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Cortesia (22/07/16 15.

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Puntini, sgomento e stucco


Riflessione spenta vuoto il succo
Idee, diademi sensati in prospettive
Dalle luci pi diverse, sentite per tardive
Da un minimo, senza dimensioni
Sospeso a gravitare, tra rigide torsioni
Annullato.

Sempre pi lei,
Maccendon erroneo, dialogo protetto
Disagiato reietto, non c spazio
Dato ad altri, in sostanza daffetto
E mi separo, lungo i quattro assi
Di chiss quanti punti, insolcabili
Rapide, nello svanire, ad annegarmi
Nel loro prevenire.

Ed io nel fuggir dai dubbi umidi


La pressione soffia via dal fuoco
E le mie parole allontanano le foglie
Girano fogli, bruciano i ricordi
Mio esser caldo, arida emozioni
Ricrea vento, a gettarsi lo scrivere.

Dietro a loro, come artifici


Pirotecnici, le mie fiamme in spargersi
A repellere molti, micce tessitrici
Nel distruggersi, incendiando equazioni
Come boscaglia a divenir sterile
Nel mio impeto, qual esplosione flebile

Forse chiedo troppo, ma detesto cortesia


Cos comune, l lasciata parti e via!
Vorrei unemozione, n falsa n stantia
Frutto di ricerca, come il mio inchino
Nel porger in dono, favore o elogio
Non scontato, a coglier pulviscoli
Simili, a guardarmi.
E se tornassero, solo cortesia?

Passavo a trovarti, per un chicchessia!


Provar cos, una vergognosa scorta.
Almeno i puntini non sono a intermittenza
Lasciano un intendere, un presenza ad attendere
Perch ancor si crede, nei quattro di vero ritorno
Che a quel dubbio, brucino il veleno
A formar lintenso, il sommar perseguito.

Giocondor sul trespolo incurante al clima


Per quel calor che suppura, pur condensa
Nello sguardo, desiderio lontano
Combattere e bruciare, raggiunger cima
Rapporto, fiducia, dialogo, scudo
Nellamarezza altrui, vista indecenza
Strapparsi le penne, voler rimuover pece
In cercar gioia, ricorda un pollo invece.

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