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Progetto:
Piano Urbano Mobilit Sostenibile
Fase:
Progetto Esecutivo
Assessore ai lavori pubblici
Area Tecnica
Dirigente del Servizio
Responsabile Unico del Procedimento
Filippo Alessi
Servizio Mobilit e Infrastrutture
Ing. Rossano Rocchi
Geom. Gerarda Del Reno
Progettisti
Servizio Mobilit e Infrastrutture
con il supporto di TRT trasporti e Territorio Srl - Milano
Elaborato:
Obiettivi e Linee di indirizzo
Quadro Conoscitivo
*Limitatamente
alla sede di Milano
MILANO: VIA RUTILIA 10/8 - 20141 - TEL. +39 02 57410380 FAX +39 02 55212845
BRUXELLES: RUE VILAIN XIIII, 5 - B-1050 - TEL/FAX: +32 2 6479100
LECCE: VIA G. CANDIDO, 6 73100 - TEL./FAX +39 0832 092310
EMAIL: INFO@TRT.IT | PEC: TRT@PEC.IT
WWW.TRT.IT | WWW. RICERCHETRASPORTI.IT
Indice
1 / PUMS
Introduzione
Cambio di paradigma
Come si sviluppa
Sviluppo delle attivit
03
04
08
10
12
4 / Domanda di mobilit
Matrice ISTAT
Indagine on-line
Trasporto pubblico
Flussi veicolari
36
37
42
45
46
2 / Inquadramento territoriale
Caratteristiche e dinamiche demografiche
Imprese e dinamiche occupazionali
Localizzazione di servizi e poli di attrazione
13
14
18
19
56
57
59
21
22
26
28
29
30
31
6 / Criticit e impatti
Incidentalit
Impatti ambientali
64
65
68
73
74
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
Indice
1 / PUMS
Introduzione
Cambio di paradigma
Come si sviluppa
Sviluppo delle attivit
4 / Domanda di mobilit
Matrice ISTAT
Indagine on-line
Trasporto pubblico
Flussi veicolari
2 / Inquadramento territoriale
Caratteristiche e dinamiche demografiche
Imprese e dinamiche occupazionali
Localizzazione di servizi e poli di attrazione
6 / Criticit e impatti
Incidentalit
Impatti ambientali
7 / Caratterizzazione della domanda
Indagine on-line
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
1 / PUMS Introduzione
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
1 / PUMS Introduzione
Gruppo di lavoro PUMS
STRUTTURA
NOMINATIVO
RUOLO
Assessorato
Gruppo di lavoro
Comune di Prato
Serena Gatti
Supervisore
Daniele Miriani
Partecipazione
Gruppo di lavoro
TRT
Gruppo di lavoro
Simurg
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
1 / PUMS Introduzione
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
1 / PUMS Introduzione
www.eltis.org/mobility-plans/european-platform
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
Obiettivo principale:
ridurre la congestione/aumentare la velocit veicolare
Obiettivo principale
Accessibilit, vivibilit e qualit dello spazio pubblico
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
Attivit propedeutiche al
processo di Piano
II Definizione obiettivi razionali e
trasparenti
III Elaborazione del Piano
IV Implementazione del Piano
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
10
Il documento restituisce i
risultati delle prime due fasi di
attivit:
Attivit propedeutiche al
processo di Piano, ovvero
quadro conoscitivo e analisi
delle criticit
II
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
11
Attivit
SET
II
OTT
I
II
NOV
I
II
DIC
I
GEN
II
II
Mesi
FEB
I
II
MAR
I
II
APR
I
MAG
GIU
LUG
II
Elaborati
Piano esecutivo delle attivit
Rapporto di sintesi
Rapporto di seconda fase
Proposta di Piano
Versione definitiva/completa del Piano
Scadenze
Condivisione del cronoprogramma (fine settembre 2015)
Piano esecutivo delle attivit (fine settembre 2015)
Rapporto di sintesi (met ottobre 2015)
Rapporto di seconda fase (dicembre 2015)
Proposta di Piano (maggio 2016)
Documento di Piano (luglio 2016)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
12
Indice
1 / PUMS
Introduzione
Cambio di paradigma
Come si sviluppa
Sviluppo delle attivit
4 / Domanda di mobilit
Matrice ISTAT
Indagine on-line
Trasporto pubblico
Flussi veicolari
2 / Inquadramento territoriale
Caratteristiche e dinamiche demografiche
Imprese e dinamiche occupazionali
Localizzazione di servizi e poli di attrazione
6 / Criticit e impatti
Incidentalit
Impatti ambientali
7 / Caratterizzazione della domanda
Indagine on-line
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
13
(ISTAT)
Nota: tra il 2011 e il 2012, in seguito al 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, lISTAT ha effettuato
un riallineamento dei dati che ha interrotto la serie storica.
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
14
15
Popolazione straniera
16
Et della popolazione
Struttura economica-produttiva
Prato concentra il 79% degli
addetti della sua provincia
(72.825 su 92.096)
Citt della micro impresa: 71%
delle UL ha fino a 2 addetti,
(contro il 68% della provincia)
Citt manifatturiera (34% degli
addetti)
Comune di Prato:
imprese attive per
settore economico,
2001-2011 (ISTAT)
Comune e Provincia di
Prato: imprese attive per
numero di addetti, 2011
(ISTAT)
Fino a 2
3-5
6-9
10-15
16-19
20-49
50-99
100-199
200-249
250-499
500-999
1000 e pi
Totale
SETTORE
Agricoltura e pesca
Industria estrattiva
Industria manifatturiera
Energia, gas e acqua
Costruzioni
Commercio e
riparazioni
Alberghi e pubblici
esercizi
Trasporti e
comunicazione
Credito e assicurazioni
Altri servizi
Totale
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
IMPRESE ATTIVE
IMPRESE ATTIVE
% COMUNE SU
CMUNE
PROVINCIA
PROVINCIA
16.965
21.319
79,6
4.221
5.414
77,9
1.510
1.994
75,7
596
842
70,7
164
228
71,9
263
355
70,1
69
84
82,1
17
17
100,0
3
3
100,0
4
4
100,0
0
0
0,0
0
0
0,0
23.812
30.260
78,7
UNITA
LOCALI 2001
33
1
5.582
6
2.416
5.098
UNITA
LOCALI 2011
12
0
5.547
35
2.573
5.370
ADDETTI
2001
46
1
28.693
156
5.959
12.329
ADDETTI
2011
40
0
24.707
362
5.433
14.166
514
824
1.676
3.058
724
605
3.730
4.882
543
6.062
20.979
544
8.302
23.812
2.657
13.392
68.639
2.024
17.499
72.171
18
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
19
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
20
Indice
1 / PUMS
Introduzione
Cambio di paradigma
Come si sviluppa
Sviluppo delle attivit
4 / Domanda di mobilit
Matrice ISTAT
Indagine on-line
Trasporto pubblico
Flussi veicolari
2 / Inquadramento territoriale
Caratteristiche e dinamiche demografiche
Imprese e dinamiche occupazionali
Localizzazione di servizi e poli di attrazione
6 / Criticit e impatti
Incidentalit
Impatti ambientali
7 / Caratterizzazione della domanda
Indagine on-line
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
21
N.
DENOMINAZIONE
PERCORSO
PERCORSO
IN PRATO
SP1
di Montepiano
SP2
del Carigiola
SP3
dellAcquerino
SP4
Nuova Montalese
SP5
SP6
Declassata
SP7
di Iolo
SP8
SP9
di Comeana
SP9 bis
Variante di Comeana
SP10
di Pietramarina
SP11
Traversa di Carmignano
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
22
Autostrada A11
Viabilit locale
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
23
ZTL A (0-24)
ZTL B (7.30-18.30)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
24
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
25
FREQUENZA FERIALE
PUNTA
MORBIDA
CORSE/
GIORNO
FERIALE A/R
SERV.
FESTIVO
Mezzana-Centro Citt-Calenzano
30
30
24/24
Prato-Campi Bisenzio-Indicatore
Ad orario
Ad orario
19/19
Ad orario
Ad orario
18/17
Ad orario
Ad orario
19/18
10
Ad orario
Ad orario
10 (circolare)
11
Chiesanuova-Stazione-Pizzidimonte
30
30
30 (circolare)
12
Figline-Centro Citt-Casale
Ad orario
Ad orario
24/24
132/132
10
10
84/86
60
60
60
60
60
60
60
60
60
60
14/14
14/14
14/15
14/14
14/14
60
10/15
60
15
14/15
66/65
X
X
6) Galceti-S. Giorgio
LAM
Stazione-Ospedale-Galciana
ARANCIO
26
LAM-MT
AZZURRA
FREQUENZA FERIALE
PUNTA
MORBIDA
SERV.
