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Documenti di Cultura
Titolo Autori
pag
ii
iii
iv
Biforcazioni
vi
vii
viii
English appendix
ix
Sonic writing: la machine informatique
x
The strong of the future
xi
Money, Revolution and Acceleration
in Deleuze and Guattari's Anti-dipus
xii
Biografie | Biographies
Algorithmic Committee
Obsolete Capitalism
Obsolete Capitalism
13
Edmund Berger
73
Paolo Davoli
Letizia Rustichelli
Lapo Berti
83
97
113
127
143
162
145
147
algorithmic committee
Quando Obsolete Capitalism ha deciso di confrontarsi con il libro Gli algoritmi del capitale (Ombre Corte, 2014)
non aveva unidea predeterminata di
ci che ne sarebbe risultato.
Il libro Moneta, rivoluzione e filosofia dellavvenire. Nietzsche e la politica accelerazionista in Deleuze, Foucault, Guattari, Klossowski prende
le mosse da un oscuro frammento
di Nietzsche - I forti dellavvenire incastonato nel celebre passaggio
dellaccelerare il processo situato
nel punto cruciale di una delle opere
filosofiche pi dirompenti del secolo scorso: LAnti-Edipo di Deleuze e
Guattari.
Dopo sei mesi ecco arrivare lesito del cimento. La ricerca nel cuore di tenebra dellaccelerazionismo
seppur presenti un esito di certo
parziale ed eterogeneo, mostra
almeno un guadagno: lemersione
di itinerari differenti e inaspettati
dalla scolastica accelerazionista
presente nel dibattito culturale
contemporaneo. Lo scostamento appare evidente in tutta la
sua problematicit sia dallipotesi di un accelerazionismo
1
Lapo Berti, tra i protagonisti della vicenda moneta e capitale degli anni
Settanta, parla dellesaurimento delle
retoriche marxiste e della volont di
sapere che animavano il movimento rivoluzionario dellepoca. Edmund
Berger introduce il mondo urticante
dellunderground USA che entr
in connessione con le riflessioni di
Deleuze, Foucault, Guattari e Lyotard.
In tema di occupazioni e attraversamenti, se altri hanno occupato Wall
Street, qui pi modestamente sono
stati occupati alcuni frammenti della filosofia pi fantascientifica che
esista. Se questi frammenti sono
stati riletti non certo per rigirarli
allaccademia ma per restituirli nel
loro selvaggio sguardo ai quei ragazzi-gatto con artigli curvi e cavi
imbottiti di pasta di cianuro, ragazzi-serpenti, ragazzi che sputano
e ringhiano, corrono come gattini
feroci sferrando colpi con rasoi e
schegge di vetro (Burroughs, I ragazzi selvaggi, 1971).
Questa sorta di gang ribelle burroughsiana, i Ragazzi Selvaggi, si
costituisce, infatti, come una contaminazione oscena e una versione
fantascientifica anni Settanta dei
forti dellavvenire nietzscheani:
Intendiamo schiacciare la macchina poliziesca ovunque. Intendiamo distruggere la macchina
poliziesca e tutti i suoi registri.
Intendiamo distruggere ogni sistema verbale dogmatico. Il nucleo
familiare e tutte le sue appendici
cancerogene sotto forma di trib,
paesi, nazioni, saranno eliminati alla radice. Non vogliamo pi
sentire alcun linguaggio familiare, linguaggio materno, linguaggio paterno, linguaggio da sbirro,
linguaggio da prete, linguaggio di
campagna e nemmeno linguaggio di partito. Per dirla alla buona di cagate ne abbiamo sentite
2
obsolete capitalism
ii
I forti dellavvenire
Il frammento accelerazionista
di Friedrich Nietzsche
nellAnti-Edipo di Deleuze e Guattari
accelerazionista di Deleuze e Guattari presente nell'Anti-Edipo4 decisivo nella chiosa finale del paragrafo
La macchina capitalistica civilizzata.5
Fino ad oggi, i vari commentatori che
si sono succeduti nel tempo sul passo
in questione, hanno in parte tralasciato e oscurato il preciso riferimento al
Groe Proze di Friedrich Nietzsche;
altri, invece, hanno accennato alla
provenienza del cupo riferimento
ad accelerare il processo, da parte di Deleuze e Guattari, citando
esplicitamente il libro di Nietzsche
La volont di potenza, non riferendosi per mai ad un preciso frammento, al contesto in cui inserito
e quali tematiche produttive sviluppa.
Le citazioni del passo originario di
Nietzsche provengono sempre dalla
letteratura secondaria e non vengono mai citate le fonti originarie
dell'opera nietzscheana (tranne
una fuggevole nota in Wikipedia, in
lingua inglese, nel lemma accelerationism, proveniente per dalla
letteratura secondaria)6, eccezion fatta per una breve menzione
generica della sola edizione anglosassone dei Posthumous Fragments di Nietzsche, da parte di
Matteo Pasquinelli, nel suo breve
post intitolato Code Surplus
Value and the Augmented Intellect.7
A nostro avviso, la chiosa finale di La macchina capitalistica
civilizzata, essendo controversa, non pu essere compresa
nel suo senso pi profondo se
I forti dell'avvenire
(Autunno 1887)
in modo sostanziale sia Deleuze che Foucault. Peccato che nelledizione italiana di
Nietzsche e il circolo vizioso i frammenti tradotti in origine da Klossowski, nel
1969, sono stati riportati, nelledizione
Adelphi del 2013, con le traduzioni di Giametta presenti nelledizione critica di Colli
e Montinari. Si persa in questo modo la
fragranza della traduzione inedita di
Turolla, che si rifece direttamente al gusto klossowskiano, nelledizione originale
Adelphi del 1981. La traduzione corretta in
accelerare, pur presente nelledizione
del 1981, si perde dunque nelledizione
2013, sostituita da affrettare.
19 Pierre Klossowski (1905-2001) intellettuale francese poliedrico fortemente influenzato dalle opere di Nietzsche. Grande
protagonista della cultura francese ed europea del 900 come traduttore, scrittore,
filosofo, pittore e, pi in generale, padre
intellettuale e spirituale di Deleuze e Foucault, i suoi discepoli prediletti.
20 Nietzsche e il circolo vizioso (Adelphi, 1981); edizione originale francese
Nietzsche et le cercle vicieux (Mercure de
France, 1969); solo nel 1997 il libro verr
tradotto in inglese da Daniel W. Smith
(Nietzsche and the Vicious Circle, The
University of Chicago Press/The Athlone
Press)
21 Klossowski tradusse in francese
due volumi per le edizioni Gallimard delle
Oeuvres philosophiques compltes di Friedrich Nietzsche: il primo volume in assoluto delle Opere, nel 1967, Le Gai Savoir:
Fragments posthumes, t 1881 - t 1882,
e il volume pubblicato nel 1976, Fragments
posthumes - Autumn 1887- mars 1888.
22 Enzo Turolla, il traduttore italiano
dellopera di Klossowski Nietzsche e il circolo vizioso, ha operato in modo corretto
mantenendo il senso della traduzione klossowskiana del frammento I forti dellavvenire, evitando quindi di recuperare la traduzione gi disponibile di Sossio Giametta,
pubblicata nel 1971. Questa sua intuizione
- che viene sviluppata in tutto lo sforzo
di traduzione dellopera e che in questo
breve testo supportiamo - gli fa rendere
in modo corretto lespressione francese
acclrer in accelerare, anzich in
affrettare come capitato nelle traduzioni precedenti di Treves e Giametta.
23 Ai fini di una maggiore chiarezza,
Klossowski non stato lunico traduttore
di Nietzsche a rendere in accelerare il
verbo tedesco beschleunigen: infatti,
gi il primo traduttore del testo di La volont di potenza in inglese, Anthony Ludovici (1910), traduceva con accelerate
lespressione tedesca in questione. Ai fini
del nostro studio: nellAnti-Edipo Deleuze
si rif di certo alla traduzione in lingua
francese di Klossowski del 1969, e non a
quella in lingua inglese del 1910, per tanti
versi lacunosa, di Ludovici.
10
sigla
Bibliografia in sigle
Titolo
Autori Edizione
anno
#a
#Accelerate
MacKay e Avanessian
Urbanomic
2014
ac
Lanticristo
Nietzsche Adelphi 1977
ae
LAnti-Edipo
Deleuze e Guattari
Einaudi paperbacks
1975
ae [e]
Anti-dipus
Deleuze e Guattari
University of
1983
Minnesota Press
aep
The Anti-dipus Papers Guattari Semiotext(e)
2006
c
Chaosophy
Guattari Semiotext(e)
2009
co
Conversazioni
Deleuze e Parnet
Ombre Corte
1998
csv
Code Surplus Value and
Pasquinelli
Blog personale
2014
The Augmented Intellect
cv
Circulus Vitiosus
Klossowski
Aut Aut #267268
1995
drf
Due regimi di folli e altri scritti Deleuze
Einaudi
2010
dm
Divenire molteplice
Deleuze
Ombre Corte
2002
fd
Follia e discorso
Foucault Feltrinelli 1996
gadc
Gli algoritmi del capitale
Pasquinelli
Ombre Corte
2014
ic
Il Capitale
Marx
Editori Riuniti
2006
id
Lisola deserta e altri scritti Deleuze
Einaudi
2007
ivnf
Introduzione alla vita non-fascista
Foucault Maldoror 2012
lat
Lettres et autres textes
Deleuze
Editions de Minuit
2015
lvs
Lezioni sulla volont di sapere Foucault
Feltrinelli
2015
md
Macchine desideranti
Deleuze e Guattari
Ombre Corte
2012
mmdg
Marxism and Money Kerslake Parrhesia
2015
in Deleuze and Guattaris
Capitalism and Schizofrenia
mp
Microfisica del potere Foucault Einaudi 1977
mv
La moneta vivente
Klossowski Mimesis 2008
n
Nietzsche
Deleuze SE
1997
nf
Nietzsche e la filosofia Deleuze Einaudi 1992
ncv [i]
Nietzsche e il circolo vizioso Klossowski Adelphi
1981
ncv [ii]
Nietzsche e il circolo vizioso Klossowski Adelphi
2013
nlm
Nietzsche in lingua minore
Riccio e Vaccaro
Mimesis
2000
o
Opere complete di F. Nietzsche
Colli e Montinari
Adelphi
19642014
pm
Il pensiero e il movimento Bergson
Bompiani 2000
pp
Pourparler
Deleuze Quodlibet
2000
sf
Simulacri e filosofia
Deleuze e Klossowski
Millepiani
1997
z
Cos parl Zarathustra Nietzsche Adelphi 2007
11
obsolete capitalism
iii
Moneta, rivoluzione
e accelerazione nellAnti-Edipo
di Deleuze e Guattari
c a pi t ol o i
14
Il piano di consistenza
e le incognite insoddisfatte
Quesito molare: il senso del passaggio accelerazionista nel suo complesso di difficile comprensione e i vari
commentatori che si sono succeduti
finora non hanno saputo dare risposte
soddisfacenti (Kerslake).
Quesiti molecolari:
1) Il problema delle note a margine nel testo di Deleuze e Guattari,
in riferimento al frammento accelerazionista di Nietzsche presente in La
macchina capitalistica civilizzata (AE,
272) e le buone ragioni per non citare
il sinistro frammento (Pasquinelli).
2) Leventuale citazione errata di Nietzsche da parte di Deleuze
e Guattari allinterno del passaggio
accelerazionista sulla via rivoluzionaria da intraprendere e sullaccelerare il processo (Pasquinelli).
3) Il senso sibillino dellultima
frase del paragrafo La macchina
capitalistica civilizzata: In verit su
questo capitolo non abbiamo ancora visto nulla. Questultima frase
destabilizza tutto il senso logico
del passo dal quale non deriva
nessuna inferenza logica apprezzabile e contribuisce fortemente a
costruire il blocco enigmatico che
tutto il passo pone (Kerslake).
4) Lambiguit nel vedere coniugati i flussi monetari del capitalismo, cio laccelerazione dei
processi di decodificazione e deterritorializzazione
macchinati
dal capitale, con il futuro della
rivoluzione. Quale rapporto, dunque, tra moneta e rivoluzione?
(Pasquinelli e Kerslake).
5) Qual il problema filosofico e politico urgente che si cela
dietro il senso nascosto del passaggio accelerazionista al quale
Deleuze e Guattari tentano di
rispondere in base alla teoria e
la prassi dei flussi decodificati e
deterritorializzati.
Come
leggere
LAnti-Edipo?
Abbiamo individuato quattro caratteristiche salienti dellopera. La
prima caratteristica sulla quale abbiamo lavorato allinterno della nostra ricerca stata lipertestualit,
cio abbiamo considerato il testo di
Deleuze e Guattari come un ipertesto ante-litteram, e, in particolare,
ne abbiamo valutato larchitettura
intrinseca come un ipertesto impersonale. Tutti e due i volumi di Capitalismo e schizofrenia - LAnti-Edipo e Mille piani, in modi pi lucidi e
compiuti il secondo rispetto al primo - sono degli ipertesti che macchinano una complessit filosofica
tutta da decifrare, in quanto i nodi
che si presentano via via durante il
testo, sono spesso enucleati come
semplici passaggi, dei veri e
propri hyperlink, che riportano a
ulteriori problemi, quesiti e narrazioni, a testi e teorie presenti in
altri oggetti intellettuali che costituiscono in tal modo un vero e
proprio network di senso. Deleuze
stesso ha parlato dellAnti-Edipo come di un libro-flusso (ID,
278). Deleuze e Guattari, infatti,
non hanno mai preteso di fare un
libro del folle [ lo schizofrenico ]
ma un libro in cui si rinunciava a
sapere, o non cera pi bisogno
di sapere, chi parlasse esattamente, un curante, un assistito,
15
siero-sperimentazione. Ce tutto un
aspetto per cui Foucault non ha smesso di considerare il processo del pensiero come una sperimentazione. E la
sua discendenza da Nietzsche. Non si
trattava affatto di sperimentare sulla prigione, ma di cogliere la prigione
come luogo in cui i prigionieri vivevano una certa esperienza che doveva
essere pensata anche dagli intellettuali, per come li concepiva Foucault.
