle organizzazioni afferenti al Movimento per i Diritti Civili e
al Black Power, guidate di norma da leader carismatici.
I mass media non si sono neppure accorti di questo
processo di radicale cambiamento in atto. Ferguson non
ha significato solo rivolta (dopo lassassinio di Mike
Brown) e proteste (per lassoluzione dellagente Darren
Wilson). Le immagini di edifici e automobili in fiamme,
bench abbiano catturato limmaginario internazionale,
rappresentano per solo una piccola parte di questa storia.
Che si tratti dei programmi di unorganizzazione come
Hands Up United o delle campagne portate avanti da
Black Lives Matter, la verit che gli eventi dellultimo
anno hanno cambiato radicalmente i termini del discorso
sulla brutalit della polizia in questa citt. Bench si sia
ancora distanti anni luce dalla conquista di giustizia, li29

bert ed eguaglianza per la gente di colore, il coraggio dei


giovani di Ferguson ha messo in chiaro che lo status quo
non pi tollerato.
Di sicuro, non sar un percorso facile, ma tutto nasce
dalla convinzione che, scendendo in strada, un cambiamento possibile. Ecco che cosa successo a Ferguson.
Anche dopo la partenza delle troupe televisive, questa
convinzione costringer gli Stati Uniti ad abbandonare
ogni forma di razzismo. Ci vorr molto tempo prima che
questa generazione si stanchi di lottare e rinunci alla propria spavalderia. Spero solo gli altri siano pronti.

lupe fiasco, all blackeverything


30

Uh, and I know its just a fantasy


I cordially invite you to ask why
cant it be/ Now we can do
nothing bout the past/
But we can do something
about the future that we have/
We can make it fast
or we can make it last/
Every woman queen
and every man a king and/
When those color lines come
we cant see between/
We just close our eyes till its
all black everything

31

la protesta
contro la violenza
dello stato
di Kali Akuno

Gianluca costantini, jail darren wilson

Nel 1992 il mondo assiste al brutale pestaggio di Rodney


King da parte di agenti del dipartimento di polizia di Los
Angeles. Nel 1999, Amadou Diallo, un immigrato nero
originario della Guinea, crivellato da 19 colpi di pistola;
i colpevoli, cinque agenti del dipartimento di polizia di
New York. Nel 2006 Sean Bell viene ucciso da un agente
del dipartimento di polizia NYC, il giorno del suo matrimonio. Nel 2014, lagente Darren Wilson assassina Mike
Brown, in pieno giorno, nella cittadina di Ferguson, in
Missouri.
Questi eventi hanno generato un nuovo movimento
contro la brutalit della polizia, anche se solo in occasione
dellomicidio di Mike Brown la gente ha deciso di rimanere in strada per protestare a oltranza. Grazie al coraggio
dei giovani di Ferguson, #BlackLivesMatter oggi una
formidabile forza politica antagonista.

TALIB KWELI LITIGA IN DIRETTA


CON LINVIATO CNN DON LEMMON
Lavorare sulle idee
In realt, #BlackLivesMatter nato un anno prima di Ferguson, in risposta alluccisione del 17enne Travyon Martin e alla successiva assoluzione del suo assassino George
Zimmerman. Era infatti il luglio del 2013 quando Alicia
Garza, Patrisse Cullors e la sottoscritta idearono #BlackLivesMatter, un progetto politico inteso a portare la gente
nelle strade per protestare, sfruttando i nuovi social media.
Abbiamo coniato #BlackLivesMatter in un momento di
profonda frustrazione, dolore e rabbia sia personale che
collettiva, consapevoli che il trauma che lidentit nera
stava affrontando avrebbe potuto risultare distruttivo.
Abbiamo introdotto nel lessico quotidiano lespressione
#BlackLivesMatter non come un esercizio di stile bens
come un lavoro sulle idee necessario in una societ che
sistematicamente sottomette i neri, da sempre considerati
soggetti eliminabili, fin da quando furono strappati allAfrica e resi forzosamente schiavi nelle Americhe.
Essendo tutte e tre attiviste con una certa esperienza,
abbiamo cercato di riflettere a fondo e abbiamo deciso di
creare un progetto che si opponesse al razzismo strutturale
nella societ statunitense. Ci siamo impegnate a denunciare la brutalit della polizia come parte di un tentativo
sistematico di tenere sottomessi i neri.

34

Era come se tutta la comunit nera stesse cercando di


dare un senso al fatto che, nonostante levidenza delle
prove a carico, un vigilante poteva uccidere Travyon Martin, un adolescente nero disarmato, e farla franca. Cos ci
siamo imbarcate in un ambizioso progetto politico che,
complice la tecnologia, speravamo diventasse virale, dal
momento che milioni di persone in tutto il mondo stavano provando il medesimo dolore e la nostra stessa rabbia.
Molte organizzazioni politiche giovanili nere sono nate
in questi ultimi anni. Per cui, quando un anno dopo il
diciottenne Mike Brown fu assassinato dallagente Darren
Wilson, vari esponenti di Dream Defenders, Black Youth
Project, Millions Hoodies e #BlackLivesMatter sono andati a Ferguson per sostenere le proteste. In particolare,
serviva qualcuno che appoggiasse le forme di rappresaglia
che i giovani di Ferguson stavano attuando per esprimere
il proprio dissenso.
Un network decentralizzato
Fu in questo periodo che #BlackLivesMatter riusc a
emergere come slogan di protesta a livello nazionale e internazionale, con oltre 500 persone di colore mossesi per
andare a Ferguson. Come risultato di questa convergenza,
molti attivisti, una volta tornati a casa, hanno formato decine di nuove sezioni di BLM in tutta la nazione. In breve
tempo, #BlackLivesMatter si imposto non solo come
piattaforma politica ma anche come espressione di una
nuova idealit, con una rete decentrata di sezioni.
Prima degli eventi di Ferguson, lorganizzazione Malcolm X Grassroots Movement aveva evidenziato il livello
di repressione al quale sono sottoposti i neri in un rapporto intitolato Operation Ghetto Storm: ogni 28 ore una per35

sona di colore assassinata da un agente di polizia, guardia


di sicurezza o vigilante entro i confini degli Stati Uniti.
Per essere chiari, ci non accade esclusivamente ai giovani
maschi neri, ma anche alle loro coetanee. Abbiamo visto
il video in cui una giovane donna nera, Tasha McKenna,
viene picchiata, immobilizzata e infine soffocata da diversi agenti di polizia. E rimangono ancora molte domande
senza risposte sulla morte di Sandra Bland, una giovane
attivista di colore, arrestata per una infrazione stradale,
che si sarebbe suicidata in carcere.
Queste tragiche storie, evidenziando la brutalit sistematica che caratterizza la vita delle persone di colore in
America, hanno prodotto un moto di ampia ripulsa e hanno posto con forza la necessit di riformare un sistema
basato sulla criminalizzazione dei loro corpi.
La politica dei neocon uccide
La violenza contro la popolazione di colore negli USA
uno dei risultati delle politiche neoconservatrici, che si
sono particolarmente date da fare allo scopo di minare le
vittorie ottenute in passato dalle lotte di liberazione, nello
specifico dal Movimento per i Diritti Civili.
Durante gli anni Ottanta, la politica neocon si imposta
sotto la presidenza di Ronald Reagan e poi sotto quella di
George Bush. Altri presidenti, come il democratico Bill
Clinton, hanno varato leggi e promosso politiche destinate a devastare ulteriormente le comunit di colore. Tanto
per fare un esempio, la cosiddetta Guerra alla Droga,
una guerra bipartisan, ha comportato un attacco legalizzato contro i neri.
La Guerra alla Droga una diretta conseguenza della
Teoria della Finestra Rotta. Ideata da James Q. Wilson e

36

George L. Kelling negli anni Ottanta, fu introdotta in un


periodo in cui le politiche neocon erano in voga. William
Bratton, oggi Commissario del dipartimento di polizia di
New York, nel 1980 fu il primo ad attuare questa politica
a Boston. Costui sosteneva che eliminando i disordini
e la piccola criminalit sarebbero stati eliminati automaticamente anche i crimini violenti. Misure preventive quali il racial profiling furono un elemento chiave per
limplementazione della teoria della Finestra Rotta.
Questa teoria, in realt, ribalta il rapporto chesiste tra
povert e crimine. La povert causa il crimine, non il contrario. La teoria della Finestra Rotta si risolve invece in
una criminalizzazione della povert, bench venga pubblicizzata come uno strumento efficace nella riduzione del
crimine. Questa teoria ha portato a percentuali altissimi
di arresti, incarcerazioni e maltrattamenti a danno della
gente di colore per mano della polizia; come nel caso di
Freddie Gray, un 25enne nero residente a Baltimora, nel
Maryland, arrestato per avere resistito al fermo e morto
mentrera in custodia delle forze dellordine.
Col pretesto della sicurezza, la durezza delle politiche
di contenimento divenuta un must nella gestione dei
quartieri poveri; oltre a ci, assistiamo alla criminalizzazione di atti nientaffatto violenti come per esempio il
jaywalking (lattraversamento della strada dove non sarebbe consentito), la posa dei piedi su una panchina della
metropolitana o la vendita abusiva di sigarette. Come le
leggi Jim Crown, al tempo della segregazione negli Stati
del Sud, queste politiche etichettano i neri come criminali, riproponendo lideologia razzista secondo la quale
i neri devono essere tenuti sotto controllo con la forza
bruta. Si comprende allora dove nasca il legame indis37

solubile tra criminalizzazione razziale e criminalizzazione


della povert.
La popolazione di colore oggi la figura principale di
tutte le fasi del processo penale, dallarresto fino alla condanna a morte. Gli omicidi di Rekiya Boyd, Islan Nettles,
Aiyana Stanley Jones e Tamir Rice, sono giustificati da un
razzismo che ormai divenuto istituzionale.
Il movimento del XXI secolo
Nonostante gli allarmanti tassi di omicidio e brutalit ai
danni di neri, lindignazione pubblica e le mobilitazioni
di massa, finora si sono viste solo alcune banali riforme.
La risposta giunta dalla politica consistita in soluzioni
quali telecamere orwelliane, il cui uso stato inserito nel
training della polizia, il varo di politiche comunitarie
sperimentali e laumento del personale di polizia.
Purtroppo tutte queste proposte, se non affrontano la
causa principale della violenza che gli attivisti stanno cercando senza sosta di sradicare, spesso rafforzano lidea secondo cui controllo e repressione sarebbero la sola risposta
alle violazioni dei diritti umani, divenuta ormai cronica.
Bench siano stati i violenti scontri tra polizia in assetto antisommossa e civili disarmati ad avere catturato
lattenzione dei media, gli attivisti neri non si occupano
solo degli omicidi polizieschi. I neri negli Stati Uniti sono
consapevoli di non essere una entit monolitica n un movimento unitario. Solo una nuova visione della violenza di
Stato ha permesso di far comprendere a sempre pi gente
come tutti i neri siano vulnerabili di fronte alloppressione
e alla violenza perpetrata di una qualche agenzia e istituzione governativa.
La creazione di spazi per un dibattito che abbracci le

38

diverse esperienze nere la chiave di questa fase del movimento. Per poter fare ci, dalle file di #BlackLivesMatter
emersa come priorit la soluzione dei bisogni dei pi
marginalizzati. Questo network ha individuato la situazione dei trans e delle donne nere come priorit sul piano
delle idee e del programma, poich la nostra analisi ha evidenziato come questi segmenti sociali siano bersaglio della
repressione e vittime delle violenze. Tutto ci deve finire.
Altre organizzazioni nere come la Black Alliance for Just
Immigration e il Black Immigration Network sono impegnate da anni contro la deportazione degli immigrati
clandestini, che avviene con percentuali altissime a causa
della profilazione religiosa e razziale. Questo individui, tra
i pi vulnerabili e marginalizzati, non subiscono di certo il
trattamento riservato ai neri, ma sono da sempre un bersaglio della violenza di Stato.
Oltre la politica della rispettabilit
Questo nuovo movimento si caratterizza per aver sconfessato la politica della rispettabilit che confina gli affari
neri entro uno schema di riferimento di stampo patriarcale che mira solo allassimilazione e alla piena cittadinanza per gli afroamericani. Con il riconoscimento dei progressi e delle vittorie ottenute dal Movimento per i Diritti
Civili e del Black Power, molte altre lotte sono state volutamente dimenticate. Nuove strategie politiche stanno
emergendo che hanno come punto di forza le fasce sociali
pi marginalizzate della comunit nera, nella convinzione
di raggiungere risultati utili a tutti.
Come per i movimenti precedenti, lazione diretta non
violenta un must anche per il movimento attuale. La popolazione nera stanca dello statu quo ed consapevole
39

della necessit di ricorrere anche a queste tattiche per farsi


sentire. Dal blocco di autostrade, stazioni e centri commerciali, alle manifestazioni in luoghi strategici, ai flash
mob, attivisti provenienti da esperienze e generazioni diverse si sono uniti per bloccare il Sistema e dichiarare coi
fatti che la vita non proseguir imperturbata finch la vita
dei neri non avr importanza.
Per affrontare alla radice le cause del razzismo strutturale non basta una semplice riforma, necessaria una radicale trasformazione della cultura, della politica e delle
istituzioni statunitensi. Campagne come Reparations for
Torture Victim Survivors, a Chicago, e Safety Beyond Policing, a New York, sono esempi di iniziative visionarie
che pongono rivendicazioni tali da poter ricostituire una
rete di sicurezza pubblica e ricreare un clima di fiducia e
rispetto.
necessario smettere di investire in questo sistema di
repressione e incarcerazione, per investire piuttosto nel
sostegno di chi ne ha pi bisogno, degli emarginati. Altrettanto importante attuare una giustizia riparativa per
le vittime della brutalit e i loro familiari.
Lunione tra queste mobilitazioni e le campagne contro
il Trans-Pacific Partnership e altri simili accordi economici internazionali rappresenta una nuova fase politica nella
quale nuove alleanze strategiche cercano di affrontare il
problema alla radice, proprio come la sorella ed ex Pantera
Nera Assata Shakur ci ha esortato a fare. Concentrandosi
sulle ragioni storiche dei problemi, il movimento sta ponendo questioni reali intorno alla natura del capitalismo
globale, alla criminalizzazione della popolazione di colore
e alle migrazioni di massa. Questo il fulcro della nostra
strategia politica.

40

Impegni transnazionali per distruggere il capitalismo


globale
Per i neri dAmerica, linternazionalismo la chiave per
ottenere una parvenza di giustizia alla faccia del razzismo
istituzionale. Tuttavia, qualsiasi vittoria in questo ambito
sarebbe di breve durata se la solidariet fosse unilaterale.
Ma la realt che le comunit nere in tutto il mondo si
sono sempre unite per darsi sostegno reciproco; ora assistiamo a un nuovo inizio.
Gli attivisti statunitensi hanno risposto alla solidariet
espressa da una serie di organizzazioni politiche in Kenya,
Venezuela, Germania, Sudafrica, Brasile, Israele, Palestina
e in molti altri altri Paesi. Le attivit di gruppi come il
Pan African Network in Defense of Migrant Rights, che
ha aperto a #BlackLivesMatter le proprie sezioni, o come
lEuropean Network for People of African Descent contribuiscono a rendere concreta la possibilit di un movimento globale per combattere il neoliberismo e le istituzioni
economiche mondiali.
I neri sono oppressi anche al di fuori degli USA, per
esempio in Europa o nei Paesi caraibici. Strascichi del colonialismo rafforzano le pratiche discriminatorie contemporanee, spesso associate alle politiche esportate dagli Stati
Uniti. LOccidente continua a depredare le nazioni africane e le altre economicamente depresse, costringendole
a adeguarsi a inique politiche commerciali; noi vogliamo
opporci a tale situazione e condannare tutti quei governi
che individuano nei rifugiati e nei migranti la causa dei
problemi sociali.
Stiamo assistendo a una rinascita dei movimenti sociali,
la cui natura stessa include un programma che abbraccia e supera i singoli temi. Come ha affermato la poetessa
41

Audre Lorde, Non esiste una singola lotta, perch non


viviamo singole vite.
La caratteristica principale di questo movimento che
non ha un programma unico. Il movimento vuole ottenere giustizia razziale, ma va oltre la singola comunit geografica o linteresse politico dei neri. Obiettivo delle nostre
rivendicazioni la creazione di una societ democratica
in cui tutti i soggetti sociali possano vivere bene. E a dire
il vero, i neri e le altre comunit emarginate in America
lottano da sempre per una trasformazione sociale radicale,
sinceramente convinti che un altro mondo possibile. ormai chiaro a tutti che non lo vedremo mai fino a quando
la vita dei neri non sar considerata importante.

they shot him in the back/


now its a crime to be black/
so dont act surprised/
when it gets vandalized

ben harper,
call it what it is (murder)
42

43

alberto ponticelli, le luci della rivolta


44

45

FEAR
OF A BLACK PLANET
SULLA NASCITA DI UN NUOVO ATTIVISMO

LA NUOVA RESISTENZA
NEW AFRIKAN
di Kali Akuno

PAPER RESISTANCE, ENJOY POLICE !

