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[Prof. Cortesi]
Ora passiamo alle neoplasie renali, non faremo le parti chirurgiche e
radioterapiche ma solo il discorso molto innovativo sulle terapie targeted e
sullimmunoterapia. Fino a qualche anno fa per i tumori del rene non cera
nulla, si faceva solamente terapia di supporto. Da alcuni anni lavvento delle
terapie targeted e dellimmunoterapia hanno cambiato totalmente lo scenario,
in quanto si passati da alcuni mesi ad alcuni anni di aspettativa di vita.
[Dott.ssa Mancini]
Il numero di casi attesi per il 2015 era di circa 12.000 nuovi casi di tumori del
rene e delle vie urinarie, di cui la maggior parte nelluomo, circa 8000, circa
4000 nelle donne. Non ci sono fattori di rischio chiaramente correlati alla
malattia se non il fumo di tabacco (rischio aumentato del 50% nei fumatori
rispetto ai non fumatori). Condizione predisponente la malattia di Von HippelLindau.
Nel 55-60% la diagnosi viene fatta in una fase di malattia organo-confinata,
nella quale sicuramente lapproccio di tipo chirurgico; nella maggior parte dei
casi la diagnosi incidentale, la triade sintomatologica classica (ematuria,
dolore al fianco e massa palpabile) sempre pi raro che venga vista
clinicamente.
Fino al 2005 era una malattia definita orfana, radio e chemioresistente, quindi
le opzioni di trattamento in caso di malattia limitata erano chirurgia,
embolizzazione. Negli ultimi anni invece vi stata unevoluzione tale da
definire il tumore del rene come la palestra dei farmaci biologici, in
particolare nel trattamento delle fasi avanzate; nelle fasi precoci non abbiamo
opzioni concrete di trattamenti pre- e postoperatori, se non nellambito di
protocolli sperimentali.
Dato il forte sviluppo in campo farmacologico degli ultimi anni ci siamo trovati
di fronte un grosso numero di molecole disponibili per lutilizzo in fase avanzata
nella terapia del tumore del rene, per cui il problema che si pone di utilizzare
queste opzioni in maniera adeguata, nella sequenza ottimale per dare al
paziente il migliore trattamento possibile.
La modulazione dellasse vascolare del tumore del rene rende conto del
razionale utilizzato in targeted therapy, la formazione di nuovi vasi il
meccanismo target che stato pi studiato e lo sviluppo di nuovi farmaci
tutto in questottica. Abbiamo dei farmaci che agiscono come inibitori classici,
ovvero anticorpi monoclonali (Bevacizumab, inibitore del VEGF); inibitori delle
tirosinchinasi che hanno anchessi attivit sullangiogenesi, inibitori di m-TOR,
asse anche questo coinvolto nello stimolo alla proliferazione cellulare. A tutto
ci si sta aggiungendo limmunoterapia, fino ad ora valutata nellambito di