Il GIP e bello quasi quanto un libro di
Foucault. Lho seguito con tutto me
stesso, perche ne ero affascinato
(DRF, 224-25). Se dunque lopera anti-edipica il frutto dellelaborazione
in presa diretta di due militanti
inseriti completamente allinterno
delle lotte anti-repressive degli anni
70, LAnti-Edipo, allo stesso tempo,
figlio politico di quarantanni di
sottosuolo, se possiamo parlare
come Dostoevskij.4 Quarantanni,
circa, sono gli anni che separano
LAnti-Edipo dalla rivista Acphale
di Bataille e Klossowski, i cui cinque
numeri sono usciti tra il 1936 e il
1939; ai nostri fini tale rivista ha
unimportanza cruciale in quanto
inaugura, per prima e nel pi completo isolamento intellettuale, una
lettura di Nietzsche anticonvenzionale, dissacrante, rivoluzionaria
e con un compito politico ben definito, seppure ambizioso e tempestoso allo stesso tempo: sottrarre Nietzsche e la sua filosofia
allabbraccio mortale dei fascismi europei degli anni '20 e '30. In
questi quarantanni di sottosuolo
la figura chiave che in Francia
funger da tedoforo tra lultima
leva di intellettuali nietzscheani,
Foucault e Deleuze, e la prima
leva di sediziosi radunati intorno alla rivista di Bataille, Acphale, sar Pierre Klossowski.
Afferma Deleuze in Pensiero
Nomade, il testo breve pi de-
anche dei grandi stilisti. Lo stile in filosofia il movimento del concetto. Certo questo non esiste al di l delle frasi,
ma le frasi non hanno altro scopo che
di dargli vita, una vita indipendente. Lo
stile una messa in variazione della
lingua, una modulazione, una tensione
di tutto il linguaggio verso un fuori. In
filosofia come in un romanzo; ci si
deve chiedere che cosa sta per accadere?, che cos successo?. Solo
che i personaggi sono dei concetti,
e le ambientazioni, i paesaggi sono
degli spazi-tempo. Si scrive sempre
per dare la vita, per liberare la vita
l dove imprigionata, per tracciare
delle linee di fuga. Per questo occorre
che il linguaggio non sia un sistema
omogeneo, ma uno squilibrio, sempre eterogeneo: lo stile vi scava delle
differenze di potenziali tra cui pu
passare qualcosa, accadere qualcosa, pu balenare un lampo che scaturisce dal linguaggio stesso, e farci
vedere e pensare quello che restava
nellombra attorno alle parole, delle
entit di cui si sospettava appena
lesistenza (PP, 187). Questo frammento illuminante; spiega perch
certi passaggi come quello che ci
apprestiamo a commentare, sembrano particolarmente ostici e volutamente obliqui. Eppure Deleuze
pone la necessit prioritaria dello stile, anche aggressivo, anche
squilibrato, purch passi qualcosa, una scossa denergia, un
fiotto di pensiero, un balenio di
lampo. Un esempio lampante di
questo costruttivismo lo abbiamo nel celebre paragrafo della
Macchina capitalistica civilizzata, grazie ad un riuscito montaggio cinematografico la David
Lynch: un mostruoso strisciante.
Il testo del paragrafo parte con
una celebrazione delle assiomatiche marxiane, poi sincrina
sottilmente pagina dopo pagina,
Prima di tutto, non sono un nietzscheano (C, 290). Questa la risposta contrariata di Guattari allultima
domanda che proviene dal pubblico nel leggendario seminario The
Schizo-Culture Conferenze tenutosi
nel novembre del 1975 alla Columbia University di New York, presenti Foucault, Deleuze, Lyotard e
tutto il gotha della contro-cultura
newyorchese.5 Di certo, tra tutti i
filosofi analizzati in questo saggio,
Guattari il meno attratto dalla
figura di Nietzsche e dalla costellazione di pensiero a lui riferibile.
Guattari, infatti, appartiene a
una scuola di pensiero politico
che affonda le proprie profonde
radici nel comunismo libertario, refrattario alla centralizzazione bolscevica e allortodossia marxista. Deleuze, ne parla
in questi termini: Lesperienza
di Guattari passa attraverso il
trotzkismo, lentrismo, lopposizione di sinistra (la Voie communiste), il movimento del 22
marzo (ID, 251). Il movimentismo politico di Guattari lo porta,
nel corso degli anni 70, a essere
uno dei teorici di riferimento
21
c a pi t ol o i i
Ripensandoci
oggi,
mi
sembra
unevidenza che in anni recenti, con accentuazione brusca negli anni Settanta, i nomadi sono stati
innanzitutto immagine dei Buoni. Nomade era ci che sgusciava tra le
maglie di un maligno controllo. Nomade era ci che sfuggiva alla persecuzione dellUomo Nuovo, che poi era
- nel caso migliore - un secondino. Nel
caso pi frequente: un delatore.
Roberto Calasso,
Locchio assoluto (1993)
A Lenin, che affermava che il socialismo era il potere dei Soviet pi lelettrificazione, Kronstadt rispondeva:
il potere del Partito pi le esecuzioni.
Jean-Francois Lyotard,
Capitalismo energumeno (1972)
Il crepuscolo del
Nietzsche impolitico
1976); sarebbe stato controprodu- po. E del tutto plausibile che gli studiocente per lui indicare edizioni e numer- si si domandino se non sono proprio gli
azioni arbitrarie.
stessi autori a citare in modo erroneo
Nietzsche, frutto forse di una lettura
poco accorta del testo nietzscheano o
Il sistema di dipendenza
di una parafrasi mal riuscita. Vediamo
delleconomia dal desiderio
ora di capire perch invece proprio
Nietzsche il convitato di pietra del
Entriamo ora nel cuore del celebre
passaggio accelerazionista e, non a
passaggio del paragrafo La macchitorto, di tutto lAnti-Edipo. Infatti, alle
na capitalistica civilizzata. Christian
spalle della citazione di Nietzsche, c
Kerslake nel suo intervento Marxism
tutto un mondo pronto a emergere.
and Money in Deleuze and Guattaris
Per meglio comprendere il ruolo di
Capitalism and Schizophrenia (2015)
Nietzsche in questo passaggio crudefinisce il passaggio acceleraziciale, procediamo con una lettura del
onista dellAnti-Edipo come diffitesto dettagliata, suddividendolo in
cile da comprendere. Il passaggio
parti.
certamente ostico, ma con una
lettura ipertestuale il senso del tesL'integrazione del desiderio avto destinato a risolversi. Tutto ci
viene infatti a livello dei flussi, e
che abbiamo attribuito in precedendei flussi monetari, non a livello
za come qualit dellAnti-Edipo - il
dell'ideologia. Quale soluzione almetodo nietzscheano, lipertestuallora? Quale via rivoluzionaria? La
it ante-litteram, il dualismo politipsicanalisi di scarso aiuto, nei
co, la ripetizione come potenza e lo
suoi rapporti pi intimi col danstile come movimento del concetaro, essa che registra, guardanto, il punto di vista privilegiato di un
dosi bene dal riconoscerlo, tutto
comunismo libertario e anti-totalun sistema di dipendenze ecoizzante - raggiunge il climax pernomico-monetarie nel cuore del
fetto in questo denso passaggio,
desiderio di ogni soggetto che
non solo cartografia classica del
tratta, e che costituisce per suo
movimento accelerazionista, ma
conto una gigantesca impresa di
nodo cruciale di tutta lopera anassorbimento di plusvalore. Ma
ti-edipica. Iniziamo ora a prendere
quale via rivoluzionaria, ce n'
in esame le inferenze derivanti
forse una? (AE, 272).
dal testo deleuziano-guattariSe il capitale attraverso le proano. Come tutti hanno notato,
prie assiomatiche immanente
tra testo, senso del passaggio e
alla societ, si chiedono i due auposizione politica degli autori non
tori, e il desiderio fluisce in tutti i
c coerenza logica. Il riferimento
pori del sociale, quale via rivoluza Nietzsche, complica ulteriorionaria percorribile se i due
mente il quadro. Qualcosa sfugflussi sono cos integrati? Per
ge, ma non si comprende bene
Deleuze e Guattari infatti lidecosa sfugga. Manca la corretologia non ha alcuna importanza:
ta inferenza, in punta di principio,
ci che conta non lideologia ()
poich ogni studioso e commenma lorganizzazione del potere
tatore conosce in modo chiaro le
poich, come vedremo pi avanposizioni politiche rivoluzionarie
ti, lideologia marxista assegna
dei due estensori dellAnti-Edial desiderio un posto gregario
25
Acceleriamo il processo:
dromocrazie a confronto
28
Una locuzione sulla quale soffermarsi andare ancora pi lontano. Landare in senso contrario
rispetto al nazionalismo di sinistra
proposto da Samir Amin equivale
per Deleuze e Guattari allandare
ancora pi lontano nel movimento del mercato, della decodificazione e della deterritorializzazione.
IL movimento della decodificazione e della deterritorializzazione si
pu identificare con il movimento
del mercato, ma non appartiene
unicamente al mercato. E un suo
tratto distintivo, ma allo stesso
tempo distintivo e immanente
sia al movimento nietzscheano
che al movimento della circoscritta comunit rivoluzionaria
in cui si riconoscono Deleuze e
Guattari. Non necessariamente
tre realt sovrapponibili, sebbene gli autori pongano adiacenti i percorsi della produzione
sociale e della produzione desiderante, almeno allinizio del pro30
virt - ma soltanto, si deve sempre tenere presente questo fatto, dal punto di
vista di una filosofia che era nichilista,
che portava scritta sulla sua insegna la
negazione della vita. Schopenauer era
nel suo diritto quando diceva che con
la compassione viene negata la vita,
viene resa pi degna di negazione - la
compassione la praxis del nichilismo (AC, 172-73; N, 89).
Dato che la locuzione andare [ancora] pi lontano appare due volte
nel passaggio accelerazionista della Macchina capitalistica civilizzata,
proviamo ad inserire il significato esattamente come Nietzsche lo utilizza. Vediamo che calza a pennello: se
si fatta dellazione di sradicamento
nomadico - la deterritorializzazione
- e di distruzione anomica - la decodificazione - il perno del proprio
agire da parte dei rivoluzionari - il
terreno e lorigine di tutte le virt,
cio la virt per eccellenza - allora
il processo da accelerare sar
oggettivamente allopposto di quello del mercato. Infatti, nel pensiero nietzscheano, il movimento del
mercato un moto che implica la
praxis del nichilismo, cio un
doppio movimento negativo, il no
alla vita, direbbe Nietzsche. Il primo
movimento: la gestione planetaria
che persegue il mercato, nei fatti,
reprime ogni pulsione e distrugge
ogni differenza, ogni ecosistema, ogni circuito auto-organizzato, con lunico scopo di far fluire
senza fine le merci per creare e
distribuire ricchezza attraverso
la remunerazione del capitale. Il
secondo movimento, immanente
al primo, produce processi di livellamento e selezioni di conformit quale condizione necessaria
per il mantenimento dellumanit a questo livello di artificialit, a cui corrisponde per lincessante trasformazione della
si che, come un sismografo, deve rilevare lo sprigionarsi dei flussi che sovvertono la societ? Che cos infatti
la schizoanalisi, se non unanalisi militante, libidinal-economica, libidinal-politica? (PP, 30). Se linconscio produce
desiderio attraverso un processo
schizofrenico, quale fine possiamo
attribuire alla schizoanalisi? Deleuze
ne offre una splendida definizione: La
schizoanalisi non ha che un fine: che la
macchina rivoluzionaria, la macchina
artistica, la macchina analitica divengano pezzi e ingranaggi gli uni degli
altri. Se si considera il delirio, ancora
una volta ci sembra che esso abbia
due poli, un polo paranoico fascista
e un polo schizo-rivoluzionario. Non
smette di oscillare tra questi due
poli. Proprio questo ci interessa: la
schizo-rivoluzione in opposizione al
significante dispotico (PP, 36-37).
Rimane ora da valutare se i nerboruti del futuro, questa genia di
bohmien parassiti e anticapitalisti
paventati da Nietzsche nel frammento accelerazionista incastonato in questo passaggio dellAnti-Edipo, possano corrispondere in
qualche misura alle macchine desideranti anedipiche e alle singolarit nomadi afasciste progettate
da Deleuze e Guattari. Manca ancora, infatti, il senso pi profondo
dellingaggio nietzscheano.
Il diamante grezzo
e il cuore del complotto
di stile e di taglio del concetto filosofico minore di processo accelerato di produzione desiderante, ma ci
utile per definire in modo concreto il
concetto maggiore di rivoluzione acefala che Deleuze, Guattari, e la comunit nietzscheana rivoluzionaria
stanno elaborando proprio in questo lasso temporale, dal 1968 al 1975.
Accelerare il processo, come diceva
Nietzsche potrebbe infatti rivelarsi
unarma a doppio taglio in quanto ci
che scrive Nietzsche nel frammento I
forti dellavvenire, se letto la lettre,
non esattamente ci che intendono
Deleuze e Guattari, almeno a una
prima lettura superficiale. Per dirimere il passo e la citazione, dobbiamo
infatti attivare un tipo di lettura ipertestuale a cui abbiamo fatto riferimento allinizio del saggio perch,
come ha scritto Deleuze, il testo
soltanto un piccolo ingranaggio in
una pratica extratestuale che si
tratta di prolungare e poi rendere
fecondo (ID, 330). Daltra parte,
Deleuze e Guattari nellAnti-Edipo
parlano esplicitamente di uso produttivo della macchina letteraria e
di liberare nel testo la sua potenza rivoluzionaria. Ai fini della corretta esegesi del testo di Deleuze
e Guattari costituiamo unalleanza
con lesegesi klossowskiana del
frammento nietzscheano 9 [ 153 ]
I forti dellavvenire, e pi in generale con il magistrale testo di Pierre
Klossowski, Nietzsche e il circolo
vizioso, con cui lAnti-Edipo dialoga a distanza sul nodo cruciale
della cospirazione nietzscheana. La cospirazione che si attiva
contro la realt gregaria, dunque
contro leconomia di mercato,
presentata per la prima volta in
modo essenziale da Nietzsche
nel frammento dellautunno
1887: Klossowski definisce infatti I forti dellavvenire come il
E probabile che Klossowski abbia atteso almeno trentanni il momento in cui poter leggere e confrontare in modo esaustivo tutti i
testi del periodo postumo, il Nachlass, e trovare finalmente conferma di quanto paventato da lui
e Bataille fin dalla seconda met
degli 30 del Novecento; cio
che il Nietzsche post-Zarathustra stesse iniziando ad elaborare
una propria teoria cospirativa,
in qualche misura insurrezionale rispetto al governo economico della societ, e che tale
complotto fosse collegabile,
sempre oscuramente, al circolo vizioso delleterno ritorno
(SF, 26). E noto che i concetti
dellultimo Nietzsche non hanno
avuto unelaborazione definiti-
34
onista dellAnti-Edipo. Se lutilizzo consapevole del frammento accelerazionista di Nietzsche a questo punto
acclarato da questa seconda citazione
pi estesa da parte di Deleuze, nondimeno il significato del passaggio di
quale via rivoluzionaria intraprendere non ha guadagni particolari. Dei
tre fatti elencati che discendono da
Pensiero Nomade, il primo del tutto
evidente mentre gli ultimi due vanno
spiegati. Affrontiamo la discrepanza
tra accelerare il processo nella versione di Nietzsche e in quella forgiata da Deleuze e Guattari. Il Nietzsche
politico pensa - secondo la lettura di Klossowski - che uneventuale
societ segreta, [sar] composta
da sperimentatori, sapienti e artisti () cio da creatori che sapranno agire in nome della dottrina del
circolo vizioso e che ne faranno la
condizione sine qua non dellesistenza universale (CV [aut aut n.
267-268], 59). Alle spalle di questa
comunit di singolarit marchiata dalla non-scambiabilit c per
uninarrestabile legge economica
che conduce alla gestione totale
della Terra e alla pianificazione
planetaria dellesistenza. Nulla
di tutto questo allorizzonte del
pensiero espresso dallAnti-Edipo:
si tratta viceversa di un messaggio di speranza attraverso il conflitto. Il secolo delle rivoluzioni
si realizzato, forse oltre ogni
previsione di Nietzsche; e nonostante tutti i tradimenti che le
rivoluzioni hanno subito, ritracciandole in modo fulmineo nellalveo del livellamento economico
generalizzato, nondimeno esse
hanno dimostrato che proprio da
l, da quel carico enorme di accumulazione di energia/desiderio
si formano quegli eventi di rottura che, soli, producono quella
differenziazione che Nietzsche
intesa come esteriorit, incompiutezza, preminenza in rapporto ai segni, infinita auto-interpretazione. Nellintervento di Foucault, c per unistanza
pi profonda che Deleuze coglie e fa
sua nelle Conclusioni del convegno di
Royaumont:
la ragione pi generale per la
quale ci sono tante cose nascoste, in
Nietzsche e nella sua opera, di ordine metodologico. Una cosa non ha
mai un unico senso. Ogni cosa ha pi
sensi che esprimono le forze e il divenire delle forze che si agitano in essa.
Anzi, non c la cosa, bens soltanto delle interpretazioni e la pluralit
dei significati. Interpretazioni che si
nascondono in altre, come maschere
incastrate, linguaggi inclusi gli uni
negli altri. Foucault ce lha mostrato:
Nietzsche inventa un concetto nuovo
e dei nuovi metodi di interpretazione.
() Alla logica si sostituisce una topologia e una tipologia: ci sono interpretazioni che presuppongono una
maniera bassa o vile di pensare, di
sentire e perfino di vivere, altre che
testimoniano di una nobilt, generosit, creativit, cos che le interpretazioni denunciano innanzitutto
il tipo di colui che interpreta e
rinunciano di fronte alla questione
che cosa? per promuovere quella del chi? (DM, 14-15).
Contro gli intellettuali del suo
tempo che accomunano i tre supposti maestri del pensiero occidentale in una riflessione irenizzata, insorge Deleuze in Pensiero
nomade, stigmatizzando di abominevole sintesi tale postura intellettuale: Si ritiene che allalba
della nostra cultura contemporanea stia la trinit Nietzsche,
Freud, Marx. Poco importa che
siano stati anzitempo disinnescati (ID, 320). Chi ha portato
avanti questa operazione e con
quali fini? Loperazione di disin-
uscite dal Maggio 1968. Crono-itinerari brevi, divorati con grande celerit,
ma nel 1972, ancora novissimi. Dopo
tutto, non si tratta di una generazione
che, ignara, si prepara alla sedizione
gi nelle culle o sui banchi di scuola?
Attenti alle culle, affermano dunque
Deleuze e Guattari tra una risata delirante e il fosco augurio di un futuro
minaccioso, la rivoluzione in itinere,
siamo allinizio di una controcultura combattiva e consapevole. Come
ogni lettore del presente saggio sa,
questaugurio destabilizzante non si
realizzato - nel breve periodo; ma chi
pu mai dire, come scrive Klossowski
e
come
pensano
Deleuze,
Guattari
e
Foucault,
che
i
forti dellavvenire cos come la
comunit ombra di singolarit
inassimilabili, non siano confusi tra la folla e che, dunque,
luomo al silicio e il cospiratore
nomade
attendano
nel
non
tracciabile e nellimpercettibile?
c a pi t ol o i i i
Il vagone freudiano
e il treno marxista-leninista
Il commento di Klossowski al
frammento di Nietzsche pura
dinamite. Presuppone che esista,
tramite il gioco anarchico delle
pulsioni, una frattura insanabile
tra singolarit e gregariet, anche
a livello di istituzioni. I gruppi e le
comunit inassimilabili procederanno, secondo il testo klossowskiano, a distruggere le istituzioni e
formeranno delle nuove istituzioni che potranno essere qualificate come anti-gregarie, il che
presuppone che potranno abiurare sia la copia riformata che il
modello delle istituzioni stesse:
listituzione-a-venire potr essere una non-istituzione, oppure
una post-istituzione, piuttosto
che unistituzione migliore, cio
riformata. Lessere anacronistici gli uni rispetto agli altri
presuppone una differenza di
natura, una biforcazione tra
39
41
nunciarla a sua volta come anacronistica (AE, 68). Come si vede, Deleuze e
Guattari citano direttamente il passo
di Klossowski dal suo libro del 1969,
Nietzsche e il circolo vizioso, definendo il senso della cardinalit tra istanze rivoluzionarie, istituzioni, societ
gregaria, legge economica e pulsioni
erotiche delle singolarit: o le pulsioni-intensit provocano la sovversione
della legge economica, o allinverso
la legge economica che perverte le
pulsioni e le intensit. Facciamo tesoro di questa divaricazione e impieghiamo il dualismo contrastato nel
passaggio accelerazionista dellAnti-Edipo: o il capitalismo dei flussi
perverte il singolo salariato e cattura il capitalista - gli economisti
capitalistici non hanno torto nel presentare leconomia come se dovesse
perennemente venir monetizzata, come se bisognasse insufflarvi
sempre dallesterno della moneta
secondo unofferta e una domanda. Proprio cos il sistema regge e
funziona, e attua perpetuamente la
propria immanenza. Proprio cos
loggetto globale dun investimento
di desiderio. Desiderio del salariato,
desiderio del capitalista, tutto pulsa dello stesso desiderio (AE, 271)
- e ci avviene attraverso lo strumento della moneta come fiotto di
liquidit-desiderio a getto continuo, rendendo entrambi gregari, il
capitalista e il salariato, dalla connessione alla produzione, e alla
sua rappresentazione affettiva,
promossa dalla societ di mercato - ormai il profitto scorrer a
fianco del salario, tutti e due fianco a fianco (AE, 271); oppure
lo stato pulsionale prodotto dai
soggetti rivoluzionari - la comunit di molteplicit non regolarizzate - sovvertir i codici della
societ dominata dallistanza
operosa della moneta livella44
Lo scenario rivoluzionario tratteggiato da Deleuze e Guattari esclude qualsiasi classe di riferimento, qualsiasi organizzazione gi sul
terreno di lotta, qualsiasi macchina
da guerra gi esistente. Chi allora il rivoluzionario dellAnti-Edipo? A
chi rivolta lopera? Le fisionomie
dellagente sovversivo sono tracciate a pi riprese, sia da Guattari
che da Deleuze, ma appartengono
a due piani differenti, forse inconciliabili; e comunque lintera opera
anedipica un sostanziale laboratorio sperimentale nel quale gli autori cercano di accordare le due
tipologie di sediziosi che appartengono in realt alle due dimensioni
differenti dei loro universi concettuali. Nellintervista rilasciata dal
solo Guattari a Arno Munster per
la Neue Zeitung nel 1972 - Colloquio a proposito di LAnti-Edipo
- sul tema dellidentificazione
tra analista, malato e militante,
lo psicanalista parigino risponde:
Prima di tutto non si mai detto: identificazione dellanalista
con lo schizofrenico. Si dice che
lanalista, come il militante e lo
scrittore, come chiunque, sono
pi o meno impegnati in un processo schizo e si distingue sempre il processo schizo dalla
schizofrenico da manicomio, il
cui processo schizo, appunto,
bloccato o gira a vuoto. Noi non
diciamo che il rivoluzionario deve identificarsi con i pazzi che girano a vuoto,
ma che essi devono far andare avanti
le proprie azioni nel modo del processo
schizo (MD, 59). Secondo Guattari i
processi schizo investono pi figure
gi determinate e formalizzate prima del processo che le vedono coinvolte: il rivoluzionario, il capitalista,
il militante, il borghese, lo scrittore,
lanalista, lo schizofrenico internato
etc. La preminenza dunque data
alla gradualit e alla progressione
della costruzione del piano che tutto ammanta e travolge: per Guattari il piano dellorganizzazione.
Un piano che concerne contemporaneamente lo sviluppo delle forme
e la formazione dei soggetti. Esso
quindi, quanto si vuole, strutturale
e genetico (C, 93-94). Seguiamo
dunque il piano genetico-strutturale
di Guattari, privilegiando sempre il
punto di vista dei processi da accelerare e delle vie rivoluzionarie da intraprendere: Lo schizofrenico un tipo che per una ragione
o per laltra entrato in connessione con un flusso del desiderio
che minaccia lordine sociale. Subito questo interviene per far finire
tutto ci. Si tratta dellenergia libidinale, nel suo processo di deterritorializzazione, non dellarresto
di questo processo (MD, 60). Lo
schizofrenico guattariano dunque un soggetto lontano dalla dimensione sociale del malato e del
pazzo; esso si forma solamente al
momento di una connessione,
cio di un contatto, un urto, una
collisione-investimento con un
processo desiderante, individuale o collettivo, nel cui centro
propulsore insiste una energia
libidinale; il soggetto schizofrenico nel suo sganciarsi dai
territori di sicurezza e fondazione nel quale ancorato come
ficano il desiderio, che alienano il soggetto nella gerarchia famigliare e sociale ( sono un uomo, sono una donna,
sono figlio, sono fratello ecc.) Appena
si dice sono qualcosa il desiderio
gi strangolato (MD, 60). Ecco chi ,
secondo Guattari, il soggetto desiderante, lo schizofrenico inteso come
agente sovversivo: unentit accelerata allineata ai processi rivoluzionari
ai quali aderisce nello stato metastabile di deformazione permanente.
Non esiste quindi un rivoluzionario
ideal-tipico, lo schizo, ma sempre
e solo connessioni individuali e di
gruppo in processi schizorivoluzionari. Servono processi rivoluzionari
sperimentali, non soggetti rivoluzionari confezionati dallideologia. Coerentemente a queste assunzioni,
Guattari, si esprime a favore di un
riformismo permanente dellorganizzazione rivoluzionaria. Servono
pi dei fallimenti ripetuti o dei risultati insignificanti che una passivit
ebete davanti ai meccanismi di recupero (MD, 61).
La sedizione delirante
della grande politica
sy-la-Salle nel luglio del 1972. Klossowski nel corso della conferenza riprende
esclusivamente
i
due
frammenti che gi ha commentato nel
libro del 1969, Nietzsche e il circolo
vizioso, e che costituiscono il nucleo
portante della sua opera: il 10 [17] e il
9 [153] - I forti dellavvenire; proprio
leggendo I forti dellavvenire, il 9 [153]
che Klossowski afferma la centralit
essenziale di tale testo definendolo
come il cuore del complotto di
Nietzsche (CV, 61). Penetrazione in
profondit di un doppio cuore attraverso una doppia lettura: Klossowski
rilegge il Nietzsche complottista alla
luce del complotto schizo-nomade
che Deleuze orchestra nel cuore accelerazionista dellAnti-Edipo, cio il
passaggio finale di La macchina capitalistica civilizzata. Dopo la lettura
del frammento 9 [153] Klossowski si
domanda: Che cosa diventa il comportamento nietzscheano, considerato nel contesto delle nostre inquietudini attuali, non pi dal punto di
vista della nozione di potenza ma
dal punto di vista del circolo vizioso, inteso come figura di un giudizio
nichilista formulato su qualsiasi
azione? (CV, 62). Le inquietudini
attuali, cio il disagio giovanile, le
lotte rivoluzionarie e la contrapposizione tra forze avverse,
diventano la dimora per una riflessione sul comportamento
nietzscheano rilevato per dal
punto di vista del concetto
dellEterno Ritorno - il circolo
vizioso e non pi dalla prospettiva
del desiderio/volont di potenza;
tra le versioni dellEterno Ritorno a disposizione, Klossowski
privilegia la figura di un giudizio
nichilista formulato su qualsiasi
azione - ovvero il peculiare atteggiamento parodistico che
Nietzsche mantiene su tutto lo
scenario della gestione econom-
gruppi in fusione nelle enclavi o alla periferia, procedendo al contrario del precedente [il paranoico-fascisteggiante]:
non sono dei vostri, sono eternamente
della razza inferiore, sono una bestia, un
negro (AE, 315). In realt, altri passaggi
attribuibili al solo Deleuze sono molto
meno rassicuranti, anche per la controcultura del secondo Novecento: I
militanti rivoluzionari non possono non
essere strettamente implicati dalla delinquenza, dalla deviazione e dalla follia,
non come degli educatori o dei riformatori, ma come coloro che possono leggere soltanto in quegli specchi il volto
della loro propria differenza (ID, 254).
Il sovversivo dunque un simulacro
prismatico che deve far propri i punti di vista anche del delinquente, del
deviato e del folle, rilevando e problematizzando una doppia differenza:
tra s e la marginalit in cui si specchia, e tra i marginali fantasmati, di
cui fa parte, e il resto del corpo sociale. E dallelaborazione di queste
differenze relative e assolute che la
fisionomia del militante rivoluzionario acquisisce una propria singolarit deforme, in misura maggiore
rispetto a una presunta vocazione
antagonista che si auto-afferma in
negativo rispetto alla gente per
bene e che si costruisce come falsa contro-identit. Deleuze, per,
ha una visione diversa sia dal piano
trascendente guattariano, sia dalla
controcultura dominante nel secondo Novecento: con Klossowski,
egli pensa che Nietzsche concepisca una nuova strategia e un altro
modo di combattere (CV, 68). Ma
a differenza di Nietzsche, il rizomatico non nichilista, crede nella
rivoluzione come evento accelerato di trasvalutazione di valori;
per questo se accetta il registro
della parodia corrosiva, lo vira in
positivo, cercando nuove armi.
Questa nuova politica determina
c a pi t ol o i v
Sovvertire leffetto
frenante della totalit
54
Lapproccio di Lezioni sulla volont di sapere del 1971 si allontana molto dallinterpretazione
tradizionale della moneta dettata
dalleconomia classica, alla quale
non sfuggito n il Marx del Capitale n lo stesso Foucault di Le
parole e le cose (1966). Se per gli
economisti classici del XIX secolo
lutilizzo maturo e scambista
della moneta avviene con la nascita e lo sviluppo delleconomia
di mercato, per il Foucault di Le
55
57
esse stesse la loro repressione; ma anche, nel contempo, i mezzi per spezzare la repressione che esse subiscono a
differenti livelli. Tutto questo avviene
fino a quando dura la lotta delle pulsioni che, in un organismo dato, combattono pro e contro la formazione del
supporto, pro e contro la sua unit
psichica e corporale. Qui iniziano a
formarsi i primi schemi della produzione e del consumo, i primi segni
dellacquistare e del mercanteggiare
(MV, 53-54). Questo il passaggio
chiave dellintero universo rizomatico: Klossowski mostra in questo nucleo tematico il ruolo celato del
mondo pulsionale. Data la sua invisibilit, o la sua interiorit occultata in quanto senza sbocchi esterni
riconoscibili, il mondo pulsionale si
economizza allinterno del mondo
industriale. Ci che il mondo industriale consuma la pulsione alla procreazione, che una produzione della volutt del corpo istintuale,
etichettandola come merce ma, allo
stesso tempo, e in senso contrario,
il corpo produce emozioni occulte
eccedenti, materia astratta per un
fantasma - lentit spettrale che
ricorre ossessiva nel pensiero di
Klossowski - sul quale agiscono di
nuovo come retro-azione le pulsioni. Non esiste nulla allinfuori degli impulsi essenzialmente generatori di fantasmi. Il simulacro [ il
Trugbild nietzscheano ] non il
prodotto del fantasma, bens la
sua ingegnosa riproduzione, ed
in esso che luomo trova la capacit di prodursi da s, nelle forze
dellimpulso esorcizzate e dominate (NCV, 181). E a questo livello che, creato il fantasma, gli
istinti e le passioni non sono pi
disponibili a consumare e cedere
il fantasma stesso - vale a dire il
produttore di desiderio che si
riproduce - ed attorno a ques58
Qui entra in gioco lEterno Ritorno nietzscheano. Per Klossowski il segno distintivo del
Circolo Vizioso - cos definisce
lEterno Ritorno di Nietzsche -
il moto incessante, cio quella potenza [che] insegn altres
61
63
La macchina moderna
immanente
64
66
rizosferico, o siamo al divenire rivoluzionario perpetuo come condizione umana ai tempi della post-rivoluzione e delle
neo-societ di controllo post-capitaliste - come pensano Deleuze e Guattari nel deserto multistrato di Mille
Piani? Qualcosa dopo il 1978 cambiato, i rivoluzionari spettralizzano come
beautiful losers, come se la sedizione
e il rovescio del desiderio sul tappeto
del Reale fossero speculari al declino
dellindustria e alla corrosione del capitale storicamente fissato. La prassi
produttiva dellindustria e il concetto
di rivoluzione-catarsi decadono insieme nellOccidente, in un mesto e
lento crepuscolo. A noi estensori del
saggio, lintreccio moneta e rivoluzione posto da Klossowski e Deleuze
e da tutta la rizomatica anedipica
appare ancora destrema attualit,
non pi nella vulgata ponentina, ma
viceversa su scala globale, lunica
oggi possibile. Nella pi feroce contemporaneit non si smette di generare moneta e liquidit quanto non
si desiste dal divenire rivoluzionari
e patologicamente sediziosi, in ogni
singolo scenario planetario. Gli avvenimenti quotidiani non mostrano
altro. Come ha lucidamente scritto
Foucault, il triangolo di desiderio,
valore, simulacro ci domina ancora, e non riusciamo a scalfirlo n
a comprenderlo nella sua terribile
efficacia geometrica. Come sfuggire allassiomatica e far impazzire
la macchina moderna immanente:
la domanda dellAnti-Edipo ancora nostra contemporanea,
oggi come ieri. Un parte della
risposta, nel quadro dellevoluzione del rapporto tra tecnologia
e liberazione, pu certamente
nascere e crescere dal confluire
di tre specifiche aree della nostra contemporaneit: il cypherpunk, la tecnologia blockchain e
la sua versione decentralizzata
67
Come in molti, forse, hanno notato, il celebre passaggio dellaccelerazione del processo e della
via rivoluzionaria oltre ad essere
incastonato nellultima parte del
paragrafo La macchina capitalistica civilizzata (AE, 271-272), ritorna con forza nelle pagine dellIntroduzione alla schizoanalisi,
capitolo conclusivo dellAnti-Edipo, per ingemmare la pagina finale dellopera stessa.
Il focus sempre sul rapporto
conflittuale tra desiderio, formazioni di sovranit e sulla possibilit di un rovesciamento di
sovranit da parte della poten-
Conseguentemente, il pi grande
errore per un rivoluzionario pensare che la rivoluzione coincida
con il proprio Io, con la propria
persona, con il proprio nome nella
Storia. Infatti coloro che fanno
fallire la rivoluzione sono coloro
che le attribuiscono scopi, che
effettuano tagli darresto o che
le permettono di continuare nel
vuoto - i tradimenti non attendono, ma sono l fin dallinizio
(AE, 436). Viceversa, i lucidi
rivoluzionari che si accorgono
che vi sono gruppi i quali saggiudicano gli scopi prescelti dal
68
70
71
iv
edmund berger
Accelerazionismo Grunge
76
strade offrivano un desolante panorama di negozi e immobili vuoti. Lydia Lunch raccont che isolato dopo
isolato, cerano soltanto edifici abbandonati, dati alle fiamme ogni notte da
persone che l dormivano alla luce di
piccole candele mentre il regista
Scott B aggiunse Potevi andare in un
edificio ed impadronirtene rubare
lelettricit da un lampione e viverci
per anni.6
Agli occhi di Lotringer e di Semiotext(e) questo stava diventando il
palcoscenico per lo sviluppo della
schizo-cultura, prendendo spunto
dalla raffigurazione della schizofrenia da parte di Deleuze e Guattari
come di un processo di decodificazione e deterritorializzazione non
dissimile dal capitalismo ma capace
di rotture rivoluzionarie rispetto al
potere che esercita. Nel 1975 Semiotext(e) organizz la Conferenza sulla Schizo-cultura alla Columbia University, riunendo Deleuze,
Guattari, Foucault e Lyotard con
Cage, Burroughs ed altri membri
della scena downtown di NY ma
anzich essere un successo accademico, serv solo ad allontanare
Semiotext(e) dalluniversit ed a
spingerlo a diretto contatto con la
cultura di strada che aveva cercato di analizzare. Quando il numero
sulla Schizo-cultura venne pubblicato nel 1978, lestetica della
rivista era pi simile a una fanzine
punk, anche se il primo articolo
unintervista a Foucault.
Il concetto di schizo-cultura
precisamente quello che chiamerei accelerazionismo grunge
entrambi si muovono nella
scia dei flussi del capitalismo e
trovano il loro significato di autonomia nelle macerie. Un tipico
esempio il movimento artistico no wave, che si svilupp nei
distretti abbandonati del Lower
77
linee di fuga si uniscono alle linee oggettive di deterritorializzazione.8 Ancora una volta, ritroviamo il tema di
una rivoluzione che emerge sulla scia
dei flussi del capitalismo, una insurrezione molecolare tra le macerie.
Guattari medit se questa rivoluzione molecolare potesse o no farsi
carico non solo dei problemi locali,
ma anche delle pi vaste conformazioni economico-amministrative. Al
contrario, si verific linevitabile riterritorializzazione dei flussi capitalistici. Nel caso dellItalia, Autonomia
Operaia fu smantellata grazie alle
leggi demergenza promulgate dallo
stato. A New York, gli amministratori emanarono una serie di riforme
economiche in seguito al rischio di
bancarotta del 1975; negli anni ottanta con lincombenza dellera Reagan, finanza e capitale immobiliare
invasero la citt, innalzando i valori
immobiliari su tutta la linea e espugnando gli artisti dai loro lofts.
Committenti darte, ricchi collezionisti e proprietari di gallerie, tutti pieni di soldi, spostarono la loro
attenzione verso gli artisti concettuali, i pittori e gli scultori. Da un
giorno allaltro la spontanea immediatezza della cultura metropolitana si trasform in un ricco mercato darte. Semiotext(e) cavalc
londa, spostandosi da pubblicazioni in stile fanzine alla loro serie
Foreign Agents frammenti teorici tascabili con copertine nere
minimaliste. Lobiettivo era quello
di praticare il gesto situazionista di creare una esplosione nel
cuore del prodotto, una sorta di
antidoto omeopatico alla mercificazione di tutte le cose radicali
e militanti. Uno si chiede, tuttavia, fino a che punto Foreign
Agents si distinse dalla spettacolare ondata di capitalismo
finanziario: con la loro lucentez78
81
possibile intuire gli sviluppi cui la moneta priva di valore intrinseco, la fiat
money, come la chiamano gli americani, avrebbe potuto dare luogo in direzione di una progressiva estensione
dellarea occupata dallattivit finanziaria e, soprattutto, di una crescente
sovra-determinazione delleconomia
da parte della finanza. Non era possibile, allora, immaginare la formazione
di unoligarchia finanziaria globale
come quella che oggi abbiamo di fronte. Ma avevamo cominciato a porre
le basi di uno schema teorico che
avrebbe consentito di analizzare e di
comprendere questi sviluppi. Il punto di forza stava in unanalisi interdisciplinare, che non guardava solo
alleconomia ma anche alla politica,
ripristinando lo spirito originario
delleconomia politica offuscato
dalla deriva tecnocratica della scienza economica contemporanea.
Gran parte dell'intellettualit di
sinistra che si confrontava direttamente con i testi marxiani era
impegnata a difendere la teoria
del valore-lavoro, perch riteneva,
non a torto, che con questa crollava l'intero impianto della costruzione teorica marxiana fondato
sulla denuncia dell'appropriazione
indebita, da parte della classe dei
capitalisti, di un plusvalore che
non sarebbe stato altro che una
parte del lavoro erogato non pagata. A nostro avviso, tuttavia,
il mantenimento della teoria del
valore-lavoro come architrave
dell'interpretazione
marxiana
del sistema capitalistico, impediva di comprendere l'essenza e
la funzione centrale della moneta nel capitalismo attuale. Limpostazione marxiana, nonostante alcune brillanti intuizioni,
rimaneva ancorata allidea della
moneta-merce, strettamente
intrecciata alla teoria del va-
89
nota almeno dagli anni venti del secolo scorso. Lo proclam, ad esempio,
davanti a una Commissione del Congresso, un grande Governatore della
Federal Reserve, Marriner Eccles nel
settembre del 1941. In risposta alla
richiesta di spiegare come la banca
trovasse i soldi per acquistare i titoli governativi, Eccles afferm: La
creiamo noi sulla base del diritto di
emettere moneta creditizia Questo il nostro sistema monetario.
Se non ci fossero debiti, nel nostro
sistema monetario non ci sarebbe
nemmeno la moneta (cit. in Griffin
2010, 187-88). Allora, tuttavia, era
ancora presente il vincolo costituito dal collegamento del dollaro con
loro, anche dopo la svalutazione del
40% operata da Roosevelt nel 1934.
Il target dei 35$ per oncia di oro fino
costituiva un vincolo che impediva
alla banca centrale americana di
utilizzare indiscriminatamente e illimitatamente il potere di emettere
moneta creandola dal nulla.
Come ho gi detto, ci che caratterizza la situazione attuale a
partire dal fatidico ferragosto del
1971 che anche questo vincolo
allemissione di moneta ovvero alla
creazione di mezzi di pagamento
venuto meno. Le banche centrali sono virtualmente in grado
di immettere sul mercato tutta
la liquidit che ritengono opportuna. Il QE (Quantitative Easing)
lo strumento con cui attualmente
esse attuano questa possibilit.
I mercati vengono inondati di liquidit a costi pressoch nulli
per gli utilizzatori, le banche in
primis. Questa ipertrofia dell'offerta di mezzi di pagamento
concettualmente all'origine del
divario sempre pi ampio e pericoloso che si scavato fra il
mondo delle imprese che producono beni e servizi e il mon-
moneta l'architrave dell'ordine capitalistico in quanto fattore oggettivamente coercitivo che costringe l'intera
societ a sottomettersi al rapporto di
produzione capitalistico.