La resistenza nera alla schiavit, al dominio coloniale, allo


sfruttamento capitalista e al suprematismo bianco non si
mai interrotta fin dai giorni della deportazione in Nordamerica, nel lontano 1619. A causa del mito di unAmerica post razziale, questo vero e proprio attacco ideologico
sferrato dalla lite liberal del Movimento di Liberazione
Nero a partire dagli anni Novanta, nonch del pi generale riflusso in corso, molti uomini politici e commentatori hanno dato per morto il Movimento. Oppure, peggio
ancora, hanno dichiarato chesso non era pi necessario.
La rinascita di una mobilitazione militante di massa negli
ultimi due anni ha fatto giustizia di molte di queste idee.
In realt, a ben vedere, questo nuovo attivismo andato
consolidandosi nel corso dellultimo decennio, bench ci
non sia stato ancora adeguatamente capito.
Il Movimento di Liberazione Nero, come la maggior

david banner,
evil knievil
parte dei grandi movimenti sociali, deve essere visto come
unonda di energia con flussi e riflussi destinati a riprodursi finch le gravi contraddizioni che il capitalismo, limperialismo e il suprematismo bianco impongono ai neri
non saranno state eliminate grazie allautoemancipazione.
Altrimenti sar la sconfitta genocida. Nel corso dellultimo decennio, il flusso di energia del Movimento di Liberazione Nero ha continuato a crescere. Il catalizzatore pi
recente della sua energia stato il disastro causato dalluragano Katrina, a New Orleans e in altre parti della costa
sud-orientale. Questa situazione ha reso evidente come le
forze pi reazionarie della societ statunitense, governo
compreso, fossero disposte a sacrificare la popolazione di
colore, in particolare quei settori di classe operaia divenuti
superflui nel processo di accumulazione del capitale.
Questa catastrofe ha risvegliato la coscienza collettiva
nera, cos come avevano fatto le immagini del corpo di
Emmett Till negli anni Sessanta e Settanta. Le immagini
televisive che mostrano i cadaveri galleggianti nelle acque,
le migliaia di persone di colore ammassate nello stadio
che implorano aiuto, loccupazione militare di New Orleans, ebbene tutto ci evoca glincubi della schiavit, le
incursioni squadristiche del Klu Klux Klan, i linciaggi e
la caterva di altri orrori conosciuti dai neri in America.

50

Limmaginario radicale nero ha preso la scossa e si risvegliato, spingendo milioni di persone di colore a mettere in
discussione la societ e a esercitare una resistenza via via
pi esplicita.
La cosa dapprima passata attraverso i media, sia quelli
neri sia quelli mainstream, e poi si trasformata in azione
diretta. La risposta alle violazioni dei diritti umani commesse dal governo statunitense a New Orleans si espressa
attraverso proteste, manifestazioni e unassemblea regionale, organizzata dal Mississippi Disaster Relief Coalition
e dal Peoples Hurricane Relief Fund, tenutasi a Jackson
nel Mississippi nel 2005. Il modello di resistenza di massa nera a cui stiamo assistendo ha cominciato a emergere
concretamente nel 2006-2007 con la campagna per difendere gli Jena 6 (si tratta di sei ragazzi neri, condannati nel
2006 per avere picchiato uno studente bianco, responsabile del clima di tensione razziale causato da una serie di
finti linciaggi ai danni di studenti neri nella cittadina di
Jena, in Louisiana).
La campagna nazionale sugli Jena 6, nata verso la fine
del 2006 e intesa a ottenere la revisione delle loro condanne, culminata in una manifestazione di oltre 20 mila
neri, una massa umana che il 20 settembre 2007 stata
in grado di bloccare lintera citt di Jena. Nonostante i
suoi numerosi punti deboli - come lassenza di richieste radicali, il mancato coinvolgimento della leadership locale,
levidente mancanza di educazione politica da parte degli
imputati e delle loro famiglie, nonch lo scarso seguito
a livello nazionale questa campagna stata comunque
fondamentale per definire lo stile del nuovo attivismo e
per stabilire un precedente.
Le manifestazioni di protesta sono andate estendendo51

si, da Mississippi 2005 a Louisiana 2007 fino a Oakland


2009. Gli attivisti impegnati in questultima campagna in
risposta allomicidio di Oscar Grant hanno saputo fare tesoro delle esperienze precedenti creando anche nuovi modelli dazione. Gestita da gruppi operai di base, la Justice
for Oscar Grant Campaign riuscita per oltre due anni
non solo a mantenere viva lattenzione sul caso a livello
locale ma perfino a bucare i media nazionali. Nella campagna per Oscar Grant sono state articolate una serie di
rivendicazioni sia a livello locale che nazionale. Tuttavia,
il movimento non stato in grado di affrontare con successo le differenze politiche e ideologiche che sono infine
sfociate in una serie di lotte intestine e successiva frammentazione. Tuttavia, come per gli Jena 6, la Campagna
per Oscar Grant ha segnato un precedente nazionale, poi
ripreso e adattato.
La campagna seguita allassassinio di Travyon Martin,
avvenuto a Sanford in Florida nel febbraio 2012, stata
cruciale per lattuale rinascita del Movimento di Liberazione Nero. Questa campagna ha assimilato le lezioni provenienti dalle esperienze di Oakland, Jena e New Orleans,
oltre che dal movimento Occupy a New York del settembre 2011. Lelemento pi interessante di questa esperienza, per, stato la nascita di nuove formazioni e alleanze
politiche giovanili, come per esempio il Million Hoodies
Movement e il Dream Defenders, due raggruppamenti
che perseguono un cambiamento radicale del sistema. Le
campagne precedenti avevano visto formarsi comitati locali di difesa e fondazioni intitolate alle vittime, come la
Fondazione Oscar Grant, ma non nuove organizzazioni
politiche. I gruppi emersi come conseguenza di questattivismo crescente hanno saputo collegarsi con il Malcolm

52

X Grassroots Movement, la Peoples Organization for


Progress, lOrganization for Black Struggle e il Black Left
Unity Network. Queste organizzazioni nere risulteranno
fondamentali per lampliamento e la radicalizzazione del
movimento a partire dal 2012.
Cruciale per levoluzione del movimento stato il periodo tra il 2012 e il 2013, quando alcune delle vecchie
formazioni radicali nere, che avevano previsto correttamente le possibilit di crescita della nuova resistenza nera
e individuato la necessit di rafforzarne il background
politico e ideale, le hanno fornito una serie di strumenti
critici di analisi e proposto un rinnovamento delle forme
di agitazione. In questottica, a partire dal 2012, il Malcolm X Grassroot Movement ha pubblicato una serie di
rapporti che analizzano il tasso crescente di esecuzioni
extragiudiziali delle persone di colore; lultimo di questi rapporti intitolato Operation Ghetto Storm e ha reso
popolare lhashtag #Every28Hours (#ogni28ore). Questa
documentazione, evidenziando come i neri siano considerati elementi eliminabili e favorendo un dialogo su come
opporsi allattuale stato di cose, ha contribuito a rafforzare
le basi di conoscenza e consapevolezza politica dellattivismo contemporaneo. Il rapporto integrato da report periodici e da guide allazione, come per esempio Let Your
Motto Be Resistance1 e We Charge Genocide Again2.
Se lopinione pubblica internazionale venuta a sapere dellassassinio di Mike Brown, stato anche grazie alla
1. https://mxgm.org/let-your-motto-be-resistance-a-handbook-on-organizingnew-afrikan-and-oppressed-communities-for-self-defense/
2. https://mxgm.org/we-charge-genocide-again-new-curriculum-on-every-28hours-report/

53

mobilitazione e alle infrastrutture che il movimento aveva


creato nei nove anni precedenti, in particolare a partire dal
2012. La ribellione di Ferguson nata spontaneamente,
senza dubbio, ma se le proteste sono continuate stato
grazie alle infrastrutture e al coordinamento del movimento a livello nazionale. Da questa capacit di coordinarsi
a vasto raggio scaturita una parola-chiave, velocemente condivisa attraverso i social media, che stata in grado di trasformare la percezione pubblica del movimento
e delle condizioni di vita dei neri attraverso lutilizzo di
hashtag come #Every28Hours e #BlackLivesMatter. Ed
stato grazie a questa infrastruttura che Black Lives Matter
ha cessato di essere un hashtag sloganato per divenire un
network nazionale di organizzazioni politiche nere.
Black Lives Matter, la locuzione comunemente usata
per descrivere lattuale evoluzione del movimento di liberazione nero, qualcosa di ancora in fieri. Il suo contributo pi evidente stato quello di avere dato risalto alla lotta
delle donne e dei queer allinterno della comunit nera. In
questo senso, Black Lives Matter rappresenta una duplice
sfida, allinterno della comunit nera e nei confronti della
societ statunitense nel suo complesso. Ci costituisce un
passaggio cruciale per il futuro del Movimento afroamericano. Allo stesso tempo, in seno al movimento esistono
numerose tendenze ideologiche e politiche che si contendono il primato in vista della definizione del programma
e della direzione futura.
La sfida attuale consiste nel trasformare la ribellione in
un movimento rivoluzionario. Militanti e attivisti devono cercare di battere i tentativi di cooptazione da parte
del Partito Democratico e di associazioni filantropiche
che puntano a semplici riforme, meri aggiustamenti della

54

strategia neoliberista di accumulazione capitalistica imperante da oltre trentanni e delle politiche di eliminazione
della popolazione nera in esubero. In realt, riuscire a
trasformare il movimento secondo una logica rivoluzionaria sar unimpresa davvero difficile. La debolezza dei movimenti anticapitalisti, anticoloniali e antimperialisti negli
Stati Uniti, come nel resto del mondo, ha infatti tra le
sue conseguenze il fatto che la classe operaia nera sia non
poco ignorante e ne sappia ancora di meno intorno alle
idee radicali e ai sistemi sociali alternativi allattuale stato
di cose. Ma questo un momento storico particolare, un
momento in cui i neri stanno imparando in pochi giorni
molto pi che nei decenni precedenti. Non dunque il
momento dessere pessimisti, meglio coltivare lottimismo
rivoluzionario e la tenace determinazione nel superare le
enormi difficolt di tutti i giorni.
Lattivismo dellultimo decennio dimostra come il
Movimento di Liberazione Nero non sia affatto morto,
anzi I neri rimangono la contraddizione pi eclatante
nel piano di insediamento coloniale bianco, una contraddizione che pu esser risolta solo attraverso un programma di decolonizzazione o attraverso il genocidio. Ci che
viviamo dimostra che dal 1619 a oggi, la resistenza nera
rimane indomita e rimarr tale fino alla nostra liberazione.

jasiry x, new nat turners


55

BLACK LIVES MATTER


di U.NET

NAPAL NAPS, every28HOURS

il 13 luglio 2013 e siamo a Downtown Oakland, una


delle citt con il pi alto tasso di morti violente dAmerica.
Alicia Garza, attivista comunitaria, si trova in un bar in
compagnia del marito e di alcuni amici. Di quando in
quando controllano gli smartphone poich quello il
giorno in cui una giuria dovr emettere la sentenza sul
caso Zimmerman, un vigilantes di quartiere di Sanford
in Florida che nel febbraio del 2012 ha assassinato un
17enne afro-americano, Travyon Martin. Il caso di Travyon uno dei tanti, ma nondimeno ha avuto una forte
risonanza.
Finalmente, il gruppetto di amici legge il verdetto su
Facebook: non colpevole di omicidio di secondo grado
e assolto dallaccusa di omicidio colposo. Lassoluzione
sciocca loro come il resto dellAmerica nera. Quella sera
Alicia Garza torna a casa e sfoga la sua disperazione in un

pianto dirotto fino a che, sfinita, si addormenta. Un incredibile senso di vulnerabilit e di rabbia la pervade; sembra
che tutto il peso del razzismo e del suprematismo bianco
gravi su di lei cos come su ogni persona di colore negli
Stati Uniti. Quel verdetto chiaro e afferma che i neri in
America non sono al sicuro!
Il giorno successivo Garza decide di esprimere sul proprio profilo Facebook tutta la sua frustrazione con un appassionato post, una sorta di dichiarazione damore nei
confronti della gente di colore. Cos conclude: Gente di
colore. Vi amo. Le nostre vite sono importanti. In un
motel a 300 miglia da Oakland, Patrisse Cullors, unattivista comunitaria amica di Alicia, ne condivide online le
parole utilizzando lhashtag #blacklivesmatter. Nei giorni successivi le due amiche iniziano a delineare una campagna attraverso cui sottolineare lurgenza di affrontare
questi temi a livello politico, legale e soprattutto emotivo,
una sorta di appello allazione con lobiettivo esplicito di
creare un mondo nel quale la vita delle persone di colore sia realmente importante. Insieme con Opal Tometi,
unaltra attivista impegnata nella lotta per i diritti degli
immigrati, le due donne creano account Tumblr e Twitter
invitando gli utenti a condividere storie sul perch le loro
vite fossero importanti. Giorno dopo giorno lo slogan acquista sempre pi diffusione e popolarit.
Allincirca un anno dopo, il 9 agosto 2014, il 18enne
Michael Brown assassinato da un poliziotto bianco a
Ferguson, in Missouri: lagente Darren Wilson spara 11
colpi a un ragazzo disarmato, con le mani alzate. La dinamica dellomicidio e la totale mancanza di riguardi per
il corpo del giovane, lasciato sullasfalto per oltre quattro ore, scatenano subito le proteste. La tensione cresce

58

e lindignazione si trasforma presto in ben altro, in rivolta. Cariche della polizia in assetto antisommossa, scontri, incendi ed espropri Garza guarda in tv le immagini di Ferguson e riprova il medesimo senso di ingiustizia
e frustrazione dei giorni di Zimmerman-Martin. Cos,
insieme con Tometi e Cullors, organizza una carovana
della libert (Freedom Ride) per Ferguson sotto lo slogan
#blacklivesmatter. Oltre cinquecento persone rispondono
a questo appello online e si dirigono verso la cittadina del
Missouri, provenendo da una ventina di citt. E allora
succede che, una volta giunta a Ferguson, Alicia Garza
resti allibita: il suo slogan campeggia su cartelli e striscioni, mentre viene scandito in coro da gente che lei non ha
mai visto prima.
Quando il grand jury dichiara che lagente Darren Wilson non avrebbe dovuto affrontare un processo per luccisione di Mike Brown, un gruppo di manifestanti occupa
un centro commerciale al grido di Black Lives Matter.
Successivamente, dopo luccisione di altri giovani di colore disarmati da parte delle forze dellordine, la frase fa la
sua comparsa su maglie, spillette e tazze. Lo scorso dicembre Hillary Clinton lha utilizzata in un discorso tenuto
a un gal sul tema dei diritti umani. Lo slogan compare
inoltre in alcuni programmi televisivi, come per esempio

