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E - LINEE DI INFLUENZA DEL TAGLIO E DEL MOMENTO FLETTENTE PER TRAVE A

UNA CAMPATA CON APPOGGIO ALLE ESTREMIT

Costruzione delle linee di influenza per la sezione generica X

Taglio

Momento flettente

488a.tif

488b.tif

122

Sezione di appoggio

Sezione di rene

Sezione di mezzeria

488e.tif
488c.tif

488d.tif

123

F - COEFFICIENTI DI RIPARTIZIONE PER TRAVE DI RIVA SECONDO COURBON


k=

1 dR + d i

n  d2i

TR = trave di riva
Sezione trasversale impalcato

489a.tif

489b.tif
Impalcato a 2 travi

489c.tif
Impalcato a 3 travi

489d.tif
Impalcato a 4 travi

489e.tif
Impalcato a 5 travi

124

489f.tif
Impalcato a 6 travi

489g.tif
Impalcato a 7 travi

489h.tif
Impalcato a 8 travi

489i.tif
Impalcato a 9 travi

489l.tif
Impalcato a 10 travi

125

G - TONDINI PER FERRI DI ARMATURA LENTA: diametri, pesi, sezioni


Tabella con diametri in centimetri (diametri pi frequenti)
Numero dei tondi e corrispondente sezione in cm2
Diametro Peso
in mm
N/m
1
2
3
4
5
6
7
8
9
0,98
0,13
0,25
0,38
0,50
0,63
0,75
0,88
1,00
1,13
4
2,21
0,28
0,57
0,85
1,13
1,41
1,70
1,98
2,26
2,54
6
3,92
0,50
1,01
1,51
2,01
2,51
3,02
3,52
4,02
4,52
8
6,13
0,79
1,57
2,36
3,14
3,93
4,71
5,50
6,28
7,07
10
8,82
1,13
2,26
3,39
4,52
5,66
6,79
7,91
9,05
10,18
12
12,01
1,54
3,08
4,62
6,16
7,70
9,24
10,78
12,32
13,85
14
15,68
2,01
4,02
6,03
8,04
10,05 12,06
14,07 16,08 18,10
16
19,85
2,54
5,09
7,63
10,18 12,72 15,27
17,81 20,36 22,90
18
24,50
3,14
6,28
9,42
12,57
15,71
18,85
21,99 25,13 28,27
20
29,65
3,80
7,60
11,40 15,21 19,01 22,81
26,61 30,41 34,21
22
35,29
4,52
9,05
13,57
18,10
22,62
27,14
31,67 36,19 40,72
24
41,41
5,30
10,62 15,93 21,24 26,55 31,86
37,17 42,47 47,78
26
48,03
6,16
12,32 18,47 24,63 30,79 36,95
43,10 49,26 55,42
28
55,14
7,07
14,14
21,21
28,27
35,34
42,41
49,48 56,55 63,62
30

10
1,26
2,83
5,03
7,85
11,31
15,39
20,11
25,45
31,42
38,01
45,24
53,09
61,58
70,69

Nota: per esprimere larea in termini di m2 basta moltiplicare i valori letti in tabella per il
fattore 10 4 m2/cm2.

Tabella(*) con diametri in pollici (inches):

[Pollici]

[mm]

2/16
3/16
1/4
5/16
3/8
7/16
1/2
9/16
5/8
3/4
7/8
1
1 1/8
1 1/4
1 3/8
1 1/2
1 5/8
1 3/4
1 7/8
2
(*)

3,17
4,76
6,35
7,94
9,52
11,11
12,70
14,29
15,67
19,05
22,23
25,40
28,57
31,75
34,96
38,10
41,27
44,45
47,62
50,80

Peso
[kg/ml]
0,06
0,14
0,25
0,40
0,56
0,756
0,99
1,25
1,54
2,23
3,02
3,95
5,00
6,19
7,47
8,89
10,44
12,13
13,88
15,80

1
sq. in
0,012
0,028
0,0491
0,077
0,110
0,150
0,196
0,249
0,307
0,443
0,600
0,785
0,995
1,231
1,485
1,767
2,075
2,410
2,759
3,140

cm
0,08
0,18
0,32
0,50
0,71
0,97
1,27
1,60
1,98
2,86
3,87
5,07
6,42
7,94
9,58
11,40
13,39
15,55
17,80
20,26