FESTIVO
15
Ad orario
62/61
2) Prato-Poggio a Caiano-ComeanaSeano-Carmignano*
1) Prato-Santorezzo
Ad orario
Ad orario
37/32
Ad orario
Ad orario
18/17
2) Prato-Montale
Ad orario
Ad orario
16/15
3) Prato-Agliana
Ad orario
Ad orario
15/14
4) Prato-Oste
Ad orario
Ad orario
15/17
CF
Prato-Campi Bisenzio-Firenze
Ad orario
Ad orario
33/35
PF
Poggio a Caiano-Firenze
Ad orario
Ad orario
13/12
Prato-Val di Bisenzio**
Ad orario
Ad orario
27/25
LAM-MT
VIOLA
1) Prato-Autostrada A11-Firenze
CORSE/
GIORNO
FERIALE
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
27
LINEA
Prato - Firenze
67/70
6/6
Prato - Bologna
18/18
6/6
26/28
0/0
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
28
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
29
Prato:
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
30
Capacit massima:
4 treni al giorno
Futuro:
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
31
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
32
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
33
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
34
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
35
Indice
1 / PUMS
Introduzione
Cambio di paradigma
Come si sviluppa
Sviluppo delle attivit
4 / Domanda di mobilit
Matrice ISTAT
Indagine on-line
Trasporto pubblico
Flussi veicolari
2 / Inquadramento territoriale
Caratteristiche e dinamiche demografiche
Imprese e dinamiche occupazionali
Localizzazione di servizi e poli di attrazione
6 / Criticit e impatti
Incidentalit
Impatti ambientali
7 / Caratterizzazione della domanda
Indagine on-line
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
36
125.415 spostamenti/giorno
Matrice O-D degli spostamenti/giorno sistematici che interessano Prato, 2011 (ISTAT)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
37
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
38
DESTINATI A PRATO
ORIGINATI DA PRATO
2.863
1.572
83
47
36
18
4.619
8.994
1.023
52
67
17
136
10.289
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
39
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
40
MODO
Auto/moto
TPL
Piedi/bici
SPOSTAMENTI (%)
81,6
MODO
Auto/moto
7,7
TPL
Autobus aziendale
Autobus scolastico
Treno
Treno
Bicicletta
10,3
Piedi/bici
Bicicletta
52,0
26,3
21,7
A piedi
A piedi
Altro
Totali
SPOSTAMENTI (%)
0,4
100,0
Altro
Totali
0,0
100,0
(ISTAT)
(ISTAT)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
41
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
42
MODO
RIPARTIZIONE MODALE
TOTALE
Piedi
Bici
Auto
Moto
Bus
Treno
Totale
MASCHI
15,2%
9,2%
40,8%
10,8%
21,9%
2,1%
100,0%
FEMMINE
15,6%
10,7%
34,4%
16,4%
21,2%
1,7%
100,0%
14,9%
7,9%
46,3%
5,9%
22,5%
2,5%
100,0%
Ripartizione
modale interni a
Prato per
circoscrizione
MODO
RIPARTIZIONE MODALE
TOTALE
Piedi
Bici
Auto
Moto
Bus
Treno
Totale
MASCHI
1,9%
1,6%
54,0%
6,7%
13,7%
22,1%
100,0%
FEMMINE
2,4%
1,4%
54,4%
10,2%
13,7%
17,9%
100,0%
1,4%
1,7%
53,7%
3,7%
13,8%
25,8%
100,0%
Ripartizione
modale
extraurbani per
circoscrizione
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
43
MODO
ACQUISTI
TOT.
Piedi
Bici
Auto
Moto
Bus
Treno
Totale
COMMISSIONI
M
15,3%
5,2%
63,4%
7,1%
8,9%
0,2%
100,0%
F
13,2%
5,0%
63,1%
10,2%
8,2%
0,3%
100,0%
TOT.
17,0%
5,3%
63,7%
4,4%
9,5%
0,1%
100,0%
SVAGO / ALTRO
16,8%
8,1%
55,3%
10,9%
8,5%
0,5%
100,0%
F
14,8%
9,2%
50,0%
16,7%
8,6%
0,8%
100,0%
TOT.
18,4%
7,1%
59,8%
5,9%
8,5%
0,3%
100,0%
20,6%
8,8%
48,4%
11,7%
9,5%
1,0%
100,0%
F
19,6%
11,6%
42,7%
17,6%
8,0%
0,5%
100,0%
21,4%
6,3%
53,3%
6,7%
10,8%
1,5%
100,0%
Ripartizione modale degli spostamenti non sistematici interni a Prato (elaborazioni su dati indagine online)
MODO
ACQUISTI
TOT.
Piedi
Bici
Auto
Moto
Bus
Treno
Totale
1,7%
2,0%
72,6%
4,5%
7,7%
11,5%
100,0%
COMMISSIONI
M
F
1,9%
1,9%
73,5%
6,4%
7,6%
8,7%
100,0%
TOT.
1,5%
2,1%
71,8%
2,9%
7,8%
14,0%
100,0%
2,2%
2,0%
73,1%
5,7%
7,3%
9,8%
100,0%
SVAGO / ALTRO
F
2,0%
2,9%
71,1%
8,0%
6,8%
9,3%
100,0%
TOT.
2,4%
1,3%
74,8%
3,8%
7,7%
10,2%
100,0%
3,1%
2,5%
62,1%
7,8%
6,6%
18,0%
100,0%
F
2,9%
3,7%
61,1%
11,4%
5,9%
15,1%
100,0%
3,2%
1,5%
62,9%
4,7%
7,3%
20,5%
100,0%
Ripartizione modale degli spostamenti non sistematici extraurbani da/per Prato (elaborazioni su dati indagine online)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
44
Urbano ed extraurbano
TIPO
VALORE (INTROITI)
V.A. 2012 ()
VAR. % 2010-12
Urbano
3.598.000
-1,9
Extraurb.
1.870.000
-1,4
C/F, PO-FI
1.305.000
14,3
Totale
6.773.000
1,0
Urbano
TIPO
Biglietti orari
TITOLI DI VIAGGIO
V.A. 2012 (NUM.)
VAR. % 2010-2012
1.520.751
-19,7
39.137
-67,4
13
62,5
16.919
16,1
Abbonamenti trimestrali
9.628
-18,0
Abbonamenti annuali
1.819
8,2
1.588.267
-22,3
Biglietti giornalieri
Abbonamenti settimanali
Abbonamenti mensili
Totale
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
45
Modalit:
Settimana tipo dal 2 all8 novembre 2015
24 ore al giorno
Classificazione per lunghezza dei veicoli
Localizzazione delle sezioni al cordone e delle intersezioni urbane (Rete rilevazione e indagini aggiuntive Comune Prato)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
46
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
47
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
48
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
49
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
50
Sabato
(indagini aggiuntive
Comune Prato)
Domenica
(indagini aggiuntive
Comune Prato)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
51
Mattina 8,00-9,00
Sera 18,00-19,00
Andamento orario dei flussi di traffico nel giorno feriale medio (indagini aggiuntive Comune Prato)
DIREZIONE
VEICOLI/GIORNO
ORA DI PUNTA
8.00-9.00
ORA DI PUNTA
18.00-19.00
Ingresso
73.270
5.351
7,3
5.965
8,1
Uscita
76.978
6.379
8,3
5.442
7,1
Totale
150.248
11.730
7,8
11.407
7,6
Quota delle ore di punta rispetto al totale giornaliero (indagini aggiuntive Comune Prato)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
52
Flussi di traffico nel giorno feriale medio a Prato (Rete rilevazione e indagini aggiuntive Comune Prato)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
53
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
54
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
spostamenti
55
Indice
1 / PUMS
Introduzione
Cambio di paradigma
Come si sviluppa
Sviluppo delle attivit
4 / Domanda di mobilit
Matrice ISTAT
Indagine on-line
Trasporto pubblico
Flussi veicolari
2 / Inquadramento territoriale
Caratteristiche e dinamiche demografiche
Imprese e dinamiche occupazionali
Localizzazione di servizi e poli di attrazione
6 / Criticit e impatti
Incidentalit
Impatti ambientali
7 / Caratterizzazione della domanda
Indagine on-line
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
56
In struttura pubblica:
517
In struttura privata:
1.490
Scambiatori:
2.495
Totali: 14.055
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
57
PARCHEGGIO
Cinta muraria
Piazza Mercatale
ZTC fascia A
TARIFFE ()
Altre vie/piazze
Piazzale Porta Fiorentina
(parcheggio con barriere)
166 1,00/ora
Abbonamento 30 giorni: 25,00
Piazzale Ebensee
ZTC fascia B
Totale
POSTI
AUTO
Altre vie/piazze
Esterna
PARCHEGGIO
170 1,00/ora
9.553
Serraglio
POSTI
TARIFFE ()
AUTO
517 Dalle 7.30 alle 20.30
0,50/ora
Abbonamento 30 giorni:
50,00
Abbonamento 30 giorni:
25,00 (12,00 se residenti)
Abbonamento 30 giorni 24/24: 75,00 (55,00 se residenti)
PARCHEGGIO
TIPOLOGIA
S. Giorgio
Curtatone
Prato City
Ospedale
Rimessa privata
Rimessa privata
In struttura
Piazzale
POSTI
AUTO
n.d.
n.d.
300
1.190
AMBITO
TARIFFAZIONE
Dentro le mura
Fuori le mura
Fuori le mura
Periferico
S
S
No
S
Parcheggi scambiatori
PARCHEGGIO
Giannone
Galceti
Coiano
Palasport Maliseti
Stazione Borgonuovo
Leonardo da Vinci
Nenni
Ferrari
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
POSTI AUTO
230
70
45
250
160
220
150
90
PARCHEGGIO
Franklin
Maria Callas
Modigliani
Pecci
S. Andrea a Tontoli
Questura est
Il Rosi
Totale
POSTI AUTO
80
180
200
140
210
350
120
2.495
58
DATA/ORA
RILEVATORE
VIA
TRATTA
LATO NUMERI DISPARI
OCCUPATI
1. Libero
TOT
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
4. Carico/Scar.
5. Disabili
5. Disabili
A BORDO STRADA
TOT
4. Carico/Scar.
6. Riservati
TOT
TOT
7. DIVIETO
(altre cat.)
7. DIVIETO
TOT
OCCUPATI
TOT
VUOTI
OCCUPATI
VUOTI
COD
1. Libero
TOT
TOT
2. Disco orario
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
2. Disco orario
TOT
TOT
3. Pagamento
3. Pagamento
TOT
TOT
TOT
TOT
4. Carico/Scar.
4. Carico/Scar.
5. Disabili
5. Disabili
TOT
TOT
TOT
TOT
6. Riservati
(altre cat.)
TOT
3. Pagamento
6. Riservati
TOT
1. Libero
VUOTI
2. Disco orario
TOT
COD
TOT
3. Pagamento
(altre cat.)
OCCUPATI
1. Libero
2. Disco orario
A BORDO STRADA
VUOTI
6. Riservati
7. DIVIETO
(altre cat.)
7. DIVIETO
TOT
TOT
CONDIZIONI
REGOLAMENTAZ.
(disco, pag.)