Black Lives Matter Official Video


59

Mike Flo, Dead Prez, Mos Def,


Made You Die
in Law & Order e nellepisodio finale di Empire. Nel gennaio 2015, lAmerican Dialect Society, unassociazione
dedicata allo studio della lingua inglese in Nordamerica,
dichiara #blacklivesmatter parola dellanno.
Nel giugno del 2015, allindomani delluccisione di
nove persone in una chiesa di Charleston per mano di
un razzista bianco, lattivista Bree Newsome si arrampica
sul pennone del Parlamento di Columbia (South Carolina) per rimuovere la bandiera confederata. La sua azione
viene twittata e ritwittata con lhashtag #blacklivesmatter. Durante il funerale delle vittime dellattacco di Charleston, Obama paga pegno alle chiese nere definendole
come luoghi in cui i bambini imparano che le loro vite
hanno un valore. A tuttoggi esistono una trentina di sezioni di Black Lives Matter in tutti gli Stati Uniti. Un
singolo, accorato post su Facebook ha scatenato un nuovo movimento per i diritti civili. Proprio nellanno in cui
lAmerica festeggia il 50esimo anniversario del Civil Right
Act, la sua popolazione nera combatte per un diritto umano fondamentale: il diritto alla vita.
LAmerica nera in fermento e pronta alla protesta. Il
Movimento del 21esimo secolo, rappresentato da Garza e
da migliaia di attivisti come lei, appare democratico negli
obiettivi e agile nelle risposte. mosso da dolore e rabbia,

60

run the jewels,


close your eyes
da una giusta rabbia contro le ingiustizie, il razzismo istituzionale e la frustrazione per la brutalit endemica dello
Stato contro chi non giudicato degno di rispetto.
Da qualsiasi prospettiva la si guardi, lAmerica nera versa in uno stato di profonda crisi e sofferenza. Istruzione: il
42% dei giovani frequenta scuole prive di mezzi. Lavoro:
il tasso di disoccupazione per i giovani che abbandonano la scuola circa del 47% (per i giovani bianchi del
26%). Casa: bench i neri rappresentino solo il 13,2%
della popolazione degli Stati Uniti, costituiscono il 37%
dei senzatetto. Diritti elettorali: un nero su 13 ne privo
per motivi penali, un tasso quattro volte superiore a quello delle altre componenti etniche degli Stati Uniti. Carcere: gli afroamericani ammontano a quasi la met della popolazione carceraria e sono arrestati con un tasso sei volte
superiore a quello dei bianchi.
Nonostante lelezione del primo presidente nero avvenuta nel 2008, queste profonde differenze strutturali permangono. E bench la sfida possa sembrare simile a quella
di cinquantanni fa, il nuovo Movimento opera secondo
modalit del tutto diverse. Una delle differenze salienti
che non esistono pi leader, nel senso classico del termine:
non c un Martin Luther King o un Malcolm X, nessuna
singola voce parla a nome della moltitudine. Riflettendo
61

su ci, molti attivisti rimarcano il fatto che i leader del


movimento nero sono stati per lo pi assassinati. Unaltra
differenza riguarda il fatto che i leader sono sempre stati maschi. Ci sono molti leader, sostiene Alicia Garza,
probabilmente non sono dove li cercate voi. Se cerchi un
nero etero, magari un prete, non ne troverai mezzo. Al
contrario il nuovo movimento vede la presenza di leadership locali caratterizzate da un atteggiamento apertamente inclusivo nei confronti della militanza di donne, lesbiche, gay, bisessuali, trans e queer.
Il nuovo Movimento molto forte e diffuso capillarmente; i militanti sono distanti fisicamente e talvolta anche politicamente, ma grande la loro efficacia nella mobilitazione, soprattutto attraverso luso dei social media.
Un hashtag su twitter ha la capacit, superando i confini
spazio-temporali, di unire il destino di un nero disarmato
ucciso dalla polizia a quello di migliaia di altri giovani che
subiscono quotidianamente le brutalit delle forze dellordine. Un post condiviso su Facebook pu dar vita a una
protesta nel giro di poche ore. Foto e video che documentano assassini e situazioni drammatiche possono circolare attraverso Tumblr o i feed di Periscope, attraverso Instagram, YouTube e Vines istantaneamente. Ogni singola
immagine possiede un forte potere evocativo e fatti prima

sconosciuti ai pi diventano allimprovviso impossibili da


ignorare.
Morti come quella di Eric Garner1 diventano immediatamente casi di portata nazionale. Un video registrato con
un telefonino mostra Garner implorare gli agenti: Non
riesco a respirare (I cant breathe); in queste immagini lo
si vede chiedere aiuto, per ben undici volte, prima di essere dichiarato deceduto in ospedale, unora dopo. Il video
diventato virale e la frase I cant breathe stata assunta
come emblema dai manifestanti. Persino il cestista NBA
LeBron James indossa una maglietta con queste parole.
Anche una semplice festa in piscina pu trasformarsi in
un dramma, come accaduto a McKinney, Texas, dove
un poliziotto ha atterrato una 14enne nera, immobilizzandola per diversi minuti, prima di puntare la pistola
contro altri due adolescenti. Un passante ha filmato laccaduto e lo ha postato su Youtube, dove stato visualizzato oltre mezzo milione di volte, prima di essere condiviso
dai principali network televisivi nazionali. Grazie al video,
quel poliziotto stato sospeso e successivamente radiato.
Soprusi e omicidi come quelli appena ricordati accadono da sempre molti attivisti ripetono che esiste un
Mike Brown in ogni citt , ma solo grazie alle nuove
tecnologie che si diffusa la consapevolezza che i singoli episodi in realt fanno parte di una medesima politica
repressiva. Prima spara, poi chiedi (Shoot first, ask later)
raccomandano i dipartimenti di polizia, quando si tratta
di gestire e contenere la popolazione di colore negli USA.


I cant breathe
Il video delluccisione di Eric Garner
62

1. Eric Garner, 43 anni, non pot respirare per una ventina di secondi a causa di
una presa al collo effettuata da un poliziotto e mor su un marciapiede di Staten
Island, a New York, nel luglio del 2014.

63

Lutilizzo dei social media permette di contestualizzare


i singoli episodi, che in precedenza potevano passare inosservati, allinterno di una medesima narrazione, afferma
Ethan Zuckerman, e di conseguenza ci obbliga ad analizzarli in maniera diversa e a considerarli come problemi
strutturali della societ statunitense2.
I social network sono utilizzati per lo pi da giovani
neri americani il 96% degli afroamericani tra i 18 e i 29
anni li usa quotidianamente. Il 40% dice di usare Twitter,
un 12% in pi rispetto ai bianchi. Secondo Todd Wolfson, autore di Digital Rebellion. The Birth of the Cyber
Left, il nuovo movimento per i diritti civili ha importanti precursori in esperienze di protesta come le primavere arabe e Occupy: La Cyber Left cerca di eliminare le
strutture gerarchiche e le procedure di governo, sfruttando la logica dei social network, per accrescere i consensi e
guadagnare un sostegno diffuso.
Kwame Rose, unattivista 21enne di Baltimore afferma:
I social media giocano un ruolo fondamentale. Trovo informazioni, le condivido su Twitter e, quando sempre pi
gente ne parla, le istituzioni iniziano a sentire la pressione
della base, della gente.
Non una coincidenza che la maggior parte dei nuovi
attivisti abbia una ventina danni: nativi digitali, cresciuti
online. Un attivista come McKesson scrive i suoi discorsi
tweet dopo tweet badando a che i concetti non superino i 140 caratteri. Un organizzatore comunitario con cui
ho parlato afferma che gli attivisti sono molto giovani,
hanno al massimo 35 anni. Quando interrogo unaltra
2. Ethan Zuckerman, direttore del MIT Center for Civic Media, ha scritto Rewire.
Digital Cosmopolitans in the Age of Connection, Norton, New York, 2013.

64

Il poliziotto bianco e la giovanettA


nera a una festa in piscina
a McKinney Texas.
militante sulla questione della violenza, mi risponde con
calma: Che cos la violenza? Possiamo definire violenza
il fatto di negare alle persone laccesso al cibo e alle cure?
Se per violenza intendi le ribellioni, penso che si tratti di
una risposta al sistema in cui viviamo, una reazione alla
violenza dello Stato.
Sebbene #blacklivesmatter sia nato come un invito allazione, lo slogan include una galassia di organizzazioni in
continua espansione. Altri gruppi nascono in relazione
a una necessit, per reagire allo stato di cose, come per
esempio la Coalition Against Police Violence, gestita da
due attiviste, o il Black Youth Project 100, che ha sedi
in tutti gli Stati Uniti e si batte per eliminare i crimini
di stampo razziale, o il Dream Defenders, una organizzazione nata in Florida dopo luccisione di Travyon Martins con lobiettivo di mobilitare la comunit nera contro
le pratiche di schedatura razziale. Tutti questi attivisti comunicano online, ottenendo una solidariet e un sostegno
che garantiscono eco alle singole voci e ne rendono possibile la massificazione.
Steven Pargett, direttore della comunicazione dellorganizzazione Dream Defenders, afferma: Non ci sono filtri,
nel senso che ognuno di noi in grado di raccontare la
propria storia. E sottolinea come, grazie alle testimonian65

ze diffuse attraverso i social network, gli attivisti siano riusciti a mettere in risalto le contraddizioni esistenti tra i
resoconti della polizia e quanto stava realmente accadendo
a Ferguson. Mentre i network televisivi parlavano solo di
violenze e saccheggi, i tweet dei manifestanti si concentravano sulla polizia che attaccava con proiettili di gomma e
gas lacrimogeni i pacifici manifestanti. Chiarissimo risultato fin da subito come da una parte stessero le dichiarazioni menzognere della polizia e delle istituzioni locali e
dallaltra i messaggi in forma di parole, video o foto di
chi effettivamente era in strada.
28 aprile 2015, Baltimora (Maryland). Freddie Gray, 25
anni, entrato in coma mentre era sotto custodia della polizia, muore a causa di gravi lesioni alla spina dorsale (a
tuttoggi manca unautopsia ufficiale). Ne seguono diverse
manifestazioni di protesta. Kwame Rose guarda i reportage televisivi, sia locali che nazionali, e prova disgusto. I
toni del linguaggio sono incendiari, si parla solo di scontri
mentre le iniziative comunitarie portate avanti per tutto il
corso della giornata non sono neppure menzionate. Come
lo stesso Rose dichiarer al Guardian, quando i media
hanno iniziato a parlare di una situazione tesa nelle strade
di Baltimora hanno intenzionalmente mentito.
Alle nove e mezzo di sera, Kwame esce di casa con altri
attivisti per assicurarsi che il coprifuoco venga rispettato
da tutti e che non accadano ulteriori incidenti. Quando il
gruppo incontra alcuni poliziotti chiede loro di abbassare
le armi, togliersi lequipaggiamento antisommossa e pregare insieme. Era tutto molto tranquillo, afferma Rose.
Poco dopo, il gruppo si imbatte in una troupe di Fox
News, nota emittente ultra-conservatrice, guidata dal conduttore Geraldo Rivera, in cerca dei pochi politici presen-

66

ti. Senza pensarci su, Rose apostrofa il giornalista e lo accusa di falso: Non state minimamente raccontando delle
case fatiscenti e dei senzatetto. Non dite nulla del livello
di povert che esiste attorno a North Avenue. Non siete qui per lassassinio di Freddie Gray, vi interessano solo
i disordini. La mattina dopo, Rose scopre che il video
con queste sue parole stato visto da decine di migliaia
di persone e condiviso da diversi blog. Questa improvvisa
notoriet convince il direttore generale della grossa catena
alberghiera per cui lavora a licenziarlo. Perso limpiego,
Rose decide di dedicarsi a tempo pieno allattivismo.
Quandera ragazzino, suo padre gli aveva narrato la storia del Movimento per i Diritti Civili, le battaglie degli
anni Cinquanta e Sessanta. Oggi Kwame si sente parte
della medesima lotta. E cita James Baldwin per chiarire
ci che intende: Essere neri e consapevoli in America significa essere consegnati a uno stato di rabbia permanente. Vedo ci che accade e mi fa impazzire, afferma. Si
tratta di un vero e proprio attacco ai neri. Tutti i media ufficiali hanno lo stesso atteggiamento. Per esempio, dopo il
massacro della chiesa di Charleston, hanno mostrato solo
immagini dellassassino di quandera bambino. Dopo il
video in cui sbugiardo Rivera, sono stato insultato in tutti i modi possibili. Abbiamo la stessa et, eppure. Per
i media ufficiali Dylan Roof, lo stragista della chiesa di
Charleston, un figlio perduto mentre Mike Brown
un nero problematico.
In effetti, dopo lassassinio di Ferguson, i media conservatori usano una fotografia della vittima scattata dal basso
verso lalto, il viso parzialmente in ombra, mentre fa un
gesto, una V con le dita, interpretato da molti commentatori come prova della sua appartenenza a una gang. Cera67

no molte altre foto di Mike Brown che avrebbero potuto


essere utilizzate, inclusa una in cui egli appare come un
ragazzo paffutello con le cuffie in testa e una giacca Varsity. Contro questa implicita stigmatizzazione, migliaia di
persone hanno perci iniziato a postare su Twitter foto
diverse, imponendo una riflessione sulle implicazioni duna determinata scelta iconografica. Cos nato lhashtag
#IfTheyGunnedMeDown e un account Tumblr http://
iftheygunnedmedown.tumblr.com.
stato un modo per dire ai media mainstream che
stavano facendo informazione in modo profondamente sbagliato. Questa la nostra sfida, che cosa avete intenzione di fare?, afferma Ethan Zuckerman del MIT.
Queste contraddizioni tra rappresentazione mediatica e
realt sono sempre pi evidenti ed emergono sempre pi
spesso grazie alle nuove tecnologie. interessante notare
come ,di li a breve, i giornali abbiano smesso di utilizzare
quellimmagine negativa.
Questo esempio mostra bene alcune delle modalit
operative degli attivisti appartenenti al nuovo Black Lives
Matter: grazie alla pressione online un singolo episodio
riuscito a ottenere una forte visibilit. Azioni simili, per
esempio, hanno permesso di rimuovere la bandiera confederata dal parlamento del South Carolina, allindomani
dellattentato di Charleston. Proprio perch molti dei giovani attivisti sono svegli e tecnologicamente preparati, c
una nuova ribollente energia creativa che pu essere scatenata con uno smartphone o poco pi. Grazie a una simile diffusione di informazioni e immagini online i media
sanno che ci sono sempre meno posti dove nascondersi.
Dal giorno dellomicidio di Brown in una strada di Ferguson molti altri giovani sono stati vittime della brutalit

68

poliziesca. Lattivismo online ha permesso di conoscerne


i nomi e questi nomi rimarranno impressi nella nostra
memoria collettiva. Questattivismo ci permette inoltre di
migliorare la nostra conoscenza delle pratiche poliziesche
e del razzismo intrinseco nella societ statunitense contemporanea.
Il caso di Tamir Rice evidenzia in tutta la sua gravit latteggiamento delle forze dellordine. In questa occasione la stessa polizia di Cleveland, Ohio, a diffondere
un video girato dalle telecamere di sicurezza che mostra
il momento in cui Tamir Rice, un dodicenne afroamericano, viene colpito da due colpi di pistola sparati da un
poliziotto. Rice muore lindomani in ospedale. La polizia
aveva ricevuto alcune segnalazioni riguardo un ragazzino
che nel parco di Cleveland spaventava i passanti con una
pistola, poi rivelatasi unarma ad aria compressa. Secondo
la loro versione, i due agenti intervenuti avrebbero ordinato per tre volte a Rice di alzare le mani, ma questi avrebbe cercato invece di estrarre una pistola dalla cintura dei
pantaloni. Nel video, invece, si vede lauto della polizia
avvicinarsi a Rice e, nel giro di due secondi, un agente che
gli spara due volte, con il ragazzino che cade a terra. Un
dodicenne freddato in un parco pubblico senza che avesse
nemmeno la possibilit di aprir bocca.
E che dire del caso di Walter Scott in South Carolina,
una morte che ha fatto temere una nuova Ferguson? A
incastrare lagente Michael Thomas Slager stato ancora una volta un video registrato con un telefonino da un
passante e diffuso su YouTube. Le immagini mostrano il
poliziotto che spara ripetutamente contro luomo in fuga,
apparentemente disarmato, colpendolo a morte. Lagente
Slager aveva dichiarato di avere sparato perch temeva per
69

Video dellassassinio del dodicenne


Tamir Rice in un parco DI CLEVELAND,
Ohio.
la sua stessa incolumit. Aveva fermato Scott alla guida di
una Mercedes per un fanalino rotto. Ne era scaturito un
diverbio durante il quale, stando alle dichiarazioni dellagente, lautomobilista avrebbe tentato di prendergli il suo
teaser. Dopo essere stato arrestato, lagente Slager ha affermato di aver agito per legittima difesa, ma in realt il
filmato mostra Scott disarmato e inseguito dal poliziotto,
che gli spara ben otto colpi alle spalle. Poi mentre Scott era
a terra in fin di vita, il poliziotto gli mette il teaser vicino.
Fino a qualche anno fa morti come questa erano ritenute questioni peculiari delle comunit di colore, destinate
a restare per lo pi ignorate dallopinione pubblica, per
quanto si ripetessero regolarmente. La nascita di una nuova generazione di attivisti digitali come Garza, McKesson,
Rose e molti altri ha fatto s che le uccisioni per mano della polizia siano oggi sulle prime pagine dei giornali e che
nessuno possa pi dire: Io non sapevo.
Le prime esperienze di razzismo per Samuel Sinyangwe risalgono ai tempi delle scuole elementari. Cresciuto
a Orlando, in Florida, in una comunit a larga maggioranza bianca, ricorda di esser stato picchiato da ragazzini
pi grandi e di esser stato insultato con lepiteto negro
(nigger) nel cortile della scuola. Si allenava con una squadra di calcio locale che aveva sede nella stessa strada in

70

Video dellassassinio
DI WALTER SCOTT
cui Zimmerman ha sparato a Travyon Martin. Andavo
allo stesso negozio per comprare le stesse caramelle Skittles. Avrei potuto essere io o chiunque altro simile a me.
Quando a Ferguson scoppiano le proteste, Sinyangwe vi
prende parte. Ha da sfogare, come centinaia di altri giovani scesi in strada, un profondo senso di ingiustizia e frustrazione per il destino di Michael Brown, di Martin e
di quanti altri?
Allindomani dellomicidio non esisteva nessuna informazione che desse conto complessivamente delle uccisioni commesse dalla polizia: Non avevamo a disposizione
dati e analisi per impostare una discussione da cui trarre
anche solo delle ipotesi di soluzione.
Sinyangwe, un ricercatore 25enne laureato a Stanford,
ha le conoscenze e le capacit per colmare questa lacuna.
Ha seguito i tweet di DeRay McKesson da Ferguson (I
gas lacrimogeni provocano lo stesso bruciore dello spray
al peperoncino, oppure Davvero un brutta faccenda.
Espropri dallaltra parte della strada. Pregate per me) e
gli manda un tweet. I due si sentono telefonicamente e
decidono di tracciare una mappa interattiva online delle
violenze poliziesche. con loro anche lattivista Johnetta
Elzie, una figura molto importante nel movimento. Lobiettivo quello di raccogliere quanti pi dati possibile
71

sugli omicidi da parte della polizia a livello nazionale, con


particolare attenzione alle uccisioni di giovani neri.
Un compito gigantesco. Sinyangwe inizia a raccogliere
dati attingendo alle tre principali piattaforme di crowdsourcing sulla polizia e li confronta con quelli che va estraendo da altre fonti quali social media, resoconti di parte
poliziesca e articoli di giornale. Riesce cos a ricostruire la
dinamica dei fatti e a identificare la razza di oltre il 91%
delle vittime. Nel giro di quattro mesi il sito online.
I risultati sono scioccanti. Nel solo 2014 la polizia ha
ucciso 1.149 persone, 304 delle quali afroamericane, pari
al 26%. I neri rischiano di essere uccisi dalla polizia con
un tasso triplo rispetto a quello dei bianchi. Ma non basta: pi di un centinaio tra le vittime erano disarmate.
Nel solo mese di marzo 2015, 36 persone sono state uccise dalla polizia, una ogni 21 ore, con un aumento del
71% rispetto al mese precedente. La raccolta di questi
dati stata assai deprimente, afferma Sinyangwe. In effetti il sito riporta foto e storie di vittime inermi le cui vite
sono state stroncate dallincontro con un agente di polizia.
Tutto ci grave e ci deve far riflettere, continua. Tuttavia, un lavoro necessario!
Quando The Guardian lancia The Counted, un progetto di giornalismo investigativo basato sul database pi
completo mai realizzato sugli omicidi di polizia negli
USA, che comprende anche i decessi di persone in stato di
fermo e le vittime investite da veicoli della polizia, il numero degli uccisi afroamericani nel mese di marzo 2015
ne risulta confermato, in un quadro che vede oltre 113
morti di diverse etnie.
Abbiamo mostrato alla nazione quanto sta accadendo,
come riflesso in uno specchio. Ci che abbiamo eviden-

72

ziato, le brutalit quotidiane e la violenza esercitata dallo


Stato contro la popolazione di colore, dura da tantissimo
tempo. Ora per lintera nazione sembra essere consapevole del problema. Quali possano essere i modi per risolverlo resta da discutere, ma questa consapevolezza gi
unimportante vittoria.
Che cosa accadr dopo questa prima vittoria? Secondo
Zuckerman, bench i social media possano dare lillusione
di riuscire a tenere sotto pressione la stampa e le istituzioni, necessario prepararsi a una lotta di lunga durata per
cambiare la legislazione.
Siamo in un momento storico in cui la fiducia nelle istituzioni bassissima, afferma. Quando si inizia a
perdere fiducia nelle istituzioni, si perde anche la possibilit di cambiare le cose. I social media sono uno spazio
attraverso cui la gente crede di poter cambiare le cose; in
effetti essi possono modificare sensibilmente limmagine
che viene data delle vittime della brutalit poliziesca, contrastando la rappresentazione veicolata dai giornali mainstream. Si pu anche esercitare una pressione tale da far s
che la bandiera confederata sia ammainata. Ma temo che
sia difficile riuscire ad avere un impatto reale su questioni
quali leducazione e i salari o anche solo la legislazione sul
commercio delle armi da fuoco.
Alcuni hanno paura che alcune azioni non siano altro
che pubblicit. Quando DeRay Mckesson, una delle figure pi discusse del movimento, si recato in South Carolina allindomani della carneficina di Charleston, molti
residenti hanno espresso il timore che la sua presenza potesse causare disordini, tanto che su Twitter comparso
lhashtag #GoHomeDeRay.
Anche Oprah Winfrey, una conduttrice televisiva ca73

pace di influenzare lopinione di ampi strati dellelettorato nero, in unintervista apparsa su People allinizio del
2015 si detta preoccupata. meraviglioso manifestare
e protestare, ha detto. Ora mi aspetto che emerga una
leadership con richieste specifiche di cambiamenti espliciti. Al che, diversi attivisti e simpatizzanti del Movimento
lhanno aspramente criticata su Twitter rimproverandole
di essere fuori dal mondo (out of touch).
Il movimento destinato a crescere ulteriormente e a
entrare in una nuova fase di maturazione: inevitabilmente prima o poi emergeranno delle divisioni e si porr la
necessit di una strategia chiara. quindi necessaria una
fase di confronto ed elaborazione teorica che tenga conto
sia delle posizioni riformiste sia di quelle pi radicali. Lo
slogan Black Lives Matter racchiude infatti organizzazioni
diverse e modi di portare avanti lattivismo anchessi diversi, con pratiche e obiettivi anche molto distanti tra loro.
E Alicia Garza lamenta come alcuni elementi della galassia delle organizzazioni politiche nere si siano appropriati dellhashtag #BlackLivesMatter cambiandone gli
obiettivi e il significato come, per esempio, quei gruppi
che hanno cercato di imporre lhashtag #AllLivesMatter.
ovvio che ogni singola vita sia importante, afferma
Garza, ma viviamo in una societ in cui la vita di alcuni
vale pi di quella di altri. AllLivesMatter tende a trascurare il fatto che sono i neri a dover lottare per la propria
sopravvivenza.
Bench Black Lives Matter abbia rifiutato il sostegno
offerto dai rappresentanti del Black Caucus e abbia dichiarato di non appoggiare alcun candidato nelle prossime elezioni presidenziali, talune azioni non condivise n
concordate, come per esempio la Campaign Zero lanciata

74

dallo stesso DeRay McKesson, sono motivo di conflitto


allinterno del movimento. Questo tipo di dibattito evidenzia leterogeneit delle posizioni. I pi critici affermano che questa campagna manca di trasparenza e rischia
di interferire con altri programmi portati avanti da anni
e basati su obiettivi pi radicali. Campaign Zero, infatti,
si concentra sulla depenalizzazione di reati minori come il
possesso di marijuana, la violazione di domicilio e il consumo di alcolici, con un impianto molto moderato, che
risulta oltremodo gradito sia ai suoi sponsor bianchi sia,
trasversalmente, allintero mondo politico. Situazioni di
questo tipo generano frustrazioni, incomprensioni e allontanamenti tra le organizzazioni che operano sotto lo
slogan Black Lives Matter, e servono solo a esacerbare le
differenze.
Oltre alle differenze di linea politica, ci sono anche tensioni intergenerazionali. Ad alcuni giovani attivisti non
piace essere etichettati come il Nuovo Movimento per i
Diritti Civili, in quanto da una parte questa definizione
non rende conto della natura traumatica di ci che vivono
i neri in America in questo momento storico e dallaltra
il movimento non ha ancora avuto la possibilit di maturare. Ogni tipo di paragone quindi prematuro. Molti
mal sopportano il credito di cui godono uomini come Al
Sharpton, Jesse Jackson e Harry Belafonte, che ai loro occhi sono i leader di unepoca ormai finita, figure pubbliche
che rilasciano interviste dopo che gli attivisti si sono battuti nelle strade. Temono che le proteste pacifiche raccomandate da personaggi di questo tipo non servano a nulla
e ritengono che il cambiamento possa avvenire solo attraverso azioni dirette pi esplicite e aggressive.
Nel dicembre 2014, durante una manifestazione orga75

Yo, in the housing,


thousands seen early graves/
Victims of worldly ways,
memories stays engraved/
All my live brothers,
is locked down with high numbers/
The young hunger,
blind to these lies, they die
younger

wu tang clan, A better tomorrow


76

nizzata dalla National Action Network di Al Sharpton,


Johnetta Elzie, insieme con altri attivisti, occupa il palco
urlando: Abbiamo iniziato noi questa protesta, mentre
tra la folla altri militanti mostrano cartelli con su scritto:
Noi, i giovani, non abbiamo eletto Sharpton nostro portavoce: si faccia da parte. Intervistato sullaccaduto, Jesse
Jackson dichiara: Alcuni di questi giovani attivisti hanno
rispetto, altri no. Non sono let o la classe sociale dappartenenza a proteggerci dal razzismo. Non c un rifugio
dove nascondersi. Dobbiamo lavorare insieme.
Bench Black Lives Matter per certi versi sia una continuazione del Black Liberation Movement, ne sia in qualche modo lespressione contemporanea, esso porta con s
caratteristiche specifiche che Sharpton e altri leader non
sembrano comprendere. Il fulcro nevralgico di questo
movimento, infatti, costituito da queer, gay, lesbiche e
trans, cio da soggetti solitamente ai margini della comunit nera. In questo senso il nuovo movimento si propone
come un soggetto che mira a trasformare sia la comunit nera sia la societ statunitense nel suo insieme. I suoi
militanti condividono la prospettiva della intersezionalit,
secondo cui le diverse identit sociali e i relativi sistemi di
oppressione, dominio o discriminazione [di classe, genere,
razza] sono interrelati. Questa teoria tende a una visione
sistemica dellingiustizia e delle disuguaglianze sociali. Essa
sostiene, infatti, che le idee classiche intorno alloppressione sociale devono interagire luna con laltra, non possono
continuare a essere pensate in modo indipendente e separato. Anche la teoria politica che sta alla base del nuovo
movimento risulta quindi essere distante dalle esperienze
precedenti, proprio come i metodi e gli strumenti di lotta.
Tra lagosto e lottobre 2015, diversi militanti afferenti
77

alla galassia Black Lives Matter hanno interrotto i comizi


di diversi candidati del Partito Democratico. Le pratiche di
azione diretta, come per esempio i blocchi stradali e loccupazione di spazi pubblici, stanno costringendo le istituzioni, i mass media e la popolazione tutta a confrontarsi
con un problema che non pu pi essere confinato in una
dimensione locale. Questa nuova generazione concentrata soprattutto sullazione, meno sulla teoria e leducazione
politica. Dove arriver questo movimento non si pu prevedere, essendo appena nato. Di sicuro nel prossimo futuro
ha di fronte a s enormi sfide e scelte da fare, che ne determineranno la linea politica.
Se si guarda con attenzione, per, si vede che qualcosa sta davvero cambiando: sei poliziotti di Baltimora sono
sotto inchiesta in relazione al caso di Freddie Gray, come
gli agenti accusati di aver assassinato Sandra Bland mentre
era rinchiusa in una stazione di polizia. molto probabile
che la brutalit delle forze dellordine sia uno dei temi salienti delle prossime elezioni presidenziali. Ci nonostante,
Freddie Gary morto, come molti altri giovani dopo di lui.
Questo il punto cruciale.
Di ritorno a Oakland, Alicia Garza si ritrova a riflettere
su quanto accaduto dopo quel post su Facebook. Abbiamo ottenuto alcune vittorie, afferma, ma c ancora molta strada da fare.
Da giovane Garza voleva fare larchitetto. Le piaceva lidea di creare qualcosa dal nulla. A dire il vero, proprio
ci che lei e le sue compagne hanno fatto. Hanno gettato
le fondamenta per la nascita di un movimento.

Wouldnt you know/ We been


hurt, been down before/
Nigga, when our pride was low/
Lookin at the world like,
Where do we go?/ Nigga,
and we hate popo/ Wanna kill us
dead in the street fo sho/
Nigga, Im at the preachers door/
My knees gettin weak,
and my gun might blow/
But we gon be alright

Kendrick Llamar, AllRight


78

79

IL FUOCO PROFETICO
con cornel west

PAPER RESISTANCE, ENJOY POLICE !

Il Fuoco Profetico Nero tra le giovani generazioni a Ferguson stato intenso e meraviglioso. Ferguson rappresenta
il Ground Zero della lotta contro la brutalit della polizia.
Ho partecipato alle manifestazioni poich volevo essere
parte di quella lotta collettiva e mettere il mio corpo in
prima linea. stato bello. Parte della folla cantava: Thats
what democracy looks like - Ecco a cosa assomiglia la democrazia assomiglia, parole che ricordano quelle di W.E.B.
Du Bois e la critica della societ capitalista e dellimperialismo portata avanti dalla vecchia generazione. Ma cerano
anche giovani che cantavano: Everything gonna be allright
- Andr tutto bene, una canzone del rapper Kendrick Lamar, in cui si parla di scuole fatiscenti e alloggi indecenti,
un pezzo che per le giovani generazioni sta diventando
una sorta di inno del movimento. Quindi, cerano contemporaneamente sia la vecchia scuola (old school) che la

Ali Shaheed Muhammad ft. Merna,


JaPoet, David Luke, CPR
nuova. Io ho provato a pormi come una sorta di legame
tra queste due generazioni. Il Fuoco Profetico Nero per me
quellindignazione che si traduce nella volont di vivere o
morire per la libert, una indignazione generata dallipersensibilit alle continue sofferenze.
Penso che si debba ricominciare dalla generazione pi
giovane, la generazione di Ferguson, Baltimora, Staten
Island e Oakland. Siamo testimoni dellemergere di un
nuovo vigore tra le giovani generazioni, che permette
il fuoco profetico. Proveniamo dalla stagione del neoliberismo, quando non cera pi niente di bello per cui
infiammarsi. Quando era bello fare i soldi, avere uno
status, godere di una buona reputazione senza il minimo
impegno politico o sociale. Le nuove generazioni stanno
invece tornando a possedere quel fuoco che ha animato la
generazione degli anni Sessanta e Settanta.
[...]
Charleston una crudele manifestazione del suprematismo bianco. Le generazioni pi giovani stanno lottando
contro la brutalit della polizia, contro le multinazionali,
contro la gentrificazione e la crescente marginalizzazione
delle comunit nere, contro gli stereotipi culturali imposti
da televisioni, radio ecc. E nella lotta queste generazioni
si sono trasformate in ci che io definisco una nuova me-

82

ravigliosa militanza e ormai incarnano il fuoco profetico.