0,155006 square inch = 1 cm2


NUMERO DEI TONDINI E SEZIONI
2
3
4
5
6

sq. in
0,024
0,055
0,098
0,153
0,221
0,300
0,393
0,497
0,614
0,887
1,200
1,571
1,990
2,461
2,970
3,534
4,151
4,820
5,518
6,281

cm
0,16
0,36
0,63
0,99
1,42
1,94
2,53
3,21
3,96
5,72
7,74
10,13
12,84
15,88
19,16
22,80
26,78
31,10
35,60
40,52

sq. in
0,366
0,083
0,147
0,230
0,331
0,450
0,589
0,746
0,921
1,330
1,800
2,356
2,985
3,692
4,455
5,301
6,226
7,231
8,277
9,421

cm
0,24
0,53
0,95
1,49
2,14
2,91
3,80
4,81
5,94
8,56
11,61
15,20
19,26
23,82
28,74
34,20
40,17
46,65
53,40
60,78

sq. in
0,049
0,110
0,196
0,307
0,441
0,600
0,786
0,994
1,228
1,773
2,399
3,142
3,980
4,922
5,940
7,068
8,302
9,641
11,036
12,561

cm
0,32
0,71
1,27
1,98
2,85
3,88
5,07
6,42
7,92
11,44
15,48
20,27
25,68
31,76
38,32
45,60
53,55
62,20
71,20
61,04

sq. in
0,061
0,138
0,245
0,384
0,552
0,751
0,982
1,243
1,535
2,217
3,000
3,927
4,976
6,154
7,425
9,835
10,377
12,051
13,795
15,702

cm
0,40
0,89
1,59
2,48
3,56
4,85
6,34
8,02
9,90
14,31
19,35
25,34
32,10
39,70
47,90
57,00
66,95
77,75
89,00
101,30

sq. in
0,073
0,166
0,295
0,460
0,662
0,901
1,178
1,492
1,841
2,660
3,600
4,712
5,971
7,384
8,909
10,602
12,452
14,461
16,554
18,842

Dati presi dal testo: Introduzione alla grafica strutturale; Giuseppe Ciscato; Ponte Nuovo Editrice Bologna

126

cm
0,47
1,07
1,90
2,97
4,27
5,81
7,60
9,62
11,88
17,16
23,22
30,40
38,52
47,64
57,48
68,40
80,34
93,30
106,80
121,56

H - CARATTERISTICHE RETI ELETTROSALDATE A MAGLIA QUADRATA


Diametro Maglia
in mm
cm
4
4
4
5
5
5
6
6
6
6
8
8
10

10
15
20
15
20
25
10
15
20
25
15
20
20

Dimensioni
pannello cm
Larg.
Lung.
225
215
225
215
225
230
225
215
225
230
200
225
225

400
500
400
500
500
400
500
500
500
400
500
500
500

Superficie Sezione
pannello resistente
m2
cm2/m
9,00
10,75
9,00
10,75
11,25
9,20
11,25
10,75
11,25
9,20
10,00
11,25
11,25

1,26
0,84
0,63
1,31
0,98
0,78
2,82
1,88
1,41
1,13
3,35
2,51
3,93

Peso
pannello
kN

Peso al m2

0,18
0,14
0,09
0,22
0,18
0,12
0,51
0,32
0,26
0,17
0,54
0,46
0,72

0,02
0,01
0,01
0,02
0,02
0,01
0,04
0,03
0,02
0,02
0,05
0,04
0,06

kN/m2

127

I CARATTERISTICHE MECCANICHE E TECNOLOGICHE DEGLI ACCIAI DA


ARMATURA E RELATIVE PRESCRIZIONI
Acciai ad aderenza migliorata tipo FeB38k e FeB44k. Le barre di acciaio ad aderenza migliorata
del tipo 38k e 44k erano classificati dallUNI ENV 1992-1-1 come acciai di alta duttilit. Essi si
differenziano dalle barre lisce per la particolarit di forma atta ad aumentare laderenza del
conglomerato cementizio e sono caratterizzate dal diametro  della barra tonda equipesante,
calcolato nellipotesi che la densit dellacciaio sia pari a 7,85 kg/dm3. In generale, le barre ad
aderenza migliorata presentano i seguenti diametri:
5 mm <  < 30 mm
per acciaio FeB38k;
5 mm <  < 26 mm
per acciaio FeB44k.
I requisiti dei suddetti acciai sono riassunti nel prospetto sottostante:
Tipo di acciaio:

FeB38k

FeB44K

Tensione caratteristica di snervamento

fyk [N/mm2]

> 375

> 430

Tensione caratteristica di rottura

ftk [N/mm2]

> 450

> 540

> 14

> 12

3

4

6

8

8

10 

10 

12 

Allungamento a rottura A5
(misurato su 5 diametri)
 < 12 mm

Per barre ad
aderenza
migliorata aventi
:

12 <   18 mm
18 <   25 mm
25 <   30 mm

Piegamento a 180
su mandrino
avente
diametro D:

Piegamento e
raddrizzamento su
mandrino avente
diametro D:

Nota: Secondo il Documento di Applicazione Nazionale dellE.C.2, il progettista deve dichiarare


nella relazione sui materiali i limiti dei rapporti fy/fyk e (ft/fy)medio posti a base del calcolo e che
dovranno essere soddisfatti dallacciaio impiegato. I limiti precedentemente definiti saranno
controllati nello stabilimento di produzione e si riferiranno agli stessi campioni di cui alle prove di
qualificazione. In tali limiti, fy rappresenta il singolo valore di snervamento di riferimento ed ft il
singolo valore della tensione di rottura.
Nei calcoli statici si devono adottare di norma le sezioni nominali. Le sezioni effettive non devono
risultare inferiori al 98% di quelle nominali. Qualora le sezioni effettive risultassero inferiori a tale
limite, nei calcoli statici si adotteranno le sezioni effettive. Per barre ad aderenza migliorata non
comunque ammesso superare le tolleranze indicate nel prospetto seguente:

128

Diametro
nominale
[mm]
Tolleranza
in % sulla
sezione
ammessa
per
limpiego
Diametro
nominale
[mm]
Tolleranza
in % sulla
sezione
ammessa
per
limpiego

10

12

14

16

18

20

+/
10

+/
10

+/
9

+/
8

+/
8

+/
8

+/
8

+/
6

+/
6

+/
6

+/
6

22

24

25

25

28

30

+/
5

+/
5

+/
5

+/
5

+/
5

+/
5

Nellelaborazione dei risultati sperimentali ottenuti in laboratorio si opera comunque sulle sezioni
effettive delle barre lisce e sulle sezioni delle barre equipesanti per barre e fili trafilati ad aderenza
migliorata. Per i fili di acciaio trafilati e per i fili delle reti e dei tralicci, la tolleranza sulle sezioni
ammesse per limpiego di +/ 4 per tutti i diametri.
Tutti i prodotti di barre lisce o ad aderenza migliorata, di fili, di reti e di tralicci devono procedere
ad una marchiatura del prodotto fornito, dalla quale risulti in modo inequivocabile, il riferimento
allazienda produttrice, allo Stabilimento, al tipo di acciaio ed alla sua eventuale saldabilit. A tali
produttori fatto obbligo di depositare il marchio (nervatura o marchiatura) presso il Ministero
dei Lavori Pubblici.

129

Acciaio per c.a. ordinario laminato a caldo. Lacciaio per cemento armato ordinario laminato a
caldo, denominato B450C caratterizzato dai seguenti valori nominali delle tensioni caratteristiche
di snervamento e rottura da utilizzare nei calcoli di progetto (tabella I.2):
fy nom [N / mm 2 ]

450

ft nom [ N / mm 2 ]

540

Tabella I.1 Tensioni caratteristiche di snervamento e rottura da utilizzare nei calcoli


per gli acciai di armatura lenta.
e deve rispettare i requisiti indicati in tabella I.2:
CARATTERISTICHE
Tensione caratteristica di snervamento
Tensione caratteristica di rottura

fyk
fyk

REQUISITI
 fy nom [ N / mm2 ] (frattile 5,0%)
 ft nom [N / mm 2 ] (frattile 5,0%)

( ft / fy ) k

 1,15 (frattile 10,0%)


 1, 35 (frattile 10,0%)

( ft / fy nom ) k

 1, 25 (frattile 10,0%)

Allungamento su carico massimo


(in termini di limite caratteristico)

( Agt ) k

Diametro del mandrino per prove di piegamento a 90 e


successivo raddrizzamento senza cricche:
 < 12 mm
12 mm    16 mm
16 mm <   25 mm
25 mm <   40 mm

 7,5% (frattile 10,0%)

4
5
8
10

Tabella I.2 Caratteristiche e requisiti acciaio B450C.

130

Acciaio per c.a. ordinario trafilato a freddo. Lacciaio trafilato a freddo, denominato B450A,
caratterizzato dai medesimo valori nominali delle tensioni di snervamento e rottura dellacciaio
laminato a caldo B450C (vedere tabella I.1), deve rispettare i requisiti indicati nella tabella I.2.
CARATTERISTICHE
Tensione caratteristica di snervamento
Tensione caratteristica di rottura

fyk
fyk

REQUISITI
 fy nom [ N / mm2 ] (frattile 5,0%)
 ft nom [N / mm 2 ] (frattile 5,0%)

( ft / fy ) k

 1, 05 (frattile 10,0%)

( ft / fy nom ) k

 1, 25 (frattile 10,0%)

Allungamento su carico massimo


(in termini di limite caratteristico)

( Agt ) k

Diametro del mandrino per prove di piegamento a 90 e


successivo raddrizzamento senza cricche:
  10 mm

 2,5% (frattile 10,0%)

4

Tabella I.2 Caratteristiche e requisiti acciaio B450A.

131

Controlli di produzione in fabbrica e procedure di qualificazione. Secondo la Normativa


Italiana (Norme Tecniche), tutti gli acciai, siano essi destinati ad utilizzo come armature per
cemento armato ordinario o precompresso devono essere prodotti con un sistema di controllo
permanente della produzione in stabilimento che deve assicurare il mantenimento dello stesso
livello di affidabilit nella conformit del prodotto finito, indipendentemente dal processo di
produzione.
Il sistema di gestione della qualit del prodotto che sovrintende al processo di fabbricazione deve
essere predisposto in coerenza con le norme UNI EN 9001: 2000 e certificato da parte di un
organismo terzo indipendente, di adeguata competenza ed organizzazione, che opera in coerenza
con le norme UNI CEI EN ISO/IEC 17025: 2005.
Ai fini della certificazione del sistema di gestione della qualit del processo produttivo il produttore
e lorganismo di certificazione di processo potranno fare riferimento alle indicazioni contenute nelle
relative norme europee disponibili UNI EN 10080: 2005, UNI EN 10138: 1992, UNI EN 10025:
2005, UNI EN 102101: 1999, UNI EN 102102: 1999, UNI EN 10219: 1999. Quando non sia
applicabile la marcatura CE, ai sensi del DPR n. 246/93 di recepimento della direttiva 89/106/CEE,
la valutazione della conformit del controllo di produzione in stabilimento e del prodotto finito
effettuata attraverso la procedura di qualificazione di seguito indicata.
Nel caso di prodotti coperti da marcatura CE, devono essere comunque rispettati, laddove
applicabili, i punti del presente paragrafo non in contrasto con le specifiche tecniche europee
armonizzate. Il Servizio Tecnico Centrale della Presidenza del Consiglio Superiore dei lavori
pubblici organismo abilitato al rilascio dellattestato di qualificazione per gli acciai di cui sopra.
Linizio della procedura di qualificazione deve essere preventivamente comunicato al Servizio
Tecnico Centrale allegando una relazione dove siano riportati:
 elenco e caratteristiche dei prodotti che si intende qualificare (tipo, dimensioni, caratteristiche
meccaniche e chimiche, ecc.);
 indicazione dello stabilimento e descrizione degli impianti e dei processi di produzione;
 descrizione dellorganizzazione del controllo interno di qualit con indicazione delle
responsabilit aziendali;
 copia della certificazione del sistema di gestione delle qualit;
 indicazione dei responsabili aziendali incaricati della firma dei certificati;
 descrizione particolareggiata delle apparecchiature e degli strumenti del Laboratorio interno di
stabilimento per il controllo continuo di qualit;
 dichiarazione con la quale si attesti che il servizio di controllo interno della qualit sovrintende
ai controlli di produzione ed indipendente dai servizi di produzione;
 modalit di marcatura che si intende adottare per lidentificazione del prodotto finito;
 descrizione delle condizioni generali di produzione del Prodotto nonch
dellapprovvigionamento delle materie prime e del prodotto intermedio;
 copia controllata del manuale di qualit aziendale, coerente alle norme della serie ISO 9000.
Il Servizio Tecnico Centrale verifica la completezza e congruit della documentazione presentata e
procede a una verifica documentale preliminare della idoneit dei processi produttivi e del Sistema
di Gestione della Qualit nel suo complesso. Se tale verifica preliminare ha esito positivo, il
Servizio Tecnico Centrale potr effettuare una verifica ispettiva presso lo stabilimento di
produzione. Il risultato della Verifica Documentale Preliminare unitamente al risultato della
Verifica Ispettiva saranno oggetto di successiva valutazione da parte del Servizio Tecnico Centrale
per la necessaria ratifica e notifica al produttore. In caso di esito positivo, il Produttore potr
proseguire nella Procedura di Qualificazione del Prodotto. In caso negativo, saranno richieste al
Produttore le opportune azioni correttive ce dovranno essere implementate.
La Procedura di Qualificazione del Prodotto continua con:
132