59
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
60
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
61
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
62
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
63
Indice
1 / PUMS
Introduzione
Cambio di paradigma
Come si sviluppa
Sviluppo delle attivit
4 / Domanda di mobilit
Matrice ISTAT
Indagine on-line
Trasporto pubblico
Flussi veicolari
2 / Inquadramento territoriale
Caratteristiche e dinamiche demografiche
Imprese e dinamiche occupazionali
Localizzazione di servizi e poli di attrazione
6 / Criticit e impatti
Incidentalit
Impatti ambientali
7 / Caratterizzazione della domanda
Indagine on-line
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
64
CON DANNI
CON FERITI
CON MORTI
TOTALI
2007
630
1.365
12
2.007
2008
648
1.148
10
1.806
2009
561
1.178
11
1.750
2010
538
1.058
1.604
2011
361
934
1.302
2012
364
892
1.260
2013
405
887
1.301
2014
384
840
1.232
Var. % 2007-2014
-39,0
-38,5
-33,3
-38,6
Var. % 2012-2014
5,5
-5,8
100,0
-2,2
Incidenti con danni materiali, morti e feriti nel Comune di Prato, 2007-2014
(Comune Prato)
2012
2013
2014
VAR. %
Feriti
1.095
1.086
972
-11,2
Morti
100,0
65
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
66
BICICLETTE %
CICLOMOTORI %
MOTOCICLI %
TOTALE %
TOTALE
VEICOLI
COINVOLTI
2012
150
9,3
114 7,1
156 9,7
420 26,0
1.617
2013
161
9,8
142 8,6
144 8,7
447 27,1
1.649
2014
169 11,4
116 7,8
129 8,7
414 28,0
1.480
Totale
480 10,1
372 7,8
429 9,0
1.281 27,0
4.746
ANNO
2012
136
15,7
865
2013
151
17,3
874
2014
165
20,6
800
Totale
452
17,8
2.539
67
2014
VAR. %
04-14
09-14
Comune Prato
595
-5,2
-4,4
Provincia Prato
603
-2,9
-2,6
Toscana
634
2,4
0,5
Italia
604
3,9
0,5
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
68
STANDARD DI EMISSIONE
EURO 0
TOSCANA
ITALIA
EURO 2
EURO 3
EURO 4
EURO 5
EURO 6
N.D.
8.943
2.591
10.551
18.439
43.932
28.143
1.449
38
7,8%
2,3%
9,2%
16,2%
38,5%
24,7%
1,3%
0,0%
12.029
3.540
14.134
24.583
58.427
37.828
1.897
45
7,9%
2,3%
9,3%
16,1%
38,3%
24,8%
1,2%
0,0%
184.855
60.788
266.316
402.902
853.026
585.128
24.656
1.253
7,8%
2,6%
11,2%
16,9%
35,9%
24,6%
4.019.420 1.413.719 5.489.036 6.852.532 12.289.379 6.693.593
1,0%
300.759
0,1%
22.315
114.086
100,0%
152.483
100,0%
2.378.924
100,0%
37.080.753
0,8%
0,1%
100,0%
PRATO COMUNE
PRATO PROVINCIA
EURO1
TOTALE
10,8%
3,8%
14,8%
18,5%
33,1%
18,1%
Composizione del parco auto per standard di emissione (in migliaia), 2014 (ACI)
VEICOLO
Comune
Provincia
Toscana
Italia
-10,1
-8,4
-29,9
-17,2
EURO1
-42,2
-41,6
-43,0
-43,7
EURO 2
-48,5
-47,6
-41,0
-33,5
EURO 3
-35,2
-35,1
-28,6
-16,9
EURO 4
-14,2
-13,6
-12,8
1,7
EURO 5
EURO 6
1907
2000
1460
1624
n.c.
n.c.
n.c.
n.c.
N.D.
n.c.
n.c.
0,0
99,1
Composizione del parco auto per standard di emissione, var. % 2009-2014 (ACI)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
69
PROV. PRATO
TOSCANA
ITALIA
Benzina
86.649
56,8
1.215.620
51,1
18.895.138
51,0
Gasolio
52.924
34,7
951.261
40,0
15.237.608
41,1
GPL
8.616
5,7
126.352
5,3
2.042.120
5,5
Metano
3.941
2,6
81.240
3,4
833.668
2,2
347
0,2
4.329
0,2
65.840
0,2
152.477
100,0
2.378.802
100,0
37.074.374
100,0
Elettrico-ibrido
Totale
CILINDRATA (CM3)
< 1200
Prov. Prato
Toscana
Italia
42.858
28,0
603.448
25,4
9.264.549
25,0
TOTALE
1201-1600
72.749
47,7
1.162.329
48,9
16.892.252
45,6
1601-1800
6.080
4,0
98.415
4,1
1.885.042
5,1
1801-2000
19.785
13,0
354.053
14,9
6.520.213
17,6
2001-2500
6.287
4,1
97.341
4,1
1.528.623
4,1
> 2501
4.712
3,2
63.036
2,6
980.564
2,6
152.483
100,0
2.378.924
100,0
37.080.753
100,0
70
TIPO
RIF.
CENTRALINA
Concentrazioni
medie annuali
3
g/m
PM10
PM2,5
N giorni di
superamento della
media giornaliera
3
di 50 g/m
Concentrazioni
medie annuali
3
g/m
Roma
2010
2011
2012
2013
2014
31
30
30
27
25
LIMITI DI LEGGE
40 g/m
Ferrucci
33
35
31
30
25
Roma
30
43
43
35
30
Ferrucci
45
50
44
37
28
Roma
22
22
22
20
17
Roma
30
32
36
33
27
35 superamenti
3
di 50 g/m
25 g/m
Concentrazioni
medie annuali
3
g/m
NO2
C6H6
40 g/m
Ferrucci
48
27
34
N giorni di
superamento della
massima media
3
oraria 200 g/m
Roma
Ferrucci
**
Roma
0,6
< 18 superamenti
massima media
3
oraria 200 g/m
5 g/m
*) Dato non disponibile (efficienza <90%); **) E stata raggiunta la copertura annuale richiesta dalla
normativa, ma i campionamenti sono cominciati ad aprile 2014
Legenda colori: bianco = valore minore dell80% del limite di legge; giallo = valore compreso tra
l80% ed il 100% del limite di legge; arancione = superamento dei limiti di legge
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
71
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
72
Indice
1 / PUMS
Introduzione
Cambio di paradigma
Come si sviluppa
Sviluppo delle attivit
4 / Domanda di mobilit
Matrice ISTAT
Indagine on-line
Trasporto pubblico
Flussi veicolari
2 / Inquadramento territoriale
Caratteristiche e dinamiche demografiche
Imprese e dinamiche occupazionali
Localizzazione di servizi e poli di attrazione
6 / Criticit e impatti
Incidentalit
Impatti ambientali
7 / Caratterizzazione della domanda
Indagine on-line
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
73
In bicicletta
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
VALORE MEDIO
3,46
3,42
3,25
2,86
2,80
3,53
3,51
3,35
3,31
3,12
3,05
3,56
3,50
3,31
3,17
2,91
2,91
3,51
3,37
3,35
3,27
2,98
2,52
3,78
3,76
3,68
3,60
74
(2,69)
(2,70)
(3,33)
(3,36)
(3,10)
(2,88)
(2,98)
(3,48)
(3,54)
(3,37)
Principali problematiche inerenti gli spostamenti a piedi (elaborazioni su dati indagine online)
MODO
(3,09)
(3,41)
(3,05)
(3,41)
(3,22)
(3,23)
(3,16)
(3,58)
(3,07)
(3,64)
(3,47)
(3,38)
Principali problematiche inerenti gli spostamenti in bicicletta (elaborazioni su dati indagine online)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
75
(3,36)
(2,81)
(3,50)
(3,13)
(2,82)
(3,30)
(3,62)
(3,01)
(3,61)
(3,23)
(3,00)
(3,32)
Traffico in citt
MODO
Orario / Frequenza bassa
Difficolt nel reperire informazioni (orari, )
Puntualit / Regolarit
Pulizia / Comfort
MODO
(3,23)
(2,62)
(3,53)
(3,29)
(2,86)
(3,38)
(3,29)
(2,44)
(3,51)
(3,44)
(3,06)
(3,34)
Parcheggio in citt
Manutenzione delle strade
(3,59)
(3,51)
(3,67)
(3,76)
(3,75)
(3,65)
(3,89)
(3,75)
Relazione di seconda fase Valutazione dello scenario attuale e definizione degli obiettivi specifici
76
CITT DI PRATO
PIANO URBANO DELLA MOBILIT SOSTENIBILE
AUTORE:
TRT TRASPORTI E TERRITORIO
Seconda di copertina
Cliente
Comune di Prato
Riferimento contratto
Nome progetto
Nome file
Versione
V1
Data
01/03/2016
Finale
Riservato
Autori
Approvazione finale
Simone Bosetti
Diffusione
Cliente
Contatti
TRT Trasporti e Territorio
Via Rutilia 10/8
Milano - Italia
Tel: +39 02 57410380
E-mail: info@trt.it
Web: www.trt.it
Pubblico
INDICE
INTRODUZIONE ............................................................................................................................................ 1
GLI OBIETTIVI DEL PUMS E LE PRIORIT ........................................................................................... 5
STRATEGIE DEL PUMS 2025 ..................................................................................................................11
Punti di forza e di debolezza del sistema mobilit e trasporti a Prato ....................................................... 11
Indagine conoscitiva sulla mobilit: sintesi dei principali problemi ........................................................... 14
Indirizzi dellAmministrazione Comunale ................................................................................................... 15
ii
Introduzione
Il Comune di Prato ha avviato un percorso di revisione e aggiornamento dei propri strumenti di
pianificazione strategica del settore della mobilit allo scopo di rendere coerente gli indirizzi e le
politiche promosse in ambito urbano al mutamento di paradigma imposto dallo scenario macro
economico, nonch alla necessit di confrontare le scelte operate a livello locale con il dibattito
europeo e nazionale.
Se vero che il Piano Urbano della Mobilit (PUM) concepito nellambito della normativa nazionale
(legge del 24/11/2000 n. 340) come strumento di pianificazione strategica del settore trasporti e
mobilit altrettanto vero che, nel corso di questi ultimi anni, si aperto un dibattito in ambito
comunitario e nazionale sulla necessit di assumere il criterio di sostenibilit (economica-socialeambientale) quale criterio guida delle politiche di mobilit urbana.
In ambito comunitario i Piani Urbani per la Mobilit Sostenibile (PUMS) sono esplicitamente
richiamati dai documenti di indirizzo della politica di settore ed in particolare nellambito de:
il Piano dazione sulla mobilit urbana del 2009 (Comunicazione della Commissione al Parlamento
Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni [COM
(2009) 490 final]), nel quale documento la commissione indica, tra le azioni prioritarie, la
sottoscrizione dei Piani Urbani per la Mobilit Sostenibile (o in inglese, SUMP, Sustainable Urban
Mobility Plan);
il Libro Bianco 2011 - Tabella di marcia verso lo spazio unico europeo dei trasporti per una politica
competitiva e sostenibile (COM(2011) 144), il quale tra le iniziative riferite alla mobilit urbana
specifica il ruolo strategico assegnato ai PUMS;
lUrban Mobility Package del 2013 che rappresenta il documento pi recente e specifico In
materia di mobilit urbana il quale, nellallegato Il quadro di riferimento metodologico per i
PUMS, ribadisce la rilevanza del PUMS come strumento di pianificazione e ne indica questi
principali requisiti.
La rilevanza dei PUMS nellambito della strategia europea confermata inoltre dal riferimento a
questi piani nei documenti di impostazione della programmazione strutturale 2014-2020 e nei
programmi di finanziamento destinati alle citt (cfr. Iniziativa Civitas).
Le Linee Guida per la redazione dei Sustainable Urban Mobility Plan (SUMP), messe a punto in sede
europea1 introducono un cambiamento di approccio nella redazione dei piani strategici del settore
mobilit. In sintesi, gli elementi che caratterizzano il Piano Urbano della Mobilit Sostenibile (PUMS)
fanno riferimento ad:
un approccio partecipativo che coinvolge la comunit locale (cittadini e i portatori di interesse)
dalla fase di condivisione del quadro di conoscenza fino alla definizione degli indirizzi del Piano da
cui dipenderanno le scelte Piano;
un impegno concreto della citt e dei suoi decisori per la sostenibilit del settore della mobilit
in termini: economici, di equit sociale e qualit ambientale;
un approccio integrato di pianificazione in grado di tenere in conto e dialogare con gli strumenti
di pianificazione promossi dai diversi settori (territorio, ambiente, ecc.) i livelli di governo del
territorio;
www.mobilityplans.eu
1
una visione chiara degli obiettivi del PUMS e della loro misurabilit;
una chiara rappresentazione dei costi del trasporto e dei suoi benefici, tenendo conto delle
differenti componenti incluse quelle ambientali e sociali.
Si tratta di un radicale cambio di paradigma nella elaborazione degli strumenti di pianificazione i cui
elementi del mutato approccio sono evidenziati dal confronto tra un piano di tipo tradizionale e
quello proposto dal PUMS.
Obiettivo principale:
ridurre la congestione/aumentare la velocit
veicolare
Obiettivo principale
Accessibilit, vivibilit e qualit dello spazio
pubblico
Valutazione estensiva di
efficacia/sostenibilit: tecnica-ambientaleeconomica-sociale
A questo schema ha fatto inoltre riferimento il gruppo di lavoro ministeriale incaricato della revisione
delle linee guida dei Piani Urbani della Mobilit introdotti con la legge 340/2000.
Questo cambiamento di paradigma ha una chiara ricaduta in termini di definizione delle politiche e
delle misure di mobilit. Da una visione centrata su misure cosiddette di offerta di servizi e
infrastrutture (pi trasporto pubblico, pi strade e parcheggi e cos via) si promuove una visione
articolata delle politiche di mobilit urbana che comprendono un mix di azioni volte sia ad offrire e
innovare le infrastrutture ed i servizi che ad incidere sulle leve che generano la domanda di mobilit,
in altri termini incidere sugli strumenti di gestione delle domanda di mobilit.
Vi ormai una diffusa consapevolezza sul fatto che per rendere sostenibile il settore della mobilit e
dei trasporti si richieda un approccio integrato in grado di tenere conto:
dei fattori determinanti la domanda di mobilit: struttura territoriale, economica e sociodemografica;
degli impatti (positivi e negativi) che il modello di mobilit prevalente determina sullambiente:
inquinamento atmosferico, emissioni di gas effetto serra, rumore, consumo di risorse non
rinnovabili (si pensi ad esempio al consumo di suolo e dei combustibili fossili da cui il settore dei
trasporti grandemente dipendente);
dei costi sociali generati dal settore, ovvero i costi della insicurezza stradale derivanti dalla
perdita di vite umane e dalle condizioni di gravit dellincidentalit, grandemente non compensati
dai primi assicurativi;
della mancata efficacia nelluso delle risorse pubbliche in presenza di condizioni di criticit
economiche e della fiscalit pubblica.
La citt di Prato si pone allavanguardia in Italia ed in Europa scegliendo di adeguare i propri
strumenti di pianificazione-programmazione della mobilit nel solco tracciato da un approccio
attento alla dimensione locale e alle sollecitazioni/sfide che la citt chiamata ad affrontare nel
prossimo decennio. In questo contesto i passaggi fondamentali che guidano la formulazione della
proposta delle linee di indirizzo del PUMS di Prato 2025 sono:
lindividuazione dei punti di forza e di debolezza del sistema della mobilit a Prato a partire dalla
ricostruzione del quadro di conoscenza di cui si dato conto nel documento allegato (PUMS Prato
Quadro conoscitivo, 2015);
la percezione da parte della comunit locale del sistema della mobilit e dei trasporti frutto dei
risultati conseguiti attraverso lindagine qualitativa che ha visto la partecipazione di circa 1.600
cittadini i cui risultati sono restituiti nel Quadro conoscitivo2. Lindagine sar impiegata nel
progetto Yang People Mover rivolto alla popolazione giovanile ed agli studenti delle scuole
superiori di Prato. In questo ambito particolare attenzione sar posta nellacquisire informazioni
sulla domanda di mobilit della popolazione pi giovane e nellindividuare i punti di attenzione e
le priorit messe in evidenza da questa fascia di popolazione;
Lindagine stata condotta a cavallo dei mesi di ottobre-novembre pubblicata sul sito del comune di Prato.
http://www.comune.prato.it/. Lindagine stata progettata da TRT ed stata implementata da Simurg
nellambito del progetto Muoviamoci Insieme a Prato.
3
Nel mese di novembre sono state condotte interviste mirate ai responsabili dei servizi/settori: Sistemi
informativi e Smart City, Trasporto Pubblico e Sosta, Urbanistica, LLPP, Politiche della cittadinanza, Polizia
municipale, Ambiente, Sviluppo economico, Istruzione.
Il Progetto MIP ha realizzato nel mese di ottobre (17 e 24 ottobre 2015) lattivit di partecipazione attraverso
passeggiate e laboratorio di quartiere. Lattivit ha portato allindividuazione dei punti critici e alla
formulazione di possibili proposte per la riqualificazione dello spazio pubblico e la sua fruizione da parte della
comunit dei residenti.
Comune di Prato, Piano dAzione per lEnergia Sostenibile, I Nostri obiettivi al 2020, Novembre 2015.
4
OBIETTIVI GENERALI
MOBILITA SOSTENIBILE
Soddisfare le diverse
esigenze di mobilit dei
residenti, delle imprese e
degli utenti della citt
OBIETTIVI SPECIFICI
Ridurre la dipendenza negli spostamenti quotidiani dal modo auto
(e moto), a favore di modi di trasporto a minore impatto (piedi, bici,
TPL) con particolare attenzione agli spostamenti interni alla citt
Garantire accessibilit alla citt mediante lottimizzazione dellofferta
e lintegrazione dei diversi sistemi di trasporto pubblico e/o privato
Recuperare e rendere compatibile luso delle strade e delle piazze
considerando le esigenze dei diversi utenti della strada (pedoni,
ciclisti e utenti del TPL), in particolare negli ambiti ad elevata densit
di residenza o di servizi attrattivi (scuole)
Incentivare i comportamenti corretti di mobilit e fruizione della
strada, attraverso un maggiore e pi efficace controllo e rispetto delle
regole di circolazione e sosta dei veicoli (leggeri e pesanti), nonch dei
ciclisti e dei pedoni
EQUITA, SICUREZZA E
INCLUSIONE SOCIALE
Garantire adeguate
condizioni di salute,
sicurezza, accessibilit e
informazione per tutti
QUALITA AMBIENTALE
Promuovere e migliorare la
sostenibilit ambientale
INNOVAZIONE ED
EFFICIENZA ECONOMICA
Valorizzare le opportunit
di innovazione, perseguire
la sostenibilit e le priorit
di spesa in ottica di
equilibrio con il quadro di
risorse finanziarie limitate
Tale valore considera sia le emissioni di CO2 stimate per il settore trasporto (269.326 tCO2 al 2009) che
quelle stimate per il trasporto comunale (90 tCO2 al 2009).
Anche in questo caso il valore tiene conto della riduzione stimata per la componente trasporto
(38.547 tCO2 al 2020 rispetto al 2009) che di quella trasporto comunale (59 tCO2 al 2020 rispetto al 2009).
7
PAES, Emissioni per consumo energetico finale per settore, e riduzione delle emissioni con le Azioni
catalogate nel PAES (per settore)
Tale risultato conseguito attraverso azioni gi realizzate, in corso di realizzazione e da realizzare nel
prossimo quinquennio. Lo schema seguente dettaglia gli interventi che afferiscono al settore mobilit.
Azioni Mobilit
Realizzate
In corso
Da
realizzare
(2020)
Stima riduzione
tCO2
(anno base
2009)
% sul
Totale
delle
azioni
533,34
1,7%
2.821,68
9,1%
47,69
0,2%
11,17
0,0%
23,27
0,1%
Non quantificato
5.353,87
17,3%
248,16
0,8%
102,96
0,3%
876,32
2,8%
2.0751,44
66,9%
Non quantificato
8
Dogana Livorno-Prato
Banchina Lunga
140,53
0,5%
119,47
0,4%
31.029,908
100,0%
Totale
Fonte: PAES, 2015
Ben il 93% della riduzione delle emissioni di CO2 al 2020 rispetto allanno base (2009) conseguita
attraverso limplementazione di tre azioni:
diffusione della mobilit elettrica;
redazione del PUMS;
interventi infrastrutturali sulla viabilit in ambito urbano (Sottopasso via Nenni - interramento
Declassata e terza corsia A11).
Nei successivi box si riporta una sintesi delle azioni sulla base della descrizione formulata dal PAES.
A questa quota vanno sommate circa 7.576,10 tCO2 riferite ad azioni direttamente imputabili ad
altri settori (cfr. residenziale, terziario industriale, comunale, ecc.) con effetti/ricadute sul sistema
della mobilit.