La cosa bella che questa meravigliosa nuova militanza
multirazziale anche se, per ovvie ragioni, ha una fortissima componente nera, femminile, con una significativa
presenza anche del mondo queer.
Il fuoco profetico ci che ti arde intollerabile nellanima quando sei con le spalle al muro. A quel punto, raddrizzi la schiena, prendi posizione, esprimi la tua verit,
porti la tua testimonianza e, cosa ancor pi importante,
sei disposto a morire per ci in cui credi. Il fuoco rappresenta il fulcro dellimpegno in opposizione allesteriorit,
allapparenza del disimpegno. Lra glaciale era incentrata
sullesteriorit: Guardatemi, guardatemi!. Si chiama sindrome del pavone. Il fuoco pu avere una matrice biblica
oppure marxista. Si tratta di prassi, parte dalla vita che
conduci, dai sacrifici che sei disposto ad affrontare, dal
prezzo che sei disposto a pagare, dal tipo di morte che sei
disposto ad accettare.
Marcus Garvey ebbe una grande intuizione. Ricordate che iniziava spesso i suoi comizi con un uomo o una
donna di colore che reggevano un cartello con su scritto:
Il negro non ha paura! Una volta che si abbatte questa
paura, il fuoco inizia ad arderti dentro. Quel fuoco necessario. Anche se luomo che regge il cartello ancora
intimorito, come lo era Kanye West quando, dopo luragano Katrina, ha dichiarato in televisione che George W.
Bush se ne sbatte dei neri. Perch questuomo sta ancora
cercando di superare la paura.
Il problema che durante lepoca neoliberista, lra glaciale, iniziato il processo di niggerization, per mantenere nella paura la gente di colore. Per spaventarli, intimidirli, tenerli sottomessi. Malcolm X lo cap meglio di
83

chiunque altro; lui e Ida B. Wells rappresentano due dei


momenti di maggiore vigore del fuoco profetico nero nel
corso del XX secolo. Ida, con una taglia che le pendeva
sulla testa, era arsa da quel fuoco. E che dire di Malcolm?
Non esiste definizione possibile per il fuoco che lo animava.
Quando si insegna che i neri sono meno belli, meno
morali, meno intelligenti, si finisce con lavere per riferimento lo status quo intriso di suprematismo bianco, si
tenta di trovare un posto ragionevole allinterno della societ, si perde il fuoco e si diventa superficiali. Ed ci che
sembra essere accaduto. Naturalmente, nella cultura del tardo capitalismo la cultura della superficialit spettacolare,
dove a dominare sono il capitale, il denaro, il mercato
solo questione di immagine e interesse. In altre parole, gli
ideali finiscono con lo scomparire. Se cerchi di essere una
persona integra vieni deriso, linteresse. E, naturalmente,
se linteresse legato al denaro, limmagine legata alla
ruota del pavone, a ci che facciamo credere di essere.
[...]
Beh, la prima cosa da distruggere alla base , naturalmente, il fatto di negare lesistenza del razzismo. Questa
in parte la mia critica al presidente. Per sette anni non
andato al cuore del problema. Sembra che stia cominciando solo ora a trovare la propria voce. Ma ci ha impiegato
troppo tempo e intanto ha perso la sua autorit morale.
Obama non pu fare ammazzare con i droni centinaia di
bambini innocenti e poi mostrarsi sconvolto quando persone anchesse innocenti vengono uccise. Non possibile rimodellare il mondo in base agli interessi delle grandi
corporation con il Trans-Pacific Partnership (TPP) e poi
dirsi solidali con i lavoratori e i poveri. Non si pu dare

84

All we wanted was a chance


to talk/
Stead we only got outlined
in chalk/
Feet have bled a million miles
weve walked/
Revealing at the end of the day,
the charade

Dangelo,
The Charade
85

Chuck D, Jasiri X, Jahi,


Spread the Words
il via libera alla sorveglianza di massa, spiare le comunicazioni telefoniche, colpire Edward Snowden, Bradley Manning ecc. e poi, con una capovolta, dichiarare di essere
contro la segretezza e il controllo.
Se si fosse comportato correttamente e avesse esercitato la propria autorit morale nei confronti di Fox News,
avrebbe mostrato al mondo le sue profonde convinzioni
morali. Ma si comportato in modo machiavellico, attorniandosi di personaggi come Rahm Emanuel, Larry
Summers ecc. Cos facendo, per, risultato chiaro che
stava seguendo un calcolo politico, non un credo morale.
Come puoi pensare di essere preso sul serio dopo sette
anni di silenzio? Come fai a dichiarare che bisogna affrontare il problema del razzismo quando, per sette anni, ne
hai fatto un problema di calcolo politico? A quel punto
sguinzagli i tuoi luogotenenti. Per zittire chi ti critica, gli
fai rispondere dalle tue cheerleader che tu sei il presidente di tutti gli Stati Uniti, non solo dellAmerica nera. E,
diciamolo, la supremazia bianca una questione reale. Sei
interessato alla realt? una questione di giustizia. Sei interessato alla giustizia? una questione di sicurezza nazionale. Sei interessato alla sicurezza nazionale? Beh, si parla
di America Nera. Non stiamo parlando di qualche gruppo
del ghetto o di un gruppo dinteressi per il quale bisogna

86

public enemy,
me to we
calcolare politicamanete se ne vale la pena. Quando si
parla di persone di colore, si parla di lottare contro le menzogne e lingiustizia che si oppongono al loro percorso di
ricerca della verit e della giustizia. Se non interessato
alla verit e alla giustizia, nessun politico dovrebbe essere
in carica, non solo il presidente. Cos, abbiamo effettivamente subto una grave battuta darresto negli ultimi sette
anni; stata unoccasione persa.
Ci che voglio dire che lAmerica Nera cercava un
Coltrane e ci si dovuti accontentare di un Kenny G.
Non si pu fare a meno di essere profondamente delusi. Siamo per pronti a continuare la lotta nellAmerica
post-Obama!

87

RIFLESSIONI su BlM
di ROBIN DG KELLEY

paolo parisi, black lives matter

Il 3 novembre 2014, mentre il gran giur della contea di


St. Louis sta decidendo se indagare lagente di polizia Darren Wilson per lassassinio di Michael Brown, al Medgar
Ever College di Brooklyn va in scena A day of Absence (Un
giorno di assenza), un atto unico del 1965 di Douglas Turner Ward. La commedia ambientata in una piccola citt
del Sud che entra in crisi quando, allimprovviso, tutta
la popolazione di colore scompare. Ward intendeva evidenziare la dipendenza bianca dalla manodopera nera e
lenorme potere economico e sociale della comunit afroamericana. Trentacinque anni prima, la stessa commedia
aveva spinto gli studenti dello stesso college di Brooklyn a
creare il National Black Solidarity Day: ogni primo luned di novembre lintera giornata era dedicata al sostegno
delle attivit commerciali nere, ci si vestiva di nero e ci si
incontrava per discutere sul futuro politico della gente di

Jasiri X,
Black Liberation Theology Part1
colore. In pratica, era un modo per affermare limportanza
del lavoro, delle risorse, delle volont politiche e della vita
dei neri allinterno della struttura sociale statunitense.
Sebbene il movimento Black Lives Matter sia nato
allindomani dellomicidio di Trayvon Martin e dopo che
lo Stato della Florida si era dimostrato incapace di incriminare George Zimmerman per aver sparato a un adolescente disarmato, lo slogan di questa campagna ha forti somiglianze con il Black Solidarity Day. In un articolo del 1977
Jitu Weusi, un attivista comunitario di Brooklyn, sosteneva che questultima iniziativa derivasse dalla frustrazione
dei neri per il fatto che la struttura di potere bianca aveva
negato loro ogni tipo di riconoscimento a livello legislativo, anche dopo le rivolte degli anni Sessanta. E continuava affermando: Quando il potere bianco ha risposto
con blindati e fucili di precisione al lancio di mattoni e
bottiglie, facendo poi passare le vittime delloppressione
come trasgressori della legge e dellordine, molti fratelli
neri hanno reagito urlando furiosi: Gliela faremo vedere
noi ai bianchi. Ci siamo uniti con la convinzione che se
fossimo stati in grado di dimostrare quanto siamo importanti per il loro mondo, i bianchi ci avrebbero garantito
la libert, la giustizia, leguaglianza e lautodeterminazione
che meritiamo. Li avremmo puniti con la nostra assenza,

90

cos da costringerli ad accettare determinate concessioni.


Quanto eravamo ingenui! Di fronte a noi stavano la furia
e il disegno della Bestia.
Gli slogan di certo non fanno un movimento, nessuno pu per negare lefficacia di Black Lives Matter nel
catturare limmaginario sul piano emotivo ed esistenziale,
addirittura a livello internazionale, ci che uno slogan politicizzato come Distruggiamo il capitalismo razzista non
sarebbe mai riuscito a fare. Weusi problematizza per
il fatto che alcuni slogan, cercando di ottenere unampia simpatia, sembrano affidarsi alla logica e ai princpi
dellumanesimo liberale. E cos affermano che siamo anche noi esseri umani, siamo cittadini e abbiamo diritto
a riconoscimento, salvaguardia e rispetto. Secondo lilluminante saggio The Feminist Wire di Alicia Garza, lespressione stata fraintesa, eliminando ogni riferimento
al movimento queer nero che lha vista nascere, ed stata
spogliata delle sue valenze pi radicali. Cionondimeno,
a proposito delle ragioni della nascita del Black Lives
Matter, Garza rimanda in maniera esplicita allarticolo di
Weusi: Black Lives Matter unaffermazione ideologica
e politica in un mondo in cui le vite dei neri sono intenzionalmente e sistematicamente prese a bersaglio. Significa affermare il contributo dei neri in questa societ,
della nostra umanit, della nostra resistenza di fronte a
unoppressione assassina.
La rivendicazione della nostra umanit, del fatto di essere soggetti attivi di questa societ, stato uno dei princpi
fondamentali affermati dagli abolizionisti neri sin dalla
fine del XVIII secolo, bench la prima forma di resistenza
da parte della popolazione di origine africana consistesse
innanzitutto nel marronage, la fuga dalle piantagioni. Ri91

troviamo unaffermazione simile nellemblema del Negro


supplicante del 1787, un uomo di colore incatenato che
chiede in ginocchio: Non sono anchio un uomo e un
fratello?. Questo simbolo fu riprodotto su braccialetti,
spillette, camei e tabacchiere, compresa una versione al
femminile: Non sono anchio una donna e una sorella?.
Mentre una sua versione pi militante apparsa in molti
testi di leader afroamericani, dallAppello (1829) di David Walker al Programma immediato del negro americano
(1915) di W.E.B. Du Bois.
Solo una parte degli attivisti di Black Lives Matter considera il proprio impegno come una supplica per attirare
un riconoscimento da parte dei bianchi; tuttavia finora,
gli obiettivi del movimento riflettono implicitamente il
ragionamento esposto e criticato da Weusi: se la classe dominante e/o lo Stato riuscisse a riconoscere il valore della
vita dei neri in questo Paese, li tratterebbe di sicuro in
modo diverso. Il rischio quello di ridurre cinque secoli
di razzismo, schiavit e colonialismo a unatavica ostilit
dorigine europea nei confronti dei neri, una sorta di ideologia intrinseca al Vecchio continente; un rischio ancora
peggiore quello di lasciare in ombra le dinamiche proprie di un ben preciso regime razziale visto invece come
frutto di sottovalutazione, ignoranza o cecit nei riguardi
della nostra umanit, che avrebbe perci bisogno di una
lotta rumorosa per esser riconosciuta. Ci pu condurci a
una politica in cui il riconoscimento predomina sulla rivoluzione e la ricostruzione. Solo due anni dopo la pubblicazione dellarticolo di Weusi, il saggio di Adolph Reed Jr,
Black Particularity Reconsidered, evidenziava come lo Stato
e la classe dominante non avessero alcun problema nel garantire ai neri e ad altre minoranze oppresse il riconosci-

92

mento, attraverso un loro incorporamento nellapparato


statale esistente. Negli ultimi quarantanni ci sono state
politiche di questo tipo, col risultato di avere finanzieri e
amministratori delegati neri, come Franklin Raines, che
hanno contribuito alla crisi finanziaria del 2008; un presidente nero, un segretario di Stato nero, un consigliere per
la Sicurezza Nazionale nero, che hanno contribuito a diffondere la guerra sul Pianeta; il diritto al matrimonio tra
persone dello stesso sesso concepito come un rapporto di
propriet; e il diritto per la gente di colore, donne e queer
di uccidere e torturare in giro per il mondo.
Con questo non voglio affatto dire che il movimento
Black Lives Matter rappresenti una tendenza di questo
tipo. Al contrario, mentre alcuni propugnano una politica
che mira al riconoscimento, altri lottano tenacemente per
una trasformazione radicale, per creare un mondo nel quale queer e trans possano vivere in libert o semplicemente
coesistere in un rapporto egualitario. Comprendere queste
divisioni e discussioni interne al movimento importante
poich sono emerse tutte in maniera prepotente durante
Movement for Black Lives Convening, il primo summit di
Black Lives Matter, tenutosi a Cleveland, in Ohio, dal 24
al 26 luglio 2015.
Limplicito appello al riconoscimento a riconoscere
la nostra umanit, la nostra dignit, il nostro diritto alla
vita comprensibile in un mondo dove lassassinio e
lincarcerazione dei corpi neri sono una routine. Come
ha osservato George Lipsitz, per, questi appelli testimoniano una visione umanista che enfatizza linteriorit e le
emozioni, in questo modo privilegiando la creazione di
empatia e solidariet verso la giustizia sociale. Ci significa che la nostra sensibilit alla sofferenza altrui rimane un
93

fatto individuale, invece di trasformarsi in pratica collettiva. Ci, in parte, spiega la ragione per cui il concetto di
riparazione sia antitetico al liberalismo moderno.
[]
Lautenticit della nostra umanit non mai stata un
problema, oggi come allora. Il problema sta in come la civilt occidentale vede luomo. Seguendo le orme di Sylvia
Wynter, Cedric Robinson e Aim Csaire, si pu affermare che la definizione di Negro fittizia, proprio come
quella di indiano, orientale, messicano ecc. il colonialista che ha creato e continua a creare il soggetto colonizzato, come sostiene Frantz Fanon in una frase spesso
citata (I dannati della Terra, 1961). Tutta lintera struttura della supremazia bianca dipende da finzioni di questo
tipo, come quella dellArabo inteso come non occidentale
e dellImmigrato visto come un Latino, o lidea secondo
cui gli indigeni (almeno in Nordamerica) sarebbero tutti
morti. Ecco perch tanto difficile distinguere i cosiddetti
immigrati provenienti dal Messico e dal Centro America
dagli indigeni: in realt lo sono.
[]
In un suo libro del 2007, Forgeries of Memory and Meaning: Blacks and the Regimes of Race in American Theater
and Film before World War II, Cedric J. Robinson analizza
i regimi razziali responsabili dellinvenzione del Negro
(lIndiano, lOrientale), nella loro relazione col capitale.
Che cosa sono esattamente i regimi razziali? Secondo
Robinson essi rappresentano dei sistemi sociali nei quali
la razza utilizzata come giustificazione per le relazioni
di potere. Il potere reale ed enorme, ma sorprendentemente instabile. Il presupposto nascosto dei regimi razziali un puzzle improvvisato che si presenta come immu-