 esecuzione delle prove di Qualificazione a cura del Laboratorio di cui allart. 59 del DPR n.
380/2001 incaricato dal Servizio Tecnico Centrale su proposta del produttore secondo le prove
di qualificazione e verifiche periodiche di qualit;
 invio dei risultati delle prove di qualificazione da sottoporre a giudizio di conformit al
Servizio Tecnico Centrale da parte del laboratorio di cui allart. 59 del DPR n. 380/2001
incaricato;
 in caso di giudizio positivo il Servizio Tecnico Centrale provvede al rilascio dellAttestato di
Qualificazione al produttore e inserisce il Produttore nel Catalogo Ufficiale dei Prodotti
Qualificati che sar reso disponibile sul sito internet;
 in caso di giudizio negativo, il Produttore pu individuare le cause della non conformit,
apportare le opportune azioni correttive, dandone comunicazione sia la Servizio Tecnico
centrale che al Laboratorio incaricato e successivamente ripetere le prove di qualificazione.
Il prodotto pu essere immesso sul mercato solo dopo il rilascio dellAttestato di Qualificazione. La
qualificazione ha validit di 5 anni.
Mantenimento e rinnovo della qualificazione. Per il mantenimento della qualificazione, i
Produttori sono tenuti con scadenza semestrale entro 60 giorni dalla data di scadenza del semestre
di riferimento ad inviare al Servizio Tecnico Centrale:
1. dichiarazione attestante la permanenza delle condizioni iniziali di idoneit del processo
produttivo, dellorganizzazione del controllo interno di produzione in fabbrica;
2. i risultati dei controlli interni eseguiti nel semestre sul prodotto nonch la loro elaborazione
statistica con lindicazione del quantitativo di produzione e del numero di prove;
3. i risultati dei controlli eseguiti nel corso delle prove di verifica periodica della qualit, da parte
del laboratorio di cui allart. 59 del DPR n. 380/2001 incaricato;
4. la documentazione di conformit statistica dei parametri rilevati (di cui ai prospetti relativi agli
acciai specifici) nel corso delle prove di cui ai punti 2) e 3). Per la conformit statistica tra i
risultati dei controlli interni ed i risultati dei controlli effettuati dal Laboratorio incaricato
devono essere utilizzati metodi statistici di confronto delle varianze e delle medie delle due serie
di dati, secondo i procedimenti del controllo della qualit (a tal fine si potr fare utile
riferimento alle norme UNI 6809: 1972 e UNI 6806: 1972.
Il produttore deve segnalare al Servizio Tecnico Centrale ogni eventuale modifica al processo
produttivo o al sistema di controllo anche temporanea. Il Servizio Tecnico Centrale esamina la
documentazione, ne accerta la conformit ai requisiti previsti nelle Norme Tecniche e rilascia
lAttestato di Conferma della qualificazione. Ogni sospensione della produzione deve essere
tempestivamente comunicata al Servizio Tecnico Centrale indicandone le motivazioni. Qualora la
produzione venga sospesa per oltre un anno, la procedura di qualificazione deve essere ripetuta.
Il Servizio Tecnico Centrale pu effettuare o far effettuare, in qualsiasi momento, al Laboratorio
incaricato ulteriori visite ispettive finalizzate allaccertamento della sussistenza dei requisiti previsti
per la qualificazione.
Al termine del periodo di validit di 5 anni dellAttestato di Qualificazione il produttore deve
richiedere il rinnovo, il Servizio Tecnico Centrale, valutata anche la conformit relativa allintera
documentazione fornita nei 5 anni precedenti, rinnover la qualificazione.
Il mancato invio della documentazione di cui sopra entro i previsti sessanta giorni ovvero
laccertamento da parte del Servizio Tecnico Centrale di rilevanti non conformit, comporta la
sospensione ovvero la decadenza della qualificazione.