Lintelaiatura istituzionale della societ e delleconomia risponde alla
necessit di regolare le modalit attraverso cui si entra in possesso dei
mezzi di pagamento. Come qualsiasi ambito della vita sociale, anche
l'economia funziona sulla base di bisogni, di pulsioni, di incentivi e disincentivi, e il modo in cui questi fattori
sono orchestrati determina di volta
in volta lo stile economico prevalente. Anche all'interno del sistema
capitalistico vivono e convivono stili
economici diversi. In generale, tuttavia, lo stile economico capitalistico plasmato da pulsioni individualistiche che hanno preso forma
all'interno dei processi secolari che
hanno portato alla costituzione
dell'individuo come portatore di libert soggettive, affrancato dall'ordine gerarchico medievale. Allo
stato attuale dell'evoluzione storica della nostra civilt, l'esistenza
dell'individuo formalmente libero
appare inscindibile dal contesto
capitalistico in cui questa metamorfosi antropologica si dispiegata.
Come in tutti i periodi di crisi e,
in particolare, di crisi finanziaria,
la moneta torna ad affascinare le
menti e a solleticare l'immaginario, come fanno spesso i fenomeni
mal compresi. La sinistra oggi,
o almeno sarebbe, pi attrezzata
sul piano teorico perch, proprio
a seguito della crisi degli anni
settanta, sono state elaborate
analisi e teorie molto raffinate
e approfondite del ruolo della
moneta e della finanza nel determinare le crisi capitalistiche.
Un nome su tutti, quello di Hy-
banche centrali delle maggiori economie mondiali che operano in pressoch totale autonomia e con la capacit
di emettere qualsiasi ammontare di
moneta, concorrendo a determinare le
politiche dei governi. Il sistema creditizio e finanziario privato pu fare altrettanto. E sappiamo, soprattutto,
che tutto ci che avviene all'interno di
questi circuiti, tutte le decisioni che al
loro interno vengono prese e da essi
promanano, appartengono a un ambito in cui i poteri democratici non
entrano. Questo il vero problema.
Questa l'idra che bisogna provare
ad abbattere prima che le sue cento teste e, soprattutto, le sue cento
bocche si divorino il mondo, come
in parte gi hanno fatto. Non sar
la concorrenza, per quanto utile,
delle monete parallele o alternative
e, tanto meno, delle troppo mitizzate monete digitali o criptomonete, a farlo. In altre parole, non
sar la tecnologia dei pagamenti,
con le sue innovazioni, a farlo. Le
innovazioni nella tecnologia dei pagamenti sono importanti perch
avvicinano sempre pi i mezzi di
pagamento concreti a quella che
lessenza della moneta, quella
di unit di conto della contabilit
sociale. Alcune innovazioni, come
le monete digitali, posso agevolare levoluzione verso un sistema
dei pagamenti meno incentrato
sulle banche centrali. Le monete
parallele possono dare spazio a
sistemi dei pagamenti territorialmente limitati che favoriscono e
rafforzano la cooperazione fra
un certo numero di soggetti. Ma,
da sole, queste innovazioni non
basteranno a eliminare o anche
solo ad addomesticare lanima
capitalistica di tutti i sistemi di
pagamento attuali. Solo una presa di coscienza delle democrazie, simile a quella che sta pren-
Nome
LP
LR
PD
95
Lapo Berti
Letizia Rustichelli
Paolo Davoli
vi
Nei tre anni che passano dalla pubblicazione nel 2013 del Manifesto per
una politica accelerazionista ad oggi
si verificato un moltiplicarsi di saggi, conferenze e riferimenti filologici
in favore o contro lipotesi tracciata
da Srnicek e Williams i quali hanno
infine pubblicato un libro, Inventing
the Future, in cui le loro tesi politiche
vengono espresse pi ampiamente.
Dal punto di vista filosofico, comunque, gi il Manifesto ha avuto il merito di attrarre magneticamente a s,
non per forza come alleati, un folto
insieme di autori inclini a ragionare
sulle sorti dellumanit al tempo della catastrofe capitalistica contemporanea. Due libri collettivi usciti nel
2014, in particolare, raccolgono una
serie di riflessioni inaggirabili per
chi volesse comprendere la posta
in gioco teoretica e politica del dibattito sullaccelerazionismo: #Accelerate. The accelerationist reader, a cura di Avanessian e McKay,
e per il pubblico italiano Gli algoritmi del Capitale, curato da Matteo Pasquinelli. Entrambi i volumi
riportano integralmente il Manifesto di Srnicek e Williams, come
una sorta di pietra focaia che con
la sua scintilla permette di illuminare le pagine di alcuni grandi
filosofi della seconda met del
Novecento, come Deleuze e Lyotard, nonch di due immensi
predecessori: Marx e Nietzsche.
97
oppure
lungimiranza
rivoluzionaria , paiono contraddistinguersi
da un lato per il focus sulla deterritorializzazione, e dallaltro lato per un
certo disinteresse filologico o almeno
una minimizzazione dellambiguit
del discorso nietzscheano infoderato
nella retorica di Deleuze e Guattari.
In altre parole, mentre si interpreta
laccelerazione dei flussi di decodificazione del mercato come una opportunit rivoluzionaria per i processi di
soggettivazione che possono nutrirsi
della carica disruptiva di tali flussi nei
confronti dello stato, della famiglia,
della morale e della disciplina, si attesta implicitamente e di conseguenza una sola direzione alla prospettiva nietzscheana, quella espressa nel
frammento I forti dellavvenire: Il
livellamento delluomo europeo il
grande processo che non si deve
ostacolare: bisognerebbe affrettarlo ancora di pi4 Questo passo
nietzscheano oggi pu essere considerato alla radice dellaccelerazionismo, persino dellaccelerazione
della specie umana, ma lintenzione
di utilizzarlo a fini anti-capitalisti,
rivoluzionari ed emancipativi della
soggettivit dunque di attualizzarlo e perci di attualizzare linattuale presenta sicuramente
alcuni fattori di complessit di
cui probabilmente bisognerebbe
tener conto. In particolare, se
nel 1887 che si esprime lafflato
accelerazionista di Nietzsche,
dello stesso anno la sua prognosi sul compimento del nichilismo nei due secoli a venire5 ossia
ora e i sintomi, come vedremo,
possono gi essere segnalati dal
punto di vista politico, sociale e
culturale. In tal senso, seguendo solo una delle due indicazioni, quella pro-attiva e ignorando
quella pro-gnostica, si corre il
rischio di mutilare la prospetti98
anni in tale denuncia, non pu assolutamente essere considerato n tecnofobico n desideroso di salvaguardare
una qualche purezza originaria delluomo. Il concetto che probabilmente ha
finito per dare questa impressione
la grammatizzazione come agente di
proletarizzazione, anche se essa implica precisamente il contrario di una
purezza originaria, e pu essere compresa nella sua interezza solo se si assume la prospettiva farmacologica.
Per tale motivo, si rende opportuna
una prima digressione terminologica
che dipani i dubbi relativi al rapporto
tra grammatizzazione, umanizzazione e proletarizzazione.
Seguendo Stiegler che si rif a Sylvain Auroux, la grammatizzazione e
stata, da un lato, lagente principale
di costruzione della psiche e di sviluppo della civilizzazione mediante
il processo continuo di esteriorizzazione della memoria, dalla selce
scheggiata ai graffiti rupestri, dalla
scrittura alla discretizzazione industriale dei gesti, dei linguaggi e
dei comportamenti, fino allarchiviazione dei Big Data; in tal senso, in
quanto discretizzazione dei flussi
cognitivi, emotivi ed esperienziali
e archiviazione della memoria su
supporti materiali, essa il vettore di trasmissione dei saperi
nel corso della storia dellumanit dal momento che, stando a
Husserl e Derrida, il sapere, per
essere trasmesso e appreso, ha
sempre bisogno di una sua esteriorizzazione e reiterazione
tramite un supporto materiale.
Dallaltro lato, lo stesso processo di grammatizzazione ha finito per generare anche leffetto
contrario, ossia una progressiva
perdita di sapere, che Stiegler
definisce proletarizzazione. In
questottica, Platone e allora il
primo pensatore del proletaria100
Queste
considerazioni
ci
forzano ad esplorare in profondit i sintomi nichilistici del presente, che Stiegler ci invita a
pensare a partire dal concetto di
Antropocene, ossia lepoca in cui
luomo sarebbe diventato un fattore geologico di primordine, in
grado di trasformare, metten-
Il rischio, in pratica, che sottostimando gli effetti dello spasmo provato dal corpo desiderante
o delliper-disaggiustamento dei
piani organologici, collaterali o
diretti che siano, Srnicek e Williams rischiano di invocare una
egemonia socio-culturale della
sinistra senza contenuti o qualit, una sinistra dis-individuata
o radicalmente proletarizzata, e
questo per almeno due motivi.
Il primo, che uno degli effetti
dellaccelerazione tecnologica in
atto una sorta di riterritorializzazione gregaria e omogeneizzante delle soggettivit: questa
consiste non solo nella xenofo-
Ora, siamo consci del fatto che lattenzione stessa, allinterno della societ, sia un fenomeno tecno-logicamente formato, in quanto per
svilupparsi necessita sempre di un
ambiente costituito da artefatti come
supporti e veicoli di informazione, e di
pratiche, ossia di tecniche, di relazione tra lindividuo e questo ambiente.
Lattenzione, socialmente costituita,
sempre il risultato di un concatenamento tra i diversi tipi di organi segnalati in precedenza: psico-somatici,
tecnici e sociali. Tuttavia, allinterno
del capitalismo cognitivo palese che
lattenzione sia una risorsa di primaria importanza la quale, non essendo
esattamente infinita, richiede di essere sfruttata al meglio attraverso
ogni forma di tecnologia, con leffetto di un suo stress che, ormai in
molti casi, conduce a vere e proprie
patologie, come la ADHD o la cognitive overflow syndrome. Al di l
dei casi clinici, o del disagio collettivo, vi un aspetto decisamente
politico, o psico-politico, che non
pu essere trascurato - almeno dal
punto di vista post-nietzscheano
che si sta tracciando. Ed questo laspetto qualitativo propriamente detto: vivendo ai tempi di
uneconomia politica che ha nel
marketing, nella data economy
e nella feticizzazione dellibrido
tecno-umano le sue armi di istruzione di massa, risulta facile comprendere che solo alcune
modalit di attenzione vengano
promosse come ottimali, mentre
altre, meno produttive o consumatrici, siano relegate ai margini dellinnovazione tecnologica.
In altre parole, solo adattandosi
ai canali disegnati dallegemonia
del capitalismo cognitivo, lattenzione pu non solo sopravvivere ma perfino potenziarsi
o integrarsi con la tecnologia.
dustriali che li hanno prodotti esprimono il nihil delluomo, vale a dire la sua
non-essenza costitutiva il suo difetto
di essenza che ha sempre richiesto
un suo divenire-tecnico e un sistema
di cure sociali adeguato a contrastare
gli effetti collaterali prodotti da questo divenire (inquinamento, shock tecnologico, miseria simbolica, ecc.). In
mancanza di un tale sistema di cure,
il divenire tecnico, in quanto acceleratore dellentropia, rischia di condurre lessere umano a scomparire, a
non esistere pi. Ora, la non-essenza
costitutiva delluomo una questione
centrale anche per le prospettive
post-umaniste e trans-umaniste che
sembrano ipotizzare, nietzscheanamente, il superamento delluomo
mediante la tecnologia. Tale superamento, se non fa i conti con
lantropocentrismo latente nella
concezione del rapporto tra uomo
e tecnologia, secondo cui lanthropos dispone della techne, rischia
di rimanere umano, troppo umano o, nel lessico di Stiegler, antropico, troppo antropico, vale a
dire espressione di unimmagine,
una postura e unattivit essenzialmente legate al processo di
antropizzazione del mondo che ha
condotto alla situazione attuale,
allAntropocene come accelerazione antropica dellentropia:
Luomo divenuto antropocenico diventato non un lupo tra
gli uomini, bens il nemico della
umanit e pi in generale del
vivente. Come ultimo uomo,
non pi in grado di pensare
lessere non-inumano che egli
pu essere solo in quanto noetico - solo in quanto in-esistente: pu esserlo solo e sempre
nel non esistere ancora come
tale, nellesistere sempre
come non ancora, sempre
106
globalizzato. Alla base di questa coincidenza vi una particolare interpretazione dellentropia da parte di Stiegler, il
quale la intende non solamente come
dissipazione di energia e progressione
del disordine, bens e pi in generale
come il tendenziale livellamento di
ogni genere di differenza. Ci significa che se la globalizzazione neoliberale sta distruggendo la biodiversita
con linquinamento e la devastazione
degli habitat, il capitalismo cognitivo, come suo sottoinsieme, sta accelerando tanto lomogeneizzazione
culturale, quanto la sincronizzazione percettiva, affettiva e, appunto,
cognitiva. A rendere conto di questo ultimo fenomeno sono due tendenze tecnologiche che sembrano
destinate a intrecciarsi sempre pi:
una esterna e sociale, esosomatica,
quella di Internet, del neuromarketing e della comunicazione; laltra
incorporata e individuale, endosomatica, quella delle nano e micro
tecnologie, con la loro valenza potenziante ma anche canalizzatrice
delle capacit cognitive.
Ora, se lAntropocene e la governamentalit algoritmica rappresentano il compimento del nichilismo nel XXI secolo, per Stiegler
ci a cui chiamano le tendenze
trans-umaniste o extropianiste,
ossia la presa in carico affermativa del nichilismo per mezzo della
tecnologia, non pu essere accolto n ottimisticamente n pessimisticamente, bens proprio con
un atteggiamento nietzscheano
e deleuziano, ossia con larte di
spostare le prospettive. Piuttosto che cedere ad analisi disarmanti o a mitologie della fuga
dal mondo iper-tecnologico,
Stiegler cerca perci di individuare la leva interna alle condizioni tecnologiche date per rovesciare la situazione, passando
farmacologicamente da un nichilismo
passivo a un nichilismo attivo, in cui
anthropos, techn e geos trasvalutano
tutti i valori del capitalismo in favore di
una nuova economia, ossia di una nuova ecologia generale e politica, sulle
orme di Gorz e di Guattari.