PAES Azione: Redazione del PUMS -Piano Urbano per la Mobilit Sostenibile
Descrizione dellazione: Il piano,vuole incidere sulla mobilit urbana regolandola tramite un insieme
organico di interventi pianificatori, infrastrutturali, tecnologici, gestionali ed organizzativi in grado di
soddisfare i fabbisogni di mobilit della popolazione, secondo linee di indirizzo che ne governino la
sostenibilit: garantire e migliorare laccessibilit al territorio delle persone; migliorare la qualit
dellaria e la qualit dellambiente urbano; favorire luso del trasporto collettivo; garantire efficienza
e sicurezza al sistema della viabilt; governare la viabilit attraverso tecnologie innovative;
promuovere e incentivare forme alternative allo spostamento.
Potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni: lazione pianificatori non ottiene
direttamente un decremento di CO2 o di domanda di energia. Per questo motivo si attribuisce
prudenzialmente una riduzione forfait di CO2 pari allo 0,5% sul totale delle emissioni cittadine, in
quanto la programmazione e la sinergia degli interventi costituisce un fattore amplificatore delle
singole azioni in previsione.
Stima delle emissioni evitabili: 0,5% delle emission al 2009= 1.070.775 tCO2*0,5%= 5.353,87 tCO2
Prevedibile svolgimento temporale: approvazione 2017
Attori coinvolti: Amministrazione comunale, Regione, CAP, Interporto, privati che prendono iniziative
sui trasporti collettivi, cittadinanza.
10
Domanda di mobilit
Tabella 1: Domanda di mobilit: punti di debolezza e di forza
TPL
guadagna
quote
spostamenti extraurbani
modali
sugli
Il delibera n. 89 del 12 novembre 2015 il Consiglio Comunale di Prato ha approvato lAtto di indirizzo
Indirizzi programmatici per la formazione della variante al Piano Strutturale e del nuovo Piano Operativo del
Comune. http://odg.comune.prato.it/odgbinj/archivio/proposte/htm/20151112150000.htm
11
Offerta di trasporto
Tabella 2: Offerta di trasporto Rete viaria: punti di debolezza e di forza
12
La
presenza
di
nuclei
urbani
autonomi/frazioni (servizi, comunit) pu
essere unopportunit per sviluppare la
mobilit ciclo-pedonale di corto raggio
14
MANUTENZIONE
PARCHEGGI
PULIZIA/COMFORT
ORARI/FREQUENZE
COSTO (tariffe)
PUNTUALIT/REGOLA
RIT
ILLUMINAZIONE DEI
PERCORSI
SICUREZZA
ATTRAVERSAMENTI
VELOCIT DELLE
AUTO
QUANDO MI
MUOVO
A piedi
In bicicletta
In bus urbano
In bus extraurb/treno
In auto
Linee programmatiche di mandato del Sindaco 2014-201910 rispetto al settore della mobilit
Le linee programmatiche di mandato del Sindaco individuano nella mobilit sostenibile uno dei temi
centrali della politica dellamministrazione. Alla mobilit dedicato uno specifico capitolo: Una
nuova cultura della mobilit sostenibile, con integrazioni significative riferite allo sviluppo sostenibile
del sistema urbano e agli impegni assunti in ambito ambientale - riduzione delle emissioni di CO2 del
20% entro il 202011.
10
http://governo.comune.prato.it/pagina20_programma-del-sindaco.html
11
Ladesione di Prato al Patto dei Sindaci porta con s limpegno per la riduzioni di gas climalteranti del 20%
entro il 2020. Il settore dei trasporti, come noto contribuisce, attraverso limpiego dei combustibili fossili
per trazione alla produzione di CO2 per un carico attorno al 24%. www.civitas.eu/sites/default/files/civitaspolicy-recommendations_0.pdf
15
16
b)
Atto di indirizzo per il Nuovo Piano Operativo12 riconosce tre aspetti fondamentali che stanno
alla base dellattivit di pianificazione:
il ruolo degli strumenti di pianificazione strategica nel delineare la futura visione della citt;
lintegrazione degli strumenti e delle politiche urbane capaci di tenere in conto i differenti sistemi
ed in particolare il territorio - lambiente - la mobilit;
la costruzione delle politiche pubbliche a partire da un approccio che si fonda su un percorso di
partecipazione-condivisione con la comunit locale.
LAtto di indirizzo per il Nuovo Piano Operativo assume come riferimento sei strategie di sviluppo del
territorio:
Prato come citt paradigma delle pratiche urbane e territoriali di re-cycling
Prato come citt della manifattura del XXI secolo
I grandi progetti e le aree strategiche
Un nuovo piano casa per lintegrazione tra politiche urbane e politiche di welfare innovative
I temi ambientali, agroalimentari ed ecologici
Lo spazio pubblico.
Ognuna delle quali porta con s riferimenti e interazioni con il sistema della mobilit a partire:
DallAffermazione del concetto di limite nelluso delle risorse scarse e non rinnovabili (suolo);
Dal individuare nelle pratiche di mobilit sostenibile le forme a cui riferire la possibilit di
soddisfare la domanda di mobilit dei residenti e dei city user;
Dalla necessit di riqualificare e integrare le reti lunghe con quelle corte. Laccessibilit e
lintegrazione delle infrastrutture e dei servizi alla mobilit giocano un ruolo primario sia con
riferimento allarea metropolitana della Toscana centrale (Firenze-Prato-Pistoia)13 che ai territori
sovra regionali (connessioni NORD-SUD);
Dalla valenza di ci che nellatto di indirizzo si individuano come grandi progetti: la Declassata, il
Centro antico, la Nuova porta del centro storico a sud; la riqualificazione della Stazione del
Serraglio ed il settore urbano fino al Fabbricone, il Macrolotto Zero, il Parco fluviale del Bisenzio;
Dalla affermazione del concetto di spazio pubblico come luogo di vita e identit dei cittadini che
si sostanzia nel programma 100 piazze per i centri civici.
12
Comune di Prato, Atto di Indirizzo, Indirizzi programmatici per la formazione della variante Strutturale e del
Nuovo Piano Operativo del comune di Prato, Allegato A, delibera n. 89 Consiglio Comunale, 12 novembre 2015
13
Regione Toscana, IRPET, Calafati A.G., Rapporto Sul territorio, Urbanizzazioni e reti di citt in Toscana, 2010
17
14
veicoli Piazza del Mercato Nuovo a Nord e, in prospettiva, Piazzale Ebensee a Sud che nellambito
del PUMS verranno identificate come le aree di sosta principali, per le quali si dovranno prevedere
politiche di prezzo specifiche ed alle quali si dovranno affiancare una serie di nuove aree distribuite
omogeneamente allesterno delle mura e collegate direttamente al centro tramite nuovi percorsi di
accesso, nella logica di sviluppare nuovi percorsi di visita e commerciali.
Larea del Vecchio Ospedale Misericordia e Dolce ed il compound urbano: una nuova porta del
Centro Storico a Sud.
Larea dellex Ospedale Misericordia e Dolce rappresenta uno degli obiettivi strategici principali nei
quali il Comune attualmente impegnato. A seguito di un recente accordo con la Regione Toscana,
infatti, il Comune entrato in possesso del comparto posto allinterno delle mura attualmente
occupato dagli edifici dellex Ospedale ed in corso di approvazione definitiva una variante
urbanistica che prevede la realizzazione di un nuovo grande parco urbano di circa 3 ettari a servizio
della citt. Un parco che, in sinergia con la grande area a parcheggio di Piazzale Ebensee, dovr
funzionare come vera e propria nuova porta di ingresso alla citt antica da Sud, un luogo in grado
di ricucire le relazioni nel tessuto urbano di quellarea, connesso a molteplici settori del centro, grazie
ad una serie di nuovi percorsi e accessi da affiancare a quello esistente da Via Cavour: da Piazza
dellOspedale, da Via S. Caterina, da Piazza del Collegio e da Via S. Orsola. Un nuovo grande luogo
pubblico, che dovr essere in grado di catalizzare lattenzione dei media nazionali ed internazionali su
Prato e divenire attrattivo a livello di area vasta e per flussi di turismo culturale, grazie alle funzioni in
esso contenute e grazie alla qualit ed innovazione nel trattamento delle aree verdi, alla presenza
dellarte e di piccole architetture dalla forte connotazione contemporanea: un nuovo luogo delloggi
inserito allinterno di un contesto storico e prezioso, in grado di veicolare, assieme al Centro Pecci,
limmagine di Prato come la citt contemporanea della Toscana.
Lintervento previsto nellarea dellex ospedale si inserisce allinterno di un comparto urbano pi
ampio che dovr essere investito di un ripensamento complessivo, che comprende la porzione SudEst del Centro Storico e tutta larea a sud di Via Cavour fino alla Declassata. Lasse tra Piazza S.
Chiara e Piazza Cardinale Niccol gi oggi caratterizzato dalla presenza di numerose funzioni
pubbliche, di servizi e culturali Un asse che parte da Via S. Chiara e si sviluppa lungo Via S. Jacopo,
Via Cambioni, Via del Pellegrino e Via Santa Caterina, per concludersi in Piazza Cardinale Niccol,
lungo il quale si trovano il Polo Culturale Campolmi, la Pubblica Assistenza, il Monastero di S.
Francesco, la scuola di musica Giuseppe Verdi, il Convitto Nazionale Cicognini, lex Convento S.
Caterina, le scuole Guasti, lAnagrafe Centrale, il complesso monumentale del Misericordia e Dolce
ed il Monastero S. NiccolImmediatamente a Sud di questo asse urbano dovr essere ripensato
nella sua articolazione spaziale e funzionale, anche quello che, partendo dal Polo Campolmi si
sviluppa lungo Via del Melograno, Via Carbonaia, Via G. Silvestri, Piazza del Collegio e che,
attraversando il futuro Parco Urbano nellarea dellex Ospedale, si collega a Piazza dellOspedale.