Identificazione e rintracciabilit dei prodotti qualificati. Ciascun prodotto qualificato deve
costantemente essere riconoscibile per quanto concerne le caratteristiche qualitative e riconducibile
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allo stabilimento di produzione tramite marcatura indelebile depositata presso il Servizio Tecnico
Centrale, dalla quale risulti, in modo inequivocabile, il riferimento allAzienda produttrice, allo
stabilimento, al tipo di acciaio ed alla sua eventuale saldabilit.
Ogni prodotto deve essere marcato con identificativi diversi da quelli di prodotti aventi differenti
caratteristiche, ma fabbricati nello stesso stabilimento e con identificativi differenti da quelli di
prodotti con uguali caratteristiche ma fabbricati in altri stabilimenti, siano essi o meno del
medesimo produttore. La marchiatura deve essere inalterabile nel tempo e senza possibilit di
manomissione. Per stabilimento si intende una unit produttiva a se stante, con impianti propri e
magazzini per il prodotto finito. Nel caso di unit produttive multiple appartenenti allo stesso
produttore, la qualificazione deve essere ripetuta per ognuna di esse e per ogni tipo di prodotto in
esse fabbricato.
Considerata la diversa natura, forma e dimensione dei prodotti, le caratteristiche degli impianti per
la loro produzione, nonch la possibilit di fornitura sia in pezzi singoli sia in fasci, differenti
possono essere i sistemi di marcatura adottati, anche in relazione alluso, quali ad esempio
limpressione sui cilindri di laminazione, la punzonatura a caldo e a freddo, la stampigliatura a
caldo e a freddo, la stampigliatura a vernice, la targhettatura, la sigillatura dei fasci e altri.
Comunque, per quanto possibile, anche in relazione alluso del prodotto, il produttore tenuto a
marcare ogni singolo pezzo. Ove ci non sia possibile, per la specifica tipologia del prodotto, la
marcatura deve essere tale che prima dellapertura delleventuale ultima e pi piccola confezione
(fascio, bobina, rotolo, pacco, ecc.) il prodotto sia riconducibile al produttore, al tipo di acciaio
nonch al lotto di produzione e alla data di produzione.
Tenendo presente che lelemento determinante della marcatura costituito dalla sua inalterabilit
nel tempo, dallimpossibilit di manomissione, il produttore deve rispettare le modalit di marcatura
denunciate nella documentazione presentata al Servizio Tecnico Centrale e deve comunicare
tempestivamente eventuali modifiche apportate. La mancata marcatura, la non corrispondenza a
quanto depositato o al sua illeggibilit, anche parziale, rendono il prodotto non impiegabile.
Qualora, sia presso gli utilizzatori sia presso i commercianti, lunit marcata (pezzo singolo o
fascio) viene scorporata, per cui una parte o il tutto perde loriginale marcatura del prodotto,
responsabilit sia degli utilizzatori sia dei commercianti documentare la provenienza mediante i
documenti di accompagnamento del materiale e gli estremi del deposito del marchio presso il
Servizio Tecnico Centrale. In tal caso, i campioni destinati al laboratorio incaricato delle prove di
cantiere devono essere accompagnati dalla sopraindicata documentazione o da una dichiarazione di
provenienza rilasciata dal direttore dei lavori.
I produttori, i successivi intermediari e gli utilizzatori finali devono assicurare una corretta
archiviazione della documentazione di accompagnamento dei materiali garantendone la
disponibilit per almeno 10 anni e devono mantenere evidenti le marcature o etichette di
riconoscimento per la rintracciabilit del prodotto. Eventuali disposizioni supplementari atte a
facilitare lidentificazione e la rintracciabilit del prodotto attraverso il marchio possono essere