Di fronte al nichilismo computazionale e a quello ecologico (passivi poich
espressioni dellultimo uomo), dove
in entrambi i casi si assiste al livellamento e alla scomparsa delle differenze sociodiversit e biodiversit
per Stiegler seguace e prosecutore
del Poscritto deleuziano la missione
etico politica fondamentale consiste
nel divenire la quasi-causa del nulla, del nihil. Nel lessico deleuziano,
divenire la quasi-causa di un evento significa saperlo contro-effettuare, vale a dire estrarre da esso
il senso che permette di ripensare
lesperienza, di esprimere la propria condizione e di creare cos un
concetto degno di quel che accade anche, simondoniamente,
proseguire il proprio processo
dindividuazione. Nella prospettiva
tecno-logica di Stiegler, ci significa che le nuove tecnologie di
body e cognitive enhancement ci
chiamano ad assumere su di noi
lestremizzazione farmacologica
di questa situazione, [] interrogandoci sulle condizioni organologiche che hanno reso possibile
tutto questo e sul carattere irriducibilmente farmacologico di
queste condizioni.33
Detto altrimenti le tecnologie di cognitive enhancement,
la metadata society o la societ automatica, cos come il
climate change antropogenico,
diventano occasioni per ripensare lumano e linumano, il fuori
e il dentro, lagency e le affordances, la stessa sinistra, nonch i processi dindividuazione
107
111
15 Cfr. in particolare P. J. Crutzen, Benvenuti nellAntropocene. Luomo ha cambiato il clima, la Terra entra in una nuova
era, a cura di A. Parlangeli, Mondadori,
Milano 2005.
16 Berns, Th., Rouvroy, A. (2012). Gouvernementalit algorithmique et perspectives dmancipation. Rseaux 177.
pp.163-196.
22 Vi e iper-disaggiustamento quando
gli organa artificiali che formano il sistema tecnico cortocircuitano al tempo stesso il livello degli organi e degli apparati
psicosomatici [] e il livello degli organismi sociali. E cio che conduce a quella che
definiamo una proletarizzazione generalizzata, V. Petit, Vocabulaire dArs Industrialis, cit., p. 420.
21 Ibidem.
l ap o berti
vii
Fantasie Accelerate.
Unuscita di sicurezza della sinistra?
I am not an advocate for frequent changes in laws and constitutions. But laws
and institutions must go hand in hand with the progress of the human mind.
As that becomes more developed, more enlightened, as new discoveries are
made, new truths discovered and manners and opinions change, with the change
of circumstances, institutions must advance also to keep pace with the times.
We might as well require a man to wear still the coat which fitted him when a boy
as civilized society to remain ever under the regimen of their barbarous ancestors.
Thomas Jefferson
Premessa
come una proposta che mira a disincagliare la politica della sinistra dalla
deriva minoritaria e conservatrice,
cui la condanna la totale assenza di
unanalisi aggiornata della composizione sociale e lincapacit di intendere la mutazione culturale, addirittura antropologica, che ha investito
gli abitanti dellultimo scorcio del
secondo millennio. Nellincapacit di abitare il presente, si persa
anche la capacit di frequentare il
futuro. Come spesso accade nelle
famiglie nobili decadute, si rimane
prigionieri di un passato glorioso,
avvolto nellaura del mito, ma senza neanche i mezzi per fare la manutenzione dei beni di famiglia. Le
erbacce fanno il resto, rendendo
impraticabile le dimore di un tempo. Laccelerazionismo spazza via
tutto ci, cerca di afferrare energicamente le dinamiche del presente e di proiettarsi verso un
futuro che si presenta, tuttavia,
piuttosto nebuloso e incerto.
Lanalisi che fa da sfondo alla
proposta e dovrebbe sostener-
settanta, quel fatidico decennio che inizia con il dollaro che cessa di essere
convertibile in oro, ponendo fine a un
mondo, e si conclude con larrivo al potere di Reagan e Thatcher. Nel mezzo
di quel decennio ci sono tante altre
cose, ma l, in quei due passaggi, che
il corso della storia cambia binario. E,
come quasi sempre avviene nelle vere
e profonde svolte della storia, quasi
nessuno se ne accorto, continuando a fissare lo sguardo su un oggetto
che non cera pi. Naturalmente, non
penso che Nixon, Reagan o la Thatcher abbiano scelto la storia: la storia
che ha scelto loro, perch si erano
esaurite le spinte e le energie sociali,
culturali ed economiche che avevano trainato il trentennio del compromesso keynesiano o socialdemocratico, se si preferisce. Occorre
capire perch quella svolta, operata
democraticamente, ha conquistato
un consenso maggioritario e perch, in tutto il mondo, la sinistra
politica, nelle sue varie espressioni,
non pi stata in grado di elaborare un progetto vincente e convincente. Una risposta stata data e,
probabilmente, quella giusta: era
cambiata la composizione sociale.
Ma nessuno, a sinistra, a parte
luso di alcune metafore (dalle pi
antiche, come loperaio sociale,
alle pi recenti, come la moltitudine) ha veramente fatto i conti
con la configurazione reale della
societ attuale; con i vissuti che
in essa si intrecciano; con i modi
concreti in cui i soggetti costruiscono o rinunciano a costruire
i loro percorsi di vita e condividono pezzi di immaginario di cui
sempre pi incerta lorigine;
con i modi attraverso cui prendono coscienza del loro vivere in
societ come individui formalmente liberi. Nessuno ha cercato di capire quale strada avesse
passant, non mi sembra che la crescente automazione dei processi produttivi sia la prova della crisi secolare
del capitalismo, ma piuttosto la prova
dellinesauribile energia che il capitalismo in grado di sprigionare mediante
linnovazione scientifica e tecnologica
rivolta a rigenerare e ad ampliare le
fonti del profitto. Quella che in crisi,
secolare o meno, la societ nel suo
insieme, che chiamata a governare
questi processi e che da troppo tempo si dimostra incapace di farlo. In
questo vuoto di governo si infilato
un potere nuovo e antico al tempo
stesso, ma comunque dirompente:
il potere economico e finanziario.
Nessun contro-potere si profilato
allorizzonte, se si prescinde, com
giusto fare, dai patetici, se non finti,
tentativi di regolamentare i mercati
(antitrust).
In ogni caso, penso siamo daccordo sul fatto che le crisi finanziarie,
come tutte le crisi, sono anche
unopportunit. Il problema che attualmente nessuna teoria affronta
che non abbiamo gli strumenti
per individuare il range di possibilit realmente praticabili e i modi
per tradurle in realt. Un vuoto
che nessun esercizio retorico in
grado di riempire. Forse quello che il Manifesto intende dire al
Punto 1.3. (Sulla Congiuntura).
Punto 1.5
Sulla congiuntura
con occhi sgombri da schemi e ideologie ormai arrugginiti, magari con laiuto di qualche algoritmo.
Il cambiamento cui abbiamo appena
alluso un evento che mina alle radici
il patto democratico che, seppure in
maniera sempre pi insoddisfacente,
ha assicurato la coesione delle societ moderne. Se vogliamo essere
seri, o anche solo efficaci, a questo
livello che va posta la sfida politica del
presente. Occorre riscrivere il patto sociale implicito ed esplicito che
depositato nelle nostre costituzioni e
che non contempla il disciplinamento del potere economico. E non c
altra via se non quella di spingere e
convincere i governi a fare propria
questa istanza e a muoversi nella prospettiva di una riforma della
legge fondamentale che finalmente
ponga limiti e vincoli alla conquista
e allesercizio del potere economico, rendendolo socialmente sostenibile. Se non riusciamo a cambiare le norme e le istituzioni che
regolano (o provano a regolare) il
funzionamento della societ, altamente improbabile che si riesca
a imbrigliare i poteri esorbitanti
che ci stanno minacciando.
La fallacia costruzionista
C' una cosa che purtroppo accomuna il piglio innovativo e sanamente provocatorio del Manifesto accelerazionista con la sinistra
pleonastica ed quella che vorrei
chiamare la fallacia costruzionista, che poi l'aporia contro cui
si schiantato, storicamente, il
progetto comunista in tutte le
sue accezioni. Voglio dire l'idea
che la realt sociale possa essere plasmata sulla base di un
progetto consapevole, qualunque ne sia la natura e il modo
scia del mito della velocit propugnato dal futurismo italiano, che una nuova prospettiva politica. Vengono in
mente le parole con cui Walter Benjamin condanna il futurismo quale estetizzazione della politica, parole non
a caso richiamate da un severo critico dellaccelerazionismo (Noys 2014,
17), specialmente quando afferma
che c una discrepanza tra lesistenza di poderosi mezzi di produzione
e la insufficienza della loro utilizzazione nel processo di produzione, che
si manifesta nella disoccupazione e
nella mancanza di mercati di sbocco e che genera la guerra imperialistica come ribellione della tecnica
(Benjamin 1966, 48). Non voglio dire,
ovviamente, che sia questa la prospettiva in cui si muove laccelerazionismo, per lo meno nella declinazione di sinistra, ma mi sembra
evidente che esso poggia su di una
analoga mitizzazione della tecnica,
con la velocizzazione dei processi
che essa provoca. La metafora del
lunapark, in cui Benjamin vede una
sorta di vaccinazione nei confronti
della possibile intossicazione tecnologica della societ al tempo
stesso la proiezione dellesperienza della velocit cui lumanit
destinata a piegarsi. Ma lui faceva
ancora affidamento sul comunismo e sul potere del proletariato.
Del resto, il richiamo dellaccelerazionismo alle forze produttive
della tecnologia, alla necessit
di liberare le forze produttive
latenti, di accelerare il processo dellevoluzione tecnologica,
in quanto trampolino di lancio
verso il post-capitalismo, ha un
accento decisamente mitologico, non certo fattuale. Lincrollabile certezza di poter piegare gli
esiti tecnologici dello sviluppo
capitalistico a usi socialmente
alternativi non poggia su alcuna
Porre laccento sullaccelerazione, come fanno gli accelerazionisti, per certi versi fuorviante,
perch induce a trascurare la
qualit dei processi cui d luogo lo sviluppo scientifico e tecnologico. In fin dei conti, lo sviluppo economico, in quanto fondato
sullinnovazione, sempre stato accelerazionista. Una qualche forma della legge di Moore
sempre stata allopera. Non
questo il punto. In realt, laspetto decisivo e distintivo della fase
attuale sembra essere la velocit che il progresso scientifico e
tecnologico consente di raggiungere in determinati campi di
azione legati allelaborazione dei
dati, conferendogli unimpron122
singolo individuo. Questi, anche in piena solitudine, sapeva cosa doveva fare
per procurarsi il cibo e per proteggersi
dai pericoli e dalle avversit e applicava le sue energie per farlo. La ricompensa era, appunto, la sopravvivenza e
la possibilit di riprodursi. Da quando
luomo ha cominciato a vivere in societ il lavoro diventata unattivit
sociale, mediata dai rapporti sociali.
Il lavoro non gi nella disponibilit
diretta e immediata del singolo, ma
soggetta a una qualche forma di
cooperazione sociale e richiede che
lindividuo entri in relazione con altri uomini e si assoggetti alle regole che le forme di cooperazione impongono. Il lavoro diventa il perno
e il fondamento dellessere sociale
dellindividuo e, nel contempo, lo
rende dipendente dalle relazioni sociali entro cui lattivit lavorativa
si svolge. Luomo, ora, dipende dal
lavoro, la sua sussistenza dipende
dal lavoro. Levoluzione economica
della societ o, pi esattamente,
levoluzione delle condizioni economiche che rendono possibile la
riproduzione sociale si identifica,
in larga misura, con levoluzione
delle condizioni che determinano
laccesso al lavoro e le modalit
della sua esecuzione. Il processo
passato attraverso una serie di
fasi, segnate, in particolare, dal
cambiamento tecnologico. Non
questa la sede per ricostruirle.
Oggi sappiamo che uno dei fattori che condizionano laccesso
al lavoro il grado e la qualit
delle conoscenze possedute.
questo il fattore che sempre pi
determina la struttura del mercato del lavoro e plasma la gerarchia dei lavori, la quale, a sua
volta, determina a quale lavoro
si pu aspirare di accedere sulla
base di un determinato livello di
conoscenze. Il mercato del lav123
obsolete capitalism
Acceleriamo!
Matteo Pasquinelli un giovane filosofo cosmopolita che
sta costruendo un proprio itinerario teoretico-speculativo del
tutto eccellente e originale, tra
127
dromol o gy a rc h i v e i
Andy Green, inglese, il pilota di automobili che corre pi veloce del suono.
Nel 1997 Green ha realizzato nel deserto del Nevada il record mondiale di velocit, i 1.228 chilometri orari - Mach
1,016 - con lautomobile supersonica
ThrustSSC, diventando in questo modo
il primo uomo che ha superato il muro
del suono a livello del suolo. Nellestate
del 2015, in Sud Africa, Green tenter
di superare il limite dei 1.600 km/h, al
volante di una nuova vettura supersonica, la BloodhoundSSC. Ha dichiarato: A
parte il calore, il rumore, la gravit e lo
sbandamento dellautomobile nel deserto, dovrebbe essere facile. Una dichiarazione e un personaggio che avrebbe fatto la felicit di J.G. Ballard, anche
lui proveniente dalla RAF come Green.
giusto ricordare che il primo record
di velocit, ufficialmente registrato, di
unautomobile risale al 1898. Il pilota fu
il francese Chasseloup-Laubat e lautovettura - elettrica! - raggiunse i 63,14
km/h. Ma gi un anno dopo, 1899, la
mitica autovettura-missile La jamais
contente, infranse la barriera dei 100
km/h: Il belga Jenatzy la lanci ai
105,88 km/h. Oggi, quella velocit primordiale di 63 km/h raggiunta dagli
ascensori della Torre di Shangai, 632
metri daltezza, il secondo edificio
pi alto al mondo - linaugurazione
prevista entro dicembre 2015 -. Dal
livello B2 al 119 piano in 55 secondi,
gli ultra high-speed elevators raggiungeranno i 64,8 km/h.