94

tabile. Nondimeno, i regimi razziali hanno una storia, cio


origini rintracciabili e meccanismi di creazione, ma non
gli piace farsi notare. In altre parole, che il razzismo nei
confronti dei neri sia il principio su cui si fonda la civilt
occidentale non un elemento fisso n permanente. Al
contrario, incredibilmente fragile e deve essere costantemente ricreato; un epifenomeno legato alla produzione
della negritudine, una componente essenziale dei regimi
moderni razziali, ma non la sua totalit. Considerando
solo lultimo secolo, i regimi razziali sono stati costruiti, riconfigurati, destabilizzati e riconsolidati molte volte,
utilizzando le nuove tecnologie per far circolare vecchie
affabulazioni razziali e nuove finzioni legate al processo di
espansione capitalista.
Dimostrare la propria umanit non aiuta a scardinare
i regimi razziali, poich la nostra stessa umanit la loro
ragion dessere. Il nostro sfruttamento prova del nostro
valore, ma richiesto un enorme sforzo intellettuale, giuridico e psichico per affermare la nostra inferiorit. La
schiavit non era soltanto la morte sociale, ma si basava
su unanalisi costi-benefici e dava per scontata la possibilit di sfruttare i corpi neri. Il sistema di estrazione del
plusvalore emerso attraverso una logica di gerarchia e
assoggettamento razziale che ha visto africani, asiatici ed
europei essere proletarizzati nelle terre dAmerica, Oceania, Asia, Africa e nel Mediterraneo orientale, ovunque le
popolazioni indigene sono state espropriate, schiavizzate,
sfruttate. Linclusione rappresenta un ulteriore esempio di
furto e di violenza sotto la maschera di legge, ordine e
sicurezza. La legge permette allo Stato di usare la violenza
per disciplinare, riclassificare, criminalizzare, distruggere
la sovranit e creare disordine. Linclusione parte di que95

sto processo di guerra, una guerra contro le comunit, nel


corso della quale molti sono stati trasformati in proletari,
altri in coloni e altri ancora in prigionieri. Di altri ancora,
le vittime collaterali, la carne si mescolata con la terra
e i corpi, come strani frutti penzolanti dagli alberi, sono
serviti per terrorizzare chi resisteva alla nuova disciplina.
Mentre il valore del lavoro nero poteva essere incluso ed
evolvere insieme alleconomia globale, non c stato mai
un momento nella storia degli Stati Uniti in cui le nostre
vite abbiano assunto importanza, un momento in cui i
neri abbiano potuto godere dei privilegi e della protezione
garantiti dalla cittadinanza. Ma questo valso per tutto il
Pianeta, almeno fino alla met del XX secolo, e mi permetterei di aggiungere che vale ancora oggi. La resistenza
nera si oppone allinumanit del sistema, linumanit di
chi soggioga nel nome della civilt. La stessa sopravvivenza dellumanit dipende dalla completa distruzione del
capitalismo razziale e del patriarcato.
Come ho scritto allindomani del verdetto Zimmerman,
se non assimiliamo questa storia, continueremo a credere
che il sistema abbia solo bisogno di una scossa o che basti
sconfiggere la sua ala conservatrice, dopodich la nostra
umanit sarebbe riconosciuta. In questottica scompaiono il carattere del tutto ordinario della violenza statale, il
fatto che essa ha per origini il colonialismo, la schiavit e
il capitalismo, infine le modalit secondo cui tale violenza
diventata un fondamento della politica statunitense, inclusa la guerra con i droni e le bombe intelligenti. Non
possiamo cambiare la situazione semplicemente grazie a
una strategia legale che ci porti leggi migliori o il riconoscimento della nostra umanit, proprio come Occupy Wall
Street, Black Lives Matter non ha mai pubblicato un elen96

co di richieste per il timore di una cooptazione da parte


del Movimento per i Diritti Civili, dei sindacati e del Partito Democratico. Il fatto che un simile elenco non sia mai
comparso anche un modo per avere lappoggio di tutta
la comunit nera. La struttura diffusa e decentralizzata del
movimento, la stessa ambiguit del suo slogan e linequivocabile richiesta: basta con le uccisioni dei neri, tutto
ci permette la diversificazione delle strategie e facilita il
raggruppamento delle varie posizioni ideologiche sotto un
cappello comune. Da un lato gli attivisti partecipano con
determinazione ad atti di disobbedienza civile che danno
visibilit allondata di esecuzioni extragiudiziali e fanno
conoscere il movimento, dallaltro lassenza di richieste
tradizionali permette al presidente Obama e al Dipartimento di Giustizia di dare il loro sostegno al movimento,
affermando che la brutalit della polizia deve terminare e
che questo obiettivo pu essere raggiunto attraverso un
migliore addestramento, videocamere, relazioni con la
comunit e un ricambio di personale. Pi recentemente,
Obama ha fatto un riferimento implicito a Black Lives
Matter per spingere meglio la campagna My Brothers
Keeper, un programma conservatore inteso ad andare
incontro ai problemi della giovent urbana povera, escludendo per le donne di colore.
[]
Comunque nel raduno di Black Lives Matter si capito
che lesempio di Occupy non sar seguto. Come per il
primo raduno del Black Radical Congress nel 1998, il raduno di Cleveland rappresenta lunione di organizzazioni
e attivisti che rappresentano diverse ideologie e strategie. Il
movimento sembra voler abbracciare il Transformative Organizing, un programma coerente di domande concrete
97

per forzare il sistema ad apportare cambiamenti strutturali


radicali, come lo definisce Eric Mann del Labor/Community Strategy Center di Los Angeles. Oggi il Movimento alla ricerca di chiarezza e di obiettivi che vadano al
di l della denuncia pi eclatante possibile degli omicidi
polizieschi; si discute intorno al riconoscimento della nostra umanit; si sta iniziando a considerare lopportunit
di darsi degli obiettivi intermedi, mentre prende forma
una nuova visione del futuro attraverso una critica radicale dellattuale sistema. Come ha spiegato Alicia Garza a
Democracy Now!: Nel Movimento Black Lives Matter
persone provenienti da settori, comunit ed esperienze di
vita differenti si stanno unendo allo scopo di comprendere
la complessit del sistema e riuscire a sfruttarla per ottenere potere. Siamo alla ricerca di un modo per cambiare le
condizioni di vita in questo Paese, cos da poterle trasformare anche nel resto del mondo.

I live, I die, I organize/


Everything I do revolutionize/
I build whats good for
the whole damn hood/
Study Gs like these,
really think you should/
I study Malcolm Garvey Huey,
Malcolm Garvey Huey/
Malcolm Garvey Huey,
Malcolm Garvey Huey

dead prez ft. divine,


malcom garvey huey
98

99

ggt, untitled troubles


100

101

BRING THE NOISE


SULLA musica di protesta

DA FERGUSON
ALLA LIBERT
di TALIB KWELI

sergio gerasi, bleedinamerica

Mentre la nazione sotto shock per lepidemia di omicidi


di giovani afroamericani, a opera della polizia, e per lassassinio di nove persone avvenuto lo scorso 17 giugno in una
chiesa di Charleston, per mano di un killer solitario, importante riflettere su quanto il razzismo sia insegnato, istituzionalizzato e radicato nel nostro sistema, dalleconomia
alla sanit, dalle aule giudiziarie a quelle scolastiche, nelle
carceri, in ogni singolo aspetto della societ statunitense.
Quando ci domandiamo come cambiare la visione che
lAmerica bianca ha dei neri, dobbiamo innanzitutto tener
presente che essa si basa sul mantenimento della supremazia bianca. Nata dai profitti dello schiavismo, questa supremazia ha potuto imporre le leggi Jim Crow [attraverso
cui fu creata e mantenuta la segregazione razziale negli Stati
del Sud] e continua a permeare il complesso industrial-carcerario e quello militare. Cos come il nostro esercito bom-

barda gente di colore in giro per il mondo, dentro i confini


degli Stati Uniti il sistema carcerario rappresenta una strategia di contenimento creata per tenere al proprio posto i
poveri e gli oppressi.
Penso che il complesso industrial-carcerario rappresenti
lapice di questo sistema razzista, la sua manifestazione pi
pericolosa. Se potessimo eliminare le carceri faremmo un
enorme passo avanti nel migliorare limmagine negativa
dei neri.
Ma il problema molto pi profondo. Il problema la
criminalizzazione della popolazione di colore. Tutto ci ha
inevitabilmente a che fare con lindustria culturale, con il
sistema giudiziario, con il modo in cui la polizia ci tratta e
con la politica. Questi sono gli elementi utilizzati per criminalizzarci e farci credere che le nostre vite non abbiano
alcun valore.
Lo svilimento della vita dei giovani neri e dei latinos un
sottoprodotto del complesso industrial-carcerario, questo
sottoprodotto del razzismo, a sua volta sottoprodotto della
supremazia bianca.
Quando rifletto sui miei ventanni e passa di carriera,
durante i quali ho composto canzoni su questi temi, mi
chiedo quale pu esserne stato limpatto, che cosa effettivamente cambiato e che cosa possiamo ancora fare,

Talib Kweli ft Rapsody,


Every Ghetto
106

che cosa lhip hop pu fare. fondamentale per un artista rimuovere le barriere tra s e la propria comunit;
fondamentale altres vedersi semplicemente come un suo
membro, che per ha maggiori possibilit di influenzare il
prossimo. Quando vado a Ferguson o ovunque ci sia una
lotta da sostenere, non ci vado come rapper. Allo stesso
modo, a Tallahassee non sono andato per un concerto,
bens per protestare come membro attivo della comunit
afro-americana.
C da dire che difficile, per chiunque non sia una figura pubblica, comprendere il peso di questa responsabilit.
Se un artista famoso si esprime a favore o contro qualcosa
responsabile delle sue parole pi di altri. Rifletto molto
su ci e cerco di trarne delle conseguenze. Sono da sempre
coinvolto in forme di attivismo comunitario, ma solo con
la promozione del mio album Prisoner of Conscious che ho
iniziato a pormi obiettivi pi alti. Da allora, ogni volta che
vado in una citt, cerco di visitare una scuola o unorganizzazione e di collaborare con gli attivisti di base che vivono l.
Di recente ho fatto visita a Mumia Abu Jamal, un giornalista militante che sta in carcere da oltre trentanni; poi
sono stato invitato a un incontro promosso da Sankofa,
unorganizzazione per la giustizia sociale fondata da Harry Belafonte, per chiamare gli artisti a impegnarsi nelle lotte che lui, ormai ottantenne, non pu pi portare avanti.
Ho chiesto a Belafonte in quali organizzazioni mi sarei
dovuto impegnare, ed egli mi ha suggerito lAdvancement
Project e i Dream Defenders, di cui aveva avuto modo di
apprezzare la seriet e lefficacia. Proprio in quei giorni i
Dream Defenders avevano occupato la Camera dei deputati della Florida per chiedere giustizia per lomicidio di
Trayvon Martin. Fino ad allora non sapevo nulla di questa
107

organizzazione, ma ora ne sono considerato un membro


onorario. Mi sento davvero vicino sia alle loro rivendicazioni sia al tipo di azioni che portano avanti.
Lasciando ora da parte la mia esperienza, che cosa cambiato nellhip hop degli ultimi ventanni? Sembra essersi
creata una sorta di comunit di nicchia composta da artisti
famosi che si stanno progressivamente spostando da una
visione materialista e edonista della vita verso testi pi
introspettivi. Ci non li rende necessariamente dei militanti politici o degli attivisti, per la loro musica mostra
temi e contenuti pi onesti. Mi riferisco anche a piccolezze,
come lacconciatura scelta da artisti come Kendrick Lamar
e J. Cole. Questi artisti rappresentano qualcosa di diverso
poich vedono la musica in modo diverso. Naturalmente
anche il loro approccio artistico differente. Non si basano
sui quattro quarti, ascoltano il cuore e lanima.
Molti altri, semplicemente, non sanno che fare.
Quando Young Thug sfotte gli artisti impegnati socialmente, dice stupidaggini e non lo sa. Probabilmente pensa
che i suoi commenti siano in linea con i sentimenti e i pensieri di molti suoi coetanei. Molti di loro per non hanno
la bench minima cultura e ignorano la situazione in cui vivono. Coloro che sanno di pi, invece, fanno anche di pi.
Prima di andare a Ferguson, J. Cole mi ha telefonato per

j cole,
be free
108

dirmi: Non so che cosa, ma so che devo fare qualcosa.


Quando arrivato mi ha chiamato nuovamente: Sono qui
ma non sono sicuro sul da farsi. So solo che dovevo esserci. In seguito, ha composto la canzone Be Free (A Tribute
to Mike Brown).
Siamo di fronte, evidentemente, a due reazioni opposte.
Certo , per, che gli Young Thug del mondo saranno costretti a confrontarsi con la stupidit delle loro parole. E
questa una novit.
La mia speranza che questo sia solo linizio. LAmerica sullorlo di una vasta insurrezione culturale. Il vecchio modo di fare le cose e il razzismo istituzionalizzato
vengono sfidati apertamente da una nuova generazione di
attivisti. In questo clima, proprio come fecero i musicisti
allepoca del Movimento per i Diritti Civili e del Black
Power, gli artisti hip hop possono contribuire fattivamente alle trasformazioni in corso. Essi si trovano in una posizione privilegiata: saranno (saremo) in grado di sfidare
lindustria musicale? Saranno/saremo in grado di scrivere
canzoni con un contenuto diverso? In questo momento
storico, come mai prima, c una reale possibilit di fare
la differenza.

talib Kweli & 9th Wonder,


Which Side are you on?
109

CHE IL GIOCO abbia


INIZIo! #2
con tef poe

Roberta Maddalena Bireau, louder than a bomb


110

A Ferguson stiamo portando avanti un fronte di resistenza militante non violenta, qualcosa di completamente differente rispetto a una protesta pacifica. La cronaca di ci
che accaduto non rispecchia minimamente la realt. Ci
devono sparare addosso, devono tirarci gi uno per uno,
se vogliono fermarci. Siamo pronti alla lotta. E qui entra
in gioco lassurdo della supremazia bianca: non puoi rispondere con le stesse armi con cui vieni attaccato. Darren Wilson si pu permettere di entrare in un complesso
popolare e giustiziare un giovane nero disarmato. Giustiziare! Non c altro termine per giustificare i due colpi
sparati alla testa. Due colpi alla testa di un giovane con le
mani alzate la dicono lunga su quale opinione avesse Wilson della sua vittima. La dice lunga sulla pazzia dellAmerica. Due colpi alla testa, unesecuzione, e c chi rivolge
lattenzione ad altri aspetti della vicenda. Noi rappresen111

tiamo un fronte di resistenza militante non violenta. Siamo stati criticati per il gesto di alzare le mani come a dire
non sparate!. Ci hanno detto di modificare quel gesto, di
trasformare quelle mani alzate in pugni chiusi. Quelle critiche, per, erano mosse per lo pi da gente che guardava
la CNN, quella stessa gente che non ha mosso un dito per
le morti di giovani neri nelle loro citt. Tutta la nostra
strategia disegnata intorno a un progetto di resistenza.
Prova a venire a Ferguson a dire a uno qualsiasi di quei
giovani in strada, a petto nudo, che il gesto di alzare le
mani equivale alla resa vedrai che reazione otterrai!
Il giorno successivo la morte di Mike Brown davanti al
dipartimento di polizia stata organizzata una protesta
che posso definire solo come una sorta di Black Power
mixtape. Cera davvero tanta gente e un gran numero di
organizzazioni nere, che riflettevano la portata e leterogeneit del fronte. Cerano i militanti della Nation of Islam,
quelli del Nuovo Black Panther Party, i Nazionalisti, i pastori e gente di ogni tipo. Era uno spettacolo vedere fratelli neri entusiasti per la presenza delle nuove Pantere muoversi verso la loro area, altri, affascinati dallentrata
spettacolare dei fratelli della Nazione schieratisi di fronte
alla polizia, accalcarsi alle loro spalle, ognuno si avvicinava allespressione politica che pi si avvicinava alla sua
sensibilit. Il capo della polizia mand tutti i neri che lavoravano per la citt a tentare una mediazione. Tra questi
una donna parl dellimportanza del voto e del processo
elettorale e di altre stronzate del genere. Nulla che avesse
a che vedere con la profilazione razziale e la brutalit della
polizia. Quel momento per me stato cruciale. Mi sembrava di partecipare a una parata ma nulla di pi. Cosa
sarebbe rimasto di tutto ci nei giorni e nelle settimane a