emesse dal Servizio Tecnico Centrale.
Tutti i certificati relativi alle prove meccaniche degli acciai, sia in stabilimento che in cantiere o nel
luogo di lavorazione, devono riportare lindicazione del marchio identificativo, rilevato a cura del
laboratorio incaricato dei controlli, sui campioni da sottoporre a prove. Ove i campioni fossero
sprovvisti di tale marchio, oppure il marchio non dovesse rientrare fra quelli depositati presso il
Servizio Tecnico Centrale, le certificazioni emesse dal laboratorio non possono assumere valenza ai
sensi del presente decreto e di ci ne deve essere fatta esplicita menzione sul certificato stesso. In tal
caso, il materiale non pu essere utilizzato ed il Laboratorio incaricato informa di ci il Servizio
Tecnico Centrale.
Forniture e documentazione di accompagno. Tutte le forniture di acciaio, per le quali non
sussista lobbligo della Marcatura CE, devono essere accompagnate dallattestato di qualificazione
del Servizio Tecnico Centrale. Lattestato pu essere utilizzato sena limitazione di tempo. Su tale
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attestato deve essere riportato il riferimento al documento di trasporto. Il riferimento a tale attestato
deve essere riportato sul documento di trasporto. Le forniture effettuate da un commerciante
intermedio devono essere accompagnate da copia dei documenti rilasciati dal Produttore e
completati con il riferimento al documento di trasporto del commerciante stesso. Il Direttore dei
Lavori, prima della messa in opera, tenuto a verificare quanto sopra indicato ed a rifiutare le
eventuali forniture non conforme, ferme restando le responsabilit del produttore.
Prove di qualificazione e verifiche periodiche della qualit. I laboratori incaricati, di cui allart.
59 del DPR n. 380/2001, devono operare secondo uno specifico piano di qualit approvato dal
Servizio Tecnico Centrale. I certificati di prova emessi dovranno essere uniformati ad un modello
standard elaborato dal Servizio Tecnico Centrale. I relativi certificati devono contenere almeno:
 lidentificazione dellazienda produttrice e dello stabilimento di produzione;
 lidentificazione del tipo di prodotto e delleventuale dichiarata saldabilit;
 il marchio di identificazione del prodotto depositato presso il Servizio Tecnico Centrale;
 gli estremi dellattestato di qualificazione nonch lultimo attestato di conferma della
qualificazione (per le sole verifiche periodiche di qualit);
 la data del prelievo, il luogo di effettuazione delle prove e la data di emissione del certificato;
 le dimensioni nominali ed effettive del prodotto e i risultati delle prove eseguite;
 lanalisi chimica per i prodotti dichiarati saldabili (o comunque utilizzati per la fabbricazione di
prodotti finiti elettrosaldati);
 le elaborazioni statistiche previste nelle procedure di controllo in stabilimento per acciai da
cemento armato ordinario.
I prelievi in stabilimento sono effettuati, ove possibile, dalla linea di produzione. Le prove possono
essere effettuate dai tecnici del laboratorio incaricato, anche presso lo stabilimento del produttore,
qualora le attrezzature utilizzate siano tarate e la loro idoneit sia accertata e documentata. Di ci ne
deve essere fatta esplicita menzione nel rapporto di prova nel quale deve essere presente la
dichiarazione del rappresentante del laboratorio incaricato relativa allidoneit delle attrezzature
utilizzate. In caso di risultato negativo delle prove il Produttore deve individuare le cause e
apportare le opportune azioni correttive, dandone comunicazione al Laboratorio incaricato e
successivamente ripetere le prove di verifica.

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