Tali assi civici dovranno essere ridefiniti anche nel trattamento dello spazio pubblico: le strade e le
piccole piazze che si aprono lungo di esse caratterizzate da un trattamento architettonico
omogeneo, mentre le piazze pubbliche pi importanti -Piazza S. Francesco, Piazza del Collegio,
Piazza Cardinale Niccol e Piazza dellOspedale -potranno essere oggetto di un nuovo assetto
coerente con la presenza dei monumenti che vi si affacciano. Il settore urbano a Sud dellarea
dellex Ospedale si estende tra via Cavour, Via Monnet, Via P. Nenni, Piazza dei Macelli, Via P.
dellAbbaco, Via Modena, Via Verona e si congiunge alla Declassata ed al quartiere del Soccorso a
Sudnella logica di generare nuovi luoghi per la collettivit, percorsi pedonali e ciclabili
interconnessi tra di loro ed al nuovo Parco Urbano nellarea dellex Ospedale. Lasse costituito da
Via P. Nenni e Via J. Monnet, si dovr caratterizzare come vero e proprio asse di accesso veicolare alla
citt, un collegamento essenziale tra la Declassata ed il parcheggio di Piazzale Ebensee, che, in questo
nuovo quadro urbano, si configurer come ulteriore parcheggio del Centro Storico a Sud, accanto a
quello di Piazza del Mercato Nuovo a Nord. Il trattamento degli spazi pubblici e dei percorsi lungo
questo asse dovr garantire adeguati e razionali spazi per le diverse tipologie di mobilit da
19
programmare in sinergia con il PUMS ad esempio corsie preferenziali per il trasporto pubblico,
percorsi pedonali e ciclabili differenziati nellambito di un disegno complessivo che sar concepito
come un grande Parco Lineare, che collegher il nuovo Parco Urbano nellarea dellex Ospedale con
il nuovo Parco che sar realizzato al Soccorso a seguito dellinterramento della Declassata: un
tirante verde e di biodiversit che dovr connettersi a Sud con la grande quadra agricola di San
Giusto ed il Parco dellIppodromo.
Dal Fabbricone alla stazione del Serraglio: lespansione del centro storico verso Nord e la
connessione con il Parco Fluviale del Bisenzio
Larea posta tra la stazione del Serraglio, Via Bologna ed il complesso del Fabbricone, rappresenta,
anche storicamente e per le modalit con le quali si formata, una naturale espansione del Centro
Storico a Nord. Un Comparto urbano, direttamente collegato ad Est al Parco Fluviale del Bisenzio, che
risulta caratterizzato da un tessuto edilizio eterogeneo che comprende grandi ed importanti
complessi di archeologia industriale il Fabbricone e Calamai -, edilizia industriale novecentesca,
edilizia residenziale -sia di impianto, che complessi di appartamenti di sostituzione costruiti a cavallo
tra la fine del XX e linizio del XXI secolo -, oltre ad importanti funzioni e spazi per la collettivit a
livello cittadino e di area vasta la stazione ferroviaria del Serraglio, la sede universitaria del PIN, a
Piazza del Mercato Nuovo, i teatri Fabbricone e Fabbrichino. Larea attualmente oggetto di uno
studio che rientra in un programma regionale ANCI di indagine sulle aree di rigenerazione urbana. Il
ridisegno dellarea dovr perseguire primariamente un nuovo assetto organico degli spazi pubblici,
che dovr generare un continuum di percorsi pedonali, ciclabili e aree pubbliche pavimentate ed a
parco dal Centro Storico allarea del Fabbricone, collegati a quelli naturali del parco Fluviale del
Bisenzio. Un insieme di spazi che, partendo dal PIN e da Piazza Ciardi oggetto in questa fase di un
intervento di restauro e riqualificazione da parte dellAmministrazione Comunale , generi percorsi
efficacemente progettati verso Piazza del Mercato Nuovo, nella logica di esplicitare il ruolo di
questo grande spazio come vero e proprio parcheggio a servizio del Centro Storico. A nord di questo
una serie di spazi pavimentati ed a verde dovranno estendersi fino allarea del Fabbricone, nella
logica di stabilire una forte connessione pedonale ed un vero e proprio nuovo percorso di accesso
allarea teatrale che comprende il Fabbricone ed il Fabbrichino La porzione Est del comparto si
dovr interconnettere al Parco Fluviale del Bisenzio attraverso collegamenti pedonali puntuali
lungo Viale Galilei e con un nuovo tratto della pista ciclabile, che dovr collegarsi alla Piazza
dellUniversit tramite un nuovo percorso posto al di sopra del Bastione delle Vedove.
Il Macrolotto 0: un distretto creativo di area vasta
Il termine Macrolotto 0 stato coniato da Bernardo Secchi, durante la stesura dei piani da lui
coordinati, con la logica di definire un comparto urbano paradigmatico della genesi e lo sviluppo del
modello produttivo pratese tessile, sia da un punto di vista economico che insediativo, per come si
sviluppato dal secondo dopoguerra, nel periodo del boom economico.La mixit di Prato trova qui
uno dei luoghi nei quali si comprende meglio la sua caratterizzazione fisica ed il tessuto urbano che ha
generato. ..Il Macrolotto zero presenta una serie di caratteristiche che lo rendono un comparto
urbano strategico nel quadro complessivo della citt e dellarea vasta: la sua collocazione adiacente
al Centro Storico; la vicinanza alla Declassata; la presenza nella sua porzione pi occidentale di una
fermata della linea ferroviaria metropolitana (Borgonuovo) e la previsione di unulteriore fermata
(Casarsa) Il Macrolotto zero ha la possibilit di divenire vero e proprio creative district di area vasta,
partendo dellesempio di modelli sperimentati in numerose citt europee ed italiane.
La programmazione urbanistica dovr perseguire un nuovo disegno dello spazio pubblico che,
tramite calibrate demolizioni controllate e sfruttando gli spazi aperti esistenti, sia finalizzato ad
aumentare significativamente la quantit di spazio pubblico, la sua qualit e la permeabilit urbana,
grazie alla formazione di nuovi percorsi pedonali e ciclabili trasversali alle strade esistenti, dotati di
nuovi piccole corti interne o giardini, in grado di generare nuovi percorsi attraverso i quadranti
20
urbani in direzione Nord-Sud, e, soprattutto, Est-Ovest. Gli edifici industriali posti allinterno dei
quadranti urbani e attualmente raggiungibili esclusivamente dalle strade pubbliche, si troveranno,
cos, inseriti in un nuovo assetto dotato di una rete stradale veicolare principale ed una rete di
percorsi pedonali, ciclabili e spazi pubblici connettivi. I nuovi spazi pubblici dovranno generare un
sistema organico di percorsi e luoghi di qualit ad esempio piccole piazze, corti alberate, giardini
interni -ed introdurre una quota significativa di aree verdi permeabili. In questo nuovo assetto il
Piano Operativo dovr svilupparsi in sinergia con il redigendo PUMS, anche nella logica di
prevedere zone 30 nelle quali privilegiare lo spazio dedicato ai pedoni e, di conseguenza,
rimodulare gli spazi di sosta delle autovetture, grazie ad un differente disegno delle sezioni
stradali, che preveda nuove aree a parcheggio in quelle strade caratterizzate da una dimensione
incongruente (come ad esempio Via Umberto Giordano). La relazione con il PUMS dovr anche
svolgersi nel ridefinire il ruolo degli assi di attraversamento principali del Macrolotto zero, costituiti
da Via Pistoiese e Via Filzi, nel loro ruolo di assi di distribuzione viaria in relazione al servizio di
trasporto pubblico ed al traffico veicolare ma anche per la definizione di nuovi percorsi pedonali e
ciclabili, soprattutto nella logica di generare una forte connessione con il Centro Storico
attraverso lasse via Pistoiese / Via S. Vincenzo e con il nuovo Parco Urbano nellarea dellex
Ospedale.
Il Parco Fluviale del Bisenzio: un asse ambientale, che tesse nuove relazioni urbane e collega la citt
allarea vasta
Il fiume Bisenzio costituisce uno degli elementi identitari della citt: una infrastruttura ecologica
fondamentale per la biodiversit da tutelare e valorizzare. Considerato nella sua estensione
complessiva, pu divenire il tema centrale nella definizione di strategie di sviluppo condivise e
coordinate a livello di area vasta, nella logica di articolare progetti nellambito di reti di comuni da
sottoporre a programmi di finanziamento nazionali ed europei. Il fiume Bisenzio, infatti gi oggi
possiede una molteplicit di temi di grande importanza strategica che accomuna tutti i territori che
attraversa, che potranno essere messi in rete, condivisi e programmati in modo unitario. Lasta
fluviale, infatti, costituisce una riserva fondamentale di biodiversit ed la struttura idraulica
primaria anche per il perseguimento di obiettivi di resilienza territoriale. Si tratta di una risorsa
fondamentale, inoltre, per lo sviluppo turistico sostenibile. Ma anche un corridoio ecologico
multifunzionale fondamentale per i temi di mobilit piste ciclabili e linea ferroviaria per la
valorizzazione dei segni dellantropizzazione del territorio come larea archeologica di Gonfienti, i
grandi contenitori di archeologia industriale, il sistema delle gore pratesi. In questo quadro il
Comune di Prato, sia nella logica di valorizzare i temi strategici che il fiume Bisenzio pu
rappresentare a livello di area vasta, sia per rafforzare la presenza del fiume nellimmaginario dei
cittadini come vero e proprio parco della citt sta sviluppando un progetto unitario denominato
Riversibility. Il progetto Riversibility intende operare nella riqualificazione delle aree pubbliche
esistenti lungo le sponde del fiume Bisenzio, un importante bene paesaggistico ambientale da
recuperare, valorizzare e preservare, ma anche integrare e rigenerare con nuovi interventi sul verde
pubblico compatibili con lambiente ripariale e con il contesto urbano edificato adiacente il fiume
Bisenzio. Obiettivo prioritario del progetto far rivivere larea fluviale nellambito di una strategia
equilibrata e compatibile col mantenere e rafforzare, non solo il patrimonio ambientale esistente ma
lidentit antropica storico culturale del fiume. Il progetto commisurato ad una nuova fruizione
dellattuale pista ciclabile dislocata sulle due sponde del Bisenzio, non solo dal punto di vista della
mobilit sostenibile, ma anche di sviluppo di piccole attivit commerciali. In questo senso il progetto
prende forma da un sistema di strutture estremamente versatili, un insieme di contenitori attrezzati,
concepiti come stazioni di servizio che si adattano lungo le aree verdi adiacenti al percorso del
fiume e del percorso ciclo pedonale, senza imporre significativi cambiamenti e conseguenti movimenti
del suolo, anche nel rispetto di tutta la vegetazione esistente. Una serie di padiglioni generati dal
riuso di container, in grado di garantire visibilit, riconoscibilit e unitariet dellintervento
21
nellinsieme, oltre ad una notevole versatilit duso, che esprimono molto efficacemente in termini
architettonici i concetti chiave del progetto: reversibilit, riuso, sostenibilit. Lobiettivo quello di
trasformare lattuale percorso ciclabile in una vera e propria cerniera tra citt e fiume Bisenzio. Le
aree scelte, dislocate lungo le rive del fiume, sono strettamente collegate con la pista ciclabile, con
le due stazioni ferroviarie del centro cittadino e si inseriscono nella logica della fruizione e
dellintegrazione con i servizi esistenti. Lintervento ha lobiettivo di ricucire il tessuto urbano con il
fiume grazie a nuovi luoghi pubblici rivitalizzati con innovativi servizi a corredo del percorso della
pista ciclabile, costituiti piccole attivit ricreative, commerciali e punti informativi sullarea del parco
fluviale: una serie di nuovi spazi attrezzati concepiti da un punto di vista architettonico e tecnologico
come aree tematiche, con la funzione di ospitare un punto bar-ristoro fisso o mobile, noleggio bici,
info point, attrezzature per giochi per bambini, ludoteche allinterno e allesterno ed altre attivit che
possano incentivare luso e la fruibilit da parte della collettivit anche di quelle aree a verde
attrezzate esistenti che spesso sono sotto utilizzate.