112

Michael Franti,
Same as it Ever Was
venire? Quello stato il momento in cui ho compreso il
tipo di politica che avrei sostenuto poich non siamo minimamente interessati alle rivendicazioni politiche della
generazione precedente. Non stiamo cercando di fare
cose sicure, non stiamo cercando di mettere la gente a
proprio agio; per noi la rispettabilit politica non ha alcun
valore, ci che ci lega un senso di responsabilit collettiva diverso da quello delle generazioni precedenti. Mettiamo i nostri corpi sulla linea di combattimento invece di
parlarne semplicemente, siamo pronti a resistere. Questo
ci che mancato alla lotta di Liberazione in America.
Chi crede che i neri in America siano davvero liberi sbaglia clamorosamente. La liberazione nera in America non
avverr finch non smetteremo di riunirci in luoghi istituzionali per parlare di razzismo invece di contribuire concretamente al suo sradicamento con il nostro impegno
quotidiano. In America impossibile pensare allidea di
una rivoluzione per caso. Lo credevo. Ora invece sono
convinto della necessit di contribuire con i nostri corpi
alla lotta per distruggere il razzismo e loppressione. Abbiamo visto la polizia sparare colpi di gomma contro donne incinte e bambini, abbiamo aiutato bambini in difficolt quando stato sparato il gas lacrimogeno. Davanti a
tutto questo sbagliato resistere? Non credo proprio. E
113

Jasiri X
(ft. Emmanuel Manny Deanda),
dont let them get away
with murder
non c nulla su cui scherzare perch morire non una
possibilit tanto remota.
Per noi il potere consiste nel mantenere il movimento
sotto legida dei giovani poich non sono stati ancora corrotti da alcuni aspetti del processo politico. Siamo in un
momento in cui nel movimento non c chiarezza su quale direzione prendere. Non avere una direzione chiara,
per, non significa non esser organizzati. Cerchiamo di
rimanere legati allidea di ottenere limpossibile. Vogliamo crescere a un ritmo organico; ci comporta il fatto di
commettere alcuni errori, subire determinate sconfitte ma
in questo processo riusciremo a ottenere una crescita collettiva. Le generazioni precedenti avevano priorit differenti rispetto alle nostre, cos come le hanno differenti
altre organizzazioni nere. Con questi elementi ogni dialogo appare impossibile. Intendiamo scontrarci contro questi mostri senza avere la bench minima idea di ci che
otterremo ma vogliamo invitare al party gente che sinora
ne rimasta esclusa. Ci sono nette differenze tra il nostro
Movimento e quello per i Diritti Civili degli anni Sessanta. Mi capita molto spesso di parlare con Belafonte ed
evidente che abbiamo un approccio radicalmente differente. Per lui fondamentale riuscire a entrare nel sistema
e riformarlo dallinterno. Coloro che hanno questapproc-

114

tef poe, war cry


cio dovrebbero esser contenti di avere un presidente nero.
Parte della sconfitta di quel Movimento consiste inoltre
nel non aver preso coscienza del sessismo, dellomofobia e
del patriarcato che affliggono la comunit e la politica
nera. Non era un movimento inclusivo. Per le nuove generazioni, leducazione allinclusione una componente
fondamentale del nostro agire politico.
Un altro elemento importante la globalizzazione della
lotta. Grazie ai fratelli e alle sorelle palestinesi siamo stati
in grado di resistere. Questi compagni ci hanno insegnato
a costruire maschere antigas casalinghe con le quali siamo stati in grado di resistere quando la polizia ci ha attaccato. Questa solidariet ha permesso la convergenza di
lotte di popoli distanti tra loro, quel gesto ha globalizzato
Ferguson. Oltre a ci, le notizie e le immagini della rivolta sono state diffuse a livello internazionale da un membro della comunit islamica di Saint Louis. La mia amica
Sara, corrispondente dellemittente Al Jazeera, ha iniziato
a ritwittare i miei post. Prima ancora che potessi rendermene conto, la storia stava gi diventando conosciuta.
Quegli eventi ci hanno permesso di relazionarci con ideologie e organizzazioni in tutto il mondo; grazie a una prospettiva di analisi pi ampia abbiamo provato a ri-definire
cosa significhi essere neri in America. Non parliamo pi
115

soltanto della nostra lotta, ma anche di collegarla a quelle


di altre comunit, imparando tutto ci che possiamo dalle loro esperienze. Non voglio esser parte di un movimento che si batte solo per i diritti dei neri, voglio esser parte
di un movimento che si batte per i diritti di tutti gli oppressi.
Dopo le rivolte di Ferguson ho cominciato a riconsiderare sotto unaltra luce il mio approccio alla cultura hip
hop. Dalla mia nuova prospettiva, appare evidente come
questa lotta sia il riflesso dellattitudine della generazione
dellhip hop, nel senso che i giovani, uomini e donne, non
hanno un approccio pacifista alla lotta, non disdegnano le
profanit, rifiutano il linguaggio del movimento per i diritti civili, e possiedono una natura ribelle. Una delle figure pi rivoluzionarie della nostra generazione 2Pac Shakur, del quale amo citare la risposta alla domanda di un
giornalista che gli chiese Cosa succeder se ti ammazzano? e 2Pac rispose Se mi mettono fuori gioco, il mio
successore non avr alcuna piet. Ed proprio ci che sta
accadendo.

Lauryn Hill,
Black Rage
116

BLACK RAGE is founded on


two-thirds a person/
Rapings and beatings
and suffering that worsens/
Black human package tied up
in strings/ BLACK RAGE
can come from all these kinds
of things/ Black Rage
is founded on blatant denial/
Squeezing economics, subsistence
survival/ Deafening silence
and social control/
Black Rage is founded on wounds
in the soul!

117

IL FUTURO DI BLM
con M1 Dead Prez

paolo gallina, mike brown

Quando e come sei entrato in contatto per la prima volta con


i protagonisti di questo nuova ondata di attivismo?
La situazione nella galassia di organizzazioni che operano
sotto lo slogan BLM abbastanza caotica. Ti faccio lesempio del mio primo incontro con questa realt per farti capire meglio ci che intendo. Mi trovavo a un presidio davanti alla stazione di polizia di Minneapolis, in Minnesota,
per protestare per lomicidio di Jamal Clark, una delle tante vittime nere della brutalit poliziesca. Dovevo fare un
concerto con i Dead Prez quello stesso giorno in citt, cos
feci in modo di arrivare presto. Ci che ho visto appena
arrivato mi ha riportato alla mente le immagini dellaccampamento di Occupy Wall Street: lidea era di non andarsene fino a quando il problema non fosse stato risolto.
Non sapevo che la protesta fosse stata organizzata anche da
componenti appartenenti a BLM. Sebbene fossi l solo per

osservare, alcune attiviste mi si sono fatte incontro spiegandomi ci che stava accadendo. Una caratteristica interessante del movimento la presenza come suo portavoce
di donne e di altre componenti sinora marginali nella comunit nera. Mentre osservavo le scritte sui cartelli e parlavo con queste donne, ho visto aprirsi la strada tra la folla
una delegazione femminile del NAACP (National Association for the Advancement of Colored People), che aveva
organizzato un proprio evento nello stesso luogo senza preoccuparsi di coordinarsi con chi stava gi protestando. Mi
si avvicina una donna, che si presenta come la presidentessa della sezione locale e, senza aggiungere altro, mi mette
un megafono in mano incitandomi a usarlo. Non ne avevo
alcuna intenzione, non mi sarei mai permesso di fare qualcosa senza aver prima parlato con i familiari. Oltre a ci, il
NAACP da sempre rappresenta unentit conservatrice,
parassitaria, pronta a scendere a compromessi con le istituzioni, quindi non mi andava proprio di far loro da megafono. Inoltre, dalla discussione che ne segu emerse tutta la
distanza tra le posizioni delle varie sigle politiche l presenti. Ho capito quant complessa la situazione e quali difficolt stanno di fronte a BLM.
Cosa pensi della politica di BLM?
Sono felice che Black Lives Matter stia ottenendo la popolarit e il sostegno di cui gode oggi; questi ragazzi sono
stati in grado di trasformare in protesta tutta la rabbia e la
frustrazione presenti nelle comunit nere dAmerica. Ci
sono, per, diverse anime nel Movimento che si stanno
scontrando nel tentativo di definire la strategia pi efficace.
Stiamo vivendo mesi cruciali poich le scelte che verranno
fatte nel prossimo futuro determineranno la politica del

120

Movimento. Non vogliamo di certo ripetere gli errori del


passato, quindi se le scelte di BLM andranno nella direzione di unorganizzazione senza leader, non sar certo io a
criticarli. C un cosmo di energie che aspetta di incontrare
il proprio punto di galvanizzazione e, per quanto mi riguarda, non aspetto altro che arrivi il giorno in cui BLM
trover la propria dimensione politica. Se questo movimento si porr lobiettivo di portare cambiamenti radicali
nella comunit e a favore dei neri in America, avr il mio
sostegno al 100%.
E qual la posizione della politica ufficiale nei confronti di
BLM?
Tra i pericoli che posso distruggere questo nascente movimento, la cooptazione uno dei pi preoccupanti. Di recente, si svolto un incontro tra alcuni esponenti del Movimento e la candidata democratica alla presidenza Hillary
Clinton. Interpellata su quali fossero le sue proposte per
migliorare la vita della gente di colore, la Clinton ha letteralmente impallinato questi giovani, impartendo loro
una vera e propria lezione di storia e geopolitica. Questi
attivisti, fin troppo ingenui, ignoravano quanto sia complessa una campagna presidenziale, coi suoi team di analisti e consiglieri a supporto dei candidati, n conoscevano la
capacit quasi scientifica di Hillary di distruggere i propri
avversari in un confronto diretto. Mancando di un programma definito, il Movimento corre il grosso rischio che
sue ampie fette vengano cooptate dai partiti istituzionali
per i loro sporchi giochi elettorali. emozionante vedere
queste nuove energie nel Movimento, ma non va dimenticato che alla base della politica c lo scontro delle ideologie. Ecco perch i leader del Black Power Movement erano
121

maestri di oratoria, avevano un programma politico in cui


credere e per cui lottare. Ritengo arrivato il momento per
BLM di affrontare il problema e di aprire un ampio dibattito interno. necessario definire un programma in cui
possano riconoscersi milioni di neri dAmerica.
Pensi che questo nuovo attivismo possa ispirare le tue liriche
tanto quanto le esperienze passate del Movimento?
Io sono politico nella misura in cui la mia comunit mi
permette di esserlo, per dar voce alla protesta attraverso la
mia musica. Tutto ci che ho imparato e che ho messo
nella mia arte non ha alcun valore se non funzionale al
miglioramento delle condizioni nella mia comunit. Per
questo sono sempre aperto a nuovi stimoli, voglio ulteriore
formazione, voglio studiare la nuova tecnologia, scaricatemi i nuovi strumenti - tools della rivoluzione. Conosco
bene la vecchia via e non ha funzionato. Artisti giovani
come Tef Poe e Rebel Diaz sono un esempio lampante di
questo nuovo credo, di questa possibilit reale di cambiamento. Questi giovani sanno che quanto accade nella comunit intorno a loro sbagliato e sono pronti a tutto pur
di mettervi fine. Amo questa energia e, per quanto essi
stessi mi descrivano come una delle loro principali fonti
dispirazione, sono io che sto imparando da loro. Non
vedo lora di esser lOG (Original Gangsta) di questo nuovo movimento, di insegnargli la retorica rivoluzionaria.
Finora il mio atteggiamento stato: Ok, fatemi capire,
ma non vedo lora di poter dire: Ok, fatti istruire!. Vado
a riunioni politiche da oltre ventanni, per questo conosco
il mio ruolo, sono nel movimento per sostenerlo e galvanizzarlo. A volte una canzone il mezzo pi potente per
scatenare la protesta.

122

Credi che la tua musica possa radicalizzare i giovani, per


esempio quelli che hanno partecipato alla ribellione di Ferguson?
I ragazzi che protestavano a Ferguson, quelli in prima fila
negli scontri, ascoltano artisti come Young Thug, Rick
Ross, non certo Dead Prez o Talib Kweli. Erano felici
quando siamo andati a fare un concerto gratuito per lanniversario di Mike Brown, ma alcuni di loro non avevano
la pi pallida idea di chi fossimo. Non esiste ancora un
artista che sia al tempo stesso mainstream e impegnato,
qualcuno che sia in grado di radicalizzare i giovani neri di
strada. Artisti come il sottoscritto sono nati al di fuori del
Movimento che hanno cantato. Ricordiamo momenti e
personaggi importanti della nostra storia. Ma la mia generazione ha avuto modo di conoscere il passato della propria comunit attraverso gli anziani che ci insegnavano la
storia del movimento, le idee dei Five Percenters, la tradizione del blues, del funk. Tutto ci non accade pi ai giorni nostri Ma ci sono artisti come Vic Mensa che andato alla premiazione degli MTV Video Music Awards
indossando una maglietta a sostegno di Assata Shakur.
un protetto di Kanye West e ora ha una nomination per i
Grammy. Credo che saranno giovani MC come lui a sorprenderci nel prossimo futuro.

ap2p,
the ghost of hemmett till
123

la metrica
della rivoluzione
con Boots Riley

Gianluca costantini, ferguson anniversary

Cosa pensi quando senti lo slogan Black Lives Matter?


Quando penso a Black Lives Matter vedo questa nuova,
eccitante ondata di attivismo che sta puntando dritto al
cuore del razzismo in America. Un problema da eliminare
alle radici. Per questo slogan, secondo il mio punto di vista, presenta un problema: sembra che la popolazione nera
accetti queste ingiustizie come parte della propria realt.
Questioni come la brutalit della polizia, la disoccupazione
e la povert ormai rappresentano solo statistiche da citare,
non mali da sconfiggere. La vita dei neri importante, ma
affinch la situazione cambi necessario un cambiamento
radicale della societ in cui viviamo. Laffacciarsi prepotente
sulla scena di una nuova generazione di attivisti davvero
confortante; c stata una sorta di ricambio generazionale,
come naturale che sia. E questi giovani hanno dimostrato
di non aver paura di scontrarsi con lordine costituito.

Qual il prossimo passo cruciale per il Movimento?


La possibilit di un futuro di Black Lives Matter sta nellasua capacit di scrivere il rap di un programma politico
unitario e di diffondere la nuova metrica della rivoluzione. Sin dai tempi della Nuova Sinistra, si creduto che
bastasse far udire la propria voce per cambiare lo status
quo. Portando milioni di persone in strada a manifestare
il proprio dissenso si sarebbe potuto cambiare la societ.
Questa idea non ha portato a grandi risultati
Quindi questi giovani devono unire la protesta di strada ad
altre strategie? Formare nuove alleanze?
Se si analizza il sistema capitalista, facile intuire che le
leve del potere e dello sfruttamento stanno in primo luogo
allinterno dei luoghi di produzione. Il movimento Black
Lives Matter per divenire realmente efficace deve organizzarsi per occupare e bloccare fabbriche e aziende; deve
essere in grado di operare sia dentro che fuori i luoghi
di lavoro. Bench la disoccupazione sia un problema pi
che pressante, lefficacia della protesta dei lavoratori neri
non da sottovalutare; solo una volta che il movimento
sar in grado di promuovere scioperi e interruzioni del
lavoro efficaci, solo allora potr presentare rivendicazioni
suscettibili di essere ascoltate. Lidea che le dimostrazioni possano di per s portare a un cambiamento non ha
funzionato in passato e non funzioner in futuro. Solo la
progressiva radicalizzazione del movimento e delle sue rivendicazioni costringer il governo a negoziare. Ma prima
ancora necessario lavorare per far progredire lorganizzazione e la politicizzazione della base. In questo senso
fondamentale dialogare e creare alleanze anche con altre
organizzazioni attive al di fuori dei posti di lavoro. Per

126

realizzare tutto ci, Black Lives Matter dovr definire sia


obiettivi concreti e condivisi sia strategie efficaci. Lo stesso
movimento potrebbe godere del contributo ulteriore di
migliaia di individui che adesso lo appoggiano ma non
partecipano attivamente, in quanto mancano obiettivi
concreti oltre la protesta e lo scontro. Invece di seguire le
orme della Nuova Sinistra, spettacolarizzando la protesta,
il movimento dovrebbe focalizzarsi sulle incongruenze del
sistema capitalista, cercando di mettere in crisi le dinamiche del potere. Se non operer in questo senso, il movimento finir per essere cooptato dal sistema, riducendosi a
negoziare soluzioni di compromesso. Esistono gi fette di
movimento che stanno diventando pedine nelle mani dei
candidati presidenziali. Pensare che la propria voce, unita
a quella di altre migliaia di persone, possa cambiare le cose
equivale a credere e divenire parte del processo elettorale.
Questo atteggiamento naturalmente non riguarda solo il
movimento BLM: le stesse logiche hanno condizionato la
strategia del movimento degli anni Sessanta.
Qualche riflessione finale?
Come dicevo, davvero eccitante vedere questa nuova
ondata di giovanissimi impegnarsi nellattivismo di base;
dovremmo sfruttare al meglio un momento come questo
per trasformare il movimento in uno strumento capace di
ottenere un cambiamento reale. Nel futuro di BLM vedo
la sintesi dei temi riguardanti il mondo del lavoro e di
quelli afferenti alla giustizia sociale.