128
dromol o gy a rc h i v e i i
129
dromol o gy a rc h i v e i i i
130
Se il capitalismo crolla, come arrestare la corsa impazzita della macchina immensa? Vediamo a questo
proposito cosa affermano Deleuze
e Guattari nel celebre passo dellAnti-Edipo (1972) riguardo le modalit di
contrasto alla trionfante societ capitalista: Quale soluzione? Quale patto
rivoluzionario? () Ritirarsi dal mercato mondiale? () Oppure andare
in senso contrario? () Non ritirarsi
dal processo, ma andare pi lontano,
accelerare il processo, come diceva
Nietzsche: in verit, su questo capitolo, non abbiamo ancora visto nulla. Pasquinelli e gli accelerazionisti
sono gli investigatori filosofici che,
letteralmente, vogliono andare pi
lontano, andando a vedere - cio a
pensare - i flussi scatenati come
si comporterebbero una volta liberati dalla coazione al guadagno, dalla
logica del profitto, dallallocazione
esclusivamente reddituale. Lassiomatica delle societ moderne
presa tra due poli, e non cessa di
oscillare da uno allaltro. () [Le societ moderne] sono prese tra due
direzioni: arcaismo e futurismo,
neoarcaismo e ex futurismo, paranoia e schizofrenia. Oppure, per
parlare come Srnicek e Williams,
la scelta tra post-capitalismo
globalizzato o lenta frammentazione verso il primitivismo. Gli
autori di Algoritmi del Capitale la
risposta al quesito vettoriale dei
due filosofi post-strutturalisti,
lhanno gi identificata: il capitalismo non distruzione creativa
bens distruzione distruttiva. Gli
accelerazionisti, dunque, hanno scelto l'opzione militante di
andare in senso contrario: accelerare il processo secondo
le sue linee di decodificazione
e deterritorializzazione - anche se le
posizioni individuali dei singoli filosofi
che si richiamano allaccelerazionismo
possono variare ed esprimere differenti sfumature a riguardo - affinch
il capitalismo collassi in quanto la sua
natura intimamente distruttiva prima
o poi ne causer lauto-consunzione.
Difatti siamo gi ad un passo dal cataclisma disgregante, vedi il collasso
del sistema climatico del pianeta e
la crisi del paradigma economico finanziario dominante; per Srnicek e
Williams intorno a noi si sviluppato un panorama di apocalissi' che
lattuale politica non pi in grado
di governare. Il metabolismo parossistico del capitale, che coniuga una
continua crescita ad una turbinosa
evoluzione tecnologica, giunto al
capolinea. Il collasso imminente.
Oppure, per utilizzare la terminologia cara a Prigogine, lentropia del
sistema della vasta macchina giunta ai massimi livelli; siamo prossimi al firewall. Il pianeta necessita di una differente accelerazione
navigazionale che dischiuda nuovi orizzonti di possibilit. Ovvero,
secondo Williams e Srnicek, unaltro progetto politico, alternativo
alleconomia di mercato, si deve
far carico delle linee di decodificazione e deterritorializzazione del
sistema. Bisogna, con urgenza,
separare due distinte traiettorie:
quella del sistema capitalistico e
quella dellevoluzione tecnico-scientifica.
131
dromol o gy a rc h i v e i v
Il Secolo accelerazionista
per eccellenza: il Cinquecento
Rinascimentale
3) nel processo accelerato delle forze materiali - a cui dobbiamo sottrarre qualsiasi
ipotesi ciclica e lineare - ogni resistenza
'negativa' viene espulsa dal movimento
stesso di progressione, in quanto esso
stesso dotato di un potere centrifugo che
espelle tutto ci che rimane di inorganico. A seguito di queste ipotesi, si dovrebbe distinguere tra accelerazioni relative
e assolute, accelerazioni intragenerazionali e intergenerazionali, tra velocit
medie di lunga durata e brusche accelerazioni di momenti contingenti, di elementi organici e inorganici di una accelerazione. Oppure potremmo ipotizzare,
in un radicale cambio di prospettiva
tecno-politica, la distinzione tra forze
catecontiche e spinte rivoluzionarie. Si
dovrebbero analizzare periodi storici,
archelogie dei saperi, cartografie dei
poteri, virtualit future con le Fisiche
e le Meccaniche appropriate. giunto
il momento in cui politica e filosofia,
fisica e cibernetica affinino una nuova
visione congiunta e stringano una nuova alleanza.
Dromologia, dunque,
Logica della Velocit
dromol o gy a rc h i v e v
133
L'antologia Gli algoritmi del capitale s'inserisce, con i continui riferimenti a Marx, nel dibattito contemporaneo sull'attualit filosofica del
marxismo, sulla sua spendibilit immediata nell'agone politico e sulla sua
ricchezza inesauribile come classico
imprescindibile del pensiero 'critico'.
Potremmo definire il lavoro di Pasquinelli come un atto del tutto legittimo sia di volont speculativa che
di militanza politica. La sua antologia ci presenta, infatti, una variante
dell'accelerazionismo che potremmo definire 'marxista-post-operaista', figlia del pi visionario pensiero
eretico marxista italiano, operando
in questo senso su tre versanti differenti.
Eredit: il primo versante orientato sia all'interno che all'esterno del contesto intellettuale
italiano per ribadire, ancora una
volta, quanto sia importante, originale ed ineccepibile l'eredit della tradizione filosofica e politica,
anche eterodossa, del marxismo
italiano post-1945, mettendo in
luce quanto 'lascito' operaista e
post-operaista sia presente nelle
elaborazioni pi recenti dell'accelerazionismo inglese.
Potenziamento: il secondo versante relativo a trasferire e diffondere le teorie accelerazioniste
al di fuori del contesto inglese,
impedendone in questo modo la
chiusura in ristretti ambiti accademici e intellettuali londinesi,
per costruire vice-versa un potente strumento di critica che
abbia perlomeno, ma non solo,
un afflato europeo. Evitando in
tal modo che il dibattito politico
e filosofico si risolva in posizioni pro e contro le tesi di Nick
dromol o gy a rc h i v e v i
134
135
dromol o gy a rc h i v e v i i
Il grappolo di domande deleuziane-guattariane a cui vogliono rispondere gli accelerazionisti sono domande dal futuro, provengono dal
futuro - non ultima quella specifica
domanda, affatto controversa, su
quale processo accelerare tra quelli
formulati come possibili dalla coppia di filosofi parigina. Alle quali domande si potrebbe rispondere con
altrettante domande, questa volta
derridiane, 'Dove andremo domani?
Dove va, per esempio, il marxismo?
Dove andiamo noi con lui?'(Spettri di
Marx, 1994). Perch se escludiamo
la 'politica della memoria, dell'eredit e delle generazioni', il futuro della politica accelerazionista, anche
nella sua versione influenzata dal
post-operaismo, potrebbe rimanere incerto se rimanesse ancorato ad assiomatiche marxiste che
mostrano il limite intrinseco del
contesto nel quale sono state concepite e limitano in particolare il
loro doppio avvenire. Dato che una
tale ricostruzione, in particolare
sulla caduta tendenziale del saggio
di profitto, eccede i compiti prefissati del nostro scritto, ci soffermeremo solo brevemente su
quel punto cruciale della tesi n.6
in cui Pasquinelli - giustamente vede l'equazione marxiana della
caduta tendenziale del saggio di
profitto come l'individuazione,
all'interno del pensiero marxiano,
dell'ingranaggio principale del
capitalismo industriale. Bisogna
intendersi fin da subito, in modo
che, ci che storia, venga consegnata alla Storia, e ci che
futuro vivente sia trasportato
come un tesoro prezioso nel
futuro. L'inefficacia o la prob136
lematizzazione del dogma della caduta tendenziale del saggio del profitto,
comprendendo in questa inefficacia
anche la formula marxiana intesa come
motore primo delle ripetute crisi e dei
collassi temporali del capitalismo,
era gi nota ai tempi dell'Anti-Edipo
(1972). A noi pare una forzatura troppo 'meccanica' il fatto che la lettura
e il riferimento all'accelerazione del
processo del crollo capitalista, in
Deleuze e Guattari, sia causata dalla resurrezione in toto della celebre
formula sulla caduta tendenziale del
saggio di profitto. Tale formula, o almeno la sua base epistemica, osteggiata perfino da economisti contemporanei come Thomas Piketty e
da intellettuali marxisti come David
Harvey e Michael Heinrich, solo per
citarne alcuni tra i tanti. Analisi economiche marxiste che partono dagli
stessi dati economici, ma aggregati
in modi differenti, arrivano a conclusioni diametralmente opposte:
che l'equazione marxiana sia corretta e dunque, utilizzabile, o al suo
contrario, sia parzialmente vera e,
dunque, inapplicabile e disfunzionale dal punto di vista dell'economia
capitalista. L'economia classica
accademica, d'altra parte, aveva
gi superato la formula marxiana nel decennio che si apriva nel
1870, da William Stanley Jevons e
la sua 'Teoria dell'economia politica' in poi.
dromol o gy a rc h i v e v i i i
137
138
dromol o gy a rc h i v e i x
Un gigante si aggira per il Mondo: secondo tra i titoli tecnologici per capitalizzazione di borsa - quotazione al Nasdaq
con valore di 462,5 miliardi di dollari
Usa, dietro ad Apple 660 mld di dollari
Usa, dati agosto 2015; secondo marchio
al mondo per valore - 173,6 mld dollari
Usa, sempre dietro ad Apple, dati maggio 2015; titolo azionario pi trattato al
mondo con 2 mld di dollari Usa in un
mese, dati dic. 2014. Grandi risultati per
unazienda che ha debuttato in borsa
nel 2004 con unazione del costo di 100
dollari. Inventato il celebre algoritmo
Pagerank nel 1997, fondata lazienda
Google nel 1998, dopo solo alcuni mesi
i fondatori Page e Brin la misero in vendita per 1 milione di dollari, per aver
pi tempo per gli studi universitari e
potersi cos laureare in matematica a
Stanford. Nessuno volle comprarla.
Nei primi mesi del 1999, al principale
acquirente, George Bell, CEO di Excite, una delle big di Internet in quel
periodo, fu offerta Google a sconto,
per soli 750.000 dollari. Perch comprare unazienda basata su un nuovo
modello di motore di ricerca, in un
mondo che aveva gi Altavista, Excite e Yahoo, si chiese George Bell?
Nella critica serrata alla governance algoritmica da parte di Pasquinelli, si scorge in filigrana l'altro
grande pericolo a cui va incontro
il genere umano, una strada inquietante che porta diritto alla singolarit tecnologica, al limite di uno
sviluppo alieno incontrollabile di
macchine con potenza di calcolo infinita che accelerano con altri
sistemi strutturati di macchine, i
cui utenti finali potrebbero anche
essere non umani, come previsto,
in forma embrionale, dall'Internet
delle cose. A fine millennio (1999)
comparsa la prima vera e propria
corporation post-umana, Google, il nuovo stadio del capitalismo
metalinguistico e metamatico che
vorremmo pensare, seguendo le
analisi di Guattari, come collasso
della semiotica antropologica del
XX secolo. Grazie ai giacimenti
sapienziali sui quali basa la propria potenza calcolante inumana, Google supera con eleganza
matematica e vigore cristallino
ogni precedente assiomatica ottocentesca del conflitto in quanto Brin et alii valorizzano a cos-
dromol o gy a rc h i v e x
cata suggestiva e godibile che stimola sia la lettura politica che la riflessione filosofica. Il secondo saggio da
segnalare della tedesca Mercedes
Bunz, 'algoritmi della conoscenza e
trasformazione del lavoro'. Si tratta di
un testo meno collegato al pensiero
post-operaista e pi interno al mondo dell'automazione della conoscenza nelle fabbriche del sapere. Oggi, ci
spiega Mercedes Bunz, le universit
occidentali si sono strutturate come
'industrie del sapere' in cui gli esperti - o la nuova classe di istruiti - sta
perdendo il proprio privilegio di 'expertize' a favore di una conoscenza
abbondante e ben distribuita nel sociale. Il sovraccarico di informazioni,
Internet e le nuove macchine soffici, la conoscenza digitalizzata, gli
algoritmi e le app, mettono il ruolo
dell'esperto - e dunque dell'intellettuale e dello specialista accademico-scientifico - sotto attacco,
esternalizzandone de facto le competenze specifiche. La Bunz propone nel suo saggio un cambio radicale di approccio alla tecnologia
grazie all'alleanza tra intelligenza
algoritmica e umanesimo operativo ispirato dalla filosofia di Simondon, autore che si sta imponendo
sempre pi come centrale in questo tipo di analisi. Ultima segnalazione infine per Tiziana Terranova,
filosofa italiana di ultima generazione, abile indagatrice del mondo digitale e delle sue pratiche
pi eterodosse fin dai primi anni
Novanta. Il suo saggio 'Red Stack
Attack' , fin dal titolo, una sorta
di risposta propositiva e combattiva al celebre saggio di Benjamin
Bratton 'The Black Stack' (e-Flux,
2014) in cui il teorico americano
indaga lo status normativo delle
megastrutture 'inaspettate' del
contemporaneo sistema globale
di calcolo. Terranova, infatti,
dromol o gy a rc h i v e x i
Per ritornare allespressione dei pensieri per mezzo di caratteri, sento che le
controversie non finirebbero mai e che
non si potrebbe mai imporre il silenzio
alle sette, se non ci riportassimo dai ragionamenti complicati ai calcoli semplici, dai vocaboli di significato vago ed
incerto ai caratteri determinati Una
volta fatto ci, quando sorgeranno controversie, non ci sar maggior bisogno
di discussione tra due filosofi di quanto
ce ne sia tra due calcolatori. Sar sufficiente, infatti, che essi prendano la
penna in mano, si siedano a tavolino,
e si dicano reciprocamente (chiamato,
se loro piace, un amico): calculemus.
Leibniz, Scritti di logica, [1689] (1962)
141
ix
ft.
network ensemble
Two essays from the volume "Money, revolution and philosophy of the future" have been
expressed in music. Guattari's fragment,
entitled La machine informatique (on the
right, translated in Italian), has been rendered
in audio synthesis by two electronic groups:
Obsolete Capitalism Sound System +
Network Ensemble
The underlined parts of Guattari's speech
have been sampled for the making of
La machine informatique Dub by Obsolete
Capitalism Sound System and for its Urban
Sonata Remix by the Network Ensemble.
a - side
b - side
Network Ensemble
La machine informatique Dub
Urban Sonata Remix
Label:
Rizosfera - Nu KFM
Catalogue number:
NUR 001
FG
GD
143
Felix Guattari
Gilles Deleuze
FG
Far funzionare un ordine del mondo, dei sistemi di ordine, di ordinamento
del mondo. Lo stesso tipo di promozione di
invarianti che costituiscono le coordinate
di uno stesso piano sociale, cosmico, affettivo.