22
23
24
Sempre pi spesso gli operatori della Polizia locale (anche a Prato) e le compagnie di
assicurazione segnalano tra le cause di incidentalit luso sconsiderato di smartphone in auto,
in bici, a piedi mentre si attraversa, ecc.. La distrazione, soprattutto in condizioni di intensit di
traffico e promiscuit nelluso delle rete viaria da parte di differenti utenti (pedoni, ciclisti,
ecc.) segnalata come una delle principali emergenze con cui gi oggi, ma tanto pi nei
prossimi anni, le citt dovranno fare i conti.
In sintesi, il PUMS ritiene questo della sicurezza stradale un principio ordinatore sul quale
incardinare le differenti azioni: da quelle infrastrutturali (messa in sicurezza della rete stradale
e degli spazi pubblici) a quelle di regolazione (moderazione del traffico) a quelle
comportamentali rivolte ai differenti segmenti della popolazione. Il PUMS pu, in questo
ambito e come si vedr anche oltre, dare concretezza alla candidatura di Prato Citt Amica dei
bambini nellambito del programma UNICEF. Infine, un contributo potr essere offerto dagli
strumenti di ITS (Information Technology System) applicati al settore. Si pensi ad esempio alla
diffusione dei sistemi di dialogo tra le vetture e linfrastruttura per il controllo delle velocit
(ISA, Intelligent Speed Adaptation)15, o di interazione tra gli strumenti di controllo e gestione
del traffico ai fini del sanzione di comportamenti pericolosi e non rispettosi delle regole di
circolazione (cfr. mancato rispetto del rosso alle intersezioni semaforiche) e cos via.
c. Qualit alle infrastrutture viarie. La citt ha un grande bisogno di riqualificare i propri assi viari
principali ed in questo una opportunit rappresentata dal progetto di interramento della
Declassata al quartiere Soccorso. Il PUMS ritiene indispensabile, anche in coerenza con le
proposte contenute nellAtto di indirizzo, ripensare in modo unitario e integrato al disegno
dellintero asse di attraversamento della citt. Unitario perch si tratta di riqualificare lintera
asta viaria, dal Ponte Lama alla rotonda di Capezzana e oltre. Integrato perch lintervento
dovr dialogare con le funzioni urbane (insediate e previste) e con il sistema della mobilit
secondo una nuova dialettica tra mobilit veicolare - mobilit attiva (pedonale e ciclabile). In
questa visione alla Declassata affidato il compito di rammagliare le relazioni tra larea densa
a Nord e le polarit produttive, residenziali e ricche di valori storico-paesaggistici ed
ambientali (cfr. Tenuta delle cascine di Tavola) del territorio a Sud.
Si tratter quindi di fare della Declassata uno dei temi centrali del PUMS, costruendo un
Progetto di Strada URBANA in cui affermare e rendere tangibile il nuovo modello di mobilit
promosso dal Piano. secondo questo approccio strategico -certo non di breve periodo- che
andr costruito il dialogo tra il Comune e ANAS. quindi indispensabile che il Comune di Prato
costruisca una propria proposta progettuale per lintera asta viaria, in modo che lintervento
nellarea del Soccorso sia coerente con il progetto strategico complessivo.
5. Favorire luso dei modi di trasporto a minor impatto ambientale (piedi, ciclabilit, trasporto
collettivo, ecc.). Il PAES assegna al Piano della Mobilit Sostenibile un obiettivo ambizioso interno
al settore di riduzione delle emissioni gas climalteranti del 14,3% da conseguire entro il 2020
rispetto al valore del 2009. Il PUMS stesso individuato tra le tre azioni che pi dovranno
contribuire al raggiungimento dellobiettivo (cfr. pi sopra). La strategia del PUMS dovr quindi
essere orientata in modo decisivo a favore la mobilit attiva (pedonale e ciclabile) e,
compatibilmente con le risorse pubbliche disponibili e con le scelte operate in ambito
sovraordinato16 , a favore del trasporto collettivo.
Per quanto riguarda la pedonalit il tema sar trattato nellambito del PUMS in modo
trasversale (qualit dello spazio pubblico, messa in sicurezza dei percorsi) cos come anticipato pi
15
www.unfilodisicurezza.it
16
Cfr. affidamento del servizio TPL al nuovo gestore, selezionato sulla base della gara unica regionale
25
sopra. Tuttavia in questo ambito unattenzione particolare sar dedicata alle condizioni di accesso
ed alla pedonalit a servizio dei poli scolastici. La scelta di operare interventi di moderazione del
traffico, di protezione e messa in sicurezza dei percorsi in prossimit delle scuole di Prato
rappresenta un tema di rilievo che mette in relazione differenti componenti della popolazione (i
bimbi, gli insegnanti i genitori). Si tratter quindi di operare interventi graduali che tengano conto
degli obiettivi e delle coerenze dei differenti strumenti di pianificazione (PO-PAES-PUMS). In
questo ambito lintroduzione della figura del Mobility Manager Scolastico17 indubbiamente un
punto di riferimento importante e Prato deve divenire, al pari di citt come Reggio Emilia,
Venezia, Torino, Milano, ecc. citt leader nellapplicazione di politiche attive per la mobilit
sostenibile nelle proprie scuole.
Il tema della ciclabilit richiede nellambito di Prato uno specifico trattamento che superi lattuale
visione delluso della bicicletta per svago per affermarsi come una delle modalit di trasporto per
la mobilit quotidiana. La bassa quota modale riferita alla bicicletta in citt non sicuramente
coerente con le caratteristiche orografiche e con la dimensione del territorio pratese. Si tratter
quindi di individuare completare una rete ciclabile e ciclopedonale che renda conveniente in
termini di relazioni servite, tempo di percorrenza, comfort e sicurezza lo spostarsi in bicicletta non
solo per chi vive-lavora in centro ma anche per chi dalle frazioni raggiunge i poli attrattori della
mobilit cittadina (luoghi di lavoro e studio, servizi pubblici, ecc.). Accanto alla definizione dello
schema di rete il PUMS chiamato a riqualificare le relazioni esistenti, a riconoscere lintegrazione
tra la rete urbana e quella di ambito sovra locale sulla quale la Regione Toscana si sta impegnando
con specifici finanziamenti. Infine alla rete ciclabile e ciclopedonale il PUMS accompagner
interventi sul fronte dello sviluppo dei servizi e allintegrazione della ciclabilit con le altre
modalit di trasporto: dalle velo stazioni alla diffusione dei punti di sosta per le biciclette in
prossimit dei poli attrattori della mobilit (servizi pubblici, banche, esercizi commerciali, ecc.). Si
tenga conto che la scarsa presenza di punti di sosta per le biciclette stata segnalata come
aspetto critico dalla stessa comunit locale (indagine on-line), al tempo stesso si tratta anche di
interventi attuabili nel breve periodo e sicuramente a basso costo.
Per quanto attiene allofferta dei servizi di trasporto, si sconta qui la presenza di vincoli a cui il
PUMS dovr fare riferimento, dettati come si detto dallesito della gara per laffidamento al
nuovo gestore. Tuttavia, essendo la gara di tipo net cost, il gestore avr in questo caso obiettivi
coerenti con quelli dellAmministrazione, ovvero sar anchesso interessato ad incrementare
lutenza servita perch da questa dipenderanno le condizioni di profittabilit del servizio stesso
(ricavi tariffari). Sul fronte della rete interna allarea urbana si tratter quindi di individuare quali
ambiti di intervento potranno essere sviluppati (prioritarizzazione dei percorsi, messa in sicurezza,
visibilit e accessibilit delle fermate) al fine di aumentare le prestazioni e lefficacia dei servizi
(riduzione dei tempi di percorrenza, regolarit delle corse, ecc.).
Per quanto riguarda le relazioni di scambio con le aree esterne nelle quattro direttrici, tenuto
conto del diverso ruolo nel servire le quote di domanda di mobilit, il piano verificher il grado
di integrazione modale dei servizi (gomma-ferro) e la possibilit di realizzare corridoi di qualit per
il TPL su gomma di adduzione alla citt.
Per quanto attiene al servizio in sede propria il PUMS verificher, nello scenario di pi lungo
periodo, i possibili interventi relativi alla messa in coerenza delle prestazioni dellinfrastruttura di
17
Il collegato alla legge di stabilit 2014 -Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green
economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali al comma 6 prevede l'emanazione da
parte del Ministro dell'istruzione, dell'Universit e della ricerca di apposite linee guida per favorire
l'istituzione nelle scuole della figura del mobility manager scolastico, individuandone i compiti.
http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/bollettini/html/2015/12/02/09/allegato.htm#- .