127

outro

Da Ferguson
allItalia
di kento

Claudio Calia, volevano braccia

A essere sincero, provo un sottile senso di amarezza nel


leggere le parole di Kweli. Non perch non le condivida,
ma per lesatto contrario. Mi sembra una proposta seria e
totalmente fattibile, non uninvettiva dettata dalla pur
giustificatissima rabbia del momento. In estrema sintesi, Talib si pone la domanda: Cosa pu fare lhip hop per
essere una forza positiva di cambiamento? e si risponde:
Gli artisti (principalmente i rapper) potrebbero cominciare a smettere di agire solo in modo individuale/individualista e ricordarsi che fanno parte di una comunit,
di un movimento.
Lanalisi ineccepibile: un movimento , per definizione,
un insieme pi forte della somma dei suoi singoli elementi. E Kweli porta subito un esempio pratico: dora in
poi, ogni volta che andr a esibirsi in una citt, non si limiter ad arrivare, fare il suo spettacolo e ripartire: andr

a visitare una scuola o parteciper a un evento in cui la


comunit, il movimento, trovi la sua espressione. Non so
se abbia letto Gramsci, ma la definizione di intellettuale organico, coniata dal grande rivoluzionario sardo, gli
starebbe a pennello e non un complimento da poco.
Ora, la mia amarezza nasce dal fatto che, probabilmente, un appello del genere non avrebbe unadesione totale
nella scena hip hop italiana. E, purtroppo, lo scrivo con
cognizione di causa. Non mi riferisco a quei tre o quattro
scemi di rapper che cantano sui palchi dei leader razzisti
oppure dicono prima gli italiani nei video girati in cameretta. Il punto, come sempre, sono gli indifferenti. Chi
pensa che il problema non lo riguardi o, peggio ancora,
chi pensa che schierarsi su un tema cos pesante come
il razzismo e la discriminazione possa avere conseguenze
economiche negative sulla propria carriera.
A marzo del 2015 scrissi qualcosa di questo tenore sulle
pagine del Fatto Quotidiano, e ne scatur una polemica
non da poco. Forse avrei dovuto sottolineare con maggior forza ci che anche Talib Kweli afferma nel suo intervento: non serve non deve servire essere un rapper
impegnato o militante o consapevole per avere dei valori
minimi come il rifiuto del razzismo e il senso di appartenenza a una comunit.
LHip-Hop un movimento.
LHip-Hop UN MOVIMENTO.
LHIP-HOP UN MOVIMENTO.
Non tutte le canzoni devono avere unimpronta sociale,
come non tutte le canzoni devono parlare damore, o di
ganja, o di qualsiasi singolo argomento. Kweli ce lo dice
chiaro e tondo: uno dei patriarchi dellattivismo musicale afroamericano Harry Belafonte, classe 1927, il re

132

del calypso, quello di Banana Boat Song. Non Fight the


Power, bens Banana Boat Song (che poi la rivisitazione
di un canto delle piantagioni, ma questo un altro discorso). Quindi dire che non si sa (o non si vuole) parlare
esplicitamente di argomenti politici nascondersi dietro un dito, una scusa che non dovremmo pi accettare.
E a chi dice che Black Lives Matter non ha spazio in Italia, suggerirei di farsi un giro sulle sponde della Calabria
e della Sicilia, dove la corrente porta i corpi delle vittime
di un razzismo diverso ma altrettanto spietato, quello che
sbarra le porte della Fortezza Europa.
Quindi, se lappello ai rapper sarebbe in parte inefficace, non ci resta che rivolgerci al resto della comunit hip
hop. Anche qui, lintervento di Talib ci offre uno spunto
interessante: nelle interviste ai rapper statunitensi ormai
c sempre almeno una domanda dedicata allattualit
sociale, a quanto sta succedendo nel Paese. Sarebbe una
bella cartina di tornasole anche per noi italiani: stiamo
sempre chiusi nel club e in studio di registrazione o siamo ancora in grado di capire ci che sta avvenendo per
strada? Giornalisti hip hop, state leggendo? Che ne dite
di cominciare a fare anche domande difficili, domande di
questo genere?
E, infine, bisogna parlare ai fan, agli ascoltatori, alla fetta
pi ampia e pi ambita del nostro movimento. Scusate
il termine terribile, ma siete dei clienti, lo dicevano gli
EPMD e lo dicono le regole del mercato musicale. Non
fatevi prendere in giro dai rapper, che senza di voi non
avrebbero nessuna influenza (e nemmeno nessuna entrata
economica, se vogliamo dirla tutta). Siate consapevoli che
quando comprate un disco, quando andate a una serata e
perfino quando guardate un video su YouTube state dan133

do, in ultima analisi, dei soldi a delle persone. un potere enorme, un potere che dovreste cominciare a utilizzare
in modo consapevole.

s nasce in America ma non


dellAmerica/ ritmica meticcia
e il razzista non la merita/
studia il Bronx ed Harlem
e le Black Panthers/
ma soprattutto il ruolo
dei governi e delle banche/
se vero che lhip-hop
un fenomeno globale/ allora
coi tuoi testi puoi far male
al capitale

kento, Musica rivoluzione


134

kento, Mp38
135

aggiornamento
dellultima ora

Obama incontra gli attivisti di Black Lives Matter


di u.net
Sono molto pi organizzati di quanto fossi io alla loro
et, e sono sicuro che porteranno lAmerica verso un futuro migliore, afferma Obama riferendosi ai giovani attivisti di Black Lives Matter. Il livello di informazione,
seriet e impegno che hanno dimostrato mi hanno ricordato la vecchia generazione di leader del Movimento.
Obama parla al termine dellincontro avvenuto alla Casa
Bianca, gioved 18 febbraio 2016. Il presidente descrive la
riunione come unoccasione per colmare la distanza rispetto alle analisi e prospettive di cambiamento proposte
dal nuovo Movimento per i Diritti Civili. Secondo
quanto affermato dai portavoce della Casa Bianca, quel
momento di confronto teso a facilitare il dialogo tra i gio-

136

vani attivisti, le istituzioni e la vecchia guardia del Movimento per i Diritti Civili, stato il primo del suo genere. Lincontro, che ha visto tra i protagonisti anche il
reverendo Al Sharpton e il deputato John Lewis, stato
organizzato per discutere degli sforzi dellamministrazione nellambito della riforma del sistema di giustizia penale, nonch per cercare di ristabilire un clima di fiducia tra
le forze di polizia e le comunit di colore. Questi due temi
giocano un ruolo di primo piano nella comunit nera, i
cui membri vanno in carcere, sono vittime della brutalit
poliziesca o vengono uccisi dalla polizia in misura molto
maggiore dei bianchi.
Per una parte del movimento, un momento come questo ha conferito legittimit alla nuova generazione di attivisti, che dora in avanti avr le stesse possibilit di ascolto
presso llite politica avuta dai leader del Movimento negli anni Sessanta. Ma per Aislinn Pulley, cofondatrice della sezione di Chicago di Black Lives Matter, lincontro
non stato altro che qualche foto fatta ad arte e una
farsa. La Casa Bianca ha incluso il suo nome nellelenco
dei partecipanti allincontro, bench lei avesse declinato
linvito. Convinta che la sua presenza avrebbe legittimato una falsit, ovvero limpegno del governo a porre fine
alla brutalit poliziesca e al razzismo istituzionale che la
nutre, Pulley stata lunica a non partecipare allincontro nel gruppo degli attivisti invitati.
Un episodio come questo evidenzia leterogeneit delle
posizioni che esistono oggi nel movimento. Bench portino avanti rivendicazioni simili tra loro, gli attivisti interni
alla galassia di Black Lives Matter sono divisi non solo sul
piano generazionale ma anche intorno alle prospettive e
alle strategie.
137

Fermare la violenza contro i neri


di Patrisse Cullors
Fin dai giorni dellusurpazione di questo Paese ai danni
delle popolazioni indigene, lesperienza dei neri sempre
stata caratterizzata da una forte oppressione. Nessun presidente ha mai varato un piano per rimediare a questa realt. Ecco la ragione per cui nelle comunit nere la campagna elettorale considerata soltanto come lennesimo
tentativo di ottenere il voto nero.
Le elezioni presidenziali e il voto si sono da sempre dimostrati una farsa per la popolazione di colore. Andando
da un sistema fiscale razzista ai test di alfabetizzazione fatti ad arte per limitare laccesso al voto, la democrazia statunitense assomiglia pi che altro a un esperimento sociale fallito.
In quanto cofondatrice del network nazionale Black Lives Matter non sono interessata ad appoggiare un candidato presidenziale. Oltre a ci i candidati non hanno dimostrato in alcun modo di voler trattare temi come la
privazione dei diritti economici, politici e sociali della
popolazione di colore.
Il Partito Repubblicano come se avesse gi rinunciato
al voto nero, mentre i Democratici, se da un lato sembrano interessarsi alle rivendicazioni nere, in realt non si
esprimono su quali strategie adotteranno per ovviare al
razzismo cronico della societ statunitense, una volta ottenuta la presidenza.
Sia Hillary Clinton sia Bernie Sanders si sono rifiutati
di impegnarsi a favore del pagamento delle riparazioni
concentrandosi sul tema del lavoro. Sia chiaro, il lavoro
fondamentale, se una casa brucia fino alle sue fondamen-

138

ta, non la si ricostruisce partendo da suppellettili e piante


ornamentali. Le scelte politiche passate della Clinton hanno avuto un impatto devastante sulla famiglia nera,
come per esempio lappoggio a leggi come il Crime Bill
nel 1994 o la definizione dei giovani neri come superpredatori. Oltre a ci, sostenendo la riforma del welfare,
lincarcerazione di massa e la guerra alla droga, la Clinton si resa corresponsabile di una lunga storia politica
caratterizzata da leggi estremamente negative per gli afroamericani.
Sanders stato pi esplicito riguardo il suo sostegno al
Movimento Black Lives Matter, ma non ha mai formulato
alcun impegno specifico, che invece proprio quanto il
movimento rivendica, affinch la comunit nera diventi
davvero una priorit nella politica della Casa Bianca e non
resti solo una promessa elettorale.
Allestremo opposto dello spettro politico, in campo repubblicano, Ted Cruz sostiene una delle leggi pi razziste
e pericolose dellintero Paese: lo Stand Your Ground. Ha
osato persino affermare di fronte a Sybrina Fulton e Lucia
McBath, madri rispettivamente di Trayvon Martin e Jordan Davis, che la legge invocata in propria difesa dagli
assassini dei loro figli in realt positiva per la gente di
colore. Donald Trump, invece, si riferisce al Movimento
Black Lives Matter come a un problema. Si dice deluso
dai neri, come li chiama, ma fatta eccezione per un singolo incontro con il clero, ha fatto ben poco per coinvolgere questo elettorato.
Nel complesso, le elezioni sono alquanto discutibili per
i neri, fatta eccezione per la nomina dei giudici della Corte Suprema, poich le loro decisioni hanno un impatto
devastante sulla nostra comunit.
139

Il network nazionale Black Lives Matter e in generale il


Movimento sono attraversati da una variet di posizioni
politiche. Non siamo cos ingenui da lasciarci abbindolare
dalle promesse elettorali o da un vago impegno a favore
dei neri. Chiediamo un impegno concreto e una trasformazione reale della democrazia americana. Il razzismo
come uno stivale sul collo della comunit nera, non vogliamo pi sentirci dire che limpegno e la responsabilit
sono lunica risposta.
Vogliamo che Clinton, Sanders, Trump, Cruz e tutti gli
altri affermino limportanza della vita dei neri in questo
Paese e che investano risorse per definire un piano di medio termine per migliorare il potere politico, economico e
sociale della nostra comunit. Siamo nel 2016. Aspettiamo da troppo tempo. Questo il momento di far diventare le comunit nere una priorit per lo Studio Ovale.
Bench non sia interessata a partecipare al processo elettorale, non ho rinunciato al mio potere politico. Black
Lives Matter sta ridefinendo le forme dellimpegno civile
e politico. Ci siamo impegnati a mobilitare la comunit
nera affinch si ponga fine alla violenza dello Stato contro
la nostra gente vi invito tutti a unirvi a noi nel corso del
2016.

No more speeches, candles,


no marchin/
No more grievin parents,
no Sharpton/
No more calls for peace,
lets spark it/
And ride on these pigs
till the wheels fall off

PARIS
Night of the Long Knives
140

141

credits
E Necessaria una Rivolta? Articolo apparso su Alias, Il Manifesto, 13 settembre 2014.
Che il gioco abbia inizio #1, #2
Grazie allautorizzazione dellHip Hop Archive di Harvard.

Laudacia dei giovani contributo dal titolo Game On: Hip


Hop&Activism scritto da Rob Biko Baker per Dont Believe the
Hype.
La protesta contro la violenza dello stato
Traduzione e libero adattamento dellarticolo di Opal
Tometi dal titolo Ending Anti-Black State Violence
pubblicato sul sito della rivista ROAR Magazine.
La nuova resistenza New Afrikan contributo scritto da Kali
Akuno per Dont Believe the Hype.
Black Lives Matter
Contributo scritto, adattato e integrato da u.net, ispirato da un articolo del The Guardian: The Birth of a
New Civil Rights Movement.
Il fuoco profetico
Adattato e tradotto da un intervista sul blog Opinionator del New York Times

Riflessioni su Black Lives Matter contributo scritto da Robin


DG Kelley per Dont believe the Hype.
Da Ferguson alla libert, lettera aperta di Talib Kweli apparsa su
mic.com.

collaborazioni
Jasiri X, MC di Pittsburg e attivista appartenente alla Nation
of Islam, e alle organizzazioni politiche Sankofa e One Hood.
Nel 2015 ha vinto numerosi award per il suo impegno ed attivismo.

Il Futuro di BLM, intervista dlelautore con M1.


La Metrica della Rivoluzione, intervista dellautore con Boots Riley.
Da Ferguson allItalia, contributo scritto da Kento per Dont Believe the Hype.
Fermare la violenza contro i neri
Traduzione dellarticolo di Patrisse Cullors pubblicato
su The Guardian dal titolo Black votes matter to White
House hopefuls, but not black lives.

Tef Poe, Mc di Saint Louis, attivo in politica dal 2013; tra i


co-fondatori di Hands Up United a Ferguson.
Rob Biko Baker, attivista, co-fondatore di Hands Up United.
Kali akuno, attivista del Malcolm X Grassroot Movement e
Cooperation Jackson, autore di numerosi articoli e saggi, nonch dellintroduzione del famoso rapporto ghetto storm da cui
emerso lhashtag #every28hours.
Robin DG Kelley, tra i pi brillanti intellettuali della scena
politica e culturale nera contemporanea. Docente e scrittore.
M1, MC del leggendario gruppo Dead Prez e AP2P.
Boots Riley, MC (the Coup) e agitatore culturale.

illustrazioni
Kenneth TIN KIN Hung, Seth Tobochman, Cisco, Gianluca
Costantini, Alberto Ponticelli, Paper Resitance, Napal Naps,
Paolo Parisi, GGT, Sergio Gerasi, Roberta Maddalena Bireau,
Paolo Gallina, Claudio Calia

Stampato per u.press/cox18books


presso Grafiche Sella s.r.l.s a Milano
nel mese di marzo 2016

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