GD
Scusi
un
attimo.
Sentite
tutti?
Vuole
sedersi
qui?
Se
parla di fronte, la sentono tutti.
FG Riprendo lesempio che faceva
lei delle societ che studia Clastres ()
presunto
capitalizzare
linformazione
attraverso
piccole
unit
distintive
tipo, lettera, anche un certo tipo di
articolazione molto epurata di fonema,
con una sintassi perfettamente civilizzata.
Ma in correlazione c tutta una serie di
componenti semiotiche che concorrono
a qualcosa che non specificamente una
trasmissione dinformazione ma una vita
libidinale dellinsieme del gruppo che pu
esprimersi sia attraverso le parole che
attraverso le mimiche, le danze, i tatuaggi,
i rituali, ecc. Sono quelle che chiamo le
diverse componenti semiotiche. In fondo
alla catena arriveremo a un ordine in
cui possiamo trasmettere una cosa con
una serie di messaggi trasmessi tramite
un computer. Oggi designare qualcuno
equivale a prendere un certo tipo di numeri
e farli passare in un computer. Questi
qualificano la localizzazione della persona
e anche tutto il suo comportamento, la sua
libert, le sue potenzialit economiche,
ecc. Quindi, intanto dir che c stato un
crollo semiotico nel senso che i modi di
enunciazione collettivi che intricavano,
articolavano in modo indissolubile le
diverse componenti semiotiche, gestuali,
mimiche, prosodiche, linguistiche, si sono
ritrovati ridotti al punto che sempre
possibile tradurre in termini di quantit
dinformazione. Lapprendimento della
lingua, il passaggio della lingua infantile
alla lingua della scuola, e da questa a quella
professionale, e cos via, un lavoro volto
a rendere gli individui capaci, malgrado
la polivocit dei loro desideri, di arrivare
a questa riduzione possibile, essenziale
ai sistemi di produzione e di scambio che
possono tenere in circolazione solo persone
traducibili in termini di informazione
nel sistema economico di produzione.
Altrimenti sono pazzi, marginali, poeti
Si usano strumenti particolari per curarli
e vengono messi in istituti creati apposta
per questi fenomeni marginali. Questa
operazione di crollo semiotico fa s che si
acronym
Acronyms bibliography
Title
#a
#Accelerate
MacKay & Avanessian
Urbanomic
2014
ac
The Antichrist
Nietzsche
Borzoi Pocket Books
2006
ame
Aesthetic, Method and Epistemology
Foucault
The New Press
1998
Essential Works of Foucault 1954-84
ao
Anti-dipus
Deleuze & Guattari
University of
1983
Minnesota Press
c
Capital: a critique
Marx libcom.org
of political economy
cm
The Creative Mind:
Bergson
Wisdom Library
1946
An Introduction to Metaphysics
csvai
Code Surplus Value and
Pasquinelli
Personal blog
2014
The Augmented Intellect
cv
Circulus Vitiosus
Klossowski
The Agonist, a journal
2009
from Nietzsche Circle
cwn
Complete Works of F. Nietzsche
Nietzsche
Gallimard French ed.
1967
of Colli-Montinari's
General Introduction
di
Desert Islands and other texts 1953-74 Deleuze
Semiotext(e)
2002
infl
Introduction to the non fascist life Foucault
Maldoror
2012
lc
Living Currency
Klossowski monoskop.org
lwk
Lectures on the Will to Know
Foucault
Palgrave MacMillian
2013
mmdg
Marxism and Money in D&G's
Kerslake
Parrhesia #22
2015
Capitalism and Schizophrenia
n
Negotiations
Deleuze
Columbia University Press 1995
npp
Nietzsche, Polytheism and Parody
Klossowski
Bulletin de la Socit
2004
Amricaine de philosophie
de Langue Francais
nt
Nomad Thought in The New Nietzsche Deleuze
Delta Books
1977
nvc
Nietzsche and the vicious circle
Klossowski
University Of Chicago
1997
Press/Athlone
pk
Power, Knowledge and
Foucault
Pantheon Books
1980
Other Writings 1972-77
z
Thus Spoke Zarathustra
Nietzsche
feedboks. com
2010
W. A. Chapko
144
obsolete capitalism
145
August 2015
146
Notes
1 Karl Marx: Grundrisse: Fragment on
Machines - translated by Martin Nicolaus,
Penguin, 1973
2 Gilles Deleuze and Flix Guattari: Antidipus. Capitalism and Schizophrenia,
University of Minnesota Press, 1983
3
Quoted in Strong, Tracy (1988).
Friedrich Nietzsche and the Politics of
Transfiguration. Berkeley: University of
California Press. p. 211. Original in The Will
to Power nr. 898 (accessed 18 August 2015)
4 Code Surplus Value and the Augmented
Intellect, post/ late night notes del 10th
March 2014: http://matteopasquinelli.com/
codesurplusvalue/
(accessed 23 August
2015).
5 Christian Kerslake Marxism and Money
in Deleuze and Guattaris Capitalism and
Schizofrenia
http://parrhesiajournal.org/
parrhesia22/parrhesia22_kerslake.pdf
6
Deleuze-Guattari:
Anti-dipus.
Capitalism and Schizophrenia, University of
Minnesota Press, p.239
7 Heinrich Kselitz (18541918), musician
and actor, Friedrich Nietzsches friend
whom he nicknamed Peter Gast. Elisabeth
Frster Nietzsche (1846 1935), Nietzsches
sister who was often criticized by her
brother, by Gast and by other Nietzschean
followers/supporters. She was a Nazi, proArian and anti-Semite woman, responsible of
Nietzsches philosophy manipulation. Hitler
and all his general staff took part to her
funeral in 1935.
8
Walter Kaufmann (1921-1980) was
an American philosopher and Nietzsches
scholar who translated The Will to Power
(Random House, New York, 1967 with R.J.
Hollingdale).
9 Pierre Klossowski (1905-2001) was a
French intellectual strongly influenced by
Nietzsches works. He was an important
translator, writer, philosopher, painter and
one of the spiritual father of Deleuze and
Guattari.
10
Pierre Klossowski: Nietzsche and
the vicious circle The University of Chicago
Press, 1997 - Chapter 6 The vicious circle as
a selective doctrine p. 164.
xi
obsolete capitalism
ch a p t e r i
147
How
to
read
Anti-dipus?
We
have identified four main prominent
characteristics in the volume. The first one
is its hypertextuality: we have considered
Deleuze and Guattaris book as a broadviewed designed hypertext, long before the
hypertext was framed. Both the volumes
Capitalism and Schizophrenia - Anti-dipus
and A Thousand Plateaus display and
machinate a philosophical complexity
composed by knots enucleated as simple
steps or hyperlinks unwinding further
problems, queries and narrations present in
other intellectual objects, which altogether
form a proper network of senses.
Deleuze himself defined Anti-dipus a
flow-book (DI, 218). The two philosophers
never wanted in fact to write a madman's
book [the schizophrenic], but a book in which
you no longer know who is speaking: there is
no basis for knowing whether it's a doctor,
a patient, or some present, past, or future
madman speaking (DI, 218). At the same
time it was also important that these clinical
subjectivities, these conceptual tags, could
interchangeably speak as mental patients
or doctors of civilization (DI, 218). Other
three characteristics are important to
understand this strange attractor-book:
the first one regards politics, the second
Nietzsche (the work needs to be analyzed
as a Nietzschean organon) and the last one
is about style: Anti-dipus in fact uses the
"concept as style" (N, 140-147).
In a conversation with Antonio Negri
published in the magazine Futur Anterior
(1990) Deleuze defines his Anti-dipus as a
political book from top to bottom. We firmly
believe that the book is pure dynamite,
able to extend from the 70s, in which it
has ensued, to any present time: a book
capable of expanding the limits of thought
and to produce positive effects for both
the individual and the community. The book
further offers two different visions of the
two drafters who derive from left wing
communities of different backgrounds:
Guattari followed Lacan in his seminaries,
he worked at the psychiatric hospital La
148
ch a p t e r ii
Deleuze
wrote
two
Nietzsches
monographs, one entitled Nietzsche and
Philosophy (1962) and the other simply
Nietzsche (1965). The first monograph
opens the golden decade about Nietzsche
- which will be completed with Antidipus in 1972 and with the Cerisy-la-Salle
conference of July 1972 entitled Nietzsche
aujourdhui? - and is considered the
most complete and detailed analysis of
Nietzsches philosophy. In chapters II, III
and IV the French philosopher analyzes the
infamous text The Will of Power and other
writings of the same years: Beyond Good
and Evil and On the Genealogy of Morals. In
the book dated 1962 we have no reference
of the accelerationist fragment (here
numbered 898 as per Nietzsches sister and
Peter Gasts notation). As a reference for
his first monograph, Deleuze considered
Gallimard La Volont de Puissance edition
(1947-48) that, according to the Italian
curator Fabio Polidori, is an edition based
on the order previously given by Friederich
Wuerzbach in his Das Vermaechtnis
Friedrich Nietzsche (Salzburg-Leipzig 1940)
and that lists a completely new and enriched
order of texts if compared to the second
edition of the famous Der Will zur Macht.
Despite the presence of the fragment
The Strong of the Future in Wuerzbachs
anthology, Deleuze does not mention any
acceleration or future forces even in
his second monograph Nietzsche (1965).
It is with Pierre Klossowskis analysis in
1969 (Nietzsche and the Vicious Circle)
that the accelerationist fragment becomes
central, creating a resolutive axis DeleuzeKlossowski responsible for a new account
of Nietzsches authentic thought. It is
while talking about Nietzsches text in
an interview with Jean-Noel Vuarnet in
February 1968 that we may understand the
reason of the missing notes about the
accelerationist fragment in Anti-dipus.
Heres an abstract of the interview: JeanNoel Vuarnet: Gallimard's re-edition of
Nietzsche's complete works has started to
appear on the shelves. You and Foucault
have been credited with "responsibility"
for the first volume. What exactly was your
149
150
151
ch a p t e r iii
152
153
here we can see immediately what is at issuehow does Nietzsche consider the Church?
For him, the Church is constituted grosso
modo by a cast of profound impostors:
the priests. The Church is a masterpiece
of spiritual domination, and it required
that impossible plebian monk, Luther, to
dream of ruining that masterpiece, the last
edifice of Roman civilization among us. The
admiration Nietzsche always had for the
Church and the papacy rests precisely upon
the idea that truth is an error, and that art,
as willed error, is higher than truth. This
is why Zarathustra confesses his affinity
with the priest, and why, in the Fourth
Part, during that extraordinary gathering
of the different kinds of higher men in
Zarathustra's cave, the Pope -the Last Popeis one of the prophet's guests of honor. This
betrays, I think, Nietzsche's temptation
to foresee a ruling class of great metapsychologists who would take charge of
the destinies of future humanity, since they
would know perfectly both the different
aspirations and the different resources
capable of satisfying them. (NPP; 106, 107)
What he is saying is that Nietzsche at the
end of the 80s of the XIX century had
already understood that the Great Politics
needed an entertainment sphere where
institutions, dominating castes, gregarious
masses could express a certain will to
power. Deleuze admires Klossowski and his
Nietzsche (as he will write in a letter sent
to him in December 1969) and will retrieve
the concept of acceleration of processes of
a community of irregulars who confound
all codes, thus entwining KlossowskiNietzsches conspirative theory with the
political riots of the 70s in France. Their
alliance is clearly detected in the talks at
the famous meeting of Cerisy-la-Salle in
July 1972 where Klossowski defines the
fragment entitled The Strong of the Future
- 9 [153] - as the heart of conspiracy.
After he has finished reading the fragment
he poses a question wondering what
Nietzschean comportment we would adopt
in relation to the current upheavals namely youth poverty, revolutionary riots,
clashes between the adverse forces - "no
longer from the point of view of power but
from the perspective of the vicious circle
to conclude that he would support the
comportment "of the vicious circle, seen
as a manifestation of the nihilist judgment
passed upon all acting." (CV, 38)
Klossowski, choosing the comportment
of the nihilist judgment, reaffirms
Nietzsches parodistic behaviour on the
economic planetary planning scenario and
again he reminds an attentive audience
- Deleuze, Lyotard, Derrida, Calasso and
Nancy - the thought of eternal return: As
I have insisted, this thought, as the theme
of Nietzsches highest contemplation,
becomes the instrument of conspiracy.
It is from this stage that the god of the
vicious circle can truly be considered the
blossoming of a delusion. The question
that I now pose is whether delusory or
deranged behaviour, in this sense, when
confronted with reality, can become in
any way efficacious, or if, more generally,
154
ch a p t e r i v
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160
161
xii Biographies
Algorithmic Committee, the
Works @Rizosfera
162
Lancellotti, Ettore
A
London-based
electronic
datanoise duo founded in 2015. Their first
release is on the included EP La machine
informatique Dub - Urban sonata remix.
The Network Ensemble is working on its
first album coming in 2017. More info at:
www.networkensemble.com
Obsolete Capitalism, Sound System
Plays @Rizosfera
Rustichelli, Letizia
Works @Rizosfera
Smith, Oliver
xii Biografie
Algorithmic Committee, the
163
talismo senza rendite e con capitale (Bologna, Il Mulino 2005), Legittimare lEuropa
(Bologna, Il Mulino 2005) e Nascita del populismo digitale (Obsolete Capitalism 2014).
Davoli, Paolo
Lavora @Rizosfera
Lancellotti, Ettore
Economista, si occupa di politica e relazioni internazionali; laureato in Economics, Politics and International Relations al
Royal Holloway and Bedford New College,
parte della University of London. Si occupa di traduzioni @ Obsolete Capitalism e
@ Rizosfera. Ha partecipato al progetto
collettivo di traduzioni Lost in translation
(a cura di Rustichelli L. e Valcavi M.).
Network Ensemble, the
Gioca @Rizosfera
Rustichelli, Letizia
Lavora @Rizosfera
Smith, Oliver