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rete e nodi di stazione interni allarea urbana, tenuto conto del potenziale di sviluppo territoriale
che il nuovo Piano Strutturale potr prefigurare. Oltre alla riqualificazione delle stazioni principali
(Centrale e Serraglio) una riflessione dovr riguardare la stazione di Borgonuovo allo stato attuale
fortemente depotenziata. La presenza di tre stazioni nellarea urbana e nella sua parte pi
densamente urbanizzata potr essere un fattore di rilievo al fine di verificare le potenzialit per
configurare una proposta di uso metropolitano della relazione Firenze-Prato-Pistoia. Tale ipotesi
dovr essere verificata anche in considerazione alle ipotesi avanzate in sede regionale per quanto
attiene alla configurazione dei servizi in sede propria.
Il tema delle connessioni di lunga distanza, ovvero dellintegrazione con i servizi AV/AC a Firenze,
verr verificato dal PUMS in rapporto alla nuova sistemazione del nodo di Firenze ed alla sua
entrata in esercizio. In particolare si tratter di valutare le condizioni di accessibilit alla rete
AV/AC sia rispetto ai servizi offerti che ai relativi tempi di percorrenza da e per Prato.
6. Ridurre la dipendenza delluso dellauto negli spostamenti di breve distanza, attraverso misure
volte ad incidere sulla riduzione del tasso di motorizzazione, disaccoppiando il bisogno di mobilit
dalluso dellauto e dal suo possesso. Prato presenta, come abbiamo visto, una elevata
propensione alluso dellauto (la quota modale auto si attesta tra il 70-80% a secondo dei motivi
dello spostamento) associato ad un elevato tasso di motorizzazione (595 auto per 1000 abitanti,
contro un valore medio delle citt europee che si attesta tra 300/400 auto ogni 1000 abitanti). La
citt ha iniziato un percorso volto a promuovere lauto in condivisione (car sharing) attraverso la
presenza di uno dei player internazionali del settore (Car2Go); evidente che la vicinanza a
Firenze ha giocato a favore del suo ingresso in ambito locale. Al PUMS (inteso come strumento di
affermazione della decisione pubblica) spetter quindi di trovare e affermare le convenienze
affinch il car sharing divenga una reale alternativa allauto propria. E infatti noto che laddove le
misure di condivisione della propriet dellauto (car sharing) e del suo uso (car pooling), hanno
superato la presenza testimoniale questo stato grazie alla presenza di politiche pubbliche che
hanno reso evidente il costo generato alla collettivit (ambientale, sociale ed economico) dal
modello di mobilit autocentrico. Politiche di tariffazione della sosta, quando non degli accessi
veicolari a parti significative della citt, misure di regolazione degli accessi e di moderazione delle
velocit veicolari, sono tutte azioni che vanno nella direzione di esplicitare i costi ambientali e
sociali. A questi si sommano i costi derivanti dalla domanda di infrastrutturazione (nuove strade
e/o il potenziamento di quelle esistenti, nuovi spazi di sosta), tanto maggiori in un territorio
densamente urbanizzato, dove linserimento di nuove infrastrutture compete con altre funzioni
per lallocazione di una risorsa scarsa e non rinnovabile come il suolo.
7. La ricerca di condizioni di efficacia per il trasporto merci. Prato citt delle mixit funzionale,
dunque anche della manifattura, si deve confrontare con la necessit di ridurre la pressione
veicolare e nello specifico del traffico merci. Il percorso intrapreso dallAmministrazione di
riqualificazione dei macrolotti e della loro specializzazione funzionale dovr essere accompagnato
con una revisione delle misure di regolazione degli accessi in citt da parte dei veicoli destinati al
trasporto merci, riconoscendone la funzione rispetto nellambito dellapprovvigionamento degli
esercizi commerciali piuttosto che a servizio del settore manifatturiero. Contrariamente ad altre
realt urbane dove i veicoli commerciali sono perlopi impiegati nellapprovvigionamento degli
esercizi commerciali e dei pubblici esercizi, Prato presenta una sua pi marcata specificit. La
vocazione manifatturiera della citt che si accompagna ad una struttura produttiva fortemente
parcellizzata (cfr. dimensione media delle unit locali) porta con s la presenza di flussi veicolari
merci a servizio della produzione oltre che distribuzione. Il PUMS, anche in considerazione delle
scelte operate in ambito comunitario (cfr. Libro Bianco, 2011) individuer gli ambiti di regolazione
degli accessi dei veicoli merci rispetto al territorio comunale. In particolare si tratter di
individuare, accanto agi strumenti di regolazione e sosta dei veicoli commerciali nellarea pi
centrale (interna alle mura), lambito di territorio al quale riferire la Low Emission Zone (LEZ) cos
come richiesto dallo stesso Libro Bianco Trasporti a partire dal 2020. In questo ambito la scelta
proposta dal PUMS di calibrare le misure di regolazione in funzione della dimensione dei veicoli
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(peso), della loro alimentazione e standard emissivo, introducendo misure premiali che
favoriscano il rinnovo della flotta (a basso o nullo impatto) e un uso efficiente dei veicoli
(massimizzazione dei carichi e riduzione dei percorsi). Senza dimenticare la necessit di sostenere
e stimolare la presenza di misure di green logistics e di cyclologistics quale risposta ai bisogni finali
della catena distributiva (ci che nel linguaggio un po abusato si chiama ultimo miglio). Sostenere
la diffusione di esperienze di green logistics induce un meccanismo virtuoso che agisce tanto sulla
consapevolezza dei fruitori dei servizi (green label per commercianti/artigiani/ecc.) che come
attivatori di esperienze di imprenditorialit giovanile.
individuato da PAES per i veicoli elettrici sia conseguibile solo attraverso un pi marcato sviluppo
delle misure rivolte ai soggetti privati (attivit economiche e singoli individui) in cui la quota di
veicoli elettrici del soggetto pubblico funga da volano per una pi marcata presenza di questo
segmento. I piani di sviluppo del settore automobilistico (cfr. tutti grandi player dellautomotive
hanno definito piani di investimento nel settore a medio termine, proponendo una articolata
gamma di veicoli tale da intercettare i diversi segmenti di domanda) cos come i gestori delle reti e
fornitori di energia. La nuova frontiera gioca sulla tariffa integrata degli usi domestici con la
ricarica dei veicolo nelle ore notturne. La presenza di un modello residenziale unifamiliare che
permette la ricarica del veicoli a casa, cos come i progetti di riconversione e riqualificazione delle
residenze e delle aree produttive/commerciali potr essere lambito di integrazione delle politiche
di mobilit con quelle urbanistiche ad esempio promuovendo e/o prescrivendo per i nuovi
interventi e per le riqualificazione linserimento di wall box (per la ricarica), la presenza di un
numero congruo rispetto allintervento di punti di ricarica condominiali e cos via.
La definizione e lapprovazione delle linee di indirizzo da parte dellAmministrazione Comunale
permetter di sviluppare le fasi successive del Piano ed in particolare:
avviare un percorso di condivisione delle strategie con la comunit locale;
declinare le misure di breve, medio e lungo periodo che comporranno lo scenario (o gli scenari
alternativi di Piano);
procedere alla valutazione ex-ante degli scenari di Piano rispetto al raggiungimento degli obiettivi;
quantificare le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione degli interventi proposti;
portare a compimento liter formale di approvazione-adozione dello strumento di pianificazione
mettendo in coerenza lo strumento di pianificazione del settore mobilit con linsieme degli
strumenti di pianificazione territoriale e ambientale in corso di elaborazione da parte della stessa
Amministrazione.
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Indicatori
Il sistema degli obiettivi sar associato ad indicatori e, per alcuni di essi, a target laddove si in
presenza di vincoli e prescrizioni definiti da norme nazionali e/o europee. Si vedano ad esempio i
target di riduzione degli inquinanti in atmosfera (qualit dellaria) o di riduzione delle emissioni di gas
climalteranti (riduzione delle emissioni di CO2 e dei combustibili fossili a fronte dellincremento
dellimpiego di fonti energetiche rinnovabili, e cos via) o ancora di riduzione dellincidentalit.
Gli indicatori saranno dunque lo strumento impiegato dal Piano per la valutazione dellefficacia delle
misure proposte e saranno di conseguenza impiegati sia nella valutazione ex-ante che in quella in
itinere ed ex-post mediante il sistema di monitoraggio del Piano stesso.
Consapevoli del fatto che, mentre per alcuni obiettivi si tratter di assumere i vincoli e le prescrizioni
riportate dalle normative nazionali ed europee, per altri i riferimenti ai valori obiettivo (o target)
potranno rispecchiare lordine delle priorit individuate dalla comunit locale.
Le tabelle seguenti individuano, per ognuno dei sistemi di interesse del Piano Urbano della Mobilit
Sostenibile, il set di indicatori di riferimento. Per il dettaglio (stratificazione dei dati, fonti) si rimanda
alle tabelle presentate in allegato.
COD
INDICATORE
UNIT DI MISURA
C1
Superficie territoriale
C2
Residenti
C3
Saldo demografico
C4
Addetti
C5
C6
Tasso di motorizzazione
Numero veicoli/residente
C7
COD
INDICATORE
UNIT DI MISURA
Km
M2
Km
M3
Km
M4
Km
M5
Aree pedonali
Km2
M6
ZTL
Km2
M7
Numero
M8
Numero
30
COD
INDICATORE
UNIT DI MISURA
M9
Numero
M10
Numero
M11
M12
Veicoli/h
M13
Vett*km/anno
M14
Posti *km/anno
M15
Numero stalli
M16
Numero stalli
M17
Domanda di mobilit
D1
Spostamenti/giorno
D2
Spostamenti/giorno
D3
D4
D5
D6
PAX /anno
D7
D8
D9
Bike Sharing
D10
Car Sharing
COD
INDICATORE
UNIT DI MISURA
Flussi/Capacit
L2
Km/h
L3
Affollamento TPL
L4
Km/h
L5
L6
L7
L8
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COD
INDICATORE
UNIT DI MISURA
Accessibilit territoriale
T1
Minuti
T2
Minuti
kg/anno
A2
kg/anno
A3
Abitanti
A4
Abitanti
A5
Incidenti stradali
Numero/localizzazione/causa/gravit
A6
Feriti
Utente/localizzazione/ecc.
A7
Morti
Utente/localizzazione/ecc.
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