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LUSSAZIONE
ACROMIOCLAVEARE
ANATOMIA
Larticolazione acromioclaveare unarticolazione piana e aumente larco di
movimento dellomero. Le ossa che costituiscono questa articolazione sono
lacromion della scapola e la parte laterale terminale della clavicola cio lestremit
acromiale, separate da un menisco, circondate da tessuto capsulare e rinforzate da due
legamenti: acromionclaveare e coracoclaveare. Mentre i muscoli che intervengono
nella mobilizzazione della spalla sono: deltoide, elevatore della scapola, gran dentato,
gran dorsale, gran pettorale, piccolo pettorale, succlavio, sternocleidomastoideo.
ESAME OBIETTIVO
Valutazione clinica:
- Sede del dolore
- Dolore continuo, intenso, in particolare durante la notte.
- Dolore improvviso e violento
- Ispezione per ricerca di eventuali asimmetrie, ipo o ipertrofiche delle masse
muscolari e tumefazione.
- Valutazione movimenti.
Test specifici:
1. Test di jobe: il paziente seduto sul lettino, porta
le braccia in estensione e in rotazione interna
con i pollici rivolti verso il basso, mentre
loperatore appogger le proprie mani sui polsi
del soggetto, chiedendogli poi di spingere verso
lalto gli arti, creando
cosi una contro
resistenza. Il dolore o il
deficit muscolare sono in genere associati a tendinite o rottura della cuffia dei
rotatori.
2. Test sottospinato: paziente seduto sul lettino,
loperatore pone il braccio del paziente a 0 gradi
in abduzione con gomito flesso a 90 gradi e al
momento del rilascio dellavambraccio, se il
paziente non riesce a mantenere la posizione
allora il test sar positivo.
6. Test di yocum: produce un conflitto tra trachite omerale e parte esterna del
legamento coracoacromiale. Il paziente seduto porta la mano della spalla
dolorosa sulla spalla controlaterale e contro resistenza deve sollevare il gomito.
EZIOPATOGENESI
Le lesione traumatiche dellarticolazione acromioclaveare, che comprendono una
distrazione articolare, una sublussazione e una lussazione vera e propria, sono
determinate da un meccanismo traumatico diretto e da uno indiretto. Il trauma diretto
il pi frequente ed conseguenza di una caduta sulla spalla con il braccio in
adduzione; il trauma indiretto invece, determinato da una caduta con larto
superiore atteggiato in estensione in modo tale che la testa dellomero va ad urtare
contro acromion.
DIAGNOSI
Attualmente si distinguono sei gradi di lesione dellarticolazione acromionclaveare in
base allentit del danno anatomico che interessa i legamenti acromioclaveari,
coracoclaveari e ed eventuali muscoli deltoide e trapezio. Pu anche presentarsi una
formazione ipoecogena a livello dellarticolazione acromioclaveare.
TRATTAMENTO
1 GRADO e 2 GRADO: vengono trattate con un taping o utilizzo di tutore per due
settimane.
3 GRADO: sono trattate con un bendaggio per tre settimane con pieno recupero
dellarticolariet e del tono muscolare del cingolo scapolare. Se per latleta un
soggetto giovane che sottopone la spalla a sollecitazioni continue , consigliabile
lintervento chirurgico.
4 GRADO, 5 GRADO e 6 GRADO: intervento chirurgico. Ripresa dellattivit
dopo tre mesi.
In caso di presenza di formazione ipoecogena necessario una terapia strumentale
per 10 sedute.
RIABILITAZIONE
Trattamento operatore
I trattamenti che devono essere effettuati sono:
Esercizi paziente
Esercizi mobilit articolare e con il bastone:
Retroposizioni delle braccia da stazione eretta con le mani in
appoggio alto dietro: con le braccia indietro e le mani in appoggio su
un opportuno sostegno, lascia cadere il corpo verso il basso in maniera
da accentuare la retroposizione delle braccia. I muscoli maggiormente
interessati sono gli antepositori delle spalle e delle braccia.
Durata esercizio: 2 serie da 10 ripetizioni.
Retroposizioni delle braccia da seduto a terra: Spostati con il
corpo in modo da accentuare la retroposizione delle braccia. I
muscoli maggiormente interessati sono gli antepositori delle
spalle e delle braccia.
Durata esercizio: 2 serie da 10 ripetizioni.
Aperture laterali di un braccio da stazione eretta con la mano in appoggio:
Aiutandoti con l'appoggio della mano ad un punto fisso posto dietrolateralmente, apri il braccio quanto pi possibile oltrepassando
l'allineamento con le spalle. I muscoli maggiormente interessati sono
quelli che antepongono la spalla e che chiudono il braccio sul piano
orizzontale.
Durata esercizio: 2 serie da 10 ripetizioni.
Esercizi di stretching:
Esercizi di riscaldamento generale della spalla prima di effettuare lo stretching:
Flessione/estensione: con il braccio vicino al fianco,muovere larto avanti e indietro.
Esercizi in acqua:
Esercizi di riscaldamento generale della spalla prima di effettuare la riabilitazione in
acqua:
Flessione/estensione: con il braccio vicino al fianco,muovere larto avanti e indietro.
Esercizi di potenziamento:
il
Esercizi pliometrici: